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a cura di weiji
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LICENZA INTEGRALE
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Stress, Naturopatia e Neuroscienze
Squilibri psico-organici in una visione olistica
Pensate di sapere cos'è lo stress? Tutto quello che è stato diffuso a riguardo, attraverso i mass
media, è come sempre parziale e quantomeno non obiettivo o completo. Facciamo un esempio: per
il corretto funzionamente del sistema nervoso le vitamine del gruppo B (come anche il litio, un
giusto equilibrio di calcio/magnesio e una corretta produzione endogena di neurotrasmettitori) sono
più che necessarie. Tuttavia queste vitamine poco presenti nella nostra alimentazione e negli
alimenti industriali tanto pubblicizzati, sappiamo anche che lo zucchero raffinato necessita, per la
sua assimilazione, delle vitamine in oggetto...zucchero invece molto presente nella nostra
alimentazione e anche molto pubblicizzato. Questo è un banale esempio di come si può ostacolare
la salute e il già difficile equilibrio delle meccaniche organiche sottoposte a fattori di stress.
Il meccanismo di equilibrio ormonale in risposta alle situazioni di stress rappresenta una procedura
corretta ed è presente in un soggetto in salute, nel quale lo stress non è motivo di problematiche
poiché l’organismo riesce ad adattarsi ai cambiamenti esterni modificando gli assetti fisiologici,
alternando così fasi di stress a fasi di rilassamento.
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causato da una aumentata tensione muscolare e cerebrale a causa dello stress.
Nell’immagine seguente, oltre che la localizzazione della ghiandola surrenale (posizionata sopra il
rene), si può vedere sia la porzione midollare (porzione interna della ghiandola) che la corteccia del
surrene (parte esterna).
Nel momento in cui la quantità di adrenalina è reputata troppo elevata, per le esigenze del momento,
alcune porzioni cerebrali non trasmettono più segnale alle ghiandole surrenali di produrre l’ormone:
questa procedura è condotta dal sistema nervoso parasimpatico, il quale si comporta proprio nel
modo opposto rispetto all'ortosimpatico.
Il secondo meccanismo, in sinergia con il primo per ristabilire la situazione di partenza precedente
allo stress, inizia attraverso i recettori dell'ipotalamo (ricevendo un segnale di abbondanza di
cortisolo) che inibisce la produzione di ACTH da parte dell'ipofisi, la quale non segnala più alla
corteccia dei surreni di produrre cortisolo.
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Quando la risposta organica risulta inappropriata
Purtroppo il meccanismo chimico di equilibrio in risposta allo stress non sempre rimane in
equilibrio, ma può squilibrarsi, quando ciò accade lo stress diventa cronico (di-stress), portando
l’organismo a vari livelli di esaurimento e quindi a disequilibri in proporzione al livello dello stress
cronico. In poche parole quando la reazione fisiologica allo stress non riesce a ripristinarsi le aree
deputate al dosaggio della produzione dell’adrenalina e del cortisolo continuano a richiederne la
secrezione.
Questo meccanismo può essere paragonato al ritmo sonno-veglia, lì dove lo stress cronico può
rappresentare una “veglia cronica”.
Ora così come una cura prolungata di cortisone induce delle compromissioni al sistema immunitario
e al sistema nervoso, la medesima cosa accade a causa dello stress cronico dove la produzione di
cortisone endogeno è eccessiva e più o meno continua nel tempo. Un sistema immunitario non sano
comporta molti problemi, come infezioni ricorrenti, bronchiti croniche, tempi prolungati di risposta
e di ripresa dall’influenza, mal di gola ricorrenti, raffreddori, etc.
Nel caso di un sistema nervoso in disequilibrio si verificheranno disturbi come ansia, depressione e
insufficienze intellettuali manifestate da difficoltà di concentrazione e cali di memoria.
A livello endocrino viene alterata la funzionalità delle ghiandole con la possibilità di squilibri a
carico di queste: l’adrenalina inibisce la liberazione di insulina e induce un aumento di glucosio nel
sangue (iperglicemia), infatti alcuni studi ipotizzano l’insorgenza del diabete. Altri disturbi che si
possono verificare sono squilibri respiratori, come respirazione superficiale e rapida (toracica), con
tutte le conseguenze connesse come una riduzione della capacità di assorbimento dell’ossigeno e
disturbi nella sfera sessuale come eiaculazione precoce (in presenza di ansia), diminuzione del
desiderio (in presenza di depressione) e disfunzione del mestruo.
Per tutti questi disturbi oltre allo stress cronico si dovranno tener presenti anche le cause di tipo
alimentare e ambientale, che avranno un peso molto rilevante, come per esempio nel caso del
diabete. Tuttavia è ben chiaro che l’approccio terapeutico psicosomatico per tutti questi disturbi, che
caratterizzano soprattutto la civiltà attuale, dovrà tener conto dell’alternanza alle fasi di stress delle
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fasi di rilassamento, pertanto diviene evidente che per la terapia delle disfunzioni si dovrà utilizzare
soprattutto una cura basata sul rilassamento profondo.
Le conseguenze dello stress cronico oltre che sul piano fisiologico-organico possono lasciare tracce
anche sul piano fisico, intellettuale ed emotivo. Sul piano fisico si possono accusare dolori
articolari, contratture muscolari e cefalea, oltre alla stanchezza (astenia cronica) derivata
maggiormente dall’azione dell’adrenalina che favorisce la produzione di acido lattico; sul versante
psicologico, invece, subentrano psicastenia, difficoltà di concentrazione, cali di memoria,
nervosismo, emozioni negative e squilibri dell’umore.
Tenendo presente i disturbi sopra elencati, ci si accorge velocemente che sono le problematiche più
frequenti, perlomeno della nostra civiltà. Logica conseguenza è supporre che il fulcro di questi
disturbi può essere ritrovato in una vita dove il rilassamento non compensa le numerose fasi di
stress.
Le dinamiche e i processi psicologici che entrano in gioco non sono totalmente chiari alla scienza
contemporanea, quindi ci limiteremo a presentare quello che fino a questo momento può essere
ritenuto compreso e quindi spiegabile.
Alcuni scienziati attualmente hanno avanzato teorie sostenendo che la nostra mente si basa su
alcune regole per poter amministrare il quotidiano. Una di queste regole è una sorta di legge
solitamente inconscia, che possiamo chiamare Legge di Associazione/Ripetizione. Per fare un
piccolo esempio possiamo immaginare un bambino che sin da piccolo associa i libri a un qualcosa
di noioso, viene da sé che ogni qualvolta questo ipotetico bambino vede un libro, maggiormente
quando è obbligato a leggerlo, inevitabilmente affiorerà in lui un sentimento di noia.
G.I. Gurdjieff (personaggio, va detto, sicuramente interessante ma allo stesso tempo ambiguo)
sosteneva: “Supponiamo che in questo momento vi sentiate felici. Contemporaneamente sentite una
melodia [...] Lì per lì ve ne scordate completamente, ma in seguito, sentendo la stessa musica vi
ritornerà, per associazione, lo stesso sentimento”.
A riguardo il dott. Joe Dispenza (ricercatore, francamente altrettanto ambiguo) dice “Quando ero
all'università avevo compagni di stanza che si addormentavano sempre quando studiavano.
Io studiavo seduto alla mia scrivania e loro si sdraiavano sul letto, leggevano il libro e dopo 15
minuti mi giravo e li vedevo con la faccia sul libro che sbavavano e dormivano. [...] La legge di
associazione e ripetizione dice che associo il letto con il sonno e io vado a letto ogni sera, questo
diventerà un processo normale inconsapevole”.
Ora come sostiene il prof. Alberto Oliverio: “di fronte a uno stress [...] nel nostro cervello si attiva
la corteccia frontale che esprime un giudizio e valuta il tipo di risposta”.
E', quindi, logico intuire che in qualche modo siamo noi stessi a decidere, se pur quasi sempre
inconsciamente, di reagire in un certo modo piuttosto che in un altro alle situazioni che la vita ci
propone. Dal momento in cui ci accorgiamo che non rispondiamo sempre nel più corretto dei modi
agli stimoli che la vita ci manda è ragionevole che ci manca una concreta conoscenza e quindi
esperienza di come reagire alle circostanze: in questo momento ci si riferisce alle situazioni in cui ci
troviamo a sentire dentro di noi la presenza di emozioni negative.
Tutti noi conosciamo i risultati che queste emozioni danno al nostro corpo, alla nostra mente e, di
riflesso, a chi ci circonda.
Il dott. Joe Dispensa propone la visione dello stress con questo esempio: “Immaginate che io
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costringa un cane in un angolo di una stanza e mi avvicino al cane e faccio un gesto per
spaventarlo. Immediatamente appena il cane, attraverso i suoi sensi, avverte un pericolo
proveniente dall’ambiente che cosa fa? Dice resterò a combattere o fuggirò”. Il cane in questione
associando la situazione a un potenziale pericolo userà l’adrenalina, prodotta mediante il processo
di stress, per mobilitare al meglio il suo apparato muscolare (qualsiasi sia la sua decisione).
Nell’uomo ciò non avviene di frequente, è raro che ci lasciamo andare ad atti di violenza fisica
(perlomeno gli adulti) ed è ancora più raro che invece di lottare fuggiamo a gambe levate.
Solitamente cerchiamo di discutere, ragionare (anche gridando) ma purtroppo la ragione non può
ovviare alla dinamiche chimiche che sono alla base di questi fenomeni. In poche parole, in tutti noi
molto soventemente il nostro organismo quando produce adrenalina non la utilizza a livello
muscolare, con la conseguenza di emozioni negative sempre presenti senza possibilità di essere
scaricate attraverso uno sfogo naturale.
A riguardo il dott. Mario Rizzi aggiunge “Questa congestione energetica sovraccarica il sistema
nervoso che, per evitare danni irreparabili, la invia in qualche organo in grado di scaricarla. La
maggior parte delle malattie al fegato si possono infatti ricondurre a rabbia repressa, ricordate la
classica frase? Se la congestione energetica si ripete l’organo interessato potrà infatti subire dei
danni, apparirà allora una disfunzione organica”.
Pertanto a livello emotivo lo stress cronico può produrre o ampliare una vasta gamma di sentimenti
come la rabbia, l’odio e il rancore etc., che influenzeranno lo stato dei vari organi portandoli verso
alcuni squilibri.
Ritornando alla citazione del prof. Alberto Oliverio si diceva che la porzione della corteccia
cerebrale incaricata di discriminare tra una situazione potenzialmente stressante ed una che non è
tale è quella frontale, la quale invia segnali nervosi all’ipotalamo segnalando se è il caso di produrre
gli ormoni interessati a fronteggiare la situazione.
L’attenzione data a questa parte della corteccia nell’ambito della risposta allo stress è aumentata
quando alcuni scienziati hanno svolto esperimenti insieme a monaci tibetani e altri praticanti di
meditazione. Il lavoro svolto in questi esperimenti ha portato risvolti positivi riguardo a questo
discorso, con la conclusione che la corteccia frontale è coinvolta nello stato di rilassamento. In
breve quando ci poniamo in uno stato di rilassamento la corteccia frontale invia segnali nervosi atti
a indurre l’organismo, nonché la psiche, al relax.
Quanto detto fino a questo punto ci permette di fare una considerazione, possiamo, se lo vogliamo
(ricordo un’altra massima popolare: volere è potere), modificare la situazione di vita a riguardo
dello stress (prolungato e non equilibrato) e delle sue conseguenze, soprattutto tenendo presente che
in svariati disequilibri la principale causa è il mancato equilibrio tra le fasi di stress e quelle di
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rilassamento.
A questo punto possiamo dettagliare specificando che la causa primaria dell’attivazione della
disfunzioni è costituita dalla mancata durata e intensità di fasi di rilassamento giornaliere, le
secondarie, ma non per questo meno importanti, sono rappresentate da una alimentazione non
compatibile con l’uomo (junk food) o non corretta per il singolo individuo, da cause igieniche e da
cause ambientali, attualmente molto più significative rispetto al passato poiché lo smog e l’elettro
inquinamento sono sempre più in crescita.
