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vuoti colmati dalla DNA polimerasi questi tratti saranno quindi poi saldati tra loro
dallenzima ligasi.
3) Che cosa significa il termine trascrizione?
Con il termine trascrizione si indicala il processo mediante il quale le informazioni
contenute nel DNA vengono trascritte in un filamento di RNA messaggero (singolo) e si
forma nel nucleo delle cellule ad opera di un enzima chiamato RNA polimerasi.
4) Cosa si intende per struttura Primaria, Secondaria, Terziaria e Quaternaria di una
Proteina?
La sequenza di amminoacidi di una proteina detta struttura Primaria ( lineare) e da essa
dipendono le propriet e le funzioni della proteina stessa. La proteina,poi, assume una
Struttura Secondaria (elicoidale casuale=random coil), che ha una conformazione non pi
lineare ma spaziale dovuta allinstaurarsi di legami deboli (legami a idrogeno); si
distinguono due tipi di strutture secondarie: ad -elica (in questa struttura ad elica i
legami idrogeno tra il gruppo carbonilico e il gruppo amminico avvengono allinterno
della stessa molecola) e a -foglietto o -cheratina (in questa struttura pieghettata i legami
peptidici giacciono su di esso mentre i gruppi delle catene laterali degli amminoacidi
sporgono al di sopra o al di sotto della lamina pieghettata, i legami idrogeno si formano tra
gruppi carbonilici e amminici di amminoacidi di una catena parallela). Nella struttura
secondaria a foglietto sono presenti pi catene proteiche parallele fra di loro. Quando la
proteina con struttura secondaria si ripiega su se stessa si passa alla struttura terziaria
(detta anche struttura nativa) che rappresenta la struttura tridimensionale vera e propria
della proteina. Quando pi catene polipeptidi che si associano fra loro per formare
proteine complesse si parla di struttura quaternaria (es. emoglobina).
5) Descrivere la struttura della membrana plasmatica nella sua componente fosfolipidica
e proteica. Spiegare cosa si intende per mosaico fluido quando si parla di modello di
struttura della membrana.
Le cellule sono delimitate rispetto allambiente esterno da un rivestimento detto
membrana plasmatica, formata da un doppio strato di fosfolipidi (i lipidi pi abbondanti,
ma sono presenti anche sfingolipidi, glicolipidi e colesterolo) dove le lunghe catene aciliche
idrofobiche sono escluse dal contatto con lacqua mentre le teste idrofiliche sono esposte
verso la soluzione acquosa esterna e interna della cellula. Secondo un primo modello di
Davson e Danielli, ai fosfolipidi era associato anche uno strato proteico formano una sorta
di struttura a sandwich uniforme da entrambi i lati. Tale modello stato in parte
modificato, in quanto tecniche microscopiche avanzate (freeze etching) hanno evidenziato
la presenza di proteine che attraversano parzialmente o totalmente il doppio strato di
fosfolipidi, classificate rispettivamente come proteine estrinseche o intrinseche, ma si
notato che possono essere presenti anche proteine ancorate alla membrana grazie a dei
lipidi (tutte queste proteine hanno differenti funzioni, possono essere recettori o essere
implicate in fenomeni di trasposto attivo o passivo attraverso la membrana ecc). Secondo
il modello a mosaico fluido proposto da Singer e Nicolson nel 1972 la membrana
discontinua, fluida e asimmetrica: discontinua perch le proteine integrali (intrinseche)
interrompono la struttura lipidica rendendo cosi la membrana un mosaico di parti;
fluida perch le proteine e gli stessi fosfolipidi possono spostarsi come se il doppio strato
fosse una struttura fluida (mosaico fluido) compiendo movimenti laterali nel proprio
strato, girando su se stessi e passando da un monostrato allaltro (passaggio denominato
flip-flop mediato dalle filippasi), nelle membrane importante il ruolo del colesterolo
che le stabilizza; infine la membrana risulta essere asimmetrica per via della differente
distribuzione di peptidi, lipidi e in particolare dei glucidi sui due monostrati fosfolipidici,
ci basti pensare che i glucidi associati a lipidi o proteine si trovano tutti sul versante
extracellulare a formare il glicocalice, ma anche la posizione della componente proteica e
lipidica fortemente asimmetrica.
