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Non crediate che io sia venuto


ad abolire la Legge o i Profeti;
non sono venuto ad abolire,
ma a dare pieno compimento.
12/2/2017 18/2/2017
VI Tempo Ordinario
Anno A
Vangelo del giorno, commento e preghiera

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Domenica 12 febbraio 2017
+ Dal Vangelo secondo Matteo 5, 17-37
Cos fu detto agli antichi; ma io vi dico.
In quel tempo, Ges disse ai suoi discepoli: Non crediate che io sia venuto
ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno
compimento. In verit io vi dico: finch non siano passati il cielo e la terra,
non passer un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia
avvenuto. Chi dunque trasgredir uno solo di questi minimi precetti e
insegner agli altri a fare altrettanto, sar considerato minimo nel regno dei
cieli. Chi invece li osserver e li insegner, sar considerato grande nel regno
dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non superer quella degli scribi e dei
farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi:
Non ucciderai; chi avr ucciso dovr essere sottoposto al giudizio. Ma io vi
dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovr essere sottoposto al
giudizio. Chi poi dice al fratello: Stupido, dovr essere sottoposto al
sinedrio; e chi gli dice: Pazzo, sar destinato al fuoco della Genna. Se
dunque tu presenti la tua offerta allaltare e l ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te, lascia l il tuo dono davanti allaltare, va prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto
daccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perch
lavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione. In verit io ti dico: non uscirai di l finch non avrai
pagato fino allultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: Non commetterai
adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gi
commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti
motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una
delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella
Genna. E se la tua mano destra ti motivo di scandalo, tagliala e gettala via
da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il
tuo corpo vada a finire nella Genna. Fu pure detto: Chi ripudia la propria
moglie, le dia latto del ripudio. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria
moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone alladulterio, e
chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu
detto agli antichi: Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi
giuramenti. Ma io vi dico: non giurate affatto, n per il cielo, perch il trono
di Dio, n per la terra, perch lo sgabello dei suoi piedi, n per
Gerusalemme, perch la citt del grande Re. Non giurare neppure per la tua
testa, perch non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia
invece il vostro parlare: s, s, no, no; il di pi viene dal Maligno.

SPUNTI DI RIFLESSIONE (Mons. Antonio Riboldi )


