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Il Palazzo dei Principi stata sicuramente la sede storica ove si faceva filodrammatica, tant vero che negli anni lo stesso palazzo ha ospitato la sala cinema, ove venivano proiettati film di successo, oltre che film realizzati da amatori
cinematografici locali. Quali altri luoghi venivano utilizzati per la recitazione?
Il palcoscenico dellasilo infantile fu utilizzato per molte recite di bambini, di alunni
delle scuole elementari, oltre che di adulti, mantenendo sempre viva la passione per il
teatro.
Anche dopo la costruzione della nuova sede dellIstituto Madre Clarac, nel salone
venne realizzato un palcoscenico dove si sono svolte rappresentazioni teatrali anche
da parte di adulti. Alfredo Barletta mi ricordava che lultima rappresentazione organizzata da Andrea De Vito nel nuovo salone dellasilo infantile, si chiamava Alaska
e parlava di traffico di pelli e contrabbandieri. Fra gli attori oltre ad Alfredo cerano
Orlando Belmonte e tanti altri giovani.
Tanti i personaggi che hai citato, ma io voglio ricordarne un altro: Chi era e che
ruolo aveva Carmelo Pietro Zuccarello?
Era mio padre Carmelo-Pietro Zuccarello.
Chi ha continuato negli anni nostri questarte a Scalea. In particolare chi erano
gli attori e chi gli autori?
Dal 1994 la passione per il teatro dialettale fu ripresa da Alfredo Barletta con la
commedia I Ziti, poi A malascjorta, A Magaria, Fa cum t fatt con nuovi
interpreti fra i quali Franco Vittorino, Luigi Maiolino, Gianfranco Grisolia, il brillantissimo Andrea Cavaliere e tanti altri.
Fra gli appassionati del teatro dialettale dei giorni nostri sicuramente da segnalare il
contributo di Elena Stummo e Francesco Casella.
Poi c Ercole Serra, che, quale autore di rappresentazioni sia in piazza Spinelli che
in piazza Cimalonga, mantiene viva la tradizione apprezzata dai villeggianti di organizzare ogni anno ad agosto la predetta Improvvisata.
questa frase: pap stanott(i) ti vendicheram(i), invece di vendicheremo, suscitando, fra la commozione, le ovvie risate.
Molte persone erano coinvolte nelle recite scaleote, come gli indimenticati Orlando
BELMONTE e Peppino BARLETTA (entrambi pittori), i quali si occupavano particolarmente di trucco, scenografia e coreografia. Solo negli ultimi ventanni lattivit
teatrale stata ripresa grazie alla mia personale passione e quella di Alfredo BARLETTA il quale, circa ventanni addietro, su mia idea, scrisse e diresse la commedia
I ZIT(i) rappresentata con replica nella festa dellIMPROVVISATA ed altre
recite: A MAGARIA, I DUE ORFANELLI e
Devo dire che con la mia partecipazione nella parte di Mast Sicundino mi sono
veramente divertito ed emozionato. Sopratutto la presenza di tanti giovani che con
naturalezza e spontaneit hanno saputo interpretare i loro ruoli ed il loro entusiasmo,
hanno fatto s che lemozione venisse sopraffatta tanto da immedesimarmi a pieno
nel contesto del personaggio e della parte che interpretavo.
Qual laugurio che fai a chi fa teatro a Scalea, sia come amministratore, sia
come ex attore amatoriale?
che questa esperienza possa ripetersi per molti e molti anni, sono certo che la commedia dialettale scaleota sapr mantenere vivo il ricordo delle nostre tradizioni e del
nostro dialetto.