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ANTONIOQUACQUARELLI
4
Tertulliano
ALLA CONSORTE
L'UNICITA
DELLE NOZZE
Traduzioni, introduzioni e note
a cura di Lorenzo Dattrino
1. LAVITA DI TERTULLIANO
1 Apologeticum, 37.
2 De spectaculis, 19.
3 Apologeticum, 18, 4.
Introduzione generale 7
6 A d uxorem, II,4-6.
7 Ad uxorem, II,8, 6-8.
8M. Turcan, Le mariage en question?, pp. 719-720.
12 Introduzione generale
3 . ILMONTANISMO
l
Introduzione generale 17
22Qo. 3 , 17.
23De virginibus velandis, I , 5-6.
\
Introduzione generale
l
24 Cf. De monogamia, 4 , 1.
25 De virginibus velandis, I , 4.
26Gv. 16, 12-13.
27 De virginibus velandis, I , 5.
20 Introduzione generale
28 Ibid.
29 C . Tibiletti,Inizi del millenarismo in Tevtulliano, in Annali
delia Facolt di Lettere e Filosofia, Universit di Macerata, I
(1968),p. 205.
30 I1 passo biblico sul quale Tertulliano si poggia 1 Cor. 7, 29.
Ch. Munier, S.V. Tertullien, in Dictionnaire de Spiritualit,XV, 281.
Introduzione generale
3.1. Il profetismo
45 Mt. 5.28.
Introduzione generale 27
46 1 Cor. 7 , 1.
47 De exhortatione castitatis, 9, 1-4.
48 CI. Moreschini, Exhortation la chastet (SCh 3 191, p. 169.
49 J. CI. Frdouie, Tertullten et la conversion de la culture anti-
que, Paris 1913, p. 181.
introduzione generale
5. EESEGESI
BIBLICA
73 Ibid., p. 94.
74 Ibid., pp. 96 e 97.
75 Ibid., p. 99.
76 Ibid., p. 100.
Introduzione generale 39
6. ILMATRIMONIO
81 De pudicitia, 16,24.
82 J. C1. Frdouille, La conuersion.. ., p. 297. Per tutta la questio-
ne qui esposta cf. anche P. Mattei, Tertullien: Le mariage unique,
(SCh 3431, pp. 257-261.
83 Cf. De exhortatione castitatis, 3, 6-10; De monogamia, 3, 5-6;
Depudicitia, 1, 15; 16,16-17.
84 Cf. J. CI. Frdouille, La conuersion.. ., p. 99, nota 120.
42 Introduzione generale
- carne Christi.
101 -DP - ~
4. 1-2. Trad. di C1. Moreschini, Opere scelte
di Tertulliano, Torino 1974, pp. 727-728.
102 Adversus Marcionem, 111, 1 1 , i . Trad. di C1. Moreschini, Ope-
re scelte di Tertulliano, p. 426.
48 Introduzione generale
ALLA CONSORTE
LIBRO PRIMO
15 Ibid., I , 7 , 2 .
16 C1. Rambaux, La composition..., p. 22.
17 Ibid. pp. 24-25.
18 Cf. Ch. Munier, son pouse (SCh 273), pp. 48-49.
Tertulliano
Nella eventualit che la sua morte preceda quella della moglie, Ter-
tulliano intende prevenire la sposa e porgerle dei consigli a modo di testa-
mento spirituale. E il primo consiglio proprio quello di non pensare a ri-
sposarsi, poich la prima sua preoccupazione dovr essere quella di assicu-
rarsi i beni eterni. Ed appunto in uista di questa preoccupazione che egli
intende darle opportzmi consigli. Anche il Signore aveva ricordato che, do-
po la morte e nella risurrezione fiizale, gli uomini non avranno da pensare
a nozze di sorta, ma si troveranno in una condizione simile a quella degli
angeli. Quello che ora dunque preoccupa lo scrittore non la previsione di
una sua prossima fine, ma il pensiero che la moglie possa passare a secon-
de nozze. Ed proprio questo che egli vorrebbefosse evitato.
1. Testamento spirituale
Siamo giunti a una delle pagine pi2 singolari del pensiero di Ter-
tulliano: se vero che il primo fine del matrimonio la procreazione
dei figli, proprio questo che egli, in questa pagina, tende a escludere.