Vi segnaliamo il documentario Super Size Me, interessante e allo stesso tempo
divertente per comprendere meglio perchè il junk food è un alimento tossico: link.
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Per quanto riguarda le cause di tipo genetico ed ereditario non verranno esposte, essendo specifiche
del campo di studio medico.
Il dott. Joe Dispensa prosegue dicendo “Cosi cominciamo ad associare quella carica di adrenalina
a quella spinta, a quella sensazione di essere vivi, quello stress a quella carica di energia […] E
cosi lo stress comincia a farci sentire bene. […] Andate dal medico, vi visita e vi dice: <è tutto
normale ma sai cosa penso che ti serva? una buona vacanza> […] Così fate i bagagli, salite in
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macchina e partite. Ora siete felici, giusto? Mentre guidate la macchina ascoltate musica e
all’improvviso dopo 3 o 4 ore che cosa comincia a succedere? Il vostro corpo non ha ricevuto la
solita scarica da stress come eravate abituati a ricevere ogni giorno. […] automaticamente
rivedete tutta l’ultima settimana e vi arrabbiate con il vostro capo e pensate ai 32 modi in cui lo
rimprovererete. […] ecco qui la prova che siamo dipendenti dalle nostre emozioni.” Tutto ciò si
collega a svariate tradizioni mistiche, dove si paragona l’uomo a una sorta di schiavo che dipende,
anche, dalle proprie emozioni negative.
A riguardo delle emozioni la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) associa determinati stati interiori
a determinati organi che, se le emozioni saranno squilibrate, risulteranno anche essi in disequilibrio;
in più uno scorretto stile alimentare può velocizzare il processo verso lo squilibrio. Alcune
associazioni sono: rabbia-fegato, paura-reni, ansia/depressione-stomaco/milza/pancreas, tristezza-
polmoni, gioia-cuore.
Il rilassamento è cosa utile e preziosa ma purtroppo fino a quando un uomo non riesce a
comprendere dentro se stesso che stati interiori come la rabbia, la gelosia, la fretta, l’ansia, la
pigrizia, etc… sono cose lecite ma non utili, come diceva San Pietro, non potrà mai vivere in pace.
E’ un obbiettivo difficile e impervio ma chi desidera la calma interiore capirà subito che è un passo
indispensabile.
Come abbiamo in parte detto lo stile di vita, le condizioni psicologiche insieme all’alimentazione e
anche all’ambiente esterno in cui si vive sono fattori determinanti sul sistema immunitario.
L’attuale condizione soprattutto delle grandi e medie città circa le condizioni dell’inquinamento e
dell’elettrosmog non sono delle più rosee per non usare termini troppo pessimistici. Evitando
discorsi sui possibili cambiamenti sociali nei quali l’individuo, soprattutto nell’immediato, non può
fare molto, è bene spendere due parole sull’elettrosmog dell’ambiente casalingo che influisce
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negativamente sull’attività bioelettrica delle cellule degli organismi sia umani che animali.
Oggi nelle nostre case ci sono svariati apparecchi elettronici, i quali sono molto utili e comodi, ma
come si sa la comodità ha un prezzo…
Dobbiamo tener presente che si passa mediamente mezza giornata o più all’interno della propria
abitazione (senza tener conto degli ambienti lavorativi) e che, secondo alcune ricerche,
l’inquinamento di questi ambienti è solitamente più elevato rispetto ai valori esterni.
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Da quanto esposto si può capire, per chi non possa o non voglia vivere in luoghi distanti dalle città,
quanto stia diventano importante utilizzare le nuove tecnologie in favore della propria salute.
È anche consigliabile utilizzare degli ionizzatori, apparecchi che emettono ioni negativi, salutari per
l’organismo, nell’ambiente in cui si vive, o utilizzare altri accorgimenti.
Riguardo il corretto consiglio, diffuso (stranamente) a gran voce dai mass media, di
assumere 2lt. di acqua al giorno bisogna ricordare la forte presenza di floruri negli
acquedotti e di altri metalli pesanti come alluminio e bario.
Un altro utile consiglio consiste nel munire la propria casa di illuminazioni che si avvicinano allo
spettro naturale della luce solare, cioè con una temperatura cromatica di 5.500 – 6.500 gradi Kelvin:
link.
Queste lampade sono state inventate quando si scoprì, in ambito militare, che i marinai che
passavano svariati mesi nei sommergibili accusavano disturbi dell’umore, mentre queste luci sono
in grado di far sintetizzare al corpo umano una certa quantità di serotonina, ormone utile nei casi di
depressione (ricordando che c’è una stretta relazione tra stati d’animo e attività immunitaria) e di
vitamina D.
In favore delle difese immunitarie, potremmo evitare il latte e derivati provenienti da allevamenti
intensivi dove vengono somministrati alle vacche antibiotici per alcuni disturbi come
l’infiammazione alle mammelle. Questi antibiotici, oltre al pus causato dall’infiammazione,
finiscono nel latte e quindi negli organismi che lo assumono.
L’assunzione di queste piccole quantità di antibiotici, tenendo anche conto dell’uso spropositato di
questi medicinali, lascia intuire come può accadere che il sistema immunitario non riesca a
sconfiggere dei batteri, perché essi si sono evoluti interagendo con piccole quantità di antibiotici
non sufficienti a ucciderli. In essi si è perciò sviluppata una resistenza agli antibiotici stessi con il
risultato di doverne aumentare la posologia. Tutto ciò di conseguenza produrrà indebolimenti della
flora batterica dell’intestino, quindi dell’immunità dell’organismo.
Utilizzare alte dosi di Vitamina C, lo stress infatti consuma le riserve mantenute nelle ghiandole
surrenali.
ESERCIZIO: IL GROUNDING
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IN POSIZIONE ERETTA, PIEDI PARALLELI CON LE GAMBE DISTANZIATE
TRA LORO, QUANTO LA LARGHEZZA DEL BACINO, BUSTO LEGGERMENTE
INCLINATO IN AVANTI E GINOCCHIA FLESSE. SI INIZIERA’ A PIEGARE LE
GAMBE, SEMPRE CON LE GINOCCHIA FLESSE, FERMANDOLE SOLO
QUANDO INIZIANO A VIBRARE; IL TUTTO MENTRE SI RESPIRA
LENTAMENTE E PROFONDAMENTE. I MOVIMENTI VIBRATORI
INVOLONTARI NELLE GAMBE, PRODOTTI DALL’ESERCIZIO,
RAPPRESENTANO UNA NATURALE SCARICA DELLE TENSIONI NERVOSE.
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More Info
• Cure Naturali, prontuario naturopatico
• Lievito di birra, un alimento da sopravvivenza
• Stress e rilassamento profondo
• Suggerimenti sul rilassamento profondo
• Stress e Fitoterapia
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Purtroppo, la società moderna impone spesso dei ritmi di vita che creano tensioni poco salutari.
Potrebbe perciò essere utile, prima di addormentarsi, fare questo breve ma valido programma.
Questi esercizi vanno eseguiti con molta calma. Prima di iniziarli ricordate a voi stessi che state
regalandovi qualche minuto di meritato relax.
2. Porta i piedi vicino alle natiche, con le ginocchia che puntano in alto.
3. Porta il ginocchio destro al petto (o dove arriva) e tienilo in quella posizioni con le mani.
Alza la testa inspirando (portala fino al ginocchio o dove arriva), abbassala espirando. Ripeti
per almeno cinque volte.
6. Allarga le braccia tenendole a terra, sempre con i piedi vicino alle natiche e le ginocchia
che puntano in alto.
7. Mentre inspiri abbassa le ginocchia verso il lato destro e piega la testa verso il lato
sinistro.
9. Mentre inspiri abbassa le ginocchia verso il lato sinistro e piega la testa verso il lato
destro.
Con questo esercizio creerai una vera e propria torsione del busto con un effetto piacevole e
rilassante. Puoi ripeterlo a piacimento.
3. Con la gamba stesa a terra piega il piede destro in modo che le dita puntino verso il
ginocchio. Crea una tensione inspirando, rilascia la tensione espirando.
8. Se senti qualche punto dell'organismo che presenta delle tensioni residue, inspira e
provoca in esso una tensione forte e volontaria, quindi espira lentamente rilasciando la parte
e pensando: "Relax... Lascia andare...".
9. Formula mentalmente le frasi seguenti e prendi consapevolezza del fenomeno che vai
affermando:
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si dice, con un amore determinato, la parola "relax".
1. Vai con gli occhi della mente al piede destro e visualizzalo così come si trova.
3. Durante l'espirazione parla al piede destro e digli "relax"; diglielo con una dolce
fermezza.
4. Ripeti i punti 'uno-due-tre' per la varie parti della gamba destra (piede, caviglia, polpacci,
ginocchio, coscia, natica).
5. Ripeti i punti 'uno-due-tre' per la varie parti della gamba sinistra (piede, caviglia,
polpacci, ginocchio, coscia, natica).
6. Ripeti i punti 'uno-due-tre' per la varie parti del braccio destro (mano, polso, avambraccio,
braccio, spalla).
7. Ripeti i punti 'uno-due-tre' per la varie parti del braccio sinistro (mano, polso,
avambraccio, braccio, spalla).
8. Ripeti i punti 'uno-due-tre' per le varie parti all'interno del corpo, (genitali, reni, intestini,
fegato, stomaco, cuore, ecc.).
9. Per concludere, segui l'aria che respiri pensando "vieni" quando entra e "relax" quando
esce. Immagina aria pura (luce) che entra ed un fumo scuro e caldo, che se ne va portando
con sé ansie, tensioni e tossine.
Per facilitare gli esercizi, si consiglia di registrare su nastro le istruzioni e quindi ascoltarle
mentre si giace stesi con gli occhi chiusi; questo permette di intraprenderli in completa
passività, cosa che li rende molto più facile.
Ricordate che nel rilassamento si tende a sentire freddo, è perciò buona cosa coprirsi con
una coperta.
Per chi trova difficile rilassarsi si ricorda che le vitamine del gruppo B sono legate al sistema
nervoso ed una carenza delle medesime può provocare nervosismo. A titolo informativo è
bene sapere che lo zucchero raffinato (quello di uso comune) necessita, per la sua
assimilazione, delle vitamine in oggetto. Pertanto il suo abuso (cioccolato, biscotti,
marmellate, ecc.) può causare insonnia ed agitazione.
Anche la carne (salumi inclusi) tende a creare nervosismo perchè fornisce molte energie che
il lavoro sedentario non riesce ad utilizzare; la distanza di due pasti a base di carne (salumi,
pesce e pollame compresi) non dovrebbe essere inferiore alle 48 ore.
L'insonnia ed il cervello
Spesso l'insonnia è dovuta alla continua attività cerebrale propria della parte sinistra che, cono-
scendo il tempo, tende a recriminare sul passato o fare programmi per il futuro. Per distoglierla dal
suo lavorio si dovrebbe iniziare una monotona ripetizione, ad esempio immaginare uno schermo
con un grande numero "100" e poi, ad ogni respiro, decrementarlo di uno pensando relax...
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Il conteggio risulterà ancor più vantaggioso se prima di iniziarlo si stringono i pugni, inspirando, e
poi si rilasciano, espirando e pensando relax... Si possono, inoltre, piegare le caviglie, stringere le
natiche, serrare i denti, gli occhi, e così via.
Presentiamo alcuni dettagli in più sulle tecniche di rilassamento e sulla teoria in relazione ad esso.
La scienza del rilassamento ci insegna una importante dinamica umana: una tensione costante nel
corpo di riflesso produce delle emozioni e pensieri in sintonia con la sgradevole sensazione fisica.
Questo processo non è molto distante dal suono sincronico di due diapason, posti vicino, che
suoneranno insieme nel momento in cui uno dei due viene suonato per primo. Va da se che questo è
un altro buon motivo per praticare il rilassamento.
