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NUMERO 72 www.orconero.

com 29/02/08
Oggi festeggiamo 6 anni dellOrco Nero!
A essere sincero non mi sarei mai aspettato giungere a questo numero, ma visto che ancora adesso mi
diverto come la prima volta e i numeri dei lettori aumentano a dismisura, non vedo ragione per non
continuare come abbiamo fatto fino ad ora!
Senza presentare gli articoli di questo numero, passiamo alle novit sparse per la rete:
Incominciamo con il sito www.LudicaMENTE.net , sito a 360
gradi sul mondo del gioco in tutte le sue forme con un grande
archivio di download di materiale interessante e utile.
Il creatore di LWHFB (Lorenzo Nuvoletta) , torna con un
nuovo progetto: Universal Battle, con il quale sar
possibile giocare a qualsiasi warboard game
(warhammer, 40k, lord of rings etc) su
www.universalbattle.com.
E uscita una nuova, speciale, versione delle
LINEE GUIDA ALL'INTERPRETAZIONE
DELLE REGOLE o meglio note come
LGIR, chiarimenti su tutte le regole non
chiare del il nostro amato gioco. Lo
potete scaricare a questo indirizzo :
http://quadrifoglio.netsons.org/LGIR/
Complimenti a tutti i creatori di
questo indispensabile PDF!
Ora vi saluto e ci sentiamo il
prossimo mese!

Alan DAmico
NULN
LIMPERO di ALESSANDRO FORLANI

Nella mia pluriennale carriera di giocatore di Warhammer ho collezionato


eserciti dogni razza del Vecchio Mondo. Ho assemblato, dipinto e schierato
le armate pi turpi e le pi luminose: alcune mi hanno subito stancato (per
esempio Bretonnia, le Bestie del Caos, le Legioni Demoniache, le Orde
Mortali di Tzeentch ed i Re dei Sepolcri), ad altre sono tornato con
entusiasmo pi volte (i Conti Vampiro, le Orde Mortali di Nurgle e gli Elfi
Oscuri), alcune sono state una meteora ma mi hanno molto divertito (gli
Skaven, i Nani del Caos, gli Elfi Alti e i Mastini della Guerra) altre, al
contrario, mi hanno fedelmente servito per lunghe e gloriose stagioni di gioco
(i Nani). Ma, come si suole dire: il primo amore non si scorda mai. Ed il
mio primo indubbiamente lImpero.
Scoprii lhobby Games Workshop quando avevo diciannove anni: un amico
mi inizi a Warhammer Fantasy Roleplay (il gioco di ruolo tradotto in Italia
Martelli da Guerra), e il sistema e limmaginario della casa britannica mi conquistarono subito:
rappresentavano lalternativa colta e cupa al troppo kitch e bambinesco Dungeons & Dragons; un mondo
a met fra la fantasy classica, i racconti di Lovecraft e la storia reale dei secoli XIV e XVII. Che cosa poteva
desiderare di pi un appassionato di giochi di ruolo, letteratura e storia? E lImpero ovviamente, summa di
tutti questi elementi, divenne da subito il mio regno preferito.
Le splendide illustrazioni di John Blanche che completavano i
manuali di Whfrp evocavano una potente nazione in cui, in
citt che ricordavano quelle tedesche e fiamminghe del 1500 e
1600 e governate da Conti Elettori, vivevano maghi abbigliati
alla Erasmo da Rotterdam e ci si difendeva dalla minaccia di
creature simili al Grande Cthulhu; si fronteggiavano tenebre e
nonmorti con archibugi, alabarde e cannoni e si radunavano
eserciti come quelli della Guerra dei TrentAnni. Wow! Poco
dopo scopr che, oltre al gioco di ruolo, la Games Workshop
produceva un wargame da tavolo che mi avrebbe dato la
possibilit appassionato di soldatini fin da bambino di
collezionare e giocare con siffatte armate. Ed eccomi ad
acquistare le prime scatole e blister di quelli che furono, ad
intervalli di anni, i miei tre eserciti imperiali.
La prima armata (era il 1992, se ben rammento) non aveva
carattere, neppure la dipinsi mai. Ci che allora soprattutto mi
interessava era apprendere il regolamento e giocare! La
seconda la organizzai come esercito di Middenheim: mi
piacevano troppo i vecchi modelli in metallo dei Templari del
Lupo Bianco e trovavo che bianco e azzurro fossero una bella
combinazione di colori. La terza e ultima nacque in concomitanza con la sesta edizione del gioco e luscita
del nuovo libro dellesercito, il primo in lingua italiana. In quel periodo lessi romanzi e moduli di gioco
che mi fecero conoscere meglio la citt di Nuln: la pi raffinata e colta dellImpero governata dalla
splendida Contessa Elettrice Emmanuelle Von Liebwitz. E decisi per unarmata di Nuln: quella che, con
alterne fortune, gioco anche oggi.
Il mio esercito comprende attualmente modelli dipinti per un totale di circa 4000 punti: quella che chiamo
la Grande Armata di Nuln e che solo raramente scende in campo al completo. Sintende che a seconda delle
circostanze (tornei, partite a tema, partite amichevoli, in gruppo) la lista pu cambiare notevolmente.
Soprattutto si limita a 2000 punti.

