Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
STUDI
POLITICO-STRATEGICI
Intelligence e strategia
Vol. III
Introduzione 7
Parte prima 9
Parte seconda
Elementi di strategia secondo Qiao Liang e Wang Xiangsui 51
Elementi di strategia comparata secondo Handel Michael 57
Bibliografia 63
INTRODUZIONE
Se negli scritti precedenti abbiamo individuato gli aspetti più rilevanti della con-
flittualità non convenzionale ,nel saggio attuale pur proseguendo nello studiodella
non convenzionalità — svolto sinteticamente nella parte seconda alla luce di saggi
celebri nel contesto della letteratura strategica — abbiamo deciso di analizzare —
alla luce di numerosi colloqui informali svolti dal 2002 al 2007 a Roma con alcuni
analisti e operativi della intelligence — il modus operandi dei servizi segreti secon-
do l’ottica del realismo politico,facendo emergere — nel rispetto dell’anonimato de-
gli uomini dei servizi — una realtà complessa e al contempo profondamente cinica
perché ispirata ai dettami della ragion di stato,una realtà che si è cercato di razio-
nalizzare in una sorta di dizionario che storicamente abbracciasse sia il periodo del-
la guerra fredda che quello attuale. Ne è emerso un quadro dai colori sfumati nel
quale realtà e illusione,verità e menzogna finiscono per confondersi fino a sovrap-
porsi.Un ’ultima osservazione per concludere:se non sono poche le costanti che
emergono dalle riflessioni degli operatori del settore è pur tuttavia evidente che
la guerra psicologica continua a svolgere — seppure sotto poliedrici aspetti —
un ruolo di estrema rilevanza soprattutto in un contesto dominato dai mass media
e dalla concorrenza economica.
7
Parte prima
Rinnovamento di un servizio
Gerarchie politiche
Antropologia
Un uomo che abbia lavorato per lungo tempo all’interno dei servizi non può
che avere una concezione pessimistica dell’essere umano poiché quando si è stati
costretti ‘‘a guardare sotto il tavolo o sul rovescio delle carte’’ diventa inevitabile
perdere ogni illusione sulla natura umana. Per esempio, nella politica non esiste
forse un numero impressionante di lestofanti? D’altronde non dobbiamo sor-
prenderci, dal momento che il potere è un vero e proprio strumento di corruzio-
ne e chi fra i politici non ha il proprio bravo scheletro nell’armadio?
11
Conflittualità interna
In relazione ai rapporti tra i servizi di uno stesso paese, è un dato di fatto che
nella maggior parte delle nazioni europee ed extra europee, esiste una continua e
permanente conflittualità tra i servizi preposti alla difesa interna e quelli preposti
alla difesa esterna. Questa concorrenza e conflittualità determinano uno spreco
di energie e di tempo distogliendo gli attori dagli obiettivi reali.
Efficienza
Una delle condizioni che rende possibile il buon funzionamento dei servizi di
sicurezza è sicuramente quella legata alle riunioni periodiche fra i colleghi della
intelligence degli altri paesi, riunioni volte a progettare strategie comuni di fronte
a nemici comuni. È tuttavia necessario precisare che, una autentica collaborazio-
ne fra servizi, non equivale ad alcuna forma di subordinazione. Un’altra condi-
zione di efficienza è relativa ai mezzi che devono essere considerevoli e che non
devono conoscere frontiere. Il direttore generale deve infatti avere a disposizione
truppe di assalto, fondi speciali, e documenti falsi. La terza condizione è relativa
alla permanenza del direttore generale: se questa è breve non farà altro che de-
terminare caos. La quarta condizione è relativa alla composizione che non può
che essere mista dal momento che è il risultato della presenza di funzionari civili
e militari.La quinta condizione è la presenza dei cosiddetti ‘‘onorevoli corrispon-
dente’’ chiamati nel gergo dei servizi HC. Costoro non sono altro che i tradizio-
nali confidenti o informatori e possono appartenere agli strati sociali più diversi.
Affinché la loro funzione si svolga in modo pienamente efficiente è necessario
che ricevano consistenti somme di denaro.
Nemici interni
Confini
Dovrebbe risultare chiaro che la prassi dei servizi comporta molto spesso la
12
violazione della morale e della legge: d’altronde tutto ciò non deve destare alcu-
na sorpresa poiché in fondo proprio il superamento di questi confini rappresenta
una delle principali ragioni per le quali i servizi sono stati creati. Alla luce di que-
sta considerazione non deve sorprendere se i servizi si rivolgono a uomini violen-
ti, a sicari o ad avanzi di galera pur di realizzare i loro obiettivi. È tuttavia chiaro,
che nell’eventualità di un ricatto da parte di costoro, la loro eliminazione diven-
terebbe necessaria. Servirsi di killers professionisti non è sempre la scelta miglio-
re. Più opportuno sarebbe servirsi di specialisti disposti ad attuare le operazione
di estrema delicatezza in nome della ragion di stato.
