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MAGISTRATURA

(ARTT. 24 25 e 101 113 COST.)

Magistratura (o potere giudiziario): giudici che decidono le controversie


nellesercizio della funzione giurisdizionale
Per diventare magistrati bisogna passare un concorso pubblico nazionale
a cui accedono i laureati in giurisprudenza
Scopo: dichiarare il diritto da applicare nella situazione controversa e
costringere chi si rifiuti ad assoggettarsi
Lesercizio della giurisdizione presuppone:
Lesistenza di una controversia (o lite) sullapplicazione del diritto

LE GIURISDIZIONI (artt. 102 e 103 Cost)


Giudici ordinari
Giudici speciali previsti dalla Cost.:
Giudici amministrativi (Tar e Consiglio di Stato)
Corte dei conti: giurisdizione in tema di responsabilit dei pubblici
amministratori, qualora abbiano recato danno ai soggetti pubblici dai
quali dipendono
Giudici tributari: controversie fra cittadini e amministrazione finanziaria
dello Stato
Giudici militari
Non possono essere istituiti altri giudici speciali
PRINCIPI COSTITUZIONALI
Diritto di difesa (art. 24 Cost.)
Conseguenze:
Contraddittorio fra le parti (confronto dialettico paritario fra le
parti)
Imparzialit e terziet del giudice
Art. 111 Cost.:
laccusato
deve essere informato tempestivamente della natura e motivi dellaccusa
deve poter preparare la sua difesa
Principio del contraddittorio nella formazione della prova
Principio della parit delle parti
Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati
Necessit di un interprete (vedi anche TAA)
Ragionevole durata del processo
Deriva dallart. 6 Convenzione Europea diritti delluomo
Problema dellinefficienza della giustizia civile e penale italiana
Si pu chiedere unequa riparazione
MAGISTRATURA ORDINARIA: GLI ORGANI GIUDICANTI (TERZIET)
CIVILE E PENALE
Giudici di pace (non di carriera) e magistrati di tribunale (primo grado)
Corte dAppello (secondo grado)
Cassazione (legittimit)

CASSAZIONE
giudice della legittimit: valuta le violazioni di legge commesse dai
giudici e non il merito delle questioni decise (non ricostruisce i fatti)
regola i conflitti di competenza e di attribuzioni
ORGANI REQUIRENTI nel processo penale
Pubblici ministeri (PM)
Sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale (primo grado)
Sostituti procuratori generali presso la Corte dAppello (secondo grado)
Sostituti procuratori generali presso la Cassazione (legittimit)
Art. 112 Cost.: obbligo dellazione penale
attivazione della giurisdizione penale per accertamento dei reati e la
condanna dei colpevoli in seguito a una notizia criminis dotata di un certo
fondamento
Garantisce limparzialit del PM
Art. 108.2 Cost.: indipendenza del PM
Nellorganizzazione interna permane per una marcata impronta gerarchica
(dipendenza dal governo e dai superiori gerarchici)
INDIPENDENZA DEI GIUDICI
Giudici e sovranit popolare? Da intendere in senso indiretto
Il giudice soggetto solo alla legge (art. 101 Cost.)
No giuria popolare (solo giudici popolari per corti dassise)
La magistratura autonoma e indipendente da ogni altro potere (art. 104
Cost.)
Indipendenza esterna (rapporto con altri poteri dello Stato)
CSM (Consiglio superiore della Magistratura)
Assunzioni, assegnazioni, trasferimenti di sede, promozioni,
procedimenti disciplinari
Protezione contro i Ministeri, e in particolare contro il Ministero
della giustizia
Indipendenza interna (rapporti fra i magistrati e organizzazione interna) art.
107.1 e 107.3
Inamovibilit (CSM)
Possono essere dispensati o sospesi dal servizio
Possono essere trasferiti
No criterio gerarchico (diversit di funzioni)
Potere diffuso
CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA: composizione
CSM (Consiglio superiore della Magistratura)
2/3 magistrati ordinari eletti da tutti i magistrati ordinari (oltre al primo
presidente e al procuratore generale della Corte di Cassazione)
1/3 eletti dal Parlamento in seduta comune
Fra professori universitari ordinari in materie giuridiche e avvocati
dopo 15 anni di esercizio

Il Presidente il Presidente della Repubblica


Il CSM non un giudice, ma ha funzioni amministrative

LA CORTE COSTITUZIONALE (ARTT. 134 - 137 Cost.)


