Sie sind auf Seite 1von 10

Studio delle rotture fragili di elementi di copertura

prefabbricati collegati alle travi principali con inserti metallici


Beatrice Belletti
Dipartimento di Ingegneria civile, dellambiente, del territorio e Architettura- Universit degli studi di
Parma. Parco Area delle Scienze 181/A, 43124 Parma.

Cecilia Damoni
Dipartimento di Ingegneria civile, dellambiente, del territorio e Architettura- Universit degli studi di
Parma. Parco Area delle Scienze 181/A, 43124 Parma.

Matteo Scolari
Dipartimento di Ingegneria civile, dellambiente, del territorio e Architettura- Universit degli studi di
Parma. Parco Area delle Scienze 181/A, 43124 Parma.

Alessandro Stocchi
Dipartimento di Ingegneria civile, dellambiente, del territorio e Architettura- Universit degli studi di
Parma. Parco Area delle Scienze 181/A, 43124 Parma.

Keywords: elementi di copertura prefabbricati, collegamenti trave-tegolo, spalling del calcestruzzo, dowel action,
analisi non lineari ad elementi finiti
ABSTRACT

Nella presente memoria vengono indagati alcuni aspetti delle modalit di rottura riguardanti elementi
di calcestruzzo prefabbricati collegati tra loro tramite inserti metallici, a loro volta collegati da spinotti
passanti nellelemento di calcestruzzo. In particolare sono stati approfonditi gli aspetti legati alla rottura
per spalling del calcestruzzo attraverso analisi non lineari ad elementi finiti e confronto con modelli
analitici presenti in letteratura. Le analisi non lineari hanno messo in luce linfluenza della posizione del
foro di alloggiamento dello spinotto sui valori di resistenza e sulle modalit di rottura riscontrate. Inoltre
stato evidenziato come la presenza di unarmatura lenta di parete nellelemento di calcestruzzo possa
portare a notevoli benefici sulla risposta strutturale dellelemento stesso, sia in termini di resistenza ultima
che di modalit di rottura. Nel caso in esame la presenza di armatura lenta ha consentito infatti di
aumentare la resistenza ed evitare la rottura fragile per spalling del calcestruzzo. I risultati ottenuti dalle
analisi non lineari ad elementi finiti hanno trovato un buon riscontro con alcuni modelli analitici presenti
in letteratura.

INTRODUZIONE

Levento sismico del 20-29 maggio 2012 che


ha interessato alcune province dellEmilia
Romagna, ha evidenziato la vulnerabilit sismica
di numerosi edifici produttivi esistenti, legata al
fatto che molte strutture del patrimonio edilizio
italiano sono state progettate prima dellentrata in
vigore della nuova normativa antisimica e perci
senza tenere in considerazione gli effetti del
sisma sulle costruzioni.
A seguito dei danni subiti da tali edifici, in
accordo al D.L. N74 del 6 giugno 2012, si resa
necessaria per alcuni comuni interessati
dallevento sismico lacquisizione del certificato
di agibilit sismica effettuata ai sensi della
normativa vigente.

A tal riguardo, al fine di investigare le varie


fasi di valutazione della vulnerabilit sismica e
una successiva proposta di interventi di
miglioramento o adeguamento sismico, stata
stipulata una convenzione di ricerca tra
lUniversit degli Studi di Parma e lUnione
Parmense degli Industriali (UPI). Sebbene Parma
non rientri nella zona dobbligo individuata dal
D.L. N74, lUnione Parmense degli Industriali
ha ritenuto opportuno uno studio approfondito sul
tema.
La sistematica osservazione dei danni subiti
dagli edifici prefabbricati a seguito del sisma ha
dimostrato che la maggiore fonte di vulnerabilit
degli edifici prefabbricati esistenti la carenza di
collegamenti fra i vari elementi strutturali
prodotti in stabilimento e successivamente
assemblati in cantiere.

