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Avevano fatto arrivare i pullman a Roma per salutare il ritorno

di Berlusconi. Pubblico troppo anziano e lui si dileguato


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www.ilfattoquotidiano.it

1,20 Arretrati: 2,00


Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Sabato 14 luglio 2012 Anno 4 n 166


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma
tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

B. MEGLIO DI GRILLO

Letta a due piazze


di Marco Travaglio

LETTA CONFESSA E DIVIDE IL PD D

Il vice di Bersani dice ci che al vertice del partito molti pensano


Ma il loro problema sono gli elettori che se ne vanno e scelgono 5 Stelle
Civati: Parole incredibili. Tonini: Del Pdl sappiamo tutto, dellaltro no

Bavagli e altre ignominie


di Paolo Flores dArcais

dc

Amato, Ferrucci, Liuzzi


e Perniconi pag. 2 - 3 z

Titoli di Stato

MOODYS CI DECLASSA
LITALIA DECLASSA MOODYS

Udi Oliviero Beha


TRAMONTO
DEL CAIMANO
ROSSONERO

na volta di pi, Berlusconi ha dettato legge. Subito la legge bavaglio (e sul binario
morto la legge anticorruzione), questo il
Dopo
diktat mentre annuncia che si ricandida a
manovre e
aceva freddo ed era febbraio
(s)governare lItalia. Monti, sullattenti, obbeditagli arriva la
quando il neopresidente del
sce. La riforma difficile ma va fatta, scandisce
bocciatura
il suo ministro della Giustizia, Paola Severino. La Milan, Silvio Berlusconi, scese in
dellagenzia
di rating.
riforma in realt unaggressione bella e buo- elicottero a Milanello per la sua
Governo,
na ai valori della Costituzione repubblicana (si prima visita pastorale. Molti eliEuropa e
tratta di una questione che meritava gi da tem- cotteri dopo, Silvio cede due
industriali
po di essere affrontata, il pepe che Napolitano pezzi pregiati come Ibrahimovic
protestano
mette al Parlamento perch lapprovi a tambur e Thiago Silva solo per esigenze
battente).
pag. 18 z
di bilancio.
pag. 4 z
La legge-bavaglio era una delle ossessioni del regime di Berlusconi. Le cose nel frattempo sono
abissalmente mutate. Contro la pretesa liberticida si era sollevata la Federazione della stampa, IDAHO x A consulto negli Usa il guru di Facebook, Bill Gates, Murdoch
il quotidiano Repubblica aveva dato vita a una efficacissima campagna senza se e senza ma, con
i post gialli a evidenziare tutte le informazioni
che sarebbero state negate ai cittadini, i quali
non a caso erano scesi pi volte in piazza, a centinaia di migliaia, per fermare uninfamia travestita da legge.
Oggi, praticamente il silenzio. Il Pd, che un anno
fa garantiva il suo no pasaran (almeno a chiacchiere), ormai diuturnamente impegnato negli
esercizi spirituali di obbedienza perinde ac ca- Monti cerca di
daver ai voleri del Colle Pi Alto, la Federazione
della stampa si deve nel frattempo esser sciolta, i vendere lItalia
post gialli di Repubblica contro il bavaglio sono del futuro. Ma nel
sostituiti dalle norme immaginarie di Eugenio web si fa largo una
Scalfari che obbligherebbero gi i magistrati a
rete parallela
interrompere ogni intercettazione non appena
pag. 8 - 9 z
aleggi nelletere qualche augusta voce.
La mazzata alla democrazia che non era riuscita a
DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO
Berlusconi rischia di essere inferta oggi, nella
plumbea estate di un pensiero massmediatico
pi che mai unico, disinformante, cloroformizzante, lobotomizzante, nellisolamento delle po- Enrico Letta: Meglio il Pdl
che voci critiche ancora renitenti al bacio della di Grillo. Lipotesi di votare Pd
pantofola verso il Quirinale e Palazzo Chigi, nel- non la considera neanche lui
Caselli pag. 10 z
lintimidazione divenuta ormai routine con(www.forum.spinoza.it)
tro i magistrati che prendono
sul serio la legge eguale per
di Carlo Tecce
tutti. Appena un anno fa erano
campidoglio
tante, tantissime, le voci che
contro la legge bavaglio declinavano in tutte le varianti il concetto di vulnus alla democrazia
e financo di golpe. Dove sono
finite? Vorremmo ascoltarle di
Di Giovacchino pag. 11z
vvenuto il faticoso sbarco
nuovo, limpide e forti, pi nedei tecnici in viale Mazzini,
cessarie che mai, perch la legdossier del Viminale
gioved
scorso Anna Maria Tage bavaglio era e resta unignorantola e marted prossimo Luiminia in s, non si trasmuta da
gi Gubitosi, Mario Monti vuole
AFFARE FATTO SU
piombo in oro solo perch alla
rimuovere il bullone Rai pi fafirma di Berlusconi si accompastidioso. Quello che blocca
gnano firme dalle sembianze
meno indecenti.
linformazione.
pag. 5 z
Fierro pag. 11z

Internet nelle mani


dei padroni delluniverso

CATTIVERIE

easyselling.it

G8, pene ridotte di poco:


in cinque vanno in carcere
U

SFIDA
IN ROSA
PER IL TG1

Roma, arrestati
Mr. Preferenze
e famiglia

Reggio Calabria,
la politica mafia
e massoneria

opo anni di relazione clandestina, Enrico


Letta ha trovato il coraggio per un
liberatorio coming out sul Corriere:
Preferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto
che disperdersi verso Grillo. Finalmente, era ora:
B. meglio di Grillo perch Grillo propone di non
ripagare i debiti, uscire dalleuro e non dare
cittadinanza ai bambini nati da immigrati in Italia. E
pazienza se Grillo, diversamente da B., non ha mai
proposto di uscire dalleuro e di non ripagare i
debiti: quanto allo ius soli, il centrosinistra
talmente favorevole che ha governato 8 anni su 18
e non ha mai fatto la legge. Ieri molti elettori del Pd
sono insorti sul web come dinanzi a chiss quale
gaffe o novit. Beata ingenuit. Sono 18 anni che
sinistra e destra governano insieme, ovviamente
sottobanco per non farsi beccare dai rispettivi
elettori. Perci Grillo e Di Pietro li terrorizzano: non
fan parte del giro, non inciuciano, non sono
trattabili n ricattabili n controllabili, insomma
hanno il guinzaglio lungo. Infatti il Letta minor
sogna unalleanza guidata da Bersani con ai lati
Casini e Vendola e non esclude nemmeno la
grande coalizione col Pdl anche se ora non
lopzione principale. Una cosa certa: Non vorrei
che si tornasse alla logica dellantiberlusconismo e
delle ammucchiate contro il Cavaliere. Ecco,
bravo. Le ammucchiate contro il Cavaliere no.
Invece quelle col Cavaliere s: infatti oggi il Pd in
maggioranza con B., per giunta in posizione
gregaria. Ma chi si scandalizza non s accorto che
la Grande Coalizione esiste almeno dal 1994,
quando rivel Violante alla Camera abbiamo
garantito allon. Berlusconi e allon. Letta (Gianni,
ndr) che non avremmo toccato le tv. Due anni
dopo nacque la Bicamerale, che ufficialmente fall
nel '98, in realt non ha mai chiuso i battenti. Al di l
del teatrino destra-sinistra per gabbare gli elettori,
non c legge vergogna pro B. su tv e giustizia che
Ds, Margherita e poi Pd non abbiano avallato o
confermato o addirittura proposto e votato. Resta
da capire se lhan fatto gratis o a pagamento. Nel
2006 Enrico Letta, vicepremier del secondo
governo Prodi, si diede subito da fare: Gentiloni,
ministro delle Comunicazioni, gli scrisse di
cambiare le regole dingaggio allAvvocatura dello
Stato affinch smettesse di difendere la legge
Gasparri alla Corte di Lussemburgo contro le giuste
richieste di Europa7, come aveva fatto col governo
Mediaset. Naturalmente Lettino lasci tutto
comera e lAvvocatura seguit a difendere la
Gasparri e Mediaset. Del resto lui aveva appena
confessato di invidiare al Pdl gente in gamba
come zio Gianni e Tremonti: non potendoli
ingaggiare, pens bene di imitarli. Cos tornarono al
potere. Nel 2009 B. aveva il solito problema: disfarsi
dei suoi processi col legittimo impedimento.
Scendiletta diede subito il via libera sul Pompiere:
Il Pd non opporr obiezioni al ricorso al legittimo
impedimento: consideriamo legittimo che, come
ogni imputato, Berlusconi si difenda nel processo e
dal processo. Allespressione come ogni
imputato c chi rischi lipossia da risate. Altri
sospettarono che si facesse scrivere i testi da zio
Gianni. Ma era uninfame calunnia: zio Gianni
intelligente. Enrico invece talmente astuto che ora
allarmato dal ritorno di B. perch blocca la
trasformazione del Pdl. Quale? Ma naturalmente
quella avviata dallo statista Alfano, interlocutore
affidabile e credibile che stava trasformando il Pdl
da movimento carismatico a moderno partito
conservatore europeo, mentre ora torner a
essere il partito di Arcore. Invece Angelino Jolie,
com noto, con B. non parlava neppure, anzi
manco lo conosceva. Altre risate da soffocare. Il
fatto che Scendiletta dice ci che pensano quasi
tutti i papaveri Pd, adusi a mercanteggiare con B. su
tutto, anche sulla Costituzione. Con la differenza
che gli altri sono pi furbi e si limitano a farlo. Lui lo
dice pure. Il che fa temere lipotesi pi
agghiacciante: che lui, per B., lavori gratis.

pagina 2

Com composto il voto


del Movimento 5 Stelle?
I numeri secondo Swg

IN BASSO A SINISTRA

chi ruba i voti Beppe Grillo? La risposta


in un sondaggio commissionato dal
Partito democratico alla Swg di Roberto
Weber. Tra gli interpellati, solo il 22 percento di chi ha
dichiarato di votare M5S disertava le urne, prima di
scoprire Grillo. Il restante 78 percento invece proviene
dai partiti tradizionali, distribuiti (quasi) equamente tra
il 18 percento del Pdl, l11 della Lega e il 10 del Pd.

22%

ELETTORI
CHE FINORA
SI ASTENEVANO

18%

PROVENIENTE
DAL POPOLO
DELLE LIBERT

10%

DAL PD
DI PIER LUIGI
BERSANI

CONFUSIONE DEMOCRATICA
Enrico Letta: Meglio un voto al Pdl piuttosto che ai grillini
Il partito si spacca tra chi daccordo e chi si indigna

di Alessandro

Ferrucci

uongiorno, cosa ne
pensa della dichiarazione di Enrico Letta al
Corriere della Sera, secondo il quale meglio che
i voti vadano al Pdl, piuttosto
che disperdersi verso Grillo? Lo abbiamo chiesto a numerosi parlamentari del Pd.
Abbiamo ottenuto degli infiniti silenzi. Qualcuno ha balbettato. C chi ha avuto bisogno di tempo, molto, per
mettere insieme una dichiarazione. Altri si sono innervositi. In rari casi le idee sono apparse decise, specialmente negli under. I pi furbetti si sono nascosti dietro
un ne parleremo domani
(oggi) allassemblea del partito. Lo stesso appuntamen-

to che vedr il rottamatore


Matteo Renzi calare da Firenze per lanciare la sua candidatura alle primarie. Per stabilire le nuove regole, se ci
saranno. Di seguito le loro
opinioni.
Giuseppe Fioroni: Dobbiamo preoccuparci di noi,
non di Grillo! La colpa nostra che non prendiamo voti. Va bene, ma se suo figlio
le dicesse pap, sono indeciso tra Pdl e Grillo? Non
me lo chieda. Insisto. Cambiamo la domanda... . No.
dura. E comunque non influenzo mai il voto degli altri. Dovrebbe, fa politica.
Ma tanto a mio figlio non gli
sfiora lidea.
Enzo Carra: Non la condivido del tutto. Il punto
uno: Grillo non assorbibile

in nessuna grande coalizione. Ancora una grande coalizione? Prima del ritorno di
Berlusconi, cera una possibilit si dieci. E comunque a
mio figlio proibirei di votare
Pdl!
Francesco Boccia: Non
lho letta. Eccola. Vabb,
un passaggio. Veramente
il titolo dellarticolo. No.
S. Il problema che Grillo
vuole uscire dalleuro e non
pagare i debiti. Lo ha detto
anche Berlusconi. Letta ha
fatto un ragionamento pi
ampio. Che vuole fare un titolo su di me!. Le ho fatto
una domanda. Chi vuole
uscire dalleuro un incosciente o un delinquente.
Francesco Boccia sposato
con Nunzia Di Girolamo.
Hanno un figlio. A lui niente

Giorgio Tonini

Andrea Sarubbi

Pippo Civati

Noi tutti
del Pdl
conosciamo
pregi e difetti:
di Grillo no, lui
resta una
provocazione

Mi chiede
se preferisco
morire
accoltellato
o fucilato: lo so,
cos non sto
rispondendo

Quando
ho letto
lintervista
sono caduto
dalla sedia:
e ho visto
cinque stelle

domanda su cosa consiglierebbe alla prole.


Andrea Orlando: Non mi
convince. Sono comunque
due manifestazioni dellantipolitica. Detto questo, preferisco che la gente vada comunque a votare. Devo scegliere? C pi genuinit nella preferenza a Grillo.
Andrea Sarubbi: Le idee
di Grillo sono spesso simili a
quelle del Pdl. Quindi lei mi
chiede se preferisco morire
accoltellato o fucilato. Certo, cos non rispondo, sto facendo il democristiano. Evitiamo. Mio figlio? Gli pago il
biglietto del cinema cos non
va a votare.
Pippo Civati: Quando ho
letto lintervista sono caduto
dalla sedia. E ho visto cinque stelle. Non so come si
possano dire certe cose. Ma
di perle Letta ne ha regalate
anche altre....
Anna Paola Concia: Eh...
cosa!? Non so niente. Ah, e
secondo quale teoria?. Ce
lo dica lei. Conosco tantissima gente grillina. E quindi? Non mi sento di dire
questa cosa.... Cosa? Pdl e
Grillo sono allantico. Vorrei
conoscere i loro programmi. Qualcosa uscito. Non
lo so. S, forse a tuttoggi.
Forse.... Prego. No, forse.... Si. Direi di votare Grillo. Ma resto problematica.
Forse....
Deborah
Serracchiani:
Non condivido laffermazione di Letta. Vanno rispettati. Arrivederci.
Stefano Fassina: Non lho
letta. Di cosa parla? Ah, mi
richiami tra unora. Passata
lora. Non ho voglia di commentare. No! Non voglio dire niente. Nulla, nulla? Ho
detto di no (tono molto concitato).

ITALIANIEUROPEI il dibattito

Antipolitici? No, iperpolitici


di Caterina

Perniconi

nrico Letta ha le idee chiare:


Epolitica,
meglio Berlusconi di Grillo. La
qualunque essa sia, piuttosto che lantipolitica. Un giudizio
netto, formulato probabilmente
senza aver dato unocchiata allultimo numero della rivista della
fondazione di Massimo DAlema,
ItalianiEuropei.
Alla base della riflessione c la
crisi del Partito democratico e la
necessit di capitalizzare il sentimento di rabbia contro la politica
trasformandolo in voti. Come
pu il Pd tornare a essere il partito
di riferimento per il mondo del
lavoro? si domanda nellintroduzione Alfredo Reichlin, e soprattutto, ancora necessario esserlo?. La risposta sembra essere in
ogni caso affermativa. E per riconquistare gli elettori delusi,

pronti a cedere alle sirene grilline,


c molto lavoro da fare. Ma lantipolitica non il male assoluto
bens una forza da sfruttare, parola di autorevoli studiosi: La condizione antipolitica probabilmente la meno umana o la pi
innaturale per gli esseri umani
spiega Nadia Urbinati, professoressa di Teoria politica alla Columbia University come animali
che comunicano per vivere, noi
abbiamo bisogno di una vita associativa. Che si identifica anche
in Grillo: Non c niente di pi
politico di questa persistente critica alla politica (...) anche i pi
astiosi demagoghi dellantipolitica
di oggi si presentano alle elezioni
accettando le regole democratiche della competizione. E conia,
per gli elettori del Movimento 5
stelle, il termine di iperpolitici
poich vedono tutto in chiave po-

litica. Nelle loro motivazioni c


una critica giustificata alla gestione delle istituzioni da parte degli
eletti e dei loro partiti nei due decenni dopo Tangentopoli.
Per Gianfranco Pasquino, docente
di Scienza politica allUniversit di
Bologna, lantipolitica non soltanto espressione di una societ
che respinge tout court la politica.
il sintomo, pi o meno consistente, che la politica non riesce a
convincere la societ della sua necessit. Secondo Pasquino il limite che il sentimento antipolitico
si contrappone a tutta la politica,
non solo quella cattiva ma il prodotto non tutta farina del sacco
del comico genovese: Grillo si
comporta come un imprenditore
politico spiega ancora il professore ha trovato uno spazio, lo
cura, lo amplia, lo sfrutta (...) e
pu trarre massimo profitto per-

ch oggi i partiti con le loro inadeguatezze e la corruzione non


sanno pi come predicare e praticare una politica decente. La
rivista ospita anche unintervista
ad Antonio Padellaro, nella quale
si chiede perch la protesta trovi
spazio nel mondo dellinformazione e un intervento del presidente
di Sinistra e Libert, Nichi Vendola, sulla necessit di costruire
unalternativa credibile a sinistra.
Ma chi cerca facili assoluzioni dei
partiti rester deluso. N la riflessione di Carlo Galli, professore di
dottrine politiche a Bologna n
quella di Mauro Magatti, docente
di Sociologia alla cattolica di Milano, fanno sconti: Il popolo lancia un appello: non ne possiamo
pi! Rispondere a questa invocazione la vera strada per riassorbire lantipolitica. Senza equipararla a Berlusconi.

Letta e Berlusconi al centro dellaula di Montecitorio. Sopra, Grillo (FOTO ANSA)

Enrico Gasbarra: O mio


Dio! Assolutamente no! Il
Pdl ha fatto il male dellItalia,
mentre i grillini sono un movimento composto da tante
sensibilit degne di attenzione. Mentre basta con il Pdl,
non pu esistere.
Matteo Colaninno: Sono
impegnato. Ho da fare.
Neanche un minuto? una
domanda veloce. sul declassamento di Moodys?
No, su quanto detto da Letta.
Lho detto che sono impegnato!. Per su Moodys
avrebbe parlato. S, le interessa largomento?. In questo caso no. Ma qual il suo

giudizio sulla frase di Letta?


Sono impegnato.
Mario Adinolfi: un errore totale. Il sistema dei partiti
si puntella reciprocamente,
mentre Grillo la nostra
grande occasione.
Giovanni Lolli: Concordo
con Enrico quando dissente
da Grillo su temi come la non
cittadinanza ai figli degli immigrati e luscita dalleuro. Il
problema che i medesimi
concetti li esprime anche il
Pdl. Comunque non sono
daccordo, il voto a Berlusconi mi sembra paradossale.
Giorgio Tonini: Si riferiva
alle questioni europee. Su

Sabato 14 luglio 2012

IN BASSO A SINISTRA

11%

14%

DELUSI
DALLA LEGA
NORD

RUBATI
ALLITALIA
DEI VALORI

9%

GI SIMPATIZZANTI
DEL TERZO POLO
(FLI-UDC-API)

5%

DA SEL
E FEDERAZIONE
DELLA SINISTRA

9%

PROVENIENTI
DA ALTRI
PARTITI MINORI

Solo il 3,5% preferisce B. a Grillo


Elettori del Pd in rivolta
I RISULTATI DEL SONDAGGIO DEL FATTOQUOTIDIANO.IT
SU FACEBOOK E TWITTER LO SFOGO DEI MILITANTI
di Fabio

Amato

otare per il Popolo della libert meglio che


votare Movimento 5
stelle?
Decisamente
no. Almeno a scorrere gli oltr 14mila voti e i 1300 commenti al sondaggio pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano, dove luscita del vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta
preferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto che disperdersi verso Grillo
non ha, ma puro eufemismo, riscosso particolare
successo. I dati (aggiornati
alle ore 21) sono un vero
plebiscito, con il 96,52% dei
votanti che considera sbagliata laffermazione del numero due del Pd contro un
misero 3,48% di sostenitori.
Anzi, avvisano i lettori, se
continua con questa linea,
il Partito democratico che rischia di regalare (altri e tanti) voti al Movimento 5 stelle. Ovvero, per dirla con la
perfidia della logica (copyright Chiara): Forse votare
Pdl meglio che votare Grillo, ma sicuramente votare
Grillo meglio che votare
Pd.
Del resto, tra chi ironizza se

V
questo sono daccordo. Ha
parlato di voto in generale.
Senta, del Pdl conosciamo
pregi e difetti. Di Grillo no,
lui resta una provocazione.
Giovanna Melandri: No...
Cosa? Non intendo commentare una sola frase, lintervista molto pi complessa. Va bene, cosa ne
pensa di Grillo? Alcune sue
parole sono populiste e fasciste. A me lui non piace
per niente. Sa cosa le dico?.
Prego. Siamo dalla padella
nella brace. E assomiglia
molto a Berlusconi; sono tutti e due un pericolo per il
Paese.

non sia stato per caso Gianni, e non Enrico a dare lintervista incriminata al Corriere (Fabrizio la butta sulle
parentele...) e chi si chiede
se con il caldo torrido che
fa (Giorgio se la prende
con Caronte e Minosse) non

cebook dei suoi dirigenti nel


momento stesso in cui si
cominciato a parlare di alleanza con i centristi: Allearsi con lUdc di Casini?
Quello che ha portato Cuffaro in Parlamento? Ma volete che veniamo ad occupare le sedi?.

infatti, il vicesegretario del


Pd fa parte della Casta e
pensa che cos non sar spazzato via. Solo il 15 per cento
dei lettori che hanno espresso una preferenza pensa invece che alla base delle dichiarazioni ci sia la paura di

Per il 63,5%
dei lettori la frase
pronunciata
da un membro
della casta
per non essere
spazzato via

LA GRAN PARTE dei


commentatori considera poi
il semplice accostamento
Pdl contro 5 stelle alla stregua di un insulto cui rispondere, nella migliore delle
ipotesi con accalorata ironia,
nella peggiore con divertita
perfidia (Marco): Le dichiarazioni di Cicchitto sulle ferie, Giovanardi sui militari
gay, adesso Letta... mi viene
un dubbio che stiano facendo a gara a chi regala il maggior numero di voti al M5S
con una singola dichiarazione.
La palma del commento pi
digitato, tuttavia, gioca sulle
infinite varianti del mantra
inventato da Beppe Grillo
medesimo, che coni la dicitura Pdl = Pd L.
Cos come va detto che Enrico Letta certamente non parte da una posizione di gradimento tra i votanti del sondaggio: per il 63,5 per cento,

Il vicesegretario
replica:
Ricevo insulti,
ma nessuna
risposta sulle
mie critiche
al Movimento

sia meglio risparmiare le


energie, lopinione pi diffusa quella rappresentata
dalle parole di Aigor1 e ripetuta con pi o meno cattiveria: Ringrazio Letta per
avermi tolto definitivamente dallempasse. Voter Grillo senza pi indugi ormai.
Il refrain non nuovo, ed
sicuramente arrivato ai vertici del Pd dalle bacheche Fa-

governare in anni di fortissima recessione e che Letta


punti a un governo Monti-bis sostenuto da una grande coalizione.
Per il 7,5 per cento dei votanti, poi, la questione si gioca tutta in famiglia. E la parentela con Gianni Letta, da
sempre ombra fedele del Cavaliere, diventa il motivo scatenante dell'assist al Pdl. Una

Ma nei Comuni pace armata


i era raccomandato Gene
Slottaggio
Gnocchi, alla vigilia del baldi Parma, con gli amici del Pd: Non condivido molte cose che dice Beppe Grillo,
ma attenzione: il Movimento 5
Stelle una forza giovane. Una
forza contro la quale servono
buone gambe, e la consapevolezza che qualche volta occorrer correrle appresso.
Nel chiudere la campagna elettorale dell'amico d'infanzia
Vincenzo Bernazzoli, Gnocchi, pi che da comico arguto e
fintamente strampalato, parlava del ragazzo che fu, nato tra
gli sgabelli del circolo Arci, la
sede della Cgil e quella del Pci,
dove, negli anni Settanta, si
passavano le nottate a giocare
a carte, a parlare del Vietnam,

della primavera di Praga, di Togliatti e di Berlinguer. Aveva intuito, lui che quell'aria della sinistra ortodossa la respira fin
da quando aveva i pantaloni
corti, se non la sconfitta (come
poi accaduto) almeno una
crescita spropositata dell'avversario a 5 stelle. Gambe buone e allenamento, disse, perch questi sono giovani e nella
betoniera dell'inesperienza ci
finiscono spesso guizzi che gli
altri faticano a seguire.
ABBIAMO costretto il Pd,
spiega Giovanni Favia, consigliere regionale del Movimento
5 Stelle in Emilia Romagna, a
venirci appresso ovunque. Un
esempio su tutti? Quella sollevazione popolare che ha portato ai referendum sull'acqua
pubblica. Il Pd fatic non poco

a capire che era una battaglia


sulla quale sarebbe rimasto indietro. D'altronde il partito lo
stesso che controlla indirettamente, attraverso i sindaci, i colossi come Hera e Iren, e votare
per l'acqua pubblica sarebbe
stato come rinnegare tutto
quello fatto fino a quel momento. Fu il segretario Pierluigi
Bersani, proprio a Bologna, a
rompere gli indugi e a parlare
per la prima volta di appoggio al
referendum.
Ma ader solo quando si ebbe la
percezione che il quorum poteva essere raggiunto. Tutti i
giorni ci confrontiamo con i
dietrofront del Pd, dice ancora
Favia. Il conflitto sempre elevato, ma l'unico modo di
spuntarla. In pi di una occasione hanno fatto dietrofront per
evitare che l'iter legislativo por-

tasse la nostra firma. Un altro


caso esemplare quello dei costi della politica. L'argomento
che temono maggiormente, e
sul quale alzano i toni perch
sanno di avere la coda di paglia.
la prima proposta che abbiamo fatto appena eletti, quella
dei tagli. E alla fine l'abbiamo
spuntata, anche se la legge porta il loro nome. Hanno fatto
marcia indietro anche sui rimborsi chilometrici, che noi volevamo a pi di lista. E sulle centrali a biomasse, quando rischiavano di perdere il Comune di Budrio.
DIVERSA la situazione a Bologna, in Comune, dove i consiglieri a 5 stelle, Massimo Bugani soprattutto, talvolta incontrano col governo della citt
una condivisione d'intenti, in

GI VOTAVANO
MOVIMENTO
5 STELLE

percentuale non molto lontana da quel 6,1 per cento di


persone che vede il Pd in versione Tafazzi impersonificazione dellautolesionismo
intento a bastonarsi da solo. Circa 930 persone che,
evidentemente incredule,
vedono il numero due del
partito spingerlo verso lautodistruzione.
Solo per il 2,6 per cento dei
lettori, infine, la motivazione
politica coincide con la motivazione addotta da Letta
sulle colonne del Corriere:
di fronte ad un Beppe Grillo
che non vuole ripagare il
debito, vuole uscire dall'euro e non vuole dare la cittadinanza ai bambini nati da
immigrati in Italia (Letta dixit) meglio dare il voto al Pdl
che disperderlo.
UNOPINIONE che si ritrova, con percentuali paragonabili, anche tra i commenti. Chi come Ale162 si
dichiara orgogliosamente
democratico tra fascisti di
destra e non. Chi continua
ad esserlo nonostante Letta (Francesco F.). Chi non ce
la fa pi e ha bisogno di una
sconfessione pubblica, ma
non rinuncia ad un pizzico di
autoironia come Parma11:
O viene smentito velocemente, o niente pi voti al
Pd. Lo giuro sui figli di Berlusconi.
Ma gli attacchi a Letta arrivano anche sulla pagina Facebook del vicesegretario, e
soprattutto da Twitter. Gli
rinfacciano Lusi, lo zio Gianni, gli gridano vergogna. La
serie lunghissima. Tanto
che a sera, lo stesso Letta,
costretto a tornare sullargomento: Ricevo insulti, ma
nessuna risposta sulle mie
critiche al Movimento.

