Programmazione didattica di STORIA dell'anno scolastico 2011\12 per il 2
Liceo Classico "A". Prof. Giuseppe Grande 1 ANALISI DELLA SITUAZIONE DELLA CLASSE: si proceduto all'analisi della situazione iniziale della classe 2 liceo classico "A. La classe, come emerge dai test di verifica, continua landamento positivo gi manifestato nellanno precedente e si presenta dignitosa per quanto riguarda l'atteggiamento disciplinare, buona sia come livello cognitivo che come impegno; la partecipazione all'attivit didattica molto soddisfacente; una classe che, nellinsieme, abituata a studiare ed cresciuta nella consapevolezza dellimportanza dello studio. Le prime interrogazioni sono ad un livello alto per un buon numero della classe e soddisfacenti per il resto della classe. 2 FINALITA' DELLA DISCIPLINA: a) ricostruire la complessit del fatto storico attraverso l'individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti; b) acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina ed interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici; c) consolidare l'attitudine a problematizzare, formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari; d) riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva; e) scoprire la dimensione storica del presente; f) affinare la sensibilit alle differenze; g) acquisire consapevolezza che la fiducia d'intervento nel presente connessa alla capacit di problematizzare il passato. 3 OBIETTIVI: partendo dalla consapevolezza che l'incomprensione del presente e la difficolt di muoversi nel mondo che ci circonda nascono spesso dall'ignoranza del passato, l'intento principale del mio insegnamento portare questi giovani a una intelligenza della realt attuale basata sullo studio delle trasformazioni che hanno caratterizzato il corso della storia. Restando fedele ai valori cardine dell'onest intellettuale e della seriet della ricerca mi propongo di far emergere con la maggiore chiarezza possibile i legami tra il passato ed il presente, rafforzando cos il senso della nostra identit individuale e collettiva. Cercher di far capire l'importanza della storia come fattore di maturazione umana e sociale abituando i giovani ad acquisire una sensibilit ed una coscienza storica tale che li spinga ad assumersi gradualmente le proprie responsabilit. 4 CONTENUTI:
- l'Italia nell'epoca della preponderanza spagnola; la crisi del Seicento;
- le Rivoluzioni inglesi; Luigi XIV e la preponderanza francese; l'altra Europa (Russia e Prussia); - le guerre di successione; la rivoluzione americana; la rivoluzione francese; l'Europa delle riforme; il secolo dei lumi; l'et napoleonica; il Congresso di Vienna; la Rivoluzione industriale; Restaurazione ed opposizione; l'indipendenza dell'America Latina; Nazione e nazionalismo, liberalismo e liberismo, cattolicesimo liberale ed intransigente, socialismo utopistico; - l'Europa dal 1830 al 1848 - Nazione e popolo. Prospettive socio-politiche e culturali nell'epoca del liberalismo classico. L'et della borghesia. - Le rivoluzioni del 1848 e le loro conseguenze. Le revisioni dell'equilibrio europeo. I mondi extraeuropei. - Processi di integrazione nazionale e costruzione sovranazionali. Le varie fasi della Rivoluzione industriale e le sue conseguenze. - L'economia mondiale e la rottura dell'equilibrio europeo: imperialismo e colonialismi. Le forme della societ di massa. La dissoluzione dell'ordine europeo. Il socialismo ed il cristianesimo. Cultura e dibattito ideologico. - Lepoca dellImperialismo. 5 OBIETTIVI MINIMI: a) la capacit di cogliere la trasformazione della concezione politica attraverso il riformismo e le rivoluzioni; b) la differenza tra Stato feudale, Stato assoluto e Stato di diritto; c) ricostruire la complessit del fatto storico attraverso l'individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti. d) le trasformazioni dei processi economici che vanno dal mercantilismo alla fisiocrazia e alla rivoluzione industriale; e) l'importanza e la capacit di analisi dei fattori culturali. 6
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
La valutazione un processo continuo che utilizza momenti di verifica di tipologia diversa: conversazioni, discussioni, interrogazioni frontali, prove scritte, questionari a risposta chiusa ed aperta, relazioni individuali e di gruppo. La valutazione riveste : a) carattere formativo, volto cio ad individuare la qualit e la quantit dell'apprendimento, dell'insegnamento e le eventuali difficolt per dare gli opportuni rinforzi o differenziare gli interventi didattici; b) carattere sommativo, per un giudizio complessivo al termine di una o pi sequenze didattiche per verificare capacit e conoscenze acquisite. La valutazione finale tiene conto dei livelli di partenza ed in relazione al livello di classe, all'et, allo sviluppo cognitivo e motivazionale. Napoli 25 ottobre 2011