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PSICOGERIATRIA 2011; 2: 27-37

Differenze tra abilit linguistiche e visuo-spaziali


nellinvecchiamento
LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS1, MANUELA PISTELLI1, DANIELA FIORENZI1,
DINA DI GIACOMO123, DOMENICO PASSAFIUME123
Dipartimento di Medicina Interna e Sanit Pubblica, Universit dellAquila, LAquila
ONLUS Fondazione Padre A. Mileno, Vasto (CH)
3
IRCCS Fondazione S. Lucia, Roma
Corrispondenza: Lucia Serenella De Federicis, Dip. Medicina Interna e Sanit Pubblica
Universit degli Studi dellAquila, P.le S.Tommasi, 1, 67100 Coppito (AQ)
Email: lucia.defedericis@univaq.it
1
2

Introduzione
Osservazioni cliniche e sperimentali1,2,3 hanno portato ad avanzare lipotesi
di una differenza nei tempi di maturazione e di perdita fisiologica tra i
due emisferi cerebrali, con ripercussioni sulle prestazioni cognitive. Le
competenze e le abilit di tipo visuospaziali evolvono nel processo di sviluppo
in modo differente rispetto alle competenze di tipo linguistico4. I bambini
piccoli, prima di comprendere luso od il significato di un oggetto, riescono
ad identificare nuove categorie di oggetti attraverso la discriminazione di
attributi percettivi delloggetto stesso5. Labilit di discriminare e riconoscere
le configurazioni spaziali e le espressioni facciali presente prima che il
bambino sia in grado di comprendere il linguaggio. Tuttavia, studi recenti
condotti su bambini ed adolescenti, hanno evidenziato che una maggiore
accuratezza nellesecuzione di compiti visuospaziali strettamente connessa
allaumento dellet del soggetto, avvalorando la tesi di un processo olistico
dello sviluppo cognitivo e, grazie alla registrazione dei potenziali correlati ad
eventi (Event-Related Potential - ERPs), di un coinvolgimento dellemisfero
sinistro nei singoli step necessari in un compito di rotazione spaziale6.
Le modificazioni cognitive correlate allet dellindividuo sembrano verificarsi
prevalentemente a carico dellattenzione e della memoria a breve termine,
mentre sembrano relativamente ben conservate le abilit verbali. Tale
andamento coincide con una modificazione della lateralizzazione emisferica
correlata allet dellindividuo7,8. Numerosi studi hanno esaminato le differenze
nel funzionamento cerebrale tra individui giovani ed anziani. Alcuni autori
hanno riportato delle differenze correlate allet nei patterns metabolici durante
compiti linguistici9,10, compiti di elaborazione di oggetti e di volti11,12, e in
compiti visuospaziali13,14. Nel confronto tra soggetti anziani e soggetti giovani,
tenendo presente i tempi di risposta, sembra che le differenze maggiori siano
nellambito delle prestazioni attentive di compiti visuospaziali15.
Lipotesi di una diversit nei tempi di maturazione e di decadimento delle
funzioni dei due emisferi cerebrali a nostro avviso necessita di ulteriori
conferme, di una maggiore chiarezza sia nei tempi che nelle modalit
del decadimento delle abilit discrete; sembra infatti necessario per la
comprensione dei processi di lateralizzazione verificarne linfluenza
attraverso le prestazioni cognitive nel corso del normale invecchiamento
dellindividuo.
In questo lavoro ci siamo posti lobiettivo di studiare linvecchiamento
cerebrale attraverso lanalisi delle prestazioni cognitive dei soggetti. In
particolare ci si proposti di chiarire le diverse modalit di sviluppo, di

28

LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME

di et compresa tra i 18 ed i 30 anni, reclutati


tra gli studenti dellUniversit dellAquila e nelle
associazioni sportive e culturali della citt; b) il
gruppo adulti (GA) composto da 30 soggetti
volontari (15 femmine e 15 maschi) di et
compresa tra i 40 ed i 55 anni, reclutati presso
centri sportivi, ricreativi ed associazioni culturali
della citt; c) il gruppo senior (GS) composto
da 30 soggetti (15 femmine e 15 maschi) di et
compresa tra i 65-80 anni, reclutati presso centri
ricreativi e di aggregazione della citt di LAquila.
Tutti i soggetti che hanno preso parte allo studio
hanno una anamnesi negativa per malattie a
carico del Sistema Nervoso Centrale, per malattie
sistemiche che possano avere effetti sulla
funzionalit encefalica. Dal campione inoltre sono
stati esclusi soggetti con storie di dipendenza
da sostanze psicotrope o affetti da malattie di
tipo psichiatrico. Per ciascun partecipante
stato richiesta ed ottenuta la sottoscrizione del
consenso informato.