Grandi Eroi: lAlchimista e la Soubrette


Cominciamo con i grandi eroi dellesercito di Nuln: la Contessa Elettrice
Emmanuelle Von Liebwitz e il Supremo Alchimista Balthasar Gelt (che con
Nuln in verit non ha granch a che fare ma mi piace molto il background
del personaggio e dunque me ne infischio!). Ritengo Nuln per la presenza
delluniversit e per i costumi piuttosto liberi della corte dellElettrice - una
citt laica e illuminista. Perci, anche se li ho inclusi nella mia collezione, non
mi piace schierare personaggi sigmariti n Gran Maestri Templari. Nella foto
vedete ad ogni modo anche il mio Arcilettore su Altare da Guerra. Balthasar
Gelt un modello originale Games Workshop a cui non ho aggiunto n tolto
nulla, e anche per quanto riguarda la colorazione ho seguito criteri ovvi: il
rosso, il nero e loro del
Collegio del Metallo. La
Contessa Elettrice una
modifica a immagine di Nicole Kidman (oh, lamour!...)
del Personaggio Speciale dei Mastini della Guerra
Lucrezia Belladonna. Ho semplicemente aggiunto un
cappello piumato allimperiale e ho sostituito il
destriero originale con uno di quelli da Templare. La
colorazione ha fatto il resto: capelli rossi e un elegante
abito verde smeraldo. Anche se in Skavenslayer di Bill
King Emmanuelle descritta corvina e vestita
solitamente di nero, le fonti sullaspetto della Contessa in
realt sono un po contraddittorie e cos mi sono preso
la libert di raffigurarla nelle sembianze di una delle mie
attrici preferite ma, soprattutto, di un celebre ritratto
femminile del pittore Albrecht Drer (che vedete qui a
fianco). Guardatevi i suoi magnifici quadri e apprenderete qualcosa sullo spirito del vero Impero tedesco
rinascimentale. Ho scelto per rappresentare lArcilettore una vecchia miniatura del gioco Warhammer Quest
perch il suo abito, una candida tonaca
e appena un pettorale, fa pensare a un
sacerdote pi cortigiano che guerriero:
il tipico prelato intrigante che si
troverebbe a suo agio in una corte
come quella di Emmanuelle. Gli
stendardi dellAltare da Guerra
raffigurano un martello (simbolo di
Sigmar e del suo clero) con il motto
Malleus Ecclesia (martello della
Chiesa), e una torre (simbolo araldico
comune per le citt) con il motto
Devota Civitas (citt devota).
Eroi: Fides et Ratio
Qui vediamo invece i pi numerosi Eroi dellArmata: il mio alter-
ego ludico e letterario Capitano Alexander Von Poppeldorf gi noto
ai lettori pi affezionati de LOrco Nero; una scelta di Maghi
(cos che posso schierare un modello adatto alla Sfera di Magia che
praticano); un Prete Guerriero Sigmarita, leccentrico Scienziato
Niccolhaus Brahe su Destriero Meccanico, vari Alfieri dello
Stendardo dellArmata che rappresentano in campo il medesimo
Barone Anton Von Leyva (in memoria del comandante in capo
degli eserciti rinascimentali di Carlo V) e il Capitano su Biplano
(ovvero Pegaso) Manfred Von Fokker. Di questo nome non spiego
neppure il perch tanto ovvio Von Poppeldorf un modello
unico scolpito con le mie fattezze da Alan dAmico. Von Fokker
semplicemente il busto di un Templare in plastica montato su un
biplano autocostruito in cartone, spiedini in legno e pezzi vari dalla
scatola degli avanzi. Ho pensato che un primitivo aeroplano fosse
pi adatto allo spirito di Nuln e della Scuola Imperiale di Artiglieria
che non un troppo fantastico e magico Pegaso In fondo, come
lamentano alcuni detrattori, se la tecnologia imperiale in grado di
produrre macchine come il Carro a Vapore e il Destriero Meccanico perch non un aereo? Tutti gli altri
sono modelli originali Games Workshop pi o meno di vecchia data. E si: sono assolutamente uno di
quelli a cui lo Scienziato su cavallo a molla piace da impazzire!
AllAlfiere in abiti neri, incluso come herald in una vecchia confezione denominata Heroes of The Empire
che comprendeva le prime miniature di Tyrus Gormann, Kurt Hellborg e Ludwig Schwarzhelm, ho aggiunto
lo stendardo in plastica dallattuale sprue di Archibugieri e una pistola dallo sprue delle Staffette: tanto
basta, insieme ai colori, a renderlo un vero nulner. Soprattutto ho scelto questo modello perch, con la sua
raffinata livrea, mi sembrava pi adatto alla mia armata che non il classico rude combattente in armatura
completa.
Qui mi pare opportuno affrontare la questione dellaraldica della mia armata: una disciplina, a dire la
verit, che non conosco affatto! E cos me ne sono inventata una di sana pianta e ho cercato di mantenerla
coerentemente su tutti i modelli dellesercito. I simboli che ricorrono pi spesso sono la Corona (che
esprime il rango della Contessa), la Ruota (industria e razionalit), il Cannone (la Scuola di Artiglieria), il
Martello (Sigmar e la sua chiesa), il Sole e
la Luna riuniti in un unico astro (il dominio
sul mondo naturale e quindi la magia) la
Rosa (spiritualit), la Torre Civica (la citt e
i suoi abitanti). I colori dei nastri, dei
pennacchi e delle bandiere che ornano le
tradizionali divise nere di Nuln sono: il blu
per laristocrazia, il bianco per il clero, il
rosso per la borghesia, il giallo-oro per i
militari e il verde per il contado. Insomma
tutti i ceti della societ imperiale. Il fatto poi
che per esempio i Balestrieri ostentino
pennacchi blu o i Pistoleri bianchi sta a
indicare che cosa molto comune nella
storia reale fino al XIX secolo alcuni
reggimenti sono donati allesercito
(ovvero stipendiati!) da questa o quellaltra
istituzione aristocratica, cittadina o
ecclesiastica
Truppe: Avanti, uomini dellImpero!
Ed eccoci al grosso dellarmata. Sono un
giocatore di fanteria, e quindi non potevano
mancare nel mio esercito tre grandi unit (24
modelli) di ognuna delle armi imperiali:
Picchieri (i miei preferiti perch pi versatili in
gioco e, soprattutto, storici), Alabardieri e
Spadaccini. Ho inoltre sempre pronti nel
cassetto distaccamenti di Alabardieri e
Archibugieri. Ho ravvivato le divise nere
prescritte per Nuln con nastri, piume e aste delle
armi di colore diverso a seconda del reggimento:
rosso i Picchieri, giallo gli Spadaccini, verde gli
Alabardieri. Queste grandi unit, cos colorate,
fanno sul campo un discreto effetto Anche se
io non sono certo un pittore di miniature troppo
abile! Cos come le unit di fanteria del XVII
secolo a cui sono ispirati, i Picchieri portano uno
stendardo con un ritratto della Contessa e il
motto Ave Domina Nostra Hemmanuelle
Liebvitzii Nulni Regina (Salve Nostra Signora
Hemmanuel Von Liebwitz Principessa di
Nuln); gli Spadaccini uno con una batteria di
cannoni e il motto Fides Et Ratio Fortiores
Armae Hominis Civilis (la fede e lintelletto
sono le armi pi forti degli uomini civilizzati);
gli Alabardieri uno con una selva di alabarde e il
motto Honor Et Gloria Humanitas Homines
Sunt (gli uomini sono lonore e la gloria
dellumanit). Tre frasi che ritengo esprimano
bene lo spirito umanistico e scientifico di Nuln.
I modelli sono della gamma dei vecchi fanti in
plastica multicomponente, con Sergenti e
qualche pezzo in metallo: i membri dei gruppi di
comando danno sempre lopportunit di
includere nella collezione e giocare quei pezzi
singoli (campioni, alfieri e musici) a cui
difficile rinunciare.
La Scuola Imperiale di Artiglieria
rappresentata da due unit di 12 Archibugieri
(quasi tutti vecchi modelli in metallo) con
Tiratore Scelto e musico. Il Tiratore
equipaggiato ora con moschetto hocland ora con
carabina a ripetizione: ho cos modo di usare le belle miniature di Scienziato a piedi della VI edizione. Le
divise sono tutte nere e verdi perch avevo finito le combinazioni di colore! Per non farmi mancare nulla
ho aggiunto recentemente alla collezione anche un reggimento da 12 Balestrieri.
Infine: detesto i Cavalieri Templari e credo che loro disprezzino Nuln (fra queste miniature, me e i miei
tiri di dado che le riguardano c un pessimo rapporto), ma volevo averne almeno ununit e cos ecco qua i
miei Corazzieri (almeno non li chiamo Templari). Ispirati ai Dragoni imperiali germanici e agli Ironsides
inglesi del 1600, ho scambiato lancia pesante e scudo con una sciabola da cavalleria (ovvero una grande
arma). Quasi inutili in gioco ma indubbiamente caratteristici. Si tratta di modelli in plastica con parti
provenienti da kit diversi (Templari, Libere Compagnie, Truppe Provinciali): scambiare qua un elmo con un
cappello e l un bracciale darmatura con una manica a sbuffo stato sufficiente a farli sembrare
aristocratiche, strafottenti canaglie. Il nero e lazzurro delle divise si accostano bene al bronzo dorato delle
armature.
Truppe Speciali: la poesia della polvere da sparo
Amo lartiglieria e, se potessi,
schiererei batterie da dieci
cannoni. Ma le regole sono
regole ed ecco qui i miei due.
Dove ho potuto ho sostituito con
vecchi modelli di serventi in
metallo i brutti, recenti modelli in
plastica. Anche in questo caso gli
equipaggi delle diverse macchine sono
contraddistinti da piume e nastri di colore diverso,
corrispondenti a quelli della fanteria.
Sono quindi altrettanto entusiasta della eccezionale Cavalleria
Leggera: ed ecco nella mia armata il Pistolkorp di Nuln rappresentato
da una unit di 5 Pistolieri ed una di 5 Staffette. I Pistoleri sono vecchi
modelli in metallo, le Staffette sono modelli recenti in plastica.
Ultima-ma-non-ultima la Guardia di Palazzo, recentemente ribattezzata come in V
Edizione Grandi Spade. Uso i vecchi modelli in metallo della Reiksguard a piedi perch la loro
decorata armatura completa permette, pur non dipingendoli granch, di ottenere un severo e lussuoso
effetto nero-laccato-con-bordi-in-oro. Le piume sono bianche per distinguersi aristocraticamente dai fanti
comuni. Lo stendardo reca un sole e una ruota e il motto Fides Et Ratio. Lunico dettaglio che non mi va
che alcune di queste miniature sono equipaggiate di flagello o martello piuttosto che di spada, il che
compromette luniformit del reggimento ma sono sempre alla ricerca di pezzi con cui rimediare.

