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INTRODUZIONE

Il seguente lavoro la continuazione di un le presentazioni durante il


Seminario il cui tema era su Dietrich Bonhoeffer.
Il lavoro plasma innanzitutto alcune pennellate biografiche per
comprendere la persona di Dietrich. Inoltre, i suoi primi studi di teologia, la
sua relazione coi suoi maestri, insigni teologi della Chiesa Protestante.
Ugualmente presentiamo il suo profilo di teologo, la sua opzione per la
teologia, ma soprattutto la sua fedelt alla sua fede che lo port alla "sequela"
di Ges. Questa fedelt lo port a condividere la Chiesa Confessante, chiesa
contro il regime politico del suo tempo.
Tuttavia, il tema centrale della nostra esposizione il tema della Grazia,
dal pensiero di Dietrich, il secondo tema. Nel caso di Dietrich non troviamo
un sviluppo sistematico della grazia, ma nei suoi scritti e soprattutto nel libro
dell'Asciughi troviamo il suo pensiero sulla grazia e pi specificamente nel
comma La grazia a caro prezzo. Questo sar il tema pi sviluppato in questo
elaborato.
Come terzo tema sta la relazione della grazia con la Chiesa. nella
Chiesa, la comunit dove si tiene l'esperienza della grazia. Per Dietrich il suo
maggiore interesse e preoccupazione fu la Chiesa, la sua tesi dottorale fu sulla
Chiesa.
La seconda sezione della terza parte sulla Chiesa Confessante nella
quale comunic Dietrich come membro attivo di fronte al regime politico. La
ragione di questa sezione presentare la sua fedelt alla Chiesa Protestante,
ma soprattutto la fedelt al "inseguimento di Cristo.

1.- Cenni bibliografici e ambiente sociale, ecclesiologico e teologico


1.1.

Traccie biografici
Bonhoeffer nacque il 4 febbraio 1906 da una famiglia della borghesia
medio-alta a Breslavia. Il padre era un importante psichiatra; sua madre era
figlia di un cappellano della corte imperiale. Fu chiamato ad insegnare all
universit di Berlino nel 1912. Visse la maggior parte della giovinezza a
Berlino, con i suoi sette fratelli e sorelle. Era un ragazzo dedicato allo studio e
alla musica, anche allo sport. Aveva una grande capacit di concentrazione.
Dietrich comp primi studi a Berlino; ma luniversit prefer frequentarla
inizialmente a Tubinga. Quando aveva sedici anni decide di diventare pastore
protestante e nel 1923, nellautunno, entra nelluniversit di Tubinga.
In Berlino presegu gli istruzioni di A. Harnack e A. Deissmann. In
questo ambito decise fare gli studi di teologia dogmatica. Dietrich, come
protestante, segu i corsi dei grandi importanti esponenti della rinascita della
teologia luterana, K. Holl e R. Seeberg. Se laure nel 1927 di teologia
dogmatica, la sua tesi, Sanctorum communio: una ricerca dogmatica intorno
alla sociologia della Chiesa.1
In quel tempo la teologia tedesca era in continuit con la teologia
dellOttocento. Ma la teologia prevalente era la teologia liberale. Dietrich
riconosce che aveva influenza della teologia liberale.2
Negli anni siguenti realizar il ministero pastorale e linsegnamento,
come nella Comunit protestante di Barcellona, andr a New York, ritornar a
Berlino laborando sempre nellinsegnamento. Labor nel seminario
Finkenwalde il quale fu chiuso in due ocassioni per la Gestapo
Nel 1933 sorge il potere di Hitler e la Chiesa evangelica con il
nazionalismo.3
Dietrich era parte della Chiesa Confessante, che non era daccordo con
il regime.
Il 5 aprile di 1943 fu arrestato ed imprigionato, accusato di ribellarsi
contro le forze armate. Dopo della sentenza in suo contro in 1944, Bonhoeffer