Durante lo stress cronico il corpo adotta una contrazione muscolare prolungata, con la conseguenza
di un dispendio considerevole e ingiustificato di quella stessa energia che ci permette di sentirci in
forma e vitali, pertanto il rilassamento è un ottimo modo per ricaricare il corpo di energia.
Lo stato di rilassamento ha un fondamentale ruolo nelle dinamiche fisiologiche e psicologiche ed è
necessario ad alternare le fasi di stress del nostro organismo e della nostra mente.
Esistono infinite tecniche di rilassamento ma, per evidenti motivi di spazio, verranno esaminate solo
alcune.
Innanzitutto bisogna trovare una posizione comoda, seduti o meglio straiati, iniziando a prendere
coscienza dei limiti corporei, aiutandosi con la percezione delle zone del corpo a contatto con il
supporto dove ci si posiziona (pavimento o sedia). E’ cosa utile trovare un luogo adatto alla
situazione con poche fonti di distrazione e fastidi, non troppo caldo nè troppo freddo (tenendo
presente che durante il rilassamento più questo risulta profondo e prolungato più la temperatura
corporea scende, quindi a riguardo è bene coprirsi con una coperta).
Fondamentale, nelle pratiche di rilassamento, è la respirazione che deve essere “di pancia” quindi
supportata dai movimenti diaframmatici, ciò permetterà un maggior quantitativo di aria inspirata
coinvolgendo la parte bassa dei polmoni, come conseguenza si ha un maggior quantitativo di
ossigeno inspirato; tutto ciò è estremamente importante: il cervello, pur rappresentando il 2% del
peso corporeo, necessita l’85% dell’ossigeno respirato.
Va ricordato che un stile di vita come quello moderno induce una respirazione “toracica”
conseguente a fasi di stress o allo stress cronico.
Una utile tecnica per verificare in che modo si respira consiste nel mettersi di fianco, in posizione
eretta, di fronte a uno specchio e osservare se la pancia, durante l’inspirazione, si gonfia. Nel caso
in cui ci si accorge di aver un blocco a questo livello si passerà agli esercizi del segmento
diafframmatico proposti nella sezione delle tecniche corporee.
A riguardo della respirazione può essere d’aiuto l’esperienza di B.K.S. Iyengar, il quale afferma:
“La respirazione si può classificare in quattro tipi: a) respirazione alta o clavicolare, quando sono
soprattutto i relativi muscoli del collo ad attivare le parti superiori dei polmoni; b) respirazione
intercostale o media, quando sono attivate soltanto le parti centrali del polmone; c) respirazione
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diaframmatici o bassa, quando sono attivate soprattutto le parti inferiori dei polmoni, mentre le parti
superiori e centrali rimangono meno attive; d) respirazione totale o pranayamica, quando tutti i
polmoni vengono usati al massimo della loro possibilità.”.
Circa la respirazione completa il maestro di yoga Richard Hittleman propone: “Inspirare lentamente
dal naso contando fino a 9, mentre inspirate spingete in fuori prima l’addome e poi tutto il torace…
per qualche istante…espirate lentamente dal naso contando fino a 9…ripetere l’esercizio senza
pause da 3 a 10 volte.”.
Ciò comporterà: “Durante una inalazione normale, una persona assorbe comunemente circa 500
centimetri cubici d’aria; durante l’inalazione profonda l’assorbimento dell’aria è circa sei volte
maggiore…(tenendo presente che)…le capacità degli individui variano a seconda della loro
costituzione.”
Ritornando al discorso rilassamento, una volta trovato il giusto modo di respirare che sarà lento e
costante, si passerà al rilassamento psico-fisico.
Pur essendo sufficiente, per una sessione di rilassamento profondo, porre l’attenzione su tutte le
zone corporee (piedi, gambe, bacino, addome, petto, schiena, spalle, collo, testa e soprattutto i
muscoli relativi agli occhi) e, aiutandosi con il respiro, rilassarle, di solito si ha bisogno di alcune
facilitazione al fine di avere più contatto con il corpo.
Tenendo presente l’alternanza delle fasi di stress alle fasi di rilassamento, una facile procedura
consisterà nel susseguire fasi di contrazioni muscolari, della durata di alcuni secondi, a fasi di
distensione di vari fasci muscolari, ciò aiuterà a comprendere la differenza tra la tensione muscolare
e il rilassamento e ciò che comporta (è bene iniziare dalle zone più tese per finire con il resto del
corpo). Per facilitare la tecnica si può associare la contrazione muscolare con l’inspirazione e la
distensione con l’espirazione, ci si potrà anche aiutare con l‘aiuto del pensiero verbalizzando
mentalmente con dolce fermezza, durante l’espirazione, una parola che possa ricordare uno stato di
quiete come “relax”, “calma” o ciò che si ritiene opportuno.
Una tecnica iniziale e semplice può consistere in questo: “sedetevi…rilassate tutti i muscoli;
lasciate scorrere le vostre associazioni (per associazioni si intende, grossomodo, i movimenti fisici,
le emozioni e i pensieri), senza farvene assorbire. Dite loro: Osservate le vostre associazioni come
se appartenessero a qualcun altro, in modo da non identificarvi con esse.”
La difficoltà iniziale nel rilassamento consiste nel riuscire a mantenersi distaccati dai propri
pensieri, dalle proprie emozioni o dalla voglia di muovere il corpo. Per fortuna con il tempo, la
pratica e la perseveranza più si riesce a mantenersi distaccati più questi fattori distraenti
incominciano a diventare meno insistenti e frequenti.
Un’altra tecnica di rilassamento può sfruttare la manualità attraverso un massaggio del piede che
costituisce l’introduzione al trattamento reflessologico. Si basa su tre fasi:
1.avvolgere le caviglie con le mani, facendole lentamente scivolare con una leggera pressione fino
alle dita dei piedi e sincronicamente il cliente trattato dovrà inspirare durante lo scivolamento ed
espirare a rilasciamento avvenuto.
2.avvolgere con le mani il piede in modo tale che i pollici si trovino sulla pianta e le altre dita sul
dorso e si inizieranno dei movimenti di apertura e chiusura su tutta la superficie del piede.
3.trattare la pianta con la mano a pugno chiuso e con l’altra mano, a sostegno del dorso, si
effettueranno delle pressioni accompagnate da movimenti circolari o semi-circolari sia in senso
orario che antiorario.
Con questa tecnica dopo 2-3 minuti si potrà raggiungere uno stato di rilassamento.
Per finire questo paragrafo si propone una recente tecnica strumentale chiamata biofeedback.
Rappresenta probabilmente la tecnica di rilassamento più efficace tra le varie disponibili per coloro
che non riescono ad accorgersi del proprio stato interno e che hanno difficoltà a prendere contatto
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con il proprio corpo.
Consiste nell’uso di uno strumento che insegna a rilassarsi da soli e a gestire funzioni, attraverso il
rilassamento profondo, del nostro corpo da sempre ritenute indipendenti dalla nostra volontà, come
la tensione nervosa, il battito cardiaco, la pressione sanguigna la sudorazione, etc.
Il biofeedback viene collegato attraverso dei sensori ai muscoli del corpo, ad esempio quelli della
fronte, i quali percepiscono lo stato di tensione della muscolatura. La macchina capta il segnale
muscolare, lo elabora e lo trasforma in un segnale acustico (o visivo), che sarà tanto più frequente
quanta più tensione ci sarà. In questo modo la persona può percepire, attraverso i suoni (o i segnali
visivi) prodotti dall'apparecchiatura, l’intensità del proprio stress, sperimentando la propria tensione
emotiva in tempo reale e, cercando di evitare che la macchina suoni, impara ad esercitarsi per
riportare alla normalità le sue funzioni interne. In sostanza, si tratta di un sistema di monitoraggio
continuo da parte dell’utente del proprio stato di tensione muscolare ed emotiva, tale da permettere
un rapido apprendimento del rilassamento. Ad esempio, associando questa terapia con altre, si potrà
insegnare ad un iperteso come riportare ad un livello normale la sua pressione arteriosa, che verrà
monitorata mediante lo strumento.
Il biofeedback potrà rappresentare un punto di forza della moderna terapia psicosomatica ed è della
massima utilità nel rilevare e far comprendere l’intensità di stress e dei disturbi da esso scaturiti
precedentemente discussi.
L'uso del pc (sia per lavoro, che per uso privato) dopo un pò di tempo può provocare un certo
livello di stress visivo (in misura del tempo trascorso e della costituzione del soggetto). In questi
casi la pratica degli esercizi della ginnastica oculare può certamente dare sollievo, così come
l'utilizzo di occhiali "speciali" chiamati rasterbrille (è il nome tedesco che significa occhiali a
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reticolato). Il loro utilizzo si adatta ad ogni tipo di problema visivo (miopia, presbiopia,
astigmatismo, etc.) e permettono a chiunque una visione nitida. Favoriscono la mobilità dell'occhio
e la centralizzazione (o fissazione centrale, secondo il termine usato da W. H. Bates) cioè la precisa
visione del dettaglio.
• Presbiti. Per leggere e non stancare gli occhi con il computer.(vedi Come salvare gli occhi
dal computer).
• Astigmatici: Idem
• Strabici: insieme al blindfold (cioè la "benda da pirata") per rafforzare l'occhio debole.
• Miopi. Con il computer (vedi Come salvare gli occhi dal computer) o guardando la
televisione. Con questi occhiali la televisione diventa una ginnastica benefica (davvero!)
• Per tutti come occhiali di transizione. Quando i vecchi occhiali diventano troppo forti.
• Per chi ha la cataratta: I Rasterbrille sono l'unico tipo di occhiali che permette di vedere più
nitido!
• Per chi soffre di albinismo: I Rasterbrille riducono efficacemente il fascio luminoso. Meglio
degli occhiali da sole.
• Per chi ha il cheratocono: I Rasterbrille sono l'unico tipo di occhiali che permette di vedere
più nitido!
Controindicazioni?
• Non sono adatti alla guida e allo sport. Alcuni inoltre hanno bisogno di un po' di tempo per
abituarsi.
Altri vantaggi?
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• Educano alla visione ben focalizzata e impediscono la fissità dello sguardo: questo si traduce
in aumento della nitidezza.
• Possono sostituire gli occhiali di transizione (con lenti sottocorrette) durante il processo di
rieducazione della vista.
• Possono occasionalmente sostituire gli occhiali da sole, specialmente per chi dovrebbe
comunque portare una correzione..
• Costano poco (48,83 euro, compreso le spese di spedizione in contrassegno) e hanno una
linea gradevole.
Per approfondire l'argomento o magari acquistare i rasterbrille, date una occhiata qui.
• Palming
Esercizio di rilassamento oculare.
Seduti comodamente, con i muscoli del collo e delle spalle rilassati, chiudere gli occhi e coprirsi le
palpebre con i palmi delle mani, tenendole leggermente a coppa.
Al buio totale, il campo visivo dovrebbe risultare completamente nero e se compaiono lampi o
macchie, significa che la mente è ancora in tensione.
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Quando il buio completo si sarà stabilizzato, si potrà sperimentare una più profonda rilassatezza,
perchè la ridotta pressione oculare provoca un abbassamento della pressione sanguigna.
• Delineare i contorni
In posizione comoda, osservare i contorni di oggetto o quelli del proprio viso (se si è davanti allo
specchio), disegnando i contorni di quello che sta di fronte come se si usasse la punta di una matita.
Osservare più volte i bordi esterni e poi le forme interne, rilevando ogni piccolo particolare del
colore e della nitidezza.
Chiudere gli occhi e ripensare a questo disegno immaginario fatto con gli occhi.
• Pendolo
Tenendo una matita davanti al naso muovere la testa a destra poi a sinistra.
Osservare l'apparente movimento della matita sugli oggetti dello sfondo.