Giovanni Favia:
Li abbiamo
costretti
a seguirci
ovunque
Come nel caso
del referendum

PARMA, BOLOGNA, EMILIA ROMAGNA: DOVE M5S E IL PARTITO DI BERSANI SONO A CONTATTO
di Emiliano Liuzzi

2%

Giovanni Favia (FOTO ANSA)

un clima pi rilassato. Non c'


guerra neppure a Parma, ma
qui la ragione un'altra: il Pd,
dopo la batosta elettorale, praticamente scomparso. Bernazzoli, il grande sconfitto, dopo
aver parlato di antipolitica e voto di protesta per tre mesi di comizi, tornato a fare il presidente della Provincia. La rincorsa
su quelli che chiamava i grillini
senza idee n proposte nella
condizione attuale, con un partito in frantumi, non neppure

il caso di iniziarla. Eppure il


nuovo sindaco, Federico Pizzarotti, motivi per essere impallinato, tra lentezza nel formare la
giunta e inesperienza manifesta, ne aveva dati. Ma non stato il Pd, ancora all'angolo come
un pugile che le ha prese da tutte le parti. Un pugile che non
aveva ascoltato chi raccomandava prudenza, perch questi
non saranno forse brillanti amministratori, ma corrono alla
velocit di internet.

pagina 4

Sabato 14 luglio 2012

Uil: la casta d lavoro


a 1,1 milioni di persone. Ci
costa 772 euro a persona

RETROCESSI

ltre 1,1 milioni di persone vivono di


politica; il 4,9% degli occupati. La
fotografia della Uil che in uno studio
coordinato dal segretario confederale della Uil,
Guglielmo Loy, fornisce cos una mappa ragionata ai
costi della politica "solo in parte intaccati" dal
decereto sulla spending review. E infatti, calcola il
sindacato, con un taglio del 30% dei costi di

funzionamento e un efficientamento delle


istituzioni (accorpamento e sobrie gestioni), si
arrivarebbero a risparmiare circa 104 mln allanno;
un "tesoretto strutturale", lo definisce la Uil. Ogni
anno, infatti, si si spendono 23,9 miliardi di euro,
l1,5% del pil; circa 2 miliardi di euro per incarichi e
consulenze; 2,6 miliardi di euro per gli oltre 24 mila
consiglieri di amministrazione nelle 6.978 societ. Il

tutto per un costo, a contribuente, di 772 euro.


Per il funzionamento degli organi istituzionali,
rileva il sindacato, si spendono 6,4 miliardi di euro;
per le consulenze e il funzionamento degli organi
delle societa' partecipate 4,6 miliardi; per altre
spese (auto blu, personale di 'fiducia politico', ecc.)
5,8 miliardi; per il sovrabbondante sistema
istituzionale 7,1 miliardi.

MOODY S DECLASSA MONTI


LITALIA DECLASSA MOODYS
Dopo i tagli e la riforma del lavoro arriva la bocciatura
Lagenzia di rating Moodys (FOTO LAPRESSE)

di Vittorio Malagutti
Milano

l governo di Mario Monti


sulla buona strada, ma le
prospettive di ripresa economica restano tuttaltro
che rosee e i guai delleuro,
con Spagna e Grecia sullorlo
del baratro, pesano sul futuro
del debito pubblico. Con queste motivazioni ieri lagenzia
di rating Moodys ha declassato lItalia, tagliando da A3 a
Baa2 il voto assegnato ai nostri
titoli di Stato. Per il governo
Monti la seconda bocciatura
nel giro di soli cinque mesi. A
met febbraio, infatti, Moody
aveva portato da A2 ad A3 il
suo giudizio sulla solidit dei
bond targati Italia.
Adesso per la stroncatura
suona ben pi pesante e non
solo perch questa volta, a differenza dellaltra, Roma stata
retrocessa di due gradini. Nellinverno scorso il nuovo esecutivo aveva cominciato a lavorare solo da pochi mesi. E infatti gli analisti di Moodys si
erano riservati di rivedere in
futuro il loro giudizio alla luce
dei risultati raggiunti dalla
squadra di Monti.
Il giudizio stato rivisto, ma in
peggio. Comera prevedibile,
il nuovo intervento dei signori
del rating ha provocato una levata di scudi nel mondo politico, sindacale, da Confindustria e banche. Anche lUnione europea ha criticato soprattutto il timing della bocciatura, proprio mentre lItalia sta
producendo uno sforzo senza precedenti sulla strada delle riforme. Tutti contro Moodys, quindi, come si racconta
nellarticolo qui a fianco. Tutti
a parte Antonio Di Pietro.
Non basta, perch con singolare coincidenza temporale, le
agenzie di stampa hanno dato

Per gli analisti


i mercati non
si fidano del
nostro Paese
e i politici
remano contro
Lo spread sale

conto della chiusura delle inchiesta penale sullagenzia


americana avviata mesi fa dalla
procura di Trani. Secondo il
pm pugliese Michele Ruggiero il report diffuso a maggio da
Moodys conteneva informazioni tendenziose, distorte (e
come tali anche falsate) sull'affidabilit del sistema bancario
italiano.
IN ATTESA che le argomentazioni del pm passino al vaglio
di un tribunale vediamo come
gli analisti della multinazionale
del rating hanno spiegato questa volta la loro bocciatura. In
estrema sintesi, si pu dire che
gli analisti ritengono che le
condizioni esterne finiscano

485
IL PICCO DELLO
SPREAD BTP-BUND
CHIUSURA: 480

per annullare quel che di buono ha fatto fino ad ora il governo. C innanzitutto il timore
degli investitori per leffetto
contagio sulla nostra finanza
pubblica in caso di un ulteriore
peggioramento della situazione di Grecia e Spagna. Questi
timori potrebbero provocare
un ulteriore aumento dei tassi
e quindi del costo del debito
pubblico. Anche gli investimenti stranieri tendono a calare indebolendo leconomia e,
infine, lavvicinarsi della scadenza elettorale del 2013 surriscalder il clima politico e
quindi il governo Monti dovr
affrontare ostacoli ancora maggiori in Parlamento per far passare nuovi provvedimenti di riforma.
E fin troppo facile osservare
che gran parte di questi giudizi
hanno tutta laria di profezie
che si autoavverano. La fiducia
dei mercati nellItalia, dicono a
Moodys, ancora debole. Peccato che proprio giudizi come
questi contribuiscono a far crescere questa stessa sfiducia, in
una spirale che alla fine rischia

di travolgere ogni speranza di


rimonta.
A quanto sembra per ieri i
mercati non sono rimasti molto impressionati dalla nuova
fatwa di Moodys. Proprio ieri,
poche ore dopo la notizia del
declassamento, il Tesoro ha
messo in asta oltre 3,5 miliardi
di Btp. la domanda degli investitori risultata doppia rispetto allofferta e i tassi per questi
titoli a tre anni sono scesi al
4,65 per cento, il minimo da
maggio, con un netto calo rispetto al 5,3 per cento di giugno.
LO SPREAD invece aumentato, ma numeri alla mano
poteva andare anche peggio. Il
differenziale di rendimento sui
bund tedeschi a dieci anni infatti passato dai 466 punti della
chiusura di gioved ai 480 punti
registrati ieri in serata, dopo
aver toccato un picco di 485
punti. La Borsa ha addirittura
festeggiato: lindice salito di
quasi l1 per cento. Con tanti
saluti a Moodys. Almeno fino
alla prossima tempesta.

E IL PD RIESCE A SPACCARSI

PREMIER, EUROPA E PM DI TRANI: TUTTI


CONTRO IL GUARDIANO DEL RATING
di Marco Palombi

otere esecutivo, legislativo e giudiziario uniti coPdacati


me un sol uomo, gli industriali a supporto, i sinin vigile guardia, lUnione europea in pronta
difesa. Da Mario Monti al procuratore di Trani, da
Confindustria ai sindacati fino allintero Parlamento o quasi (nel Pd, al solito, scazzano), i tizi di Moodys sono riusciti a riunificare il paese: dagli alluntore, speculatore e criminale, viva lagenzia di rating europea, forza Italia. Mario Monti, per di pi, ha
dovuto incassare la brutta notizia mentre tentava di
vendere la sua nuova Italia ai meglio cervelli delle
nuove tecnologie in Idaho: Siamo virtuosi e, invece di premiarci, ci puniscono, s lamentato il premier, questo downgrade stato una disgrazia, ma
per fortuna lasta dei titoli andata bene: i mercati ci
hanno premiato. Trova una insospettata verve, sulla questione, persino il solitamente pacatissimo ministro degli Esteri Terzi: Stiamo parlando della stessa agenzia che nel settembre 2008 dava a Lehman
Brothers altissimi rating poche ore prima del crollo?. Anche Corrado Passera sera fatto sentire:
Quello di Moodys un giudizio del tutto ingiusto e
fuorviante perch non tiene conto del grande lavoro che lItalia sta facendo. In ordine sparso, ma
convergenti, i commenti di Unione europea (da

Roma sforzi impressionanti, timing


sospetto), Confindustria (siamo
pi forti delle loro valutazioni), sindacati e partiti. Oddio, il Partito democratico ha trovato il modo di farsi
male persino su un bersaglio facile
come Moodys. Per il responsabile
economia Stefano Fassina, bersaniano doc, lagenzia di rating americana
ha le sue ragioni: ha bocciato non
tanto il governo italiano, quanto la linea di politica economica imposta allarea euro dai conservatori tedeschi
e da larga parte delle tecnostrutture europee. Risposta del lettiano Francesco Boccia: Domanda sul
rating: secondo voi come mai i compagni Diliberto,
Ferrero e Fassina sono stati gli unici a dar credito
alle tesi di Moodys?.
NON SI SA, ma di sicuro tra i sostenitori della societ non c il procuratore di Trani, che casualmente giusto ieri ha chiuso unindagine proprio su
due analisti dellagenzia: il pm ipotizza i reati di aggiotaggio e manipolazione del mercato per il senior
analyst Ross Abercromby e per il direttore finanziario Johannes Wassenberg, rei di aver fornito agli investitori unimmagine falsata del sistema bancario

LANALISI

IL RISCHIO SPIRALE
a oltre due anni ci stiamo avvitando nella
tragica spirale
declassamento-austerit-recessione-declassamento
in cui precipitano i governi dediti a
somministrare palliativi e placebo contro il virus
della crisi. Un taglio di spese del 5% ottiene poco
se il restante 95% alimenta un bubbone di
sprechi, inefficienze e corruzione. La politica
economica ossessionata da un 1% in pi o in
meno nel rapporto deficit/Pil trascura il fatto che
crescita e occupazione dipendono dal numero di
imprese che investiranno, di nuove iniziative che
nasceranno, di capitali che arriveranno, di idee
che verranno finanziate. Lausterit incentrata
sul vano, trafelato inseguimento dei saldi
contabili, come propugnano i burocrati ottusi
della Ragioneria Generale, un assurdo suicidio.
Politica economica significa decidere come
allocare risorse e stabilire priorit per riattivare
il tessuto economico in debito dossigeno. Senza
un recupero di efficienza nella PA, senza
leliminazione di centinaia di vincoli inutili
allattivit economica, senza un sistema legale
che decida in un anno le cause civili, senza
banche in grado di erogare credito, e senza
abbattere imposte proibitive su lavoro e imprese
sterile intestardirsi in patetici balletti di cifre
nellattesa allucinata di un Godot chiamato
eurobond.

Fabio Scacciavillani

italiano nel loro report del 6


maggio 2010. A questo proposito, nella giornata dellunit nazionale per reagire al grande
complotto contro lItalia, un altro allarme lo lancia ancora il democratico Boccia: Secondo alcune informazioni, in arrivo
un nuovo declassamento delle
banche italiane da parte di Moodys. Se non una bufala, avremo la prova pi evidente che il
sistema delleuro nel suo complesso insopportabile per molti grandi gruppi finanziari internazionali. Sistemati gli yankees, il nuovo fronte di unit nazionale potrebbe pensare qualcosa anche per il Servizio Studi del Senato: i tecnici di
palazzo Madama, infatti, dopo aver letto il decreto
sulla spending review, scrivono nel loro dossier che
pieno di tagli lineari non coerenti con lobiettivo,
che in alcuni comparti della P.A. si mettono a rischio
i fabbisogni minimi di funzionamento, che il taglio
delle province potrebbe avere costi di tipo straordinario, che il governo deve chiarire sul taglio dellIva perch quello avrebbe generato un certo gettito, mentre i risparmi di spesa sono incerti sia nellammontare che nei tempi di recupero.

Sabato 14 luglio 2012

pagina 5

Rai, marted Gubitosi


diventa ufficialmente
direttore generale

MANOVRE

arted prossimo alle 11,30, a


quanto si apprende, si riunir il
Consiglio di amministrazione
Rai per la presa datto della ratifica
parlamentare di Anna Maria Tarantola
presidente della Rai e si individuer anche il
nuovo direttore generale, che il Tesoro, come
noto, ha gi indicato nella persona di Luigi

Gubitosi (dopo spetter allassemblea dei soci


il suggello finale).
Il giorno successivo, mercoled 18 luglio alle
10,30, sul tavolo del consiglio ci dovrebbero
essere, invece, le deleghe volte ad ampliare i
poteri del presidente.
Una questione su cui sarebbero gi al lavoro i
consiglieri in quota Pdl nel tentativo di trovare

una soluzione il pi possibile condivisa che


rispetti la legge Gasparri e il pluralismo. Ma il
governo vuole che la Tarantola e Gubitosi
siano liberi di gestire lazienda sia per le
nomine non editoriali che per le commesse
esterne senza incorrere nelle trappole insite
nella legge che scrisse lex ministro
berlusconiano.

DERBY ROSA
PER IL TG1
Il governo di Monti fra Gruber
e Varetto per la guida del telegiornale
di Carlo

Tecce

vvenuto il faticoso
sbarco dei tecnici in
viale Mazzini, gioved
scorso Anna Maria Tarantola e marted prossimo
Luigi Gubitosi, Mario Monti
vuole rimuovere il bullone
Rai pi fastidioso. Quello
che blocca l'informazione
ancora orientata verso la villa di Arcore: il Tg1 che dirige
il berlusconiano Alberto
Maccari, gi pensionato e in
scadenza il 31 dicembre.
Il Cavaliere non ha neppure
finito di annunciare l'ennesima discesa in campo che,
nonostante la disperazione
di Angelino Alfano, il telegiornale di Rai1 ha celebrato
con entusiasmo il ritorno, dimenticando responsabilit e
fallimenti dei suoi vent'anni
in politica.
Monti ha iniziato a conoscere l'azienda, e gli hanno spiegato il rischio di promuovere
un interno al Tg1: complicato scovare in Rai un giglio di
campo, non tanto vicino o
non abbastanza equidistante
ai partiti.

E IL PROFESSORE si ricordato di una giornalista


che apprezza per il profilo
economico e che aveva incontrato l'anno scorso al premio Capalbio: la 40enne Sarah Varetto, direttore di
Skytg24.
A Palazzo Chigi non nemmeno sfuggita la linea editoriale della Varetto: sempre attenta, mai troppo critica, tanti sondaggi positivi per l'esecutivo. E poi l'intervista in
studio di Monti, all'epoca an-

cora ingessato davanti a una


telecamera. Il governo ha
ben presente le regole d'ingaggio pattuite con i berlusconiani: non si muove nulla
in viale Mazzini senza l'accordo del Cavaliere. E la Varetto
(che Dagospia vede al Tg1),
fanno notare i collaboratori
di Monti, non considerata

be una scalata in solitario verso la redazione di Saxa Rubra.


E per scoprirlo, si pu anche
citare un recente colloquio
della Varetto con Vanity Fair:
Era la fine degli anni 80, l'inizio dei '90. E io guardavo in
tv le cadenze di Lilli Gruber,
ascoltavo la voce calda di Carmen Lasorella. Questo lavoro
Sarah Varetto, Lilli Gruber. In alto, Massimo Franco (FOTO ANSA)

Il governo, entro settembre, vuole


sostituire il berlusconiano Maccari
In corsa anche Massimo Franco
antagonista al Pdl. Per la giornalista sposata con il collega
Salvo Sottile (figlio di Giuseppe, ex condirettore del Foglio), che si occupa di cronaca
nera su Mediaset, non sareb-

l'ho voluto da sempre. E proprio la Gruber, che la Varetto


ammirava ai tempi dell'universit (fra le due ci sono 15
anni di differenza), la principale concorrente per il

Tg1. La Gruber ha lasciato la


Rai durante l'editto bulgaro,
nel 2004, dopo aver seguito i
grandi eventi internazionali e
condotto l'edizione serale.
Prima di tornare in televisione a La7 con Otto e mezzo, la
giornalista di Bolzano stata
europarlamentare. Candidata indipendente per la coalizione Uniti nell'Ulivo, ottenne pi di un milione di preferenze battendo sia Massimo
D'Alema che Silvio Berlusco-

ni. Ha sempre detto di aver


chiuso l'esperienza di giornalista prestata alla politica,
ma la sua familiarit con il potere, anche per la seriet che
in tanti le riconoscono, potr
aiutare per la nomina al Tg1.
SICCOME tutto fa curriculum, la Gruber pu vantare la
partecipazione all'ultima riunione del gruppo Bilderberg,
l'esclusivo club che Monti frequentava con piacere. Le

quotazioni di Massimo Franco, editorialista del Corriere


della Sera, sono le pi basse. I
pronostici per il Tg1 sono a
tinta unica, rosa, ma Franco
pu contare sui rapporti
strettissimi con il Vaticano.
Adesso sar meno importante, per, lamicizia con Ettore
Gotti Tedeschi, che era talmente forte tanto che lex
presidente dello Ior voleva affidargli il suo memoriale come ultima volont.
Il notista politico di via Solferino pu sfruttare i suoi antichi trascorsi con Camillo
Ruini. L ex presidente dei vescovi italiani, ora cardinale in
pensione, che Benedetto XVI
ha consultato per decidere il
futuro di Tarcisio Bertone,
lattuale segretario di Stato.
Oggi, per, giocando con le
scommesse, la Varetto in
prima fila per il Tg1 .

Tav, Passera: Si va avanti. E la Francia lo gela


IL MINISTRO ITALIANO: IL PROGETTO CONTINUA, MA LOMOLOGO FRANCESE FRENA: SERVE NUOVO ACCORDO
uindi tutto proceder coQparole
me prima? Nonostante le
di facciata, tanto da
parte italiana che francese,
lecito dubitarne. Ci si riferisce al destino del Tav Torino-Lione, che il governo di
Franois Hollande pare aver
rimesso in discussione. La notizia, diffusa gioved dal quotidiano Le Figaro, aveva mandato in confusione il governo e
buona parte dellestablishment politico italiano,
schierato come un sol uomo
sulla necessit e bont dello-

REPUBBLICA E TV

A ognuno
la sua frequenza

pera. Ieri Corrado Passera, dopo aver fatto le sue telefonate,


ha provato a tranquillizzare
tutti: Il progetto del Tav totalmente confermato da parte
nostra e in maniera piena anche dal governo francese: ho
parlato col loro ministro dei
Trasporti e non c in nessuna
delle loro ipotesi una modifica dei piani approvati.
E ALLORA di cosa parlava Le
Figaro? Eventuali dubbi francesi riguardano altri progetti
non ancora definiti, la Torino-Lione invece un progetto
sancito dagli accordi internazionali, e quindi confermato
e va avanti come da programma. Sospiro di sollievo tra i
pasdaran del Tav: Le parole
del ministro sono il classico
bicchiere di bicarbonato che

si d agli ubriachi per far passare una sbronza pesante e favorire la riconciliazione con la
realt, ha messo a verbale Stefano Esposito, deputato Pd e
autore del libro Tav s. In
realt non ancora chiaro chi
dovr ricorrere al bicarbonato, perch - proprio mentre
Passera spargeva ottimismo
le agenzie davano conto delle
dichiarazioni proprio di un
portavoce del ministro dei Trasporti francese, Frederic Cuvillier: La linea ad alta velocit
Lione-Torino un progetto im-

portante con dimensioni europee e ambientali evidenti,


garantito da accordi internazionali e da un trattato: limpegno tra i nostri due paesi c e
non abbiamo mai pensato di ridiscuterlo. E dunque? Serve
un nuovo accordo che tenga
conto dei finanziamenti disponibili, in particolare europei.
Insomma, il Tav si pu fare solo se la Ue sgancia pi soldi. E
che dicono a Bruxelles? Dicono che non sganciano: E un
progetto di Francia e Italia, il
ruolo della Commissione

Parigi vuole garanzie


da Bruxelles per i finanziamenti
della tratta Lione-Torino

ercoled il ministero per lo Sviluppo


di Passera ha rinnovato le autorizzazioni ventennali per le tv. Potranno trasmettere
sulle stesse frequenze sino al 2032. Lufficialit
arrivata poco prima che il Pdl ratificasse la nomina a presidente della Tarantola in Vigilanza.
In tanti, dal Pd allIdv, si sono affrettati a notare
che loperazione potesse nascondere uno scambio di merce fra il governo e il Cavaliere. Ieri
Repubblica, dopo aver glissato sulla notizia, ha
riportato la versione di Passera. Titolo: Passera: nessuno scambio sulle frequenze. Ma il
Pd attacca: un duro colpo di Stato. Un duro
colpo, s, perch lo Stato che regala le frequenze per ventanni mentre il panorama
televisivo (e di internet) in evoluzione. Ma
la notizia non bella soltanto per Mediaset.
Anche per leditore di Repubblica, Carlo De
Benedetti, che detiene due frequenze ereditate dal vecchio sistema in analogico.

modesto, cos come il contributo finanziario Ue rispetto a


quello che deve essere garantito dai due Stati interessati.
Firmato Siim Kallas, vicepresidente del governo Ue e responsabile dei Trasporti.