ART. 134 COST.: competenze Corte costituzionale
Il giudizio di legittimit costituzionale
Incidentale
In via principale
Gi analizzati:
Accuse promosse contro il Presidente della Repubblica in caso di alto
tradimento e attentato alla Costituzione (art. 90 Cost.): giudizio penale
Giudizio di ammissibilit del referendum
LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE
DEFINIZIONE: Sistema di controllo del rispetto della Costituzione da parte di
giudici: in caso di infrazione della Costituzione possibile rivolgersi alla Corte
costituzionale
Prevalenza gerarchica della Costituzione rispetto alle altre fonti (legge e atti con
forza di legge - rigidit della Cost.)
Anche violazione di leggi costituzionali
Caratteri
Sindacato accentrato: svolto da un unico organo ossia la Corte
costituzionale ( diffuso: pi rischioso)
Diverso dal controllo del rispetto del diritto UE, che un controllo
diffuso da parte di tutti i giudici e amministrazione
Sindacato in via indiretta: non vi possono ricorrere direttamente i
cittadini, ma solo il giudice
COMPOSIZIONE E MEMBRI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Organo giuridico-politico
Nomina:
5 eletti dal Parlamento in seduta comune
Prassi: designazione dei partiti
5 nominati dal Presidente della Repubblica
Prassi: nomine ispirate da criteri di rappresentanza politica
5 nominati dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative
Cassazione
Consiglio di Stato
Corte dei conti
Membri: giuristi, ma non solo giudici (art. 135.2 Cost.)
Magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria e amministrativa,
professori ordinari di universit in materie giuridiche e avvocati dopo
20 anni di esercizio
Mandato: 9 anni, ma i giudici scadono uno alla volta, non tutti insieme!
IL GIUDIZIO DI LEGITTIMIT COSTITUZIONALE

Atti soggetti al controllo:


Legge (art. 134.1 Cost.)
decreti-legge e decreti legislativi
Leggi regionali
Parametro di giudizio: termine di confronto impiegato nel giudicare la
legittimit degli atti legislativi. E costituito da:
Disposizioni costituzionali e leggi costituzionali
Es. art. 3 Cost. : principio di eguaglianza

GIUDIZIO INCIDENTALE
La questione di legittimit costituzionale sollevata durante un procedimento
giudiziario (c.d. giudizio a quo o principale), con conseguente sospensione del
giudizio e remissione della questione alla Corte costituzionale
Il giudice a quo giudica se:
La questione rilevante per la soluzione del giudizio in corso (legame di
pregiudizialit)
La norma rilevante per la conclusione del processo?
La questione non sia manifestamente infondata (ossia abbia un minimo di
fondamento giuridico): sufficiente un minimo dubbio sulla
costituzionalit della legge per la rimessione
Es. stata gi decisa in senso negativo in precedenza dalla Corte
costituzionale: manifestamente infondata
Sospensione del giudizio
GIUDIZIO IN VIA PRINCIPALE
Lo Stato (il Governo) e le Regioni possono ricorrere alla Corte direttamente
E proposto
dallo Stato contro le leggi regionali contrarie alla Costituzione
da una Regione contro leggi statali o di altre regioni che invadono
la sfera di competenza attribuita dalla Costituzione (violazione art. 117
Cost.)
Procedura: ricorso entro 60 gg. dalla pubblicazione della legge .
Il ricorso non sospende lentrata in vigore dellatto!!
Caratteristiche
Astratto (prima che la legge sia applicata)
Proposto in via diretta
DECISIONI DELLA CORTE
1. SENTENZE: atto che definisce il giudizio, ossia atto con cui il giudice chiude il
processo
Motivate in fatto e in diritto
Non possono mai essere impugnate (art. 137.3 Cost.)!
Tipi di sentenze
di accoglimento: eliminazione della legge dichiarata incostituzionale
(annullamento)
di rigetto del ricorso: la legge resta valida