Mass-media
Non c’è dubbio che i mezzi di informazione troppo spesso danneggino l’ope-
rato dei servizi. Proprio per questa ragione devono essere tenuti a freno o lontani
da fonti preziose. A tale riguardo, il sabotaggio da parte dei mass-media nei con-
fronti dell’informatore di professione, è devastante per la buona riuscita dell’o-
perazione di intelligence. In ogni caso è bene mantenere dei buoni rapporti con
tutti quei giornalisti che siano stati preventivamente e accuratamente vagliati.
Informazione
Non bisogna mai dimenticare che i servizi sono un immenso crivello in cui si
gettano migliaia di informazioni, addirittura centinaia al giorno, per poi trarne
l’essenza sostanziale o le poche gocce davvero importanti che andranno a attuare
la politica dell’esecutivo. Non bisogna mai dimenticare che l’informazione è un
insieme composito e policromo e come tale si disfà incessantemente. Infatti l’e-
voluzione dell’informazione è senza sosta. Proprio perché il direttore generale si
trova spesso ad agire senza avere un orizzonte di movimento chiaro e nitido, l’in-
formazione deve essere limpida affinché possa costituire il preludio alla vittoria.
In altri termini la precisione dell’informazione è essenziale. Proprio per questa
ragione la competenza tecnica all’interno di un servizio è fondamentale.
Mezzi
13
le forze speciali debbano svolgere un ruolo fondamentale (si veda per esempio il
ruolo dei paracadutisti francesi nel settembre del 1979). È superfluo osservare
che anche operazioni di questa natura devono partire dall’esecutivo, come è su-
perfluo precisare che queste operazioni devono attuarsi in modo chirurgico poi-
ché richiedono una altissima precisione da parte degli attori coinvolti. È scontato
che operazioni di tale natura richiedano una elevata capacità di previsione e di
decisione. A tale proposito, l’esistenza di centri operativi cablati, all’interno
dei quali si coordina l’attività di intelligence, costituisce un requisito fondamen-
tale per coordinare in modo efficace operazione di tale portata.
Finzione
Strumenti
Dal punto di vista strettamente operativo, sia i colpi di stato che i sabotaggi
economici costituiscono un modus operandi consueto per tutti quei servizi che
giocano un ruolo rilevante sullo scacchiere internazionale. Fra gli strumenti uti-
lizzati dai servizi di sicurezza, vi sono indubbiamente i finanziamenti clandestini
rivolti a governi alleati e soprattutto a partiti e sindacati, allo scopo di determi-
nare o un consolidamento o una destabilizzazione politica. Un altro autorevole
strumento è indubbiamente la realizzazione di apparati clandestini che svolgono
il ruolo di reti spionistiche che, al momento opportuno, possono servire da in-
frastrutture per realizzare efficaci movimenti insurrezionali. L’uso della tecnolo-
gia — come per esempio il COMINT — costituisce allo stato attuale uno stru-
mento di penetrazione del campo nemico assolutamente indispensabile anche
perché consente la estensione delle operazioni clandestine, almento tanto quanto
la ingerenza all’interno di movimenti o associazioni considerate ostili o passibili
di efficace strumentalizzazione. Un elemento di ulteriore consolidamento è cer-
tamente costituito dalla presenza di attività paramilitari che trovano il loro com-
14
pimento non solo nella organizzazione di golpe ma anche nella infiltrazione e
nella esfiltrazione 1 2 3.
Fallimenti
Gerarchie
Contrasti
Fra i contrasti individuabili vi sono indubbiamente quelli relativi allo iato esi-
stente tra operativi e analisti: nella maggior parte dei casi la assenza di coordina-
mento è cosı̀ evidente che la prassi degli operativi è volutamente sganciata da
quella degli analisti.
Legami
eserciti cladestini. Si pensi alla ARMÈ CLANDESTINE della CIA negli anni sessanta.
3 Anche l’utilizzo di compagnie aree private rientra nella strumentazione maggiormente usata
15
associazioni, periodici, case editrici costituisce una requisito essenziale per con-
solidare ed estendere la guerra psicologica.
Programmazione
Organizzazione
Sovrapposizioni
16
dello stesso paese, rivalità che sovente vengono sfruttate dal controspionaggio
avversario. L’unificazione della intelligence militare — attuata oramai in nume-
rose nazioni — rappresenta certo un passo considerevole verso il superamento
del tipico ‘‘tribalismo’’ della comunità di intellegence, ma non costituisce certa-
mente la soluzione. Non sorprende neppure poi che esista una scarsa o nulla
coordinazione tra i vari servizi. Persino nella prassi del controspionaggio le inter-
ferenze reciproche sono assai comuni 5.
