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articolo di giovedì 11 marzo 2010

Condom, zucchero e mattoni: via alla sfida


di Chiara Campo

LE IDEE I giovani padani distribuiscono preservativi gratis davanti ai locali.


Corsa al gadget innovativo

Preservativi gratis davanti ai locali della movida. L’appuntamento è per sabato


sera in corso Como, omaggio dei giovani padani che distribuiranno condom
rigorosamente verdi, il colore del popolo lumbard. Con una raccomandazione:
«Votare Lega alle urne». Fantasia al potere nella campagna elettorale 2010 per
le regionali. La sfida tra i partiti candidati al Pirellone si gioca anche sui gadget.
I santini e i manifesti elettorali sono (quasi) superati. Sempre firmati Lega ci
sono i lecca lecca verdi che si possono assaggiare ai gazebo sparsi per la città
(ogni regione ha il proprio simbolo ad hoc sulla carta), oltre a palloncini e
adesivi. Il candidato del Pd Filippo Penati ha scelto la tradizione dei manifesti e
delle cartoline, ma qualche suo candidato in consiglio regionale invece si è già
sbizzarrito. Il più giovane a Milano, Pietro Bussolati, distribuisce mattoncini di
Lego con il suo nome stampato sopra (lo slogan, «mattoncino dopo mattoncino,
costruiamo la candidatura in consiglio regionale»). Giuseppe Civati invece si è
buttato sui segnalibri nel nome della cultura. Non tradisce il suo passato nelle
fila dei verdi invece il candidato Pd Maurizio Baruffi. Che in pieno mood
ecologista da sabato distribuirà ad amici e sostenitori le targhe per la bicicletta
con la sua foto e l’accento sulla classe «A», «un ciclista vero». Dalla parte del
verde sono invece i magneti con l’albero che viene attentato dalle lame e lo
slogan «Basta seghe».
Il governatore e ricandidato del Pdl Roberto Formigoni ha già lanciato con i
complimenti pubblici del premier Berlusconi le suonerie per il cellulare
scaricabili dal suo sito internet (www.formigoni.it). Le musiche create ad hoc
hanno ritmi folk (come «Insème amis»), rock («Insieme a Silvio») o addirittura
grunge («Insieme per i giovani»). Hanno già «sfilato» indosso ai giovani in
parecchie eventi e convention del presidente-candidato le t-shirt con su
stampato il manifesto elettorale «Roberto, uno di noi», con le faccine degli
elettori che danno forma al volto del candidato. Verranno usate ai Pdl Point e ai
gazebo le sagome a grandezza naturale di Formigoni, si potranno portare a casa
gratis invece i palloncini bianchi o le spillette con lo slogan «Noi votiamo
Formigoni». Sinistra e libertà ha stampato le tradizionali penne o cartoline (tra
gli slogan, «Scuola? Pubblica», «Immigrati? Italiani»), ma la capolista a Milano
Chiara Cremonesi ha optato sul circuito Promocard, gli espositori sparsi nei
locali milanesi che garantiscono una presenza a tappeto. Il candidato Pdl Giulio
Gallera punta su tradizione e dolcezza. Da una parte il libro sulla storia dello
stemma di Milano («voglio valorizziamo l’identità») dall’altra le bustine di
zucchero nei bar, per addolcire la giornata all’elettore e ricordagli chi votare il
28 e 29 marzo.
L’Italia dei valori rispolvera le spillette. Ma chic. Iper-tecnologico l’Udc, che
lancia il «Qr-code». Il sistema è l’erede del codice a barra, e in pratica mette in
collegamento la carta con il mondo multimediale. Sui manifesti e nei volantini
del candidato in consiglio Enrico Marcora compare uno strano geroglifico che è
appunto il Qr-code. Bisogna fotografarlo con il cellulare (se il modello è
abilitato a «leggere» il quick response, la risposta rapida) e sul display parte il
video elettorale, che spiega gli obiettivi nella corsa al Pirellone. Forse, fin
troppo «avanti» anche per i lombardi.
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