La precedente normativa prevedeva infatti la


possibilit di eseguire unioni ad attrito fra i vari
elementi strutturali in zona non sismica; molti
degli edifici prefabbricati esistenti non presentano
pertanto collegamenti adeguati a conferire
sufficienti caratteristiche di sicurezza alledificio
in occasione di eventi sismici. Unadeguata
progettazione dei collegamenti risulta infatti di
fondamentale
importanza
per
garantire
lequilibrio delle sollecitazioni e la congruenza
degli spostamenti.
Numerose ricerche sono state condotte e sono
tuttora in corso (e.g. progetto safecladding)
nellambito dei collegamenti di elementi
prefabbricati.
In particolare nel 2012 sono stati redatti
documenti contenenti linee guida per il progetto
di connessioni di strutture prefabbricate (Design
Guidelines for Connections of Precast Structures
under Seismic Actions, Negro e Toniolo 2012,
Design of Fastenings for Use in Concrete,
2012).
Nella presente memoria stata posta
lattenzione su alcuni aspetti delle modalit di
rottura riguardanti elementi di calcestruzzo
prefabbricati collegati tra loro tramite inserti
metallici, a loro volta collegati da spinotti
passanti nellelemento di calcestruzzo.
In particolare stato approfondito il fenomeno
dello spalling del calcestruzzo, che pu essere
associato dal punto di vista teorico alla teoria
della dowel action.
Numerose ricerche teoriche e sperimentali
presenti in letteratura trattano lo studio del
fenomeno della dowel action in elementi di
calcestruzzo
e
propongono
formulazioni
analitiche per il calcolo della resistenza massima
(e.g. Vintzeleou e Tassios 1985, Walraven e
Reinhardt 1981, Dei Poli et al. 1993, Taylor,
1974, Soroushian et al. 1986, Houde et al. 1974,
Baumann e Rush, 1970, Paschen e Schonhoff,
1983, Paulay et al. 1974).
Nella presente memoria sono state adottate
alcune delle formulazioni analitiche presenti in
letteratura per il calcolo della resistenza massima
(Negro e Toniolo, 2012, Model Code 2010, fib
bulletin 43, Vintzeleou e Tassios 1985) ed i
risultati analitici confrontati con i risultati ottenuti
da analisi non lineari ad elementi finiti.
Sono state infatti condotte analisi parametriche
non lineari ad elementi finiti in cui si fatta
variare la posizione del foro di alloggiamento
dello spinotto al fine di valutarne gli effetti sulla
resistenza massima e sulla modalit di rottura.
Inoltre si valutato leffetto della presenza di
armatura lenta di parete.

Nel paragrafo 2 vengono descritti i principali


aspetti teorici legati al fenomeno della dowel
action, utilizzati nella memoria per il calcolo
analitico della resistenza, nel paragrafo 3 viene in
dettaglio descritto il caso studio analizzato, nel
paragrafo 4 vengono descritte le analisi non
lineari ad elementi finiti svolte, nel paragrafo 5
vengono presentati e discussi i principali risultati
ottenuti e nel paragrafo 6 vengono riassunte le
principali conclusioni.
2

ASPETTI TEORICI DEL PROBLEMA

2.1

Spalling del calcestruzzo

2.1.1

Rottura d) rib edge (Negro e Toniolo,


2012)
Le prescrizioni proposte nel documento
Design Guidelines for Connections of Precast
Structures under Seismic Actions nellambito
del progetto Safecast (Negro e Toniolo, 2012),
definiscono la modalit di rottura d) spalling of
the concrete edge of the rib due to tensile
stresses e forniscono la seguente formulazione
per il calcolo della resistenza di progetto RRd:
R Rd =

1.4 k d h Rck c 3 re

(1)

dove:
k=

(s h ) ; = 0.1 (h )0.5 ;
2
c

(4.5 c )

h = t 1.5 c
2

( )

0. 2
; Rck la resistenza cubica
= 0.1 d c
caratteristica del calcestruzzo; c=1.5

Con il fattore re si tiene in considerazione in


modo semplificato della presenza dellarmatura
lenta; si assume infatti re=1.4 in caso di presenza
di armatura mentre re=1 negli altri casi.
In Figura 1 vengono schematicamente
rappresentati i parametri geometrici riportati in
eq. (1) per un elemento di calcestruzzo soggetto
ad unazione orizzontale R.

R
t

ev

Figura 1 Schematizzazione dei parametri geometrici nel


calcolo della resistenza per spalling.