mantenimento e di eventuale decadimento delle


competenze cognitive e di valutare le eventuali
differenze di andamento tra performances di
tipo verbale e performance di tipo visuospaziale
nellarco di vita e nellinvecchiamento. Le ipotesi
che ci siamo proposti di verificare sono: 1) i
giovani, gli adulti e gli anziani hanno patterns
cognitivi differenti tra loro; 2) i giovani hanno
prestazioni
migliori
nelle
performances
visuospaziali rispetto agli adulti ed agli anziani.

Materiali e Metodi
Soggetti
Ha partecipato allo studio un campione di 90
soggetti (maschi N=45, femmine N=45) con una
scolarit di 5-18 anni, destrimani, di et compresa
tra i 18 e gli 80 anni. Il campione stato diviso in
tre gruppi: a) il gruppo junior (GJ) composto da
30 soggetti volontari (15 femmine e 15 maschi)
Tabella 1: dati epidemiologici del campione
Gruppi

Et x (sd)

Scolarit x (ds)

GS

30 (M 15, F 15)

70,70 (8,56)

8,86 (4,13)

28,59 (1,52)

GA

30 (M 15, F 15)

50,13 (4,94)

12,56 (3,55)

29,39 ( ,53)

x (ds)

14

15

Totale

20

28

Materiali
Lo studio ha previsto lapplicazione di una
batteria costituita da test standardizzati e da
prove sperimentali. Ai soggetti con et superiore
a 50 anni stato somministrato Mini-Mental
State Examination (MMSE)16 per uno screening
iniziale dei soggetti con sospetto deterioramento
cognitivo.
Per la valutazione delle competenze dellemisfero
sinistro stati somministrate le seguenti prove:
Rey-Auditory Verbal Learning Test (AVLT)17.
un noto test che consente di valutare le
capacit di memoria a breve termine ed a lungo
termine di tipo verbale. La somministrazione e
lassegnazione del punteggio avvenuta come
da protocollo.
Token Test18. un test ben noto che mira a fornire
una misura della comprensione del linguaggio
orale. Per la somministrazione e lassegnazione
dei punteggi sono state seguite le norme del

MMSE x (ds)

protocollo.
Boston Naming Test (BNT)19. un subtest
della Boston Aplasia Battery e valuta la
capacit di denominazione del soggetto. Per la
somministrazione e lassegnazione del punteggio
sono state seguite le norme dettate dal protocollo.
Fluenza Verbale18. Il test di fluenza verbale
misura la capacit di ricerca di parole nel
lessico, valutando sia laccesso semantico che
quello fonetico. Sono state seguite le norme
di somministrazione e di assegnazione del
punteggio come da protocollo. Il punteggio
utilizzato dato dalla media dei punteggi per
accesso lessicale e per accesso semantico.
Per le competenze dellemisfero destro:
Corsi Block-tapping Test (span spaziale)18. Si
tratta di una prova di memoria seriale a breve
termine di posizione spaziale. Questa prova
stata utilizzata per valutare lo span di memoria. La
somministrazione e lassegnazione del punteggio

Differenze tra abilit linguistiche e visuo-spaziali nellinvecchiamento 29

avvenuta come da protocollo.