Il motivo la previsione della fine del mondo ormai prossima; e allora,
perch desiderare ifigli, se siamo ormai destinati a una sorte pregna di
sofferenza, e a una sorpresa non dissimile a quella che tocc a Sodoma
e a Gomorra? La pagina molto significativa, anche perch gi prelude
all'accettazione degli insegnamenti del montanismo.
lui non importa sopprimere gli uni con la lussuria, gli altri
con la continenza (l6).
' Ibid.
Cf. Ch. Munier, son pouse (SCh 273), p. 11.
4
Cf. P.A. Gramaglia, Tertulliano: il matrimonio nel cristianesi-
5
mo preniceno, Roma 1988, p. 290, nota 9.
Alla consorte, Libro Il, Introduzione 85
6 1 Cor. 7,39.
7 1 Cor. 7, 12-14.
8 A d uxorem, I I , 2 , 2 .
9 Cf. A d uxorem, II,2,3-4.
86 Tertulliano
10 Ad uxorem, II,2,6.
11 Cf. Ad uxorem, II,3,1.
12 Cf. Ad uxorem, 11, CC. 3-5.
13 Ch. Munier, A son pouse (SCh 273), p. 57.
Alla consorte, 11, 1, 1 87
1 Cor. 7, 12-14.
Alla consorte, 11, 2, 2-3
23 1 Cor. 15,33.
(3) Per TertuUiano pare che le relazioni matrimoniali si giustifi-
chino solo in quanto necessarie per la procreazione, e devono essere
guidate dalla moderazione, come cosa che si svolge sotto lo sguardo
di Dio. Di qui la riprovazione per i segreti dell'intimit coniugale,
che si tramutano in atti vergognosi.
Alla consorte, Ii, 4, 1-2 97
(4) Prendeva il nome di statio, nei primi secoli della Chiesa, l'as-
semblea, nelia quale i cristiani, riuniti insieme, pregavano stando in
piedi.
(5) Cf. l Cor. 11,20. Si accenna alla calunnia pagana verso i cri-
stiani accusati di uccidere i bambini e di cibarsi di carne umana.
98 Tertulliano
rito, per, per quanto ben disposto, non potr tutto ignora-
re; d'altra parte, se egli non tale, e dovendosi allora tutto
celare a lui, lo si dovr pure temere. Ne segue quindi che,
poich la Scrittura ci d questi due precetti, di servire il Si-
gnore tanto senza la consapevolezza di altri25, quanto senza
sofferenza da parte nostra 26, non ha importanza in quale
parte tu incorra nella colpa, sia che tuo marito venga a co-
noscere quello che tuvseie quello che tu fai nel caso che egli
sia ben disposto; sia che tu cada in conflitto con te stessa,
cercando di nascondergli quello che tu sei e quello che tu
fai, nel caso che egli non lo tolleri.
(8) Cf. 1 Pt. 3, 1-2. Tertulliano non insiste nel mettere in evi-
denza se, dei due coniugi, abbia maggior influenza, per il bene dei
familiari, la conversione della moglie o del marito.
104 Tertulliano
35 Cf. Lc. 6,20; Mt. 5,3. 36 Cf. Gen. 2,24; Mt. 19,6; 1 Cor.
6, 16.
Alla consorte, 11, 8, 7-9 107
1 De monogamia, 1 , 2 .
2 Cf. De monogamia, 1 , 1.
3 De monogamia, 1,3.
112 L'unicit delle nozze, Introduzione
4 De monogamia, 2, 1.
5 J. CI. Frdouille, La conversion..., p. 291.
6 Gv. 16, 12-13.
7 1 Cor. 7,29; Qo. 3, 17.
L'unicit delle nozze, Introduzione 113
8 De monogamia, 3,9.
9 De idololatria, 18, 4. Cf. J. CI. Frdoude, La conversion ...,
pp. 296-297. Circa la Storia della salvezza progressiva, vedi L. Dattri-
no, S.V.Salvezza, in Diz. Scienze Storiche, pp. 716-728.
10 De mon,ogamia, 3, 1; 8, 10. Cf. CI. Rambaux, La composition.. .,
in Revue des Etudes Augustiniennes, 23 (1977), p. 22.
11 Cf. C1. Rambaux, La composition..., in Revue des tudes
Augustiniennes, 23 (1977), p. 23.
114 L'unicit delle nozze, Introduzione
14 De monogamia, 5, 1.
17 Ef. 5,32.
16 De monogamia,5,7.
17 Per la discussione di questa questione, vedi Introduzione ge-
nerale, 5: L'esegesi biblica.
116 L'unicit delle nozze, Introduzione
r
1
;
stanze e per momentanea condiscendenza, non come norma41.