1 Cfr. BD por: U. PERONE in Dizionario dei teologi, 139


2 Cfr. A. GALLAS, Bonhoeffer, 6.
3 Cfr. U. PERONE, Bonhoffer Dietrich, in Dizionario dei teologi, 139.

fu inviato a Buchenwald e finalmente al campo di concentrazione di


Flossenbrg. Il 9 aprile di 1945 l'eseguirono nella forca. Aveva 39 anni.
1.2. Situazione sociale
La situazione sociale nella quale ha vissuto Dietrich dove possiamo
vedere la su missione come come teologo e pastore prostestante. Come
teologo aveva scritto la sua tesi dottorale, anche Atto e Essere. Dietrich aveva
scelto studiare teologia dogmatica, per questo laborebbe nel seminario
Finkenwalde, e come pastore protestante perch come abbiamo detto Dietrich
aveva laborato nella Comunit di Barcelona. Come pastore stato la
manifestazione della sua sequela a Cristo.
La situazione sociale della Germania di Dietrich era di insicurezza per
la nascita del regime di Hitler. La presenza del nazionalsocialismo il quale era
appogiato per un gruppo della Chiesa protestante, era unombra pericolosa per
la societ tedesca e per le Chiese protestante come per quella cattolica.
Dietrich fa una conferenza, via radio, sui concetti di guida (Fhrer)
facendo unillustrazione dellimportanza per le giovani generazioni dell
evidenza delleventuale pericolosit per il gioco di parole tra guida (Fhrer) e
seduttore (Verfhrer).4 Cera una vera situazione di confusione didee che
sorgeva dalla nuova presenza politica, cera una nuova ideologia.
1.3 Contesto ecclesiologico e teologico
1.3.1 Ambiente ecclesiologico
Nella Chiesa protestante sorgese la Chiesa dei Christiani tedesci. Questa
Chiesa pretendeva di unificare le 29 chiese protestanti tedesche della Lega
delle chiese evangeliche tedesche in una sola Chiesa del Reich.5 Il pensiero di
questo movimento protestante pretendeva di difendere la sua fede come
risposta allo spirito di Lutero. Inoltre, cera un altro pensiero:
Nella Missione per la conversione degli ebrei noi ravvisiamo un grave pericolo
per il nostro popolo. Essa la porta attraverso la quale sangue estraneo entra
nel nostro corpo popolare. Essa non ha alcun diritto di esistere accanto alla
Missione per lestero. Noi rifiutiamo la Missione per la conversione degli ebrei
4 G. BRECI., Dietrich Bonhoeffer. Una vita alla squela di Ges Cristo. Istituto Avventista di
Cultura Biblica, 2008-2009.
5 E. BETHEGE, Dietrich Bonhoeffer. Teologo cristiano contemporneo. Una biografia, p. 6.

in Germania; fintantoch gli ebrei posseggono i diriti civili sussiste il pericolo


delloffuscamento e dellimbastardimento della razza [...]. In particolare
bisogna impedire che si stringano dei matrimoni tra tredeschi e ebrei. 6

D'altra parte, sorge la Chiesa Confessante. Questa Chiesa una risposta


al regime, ma anche alla Chiesa dei Cristiani tedeschi. Il pi autorizzato
oppositore fu Karl Barth. Karl dimostr la sua posizione contraria alla Chiesa
dei Cristiani tedeschi con una serie di pubblicazioni. Per Barth la sua difesa
per la verit cristiana era di fronte all'ideologia nazista e contro lo Stato i quali
avevano violato il diritto di milioni di tedeschi, in primo luogo quello
dell'ebraico.7
A questa Chiesa si un Dietrich8, il quale non era di accordo con la situazione
della Chiesa dei Cristiani tedeschi. Attraverso i suoi scritti Dietrich manifesto
il suo disaccordo con la maniera di vivere la fede nella sua Chiesa. Come
avevamo detto anteriormente i cristiani tedeschi si erano allontanati dalla vera
fede cristiana.
Tuttavia, Dietrich segu la sua propria strada, non quello di Karl Barth, perfino
questo, fu espulso della Germania.
Dal lato della Chiesa cattolica, il papa Pio XI, con lenciclica Con viva
ansia del 1937, prese infine apertamente posizione contro la Germania
hitleriana, denunciando levidente aspirazione del nazismo o porsi come una
vera e propria religione.
1.3.2 Contesto teologico.
Nel tempo di formazione di Dietrich la teologa prevalente era la
Teologia liberale. Questa nasce a partire dalla fine del XVIII secolo dal
dialogo con lIlluminismo. Si caratterizza per un'apertura al pensiero
contemporaneo. Non una teologia che si sottomette senza ragionare al
6 S. BOLOGNA, La Chiesa confesante sotto il nazismo 1933-1936, p. 6
7 F.M. FELTRILa Chiesa confessante, 8
8 Quand Hitler arrive au pouvoir en 1933, Bonhoeffer entre immdiatement en rsistance au sein de
lglise confesante, qui refuse la soumission au rgime oecumniques. Pour lui, la foi nest pas un
simple croire que priv, elle entrane obissance, pnitence, discipline, au coeur de la vie
quotidienne, avec ses hauts et ses bas (Cfr Le Prix de la Grce, 1937, La vie communitaire, 1938).
DIETRICH BONHOEFFER por J-J. PR, Dictionnaire des Theologiens, p. 74.