2.1.2

Side splitting e bottom splitting


(Vintzeleou e Tassios, 1985)
In accordo agli studi di Vintzeleou e Tassios,
effettuati su uno spinotto annegato nel
calcestruzzo, lo spinotto si comporta come una
trave su suolo elastico. Per tale motivo una forza
di taglio R agente sullo spinotto genera un
andamento delle tensioni nel calcestruzzo come
quello mostrato in Figura 2.
La risultante delle tensioni di compressione sul
calcestruzzo (FCC), che si manifestano per una
lunghezza dello spinotto pari a circa (2.5d), dove
d rappresenta il diametro dello spinotto,
responsabile della rottura per spalling del
calcestruzzo.
In assenza di armatura lenta nellelemento di
calcestruzzo si possono generare due diverse
modalit di rottura, a seconda della posizione
dello spinotto rispetto alla faccia libera di
calcestruzzo (ossia al variare di c ed ev):
rottura side splitting o rottura bottom splitting,
Figura 3.

Figura 4 - Side splitting (Vintzeleou e Tassios, 1985).

Bottom splitting

Avvicinando lo spinotto al bordo di


calcestruzzo (ossia riducendo il valore di c) la
modalit di rottura cambia. Gli sforzi verticali
agenti nella sezione C-D (Figura 5), che si
generano per effetto di spostamenti verticali
impediti per ragioni di simmetria, risultano infatti
essere non trascurabili.
La porzione di calcestruzzo definita in pianta
dalla sezione ABCD e in profondit dallo
spessore (2.5d) risulta pertanto assimilabile ad
una mensola incastrata nella sezione C-D.

Figura 2 Andamento delle tensioni nel calcestruzzo



attorno allo spinotto.
Side splitting Dcr1

R
c

Bottom splitting Dcr2

ev

Figura 5 - Bottom splitting (Vintzeleou e Tassios, 1985).

Figura 3 - Modalit di rottura per spalling del calcestruzzo:


side splitting e bottom splitting (Vintzeleou e Tassios,
1985).

- Side splitting
Quando la distanza dello spinotto dal bordo
(c) sufficientemente grande, la risultante degli
sforzi di compressione sul calcestruzzo (FCC)
viene equilibrata da sforzi di trazione lungo la
sezione trasversale A-A che generano una
risultante pari a FT, Figura 4. Al raggiungimento
della resistenza a trazione del calcestruzzo, fct, si
manifesta una fessura lungo la sezione trasversale
A-A.
Uguagliando FCC e FT possibile calcolare la
resistenza della sezione trasversale per side
splitting definita come Dcr1, eq. (2):
Dcr1 =

f ct (b d ) 2.5d
1.22

(2)

La resistenza per bottom splitting, definita


come Dcr2 viene determinata uguagliando il
momento agente Med, generato dalla forza FT/2 al
momento resistente MRd, calcolato sulla base
delle reazioni che si generano allincastro della
mensola (indicate con C e T in Figura 5).
Dcr 2 = ' f ct d c

c
(0.66c + d )

(3)

dove pari a:

' =

2.5 4.4 1.5 2.05 1.35 0.5 + 3.33


(4)
1.22
(2.7 )2

Il valore di dipende dalla geometria


dellelemento e dalla lunghezza caratteristica lch
del calcestruzzo (Gustafsson e Hillerborg, 1984,
Hillerborg et al. 1976, Irwin 1958). Nel caso

esaminato, descritto nel seguito, stato


considerato pari a 1.8.
Determinate le resistenze per side splitting e
bottom splitting possibile valutare la resistenza
per splitting del calcestruzzo come:

RRd = min{Dcr1; Dcr 2 }

(5)

RRd=resistenza di progetto per splitting del


calcestruzzo, ottenuta considerando valori di
progetto della resistenza a trazione del
calcestruzzo.
2.2

2.2.1 fib bulletin 43


In accordo alle prescrizioni del fib bulletin 43,
le rotture fragili per spalling del calcestruzzo
possono essere evitate se viene inserita
nellelemento di calcestruzzo armatura lenta.
In particolare, nel caso in cui lelemento sia
armato, il fib bulletin 43 definisce una modalit di
rottura denominata steel flexural failure. Questa
modalit di rottura si manifesta con la formazione
di una cerniera plastica nello spinotto ed il
conseguente crushing del calcestruzzo in una
zona localizzata attorno al foro di alloggiamento
dello spinotto.
Il valore della resistenza per questa specifica
modalit di rottura calcolato uguagliando il
momento massimo agente sullo spinotto con il
momento corrispondente alla plasticizzazione
dello spinotto stesso.
Il momento di plasticizzazione calcolato
secondo eq.(6):
d2 4 d
d3