Allenarsi infine a spostare il fuoco dalla matita agli oggetti in secondo piano e viceversa.
• Luce solare
Rivolgere gli occhi alla luce solare favorisce il fluire del sangue all'interno del bulbo oculare.
Naturalmente è preferibile la luce solare dell'alba o del tramonto. Si può fare questo esercizio
sempre stando comodamente seduti e muovendo dolcemente la testa a destra e a sinistra. Il sole (o
anche una luce alogena) non deve mai essere fissato direttamente.
Così come i mistici affermano che l'unione delle varie parti che compongono la vita interiore
dell'uomo (ordinariamente frammentata) produce il risveglio della coscienza, così la bioenergetica
afferma che una buona integrazione delle diverse parti del corpo umano (chiamati segmenti )
produrranno un buon livello dello stato di salute.
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Nelle tecniche bioenergetiche la struttura del corpo umano viene suddivisa in 7 segmenti i quali,
soventemente, potranno trovarsi bloccati sia in maniera acuta, quindi a causa di una situazione
momentanea, sia cronicamente per motivazioni tutt’altro che recenti e probabilmente risalenti
all’infanzia. Pertanto sbloccare un segmento da molto tempo bloccato richiederà, ovviamente, più
tempo rispetto a un segmento che vive un momento di chiusura.
Queste situazioni vissute in modo spiacevole potranno essere allontanate dal ricordo della mente, il
corpo, invece, non dimentica. Per difendersi da questi eventi, il corpo adotta delle "strutture"
difensive che gli consentono di non percepire sentimenti come il dolore, la paura o la rabbia, con i
quali non riesce a convivere. Queste strutture, che fanno parte della memoria del corpo, e che in
bioenergetica si chiamano corazze caratteriali, non sono altro che contrazioni muscolari: dove c'è
tensione non scorre energia, e dove non scorre energia noi non percepiamo il nostro corpo e i
sentimenti che lo animano, con la conseguenza di schemi corporei frammentati (è bene ricordare
che qualsiasi muscolo in tensione cronica consuma un quantitativo energetico notevole che
comporta uno stato di stanchezza non giustificato).
Il problema è che queste corazze, create sin dal periodo dell’infanzia, rimangono impresse nel
nostro corpo anche quando non sarebbero più necessarie, cioè quando gli eventi che le hanno rese
indispensabili per la nostra sopravvivenza sono ormai lontani.
La tecnica si avvale di alcuni esercizi per ogni segmento al fine di diminuire o eliminare le
contratture muscolari corrispondenti al segmento bloccato.
Molto importante per la buona riuscita degli esercizi è trovare uno stato di rilassamento: prima di
iniziare la pratica degli esercizi è molto utile, per eliminare delle tensioni nervose che
impedirebbero il rilassamento, eseguire l’esercizio del grounding che sarà successivamente trattato.
Essendo una tecnica che riequilibra uno stato di stress acuto o cronico lo strumento primario usato
nell’esecuzione degli esercizi bioenergetici, così come nelle tecniche di rilassamento, è la
respirazione, senza la quale non c’è rilassamento.
Lowen, uno dei padri della bioenergetica, considerava essenziale il rapporto con l’aria
paragonandola al rapporto con lo spirito. Lowen vede in una respirazione non fluida e non profonda
un blocco della percezione unitaria del corpo e un indebolimento delle funzioni emotive
dell’organismo.
Queste tecniche sono specifiche in casi di schemi corporei frammentari (dove il soggetto non
percepisce come dovrebbe alcune zone del corpo) e particolarmente indicate a coloro che vivono
tensioni croniche nel corpo, (soprattutto nelle braccia, nelle gambe e nelle articolazioni) e disturbi
come mal di schiena, cervicalgie, affaticamento visivo, disturbi del sonno, ansia, difficoltà
respiratorie, squilibri sessuali, blocchi emotivi e difficoltà relazionali.
Nelle prossime pagine verranno proposti alcuni esercizi da fare o seduti o sdraiati; i tempi da
seguire non sono riportati poiché sono dipendenti dal soggetto che li compie e dalla sua situazione
personale.
Sintomi blocco: contrazione cronica dei muscoli oculari, delle palpebre e Immobilità della fronte. si
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riscontra una espressione simile ad una maschera con occhi che non esprimono emozioni
BLOCCO ORALE
Sintomi blocco: contrazione dei muscoli della gola e della bocca. Si riscontra un’inibizione del
pianto e della suzione
BLOCCO CERVICALE
Sintomi blocco: contrazione della muscolatura del collo. Si riscontra una repressione dell’ira e del
pianto
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NEL CASO SI SENTA UN FORTE DOLORE INSPIRARE ED ESPIRARE LENTAMENTE
VISUALIZZANDO LA PARTE DOLENTE CHE SI DISTENDE
CHINARE LA TESTA IN AVANTI IN MODO CHE IL MENTO SI AVVICINI IL PIù POSSIBILE
AL TORACE, ROTEARE IL COLLO VERSO DESTRA FERMANDOSI PER ALCUNI
SECONDI NELLE QUATTRO POSIZIONI INTERMEDIE
POGGIARE I GOMITI SU UN PIANO, ALLA STESSA DISTANZA DELLE SPALLE,
INTRECCIANDO LE MANI DIETRO LA TESTA. SPINGERE MOLTO DELICATAMENTE
FINO A QUANDO IL MENTO NON TOCCA LA PARTE ALTA DEL TORACE, POI
MANTENERE LA POSIZIONE PER 30 SECONDI RESPIRANDO LENTAMENTE
BLOCCO TORACICO
sintomi blocco: si riscontra un atteggiamento di autocontrollo e di trattenimento. pianto, singhiozzi
e urla probabilmente sono stati repressi molte volte.
BLOCCO DIAFRAMMATICO
sintomi blocco: tensione cronica del muscolo del diaframma con tutto ciò che comporta (e.s.
difficoltà a rilassarsi, respirazione superficiale)
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AVRA’ CREATO UN PUNTO DI RIFERIMENTO. SUCCESSIVAMENTE, RICORDANDO IL
MOVIMENTO DELLA PANCIA, SI CERCHERA’ DI RIPRODURLO VOLONTARIAMENTE
SENZA L’AIUTO DELLE MANI.
SI POTRA’ RIPETERE L’ESERCIZIO ANCHE DA STRAIATI IN PANCIA IN GIU’, DOVE LA
PRESSIONE DELLA PANCIA SUL PAVIMENTO, DURANTE LE FASI RESPIRATORIE, FARA’
COMPRENDERE QUALE TIPO DI MOVIMENTO SI DEVE COMPIERE
ESPIRARE FACENDO USCIRE TUTTA L’ARIA POSSIBILE CONTEMPORANEAMENTE AL
TIRARE DENTRO LA PANCIA. NELL’INSPIRAZIONE SUCCESSIVA, DA EFFETTUARE IL
PIU’ POSSIBILE RILASSATA E SPONTANEA, SI AVRA’ L’INSPIRAZIONE VOLUTA
IL PRIMO ESERCIZIO LO SI POTRA’ FARE IN DUE, UNO DISTESO E L’ALTRO SEDUTO
AL SUO FIANCO. CHE PORRA’ LE MANI A UN PAIO DI CENTRIMETRI DALLA PANCIA..
LA SENSAZIONE TERMICA DELLE MANI A CONTATTO CON IL VENTRE AIUTERA’ LA
PERCEZIONE DEI MOVIMENTI
ESPIRARE, UTILIZZANDO TUTTA L’ARIA DISPONIBILE, PRODUCENDO UN LIEVE
SUONO. A ESPIRAZIONE TERMINATA INSPIRARE DAL NASO IL PIU’ NATURALMENTE
POSSIBILE. RIPETERE FINO A QUANDO NON SI AVRA’ UNA INSPIRAZIONE CON IL
BASSO VENTRE
BLOCCO ADDOMINALE
sintomi blocco: contrazione cronica della muscolatora addominale e lombare
BLOCCO PELVICO
sintomi blocco: contrazione dei muscoli pelvici e degli aduttori. mancanza di sensazioni nella zona
e perdita di eccitazione
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MASSAGGIARE LA ZONA CON UNA PRESSIONE ABBASTANZA FORTE,
PROGRESSIVAMENTE DIMINUIRE LA PRESSIONE
RIPETERE L’ESERCIZIO PRECEDENTE ESEGUENDOLO IN DUE
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IL GROUNDING
IN POSIZIONE ERETTA, PIEDI PARALLELI CON LE GAMBE DISTANZIATE TRA LORO,
QUANTO LA LARGHEZZA DEL BACINO, BUSTO LEGGERMENTE INCLINATO IN
AVANTI E GINOCCHIA FLESSE. SI INIZIERA’ A PIEGARE LE GAMBE, SEMPRE CON LE
GINOCCHIA FLESSE, FERMANDOLE SOLO QUANDO INIZIANO A VIBRARE; IL TUTTO
MENTRE SI RESPIRA LENTAMENTE E PROFONDAMENTE. I MOVIMENTI VIBRATORI
INVOLONTARI NELLE GAMBE, PRODOTTI DALL’ESERCIZIO, RAPPRESENTANO UNA
NATURALE SCARICA DELLE TENSIONI NERVOSE.
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e irrefrenabili, insomma dove si presenterà una alterazione dell’equilibrio degli opposti.
Il trattamento prevede sei tocchi propedeutici, iniziali, che produrranno delle reazioni psicofisiche
nel soggetto trattato e che permetteranno di capire i che modo eseguire il trattamento vero e proprio.
Se il soggetto sembra essere favorevole ai tocchi propedeutici in lui si sarà attivato il sistema
nervoso parasimpatico (respiro lento, pupilla ristretta, occhi chiusi, mancanza di sudore, presenza di
silenzio, distensione muscolare) e successivamente verrà trattato con sei tocchi dinamizzanti, onde
produrre quell’equilibrio discusso precedentemente.
Altrimenti se il soggetto trattato risponde alle sollecitazione dei sei tocchi propedeutici con degli
atteggiamenti di rifiuto mediati dal sistema nervoso ortosimpatico (respiro veloce, pupilla dilatata,
occhi aperti, presenza di sudore, mancanza di silenzio e rigidità muscolare), verrà di seguito trattato
con cinque tocchi rilassanti.
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TRAZIONI
6.CLIENTE SUPINO O PRONO: LE MANI POSTE SUI LATI DEL CRANIO CON IL MEDIO E
L’ANULARE TRA LE ORECCHIE EFFETTUANO DELLE PRESSIONI E TRAZIONI IN
DIREZIONE DELL’OPERATORE
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5.PORRE I POLLICI SUI LATI DELLA ZONA CENTRALE DEI LOMBI DEL CLIENTE E
PREMERE PER SESSANTA SECONDI RILASCIANDO LENTAMENTE
6.CON E POLLICI SUI PALMI DI UNA MANO EFFETTUARE DELLE PRESSIONI
COMBINATE A STIRAMENTI CON MOVIMENTI DI APERTURA. RIPETERE
L’OPERAZIONE CON L’ALTRA MANO E IN SEGUITO CON LE PIANTE DEI PIEDI
Abbiamo già discusso in altri post sul blog www.climatrix.org della condotta quantomeno
irresponsabile della struttura sanitaria 'internazionale' riguardo all'uso spropositato degli
antibiotici..citando alcuni nostri articoli: la consuetudine all'uso non controllato (cosa che ai nostri
tempi si verifica quotidianiamente) di derivati della penicillina rende sempre più inefficace il loro
uso quando realmente necessario. Infatti i batteri si evolvono, ovviamente, (avendo l’opportunità di
interagire con piccole quantità di antibiotici non sufficienti a ucciderli) producendo una resistenza
agli antibiotici con il risultato di dover aumentare la posologia...
