Sie sind auf Seite 1von 5

Corso di

LABORATORIO DI CALCOLO DI AERODINAMICA


Prof. F.Stella

SVILUPPO DI UN METODO A PANNELLI PER IL CALCOLO


DEI COEFFICIENTI AERODINAMICI DI UN PROFILO ALARE

Lidea base dei metodi a pannelli di tradurre la soluzione dellequazione di Laplace, in tutto il campo
di moto nella determinazione del potenziale sul contorno del corpo, tramite la soluzione di
unequazione integrale.
Nel metodo di Hess-Smith si considera, sul contorno del profilo, una distribuzione di sorgenti ()
variabili da punto a punto ed una distribuzione di vortici () di uguale intensit lungo tutto il profilo.
Per la soluzione numerica occorre a questo punto tradurre unequazione integrale in un sistema di
equazione. I passi da svolgere sono pertanto:
1. Discretizzare il contorno del profilo in N tratti rettilinei e conseguentemente in N+1 nodi.

2. Individuare su ciascun pannello il punto medio come punto di controllo (Ci):

!!! + ! !!! + !
! = ! = = 1,
2 2
3. Assumere come incognita per ogni pannello la densit di sorgenti che si considera costante
lungo ogni pannello ma diversa da pannello a pannello.
4. Assumere come incognita la distribuzione di vortici considerata costante su ogni pannello ed
uguale su tutti i pannelli.
Si hanno allora, se N il numero di pannelli, N+1 incognite, N intensit i di sorgenti ed il valore di .

1

Occorre a questo puto imporre N+1 condizioni al contorno rappresentate da:
1. N condizioni di tangenza sul profilo del corpo (velocit normale nulla).
2. La condizione di Kutta che pu essere trattata in 2 modi [1]:
2.1 Imponendo la condizione di velocit normale nulla in un punto leggermente esterno al
profilo, posto sulla bisettrice dellangolo al bordo duscita. Tale punto deve trovarsi
sufficientemente vicino al bordo duscita ad una distanza paragonabile a met lunghezza del
pannello posto al bordo duscita.
2.2 Imponendo valori uguali di velocit tra i due pannello al bordo duscita rispettivamente sul
dorso e sul ventre del pannello.

METODO DI HESS-SMITH

Il potenziale, in un generico punto P (sul profilo del corpo) si esprime come:


= ! + ! + !
Indicando con ! la densit di sorgenti e con ! la densit di vortici, la velocit (essendo il
gradiente del potenziale) in un generico punto di controllo P, risulta:


= ! + ! + ! = ! + +
2 ! 2 !
! !
s v
Indicando con v e v rispettivamente velocit indotta da sorgente e vortice di intensit unitaria, risulta:

= ! + !
+ !
! (1)
Considerando la suddivisione in N pannelli, si ottiene che gli integrali sul contorno sono approssimati
da sommatorie, pertanto indicando con langolo di incidenza e ponendo la
! = ! + ! la (1) (nelli-esimo punto di controllo) pu scriversi come:
! !
!
u! = ! + ! u!" + u!!"
!!! !!!

! !
! !
v! = ! + ! v!" + v!"
!!! !!!

Si nota come le componenti della velocit nelli-esimo punto di controllo siano influenzate dalla
distribuzione di sorgenti presenti su tutti i pannelli e dalintensit della .

2

! !
Le componenti u!" e v!" vengono valutate calcolando, prima la velocit indotta dalle sorgenti di un
!,! !,!
pannello in un generico punto di collocazione in un sistema di riferimento locale (u!,! , v!,! ) ed in
seguito, tramite matrice di rotazione, trasformate in un sistema di riferimento globale.

!,! !,!
Le componenti locali della velocit (u!,! , v!,! ) indotta nelli-esimo punto di controllo dalla
distribuzione di sorgenti del pannello j-esimo possono essere cos calcolate:
1!,! !
!,! =

2 !
!,! 1
!,! = !
2 !
Dove r1 ed r2 sono rispettivamente la distanza del punto di controllo i-esimo dal primo e dal secondo
estremo del pannello j-esimo, mentre 1 e 2 sono gli angoli tra il pannello e la congiungente del primo
e del secondo estremo al punto di controllo:
! ! ! !
! = !! ! = !!
! ! ! !
Per limplementazione, si consiglia di utilizzare la funzione MATLAB: theta = atan2().
Le velocit vengono quindi, come detto, trasformate in un sistema di riferimento globale mediante la
matrice di rotazione:
!,!
!
u!" ! ! u!,!
! = ! ! !,!
v!" v!,!
dove txj, tyj , nxj, nyj sono le componenti dei versori tangenziali e normali del pannello j-esimo
considerato.

3

Per quanto riguarda le componenti delle velocit indotte dai vortici, poich in 2D sorgenti e vortici
sono tra loro ortogonali, si ricava che:
!
!" = !"!
! !
!" = !"

Imponendo la condizione di tangenza ! =0 su ciascun punto di controllo i=1,..N, e come detto,


imponendo la condizione di Kutta su un punto leggermente esterno al profilo (equazione N+1-esima),
equazione che risulta fondamentalmente identica a tutte le altre, si ottiene quindi:
! !
!
u! !! + v! !! = ! u!" !! + u!!" !! + ! !! +
!!! !!!
! !
! !
+ ! v!" !! + v!" !! + ! !! = 0
!!! !!!
! !
! !
! u!" !! + v!" !! + u!!" !! + v!"
!
!! = ! !! + !! = 1, , + 1
!!! !!!

Si ottiene pertanto un sistema di N+1 equazioni in N+1 incognite (N sorgenti , ed il vortice ).


Risolvendo tale sistema lineare possibile quindi calcolare la velocit tangenziale in ciascun punto di
controllo:
! !

!! = !
! u!" !! + !
v!" !! + u!!" !! + v!"
!
!! + ! !! + !!
!!! !!!

Nota la velocit tangenziale si valuta il coefficiente di pressione nel generico punto di controllo:
!
!!
!! = 1
!

4

Limplementazione pu essere effettuata seguendo i seguenti passi:
1. Generazione di un profilo alare NACA e discretizzazione del profilo in N pannelli.
2. Definizione delle coordinate dei punti di controllo (xc,yc), posizionati al centro del pannello.
3. Generazione delle componenti delle normali ni e tangenti ti, relative ad ogni pannello.
4. Definizione della matrice e del termine noto del sistema che richiede:
!,! !,!
4.1 Calcolo delle componenti locali delle velocit locali !,! e !,! .
!
4.2 Calcolo delle componenti delle velocit !" e !"! .
5. Risoluzione del sistema e quindi determinazione delle sorgenti i e del vortice , da cui
possibile calcolare i coefficienti aerodinamici.

Validazione del codice e discussione dei risultati:


Ripetere le analisi fatte nellesercitazione precedente (metodo a vortici concentrati).
Confrontare i risultati con quelli ottenuti in precedenza.

Bibliografia
1) G. Graziani, Aerodinamica, Casa Editrice Universitaria La Sapienza, 2008.
2) Katz and Plotkin, Low-Speed Aerodynamics, From Wing Theory to Panel Method, Series in
aeronautical and aerospace engineering, McGraw-Hill Inc. 1991.
3) H. Abbott and A. E. Von Doenhoff, Theory of wing Sections, Dover Pubblication, Inc., New
York 1959.

Das könnte Ihnen auch gefallen