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DEL MINIMO
E LA PROGRESSIONE
Costruzione e funzionamento di due importantissimi sistemi che consentono lutilizzo
pratico di un carburatore per motociclo.
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A sinistra e qui sotto, due dettagli dei fori di erogazione del
circuito del minimo (in primo piano) e di quello della progres-
sione, visibile immediatamente a valle del polverizzatore.
Possiamo notare come il foro di progressione si trovi in ogni
caso sotto la valvola gas e che la sua distanza dallugello
principale dipenda dalla forma della valvola stessa (cilindri-
ca, a sinistra, oppure piana, a destra).
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Qui a sinistra, una valvola gas con la tacca sul bordo posteriore, che ser-
ve a indirizzare il flusso daria sul foro minimo con comando gas chiuso.
Al centro, invece, due valvole con il piolo che serve a mantenere attivo
con modalit differenti il circuito di progressione.
In basso, due possibili disposizioni dei getti minimo: lelemento di tara-
tura pu essere singolo e ricavato di pezzo con il tubo emulsionatore, op-
pure pu essere costituito da due elementi separati, di cui il secondo
lemulsionatore o, ancora, un emulsionatore getto che lavora in serie
col primo per mantenere una maggiore quantit di liquido sul passaggio
calibrato.
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In alto, il getto minimo, che sia o meno unito allemusionatore, spesso av-
vitato allinterno del pozzetto e non gi allesterno come su molte altre ver-
sioni dei carburatori.
Sotto, lo schema del circuito del minimo di un carburaotre DellOrto VHSB,
che dotato della regolazione dellaria a mezzo vite. Nella sezione si nota
anche il passaggio di progressione immediatamente sotto la valvola gas.
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Qui sotto vediamo due carburatori dello stesso modello, ma con
due diversi sistemi di regolazione del circuito minimo: quello a
destra dotato di vite regolazione aria, quello a sinistra di vite
regolazione miscela, che riconoscibile perch situata lato motore.
In basso, un altro carburatore con vite regolazione miscela che si
trova sempre appena prima del manicotto di aspirazione.
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Sotto vediamo un VHSB con vite regolazione aria nei pressi della bocca di
aspirazione. A sinistra, le viti regolazione aria (le due a destra) hanno la
punta molto meno sottile di quelle miscela (a sinistra) in quanto servono
per parzializzare un fluido molto meno denso e, dunque, consentono una
regolazione molto pi fine. Per contro questo sistema, parzializzando
laria, ha una sua influenza anche sul circuito di progressione, mentre la
vite miscela interviene soltanto sullerogazione del minimo.
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IL CIRCUITO
DEL MASSIMO
Schema di funzionamento e linee guida per la messa a punto del principale sistema di
erogazione del carburatore.
D E
F
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piccole e medie aperture, arricchen- chiaramente visibile nelle illustra- di, complessivamente, il rapporto di
do in maniera esagerata il titolo del- zioni. miscela resta corretto.
la miscela mentre, alle grandi aper- Lo spillo scorre allinterno della se- Alle grandi aperture del gas, nel pol-
ture, lerogazione diminuirebbe pro- zione calibrata del polverizzatore e, verizzatore arriva la parte conica
prio nel momento meno opportuno per come costruito, quando la val- dello spillo e, dunque, aumenta
rischiando, oltretutto, di danneggia- vola gas poco sollevata fa s che lo larea di passaggio: vero che la de-
re gravemente il motore. spazio a disposizione per il passag- pressione, entro certi limiti, dimi-
Per questo motivo viene adottato il gio del carburante sia ridotto: come nuita ma laumento dellarea a di-
sistema con spillo conico, che ha la risultato, ad onta della depressione sposizione del carburante mantiene
configurazione ormai nota a tutti e elevata lerogazione bassa e quin- il rapporto di miscela al valore otti-
male e, dunque, il motore in gra-
do di funzionare con tutte le apertu-
re del gas.