Truppe Rare: quando il gioco si fa barbino, i barbini schierano pezzi barbini


Il Carro a Vapore (per ragioni di background mi rifiuto categoricamente di schierarne due) e il Cannone a
Raffica Tuono dInferno sono la massima espressione della tecnologia bellica imperiale e il vanto degli
Ingegneri della Scuola dArtiglieria. Il colore nero contraddistingue questi pezzi come il resto dellarmata.
Sto attualmente cercando vecchi serventi in metallo anche per il nuovo Lanciarazzi Tempesta dInferno.
I bei vecchi modelli di Lancieri Alati di Kislev che uso come Legionari del Grifone, quando non mi sia
permesso di giocare contingenti
kisleviti a tutti gli effetti,
compresi i Boiardi e i Cossari
che qui vedete completano la
selezione delle rarit. Ho
dipinto questi fanti e cavalieri in
modo diverso dalla totalit
dellesercito per far risaltare il
loro status di mercenari e/o
truppe straniere delite. Lo
stendardo dei Lancieri un
dettaglio di una Nativit di
Kandinskij; il Boiardo a cavallo
era in origine un semplice
Arciere Ungolo a cui ho aggiunto
una piuma, uno scudo e una
sciabola dei cavalleggeri Mastini
della Guerra Sciacalli di Al
Mukthar.
Conclusioni: e i risultati?
Fermo restando che non sono un campione di
Warhammer, posso comunque vantare una discreta
bacheca di trofei: pi di una ventina fra targhe, coppe
ed attestati ottenuti come Miglior Generale o primo,
secondo e terzo classificato in diversi tornei. Ho
soprattutto collezionato premi, per, per lArmata Pi
Caratteristica: e questo il riconoscimento pi ambito
dal mio esercito di Nuln. Unarmata che mi ha
procurato molta stima e molti amici nel mondo
dellhobby, molti complimenti da parte di persone che
neppure conoscevo e molte ore di divertimento.
Lesperienza mi ha confermato che le schiere
imperiali, se composte dalla pi ampia possibile
variet di pezzi, assicurano possibilit ludico-tattico-
modellistiche inesauribili. LImpero non solo le
ormai inflazionate e monotone quattro unit di
Templari e Cannoni, due Carri a Vapore e
lArcilettore su Altare da Guerra!
Spero con questo articolo di aver ispirato nuovi orizzonti di gioco a tutti i fedeli sudditi di Sua Maest
lImperatore Karl Franz. Che Sigmar vi protegga! E, in ogni caso, tenete sempre carica e a portata di mano
la pistola a ripetizione.

Alessandro Forlani

Qualche curiosit: un brano da un libro sulla Guerra dei Trent'Anni


che ci fa capire come davvero dovrebbe essere la fanteria imperiale
e... un ritratto ufficiale della "vera" Emmanuelle Von Liebwitz:
la Contessa Elettrice Palatina Maria Luisa (1667 - 1743)

Il tercio di Idaquez viene dallItalia ed schierato allantica, in maniera


tradizionale. Avanza preceduto da uno schermo di moschettieri, che con
le loro armi, pi pesanti di quelle comunemente impiegate in Germania,
sparano a discrezione, senza cio organizzare il fuoco in salve cadenzate.
Dietro di loro si trova la massa durto dei picchieri, parecchie centinaia
di uomini ammassati in una formazione compatta, profonda pi di venti
file. Nelle prime si trovano i veterani, protetti da elmi e corazze dacciaio,
nelle ultime stanno invece le reclute, armate solo della picca che devono
imparare a maneggiare. Apprendono il mestiere con la pratica e
lesempio. Risaliranno nei ranghi avanzando verso posizioni di maggior
prestigio con laumento dellesperienza e la scomparsa dei commilitoni
pi anziani. () Lorganizzazione del tercio prevede poi che sui due lati
della formazione dei picchieri si trovino altri moschettieri ancora, dislocati in un dispositivo fitto quanto
possibile per consentire a tutti di sparare con agio. () Se nella confusione in mezzo al fumo qualcuno si
attardasse a considerare lo spettacolo offerto dalle truppe imperiali che stanno per entrare in
combattimento non rimarrebbe deluso. Secondo la tradizione i terceros vanno alla battaglia nei loro abiti
da festa, con lunghe piume sui cappelli e nastri colorati legati agli abiti per addobbarli. Leleganza uno
dei criteri per stabilire la posizione dei picchieri nella formazione e non ci sono dubbi che le file pi
avanzate, di maggior prestigio e nelle quali pi facile mettere in evidenza il proprio valore, spettino ai
meglio vestiti. Le grandi bandiere, anchesse dai colori sgargianti, aumentano leffetto complessivo.

