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Fenomeni sonori
Il suono generato da una variazione di pressione tramite successioni di compressioni e
rarefrazioni in un mezzo elastico (aria, acqua ecc.).
Loscillazione di pressione genera unonda.
Un suono o rumore viene percepito dallorecchio umano quando tale onda, prodotta da una
vibrazione, ha una frequenza compresa tra 1620 Hz e circa 20000 Hz
1620 Hz f 20000 Hz = 20 kHz
In cui:
f = frequenza [Hz]
Hz (hertz) = unit di misura della frequenza [cicli/sec] multiplo kHz = 1000 Hz
Si definisce sorgente sonora qualsiasi dispositivo, apparecchio, fenomeno ecc. che provochi
direttamente o indirettamente tali variazioni di pressione (ad esempio per percussione).
In natura le sorgenti sonore sono quindi praticamente molteplici.
Affinch il suono si propaghi occorre che il mezzo che circonda la sorgente sia dotato di elasticit
(mezzo di propagazione).
La porzione di spazio interessata dalle variazioni di pressione che generano suono o rumore
definita campo sonoro.
Nel caso pi semplice si pu ipotizzare che le variazioni di pressione seguano una legge
sinusoidale (moto armonico).
Registrata come societ di ingegneria presso lAutorit per la vigilanza sui lavori pubblici
Certificata per la validazione dei progetti pubblici DPR 207/2010
Accreditata come societ di Orientamento e Formazione Professionale dalle Regioni Basilicata ed Umbria
Accreditata come provider per la formazione continua dal CNI (Cons.Naz.Ingegneri)
Accreditata dal MIUR Decreto del 22/07/2010 D.M. n. 90/2003 come societ qualificata per la formazione del personale della scuola
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Nella figura che segue si pu osservare la variazione in funzione della distanza, ad un dato istante.
f = frequenza
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I suoni percepiti dallessere umano, sebbene siano tutti il prodotto di una vibrazione, sono per
diversissimi tra loro e questa diversit data da tre caratteristiche tipiche di ciascun suono:
lintensit, laltezza e il timbro.
Lintensit di un suono lenergia che passa nellunit di tempo attraverso una superficie unitaria
parallela al fronte donda. Essa dipende dallampiezza della vibrazione della sorgente che lo
produce.
Dunque detta I lintensit, E lenergia, e S la superficie unitaria, possibile scrivere la seguente
formula:
Velocit espressa in
m/sec
Materiale
Velocit espressa in
m/sec
Acciaio
5000 - 5900
Argo a 298 K
319
Acetone
1570
Aria a 273 K
330
Acqua a 298 K
1430
Allumina
9800
Acqua a 273.15 K
4000
Alluminio
5100
Afnio
3000
Ammoniaca a 273.15 K
415
Alcool etilico
1200
Anidride carbonica
259
Argento
3600
Antimonio
3420
Argento
2600
Cadmio
2300
Azoto
334
Calcio
3800
Bario
1620
Carbonio grafite
18350
Berillio
12800
Cerio
2100
Bismuto
1790
Cloro
206
Boro
16200
Cromo
5940
Boro Carburo
11000
Cobalto
4720
Disprosio
2720
Glicerina
1900
Elio
965
Gomma butilica
1800
Erbio
2830
Granito a 293 K
6000
Ferro
5000
Grasso animale
1450
Gadolinio
2680
Idrogeno a 273 K
1286
Gallio
2740
Inconel (NiCrFe)
5700
Germanio
5400
Indio
1200
Iridio
4250
Litio
6000
Itterbio
1590
Magnesio
5800
Krypton
1100
Manganese
5150
Lantanio
2480
Mercurio
1400
Legno di olmo
4108
Metano
430
Legno di quercia
3837
Metanolo
1100
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Legno di pino
3313
Monel (NiCuMnFe)
5400
Molibdeno
6300
Nylon 6-6
2700
Monossido di Carbonio
338
1700
Neodimio
3300
Olmio
2760
Neon
936
Oro
3200
Neoprene
1600
Osmio
4950
Nichelio
5000
Ossigeno
318
Niobio
3500
Ottone
4300
Palladio
3070
Potassio
2000
Piombo
1230
Plutonio
2260
Platino
3200
Quarzo
5900
Plexiglass
2700
Rame
3570
Polietilene
1900
Renio
4700
Polistirene
2400
Rodio
4800
Poliuretano
1900
Rubidio
1300
Rutenio
6000
Tantalio
3400
Sangue
1570
Teflon
1400
Selenio
3350
Tellurio
2600
Silicio
3200
Terbio
2620
Sodio
3200
Tessuto muscolare
1580
Stagno
3300
4080
Tallio
820
1540
Titanio
6000
Yttrio
3300
Torio
2490
Zinco
4200
Tungsteno
5200
Zirconio
3800
Uranio
3400
Vetro
4000-5500
Vanadio
4600
Xeno
1100
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Il periodo (T) la durata di un ciclo completo di oscillazione e viene misurato nel S.I. in
secondi (s); il periodo linverso della frequenza.