6) Descrivere i principali fenomeni di permeabilit (attiva e passiva) attraverso la
membrana.
La membrana cellulare semipermeabile quindi il doppio strato lipidico permeabile solo
a gas e a piccole molecole non cariche come acqua ed etanolo, ma grazie alla presenza di
particolare proteine integrali possono passare attraverso la membrana anche ioni e
molecole pi grandi (oppure attraversano la membrana grazie a meccanismi di endocitosi
ed esocitosi). Il trasporto attraverso il plasmalemma pu avvenire passivamente o
attivamente. Il trasporto passivo avviene secondo un gradiente di concentrazione e si
annulla quando la concentrazione della sostanza trasportata la stessa da entrambi i lati
della membrana. Il trasposto passivo noto anche come diffusione che pu essere semplice
(semplice passaggio delle molecole attraverso il doppio strato lipidico) o facilitata da
particolari proteine integrali (Canali ionici che possono essere aperti o chiusi, la loro
apertura pu avvenire in seguito ad una specifica segnalazione; e trasportatori che sono
specifici per ogni ligando). Le pompe ioniche sono meccanismi di trasporto attivo in cui
necessaria energia derivata dallidrolisi di ATP per trasportare un soluto (generalmente
uno ione) contro gradiente da una parte allaltra della membrana. Ciascuna pompa
specifica per un determinato ione (le principali pompe presenti nella cellula sono le pompe
calcio, protoniche e sodio/potassio).
7) Che cosa il glicocalice e quale la sua funzione?
La componente glucidica nelle membrane presente esclusivamente nel versante esterno.
Gli zuccheri possono essere legati alle proteine (glicoproteine) o ai lipidi (glicolipidi). In
alcuni tipi cellulari la componente glucidica delle proteine e dei lipidi molto abbondante
e forma uno spesso strato esterno, definito Glicocalice dai ricercatori che per la prima
volta lo descrissero. Gran parte dei contatti e delle interazioni che le cellule stabiliscono
tra di loro sono mediate da questo mantello extracellulare nel cui spessore sono distribuite
in maniera ordinata e precisa una serie di molecole che controllano importanti funzioni
cellulari.
7) Quali sono i componenti fondamentali del citoscheletro, che struttura hanno e quale
la loro funzione?
I componenti fondamentali del citoscheletro sono: i microfilamenti di actina (F-actina)
sono costituiti da due file di monomeri globulari a collana di perle avvolti in doppia elica
(monomeri di G-actina). Sono prevalentemente concentrati al di sotto della membrana
plasmatica (in una zona definita corticale), i microfilamenti di actina sono principalmente
coinvolti nei fenomeni di contrazione cellulare e muscolare, sono coinvolti nella motilit
cellulare (movimenti ameboidi legati allestroflessione di pseudopodi); i microtubuli, sono
costituenti universali delle cellule eucariotiche e gli organismi citoscheletrici di maggiori
dimensioni. Sono costituiti da tubulina (proteina globulare) che tende a polimerizzare in
strutture sovra molecolari (protofilamenti) che a loro volta si presentano come i costituenti
della parete del microtubulo e la loro unit costitutiva un eterodimero (formato da due
sub-unit una di -tubulina e unaltra di -tubulina) i microtubuli quindi sono
eteropolimeri cavi allinterno e non omopolimeri come i microfilamenti di actina, la
funzione dei microtubuli molto varia essi sono gli organizzatori primari di tutto il
citoscheletro, formano piste dinamiche per il traffico di vescicole e organelli (grazie
allintervento di proteine motrici della famiglia delle dineine e delle chinesine), risultano
tra i componenti strutturali fondamentali di ciglia e flagelli,ed inoltre hanno un ruolo
Ci sono alcune fasi di maturazione delle proteine che iniziano nel reticolo rugoso e si
completano nellApparato di Golgi (in ogni cisterna del Golgi pu avvenire una modifica
differente che segna il destino della proteina). Ad esempio la glicosilazione che porta alla
produzione di glicoproteine, le proteine sintetizzate nel RER vengono trasferite mediante
processi di gemmazione e fusione di vescicole allApparato di Golgi, da qui le proteine e i
lipidi si spostano attraverso le pile di cisterne appiattite dellapparato di Golgi andando in
contro a processi di maturazione riguardanti gli oligosaccaridi legati alle asparagine: nel
CIS leliminazione di residui di mannosio; nelle cisterne mediane laggiunta di Nacetilglucosammina; nel TRANS laggiunta di fucosio e acido sialico. Mediante
gemmazione dal TGN dellApparato di Golgi distaccheranno alcune vescicole. Dopo la
fusione delle vescicole con la membrana plasmatica, le glicoproteine diventano proteine
integrali della membrana plasmatica, con i residui zuccherini esposti solo nel versante
extracellulare. Ci spiega la esclusiva distribuzione della componente glucida delle
glicoproteine o dei glicolipidi nel versante extracellulare della membrana plasmatica. Il
processo che porta alla formazione di vescicole secretorie molto simili solo che nella
cisterna trans al posto dellaggiunta di fucosio e acido sialico ci sar laggiunta di
galattosio.