Figura Complessa di Rey20. un test che valuta
lorganizzazione percettiva e la memoria visiva
di un soggetto. stata utilizzata per valutare
la memoria a breve e lungo termine di tipo
spaziale. La somministrazione e lassegnazione
del punteggio avvenuta come da protocollo.
Judgment of Line Orientation (JLO)21. una
prova che valuta le capacit di discriminazione
percettiva di un soggetto. La somministrazione
e lassegnazione del punteggio avvenuta come
da protocollo.
Visual Discrimination Test22. un test che
misura la capacit di discriminazione visiva di un
soggetto. La somministrazione e lassegnazione
dei punteggi avvenuta come da protocollo.
Subtest cubetti della WAIS23. una delle prove
di performance della scala Weschler Adult
Intelligence Scale (WAIS). Consente di misurare
le capacit visuo-spaziali e visuo-costruttive di
un soggetto. Sono state seguite le norme del
protocollo per la procedura di somministrazione
e lassegnazione dei punteggi.
A tutti i soggetti sono state somministrate inoltre
delle prove sperimentali:
Prova Frasi Ambigue. una prova ideata per
valutare le capacit di codifica di un soggetto
di fronte a frasi con un significato ambiguo.
costituita da n. 20 item, ciascun costruito da
una frase con un duplice significato. Il compito
richiesto al soggetto quello individuare
entrambi i significati possibili per ogni frase.
Viene assegnato un punto per ogni singolo
significato identificato.
Semantic Association Test (SAT). La Semantic
Association Test stata approntata per valutare,
qualitativamente e quantitativamente, le capacit
di associazione semantica. In questa prova e
nelle successive due (Naming Test e Semantic
Knowledge Task) sono state utilizzate le stesse
parole-stimolo. Il SAT valuta la capacit del
soggetto di associare ad una parola data unaltra
parola indicata tra 3 scelte che sia legata alla
parola target secondo 5 relazioni semantiche
associative. Le 5 relazioni associative analizzate
sono: la comune appartenenza ad una classe
(superordinata), le caratteristiche che diversi
concetti hanno in comune (attributo), la vicinanza
fisica o di utilizzo (contiguit), la funzione
comune (funzione), gli elementi che ne fanno
parte (parte-tutto)24. Per lidentificazione di tali
parole sono stati utilizzati nomi comuni, concreti,
ad alta frequenza duso (1/1.000.000), estratti
dal Lessico di Frequenza dellItaliano Parlato

di De Mauro25. In uno studio preliminare sono


stati individuati 60 nomi (N=20 viventi e N=20
non-viventi) ed stato chiesto a 50 studenti
universitari di indicare per ciascuna parola
altre due e di seguito di individuare 1 parola
per 5 relazioni associative. La prova definitiva
composta di 40 parole-stimolo (N=20 viventi e
N=20 non-viventi). La prova SAT composta da
180 items e da 3 items iniziali di addestramento,
divisi in tre blocchi di 60. Ogni item costituito
da una tavola sulla quale sono riportate la parola
stimolo, una fotografia a colori dello stesso e tre
parole-scelta, di cui una sola associata alla parola
target secondo una delle 5 relazioni associative
studiate e 2 non legate. Compito del soggetto
di indicare quale delle tre parole-scelta si
associa meglio con la parola-target. La codifica
delle risposte viene eseguita attribuendo 1 punto
per la risposta corretta e 0 punti per la risposta
sbagliata; il punteggio dato dalla somma delle
risposte corrette (range: 0-180).
Figura 1: Semantic Association Test

Naming test. Questa prova stata costruita per


valutare la denominazione degli stimoli utilizzati
nelle nostre prove. Il test costituito da 40 item
pi 3 iniziali di addestramento. Ogni item
costituito da una fotografia a colori. Il compito
richiesto al soggetto quello di dire il nome
delloggetto riprodotto nella fotografia. Nello
stabilire lordine di somministrazione, come gi
detto, stato evitato che si ripetesse la sequenza
delle altre due prove sperimentali. Non sono
previsti limiti di tempo nella somministrazione
di questa prova. Ad ogni item viene attribuito un
punteggio sulla base della risposta: corretta (1),
errata (0). Il punteggio finale (range: 0-40) dato
dalla somma di tutte le risposte corrette
date dal soggetto.

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LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME

Figura 2: Naming Test

Per ogni risposta corretta viene attribuito un


punto. Il punteggio finale sar dato dalla somma
numerica di tutti i punteggi validi ottenuti dal
soggetto, variando da 0 a 180.
Le prove sperimentali per le competenze
dellemisfero destro sono:
Carta e Buchi. un riadattamento del subtest
paper folding and cutting della Scala StenfordBinet28 ed una prova che valuta le capacit di
proiezione/rotazione spaziale. costituita da 20
items pi 3 di addestramento. Al soggetto viene
presentata una tavola con sopra raffigurato
graficamente un foglietto di carta piegato pi
volte (foglietto target), sul quale sono stati
disegnati dei buchi e 5 disegni del foglietto
aperto, con i buchi disegnati in diversi punti.
Il compito richiesto al soggetto quello di
individuare quale tra le 5 scelte corrisponde al
foglietto target aperto tenendo presente i buchi
disegnati su di esso. Viene assegnato un punto
per ogni risposta corretta. La somma dei singoli
punti fornisce il punteggio finale ottenuto dal
soggetto.
Figura 3: Carta e buchi