Gli ultimi due secoli hanno visto la guerra verso germi e parassiti, da parte dell'uomo, cercando di
eliminarli dal nostro organismo e dall’ambiente intorno a noi, ma ora emergono sempre più dati che
mostrano come, forse, abbiamo esagerato. Uno studio statunitense condotto da due gastroenterologi
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mostra come i parassiti intestinali, in particolare, potrebbero svolgere un ruolo chiave nel corretto
sviluppo del nostro sistema immunitario.
Perché i bambini ai primi passi sputano la pappa accuratamente preparata e poi gustano con
evidente soddisfazione sassi, ghiande e manciate di terra? Forse, sottolineano i ricercatori, si tratta
di un vantaggio evolutivo, un istinto sano dettato dal bisogno del loro organismo di essere “istruito”
a dovere. Il bambino, assaggiando lo “sporco”, effettua un training del sistema immunitario
consentendogli di esplorare l’ambiente e di attrezzarsi per rispondervi in modo equilibrato.
È un dato di fatto che nei Paesi in via di sviluppo, dove la presenza di germi e parassiti intestinali è
la norma, le malattie autoimmuni sono molto poco frequenti, mentre nei Paesi industrializzati è vero
il contrario, e mentre molti germi e parassiti sono scomparsi, c’è una crescente diffusione di
patologie infiammatorie di tipo autoimmune, come la sindrome dell’intestino irritabile, il morbo di
Crohn, l’asma, tutte condizioni che hanno alla base un'esagerata risposta del sistema immunitario
all’ambiente, ad esempio a ciò che transita nell'intestino.
La cosiddetta “ipotesi dell’igiene”, spiegano gli autori dello studio, afferma che “crescere i bambini
in un ambiente estremamente igienizzato incide sullo sviluppo del sistema immunitario,
contribuendo a predisporli in età più avanzata alle malattie autoimmuni”. In particolare i ricercatori
stanno esplorando il ruolo degli elminti, parassiti intestinali normalmente presenti nell’organismo
umano, nel riequilibrare una risposta immunitaria troppo violenta. Questi parassiti, evolutisi più di
cento milioni di anni fa, hanno infatti sviluppato meccanismi difensivi per attenuare le risposte
infiammatorie dell’organismo ospite: questo apre un’insolita prospettiva terapeutica, quella di
curare con questi parassiti certi tipi di malattie autoimmuni. Le ricerche in tal senso sono già ad una
fase avanzata di sperimentazione.
L’igiene ha salvato milioni e milioni di vite, ma l’eccesso di igiene comporta anch’esso un prezzo,
afferma Weinstock, il gastroenterologo a capo di queste ricerche. Nei bambini sani e ben nutriti la
presenza di alcuni elminti nell’intestino non è né pericolosa né nociva. Non si sta parlando di
abolire l’giene e incoraggiare pasti a base di fango; acqua e sapone sono un ottimo elemento
preventivo ma sono anche più che sufficienti a mantenere un corretto livello di igiene. I prodotti per
la pulizia che vantano la capacità di “eliminare i germi”, oltre a coltivare una illusoria sicurezza
basata su un mito (i germi sono ovunque intorno e dentro di noi), potrebbero, se troppo efficaci,
causare un danno reale alla salute del nostro organismo, che ha bisogno di igiene, certo, ma anche di
un po’ di “sporco”.
Questi antibiotici, oltre al pus causato dall’infiammazione, finiscono nel latte e quindi negli
organismi che lo assumono. L’assunzione di queste piccole quantità di antibiotici nel tempo,
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tenendo anche conto dell’uso spropositato che attualmente si fa di questi medicinali, rende sempre
più inefficace il loro uso quando realmente necessario.
I batteri si evolvono (avendo l’opportunità di interagire con piccole quantità di antibiotici non
sufficienti a ucciderli) producendo una resistenza agli antibiotici con il risultato di dover aumentare
la posologia.
Sembra che oltre l'uso non consigliato del latte da provenienza industriale anche la sua efficacia
contro l'osteoporosi sia da anni venuta meno, infatti le ragioni che stanno alla base di questa
malattia vanno cercate altrove..
Le proteine sono composte da aminoacidi. Possiamo sintetizzarne diciannove con il nostro fegato.
Nove devono invece essere ottenuti tramite il cibo che ingeriamo. Molti pensano che le proteine
animali e vegetali siano uguali, ma non e' cosi'. Uno degli aminoacidi essenziali per il nostro corpo
e' la metionina.
Lo stesso confronto puo' essere fatto tra carne e tofu. La carne in considerazione e' magra e senza
pelle e il confronto e' fatto su 100 grammi:
Danimarca, Olanda, Norvegia e Svezia sono i paesi con il piu' alto numero di malati di osteoporosi
e la tabella sopra spiega il perche'.
Secondo le tabelle nutrizionali sui prodotti in America, il consumo di calcio deve essere almeno di
1000 mg al giorno. Gli eschimesi consumano una media di 3500 grammi di calcio al giorno e a
quaranta anni sono zoppi! Non si tratta di quanto calcio consumiamo ma di quanto calcio non esce
dalle nostra ossa.
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Nel 1988, N.A. Breslau e i suoi colleghi, identificarono la relazione tra diete ricche in proteine e il
metabolismo del calcio, notando che le proteine erano la causa della perdita del calcio. La sua
ricerca e' pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology (1988;66:140-6).
Uno studio pubblicato da American Journal of Clinical Nutrition (Remer T, Am J Clin Nutr 1944;
59:1356-61) nel 1994 dice che le proteine animali sono la causa del rilascio di calcio dallo
scheletro, che finisce nelle urine e viene espulso dal corpo.
Altri studi al riguardo vengono elencati di seguito:
"L'osteoporosi e' causata da diversi fattori, uno dei principali e' una dieta ricca di proteine" (Science
1986;233,4763)
"Anche assumendo 1400 mg di calcio al giorno, si puo' perdere fino al 4% di calcio con una dieta
ricca in proteine" (American Journal of Clinical Nutrition 1979;32,4).
"L'incremento del 100% di assunzione di proteine, puo' causare una perdita di calcio doppia"
(Journal of Nutrition, 1981;111,3)
"La media di consumo di calcio tra i maschi americani e' del 175% del fabbisogno giornaliero, per
le donne del 144%" (Surgeon General's Report on Nutrition Health, 1988).
"Il consumo di prodotti del latte, particolarmente all'eta' di venti anni, e' associata all'aumento di
rischio di fratture all'anca e un aumento di calcio nelle urine"
(American Journal of Epidemiology 1994;139).
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More Info: NotMilk.com
Concetti base di
Riflessologia
Plantare
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Attualmente si sa che una manipolazione sui piedi è in grado di trasmettere impulsi elettrici verso il
cervello, il quale stimolerà le aree riflesse delle zone trattate.
Infatti il sistema nervoso vegetativo influenza il sistema circolatorio (che produrrà un aumento del
flusso sanguigno nelle zone riflesse con aumento del trasporto dei nutrienti), il sistema linfatico
(con una regolarizzazione dell’immunità organica e dell’eliminazione delle tossine) e infine il
sistema endocrino (con una attivazione ormonale).
Attraverso questa tecnica si potrà portare giovamento a svariati disturbi, che per le pratiche di un
naturopata saranno disturbi digestivi e mestruali, mal di testa, raffreddori e sinusiti, dolori articolari
e della colonna vertebrale.
Così come per tutti i rimedi “dolci” generalmente la reflessologia non produce serie
controindicazioni, ma bisogna tener comunque a mente alcune situazioni da non trattare come le
malattie infettive (aumentando la circolazione sanguigna attraverso il trattamento si può ampliare la
diffusione dell’infezione), patologie curabili solo mediante operazioni chirurgiche, infiammazioni e
trombi a carico delle vene, calcoli renali e biliari; in genere dopo la risoluzione di queste
problematiche potrà essere effettuata la pratica reflessologica.
Altri squilibri che non dovranno essere trattati concernono la pressione sanguigna non stabile, le
malattie mentali come la schizofrenia, gravi malattie reumatiche ai piedi; infine per quanto riguarda
il cancro attraverso il trattamento si potrà avere una produzione delle endorfine che alleviando il
dolore potrà essere di aiuto per la terapia che il paziente andrà ad effettuare.
In svariate discipline mediche si dà molta importanza alla disintossicazione dalle tossine, soprattutto
prima di una terapia mirata; anche nella reflessologia l’attenzione verso le sostanze tossiche è allo
stesso modo importante, dal momento che queste sostanze si depositano nelle terminazioni nervose
ostacolando lo scambio degli impulsi elettrici. Le pressioni prodotte sui piedi vanno a ripristinare la
situazione ma se il disturbo è cronico il trattamento potrà produrre dolore.
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potrà capire che lo squilibrio è oramai avviato e diventato cronico.
I ricercatori dichiarano che il cibo attiva dei circuiti cerebrali del "piacere/ricompensa" sia tramite il
rilascio di oppioidi e cannabinoidi endogeni, sia tramite il rilascio di dopamina (conseguentemente
all'aumento di insulina e leptina). Gli scienziati ricordano che i dipendenti da cocaina subiscono gli
stessi processi sopra citati. Sia i tossicodipendenti, sia gli obesi hanno una ridotta densità di recettori
per la dopamina nei loro circuiti neuronali del "piacere/ricompensa"; da qui la loro difficoltà a
provare piacere in condizioni "normali".
Tuttavia bisogna ricordare che le dipendenze si fondano sul condizionamento, ossia la ripetizione di
uno stimolo associato ad un contesto esterno all'individuo.
È per questo che non hanno alcun effeto le terapie unicamente basate su cure farmacologiche o
educative (indicazioni su diete e consigli alimentari).
Attualmente l'orientamento delle più recenti terapie vede l'integrazione di tecniche psicoterapiche,
antistress e meditative, al fine di ottenere un carico emozionale maggiormente gestibile.
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L'eubiotica è lo studio delle norme che favoriscono una buona disciplina di vita. Le prescrizioni
eubiotiche formulate negli anni sessanta riguardavano soprattutto l'alimentazione (in particolare
l'integrità e genuinità degli alimenti, le loro migliori combinazioni, la preferibilità di cibi vegetali).
L'ambito dell'eubiotica si è poi esteso anche a comportamenti non "alimentari", cioè allo stile di vita
nel suo complesso.
In Italia questa scienza è stata divulgata soprattutto dal Prof. Dr. Luciano Pecchiai.
Risulta indispensabile secondo gli studi della medicina naturale e quindi dell'eubiotica precisare
che: un organismo sotto stress avrà un gran afflusso di sangue alle sue estremità, ciò comporterà una
scarsa quantità di sangue agli organi digerenti, pertanto deve essere chiaro che qualunque cosa
mangiamo in uno stato di stress verrà assimilata male; indispensabile, quindi, mangiare in un luogo
tranquillo e soprattutto nel modo più rilassato possibile.
Piramide alimentare
Una alimentazione equilibrata e personalizzata ci offre tutti i nutrimenti necessari al benessere. In
linea di massima ognuno dovrebbe verificare individualmente quali alimenti usare, le quantità e la
frequenza dei pasti giornalieri; ma risultano essere utili alcune indicazioni generali poiché una
diminuita sensibilità individuale e sociale in associazione ai ritmi di vita della società moderna,
vissuta con orari “stretti” a causa del lavoro (magari fatto da pendolari), non ci dà il tempo adeguato
a porre la giusta attenzione per scoprire gli alimenti individualmente indispensabili e in secondo
luogo in questa epoca, a differenza delle altre, è presente una nuova componente chiamata
attualmente junk food. Pertanto è indispensabile eliminare il più possibile alimenti industriali, come
patatine, cibi in scatola, merendine, snack, e cibi presenti nei fast food di stampo “McDonald's” (si
consiglia la visione del simpatico ma anche controverso documentario Super Size Me). Una buona
panoramica per capire quali sono gli alimenti da mangiare più frequentemente, quindi più necessari,
viene offerta dalla “piramide alimentare”, dove il vertice è composto da alimenti da consumare il
meno possibile, in contrapposizione con i cibi rappresentati alla base della piramide in cui si
trovano i cibi più sani. Pertanto gli alimenti possono essere suddivisi in: Principali : cereali
integrali, verdure, oli extravergini spremuti a freddo (che andranno consumati quotidianamente);
Complementari : latticini, pesce (da preferire quello con pinne e squame rispetto ai molluschi e
crostacei), legumi e frutta; Facoltativi : formaggi, uova, miele e zuccheri. Da consumare il meno
possibile possibile : carne, salumi, grassi animali, zucchero e oli raffinati e idrogenati, dolciumi e
quindi, soprattutto, il junk food. Vanno fatte delle precisazioni generali come il consumare il più
possibile prodotti biologici o da agricoltura integrata (evitare, quindi, gli ogm) e integrali (pasta,
pane, riso o altri cereali in chicchi, miele e zucchero, nonché gli oli). E’ opportuno evitare anche
prodotti pastorizzati, nei quali i fattori vitali come gli enzimi sono inattivi.