= fy
8
3
6

M MAX = FvR x 0 q c x 0

x0
2

(9)

Sostituendo a x0 il valore calcolato in eq. (8) e


imponendo luguaglianza tra MY e MMAX si
determina il valore di resistenza FvR:
FvR = 0 d 2 fcc f y

(10)

dove:

Steel flexural failure

MY = f y

Il momento agente calcolato imponendo


lequilibrio alla rotazione attorno al punto A
(Figura 6) vale:

0 = c 3 pu essere assunto pari a 1 in fase di


progettazione.

Figura 6 - Azioni agenti sullo spinotto.

In Figura 7 si mostra il legame forza-spostamento


adottato nel fib bulletin 43, ottenuto in accordo
alle prescrizioni di (Vintzeleou e Tassios, 1985).

(6)

La reazione del calcestruzzo lungo la barra


calcolata come:
qc = ( c f cc ) d

(7)

dove:
fcc= resistenza a compressione uni assiale del
calcestruzzo.
c= fattore che considera lincremento di
resistenza
del
calcestruzzo
dovuto
al
confinamento.
La cerniera plastica nello spinotto si forma ad
una distanza x0 dalla faccia libera di calcestruzzo.
In corrispondenza di x0 il momento agente sullo
spinotto massimo.
q c x0 = FvR x0 =

FvR
qc

(8)

Figura 7 - Legame Forza-Spostamento: rottura steel


flexural failure (fib bulletin 43).

2.2.2 Model Code 2010


Secondo le prescrizioni del Model Code 2010
la resistenza dello spinotto, definita in eq.(11) con
FvR, viene calcolata come:
FvR = 2 As f cc f y

dove:
2 = 1.6 , As =

d2
4

As f y
3

(11)

Il legame forza-spostamento espresso in


eq.(12):
s
Fv = FvR
s max

del calcestruzzo attraverso analisi non lineari ad


elementi finiti.

0,5

(12)

dove:
smax = 0.1 0.2 d

CASO STUDIO

Le modalit di rottura per spalling del


calcestruzzo sono state indagate su collegamenti
trave-tegolo di un edificio prefabbricato
monopiano ad uso industriale la cui copertura
costituita da tegoli a doppio T, Figura 8.

Figura 8 - Caso studio analizzato (valori in mm).

Come atteso, le verifiche sismiche dellintero


edificio analizzato hanno messo in luce lelevata
vulnerabilit dei collegamenti fra i vari elementi
strutturali (Belletti et al. 2013)
In particolare, al fine di garantire un
comportamento a diaframma della copertura, si
rivelato essere di cruciale importanza la
progettazione di adeguati collegamenti travetegolo. Nel caso in esame si ipotizzato di
collegare i tegoli alle travi trasversali mediante
inserti metallici a L. Tali inserti sono a loro
volta collegati fra loro da spinotti passanti nella
nervatura dei tegoli, Figura 9.

Figura 10 Modalit di rottura del collegamento travetegolo.

ANALISI NON LINEARE A ELEMENTI


FINITI

Le analisi non lineari ad elementi finiti sono


state condotte con il codice di calcolo DIANA
(Manie 2009). La modellazione stata eseguita in
accordo alle indicazioni di (Guidelines for
nonlinear finite element analyses of concrete
structures, 2012).
Lo studio stato diviso in diverse fasi di
modellazione.
In una prima fase, per valutare linfluenza
della posizione dello spinotto (ossia di c ed
ev, v. Figura 1) sulla resistenza per spalling,
stato modellato un blocco rettangolare di
calcestruzzo vincolato ad una estremit
allinterno del quale stata annegata una barra di
acciaio soggetta alle due estremit ad una forza R,
Figura 11.

SPINOTTO

Figura 11 - Mesh utilizzata per valutare l'influenza della


posizione dello spinotto sulla resistenza per spalling.

INSERTO METALLICO

Figura 9 - Collegamento trave-tegolo.