Chiarito il principio di funziona-
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Due immagini dei polverizzatori tipo quattro tempi:
in alto il polverizzatore montato allinterno dellugel-
lo che lo tiene in sede nel corpo carburatore; in basso
una serie di polverizzatori identici nella forma e nel
diametro del foro calibrato, ma differenti nella fora-
tura del tubetto.
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correttamente il carburatore limi- punto si selezionano gli spilli neces- dotati di zona conica caratterizzata
tandosi a modificare la posizione sari e si procede con la sperimenta- a sua volta da conicit differenti per
dello spillo e, dunque, diventa ne- zione. Se, per esempio, non si riesce meglio accoppiarsi alle necessit di
cessario sostituirlo con un altro pez- ad arricchire a sufficienza un certo taluni propulsori.
zo dalle caratteristiche differenti. punto anche alzando al massimo lo
Per ciascuna famiglia di carburatori, spillo, chiaro che se ne dovr LACCOPPIAMENTO
la DellOrto dispone di una grande montare uno dalla conicit analoga SPILLO-POLVERIZZATORE
serie di spilli conici dalle dimensio- ( sempre meglio introdurre una so- Il polverizzatore tra le altre cose
ni quanto mai variegate, come ve- la variabile per volta) ma che nel dotato dellultimo tratto, in prossi-
diamo nella tabella a corredo di contempo abbia il tratto conico che mit del diffusore, dal diametro ri-
queste note: in base alle necessit inizi in anticipo. gorosamente calibrato. Questo par-
che emergono durante la messa a Da notare che numerosi spilli sono ticolare, a pari caratteristiche del
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polverizzatore, disponibile con di- oppure essere dotato di una serie di lerogazione sar pi pronta.
verse misure: aumentando il diame- fori disposti per tutta la sua lun- Se viceversa il polverizzatore alto,
tro del polverizzatore si arricchisce ghezza ed in comunicazione con il la miscela sar tendenzialmente pi
la miscela, succede il contrario se lo canale dellaria massimo (tipo povera in accelerazione e comun-
diminuiamo. Chiaramente si pu quattro tempi). que nei transitori di regime.
ottenere lo stesso effetto variando il Lo stesso ragionamento vale per la
diametro, sempre calibrato dello POLVERIZZATORE TIPO sporgenza dellugello nel diffusore:
spillo conico, quando ci non vada DUE TEMPI esso crea un ostacolo al flusso
a scapito delle altre sue caratteristi- Il polverizzatore avvitato allinter- dellaria aspirata dal motore e dun-
che: pu infatti capitare che uno no dellugello erogatore che, a sua que a valle di tale ostacolo si ha una
spillo dal diametro diverso da quel- volta, riportato nel corpo del car- zona di forte depressione, che
lo di partenza non sia in realt di- buratore: come si vede dallo sche- quella che appunto attiva leroga-
sponibile con le medesime quote ma, lestremit del tubo sporge zione del circuito. Alzando il gradi-
anche della zona conica. In allinterno di una camera anulare no si aumenta lentit di tale de-
questevenienza molto pi sempli- anchessa aperta sul diffusore e, con- pressione e dunque si arricchisce la
ce, accertata la necessit, sostituire temporaneamente, in comunicazio- miscela, mentre usando un carbura-
il polverizzatore anche se va detto ne con la presa daria per mezzo del tore con gradino pi basso si riesco-
che i carburatori DellOrto vengono canale aria massimo. no ad ottenere erogazioni dal titolo
forniti con tarature di massima gi Per effetto della depressione nel dif- pi povero.