Semantic Knowledge Task (SKT). una prova


costruita per valutare le conoscenze semantiche
dei soggetti riguardo determinati stimoli. La
Semantic Knowledge Task costituita da
un questionario che indaga le conoscenze
semantiche relative ad ognuna delle 40 parole
stimolo comuni alle 3 prove, analizzando
separatamente
ogni
singola
categoria.
Questa prova composta di 40 item pi 3 di
addestramento. Ogni item composto dalla
parola stimolo e da n 4 domande per i viventi; n 5
per i non-viventi. Le domande sono state riprese
dai lavori di Giffard26,27 ed adattate alle parole
stimolo utilizzate nel nostro studio. Le domande
indagano cinque categorie: superordinata;
appartenenza, funzione; attributo; parte/tutto.
Negli item riferiti al gruppo dei viventi omessa
la domanda che fa riferimento alla funzione,
per la difficolt di attribuire un utilizzo ad un
essere vivente. In ogni item vengono quindi
indagate tutte le categorie. Anche in questa
prova, la sequenza di presentazione differente
da quelle delle altre prove. Non previsto
nessun limite di tempo per la somministrazione.

Test di Riconoscimento di prospettive inusuali:


una rielaborazione del test foto insolite
di Warrington e Taylor29. composto da due
subtest: foto insolite e foto normali o usuali;
ciascuna parte formata da 16 items. Ogni item
rappresentato da una foto in bianco e nero
di un oggetto reale. Al soggetto viene chiesto
di riconoscere loggetto rappresentato. Viene
assegnato un punto per ogni risposta corretta.
Il punteggio assegnato sulla base delle foto
riconosciute per ogni subtest.

Differenze tra abilit linguistiche e visuo-spaziali nellinvecchiamento 31

Figura 4: Test di Riconoscimento di prospettive


inusuali

Prova di Rotazione Spaziale. Adattato dal test di


Butters, Borton, Brody30. una prova sperimentale
ideata per misurare le capacit visuospaziali del
soggetto, intese come capacit di elaborare e
manipolare mentalmente le informazioni visive.
La prova costituita da n. 30 items pi 2 di
addestramento. Al soggetto vengono presentati 3
pupazzetti di plastica differenti tra loro per particolari
e colori ed una tavola dove sono rappresentate
4 fotografie a colori raffiguranti i 3 pupazzetti
inquadrati da vari punti di vista. Al soggetto
viene chiesto di indicare quale delle 4 fotografie
corrisponde alla visuale richiesta dallesaminatore,
tenendo presente lattuale posizione dei pupazzetti
presentati. Per ogni risposta corretta viene assegnato
un punto. Il punteggio finale dato dalla somma di
tutte le risposte corrette.
Figura 5: Prova di rotazione spaziale

Procedura
I soggetti dei gruppi GJ, GA ed GS sono stati
sottoposti ai test presso lUnit di Neuropsicologia
del Dipartimento di Medicina Interna e Sanit
Pubblica dellUniversit degli Studi dellAquila.
Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti
a tutta la batteria neuropsicologica standardizzata
ed a tutte le prove sperimentali previste dal
protocollo. Ai soggetti con un et superiore ai
50 anni stato somministrato anche il MMSE.
Lintera batteria di test stata somministrata
individualmente; per ogni soggetto testato
stato necessario un solo incontro della durata
di 80 minuti circa, solitamente effettuato nelle
ore pomeridiane. Nella somministrazione dei
test delle prove sperimentali stato seguito un
ordine fisso, stabilito per evitare fenomeni di
saturazione o di esposizione ravvicinata a stimoli
e compiti simili. I test sono stati somministrati
da un esaminatore che non era a conoscenza
degli obiettivi dello studio. La correzione delle
prove stata effettuata alla fine della raccolta di
tutti i casi da un ricercatore che non conosceva a
quale gruppo appartenessero i singoli protocolli
numerati progressivamente.

Analisi dei dati e Risultati


Le prestazioni dei soggetti sono state sottoposte
ad analisi statistiche per le quali stato utilizzato
il software per PC Statistica (Statistic II, 2nd
Edizione, Statsoft, 1998). Per ogni analisi statistica
il livello di significativit ritenuto valido per
rifiutare lipotesi nulla stato di 0.05.
I punteggi riportati dai soggetti dei tre gruppi (GJ,
GA, GS) nelle prove neuropsicologiche sono stati
trasformati in punti z per rendere confrontabili le
varie prove tra loro.
Le prestazioni dei gruppi GS, GA e GJ nelle prove
verbali e visuo-spaziali sono state confrontate
sottoponendo i punteggi z ad Analisi della Varianza
per misure ripetute. I risultati dellanalisi mostrano
una differenza significativa tra i tre gruppi ed i
test (p<,0001) e la presenza di uninterazione
significativa gruppi x prove (p< ,0001).
Per verificare la presenza di differenze tra le
prestazioni ai compiti verbali ed ai compiti spaziali
abbiamo ricavato un coefficiente verbale (VERB)
ed un coefficiente spaziale (SPAZ), calcolando la
media dei punteggi standardizzati rispettivamente
per i test verbali (Fluenza verbale, Boston Naming
Test, Semantic Association Test, Prova Frasi
Ambigue) e per i test visuospaziali (Rotazioni
Spaziali, Wepman, Carta e Buchi, Foto inusuali).