dogma, c' una critica contro le tradizioni. La teologia liberale non sta contro
le idee nuove delle culture ed assume le sfide che l'ortodossia segnala come
pericolosi, per esempio, accoglie i nuovi metodi di investigazione storica e di
lettura dei testi all'esegesi biblica, dando origine al metodo storico-critico.9
Dietrich segnala il suo disaccordo con la teologia liberale dovuto alla
sua posizione col mondo. Egli stesso dice nella sua lettera del 3 di agosto
di1944: La sua debolezza (della teologia liberale) stata quella di concedere
al mondo il diritto de assegnare al suo interno uno spazio a Cristo.
Dietrich ebbe come professore a Tubinga a Adolf Schlatter. Questo
autore quello che Dietrich aveva pi libri. Da lui Dietrich impar a parlare di
maniera diverso e curato sul problema della bont e malizia delluomo.
A Berlino studi nelluniversit fondata da Schleiermacher e
rappresentata in quello tempo da Harnack. Era la culla della Teologia liberale.
Adolf von Harnack e Hans Lierzmann potrebbero a Bonhoeffer nella storia del
cristianesimo antico. Inoltre ci eravano anche Karl Holl, uno dei patri della
ricerca moderna su Lutero, e Reinhold Seeberg, chi insegn Bonhoeffer la
conoscenza della teologia medievale.
La sua maggiore influenza fu Karl Barth nelle relazioni tra fede e
ragione che lasci in Bonhoeffer. Bonhoeffer esprime il suo pensiero e rompe
con il protestatismo cultural. E vero che Dietrich ebbe questi professori, ma lui
presse il su cammino.
Bonhoeffer, si interess nellarea della teologa, per la Ecclesiologia,
dottrina de la Chiesa. Questo stato il teme della su dissertazione dottorale,
Sactorum Communio e della maggiore parte delle sue altre opere. Il problema
della Chiesa y il suo ruolo in mondo contrario al vangelo, come la situazione
vissuta sotto il Terzo Reich di Adolfo Hitler, ha spinto il teologo a riflettere
su questo tema. Una delle idee importanti di Bonhoeffer stato che la Chiesa
, prima di tutto, una comunit. Questo lo possiamo vedere nella sua opera
Chie la Chiesa? Scritta nel 1932.
2. La Grazia a caro prezzo
Dietrich, nei suoi scritti, espressa la realt che stava vivendo a
conseguenza del regime e della sua Chiesa, tuttavia, pu vedersi in suoi stessi
scritti l'analisi che fa di queste circostanze. un'attestazione della sua fede
davanti ai cristiani tedeschi e denuncia al regime di quello tempo.
9 Cfr. Bonhoeffer, 7

2.1 Significato della Grazia


Dietrich non svilupp un trattato specifico dalla grazia come altri
teologi. Tuttavia, possiamo vedere soprattutto nei suoi scritti nel libro Sequela,
dove parla della Grazia.
Ma prima esporremo il significato della termine Grazia con la finalit di
fare risaltare ancora pi l'idea che Dietrich presenta nel suo libro.
Biblicamente:
LAT offre vari termini riconducibili allarea semantica della grazia, La
grazia in Dio -cos sintetizza J. Guillet- ad un tempo misericorida chinata
sulla miseria (hen), fedelt generosa verso i suoi (hesed), fermezza
incrollabile nei suoi impegni ((emet), attacamento di cuore e di tutto
lessere a coloro che egli ama (raham), giustizia inesauribile (sedeq). Nel
Nuevo Testamento, si usa el trmino Chris. Nella teologa paolina della
grazia collega intimamente i diversi momenti dellesperienza cristiana:
salvezza, giustificazione, filiazione adottiva, santificazione; dono e
compito; necessit e gratuit; cammino individuale ed appartenenza
ecclesiale; presente ded eschaton; vita e morte; legge divina e libert
delluomo. 10