Guardiamoci bene negli occhi per tentazione di nasconderla tra le facili
dirci tutta la verit, senza rincorrere la pieghe delle maschere. difficile
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vivere insieme non venendo mai e poi avr ucciso sar sottoposto a
mai meno all'amore. In qualche modo, giudizio. Ma io vi dico: chiunque si
per ragioni a volte piccole, a volte adira con il proprio fratello, sar
macroscopiche, siamo sottoposti a sottoposto a giudizio: Chi dice poi al
continue tentazioni di 'romperla con il fratello: stupido, sar sottoposto al
vicino'. Cos come a volte per sfuggire sinedrio; pazzo, sar sottoposto al
alle 'noie' che la carit sempre chiede fuoco della Geenna. Se dunque
e che sono la prova della nostra presenti all'altare la tua offerta e li ti
capacit di donarci a qualunque ricordi che tuo fratello ha qualche
costo, preferiamo chiuderci in noi cosa contro di te, lascia li il tuo dono
stessi o nella quiete delle pareti di davanti all'altare e va prima a
casa nostra, tappandoci le orecchie riconciliarti con il tuo fratello e poi
per non udire le grida di chi urla il suo torna ad offrire il tuo dono. Avete
dolore. Tutto questo non degno inteso ci che fu detto: Non
dell'uomo che vuole vivere la sua vita commettere adulterio: ma io vi dico:
degnamente e secondo verit, ossia chiunque guarda una donna per
dare significato alla stupenda parola desiderarla, gi ha commesso
'persona', che significa "sono per": "adulterio" (Mt.517-37). Parole pi che
contraria all'individuo che da se dice il dure, in linea con il comandamento
ripiegamento 'in se'. E quanto faccia dell'amore che rifiuta non solo ogni
male essere tagliati 'fuori' dal cuore atto contrario, ma ogni possibile
degli altri, lo proviamo tutti e ogni incertezza o ambiguit.
giorno. Ogni volta ci incontriamo con L'amore in Dio e per ogni uomo o
persone che o hanno un cristiano vero abbraccia Dio e il
atteggiamento di indifferenza nei prossimo a tutto campo, a 360 gradi
nostri riguardi, come non esistessimo, diremmo noi. Non tralascia nessun
o fossimo un numero del grande aspetto della vita ed elimina ogni atto
gregge dell'umanit senza nome, o contrario o anche di indifferenza.
ancora peggio quando volutamente Ges, nel discorso della montagna,
veniamo rifiutati per un qualche torto che la "magna charta" di Dio per chi
fatto ci sentiamo davvero male, come vuole essere con Lui una famiglia,
se mancasse 'l'aria della vita'. Per usa il linguaggio della chiarezza, cos
questo Ges ha posto come unico difficile per ciascuno di noi.
comandamento per l'uomo "l'amore": Le grandi dimensioni della carit sono
un amore che non viene mai meno: chiamate a farsi vicine alle sterminate
giusto, ossia fedele, anche se ci costa masse dei poveri. E felicemente
non solo di riallacciare il discorso con paragona questo amore al Padre ed
chi ci ha tolto la parola, non solo ai fratelli al "grande banchetto del
perdonare quando siamo offesi o Cielo, preparato per tutti noi per
chiedere perdono, ma addirittura dare l'eternit". C' nel vangelo la parabola
la vita. il solo modo perch dell'invito che Ges fa al banchetto
possiamo chiamarci una comunit, preparato per le grandi nozze eterne.
sia essa la famiglia o la societ. Cos Manda gli inviti, ma gli invitati rifiutano
dice oggi Ges: "Avete inteso ci che l'invito preferendo i propri interessi
fu detto agli antichi: non uccidere": chi personali. Ed alla fine ordina che si
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vada per le strade, per i vicoli, sede Come nel discorso della montagna.
degli emarginati, dei barboni, e si Viene voglia di pensare, guardando
portino quelli, fino a che la sala fu alla carenza di amore, quanti oggi di
piena. Ma sottolinea Ges a quel noi, invitati al banchetto di Dio, si
banchetto, anche se si storpi o altro, sentirebbero cacciati perch privi
poveri peccatori, come tutti noi, vuole della "veste nuziale"? Conviene
che si vada con "la veste nuziale", procurarsela con continui atti di bont
ossia con il cuore aperto alla carit. che sono il tessuto della carit.

PER LA PREGHIERA (Cardinale Kim)

Attorno a te il pane non manca. Non si tratta solo del pane di farina.
Tu stesso hai bisogno di altro pane per vivere una vita veramente
umana: il pane bianco dell'amicizia, dell'accoglienza, del rispetto,
dell'aiuto reciproco, dell'amore fraterno, della giustizia e della libert,
quello dei diritti e delle responsabilit, quello della salute e della
cultura.
Tutto questo condividilo: sarai fratello con tutti gli uomini.
Ma c' anche il pane nero: quello della povert, della sofferenza, della
solitudine, della disperazione, della malattia, dell'ignoranza. Se non
saprai condividere anche questo, non sei discepolo del Signore.
Supera ogni barriera: di nazionalit, di razza, di colore e di classe, e
allarga la tua comunione a livello universale:
solo cos sarai testimone del Risorto.
Se non condividerai il pane, quello bianco e quello nero, resterai nella
situazione dei due discepoli di Emmaus: erano vicinissimi al Cristo
camminavano accanto a Lui, ma non potevano riconoscerlo.
Lo riconobbero solo allo spezzare del pane.

Luned 13 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Marco 8,11-13

Perch questa generazione chiede un segno?

