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36 Convegno Nazionale
Torino, 10-12 giugno 2009
1. Introduzione
La coclea e un sistema intrinsecamente non lineare, e caratterizzato da due aspetti
complementari fra loro: propagazione di onde viaggianti (TW) lungo la membrana basilare (BM) e nel fluido, e risonanza tonotopica di ogni componente frequenziale della
TW in un proprio sito, localizzato secondo la mappa di Greenwood, che mette in relazione frequenza di risonanza locale e posizione longitudinale x lungo la BM. La fenomenologia delle emissioni otoacustiche (OAE) [1] risente sia delle caratteristiche globali della trasmissione della TW, che delle proprieta locali del risonatore alla frequenza
considerata. Queste proprieta non sono del tutto locali, poiche i meccanismi di amplificazione cocleare sono rappresentabili come un filtro attivo, il cui guadagno risente
nonlinearmente del livello di eccitazione di una porzione della BM estesa intorno al sito
risonante, in misura dipendente nonlinearmente dal livello di eccitazione stesso. Per
queste ragioni i modelli cocleari che pretendano di riprodurre fedelmente la fenomenologia delle OAE devono necessariamente includere termini non lineari e non locali. Le
soluzioni ottenute nel dominio della frequenza sono valide solo per sistemi approssimativamente lineari, in cui la nonlinearita possa essere trattata come perturbazione. In generale questo non e possibile, e molti concetti utili a descrivere la risposta dei sistemi
lineari (risposta in frequenza, ritardo di gruppo, etc.) perdono validita se applicati a
modelli realistici della coclea. La soluzione numerica delle equazioni cocleari nel dominio del tempo e quindi necessaria per ottenere informazioni corrette sulla risposta cocleare a stimoli acustici somministrati nel canale uditivo (OAE evocate, o EOAE). In
particolare, molti aspetti legati ai meccanismi di generazione di prodotti di distorsione
(DPOAE) e emissioni da stimolo transiente (TEOAE) richiedono unanalisi del ritardo
temporale fra lo stimolo e la risposta, che puo essere valutato nel dominio della frequenza, tramite il ritardo di gruppo, solo per sistemi lineari. Daltra parte, la soluzione
nel dominio del tempo di un sistema nonlineare discretizzato su un numero elevato di
partizioni richiede lunghi tempi di calcolo, riducibili con opportune tecniche di analisi
numerica. Elliott et al. [2] hanno proposto un metodo matriciale alle differenze finite per
la soluzione delle equazioni di propagazione della TW lungo la BM in un modello 1dimensionale. Allinterno di questo schema si possono rappresentare modelli cocleari
assai diversi, e la soluzione nel dominio del tempo permette di osservare levoluzione
della risposta OAE senza fare ipotesi di quasi-linearita.
In questo lavoro viene presentato un modello nonlineare nonlocale feedforward della
propagazione dellonda viaggiante di pressione lungo la BM. Il sistema delle cellule ciliate esterne (OHC) e modellato come un filtro non lineare la cui risposta proporzionale alla forza presente sulla membrana basilare, con accoppiamento longitudinale. Sono state introdotte funzioni di disturbo (roughness) nei paramentri cocleari, distribuiti
secondo funzioni continue, ritenute necessarie per generare OAE attraverso meccanismi
di riflessione coerente [3,4], ed stata verificata la presenza di emissioni otoacustiche
con il caratteristico comportamento tempo-frequenza [5,6]. Introducendo due toni di
stimolo f1 ed f2 il modello riproduce bene i prodotti di distorsione (DP) 2f1-f2, in particolare per quanto riguarda i siti di generazione dei DP stessi.
2. Metodi e modello
Sulla BM (z = 0), la propagazione della TW ubbidisce alla equazione 1-d di una linea di trasmissione:
! 2 p 2 " !!
=
# (x,t)
!x 2
H
(1)
con:
2!
= k02" bm
H
(1b)
p (x,t)
2
!!!(x,t) + " bm (!, !!)!! + # bm
(x)! =
$ bm
La condizione al contorno alla base e:
!p
!x
(3)
= 2 "#!!S (t)
x=0
dove !!!S e laccelerazione della staffa, che puo essere scritta come combinazione
lineare di due componenti, la !!!S 0 prodotta dalleccitazione esterna, e la !!!SR quella dovuta alla risposta cocleare alla base (x=0).