La lunghezza donda () la distanza tra due punti di unonda periodica e viene misurata
nel S.I. in metri (m).
dove:
c = velocit di propagazione del suono in funzione del mezzo (aria, acqua, ecc.).
La velocit del suono la velocit con cui il suono stesso si propaga in un certo ambiente, detto
mezzo; la velocit del suono varia a seconda del mezzo (ad esempio il suono si propaga pi
velocemente nellacqua piuttosto che nellaria) e varia anche al variare delle propriet del
mezzo specialmente con la temperatura e anche con la pressione atmosferica.
-
P(t)
Periodo
Ampiezza
Tempo t
Nel grafico in figura che riporta il valore della pressione P(t) sullasse delle ordinate in funzione
del tempo sullasse delle ascisse, indica che nei suoni semplici, composti da una sola frequenza, le
variazioni di pressione rispetto alla pressione statica atmosferica di riferimento in un punto di
misura hanno un andamento sinusoidale in funzione del tempo.
Per rappresentare lampiezza possibile usare: il valore di picco (peak), ovvero la massima
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escursione rispetto alla pressione statica, il valore picco-picco (peak to peak), ad esempio tra una
cresta ed un cavo, il valore medio, ecc.
In acustica esiate un valore efficace RMS (Root Mean Square) per rappresentare al meglio il
contenuto energetico dellonda acustica, ndicato nel seguente grafico:
I valori di pressione sonora che l'orecchio umano in grado di percepire si estendono su una scala
molto ampia: la pressione sonora minima corrisponde a 0,000020 Pa, mentre una pressione sonora
vicina a 60 Pa, che induce una sensazione di panico, pu essere considerata come limite massimo
percebile senza danni immediati.
Il campo di variazione della pressione sonora percepibile occupa quindi un intervallo di oltre sei
ordini di grandezza. Inoltre, poich la risposta soggettiva appare maggiormente correlata all'energia
acustica percepita, che proporzionale al quadrato della pressione, il campo di variazione
dell'energia, o dell'intensit o della potenza varia su dodici ordini di grandezza.
Queste considerazioni hanno suggerito di rappresentare la pressione sonora e le altre grandezze
acustiche su una scala logaritmica, piuttosto che lineare, per la costruzione della quale i valori della
grandezza in esame sono confrontati con valori convenzionali, assunti come riferimento. In
particolare si definisce:
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per t < 0
n = 1, 2,
Se il segnale sonoro f(t) un segnale stazionario (le sue propriet medie non variano nel tempo),
periodico (andamento ciclico nel tempo):
non possiede singolarit in ]0;T[ ;
ha un numero infinito di massimi, minimi, discontinuit in ]0;T[ .
(n 1) esima armonica: n = n1
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Valore medio
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Fondamentalmente esistono due spettri per bande: lo spettro a bande costanti, in cui tutte le bande
hanno la stessa ampiezza, e lo spettro a bande percentuali costanti, in cui ogni banda ampia il
doppio della precedente.
Si definisce quindi lottava come intervallo in cui la frequenza minima (f1) e quella massima (f2)
verificano le relazioni:
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corrisponde con buona approssimazione al sistema uditivo umano soprattutto per frequenze al di
sopra dei 600 Hz (al di sotto di questo valore non infatti possibile ricostruire la crescente
risoluzione del nostro udito).
Un altro modo per analizzare un segnale in frequenza attraverso un personal computer consiste
nellutilizzo di particolari software:
-
SpectraLAB il pi completo perch permette la visualizzazione sia della forma donda sia
degli spettri FFT e in terzi dottava;
Questi programmi permettono unanalisi in frequenza, sia di un segnale inserito via microfono, sia
di uno generato internamente dal programma stesso. Permettono inoltre di analizzare il suono in
differenti modi: con bande dottava, in terzi, in sesti, in noni o dodicesimi dottava (aumentando la
risoluzione), ponderando il segnale con le curve A, B, C. Inoltre, possibile impostare il range di
frequenze da analizzare e osservare il valore istantaneo del segnale e anche di effettuare misure
della durata di pochi secondi, alcuni minuti, ma anche di qualche ora o giorno.