Con i nuovi tempi e con la presenza del Paraclito, il fine e i
mezzi sono del tutto nuovi Infatti, in alcuni casi, l'Apostolo
stesso ha derogato alle norme da lui stabilite, come quando fe-
1 ce circoncidere Timoteo42. Quanto alle seconde nozze, si tratta-
va di cristiani appena arrivati alla fede, immaturi e bisognosi di
comprensione, in attesa di precetti solidi. Da parte sua Cristo
aveva abolito quanto Mos aveva permesso per la durezza del
cuore, e cosi aveva ricondotto le cose com'erano all'inizio. Per-
ch, allora, il Paraclito non avrebbe dovuto introdurre l'ultima
perfezione, superando le debolezze della carne? Pertanto, <<se
giusto che il matrimonio non venga sciolto, sar pure onesto
che esso non venga duplicdto43.
Eppure, ripete il Nostro, si continua ancora, contro le
disposizioni di Paolo, a far valere i diritti della debolezza del-
la carne e a pretendere le seconde nozze. Ma si tratta di sem-
plici pretesti, perch la possibilit di superare I'infermit del-
la carne stata concessa. Fu detto infitti: <<Lacarne debole,
ma lo Spirito pronto 44. E in realt lo Spirito deve vincere
le carne in modo che ci che debole ceda di fronte a chi
pi2 forte>>45: si tratta, dopo tutto, di una scelta lasciata alla li-
bert di ognuno, proprio perch ognuno sia cosciente delle
proprie responsabilit.
Ed ecco la ripresa con nuovi argomenti. Quanto stato
detto finora dovrebbe dimostrare che i montanisti non adot-
tano la durezza del cuore, nel pretendere l'unicit del matri-
monio, e nemmeno cadono in una eresia. Si ritorna, sempli-
cemente, come si vede, all'impostazione iniziale. Una cosa
vietare il matrimonio, unaltra stabilire un termine allo spo-
sarsi, protesta Tertulliano 46. Detto questo, ecco una contro-
11 1 Cor. 7, 9. 12 Ibid.
un'altra, dall'altra parte costringe appunto a ritenerla sen-
z'altro un bene. Indubbiamente, meglio perdere un occhio
solo che perderli tutti e due. Se tuttavia ti astieni dal metterli
a confronto l'uno con l'altro, non risulter che meglio avere
un occhio solo, proprio perch questo non certo un bene.
Che cosa concludere allora, visto che l'Apostolo concede
ogni condiscendenza sotto la propria responsabilit, vale a
dire, tenendo presente la mentalit degh uomini, e rifacendo-
si a quella necessit di cui abbiamo gi fatto parola, visto che
era meglio sposarsi piuttosto che bruciare?
'7 Cf. 1 Pt. 1, 16; Lev. 11, 44; 19, 2; 20, 7. 18 Qo. 3, 17.
l9 Cf. l Cor. 7,29.
(3) questa un'indicazione preziosa, anche se un po' sommaria.
Se la prima epistola ai Corinti fu scritta intorno al 57, il trattato De
monogamia va collocato intorno al 217. Abbiamo qui una manifesta
allusione alla totale adesione di Tertdiano al montanismo. 11numero
160 non va preso in senso aritmetico, preciso.
132 Tertulliano
glie, come pure i loro figli, nell'unicit delle nozze. Anche ri-
spetto agli stessi animali risulta osservata la monogamia, affin-
ch perfino le bestie non nascessero da relazioni disoneste. Di
tutte le bestie d'ogni carne Dio cos ordin: Farai entrare
una coppia dentro l'arca, perch esse vivano assieme a te; sa-
ranno maschio e femmina; degli animah che volano, secondo
la loro specie, e di tutti quelli che strisciano suila terra, secon-
do la loro specie, due, fra tutti, maschio e femmina, entreran-
no dentro assieme a te 24. In base d o stesso criterio Iddio
comanda pure che siano scelte, due a due, sette specie di ani-
mali, maschio e femmina, rispettivamente, uno solo con una
sola a.Dovrei dunque dire di pi? Perfino per gli uccelii im-
ped l'ingresso nell'arca ai maschi assieme a due femmine.
tare che noi siamo stati riportati da Cristo appunto agli inizi,
ed proprio questo che egli ha affermato riguardo alla que-
stione del ripudio, dichiarando che il ripudio era stato per-
messo da Mos a causa della durezza del loro cuore, ma che
all'inizio non era stato cos26 egli, fuori d'ogni dubbio, ripor-
ta I'indissolubilit del matrimonio ai primordi dell'urnanit.
