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SACROSPECO
Subiaco
li Sacro Speco e il Monastero di S. Scolastica
Ved1.1ta panoramica
diS1.1biaco.
Trafan o costrui un'altra sonluosa villa suj non lontani altipiani di Arcinazzo. Tuttora se ne vedon o resti n otevoli. Gli imperatori ch e seguirono non abbandonarono le cost:ruzioni esistenti nella regione:
cosicch al Lempo di S. Benedetto la via Sublacense
le ville imperiali e gli acquedotti erano ancora~
buon e condizioni.
La Rocca Abbaziale.
s ll1 dl 111 111'1111'1 1wl l1w.o 1111 1(11, s i n11) a Ho111a ptr
14ll 1<l11dl s11p1riori , 1orri s po11d1111i a llt' 11 oslre 1111i\ll'r:-.l111. 1111'1 ri 11111:-.1 1110110: i11orriclito dalla eorruzio 111 l'IJlll<tll a , s i rir11 ~ i il ad t\ llilt l'O ll la fedele null'<'t'. 111 sq~ uilo , dopo una breve permanenza ad
t\lli l1-, ck sidcroso di maggior solilucline, abbandon
an chc la nu lrice, dirigendosi verso la villa neronfana . Forse il giovane aveva senlito parlare del monastero di Adeodato; difatli, salendo i1 Taleo, sulla
riva destra dell'Aniene, s'imbatt nel monaco
Romano, che gli indic un'ord da grotta sotto il suo
monastero.
ello Speco S. Benedetto resto tre anni ignoto a
tutti, eccelto a Dio e al monaco Romano. Questi, dali'orlo della roccia scoscesa ai di sopra dello Speco,
calava al giovane eremita, mediante una lunga corda, quel ch e poteva sottrarre al suo alimento.
Malgrado l'assisten za tanto discreta e generosa di
Roman o, la vila n ello Sp eco fu per S. Benedetto
asprjssima. Non man carono momenti di scoraggiamenlo e di tentazione. Anzi un giorno la tentazionc
in1pura fu cos violen ta ch e il giovane stava per abbandonare la grotta. Ma si riebbe subito: con risolutezza romana e soprattutto crisliana si gett nudo in
un selvaggio groviglio di spinc e ortich e, vincendo
cos la tentazione.
1)opo111 11 1111,
11'1 11:-.1 l'1:-1wri111:t.11 11T 111i 1it':1.
l\wt \ l'llt 111 1111 .111rn11 di 1';1)o.q11a 1:1 'isi la di u11 sa
11rd1111 11111a1 11l1l'. :11111111t avverlito dl'l la vici11a1r1.a
tfl'f ; ioVi ll ll' i ' l'l'llll l a; poi
A/ato:
il ponte medievo/e
di S. Francesco.
Sotto: una veduta
dei Monastero
di S. Sco/astica.
r11
'.
llcampanile
dei Monastero
di S. Scolastica.
L'Abbazia di
Monrecassino.
A/ato:
li Sacro Speco
di S. Benedetto in una
stampa del/'800.
Del 1200 e 1300 sono quasi tutte le pi importanti costruzioni che oggi ancora esislono nei mona-
IL SACRO SPECO
ull' ll~lo vc1:so ~I Talco,
Sca/inata di
ingresso ai Sacro
Speco tra i/
Boschetto di lecci.
si giu11g<
11('1
Bos d1tll,o di
I quattro evangelisti,
dai/'alto S. Marco,
S. Giovanni, S. Matteo
e S. Luca.
li Salvatore.
Alaro:
ella parete sinistra sono dipinli i quattro Evangelisti, e, nel centro, il Salvatore. ln alto, neJJa Junetta, la Vergine col Bambino e anti, alTacci.ata a un
balcone ricoperto da un tappeto.
La Chiesa superiore
( :c111N11lc1111111, 1 11 111 ~ 111111 11 <0111e 111111 dll 11wdioev11lc 1011l cll'l'i 1 111111111 1111 ~ u e lf'u , si avvi<1 diclro Gcs(1
111 <;111 v11 l'io.
S11llo s f'o 11do si V<'do 110 bandiere al venlo col drag o 11 c ro (' la 111 czzul11na. Ges, carico della croce,
segue i duc ladroni. La testa dolorosa del Reden-
Discesa dei/o
Spirito Santo
e Safira ai Calvaria.
Bacio di Giuda,
Fuga degli Apostoli
e Flagellazione.
Ingresso a
Gerusalemme.
ln basso:
le tre Marie ai sepolcro
e Apparizione di Gesti
alia Maddalena.
Ascensione di Gesu e
Tommoso che tocca
lepiaghe.
Attentato dei
monaci di Vicovaro
e Guarigione dei
monaco accidioso.
ln basso:
S. Benedetto
si roto/a tra /e spine.
S. Benedetto
in abiti pontificali
seduto in cattedra
li Transetto
i proscguc per il
c; li
S
sello sono della scuola umbro 111;11Tl1 i;ia 11a. A destra,
Transcll o.
Transetto dei/a
Chiesa Superiore.