Il ministro Corrado Passera ( FOTO ANSA)

AL NETTO della questione


a chi toccher il bicarbonato, insomma, la situazione
parecchio ingarbugliata e in
Francia lo sanno assai bene soprattutto i pro-Tav come il socialista Jean-Jack Queyranne,
presidente del Consiglio della
regione Rhone-Alpes, quella
di Lione: Chiedo solennemente al governo di rispettare
la parola della Francia a favore
della Lione-Torino, tanto pi
che Parigi pagher solo il 25%

del costo totale del tunnel di


base. Speranzoso, ovviamente, il fronte contrario allAlta
velocit qui in Italia. Spiega Tobia Imperato, anarchico, uno
dei 46 indagati per gli scontri
in Val di Susa dellestate scorsa: C almeno il riconoscimento delle motivazioni del
movimento, che non sono
campate in aria: da ventanni
che stiamo dicendo che lopera inutile, che il rapporto rischi-benefici negativo e che
la pagheranno le generazioni
future. Ora questo diventa materia di discussione di un governo.
ANGELO BONELLI, leader dei Verdi, invita Monti a ripensarci: Riconosca di aver
fatto una valutazione sbagliata
sulla Torino-Lione e fermi un
progetto inutile, dannoso e
che far crescere il debito pubblico italiano. Oggi evidente
a tutti che sul Tav in Val Susa
c una ferocia ideologica che
si trasformata in un costo salatissimo per i contribuenti: a
pochi chilometri dal tracciato
che si vuole costruire esiste
gi una linea ferroviaria per il
trasporto merci potenziata di
recente e che viene utilizzata
solo per 2,5 milioni di tonnellate quando ha una capacit di
20 milioni. I dubbi della Francia, per, non fermano gli
espropri. E nemmeno il Tar:
quello del Piemonte ieri ha respinto la richiesta di sospensiva durgenza avanzata da alcuni cittadini dellalessandrino i
cui terreni sono interessati dai
lavori del Tav-Terzo Valico.
Mar. Pal.

pagina 6

E il nome di Bossi
sparisce per sempre
dal simbolo della Lega

LA COMICA FINALE

l nome di Umberto Bossi viene


definitivamente cancellato anche dal
simbolo della Lega Nord. Ieri una
comunicazione ufficiale stata inviata da Mario
Cavallin, della segreteria federale del Carroccio,
a tutte le segreterie nazionali e provinciali del
partito: Con preghiera di inoltro alle sezioni vi
inviamo il nuovo simbolo della Lega Nord per

l'Indipendenza della Padania da utilizzare in ogni


ambito. Prosegue cos lopera di
debossizzazione del partito. Maroni ha parlato di
un ritorno al passato visto che il nome Bossi
era stato inserito solo nel 2008 e il nuovo
statuto, approvato il primo luglio, ha dunque
ripristinato il vecchio simbolo con la scritta
Padania in basso.

B. C MA NON SI VEDE
Declina linvito dei Cristiano-riformisti
La nuova linea: sobriet, ma ci credono in pochi
di Paola Zanca

ngelino Alfano sale sul


palco dell'hotel Ergife,
guarda la platea piena di
ventagli che sventolano e
ringrazia: Questa meravigliosa
sala piena la prova che il nostro partito riuscito ad aggregare non sulla base del potere
ma sulla base di valori, siamo
una comunit. Due metri pi
in l, una signora onora il segretario: Io c'ho sto piede che
nun gliela faccio pi.
Anche lei arriva da Testa di Lepre, campagna appena fuori
Roma, prima che l'Aurelia prenda la via del mare. Anche lei, come gli altri del centro anziani
che riempiono la sala, ha preso
il pullman subito dopo pranzo

ed arrivata qui, in questo albergone a venti chilometri da


casa. A fare cosa? Molti non lo
sanno. Le telecamere dei tg li intervistano, le confessioni arrivano in diretta. E forse, maligna
pi di qualcuno, per questo
che Silvio Berlusconi alla fine
ha deciso di non venire. Agli arzilli partecipanti del convegno
(per la verit, non particolarmente sconfortati dalla notizia)
qualcuno ha detto che stata la
polizia a consigliargli di rimanere a casa, perch in mezzo a loro avevano individuato un
gruppetto di facinorosi venuti
solo per fare casino. Gli organizzatori, tra loro, dicono che
ha fatto bene a lasciare ad Alfano il palcoscenico almeno ancora per un po'. Lui, Alfano, ac-

LOGHISMI

Cos vola
il perizoma

evessere stato Sandro Bondi a suggerire al Capo il simbolo del nuovo partito: laquilone tricolore. Lex ministro-poeta ha
folgorato B. sulla strada di Pascoli: C qualcosa
di nuovo nel sole, anzi dantico: io vivo altrove, e
sento che sono intorno nate le viole. Qualcosa
di nuovo anzi dantico come Forza Italia. Fa
niente che il viola porta sfiga, ma il coraggio del
Cavaliere non teme superstizioni. Laltra notte,
a Palazzo Grazioli, Cicchitto faceva il pettirosso che saltava, mentre Alfano la
lucertola il capino mostrava tra
le foglie aspre del fosso. Aspre
assai le foglie del fosso in cui
precipitato Alfano. Come al solito ha rovinato tutto il cinismo a luci rosse di B.: Pi che
un aquilone mi ricorda un perizoma. E la poesia andata a
puttane.
fde

campa la scusa di un impegno


che lo ha trattenuto. La verit
che sarebbe stato un peccato
farsi rovinare il debutto, la scena ufficiale della sesta discesa
in campo, da quei trecento vecchietti decisamente troppo
spontanei.
PER AMOR di cronaca, che l
ci fosse un convegno di un partito vicino al Pdl, agli anziani di
Testa di Lepre lo avevano spiegato. Ci hanno fatto na promessa racconta Alfredo, 85 anni Ci hanno detto che se venivamo oggi, a settembre ce
portano in gita a Napoli, agli scavi di Pompei. Alfredo non uno
che si fa prendere in giro. Ricorda un detto di suo padre: Vai alla piazza e senti parere, torna a
casa a fai come ti pare. Lui, per
esempio, non lo sa se alle prossime elezioni voter Berlusconi.
Non gli dispiace affatto, ma non
dimentica che qualche mese fa
aveva promesso di ritirarsi a vita
privata e invece adesso sta di
nuovo qua. Gi, la vita privata. I
vecchietti dell'Ergife sono scettici: l'ex premier sta cercando di
riavvicinarsi a Veronica Lario?
Mo' vole fa quello del Mulino
Bianco, ma chi ce crede!. Non
che gli rimproverino un granch. Le belle ragazze piacciono
a tutti, lui poi ha la televisione,

sono loro che gli si buttano addosso: Nun le vedi pure qua?
Tutte colle zinne de fori!. Ma
evidente che l'immagine dell'ex
premier necessiti di una metamorfosi. Lui ha deciso di lasciare
l'esilio, cos lo chiama, ma sa
che il ritorno in patria costa caro. Dunque dieta, a letto presto
e jogging mattutino. Si sta preparando, in ritiro, conferma il
senatore Pdl Altero Matteoli. Lui
lo ha visto l'ultima volta gioved
scorso, l'ha trovato in forma ma
ammette che a quell'et non si
cambia, Berlusconi Berlusconi, da prenderlo cos. Matteoli per convinto che la partita
sia tutta da giocare: C' un dato
che ci fa sperare: l'Italia non
mai stata di sinistra. E ora che
sulla carta Bersani favorito,

Lex premier
e la strategia per
far dimenticare
il bunga bunga
Al convegno
4 pullman di un
centro anziani

Berlusconi ancora una volta


scende in campo per evitare che
vinca. E quando fa cos, lui forte. Il nuovo corso, comunque,
deve esserci: L'ambizione
quella di essere capaci di ridare
speranza, ma con argomenti
credibili prosegue l'ex ministro In passato abbiamo vinto
con un po' di arroganza, promettendo tutto e il contrario di
tutto. Finora abbiamo vinto sul
sogno, oggi dobbiamo parlare
di realt. Anche le fantasie del
bunga bunga vanno, almeno ufficialmente, archiviate. C da
recuperare il voto di quellelettorato femminile, le casalinghe,
il pubblico del pomeriggio di
Mediaset, che dai festini di Arcore rimasto un po scottato. Dice ancora Matteoli: Anche a
quel mondo bisogna ridare speranza e tranquillit. Quello stile un po' eccentrico di fare politica si chiuso sostiene anche il deputato Pdl Francesco
Paolo Sisto Ora Berlusconi cerca correttamente di eliminare le
occasioni di scandalo e di riproporre all'opinione pubblica valori antichi e modernissimi. il
momento, come diceva Aldo
Moro, della stagione dei doveri.
Serve all'individuo e tranquillizza la societ.
TRANQUILLIZZARE la
parola d'ordine. Non solo gli italiani, ma anche il partito. Basta
con gli ignoranti, come li chiama qualcuno, stop alle improvvisazioni di persone che non
avevano mai fatto politica e sono state candidate. Consigli seguiti quasi alla lettera, con la richiesta di dimissioni inviata
niente meno che a Nicole Minetti. E poi moderare gli attacchi a
Monti: fino a due settimane fa
voleva uscire dall'euro, ora ha
ordinato di non fare campagna
contro il presidente del Consiglio. Morigeratezza anche per le

Silvio Berlusconi
si ricandida
nel 2013
(FOTO LAPRESSE)

casse di famiglia, dove tra poco,


fortuna vuole, arriver anche il
settimo nipotino: prima delle
elezioni del 2008 compr Ronaldinho, ora vende Ibrahimovic e Thiago Silva perch per
una cifra cos non si pu dire di
no, sarebbe da irresponsabili.
Intorno per non detto che
siano pronti e fedeli alla linea. Lo
scherzetto dell'Ergife stato tutto organizzato dal questore della Camera nonch anima dei
Cristiano-riformisti Antonio

LINTERVISTA Oliviero Toscani

Il suo ritorno? Un suicidio pubblico di massa


di Fabrizio dEsposito

liviero Toscani vede il ritorno di SilOapocalittica:


vio Berlusconi con unimmagine
il primo suicidio di massa in Italia. Per il creativo, il Cavaliere
sar come il reverendo Jones che guid alla morte nel 1978 un migliaio di

seguaci della sua congregazione.


una foto devastante.
Ragazzi, lItalia alla prova del nove.
Berlusconi vuole immolarsi per il Paese, fare il primo suicidio pubblico di
massa.
Di massa?
Tutti quelli che lo voteranno final-

Oliviero Toscani (FOTO LAPRESSE)

mente capiranno che sono morti. Ci


sar un rogo di piazza. Altro che Giordano Bruno.
Un ritorno senza speranze.
Lui diventato un disastro, sembra di
plastica. inguardabile. Cazzo questa
la bellezza del made in Italy di cui ci
vantiamo? Non scherziamo.
Eppure si sta ripulendo.
Vuole rinnegare la Minetti,
ha chiesto scusa per la mancata rivoluzione liberale, appoggia Monti.
Non funzioner, gli italiani non
sono stupidi. Berlusconi ormai un caso clinico per gli psichiatri. tornato per un solo
motivo.
Cio?
Il culto della personalit. Lui
un soviet vivente. Lincarnazione dello stalinismo e voi poveri
comunisti di me..a dovreste
aiutarlo e comprenderlo. Lui

Non
funzioner
di plastica,
inguardabile
Se rivince
siamo
dei dementi

vuole solo amore, affetto, vuole che


gli stampiamo un bacino sul parrucchino. Eddai, diamogli un po daffetto, ci sar da divertirsi. Aiutamolo a
tornare sotto tiro.
Una farsa tragica.
Dai che Grillo si divertir come un
matto con lo psiconano.
Magari sinventer qualche numero nuovo. La sobriet, per esempio.
Non ci riuscir. Io ho sempre detto
che Berlusconi assomiglia a Carlo
Dapporto. Con la differenza che il primo un politico, il secondo un comico. Oggi anche il Cavaliere un comico. Credetemi, ci sar da ridere.
E se ce la far? I sondaggi degli
amici lo danno persino al 30 per
cento.
Impossibile. Non sono pessimista.
Persino nel suo partito ci sono persone che non lo vogliono pi. Se accade
allora andiamo via. Avr vinto la de-

menza italica. I cittadini saranno come quei vitelli che cercano il macellaio.
Tutti parlano del suo ritorno, in
ogni caso.
Ed quello che voleva. Manco Ges
Cristo tornato. Lui s. Il suo narcisismo, il suo edonismo hanno bisogno di tanti baci forti sul doppiopetto.
Un aquilone come simbolo, ammesso che sia vero.
E che vuol dire? Non vuol dire nulla.
Berlusconi non sa dosare il gusto.
Mette troppo sale o troppo zucchero.
E troppo gusto fa schifo.
Alfano invece risultato insipido.
Poverino. Un maggiordomo vero.
A sentire lei sar un ritorno patetico (Toscani allegro per tutta
lintervista, ndr).
Sar uno spettacolo fantastico. Ma ci
pensate? Un suicidio di massa. Una roba mai vista.

Sabato 14 luglio 2012

ggi si presenta a Roma il Partito della


Rivoluzione. Il leader Vittorio Sgarbi
ha anticipato i punti salienti del
programma elettorale: diffusione del modello
Slow Food (stile di vita pi sobrio nel rispetto
della natura, qualit dei prodotti agroalimentari,
consumo di prodotti a chilometro zero), riapertura
delle case chiuse e quindi allabrogazione della

Sgarbi lancia il Partito


della Rivoluzione:
riapriamo le case chiuse

in tribunale

Imma De Vivo
La paghetta
da disoccupata

nterrogata
dai giudici
di Milano, ieri la gemellina Imma De
Vivo ha candidamente
ammesso di godere del
sostegno di Brelusconi:
Adesso non svolgo alcuna attivit, ho avuto
di recente degli aiuti da
Berlusconi, tre bonifici,
due da 15mila e uno da
30mila euro.

Silvia Trevaini
440 mila euro
per una casa

ilvia Trevaini, giornalista Mediaset, al pm che le


chiedeva motivo dei 440mila euro versati
sul suo conto dallex premier nel 2009, ha risposto:
Penso sia stato un gesto affettuoso, mi sono serviti
per lacquisito della seconda casa. La prima, comprata nel 2006 sempre grazie a
Berlusconi, lho venduta.

Chiara Danese
Lostinata
Miss Piemonte
Mazzocchi. E tra pullman, affitto della sala, hostess e buffet il
mancato debutto di Berlusconi
costato, occhio e croce, almeno cinquanta mila euro.
Alfano sta ancora parlando. Gli
anziani di Testa di Lepre gi si avvicinano ai piatti di penne al pomodoro e farfalle al pesto. Qualcuno ancora rimane ad ascoltarlo, ma sente male. Voceeeee,
gli urlano dalla sala. Angelino sistema il microfono e si scusa:
L'altezza, a volte, danneggia.

LA COMICA FINALE

on lamica
Ambra
Battilana,
Chiara Danese
resta
ferma
sulle sue posizioni: risarcimento per le offese subite
durante le serate bunga
bunga. Ha dichiarato: Il
premier dopo lultima barzelletta sconcia si fece portare una statuetta di Priapo
e la fece girare tra le ragazze, chiedendo loro un gioco sconcio al quale n io n
Ambra ci prestammo.

cosiddetta Legge Merlin, istituzione di un


Ministero del Tesoro dei Beni Culturali,
introduzione del doppio prezzo (euro/lira) per
facilitare il controllo dei consumatori sulla
speculazione dei prezzi, limite massimo del 35% per
la pressione fiscale nonch abolizione delle Regioni.
Infine: apertura dellanno scolastico al primo
ottobre e cominciare le lezioni solo dopo le 10.

Nicole Minetti fa la dura:


Non mi dimetto
SE NE VA A PARIGI NEL GIORNO DELLUDIENZA RUBY
E NEGA DI AVER RICEVUTO PRESSIONI DA BERLUSCONI
di Gianni Barbacetto

e Davide Vecchi
imissioni? Io? Non ho
mai pensato di darle, n
di lasciare la politica,
non scherziamo. Nicole Minetti risponde da Parigi,
dove sta trascorrendo alcuni
giorni di vacanza, ma, si lamenta, qui piove. Raggiunta
telefonicamente dal Fatto Quotidiano, la consigliera regionale
che coordinava le olgettine
nega di aver ricevuto linvito
ad abbandonare il Pirellone da
Silvio Berlusconi, impegnato a
ripulire la propria immagine
politica. Assolutamente no, ripeto: non ho mai pensato di dimettermi. Inutile insistere:
Non so nulla.

MINETTI sembra divertita: si


rialza il sipario. Ieri mattina ha
smentito di volersi dimettere
con una breve dichiarazione al
sito di Panorama: Non ho presentato nessuna lettera di dimissioni, sono tranquilla e rimango al mio posto, ma non fatemi dire altro. Al Fatto ha poi
aggiunto: Luned torner a Milano e se ci sar qualche novit
la dir, ma adesso non ho nulla
da spiegare o comunicare. Berlusconi vuole farla passare come capro espiatorio? Non so,
arrivederci. Delle sue dimissioni nessuno era al corrente,
n in Regione, n al quartier generale del Pdl in viale Monza.
Eppure una delle persone pi
vicine in questi giorni allex
premier garantisce al Fatto: La
richiesta partita direttamente
da Arcore e se non luned prossimo, al pi tardi quello successivo Minetti presenter le dimissioni, ormai deciso. Con

la sua vistosa assenza, ieri si


chiusa a Milano la prima fase del
processo Ruby con imputato
Berlusconi. Convocata come
testimone, Minetti non si fatta
vedere, scatenando le ire dei
pm Ilda Boccassini e Antonio
Sangermano, che hanno chiesto che fosse multata (richiesta
respinta) e poi hanno rinunciato alla sua testimonianza.
Cos il dibattimento riprender
il 5 ottobre, dopo la pausa estiva, con la sfilata dei testimoni
della difesa. Gli house organ
berlusconiani (Il Giornale e Libero) da settimane vanno ripetendo che il teorema Ruby stato
fatto a pezzi, che crollata la
contorta torre di bugie, ripensamenti, malignit e invidie,
che il grande romanzo perverso che i giornali hanno imbastito si sfarinato balla dopo balla, smentita dopo smentita.
Non sembra, se ci si attiene ai
fatti. Laccusa pi grave contestata a Berlusconi quella di
concussione, per aver fatto
pressioni, la notte del 27 maggio 2010, telefonando pi volte
da Parigi ai funzionari della questura di Milano, per indurli a rilasciare la minorenne Karima El

Mahroug detta Ruby fermata


per furto. Non c stata concussione, dicono in aula i funzionari di polizia, prima fra tutti Giorgia Iafrate, che ha sostenuto di
aver deciso di affidare Ruby a
Minetti per evitare che una minore passasse una brutta notte
in questura. Ma restano i fatti: le
telefonate di Berlusconi ci sono
state, le sue pressanti richieste
sono state ammesse anche dai
funzionari. E gli agenti di polizia
sentiti nel processo hanno confermato il clima di pressione e
concitazione di quella incredibile notte. La funzionaria minimizza? normale che lo faccia
chi vittima di pressioni.
Nessun processo per concussione o per estorsione si pu basare sulle dichiarazioni di chi ha
subito richieste e si piegato ad
accettarle. Laltra imputazione
quella di prostituzione minorile: Berlusconi avrebbe compensato Ruby per la sua partecipazione ai festini di Arcore.
Ma secondo la difesa dufficio
delle testate di casa, il bunga-bunga sarebbe smentito dalle contraddizioni delle ragazze
che hanno partecipato alle serate. vero che ci sono le bugie

di Michelle Coincecao (documentate peraltro dalla stessa accusa). O le smentite delle olgettine (pagate e mantenute
ancor oggi dallex presidente
del Consiglio, per sua stessa ammissione). Ma ci sono anche i
racconti spontanei registrati
nelle intercettazioni telefoniche. E i resoconti delle ragazze
che hanno rotto il fronte delle
olgettine, da Ambra Battilana
a Chiara Danese, da Imane Fadil
a Melania Tumini, da Maria Makdoum a Natasha Teatino.
NEI CONFRONTI di alcune
di loro (specialmente Ambra),
la tattica difensiva processuale
e mediatica stata quella di dire: non sono credibili perch
sono delle poco di buono, altro
che fiori di virt scandalizzate
da quel che avevano visto. Manovra moralmente odiosa, che
rivanga vecchie e dolorose storie di ragazze dalla vita difficile.
Ma soprattutto tattica suicida:
sarebbe lammissione che ad
Arcore venivano convocate
giovani donne con in curriculum la voce: rapporti sessuali a
pagamento. Se ne riparler a
ottobre.

Screditare
le ragazze
rischia di essere
un boomerang
Le olgettine:
ci mantiene
ancora lui

FORZA GNOCCA

IL CAPRO ESPIATORIO DEL MODELLO CARFAGNA


Minetti capro espiatorio del
modello Carfagna? Baster farla
Nfuoriicole
dalla politica per ridare verginit
ai criteri di selezione delle donne dentro luniverso berlusconiano?
Forza Gnocca ha una storia antica ed
proprio una telefonata tra la Minetti e la sua amica Barbara Faggioli a
fissare linizio di tutto. Ecco come Nicole parla di Mara: Facciamo come
la Carfagna. Un po di gavetta lho fatta. Non pensare che Mara ne abbia
fatta tanta di pi. A lui gli fa comodo
mettere me e te in Parlamento, perch dice me le sono levate dai coglioni, lo Stato le paga lo stipendio. Un
concetto chiaro. Davvero finir il
tempo delle Minetti come ha detto
ieri Daniela Santanch? Del resto, la
prima sfuriata di Veronica Lario, ancora prima del ciarpame senza pudore delle veline alle Europee del
2009 (Barbara Matera, Lara Comi,
Licia Ronzulli) e dello sfogo contro il

marito malato e maiale andato a


Casoria per il compleanno di Noemi
Letizia, dicevamo la prima sfuriata
avvenne per un complimento di B. alla Carfagna: Se non fossi sposato, la
sposerei subito.
In origine, dunque, la Carfagna. Ma
anche Mariastella Gelmini e Michela
Vittoria Brambilla. Le tre ministre
protagoniste dellestate del 2008,
quando comincia a montare londa
degli scandali a luci rosse dellallora
premier, ossessionato e logorato dalla sua satiriasi. La parabola di Forza
Gnocca ha tante zone dombra e riguardano tutte il livello politico del
bunga bunga. Come il mistero delle
intercettazioni hard sulle tre ministre
citate: una a Milano e cinque a Napoli, mai uscite. Disse poi un giorno la
parlamentare finiana Angela Napoli:
Non escludo che qualche deputata
si sia prostituita. Le elezioni politiche
del 2008 hanno portato a Monteci-

torio una nutrita pattuglia di Forza


Gnocca, tante deputate lambite dal
sospetto di piacere molto al Capo: Elvira Savino (un tempo intima e coinquilina di Sabina Began, lApe Regina
dellharem di Palazzo Grazioli), Gabriella Giammanco, Annagrazia Calabria, Mariarosaria Rossi, Michaela
Biancofiore.
NON MANCANO, ovviamente, i quadri locali e di partito di Forza
Gnocca. Tra i primi spicca la presenza di Francesca Pascale, consigliere
provinciale di Napoli e soprattutto indicata come attuale fidanzata del
Cavaliere (anche la Minetti, peraltro,
ha ammesso una relazione con lanziano B.). Tra i secondi, la bellezza pi
evidente ha il volto di Graziana Capone, lAngelina Jolie di Bari balzata
nella prima fila delle predilette con
linchiesta pugliese sulle escort procacciate da Tarantini. Oggi, la Capo-

ne, lavora a stretto contatto con B. a


Palazzo Grazioli. Come in ogni harem
che si rispetti la solidariet femminile
non esiste. Piuttosto, a dominare lodio. Il bersaglio preferito stata la
Carfagna, accusata pubblicamente
da Alessandra Mussolini di avere una
storia con il finiano Italo Bocchino
quando ci fu lo strappo del presidente
della Camera. Di qui il soprannome
malevolo di Mara Hari. Non solo. La
Carfagna, la Gelmini, Stefania Prestigiacomo, nonch Daniela Santanch
(in una fase precedente) trasportano
Forza Gnocca nella cordata di Gianni
Letta con i loro rapporti con il faccendiere pregiudicato piduista e piquattrista Luigi Bisignani. Qual stata la
natura vera di questi link? La Gelmini
fu persino scortata da Bisignani a Palazzo Grazioli per essere raccomandata in vista del triumvirato dei quarantenni che avrebbe dovuto reggere
il Pdl. Poi non se ne fece pi nulla. In

Nicole Minetti (FOTO EMBLEMA)

questa cricca, a finire nel mirino dellodio la Brambilla. Il vecchio faccendiere la chiama per telefono brutta
mignotta, mentre Chi di Alfonso
Signorini, fidatissimo pink-magazine
di Arcore, regala una chicca clamorosa. Incrociando la Brambilla a un
evento, la Gelmini sibila un feroce:
Cagna. Tutta colpa della promozione a ministra della rossa Michela Vittoria, che riusc a mettere piede nelle
riunioni di Palazzo Chigi proprio nei
roventi giorni dello scandalo di Noemi
Letizia.