S. Valzania, Wallenstein; Mondadori, Milano, 2007


Stendardi e Schema dell Araldica dellesercito di Nuln
Ecco altre immagini dell esercito di Alessandro, vi ricordo come sempre che queste immagini potete
trovarle nel nostro sito www.orconero.com sezione extra. Vi ricordo che potete contribuire anche voi
con i vostri eserciti, spedendoci le foto a orco_nero@virgilio.it le vostre miniature e spiegando come
avete fatto a realizzarle.
La Federazione Italiana
Warhammer (FIW)
Cos, com organizzata e a cosa aspira

La Federazione Italiana Warhammer (FIW) nata a dicembre del 2007 su iniziativa di cinque dei pi attivi
club della penisola (Armeria di Skag Russi, Team Performers Padova, Tana delle Tigri Carpi, Il
Quadrifoglio Busto Arsizio, Manaman Team Campano) con lo scopo di creare qualcosa assieme che
andasse oltre le singole realt locali e regionali alle quali siamo abituati... qualcosa che potesse creare un
sistema torneistico particolare a livello nazionale, che potesse mettere in comunicazione club e giocatori tra
di loro, e che soprattutto andasse verso l'adozione di certi standard gi diffusi a livello europeo.

Il primo passo della FIW Tilea stato quello di cercare un referente in ogni regione d'Italia, per potersi
diffondere in maniera capillare su tutto il territorio e soprattutto per portare la "voce" di tutti i club e
giocatori italiani all'interno del proprio Consiglio.

Lobbiettivo principale della FIW quello di creare un sistema torneistico efficiente e divertente per i
giocatori, utilizzando come formato di gioco uno standard gi molto diffuso a livello europeo (2250
limitazioni ETC) con lo scopo di uniformarci al resto del movimento warhammeristico del Vecchio
Continente.

Per fare questo sar necessario, parallelamente, creare una classe arbitrale adatta alla gestione di quelli che
speriamo potranno diventare eventi di massa.

Ma la FIW non sar solo attivit da torneo; chiaramente, la collaborazione tra club e referenti regionali
porter ad una maggiore conoscenza reciproca che non potr fare altro che regalarci qualcosa di innovativo
negli anni a venire. Una branchia della FIW dedicata interamente allhobby attualmente in fase di
costruzione; al suo interno troveranno spazio e attenzione particolare le house rules, i tornei di pittura e le
campagne.

La neonata FIW si sta gi muovendo per organizzare i Campionati Regionali in tutte le regioni ad essa
affiliate, con lo scopo non solo di assegnare il titolo regionale ma anche qualificare i primi classificati per il
Campionato Federale che si svolger nel tardo autunno.

Molte novit arriveranno nei prossimi mesi, e spero che saranno molto gradite alla community dei giocatori
italiani.

Se volete rimanere in contatto con la FIW, fare domande o semplicemente iscrivervi alla newsletter che vi
terr aggiornati su tornei, classifiche ed eventi, mandate una mail allindirizzo fiw@forumgwtilea.it ;
linfopack contenente il regolamento da torneo 2008 nella sua versione 1.1 invece scaricabile
dallindirizzo http://quadrifoglio.netsons.org/fFIW_Infopack2008.pdf ( necessario avere Acrobat Reader)

goro83
...in pillole...qualche FAQ

Chi fa parte del Consiglio FIW?


Fanno parte del consiglio FIW 1 rappresentante per
ciascuno dei 5 club fondatori (in maniera permanente) e
un referente per ciascuna delle regioni affiliate.

Come si riunisce il Consiglio FIW?


Il consiglio FIW si riunisce su questo stesso forum in
una sezione apposita. Votazioni e consultazioni sono
effettuate in maniera private per snellire la procedura
lavorativa.

Quali sono le finalit della FIW?


- Creare un sistema torneistico efficiente e divertente
per i giocatori
- Formazione di una classe arbitrale
- Adozione del formato di gioco pi diffuso a
livello europeo
- Conoscenza e collaborazione tra club e
giocatori

Obbiettivi della FIW per il 2008


- Organizzazione dei Campionati Regionali e del Campionato Federale
- Diffusione delle LGIR
- Creazione di un ranking per giocatori e club

Quale regolamento sar utilizzato ai tornei FIW?


Ai tornei FIW verr utilizzato il famoso regolamento ETC, ed questo che ci uniformer a
livello europeo. Le altre "tournamet rules" verranno inserite in un infopack che troverete a
breve su questo forum.
Saranno accettate e valutate, durante la stagione, eventuali critiche all'infopack (sempre
lasciando come costante l'utilizzo del sistema ETC 2250 pt) che verranno prese in
considerazione per la stesura dell'infopack 2009.

NON siamo in nessuna maniera associati alla Games Workshop, siamo un gruppo
indipendente che ha l'intenzione di gestire un circuito alternativo pi orientato agli
utenti. NON sostituiremo i tornei Games Worskhop o nient'altro, semplicemente ci
affiancheremo
L'unica autorit che abbiamo per farlo quella che deriva dal fatto di esserci
"mossi" per primi.. ma non vi nascondo che speriamo di avere
tantissimo appoggio dai Tileani e dal Forum.
Se le cose vanno bene, la FIW diventer un pezzo
importante di Tilea, del suo forum e del suo sito.
Ecco un po di vincitori del Golden Demon di Baltimore 2007
I Collaboratori
Ancora una volta doveroso ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno dato una mano alla
realizzazione del Orco Nero ( Mi scuso anticipatamente se dovessi dimenticarmi di qualcuno ).
Di seguito in ordine alfabetico:

Alessandro Forlani Federico Coria Marco Rampinelli


Alberto Minardi Federico Volpini Massimiliano Muscas
Alberto Sistri Francesco Elia Massimo Masini
Alberto Cervia Francesco Gennari Matteo Cortini
Alberto Secco Francesco Mori Matteo Donzelli (Durgin)
Alessandro Caldana Gianluca Mazzotta Mengoli Fabio
Alessandro Cangini Giovanni Luisi Michele Fontana
Alessandro Maserati Giovanni Vola Michele Esmanech
Alessio Chemeri Giovanni Gw Bologna Nicole Finchi
Andrea Baldessari Giuglio Mancini Nicol Petrelli
Andrea Gamberini Giulio Girometti Noxruit
Alessandro Iosa Giuseppe di Bernardo Paolino TrapaniPalank
Andrea Manfroni Giuseppe Leardini Pietro Gigliotti
Beltane (Matteo De Giuseppe Poppolizio Pier Paolo Cedaro (KDar)
Franceschi) Giovanni Torre Pker868
Daniele Fabbri Guido Rovera Qualmion
Daniele Liardo Gunamar Ironwill Ruggero
Dario Bettocchi Grande Onda Roberta Pierpaoli
Dario Bosi Hagren Rodolfo Helg
Dario Giacone Iceorion Sandro Depa (Xanders)
Davide Scollato Jawa Simone Testa
Davide Bascetta Laura DAmico Simone Albani
Davide Zattoni Lorenz Simone Cintio
Denis Gozzi Lord Assaen Stefano Maioli
Diego Cera Luca Bellini Stefano Trevisan
Domenico Teodori Luca Latini Stefano Carreri
DragonPaint (Paolo Guion) Luca Gallino Spettro di Ishan
Druss Luca Montalti Teschio
Enrico Procacci Malvino Thomas DAmico
Emanuele Montagna Marampa boys Trevisan Stefano
Fabrizio Piccolo Mario Felicori Ugo Cantelli
Fabio Mengoli Mattia Poderi Valerio Badioli
Fanc Maurizio Maestrini Wolfbane (Alessio Cisbani)

Grazie di tutto,
Lo Staff dellOrco Nero
Come costruirsi la Goblin Doom Diver,
detta anche gettagoblin.
Iniziamo con l'illustrare ci che ci serve:

Forbici
Cutter
cartoncino (scatola dei cereali)
Filo metallico (graffette)
filo di cotone
Das, materia verde o qualsiasi pasta per
modellare abbiate a disposizione
qualche pezzo di sprue
stecchini
lo sprue degli avanzi dei goblin delle tenebre
della 6 edizione
Molta Balsa e in particolare quella del tipo A
B ed E illustrate a destra:

Per comodit divideremo l'opera in 5 fasi:

1 fase: la parte frontale


Per prima cosa tagliamo due pezzi di balsa del tipo A della lunghezza di
3,5 cm. il taglio deve essere obbliquo su un lato
per simulare il fatto che siano conficcati nel terreno. L'angolo di taglio non
deve esser troppo marcato, sono sufficenti pochi gradi.
Vi consiglio di tagliare preventivamente la balsa un p pi lunga di 3,5 cm,
e poi di fare pi prove fino a raggiungere il risultato
voluto. A questo punto congiungiamoli con due pezzi di balsa del tipo B
della lunghezza rispettivamente di 1,5 cm e 2,5 cm come illustrato
in fig 1. Anche qu per congiungere al meglio tutti i pezzi necessario
effettuare dei tagli obbliqui, quindi vi consiglio di procedere
per tentativi come esposto in precedenza.

Per rifinire la parte frontale usiamo il cartoncino per creare le fasce di ferro
e i bulloni, incidiamo le venature con un piccolo chiodo,
e se proprio volete essere precisi usiamo il Das (o qualsiasi pasta per
modellare abbiate a disposizione) per dare alla perte superiore
dei pali l'effetto della martellatura. Dato che avevo intenzione di realizzare
uno scivolo curvo, ho anche intagliato una tacca semicircolare
nel pezzo di balsa che dovr alloggiare lo scivolo, tuttavia se non volete
complicarvi la vita e creare uno scivolo piatto potete anche saltare
questo passaggio. Il risultato finale quello illustrato nella fig 2.
2 fase: la struttura
portante
Utilizziamo la balsa del tipo
B per creare un trapezio come
in fig 3. I lati sono della
lunghezza di 5 cm, la base
minore di 2 cm e
la base maggiore deve essere
della stessa lunghezza della
parte frontale costruita in
precedenza. Fate una prova
preventiva, in modo tale da
evitare errori.

A questo punto creiamo la


base su cui appogger lo
scivolo con un pezzo di balsa
di tipo A della lunghezza di
2cm,e applichiamo un paio
di leve come in fig 4. Uniamo
infine i due pezzi creando
cos la struttura portante vera
e proria come in fig 5.

Infine rifiniamo la struttura potante creando le venature come descritto in precedenza e applicando le fasce di ferro e i
bulloni utilizzando il solito cartoncino. Per un effetto migliore io ho applicato anche due pezzetti di balsa alle
estremit per dare un'impressione di maggiore solidit. Ci che otterremo quello illustrato in fig 6.

3 fase: lo scivolo
Per creare lo scivolo e sufficente appiccicare tre pezzi di balsa del tipo E di
circa 6cm, l'uno accanto all'altro come in fig 7.
Dato che volevo ottenere uno scivolo concavo, ho fatto quest'operazione
utilizzando un grosso pennarello come guida, e per dare pi
stabilit al pezzo ho applicato del cartoncino nella parte sottostante (fig 8).

A questo punto incidete le venature e Se proprio volete essere precisi,


utilizzate il Das per creare l'effetto grasso sullo scivolo.

Dato che in questo post non possono essere immesse altre immagini il
tutorial continuer nel post successivo....

4 fase: le cinghie
Per ottenere le cinghie utilizziamo tre stecchini appicicati l'uno sull'altro
come in fig 9. Gli stecchini che ho utilizzato io
erano un p troppo grossi, ed per questo che ne ho usati solo tre. Se
riuscite a trovare qualsiasi altro materiale pi sottile
otterrete un'effetto migliore.

Utilizziamo il cartoncino e il filo di cotone per rifinire le cinghie, e


applichiamo ad un lato un perno di filo metallico che servir
a collegarle alla parte frontale della gettagoblin. Ci che otterremo
illustrato in fig 10.

Adesso prendiamo un pezzo di sprue e pieghiamolo in modo tale da ottenere la cinghia propulsiva che passa dietro le
spalle
del goblin. Rifiniamo questa
cinghia con dei cilindri di plastica
ottenuti dagli sprue e forati ad
arte. Il risultato
finale quello illustrato in fig 11.

A questo punto sufficente


incollare tutte le varie parti come
in fig 12, e ottenere cos le
cinghie finite.

5 fase: il goblin
Allora, per ottenere il goblin ho
utilizzato ampiamente gli avanzi
dello sprue dei goblin delle
tenebre della 6 edizione.
Usando un p di materia verde,
cartoncino, stecchini ecc ecc, si
pu avere un ottimo risultato (fig
13). Se siete sprovvisti
della cassetta degli avenzi non vi
resta che ordinare il goblin
tramite mail order, o ancora
meglio se avete gi comprato una gettagoblin
potete usare il goblin in pi contenuto nella confezione.