Dietrich, nei suoi scritti, soprattutto nel libro Sequela, col sottotitolo La
grazia a caro prezzo, non stabilisce una lontananza di concetti rispetto alla
concezione biblica cattolica della grazia, come l'abbiamo esposto sopra, n
alla teologia cattolica, propriamente. Segnaleremo il senso che Dietrich
sviluppa nel suo libro Sequela, col sottotitolo La grazia a caro prezzo.
D'altra parte, la teologia protestante definisce la Grazia come:
Dio in camino con luomo. Ne parla lAntico Testamento tratando della
storia dIsraele. Riferisce di un popolo che fa derivare il suo destino da una
fedelt sempre rinnovata del suo Dio per una promessa fatta una sola volta.
Israele si sempre chiesto: perch proprio noi? Perch Dio si rivolto a noi?
[...] Israele non ha potuto trovare altra risposta di questa: Dio
misericordioso.11

Quando Dietrich parla della grazia la definisce come il dono che giustifica la
persona, al credente, la grazia vera quella che fa questa azione nel credente
10 GRAZIA por B. PETRA, Dizionario San Paolo. Teologia, p. 738. 740.
11 GRAZIA por M. LINZ, Dizionario del Pensiero Protestante, p. 246.

mediante la fede: caro prezzo in tal modo gli dona la vita; a caro
prezzo, perch condanna il peccato, grazia, perch giustifica il peccatore.12
Lesperienza della grazia in Dietrich completamente diversa a quella di
Lutero. Per Lutero la grazia abituale non era una realt per credere, questo
per la sua esperienza:
Nella giustificazione, come era compresa per Lutero, la fede sostituisce
interamente alla Grazia. Egli non avevo nessuna simpatia per i "habitus", i
queli eran una invenzione di Aritoteles.
Nonostante, questa "Grazia habitual" della quale non sentiva in s la presenza
gli dava solo tedio. La tempesta delle passioni ed i tremori decomposti della
carne che egli sentiva violentemente in s stesso, lo convinsero dela non
esistenza di questa Grazia, per lui troppo fredda e per niente sentito. E cos,
Lutero fin per respingerla, affermando che quello che permanente in noi,
invece, in stato di abitudine, il peccato originale.13

Dietrich invita all'apertura della grazia che significa adesione a Dio. L'idea che
il nostro teologo sviluppa nel suo libro Sequela trasporta un concetto di
relazione Dio-credente, ma Dio non coarta la volont del credente. Questa
idea molto diversa a quella di Lutero che essendo la divertente di Dio egli si
vedrebbe obbligato ad agire col credente.14
Daltra parte, Dietrich sviluppa il concetto dalla grazia da una realt
concreta, come era la situazione politica ed ecclesiologica, come abbiamo
esposto anteriormente.
Dietrich non smette di essere teologo, bench si sia dedicato alla
missione, fa l'esperienza di riflessione dalla sua fede.
Il nostro teologo fa la differenza di una grazia senza nessun contenuto
teologico, salvfico di fronte ad una grazia che viene dal Cristo del vangelo
che porta alla vera giustificazione del credente. Non il compimento di una
legge o norma stabilite per tranquillizzare le coscienze, o portare ad una realt
spirituale adattabile del credente.

12 D. BONHOEFFER, La grazia a caro prezzo in Sequela, p. 29


13 L. VILLA, La teologa de Lutero, p. 22-23. (la traduzione dallo spagnolo al italiano mia)
14 Cfr. L. LADARIA, Teologa del pecado original y de la gracia, p. 170.

In Dietrich la grazia la sequela di Ges Cristo. 15 Dietrich stabilisce


un vincolo evidente col vangelo ed il credente. La grazia non il Don
maneggevole per la persona alla sua convenienza, il concetto di grazia in
Dietrich la giustificazione per trovarsi con Ges.
La presentazione della situazione della Chiesa evidente in questo
scritto e la strumentalizzazione della grazia:
Con la diffusione del cristianesimo e la crescente mondanizzazione della
Chiesa, poco per volta and perduta la congnizione della grazia a caro prezzo.
Il mondo era stato cristianizzato, la grazia era diventata pratrimonio comune
di un ondo cristiano. La si poteva a buon mercato. Tuttavia la chiesa romana
mantenne un residuo della cognizione originaria.16