A lato:
ultimo ca//oquio
di S. Benedetto
e S. Scolastica.
l ,11 1.1.111z lwm 11111 .. 11'11111 11 \C'l r l 1olor11 1i <11 11 l' i111
11111 1.1.1 111' 111'1111 ~ l11clo1111u 1111 l\11 111 hi1111 ( ope ra dl'I Sl'
10 10 \ \ .
Si p11s:-a i111iill' rwl (;iardino dei Corvi, cosf ehianwlo p<'r i <orvi d1 e qui appu 1110 si custodivano in
Una statua di S. Benedetto, eretta nel secolo scorso, ha il braceio steso, con gesto di paterna protezione, verso l'aspra roccia del TaJeo, sospesa paw.osamente sul Sanluario. Sulla base dclla statua si legge: Ferrna, o rupe, non danneggiare ijigli miei.
La Chiesa inferiore
T
Chiesa lnferiare.
Madonna
col Bambino,
Magister Conxolus.
lnnocenzo Ili,
Magister Conxolus.
5. Benedetto ad Affile.
5. Mauro salva
5. Placido.
5. Stefano,
5. Tommaso di
Canterbury
e 5. Nico/adi Bari.
5. Benedetto,
particolare.
5. Gregorio Magno
concede beni
aimonaci.
5. Benedetto
tra Santi Benedettini.
detto il cibo per mezzo cli una lunga corda. Non sono del Conxolus: l'affresco nella lunetta centrale della parete sinistra con le figure dei Santi Stefano,
Tommaso di Canterbury e Nicola di Bari (principio
del sec. XIIl); la Piet presso la Madonna (sec. XV) e
l'affresco presso la S. Grotta raffigurante S. Gregorio
Magno e la Madre Silvia in atto di concedere beni ai
monaci (forse del Manenti). Le tre volte, interessantissime, sono probabilmente dello stesso Conxolus.
Dalla Chiesa inferiore si entra nella Santa Grotta
(Sacro Speco), dove il giovane Benedetto visse tre
anni ignoto a tutti, eccetto a Dio e al monaco Romano. Questi, dall'orlo della roccia scoscesa sopra lo
Speco, calava a1 giovane eremita, con una lunga corda, quel che poteva sottrarre al suo alimento.
Malgrado l'assistenza tanto discreta e generosa di
Romano, la vita nello Speco fu per S. Benedetto
asprissima.
!'fifi
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1111r il i f'/11 /lf1ssia11111 a11co1 ri11111oscere foro - e len111r11 11i1 1a lo f11/111ra clussica, copiando, scrivenclo e
i ('odiei, allafioca luce della lampada, nelle /oro buie celle, m entre tramandavano gli avvenimenti del loro tempo in cronache e notizie di valore
inestimabile (Gregorovius).
s111dia11do
Cappella di S. Gregor;o.
5. Romano cala i/
cestino a 5. Benedetto.
111p111't'.... l' lll lllO Sl'll /', il ;11 111tlii1 (' SIlll
1111111'. t'Hll 1'1 "l 'l'l /,11111 : /.i : fii 11111isr11s: 1'11 dipi11lo p<'r
1i11 lll('llllT il S;111lo 1r;1 ;111<or;1 viv11111-, pri111a d<'I
1'1'.lI, """" i11 111i l'IJ IH' lt' sli111111al<'. 1Jallrcsco,11e lli;1
suh li1111' s1111pl i<"il i'1 cle lle sue lin ce rivela con una
i11111iedialczza prodigiosa l'animo urnile e sereno del
gran de SflLO cli Assisi .
A sinistra delle finestra e rafllgurato il Card. Ugotino, vescovo di Ostia e poi papa Gregorio IX, nell'atto di consacrare la cappella. Accanto a Ugolino
e, di nuovo, come molti ritengono, la figura di S.
Francesco che sarebbe stato presente alla consacrazione della Chi.esa.
AJ di sotto dell'affresco si legge: Hic est Papa
l 'l '.\ l ' IJ 11' I ,\ .\/\/,
A/ato:
Ritratto
di 5. Francesco.
ln basso:
li Card. Ugolino di
Os tia consacra
la Cappella di
S. Gregorio.
. 1. .,
.. J.o
'~
../~":f.
'
Gregorius, oliln epi,scopus hostiensis, qui hanc consecravit Ecclesiam . E pi in basso: Pontificis Summi
juit anno piela secundo - Haec domus .
AJt:re pitture della stessa scuola sono: a destra della fmestra, S. Michele Arcangelo col turibolo in mano; sopra la finestra l'Apparizione dell'Angelo ajrate
Piet di Antoniazzo
Romano, S. Gregorio
Mogno con Giobbe.
A/ato:
la Scala Santa.
spada un giovane.
Al di sotto giacciono gi alcuni morli; pi indiet.ro
invece un gruppo di poveri vecchi chiede invano di
morire. A sinistra un monaco mostrn a tre giovani il
11
Nativit e
Adorazione dei Magi.