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Fondamenti di psico-acustica
La psicoaustica lo studio della percezione soggettiva umana dei suoni.
La percezione dei suoni avviene per mezzo dellorecchio, vero e proprio analizzatore acustico
che converte le vibrazioni in messaggi codificati inviati al cervello, con un comportamento del
tutto simile ad un convertitore analogico digitale.
Lorecchio pu essere schematicamente diviso in tre parti:
-
orecchio esterno (padiglione auricolare bianco e canle uditivo esterno) che ha la funzione di
convogliare le onde sonore verso la membrana timpanica;
orecchio medio o centrale (cavit timpanica, martello, incudine e staffa) che ha la funzione
di trasmettere le visbrazioni del timpano, dovute alle variazioni di pressione, ad unaltra
membrana detta finestra ovale;
orecchio interno (canali semicircolari e coclea) in cui presente lorgano dei corti con il
compito di trasformare il segnale di pressione in segnale elettrico da inviare al cervello.
I suoni, in acustica termica, sono caratterizzati dallampiezza, che dipende dallintensit dellonda
sonora, e dalla frequenza, che dipende dal numero di cicli di onde sonore nellunit di tempo.
Da un punto di vista soggettivo, in psicoacustica, le grandezze che caratterizzano un suono sono:
-
Altezza tonale o tono: correlata alla frequenza del suono, in caso di suono puro alla propria
frequenza, e negli altri tipi di suoni, alla frequenza dellarmonica fondamentale; un suono
infatti sar tanto pi acuto quanto pi la sua frequenza sar alta. Laltezza consente di
distinguere sia i suoni acuti o alti sia i suoni gravi o bassi;
Per un buon apparato uditivo medio (popolazione giovane otologicamente normale, tipicamente dai
18 ai 30 anni compresi), possibile ricavare un diagramma con dominio sperimentale che mette in
correlazione il livello di pressione sonora con la frequenza, ottenendo in questo modo il
diagramma di sensazione sonora per tutta la gamma di frequenze udibili:
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Sebbene l'orecchio sia in grado di percepire tutte le frequenze comprese nellintervallo 16-20000
Hz, tuttavia, non risulta ugualmente sensibile a suoni di frequenza diversa.
Secondo la legge di Weber-Fechner, che fu tra i primi tentativi di descrivere la relazione tra la
portata fisica di uno stimolo e la percezione umana dellintensit dello stimolo stesso (rapporto tra
anima e materia), alcune sensazioni fisiologiche, come quelle prodotte dalle onde sonore, non
crescono linearmente con lo stimolo ma con il logaritmo decimale della grandezza fisica che ha
prodotto la sensazione. Quindi, se lintensit dello stimolo aumenta secondo le potenze di 10 (10,
102, 103, ecc.), le relative sensazioni aumentano secondo i rispettivi esponenti (1, 2, 3 ecc.).
Successivamente a tali studi, negli nni 30 due ricercatori statunitensi, tramite lunghe
sperimentazioni, elaborarono un diagramma delle curve di uguale sensazione sonora (loudness).
Il diagramma, ottenuto sperimentalmente, noto come le Curve di Fletcher-Munson fornisce le
curve di isolivello di sensazione, o isofone, che rappresentano il livello di pressione sonora
(SLP) che deve avere un suono per dare la stessa sensazione uditiva alle varie frequenze.
La curva isofonica di riferimento la curva in corrispondenza dei 40 Phon.
La curva pi bassa, corrispondente a 0 phon, rappresenta la soglia di udibilit dei toni puri.
Ad esempio, come si deduce dal sottostante diagramma per avere la medesima sensazione uditiva
di un suono di 70 dB a 1000 Hz, un altro suono a 50 Hz deve avere un livello di pressione
superiore di circa 15 dB. Si evidenzia che le seguenti curve isofoniche sono valide solo per toni
puri in condizione di campo libero (senza riflessioni).
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L'unit di misura della sensazione sonora detta Phon e coincide (numericamente) con il livello
fisico di pressione sonora a 1000 Hz che provoca la stessa sensazione del suono in esame.
La scala logaritmica dei Phon non per una scala soggettiva, ovvero un raddoppio dei phon non
determina un raddoppio dellintensit della sensazione sonora percepita. A tal fine, stata
introdotta la scala soggettiva dei Son (quindi a 1000 Hz, 1 Son = 40 dB). Applicando la scala dei
Son, la sonorit soggettiva raddoppia ogni 10 Phon.