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Tabella 2: Medie e deviazioni standard ai diversi test dei gruppi GJ, GA ed GS


Test

GJ x(sd)

Gruppi GA x(sd)

GS x(sd)

Tok

35,18 ( ,88)

35,47 ( ,67)

27,73 (7,28)

Bos

49,96 (6,26)

54,76 (3,72)

41,56 (9,05)

Flu

58,40 (15,30)

75,03 (11,37)

56,63 (19,85)

Nam

38,90 (1,15)

39,16 ( ,98)

37,63 (1,69)

SAT

177,10 (2,33)

179,00 ( ,94)

177,96 (2,44)

SKT

178,13 (1,97)

179,00 ( ,71)

178,36 (1,58)

ListBT

7,50 (1,52)

7,23 (2,16)

6,50 (1,69)

ListLT

12, 40 (2,60)

12, 10 (2,45)

10,93 (2,79)

Cor

6,60 ( ,81)

6,66 ( ,75)

6,03 ( ,92)

ReyBT

21,95 (7,01)

21,53 (3,42)

20,41 (2,52)

ReyLT

21,88 (6,75)

21,28 (3,51)

19,23 (2,91)

Wep

19,13 (1,35)

19,66 ( ,99)

18,46 (2,45)

CubWais

9,73 ( ,78)

9,20 (1,12)

7,80 (1,34)

Rot

28,00 (2,97)

27,50 (3,02)

21,83 (6,36)

FrAmb

35,10 (3,15)

37,53 (1,83)

37,36 (1,84)

FotIn

14,76 (1,16)

14,10 (1,37)

11,16 (4,37)

JLO

26,73 (2,53)

27,16 (2,65)

21,30 (5,41)

CarBu

16,50 (2,89)

17,86 (2,19)

14,06 (4,66)

Tok = Token Test; Bos = Boston Naming Test; Flu = Fluenza Verbale; Nam = Prova di Denominazione; SAT = Abilit di Categorizzazione Semantica; SKT = Prova
di Conoscenza Semantica; ListBT = Parole di Rey, memoria breve termine; ListLT= Parole di Rey, memoria lungo termine; Cor = Corsi Block-Tapping Test; ReyBT
= figura di Rey, memoria breve termine; ReyLT = figura di Rey, memoria lungo termine; Wep = Visual discrimination test; CubWais = subtest cubetti della Scala
WAIS; Rot = Rotazioni Spaziali; FrAmb = Frasi ambigue; FotIn = denominazione fotografie prospettiva inusuale; JLO = Judgment of line orientation; CarBu =
carta e buchi.

Confrontando i coefficienti verbali e quelli visuospaziali dei tre gruppi (GJ, GA ed GS), attraverso
unAnalisi della Varianza per misure ripetute
emersa una differenza significativa tra i gruppi

(p< ,000), non vi alcuna differenza significativa


tra il coefficiente verbale e quello visuo-spaziale
(p= 0,989), vi invece uninterazione significativa
gruppi x lateralit (p< ,000) (tabella n. 3).

Tabella 3: Analisi della Varianza per misure ripetute tra GS, GA e GJ ed indici di lateralit (MANOVA).
F

gdl

Gruppi

16,487

2,1

, 000

Indici di lateralit

0,000

, 989

Interazione

10,400

,000

Gruppi = GJ, GA ed GS; indici di lateralit = VERB, SPAZ.