Operazioni speciali
Non c’è dubbio che gran parte di questa attività si esplichi ora nell’ambito
militare ora nel contesto paramilitare attraverso la costituzione di proprie forze
armate. La composizione di questo apparato è il risultato della commistione di
professionisti provenienti dalle forze speciali e dalle truppe mercenarie. Storica-
mente — in epoca contemporanea — l’uso dell’approcci paramilitare nelle ope-
razioni clandestine proviene dall’OSS e dal SOE. Non deve destare alcuna sor-
presa allora se la forma mentis della prassi delle operazioni speciali sia portata a
violare la morale corrente:in nome della sicurezza nazionale e della ragion di sta-
to le restrizioni morali costituiscono un ostacolo al raggiungimento del fine 6.
Violazioni
È tutt’altro che raro il caso di agenzie di intelligence che, per ragioni legitti-
me, superino il dettato della costituzione o i confini imposti dal loro atto costi-
tutivo. Per esempio il diritto internazionale viene a perdere significato nell’ambi-
to delle covert actions.
Propaganda
Alla luce della storia dei servizi, risulta un dato oramai acquisito il fatto che la
manipolazione della opinione pubblica costituisce un valido strumento anche
per recare danno all’avversario. Uno degli strumenti tradizionali usati a questo
scopo sono i palloni contenenti materiale propagandistico (si pensi a mò di
5 Spesso è infatti capitato che la CIA compisse covert actions sul territoria USA nonostante la
presenza dell’FBI.
6 L’utilizzo della manovalanza tratta dalla criminalità organizzata e dal traffico di droga costi-
17
esempio alla utilizzazione fattane durante gli anni sessanta dalla CIA ai danni
della CINA). Particolarmente efficace si rivela l’uso della propaganda nei con-
fronti dei regimi totalitari e autoritari 7. Naturalmente il finanziamento di case
editrici e riviste rientra a pieno titolo nella attività di propaganda che tradizional-
mente si articola in propaganda bianca, grigia e nera, almeno tanto quanto la rea-
lizzazione di radio 8. Incoraggiare i dissidenti — inviando propri agenti — dei
paesi considerati ostili fomentandone il malcontento e organizzando disordini,
rientra pienamente nella disinformazione. La promozione di volumi — speciali-
stici e non — a scopo di propaganda e di delazione nei confronti di uno o più
avversari costituisce uno dei mezzi più usati dai servizi di tutto il mondo 9.
Controllo reciproco
Supporre che l’attività di intelligence si attui solo nei confronti dei propri av-
versari o nemici è puramente illusorio: il controllo si attua anche tra gli stessi ser-
vizi dello stesso paese o nei confronti dei funzionari di ambasciata che sovente
vengono tenuti all’oscuro soprattutto delle attività cladestine. Raramente si veri-
fica il caso contrario.
Previsioni
Al di là delle differenze tra i servizi è indubbio che la formulazione di una in-
formazione preventiva rappresenta una finalità ineludibile. Per quanto la dimen-
sione informativa sia quella prioritaria tuttavia non è escluso che la attività di in-
telligence suggerisca quei sentieri maggiormente percorribili a livello politico per
permettere alla azione politica di dispiegarsi il più efficacemente possibile.
Giornalisti
7 Storicamente alcune delle più moderne tecniche di propaganda si sono attuate durante la
seconda guerra mondiale attraverso l’OWI per il funzionamento del quale gli specialisti in materie
umanistiche era di estremo rilievo.
8 Si pensi a tale riguardo a RADIO EUROPA LIBERA e RADIO LIBERA che giocarono un
18
oramai acquisito da tutte le agenzie di intelligence. Allo stesso modo procacciarsi
la fiducia della carta stampata o infiltrare propri uomini dovrebbero essere atti-
vità di normale amministrazione.
Apparenze
Contributi
La stabilità alla quale hanno contribuito i servizi — p.e. durante la cold war
— ha consentito all’esecutivo di prevedere con ragionevole certezza le mosse del-
l’avversario.
Efficacia
Valutazione
Bilanci
10 La CIA non è stata in grado — per esempio — di prevedere l’imminente crollo dell’URSS.
19
Tecnologia
Incrementi
Ipocrisia
Presumere che la logica interna della intelligence sia compatibile con quella
democratica, costituisce un grossolano errore(sovente frutto della malafede) al-
meno quanto quello di credere che i sistemi democratici non si servano dei ser-
vizi per disinformare e manipolare la opinione pubblica. Il terzo errore è rappre-
sentato dalla illusione di poter controllare — attraverso commissioni parlamen-
tari ad hoc — l’operato dei servizi nella loro interezza.
