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Home Teologia Il mistero del male spiegato da un angelo
Il mistero del male spiegato da un angelo
Scritto da Venite ad Me, sezione: Teologia 1358 0
Tratto dai Quaderni della mistica italiana Maria Valtorta, Gennaio 1945.
Mentre lavoro dago, contemplo mentalmente la figura morale di Ges Cristo. Penso che se potessi avere un quadro dipinto di
Lui, secondo le mie indicazioni e perci il pi vicino possibile a quale era il suo Ss. Volto dUomo, vorrei fargli scrivere sotto una
frase che fosse tutto ci che era Ges di Nazaret.
Penso a Venite a Me, a io sono la Via Verit -Vita, a Son io, non temete. Ma sento che non ancora ci che lanima mia
vuole per indicare il Cristo.
Mi appare allora il mio angelo custode, Azaria, che mi parla:
Ges il Compendio dellamore dei Tre. Ges il Compendio di ci che la Ss. Trinit e Unit di Dio. la Perfezione dei Tre
compendiata in Uno solo. linfinita, multiforme Perfezione compendiata in Ges.
Un abisso di Perfezione davanti al quale si prostrano adorando le milizie celesti e le beate moltitudini del Paradiso. Un abisso
di Amore che pot essere, e pu essere, compreso e accettato solo da coloro che posseggono amore.
Onde qui si spiega come pot divenire spirito del male lArcangelo che era spirito benigno e santo. Ma non santo al punto da
esser tutto amore.
la misura dellamore, che uno ha in s, che d la misura della sua perfezione e della sua refrattariet ad ogni corruzione.
Quando lamore completo, nulla pi pu entrare a corrompere.
La molecola che non ama breccia facile per linfiltrarsi dei primi elementi che non sono amore. Ed essi sforzano, allargano e
allagano e sommergono gli elementi buoni, fino ad ucciderli. Lucifero aveva una incompleta misura damore. Il compiacimento
di s occupava uno spazio in lui, uno spazio in cui non poteva essere amore. E fu la breccia per la quale entr, rovinosa, la sua
depravazione.
Non pot, per essa, comprendere ed accettare il Cristo-Amore, Compendio dellinfinito, unico, trino Amore.
E che al giorno attuale pi sia vasta leresia che nega lUmanit Divina della Seconda Persona e fa di Lui un semplice uomo
buono e saggio, si spiega facilmente con questa chiave: la mancanza di amore nel cuore umano, lincapacit di amore, la
povert del possesso damore.
Osserva, anima mia, che, sia nel tempo di Cristo come poi nella sua ra, due furono sempre i punti in cui pi si impunt
lintelletto protervo delluomo che non pu credere se non umile e se non amoroso: che il Cristo fosse Dio e Uomo e facente
azioni unicamente spirituali e per le quali fu odiato anche dai suoi pi intimi e perci tradito, e che abbia creato il Sacramento
dellAmore.
Allora, ora, sempre, i senza amore ereticamente dissero e diranno che Dio non pu essere in Ges e che Ges non pu
essere nella Ss. adorabile Eucarestia.
Perci, anima mia, se avessi a fare scrivere una parola sotto leffigie dellUomo-Dio, dovresti fare scrivere: io sono il Compendio
dellAmore.
E S. Azaria tace, adorando.
Che pace! Che pace in me, che luce, che sensazione di benessere mentale, di un pensiero che si acquieta per una risposta
che lo persuade totalmente, si fanno durante e dopo la lezione angelica!
Col mio tesoro chiudo il quaderno e torno al lavoro manuale mentre la mente contempla la lezione avuta.
Rileggo pi tardi, medito e mi impunto sulla frase: Lucifero non santo al punto da essere tutto amore. Nel concetto sublime che
ho io degli angeli non riesco a capire come uno spirito quale lo spirito che angelo abbia potuto avere manchevolezze.
sempre stato un invincibile stupore il mio davanti al peccato degli angeli! E mai nessuno mi ha dato una spiegazione che mi
persuadesse del
come degli esseri spirituali, creati dal volere perfetto di Dio, in un creato dal quale mancava lelemento Male che ancora non si
era formato, contemplanti leterna Perfezione, e quella sola, abbiano potuto peccare.
Ora la frase: non santo da essere tutto amore mi arresta, suscitando di nuovo il mio: Come pot essere ci?.
S. Azaria mi dice: Gli angeli sono superiori agli uomini. Dico uomini per dire gli esseri cos chiamati, composti di materia e di
spirito. Allora siamo superiori noi, tutto spirito. Ma ricorda che quando nelluomo vive la Grazia e circola il Sangue del Mistico
Corpo il cui capo Cristo, mentre i sette Sacramenti lo corroborano dalla nascita alla morte, per ogni stato e per ogni fase della
vita, allora in voi, templi vivi del Signore, noi vediamo il Signore e adoriamo Egli in voi, e allora voi siete superiori a noi, altri
Cristi siete, e avete ci che detto Pane degli angeli ma solo degli uomini Pane.