Combinazioni alimentari
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Molto utile è tener a mente le combinazioni alimentari tra le varie famiglie di alimenti, quindi è
opportuno evitare di combinare quantità eccessive di carboidrati (cereali e patate) e proteine (carne,
pesce, formaggi, legumi) nello stesso piatto, o mangiare della frutta a fine pasto, la quale può
innescare processi fermentativi intestinali; pertanto un utile consiglio è consumare, sia a pranzo che
a cena, piatti unici come un primo o un secondo insieme ad un abbondante contorno di verdure e
insalata. Le cause che stanno alla base della preferenza a non combinare cibi proteici con i
carboidrati si trovano nel processo digestivo. Quando l’organismo vengono introdotti cereali
(carboidrati) nella saliva è presente la ptialina, un enzima che serve per la loro digestione. Durante
la digestione dei carboidrati viene secreto poco acido cloridrico per permettere alla ptialina la sua
azione, ma successivamente l’acido cloridrico aumenta per digerire anche la parte proteiche dei
cereali. Per digerire cibi molto proteici (per esempio carne), invece, il succo gastrico è molto acido
fin dall’inizio. Come si può capire ingerendo della carne dopo un piatto di pasta la secrezione
gastrica diviene subito acida, il che inattiva la ptialina con la conseguenza dell’arresto della
digestione dei carboidrati. Per quanto riguarda la frutta, non dovendo subire processi digestivi
lunghi se mangiata insieme ad altri cibi, rimarrà più tempo nello stomaco e nell’intestino, con la
conseguenza di una sua fermentazione e quindi con una digestione difficoltosa e non efficace da un
punto di vista dell’ assorbimento dei fattori nutrizionali. Da quanto detto possiamo riassumere il
tutto in 5 punti da evitare: 1°= eccessiva assunzione di prodotti animali (in particolare la carne, la
quale andrebbe consumata al massimo una volta al giorno e in quantità non superiori di 80 grammi
a porzione, come suggerito dall’ O.M.S.) 2°= uso continuato di grassi animali presenti non solo nel
burro e nel lardo, ma anche in carne e formaggi (contenenti troppi grassi saturi, a differenza di oli
extravergini vegetali ricchi di grassi insaturi, così come i pesci) 3°= assunzione eccessiva di
zuccheri (in special modo raffinati) e alimenti che li contengono 4°= eccessivo uso di sale
(soprattutto raffinato) e alimenti che lo contengono 5°= uso di alimenti junk food
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Lievito di birra, un alimento da sopravvivenza
Tra tutti i tipi di integratori alimentari, nome generico attualmente previsto dal codice legislativo
vigente, il lievito di birra trova una spazio importantissimo nelle terapia naturali volte a integrare
l'organismo con vitamine, oligoelementi, aminoacidi, minerali ed enzimi, al coltempo risulta essere
un ottimo depurativo valido in terapie di disintossicazione (metalli pesanti / intossicazioni
alimentari), il tutto a un costo contenuto. Vediamo di descrivere più nel dettaglio le proprietà ed
indicazioni di questo fantastico alimento, usato da molto tempo nelle terapie naturali.
Il Saccharomyces cervisiae, nome scientifico del lievito di birra, è un fungo microscopico, trova il
suo ambiente favorevole con temperature tra i 5° e i 6° ed è l'unico tipo di lievito utilizzato in
terapia.
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• Astenia muscolare e nervosa, avitaminosi, nervosismo, anemia, intossicazioni alimentari e
da metalli pesanti, infezioni intestinali (ricostituisce la flora batterica intestinale), coliti,
aterosclerosi, nevriti e alcune forme disturbi della pelle come dermatosi, acne e psoriasi.
• INCOMPATIBILE con antibiotici, calore oltre i 40° e raggi ultravioletti (conservare in
barattoli ermetici di vetro).
• Effetti Collaterali: assumere senza timori ma con diverse interruzioni, il Dr. Jean Valnet
precisa nel suo libro Fitoterapia - Guarire con le piante che i topi nutriti, senza pause, con
alimenti arricchiti di lievito di birra diventavano sterili.
• Forte sinergia con la vitamina C (in forma naturale o sintetica - ascorbato di potassio) e D.
• Indicato come disintossicante per le chemtrails (almeno per il loro contenuto in Alluminio)
Una forma particolare d’utilizzo riguarda i gemmoderivati ottenuti attraverso una macerazione in
acqua e alcool dei giovani tessuti delle piante (gemme, giovani radici, semi…) successivamente
diluita, che per la maggior parte dei gemmoderivati è la 1DH (prima decimale hahnemaniana) cioè
1 parte di macerato glicerico e 9 di alcool-glicerina-acqua). I gemmoderivati (MG) possiedono
caratteristiche potenziate rispetto ai preparati di piante adulte. Infatti, questi preparati contengono
sostanze come fito-ormoni, enzimi, proteine e acidi nucleici presenti solo in tracce nei tessuti delle
piante adulte. Pertanto usando questa forma di utilizzo non sarà necessario ricorrere a dosi elevate.
L’importanza che i gemmoderivati assumono, soprattutto per il naturopata, concerne la loro grande
capacità di drenaggio degli organi emuntori (fegato, reni, colon, polmoni e pelle), cosa che li rende
molto utili, se non indispensabili, prima di una terapia specifica.
Ad esempio studi fatti sui ratti, dopo la somministrazione di un preparato a base di Betulla
Pubescens, indicano un aumento della depurazione del sangue del 37%.
Altra grande caratteristica delle piante è la possibilità di preparare dei composti, sia in tisane che in
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estratti, per privilegiare alcune proprietà, per sfruttare un sinergismo di effetti, o annullarne altre
non necessarie al trattamento.
Un ruolo fondamentale è ricoperto dall’ uso delle erbe a seconda delle stagioni, in modo di adattare
il trattamento secondo le necessità biologiche del momento.
Grosso modo possiamo utilizzare le piante adatte nella prevenzione degli squilibri epato-enterici
nelle stagioni primaverili ed estive, invece gli squilibri che solitamente colpiscono l’apparato renale
e il sistema immunitario vanno trattati nell’autunno e nell’inverno.
Infine gli oli essenziali (O.E.) costituiscono dei potenti rimedi principalmente antisettici e
antimicrobici, senza tralasciare altre importanti qualità in base alla pianta specifica come proprietà
espettoranti, tonico-stimolanti o sedative. L’uso di questi prodotti si discosta rispetto agli altri
sopramenzionati in quanto le modalità di assunzione privilegiate sono principalmente l’olfatto e il
respiro (mediante un diffusore) e la pelle attraverso il massaggio. Il canale olfattivo-respiratorio
agisce in duplice modo: attraverso l’olfatto l’essenza, giungendo alle terminazione nervose
olfattive, manda dei segnali al cervello producendo degli effetti che agiranno sul versante
psicologico in base all’essenza usata; invece per quanto riguarda il canale prettamente respiratorio
le essenze arriveranno agli alveoli polmonari da dove passeranno direttamente nel sangue; pertanto
si preferiranno queste vie di assunzione alla classica via interna in forma liquida, per evitare
possibili effetti tossici e irritazioni alle mucose del tratto gastrointestinale (facendo molta attenzione
al dosaggio qualora la via interna sia necessaria). Per quanto riguarda la via esterna gli oli
essenziali, meglio veicolati con un olio base per evitare l’irritazione sopra citata, verranno assorbiti
dagli strati esterni della pelle, per poi raggiungere i capillari e quindi la circolazione sanguigna.
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Lampadine a basso consumo energetico ed alta
temperatura cromatica
Oggi come ieri è molto importante fare eco non solo a ricerche e informazioni occultate dal sistema
mediatico, ma anche e soprattutto mettere in luce le possibili soluzioni pratiche e quotidiane a mode
e costumi nocivi imposti dalla globalizzazione. Una delle possibili soluzioni, che personalmente
utilizzo da 5-6 anni, consiste nel munire la propria casa di un'illuminazione che si avvicina allo
spettro naturale, con una temperatura cromatica che può variare dai 5.500 ai 6.500 gradi Kelvin, la
variazione naturale che si verifica nell'arco delle stagioni. L'esposizione quotidiana (10/15 min.) ai
raggi solari assicura un sufficiente grado di sintesi endogena di vitamina D e di serotonina.
Come sappiamo, non sempre durante i 12 mesi abbiamo un'illuminazione solare prolungata e
intensa nell'arco delle nostre giornate. Per nostra fortuna le nuove e poco divulgate tecnologie
d'illuminazione ad alta temperatura cromatica ci possono venire in aiuto, con un basso costo (una
media di 20€), un consumo ridotto (una media di 5w nel caso di LED e di 20w per lampadine al
neon) e un'alta resa in termini di percezione luminosa.
La tecnologia alla base di queste lampadine al neon e a LED ad alta temperatura cromatica è stata
sviluppata quando si scoprì, in ambito militare, gli ufficiali che passavano svariati mesi nei
sommergibili accusavano disturbi dell’umore.
In pratica, l'uso prolungato di queste lampadine incentiva la sintesi endogena di serotonina, ormone
molto utile, soprattutto in caso di depressione (ricordando che c’è una stretta relazione tra stati
d’animo e attività immunitaria) e di vitamina D (necessaria al sistema osseo e immunitario).
Questa tecnologia è necessaria per il corretto funzionamento di rettilari e acquari, in caso contrario
gli animali si ammalano gravemente.
Seguono alcuni link di siti commerciali nei quali potrete visionare vari modelli di lampadine al neon
e a LED,
economiche e salutari.
• www.cosecosi.it
• www.ledlamp.it
• www.tsupport1.com
• www.maniatuning.it
• www.niceledlights.com
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Approfondimento sulla tecnologia LED: link1 - link2
Gli oligoelementi
I minerali presenti in concentrazioni ridotte sono denominati oligoelementi, cioè elementi presenti
in tracce. Entrambe queste categorie svolgono importanti funzioni a prescindere dalla loro quantità,
partecipando alla struttura degli organi e dei tessuti o fungendo da co-enzimi che attivano
importanti reazioni biochimiche. Le loro carenze inducono alterazioni fisiologiche e strutturali,
pertanto il loro apporto previene o guarisce alcuni squilibri organici derivati dalla loro mancanza.
Come afferma il dott. Georges Lakhovsky in un suo lavoro del 1939 “Nel nostro organismo umano,
la ripartizione e il dosaggio di qualsivoglia minerale avviene in maniera così perfetta che si può
paragonare l’insieme delle sue vibrazioni all’armonia dell’orchestra dell’Opera. Ebbene, è noto che
nel corso di una stessa audizione dell’orchestra certi strumenti si disaccordano e gli orchestrali
debbono riaccordare i loro strumenti dopo l’esecuzione di ogni pezzo. Sfortunatamente non avviene
lo stesso per il nostro organismo, che è la migliore tra tutte le orchestre vibratorie. Infatti, durante la
vita umana, i minerali che compongono le cellule diminuiscono progressivamente a partire dai
diciott’anni di età, come vedremo, e possono anche mancare parzialmente. E’ come se
nell’orchestra dell’Opera gli strumenti si disaccordassero senza poterli riaccordare. Ne deriva uno
squilibrio oscillatorio cellulare che porta alla malattia e alla morte. Per ristabilire l’equilibrio
oscillatorio, bisognerebbe riaccordare le nostre oscillazioni cellulari fornendo all’organismo quelle
stesse sostanze che gli difettano.”