24) In base alle modifiche che effettuer lApparato di Golgi, quale sar il destino della
proteina?
Il compito dellApparato di Golgi quello di immagazzinare, modificare e impacchettare i
prodotti provenienti dal reticolo endoplasmatico; man mano che questi prodotti
aumentano alcune cisterne si rigonfiano diventando vescicole che possono essere secrete
fuori dalla cellula, altre possono essere portate sulla membrana plasmatica, altre possono
contenere lisosomi, enzimi digestivi che degradano il materiale estraneo e possono
demolire cellule danneggiate o malate.
25) Quale il diverso destino e la diversa funzione delle proteine tradotte dai polisomi
liberi nel citoplasma e dai polisomi legati alle cisterne del RER?
I poliribosomi sono costituiti da pi ribosomi tenuti insieme da una molecola di mRNA. I
poliribosomi liberi nel citoplasma elaborano le proteine funzionali del citosol, quelle del
citoscheletro, ed anche quelle destinate a particolari organelli citoplasmatici. Al contrario,
i poliribosomi associati alle membrane del reticolo ruvido sintetizzano proteine che
vengono trasferite attraverso la membrana del reticolo nel lume e in base alla loro
destinazione potranno essere completamente liberate allinterno del lume del RER, oppure
restare ancorate alla membrana. Nel reticolo ruvido sono sintetizzate le proteine destinate
ad essere secrete e che svolgeranno la loro funzione al di fuori della cellula, quelle della
membrana plasmatica, quelle del complesso del Golgi, dei lisosomi e cos via.
26) Che cosa sono i Lisosomi?
39)
40)
41) La lamina densa aderente alla membrana nucleare interna a che cosa serve e da quale
proteina costituita?
La lamina densa aderente alla membrana nucleare interna oltre a connettersi con
proteine che formano i margini dellinvolucro nucleare, serve ad ancorare le fibre
delleterocromatina periferica che si interrompe a livello dei pori dove si riscontrano
aree chiare dette canalicoli intracromatinici. Essa inoltre svolge un ruolo fondamentale
nella ricostruzione dellinvolucro nucleare al termine della divisione nucleare. Le
proteine della lamina nucleare sono denominate lamine e appartengono al gruppo delle
proteine dei filamenti intermedi del V tipo.
42) Che cosa la lamina?
Le lamine sono proteine localizzate a livello della superficie interna dellinvolucro dove
formano un sistema polimerico insolubile detto lamina nucleare. Queste proteine sono
strutturalmente simili alle cheratine, ma non formano strutture filamentose e sono
organizzate in una rete bidimensionale, ed ottengono, infine, segnali per il loro
trasporto allinterno del nucleo.
43) Premesso che la lamina un filamento intermedio, in che cosa si differenzia dagli altri
filamenti citoplasmatici riguardo il dinamismo?
A differenza dei filamenti intermedi citoplasmatici, la rete formata dalle lamine
nucleari va incontro a disassemblaggio durante la mitosi e si riassembla quando, a
mitosi conclusa, si ricostituisce linvolucro nucleare.