Ed per questo che lintervista della


Santanch ieri su Repubblica va
decifrata con attenzione. Riposizionatasi su altri lidi, lex sottosegretaria
dice chiaramente: Non sar io la
donna del ticket con Berlusconi ma
non devono esserlo nemmeno le altre. Questa la frase: Non deve essere una professionista della politica. Ogni riferimento alla Carfagna o
alla Gelmini puramente voluto. Forza Gnocca viva e lotta con Silvio (anche senza la Minetti).
fde

pagina 8

POTERE INTERNET

LE NUOVE PAROLE
Android

Storify

App

Hashtag

Troll

Sistema operativo per


dispositivi mobili,
smartphone inclusi. A
differenza di Apple open
source (pu esser modificato
anche dagli utenti). Basato su
Linux, stato sviluppato da
Startup Android Inc.

Piattaforma che consente


di aggregare in ordine
temporale i contenuti
prodotti sui social media,
da Twitter a Facebook
unendo status, video e
immagini, in base a un dato
argomento.

Software gratuito o a
pagamento da installare su
dispositivi mobili per
giocare, ascoltare musica,
leggere quotidiani. A luglio
2012 quelle sviluppate con
Android sono 480mila, oltre
500mila quelle Apple.

Termine che su twitter


preceduto dal # e che svolge
la funzione di aggregatore.
Viene incluso nel tweet (max
140 caratteri). Cliccandolo si
leggono i messaggi degli altri
utenti sulla piattaforma in cui
contenuto.

Indica un utente che si


inserisce nelle conversazioni
online con lobiettivo di
disturbare chi partecipa. Di
solito si nasconde dietro
lanonimato, sia attraverso
semplici nick name che
usando programmi specifici.

SUN VALLEY,USA / MERCATO DEL FUTURO

MONTI VENDE LITALIA


AI GURU DELLA NEW ECONOMY
di Giampiero Gramaglia

l Prof e i guru: tra profumi di


miliardi e cortine di riserbo,
Mario Monti partecipa alla
30a edizione della conferenza Allen & Co., a Sun Valley, localit sciistica sulle Montagne Rocciose, nellIdaho. Levento rigorosamente a porte chiuse: il premier viene intervistato da Charlie
Rose, anchorman della Cbs, davanti ai vip dei media americani e
della high tech. Politici, ce ne sono pochissimi: Mitt Romney, candidato repubblicano alla Casa
Bianca, non si fa vedere, anche se
qui vicino americanamente
parlando, pur sempre un migliaio
di chilometri a raccogliere fondi
nel Wyoming. C, invece, uno
dei suoi possibili vice, Chris
Christie, governatore del New
Jersey.
Alla cena che, laltra sera, ha inaugurato lesclusivo appuntamento
cerano oltre cento persone, tutte a casa di Herb Allen, nipote del
fondatore della banca dinvestimenti che gestisce liniziativa:
Herb aveva ospiti con Monti e il
presidente Fiat John Elkann il sindaco di New York Michael Bloomberg e quello di Chicago Rahm
Emanuel, un luogotenente del
presidente Barack Obama; il presidente di Google Eric Schmidt e
lad di Facebook Mark Zuckerberg, Rupert Murdoch con i figli

James ingrassato e Lachlan e


lad di Apple Tim Cook; e ancora
Bill Gates, Warren Buffett, la stilista Diane Von Fustenberg e il direttore della Cia David Petraeus, il
generale che combatt gli insorti
in Afghanistan nella fase pi
cruenta di quel conflitto. Una
compagnia eterogenea, non proprio la congrega ideale per Monti,
che uno simmaginerebbe pi a
suo agio alla analoga annuale conferenza economica di Jackson
Hole, nel Wyoming, una sorta di
Davos americana. Che cosa venuto a farci, qui, il premier, in un

IL PREMIER
ALLA DAVOS
AMERICANA
INVITA AD AVER
FIDUCIA NEL
NOSTRO PAESE,
NONOSTANTE NON
ABBIA ANCORA
INCONTRATO IL
GOVERNO GIUSTO

momento che forse non era sbagliato starsene in Italia? Lobiettivo spiegare lItalia ai guru dei
media e dellinternet society.
Il clima positivo, ma c pure
scetticismo. Buffett, il miliardario
di sinistra, dice alla Cnbc che, se
leconomia americana rallenta,
quella europea sta iniziando a
scivolare abbastanza rapidamente; e aggiunge di ritenere che
leurozona non possa andare
avanti cos com disegnata. Buffett, oggi, protagonista dellevento clou di tutta la conferenza,
intervistato da Oprah Winfrey.

Abbiamo dato molto


ma ricevuto poco
Levento blindato, le informazioni filtrano a spizzichi. Durante lintervista di Rose, Gates, il primo del
pubblico a fare una domanda, chiede a Monti in modo diretto se lItalia davvero capace dessere virtuosa e di realizzare le riforme.
Monti, riferisce un industriale italiano presente al botta e risposta,
Gianfranco Zoppas, patron dell'omonima azienda, la prende alla larga: Usa e Ue, sostiene, hanno lo
stesso problema, la capacit di
esprimere una leadership comune. E poi invita ad avere fiducia nellItalia, perch i cambiamenti culturali richiedono tempo: dice che
le banche italiane sono solide; che

sulla riforma del lavoro c ancora


molto da fare; che il popolo italiano
non ha finora incontrato il governo
giusto ma mica lo si trova per strada- e che lItalia ha finora dato molto e ricevuto poco, con un riferimento agli strumenti di sostegno
europei; racconta della banda larga e pure di DigItalia; e conferma
che non si ricandider nel 2013.
Certo, non sarebbe proprio la giornata giusta, per venire a sciorinare
lItalia che verr, dopo che Moodys ha di nuovo retrocesso la credibilit del Paese. Ma i mercati
paiono indifferenti allagenzia di
rating. E, in questazione di promozione sulla scena internazionale, il
premier pu partire dallanalisi recente del Fmi, che ha promosso il
suo governo e ne ha lodato lambiziosa agenda, pur mettendo in
evidenza i rischi di contagio permanenti nelleurozona.
A Sun Valley, del resto, c pure
gente che fa il tifo per un euro forte
lo stesso Buffett e che giudica
lItalia fortunata ad averlo come
premier magari, avevano conosciuto il suo predecessore . C
pure una mini-protesta, in questa
localit che stata la seconda casa
di molti nomi celebri: Ernest Hemingway e Gary Cooper, Clarke
Gable e la famiglia Kennedy, prima
che i ricchi e potenti ne facessero un feudo. Unavanguardia di Occupy, cinque persone, si sdraia a
terra davanti

DOMINI WEB / IN BARBA AGLI STATES

LA GUERRA PER GLI INDIRIZZI LIBERI


di Eleonora Bianchini

web liberalizzati e ad hoc, scritti in


Dperunomini
alfabeto diverso dal nostro e accentati,
ampliare la circolazione internazionale attraverso la Rete. L'innovazione duplice ed
stata accordata da Icann, acronimo di Internet
Corporation for Assigned Names and Numbers, ente privato e no profit che si occupa
dell'assegnazione dei domini e della gestione
degli indirizzi ip. I primi segnali sono arrivati
mercoled, da quando cio possibile registrare i domini '.it' con laccento e caratteri non
latini. Oltre a chi gi fa parte dell'Europa dei 27,
possono farlo i Paesi dello Spazio economico
europeo (See), che includono Islanda, Norvegia e Liechtenstein, oltre a Vaticano, Repubblica di San Marino e Svizzera. Questo significa
che, oltre a papa.it,sar possibile registrare 'pap.it'. A questo si aggiunge la proposta di
Icann, che da gennaio ad aprile ha raccolto le
domande di societ pubbliche e privati che intendono creare la propria estensione su misura. Per ora sono 22 quelli disponibili di primo livello (tld, top level domain), come
.gov, .com, .edu, .net e 280 di livello nazionale,
ad esempio .it, .uk, .fr. E le richieste promosse andranno online a met del met 2013. Da
l vedremo sbarcare in rete, ad esempio, domini come '.drink' o '.apple' che consentiran-

Gac, Government Advisory Committee, costituito da supervisori internazionali per garantire


maggiore indipendenza dal governo Usa. A fronte del trasferimento del controllo i Brics e - pi in
generale - le economie emergenti hanno fatto
pressione affinch la supervisione dei domini, e
Fiat ha gi speso 2 milioni
dunque della Rete, non fosse esclusivamente apper avere il via libera
pannaggio del governo americano. I tld erano
online da molti anni e gli utenti si erano abituati,
Ma i costi sono elevatissimi. Il solo inoltro della aggiunge De Martin, convinto che alla base della
richiesta, senza garanzia di risposta positiva da liberalizzazione prevalga la volont di Icann di
parte di Icann, era di 185mila dollari. E l'opera- fare business. E a confermarlo sono le previsiozione di liberalizzazione frutter all'ente circa ni quintuplicate sulle entrate nelle casse dell'en350 milioni di dollari, il quintuplo del suo budget te di controllo.
annuale. Icann ha colto le richieste di altri pae- Il nodo costi ha ampiamente scremato il ventasi, in particolare la Cina, di aprire il mercato ai glio di aziende, enti e persone giuridiche dispodomini, spiega Juan Carlos de Martin, co-fon- sti a creare un registro autonomo. A livello mondatore del Centro Nexa su Internet e Societ del diale ci sono state soltanto 1930 richieste, di cui
Politecnico di Torino. L'ente, infatti, che prima 884 provenienti da aziende statunitensi. Dalla
dipendeva dal Dipartimento del Commercio Cina ne sono arrivate solo 41. In Europa, 70 dalla
americano, ha siglato nel 2009 un accordo con il Germania, 54 dalla Francia, 19 dall'Olanda e appena 16 dall'Italia. Fiat ne ha
avanzate ben dieci tra cui '.abarPRONTA LOFFENSIVA DELLE
t', '.alfaromeo', '.fiat', '.lancia' e
'.maserati'. Quindi ha gi speso
GRANDI AZIENDE CONTRO
quasi due milioni di dollari senza la garanzia dell'approvazioLA DITTATURA DEI .IT O .COM
ne da parte di Icann, osserva
Domenico Laforenza, direttore
IN BALLO MILIONI DI DOLLARI
dell'Istituto di Informatica e Teno alle aziende di rafforzare il proprio brand.
Otterranno via libera le proposte che rispettano la propriet intellettuale e sono pertinenti rispetto al profilo del richiedente.

lematica del Cnr, al cui interno opera Registro.it,


lorganismo responsabile dellassegnazione e
della gestione dei domini '.it'. Oltre a Fiat, Aruba
che ha richiesto '.cloud' insieme ad altre sei
aziende nel mondo, poi Bnl, Hotel Cipriani, Gucci, Lamborghini e Praxi che intendono personalizzare ancor pi in rete il proprio brand. Ma il
costo della richiesta non si ferma ai 185mila dollari a fondo perduto. Bisogna dimostrare a
Icann prosegue Laforenza che si provvisti di
una infrastruttura che riesca a sostenere il funzionamento del registro, dalla tecnologia al personale specializzato. Costi elevati che alcune
societ decidono comunque di sostenere. il caso del '.roma', richiesto dall'azienda Top Level
Domains con sede nelle Virgin Islands a cui, ad
esempio, potrebbe essere interessato il Comune di Roma. Eppure tra le imprese affiorano le
critiche di chi, al contrario, ritiene inutile la spesa, perch il motore di ricerca non ha bisogno
dell'estensione per riconoscere l'indirizzo web
di un'azienda o di un'amministrazione. Inoltre,
mancano studi relativi alle proiezione dei ricavi
per le societ derivanti dall'operazione Difficile prevedere il potenziale volume d'affari conclude Laforenza Per, quando stato registrato
'.it', non ci aspettavamo di arrivare a oltre 5,4 milioni di siti con questo dominio. Un boom inaspettato. Che potrebbe replicarsi con la liberalizzazione voluta da Icann dal prossimo aprile.

Sabato 14 luglio 2012

POTERE INTERNET

LE CIFRE

2,2 mld

4,2 mln di mld 48,7 mld 11,6 mld 37,9 mld

Gli utenti

Business 2016

Ricavi Amazon

Ricavi Ebay

Ricavi Google

Cos suddivisi: Asia 44,8%,


Africa 6,2%, Europa 22,1%,
Nord America 12%, America
Latina e Caribe 10,4%, Medio
Oriente 3,4%, Australia 1,1%.

Il giro daffari delleconomia


digitale entro il 2016 nei paesi
del G20 (Boston Consulting
Group). Questo mercato
cresce dell8-10% allanno.

Questo il guadagno della


compagnia di commercio
elettronico statunitense
con sede a Seattle, nello
stato di Washington.

Gli utili del 2011 della


piattaforma che offre ai
propri utenti la possibilit
di vendere e comprare
oggetti sia nuovi sia usati.

Il motore di ricerca per


Internet lanno scorso ha
guadagnato quasi 38
miliardi di dollari (fonte:
Barclays Capital).

Il lato oscuro

MONDI PARALLELI / FO CUS

Disegno di Maurizio Ceccato

di Pasquale

Rinaldis

l nome che le stato affibbiato, darknet o


deep web in Italia
Internet nascosto lascia ampio spazio allimmaginazione, ma quando vi si
entra si pu avere davvero la
sensazione di compiere una
discesa agli inferi. Perch
vero, esistono territori in
Internet, cui non si accede
attraverso i comuni browser,
ma previa installazione sul
proprio computer di appositi software liberi, come Tor
e I2P, che garantiscono lanonimato nella rete pi conosciuta e permettono contemporaneamente di navigare in quelle che possono esser percepite come reti parallele, progettate per essere
impossibili da monitorare e
non indicizzate dai popolari
motori di ricerca, trattandosi di protocolli di routing che
usano molteplici strati logici
di computer e di crittografia,
a cipolla e molti siti, invece di avere il suffisso .it o
.com, usano il .onion.

La nuova
Via della seta
Sbagliato pensare che sia lopera di qualche hacker: Tor,
per esempio, nasce nel 1995
come progetto della Marina
degli Stati Uniti per impedire
che le conversazioni venissero intercettate e da allora ha ricevuto finanziamenti persino
da Google. Facile, per chi vi
accede per la prima volta, avvertire leuforia di sentirsi
protetti dal mantello dellinvisibilit: ma questa lascia ben
presto il passo alla constatazione delle implicazioni negative di questo espediente. In
Silk Road, uno dei negozi virtuali pi famosi di questo
mondo underground, tutto
possibile, essendo una vera e
propria zona franca, un mer-

DARKNET
VIAGGIO
NEGLI ABISSI
DELLA RETE
cato nero dove non esistono
regole ed possibile imbattersi in bazar dove poter comprare qualsiasi tipo di arma o droga pagando con una moneta
che non viene valutata a Wall
Street, il Bitcoin, ma si sa che
uno equivale a 3,74 euro.
possibile anche farsi una nuova identit, grazie allacquisto
di documenti falsi. Oppure dilettarsi con la pornografia. Di
tutti i tipi. E in assoluta tranquillit e sicurezza, perch
qui lanonimato una garan-

TRA
DISSIDENTI
CINESI E
TRAFFICANTI
DARMI: UNA
ZONA FRANCA
A CUI SI
ACCEDE
ATTRAVERSO
APPOSITI
SOFTWARE

zia. Pu esser mai catturato un


fantasma in un mondo fantasma?
Una volta risaliti in superficie,
per, le percezioni cambiano.
Soprattutto dopo aver ascoltato il parere di chi dellargomento privacy ha fatto loggetto della propria battaglia
personale. Marco Calamari,
esperto di difesa della privacy
online e fra gli ideatori del Progetto Winston Smith, che assegna ogni anno i Big Brother
Awards a individui o aziende
che si sono distinti per il loro
comportamento esecrabile
nei confronti della privacy degli internauti, confessa che il
deep web semplicemente
non esiste. vero lopposto,
quello che oggi la gente chiama Internet, che considero
lInternet dei turisti.
E per semplificare usa una metafora: Quando noi navighiamo partendo da un comune
motore di ricerca come se
viaggiassimo in gite organizzate, visitando solo parchi a tema; puoi convincerti che esistono davvero le fatine delle
fiabe e che i cattivi perdano
sempre. Poi c il mondo reale, quello vero, che molto
pi complesso. E sottolinea:
In Internet, quella di Google
e Facebook si vede un pano-

Prendiamo il caso della Cina,


dove il regime ha imposto il
Great Firewall of China, il filtro che blocca siti celebri come Facebook, Twitter e Youtube. Molti forum sono censurati, le discussioni sui problemi politici vengono impedite
e molte persone che hanno
postato o inviato email su questioni politiche sono state arrestate e condannate a diversi
anni di prigione.

La voce
degli attivisti

rama immaginario, anzi falsificato. Come nella realt esistono luoghi malfamati: perch,
invece, qualcuno vuol convincerci che in Internet ci siano solo paesi dei balocchi e
poi invoca leggi e controlli
quando si accorge che in rete
ci sono sia i buoni che i cattivi?. Per questo lavere a disposizione uno strumento come Tor deve far riflettere. Ma
da angolazioni diverse, perch reti e contenuti vanno
giudicati
separatamente.

QUI LA MONETA
CORRENTE IL
BITCOIN: VALE
3,74 EURO
NON IL
MONDO DEI
BALOCCHI
DI GOOGLE,
CI SONO SIA
I BUONI
CHE I CATTIVI

Un utente anonimo cinese sul


blog ufficiale di Tor spiega che
lo usa perch sicuro e mi
permette di proteggere il mio
anonimato, quindi non ho
paura di essere arrestato per
aver parlato di questioni politiche. Un altro scrive: Come
attivista per i diritti dei transgender sono spesso contattato da transessuali da tutto il
mondo, in particolare dal medio oriente e dal Sud Asia. Suggerisco spesso ai miei contatti
di proteggersi usando Tor.
Uno svedese, invece: Pur vivendo in un paese scandinavo
uso Tor per pubblicare il mio
blog. Le mie opinioni non sono molto apprezzate tra i miei
colleghi e potrei facilmente
perdere il lavoro. La libert di
espressione non garantita
neanche in una democrazia.
qualcosa su cui lavorare ogni
giorno. Tor ci aiuta a far s che
possiamo esprimerci senza
paura.
Ecco, dunque, che emerge anche il lato positivo delle reti
nascoste: quello di potersi fare garanti della completa libert despressione. Cosa
che, in questi tempi in cui di
privacy non si mai parlato
cos tanto e non la si mai rispettata cos poco, e in un
paese che saffretta a varare
leggi che minano la libert
despressione e dinformazione, si ignora completamente.

IL FENOMENO / DIFFICILE SPARIRE

I DESAPARECIDOS DI FACEBOOK
aperti e poi dimenticati. O che, in caso
Pve,dirofili
morte, diventano pagine commemoratifatte di status e parole cristallizzate. Su Fa-

online in cui sottoscrive l'impossibilit del ripristino, con relativa perdita di foto e contenuti postati fino a quel momento. Altrimenti
possibile disattivare l'account per impedire
l'accesso dall'esterno, anche se alcune informazioni, come i messaggi inviati, possono rimanere visibili agli altri. Tutti salvi per i dati
inseriti, dalle immagini agli i n t e re s s i , nel caso in cui l'utente voglia ritornare.
Ai desaparecidos volontari, si aggiungono per
gli iscritti deceduti che sono circa all'1% del
totale. Secondo uno studio dell'esperto infor-

cebook sono milioni gli account online ma senza 'custode', mentre foto e dati postati continuano la loro vita silente e autonoma in rete.
Tutto rimane congelato spiega Luca Conti,
autore di Fare business con Facebook (Hoepli) in
base alla condizioni di privacy che abbiamo
impostato. Anche se non ci colleghiamo pi, le
informazioni rimangono a disposizione. Insomma, se noi ci dimentichiamo del nostro
profilo, Facebook a ricordarsi di
noi.
LACCOUNT SOPRAVVIVE ANCHE
Al contrario, chi decide di abbandonare il social network pu davvero
ALLA MORTE: SONO TRE MILIONI
ritirare i propri dati dalla piazza virtuale? La soluzione pi drastica l'eI DECEDUTI ANCORA VIVI
liminazione permanente, come indica la policy della piattaforma di ZucSUL SOCIAL NETWORK
kerberg. Basta compilare un modulo

matico Stphane Koch, nel 2010 i deceduti ancora presenti online erano oltre tre milioni.

Se una pagina
per sempre
Per impedire che arrivino alert e poke a un nostro
contatto scomparso prosegue Conti possibile
segnalare il decesso con un documento ufficiale.
Un processo che, una volta recepito dai gestori del
network, cristallizza la pagina e blocca ulteriori
commenti sulla bacheca. E i dati? Per metterli al sicuro possibile versare dai 10 ai 30 dollari ad assicurazioni informatiche, societ specializzate come AssetLock, Deathswitch e Legacy Locker, depositarie di password, dati bancari e ultime volont. Ma
anche in questo caso, non c' nessuna garanzia di
essere dimenticati per sempre dalla rete e dal social
network.
E. Bia.

pagina 10

Sabato 14 luglio 2012

LULTIMA SENTENZA

DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO AL G8
CINQUE IMPUTATI VANNO IN CARCERE
La Cassazione riduce le pene per i disordini di Genova 2001
ma tra i condannati c chi dovr scontare fino a undici anni
di Stefano Caselli

rano in dieci, andranno in


carcere in cinque. E non
per poco tempo, nonostante tre anni di condono per indulto. Lo ha deciso la
prima Sezione penale della
Corte di Cassazione che ha cos
chiuso dopo quelli per le violenze delle forze dellordine il
terzo filone dei processi per il
G8 di Genova, quello per le violenze di strada.
Delle dieci condanne inflitte in
appello per il reato di devastazione e saccheggio (per un totale di quasi cento anni di carcere), la Corte ha confermato
quelle a carico di Alberto Furnaro (10 anni) e Ines Morasca
(6 anni e sei mesi). Esecutive
con sconti di pena compresi
tra un anno e nove mesi anche le condanne di Marina Cugnaschi (12 anni e tre mesi in
appello), Vincenzo Vecchi (13
anni) e Francesco Puglisi (15
anni), annullate senza rinvio,
per il solo reato di detenzione
di molotov.
Annullate con rinvio ad altra sezione della Corte dAppello di
Genova, le condanne inflitte a
Carlo Arculeo, Antonino Valguarnera, Luca Finotti, Dario

Ursino e Carlo Cuccomarino,


affinch un nuovo processo rivaluti il non riconoscimento
dellattenuante di aver agito
per suggestione di una folla in
tumulto.
Ingiustizia fatta, il commento a caldo di uno dei legali.
La sproporzione con le pene
inflitte ai poliziotti della Diaz
(in assenza del reato di tortura)
salta infatti allocchio. Si tratta
ovviamente di processi separati per i quali non poteva e non
potr valere il bilancino, ma
laccusa di devastazione e saccheggio ex art. 419 c.p. di
quelli pesanti: da 8 a 15 anni.
Un reato un po risalente, come ha avuto modo di sottoli-

I legali:
Ingiustizia
fatta
La disparit di
trattamento con
i poliziotti della
Diaz evidente

neare un avvocato durante ludienza in Cassazione, sia per la


scarsit di precedenti nella storia della Repubblica, sia soprattutto per la paternit
storica riferibile al codice
Rocco del 1942. Imputazione
gravissima che aveva stimolato
un appello alla Societ civile e
al mondo della cultura (Genova non finita, dieci, nessuno,
trecentomila) che in poche
settimane aveva raccolto 30
mila firme. Se non nellannullamento delle condanne, si
sperava in una drastica riduzione. Cos non stato.
LODISSEA dei dieci imputati
(oggi di et compresa tra i trenta
e cinquantanni) comincia il 20
luglio 2001, a Genova in via Tolemaide, quando i carabinieri
attaccano senza motivo il corteo delle Tute bianche. Le botte ai manifestanti pacifici scatenano e favoriscono anche lindiscriminata devastazione della
citt da parte dei da allora celebri black-block. Il seguito storia: la morte di Carlo Giuliani in
piazza Alimonda, la macelleria
messicana della Diaz, la vergogna di Bolzaneto. Di quel 20 giugno rimangono ore e ore di riprese video fatte un po da tutti,

Un momento degli scontri di Genova del luglio 2001. In alto, il logo della raccolta firme (FOTO ANSA)

molte finiscono anche in Procura a Genova. Un anno e mezzo


dopo, il 4 dicembre 2002, scattano le manette per venticinque persone tra i venti e i quarantanni che a Genova erano
arrivate da mezza Italia. il terzo processo del G8, dopo quelli
a carico delle forze dellordine
per i fatti della Diaz e di Bolzaneto. Il primo grado si conclude
il 23 ottobre 2007. Il pm di Genova chiede pene severe ma
non esemplari, perch dobbia-

mo avere il coraggio di chiamare questi fatti che abbiamo rivisto in aula con il loro nome, cio
devastazione e saccheggio, come massacro quello che avvenuto nella scuola Diaz ad opera dei poliziotti. Il Tribunale accoglie limpostazione dellaccusa, condanna dieci neri e
assolve quindici bianchi riconoscendo loro di aver reagito a
una carica indiscriminata dei
carabinieri. Assoluzione piena
confermata in secondo grado

(ottobre 2009) per legittima


difesa. Ma per i neri in appello gli anni di carcere sono addirittura di pi, nonostante lassenza di danni alle persone.
Pene limate ma sostanzialmente confermate dalla Corte di
Cassazione: Hanno caricato su
un manipolo di ragazzi - il
commento di Giuliano Giuliani,
padre di Carlo - la responsabilit
totale di quello che successe allora. Genova, insomma, non
ancora finita.