La relazione che lega la sensazione sonora S, espressa in Son, al livello di sensazione, espresso in
Phon, evidenziata dalla seguente relazione:
S = 2 [(Phon -40) /10)]
(Son)
Secondo la precedente espressione, per produrre un raddoppio della sensazione sonora percepita,
un suono deve subire un incremento di 10 dB del livello di pressione sonora.
La seguente tabella fornisce unindicazione di larga massima degli effetti soggettivi relativi alla
sensazione sonora al variare del livello di pressione sonora.
Variazione SLP (dB)
3
5
10
15
20
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Oltre allattenuazione da divergenza altri fattori possono concorrere allattenuazione del suono
durante la sua propagazione nellambiente esterno. Si tratta di complessi fenomeni dissipativi
legati agli effetti del vento, del gradiente di temperatura, allassorbimento di energia sonora da
parte dellaria e delle superfici lambite dallonda di pressione (terreno, vegetazione ).
Lattenuazione dovuta a tali fenomeni viene detta attenuazione in eccesso.
Gli effetti di tutti questi fenomeni vengono rappresentati da un termine L, espresso in dB, che
viene aggiunto alla formula impiegata, ad esempio nel caso di sorgente puntiforme:
[dB]
c = 331 + 0,6 t
dove t la temperatura dellaria espressa in gradi centigradi.
Pertanto se la temperatura dellaria aumenta con laltezza (gradiente positivo) la velocit del suono
aumenter anchessa con laltezza. Un fronte donda tender cos ad essere leggermente pi veloce
nella sua parte alta, e la direzione di propagazione del suono tender ad incurvarsi verso il basso.
Di norma la temperatura dellaria (che scaldata dal suolo) diminuisce con laltezza, e le direzioni
di propagazione delle parti del fronte donda (raggi sonori) si incurvano verso lalto.
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Effetto temperatura
Effetto vento
Il vento pu avere effetti diversi sullonda sonora a seconda delle rispettive direzioni, che possono
combinarsi in vario modo. Di norma la velocit del vento aumenta con laltezza.
Quando il suo percorso si incurva verso il basso il suono pu anche superare delle barriere.
Leffetto del gradiente di temperatura pu determinare la presenza di zone dombra sonora. Se il
gradiente positivo e le onde vengono deviate verso il basso non si formano zone dombra, se il
gradiente negativo invece si.
Nella propagazione del suono allaperto, su grandi distanze, non trascurabile lassorbimento da
parte dellaria. Lassorbimento di energia sonora da parte dellaria legato agli effetti dissipativi,
attriti interni al mezzo, che convertono parte dellenergia in calore. Leffetto rilevabile solo
considerando distanze pari a varie lunghezze donda.
Questo assorbimento dovuto a due processi:
- Assorbimento classico;
- Rilassamento rotazionale e vibrazionale delle molecole di ossigeno nellaria.
In generale lassorbimento aumenta con la frequenza, con il decrescere dellumidit (che significa
con laumento della densit), ed, eccetto che per alte frequenze e bassi valori dellumidit, aumenta
al decrescere della temperatura.
Le barriere acustiche sono costituite da ostacoli fisici interposti tra sorgente e ricevitore lungo la
linea di propagazione del suono, dunque sorgente (S) e ricevitore (R) non devono vedersi.
essenziale che tali ostacoli abbiano un buon potere fonoisolante, di almeno 15-20 dB, altrimenti
il suono che le attraversa non trascurabile.
Se tali condizioni sono soddisfatte le onde sonore possono raggiungere il ricevitore solo per
diffrazione sui bordi della barriera, e non seguendo un percorso diretto.
In generale, il rumore emesso da una sorgente S pu raggiungere il ricevitore A seguendo vari
percorsi:
- diffrazione sui bordi, superiore e laterali della barriera (B,C,D),
- trasmissione attraverso la barriera (SA),
- riflessioni e diffrazioni su altre superfici circostanti (E).
Lattenuazione acustica dovuta alla barriera rappresentata dalla differenza tra il livello di
pressione sonora in un dato punto in assenza della barriera e quello che si riscontrerebbe nello
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Materiali fonoassorbenti
Materiali fonoisolanti.
Materiali fonoassorbenti
I materiali fonoassorbenti presentano al loro interno delle cavit che devono essere comunicanti tra
loro e collegate con lambiente esterno. Ci consente al campo acustico di penetrare e muoversi al
loro interno. Contengono nelevata percentuale di aria in movimento, il cui attrito viscoso con le
pareti della struttura provoca dissipazione di energia sonora.
Le grandezze che li caratterizzano sono:
- Porosit: rapporto tra il volume di aria contenuta nei pori e il volume complessivo del
materiale ed in generale maggiore di 0.90;
- Resistivit al flusso daria: tendenza del materiale a non lasciarsi attraversare dal flusso di
aria e si misura in Ns/m4. E un parametro in grado di quantificare la dissipazione di
energia sonora allinterno del materiale.
