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GLI APOLOGISTI CRISTIANI E GLI GNOSTICI: I padri del primo secolo sono
autori di Lettere che regolano questioni di tipo pratico e religioso, ma non
filosofico. La vera attivit filosofica nasce nel II secolo con gli apologisti, in quanto
scrivevano in difesa del
cristianesimo, questo perch, in tale periodo, i cristiani erano perseguitati dalle plebi
romani e dallo Stato.
-AGOSTINO
Agostino il pi importante dei Padri della Chiesa e nacque in Africa
a Tagaste nel 354. Il padre patrizio era un proprietario terriero che
era legato al Paganesimo mentre la madre,Monica,era Cristiana. Si
rec a Cartagine per studiare retorica e la sua formazione culturale
si realizz per intero nella lingua latina. Infatti,Cicerone rimase per
lui un modello e un punto di riferimento essenziale. Agostino
insegn prima a Tagaste e poi a Cartagine ma la turbolenza degli
studenti cartaginesi lo spinse a trasferirsi a Roma. Pass a Milano e
ottenne la carica di Prof. Ufficiale di Retorica della citt, qui matur
la conversione al Cristianesimo e questo lo port a dimettersi dalla
sua carica di professore e si ritir a Cassiciaco. Successivamente
venne battezzato dal vescovo Ambrogio e ritorn in Africa. Qui
venne nominato sacerdote dal vescovo Valerio e qualche anno dopo
fu consacrato vescovo. L'evoluzione spirituale nell'animo di
Agostino incisero molto:-La madre,la quale costru le premesse per
la sua conversione al Cristianesimo-L'Hortensio di Cicerone che
port Agostino ad avvicinarsi alla filosofia.Il concetto di filosofia che
Cicerone esprimeva in quest'opera era come saggezza e arte del
vivere che dona felicit. Agostino non avendo trovato nell'opera di
Cicerone il nome di Cristo,si rivolse alla Bibbia,ma non la comprese.
-Abbracci il Manicheismo che era una dottrina di salvezza che
faceva posto anche a Cristo ed implicava un acceso razionalismo,un
marcato materialismo e un radicale dualismo nella concezione del
bene e del male. Agostino fu tentato ad abbracciare l'Accademia
scettica ma,poich non riscontrava in questa il nome di Cristo,non
se la sent di seguirla. In questo periodo Agostino ebbe degli incontri
risolutivi:infatti,apprese dal vescovo Ambrogio il modo corretto di
affrontare la Bibbia, la lettura dei libri platonici gli rivel la realt
dell'immateriale e dalla lettura di San Paolo apprese il senso della
fede. Dobbiamo fare alcune precisazioni su questi incontri:-Agostino
ascolt Ambrogio con interesse e dopo le sue spiegazioni,gli parve
ingiustificato il ripudio manicheo dell'Antico Testamento -Agostino
trov nei Platonici molte tangenze con la Scrittura ma non vi trov
un punto essenziale,ossia che Cristo mor per la remissione dei
peccati degli uomini. -Non poteva trovare in nessuno dei filosofi
questo fatto perch,secondo la dottrina Cristiana,Dio ha voluto
tenerla nascosta ai sapienti. L'ultima fase della sua vita
contrassegnata dalle continue battaglie contro gli eretici prima
contro i Manichei e poi contro i Donatisti,i quali sostenevano la
necessit di non riammettere nella comunit tutti quelli che durante
le persecuzioni avevano ceduto ai persecutori. Agostino polemizz
anche contro i Pelagiani che sostenevano essere sufficienti per la
salvezza dell'uomo la buona volont e le opere,trascurando la
necessit della grazia. Quando lasci linsegnamento e si ritir a
Cassiciaco risalgono gli scritti filosofici: Contro gli Accademici,
Sull'ordine,i soliloqui, e sulla beatitudine. Il capolavoro
dogmatico,filosofico e teologico rappresentato dalla Trinit.Il
capolavoro teologico la Citt di Dio e le opere principali sono Le
Confessioni e le Ritrattazioni. (da ricordare anche la dottrina
cristiana.)
PENSIERO DI AGOSTINO: La filosofia e la teologia di Agostino sono esistenziali.
Egli sente il bisogno di dare un significato alla sua vita,e non fatto per fare
lAccademia, cio per linsegnamento. Ci che Agostino ha offerto ai suoi lettori
ci che egli ha conquistato per se stesso. Il centro della speculazione coincide con
lesplicitazione della sua personalit. Latteggiamento della confessione
latteggiamento costante del pensatore che non ha altro scopo se non di chiarire s a
se stesso e di essere quello che deve essere. Quindi dichiara di
non volere conoscere altro che lanima e Dio e si mantiene fedele a questo programma:
- lanima per lui luomo interiore (lio nella semplicit e verit della sua natura)
-Dio lessere nella sua trascendenza e normativit, senza il quale non possibile
riconoscere la verit dellio. Importante la ricerca delluomo di ogni elemento della
sua natura che solo muovendosi verso lessere pu dargli stabilit; tuttavia la ricerca
agostiniana si radica nella religione, infatti Agostino pensa che solo Dio determini e
guidi la ricerca umana . Cos la speculazione assume i tratti della fede nella
rivelazione e lazione diviene grazia concessa da Dio.
Il problema del male:Un altro problema nodale nella riflessione agostiniana quello
inerente al male, inteso come problema metafisico, fisico e morale. La questione
nasce dalla domanda Si deus est, unde malum? Ossia da dove deriva il male se Dio
esiste? Perch Dio, infinitamente buono, ammette il male? Agostino, nel tentativo di
rispondere a questa domanda, critica:
- Il Pelagianesimo, che, partendo da una critica sulla dottrina del peccato originale,
sostiene che luomo sia in grado di raggiungere la salvezza senza lausilio della
grazia divina. A questa tesi, Agostino reagisce difendendo il traducianesimo,
secondo cui lanima viene trasmessa di padre in figlio, che con Adamo e in Adamo
aveva peccato tutta lumanit, trasformandosi in una massa dannata. Dopo il peccato
originale, dunque, solo linfinita bont di Dio pu salvare alcuni predestinati,
concedendo loro la forza di infrangere il peccato originale.