In accordo alle prescrizioni di (Negro e


Toniolo, 2012) sono previste diverse verifiche sul
collegamento trave-tegolo. In Figura 10 vengono
elencate le verifiche eseguite sul collegamento
esaminato, i cui valori di resistenza associati sono
espressi in termini di tempo di ritorno.
Da Figura 10 si nota come la modalit di
rottura pi critica risulta essere quella per spalling
del calcestruzzo. Per tale motivo si deciso di
indagare ulteriormente il fenomeno dello spalling

Il calcestruzzo stato modellato con elementi


brick a 8 nodi aventi 2x2x2 punti di integrazione
di Gauss mentre la barra di acciaio con elementi
brick a 6 nodi aventi 1x2 punti di integrazione di
Gauss.
La mesh stata infittita nella zona compresa
tra lo spinotto e la faccia libera di calcestruzzo,
allinterno della quale si prevede la rottura per
spalling del calcestruzzo. La dimensione media
degli elementi in calcestruzzo varia pertanto da
10x10x10 mm nella zona infittita a 40x40x10
mm.
Il contatto tra la barra di acciaio e il
calcestruzzo circostante stato modellato con

elementi di interfaccia dotati di elevata rigidezza


a compressione e rigidezza a trazione e taglio
pressoch nulle.
Nellultima fase dello studio stato modellato
il tegolo provvisto di soletta ed armatura lenta,
Figura 12. Per ragioni di simmetria stata
modellata met lunghezza del tegolo.

Figura 12 - Mesh del tegolo.

Le barre darmatura lenta sono state modellate


con elementi embedded truss. Il software
DIANA assume lipotesi di perfetta aderenza tra
acciaio e calcestruzzo.
Anche in questo caso la mesh stata infittita
nella zona compresa tra lo spinotto e la faccia
libera di calcestruzzo. Il tegolo stato vincolato
ad una estremit bloccando la traslazione nelle
due direzioni orizzontali e lasciando libera la
traslazione verticale, per simulare un vincolo di
simmetria.
Le analisi FEM sono state condotte in
controllo di spostamento adottando il criterio di
convergenza di Newton-Raphson basato sul
controllo di forza ed energia con limiti di
tolleranza rispettivamente pari a 10-2 e 10-3.
Le analisi sono state condotte utilizzando i
valori di progetto dei materiali, in accordo alle
prescrizioni del Model Code 2010. Il Model Code
2010 propone infatti tre diversi metodi di calcolo,
denominati safety format methods, per
determinare la resistenza di progetto di strutture
in c.a. dai risultati di analisi non lineari ad
elementi finiti. I safety format methods sono
definiti come: Global Resistance Method,
Partial Factor Method e Estimation of
Coefficient of Variation Method. In particolare il
Partial Factor Method prevede che siano
inseriti, come dati di input delle analisi non
lineari ad elementi finiti, le resistenze di progetto
dei materiali. Il carico di picco ottenuto dalle
analisi ad elementi finiti perci gi la resistenza
di progetto della struttura.
In Tabella 1 si riassumono le principali
propriet meccaniche dei materiali utilizzate.

fcd
20.4

fctd
1.53

Ec
33350

ACCIAIO

CLS

Tabella 1 - Propriet meccaniche dei materiali utilizzate


(valori in MPa).
Spinotto
Armature

fyd
564
374

fud
696
469

Es
2105
2105

Per il calcestruzzo sono stati utilizzati un


legame
parabolico
a
compressione
ed
esponenziale a trazione, basati sulla definizione
dellenergia di frattura a compressione Gc e a
trazione Gf, Figura 13. Lenergia di frattura a
trazione Gf stata valutata secondo le prescrizioni
del Model Code 1990 mentre lenergia di frattura
a compressione Gc stata considerata pari a
750Gf.
Per lacciaio si adottato un legame elastoplastico incrudente, Figura 14.
Le analisi sono state condotte utilizzando un
modello basato sulle deformazioni totali a
fessurazione rotante, basato sul concetto di
coassialit fra tensioni e deformazioni, come
proposto da (Feenstra et al. 1998).
Maggiori dettagli sul modello fessurativo
utilizzato possono essere trovati in (Belleti et al.
2011).

Figura 13 - Legame costitutivo del calcestruzzo.

Figura 14 Legame costitutivo dellacciaio.