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Ges,


chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospir
profondamente e disse: Perch questa generazione chiede un segno? In
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verit io vi dico: a questa generazione non sar dato alcun segno. Li lasci,
risal sulla barca e part per laltra riva.
SPUNTI DI RIFLESSIONE (Monaci Benedettini Silvestrini)

Chi si rende infedele al contratto quel segno di Giona, rimasto


damore matrimoniale un adultero. nellabisso per tre giorni, a
Perci Ges chiama generazione testimoniare ancora pi chiaramente
adultera gli ebrei suoi contemporanei, a favore di Ges. C un richiamo
che si ostinavano in una infedelt con evidente alla fedelt nei confronti del
lalleanza contratta con Dio. Non Signore, fedelt alle promesse
hanno perci diritto di pretendere un battesimali e ai nostri impegni
particolare segno oltre ai molti segni contratti successivamente anche
che egli offriva a tutti, per poter verso il nostro prossimo. La fede e la
credere al Cristo. O meglio, verr certezza della risurrezione ci aiutano
dato loro un segno ma non ora: a superare gli ostacoli della vita
allorch il Messia pender, crocifisso, presente in vista di quella futura. Non
dalla croce a cui lo hanno ci mancano i segni, solo troppo
ingiustamente condannato e quindi debole la nostra fede per saperli
dopo un breve soggiorno nel riconoscere. Signore, aumenta in noi
sepolcro, risorge glorioso, sar allora la fede.
PER LA PREGHIERA (Preghiera)

Spirito Santo,
gioia del Padre, dono del Figlio.
Soffio di vita, vento di pace,
sei tu la nostra forza,
tu la sorgente di ogni speranza.
Luce che non muore,
susciti nel tempo
testimoni del Risorto.
La nostra vita sia memoria del Figlio,
i nostri linguaggi eco della sua voce,
perch mai si spenga l'inno di gioia
degli apostoli, dei martiri e dei santi,
fino al giorno in cui l'intero creato
diventer un unico canto all'Eterno.
Nel tuo grande amore,
rendici testimoni di speranza.

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Santi Cirillo e Metodio

Marted 14 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Luca
10, 1-9
La messe abbondante, ma sono pochi gli operai.

In quel tempo, il Signore design altri settantadue e li


invi a due a due davanti a s in ogni citt e luogo dove
stava per recarsi. Diceva loro: La messe abbondante,
ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perch
mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo
a lupi; non portate borsa, n sacca, n sandali e non fermatevi a salutare
nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a
questa casa!. Se vi sar un figlio della pace, la vostra pace scender su di
lui, altrimenti ritorner su di voi. Restate in quella casa, mangiando e
bevendo di quello che hanno, perch chi lavora ha diritto alla sua
ricompensa. Non passate da una casa allaltra. Quando entrerete in una citt
e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sar offerto, guarite i malati che vi
si trovano, e dite loro: vicino a voi il regno di Dio.

SPUNTI DI RIFLESSIONE (Paolo Curtaz)

Dio ha un sogno: svelare ad ogni di costruire la Chiesa. Pensavo fosse


uomo il tesoro nascosto nel campo, chiaro a tutti, ma cos non .
far scoprire ad ogni persona la propria Quando uso l'usurato termine
dignit, il proprio carisma da mettere "Chiesa", spontaneamente la
a servizio del Regno, manifestarsi ad stragrande maggioranza di noi pensa
ognuno come il Dio della misericordia al proprio parroco, o al Papa, o ai
e della consolazione. Ma Dio non Vescovi o a chiss che. Questa
vuole salvare il mondo senza di noi, distinzione in cristiani di prima e
non ci tratta come burattini, vuole, seconda classe durissima a morire
desidera, chiede al nuovo Israele, ai e non bastato un Concilio per farci
settantadue discepoli protagonisti del entrare nella corretta prospettiva
Vangelo di oggi, a noi, di diventare biblica. Ogni discepolo fa parte della
discepoli, narratori di Dio. Senza Chiesa, ad ognuno affidato il
fanatismi, senza scorciatoie o Vangelo da vivere e da annunciare,
nostalgie, ricercando una piena e secondo il proprio carisma e il proprio
matura umanit, il Signore ci chiede ministero. Nell'unica Chiesa ci sono