Malcontenti
Lo studio accurato delle cause del malcontento, del dissenso da parte della
società civile rientra indubbiamente fra i compiti di un servizio i cui analisti svol-
gano il loro lavoro professionalmente. Tuttavia, per quanto le analisi siano ap-
profondite non sono nelle condizioni di anticipare sempre l’insorgere di organiz-
zazioni rivoluzionarie nate dalla società civile.
Informatizzazione
20
cartacei e a sottostimare la porosità delle barriere informatiche. Non esiste an-
cora la certezza assoluta nemmeno per quanto concerne i controlli del personale
(sia esso civile o militare).
Confini precari
Supporto
Vulnerabilità
Subordinazione
11 Si pensi alla destabilizzazione determinata dagli Usa nei confronti di Mossadegh in Iran, di
21
to spesso determina una permanente provvisorietà dei vertici della intelligence
soprattutto quando l’incompetenza della leadership e la pressione della opinione
pubblica si coniugano danneggiando strutturalmente il servizio di sicurezza.
Copertura
Diritti umani
Pacifismo
Il suo utilizzo a fini strumentali può essere certamente molto efficace soprat-
tutto nell’ambito della guerra psicologica. Si pensi, a mò di esempio, al gruppo
dei ‘‘Generali della pace’’ sorto nel 1981 sotto gli auspici di Mosca e dell’HVA.
Eliminazioni mirate
Contrasti
22
Dettagli
Esca
Le esche più frequenti per cooptare o infiltrare sono costituite ora dalle pro-
stitute ora dalle fiere campionarie, dall’industria scientifica e dal settore intellet-
tuale (docenti universitari,giornalisti,studiosi con elevate competenze etc). Per
quanto concerne la sessualità questa è stata — ed è — una ordinaria arma di ri-
catto da calibrare in modo diverso a seconda del cliente da manipolare.
Tradimenti
Per evitare che le defezioni possano avere conseguenze devastanti per la strut-
tura di intelligence sarebbe opportuno costruirla secondo un’ottica a comparti-
menti stagno quantomeno per contenere le perdite.
Canaglie
Carisma
Regole di base
23
1) L’assoluta necessità di infiltrarsi e di praticare il doppiogioco;
2) Mantenere il proprio avversario e il proprio alleato in uno stato di tensione
permanente;
3) Controllare il proprio territorio in modo costante e capillare;
4) Compiere una analisi fredda e disincantata dell’avversario;
5) Collaborare ad ampio spettro sia con l’intelligence estera che con quella
militare.
Tipologie di intelligence
Sistemi matematici
24
Informazione
Divario
Per quanto sofisticati possano essere gli strumenti di analisi, il disinteresse della
classe politica o la scarsa importanza attribuita dalla classe politica alla intelligence
possono rendere assolutamente vano anche il lavoro di analisi più approfondito.
Uno degli strumenti più sofisticati per la manipolazione della mente e della
informazione è stato ed è il cinema. Sia sufficiente riflettere sul ruolo rilevante
giocato dall’OWI negli USA.
Vari sono i fattori che possono costituire un pericolo reale per un servizio di
sicurezza. Fra questi vi sono sicuramente l’interferenza politica attraverso la no-
mina di persone di fiducia, durata temporale limitata dell’esecutivo o recluta-
mento non selettivo.
25
Destabilizzazione interna
Riciclaggio
Accordi trasversali
Per evitare che il dissenso diffuso all’interno di una nazione, possa rappresen-
tare un grave pericolo per la sicurezza nazionale, le schedature politiche,la infil-
trazione e la disinformazione divengono strumenti di indubbia utilità.
Precari confini
Che la demarcazione tra lecito e non sia priva di consistenza nel contesto del-
12 A mò di esempio sia sufficiente pensare alle operazioni condotte dall’MI5 nei confronti del
26
le operazioni clandestine, è ulteriormente provato dal fatto che la licenza di eli-
minare coloro che vengono considerati un pericolo per la sicurezza nazionale,
costituisce una modalità operativa tutt’altro che inusuale 15.
Dissimulare
Prevenire
Onde evitare che analisti e operativi siano sottoposti a ricatti di ordine eco-
nomico o sessuale, sarebbe auspicabile che l’indagine sul personale prendesse
forma attraverso un monitoraggio costante nel tempo.
Servizi paralleli
Per ragioni di sicurezza non è raro il caso in cui l’esecutivo emani direttive in
merito alla costituzione di servizi segreti, direttive che non vengono rese note né
agli organismi parlamentari né alla comunità ufficiale di intelligence.