Mistica, insaziata fame dEucarestia che in noi e che ci fa stringere a voi, quando di Essa vi nutrite, per sentire la fragranza
divina di questo Cibo perfetto!
Ma, per tornare al punto iniziale, ti dico che negli angeli, diversi in natura e perfezione a voi, vi , come in voi, libert di volere.
Dio nulla ha creato di schiavo.
In origine nel creato non era che Ordine. Ma lOrdine non esclude la libert. Anzi nellOrdine perfetta libert. Nellordine non
neppure, ad essere costrittrice, la paura di uninvasione, di unintrusione, di unanarchia di altre volont che possano produrre
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collusioni e rovine penetrando nellorbita e nella traiettoria di altri esseri o cose create.
Cos era lUniverso tutto, prima che Lucifero abusasse della sua libert e con volont propria mettesse in s disordine di
passioni per creare disordine nellOrdine perfetto. Se fosse stato tutto amore, non avrebbe avuto posto in s per altro che non
fosse amore. Invece ebbe posto per la superbia che potrebbe dirsi: il disordine dellintelletto.
Dio avrebbe potuto impedire questo fatto? Si. Ma perch violentare la volont libera del bellissimo, intelligentissimo arcangelo?
Non avrebbe allora Lui stesso, il Giustissimo, messo disordine nellordinato suo Pensiero, non pi volendo ci che prima aveva
voluto, ossia la libert dellarcangelo? Dio non oppresse lo spirito turbato per metterlo con violenza nella impossibilit di
peccare.
Il suo non peccare non avrebbe avuto allora nessun merito. Anche per noi fu necessario il saper volere il Bene per continuare
a meritare di godere la vista di Dio, Beatitudine infinita!
Dio, come aveva voluto al suo fianco nelle prime operazioni creative larcangelo sublime, e lo volle cognito del futuro della
creazione damore, cos lo volle cognito delladorabile e dolorosa necessit che il suo peccato avrebbe imposto a Dio:
lincarnazione e Morte di un Dio per controbilanciare la rovina del Peccato che si sarebbe creato se Lucifero non avesse vinto la
superbia in se stesso.
LAmore non poteva che parlare questo linguaggio.
Il primo annichilimento di Dio in questo atto di voler piegare dolcemente il superbo, supplicandolo quasi, con la visione di ci
che la sua superbia avrebbe imposto a Dio, a non peccare, per portare altri a peccare. Era atto di amore.
Lucifero, gi insatanassato, lo prese per paura, debolezza e affronto, per dichiarazione di guerra; e guerra mosse contro il
Perfettissimo dicendo: Tu sei? io pure sono. Ci che Tu hai fatto, per me lhai fatto. Non c Dio. E se un Dio c, io sono. Io mi
adoro. Io ti abborro. Io mi rifiuto di riconoscere per mio Signore chi non mi sa vincere. Non mi dovevi creare cos perfetto se non
volevi rivali. Ora io sono e ti sono contro. Vincimi, se puoi. Ma non ti temo. Io pure creer; e per me tremer il tuo Creato perch
io lo scroller come brandello di nuvola presa dai venti, perch ti odio e voglio distruggere ci che tuo per creare sulle rovine
ci che sar mio. Non conosco e non riconosco nessunaltra potenza allinfuori di me. E non adoro pi, non adoro pi, non adoro
pi altro che me stesso.
Veramente allora nel Creato, in tutto il Creato, dallimo al profondo, fu una convulsione orrenda per lorrore delle sacrileghe
parole. Una convulsione quale non sar alla fine del Creato.
E nacque da essa linferno, il regno dellOdio.
Anima mia, comprendi come nacque il Male? Dalla volont libera, e rispettata tale da Dio, di uno che non era tutto amore. E
credi che, su ogni colpa che dallora commessa, questo giudizio: Qui non tutto amore. Lamore completo interdice il
peccare. E senza sforzo. Non fatica, chi ama, a raggiungere la giustizia!
Lamore lo porta alto sopra tutti i fanghi e i pericoli, e lo purifica dattimo in attimo delle imperfezioni appena apparenti che
ancora ci sono nellultimo grado della santit consumata, in quello stato in cui lo spirito cos progredito da essere veramente re,
gi unito con spirituale connubio al suo Signore, godendo di un sol grado meno ci che la vita dei beati in Cielo, tanto Dio si
dona e si svela al suo figlio benedetto.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo.

TAG Maria Valtorta, satana

AUTORE: VENITE AD ME
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