Le 4 diatesi
Il medico francese J. Ménétrier, considerato il padre di questa terapia, identificò 4 terreni organici
associati ad alcuni oligoelementi, che definì diatesi. Queste diatesi corrispondono a terreni organici
caratterizzati da componenti fisici, intellettuali ed emotivi specifici e propri al soggetto. Non
esistendo diatesi pure, si possono trovare individui appartenenti principalmente a una e
parzialmente a un’ altra. Comunque le 4 categorie sono suddivisibili in diatesi di nascita (le prime
2) e in diatesi involutive (la 3 e la 4), caratterizzate da un deterioramento del terreno cellulare
causato da un cattivo stile di vita e/o dall’invecchiamento.
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nervosismo, spesso aggressività, grande passionalità, la memoria e la concentrazione sono selettive
(si focalizzano solo su ciò che viene reputato interessante), astenia mattutina con iperattività serale,
emicranie, allergie (dermatologiche, respiratorie e alimentari), disturbi circolatori e gastrointestinali,
ipertiroidismo.
Il rimedio catalitico di questa diatesi è il rame-oro-argento. I rimedi sopra elencati a riguardo delle 4
diatesi si presenteranno in forma di soluzioni in fiale da mantenere sotto la lingua per almeno 1
minuto, così da permettere alla soluzione di entrare direttamente nel circolo sanguigno attraverso la
vascolarizzazione della lingua, dopodiché andranno deglutiti.
La sindrome da disadattamento
Oltre alle diatesi si riscontra una sindrome da disadattamento ghiandolare derivata dallo stress che
potrà essere associata alle diatesi, se il caso lo richiede. Nel caso la sindrome concerne l’asse
ipofiso-gonadi verrà utilizzata l’associazione zinco-rame; i sintomi generici saranno: ritardi di
sviluppo, impotenza, disfunzioni mestruali. Invece se implica l’asse ipofiso-pancreatico con sintomi
derivati da uno squilibrio del tasso glicemico come fame “da lupi” e astenia improvvisa prima dei
pasti, sonnolenza post-prandiale e svuotamento intellettuale, verrà trattata con l’associazione zinco-
nichel-cobalto.
"Tutto è veleno, niente è veleno, conta solo la dose"[1]. Questa massima attribuibile al celebre Dr.
francese Jean Valnet racchiude l'idea generale di come funziona o dovrebbe funzionare
l'introduzione di sostanze in un organsimo vivente come il corpo umano.
Il fluoro fu isolato nel 1886 dal farmacista H. Moissan (premio nobel), la sua azione si rivolge alla
costruzione dello smalto dentale, delle ossa e dei tendini, tuttavia va ricordato che nessun struttura
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umana è formata o creata da un unico elemento, cosa che va in contrasto con le attuali terapie
mediche le quali utilizzano un approccio tutt'altro che olistico.
Un caso esemplare sono le ossa umane, nella loro creazione sono coinvolti numerosi elementi, non
solo il conosciutissimo calcio e il fluoro, ma anche altri elementi come il magnesio, il silicio, il
fosforo, la vitamina C e D, i bioflavonoidi (vitamina P/C²), tuttavia l'establishment medico
mondiale continua la propaganda per le terapia al calcio (per i disturbi ossei) e al fluoro
(addizionato a dentifrici e all'acqua potabile) per la salute dei nostri denti.
Il dosaggio giornaliero raccomandato del fluoro si aggira sui 2 mg, una quantità minima (in
confronto ad altre dosi giornalieri raccomandate come 6 gr. di potassio o 1 gr. di sodio) e questa
dose raccomandata non deve superare questo livello, dopo il quale la concentrazione di fluoro
diventa tossica, cosa che facilmente può avvenire bevendo acqua fluorizzata, utilizzando dentifrici e
mangiando alimenti che lo contengono
(frumento,orzo,riso,albicocca,uva,patate,ravanello,pomodoro,etc..).
Per questi motivi il livello di tossicità del fluoro è molto vicino alla sua dose terapeutica,
particolarità che ha rappresentato una occasione d'oro per le corporation farmaceutiche e chimiche.
Il fluoro ha una tossicità elevatissima, superiore a quella del piombo. La quantità limite nell'acqua
potabile non dovrebbe mai superare le 0.3/0.4 parti per milione. In realtà, in molte zone del mondo,
USA e Italia compresa, i valori di fluoro a volte superano 1.5 parti per milione. Uno studio
effettuato dall' Università Internazionale della Florida stabilisce che 0.45 parti per milione di
fluoruro di sodio nell'acqua potabile inducono un'avvelenamento lento e graduale, in grado di
intorpidire i sensi e le facoltà mentali.
Il fluoro nelle sue varie forme è un ingrediente comune in vari prodotti altamente tossici soprattutto
se usati in maniera impropria: veleni per topi e per scarafaggi, anestetici, farmaci psichiatrici
(Prozac) e gas nervino.
Il chimico Charles Perkins nel 1954 avviò una ricerca destinata alla Fondazione Lee (Milwaukee)
per la ricerca nutrizionale nella quale affermava "I chimici tedeschi elaborarono un piano molto
ingegnoso e di vasta portata di controllo delle masse, che venne sottoposto e adottato dallo stato
maggiore tedesco. Questo piano doveva controllare la popolazione attraverso la somministrazione
di farmaci, disciolti anche nell'acqua potabile. Con questo metodo i nazisti potevano controllare la
popolazione in vari modi, ridurla mediante l'addizione nelle acque di farmici che provocavano la
sterilità nelle donne, e così via. In questo schema di controllo delle masse, il floruro di sodio
occupava una posizione preminente. [..] chiunque beva acqua addizionata artificialmente al fluoro
per un periodo di un anno o più non sarà mai più la stessa persona nè da un punto di vista mentale
nè fisico."
In questo contesto le pressanti raccomandazioni che trovano sempre spazio su tg, quotidiani o su
riviste "specializzate" circa l'assunzione di 1,5/2 lt. di acqua al giorno lasciano molti dubbi,
ovviamente ora non vogliamo criticare la nozione del reintegro salino mediante acqua ma soltanto
indicare all'attenzione dei lettori come un utile consiglio possa diventare anche altro..
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Detto questo vediamo un altro aspetto di questa questione, le cure "alternative" per la carie, il più
"popolare" disturbo dei denti.
Abbiamo esordito dicendo che la quantità è tutto in medicina, il litio per esempio in quantità
minime è un utile complemento per la depressione e altri squilibri neuro-psichici e viene
abbondantemente utilizzato in oligoterapia, impiegato invece in grandi dosi diventa altamente
tossico per lo stesso sistema nervoso.
La carie è un prodotto di vari fattori, si ha un impoverimento del terreno biologico delle cellule che
costituiscono i denti (correlato a un deficit più generico del terreno biologico dell'intero organismo),
una situazione ideale per il proliferarsi di microbi e batteri all'interno della mucosa orale, in questo
ambiente con poche o scarse difese il consumo di cibi e bevande zuccherate farà da catalizzatore,
rappresentando un ottimo carburante per la moltiplicazione batterica. Il risultato finale sarà la
decalcificazione e degradazione dello smalto e della dentina, processo che se non arrestato potrà
raggiungere la polpa dentaria con la conseguenza di pulpite, una carie penetrante.
Le terapie in uso nella medicina naturale prevedono l'utilizzo di macerati glicerici di Abies pectinata
e di Betula verrucosa, oligoelementi come Rame-Oro-Argento, Fluoro e Manganese, il reintegro di
minerali e vitamine (soprattutto attraverso l'alimentazione) e ovviamente la sospensione dell'utilizzo
di tutto il junk-food, specialmente quello contenente zucchero, per finire bisogna garantire
l'equilibrio della flora batterica intestinale che porterà un successivo riequilibrio della mucosa orale.
Sembra comunque che in molti utilizzino ancora il sapone di marsiglia per la pulizia dei loro denti,
come era usanza per i nostri avi prima della rivoluzione industriale, come suggerisce il Dr. Jean
Valnet[2].
[1]-[2] "Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali", Dr. Jean Valnet, Giunti editore
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Cure Naturali: Prontuario Naturopatico
I seguenti profili terapeutici, utilizzati nella cure naturali, bioenergetiche e psicosomatiche,
presentano svariati rimedi per diversi disturbi più o meno comuni. Si potrà utilizzare per il
riequilibrio di un singolo disturbo un solo rimedio o più associazioni e integrazioni proposte. In
base alla rilevanza e alla durata dei sintomi riportati andranno assunte le quantità minime/massime
consigliate. Nel caso vengano adottati più rimedi contemporaneamente sarà necessario ridurre, in
proporzioni corrette, le dosi e indicazioni dei singoli rimedi adottati. L'obiettivo delle cure seguenti
sarà una guarigione in senso olistico. L'uomo è un'unità composta da mente(razionale/emotiva) e un
corpo fisico, pertanto le basi di questo prontuario si fonderanno sulle capacità di guarigione delle
tecniche di rilassamente e di scarica dello stress, tecniche integrate con alimentazione eubiotica,
oligoterapia, massaggi..etc..Questa è solo una lista parziale dei vari squilibri e delle relative terapie
esistenti.
Per maggiori informazioni in merito rimandiamo alla visione dei seguenti siti internet:
www.anagen.net, www.medicinaenergetica.org, www.mednat.org, www.procaduceo.org,
www.mednaturalia.net, www.naturopataonline.org.
