Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
ABSTRACT ITALIANO
Abstract italiano
Abstract italiano
Le leishmaniosi sono un gruppo di patologie protozoarie che colpiscono luomo e i mammiferi, causando
lesioni cutanee o viscerali a carico della milza, fegato e midollo osseo. Sono la seconda malattia trasmessa
da vettori per diffusione, dopo la malaria. Sono endemiche in 98 paesi e si contano da 0.9 a 1.6 milioni di
nuovi casi ogni anno, per il 76% dei quali si tratta di leishmaniosi cutanea. Il numero globale di nuovi casi
negli scorsi anni aumentato a causa di un insieme di fattori tra cui la capacit di adattamento del ciclo di
vita e di trasmissione ad ambienti peri domestici, i fenomeni di deforestazione e urbanizzazione, oltre che la
diffusione di meccanismi di diagnosi e notifica. Pi del 90% dei casi di leishmaniosi viscerale viene
diagnosticano in Bangladesh, India, Sud Sudan, Etiopia e Brasile, in particolare dalle zone pi povere e dalle
regioni rurali.
Le leishmanie sono protozoi intracellulari obbligati che parassitano i macrofagi, che vengono trasmessi
alluomo attraverso la puntura di femmine di flebotomo. Sia gli animali che luomo possono essere il
serbatoio. Sono descritti casi, seppur rari, di trasmissione congenita, da emotrasfusioni, trapianti dorgano o
infezioni in laboratorio. Le specie di leishmania che causano infezioni nelluomo sono molteplici. La
leishmaniosi viscerale causata da L. donovani in Africa orientale e nel sub-continente asiatico, o da L.
infantum in America Latina, Europa, Nord Africa. Le forme mucose sono sostenute da L. braziliensis, mentre
il kala-azar, causata da L. donovani, meno frequentemente da L. infantum. In Italia e nella gran
maggioranza dei Paesi dellEuropa, presente L. infantum, che pu causare sia leishmaniosi viscerale che
cutanea . Durante il pasto ematico, le femmine di flebotomo rigurgitano i promastigoti flagellati nella cute.
Questi ultimi vengono fagocitati dai macrofagi, e allinterno di essi (e di altre cellule) maturano in
amastigoti. in questo stadio che le femmine di flebotomine li ingeriscono nel pasto ematico sulla cute di
un individuo infetto. Il ciclo vitale del parassita si completa nel sistema digestivo dellinsetto. Le ragioni per
le quali alcune leishmanie diano solo localizzazioni cutanee ed altre diano danni viscerali sono per lo pi
sconosciute. Nelle forme viscerali avanzate, linfiltrazione del midollo osseo e della milza causa anemia,
leucopenia e/o trombocitopenia. Limmunodepressione che consegue linvasione del sistema reticolo
endoteliale rende lospite suscettibile a superinfezioni batteriche (frequentemente polmoniti, diarree o TB).
Nella maggior parte dei casi le infezioni da leishmanie sono asintomatiche. Linsorgenza e la gravit dei
sintomi sono dovute al tipo di leishmania, alle condizioni di salute di partenza del soggetto e alle sue
condizioni nutrizionali. Non esistono vaccini per la leishmaniosi umana: la prevenzione primaria basata sul
controllo dei fattori che favoriscono la proliferazione dei flebotomi, controllo delle colonie murine che
rappresentano un reservoir significativo, le misure di controllo dellinfezione nei cani ed i metodi di
protezione dalle punture dei flebotomi stessi (repellenti, zanzariere). La classificazione classica distingue
forme cutanee, a loro volta distinte i localizzate, diffuse e mucose, e forme viscerali, classiche e forme
dermiche (kala azar).
Le forme cutanee localizzate si presentano pi frequentemente in aree del corpo esposte alle punture di
flebotomo sotto forma di lesioni ulcerative nel sito di inoculo. Classicamente le lesioni (singole nelle forme
localizzate, multiple in quelle diffuse) possono assumere un aspetto a bottone o a vulcano, con unarea
depressa centrale e un bordo infiammato rilevato. Nelle forme mucose i sintomi possono essere
congestione nasale e mal di gola; in questultimo caso linfiammazione mucosa assume caratteri
particolarmente distruttivi. Nelle forme viscerali, i sintomi pi comuni sono la febbre, la perdita di peso,
lepatosplenomegalia, in alcuni casi linfadenopatie e nella forma del sub-continente indiano
iperpigmentazione.
Table of Contents
Summary
Basics
Definition
Epidemiology
Aetiology
Pathophysiology
Classification
Prevention
Primary prevention
Screening
Secondary prevention
Diagnosis
Case history
Risk factors
11
12
Diagnostic tests
14
Differential diagnosis
16
Treatment
18
18
23
Treatment options
25
Emerging
43
Follow up
44
Recommendations
44
Complications
45
Prognosis
46
Guidelines
48
Diagnostic guidelines
48
Treatment guidelines
48
Online resources
50
Evidence scores
51
References
52
Images
63
Disclaimer
66