Sentenze interpretative: scelgono una determinata interpretazione


della disposizione contestata, tra le varie interpretazioni possibili
2. ORDINANZE: strumento interlocutorio che non decide la questione principale
EFFETTI DELLACCOGLIMENTO (DICHIARAZIONE DI ILLEGITTIMIT
COSTITUZIONALE)
La legge cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione in GU
Per i casi futuri
Per il caso dal quale la questione era sorta (giudizio incidentale)
Per i casi passati ancora aperti (la sentenza retroagisce fino allentrata in
vigore della legge - retroattivit degli effetti della sentenza)
Non si applica invece ai rapporti esauriti (se la questione stata
gi decisa con sentenza che non si pu pi appellare oppure se
non c stato un ricorso contro il provvedimento)
LA COSTITUZIONE E LE LIBERT
IL PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA
(Art. 2, 3 Cost. )
1) PRINCIPIO PERSONALISTICO
Non solo principi organizzativi
Tutela della persona e diritti fondamentali
La Corte costituzionale ha un ruolo fondamentale per assicurare che tutte
le leggi rispettino i diritti umani e le libert fondamentali stabilite in
Costituzioane
Art. 2 Cost.: persona umana / individuo / uomo
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo sia
come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit
Priorit rispetto allo Stato
Quali sono questi diritti?
Quelli garantiti dalla Cost. negli articoli successivi e dalle leggi
Quelli garantiti nelle Carte europee
Convenzione europea dei diritti umani (CEDU) del Consiglio
dEuropa del 1950
CATEGORIE DI DIRITTI
Libert che tutelano lindividuo: tutela pi stringente
Artt. 13-16:
Libert personale: libert di disporre della propria persona
Domicilio
Corrispondenza e comunicazione
Circolazione
Libert che tutelano la persona nelle formazioni sociali
Diritto di riunione, associazione, libert religiosa o di coscienza
Libert di manifestazione del pensiero (art. 21 Cost.): regolazione stampa
e televisione
Legislazione fascista restrittiva (c.p. e Tulps)
Diritti sociali: diritti dei cittadini a ricevere determinate prestazioni dagli
apparati pubblici

salute, scuola, ecc.


Libert economiche: rinvio
Diritti politici
Mezzi per realizzare il principio della sovranit popolare
Es. elettorato attivo e passivo, referendum, partiti politici, petizione,
concorsi per accedere agli uffici pubblici

IL PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA
Art: 3.1 Cost: principio di eguaglianza formale (formula astratta):
Tutti i cittadini
hanno pari dignit sociale
Sono eguagli davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua,
religione, condizioni personali e sociali
Contenuto
si devono trattare in modo eguale situazioni eguali e in modo diverso
situazioni diverse (es. pubblici dipendenti e lavoratori nel privato)
Eguaglianza giuridica (dei trattamenti giuridici)
Art: 3.2 Cost: principio di eguaglianza sostanziale: punta a rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono leguale godimento dei
diritti e delle libert
Fondamento delle politiche pubbliche volte a eliminare gli ostacoli economici e
sociali
Riconoscimento che in realt esistevano profonde differenze economiche e
sociali
es-. Diritto allo studio: solo una chimera per i non abbienti? Borse di studio
EGUAGLIANZA FORMALE
Destinatario: il legislatore (non deve creare privilegi e discriminazioni fra
categorie)
Quali discriminazioni sono vietate? Quelle basate su sesso, razza, lingua,
religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali
Non significa che il legislatore non possa differenziare, ma la differenza deve
essere giustificata
Elementi obiettivi
Basata su valori e ragioni riconosciuti in Costituzione
Es. leggi sulle lavoratrici madri (part time)
EGUAGLIANZA SOSTANZIALE
La Cost. indica al legislatore un programma di intervento per eliminare gli
handicap sociali (diversit economiche e sociali)
Eguaglianza formale: leggi generali e astratte (Stato liberale)
Eguaglianza sostanziale: leggi che provvedono a singole situazioni di svantaggio
(Stato sociale)
Borse di studio
Esoneri dal ticket sanitario