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MG1DH 2-3 DECOTTI DI RADICE DI ECHINACEA O 30 GOCCE 3 VOLTE AL
GIORNO DI TINTURA DI ECHINACEA
• MANGIARE VERDURA A FOGLIA VERDE E FRUTTA FRESCHE DI STAGIONE
EVITARE IL PIU' POSSIBILE ZUCCHERI E ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE FINO
A MIGLIORAMENTO
• SUFFUMIGI DI TIMO, PINO ED EUCALIPTO (ANCHE SOTTOFORMA DI OLI
ESSENZIALI)
• ARGILLA VERDE VENTILATA DISCIOLTA IN ACQUA LONTANO DAI PASTI
• NEBULIZZARE NELL’AMBIENTE UN MIX DI O.E.: LAVANDA, ORIGANO, TIMO,
EUCALIPTO
• MASSAGGI NEI PUNTI RIFLESSI PLANTARI DEI SENI FRONTALI, DEGLI OCCHI E
DELLA CIRCOLAZIONE LINFATICA
• APPLICARE DEGLI IMPACCHI, BEN CALDI, DI SEMI DI LINO SUL PETTO
• FRIZIONARE IL PETTO CON UN ASCIUGAMANO PER FACILITARE
L’ESPULSIONE DELLE TOSSINE
• 1 TAZZA DI BRODO DI KUZU A STOMACO VUOTO PER 3-4 GIORNI
INFLUENZA
SINTOMI: FEBBRE, TOSSE, MAL DI GOLA, DOLORI MUSCOLARI, SINTOMI GENERALI DEL
RAFFREDDORE, IN ALCUNI CASI ANCHE BRONCHITE ACUTA
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• BERE ALCUNE SPREMUTE DI AGRUMI (RICCHI SOPRATTUTTO DI VITAMINA C
E BIOFLAVONOIDI) LONTANO DAI PASTI. PER LA CONCENTRAZIONE DELLA
VITAMINA C DA UTILIZZARE CONSIGLIAMO LA LETTURA DI QUESTO POST E
LA VISIONE DELLA SEGUENTE TABELLA:
MAL DI GOLA
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FINO ALLA FARINGE, A VOLTE COSI’ INTENSI DA RENDERE DOLOROSA PERFINO LA
DEGLUTIZIONE
BRONCHITE
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• NEL CASO DI BRONCHITI CRONICHE ALLUNGARE I TEMPI DELLA TERAPIA
PER 1-2 MESI CON PAUSE DI 15-20 GIORNI FINO A SCOMPARSA DEI SINTOMI E
SMETTERE DI FUMARE O DIMINUIRE DRASTICAMENTE IL NUMERO DI
SIGARETTE FUMATE
• INALARE UN FAZZOLETTO CON 1-2 GOCCE DI O.E. DI EUCALIPTO O DI MIRTO
O DI TIMO O DI ROSMARINO O DI MENTA O DI LAVANDA O DI CIPRESSO O DI
GINEPRO
DISFONIA E RAUCEDINE
DISTURBI NEURO-PSICHICI
INSONNIA
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CAMOMILLA COME LEGGERO CALMANTE (IN INFUSIONE PER 5 MINUTI)
• 1-3 TISANE DI PASSIFLORA + MELISSA + BIANCOSPINO O DI LAVANDA +
VALERIANA PRIMA DI DORMIRE
• PER INSONNIE CRONICHE ASSOCIARE 20-50 GOCCE DI TIGLIO 2 VOLTE AL
GIORNO + 50-80 GOCCE DI ESCHOLTZIA PRIMA DI CORICARSI
• MANGIARE NELL’ARCO DELLA GIORNATA ALBICOCCHE, MELE, AVENA,
LATTUGA, PESCHE E ZUCCA
• BERE ARGILLA DISCIOLTA IN ACQUA
• INALARE 1-2 GOCCE POSTE SU UN FAZZOLETTO DI O.E. TRA LE SEGUENTI
ESSENZE : LAVANDA, ROSA, MELISSA, CAMOMILLA, ARANCIO AMARO, FIORI
DI ARANCIO,VERBENA E SANDALO
• MASSAGGI SULLE ZONE RIFLESSE DELLA TESTA, PLESSO SOLARE E
GHIANDOLE SURRENALI
• PRIMA DI DORMIRE PASSARE UN PO’ DI TEMPO IN AMBIENTE TRANQUILLO E
POCO ILLUMINATO, PRATICANDO DEL RILASSAMENTO
• ESEGUIRE DELLE DIGITOPRESSIONI DI 1-5 MINUTI SUI PUNTI SEGUENTI:
Fonte immagine: collana "Salute" - volume "Medicine Naturali" - 2006 RCS Libri S.p.A. - Le
Grandi Opere del Corriere della Sera
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DEL SONNO, DOLORI CRONICI, SCARSA CONCENTRAZIONE
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SUCCESSIVA IMMAGINE, CON L’ O.E. DI ROSMARINO. DA IRRADIARE CON UNA
LUCE ROSSA:
ANSIA
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• NELLE ANSIE MOMENTANEE E LIEVI 1 TISANA DI CAMOMILLA (IN INFUSIONE
PER 5 MINUTI)
• ARGILLA SCIOLTA IN ACQUA DA BERE
• MANGIARE ALBICOCCHE, AVENA, MELE, SOIA, LATTUGA, PREZZEMOLO,
SEDANO
• ASSUMERE LIEVITO (CON PAUSE DI 1/2 SETTIMANE) E POLLINE
(FREQUENTEMENTE)
• PRATICARE TECNICHE DI RILASSAMENTO
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Fonte immagine: collana "Salute" - volume "Medicine Naturali" - 2006 RCS Libri S.p.A. - Le
Grandi Opere del Corriere della Sera
INSUFFICENZA INTELLETTUALE
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• IN CASO DI DIATESI DISTONICA ASSUMERE 30-50 GOCCE 2-3 VOLTE AL
GIORNO DI GINKO BILOBA E CONDIRE I CIBI CON UN PO’ DI PEPERONCINO
• IN CASO DI DIATESI ANERGICA UTILIZZARE PREPARATI A BASE DI DAMIANA
• 50 GOCCE AL MATTINO DI BETULA VERRUCOSA MG1DH
• 2-3 TISANE DI SALVIA + ROSMARINO + TIMO (DA EVITARE IN PRESENZA DI
IPERTENSIONE) O DI FOGLIE DI MELISSA O DI TE’ IN PRESENZA DI INTENSO
LAVORO INTELLETTUALE
• MANGIARE ALBICOCCHE, ALGHE, ARANCE, DATTERI, FAGIOLI, MANDORLE,
MELE, PERE, PRUGNE, RISO INTEGRALE, SEDANO, SOIA, SPINACI , UVA E
GRASSI INSATURI (OLI EXTRAVERGINI E PESCE), EVITARE GRANDI QUANTITA’
DI GRASSI SATURI (PRESENTI NEI CIBI ANIMALI) CHE FAVORISCONO
INFIAMMAZIONI CEREBRALI A DIFFERENZA DI GRASSI INSATURI (PRESENTI
IN OLI GREZZI VEGETALI E PESCI) CHE HANNO UN EFFETTO PROTETTIVO SUI
CALI DI MEMORIA
• ASSUMERE PAPPA REALE, POLLINE, LIEVITO NATURALE E 2-4 CAPSULE AL
GIORNO DI ALGA KLAMATH
• VALUTARE SE E’ PRESENTE UNA COMPONENTE ANSIOGENA O DA
“SUPERLAVORO” E RIPRISTINARE IL DISEQUILIBRIO ATTRAVERSO IL
RILASSAMENTO
AFFATICAMENTO SCOLARE
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(DA USARE ANCHE COME SOSTEGNO PER STUDI INTENSI O ESAMI)
NERVOSISMO
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GINOCCHIA FLESSE, VERSO IL BASSO E VERSO L'ALTO FINO A QUANDO SI
INIZIERA' A SENTIRE UNA VIBRAZIONE INTERNA ALLE GAMBE (SOPRATTUTTO
NEI MUSCOLI QUADRICIPITE E BICIPITE FEMORALE); IL TUTTO MENTRE SI
RESPIRA LENTAMENTE E PROFONDAMENTE. I MOVIMENTI VIBRATORI
INVOLONTARI NELLE GAMBE, PRODOTTI DALL’ESERCIZIO, RAPPRESENTANO
UNA NATURALE SCARICA DELLE TENSIONI NERVOSE.
• PRATICARE DEL RILASSAMENTO
• ESEGUIRE UN MASSAGGIO CON UN O.E. (LAVANDA, CAMOMILLA E ARANCIO)
NELLA SEGUENTE ZONA:
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Fonte immagine: collana "Salute" - volume "Medicine Naturali" - 2006 RCS Libri S.p.A. - Le
Grandi Opere del Corriere della Sera
DISTURBI DIGESTIVI
COLON IRRITABILE
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MASSAGGIARE LE AREE RIFLESSE DELL’INTESTINO
ACIDITA' DI STOMACO
DISPEPSIA
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STITICHEZZA
DIARREA
SINTOMI: ALTERATA FORMA DELLE FECI A UNO STATO LIQUIDO O SEMI LIQUIDO
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• REINTEGRARE, DOPO LE 24 ORE, LA FLORA BATTERICA INTESTINALE CON
APPOSITI PREPARATI PROBIOTICI
• 2-3 INFUSI DI ALTEA E MALVA PER ALCUNI GIORNI
• UN PAIO DI INFUSI DI CAMOMILLA FINO A SCOMPARSA DEI SINTOMI
• MANGIARE ORZO, RISO (O IL LATTE DERIVATO), FICHI D’INDIA, MELOGRANI,
MELE
• 40 GOCCE AL GIORNO DI MIRTILLO ROSSO MG1DH
• MASSAGGI SULLE ZONE RIFLESSE DELL’INTESTINO
• IRRADIARE PER 20 MINUTI LA ZONA ADDOMINALE SOTTO L’OMBELICO CON
UNA LUCE BLU
DISTURBI CARDIO-CIRCOLATORI
VARICI, VARICOCELE, EMORROIDI
TRATTAMENTO PREVENTIVO
• 1 FIALA DI MANGANESE-COBALTO 3 VOLTE LA SETTIMANA PER 6 MESI CON
INTERVALLI DI 10-15 GIORNI
TRATTAMENTO CURATIVO
(NON ELIMINERA’ I SINTOMI, PER CUI SARA’ NECESSARIO UN INTERVENTO
CHIRURGICO, MA LIMITERA’ I DANNI DEGENERATIVI. DA UTILIZZARE PER
LUNGHI PERIODI)
• 1 FIALA DI MANGANESE-COBALTO 3 VOLTE LA SETTIMANA
• 30 GOCCE 3 VOLTE AL GIORNO DI IPPOCASTANO MG1DH, LONTANO DAI PASTI
• 20-30 GOCCE DI TINTURA DI RUSCO (PUNGITOPO) 2-3 VOLTE AL GIORNO
LONTANO DAI PASTI
• 20-30 GOCCE DI TINTURA DI AMAMELIDE 2-3 VOLTE AL GIORNO LONTANO DAI
PASTI
IN CASO DI VARICI
• USARE LOCALMENTE UNA POMATA A BASE DI AMAMELIDE E IPPOCASTANO
IN CASO DI VARICI FARE DELLE DOCCIATURE PRIMA CALDE POI FREDDE,
ALTERNANDOLE 3 VOLTE, DALLE GINOCCHIA IN GIU’
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• EFFETTUARE DEI PEDILUVI CON ACQUA PRIMA CALDA POI FREDDA,
ALTERNANDO PER 3 VOLTE
IN CASO DI VARICOCELE
• EFFETTUARE DELLE ABLUZIONI CON ACQUA FREDDA SULLA LA ZONA
GENITALE
IPERTENSIONE
IPOTENSIONE
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• 1 FIALA DELL’OLIGOELEMENTO DELLA DIATESI DI APPARTENENZA 2-3 VOLTE
LA SETTIMANA A DIGIUNO CON CICLI DI 1-2 MESI PER 3 VOLTE L’ANNO
• 20 GOCCE DI ELEUTEROCOCCO AL GIORNO PER 20 GIORNI AL MESE, PER
ALCUNI MESI
• 40 GOCCE DI ROSMARINO MG1DH AL GIORNO
• 1-2 INFUSI DI FOGLIE DI SALVIA + ROSMARINO
• ASSUMERE PAPPA REALE, POLLINE, ORZO, ARANCIA, BANANA, SALE
• QUESTO DISTURBO PUO’ CREARE PROBLEMI SOPRATTUTTO NELLA STAGIONE
ESTIVA NELLA QUALE, PER INCREMENTARE IL TONO GENERALE, E’ INDICATO
UN BAGNO IN ACQUA FREDDA IN MODO DA IMMERGERE TUTTA L’AREA
PELVICA PER 5 MINUTI (LONTANO DAI PASTI)
DISTURBI MUSCOLARI
STANCHEZZA
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Fonte immagine: collana "Salute" - volume "Medicine Naturali" - 2006 RCS Libri S.p.A. - Le
Grandi Opere del Corriere della Sera
DOLORI MUSCOLARI
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SINTOMI: DOLORI LOCALIZZATI IN UN’AREA CARATTERIZZATA
DA CONTRATTURE MUSCOLARI
SINTOMI: ECCESSIVA TENSIONE DELLA MUSCOLATURA DEL COLLO CON FORTI DOLORI
SUL RETRO DELLA TESTA
EMICRANIA
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Si prega di leggere attentamente la seguente dichiarazione
I precedenti consigli, riconducibili a pratiche con scopi terapeutici, non assicurano alcun tipo di
garanzia sul fatto che effettivamente queste terapie, sebbene riportate accuratamente,
correttamente e senza contravvenire alla legge, possano sostituire l'intervento di un medico
tradizionale.
Le immagini utilizzate sono, dove non specificato diversamente, liberamente tratte dal web. I
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(info@climatrix.org – weiji@climatrix.org) in caso di eventuale volontà di rimozione delle
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