Per lui la grazia sta vincolata a Cristo e la Chiesa, al vangelo e la fede


autentica. La grazia a buon mercato non la grazia que face la
trasformazione nella persona e n la Chiesa.
La grazia in Dietrich porta un contenuto pastorale. Dietrich fa il suo
ragionamento nella situazione dei cristiani. Per dare una risposta come
battezzo necessario la chiarezza del significato della grazia. Questo si
osserva nello scritto di Dietrich.
La grazia non la realt statica, ma muove e trasforma il credente nel
suo essere e nel suo ambiente. Tuttavia, non c' una strumentalizzazione della
grazia. La cosa certa che la grazia un dono di Dio che la riceviamo per
l'avvenimento di Cristo, Don che c'unisce a Cristo. Nel testo di S. Dietrich fa
l'analisi della grazia a buon mercato, cio, la grazia che non unisce Cristo, non
porta alla realt di Dio n la realt della Chiesa di Cristo.
Antropologicamente la grazia a buon mercato non tocca la realt umana,
cio, non c' una plenificacin dell'identit di credente. Bisogna lasciare
chiaro che Dietrich non mette in evidenza in suo scritto l'Antropologia
teologica, cio, il ramo della Teologia, nonostante, si deduce, senza pretendere
di mettere nel suo scritto qualcosa che egli non ha detto, ma sappiamo che
l'Antropologia teologica tratta della creazione, peccato dell'uomo e la grazia di
Dio. In Sequela ci sono due individui: Dietrich ed i cristiani, entrambi
giustificati, tuttavia, le parole del nostro teologo sono una denuncia e
contemporaneamente un'allusione alla grazia del vangelo. l'uomo
giustificato, l'uomo nuovo che implica la libert di Cristo che d a chi riceve la
15 BONHOEFFER, La grazia a caro, p. 29
16 BONHOEFFER, La grazia a caro, p. 30

sua Parola. la grazia creata in azione nella persona stessa, nella Chiesa e
nella societ.
Il dono della grazia divina, la grazia a caro prezzo, porta la sequela di
Cristo contrario la realt ecclesiale: ...il cristiano non deve preoccuparsi di
porsi nella sequela, ma si rassicuri al pensiero della grazia!17
C tutto un elenco di riferimento a la vita di Ges Cristo in Sequela,
chiamata alla sequela di Ges.18
Un altro significato della grazia in Dietrich la libert come contenuto della
stessa grazia, perch la denuncia di una grazia falsa, alla quale i cristiani
tedeschi erano afferrati credendo che stavano nella grazia vera, nel vero
inseguimento di Cristo, nella vera Chiesa di Cristo, questo ultimo dal punto di
vista Protestante.
Possiamo continuare vedendo la grazia a caro prezzo dall'ambito
antropologico teologico, perch il contesto dove Dietrich chiede che si realizzi
la grazia divina l'essere umano. Segnala la risposta che i cristiani tedeschi
dano davanti alla rivelazione divina. La situazione di questi cristiani quella
di stare fuori del contesto della grazia che Dietrich ha visto ed abitato, chiede
l'incorporazione nel Cristo autentico. C' un'idea, alla quale erano afferrati il
cristiano, la grazia falsa. Parliamo della grazia che comporta la libert, non
suolo di concezioni sbagliate ed egoiste, bens di libert del peccato, cio della
trasformazione dell'essere umano nell'uomo nuovo in Cristo. Dietrich
stabilisce nel suo scritto due realt: un cristiano falso, rinchiuso nella sua vita
meschina, ed un altro il cristiano di Cristo Ges.
evidente che Dietrich non usa il termine habitus, come l'aiuto
necessario per raggiungere la santit, tuttavia, parla della grazia vera per
vivere la vita in Cristo, per prendere l'inseguimento di Cristo, dentro la Chiesa
vera, col vangelo di Cristo.
la grazia di Cristo che ci giustifica, giustifica la persona nella cosa pi
profonda del suo essere. Cambia il credente.
La giustificazione, cio la trasformazione delluomo per opera di Dio da
peccatore in giusto e il passaggio dallo stato di inimicizia con Dio
allamicizia e alladozione come figli, un evento trascendentale nella vita
delluomo. Significa un cambiamento radicale nella sua relazione con Dio e
di conseguenza nel suo stesso essere.19
17 BONHOEFFER, La grazia a caro prezzo, p. 28.
18 BONHOEFFER, La chiamata alla sequela in Sequela, p. 45.
19 L. LADARIA, Antropologia teologica, 461.