30 1 Cor. 15.46.
138 Tertulltano
31 Ef. 5,32.
L'unicit delle nozze, 6, 1
j2 Cf. Mt. 23,9; Lc. 3,8; Gv. 8,39; Giac. 2,21. 33 1 Cor. 4, 15.
34 Ga1.3,6-7; Rom. 4,3; cf. Gen. 15,6.
140 Tertulliano
35 Cf. Gen. 16, lss.; 17, lss. 36 Cf. Gen. 15, 6. 37 Cf.
Rom. 4, 11. 38 Cf. Gen. 17,4-5.
L'unicit delle nozze, 6, 3-4 141
40 Cf. Mt. 5 , 17. 41 Cf. Atti 15, 10. 42 Cf. Mt. 5,20.
L'unicit delle nozze, 7, 2-4 143
51 Cf. Lev. 21, 14. 52 Cf. Lev. 22, 13. 53 Es. 20, 13.
54 Gal. 3,27.
(8) Lev. 20,21. I1 legislatore non tiene conto qui del levirato (L.
Moraldi, IL Levitico, in La Sacra Bibbia, Torino 1964, p. 294).
per il Padre suo, secondo le parole di Giovanni55. In realt,
nel fatto che egli stesso richiami quel giovane che si preoc-
cupava d'essere presente alle esequie del padre 56 dimostra
che noi siamo da lui chiamati per essere sacerdoti, ma nel
numero di quelli, ai quali la Legge vietava di essere presenti
alla sepoltura dei loro parenti, cos come detto: I1 sacer-
dote non si accoster ad alcun cadavere e non si render
impuro n per il padre n per la madre>'.
4. L'esempio di Pietro
Tali dunque furono i testimoni che il Signore, ancora
bambino, ebbe per s; altri, da adulto, non ne ebbe. Mi rie-
sce infatti di trovare unicamente Pietro gi sposato per l'ac-
cenno che viene fatto alla suocera61. Ritengo che egli sia sta-
to monogamo in vista della Chiesa, dato che, dietro il suo
esempio, la Chiesa avrebbe istituito ogni grado della sua
struttura, scegliendone i rappresentanti in seno ai monoga-
mi. Gli altri discepoli, non trovando che fossero sposati, mi
necessario supporli o non sposati oppure continenti.
79 1 Cor. 6, 18.
154 Tertulliano
81 Mt. 22, 30. 82 Cf. Gv. 17, I l e 21; Gal. 3, 28. 83 Cf.
Gv. 14,2. Cf. Mt. 20, 10; 1 Cor. 3 , 8. Cf. Mt. 19,6.
nella sfera del suo spirito, e un altro pure nell'ambito del suo
corpo, ma questo appunto quello che costituisce l'adulterio,
la mente di una donna rivolta d'indirizzo di due uomini.
10. Ogni vedova, nel caso voglia sposarsi, potr farlo soltanto
con un cristiano
XII
CAPITOLO
110 Cf. 1 Tim. 3, 2.12; Tit. 1, 6. 111 Cf. Gv. 17, 11 e 21;
Gal. 3 , 28. 112 Cf. Ap. 1, 6; 5, 10.
L'unicit delle nozze, 12, 2-4 167
CAPITOLO
XIII
Ecco ora il tentativo di rispondere a una obiezione avanzata dai
supposti avversari e derivata dallo stesso san Paolo, allorch egli propone
alle giovani vedove di risposarsi. Come interpretare dunque la proibizio-
ne alle seconde nozze? Cos egli risponde: stando a una espressione
dell'Apostolo, vero che egli propone le seconde nozze, tenendo conto
per d'una premessa. Nelle rigbe precedenti egli presenta le giovani vedo-
ve, a cui si rivolge, non certo in modo lusinghiero: Pet le rende instabili
e poco serie, e come gi in altra parte della Lettera, meglio sposarsi che
bruciare>>.Ed qui che Tertulliano appare ancora una volta troppo rigi-
do, calcando eccessivamente il senso letterale: dalle parole di Paolo che
egli ricava una legge assoluta: non ci si deve risposare. Resta vero, invece,
che il suggerimento delPApostolo ha valore di rimedio e non di precetto.
CAPITOLOXIV
1. Tertulliano Paolo
stumanza dei Giudei (20): eppure era lui che aveva rimpro-
verato i Galati che si comportavano secondo le prescrizioni
della Legge (21).