A questo punto la gettafolli praticamente finita, basta assemblare tutte le varie componenti come in fig 14.
Vi consigio di utilizzare
dei perni di filo metallico per rendere la struttura pi solida.

Adesso non vi resta che dipingere la vostra nuova macchina da guerra. Per facilitarvi il lavoro meglio dipingere le
cinghie,
lo scivolo e il goblin separatamente, e solo dopo assemblare il tutto. Non dimenticatevi di aggiungere glifi, teschi,
ossa e quant'altro
possa caratterizzare la gettagoblin. Appena avr finito di dipingerla poster la foto

Questo tutto, spero di essrevi stato utile.

Un saluto da Paulinus.
Opera di Paolino Trapani
Elona Von Kazo
Una volta le terre dei Von Kazo erano rigogliose come i campi della ricca Copher, le foreste cambiavano la veste con le stagioni,
gli uomini zappavano la terra per piantare le sementi che crescevano al sole, davano i frutti, morivano e lasciavano la terra
polverosa e pronta per essere coltivata ancora. Nei possedimenti dei Kazo la stagione della caccia al cervo era seguita dalle giostre
darmi, i pregiati funghi autunnali venivano seccati per essere cotti nella Festa dInverno e le campane annunciavano soltanto le
unioni dei nobili.
Ora la carrozza della contessa di Von Kazo correva su strade polverose assediate dai lupi e dagli sciacalli. Gli alberi spogli e le
case diroccate erano le cicatrici di una lunga guerra. Il serpente marrone della strada che conduceva al castello strisciava tra i
campi grigi e in alto le nubi scure sembravano essere incollate allorizzonte, il fumo dei tetti bruciati non si diradava mai e una
nebbia maleodorante saliva dalle paludi adibite a fosse comuni.
La contessa di Von Kazo aveva mani piccole e delicate e un viso ovale un tempo coronato da splendidi capelli chiari come il sole;
adesso non erano meno belli ma avevano assunto la tinta pallida delle stelle. Elona Von Kazo scostava le tende con delicatezza
guardando le rovine che scorrevano attorno a lei. Un gatto dal muricciolo del cimitero smise di leccarsi per guardarla passare, una
piccola famiglia di ratti attravers veloce la strada disturbata dai tuoni degli zoccoli.
Il castello dei Von Kazo era ancora pi buio della notte stessa. Il nero sembrava inghiottire lo sguardo e fissandolo ci si sentiva
ciechi; le piante nascevano e morivano ogni giorno attaccandosi ai grandi massi della facciata dando limpressione di vedere un
cimitero verticale. Il portone era lunico occhio marrone nella pietra nera: un grosso battente dottone lucido era lunico segno di
vita. Quando la contessa scese a terra, il portone si apr dallinterno lasciando appena fuoriuscire uno spiraglio di luce.
Un basso maggiordomo accolse la contessa: aveva due occhi di vetro e la testa piegata di lato per ascoltare dallunico orecchio
che gli era rimasto sano, sopravvissuto ai combattimenti su quella terra. Era emaciato e grigio con unespressione di tristezza
scolpita per sempre sulla pelle del viso, lunica anima in grado di vivere in quellorrore, lunica persona che poteva ancora servire
il suo signore nonostante il futuro di desolazione promesso da quelle terre.
Chi che chiede ospitalit al conte di Von Kazo? chiese il maggiordomo cieco.
Sono la contessa Elona, vecchio Josef, bastato un mese per farti dimenticare la tua padrona?
Contessa, mi perdoni, sono commosso. Benvenuta, anzi, bentornata Il vecchio si profuse in quello che era lombra di un inchino
malriuscito.
Il conte ha sentito tanto la sua mancanza contessa. Chiedeva di lei ogni giorno. Oh, quanto mi rallegro
Smettila di ciarlare, portami da lui Josef
Subito, contessa
Josef chiuse la porta e cerc la parete con le dita mentre la torcia gli tremava dallemozione. Le lunghe unghie sporche si
aggrappavano con sicurezza alla roccia guidando il suo cammino. Mentre attraversava le stanze della sua giovinezza Elona
sentiva crescere lodio e la frustrazione: la sua bellezza scultorea che aveva fatto impazzire i nobili di tutta la regione era costretta
a implorare attenzione. Il maledetto, bellissimo, invincibile conte di Von Kazo fuggiva dal letto coniugale da pi di cinque mesi.
Elona si domandava se esistesse una contadinotta, una sgualdrina che potesse competere con il suo fascino aristocratico, con la
perfezione della sua pelle, con la maliziosa leziosit delle sue labbra.
Non si sarebbe ridotta a fare lamante del duca Osman o di quel dongiovanni del conte di Schoni, nobili fieri soltanto del numero
di donne che si portavano nel letto o dellaraldica delle loro conquiste e niente a che vedere con lonore e la forza del casato dei
Von Kazo. Eriglon Von Kazo che aveva combattuto per tre mesi davanti allassediata Rums, che era sopravvissuto alla caduta
della citt e aveva spostato le sue difese nel Copher, che aveva sollevato i contadini contro gli invasori fino a portarli alla vittoria.
Il signore del fuoco e della morte che tutti guardavano con timore, liroso e giusto conte che tutti desideravano eguagliare o
sconfiggere non lamava e questo lo avrebbe potuto sopportare, ma la cosa che la rendeva pazza era che non la desiderasse.
Da tempo il conte la guardava con una silenziosa rassegnazione senza dirle una parola, dormiva nelle stanze degli ospiti
cambiando letto ogni notte perch lei non potesse trovarlo, Elona, la contessa invidiata da tutti per la sua bellezza che girava semi
nuda per il castello come un fantasma, aprendo le porte come una ladra e origliando per sentire il respiro delluomo che non la
desiderava pi. Un giorno di tanti mesi prima Eriglon Von Kazo aveva toccato la pietra fredda sotto al suo trono e poi aveva
messo la mano sul suo seno, non sentendo nessuna differenza tra il terreno che pestava e il petto della sua consorte.
Elona entr nella sala da pranzo e vide il conte Eriglon Von Kazo dormire con le mani conserti e il capo leggermente piegato alla
sommit di una lunga tavola di legno. La cena che il vecchio Josef aveva preparato per lui gli aveva dato un leggero torpore e ora
russava sommessamente. O meglio faceva finta di dormire. Faceva finta di essere assopito. Linganno serviva per Josef che
sentendo il suo respiro gli aveva coperto con affetto le spalle ma Elona fissava trepidante gli occhi aperti del conte di Von Kazo
che sprizzavano fuoco dalle iridi amaranto.
Josef lo riscosse leggermente e gli sussurr:
Signore, la contessa venuta a trovarla, ha detto che si fermer qui molto, non saremo pi soli signore.