ottimizzate in funzione della cate- fusore, allora, dal tubo del polveriz-
goria di motore sul quale andranno zatore viene richiamato il combusti- POLVERIZZATORE TIPO
installati: la messa a punto richie- bile liquido, calibrato dal getto del QUATTRO TEMPI
der senzaltro un adeguamento dei massimo e dallo spillo conico, men- Per assurdo, vista la definizione, si
getti, della posizione ed eventual- tre dal canale arriva una certa porta- tratta di un sistema oggi ampiamen-
mente del tipo di spillo conico ta daria che sfocia nella camera te adottato anche nei carburatori
mentre, in generale, il polverizzato- anulare. per motori due tempi, dal momento
re e lo smusso valvola non richiedo- In questo punto aria e combustibile che, rispetto a quanto visto sopra,
no modifiche di sorta anche se, co- si miscelano formando uno spray fi- consente di ottenere miscele pi
me parti di ricambio, sono comun- nemente polverizzato che viene magre e meglio controllate in que-
que disponibili in una grande quan- aspirato dal motore. sto senso in tutte le condizioni.
tit di varianti. Oltre al foro del polverizzatore, le Il tubo del polverizzatore dotato
variabili in gioco sono quindi il dia- di una serie di fori e la camera anu-
IL POLVERIZZATORE metro del canale dellaria, laltezza lare che lo circonda, sempre in co-
E LUGELLO della parte del polverizzatore che municazione con laria massimo,
Il polverizzatore, nella sua forma sporge nella camera e quella del non per in diretta comunicazio-
pi semplice, un tubetto che met- gradino di cui dotato lugello ne con il diffusore.
te in comunicazione il getto del erogatore che sporge nel diffusore. Laria viene allora richiamata insie-
massimo con il diffusore. Per questo Cominciamo dal polverizzatore: a me al carburante liquido e lemul-
elemento esistono due possibili parit di altre condizioni, se lestre- sione si compie allinterno del tu-
configurazioni che, per tradizione, i mit corta il combustibile deve ri- betto, prima che la miscela arrivi
tecnici definiscono tipo due tem- salire dalla vaschetta per un tratto allugello nel diffusore.
pi oppure tipo quattro tempi co- minore ed dunque nei transitori La disposizione dei fori ed il loro
me retaggio degli antichi schemi
dimpiego, anche se in effetti oggi-
giorno la distinzione, dal punto di
vista operativo, non pi attuale.
Ferma restando la sua funzione, in-
fatti, il polverizzatore pu seguire
anche nella realt lo schema del
semplice tubo (tipo due tempi)
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Per eliminare linflunza delle variazioni di pres-
sione che si hanno nella scatola filtro, talvolta
laria massimo viene aspirata dallesterno per
mezzo di un collegamento del quale vediamo il
tubetto dalimentazione sulla desta del carbura-
tore. In questo caso, il foro nella presa daria vie-
ne chiuso da un tappo.
diametro influenza lerogazione. Fo- talmente. Conviene sempre iniziare un aumento della pressione am-
ri ricavati nella parte bassa del pol- installando un getto molto grande, biente. Quando si usano getti mol-
verizzatore sono immersi nel carbu- rispetto alle esigenze del motore (o to grandi, infine, conviene sempre
rante della vaschetta, mentre fori di motori analoghi) per lavorare in controllare con un semplice calco-
nella zona alta sono esposti allaria sicurezza: pur vero che una carbu- lo che larea di passaggio del getto
e, di conseguenza, giocando sulle razione troppo ricca non permette stesso non diventi inferiore a quel-
variabili della foratura si riesce ad di raggiungere le migliori prestazio- la (di una corona circolare) lasciata
ottimizzare il rapporto di miscela in ni ma, per lo meno, non si rischia libera dalla punta dello spillo coni-
tutte le condizioni. di danneggiare il motore effettuan- co allinterno del polverizzatore.