Annunciazione,
tncoronazione,
Purificazione,
Maria "Mater Ecclesiae7
llt 1wdPll 11 , 11 ~ 1111 ~ 1r:1 1111 :illrn :1 p o~lo lo soffi ;i 1wl l11
nl 10 111.
'\J1 ll :1 p:1rl1 d1slr<1 tltll';ill'ns10 \ i so no dcifarisfi,
i q11:ili , s1To11do q11a11Lo si l<'g~c in rano11Li apocrili ,
'olt'11do hr11c iarc il corpo delta crgin e, resLano ciec lti e con le mani paralizzale.
l n al to, nella stessa parele, e rappresentala l'Assunz ione di Maria Santissna. La Vergine ha il braceio sini stro sulla spalla dei. Figlio e reclina dolcemente la guancia sulla propria mano.
ell'abside si pu ammirare la Madonna in trono
coL Bambino, fianche ggiata da Angeli e da due
Sommi Pontefici.
Pi in basso e la Crocifissione, la Madonna e .
Giovanni, con a sinistrai anti Placido e Mauro, e a
d estra . Benedetto.
ln questa cappella si conservano !e ossa del Beato
Lorenzo Loricato, morto nel 1243 dopo una vita di
aspra peni.tenza.
Madonna in trono
con il Bambino.
A/ato:
Morte e Assunzione
diMaria.
Grolla d e i Pas tori. ln q11<'s l;i ~ roll:1 S. Bcnedetto raccoglieva i paslori dei dinlorni 1w r istruirli
sulle verit della Fede. Una lapide ricorcla i grandi
Ap ostoli benedeuini, ch e questa stessa Fede propagarono per tutte Je regioni deJl'Europa e dei mondo.
Su un leggero s t.rato d'Lntonaco disteso sopra la
viva rocca si vede un frarnmenlo di pitttu-a bizanlina dei sec. VlII. 1 el centro e la Madonna che regge
il Bambino dirillo nel grembo secondo l'uso bizantino. Du e santi stanno ai laLi della Vergine. u quello
a destra si scorgono le le ttere S. LV.. ., pi a destra
a1tre lettere: S. SIL...
Daf1 grotta dei pastori si esce aJl'aperlo. IeJ m ezzo dei ripiano una lapide, con le parole incise: Ossa
Nlonachorwn O. .B. in pace sepulta sunt, indica H
piccolo cimitero ad uso dei monaci fino al t 870.
~ella parete e Lema della cappella della Madonna
si vedono ancora, in parte rovinati clal tempo, alcu ni affreschi degli stessi artisti chc hanno clipinto la
cappella di S. Gregorio: un a/valore tra due Angeli
e un S. Benedetto.
S. Francesco innesta
/e rose sul/e spine.
el terrazzo adiacente c'e il Roseto di S. Benedello. Un affresco dei Manenti raffigwa . Francesco
menlre innesta le rose sulle spine, su cui S. Benedetlo s'era ravvolto per vincere la tentazione impura.
R.acconla S. Gregorio Magno che la Lentazione fu
cos vio lenta che il giovane stava per abbandonare
la grolta. Ma si riebbe subito: con risolulezza romana e soprattulto cristiana si gett nudo in un sei aggio groviglio cli spine e ortiche, vincendo cos la Lenlazione.
Oa1 roseto, guardando in alto, si vedono Lutte le
slrulture deJ Santuario, le sue pareti irregoJari , le
volte, le arcate, la torretta quattrocen tesca e pi su
ancora la roccia da clove S. Romano calava il cibo nl
giovane eremita.
1\1tte le coslruzioni cli cui abbiamo parlalo sono
dei prirni ann: del sec. XIII e seguono, nei var.i eleme11ti, i caraueri stilistici, che da Fossanova e Casamari si andavano allora tiffondendo per t111to iJ
Lazio. Notevoli tra sformazioni subirono pero nel
sec. lV la Chiesa superiore e l'intern o della cappella delia Madonna.
Crocc
dei Santo
Pudre
Benedctto
Nella vita di San Benedetto leggiamo chc il Santo Patriarca, quando era nello Speco. allontanb col segno
di croce il demonio che gli si era presentato sono forma di merlo. ln segui to egli, sempre col scgno di croce,
frantumb la coppa contenente il vino avvelcnato datogli dai monaci aucntatori.
Da questi duc cpisodi (ma non si sa quando) nacquc la devozionc deli a medaglia a croce di San Bencdetto.
Essa clivcnnc popolare intorno ai 1050. dopo la guarigione miracolosa dei giovane Brunonc, figlio dei
conte Ugo di Eginsheim in Alsazia.
Brunone, secondo alcuni, fu guarito ela una grave infermit, dopo che gli fu offerta la mcdaglia di San
Beaedeuo. Dopo la guarigione, dvenne monaco benedertino e poi papa: e San Leone IX, mono nel 1054.
Trai propagatori bisogna annoverarc anche San Vincenzo de' Paoli.
li papa Benedeuo XIV, col Breve dei 1742. approvb la medaglia, concedendo delle indul genze a coloro
che la portano devotamente. Molte personc per mczzo di essa, hanno 011enuto grazie spirituali e corporal i.