stata effettuata unanalisi post hoc di Bonferroni


che ha messo in evidenza differenze significative
tra le prestazioni verbali e visuospaziali dei tre
gruppi (GS, GA e GJ). Le prestazioni verbali
del gruppo GS sono differenti dalle prestazioni,
sia verbali (p= ,005) che spaziali (p= ,024), del
gruppo GA. Le prestazioni verbali del gruppo GA
sono significativamente migliori delle prestazioni

verbali del gruppo GJ (p= ,002). Nel gruppo GJ le


prestazioni verbali sono significativamente peggiori
di quelle spaziali (p= ,006). Tra le prestazioni verbali
vi una differenza statisticamente significativa tra
le prestazioni degli adulti, che appaiono migliori,
e quelle dei senior (p= , 005) e dei giovani (p= ,
002). In ambito visuo-spaziale vi una differenza
significativa tra le prestazioni dei senior, che

Differenze tra abilit linguistiche e visuo-spaziali nellinvecchiamento 33

appaiono peggiori, e quelle degli adulti (p= ,000)


e dei giovani (p= ,002).
La figura n. 6 illustra graficamente landamento
dei gruppi GJ, GA ed GS in base ai coefficienti di
lateralit, verbale e visuo-spaziale: come si pu
vedere il coefficiente visuo-spaziale del gruppo

giovani significativamente migliore di quello


verbale. Il coefficiente spaziale sia dei senior
che degli adulti significativamente inferiore a
quello verbale. Si pu notare che il profilo del
gruppo giovani opposto a quello dei senior e
degli adulti.

Figura 6: Andamento dei Gruppi GJ, GA ed GS in base ai coefficienti di lateralit

Per verificare lipotesi se gli anni di scolarit


dei soggetti possano influire sulle prestazioni
alle prove neuropsicologiche abbiamo eseguito
unanalisi della varianza assumendo come valore
della covariata gli anni di scolarit. Lanalisi
mostra una differenza significativa tra i valori

della scolarit ed una differenza significativa tra i


gruppi. La lateralit non significativa e non vi
interazione tra la lateralit e la scolarit, mentre
lanalisi evidenzia la presenza di una interazione
tra gruppi e lateralit (Tabella n. 4).

Tabella 4: Analisi della Covarianza tra GS, GA e GJ, indici di lateralit e scolarit (ANCOVA)
F

gdl

Scolarit

8,983

2,1

, 0036

Gruppi

12,9920

2,1

, 0000

Lateralit

3,3466

, 0712

Later-Scolar

1,4731

, 2286

Later-Gruppi

11,3383

2,1

, 0000

Gruppi = GJ, GA ed GS; indici di lateralit = verbale, spaziale.

La figura n. 7 illustra graficamente landamento


dei gruppi GJ, GA ed GS in base ai coefficienti
di
lateralit,
verbale
e
visuo-spaziale,
covariati per gli anni di scolarit. Come si
pu vedere, i coefficienti visuo-spaziali dei

tre gruppi sono tutti ravvicinati e non vi


una differenza statisticamente significativa. Il
coefficiente verbale del gruppo dei giovani
significativamente peggiore di quello degli
adulti e degli anziani.

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Figura 7: Andamento dei Gruppi GJ, GA ed GS nei coefficienti di lateralit covariati con la scolarit

Discussione
Obiettivo
dello
studio

la
verifica
dellandamento delle funzioni cognitive nel
corso dellinvecchiamento degli emisferi
cerebrali, attraverso il confronto tra gruppi di
differente et in compiti di tipo verbale e di tipo
visuo-spaziale. Un gruppo di giovani, un gruppo
di adulti ed uno di anziani sono stati sottoposti
a test neuropsicologici standardizzati ed a prove
sperimentali elaborate ad hoc.
Nellanalisi
non
corretta
per
scolarit
abbiamo trovato che il gruppo degli adulti
significativamente migliore al gruppo dei giovani
e degli anziani nelle prestazioni verbali; il gruppo
degli adulti e dei giovani sono significativamente
migliori degli anziani nelle capacit spaziali; il
gruppo degli anziani e quello degli adulti hanno
un andamento simile con le capacit verbali
migliori di quelle spaziali; nel gruppo dei giovani
il pattern inverso, con le capacit spaziali
migliori di quelle verbali. Questo dato in linea
con lipotesi di una differenza di attivazione
delle aree funzionali tra i giovani, gli adulti e
gli anziani. Sono state riscontrate differenze di
attivazione durante compiti di linguaggio9,10,
riconoscimento di facce ed oggetti11,12 e compiti
visuo-spaziali13,14, suggerendo che lattivazione di
diverse aree cerebrali nei giovani e negli anziani
siano associate a richieste di compiti specifici.
Alcuni studiosi hanno avanzato lipotesi