Sabato 14 luglio 2012

pagina 11

MALITALIA

ALTRA TEGOLA SUL CAMPIDOGLIO


ARRESTATO MR. PREFERENZE
Samuele Piccolo, vicepresidente del Consiglio
comunale di Roma ai domiciliari con il padre, il fratello a Rebibbia
di Rita Di Giovacchino

inora Samuele Piccolo era


noto come Mister 12 mila, intese come preferenze. Nel 2006, a soli 25 anni,
si era conquistato il suo posto al
sole al Comune di Roma e nessuno si stup, nel 2008, quando
forte di tanti elettori allarrivo di
Alemanno batt i pugni sul tavolo per entrare in Giunta, ambiva anzi a un assessorato forte che per qualche motivo non

gli fu concesso. Fu nominato vice presidente del Consiglio comunale, incarico che in tutti
questi anni ha mantenuto senza
che nessuno ricordi un suo intervento politico e neppure la
sua voce.
Il mistero della sua forza elettorale si riproposto ieri mattina
quando negli uffici del Comune
sono piombati i finanzieri della
Tributaria per sequestrare computer, agende e documenti e subito dopo si diffusa la notizia

PEDOFILIA In manette
portavoce vescovo di Fano
l portavoce del vescovo di Fano, don Giangiacomo
Iviolenza
Ruggeri, stato arrestato dalla polizia con l'accusa di
sessuale su minore: avrebbe abusata di una ragazzina di 13 anni. Ruggeri un sacerdote e giornalista,
nel 2001 stato nominato vice direttore del Servizio
nazionale per la Pastorale giovanile della Cei. Sconcerto e dolore per la gravit dellaccaduto, e piena
solidariet a chi stato oggetto di abuso ha commentato il vescovo di Fano monsignor Armando Trasarti.
Don Ruggeri, sospeso da ogni ministero pastorale,
rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro.

che Piccolo era stato arrestato.


Non soltanto lui, anche il padre
Raffaele e il fratello Massimiliano sono stati arrestati. Questultimo lunico al quale il gip Filippo Steidl non ha concesso i
domiciliari per il suo indubbio ruolo di capo di questa strana associazione per delinquere
formato famiglia.
Per il sindaco Alemanno, che
non lo ha mai troppo amato (si
vocifera che nello scontro che
ha provocato nel 2010 la presentazione in ritardo delle liste
per lelezione della Polverini ci
fosse il suo zampino) unaltra
batosta che si abbatte sulla gestione del Campidoglio, lui stesso ammette: una vicenda sicuramente molto, molto brutta,
non posso che augurarmi che
Piccolo chiarisca rapidamente
le accuse che gli vengono mosse.
UNO STRANO destino quello del sindaco di Roma, ogni volta che scoppia uno scandalo, grida forte, prende le distanze, di
fatto non accade nulla. Non
unautocritica e neppure una decisione. Come quando fu indagato Stefano Andrini, ad dellAma,
nellinchiesta che port allarre-

Finanziamento illecito ai partiti e frode fiscale, queste le accuse per


Piccolo. Altra tegola per il sindaco Alemanno FOTO ANSA / LAPRESSE

sto del senatore Di Girolamo.


Non mosse ciglio quando
esplosa la parentopoli romana, le immagini di Roma paralizzata dalla neve fecero il giro del
mondo e lui se la prese con la
Protezione civile. Il consigliere
del Pd Massimo Valeriani mastica amaro: Questa lennesima
tegola che si abbatte su Alemanno, lultima di una lunga serie di
disavventure giudiziarie che gettano ombre sulletica e sulla trasparenza dei rappresentanti politici della citt. Dalla richiesta
di arresto, firmata dai pm Paolo
Ielo e Barbara Sargenti, emerge
non soltanto che Massimiliano
Piccolo avrebbe organizzato e

diretto unassociazione finalizzata alla frode fiscale, allappropriazione indebita e al finanziamento illecito ai partiti, ma lo
stesso Samuele quando ha scoperto la vocazione per la politica
non ha esitato a trarre risorse dai
traffici familiari come spiega
laccusa di finanziamento illecito ai partiti.
NON SI FA scrupolo ad utilizzare risorse pubbliche a fini
privati, scrivono di lui i pm che
sottolineano il ruolo significativo nellambito delle societ riconducibili al gruppo in una gestione dei flussi finanziari evidentemente finalizzata a evitare

tracciabilit . Lassociazione
formato famiglia ha gestito ben
51 milioni di euro che hanno
prodotto false fatture iva per pi
di 10 milioni. La Gdf sempre ieri
ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore di due milioni. Cosa abbia spinto Piccolo a
gettarsi in politica resta un enigma, come quelle 12mila preferenze che hanno fatto di lui il
consigliere pi votato. La sua fu
una campagna elettorale imponente, gestita attraverso il call
center, anche questo frutto di
proventi illeciti, m la sua iniziativa pi famosa resta la Festa dei
nonni . Nonni che trascinava in
giro per ristoranti.

La citt nel baratro


di Enrico

Fierro
inviato a Reggio Calabria

a citt abbampa. LAspromonte avaro di venti e anche il mare dello Stretto immobile. I disgraziati di Ravagnese hanno occupato laeroporto, il depuratore del
loro quartiere saltato spargendo
miasmi insopportabili tra vicoli e
case. Merda vera, precisa un
omone in bermuda. Donne, vecchi
e bambini ammorbati dalle acque
luride maledicono il sindaco:
Compare Arena, se la citt puzza
colpa tua. Ma fosse solo questa la
melma che avvelena Reggio Calabria! La peste vera, quel misto orrendo di ndrangheta, malapolitica, massoneria, che soffoca la citt
e ne uccide le speranze, raccontata in modo impietoso in un dossier. Centinaia di pagine che gli 007
mandati dal Viminale per verificare
se al Comune comanda la mafia o
resiste ancora una parvenza di legalit, hanno consegnato al prefetto. La radiografia di un pezzo di Repubblica italiana dove politici e mafiosi sono seduti allo stesso tavolo a
spartirsi appalti e affari delle municipalizzate. La costante umiliazione degli onesti, la chiamava
Giorgio Bocca. E allora iniziamolo
il viaggio negli inferi di una citt
dove anche le parole sono marce.

I Tegano: La Multiservizi
nostra
La soddisfazione dellutenza e i
comportamenti ispirati alla massima
trasparenza e rigore, sono i valori
chiave che ispirano la nostra attivit. C scritto cos nel sito della Multiservizi spa, la municipalizzata che si
occupa di patrimonio urbano, ambiente (depuratori che scoppiano
compresi), fino alla manutenzione
degli uffici giudiziari. Non c pi e i
300 lavoratori non sanno a che santo
votarsi. La societ stata sciolta perch il 49% delle sue quote era praticamente in mano alla ndrangheta.
Leggete cosa scrive il prefetto Vittorio Piscitelli che si rifiutato di mettere la sua firma sotto la certificazio-

Ndrine, politica
e massoni: la peste
di Reggio Calabria

Il sindaco Demetrio Arena.


Sotto, Peppe Scopelliti

Fiume, killer e cognato dei De Stefano (il casato di ndrangheta che ha il


controllo degli affari in citt), a raccontare al pm Giuseppe Lombardo il
potere in citt. Da noi venivano politici che valevano venti, trenta voti e
se ne ritrovavano migliaia. Posso
contare voto per voto a chi li ho dati.
Pino Plutino berlusconiano fino al
midollo e fedelissimo del governatore Peppe Scopelliti. Era consigliere
comunale da almeno dieci anni
quando lo hanno arrestato per con-

munale, fossero di interesse della cosca. E allora i voti per Pino si facevano senza andare tanto per il sottile,
anche con metodi intimidatori. Parentele, amicizie, comparaggi, i legami tra politica e mafia a Reggio si cementano cos. E quando il politico
viene scoperto si indigna, protesta,
urla al complotto. Lavvocato Luigi
Tuccio fino a poco tempo fa era assessore allUrbanistica. Figlio di un
magistrato molto noto in citt (nel
1987 fu candidato al Senato per la
DC), si dimette quando gli arrestano
la suocera.

La triste vicenda
di ergastolani e cognati
Laccusa per la donna di aver favorito la latitanza del killer Domenico
Condello, Micu u pacciu, ma solo
in quella occasione lassessore scopre di essere cognato di un altro Condello, lergastolano Pasquale junior.
Soltanto oggi detta commosso ai
giornali ho
appreso questa triste vicenda. Ma il
clou lo tocca
lassessore Pasquale Morisani, delega pesante ai Lavori
Pubblici.
Quando i pm dellantimafia gli chiedono spiegazioni sui suoi rapporti,
giudicati troppo intimi, col presunto
boss di Pietrastorta Santo Crucitti fa
spallucce. Ha votato per me? Si tratta di una iniziativa spontanea e personale non richiesta. Crucitti viene
arrestato e scarcerato, e lassessore
lo frequenta, perch con lui i rapporti sono rimasti sostanzialmente
normali. Santo gli dava sempre buoni consigli in campagna elettorale:
Pasqualino segnateli i voti, che a
questi qua poi gli dobbiamo dare.
Dare in cambio di voti, vendersi la citt a un passo dallo scioglimento per
mafia. gi accaduto nel 1869, ricorda lo studioso Enzo Ciconte. Un prefetto del Regno ebbe coraggio. Ora si
aspetta che anche la Repubblica rialzi la testa.

Societ municipalizzate infiltrate


e voti: il dossier al Viminale
per lo scioglimento del Comune
ne antimafia richiesta dalla Gesip il
socio di minoranza. Ci sono forti
collegamenti personali, economici
e familiari, fra alcuni componenti
della compagine sociale e boss mafiosi. Anche molti dipendenti sono
in odore perch gravati da pregiudizi personali riconducibili a fatti di
mafia, e fornitori ai quali la Multiservizi staccava assegni da centinaia di
migliaia di euro che non potevano
avere la certificazione antimafia.
Che la Multiservizi fosse diventato il
terreno di pascolo della ndrangheta
imprenditrice lo dicono i pentiti e le
inchieste giudiziarie. La societ gestita da noi Tegano, ha rivelato Roberto Moio, il genero di Giovanni Tegano, uno dei big-boss della citt.
Moio uno che sa tante cose, ma soprattutto ha le idee chiarissime sul

potere in riva allo Stretto. A Reggio


la ndrangheta la politica e la politica la ndrangheta. Per conquistare la Multiservizi i Tegano hanno addirittura fatto concorrenza alla Fiat.
La multinazionale torinese, che nel
2002 decide di sbarcare al Sud e di
entrare in societ col Comune di Reggio attraverso la Ingest Facility, quattro anni dopo, inspiegabilmente,
vende le sue quote a due privati, che
subito dopo le rivendono ad un altro
socio. Si tratta di Giuseppe Rechichi,
un mafioso in blazer, uomo di fiducia
dei Tegano. E finito in galera insieme
ad un altro personaggio della Reggio
bene, Giovanni Zumbo, un commercialista a disposizione, amico di mafiosi, uomini dei servizi e massoni.
Don Mico Libri li chiamava i nobili.
Non li toccate, ci diceva. E Nino

corso esterno in associazione mafiosa perch ritenuto vicinissimo alla


cosca Caridi. Il Pdl e Scopelliti non
hanno avuto mai remore a candidarlo, nonostante un passato che lo ha
visto finanche latitante.

Tutti i fedelissimi
di Scopelliti
Alle ultime elezioni la sua segreteria,
il circolo Caccia, sviluppo e territorio, era il quartier generale della cosca Caridi. Qui, tra una beccaccia imbalsamata e manifesti elettorali, si
parlava, scrive il pm dellantimafia
Marco Colamonici, delle deleghe
che avrebbe avuto Plutino e di come gli incarichi eventualmente assunti in seno allamministrazione co-

pagina 12

Sabato 14 luglio 2012

ALTRI MONDI
Cuba Colera, il regime tace su numero vittime

Camerun Crociata mondiale contro i gay

Continua il silenzio, da parte del governo, sul numero ufficiale di


morti registrati a Cuba a seguito di unepidemia di colera
scatenatasi nelle ultime settimane nella zona est dellisola. Il
ministero della Sanit ha finora comunicato appena tre decessi. I
media stranieri e alcuni dissidenti parlano invece di decine di
vittime e di oltre un migliaio di malati. Intanto scattato
lallarme anche in Messico per il possibile contagio. (FOTO ANSA)

Il 21 agosto partir dal Camerun una crociata mondiale contro i


gay. Unassociazione locale ha lanciato un appello alla
popolazione a partecipare alliniziativa da esportare in tutto il
mondo, sostenendo la necessit di preservare la specie umana,
le tradizioni e la cultura africana. In Camerun lomosessualit
penalmente perseguita: si rischia fino a cinque anni di carcere
chi ha relazioni con persone dello stesso sesso. (FOTO LAPRESSE)

QATAR, LEMIRO PIGLIA TUTTO


CALCIO, TV, GAS E ALTA MODA
La monarchia assoluta che ha sostenuto le rivolte arabe
di Roberta Zunini

etrolio, gas, calcio (il Paris Saint Germain), al Jazeera e una seconda moglie, Sheika Mozha, tanto
bella e raffinata quanto dedita
agli affari. Se lemiro del Qatar,
Khalifa al Thani, ha comprato
anche la maison Valentino,
sborsando, secondo indiscrezioni, ben 720 milioni di euro a
Permina e Marzotto, lo si deve
soprattutto a Mohza, nota per la
sua eleganza, nonch presidente del Qatar luxory group. Non
un caso se la rivista americana
Forbes lha inserita nelle liste
delle 100 donne pi potenti del
mondo. Ma lacquisto della
maison non stato comunque
un grande sforzo: questo piccolo emirato del Golfo persico,
grazie al petrolio e alla terza riserva mondiale di gas, scoperta
nel 97 sotto la sua terra sabbiosa, vanta una crescita economica record del 16,6% e garantisce a ciascuno dei suoi abitanti
indigeni, circa 280 mila perso-

ne su 1 milione e mezzo, un reddito annuo che si aggira sui 65


mila euro. Una somma che Al
Thani non ha esitato ad aumentare, non appena ha avuto sentore di proteste. E infatti nelle
strade di Doha, una citt surreale di sabbia e hotel stra lussuosi
dalle forme pi assurde, non
sceso nessuno a scandire slogan contro questa monarchia
assoluta sunnita che ha avuto
un ruolo fondamentale nel successo delle rivoluzioni arabe:
da quella tunisina a quella egiziana, passando per la partecipazione diretta alla missione internazionale di sostegno agli insorti libici. Mentre da 16 mesi
sta finanziando lesercito libero
siriano contro il regime filo sciita di Assad.
IL SOVRANO golpista Al Thani salito al potere nel 1995
con un colpo di Stato incruento
contro il padre riuscito in
quindici anni, da quando fond
la tv al Jazeera, a far diventare la
scatola di fiammiferi (come

Oman
La Svizzera dArabia
fa shopping in Portogallo

l Sultanato dellOman unaltra


monarchia assoluta di confessione sunnita, arricchitasi con i proventi del petrolio e del gas naturale.
Rispetto agli Emirati Arabi Uniti ha
una lunga e importante storia, dovuta alla sua
posizione geografica, che lo ha reso per secoli uno snodo commerciale fondamentale
tra lOccidente e lOriente. considerato la
Svizzera della penisola arabica. A met dello
scorso anno la monarchia ha represso le proteste della cittadinanza sciita che si sente
emarginata dal processo di sviluppo economico. LOman Oil ha acquistato il 15 per cento della portoghese Redes Energticas Nacionais.

Mubarak defin sprezzantemente il piccolo Emirato quando lo


visit la prima volta) in una vera
corazzata geopolitica ed economica. Che sta conquistando
lEuropa, con lacquisizione di
banche, aziende chiave nel settore energetico e dei cosiddetti
beni comuni. In Italia per ora gli
Al Thani si sono concentrati sul
lusso, espugnando il polo alberghiero sardo Costa Smeralda, il Pevero golf club, e lhotel
Gallia di Milano. Crediamo che
Valentino sia la base di partenza
ideale per creare una pi ampia
presenza nel settore del lusso,
si leggeva nel comunicato che
annunciava lintesa per lacquisizione del 100 per cento della
maison. E infatti contemporaneamente il Qatar ha ottenuto la
licenza per M Missoni.

Sheika Mozha, seconda moglie dellemiro Al Thani, foto in alto ((FOTO LAPRESSE))

Abu Dhabi
Loro nero degli Emirati
non solo il Manchester City

FINO a che punto sia vantaggioso per i singoli Paesi vendere, seppur a prezzi maggiorati
non si tratta pertanto di saldi da
crisi i propri gioielli, sono ormai in molti a chiederselo. So-

prattutto se si tratta di realt economiche dirimenti come Eni,


Fincantieri e Snam rete gas.
Obiettivi altamente sensibili
perch non si tratta solo di
aziende che assicurano utili certi, quanto centri nevralgici, attraverso cui transitano le arterie
principali di un Paese, il nostro,
senza risorse naturali.
Arterie che permettono di mantenere un margine di autonomia
e capacit di contrattazione in
un mondo globalizzato e sempre pi spostato a oriente. Ecco,
il piccolo e potentissimo emirato tecnologicamente allavanguardia e giuridicamente ancora basato sulla sharia, la legge coranica, e sullinterpretazione
pi retriva dellislam attraverso
il waabismo, che vige anche nella confinante e alleata Arabia
Saudita sta entrando nel cuore
degli Stati europei: molti lo considerano un rimedio benefico
contro la recessione, altri come
un pericoloso virus, in grado di
minare la nostra autonomia.
Ammesso che esista ancora.

Dubai
Speculazione edilizia
e c chi fa la fame

d Abu Dhabi, la capitale, ci sono le sedi di alcuni fondi sovrani sempre pi


influenti nellambiente economico mondiale. LInternational petroleum investment (Ipic) ha preso al balzo la crisi europea per ottenere il 49 per cento di Cepsa, la seconda
societ petrolifera spagnola, acquisendo le azioni
dalla francese Total. Questo pacchetto si somma al
47 per cento che Ipic gi deteneva. Due anni fa, in
Italia, lo stesso fondo ha ottenuto il 6,5 per cento di
Unicredit, in mano anche ai russi e ai libici. Il fondo
di Abu Dhabi ha lottato a lungo con il fondo qatarino
dellemiro Al Thani, Qatar investment authority, per
aggiudicarsi la squadra di calcio inglese Manchester
City. Lhanno spuntata gli Emirati, ma il Qatar in ha
poi acquistato il Paris Saint Germain.

ubai, uno dei sette emirati che costituiscono gli Emirati Arabi Uniti,
quello con pi abitanti, circa 2,5 milioni di
persone ma quello che sta peggio sotto
laspetto economico-finanziario. Perch la
famiglia reale che lo controlla, ha puntato pi sulla
speculazione edilizia, attraverso la costruzione di palazzi di lusso per stranieri, piuttosto che sulla finanza,
come invece avvenuto negli altri Emirati. La crisi
economica dellOccidente ha bloccato lafflusso di investimenti. Questo non significa che la dirigenza del
Paese sunnita si sia arresa: per esempio ha acquistato
da Paris Group, la Gianfranco Ferr. Intanto per il
mercato immobiliare ha ricominciato a tirare: il portavoce di Dubai Properties Group ha annunciato che
tutti i progetti iniziati verranno completati.

Ricchezze arabe Perch si comprano lOccidente

I portafogli gonfi del Golfo Persico


di Fabio

Scacciavillani
Mascate

opo lo scoppio di una bolla creditizia,


Dseguono
gonfiata dalla leva finanziaria, si susfasi di profonde ristrutturazioni
in cui il potere economico passa dagli ex
padroni del vapore ai nuovi rais del contante. Nellattuale crisi epocale questo
passaggio lepifenomeno di uno smottamento molto pi vasto: la traslazione
del baricentro economico mondiale dallOccidente ai Paesi emergenti. In un recente libro scritto con Massimiliano Castelli, The New Economics of Sovereign
Wealth Funds, abbiamo messo in luce
come la globalizzazione, che si pensava
destinata a favorire il modello occidentale, abbia in realt beneficiato Paesi che
immaginavamo perennemente arretrati.
Insomma sul palcoscenico planetario le
comparse hanno assunto il ruolo di protagonisti sullonda dei progressi tecnologici, del Wto, della rivoluzione nella lo-

gistica, della demografia, dellurbanizzazione di massa e del boom delle materie


prime. Al contrario in molte economie
mature, Europa del Sud in primis, ora
scarseggiano i fondi per mandare avanti
le normali attivit di impresa tra i gorghi
della crisi, ma pi drammaticamente
mancano i capitali per le ristrutturazioni
inevitabili per sottrarsi al declino.
I portafogli gonfi di liquidit sono concentrati nei Paesi arabi del Golfo, anche
se quelli di Cina, Corea, Singapore, Norvegia e Cile non sono da meno. Lacquisizione della maison Valentino da parte di un fondo legato (secondo fonti autorevoli) allEmiro del Qatar solo un
esempio di come i
Paesi del Golfo stiano
perseguendo
una
strategia sofisticata di
espansione ad ampio
raggio scegliendo con
cura gli obiettivi. Certo
la manna petrolifera

fornisce carburante per qualsiasi ambizione, ma da sola non basta. Esistono


tanti Paesi che traboccano di materie
prime dove la popolazione vive di stenti.
I governi del Golfo, invece, hanno lanciato vasti programmi di diversificazione
per ridurre la dipendenza e prepararsi al
futuro senza idrocarburi. Dubai stato il
primo emirato a intraprendere questo
percorso, ispirato dal modello Singapore.
Trattandosi di Stati con minuscole popolazioni (a parte lArabia Saudita), la
capacit di assorbimento delle risorse
petrolifere nel tessuto economico interno
limitata.
Quindi nonostante uno sviluppo impe-

tuoso (il Qatar per esempio tra il 2001


ed il 2011 ha decuplicato il Pil espresso
in dollari e gli immigrati costituiscono oltre l80% della popolazione) molte risorse devono essere investite allestero
per essere trasferite alle generazioni future. Questa funzione affidata ai Fondi
Sovrani che talora agiscono di concerto
con fondi privati, inclusi quelli delle famiglie reali. Le strategie di investimento
di questi nuovi protagonisti della scena
finanziaria sono affidate a professionisti
di caratura internazionale con idee innovative .
Il Qatar ad esempio potrebbe assemblare un polo del lusso, che comprenda
non solo Harrods, Valentino e
altri nomi della moda, ma
sfrutti anche inedite sinergie
con Porsche e brand sportivi
come il Paris St. Germain gi
inseriti nella sfera qatarina.

I governi hanno gi avviato


programmi di diversificazione
per un futuro senza idrocarburi

Lautore capo economista


del Fondo sovrano dellOman

Il sultano
dellOman
Qabus
(FOTO ANSA)

Sabato 14 luglio 2012

pagina 13

ALTRI MONDI
Tunisia Arrestata la madre del martire Bouazizi

Germania No allasilo in Italia: Inumana e avvilente

stata arrestata per oltraggio a pubblico ufficiale la madre di


Mohamed Bouazizi, il giovane ambulante tunisino che si dette
fuoco per protesta contro la disoccupazione e che viene
considerato il primo martire della Primavera araba. La
sessantenne Manoubia Bouazizi finita in manette nel tribunale
di Sidi Bouzid, la citt dalla quale part un anno e mezzo fa la
rivolta contro il regime di Ben Ali (FOTO LAPRESSE)

Un giudice di Stoccarda ha detto no ad una famiglia palestinese


che chiedeva asilo in Italia: l i profughi ricevono un trattamento
inumano e avvilente, ha sostenuto, sottolineando che la
famiglia avrebbe trovato condizioni di vita al di sotto della
soglia di povert. Lo Spiegel, che riporta il caso, attacca: la
descrizione riguarda uno Stato membro Ue, che si vanta di
essere ospitale e che la terza economia delleurozona.