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fratelli chiamati a costruire comunit, silenziosi terroristi di bene,
altri a conservare il deposito della seminando benedizioni e preghiere
fede, altri a manifestare in coppia segrete l dove lavoriamo? Affidando
l'amore che Cristo ha per la Chiesa, al Signore, invece di giudicare?
altri a vivere la continenza per il Il Signore ci chiede di andare senza
Regno. Ma ad ognuno, lo ripeto, troppi mezzi, usando gli strumenti
affidato l'annuncio. I nostri paesi di sempre e solo come strumenti,
tradizione cristiana rischiano di andando all'essenziale. Lo so, amiche
sedersi sugli allori, di confondere la catechiste: il corso di nuoto o la
cultura cristiana con l'appartenenza a settimana bianca sono mille volte pi
Cristo. bello che il nostro paese attraenti della vostra stentata ora di
senta ancora una forte appartenenza catechismo. Ma voi avete una cosa
ai valori cristiani (almeno a certi che a nessun allenatore chiesta:
valori), ma questo non significa l'amore verso i vostri ragazzi.
incontrare Dio. Quant' difficile Il Signore ci chiede di portare la pace,
annunciare Cristo ai cristiani! Sanno di essere persone tolleranti,
gi tutto! Chi annuncia la speranza pacificate. Nessuno pu portare Dio
del Vangelo all'ottanta per cento dei con la supponenza e la forza,
battezzati che non celebra la l'arroganza dell'annuncio ci allontana
presenza del Risorto ogni settimana? da Dio in maniera definitiva.
Chi consola, scuote, incoraggia, Infine il Signore ci chiede di restare, di
ascolta i tantissimi che credono di dimorare, di condividere con
credere? Tu, amico, lettore. Questa autenticit. Noi non siamo diversi, non
la sfida: far uscire Dio dalle chiese, siamo a parte: la fatica, l'ansia, i
riportarlo l dove aveva deciso di dubbi, le gioie e le speranze dei nostri
vivere, tra la gente. Strapparlo dagli fratelli uomini sono proprio le nostre,
angusti abiti del sacro in cui l'abbiamo esattamente le nostre. faticoso e
relegato per farlo infine tornare in crocifiggente, lo so. Lo sa anche
quella umanit che aveva deciso di Paolo che, pur convertendo il bacino
assumere. Ges ci indica con del Mediterraneo, sente tutto il limite
precisione lo stile e la modalit di del suo carattere. Ma, come Isaia,
questo annuncio, lo stile da siamo chiamati a incoraggiare gli
assumere. I discepoli sono mandati a esiliati di ritorno da Babilonia, a volare
due a due, precedendo il Signore. alto, a sognare in grande, a costruire
Non dobbiamo convertire nessuno: il sogno di Dio che la Chiesa. E
Dio che converte, lui che abita i pazienza per i risultati che mancano:
cuori. A noi, solo, il compito di un'epoca di profezia, la nostra.
preparargli la strada. In coppia Smettiamola di restare impantanati
veniamo mandati: l'annuncio non nella routine, superiamo le paure del
atteggiamento carismatico di qualche mondo, non valutiamo i risultati come
guru, ma dimensione di comunit che un'azienda del sacro: gioiamo amici, i
si costruisce, fatica nello stare nostri nomi sono scritti nei cieli, Dio
insieme. L'annuncio fecondato dalla gi colma i nostri cuori e ci affida il
preghiera: perch non diventare Regno. ..................................

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PER LA PREGHIERA (Gerald Jampolsky)

Quando scopriamo di non essere dolci e gentili nelle nostre relazioni


significa che abbiamo smarrito la strada e ci siamo allontanati dalla
nostra sorgente.
Lo stato naturale dei nostri cuori caratterizzato da dolcezza e
gentilezza, quindi quando ci rendiamo conto di essere aggressivi,
severi, inclementi, insensibili e irritabili con gli altri, stiamo avendo
paura e ascoltando la voce dell'io e non quella dell'Amore.
Ricordiamo, in ogni pensiero che nutriamo e in ogni cosa che
facciamo, che la dolcezza e la gentilezza vanno di pari passo, in
quanto espressioni della purezza dell'Amore divino che abitano
sempre in noi. Ricordiamo che quando dolcezza e gentilezza
camminano mano nella mano, stiamo percorrendo una scorciatoia
verso Dio.