dellesistenza di una riorganizzazione funzionale


del cervello legata allet dellindividuo. Cabeza31
ha realizzato una review degli studi condotti
sullinvecchiamento cognitivo che hanno
utilizzato strumenti di neuroimaging funzionale,
la PET e la fMFRI, durante compiti di percezione
visiva, recupero e codifica di memoria semantica,
episodica e di working memory. Il dato pi
consistente riportato da queste ricerche
che lattivit cerebrale tende ad essere meno
lateralizzata negli anziani rispetto ai giovani
adulti. Cabeza32 denomina questo fenomeno
Riduzione della Asimmetria Emisferica negli
Anziani (Hemispheric Asymmetry Reduction in
Old Adults: HAROLD). Nei compiti di memoria
episodica e memoria semantica, nei giovani
adulti si assiste ad unattivazione della corteccia
pre-frontale (Prefrontal Cortex - PFC) sinistra;
al contrario negli anziani lattivazione, durante
la stessa tipologia di compiti, bilaterale10. In
uno studio condotto nel 2002 da Stebbins e
collaboratori, sono state esaminate le differenze
di attivazione della PFC negli adulti giovani
e negli anziani durante compiti di codifica
delle parole, sia ad un livello superficiale (es.
maiuscolo-minuscolo), sia pi profondo (es.
astratto-concreto). I risultati mostrarono nei
giovani adulti unattivazione quasi doppia
della PFC sinistra rispetto alla PFC destra. Gli
anziani mostrano invece unattivazione ridotta
della PFC sinistra ma non della PFC destra,

Differenze tra abilit linguistiche e visuo-spaziali nellinvecchiamento 35

tale da eliminare lasimmetria di attivazione


mostrata dai giovani adulti33. Nei compiti di
working memory, i giovani adulti presentano
unattivazione della PFC sinistra per il materiale
verbale e destra per quello non-verbale; negli
anziani si assiste ad unattivazione della PFC
bilaterale in entrambe le modalit14,34. Durante
compiti di discriminazione percettiva Grady e
collaboratori11 hanno registrato negli anziani
unattivazione debole, rispetto ai giovani adulti,
della corteccia occipitale; al contrario, sono state
rilevate attivazioni molto forti delle aree anteriori
del cervello, compresa la PFC. Anche in questo
caso gli autori hanno trovato che nei compiti di
matching di volti nei giovani si attiva lemisfero
destro, mentre negli adulti lattivazione coinvolge
entrambi gli emisferi. Dai dati ottenuti, gli autori
suggeriscono che la riduzione dellasimmetria
potrebbe manifestarsi non solo per operazioni
cognitive elevate, come processi di working
memory e di memoria episodica, ma anche per
compiti cognitivi semplici, cos come potrebbe
essere un compito di matching di volti. Anche
Garavan e collaboratori35,36, durante prove di
inibizione di risposte, hanno trovato nei giovani
unattivazione del lobo parietale destro ed
della PCF destra, mentre nei soggetti anziani
lattivazione coinvolgeva entrambi gli emisferi.
Una delle conclusioni a cui arrivano gli autori
che la riduzione dellasimmetria emisferica non
riguarda solo le aree della corteccia prefrontale,
ma coinvolge anche altre aree del cervello, come
il lobo parietale.
interessante notare che per quanto riguarda le
prestazioni visuo-spaziali gli adulti ed i giovani
hanno le stesse prestazioni cognitive; ci che
li differenzia sono le competenze verbali nelle
quali gli adulti ottengono punteggi pi alti
(Figura n. 6). Questo profilo (prestazioni verbali
migliori di quelle visuo-spaziali) conservato
anche nella vecchiaia, dove tuttavia si assiste ad
un decadimento generale, seppur non patologico,
delle prestazioni cognitive, in particolare di
quelle visuo-spaziali. Questi dati sono in linea
con i risultati ottenuti da recenti studi sulle
modificazioni funzionali nellinvecchiamento
normale37-39 ma si discosta da quelli degli studi di
Alexander e collaboratori15 i quali hanno trovato
differenze significative tra giovani ed anziani
nellambito delle prestazioni visuo-spaziali. I
loro risultati per fanno riferimento a compiti
attentivi di natura visuo-spaziale e la differenza

