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Cresce linteresse
per la coltivazione
del coriandolo
Agrotecnica semplice
a basso impatto
Il coriandolo si caratterizza
per unintensa e prolungata oritura
di Diego Vagnini
Lo sviluppo in Italia
In Italia da due decenni stato introdotto come coltura portaseme da
ditte sementiere romagnole specializzate che, operando a livello mondiale, hanno scommesso sulla riproduzione di questa specie, incoraggiate dalla crescente domanda estera di
semente.
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REPORTAGE
Contratti di coltivazione
Le ditte sementiere (principalmente Anseme e Suba) impegnate nella
riproduzione del coriandolo operano
esclusivamente stipulando contratti
di coltivazione con gli agricoltori. Il
prezzo prefi ssato, concordato prima
della semina, garantisce una risposta
certa alle quotazioni altalenanti, eliminando il rischio legato allandamento
di mercato. Come accade con le altre
specie di portaseme, anche per il coriandolo il prezzo prefissato viene pagato sul peso netto ottenuto dopo la
selezione presso gli stabilimenti delle
ditte sementiere.
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Primi segnali
dallindustria agrochimica
Anche il disinteresse da parte delle
industrie chimiche ha rappresentato finora una nota dolente e un freno
tuttaltro che irrilevante, ma oggi finalmente qualcosa si sbloccato.
I circa 20.000 ha di coriandolo raggiunti questanno rappresentano ancora una produzione di nicchia per i produttori di prodotti fitosanitari, su cui
non conviene investire. Eppure qualcosa si sta muovendo. Sipcam, ad esempio, ha scommesso sulla coltivazione
di questa ombrellifera tanto che ha recentemente ottenuto lautorizzazione
straordinaria allimpiego (dal 9 marzo
al 7 luglio 2015) per lerbicida a base di
pendimetalin Most Micro alla dose di
2 L/ha. Questi 120 giorni di autorizzazione straordinaria ovviamente
non rappresentano uno sforzo fine a
se stesso. Per la campagna in corso
Sipcam ha infatti gi presentato un
nuovo erbicida per il diserbo selettivo di pre-emergenza registrato su 16
differenti colture, tra cui il coriandolo,
a base di pendimetalin e clomazone
(Bismark), in formulazione microincapsulata da impiegare alla dose di
1,5-2 L/ha.
Diego Vagnini
www.informatoreagrario.it