119 1 Cor. 9, 22; Gai. 4, 19. 120 Cf. 1 Tess. 2, 7. 121 Cf.
1 Cor. 7 , 6 . 122 Cf. Deut. 24, 1; Mt. 19,8. 123 Cf. ibid.
coloro che facevano divieto di certi cibi che Dio stesso aveva
creati 129. Noi pertanto, nel vietare le seconde nozze, non
aboliamo il matrimonio pi di quanto comporti vietare certi
cibi, solo perch pratichiamo il digiuno con pi frequenza.
CAPITOLO
XVI
131 Cf. 2 Cor. 12, 10. 132 Cf. Mt. 6, 25-34. '33 Cf. Mt.
6,26-30; Lc. 12,24-28.
(25) Accenno a Ermogene gnostico (11-111 sec.). Visse in Siria,
poi a Cartagine, dove esercit anche la pittura. Contro di lui Tertul-
liano scrisse l'opera Adversus Hermogenem.
(26) E difficile intendere il vero senso di questa espressione:
Uomo sempre pronto a fuggire pu significare fuggire davanti al
pericolo deila persecuzione, oppure essere sempre pronti, in vista
d'una morte improwisa.
(27) E noto il permesso, per i cristiani, d'avere una donna ad ac-
L'unicit delle nozze, 16, 4-5
'34 Cf. Gen. 19, 26; Lc. 17, 31-32. l35 Cf. Lc. 17, 28-29.
Cf. Mt. 24,37-39; Lc. 17,26-27. l37 1s. 22,13; cf. 1 Cor. 15,32.
CAPITOLO
XVII
(32) Allusione al culto del bue Api, venerato dagli Egiziani che
lo assimilavano al sole.
(33) I1 Mattei scrive: E chiaro, in questo passaggio, che, se il
peccato originale non ebbe origine da motivi sessuali, nella mente di
Tertulliano ebbe per, come conseguenza, quella d'aprire gli occhi
dei nostri progenitori e di far loro sentire il peso deila concupiscen-
za. I1 matrimonio appare solo dopo la loro cacciata. I1 paradiso fu un
paradiso di santit, vale a dire, secondo la mente di Tertulliano, di
verginit (P. Mattei, Tertullien: Le mariage unique, Introduction,
pp. 60-61).
BIBLIOGRAFIA
Romani
Marco
Luca
1 Corinti
Giovanni
Indice scritturistico
Filippesi
2 Corinti Giacomo
2,21: 139
Colossesi
I Pietro
l , 16: 131
3, 1-2: 103
1 Tessalonicesi 3,2: 102
l Giovanni
l Timoteo 2, 16: 71
3,3: 130
Apocalisse
INDICE GENERALE
Tertulliano
ALLA CONSORTE
LIBROPRIMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . >> 55
Introduzione .................. >> 55
Capitolo I . . . .................
. >> 62
Capitolo I1 . . . .................
. >> 64
Capitolo I11 . . .................
. >> 66
Capitolo IV . . .................
. >> 70
CapitoloV . . . .................
. >> 73
CapitoloVI . . .................
. >> 75
198 Indice generale
LIBROSECONDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . >> 83
Introduzione . . . . .............. >> 83
Capitolo1 . . . . . . . .............. >> 87
Capitolo I1 . . . . . . . .............. > 89
Capitolo I11 . . . . . . .............. >> 94
Capitolo IV . . . . . . .............. >> 96
Capitolo V . . . . . . . .... .......... >> 98
Capitolo VI . . . . . . .............. >> 100
CapitoloVII . . . . . . .............. >> 101
CapitoloVIII . . . . . .............. >> 103
Tertulliano
L'UNICIT DELLE NOZZE
introduzione . . . .
.............. >> 111
Capitolo I . . . . . . .
.............. >> 123
Capitolo I1 . . . . . . .
.............. >> 124
Capitolo 111 . . . . . .
.............. >> 127
Capitolo IV . . . . . .
.............. >> 132
Capitolo V . . . . . . .
.............. >> 135
CapitoloVI . . . . . .
.............. >> 139
Capitolo VI1 . . . . . .
.............. >> 142
Capitolo VI11 . . . . .
.............. >> 146
CapitoloIX . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . >> 150
Capitolo X . . . . . . .
.............. >> 154
CapitoloXI . . . . . .
.............. >> 158
Capitolo XII . . . ................. >> 165
Capitolo XIII . . ................. >> 168
Capitolo XIV . . ................. >> 171
Capitolo XV . . . ...-.
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>> 175
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Indice generale 199