Eriglon fece finta di riscuotersi e si dette del tempo per assimilare le parole. Guardava Elona senza alcuna piet mentre il vecchio
pareva preda di una felice illusione.
Josef, lasciaci pure gli ordin la contessa ma Eriglon lo ferm:
Non te ne andare per cortesia, rimani Josef
Elona fece una smorfia ma non ribatt nulla. Era venuta per implorare, per chiedere di essere riammessa alla presenza del conte,
per vivere ancora insieme. Era pronta a fare qualsiasi cosa per lui purch la loro separazione finisse. Lasci cadere il lungo
mantello che le copriva le vesti. Le spalle nude erano perfette e la contessa le allarg mostrando con voluttuosit il petto. Si
avvicin al suo signore premendogli il corpo contro e sussurrandogli allorecchio:
E passato cos tanto tempo dallultima volta che siamo stati insieme, non fare rimanere il vecchio, potremmo trovare qualcosa
da fare che lo imbarazzerebbe. Il suo viso esprimeva una calcolata innocenza, il suo ovale da bambina e i grandi occhi marroni
sembravano quelli di un cerbiatto ma il suo corpo li contraddiceva in maniera eccitante, il collo fine e teso, il corpetto che esaltava
pi che nascondere il seno, i piedi scoperti che avevano lasciato le scarpette poco distante.
Il conte era intorpidito e lei gli si adagiava sempre pi stretta, lo esplorava con le sue mani perfette, gli stuzzicava i bottoni e
lisciava il velluto del gil. Aspettava un suo cenno senza parlare, incerta in maniera filiale. Attorcigliava il dito tra i riccioli neri
del conte e continuava a sfiorarlo dolcemente con tutta la sua essenza, accarezzandogli tutto il corpo con i propri seni mentre si
distendeva lentamente in terra, prendendolo per le mani per farlo scendere dalla seggiola. Lui si alz in piedi tremando mentre
fissava quel corpo supino sulla pietra fredda, la gonna alzata fino al ginocchio, il petto che si gonfiava e gli occhi che
scintillavano di desiderio.
Ma le gote di lei erano ancora bianche e fredde come il marmo, il cuore non riusciva a pompare il sangue, il respiro affannoso era
una patetica pantomima. Eriglon la guard con la paura di un uomo che fissa un grosso cane rabbioso scodinzolargli davanti:
Tu. Mi ripugni
Laria si immobilizz allimprovviso. Lincanto dellintimit si spezz di colpo e tutto lodore di morte e di rovina ricompar, la
luce che sembrava emanare la pelle di alabastro di Elona si oscur e il buio torn a essere illuminato solamente dalla torcia del
vecchio Josef. In quellistante Elona cap di essersi illusa: non sarebbe mai dovuta tornare. Mai. Ma ora che era qui non sarebbe
uscita come una puttana, come una disonesta. Lumiliazione crebbe violenta in lei, la vergogna che non poteva comparire nelle
sue guance si trasform in una rabbia silenziosa che le esplose il petto.
Le costole si spalancarono come una gabbia rotta senza che una sola goccia di sangue venisse versata, il cuore come una rosa nera
seccata prima di schiudersi era adagiato su due polmoni grigi e butterati. Le sue belle spalle nude si lacerarono e sotto le scapole
uscirono due grandi arti marroni, i muscoli prefetti delle gambe si divisero per lasciar passare due grosse zampe artigliate e il
dolce viso da cerbiatto si schiacci come quello di un pipistrello. I capelli dargento si allungarono su tutto il corpo e una folta
peluria grigia and a coprire la bestia alata che una volta era Elona.
Il conte si ritrasse davanti alla creatura da incubo. Il mostro conficc gli artigli nella pietra e spicc un balzo verso di lui. Il grido
di dolore riecheggi perfino negli angoli pi remoti del castello, la morte che colpiva veloce si nutriva dellintensit di quel
dolore. Elona strapp il corpo in tre pezzi buttando gambe e braccia negli angoli e reggendo tra le zanne il busto senza vita del
povero Josef.
Eriglon camminava a ritroso verso la porta fissando la creatura negli occhi. Mentre il mostro sbuffava dalle possenti narici
Eriglon afferr la maniglia della porta ma non riusc a spalancarla: con un solo balzo il mostro gli era piombato addosso mentre le
ali stendevano lunghe ombre sulla sua preda. Elona cattur il conte avvolgendolo tra le sue membrane e si prepar a divorarlo
famelica ma le sue zanne non riuscirono a mordere.
Eriglon afferr la testa del mostro con una mano mentre la bestia incredula non riusciva a divincolarsi e con uno sforzo
sovrumano la scagli in aria. Il mostro plan poco lontano prendendo le distanze mentre il conte si rimise in piedi con
noncuranza. Faceva intendere che non avrebbe combattuto ma altrettanto non si sarebbe lasciato divorare.
Elona, il nostro tempo finito. Vattene e non cercare mai pi di riottenere la tua vita mortale
Il mostro sperava che il conte parlasse ancora ma quando cap che non avrebbe aggiunto altro grid con rabbia saltando fuori dalla
finestra e fuggendo dal castello. Eriglon la segu con lo sguardo finch una luce non attrasse la sua attenzione: una lunga
processione di torce stava attraversando le sue terre. La cieca ambizione degli inquisitori imperiali portava quegli umani ancora
una vola in quella landa flagellata. Eriglon raccolse i resti del suo ultimo servitore mortale, lultimo uomo sulla terra che avesse
nutrito del puro affetto per lui. Ricompose il corpo deturpato di Josef accostandone gli arti e resistendo al calore del suo sangue
ancora lucido come una gemma.
Impieg del tempo per dare alla salma laspetto che una volta avrebbe considerato decoroso per un funerale umano, stracci un
araldo di famiglia e lo bend stretto per dare limpressione che fosse ancora intero. Gli mise uno dei vestiti che non avrebbe mai
pi indossato e fece il risvolto alle maniche e ai calzoni. Alla fine lo prese delicatamente e lo adagi sul proprio giaciglio: ora
poteva ancora illudersi che stesse dormendo, fino alla mattina successiva. Dopo averlo fissato spalanc la finestra per occuparsi
degli inquisitori.
Spicc un balzo nella notte dividendosi in tredici grossi pipistrelli che fendevano laria come frecce. Raggiunse il corteo proprio
accanto al vecchio cimitero e si ricompose sopra al muretto dove prima un gatto nero aveva salutato Elona. La folla era
sovreccitata e assetata di morte, lo attaccarono subito disordinatamente ma quei bifolchi erano alla stregua di formiche per lui,
senza estrarre neanche la spada li scacciava a manate come scostando delle spighe di grano. Quando la prima ondata di morti
imped il passaggio, la folla inizi a riprendere il controllo e a tremare dalla paura. In quel momento comparve linquisitore.