Queste parole di Ladaria c'illuminano su quello che veniamo parlando


della giustificazione in Dietrich. Questa era la preoccupazione del nostro
teologo.
2.2Punti fondamentali della grazia in Dietrich Bonhoeffer
Stiamo vedendo come Dietrich stabilisce la sua visione della grazia
divina, questo comma dettaglieremo di una forma sintetica il concetto di
grazia nel libro di Sequela, pi specificamente nella parte La grazia a caro
prezzo, ma faremo allusione agli altri temi del libro riferiti al concetto di
grazia.
La grazia a caro prezzo il tesoro nascosto che parla il vangelo. Dietrich
va alla base della fede del credente, la Scrittura. E vero che Dio la ragione
della nostra fede, tuttavia la Scrittura dove troviamo la Parola di Dio. C' una
fondazione nella Scrittura, non una credenza, la fede nella verit divina che
contiene la Scrittura. Presenta dalla Scrittura il valore che la grazia divina
contiene.
La grazia c' stata data per la nostra salvazione, per andare verso la
pienezza come persone credenti in Dio. Il dono per il quale il credente intavola
la ricerca, l'uscita verso il suo stesso sviluppo spirituale
La grazia come una sequela di Ges Cristo. Dietrich mette come
esempio san Pietro. La chiamata di Pedro implica, lo presenta Dietrich,
momenti fondamentali nella sua vita. Questa ser la identit della comunit
cristiana, una comunit chiamata alla sequela di Ges. Dietrichi nel suo
commento a Il discorso della Montagna, nei verseti dal 13-16, parla della
sequela:
Voi siete il sale, non. dovete essere il sale! Non dipende della volont
dei discepoli esserlo o no. Neppure viene loro rivolto un appello, perch diventino
sale della terra. Al contrario, essi lo sono, volenti o nolenti, in forza della chiamata
che li ha raggiunti. Voi siete il sale; non: voi avete il sale. Sarebbe un
fraintendimento riduttivo voler equiparare il messaggio dei discepoli al sale, come
hanno fatto i riformatori. Qui si parla dellintera loro esistenza, in quanto rifondata
dalla chiamata di Cristo all sequela, di quella esistenza di cui parlavano le

beatitudini. Chi, raggiunto dalla chiamata di Ges, si trova nella sequela, a motivo di
questa chiamata diventa sale della terra nllintera su esistenza.20

La comunit visibile, espressa chiamata a fare l'esperienza della sequela


di Cristo. il compromesso. La grazia della rivelazione di Dio nella storia.
Ges tra noi. distinta alla grazia a buon mercato dove non c'
compromesso nella vita personale n ecclesiale. La grazia, secondo Dietrich,
significa incontro con Cristo. La dottrina di Dietrich della grazia permette di
stabilire una relazione con Cristo, una sequela ed unattestazione.
La grazia la rottura del peccato, della situazione di divisione
comunitaria, come si viveva coi Cristiani Tedeschi21, essendo giustificati in
Cristo. La giustificazione che viene di Cristo. La salvazione che condanna il
peccato.
La grazia a caro prezzo lincarnazione di Dio. il dono di Dio a noi
per la nostra salvezza. Questo dono ci che fa cara la grazia. La grazia
significa che il Figlio chi si offre a noi per conoscere a Dio, per rompere con
il peccato e vivire.
Nel scritto di La grazia a caro prezzo ha un ritmo quasi insistente nella
definizione della grazia. C' un'idea di chiarire il concetto di grazia, le sue
implicazioni con Dio, la persona stessa e la comunit ecclesiale, cio, la
missione. la comunione con Cristo che significa la conversione, assumere il
vangelo del Signore. portare la grazia al mondo, la grazia che aumenta la
fede.22
La Teologia nella sua storia ha tentato di spiegare il significato e senso
della grazia. Dietrich elabora questo piccolo comma dei suoi scritti
presentando non teoreticamente la grazia, bens suo agire, cio, come la
grazia nell'ambito la natura umana, ma non solo nella parte della persona,
bens nella Chiesa stessa e societ.
20 BONFHOEFFER, Il discorso della montagna (Matteo 5) in Sequela, p. 108-109.
21 Per il peccato, l'uomo consuma con s la rottura di s stesso pretendendo realizarsi in
contraddizione con la propria realt. La pecaminosidad consiste in un radicale "trovarsi reddito ed
orientato contro Dio. una aversio a Deo et conversio ad hominem; avversione alla verit ed
agendo da Dio nel tempo J. GOMEZ-HERAS, Teologa protestante, p. 22 (la traduzione al
italiano mia)
22 Cfr. D. BONHOEFFER, La grazia a caro prezzo, 28.

Per Dietrich la grazia la morte e resurrezione di Ges per l'umanit.