5
5.1

RISULTATI E DISCUSSIONE
Influenza della posizione dello spinotto
sulle modalit di rottura per spalling del
calcestruzzo

Al fine di indagare linfluenza della posizione


dello spinotto sulla modalit di rottura per
spalling e sul valore di resistenza ultima sono
state condotte analisi non lineari parametriche

variando i valori di c ed ev (v. Figura 1). In


Tabella 2 vengono riassunte le configurazioni
geometriche analizzate.
Tabella 2 Configurazioni geometriche analizzate.

Configurazione
a
b
c
d
e
f

c (mm)
150
150
50
50
100
100

ev (mm)
150
70
150
70
150
70

In Figura 15 si mostrano le curve forza Rspostamento ottenute dalle analisi FEM per
quattro delle configurazioni geometriche riportate
in Tabella 2. Nei grafici si riportano anche i
valori di resistenza di progetto calcolati
analiticamente in accordo alle prescrizioni di
(Vintzeleou e Tassios, 1985), indicate in Figura
15 con V&T, e di (Negro e Toniolo, 2012),
indicate in Figura 15 con d) rib edge, (v.
paragrafi 2.1.2, 2.1.1).
Inoltre negli stessi grafici si riportano i quadri
fessurativi ottenuti dalle analisi FEM in
corrispondenza del carico di picco ed in
corrispondenza del valore di resistenza analitica
calcolate in accordo a (Negro e Toniolo, 2012).
In Figura 16 vengono riassunti i valori di
resistenza RRd ottenuti dalle analisi FEM con i
valori di resistenza calcolati analiticamente.
Da Figura 15 e Figura 16 si nota una buona
corrispondenza fra i risultati ottenuti dalle analisi
FEM e le indicazioni di (Vintzeleou e Tassios,
1985), sia in termini di modalit di rottura che in
termini di valori di resistenza massima. Si nota
infatti come per valori di c inferiori ad un certo
valore critico, la modalit di rottura riscontrata
cambia da side splitting (Figura 15 (a), (b)) a
bottom splitting (Figura 15 (c), (d)).
Nel caso analizzato i valori di resistenza
analitica calcolati in accordo alle prescrizioni di
(Negro e Toniolo, 2012) sono risultati essere a
favore di sicurezza per alcune delle
configurazioni geometriche analizzate.
La buona corrispondenza fra i risultati
numerici ed analitici stata riscontrata non solo
in termini di quadro fessurativo ma anche in
termini di andamento delle tensioni di trazione e
compressione trasmesse dallo spinotto al
calcestruzzo (v. paragrafo 2.1.2 e Figura 2).
In Figura 17 si riporta landamento delle
tensioni sugli elementi di interfaccia che
collegano lo spinotto al calcestruzzo.
Da Figura 17 si nota infatti come anche dalle
analisi FEM le tensioni di compressione si
sviluppino per una lunghezza pari a circa (2.5d).

(a)

(b)

(c)

(d)
Figura 15 Curve forza-spostamento ottenute per (a)
configurazione a, (b) configurazione b, (c)
configurazione c, (d) configurazione d.

Figura 18 - Influenza della soletta sulla modalit di rottura


per valori bassi di ev (ev=112.5 mm).

Figura 16 Resistenza per spalling del calcestruzzo:


confronto fra analisi FEM e modelli analitici.

Al contrario per valori elevati di ev la


modalit di rottura cambia. Ci dovuto al fatto
che per maggiori valori di ev la sezione resistente
a trazione cambia in presenza di soletta. In Figura
19 si riporta il quadro fessurativo del tegolo con e
senza soletta per una valore di ev pari a 192.5
mm.

Figura 17 Andamento delle tensioni nel calcestruzzo,


confronto tra modello numerico ed analitico (Vintzeleou e
Tassios, 1985).

5.2

Influenza della soletta

In una seconda fase di modellazione stata


modellata la soletta del tegolo.
In particolare si notato come il beneficio dato
dalla soletta dipenda dal valore di ev(Figura 1).
Per bassi valori di ev la modalit di rottura
non cambia essendo larea resistente a trazione la
medesima in presenza o meno di soletta. In
Figura 18 si riporta il quadro fessurativo del
tegolo con e senza soletta per una valore di ev pari
a 112.5 mm.

Figura 19 - Influenza della soletta sulla modalit di rottura


per valori elevati di ev (ev=192.5 mm).