Spunt dalle retrovie come un fuoco fatuo emerge dalla nebbia. Aveva con s tre portatori che tenevano grosse scatole sulla
schiena. Le adagiarono sul terreno tra il loro padrone e il conte Eriglon. Linquisitore non badava a nessuno tranne che al conte e
lo fissava spavaldo sotto i paramenti clericali e il grande copricapo rosso di Sigmar. Quando era in vita Eriglon odiava quei lunghi
confronti silenziosi, il tempo sembrava passare inutilmente diventando fatale per quanti contavano sul suo aiuto ma ora si era
dimenticato come si misurasse il trascorrere delle ore. Lunica cosa che percepiva era lessenza del momento.
Quando decise che linquisitore non valeva loro che indossava semplicemente si dissolse nel suo nugolo di pipistrelli e spicc il
volo verso il suo castello ma in quel momento lumano fu pi veloce di lui e aprendo la prima scatola estrasse una grossa
campana con un batacchio: colp con tutta la sua forza il bronzo facendo vibrare laria tutta attorno. I pipistrelli tremarono e
perdettero quota. Linquisitore sferz ancora un altro colpo e gli animali si raggrupparono velocemente sul terreno mentre Eriglon
tornava ad assumere sembianze umane. Non cera possibilit di fuga da quelluomo, sembrava dopotutto che valesse di pi di
quanto il conte pensava.
Non ti concesso andartene e non ti concesso esistere qui. La tua presenza senza vita un insulto alla terra stessa. Ti
concesso redimerti per i tuoi peccati e accettare loblio con serenit
In riposta Eriglon estrasse la spada, la lunga sciabola con cui avevano combattuto i suoi avi fino alla morte, lui ci avrebbe
combattuto anche oltre. Il conte si avvent senza preavviso sul suo avversario, il martello di Sigmar si alz nellaria per parare
laffondo. Lumano rispondeva colpo su colpo sorretto dal volere di Sigmar, il martello luminoso come una stella cometa che
parava e colpiva. Il conte combatteva divertito ma senza furia sanguinaria. Quando il combattimento gli venne a noia e sarebbe
stato chiaro che linquisitore avrebbe finito le forze il conte spicc un balzo verso la folla e la disperse ancora pi lontano
dopodich piant larma nel terreno e guard fisso luomo:
Le anime che voi stessi avete gettato negli inferi ora torneranno per portarvi con voi come gli uomini che affogano trascinano a
morte i compagni
Detto questo la terra venne scossa da un forte terremoto e la luce delle fiaccole si attenu come assopita, la polvere si fece colore
del sangue e grosse spaccature si aprirono nel suolo. Come aveva detto il conte le mani dei morti si protesero dal terreno e i corpi
uscirono dalle viscere della terra come vermi da un cadavere. Ma linquisitore apr la seconda scatola ed estrasse la Parola di
Sigmar. Il grosso libro si anim di vita propria infondendo nuove forze allinquisitore: lo spirito di Sigmar lo pervase come fosse
il fuoco di un braciere. I morti ricaddero nelle loro fosse e loscurit si dissolse. Linquisitore afferr lultima scatola e si fece
avanti per fronteggiare il vampiro:
I paramenti di empiet che contraddistinguono la mia carica non mi permettono di darti perdono: il maglio purificatore di Sigmar
ti rispedir nella luce vera. Ora assapora il tuo destino nel volto che rivedrai per lultima volta
Cos dicendo apr lultima scatola e ne estrasse la testa mozzata di Elona. Le sue sembianza erano tornate umane e il volto
sembrava tristemente sereno. I capelli ora erano grigi e finalmente senza vita, gli occhi erano stati chiusi in un ultimo ipocrita atto
di compassione.
Eriglon fiss il volto che una volta, quando ne era stato capace, aveva amato ma ora sorrise di amarezza al dolore che non sentiva,
al dispiacere che non lo toccava, al nulla completo che quella immagine gli aveva trasmesso. Soltanto una piccola scintilla di furia
ricordava il suo passato umano: il desiderio che sentiva di voler uccidere quellinsignificante essere vivente.
Sfoder la sciabola ancora una volta. Il martello di Sigmar cal su di lui ma lo devi con agilit, rispose con ferocia bloccato dalla
Parola dellinquisitore, il combattimento si rivelava incerto ma Eriglon era gi morto in quella battaglia e conosceva gi come
affrontare la morte. Il martello di Sigmar lo colp trapassandogli il petto e il conte ne approfitt per bloccare dentro di s il braccio
dellinquisitore, lo tenne stretto come un pesce che si dibatte in attesa di essere decapitato e affond la spada con tutta la sua furia
nel corpo delluomo ma la propria forza come una molla lo scaravent lontano dal combattente. Linquisitore brillava nella
corazza nascosta dai paramenti clericali: la forgia di Sigmar lo rendeva immune a ogni lama proveniente da questo mondo.
Cos finisce la tua storia. Rapida e senza altro dolore sar la giustizia di Sigmar
Linquisitore alz il martello sopra la propria testa: Ti vieto di esistere!
Ma la sua mano cadde a terra mozzata di netto insieme al proprio martello ancora fumante di potere. Elona aveva tagliato con un
morso il polso dellinquisitore e la sua testa mozzata rideva guardando la faccia incredula del sigmarita. Eriglon non lo lasci
pensare e con un colpo feroce gli strapp il libro dalle mani. Resolo inerte afferr a mani nude il collo dellinquisitore sentendolo
cedere come il collo di un pollo sotto la sua stretta. In meno di un secondo il suo pugno era completamente serrato mentre la testa
del sigmarita penzolava come uno strano pallone.
La folla in attesa riacquist il suo genuino e profondissimo terrore. Si dispersero prima ancora che il corpo dellinquisitore fosse
caracollato a terra. Il conte raccolse la testa sorridente di Elona e insieme cercarono il suo corpo; quando lo ritrovarono tornarono
al castello. Eriglon impieg lintero mese per ridarle le forze. Mentre lei riposava lui si curava delle piccole mansioni che erano
state di Josef. Il fedele maggiordomo ora riposava nella cripta della famiglia. La nuova stagione entrava in punta di piedi e
qualche volpe tornava a cacciare nella zona, qualche albero sembrava recuperare il proprio verde.
La carrozza della contessa fece molti viaggi per portare il necessario al castello dei Von Kazo. Quando Elona si affacci dalla
finestra della loro camera la sua dimora sembrava la stessa di quaranta anni prima. Una vuota, immensa casa delle bambole,
preziosa e senza vita. Tranne per la loro esistenza.

Marcello Calisti

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