Peugeot, tracollo
di un mito francese
HOLLANDE ACCUSA LAZIENDA
DOPO IL TAGLIO DI 8MILA POSTI
Proteste dei lavoratori del settore automobilistico a Parigi (FOTO LAPRESSE)
di Gianni Marsilli
Parigi

hilippe Varin, presidente del gruppo, ieri lha


ammesso senza problemi: Ovvio che il governo precedente ne fosse al corrente. Ma si trattava di una decisione talmente importante
che non si poteva farne un elemento di polemica in piena
campagna elettorale. Tocca
allora a Franois Hollande e al
suo governo gestire la catastrofe sociale, per dirla con Le
Monde. Psa, ovvero Peugeot e
Citron, ovvero buona parte
dellindustria automobilistica
francese, ovvero il cuore produttivo del paese, ha deciso di
sopprimere circa diecimila
posti di lavoro da qui al 2014. E
se vero che ogni posto di lavoro nellindustria automobilistica ne porta con s almeno

altri tre o quattro nellindotto,


ecco che il girone infernale si
popola di 40-50mila persone e
relative famiglie. Nei sei siti
Psa sparsi un po dappertutto
in Francia ieri si lavorato poco e discusso molto. Non si
lavorato ad Aulnay-sous-Bois,
nella regione parigina, dove la
fabbrica che conta quarantanni di vita destinata a sparire
con i suoi tremila dipendenti.
CI SI riuniti in assemblea a
Rennes (1400 effettivi in meno), a Poissy (700), a Mulhouse
(273), a Tremery e a Metz (un
centinaio). Gli operai di Aulnay
hanno deciso di far da soli: Il
negoziato lo condurremo noi,
cercando di fare pi male possibile alla direzione. Non daremo alcuna delega per rappresentarci. Il governo, per bocca del primo ministro Jean
Marc Ayrault, rifiuta la motiva-

zione principale addotta da


Psa, ovvero il costo del lavoro:
Il gruppo deve prima rispondere ad alcune domande, qui e
ora: ci sono stati errori di strategia industriale? Qual stato il
ruolo della famiglia Peugeot?.
Franois Hollande, da parte
sua, ha annunciato un piano di
aiuti al settore automobilistico
da elaborare e approvare entro
il mese. Lurgenza incombe, il
tempo stringe. Tanto pi che
Psa, contrariamente a quanto
aveva affermato il suo presidente, ha fatto sapere ieri di
non escludere una salva di licenziamenti collettivi ed economici, qualora la fase di dimissioni volontarie e accompagnate non dovesse dare i risultati
sperati. La situazione si fa tesa,
le accuse si fanno pesanti, la bagarre politica e ideologica alle
porte: Psa ha molti soldi diceva ieri la Cgt e non intende

Assemblee e proteste in tutte


le fabbriche del gruppo. LEliseo
annuncia un piano aiuti per lauto
investirli per mantenere i posti
di lavoro. Che la smettano di
chiedere soldi pubblici.
IN VERIT il gruppo ha registrato perdite per 700 milioni
nel primo semestre di questanno, mentre nel semestre precedente aveva incassato un utile
di 806 milioni di euro. Quanto
al recente accordo con General
Motors, le sinergie potranno
eventualmente dare qualche risultato non prima del 2016. Gli
analisti puntano il dito contro
la strategia industriale e commerciale di questi ultimi anni,
in particolare contro la scelta di

CONFESSIONE TV

OBAMA: IL MIO ERRORE? IL DISTACCO DALLA GENTE


di Angela Vitaliano
New York

mio errore, durante questo


Iperlprimo
mandato almeno
un paio danni stato di
pensare che il mio ruolo fosse
solo quello di portare a termine delle politiche giuste. E
questo sicuramente importante, ma la natura di questo
incarico consiste anche nel
raccontare una storia agli americani che gli dia il senso di unit, di un obiettivo comune e di
ottimismo, soprattutto durante tempi difficili come questi.
Fa mea culpa Barack Obama, intervistato da Charlie Rose per la Cbs, in una lunga conversazione che andr in onda,
integralmente, domani sera.
A POCHI MESI da elezioni
che si preannunciano durissime, con il candidato repubblicano costantemente allattacco e forte dei fiumi di dollari
che i paperoni a stelle e strisce fanno piovere sulla sua
campagna elettorale, il presidente riflette sui suoi errori e
in particolare su quel suo essersi, in qualche modo, distaccato dalla gente comune,
quella stessa che lo port alla
Casa Bianca quattro anni fa.
Ci che buffo ha aggiunto
che durante la campagna
molti osservatori dicevano
si, pu fare bei discorsi ma sar in grado di far fronte al suo
ruolo?. E poi, dopo i primi due
anni il concetto mutato in
bene, ha fatto un sacco di cose ma dov la storia che ci indica la direzione in cui ci stiamo muovendo? Obama defi-

nisce legittime le critiche


che gli sono state mosse pi
volte in questi anni, soprattutto dallelettorato pi liberale
che ha lamentato una perdita
di contatto fra il presidente e la
gente comune. Seduta di fianco al presidente, durante lintervista, anche la First Lady, Michelle Obama, le cui quotazioni continuano a essere ottime.
Michelle, tuttavia, da ieri al
centro dellattenzione anche
per un altro episodio che riguarda la sua sicurezza. Un
agente motociclista, affidato
alla sua scorta , infatti, stato
sospeso dopo aver affermato,
in presenza di testimoni, che
avrebbe ucciso la First Lady,
usando, poi, il suo cellulare per
mostrare la foto della pistola
che avrebbe usato per portare
a termine la sua intenzione
omicida. Lagente, sollevato
immediatamente dal suo incarico, avrebbe parlato delle sue
intenzioni mercoled mattina
durante un incontro della Divisione Operazioni Speciali, in
cui si discuteva proprio delle
minacce contro il presidente e
la sua famiglia. Intervistato dalla radio Abc, Ed Donovan, portavoce dei Servizi Segreti, ha
detto che sono state prese tutte le precauzioni necessarie.
Mitt Romney, intanto, reagisce
al primo stralcio dellintervista
al presidente dicendo che
Obama ha fallito per non aver
saputo guidare il paese. Non
abbassa i toni, dunque, il candidato repubblicano, nemmeno nel giorno in cui sinfiammano le polemiche circa le
omissioni e imprecisioni rela-

Barack Obama durante un meeting elettorale in Virginia (FOTO LAPRESSE)

Il presidente alla Cbs: Pensavo


che il mio ruolo fosse solo quello
di realizzare politiche giuste
tive ai suoi investimenti, di cui,
alcuni, come investimenti alla
Cayman, potrebbero essere
addirittura illegali. Soprattutto, Romney, che si a lungo rifiutato di esibire la sua dichiarazione dei redditi, avrebbe
mentito a proposito del suo
coinvolgimento nella societ
di investimenti Bain Capital
che non avrebbe lasciato nel
1999 come dichiarato. Alcuni

documenti ufficiali relativi alla


societ mostrerebbero che
Romney avrebbe continuato a
farne parte per altri tre anni
dalla data da lui pubblicamente
dichiarata. Il candidato repubblicano ha detto Joe Biden intervenendo ad un incontro con i latinos vuole che voi
mostriate i vostri documenti
ma lui si rifiuta di mostrarci i
suoi.

maldestro patriottismo economico compiuta dal gruppo.


Peugeot-Citron ha privilegiato un mercato francese ed europeo in piena crisi, pur mancando di competitivit nella
gamma alta dove regnano indisturbati i veicoli tedeschi. Al di
l dei confini europei va soltanto il 40 per cento della produzione Psa, contro il 66 per cento di Volkswagen e il quasi 50
per cento di Renault. Sulla
stampa francese si stigmatizza
lesempio dellexport in Cina,
dove Psa ha pensato di piazzare
soprattutto i veicoli meno recenti, o addirittura fuori produ-

zione. Risultato: nel 2011 ne ha


venduti 380mila, surclassati da
un milione e 700mila Volkswagen pi moderne e competitive. Benefici cinesi che consentono al gruppo tedesco di tutelare i posti di lavoro in Germania.
ASSAI SIMILE e crudele il
paragone con Renault, che con
Dacia e Nissan si fa strada con
buoni risultati nei mercati brasiliano e russo. Carlos Ghosn, il
presidente di Renault, era stato
molto criticato per le delocalizzazioni effettuate. Oggi invece
gli viene riconosciuto il merito
di aver salvato, attraverso una
strategia di globalizzazione
produttiva, anche il patrimonio industriale sito nella madrepatria. Il paradosso (anche per i
sindacati e la sinistra francese)
ormai nei fatti: i patrioti licenziano, i mondialisti no.

SIRIA Ritorna lincubo


delle armi chimiche
icompare come un incubo la minaccia delle armi chiRto rivela
miche nello scenario bellico siriano. Secondo quanil Wall Street Journal, sarebbe in corso da tempo il
trasferimento delle riserve di gas nervini e mostarda da
parte dellesercito di Damasco. Non esiste per nessuna
certezza sul reale significato di questa operazione: si teme che queste armi possano essere impiegate da Assad
in una pulizia etnica per fiaccare la resistenza dei ribelli,
anche se non si esclude che il regime stia semplicemente tentando di nascondere gli arsenali per sottrarli al
controllo delle potenze occidentali. Mentre, da Washington, il Dipartimento di Stato, insiste a dire che Damasco
dispone in assoluto delle pi vaste riserve di armi chimiche e biologiche di tutto il Medio Oriente, il governo
di Bashar el Assad definisce assolutamente ridicole tutte queste ipotesi.
Il regime spera probabilmente che, quando il prossimo 20 luglio si riunir il
Consiglio di sicurezza dellOnu, prevalga (magari attraverso lesercizio del diritto di veto) lopposizione russa a risoluzioni di carattere militare. Sul campo
la situazione resta per
sempre drammatica. Attivisti locali denunciano la strage
di 200 persone nel villaggio di Treimsa, nella regione di
Hama. E gli inviati della missione Onu parlano di oltre
100 esplosioni a Tremseh dove, secondo la tv al-Arabiya,
ci sarebbero stati 227 morti.

pagina 14

Sabato 14 luglio 2012

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

TERAPIA ALTERNATIVA

Le storie
che guariscono
i bambini
di Elisabetta Ambrosi

ra farai quello che vogliamo


noi, non ci sono soldi che tengano, ti processeremo. Quale processo, ho comprato tutti i
giudici!. Saremo noi i giudici!. La notte dei giocattoli, graphic
novel scritta da Dacia Maraini e
illustrata da Gud, alias Daniele
Bonomo, la storia di un ammutinamento democratico.
Quello di Giulia, unanticonformista bambina di nove anni,
e i suoi giocattoli, il soldatino di
legno, la bambola Giuppa, Romolo&Remo (un suonatore di
flauto con la carica sulla schiena), contro il burattino Uomo
dAffari. Che non appena fuoriuscito dal baule tenta di dettar legge attraverso denaro, potere e corruzione.
Un libro, attuale, contro la

prepotenza. Anche se il personaggio nato anni fa, dice sorridendo Dacia Maraini. S, perch ieri i giocattoli e la sua padroncina sono andati in scena
al policlinico Gemelli di Roma,
per una seduta di book therapy.
Con gli autori del libro pi i
bambini dei reparti, arrivati alla
spicciolata con cappellini e flebo. Lincontro fa parte del ciclo
Il cielo nelle stanze, in collaborazione con le librerie Arion di
Roma ( di Arion la libreria del
Policlinico, dal cuore generalista nonostante il folto settore
medicina, un luogo che spezza
la triste sequenza ospedaliera
ingresso-bar-reparti).
PARTITA NEL 2010, liniziativa ospita scrittori e protagonisti del mondo del libro che
raccontano il proprio universo
creativo agli abitanti del Gemelli. Attraverso una intranet a
circuito chiuso che diffonde
lincontro in tutti i reparti dellospedale (di recente, il policlinico ha ospitato il libro di Paola
Natalicchio Il regno di Op, nome
del blog dellautrice, aperto dopo la diagnosi di malattia al figlio, sui bambini del reparto di
oncologia pediatrica).
Nato da uno spettacolo teatrale
per bambini scritto dalla Maraini, andato in scena per molti an-

Tour
Lo scozzese
Millar
vince la
dodicesima
tappa

Zeman
A Moggi: io
lontano da
doping e
pagare
arbitri

Garrone
Il regista di
Reality sar
in giuria
al Festival
di Venezia

Dario Fo
Anche Eco
alla vernice
della sua
mostra a
San Marino

Il disegno di Daniele Bonomo in arte Gud che ha illustrato la graphic novel La notte dei giocattoli scritta da Dacia Maraini

ni e recentemente riallestito
con la compagnia teatrale Giuseppe Moretti, La notte dei giocattoli diventato il libro edito da
Tunu, per la collana Tipi Tondi
(Non amiamo gli spigoli, dice
leditore). Grazie alla penna - s,
perch lui ha scelto il materico, niente digitale, il libro stato disegnato con i pastelli a olio
- di Daniele, illustratore dellagenzia Comics Provider, insegnante, autore di reportage di viaggio e libri (tra cui Heidi mon
Amour, La storia di Heidi da grande
e la favola ambientalista Gaia

Un disegnatore
e una scrittrice
tra i piccoli
degli ospedali
guidano la
riscossa dei libri
sui video giochi
Blues). Gud si inventato una
personalissima book therapy per
bambini, quella che ha messo in
pratica anche ieri allospedale

Gemelli. Mentre la Maraini leggeva la favola, lui disegnava su


una grande lavagna di carta uno
per uno i personaggi, privi per
di un dettaglio, occhiali, cappello, capelli etc. Ogni bambino
presente era chiamato a completare il grande disegno a modo suo, apporvi la propria firma. E poi portarselo via. Un modo per popolare fisicamente i
reparti con queste creature della fantasia. Per nulla sdolcinate,
ma indipendenti e creative, visto che piccoli ospedalizzati
certo non hanno bisogno di melassa (Giulia, sono stanca di
pregarti!, dice la mamma della
protagonista. Quando sarai
grande mi pregherai per portar-

ti fuori a cena, e io ti risponder


no, perch sarai troppo vecchia
e storta).
PI CHE UNA disciplina con
base scientifica (non esiste, per
ora, una teoria), la book therapy
nasce da unintuizione. Che i libri, attraverso storie, immagini
e riflessioni, siano vere e proprie infusioni di vita. E che per
questo, rompendo la barriera
che esiste tra i nostri brutti nosocomi e la bellezza della cultura, debbano invadere gli ospedali. Magari finendo proprio nei
carrelli, al posto del cibo spesso
deprimente. Come accade negli ospedali Gradenigo, Mauriziano e Molinette di Torino, do-

ve il Circolo per la lettura ha


creato il progetto Volontari
per la lettura, realizzato grazie
al sostegno di Regione e Comune. Anche lassociazione Avo,
Associazione volontari ospedalieri, porta progetti di lettura nei
reparti di pediatria (e non solo).
Con due obiettivi: primo: divertire, portar fuori, letteralmente, dai luoghi di malattia. Secondo, educare alla lettura dei bambini, che proprio come i loro
coetanei fuori dagli ospedali,
non leggono pi. Come ci spiega il professore Costantino Romagnoli, intervenuto ieri allevento, purtroppo in corsia i libri quasi non si vedono pi. Solo videogiochi.

Conte Quattro ore in Procura:


Ho chiarito tutto

Provenzali Addio alla voce storica


di Tutto il calcio...

di Luca De Carolis

di Andrea Scanzi

o chiarito tutto. Ieri sera, dopo quasi quatHa Roma,


tro ore di interrogatorio in Procura federale,
lallenatore della Juventus Antonio
Conte ostentava tranquillit. Poco dopo le 15, il
tecnico si seduto davanti agli inquirenti della
giustizia sportiva per rispondere alle accuse di
Filippo Carobbio, suo ex giocatore ai tempi in
cui allenava il Siena. Carobbio lo tira in ballo per
due presunte combine nella stagione
2010-2011: quella di Novara-Siena del 30 aprile,
preceduta da una riunione tecnica in cui Conte
avrebbe detto ai giocatori senesi che cera laccordo sul pareggio, e Albinoleffe-Siena del 29
maggio. Ieri Conte, indagato dalla Procura di
Cremona per associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva, ha respinto tutte le accuse. Accompagnato da due avvocati, ha consegnato al procuratore federale Palazzi le testimonianze giurate di 15 giocatori, presenti alla
riunione tecnica citata da Carobbio: tutte concordi nello smentire il giocatore. Una strategia
gi usata dal Bologna, pensata dai legali di Conte

per minare la credibilit


del suo accusatore. Il tecnico avrebbe poi ribadito
che, alla base della accuse
di Carobbio, ci sarebbe un
vecchio screzio tra le rispettive mogli, scoppiato
per un mancato permesso
concesso da Conte al suo giocatore. La procura,
che ieri mattina aveva sentito anche i giocatori
del Siena, Larrondo e Sestu, gli avrebbe contestato le testimonianze di giocatori sulla combine in Albinoleffe-Siena, e qualche passaggio su
altri indagati della squadra toscana. Ma Conte ha
tenuto il punto: Nessuna combine, io non ho
mai sentito nulla del genere. Il tecnico riapparso attorno alle 19, davanti a una piccola folla
di cronisti e tifosi juventini. Prima di ripartire
per il ritiro della Juventus a Chatillon, in Valle
dAosta, un commento: Sono contento e soddisfatto, finalmente ho potuto raccontare la verit. Ora torno a fare quello che mi riesce meglio, vincere. Ma linchiesta della procura e della giustizia sportiva andr avanti.

mo la radio perch arriva dalla gente/ entra


Acantava,
nelle case/ e ci parla direttamente. Cos
ormai 36 anni fa, Eugenio Finardi in
uno dei suoi brani pi celebri. Parole, e versi,
citati qua e l ciclicamente, spesso a sproposito, per testimoniare il predominio di un mezzo che sarebbe poi stato ucciso dal video (e
infine dal web). Col rischio concreto di scivolare nella nostalgia, e nel passatismo vintage, la
notizia della morte di Alfredo Provenzali ha dato a molti italiani la spiacevole sensazione di
essere da quel momento un po' pi soli.
Rispettando una macabra coincidenza di colpo in voga tra i radiocronisti, Provenzali morto nel giorno esatto del suo compleanno (il
78esimo). Come i suoi colleghi, entrambi
53enni, Ernesto De Pascale e - poche settimane
fa - Gerardo Panno. Priovenzali scomparso
ieri mattina, all'ospedale San Martino di Genova. La sua citt. Stamani alle 11.45 il funerale,
nella chiesa della Consolazione. A celebrarlo
Padre Mario Galli, per trent'anni consigliere

spirituale della Sampdoria, di


cui il giornalista era tifoso. Provenzali lavorava a Tutto il calcio
minuto per minuto dal 1966. Nel
1992 sostitu Massimo De Luca alla conduzione. Poche settimane fa aveva ricevuto il Premio Agnes, che non aveva ritirato personalmente - a Capri - per i problemi
di salute. Era malato da tempo. Ha raccontato il
calcio, ma anche il ciclismo e il nuoto. Tra le
sue radiocronache preferite, citava puntualmente Novella Calligaris (Olimpiadi '72 e l'anno dopo a Belgrado) e il record dell'ora di Francesco Moser a Citt del Messico. Provenzali
rappresentava la Rai sobria, istituzionale: pedagogica. Cristallizzata in voci, pi che volti,
indimenticabili: Carosio, Martellini, Ciotti,
Ameri, Bortoluzzi. Professionisti spesso adusi
al refuso, capaci per di tramutare le gaffes in
aneddoti da rimpiangere. Non urlavano, non
erano (quasi mai) egoriferiti. Pi appassionati
che saputelli. Pi professionali che professorali.

pagina 16

Sabato 14 luglio 2012

SECONDO TEMPO

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

TELE COMANDO
TG PAPI

Va in onda
il Moodys day
di Paolo Ojetti

g1
T
Simona Sala ha cucito tutte le agenzie che arrivavano
con notizie e dichiarazioni dal
summit dei padroni dellinformazione mondiale. Deve anche aver sciacquato i panni nel
Mississippi, perch il suo inglese carico di uno slang del
genere Kensassiti. Bersaglio
prestabilito Moodys, con
laiuto del tandem Di Mario-Monfredi e di Antonio Tajani: Sono prudente quando
arrivano i giudizi delle agenzie
di rating. Moodys sapeva della notoria prudenza di Tajani e,
per questo, non ha infierito.
Ida Peritore mette Moodys al
centro del dibattito dove
ognuno dei soliti noti pu esibirsi, ma la scena madre viene
lasciata ad Alfano. Cecilia Primerano, orfana inconsolabile
di Berlusconi per un precedente impegno, si accontenta di selezionare la sciocchez-

za del giorno: Questa la prova parola di Alfano che erano strumentali gli attacchi a
Berlusconi. La sinistra e certa
stampa dovrebbero chiedere
scusa.
g2
T
Con Moodys, lo spread,
lasta dei Bot, Monti corrucciato, Passera preoccupato e il declassamento al centro del dibattito, il Tg2 sembrava una
copia del Sole 24 Ore. Poi, il
decollo del Verbo. Sono
pronte due mosse riferiva
Maria Antonietta Spadorcia
dallHotel Ergife - una per il
Parlamento con la nuova legge
elettorale, laltra per il partito,
con un nuovo simbolo e un
nuovo nome. Ma il Mossiere
non arrivato, Maria Antonietta rimasta appesa alle due
mosse mancate. Niente legge,
niente simbolo, niente rentre e niente ticket. La signora Santanch (ormai Santanticket) stata cancellata. Il tic-

E tagliare
i talk show?

ket ha sentenziato Cicchitto


con una simile candidatura
sarebbe superfluo. Il Caimano ha uno spiccato senso del
territorio. Se una fetta di palude sua, sua per sempre.

unico vero evento televisiLinutile


vo delle ultime settimane,
fare finta di niente per

g3
Le barricate contro Moodys. Dalle cronache di Giuseppina Paterniti e di Carmen
Santoro si sono alzati gli scudi
a difesa dellItalia virtuosa e
di riflesso del governo che
alle virt lha costretta, volente o nolente. Terzulli ha accreditato (e non lunico a pensarlo) che Moody s si sia impaurita alla sola idea di un ritorno di Berlusconi. Diciamo
che ci ha avvertito. Ma il bello
arrivato dopo. Di nuovo si
tratta di Berlusconi, tornato argomento di conversazione.
Era atteso dai Cristiano-Riformisti, non si presentato, ha
fatto come Nanni Moretti in
Ecce Bombo: mi si nota di pi
se vengo? O se non vengo? Resta il mistero dellassenza e anche Mariella Venditti rimasta
a bocca asciutta. Anzi, bagnata, perch certo che lAlfano
giubilato che ha parlato al
posto del Caimano - abbia
pianto per tutto il gioved. Coda a luci rosse: Nicole Minetti
ha disertato ancora ludienza
del processo Ruby. O non sa
cosa dire. O ha paura di dire
qualcosa.

stupido sussiego democratico


e progressista, si svolto fuori
dagli abituali schermi piatti,
pi semplicemente ha brillato
in rete, avendo come protagonista Sara Tommasi, professione se stessa, alle prese con latto finale di un film hard, porno, vero, dove appunto si faceva e si vedeva tutto. Unopera non esattamente perfetta
dal punto di vista estetico-formale (anche a detta di tecnici
del settore come il Trentalance e il Siffredi) e tuttavia, per
tasso di struggente verit, in
grado di competere con il capolavoro di Antonio Pietrangeli, Io la conoscevo bene, l
la Sandrelli, qui Sara, santa
(quasi) martire del tempo
spettacolare berlusconiano e
post.
Nel timore di precipitare fuori
tema, dedicheremo invece
queste nostre modeste righe
alle cose, agli argomenti che
davvero contano e, temo, sappiano illuminare le pubbliche
virt critiche rispetto al linguaggio politico che riesce a
prendere in ostaggio lintero
corpo giornalistico. Si tratta
ovviamente di un richiamo,
avendo noi gi denunciato lu-

di Fulvio Abbate

so, labuso e lo spaccio di un


termine quale spending review. Unespressione crudele che sembra vivere, sia pure a
distanza di pochi mesi dal suo
conio rispetto alle questioni
nazionali, un nuovo gagliardo
revival. Sia pure in assenza davere svelato il suo vero significato. Perfino per me - laureato, informato, titolato, scafato
incomprensibile, meglio,
impossibile da decrittare l per
l, almeno escludendo il rassicurante gi, mi pare che voglia dire.
vero, in questi casi c il dizionario cartaceo e c addirittura Wikipedia, e tuttavia anche dopo unapparente conquista del senso della cosa il
problema rimarrebbe intatto
sul terreno. Portandosi dietro
perfino un interrogativo supplementare, eccolo: cosa occorre ancora affinch lintera
e apprezzata categoria (o classe?) dei giornalisti, poco importa se carta stampata o radiofonici o televisivi, decida di
operare un vero sciopero rispetto al lessico infame e bugiardo del Palazzo? No, dai, mi
voglio rovinare, una bella alzata di scudi che parta dalla seguente implacabile obiezioSara Tommasi: il suo primo film
porno ha immediatamente
scatenato il dibattito (FOTO LAPRESSE)

ne: tutto vero, a voi spetta il dovere del governo o dellopposizione, mentre a noi (i gi citati giornalisti, succedanei dei
letterati) quello della traduzione (e possibilmente anche delle domande incalzanti) rispetto al vostro linguaggio talvolta
perfino miserabile nella sua assenza di vero cuore e fantasia.
Laltra sera, per esempio, fra
spending review e altre opache parole forgiate dai senza
cuore gi citati, mi sono chiesto, escludendo la cattiva abitudine dellambizione professionale, perch mai il direttore
del Tg3, Bianca Berlinguer, e la
collega del Corriere della Sera,
Maria Teresa Meli, stessero
ancora l a ragionare con lamico Stracquadanio e, mi sembra, lamico Enrico Letta? In
un dibattito senza costrutto,
se non nel suggerire lobbligo
di far parlare il personale politico, lo stesso che non ha ancora prodotto un solo momento di verit, di speranza, fosse
anche un calcio in culo allespressione spending review.
Dubbio finale: ma non sarebbe
stato assai pi proficuo dedicare lintera seconda serata di
Rai3 allinterrogativo epocale
che mostra il passaggio di testimone dalla Sandrelli, appunto, di Io la conoscevo bene alla Tommasi di Sara contro tutti.
No, tanto per sperare.