44) Che cosa sono le importine e a che cosa servono?
Limportazione nucleare richiede specifiche proteine che riconoscono la macromolecola
provvista dellNLS (segnale di localizzazione nucleare) e fanno da tramite tra questa e
il complesso del poro; queste molecole prendono il nome di importine (ogni importina
costituita da due subunit e ).
45) Che cosa il nucleolo, che funzioni ha, e quali sono le tappe principali per la biogenesi
dei ribosomi?
Il nucleolo lorganulo responsabile della sintesi dellRNA ribosomiale, esso
lequivalente morfologico dellattivit di trascrizione e di maturazione dei geni
mediamente ripetuti che codificano per gli rRNA. presente durante le fasi G1, S e G2
e scompare durante la mitosi, cio quando la cellula interrompe la sintesi proteica e
non necessita di ribosomi e ricompare quando la cellula ha completato la divisione
cellulare e riprende la sua attivit di sintesi. Per quanto riguarda le principali tappe
della biogenesi dei ribosomi, le due subunit di questultimo si uniscono tra loro ed
operano insieme per tradurre un mRNA in una catena polipeptidica durante la sintesi
proteica. La subunit superiore 60S composta da tre rRNA con costanti di
sedimentazione 5S 5,8S e 28S + alcune proteine ribosomiali (proteine large), la
subunit minore 40S composta da un solo rRNA con costante di sedimentazione 18S
+ alcune proteine ribosomiali (proteine small). Nel nucleolo si ha la sintesi degli rRNA
18S 28S e 5,8S a opera della RNA polimerasi I, anche se allinizio il gene trascrive un
solo grande rRNA 45S che comprende sequenze dette spacer che sono destinate ad
essere demolite; la RNA polimerasi II trascriver i geni delle proteine ribosomiali; al di
fuori del nucleolo ma allinterno del nucleo la RNA polimerasi III trascrive i geni
dellrRNA 5S. Gli rRNA una volta usciti dal nucleo si assemblano a formare le due
subunit dei ribosomi.
46) Che aspetto morfologico ha un gene ribosomiale? Descrivere la struttura ad Albero di
Natale.
La parte fibrillare del nucleolo costituita da strutture, denominate Christmas trees
(alberi di natale), tali strutture corrispondono a centinaia di geni ribosomiali (cistroni
ribosomiali) disposti a tandem in attiva trascrizione, intervallati da regioni non
trascriventi (dette spacer o spaziatori). Gli rRNA trascritti vicino al sito di inizio sono
corti, ma si allungano progressivamente con il procedere della trascrizione; al sito di
terminazione si staccano trascritti di rRNA di 45S. Il trascritto primario di 45 S
contiene il 18S, il 5.8S e il 28 S rRNA intervallati dagli spaziatori interni ITS1 e ITS2.
La struttura ad Albero di Natale ha un asse centrale di DNA ai cui lati sporgono fibrille
di RNA di grandezza crescente. Alla base di queste fibrille si trovano i complessi di
RNA polimerasi, tali fibrille sono di lunghezza crescente in quanto si tratta di prodotti
della trascrizione a differente stadio di completamento.
47) Che cosa lorganizzatore nucleolare e da quale tipo di DNA (riguardo la ripetitivit)
costituito?
Il DNA mediamente ripetuto che codifica per gli rRNA si trova nella componente
fibrillare densa e nel centro fibrillare e costituisce lorganizzatore nucleo lare. Il gene
dellrRNA appare in copie multiple nelle regioni organizzatrici dei nucleoli.
Lorganizzatore nucleare costituito da decine a centinaia di geni ribosomi ali disposti
in tandem e intervallati da tratti di DNA che non trascrivono detti spacer o spaziatori. I
geni nucleari si trovano nella tipica struttura ad albero di natale con fibrille laterali di
RNA di lunghezza progressivamente crescente e alla cui base si trovano i complessi di
RNA polimerasi.
48) Come sono costituiti i ribosomi pro ed eucaristici?