15 Si pensi alla ‘‘Operazione mano rossa’’ attuata in Francia dal ’57 al ’60.
27
Controllo capillare
Calibrazione
Collaborazione
Tipologie
Nella storia del novecento due sono state fondamentalmente le tipologie di in-
telligence: quella globale (come la CIA o il KGB) e quella regionale (come il SI-
SMI). Naturalmente questa demarcazione dipende dalle finalità complessive,dalle
aree geografiche considerate e dalla ricchezza economica. (Fra l’altro il criterio de-
nominato costo-efficacia costituisce indubbiamente uno dei criteri migliori per va-
lutare la efficacia della intelligence). Accanto alla sopraindicata classificazione un
altro criterio è quello che pone l’enfasi sulle finalità del servizio, finalità che può
essere difensiva o offensiva. Infine particolarmente rilevante,per la nostra argo-
mentazione, è la distinzione tra intelligence di pace e di guerra e tra la intelligence
che opera nel contesto democratico e quella che opera nel contesto totalitario.
Scarso rilievo
Solo nei paesi nei quali l’interesse nazionale esercita una rilevante importanza
l’intelligence può avere il giusto peso e può esercitare la sua funzione in modo
realmente pregnante.
16 Alcuni esempi possiamo desumerli dal ruolo esercitato dalla Gestapo, dalla Stasi o dalla So-
vama.
28
Centralizzazione
Debolezza
Soprattutto in alcuni paesi europei dove la sicurezza delle sedi consolari e del-
le ambasciate è o scarsa o nulla, la diffidenza del personale diplomatico verso
l’intelligence dovrebbe essere rapidamente superata.
Categorie precarie
Gruppi specifici
Fiancheggiatori
Viltà
29
Doppia lealtà
Centri nevralgici
Innovazione tecnologia
Coperture
Senza rete
Esecutivo
30
Faziosità
Discrezionalità
Non c’è dubbio che rientri nella facoltà del direttore della intelligence posse-
dere l’autorizzazione nazionale per la sicurezza e porre di conseguenza il veto
sulla opportunità o meno di confermare il segreto di stato. Allo stesso modo con-
cedere o negare il nulla osta di sicurezza rientra nei pieni poteri del direttore.
Infiltrazione
Nomine
Lotte di potere
Quando le lotte di potere tra intelligence dello stesso paese o quelle all’inter-
no dello stesso servizio di sicurezza diventano di dominio pubblico, è segno che
la credibilità dell’apparato di sicurezza è andata perduta. A tutto ciò si aggiunge
la lotta spietata tra le diversi armi per riuscire a ‘‘piazzare’’ sul mercato il proprio
candidato, lotta che non risparmia una oculata disinformazione attuata con la
complicità della stampa.
31
Bilanci
Dossier
La produzione di dossier sulla vita privata ‘‘degli uomini illustri’’ non costi-
tuisce storicamente una deviazione dell’operato della intelligence ma una misura
cautelativa. Anche la esistenza di un numero elevato di documenti di siffattta na-
tura non rappresenta un tradimento dei compiti del servizio di sicurezza.
Fantasmi
Tensione
Infiltrazione
32
Archivi paralleli
Accanto alla esistenza di archivi ufficiali — sia in formato cartaceo che infor-
matico — gli apparati di intelligence predispongono personale ah hoc per la ste-
sura di archivi paralleli ufficiosi ai quali sono affidate informative non ufficial-
mente pertinenti con le finalità istituzionali.
Disparità
È indubbio che tra servizi appartenenti alla stessa nazione via sia disparità di
mezzi e personale come è altrettanto evidente che la suddetta disparità aumenti o
diminuisca a seconda delle circostanze politiche e del contesto storico.
Egemonia militare
Nell’ambito della intelligence civile — legata dunque agli affari interni — l’e-
gemonia dei vertici è stata sovente detenuta dai militari diffidenti nei confronti di
dirigenti di provenienza civile.
Equilibri
Onde evitare uno sbilanciamento di potere a favore del potere militare, l’ese-
cutivo sovente istituisce strutture di intelligence civili che finiscono per stratificar-
si su altre analoghe togliendo loro risorse e disperdendo la efficacia investigativa.
Angolazioni
Storicità
33
Domande
Respiro lungo
Una attività di intelligence altamente professionale non può non avere una
prospettiva di ampio spettro. In caso contrario, rischia di ridursi ad una attività
informativa di basso profilo e di limitata efficacia.
Informatori
L’esistenza di una rete ampia e capillare di informatori, negli ambiti più di-
versi della società civile, consente alla intelligence di avere una efficacia assai ele-
vata. Superfluo sottolineare che soprattutto nei sistemi autoritari e in quelli to-
talitari il controllo capillare del dissenso e la sua successiva eliminazione avven-
gono con rapidità. A parte ciò, gli esuli,gli emigrati e le organizzazioni criminali
sono tra le fonti più utilizzate e che — di solito — contribuiscono in modo con-
sistente a migliorare la qualità della informazione e ad anticipare gli eventi.