Mercoled 15 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Marco 8,22-
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Il cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni
cosa.

In quel tempo, Ges e i suoi discepoli giunsero a Betsida, e gli condussero


un cieco, pregandolo di toccarlo. Allora prese il cieco per mano, lo condusse
fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le
mani e gli chiese: Vedi qualcosa?. Quello, alzando gli occhi, diceva: Vedo
la gente, perch vedo come degli alberi che camminano. Allora gli impose di
nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano
vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimand a casa sua dicendo: Non
entrare nemmeno nel villaggio.

SPUNTI DI RIFLESSIONE (a cura dei Carmelitani)

Il vangelo di oggi racconta la loro volta, termina con la guarigione di


guarigione di un cieco. Questo un altro cieco (Mc 10,46-52). In
episodio di guarigione costituisce questo contesto pi ampio, Marco
linizio di una lunga istruzione di Ges suggerisce ai lettori che i veri ciechi
ai discepoli (Mc 8,27 a 10,45) che, a sono Pietro e gli altri discepoli. Siamo

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tutti noi! Loro non capivano la Vedi qualcosa? Luomo rispose: Vedo
proposta di Ges quando parlava degli uomini; infatti sembrano alberi
della sofferenza e della croce. Pietro che camminano! Vedeva solo in
accettava Ges come Messia, ma parte. Scambiava alberi per persone,
non come messia sofferente (Mc o persone per alberi! Solo in un
8,27-33). Lui era colpito anche dalla secondo momento Ges guarisce il
propaganda dellepoca che solo cieco e gli proibisce di entrare nel
parlava di messia, di re glorioso. villaggio. Ges non voleva una
Pietro sembrava essere cieco. Non propaganda facile. Come stato
capiva nulla, ma voleva che Ges detto, questa descrizione della
fosse come lui voleva. Il vangelo di guarigione del cieco funge da
oggi ci indica come stato difficile introduzione alla lunga istruzione di
curare il primo cieco. Ges dovette Ges per curare la cecit dei
fare questa guarigione in due tappe. discepoli, ed alla fine termina con la
Anche difficile fu la guarigione dei guarigione di un altro cieco, Bartimeo.
discepoli. Ges dovette dare una In realt il cieco era Pietro. Lo siamo
lunga spiegazione riguardo al noi tutti. Pietro non voleva limpegno
significato della Croce per aiutarli a della Croce! E noi capiamo il
capire, perch ci che produceva in significato della sofferenza nella vita?
loro la cecit era la croce. Nellanno Tra le due guarigioni del cieco (Mc
70, quando Marco scrive, la 8,22-26 e Mc 10,46-52), si trova la
situazione delle comunit non era lunga istruzione sulla Croce (Mc 8,27
facile. Cera molta sofferenza, molte a 10,45). Sembra un catechismo,
croci. Sei anni prima, nel 64, fatto di frasi di Ges stesso. Parla
limperatore Nerone aveva decretato sulla croce nella vita del discepolo. La
la prima grande persecuzione, lunga istruzione consta di tre annunci
uccidendo molti cristiani. Nel 70, in della passione. Il primo quello di
Palestina, i romani stavano Marco 8,27-38. Il secondo di Marco
distruggendo Gerusalemme. Negli 9,30-37. Il terzo di Marco 10,32-45.
altri paesi, stava cominciando una Tra il primo e il secondo, ci sono una
forte tensione tra giudei convertiti e serie di istruzioni per aiutare a capire
giudei non convertiti. La difficolt che Ges il Messia Servo (Mc 9,1-
maggiore era la Croce di Ges. I 29). Tra il secondo e il terzo, una
giudei pensavano che un crocifisso serie di istruzioni che indicano che
non potesse essere il messia cos tipo di conversione deve avvenire
atteso dalla gente, poich la legge nella vita di coloro che accettano
affermava che tutti i crocifissi Ges, Messia Servo (Mc 9,38 a
dovevano essere considerati persone 10,31): Mc 8,22-26: la guarigione di
maledette da Dio (Dt 21,22-23). un cieco Mc 8,27-38: primo annuncio
Guarigione di un cieco. Portarono un
cieco, chiedendo che Ges lo della Croce Mc 9,1-29: istruzioni ai
curasse. Ges lo cur, ma in modo discepoli sul Messia Servo Mc 9,30-
diverso. Prima di tutto, lo port fuori 37: secondo annuncio della Croce
dal villaggio. Poi gli mise saliva sugli Mc 9,38 a 10,31: istruzioni ai discepoli
occhi, gli impose le mani e chiese: sulla conversione Mc 10,32-45: terzo
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annuncio della Croce Mc 10,46-52: la discepolo. Continuer ad essere
guarigione del cieco Bartimeo cieco, scambiando la gente per alberi
Linsieme di questa istruzione ha (Mc 8,24). Perch senza la croce
come sfondo il cammino dalla Galilea impossibile capire chi Ges e cosa
fino a Gerusalemme. Dallinizio fino significa seguire Ges. Il Cammino
alla fine di questa lunga istruzione, della sequela il cammino del dono
Marco informa che Ges in di s, dellabbandono, del servizio,
cammino verso Gerusalemme, dove della disponibilit, dellaccettazione
patir la morte (Mc 8,27; 9,30.33; del conflitto, sapendo che ci sar la
10,1.17.32). La comprensione piena risurrezione. La croce non un
della sequela di Ges non si ottiene incidente di percorso, ma fa parte di
da idee teoriche, ma dallimpegno questo cammino. Perch in un
pratico, camminando come lui lungo il mondo, organizzato partendo
cammino del servizio, dalla Galilea dallegoismo, lamore e il servizio
fino a Gerusalemme. Chi insiste nel possono esistere solo crocifissi! Chi
mantenere lidea di Pietro, cio, del fa della sua vita un servizio agli altri,
Messia glorioso senza la croce, non scomoda coloro che vivono attaccati
capir nulla e non giunger mai ad ai privilegi, e soffre.
assumere latteggiamento del vero