Nonostante esistano alcune differenze tra i ribosomi dei procarioti e degli eucarioti, la
loro struttura generale la stessa in tutti i casi. Essi hanno una forma ellissoidale e
sono costituiti da due sub unit, una maggiore ed una minore. I ribosomi tipici dei
Procarioti sono quelli aventi costante di sedimentazione di 70 S, una sub unit
maggiore di 50 S ed una minore di 30 S. quelli tipici delle cellule Eucariotiche, invece,
hanno una costante di sedimentazione di 80 S, una sub unit maggiore di 60 S ed una
minore di 40 S, e si possono trovare sia liberi nel citoplasma sia legati alla superficie
delle membrane del reticolo endoplasmatico.
49) Che cosa la cromatina? Quanti tipi di cromatina conosci e quali sono le loro funzioni?
Quale la differenza tra etero e eucromatina?
centromero (grazie alle proteine shugoshin che difendono le coesine che si trovano a
livello del centromero), il centrosoma si divide e le due coppie di centrioli iniziano a
separarsi per portarsi verso i poli opposti della cellula, fra loro si formano fasci di
microtubuli che andranno a formare il fuso mitotico. Questi microtubuli sono detti
astrali, essi presentano lestremit positiva verso la periferia mentre lestremit
negativa vicina al centrosoma, se i microtubuli si attaccano ai cromosomi sono detti
cinetocorici (o cromosomici) altrimenti sono detti interpolari (o mantellari). Durante la
prometafase linvolucro nucleare si dissolve, il centromero dei cromosomi si organizza
nel cinetocore che permette lattacco dei microtubuli (lattacco pu non essere
immediato sul citetocore per ci sono proteine motrici che indirizzano i microtubuli
verso esso) i cromatidi sono disposti in maniera che ciascun centromero interagisca
solo con i microtubuli di un polo della cellula, questo fenomeno chiamato biorientamento. Agiscono inoltre proteine motrici dei microtubuli della famiglia delle
dineine e delle chinesine che tirano o spingono i cromosomi verso lequatore, i
cromosomi si allontanano dal polo pi vicino e son tirati verso il pi lontano fino a
raggiungere una posizione di equilibrio. Nella metafase si forma il fuso mitotico, i
cromosomi sono visibili (raggiungono il massimo grado di compattazione) e si allineano
nel piano equatoriale della cellula, assumendo la configurazione denominata piastra
metafasica. LAnafase pu essere divisa in due fasi (anafase A e anafase B), il passaggio
a questa nuova fase della mitosi indotto dal complesso di promozione allanafase
(APC) che provoca la separazione dei cromatidi fratelli a livello del centromero
(Determinato dalla separasi, prima bloccata dalla securina, che rimuove le coesine che
ancora univano i cromatidi a livello del centromero). Nellanafase A i cromatidi fratelli
di ogni cromosoma si dividono spostandosi verso i poli trascinati dai microtubuli del
cinetocore, nellanafase B si ha lallontanamento dei poli opposti mediante lo
scorrimento reciproco dei microtubuli mantellari; la telofase, invece, ha inizio quando i
cromosomi hanno raggiunto i due poli opposti. A questo punto le fibre del fuso si
disperdono, i cromatidi che diverranno i nuovi cromosomi delle cellule figlie si
despiralizzano e ritornano ad essere visibili come nellinterfase, attorno ad essi si
riforma la membrana nucleare ed di nuovo visibile il nucleo. Successivamente si ha la
citodieresi (insieme di processi che porta alla divisione del citoplasma e della cellula
stessa) in cui si forma il solco di clivaggio che porta quindi alla formazione di due
cellule figlie.
57) Descrivere le diverse fasi della meiosi ed il suo significato biologico.
Gli organismi a riproduzione sessuale (zigote) si formono per unione (fecondazione) di
gameti aplodi maschili (spermatozoi) e femminili (uova) prodotti dai progenitori. Lo
zigote (diploide) si accresce e si differenzia in organismi maschili o femminili.