Esoneri dal pagamento del ticket della mensa scolastica


Agevolazioni per propriet casa
Assunzioni obbligatorie per invalidi civili

DISCRIMINAZIONE PER SESSO


Art. 51 Cost. (l. cost. 1/2003)
La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunit
fra uomo e donna
Art. 117.7 Cost.
La legge regionale promuove le pari opportunit
Sent. 49/2003: si liste con entrambi i sessi per le elezioni in Val dAosta
Codice pari opportunit fra uomo e donna (d.lgs. 198/2006 modificato da
direttive UE)

LIBERT ECONOMICHE (ARTT. 35- 47 Cost.)


Libert economiche
Rapporti fra le persone con riferimento alle risorse del mondo esterno
In rapporto alle cose che usiamo
Modi di produzione
Circolazione di beni e servizi
Modello liberale con penetrante intervento pubblico
Tutela del lavoro
Assistenza agli inabili e istituti di previdenza
Libert sindacale
Diritto di sciopero
Iniziativa economica privata
Propriet
Altre forme di attivit economica
Problema di compatibilit con il diritto UE (che prevale sul diritto interno):
contemperamento fra diritto costituzionale e diritto UE
ART. 41 COST.: LIBERA ATTIVIT ECONOMICA
Libert di iniziativa economica (art. 41 Cost.)
2 co.: limite alliniziativa economica (utilit sociale, sicurezza, libert,
dignit umana)
3 co.: programmi e controlli opportuni per fini sociali:
Fino a dove possono spingersi i programmi e i controlli?
Problema della compatibilit con diritto UE e diritto della
concorrenza
libera circolazione dei capitali, delle merci e dei lavoratori;
regole di concorrenza, divieto di aiuti pubblici alle imprese
(solo per alcune finalit e soggezione al controllo preventivo
della Commissione europea)
No dirigismo pubblico, si avvicinamento al concetto di regolazione
esterna del mercato ossia di vigilanza e non di gestione (Autorit
antitrust)

Art. 41, comma 2: applicazione limitata (es. vincoli ambientali e


sicurezza consumatori)
ART. 43: MONOPOLI E NAZIONALIZZAZIONE
Nazionalizzazione / collettivizzazione (passaggio ad utenti o a comunit di
lavoratori) di aziende (art. 43 Cost.)
espropriazione di unimpresa/ tutte le imprese di un settore
Servizi pubblici essenziali o situazioni di monopolio con carattere di
preminente interesse generale
Es. ENEL (unica nazionalizzazione)
Adesso privatizzato (SpA) e quotato in borsa
Giustificazione dei monopoli (es. RAI)
Obsoleto? Non pi gestione, ma vigilanza da parte delle pubbliche
autorit
PROPRIET PRIVATA, CREDITO E RISPARMIO
Art. 42 Cost.: propriet privata e funzione sociale
Diritto allabitazione
Espropriazione
Art. 47 Cost.: tutela del credito e del risparmio
Anni30: le banche pubbliche
Normativa dirigistica e vincolistica
Anni 90: adeguamento alle direttive UE (tub, d.lgs. 385/1993)
La Banca centrale europea gestisce il tasso di cambio e il tasso di
interesse e autorizza lemissione delleuro
La vigilanza sugli enti creditizi europei stata attribuita alla Banca
centrale europea (regolamento 1024/2013)
Rilascio e revoca dellautorizzazione allattivit

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