PER LA PREGHIERA (Santa Chiara dAssisi)

Per la grazia di Dio, l'anima dell'uomo fedele, che la pi degna di


tutte le creature, pi grande del cielo, poich i cieli con tutte le altre
creature non possono contenere il Creatore, mentre la sola anima
fedele sua dimora e sede, e ci soltanto grazie alla carit di cui gli
empi sono privi, come afferma la Verit stessa: "Chi mi ama sar
amato dal Padre mio, e io lo amer, e verremo a lui e faremo dimora
presso di lui" (Gv 14,21.23).

Gioved 16 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Marco 8,27-33
Tu sei il Cristo Il Figlio delluomo deve molto soffrire.

In quel tempo, Ges part con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a
Cesara di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: La
gente, chi dice che io sia?. Ed essi gli risposero: Giovanni il Battista; altri
dicono Ela e altri uno dei profeti. Ed egli domandava loro: Ma voi, chi dite

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che io sia?. Pietro gli rispose: Tu sei il Cristo. E ordin loro severamente di
non parlare di lui ad alcuno. E cominci a insegnare loro che il Figlio
delluomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei
sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva
questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a
rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimprover
Pietro e disse: Va dietro a me, Satana! Perch tu non pensi secondo Dio, ma
secondo gli uomini.