Privilegiando la foratura alta si sma- do prove con carburazione eccessi- In pratica, deve verificarsi la rela-
grisce in pieno gas ai bassi regimi, vamente povera (grippaggio o fora- zione:
mentre aumentando il numero e/o tura del pistone).
il diametro dei fori bassi si aumenta Si procede per tentativi, effettuando 2getto /4 <
lafflusso del carburante che va ad prove al banco e/o la prova della 2 polv. /4 - 2punta spillo /4
emulsionarsi con laria. staccata, dopo un tratto percorso a
La foratura influenza anche i transi- pieno gas al massimo regime (in pi- per fare sempre in modo che il
tori in accelerazione, in quanto si sta si utilizza il rettilineo pi lungo) controllo della portata del carbu-
pu fare in modo che, disponendo ed esaminando innanzitutto laspet- rante sia sempre effettuato dal get-
opportunamente i fori alle varie to della candela. to massimo.
quote, la camera anulare allinizio Lisolante dellelettrodo centrale Dobbiamo ricordare, comunque,
piena di carburante si svuoti via via devessere color nocciola: se pi che questo getto riveste un ruolo
che il regime aumenta per effetto scuro, il getto troppo grande, se importante anche nella fase di ac-
del liquido aspirato attraverso i fori chiaro, tendente al bianco, il getto celerazione, quando il pilota apre
stessi: lerogazione inizia con una troppo piccolo. Per leggere liso- repentinamente il gas ed il circuito
miscela molto ricca e si smagrisce lante centrale la candela deve aver del massimo (spillo e pozzetto del
via via. percorso molti chilometri, mentre polverizzatore) deve entrare rapi-
esaminando lelettrodo di massa si damente in funzione: il carburante
IL GETTO DEL MASSIMO pu lavorare anche con una cande- che alimenta questo sistema, infat-
Lelemento fondamentale della re- la nuova: la radice dellelettrodo, ti, viene calibrato proprio dal getto
golazione del carburatore, per la pie- verso il corpo della candela, deves- massimo.
na potenza e le grandi aperture del sere nera almeno fino alla met, cir- In questo transitorio si verifica
gas, il getto del massimo che serve ca in corrispondenza della piegatura quello che viene definito lean
a calibrare, al di l di ogni altra con- dellelettrodo stesso; il resto deve ri- spike (picco di magro), ossia nel
figurazione del circuito, il combusti- manere del colore naturale del me- primo istante dopo lapertura del
bile erogato dal sistema del massi- tallo. Se lelettrodo di massa tutto gas la carburazione si smagrisce,
mo. nero e fuligginoso, la carburazione per poi ritornare al valore ottima-
Il getto montato nella parte pi grassa, mentre se al contrario lo le (tendenzialmente ricco) neces-
bassa della vaschetta per assicurare troviamo perfettamente pulito il sario per il funzionamento del
sempre un battente liquido adegua- getto del massimo troppo piccolo motore in potenza.
to, anche quando la moto compie le e si rischiano gravi danni al motore.
evoluzioni pi spinte: in molti casi Dopo aver selezionato il getto ade-
per assicurare la presenza di carbu- guato, se proprio non si sta usando
rante si monta anche un piattello una moto da competizione convie-
che trattiene intorno al getto una ne aumentare di due o tre punti la
idonea quantit di liquido. misura per precauzione e per caute-
La scelta del getto massimo influen- larsi nei confronti di eventuali sma-
za notevolmente le prestazioni del grimenti indotti, per esempio, dalla
motore e viene effettuata sperimen- diminuzione della temperatura o da
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IL CARBURATORE:
I SISTEMI
SUPPLEMENTARI
Dalla pompa daccelerazione al getto di potenza: le particolari configurazioni di alcuni
circuiti che equipaggiano taluni modelli di carburatore. Il sistema di avviamento.
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In basso, il sistema di avviamento con starter automatico: il carburan-
te calibrato dal getto 10 si miscela con laria proveniente dal canale 6
allinterno dellemulsionatore 9 ed arrivva nel canale 8 controllato dalla
valvola con spillo conico 7, asservita allattuatore elettrico.
Qui sotto, sezione di uno starter automatico DellOrto: visibile lav-
volgimento che riscalda lemento termosensibile che, a sua volta,
muove la valvola di chiusura del circuito.