rilevata potrebbe essere dovuta ai tempi di


esecuzione che sono pi lunghi negli anziani e
non solo allaccuratezza delle performance.
Nel presente studio le prestazioni migliori sono
state ottenute dal gruppo degli adulti (GA), sia
nelle prove verbali che in quelle visuo-spaziali,
e non dal gruppo dei giovani (GJ), come ci si
poteva aspettare, considerando anche la maggiore
scolarit di questi ultimi. Tale andamento potrebbe
essere spiegato da un recente studio condotto
da Benelli40 sulle competenze linguistiche dei
bambini e degli adulti. Da tale ricerca infatti
emerso che le performance migliorano con let
perch i soggetti perfezionano le loro abilit
meta-linguistiche. Unulteriore spiegazione di tale
andamento potrebbe essere data dallevidenza
riscontrata in questi ultimi anni nella differenza
dei risultati nellapprendimento scolastico tra
gli adolescenti di oggi e le persone che si sono
diplomate 20-30 anni fa: abbastanza frequente
infatti notare che i giovani di oggi sono meno
abituati a manipolare conoscenze linguistiche
e matematiche, visto anche il largo utilizzo di
mezzi informatici ed elettronici.
Nelle analisi condotte correggendo i punteggi
per la scolarit, non vi pi una differenza
significativa tra le prestazioni dei tre gruppi,
come mostrato nella Figura n.7: una maggiore
scolarit migliora le prestazioni visuo-spaziali.
Tra le prestazioni visuo-spaziali dei tre gruppi,
come mostrato nella figura n. 3, non vi pi
una differenza significativa; ci che continua
a mostrare una differenza statisticamente
significativa anche correggendo il punteggio con
la scolarit sono le prestazioni verbali. I giovani
mantengono un valore basso nelle prestazioni
verbali e, correggendo il punteggio con gli anni
di scuola, la prestazione appare peggiorare;
negli anziani e negli adulti le prestazioni verbali,
correggendole con la scolarit, rimangono
invariate. Gli anni di scuola correggono le
prestazioni visuo-percettive degli anziani, che
molto probabilmente risentono, a causa di compiti
di ragionamento, del livello di scolarit, mentre
la capacit verbale, anche di ragionamento,
influenzata in misura minore dalla scolarit.
Ricerche nel campo hanno dimostrato che
soggetti con un livello di educazione medio ed
alto hanno performance migliori ai test cognitivi
rispetto ai soggetti con una bassa scolarit41,
molto probabilmente perch possono attingere
ad una maggiore riserva cognitiva; anche una

36

LUCIA SERENELLA DE FEDERICIS, MANUELA PISTELLI, DANIELA FIORENZI, DINA DI GIACOMO, DOMENICO PASSAFIUME

personalit aperta allesperienza stata associata


a migliori performance ai test cognitivi42. Le Carret
ed i suoi collaboratori in uno studio condotto
nel 200343 hanno dimostrato che le componenti
cognitive maggiormente influenzate dal grado
di istruzione sono lattenzione e la capacit di
concettualizzazione: pi alta la scolarit
maggiori sono le capacit attentive, di astrazione
e di costruzione dei concetti. Dai nostri dati
possibile quindi ipotizzare che le prove visuospaziali necessitano per la loro risoluzione di riserve
attentive e di astrazione maggiori rispetto a quelle
impiegate nei compiti verbali. A questo punto ci
che potrebbe ulteriormente essere indagato se
lesposizione ad unistruzione formale possa in
qualche modo abituare il soggetto ad un tipo di
ragionamento, pi attento e concentrato.
In conclusione, i nostri dati sembrano confermare
le ipotesi avanzate da questo studio: sembra
infatti dimostrato che con laumento dellet si
assiste ad un diverso utilizzo delle competenze

cognitive, caratterizzato da un precoce sviluppo


delle competenze visuo-spaziali rispetto ad una
specializzazione pi lenta delle competenze
verbali, che raggiungono piena maturazione in et
adulta. Tale andamento si conserva anche negli
anni della vecchiaia, seppur con prestazioni meno
accurate rispetto a quelle ottenute in et adulta.
Unistruzione media ed alta consente al soggetto di
mantenere buone prestazioni visuo-spaziali anche
nella vecchiaia. Lutilizzo di prove pi accurate
e dettagliate potrebbe chiarire ulteriormente
landamento e le modalit di maturazione e
modificazione delle prestazioni cognitive nellarco
di vita dellindividuo. Uno dei problemi non
ancora affrontati infatti la possibilit che gli stili
cognitivi, e di conseguenza la lateralizzazione
funzionale degli emisferi, si modifichino in et
relativamente giovane, intorno ai 30 anni, e non
in tarda et come generalmente si portati a
pensare.

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Il presente studio stato realizzato grazie al finanziamento del Dipartimento di Medicina


Interna e Sanit Pubblica, fondi MIUR ex60%, dellUniversit degli Studi dellAquila.

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