SPUNTI DI RIFLESSIONE (Monaci Benedettini Silvestrini)

Pietro il discepolo che d ma la gloriosa risurrezione. in fondo


soddisfazione piena alla domanda del la stessa tesi di Satana al momento
maestro, ma in un breve tempo egli della tentazione di Cristo: sperare in
diventa il protagonista di una tra le pi un Messia meramente terreno. La
eloquenti testimonianze in favore del presunzione di Pietro di interferire
Cristo e, di l a poco, meritevole di negli arcani disegni divini ricorrente
uno dei rimproveri pi acerbi che il
Maestro abbia mai rivolto a una anche nella nostra vita di credenti:
persona umana: Tu sei il Cristo, il quante volte ci capita di contestare
figlio del Dio vivente e Allontanati da Dio o di non accettare le sue proposte
me, satana!. La motivazione che, o ancora di pretendere di capirle con
intervenendo contro lannuncio di una la nostra povera logica umana!? Solo
inaspettata, tragica conclusione della la fede e lamore possono condurci a
vita terrena del Cristo, Pietro si nutrire fiducia piena ed incondizionata
oppone ai disegni di Dio, che nei confronti di Dio.
prevedono non solo la morte in croce,
PER LA PREGHIERA (Mons. Tonino Bello)

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.


Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala
soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu
abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire
che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita, perch io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a librarmi con Te perch vivere non trascinare la
vita, non strapparla, non rosicchiarla: vivere abbandonarsi come
un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere assaporare l'avventura
della libert, vivere stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa
di avere nel volo un partner grande come Te. Ma non basta saper
volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche
il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perci, per tutte le ali
che non ho aiutato a distendersi: non farmi pi passare indifferente
davanti al fratello che rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente

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impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si ormai
persuaso di non essere pi degno di volare con Te: soprattutto per
questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.

Venerd 17 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Marco 8,34-9,1
Chi perder la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salver.

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Ges disse loro:
Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce
e mi segua. Perch chi vuole salvare la propria vita, la perder; ma chi
perder la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salver. Infatti quale
vantaggio c che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita?
Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si
vergogner di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e
peccatrice, anche il Figlio delluomo si vergogner di lui, quando verr nella
gloria del Padre suo con gli angeli santi. Diceva loro: In verit io vi dico: vi
sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il
regno di Dio nella sua potenza.

SPUNTI DI RIFLESSIONE (don Romeo Maggioni)


Il paradosso del cristianesimo la sbocco se non quello di legarsi al
croce. Un Dio che salva con un Signore della vita: Chi si vergogner
fallimento umano. Ma quel fallimento di me..., anche il Figlio delluomo si
umano di Ges esprime in un modo vergogner di lui, quando verr nella
radicale lassoluta fiducia che la vita gloria. Il primato di Dio nella
la d Iddio, non le nostre capacit o questione della pelle da salvare, si
conquiste umane. Umili se stesso traduce poi nel suo primato anche
facendosi obbediente fino alla morte. nellambito della salvezza individuale.
Per questo Dio lo esalt (Fil 2,5-10). La Grazia precede e prevale su ogni
Lultima sua parola fu: Padre, nelle nostra iniziativa di bene; lazione
tue mani consegno il mio spirito (Lc dello Spirito ci che veramente
23,46). Quella resa a Dio gli ha trasfigura la nostra esistenza cristiana
fruttato la risurrezione e la vita. Ges conformandola a Cristo. Non che sia
oggi esplicito: Chi vuol salvare la negata la nostra parte di
propria vita, la perder. Quale responsabilit, ma il risultato e il frutto
vantaggio c che un uomo guadagni della santit ben oltre il nostro
il mondo intero e perda la propria merito, e la nostra efficienza. In
vita?. Di fronte alla morte non c questo senso dice oggi Ges: Se

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qualcuno vuol venire dietro a me, dellimbonimento mediatico, ma coi
rinneghi se stesso, prenda la sua mezzi della persuasione, della
croce e mi segua. la croce della testimonianza, della discrezione...: del
obbedienza a Dio e della docilit allo contagio - diceva Martini! E pi
Spirito, il scegliere cio pi il volere di profondamente col credere e
Dio e le sue ispirazioni che non le collaborare allagire stesso di Dio,
nostre inventive e i nostri criteri di come strumenti congiunti nella
autorealizzazione. Il che suggerisce santit, nella preghiera, e. nel mezzo
anche lo stile del Regno di Dio da pi povero ai nostri occhi: la preghiera
costruire, che lo spirito delle di intercessione! Infine, entro una
Beatitudini. Poveri in spirito, miti, generazione adultera e peccatrice
misericordiosi, perseguitati per la da mettere in conto anche la
giustizia... (cf. Mt 5,3-12). Il vangelo persecuzione, la derisione,
si trasmette non con il prestigio o il lemarginazione. Ma chi perder la
potere, n appoggiandosi sui mezzi propria vita per causa mia e del
umani della imposizione o vangelo, la salver.