Limiti
Non è arduo individuare i limiti più frequenti della attività di intelligence nel-
la esistenza di una organizzazione troppo eterogenea, di una settorializzazione
del lavoro che porta alla frammentazione o ad attuare una indipendenza opera-
tiva che squaderna ogni coordinamento o infine nella assenza di un progettualità
unitaria. Tuttavia — nasconderselo è inutile — le divisioni più gravi avvengono
quando sussiste una incompatibilità ideologica e/o caratteriale fra settori dello
stesso servizio cosı̀ intesa e profonda da vanificare qualsiasi lavoro efficace.
Alternare
Sovente il lavoro di intelligence deve saper alternare una prassi cinica e spre-
giudicata con un lavoro posato e meticoloso.
34
Collaborazioni
Controspionaggio
Mosaico
La destabilizzazione etnica può costituire una delle finalità principali della at-
tività di counterintelligence in tempo di guerra. Se poi il contesto etnico è un
vero e proprio mosaico, allora la deflagrazione avrà una efficacia maggiore.
Confini e neutralità
Rotazioni
Vendite
35
Informazioni essenziali
Piani di emergenza
Matrice ideologica
Il conferimento del massimo livello di sicurezza può essere dato solo a coloro
che dimostrino una ferrea lealtà alle istituzioni da difendere.
Contesto storico
Ambiguità
Anche nella strategia difensiva di un paese in tempo di pace i confini tra le-
galità ed illegalità sono labili.
Zone grigie
I fermenti eversivi che emergono dalla società, possono essere repressi o ali-
mentati in base a determinate logiche di potere di natura trasversale rispetto ai
vertici politici usuali.
20 Persino nelle scuole di specializzazione della intelligence il contesto storico determina la esi-
stenza di correnti ideologiche.
36
Prudenza
Non deve destare alcuna sorpresa se, da parte del direttore di un servizio o di
una capo divisione, vi sia un atteggiamento politico non compromettente im-
prontato dunque alla ambiguità e alla sobrietà.
Stagnazione
Chiunque voglia rinnovare in modo rilevante una struttura cosı̀ delicata come
quella della intelligence, non può non incontrare difficoltà di ogni genere dovute
soprattutto alle sedimentazioni di potere .L’ostracismo o la normalizzazione co-
stituiscono alcune delle scelte fra le più frequenti.
Collaborazione
Centri di compensazione
Compensazione
Camuffamenti
21 Si pensi a quella stretta con Pecchioli da parte del Gen. Dalla Chiesa quando era a capo del
Nucleo speciale Antiterrorismo.
37
venta inevitabile. Il ricorso a tecniche sofisticate — come quelle usate dai servizi
bulgari, dal KGB o da parte del MOSSAD — non devono destare alcuna sor-
presa 22.
Reclutamento
Insegnamenti
Operazioni clandestine
Totalitarismo e intelligence
È indubbio che in contesti totalitari l’azione dei servizi possa raggiungere ver-
tici di amoralità — e sovente di efficienza — non eguagliabili nei contesti demo-
cratici. Venendo a cadere vincoli di ordine morale — e di ordine giuridico — la
prassi dei servizi può dispiegarsi in tutta la sua efficienza.
Traditori
22 Si pensi alla costruzione da parte di PAULKIN di una bomba nascosta in una scatola di
cioccolattini.
38
Sabotaggi
Una delle funzioni della azione clandestina è la pratica del sabotaggio delle
infrastrutture civili e militari. I servizi di sicurezza hanno storicamente contribu-
to — in modo decisivo — a trasformare l’arte del sabotaggio in una disciplina
scientifica.
Ramificazioni
Avanzamento
Strumentalizzare
Veleni
La vera natura
39
definita nè possiedono una verità incontrovertibile in materia strategica. Sia le
scelte ideologiche che quelle strategiche, devono mutare a seconda delle circo-
stanze storiche. Proprio per questo, il detto ‘veritas filia temporis’ costituisce
un presupposto che ogni operativo come ogni analista deve rispettare.
Rapidità
Interpretazione
Ridurre i costi
Concorrenza spietata
40
Senso giuridico
Ordinaria amministrazione
Solitudine
Contributi
Alleanze
Metodologie
41
Paralisi
Definizioni
Memoria
Archivi
Il supporto materiale della memoria della intelligence come è noto sono gli
archivi. La loro conservazione può spesso rappresentare la differenza tra un pro-
cesso decisionale rapido ed efficace ed un processo farraginoso, lungo e privo di
qualsiasi reale incidenza pratica.
Fattori imponderabili
42
Negoziati
Durante e dopo gli armistizi il ruolo della intelligence è decisivo sia per co-
noscere le intenzioni del nemico che per la composizione esatta delle forze.