LA TV DI OGGI
15.30 DOCUMENTARIO
Quark Atlante - Immagini
dal pianeta
16.15 RUBRICA Dreams
Road 2011
17.00 NOTIZIARIO TG1 Che tempo fa
17.15 RUBRICA RELIGIOSA
A sua immagine
17.45 PRIMA TV TELEFILM
Homicide Hills - Un commissario in campagna
18.50 GIOCO Reazione a
catena
20.00 NOTIZIARIO TG1
20.30 NOTIZIARIO SPORTIVO Rai TG Sport
20.35 VARIET Techetechet
21.20 EVENTO Una notte
per Caruso - Premio Caruso 2012
23.50 EVENTO Nastri d'argento 2012 - La notte delle Stelle del Cinema Italiano, 66ma edizione
0.55 NOTIZIARIO TG1
Notte - Che tempo fa

14.00 FILM Suburban Girl


15.30 PRIMA TV TELEFILM
Squadra Speciale Lipsia
16.20 PRIMA TV TELEFILM
Squadra Speciale
Stoccarda
17.00 PRIMA TV TELEFILM
Chaos
18.00 NOTIZIARIO TG2
Flash L.I.S. - Meteo 2
18.05 RUBRICA In Buona
Salute
18.35 PRIMA TV TELEFILM
Sea Patrol
19.30 TELEFILM Il Clown
20.25 Estrazioni del Lotto
20.30 NOTIZIARIO TG2 20.30
21.05 PRIMA TV RAI FILM
Caccia al buio
22.40 PRIMA TV RAI TELEFILM Brothers and Sisters
23.20 NOTIZIARIO TG2
23.25 RUBRICA TG2 Dossier
0.30 RUBRICA TG2 Storie
- I racconti della
settimana

14.00 NOTIZIARIO TG
Regione - TG3 - TG3 Pixel
14.50 EVENTO SPORTIVO
Ciclismo, Tour de France
2012 13a tappa: SaintPaul-Trois-Chteaux - Le
Cap d'Agde (DIRETTA)
17.35 RUBRICA SPORTIVA
Tour Replay
18.10 TELEFILM Le sorelle
McLeod
19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo
20.00 VARIET Blob - Blob
The Bestial
20.10 PRIMA TV RAI TELEFILM Un caso per due
21.05 FILM Agente 007,
l'uomo dalla pistola d'oro
23.25 NOTIZIARIO TG3 TG Regione
23.45 ATTUALIT Storie
maledette
0.45 NOTIZIARIO TG3
0.55 RUBRICA TG3 Salute
informa estate
1.10 ATTUALIT TG3
Sabato notte

20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo


21.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo
21.30 RUBRICA Prima
Serata
21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo
22.00 ATTUALIT Magaziene del giorno (REPLICA)
22.24 NOTIZIARIO Approfondimento
22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo
23.00 RUBRICA Il punto +
Rassegna stampa
23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo
23.30 RUBRICA Il punto +
Rassegna stampa
23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo
0.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo

/ Congo

/ Agente 007, l'uomo dalla pistola d'oro


Un nuovo, mortale, nemico per James
Bond. Si tratta del famigerato killer
Francisco Scaramanga, meglio noto
come luomo dalla pistola doro, proprio per il tipo di arma con cui predilige uccidere le sue vittime. Secondo non
ben precisate fonti James Bond sarebbe
il prossimo bersaglio sulla lista dellassassino. Fermamente intenzionato a
preservare uno dei suoi migliori agenti,
M decide di sospendere 007...

Rai 3 21,05

Italia 1 22,45

11.00 FILM Momo alla


conquista del tempo
12.25 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo
13.00 NOTIZIARIO SPORTIVO Studio Sport
13.30 RUBRICA SPORTIVA
Grand Prix
13.55 EVENTO SPORTIVO,
Motomondiale 2012 Dal
Mugello GP Italia: Prove
Classe MotoGP - Moto2
(DIRETTA)
16.00 FILM Karate Kid 4
18.20 CARTONI ANIMATI
Bugs Bunny
18.30 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo
19.00 CARTONI ANIMATI
Bugs Bunny
19.30 FILM Stuart Little un
topolino in gamba
21.10 FILM Stuart Little 2
22.45 FILM Congo
0.45 TELEFILM Miami
Medical
2.15 NOTIZIARIO Studio
Aperto - La Giornata

11.30 NOTIZIARIO TG4 Meteo


12.00 TELEFILM Distretto
di Polizia 3
12.55 TELEFILM Distretto
di Polizia 3
13.50 REAL TV Il tribunale
di Forum - Anteprima
14.05 REAL TV Forum: sessione pomeridiana del
Sabato
15.10 TELEFILM Suor
Thrse
17.00 TELEFILM Lie to Me
17.55 DOCUMENTI Pianeta mare
18.55 NOTIZIARIO TG4 Meteo
19.35 TELEFILM Il tenente
Colombo
21.10 TELEFILM The Mentalist
23.55 FILM Avenger
1.50 NOTIZIARIO TG4
Night News
2.15 MUSICA Ieri e oggi
in tv - Azzurro 88 La Finale

10.00 DOCUMENTARIO
That's Italia - Ultima puntata
11.00 FILM Tot cerca
moglie
12.30 RUBRICA L'erba del
vicino (REPLICA)
13.30 NOTIZIARIO TG La7
14.05 FILM Il fiume dell'ira
16.10 TELEFILM J.A.G. Avvocati in divisa
18.05 TELEFILM L'ispettore
Barnaby
20.00 NOTIZIARIO TG La7
20.30 GIOCO Cash Taxi
21.10 DOCUMENTARIO
Impero
23.20 FILM Vestito per
uccidere
1.20 NOTIZIARIO TG La7
- TG La7 Sport
1.30 RUBRICA M.O.D.A.
2.10 RUBRICA Movie
flash
2.15 FILM Un angelo sulla
mia strada
4.10 VARIET The show
must go short

PROGRAMMIDA NON PERDERE

TRAME DEI FILM


Una squadra inviata in Congo alla ricerca di una preziosa miniera d'oro viene aggredita da un gigantesco animale.
Tra i suoi componenti c anche Charles, figlio di R.B.Travis, finanziatore
della spedizione. Spinta dalla speranza
di ritrovare il fidanzato, la dottoressa
Karen Ross parte subito per lAfrica.
La squadra di soccorso composta
anche da Herkermer Homolka e Peter
Elliot.

8.00 NOTIZIARIO TG5


Mattina
8.50 TELEFILM Circle of
life
11.10 RUBRICA Giffoni
Film Festival
11.15 PRIMA TV FILM Lou storia di un sentimento
13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5
13.40 FILM Email to Bill
Gates
15.45 TELEFILM Non smettere di sognare
18.00 FICTION Anni 60
20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5
20.40 VARIET Veline
21.20 FILM Il principe e il
pirata
23.30 FILM Domani
un'altra truffa
0.30 NOTIZIARIO TG5
Notte - Meteo 5 Notte
1.00 VARIET Veline
(REPLICA)
1.30 FILM La donna
velata

/ Avenger
Cal Dexter, veterano della guerra del
Vietnam, addetto a stanare e eliminare
il nemico, oggi un tranquillo avvocato
di una cittadina del New Jersey. O
almeno questo quel che sembra. In
realt stato assoldato da un magnate
dell'industria che vuole a tutti i costi
vendicare la morte di suo nipote, perito
in circostanze sospette mentre si trovava in Bosnia nel corso di una missione
umanitaria...

Rete 4 23,55

 Una notte per Caruso

 Nastri d'argento 2012

Da Marina Grande di Sorrento Una


notte per Caruso. Un racconto di
parole, musica e danza per uno spettacolo che celebra la canzone italiana nel
mondo e tre delle sue voci: Enrico
Caruso, Carlo Buti e Lucio Dalla.Tre
artisti che hanno conquistato le platee
internazionali con la loro musica e che
hanno avuto un forte legame artistico
con la citt di Sorrento. Conducono
Paola Saluzzi e Luca Ward.

Stefania Rocca, protagonista di successo del cinema ma anche della grande


fiction di Rai1, la padrona di casa
che proporr al pubblico la 66ma edizione dei Nastri dArgento, il Premio
organizzato dal Sindacato Nazionale
Giornalisti Cinematografici Italiani del
quale sono questanno protagonisti, tra
gli altri, Carlo Verdone con Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti e Marco Giallini e Michela Cescon.

Rai 1 21,20

 Storie maledette
Una storia, due tragedie. Quella di un
bambino di 10 anni, strozzato e strangolato, e quella di sua madre uccisa a
ventanni di distanza. Processato e
assolto per il delitto del figlio, Franca
Leosini intervista Bruno Lorandi,
padre e marito di quelle vittime che
sconta lergastolo nel carcere di Alessandria per lomicidio della moglie.
Quali le accuse mosse nei confronti di
un uomo che si professa innocente?

Rai 3 23,45

Rai 1 23,50

Sabato 14 luglio 2012

pagina 17

SECONDO TEMPO

MONDO

WEB

di Tommaso

Rodano

FURTO IN RETE

Gli hacker beffano Yahoo!


Rubate 450 mila password
a giornata di ieri passer alLvened
la storia della Rete come il
nero di Yahoo!. La societ californiana ha confermato che le sono state rubate
le password di 450 mila indirizzi email. Un colpo durissimo per unazienda che sta gi
facendo molta fatica a confrontarsi con gli altri colossi

del settore.
Il furto stato rivendicato da
un collettivo di hacker, il
D33Ds company. Per i pirati
informatici ottenere i dati
sensibili stato un gioco da
ragazzi: le password sono state rintracciate su alcuni file
non decrittati dove si raccoglono i dati di accesso degli

La sede di Yahoo, in California

LO SPORT

I FILM
SC1= Cinema 1
SCH= Cinema Hits
SCP= Cinema Passion

SCF= Cinema Family


SCC= Cinema Comedy
SCM= Cinema Max

17.15 Chicago
SCP
17.20 Il coraggio della verit SCM
17.30 Ubriaco d'amore
SCH
17.45 Shaolin Soccer
SCC
18.10 Missione Tata
SCF
19.10 Don't say a word
SCH
19.10 Diritto d'amare
SCP
19.15 Ancora tu!
SC1
19.20 Il 7 e l'8
SCC
19.20 Mega Piranha
SCM
19.45 Lilo & Stitch 2
SCF
21.00 Scary Movie
SCC
21.00 Duma
SCF
21.00 Men In Black II
SCM
21.00 Meant to Be
SCP
21.10 Oggi gi domani SCH
21.10 Kung Fu Panda 2
SC1
22.35 Fantozzi in paradiso SCC
22.35 False verit
SCM
22.45 African Cats
SCF
22.45 Prom
SC1
22.50 Ti amo in tutte le lingue
del mondo
SCH
22.55 Le regole della casa
del sidro
SCP
0.15 Laureata... e adesso? SCC
0.25 Shallow Ground
SCM

SP1= Sport 1
SP2= Sport 2
SP3= Sport 3

14.00 Golf, PGA European Tour


2012 Da Inverness Scottish
Open: 3a giornata (Diretta) SP2
17.15 Calcio, UEFA Champions
League 2011/2012 Quarti di finale, gara di ritorno Real Madrid Apoel Nicosia (Replica)
SP3
19.00 Rugby, Super 15 2012
Hurricanes - Chiefs (Replica) SP2
21.00 Calcio, UEFA Champions
League 2011/2012 Semifinale,
gara di andata Chelsea - Barcellona (Replica)
SP1
21.05 Golf, PGA European Tour
2012 Da Inverness Scottish
Open: 3a giornata (Replica) SP2
22.00 Baseball, Major League
2012 All Star Game
(Replica)
SP3
23.00 Calcio, Copa Libertadores 2012 Finale, gara di andata
Boca Juniors - Corinthians
(Replica)
SP1
0.10 Calcio, UEFA Champions
League 2011/2012 Semifinale,
gara di andata Chelsea - Barcellona (Replica)
SP3

RADIO
A In Europa protagonista
Madame Bovary
Nella puntata di In Europa si parler di madame
Bovary, protagonista dellomonimo romanzo di Gustave
Flaubert. Umberto Broccoli ripercorrer alcuni
momenti della vita di Emma Rouault, figlia di un contadino, educata in un convento elegante, sposa di un
mediocre medico di famiglia, Charles Bovary. In apertura un episodio di Emma in convento:I primi tempi,
lungi dallannoiarsi, Emma stava volentieri in compagnia delle buone suore. La vita in convento stimol
nella ragazza una inclinazione alla evasione e alla fantasticheria. La noia della monotonia della provincia,
lottusit del marito Charles portano Emma a cercare
altre relazioni sentimentali:Emma si sent un po battere il cuore quando, tenuta per la punta delle dita dal
suo cavaliere, and a mettersi in riga. Per lattualit
Tiziana Di Simone intervister la scrittrice danese
Merete Pryds Helle.

Radiouno 9,35

utenti che utilizzano i servizio


Yahoo Voice, concorrente
del pi quotato Skype. Le parole chiave rubate sono state
pubblicate in rete gioved
mattina.
Ieri Yahoo non ha potuto che
confermare ufficialmente di
essere stata beffata, oltre a
scusarsi con gli utenti coinvolti per la debolezza del suo
sistema di protezione: Stiamo risolvendo la vulnerabilit
che ha permesso il furto ha
reso noto la societ californiana . Allo stesso tempo stiamo resettando le password
degli utenti coinvolti, avvertendoli del cambiamento in
corso".
OLTRE AL DANNO dimmagine subito, inquantificabile, Yahoo! rischia di subire la
beffa dello strascico legale della vicenda: alcuni degli utenti
ai quali stata rubata la password stanno valutando lipotesi di avviare una class action.
I tecnici dellazienda di Sunnyvale intanto sono al lavoro
per risolvere la falla e stanno
passando al setaccio i dati ru-

PC: VENDITE IN CALO


COLPA DI CRISI E TABLET

I personal computer si
vendono sempre di meno.
I dati che arrivano dal mercato
dei Pc, riferiti al secondo
trimestre del 2012, mostrano
unulteriore flessione rispetto
alle previsioni di vendita, gi
scarse preventivate al termine
del primo trimestre. Un
risultato che non pu essere
considerato sorprendente,
visto che la morsa della crisi
econonomica non si allenta e il
livello generale dei consumi
continua a contrarsi. Ma non
solo la crisi a incidere sul calo
di vendite: un elemento
altrettanto determinante la
concorrenza dei device
mobile, sia smartphone che
tablet, che conquistano quote
di mercato sempre pi
significative. Come mostrano
le statistiche curate da IDC,
gruppo leader nelle richerche
sul mercato dellinformation
technology, i pc venduti nel
secondo trimestre del 2012
sono stati 86,7 milioni, un dato
in calo dello 0,1 percento
rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno, deludente
soprattutto alle proiezioni che
stimavano una crescita del 2,1
percento.

SOCIAL NETWORK
Giornalisti liberi
ono sempre pi numerosi i giornali e i gruppi ediSwork
toriali che si interrogano sullutilizzo dei social nete decidono di imporre regole e restrizioni per il
loro utilizzo da parte dei giornalisti. Caso pi clamoroso, in Italia, quello della Rai: uno degli ultimi provvedimenti da direttore generale di Lorenza Lei stata
una circolare con cui si vietava ai dipendenti di viale
Mazzini di parlare dellazienda tramite Facebook e
Twitter. Volgendo lo sguardo verso modelli un po pi
autorevoli, ci si potrebbe chiedere: come gestisce il
rapporto con i social media uno dei colossi delleditoria mondiale come il New York Times? La risposta,
tranciante, arriva direttamente da uno dei suoi dirigenti, Phil Corbett: In nessun modo. Non c nessuna regola. Secondo Corbett, semplicemente, i giornalisti devono essere consapevoi che il social media
unattivit pubblica e che la gente sa che lavorano per
il Times, quindi le loro affermazioni vengono identificate con il giornale. In parole povere, basta un po
di buonsenso.

La pi utilizzata tra le parole chiave


123456; la seconda password;
terza in classifica welcome
bati dagli hacker.
Uno dei curiosi effetti collaterali del furto la possibilit di
stilare una classifica delle password pi utilizzate sul web,
basandosi sul campione delle
oltre 450 mila parole dordine
rubate dagli hacker. Emerge
cos che la password in assoluto pi comune, molto banalmente, 123456 (usata da
1.666 dei 450mila utenti hackerati); la seconda password (780 utenti); la terza,

mai tanto appropriata, welcome (436 utenti), quasi un


invito a entrare abusivamente
nella propria casella di posta.
Molto gettonati anche i nomi
propri (il primo della lista
Michael).
Per i poco fantasiosi utenti che
si sono affidati alle password
appena citate il danno ridotto al minimo: sono tutte nella
lista delle parole troppo semplici da indovinare, da non utilizzare per nessun motivo.

SILICON VALLEY

LARRY PAGE STA BENE


GOOGLE ROMPE IL SILENZIO
notizie per Google
Bley:euone
per tutta la Silicon ValLarry Page sta meglio ed
tornato a lavorare. Le notizie confortanti sullo stato
di salute del cofondatore e
Ceo di Big G sono arrivate
per bocca del presidente
esecutivo dellazienda, Eric
Schmidt: Larry sta molto
meglio e ha ripreso a parlare, anche se piano. Da luned ha ricominciato a partecipare alle riunioni di lavoro. In assenza di notizie precise sulle sue condizioni di
salute (da Mountain View
si erano limitati a comunicare che Larry Page non era in
grado di comunicare in pubblico), la preoccupazione
era cresciuta notevolmente
dopo lassenza allultima assemblea dei soci di Google,
lo scorso maggio.
Il pensiero era corso naturalmente agli ultimi anni di
Steve Jobs e alla sua lunga

TWITTER in lutto
per la figlia di Budan
remendo lutto per lattaccante del Palermo Igor Budan:
Tuccisa
gioved notte morta la figlioletta di due anni, Amber,
da una meningite fulminante. Il mondo del calcio
(ma anche moltissime persone comuni), si stretto attorno alla famiglia del giocatore attraverso i social network. I
messaggi di cordoglio sono stati talmente tanti che il nome
di Budan stato per tutto il giorno nella
colonna dei TT di Twitter. Il calciatore ha
ringraziato tutti con un messaggio sul sito del Palermo: In questo momento
drammatico, io e mia moglie ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini

battaglia contro la malattia,


che lo costringeva ad alterni
periodi di riposo forzato durante i quali si rincorrevano
indiscrezioni e notizie non
ufficiali. Per fortuna Larry
Page sta bene e le speculazioni sulla sua salute possono terminare, anche se rimane il mistero sulle cause che
lhanno tenuto lontano dal
lavoro in questo periodo.

Enrico letta
$
Luscita di Enrico
Letta su Beppe Grillo
e sul Pdl, di cui avete
letto nelle prime
pagine del giornale,
ha scatenato un
putiferio su siti, blog
e social network.
Twitter ovviamente
non ha fatto
eccezione. Di seguito
alcuni dei messaggi
pi divertenti.
ORA CAPITE perch il
Pd non vuole le
preferenze? Perch uno
come Enrico Letta lo
voterebbe solo suo zio
@popoloviola
SILVIO Berlusconi,
Enrico Letta, Beppe Grillo.
Mi venuta voglia di
estero.
@silviobau
ENRICO
Letta:Preferisco che i voti
vadano al Pdl piuttosto che
disperdersi verso Grillo.
Cos si convincono gli
indecisi. A votare Grillo.
@iddio
LA SPARATA di
Enrico Letta
misteriosamente assente
nella Home di
Repubblica.it. In compenso
c un formaggio a forma di
cer vello.
@gballerino
ENRICO Letta(PD):
Preferisco che i voti
vadano al Pdl piuttosto che
a Grillo. Unidiozia, Letta
() cos.
ItsCetty
OTTIMO Enrico Letta,
poi mi raccomando date
del qualunquista a
@beppe_grillo se racconta
del Pdmenoelle
@il_pucciarelli
SECONDO LETTA il
PdL meglio di Grillo. Non
avevamo dubbi.
@giuliocavalli
IL RIFLESSO
pavloviano di #Letta
(meglio il #Pdl del #M5S di
#Grillo) l'ennesima
conferma della connivenza
tra partiti.
@adilmauro
MENTRE a destra si
autoeliminano, vedi
Samuele Piccolo, a sinistra
fanno di tutto per farsi
eliminare , vedi Enrico
Letta
@topisanto

Larry Page (FOTO LAPRESSE)

SAGRE E FESTE DITALIA


APP PER IL WEEKEND PERFETTO

Unapplicazione eccellente per


non sbagliare nemmeno una
scampagnata. Si chiama Sagre e
Feste dItalia ed disponibile su
Android. Attraverso
uninterfaccia essenziale e
semplice da usare, lapp la guida
ideale alle centinaia di feste di
ogni tipo (dalla musica alla
gastronomia) sparpagliate per lo
Stivale. In homepage compaiono
quattro icone che selezionano gli
eventi a seconda dei criteri di
vicinanza geografica, di
preferenze e tipologia. Grazie
allapp, inoltre, puoi essere tu a
segnalare il tuo evento preferito,
o quello che hai organizzato, per
farlo aggiungere al database.

NON COMMENTO le
parole di Enrico Letta
perch non meritano
neanche questo.
@francescaacqua1
PROBABILE che
diversi elettori delusi del
Pd leggano il Fatto;
onorevole Letta dia uno
sguardo al sondaggio.
@FrancescoCoccoT
ENRICO LETTA : Il
Popolo della Libert? E
meglio di Beppe Grillo.
Infatti sono pi i punti in
comume che quelli che li
dividono. #PD #PDL
@20rr0
LETTA (PD) : Meglio
votare Pdl che Grillo Quanto da PD sta frase.
Sipario.
@merifla

pagina 18

Sabato 14 luglio 2012

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE

LA SCOMPARSA DEI FATTI

Il Presidente,
la logica
e il buonsenso

Cera una volta il Milan da bere


di Oliviero Beha

aceva freddo ed era febbraio quando il neopresidente del Milan, Silvio


Berlusconi, scese in elicottero a Milanello per la sua
prima visita pastorale. Molti
elicotteri dopo, fa il caldo di
Minosse oggi che Silvio cedendo due pezzi pregiati come
Ibrahimovic e Thiago Silva solo per esigenze di bilancio sigla a modo suo la fine di una
stagione di grandi investimenti calcistici elevando tale cessione a simbolo di un vistosissimo cambiamento epocale,
allombra di Monti e dello
spread. LItalia di 26 anni fa
sembra impallidire alla memoria nellafa di oggi e nei 40 gradi che squagliano gli specchi
dasfalto. Chi cera allora in
questo Paese, chi comandava,
che parte recitava colui che
era gi Sua Emittenza e stava
cambiando gusti e valori degli
italiani (risultati poi in maggioranza ben contenti di tale mutazione antropologica)? Vediamo. Berlusconi compra il Milan da uno sfiatato e penalmente rincorso Giussy Farina, dalla
credibilit affidata al vezzoso
nomen omen, dopo aver tentato di comprare lInter anni
prima. Quello che si dice un tifoso vero, folgorato da met
Madonnina sulla via di Damasco.