Non sviluppa questa verit, ma s la dimostrazione come una verit
fondamentale. Tocca le verit primordiali della fede cristiana: Dio, il Figlio,
l'Incarnazione, il vangelo, il perdono dei peccati, l'inseguimento-missione del
cristiano, sono la grazia a caro prezzo.

3.- La Chiesa nella teologia di Dietrich Bonhoeffer


Giustificazione di questa terza parte. certo che questo un elaborato di
Seminario sulla Grazia. L'intenzione di questa parte , uno, Dietrich parla
della grazia come sequela di Ges, il cristiano sviluppa la sua missione in una
comunit nella societ; due, riferire la grazia con la Chiesa. Un altro punto,
Dietrich arriv fino alle ultime conseguenze per la grazia, dando la sua vita
dentro la Chiesa cristiana tedesca.

3.1. La grazia nella visione ecclesiologica di Dietrich Bonhoeffer.


Abbiamo parlato la grazia dal pensiero di Dietrich e metta le sue
concezioni di questo dono presente la grazia come Inseguimento di Cristo.
Questo inseguimento agli e nei cristiani, ma in un contesto specifico, la
comunit, la Chiesa.
Pretendiamo di fare vedere in questo punto che la grazia nella chiesa.
La sequela di Cristo non fuori della realt ecclesiale e sociale.
Per Dietrich la Chiesa di Ges e questa Chiesa ha la chiamata di
seguirgli. Una volta sperimentata la grazia dell'Incarnazione, del perdono dei
peccati, del vangelo, il cristiano riceve la chiamata a seguire Ges. Nel comma
del libro di Sequela, La comunit visibile fa vedere che la partecipazione della
sequela di Ges sono gli uomini nel contesto terra. Ges si incarn
nell'umanit, nella terra, come luogo de la umanit, in questo spazio degli
uomini. Una delle caratteristiche di questa comunit la visibilit, seguire per
essere vista, cio, testimoniare:
Anche il corpo del Signore innalzato corpo visibile nella figura della
comunit. Come si rende visibile questo corpo? In primo luogo nella predicazione

della parola. Ed erano perseveranti nellinsegnamento degli apostoli (Act 2,42).


Insegnamento significa predicazioine...23

La Chiesa nel pensiero di Dietrich ha la chiamata a seguire Ges, cio, vivere


l'esperienza della Parola, il battesimo, un'identit sacra. Secondo Dietrich la
Parola forte nella comunit. Nella Chiesa troviamo la sequela, che significa
la grazia cara, questa realt determinata per la Parola di Dio: La chiesa si
fonda sulla parola. Lautorit assoluta presente nella chiesa, presente in verit
solo nella parola della chiesa, e cio in unautorit raprresentata e relativa, la
norma che guida la chiesa e sulla base della quale questultima si orienta.24
Presentiamo che Dietrich parla della grazia come sequela di Ges e
troviamo questa sequela sviluppata negli scritti dove il teologo sviluppa la sua
idea di Chiesa. certo che nel caso di Sanctorum Comunio un'opera scritta
prima del libro Sequela, tuttavia, vediamo che in Dietrich esisteva gi il senso
della sequela di Ges che si d nella Chiesa e che questo deve essere visibile.
Dietrich evidenzia che la grazia parte della Chiesa, si d nella Chiesa,
in ogni membro. Chiesa e la sequela di Ges in Dietrich vanno insieme. Non
perdiamo di vista che la sequela di Ges grazia.
Dietrich inserisce lesperienza della grazia nella comunit: La
comunit stata voluta e creata, caduta in colpa, deve fare penitenza, deve
vivere e volere con fede la giustificazione e la santificazione, sperimentare
giudizio e grazia ai confini del tempo.25
Dietrich parlando sempre della Chiesa e la sua relazione con la grazia: Non
una nuova religione (parlando dei cominci della Chies) che cerca proseliti...
ma Dio che ha posto in Ges Cristo la realt della chiesa, dellumanit fatta
oggetto de la sua grazia.26
Non possiamo vedere o comprendere la grazia divina fuori della Chiesa, stesso
una grazia avere la Chiesa e ricevere le grazie per la nostro salvezza
nellambito ecclesiale.