In Figura 18 e Figura 19 sono state campite le


sezioni resistenti del calcestruzzo.
In Figura 20 si riportano le curve forzaspostamento del tegolo nei casi di ev=112.5 mm
ed ev=192.5 mm.

Figura 20 - Comportamento del tegolo non armato al


variare della posizione del foro di alloggiamento dello
spinotto.

5.3

Figura 22 - Snervamento dello spinotto, confronto tra


modello numerico e analitico (fib bulletin 43).

Influenza dellarmatura lenta

Come ultima fase di modellazione stata


inserita larmatura lenta al fine di valutarne i
benefici sulla resistenza ultima e sulla modalit di
rottura. In Figura 21 si mostra larmatura lenta del
tegolo esaminato.

210

Rete nella soletta 5/15x30

Rete nella nervatura 6/10x20

Figura 21 Armatura lenta nel tegolo.

I risultati delle analisi FEM hanno mostrato


come, nel caso analizzato, linserimento di
armatura lenta di parete possa evitare le rotture
fragili per spalling del calcestruzzo.
Tale andamento risulta essere in accordo alle
prescrizioni del fib bulletin 43 (v. paragrafo
2.2.1).
In presenza di armatura lenta infatti la rottura
avviene non pi per spalling del calcestruzzo ma
a causa dello snervamento dello spinotto e
conseguente crushing del calcestruzzo in una
zona circoscritta attorno al foro di alloggiamento
dello spinotto stesso, Figura 22. Tale rottura
viene definita nel fib bulletin 43 come steel
flexural failure.
I benefici forniti dalla presenza di armatura
lenta di parete vengono mostrati in Figura 23 in
cui possibile notare come linserimento
dellarmatura abbia generato un incremento del
valore di resistenza ed un cambiamento della
modalit di rottura.
Nel caso in esame in presenza di armatura
lenta la resistenza aumenta di circa il 30%.

Figura 23 Curve forza-spostamento: confronto tra tegolo


armato e non armato.

Al fine di validare ulteriormente i risultati


ottenuti dalle analisi FEM stata confrontata la
curva forza-spostamento ottenuta dal modello
numerico con le curve forza-spostamento
calcolate analiticamente in accordo alle
prescrizioni del fib bulletin 43 e del Model Code
2010. In Figura 24 vengono riassunte le curve
forza-spostamento ottenute numericamente ed
analiticamente.
La Figura 24 mostra una buona corrispondenza
fra i risultati numerici e quelli analitici anche in
termini di curve forza-spostamento.

Figura 24 Curve forza-spostamento per tegolo armato:


risultati delle analisi FEM e confronto con calcoli analitici.

CONCLUSIONI

Nella presente memoria sono state indagate


alcune modalit di rottura fragili di elementi di
copertura prefabbricati collegati alle travi
principali con inserti metallici. In particolare
stata approfondita la rottura per spalling del
calcestruzzo attraverso analisi non lineari ad
elementi finiti e confronto con modelli analitici
presenti in letteratura.
Le principali conclusioni della ricerca sono
elencate di seguito.
- Al fine di valutare linfluenza della posizione di
uno spinotto passante in un elemento di
calcestruzzo sono state condotte analisi FEM
parametriche 3D. Le analisi FEM hanno trovato
un buon riscontro col modello analitico
proposto da (Vintzeleou e Tassios, 1985) sia in
termini di resistenza che di modalit di rottura.
- Nel caso in esame la presenza di soletta nel
tegolo ha portato a benefici in termini di
resistenza per alcune delle configurazioni
geometriche analizzate, grazie allaumento di
area resistente del calcestruzzo.
- Le analisi FEM hanno mostrato, nel caso
analizzato, che la presenza di armatura lenta di
parete porta a notevoli benefici sia in termini di
resistenza che di modalit di rottura. La
resistenza infatti aumentata di circa il 30% e la
modalit di rottura passata da rottura fragile
per spalling del calcestruzzo ad una rottura per
steel flexural failure, che prevede lo
snervamento dello spinotto. I risultati ottenuti
numericamente si sono inoltre rivelati essere in
accordo alle indicazioni del fib bulletin 43 e del
Model Code 2010.
- I risultati ottenuti non possono essere al
momento attuale generalizzabili in quanto si
ritiene necessario svolgere ulteriori ricerche sul
ruolo svolto dal rapporto di armatura di parete,
dallo spessore dellelemento di calcestruzzo, dal
diametro dello spinotto e dalla qualit dei
materiali. Gli autori intendono infatti investigare
ulteriormente il tema attraverso analisi
numeriche e indagini sperimentali.
RINGRAZIAMENTI
Gli autori ringraziano lUnione Parmense degli
Industriali che ha reso possibile lo svolgimento
della ricerca.
La ricerca stata condotta in collaborazione con
Delft University of Technology.
REFERENCES
Belletti, B., Damoni, C., Hendriks, M.A.N., 2011.
Development of guidelines for nonlinear finite element
analyses of existing reinforced and prestressed beams.