SCENDENDO da quellelicottero dice subito alla bandiera rossonera che si ritrova di


fronte: Ciao Gianni, avremo
bisogno di te. Rivera non lavrebbe pi visto. la Milano da
bere, e del calcio in profonda
trasformazione sub specie televisiva. C Craxi a Palazzo Chigi
che cola lattiginoso in quasi tutti gli interstizi milanesi, e dal
primo socialista premier nella
storia della Repubblica al primo vero tycoon dellimpero
mediatico il passo molto,
troppo breve come si sapr
presto. Berlusconi si intende di
calcio, fuori discussione, e
mette insieme un lancinante
populismo, declinato nelle sue
tv commerciali e nello sport
(!?!) pi amato dagli italiani. Diventa moderno e si accredita
per tale sposando queste due

facce di un costume italiano incerto, che si lasciato alle spalle lausterity del defunto Enrico Berlinguer: il messaggio
complementare. Per la tv lo capisce subito Federico Fellini il
cui Ginger e Fred sarebbe dovuto
essere adottato nei programmi
scolastici, e lo capisce anche
Pippo Baudo che prima gode
del mercato essendo allora
molto pi di un Fazio (Fabio)
di oggi lasciando il pubblico
politicizzatissimo per il nuovo
Ziegler; poi ci ripensa e torna in
Viale Mazzini pagando una penale del valore di un palazzo in
cui verr domicilato il Tg5. Per
il calcio invece quasi tutto un
peana. Era arrivato il vero Mecenate a rilevare la leggendaria
genia dei ricchi scemi, come
linsuperato Onesti mentore
del Coni chiamava i presidenti
di calcio. Da Fraizzoli a Berlu-

Bettino Craxi (FOTO ANSA)

sconi, volete mettere anche solo in area ambrosiana Berlusconi non ha bisogno di capire,
n di studiare la materia: sa come parlare al popolo anche se
si propone come uno che lo
vuol servire, sa che gli acquisti,
a partire dal trio olandese delle
meraviglie (Gullit, Van Basten,
Rijkaard), mirati in un progetto
congegnato da Arrigo Sacchi
prima propalato, poi valorizzato e infine smerciato dalla tv, lo
faranno crescere a dismisura.
NellItalia degli Agnelli, il calcio lideale per guadagnarsi
una libert dazione che allinizio sembra solo mercantile. Andando a pescare nelle rassegne
stampa di allora si vedrebbe come dal primo acquisto televisivo importante, il Mundialito
in Uruguay del 1981, il nome di
Berlusconi passi nella seconda
met degli anni 80 soprattutto
attraverso il Milan. E la tv, naturalmente, e il Milan in tv. Dopo gli Agnelli e la Fiat il calcio
battezza il Cavaliere come fos-

Addio,
Locarno bella
di Anna Maria Pasetti

iopia, provincialismo
o triste tendenza al masochismo. Ancora non
chiaro di quale sia il
male peggiore di cui soffre
con evidenza lindustria cinematografica italiana. Che si
auto-infligge la parallela e stranota guerra dei festival quando invece dovrebbe fuggirla, o
addirittura combatterla a colpi
di saggezza ed equidistanza
nelle proprie scelte. Che invece ricadono sempre negli stessi autunnali catini, al di qua del
confine, tra Venezia, Roma e
Torino, invece di rischiare oltre, ovvero mandando i propri film nellavventura della

differenziazione, presso altrui kermesse internazionali


dove invece sarebbero anzi
sono i benvenuti. Il sintomo
emerso in tutta la sua sindrome da mistero buffo in occasione della presentazione del
65 Festival di Locarno, in cui
su un blocco di circa 200 titoli
di nuova produzione solo uno
batte bandiera tricolore, il
concorrente I padroni di casa di
Edoardo Gabbriellini con Morandi, Mastandrea e Germano.
TALE UNICIT sigla il record negativo di presenza italiana alla kermesse elvetica al di
fuori del territorio vintage, che
invece dall1 all11 agosto bril-

se un nuovo acquisto, un campione venuto da fuori: invece


lui che si sta comprando tutto
da dentro. il Milan e la Milano
degli eccessi, e Berlusconi ne
riassume perfettamente il senso. Di vuoto. Da riempire, certo, giacch in alcun campo fisico o virtuale si sopporta il
vuoto, ma con gradualit, in direzione di una pi generale occupazione di suolo pubblico,
di un immaginario che televisione e calcio compongono in
unidea di veline e campioni
che strabuzzano dai teleschermi.

ventanni fa come oggi. Oggi


che si ritrova ad annaspare per
risparmiare i 150 milioni di euro di Ibra e Thiago Silva, come
se fosse un presidente qualunque e non il plutocrate famoso
nel mondo. lultima astuzia
del camaleonte travestito comunque sempre e solo da Berlusconi, o una reale necessit
di bilancio? un modo per dire
a italiani e milanisti pazienza,
sobriet, mi rendo conto, c la
crisi e non voglio pi strafare
prendendo esempio dai tecnici
lui che si ritiene e ha dimostrato spesso di essere un tecnico
(un Mister) della comunicazione? Oppure un segno di resa travestito da ragionevolezza?
Ci sta dicendo, con una politica
calcistica che ammicca alla politica tout court, che non gli
rimasto altro da fare che limitare i danni perch tanto senza di
lui il Milan non sarebbe nulla
cos come il Pdl in cerca di nome, oppure ha in testa qualche
cosa di nuovo come spesso
accaduto in passato? Insomma
ha fiducia che tifosi ed elettori
lo seguano sempre e comunque in ogni stagione anche con
meno elicotteri, campioni e ribalte, oppure costretto a
unausterity che nel suo segno
sembra una ritirata che tende
alla rotta? Non pu rispondersi
da solo. Ci vorranno fatti, e gli
abbonamenti incombono allombra di Galliani, e i sondaggi
elettorali alludono, allombra
di Alfano. In unaltra Italia,
montiana suo malgrado, altra e
berlusconizzata da tutti i punti
di vista.
www.olivierobeha.it

di Angelo Cannat*

aro direttore, il caso Napolitano-Mancino inquietante.


Il tema la trattativa Stato-mafia , la posta in gioco, gli
interessi coinvolti, sono enormi. Il Presidente della Repubblica non risponde alle domande della stampa, e
adesso si dice autorevolmente che stato un errore intercettarlo. Bisogna fermarsi a ragionare: 1) Il telefono sotto
controllo era di Mancino, non del Presidente; 2) La legge vieta,
si sostiene, di ascoltare il Capo dello Stato. Argomento fuorviante. utile ridurre questo il punto un tema di questa
portata a una querelle giuridica? (polemica Scalfari-Messineo);
3) Ha ragione il decano dei giornalisti o il procuratore di Palermo? Paradossalmente importa poco saperlo: sono spariti i
fatti questo preoccupa nei meandri dei codici e dei formalismi giuridici; 4) Era questo lobiettivo? 5) Sorprende, che
un giornale come Repubblica sposti lattenzione dalla sostanza
(la trattativa Stato-mafia), ai commi sulla legittimit delle inVUOLE FARE contenti i mitercettazioni; 6) La scomparsa dei fatti e i giornali megafoni
lanisti come quando avrebbe
dazzeccagarbugli , sono stati il bersaglio della sinistra; 7) Con
voluto il Meazza nelle partite in
la scomparsa dei fatti, Libero, il Giornale, Panorama hanno oscucasa solo rossonero, per non
rato la verit: Il capo del governo hanno scritto per anni
sprecare nulla, e successivapu essere intercettato? 8) Obiezione (da sinistra): nessuno
mente vorr fare contenti gli
controlla il telefono del Presidente del Consiglio, ma non positaliani sub specie populista,
siamo ignorare i contenuti intercettati su altre utenze; 9) una
risposta legittima? 10) Se questa risposta ha una logica, vale
anche per il caso Napolitano-Mancino? Repubblica, in passato,
26 anni separano
ha contestato duramente Cossiga (Il grande parlatore che regna al Quirinale; La via crucis di Cossiga; No, signor Presidenil primo arrivo
te; I doveri del primo servitore dello Stato; Cossiga contro Cossiga). Oggi sembra che il Capo dello Stato, in quanto tale, sia
trionfale a Milanello
inattaccabile. Non va bene. Ci chiediamo stupiti perch
Napolitano non metta la parola fine (su ogni ipotesi/illaziodi Sua Emittenza
ne/dubbio/strumentalizzazione o bisogno di verit) dimostrando attraverso la pubblicazione delle telefonate lasdalla partenza di
soluta correttezza della sua azione? Perch se DAmbrosio ha
Ibra e Thiago Silva
fatto dire a Napolitano cose mai dette ancora al suo posto?
Sono domande legittime, e il Presidente, di cui abbiamo granper tirare
de stima, dovrebbe tenerle in considerazione. Infine: la libert
di stampa. Ha a che fare con la ricerca della verit. Lo sa bene il
la cinghia. Due
fondatore di Repubblica. Riportiamo un passo da La sera andavamo in via Veneto: Pajetta aveva rappresentato il partito al XXII
momenti epocali di
congresso del Pcus. Al ritorno il Pci organizz una conferenza
un re a cui non resta
stampa: Per metter in qualche modo Pajetta alle strette racconta Scalfari chiesi la parola e posi questa domanda: Mi riche limitare i danni
volgo a lei non solo come uomo politico ma come intellettuale.
Le chiedo se anche per un solo momento nel corIl Milan che festeggia la Coppa dei Campioni nel 1989 a Barcellona. Sotto Gianni Morandi (F L P / A )
so della sua vita di militante comunista, lei ha mai
pensato veramente che Trotzkij fosse una spia
della Gestapo, come Stalin lo accus desser stato. Pajetta da prima cerc di divagare e rispose
che, allepoca () lui e molti dei suoi compagni
stavano nelle galere fasciste. Poi, siccome continuavo a incalzarlo pretendendo una risposta,
disse: Noi eravamo e siamo dei rivoluzionari. Se
dobbiamo scegliere tra la verit e la rivoluzione
scegliamo la rivoluzione. Mi resi conto osserva Scalfari che il mio interlocutore aveva fatto
un passo falso sicch non mancai di approfittarne concludendo: Onorevole Pajetta, la verit
la rivoluzione, la sola possibile. Ecco, la verit
la rivoluzione, la sola possibile, anche oggi.
Dobbiamo pretendere il nostro diritto di cittadini di sapere la verit sul caso Napolitano-Mancino. Ogni altra posizione un errore.
*docente di Storia e Filosofia nei Licei

OTO A RESSE

Come a Cannes,
anche al Festival
del Canton Ticino
un solo film
italiano in
concorso. I nostri
produttori
preferiscono
giocare in casa, e
cos annegano nel
provincialismo

perch come spesso accade


quando si parla di cinema italiano, sono le vecchie glorie a
sostituir il vuoto pneumatico
di nuove pellicole questanno
recepito in ogni sezione della
locarneide. Tanto poi i titoli italiani li ritroveremo tutti ammassati al Lido, o allAuditorium o

ler di miti viventi dellital-cine


tra il pop e il cult con Renato Pozzetto e Ornella Muti.
Gi, paradossi su paradossi, visto che i ticinesi ci amano davvero Litalianit del festival di
Locarno non mai stata in discussione, decanta in poetico
italiese il presidente del festival
Marco Solari ma soprattutto

sotto la Mole. Sul groviglio di


giustificazioni dassenza si
esprime in italiano il direttore artistico francese Olivier
Pre, al suo terzo anno alla guida della locarnese. Suona quasi paradossale essendo questo
un festival italofono, ma innegabile che esistano difficolt
per diversi produttori italiani a

NSA

rendere disponibili i propri


film per partecipare a Locarno.
Difficolt che evidentemente
questanno si sono aggravate. I
motivi sono diversi, uno di questi la complessit della stagione estiva cinematografica in
Italia. Il traino di un festival importante sempre fondamentale per la distribuzione in sala,
ma per voi luscita in pieno agosto praticamente un suicidio,
con lovvio riverbero sulluscita in Canton Ticino.
LALTRA RAGIONE riguarda la selezione, per la quale alcuni dei titoli che ho visionato mi sono sembrati inadatti.
Ed infine devo dire a malincuore che, a parte I padroni di casa di
Gabbriellini che abbiamo inserito in concorso, tutti gli altri
non hanno accettato il nostro
invito, preferendo optare per
altri festival. Certo, questa non
una novit essendo la Mostra
di Venezia a due settimane di distanza, per mi pare che questa
volta gli italiani siano andati un
po oltre. Come volevasi di-

mostrare. E che nessuno osi incolpare Pre, coltissimo, cinefilo e gi gran ciambellano della
Quinzaine des Realisateurs di
Cannes, di italofobia. E non
solo perch vanta i natali della
nonna al di qua del confine: ne
sinceramente appassionato.
Dunque italiani assenti per responsabilit condivise, ma in
prevalenza nostrane e come
ennesima nonch triste emanazione di una guerra festivaliera
che solo male porta al nostro cinema. Venezia, Roma e Torino
si sfidano con ben noto astio tra
settembre e novembre: e chi
vuole pi andare a Locarno?
Perdendo cos la chance di una
premire mondiale davanti a
una platea realmente internazionale, tra stampa, operatori
del settore e soprattutto unimmensa platea popolare. Caustico ma ineluttabile, limpatto
col tormentone morettiano,
mi si nota di pi se vado da solo a Locarno o tra una trentina
di altri italiani a Venezia o Roma
o Torino (dove poi ci faremo la
guerra anche tra di noi)?.

Sabato 14 luglio 2012

pagina 19

SECONDO TEMPO

BOX

MAIL
Berlusconi torna in campo
chi lo prender sul serio?

Non contento di tutti i disastri


fatti e tutte le brutte figure
collezionate in tutto il mondo,
Berlusconi alla venerabile et
di 76 anni, ritorna prepotentemente sulla scena politica
candidandosi alle elezioni del
2013 con un nuovo nome:
probabilmente forza gnocca,
facendo cos concorrenza a
Grillo a chi le spara pi grosse.
Conoscendo gli italiani, sempre pronti a credere in un nuovo sciamano, pu anche darsi
che abbia qualche chance di
rientrare in gioco (a meno che
come ha detto Maroni la sua
discesa in campo non sia sul
prato di San Siro). Mi piacerebbe sapere chi sar quel pisolo che lo prender sul serio:
probabilmente qualche lecchino senza onore e senza gloria
che spera di fare soldi e successo alla sua corte dei miracoli.

aro Furio Colombo, sempre


pi, nella folla politica (che
dovrebbe essere ambiziosa e
devota a se stessa) si alza il grido:
continuiamo con Monti. Come dire
che mi piace il dottore e voglio
restare in ospedale anche se sono
guarito. Non strano?
Olga

TEM O che sia un buon ritratto del

momento che stiamo vivendo. Tempi difficili,


di solito, fanno emergere personaggi audaci
che sfidano gli ostacoli troppo duri per gli
altri e dichiarano che tocca a loro. Qualcuno
bluffa e qualcuno vince, questa la Storia.
Non questa volta. Prudenti e al coperto, non
si fa avanti nessuno. Anzi dicono, come se
fosse la sola possibile idea vincente: Monti,
la prego, continui lei. Bisogna dire che Monti
un uomo fin troppo austero. A volte ci
scherza un minuto con questa idea che
dopo Monti c' Monti. Ma il pi delle volte
la nega e la tronca subito come impossibile.
E infatti, quale politico pu desiderare (e
dire di desiderare) di lasciare il passo a
qualcuno riconosciuto pi bravo? Qui non si

Carlo Giglioli, San Miniato (Pi)

Chiesa: peso o risorsa


in tempo di crisi?
In Spagna, stretti dalla morsa
della crisi economica, alcuni
media di area radical-socialista hanno attaccato la Chie-

LA VIGNETTA

sa definendola un peso in pi
da sopportare. Le risposte
sono state molteplici, in molti hanno infatti mostrato il
fondamentale
contributo
nella sanit, nell'istruzione e
nell'assistenza sociale, indispensabile pilastro durante la
crisi. Il contributo economico dell'opera sociale della
Chiesa spagnola, si legge,
incalcolabile, ma potrebbe
aggirarsi intorno ai 20 miliardi di euro Altrettanto potremmo dire anche in Italia
dove esistono innumerevoli
opere sociali e di assistenza
create e gestite dalla Chiesa; i
modesti contributi statali
che talvolta ricevono sono
bene investiti e si calcola che
per ogni euro donato lo Stato ne guadagna cinque. Inoltre non va sottovalutato il tu-

rismo religioso; Insomma


la Chiesa una grande risorsa anche per l'Italia. Credo
che quanto sopra descritto
sia di interesse generale e mi
auguro possa pubblicare.

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A DOMANDA RISPONDO
UN ALTRO MONTI
POSSIBILE

Furio Colombo

Alessio Nolan

Tagli alle sedi dei


giudici di pace
Egregio direttore,
Il governo ha deciso di chiudere tutte le 220 sezione distaccate di Tribunale e le 674
sedi decentrate di giudici di
Pace perch costose e improduttive: in un anno iscritti
127 procedimenti presso una
sezione in provincia di Reggio Emlia, 287 in una sezione
in provincia di Oristano, 463
in una sezione in provincia di
Pordenone... e cos via. Po-

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tratta di autoliquidazione della casta, ma di


un curioso funzionamento a rovescio, tipo
Alice nel Paese delle meraviglie. Infatti, chi
si tira indietro per continuare a lasciare il
posto a Monti sta pensando quel che
pensano certi ciclisti che si mettono in fila
dietro il "bravo" che tira. "Questo mi fa
strada" pensano. Ma c' qualcosa di
curioso. Invece di pensare alla frenetica
rimonta finale con cui, dopo esserti fatto
tirare, sorpassi e vinci, pensano a come
sarebbe bello lasciargli tirare la volata e
arrivare dopo di lui. Ma arrivare. Ecco la
garanzia. Lasciamo che ci porti in salvo e
che poi ci tenga tutti nel gioco. Cosa
importa se guida lui? Qui il rischio sono delle
clamorose cadute di gruppo. Lasciamolo
correre in testa. Poi ai problemi ci penser
lui. E noi, miracolo, restiamo, siamo pur
sempre "la classe politica". Non un
progetto grandioso, dal punto di vista dei
protagonisti. Ma quando la paura fa
novanta...
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
00193 Roma, via Valadier n. 42
lettere@ilfattoquotidiano.it

che decine di sentenze allanno in centinaia di sedi di Giudici di Pace. Sulla scorta dei
dati ministeriali, parlo per la
sezione di Tribunale di Eboli
(in provincia di Salerno) ospitata in edificio comunale, e
quindi a costo zero per i recenti provvedimenti di spending review: 28.000 procedimenti civili circa pendenti ad
oggi, e circa 6000 sentenze
pubblicate nel 2011. E poi c
il settore penale con 3000
processi sopravvenienti allanno ed oltre 1200 sentenze pronunciate, sempre in un
anno. Sempre a Eboli, circa
6000 processi per 7 Giudici d
iPace, con circa 1800 sentenze allanno. Si pu parlare di
improduttivit? I dati riportati per Eboli sono superiori
a quelli di decine di tribunali
ordinari non soppressi. I parlamentari hanno il dovere costituzionale di rappresentare il territorio: cosa faranno
per illustrare questa situazione al governo e perorare una
giusta causa ? Si chiude il Tribunale di Sala Consilina e i
cittadini devono andare fuori
regione, a Lagonegro (Basilicata): perch non si istituisce il Tribunale Salerno Sud,
con sede a Eboli e sezione distaccata di Sala Consilina? La
logica pu essere ancora invocata in Italia? Il Ministro
conosce bene i numeri di
Eboli: professoressa Severino, ancora un po di coraggio,
cos come dimostrato con la
istituzione del Tribunale Napoli Nord, e si porr fine a
unautentica assurdit.
Enrico Tortolani
Avvocato - Consigliere Ordine
Distrettuale di Salerno
Membro direttivo Associazione
Forense Valle del Sele

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Diritto di Replica/1
Gentile Direttore, sono l'Amministratore Delegato di Ivu
Traffic Technologies Italia e anche lettore del Suo giornale;
ieri ho letto l'articolo da voi
pubblicato sulla gestione delle
pause caff del personale di
Trenitalia nel quale vengono
citati sia l'Azienda che rappresento sia i sistemi informatici
che produciamo. L'articolo
contiene numerose imprecisioni e riporta dati, nomi e fatti
non reali, ed essendo il sottoscritto una persona che tiene alla trasparenza e
alla correttezza, non posso
che ricusare un'informazione
non esatta e di conseguenza
fuorviante. Non chiaro quale
sia stata la fonte delle informazioni pubblicate, ma sicuramente si trattato di una fonte non ufficiale n, tantomeno,
correttamente informata. La
invito quindi a pubblicare questa lettera e le propongo di
farmi visita presso i nostri uffici a Roma dove sar ben lieto
di fornirle tutte le informazioni attinenti ai nostri prodotti
ed ai rapporti con i nostri
clienti.
Ing. Mario Stefani
Amministratore Delegato di Ivu
Traffic Technologies Italia

Lamministratore delegato di Ivu


Traffic Technologies parla
genericamente di informazioni
non esatte che sarebbero state
riportate dal Fatto, senza
peraltro indicarne neanche
mezza. I cronisti hanno
ottenuto le informazioni da
diverse fonti che non avevano
alcun rapporto tra loro, ma
confermavano la ricostruzione
dei fatti descritta nellar ticolo.
Sono state anche chieste (il 29

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Il Fatto Quotidiano

IL FATTO di ieri14 luglio 1993


Prima di morire lascio linventario di quel che ho messo da
par te linferno di monsieur Dante, un pacchetto di
Celtique, la voce di Andr Breton, lassenzio di Verlaine,
lorecchio di Van Gogh, la pipa di Balzac, la mia voce
perduta, se vorrai ascoltarla. Stralci di Le Testement di
Leo Ferr, canzone di morte e dironia dello chansonnier
maudit , lintellettuale elegante che amava giocare con
laldil e chiss cosa si sarebbe inventato se avesse saputo
di morire in un 14 luglio, il giorno de la Rvolution. Lui, il
cantore di tutte le ribellioni, anarchico fin da quando ero
nella pancia di mia madre, amaro, irascibile eppure
innamorato della vita, del mare, delle stelle. Romantico e
sanguigno, una furia contro la civilt addomesticata delle
buone maniere, dei moralismi ipocriti, della sopraffazione.
Gli piaceva cantare i poeti, i francesi del Duecento e i
maledetti come Rimbaud, Aragon, Apollinaire. Versi e note
trasformate in invettive iconoclaste, ma anche in rapsodie
struggenti. I due volti di Ferr, provocatore sfrenato, naf
nellanima e custode fino in fondo del suo essere un
solitario. Un eretico che sognava un mondo libero in cui
non ci fossero ni Dieu, ni maitres, n Dio n padroni.
Giovanna Gabrielli

giugno alle 16,37) informazioni


ufficiali a Trenitalia che non ha
ritenuto opportuno rispondere.
In discussione, comunque, non
la validit del prodotto Ivu
(che altrove pare abbia dati
ottimi risultati), ma la sua
applicazione ai treni italiani.
Ferruccio Sansa

Diritto di Replica/2
In merito allarticolo Cos la
gestione Romano ha affossato
lente per lagricoltura. Super
stipendi, auto di lusso e appalti discutibili. Segnalazione
alla Corte dei conti, pubblicato sul Vostro giornale in data 12 luglio 2012, a firma del
giornalista Eduardo Di Blasi,
terrei a precisare che la trasformazione societaria di Sin
in Spa e gli emolumenti dei
consiglieri sono fissati dallassemblea e non dai consiglieri.
Inoltre, la retribuzione dellamministratore delegato era
estremamente pi bassa di
quella riferita nellarticolo del
12 luglio 2012, mentre per le
c.d. auto di lusso, lauto in
mia dotazione era tra quelle in
linea con le politiche aziendali
che io stesso trovai in Sin, anzi
di cilindrata inferiore a quella
dellex direttore generale che
continua ad avere in dotazione. Si precisa che, durante la
mia breve permanenza in Sin,
ho ricoperto le cariche di Direttore Generale e Amministratore Delegato, mentre
lex direttore generale, ancora oggi in organico, aveva una
retribuzione pi elevata e un
contratto blindato (12 anni
buonuscita in caso di risoluzione del rapporto, salvo che
per licenziamento per giusta
causa). (...) Sulla vicenda del
software Oracle la ricostruzione dellarticolo in conte-

stazione del tutto fantasiosa. La realt che la procedura di acquisto era stata del
tutto irregolare. Il contratto
stato rinegoziato con Oracle
con un risparmio per la societ SIN di 500.000,00 euro.
Questa vicenda stata oggetto di una contestazione disciplinare verso lex direttore
generale. Non stata lunica!
La societ Kpmg (che ha processato migliaia di documenti)
ha evidenziato altre irregolarit che sono state contestate
e che, secondo gli autorevoli
legali consultati, giustificavano
il licenziamento per giusta
causa, che fra laltro avrebbe
esonerato
lazienda dal pagamento della
faraonica buonuscita di circa
3.000.000,00. Il socio privato
di SIN, Almaviva, per alcuni di
questi fatti ha promosso unazione legale di responsabilit
nei confronti dellex direttore
generale. Saranno quindi i giu
dici a certificare o meno lesistenza di gravi irregolarit di
gestione.
Dott. Domenico Pecoraro

I nostri errori
Nelledizione di venerd 13 luglio abbiamo scritto che il referendum promosso da Unione popolare per la riduzione
degli stipendi dei parlamentari
aveva raccolto pi di un milione di mi piace su
Facebook. Liniziativa che ha avuto
questo numero di consensi
invece quella del Comitato del
Sole. Ce ne scusiamo con gli
interessati e i lettori.

IL FATTO QUOTIDIANO
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