Pianificazione
Individualismo
Eccessi
Competenze specifiche
Preconcetti
43
Vincoli
Previsione
Fallimenti limitati
Fatti
Disaccordo
Non esiste un accordo unanime sulla esatta importanza da attribuire agli ana-
listi e agli agenti sul campo soprattutto di fronte alla ampiezza delle fonti aperte e
allo loro rilevanza.
Contemporaneità
44
Diversità di linguaggi
Qualità
Interdisciplinarità
Incompletezza inevitabile
La esaustività delle informazioni non sarà mai possibile e di ciò ogni serio
professionista deve prenderne atto, onde evitare previsioni non verificabili e pri-
ve di realismo.
Demarcazione
Ogni servizio deve essere nelle condizioni di distinguere tra minaccia conven-
zionale e minaccia emergente soprattutto tenendo conto che quella attuale in
quanto asimmetrica è non lineare .Essere, per esempio, in grado di comprendere
rapidamente la pericolosità delle minacce del cyberspazio è divenuto oramai fon-
damentale 23.
45
Prevenzione
Demarcazioni logore
A differenza del passato, le fonti aperte relative alla politica estera, alla geo-
politica e alla intelligence militare e economica sono spesso più dettagliate e ap-
pronfondite di quelle segrete.
Condivisione
Importanza crescente
Nuove esigenze
24 Un importante esempio è certamente fornito dalle novità attuate da Negroponte nel 2006.
25 A tale proposito gli anlisti nipponici del JETRO hanno compreso la fondamentale impor-
tanza di attingere cruciali informazioni economiche da fonti OSINT.
26 Per esempio la cellula operativa del MOSSAD — denominata TSOMER — si è rivelata
utilissima proprio perché costituita dagli esuli ebrei almeno tanto quanto i DORMIENTI costituiti
dalla STASI.
46
Migliorare
Apparenti paradossi
Proporzionalità
Mappatura
Tipologie
47
lizzazione di istituzioni di copertura (si pensi per esempio all’ICAP cuba-
no), promozione del terrorismo per contribuire a delegittimare il nemico o
per indebolirlo logorandolo dall’interno,operazioni clandestine via gruppi
paramilitari o via forze speciali — come il TF-121 o come gli SPETSNAZ
russi — allo scopo di eliminare gli avversari;
4) servizi di sicurezza volti a proteggere personalità di rilievo da eventuali at-
tentati.
Operazioni psicologiche
Informazione e decisore
Là dove il decisore politico richiede una conoscenza strategica, il decisore mi-
litare richiede al contrario una conoscenza tattica che implica naturalmente un
lavoro di analisi e non di sintesi come per quella strategica.
48
Parte seconda
ELEMENTI DI STRATEGIA
SECONDO QIAO LIANG E WANG XIANGSUI
È indubbio che la Guerra del Golfo abbia cambiato la concezione della guer-
ra. Nonostante ciò la sua mitizzazione — assai frequente nella manualistica mi-
litare attuale — costituisce un grave errore soprattutto per la sua natura atipica
perché asimmetrica rispetto all’avversario fronteggiato.
Atipicitàdella guerra
Tecnologia informatica
La centralità della tecnologia informatica, nel contesto militare, non verrà mai
abbastanza sottolineata. (Si pensi proprio alla Guerra del Golfo) al punto che le
guerre più recenti sono divenute un teatro di sperimentazione tecnologica.
Pluralismo tecnologico
Provvisorietà
51
Essenza
Distinzioni
Proporzionalità
Anticipazione temporale
Possesso e utilizzo
Il fatto di possedere armi ad alto contenuto innovativo non implica che la éli-
te militare sia in grado di servirsene nel modo migliore.
Abbinamenti
Una vittoria può dipendere dal buon abbinamento tra diverse armi.
52
Importanza relativa della innovazione tecnologica
Costi
Qualsiasi soggettto politico che voglia mantenere o conseguire una elevata ca-
pacità innovativa nel contesto della tecnologia dovrà necessariamente disporre di
risorse economiche ingenti.
Dilatazione semantica
Mutamento di finalità
Invarianti (1)
Al di là delle innovazioni tecnologiche la scopo ultimo della nuove guerre co-
me di quelle tradizionali rimane la coercizione e la distruzione dell’avversario.
Invarianti (2)
Anche nelle guerre attuali la tricotomia soldati, armi e campo di battaglia ri-
mane invariata.
Illusioni
53
Campo di battaglia
Nel contesto classico il campo di battaglia aveva una natura lineare che ha perso
nella guerra attuale trasformandosi in pluridimensionale o addirittura omnidimen-
sionale. Mutamenti di tale natura sono determinati dalla capacità degli strateghi.
Giustapposizione
Miles
Natura dell’avversario
Nelle guerre attuali gli stati non costituiscono il solo player nell’arena inter-
nazionale in grado di attuare un’azione bellica: un gruppo terroristico, un hacker,
una ong, un finanziere spregiudicato o un movimento di protesta possono rap-
presentare un avversario.