European Journal of Environmental and Civil


Engineering, 15(9), 1361-1384.
Belletti B., Baroni L., Gasperi A., Stocchi A., 2013. Il ruolo
dei collegamenti fra elementi di copertura e travi
principali nella definizione del comportamento a
diaframma di efici prefabbricati. ANIDIS 2013, Padova.
Dei Poli S., di Prisco M., Gambarova P.G., 1993. Cover
and Stirrup Effects on the Shear response of Dowel Bar
Embedded in Concrete. ACI Structural Journal, 90(4),
441-450.
Design Guidelines for Connections of Precast Structures
under Seismic Actions, 2012. SAFECAST Project (FP7SME-2007-2 Programme - Grant agreement n. 218417,
2009), Paolo Negro and Giandomenico Toniolo Editors.
Design of Fastenings for Use in Concrete, 2012. CEN/TC
250, Revision 4th Draft.
Feenstra, P.H., Rots, J.G., Arnesen, A., Teigen, J.G.,
Hiseth, K.V., 1998. A 3D constitutive model for
concrete based on a co-rotational concept.
Computational Modeling of Structures, De Borst,
Bicanic, Mang & Meschke (eds), Balkema,.
fib bulletin 43. Structural Connections for precast concrete
buildings, 2008.
Guidelines for nonlinear finite element analyses of concrete
structures. Rijkswaterstaat Centre for Infrastructure,
RTD: 1016:2012, 2012.
Gustafsson P.J., Hillerborg A., 1984. Improvements in
concrete design achieved through the application of
fracture mechanics. ARW Fracture Mechanics in
Concrete, Northwestern University.
Hillerborg A., Modeer M., Petersson P.E., 1976. Analysis
of crack formation and crack growth in concrete by
means of mechanics of finite elements. Cement
Concrete Research, 6(6), 773-781.
Houde J., Mirza M.S., 1974. A finite element analysis of
Shear strength of Reinforced Concrete Beams. ACI
Special Publication SP42, Paper No.5, 103-128.
Irwin G.R., 1958. Fracture. Encyclopaedia of
physics.Vol.VI, Springer, Berlin, Germany.
Manie, J.: DIANA users manual. 2009, TNO DIANA BV.
Model Code 1990- bullettin dinformation n 213/214,
1993.
Model Code 2010- fib bulletin 65&66 -Final Draft,
Lausanne, Switzerland. 2012.
Pashen H., Schnhoff T., 1983. Untersuchungen uber in
Beton eigelassene Scherbolzen aus Betonstahl. DAfSt,
Helft 346, Berlin, 105-149.
Paulay T., Park R., Phillips H., 1974. Horizontal
construction joints in cast in place reinforced concrete.
ACI Special Publication SP42, Vol.I, 1-16.
Soroushan P., Obaseki K., Rojas M., Najm H.S., 1987.
Behavior of Bars in Dowel Action against Concrete
Cover. ACI Structural Journal, 84, 84-S18, 170-176.
Taylor M.P.J., 1974. The fundamental Behavior of
Reinforced Concrete Beams in Bending and Shear. ACI
Special Publication SP42, Paper No.3, 43-77.
Vintzeleou E., Tassios T.P., 1985. Mechanisms of load
transfer along interfaces in Reinforced Concrete:
prediction of shear force vs shear displacement curves.
Studi e Ricerche, 7, Politecnico di Milano, 121-161.
Walraven J.C., Reinhardt H.W., 1981. Theory and
experiments on the mechanical behavior of cracks in
plain and reinforced concrete subjected to shear loading.
Heron, 26(1A), 3-68.

Das könnte Ihnen auch gefallen