LEq.(3) si puo riscrivere:
(4)
!p
!x
p(x,t) x = L = 0
(5)
!!
FP(t) ! "(t)=
Psource
(6)
dove F e la matrice NxN delle differenze finite, Psource e il vettore dei termini di
!! sono i vettori delle differenze di pressione e delle accelerazioni di
sorgente, P(t) e !(t)
ogni partizione cocleare.
Nel modello si usa la mappa di Greenwood:
(7)
# bm = # 0 e" kG x + # 1
(8)
AE,i
$ "# bm (xi )
!&
% 1
2
" ' bm
(xi ) (
*
0
)
"1 0 %
Cmat ,i ! $
'
#0 0 &
Invertendo F:
(10)
!!
P(t) = F !1"(t)+
F !1Psource (t)
da cui:
(11)
!
P(t) = F !1CmatU(t)+
F !1Psource (t)
avendo definito:
(14)
In un modello piu avanzato abbiamo inserito un accoppiamento longitudinale nonlocale, seguendo lo schema proposto da Kim e Xin [7], in cui le forze applicate dalle
OHC sulla BM sono assunte proporzionali alla forza totale agente sulla BM:
(15)
dove Fcell e la forza delle OHC FBM la forza totale sulla BM. A causa
dellinclinazione longitudinale delle OHC, le forze che agiscono in x fanno si che le
OHC spingano su un punto situato in x+, in avanti lungo la BM.
La soluzione nuerica del modello e stata implementata in MatLab, utilizzando una
versione opportunamente modificata della routine ode15s.
3. Risultati e Discussione
In Fig.1 mostriamo il risultato di una simulazione di una coclea attiva eccitata da
uno stimolo transiente (click) di durata 100s, in presenza di rugosita (roughness=3%).
Il termine attivo riduce lo smorzamento, dando origine a risonanze ad alto fattore di
qualita. Si puo apprezzare la formazione e la propagazione di una traveling wave che
si muove dalla base verso lapice, con eccitazione risonante progressiva dei siti cocleari
a x crescente, che risuonano a frequenze decrescenti, secondo la mappa di Greenwood.
Figura 1 Deformazione della BM in risposta ad uno stimolo impulsivo (click) somministrato a t=0 in x=0, e corrispondente segnale finestrato alla base, che simula le
TEOAE. Si puo notare la caratteristica relazione fra tempo di ritardo e posizione (e
quindi frequenza) lungo la BM.
4. Conclusioni
Il modello studiato si mostra un ottimo strumento per simulazioni della funzionalit
cocleare utilizzando diversi modelli, e in diversi regimi dei parametri fisici caratteristici.
La possibilita di risolvere il problema cocleare nel dominio del tempo permette di
risolvere ambiguita interpretative legate alluso improprio di concetti di analisi dei segnali validi solo per sistemi lineari.
5. Bibliografia
[1]
Probst, R., Lonsbury-Martin, B.L., and Martin, G.K., A review of otoacoustic emissions, Journal of the Acoustical Society of America, Vol. 89, pp.
2027-2067 (1991).
[2]
Elliott S.J., Ku E.M., Lineton B., A state space model for cochlear mechanics, Journal of the Acoustical Society of America, Vol. 122, No.5, pp. 27592771 (2007).
[3]
Talmadge, C. L., Tubis, A., Long, G. R., and Piskorski, P., Modeling otoacoustic emission and hearing threshold fine structures, Journal of the
Acoustical Society of America, 104, pp. 1517-1543 (1998).
[4]
Zweig G., Shera C.A., The origin of periodicity in the spectrum of otoacoustic emissions, Journal of the Acoustical Society of America, Vol. 98,
pp. 2018-2047 (1995).
[5]
[6]
Sisto R., Moleti A., On the frequency dependence of the otoacoustic emission latency in hypoacoustic and normal ears, Journal of the Acoustical Society of America, Vol. 111, pp. 297-308 (2002).
[7]
Kim J., Xin J., A two-dimensional nonlinear nonlocal feed-forward cochlear model and time domain computation of multitone interactions, Multiscale Model.Simul., Vol.4,No.2, pp 664-690 (2005).