Quadripartizione
Nel contesto della guerra attuale quattro sono le nuove direttrici che si stanno
percorrendo: la guerra informatica,la guerra chirurgica, le operazioni congiunte
e le operazioni militari diverse dalla guerra (quali la guerra commerciale, quella
finanziaria, il nuovo terrorismo, la guerra ecologica, la guerre psychologique, la
guerra del diritto internazionale etc).
54
Integrazione
Una tappa importante nella innovazione della strategia attuale è il sorgere del-
la integrazione attuata nella campagna congiunta che implica una estrema dila-
tazione del concetto di campo di battaglia.
Rivoluzione militare
Il concetto di sicurezza
Se numerosi sono stati i mutamenti nel contesto della guerra attuale altrettan-
to profondo è il mutamento avvenuto nel concetto di sicurezza che investe non
solo la dimensione territoriale ma quella economica e culturale.
Simultaneità
Assenza di coordinamento
Aggregazione
55
Tipologie
Regole
Che esistano alcune evidenti ricorrenze nelle guerre è cosa che non può de-
stare sorpresa. Vediamone alcune:
1) evitare attacchi frontali smussando l’impeto del nemico;
2) colpire obiettivi secondari;
3) sapere selezionare le armi da usare;
4) saper scegliere il momento opportuno per attaccare;
5) distribuire le forze in modo diseguale allo scopo di cogliere di sorpresa il
nemico;
6) individuare le direttirci dominanti (i mezzi dominanti da usare, gli spazi e i
tempi entro i quali dispiegare la propria azione offensiva e/o difensiva, lo sco-
po principale dell’azione bellica e infine la scelta del contesto — militare o
meno — entro il quale agire). Naturalmente la dimensione del caso — intrin-
seco alla dimensione fallibile della azione umana — aleggia come uno spettro
permanente sul campo di battaglia rendendo l’esito spesso imprevedibile.
Principi (provvisori)
56
ELEMENTI DI STRATEGIA COMPARATA
SECONDO HANDEL MICHAEL
Guerra e politica
Quanto strettamente legate siano guerra e politica lo si evince anche dalla con-
statazione che non sempre una vittoria militare equivale ad una vittoria politica.
Regole
Tecnologia
57
Natura della guerra
Morale
Concertazione
Comprendere e vincere
Diplomazia offensiva
58
Ridefinire il concetto di strategia
Non sempre il centro di gravità può essere identificato con l’insieme delle for-
ze avversarie, con la presa di possesso della capitale del nemico o con la elimi-
nazione o cattura del leader delle forze avversarie; infatti è possibile ampliare tale
concetto anche alla dimensione politico diplomatica in un’ottica preventiva ed
estenderlo alla società civile attuando una efficacia guerra psicologica. In defini-
tiva, il centro di gravità può investire sia la dimensione politico strategica che
quella operativa,può implicare la necessità della escalation e quindi della supe-
riorità numerica o al contrario può comportare l’enfasi sulle manovre diversive
e/o sulla strategia indiretta.
59
cune semplici ma essenziali costanti nel contesto della teoria della guerra: la
misura dello spazio, la valutazione della quantità di mezzi da impiegare, la
probabilità della vittoria, la chiarezza nel definire gli obiettivi, l’equipollenza
tra lo scopo militare e quello politico, la proporzionalità tra il dispendio di
forze coinvolte e lo scopo che ci si prefigge di conseguire. Tuttavia i classici
del pensiero strategico erano altresı̀ consapevoli della dimensione bifronte
della guerra: accanto all’aspetto razionale esiste infatti anche un livello irra-
zionale che può essere determinato di volta in volta dal caso,da errate valu-
tazioni di intelligence etc.
Popolo in armi
La coesione della società civile contro i sopprusi del vincitore può essere tale
da ribaltare una vittoria militare conseguita rapidamente soprattutto quando il
controllo del mare o dell’entroterra è saldamente in mano ad una minoranza po-
liticamente e militarmente attiva. Non a caso la pericolosità della guerriglia fu
ampiamente sottolineata già da Clausewitz e Jomini che — pur con enfasi diffe-
rente — individuarono un insieme di caratteristiche decisive per portare a buon
fine la guerriglia: la guerra deve essere condotta nell’entroterra del paese, deve
essere prolungata allo scopo di logorare il nemico e il teatro delle operazioni de-
ve essere il più ampio possibile. Tuttavia, sotto il profilo storico Jomini è stato in
grado di comprendere chiaramente come la guerriglia non rappresentasse solo
uno strumento ausiliario rispetto alla guerra convenzionale ma costituisse una va-
lida alternativa alla guerra tradizionale.
Intelligence
60
Il comandante
61
BIBLIOGRAFIA
63