PER LA PREGHIERA (Dostoevskji)

Tu non scendesti dalla croce,


quando per schernirti e per provocarti ti gridavano:
"Scendi dalla croce, e crederemo che sei proprio Tu!".
Non scendesti perch, anche questa volta,
non volesti rendere schiavo l'uomo con un miracolo,
perch avevi sete di una fede nata dalla libert e non dal miracolo.
Avevi sete di amore libero,
e non dei servili entusiasmi dello schiavo
davanti al padrone potente
che lo ha terrorizzato una volta per sempre.

Sabato 18 febbraio 2017


+ Dal Vangelo secondo Marco 9,2-13
Fu trasfigurato davanti a loro.

In quel tempo, Ges prese con s Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su


un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue
vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra
potrebbe renderle cos bianche. E apparve loro Ela con Mos e conversavano

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con Ges.
Prendendo la parola, Pietro disse a Ges: Rabb, bello per noi essere qui;
facciamo tre capanne, una per te, una per Mos e una per Ela. Non sapeva
infatti che cosa dire, perch erano spaventati. Venne una nube che li copr
con la sua ombra e dalla nube usc una voce: Questi il Figlio mio, lamato:
ascoltatelo!. E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro pi
nessuno, se non Ges solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordin
loro di non raccontare ad alcuno ci che avevano visto, se non dopo che il
Figlio delluomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa,
chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. E lo interrogavano:
Perch gli scribi dicono che prima deve venire Ela?. Egli rispose loro: S,
prima viene Ela e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio
delluomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io per vi dico che
Ela gi venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto
di lui

SPUNTI DI RIFLESSIONE (Mons. Vincenzo Paglia)

L'evento della Trasfigurazione posto voce che viene dal cielo. Questo
da Marco al centro della sua evento straordinario che rivela il
narrazione evangelica, quasi a mistero di Ges ai discepoli
sottolinearne la centralit sia nella vita potremmo paragonarlo a quanto
di Ges che in quella della comunit accade ogni domenica nella
cristiana che i tre discepoli celebrazione della Liturgia
rappresentano. Sono passati "sei Eucaristica. Ges che ogni
giorni" e, al settimo (la domenica), i domenica ci convoca attorno a lui sul
tre discepoli, assieme a Ges, monte della santa Liturgia. Sull'altare
salgono sul monte ove avviene la Ges si trasfigura, divenendo cibo e
trasfigurazione. una scena bevanda per la nostra salvezza. E dal
straordinaria che mostra con cielo scende anche per noi la voce di
chiarezza chi sia Ges: il Messia che Dio: la proclamazione delle Sante
avevano preannunciato le Scritture Scritture. E anche a noi, discepoli
(Mos ed Elia, i due profeti che dell'ultima ora, concessa la grazia di
colloquiano con Ges). la seconda poter partecipare allo svelamento del
volta, dopo il battesimo, che mistero e di poter dire con Pietro: "
l'evangelista fa udire sulla terra la bello per noi stare qui".

PER LA PREGHIERA ( Fonte non specificata)

A Te, Ges, maestro di vita, io dono con gioia e con rinnovato


entusiasmo ogni ora della mia giovinezza, ardente e forte.
Rendila libera dagli egoismi e dalle tristezze,
luminosa e pura, da Te protetta come bella e perenne primavera.
Rendila capace di generosit senza misura,
di donazione senza vedere che cosa ci guadagno.
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Rendimi impegnato ad amare e a farti amare,
Signore Ges.
In Te pongo la mia speranza e tutta la mia vita.

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