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Introduzione
Osservazioni cliniche e sperimentali1,2,3 hanno portato ad avanzare lipotesi
di una differenza nei tempi di maturazione e di perdita fisiologica tra i
due emisferi cerebrali, con ripercussioni sulle prestazioni cognitive. Le
competenze e le abilit di tipo visuospaziali evolvono nel processo di sviluppo
in modo differente rispetto alle competenze di tipo linguistico4. I bambini
piccoli, prima di comprendere luso od il significato di un oggetto, riescono
ad identificare nuove categorie di oggetti attraverso la discriminazione di
attributi percettivi delloggetto stesso5. Labilit di discriminare e riconoscere
le configurazioni spaziali e le espressioni facciali presente prima che il
bambino sia in grado di comprendere il linguaggio. Tuttavia, studi recenti
condotti su bambini ed adolescenti, hanno evidenziato che una maggiore
accuratezza nellesecuzione di compiti visuospaziali strettamente connessa
allaumento dellet del soggetto, avvalorando la tesi di un processo olistico
dello sviluppo cognitivo e, grazie alla registrazione dei potenziali correlati ad
eventi (Event-Related Potential - ERPs), di un coinvolgimento dellemisfero
sinistro nei singoli step necessari in un compito di rotazione spaziale6.
Le modificazioni cognitive correlate allet dellindividuo sembrano verificarsi
prevalentemente a carico dellattenzione e della memoria a breve termine,
mentre sembrano relativamente ben conservate le abilit verbali. Tale
andamento coincide con una modificazione della lateralizzazione emisferica
correlata allet dellindividuo7,8. Numerosi studi hanno esaminato le differenze
nel funzionamento cerebrale tra individui giovani ed anziani. Alcuni autori
hanno riportato delle differenze correlate allet nei patterns metabolici durante
compiti linguistici9,10, compiti di elaborazione di oggetti e di volti11,12, e in
compiti visuospaziali13,14. Nel confronto tra soggetti anziani e soggetti giovani,
tenendo presente i tempi di risposta, sembra che le differenze maggiori siano
nellambito delle prestazioni attentive di compiti visuospaziali15.
Lipotesi di una diversit nei tempi di maturazione e di decadimento delle
funzioni dei due emisferi cerebrali a nostro avviso necessita di ulteriori
conferme, di una maggiore chiarezza sia nei tempi che nelle modalit
del decadimento delle abilit discrete; sembra infatti necessario per la
comprensione dei processi di lateralizzazione verificarne linfluenza
attraverso le prestazioni cognitive nel corso del normale invecchiamento
dellindividuo.
In questo lavoro ci siamo posti lobiettivo di studiare linvecchiamento
cerebrale attraverso lanalisi delle prestazioni cognitive dei soggetti. In
particolare ci si proposti di chiarire le diverse modalit di sviluppo, di
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LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME
Materiali e Metodi
Soggetti
Ha partecipato allo studio un campione di 90
soggetti (maschi N=45, femmine N=45) con una
scolarit di 5-18 anni, destrimani, di et compresa
tra i 18 e gli 80 anni. Il campione stato diviso in
tre gruppi: a) il gruppo junior (GJ) composto da
30 soggetti volontari (15 femmine e 15 maschi)
Tabella 1: dati epidemiologici del campione
Gruppi
Et x (sd)
Scolarit x (ds)
GS
30 (M 15, F 15)
70,70 (8,56)
8,86 (4,13)
28,59 (1,52)
GA
30 (M 15, F 15)
50,13 (4,94)
12,56 (3,55)
29,39 ( ,53)
x (ds)
14
15
Totale
20
28
Materiali
Lo studio ha previsto lapplicazione di una
batteria costituita da test standardizzati e da
prove sperimentali. Ai soggetti con et superiore
a 50 anni stato somministrato Mini-Mental
State Examination (MMSE)16 per uno screening
iniziale dei soggetti con sospetto deterioramento
cognitivo.
Per la valutazione delle competenze dellemisfero
sinistro stati somministrate le seguenti prove:
Rey-Auditory Verbal Learning Test (AVLT)17.
un noto test che consente di valutare le
capacit di memoria a breve termine ed a lungo
termine di tipo verbale. La somministrazione e
lassegnazione del punteggio avvenuta come
da protocollo.
Token Test18. un test ben noto che mira a fornire
una misura della comprensione del linguaggio
orale. Per la somministrazione e lassegnazione
dei punteggi sono state seguite le norme del
MMSE x (ds)
protocollo.
Boston Naming Test (BNT)19. un subtest
della Boston Aplasia Battery e valuta la
capacit di denominazione del soggetto. Per la
somministrazione e lassegnazione del punteggio
sono state seguite le norme dettate dal protocollo.
Fluenza Verbale18. Il test di fluenza verbale
misura la capacit di ricerca di parole nel
lessico, valutando sia laccesso semantico che
quello fonetico. Sono state seguite le norme
di somministrazione e di assegnazione del
punteggio come da protocollo. Il punteggio
utilizzato dato dalla media dei punteggi per
accesso lessicale e per accesso semantico.
Per le competenze dellemisfero destro:
Corsi Block-tapping Test (span spaziale)18. Si
tratta di una prova di memoria seriale a breve
termine di posizione spaziale. Questa prova
stata utilizzata per valutare lo span di memoria. La
somministrazione e lassegnazione del punteggio
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LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME
Procedura
I soggetti dei gruppi GJ, GA ed GS sono stati
sottoposti ai test presso lUnit di Neuropsicologia
del Dipartimento di Medicina Interna e Sanit
Pubblica dellUniversit degli Studi dellAquila.
Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti
a tutta la batteria neuropsicologica standardizzata
ed a tutte le prove sperimentali previste dal
protocollo. Ai soggetti con un et superiore ai
50 anni stato somministrato anche il MMSE.
Lintera batteria di test stata somministrata
individualmente; per ogni soggetto testato
stato necessario un solo incontro della durata
di 80 minuti circa, solitamente effettuato nelle
ore pomeridiane. Nella somministrazione dei
test delle prove sperimentali stato seguito un
ordine fisso, stabilito per evitare fenomeni di
saturazione o di esposizione ravvicinata a stimoli
e compiti simili. I test sono stati somministrati
da un esaminatore che non era a conoscenza
degli obiettivi dello studio. La correzione delle
prove stata effettuata alla fine della raccolta di
tutti i casi da un ricercatore che non conosceva a
quale gruppo appartenessero i singoli protocolli
numerati progressivamente.
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LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME
GJ x(sd)
Gruppi GA x(sd)
GS x(sd)
Tok
35,18 ( ,88)
35,47 ( ,67)
27,73 (7,28)
Bos
49,96 (6,26)
54,76 (3,72)
41,56 (9,05)
Flu
58,40 (15,30)
75,03 (11,37)
56,63 (19,85)
Nam
38,90 (1,15)
39,16 ( ,98)
37,63 (1,69)
SAT
177,10 (2,33)
179,00 ( ,94)
177,96 (2,44)
SKT
178,13 (1,97)
179,00 ( ,71)
178,36 (1,58)
ListBT
7,50 (1,52)
7,23 (2,16)
6,50 (1,69)
ListLT
12, 40 (2,60)
12, 10 (2,45)
10,93 (2,79)
Cor
6,60 ( ,81)
6,66 ( ,75)
6,03 ( ,92)
ReyBT
21,95 (7,01)
21,53 (3,42)
20,41 (2,52)
ReyLT
21,88 (6,75)
21,28 (3,51)
19,23 (2,91)
Wep
19,13 (1,35)
19,66 ( ,99)
18,46 (2,45)
CubWais
9,73 ( ,78)
9,20 (1,12)
7,80 (1,34)
Rot
28,00 (2,97)
27,50 (3,02)
21,83 (6,36)
FrAmb
35,10 (3,15)
37,53 (1,83)
37,36 (1,84)
FotIn
14,76 (1,16)
14,10 (1,37)
11,16 (4,37)
JLO
26,73 (2,53)
27,16 (2,65)
21,30 (5,41)
CarBu
16,50 (2,89)
17,86 (2,19)
14,06 (4,66)
Tok = Token Test; Bos = Boston Naming Test; Flu = Fluenza Verbale; Nam = Prova di Denominazione; SAT = Abilit di Categorizzazione Semantica; SKT = Prova
di Conoscenza Semantica; ListBT = Parole di Rey, memoria breve termine; ListLT= Parole di Rey, memoria lungo termine; Cor = Corsi Block-Tapping Test; ReyBT
= figura di Rey, memoria breve termine; ReyLT = figura di Rey, memoria lungo termine; Wep = Visual discrimination test; CubWais = subtest cubetti della Scala
WAIS; Rot = Rotazioni Spaziali; FrAmb = Frasi ambigue; FotIn = denominazione fotografie prospettiva inusuale; JLO = Judgment of line orientation; CarBu =
carta e buchi.
Confrontando i coefficienti verbali e quelli visuospaziali dei tre gruppi (GJ, GA ed GS), attraverso
unAnalisi della Varianza per misure ripetute
emersa una differenza significativa tra i gruppi
Tabella 3: Analisi della Varianza per misure ripetute tra GS, GA e GJ ed indici di lateralit (MANOVA).
F
gdl
Gruppi
16,487
2,1
, 000
Indici di lateralit
0,000
, 989
Interazione
10,400
,000
Tabella 4: Analisi della Covarianza tra GS, GA e GJ, indici di lateralit e scolarit (ANCOVA)
F
gdl
Scolarit
8,983
2,1
, 0036
Gruppi
12,9920
2,1
, 0000
Lateralit
3,3466
, 0712
Later-Scolar
1,4731
, 2286
Later-Gruppi
11,3383
2,1
, 0000
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Figura 7: Andamento dei Gruppi GJ, GA ed GS nei coefficienti di lateralit covariati con la scolarit
Discussione
Obiettivo
dello
studio
la
verifica
dellandamento delle funzioni cognitive nel
corso dellinvecchiamento degli emisferi
cerebrali, attraverso il confronto tra gruppi di
differente et in compiti di tipo verbale e di tipo
visuo-spaziale. Un gruppo di giovani, un gruppo
di adulti ed uno di anziani sono stati sottoposti
a test neuropsicologici standardizzati ed a prove
sperimentali elaborate ad hoc.
Nellanalisi
non
corretta
per
scolarit
abbiamo trovato che il gruppo degli adulti
significativamente migliore al gruppo dei giovani
e degli anziani nelle prestazioni verbali; il gruppo
degli adulti e dei giovani sono significativamente
migliori degli anziani nelle capacit spaziali; il
gruppo degli anziani e quello degli adulti hanno
un andamento simile con le capacit verbali
migliori di quelle spaziali; nel gruppo dei giovani
il pattern inverso, con le capacit spaziali
migliori di quelle verbali. Questo dato in linea
con lipotesi di una differenza di attivazione
delle aree funzionali tra i giovani, gli adulti e
gli anziani. Sono state riscontrate differenze di
attivazione durante compiti di linguaggio9,10,
riconoscimento di facce ed oggetti11,12 e compiti
visuo-spaziali13,14, suggerendo che lattivazione di
diverse aree cerebrali nei giovani e negli anziani
siano associate a richieste di compiti specifici.
Alcuni studiosi hanno avanzato lipotesi
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