- Tortuosit: limite a frequenze infinite del rapporto tra le velocit dellonda acustica nel
materiale e nellaria. Tiene conto della tortuosit del percorso compiuto dallonda acustica
allinterno del materiale.
- Lunghezza caratteristica viscosa : esprime la dimensione caratteristica delle
interconnessioni tra le porosit del materiale.
- Lunghezza caratteristica termica : esprime la dimensione caratteristica dei pori del
materiale.
N.B: Vale sempre <
Materiali fonoisolanti
I materiali fonoisolanti riflettono lenergia acustica che ricevono in modo da ostacolare la
trasmissione di energia sonora tramite linterposizione di barriere di massa.
I rumori vengono attenuati o eliminati attraverso la loro dissipazione. Questo meccanismo
strettamente correlato alla massa dei materiali, infatti scientificamente dimostrato che un
materiale tanto pi fonoisolante quanto maggiore il suo peso specifico.
Tali materiali sono caratterizzati da 4 regioni diverse:
- Regione governata dalla rigidit del pannello, R cala di 6 dB/ottava;
- Regione di risonanza (frequenze naturali di risonanza proprie del pannello);
- Regione governata dalla massa del pannello, R cresce di 6 dB/ottava;
- Regione di coincidenza (leffetto della coincidenza riduce il potere di fonoisolamento del
pannello).
Registrata come societ di ingegneria presso lAutorit per la vigilanza sui lavori pubblici
Certificata per la validazione dei progetti pubblici DPR 207/2010
Accreditata come societ di Orientamento e Formazione Professionale dalle Regioni Basilicata ed Umbria
Accreditata come provider per la formazione continua dal CNI (Cons.Naz.Ingegneri)
Accreditata dal MIUR Decreto del 22/07/2010 D.M. n. 90/2003 come societ qualificata per la formazione del personale della scuola
E
EU
UR
RE
EK
KA
A
1
t
(dB)
con t = coefficiente di trasmissione dato dal rapporto tra energia incidente sulla parete ed energia
trasmessa dalla parete.
Il valore di r una caratteristica della parete e dipende dal tipo di struttura e da come t varia con la
frequenza.
E possibile rappresentare il comportamento acustico di una parete mediante il solo numero I, detto
Indice di valutazione acustica, che indica , pertanto, la prestazione acustica per quanto riguarda sia
lisolamento acustico che il potere fonoisolante.
Questo parametro si ottiene secondo un procedimento fissato dalla normativa I.S.O confrontando il diagramma della
parete con quello della curva limite.
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E
EU
UR
RE
EK
KA
A
E
EU
UR
RE
EK
KA
A
in cui i coefficienti An dipendono dalla posizione della sorgente, del ricevitore e dalla frequenza.
Si supponga f > f(S) (frequenza di Schroeder). In tal caso la risposta la somma dei contributi di
un numero molto elevato di modi, le cui fasi sono distribuite casualmente.
In base a considerazioni statistiche si dimostra che la distanza media tra massimi adiacenti della
risposta spaziale data da:
(xmax) 0,79
mentre la distanza media tra massimi adiacenti della risposta in frequenza :
Unaltra grandezza importante la differenza di livello Lmax tra il valore massimo e il valore
medio della curva dellenergia in funzione della frequenza, allinterno di una certa banda B. Si
trova:
Lmax 4,34 ln (lnBT) dB
Acustica geometrica
Metodo basato sul fatto che per lunghezze donda del campo acustico molto minori delle
dimensioni dellambiente londa pu essere descritta come un raggio di luce.
Viene considerata la potenza del suono concentrata in raggi, trascurando la natura ondulatoria del
fenomeno.
Tale ipotesi semplificativa ben verificata solo se la lunghezza d'onda del suono molto minore
della minima dimensione del locale e/o degli ostacoli presenti.
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E
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UR
RE
EK
KA
A
I raggi acustici che partono dalla sorgente si riflettono sulle superfici seguendo le leggi della
riflessione: il raggio incidente, quello riflesso e la normale alla superficie di riflessione giacciono
sullo stesso piano; l'angolo tra il raggio incidente e la normale alla superficie uguale all'angolo tra
la stessa normale e il raggio riflesso.
L'acustica geometrica richiede un grande sforzo nel seguire tutti i raggi; in ambienti
particolarmente complessi, il metodo diventa inapplicabile ed inoltre il trascurare i fenomeni di
diffrazione conduce a risultati molto approssimati.
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