Raggiunta la maturit sessuale gli individui maschili e femminili a loro volta devono
produrre gameti aploidi. La produzione di gameti aploidi avviene tramite una
particolare divisione cellulare, la meiosi. La meiosi una divisione cellulare esclusiva
degli eucarioti, dopo una sola duplicazione del DNA seguita da due divisioni nucleari
successive si ha la produzione di 4 cellule aploidi (gameti) geneticamente differenti tra
loro e dalla cellula madre per via del rimescolamento genetico operato dalla meiosi,
lunione di gameti di sesso opposto riconduce allo stato di diploidia e la divisione
meiotica fa si che dopo la fecondazione si mantenga questo stadio. Possiamo quindi
dividere la meiosi in due stadi generali: meiosi I e meiosi II. Nella meiosi I la fase pi
lunga quella della profase I che a sua volta pu essere scomposta in diverse sottofasi.
Il primo stadio della profase I la leptotene, qui i cromosomi iniziano a spiralizzarsi e
appaiono sottili al microscopio, sono disposti con i telomeri verso il polo della cellula
dove c il centrosoma e si trovano attaccati allinvolucro nucleare a formare una
pronta a dividersi. La divisione si svolge durante la cosiddetta fase M nel corso della quale
il materiale nucleare si condensa in cromosomi che vengono ripartiti equamente nelle due
cellule figlie. Le cicline sono proteine instabili, sintetizzate e degradate periodicamente che
si accumulano in fasi specifiche del ciclo cellulare.
59) Che cosa il Cariotipo? Quale il cariotipo delluomo?
Il cariotipo linsieme dei cromosomi di una cellula allineati in ordine di lunghezza
decrescente in base alla loro forma. Il cariotipo delluomo XY ( un cromosoma X e un
cromosoma Y ).
60) Che differenza c tra il cariotipo delluomo e della donna?
Le differenze sono che quello femminile il sesso omogametico, ci sono quindi 46
cromosomi per cellula, dei quali due cromosomi uguali e quindi XX; mentre quello
maschile il sesso di gametico, in quanto presenta cromosomi sessuali differenti fra loro, e
quindi sono presenti 46 cromosomi per cellula, dei quali un cromosoma X e un cromosoma
Y. Per il resto luomo definisce il sesso dellovulo fecondato.
61) Quali sono le principali tecniche per effettuare un cariotipo?
La ricostruzione del cariotipo viene effettuata attraverso la costruzione del cariogramma,
ottenuto appaiando i cromosomi metafisici omologhi e ordinandoli secondo un sistema di
classificazione internazionale. Lidentificazione di ogni cromosoma del cariotipo si ottiene
con tecniche di colorazione di specifiche regioni cromosomiche, chiamate bandeggi.
62) A che cosa serve in cariologia la colchicina?
La colchicina un alcaloide vegetale in grado di inibire la polimerizzazione dei
microtubuli e la formazione del fuso mitotico, bloccando i cromosomi in metafase. Una
volta bloccati, le cellule vengono lisate mediante trattamento con soluzione ipotonica,
fissate e caricate sui vetrini. I cromosomi vengono analizzati al microscopio e pu essere a
questo punto determinato il cariogramma e il cariotipo. Il cariogramma rappresenta
limmagine fotografica dei cromosomi metafisici disposti ordinatamente, mentre il
cariotipo indica il numero di cromosomi di un individuo.
63) Che cosa sono le tecniche di Bandeggio? Quanti tipi di bande conosci? Che cosa la
tecnica cariologica denominata FISH?
Le tecniche di Bandeggio sono tecniche di colorazione con le quali i cromosomi assumono
una tipica colorazione a bande alternate. Le tecniche di bandeggio consentono una facile
localizzazione delle principali frazioni del DNA sui cromosomi mitotici. Esistono diversi
tipi di bandeggi e i principali sono: le bande Q ottenute mediante limpiego di un colorante
fluorescente; le bande G ottenute col colorante Giemsa; bande R ottenute mediante
denaturazione al calore e opportuna colorazione. Il metodo FISH, invece, utilizza
specifiche sonde di DNA amplificate con la reazione a catena della polimerasi e legate a
coloranti fluorescenti, mediante il quale possibile localizzare con precisione sui
cromosomi anche specifici geni strutturali.