A destra, un getto avviamento che incorpora anche il tubetto emulsio-
natore, nel quale laria entra dai fori praticati vicino alla filettatura.
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camente accessibile a bordo della
moto.
Pi raffinati e funzionali sono i cir-
cuiti di avviamento dotati di un
proprio condotto, di getto e di ele-
mento di controllo della portata.
Questultimo pu essere una piccola
valvola a pistone comandata ma-
nualmente dal pilota (direttamente,
o grazie ad un cavo flessibile) oppu-
re pu essere controllato in maniera
del tutto automatica da un attuato-
re elettrico per mezzo di un elemen-
to termosensibile. Questi attuatori,
definiti motorini a cera, per effet-
to del riscaldamento prodotto da un
apposito circuito elettrico si dilata-
no spostando lotturatore del circui-
to ad essi collegato.
Dal momento che la deformazione
termica funzione della temperatu-
ra iniziale, chiaro come la regola-
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Schema del circuito del getto di potenza: dal getto
nella vaschetta, il carburante viene aspirato diretta-
mente nel diffusore tramire il canale ascendente; da
notare che lerogazione ha luogo soltanto quando la
valvola gas supera lapertura dellugello.
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A destra, il getto di potenza (pi piccolo) mon-
tato nella vaschetta di un DellOrto PHBH ac-
canto al getto di avviamento.
In basso, il foro di erogazione del power jet ri-
cavato nel diffusore.
la membrana: avvitando questulti- dere un forte arricchimento soltan- visto, dalle medie aperture in avanti
mo, la membrana pu compiere to nelle prime fasi dellaccelerazione oltre al sistema del polverizzatore e
uno spostamento minore e, dun- oppure, al contrario, un arricchi- dello spillo conico anche il getto
que, inviare allo spruzzatore una ri- mento che si prolunghi per un pe- massimo governa la carburazione, si
dotta quantit di liquido e vicever- riodo di tempo maggiore. deve allora installare tale getto mas-
sa. simo di una misura relativamente
A pari condizioni di regolazione del- IL GETTO DI POTENZA ridotta che in seguito, a pieno gas,
la pompa, inoltre, si pu gestire la Nei carburatori destinati a taluni potrebbe rivelarsi inadeguata alle
durata dello spruzzo intervenendo motori 2 tempi, invece, si presenta necessit del motore.
sul getto posto sullo spruzzatore: un la necessit di mantenere una mi- Viceversa, montando un getto gran-
getto grande dar uno spruzzo breve scela relativamente povera per li re- de si andrebbe ad arricchire troppo
e viceversa, in maniera da adeguare gimi intermedi, quando necessaria la carburazione ai regimi intermedi
lerogazione della pompa alle neces- una brillante rapidit di erogazione. con effetti negativi sullerogazione.
sit del motore, che potrebbe richie- Dal momento che, come abbiamo Il getto di potenza consente in mol-
ti casi di sopravanzare questo pro-
blema, poich il circuito cui esso fa
capo viene messo in condizione di
erogare carburante direttamente nel
diffusore soltanto quando la portata
daria aspirata elevata (pieno cari-
co) ed a pieno gas, o comunque
quando la valvola gas sollevata in
misura considerevole.
Il getto si trova, come tutti gli altri,
nella vaschetta, mentre lo spruzza-
tore piazzato a monte della valvo-
la gas ed eroga il liquido solo quan-
do il segnale di depressione suffi-
cientemente elevato, ossia quando
gi scoperto dal margine della val-
vola. Se tale ugello ricavato nella
sommit del diffusore, esso ero-
gher carburante soltanto a gas
completamente aperto e, quindi, ar-
ricchir la miscela supplendo alla ri-
dotta sezione del getto massimo.
Quando presente il getto di poten-
za, allora, per regolare la carburazio-
ne al massimo si deve intervenire
sia sul getto relativo, sia sul getto di
potenza, dal momento che le quote
di carburante in questa condizione
sono ripartite su due circuiti e non
gi su uno solo.
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