23 BONHOEFFER, La comunit visibile in Sequela, p. 230.


24 BONHOEFFER, Sanctorum comunio, p. 190-191.
25 Sanctorum Comunio, p. 80.
26 Sanctorum Comunio, p. 106.

3.3. La Chiesa confessante


Questa parte lho scelta per fare unicamente un picolo sguardo su questa
Chiesa, che abbiamo fatto alusione nella presentazione.
Parliamo nella prima parte del nostro lavoro che la Chiesa confessante
nasce come risposta davanti alla situazione politica e sociale da Hitler in
Germania in tempi di Dietrich. Tuttavia, questa Chiesa non ha la sua origine
con Dietrich, ma fu uno dei che la lider.
La situazione sociale e politica della Germania era critica. L'ombra del
potere hitleriano si espandeva per la Germania e le chiese, tante cattoliche
come protestante vedeva il gran pericolo del potere di Hitler.
In 1934, pi specificamente si riunirono diversi pastori e laici in
Barmen27, nel Sinodo della Confessione del Regno di Dio. Tra gli assistenti
stettero Dietrich Bonhoeffer e Karl Barth, questo aveva gi un scritto sul
servizio della Chiesa. Nel Sinodo si fece la ratifica della parola di Dio
contenuta nell'Antica e nei Nuovi Testamenti. Il primo era respinto per essere
ebreo, ed inoltre la sottomissione del cristianesimo a regime nazi. Il Sinodo di
Barmen il suo obiettivo, ms teolgico que poltico.
Parte del contenuto della dichiarazione del Sinodo manifestava male
profondamente la presenza di un radicato nella Chiesa e nella societ:
il fare affidamento sulla realt materiale piuttosto che sulla grazia di Dio; il
derivare la parola di Dio dalla storia, dalla ragione e dai desideri, anzich da
Ges Cristo, lunica parola di Dio alla quale si deve prestare ascolto, fiduci,
obbedienza; no vi alcuna altra valida fonte di rivelazione. In tal modo, la
lotta della Chiesa confessante divenne lotta intorno alla vera e alla falsa
Chiesa.28

Karl Barth era uno dei teologi che appoggi ed aportart luce teologica a
Niemller nelle riflessioni di fronte alle ideologie del regime nazista. Le
riflessioni di Barth e del resto di teologi che si unirono alla Chiesa nascente fu
quello che port a prendere una posizione chiaro di fronte all'ideologia
dominante nella societ e nella Chiesa protestante, ancora prendere posizione
contraria alla Chiesa Cristiana Tedesca, la quale difendeva il suo credo e la sua
27 La Chiesa confessante proclam dichiarazione teologica de Barmen.
Chiesa Confessante por: K. BLASER, Dizionario del movimento ecumenico, p.
161.
28 K. BLASER, p. 159

razza tedesca, al punto di prendere posizione contraria alla situazione degli


ebrei.
La Chiesa confessante si fortificava nella sua struttura man mano che
assumeva un ruolo significativo nella societ tedesca. La Chiesa confessante si
andava configurando come una Chiesa di Cristo che denunciava il male nel
mondo. Parte di questo fu Dietrich chi fedele alla sua fede la quale lo port
alla fedelt nell'inseguimento a Cristo fino alla morte. Muore eseguito il 4
aprile del 1945.

Conclusione
Parlare della grazia e sar sempre un compito pendente, perch un
dono di Dio e tutto Don divino un mistero. Ogni teologo nelle distinte tappe
della storia della teologia ha tentato di fare un avvicinamento a questo dono.
Nonostante, l'esperienza sempre limitata da parte dei teologi. Nella seguente
tappa della storia un altro teologo presenta un avvicinamento distinto e trova
una luce pi chiara, potente e si realizza una comprensione pi profonda della
grazia.
Cos stato il caso di Dietrich Bonhoeffer in relazione alla grazia. Nei
suoi scritti non troviamo tutta un teologica di scrivania, bens una riflessione

teologica da e nella realt come contesto dove la grazia si sviluppa. Questo


riflessa il bagaglio teologico teorico che godeva Dietrich.
Consideriamo una novit abbastanza chiara che Dietrich, un teologo
protestante, fa una riflessione pastorale del significato della grazia. Questo
dono dentro la persona, come la conversione; il vangelo, l'incarnazione stessa,
l'esperienza di libert come frutto della grazia, il vangelo, la sequela. Tuttavia,
ci sono altre compressioni che fa il teologo, come il battesimo, la comunit
dove sta la grazia. Ma il significato pi sottolineatura per il teologo la
Sequela di Cristo. Questa la grazia con tutte le sue implicazioni. Questo
quello che troviamo nella Grazia a caro prezzo. l'aiuto per arrivare alla
salvezza, alla quale l'essere umano chiamato, cio, l'aiuto camminando con
Cristo.

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