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PESCA ALLINGLESE

La pesca allinglese (english style) viene cosi chiamata perch furono gli inglesi che,
per primi, utilizzarono questa tecnica. E chiamata anche pesca con il billy in onore al suo
inventore: linglese Billy Lane. La sua consacrazione avvenne nel 1963 quando Billy Lane
vinse il campionato del mondo individuale; un successo ripetuto nel 1969 da Robin Harris e,
in anni pi recenti, dai notissimi campioni inglesi Tom Pickering e Bob Nudd. Questi sono
balzati alla ribalta mondiale impiegando quello strano galleggiante che, fuori dallacqua,
penzola a testa in gi sulla lenza. In Italia la sua diffusione avvenne negli anni ottanta (1985)
quando gli inglesi, con questa pesca, vinsero il mondiale per nazioni, sullArno a Firenze.
Attualmente i nostri agonisti hanno assimilato, in pochi anni ed alla perfezione, la nuova
tecnica vincendo molte competizioni anche a livello mondiale. I campi di Ostellato, Anita ed
Arno a Firenze si sono rivelati particolarmente idonei per svolgere questo tipo di pesca.
La pesca allinglese ormai diventata parte integrante del bagaglio tecnico di ogni
pescatore che si dedichi alle gare.

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TECNICA DI LANCIO
La tecnica di lancio molto semplice, tuttavia bisogna saperla applicare alla perfezione.
Richiede molta esercitazione ed allenamento sul campo per acquisire famigliarit con gli
attrezzi. Esistono diversi metodi di lancio. Il pi classico quello tipo bolognese che tutti noi
pescatori sappiamo fare. Tuttavia presenta un difetto nei lanci a lunga distanza: impreciso.
Per apprendere la pesca allinglese importante saper lanciare nel modo classico. La tecnica
di lancio deve essere curata anche nei minimi particolari e non bisogna mai lasciare nulla al
caso; ogni azione deve essere ben coordinata e per fare questo bisogna esercitarsi (farsi la
mano). Per apprendere bene bisogna allenarsi, farsi aiutare dai pescatori pi esperti per
correggere le azioni di lancio. Talvolta i lanci che facciamo sembrano giusti, tuttavia
analizzati da coloro che sono pi esperti possono risultare scoordinati. Il metodo migliore per
apprendere bene questa tecnica consiste nel provare e riprovare continuamente, senza
stancarsi.
La collaborazione di altri pescatori consente di migliorare la tecnica del lancio che deve
essere molto preciso e, nel contempo, deve risultare morbido. Se viene eseguito alla
perfezione difficilmente si formeranno garbugli nel basso di lenza.
Di seguito sono descritte le varie fasi di lancio. La visione delle foto aiuter a
comprendere i vari passaggi.

1 fase: Stendere bene la lenza in avanti con la canna per preparare il lancio.

2 fase: Posizionare il galleggiante a venti centimetri dal cimino.

3 fase: Impugnare la canna con due mani per aumentare la forza di spinta.
4 fase: Spostare la lenza alle spalle facendole compiere un arco sopra la testa.

5 fase: Quando si sente il peso del galleggiante sul cimino della canna,
frustare in avanti.

6 fase: Inclinare la canna in avanti in modo che il filo fuoriesca senza creare attriti
nei passanti della canna.

7 fase: A fine lancio frenare la corsa del galleggiante in modo da stendere la


lenza in avanti.

8 fase: Recuperare filo per metterlo in tensione tenendo il cimino immerso


nellacqua.

9 fase: Strappare di lato, o in avanti, la canna per affondare il filo.

10 fase: Appoggiare la canna al Rod Rest con il cimino il pi vicino possibile


allacqua.

Quelle sopra descritte sono le dieci fasi per effettuare il lancio nel migliore dei modi.

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LE LENZE
Come costruire una lenza
La costruzione delle lenze, per la pesca allinglese, pi semplice di quanto si possa
immaginare. Agli inizi di questa tecnica si impiegava solo il galleggiante tipo Waggler
costruito da una semplice penna di pavone (lunghezza circa 40 centimetri). Sul nylon del
mulinello venivano applicati due o pi pallettoni di piombo tenero che agivano anche da
fermo per il galleggiante, un terminale molto lungo (circa 60 centimetri) ed alcuni pallini di
piombo servivano per portare la lenza in pesca. Attualmente la tecnica molto migliorata ed i
galleggianti hanno subito unenorme evoluzione (si veda capitolo galleggianti).
La piombatura, che serve per costruire le lenze, caratterizzata in due tipi: piombatura
passiva e piombatura attiva.

Piombatura passiva
Serve unicamente per la taratura del galleggiante; i famosi pallettoni di piombo sono
stati sostituiti, nei galleggianti moderni, con delle rondelle piombate incorporate alla base dei
galleggianti stessi: togliendo oppure aggiungendo le rondelle si varia la portata della lenza. Il
bulk di piombi per la costruzione di lenze scorrevoli parte integrante della piombatura
passiva.

Piombatura attiva
Serve per portare e tenere la lenza in pesca alla profondit voluta; in questi ultimi tempi
la piombatura attiva viene fatta solo con il peso di una girella per aumentare la sensibilit
della lenza, in particolare quando si pesca a mezzacqua.

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Dopo avere analizzato la funzione dei piombi nella costruzione delle lenze esaminiamo
alcuni tipi di lenza. Quelle che in seguito vengono descritte sono solo alcune delle pi
comuni; molte altre vengono costruite in base alla tipologia del posto di pesca, laghi o canali.
In questi luoghi consuetudine impiegare lenze appropriate preparate specificatamente dai
pescatori locali o abitudinari. E consigliabile, quindi, osservarli attentamente per
comprendere la tecnica che pi si adatta al posto di pesca.

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Lenza per cavedani
Pescando con il waggler (penna di pavone), ideale per la pesca del cavedano nei laghi,
per la piombatura attiva si usa solo il peso della girella ed un terminale molto lungo (60/80
centimetri). Lattacco al galleggiante deve essere fisso, per la pesca a mezzacqua. Per lo
scorrevole si forma un bulk da 2 o 3 grammi posizionato ad almeno tre metri dalla girella.
(Dis.A).

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Lenza per carpe & carassi
Appoggiare lesca sul fondo ancora il modo migliore per insidiare carpe e carassi.
Esaminando le lenze appropriate per questa pesca se ne individuano due tipi: una con attacco
fisso ed una con attacco scorrevole.
Le lenze con attacco fisso del galleggiante al nylon del mulinello sono sempre in
contatto diretto con la canna ed hanno una migliore governabilit nellazione di pesca.
Esaminiamo la lenza con attacco fisso, a partire dallalto: tre pallini, dal n 8 al n 5,
subito sotto il galleggiante; alla profondit di pesca limmancabile girella e poco sopra tre
pallini dellotto distanziati di un centimetro tra loro. Un terminale munito di treccia, la cui
lunghezza non deve essere inferiore a 30 centimetri, completa il tutto.
Nota: i pallini che vengono posti subito sotto il galleggiante hanno una duplice
funzione: la prima quella di tarare il galleggiante mentre la seconda consente, durante la
pesca, di togliere uno o pi pallini per adeguare la taratura. E noto che, dopo qualche ora di
pesca, la balsa, a contatto con lacqua, assorbe umidit diminuendo la portata. Togliendo un
pallino si ripristina la taratura. (Dis. B1).
La lenza con attacco scorrevole del galleggiante risulta molto utile in particolari
condizioni; lacqua completamente ferma e vi assenza di vento. Esaminiamo la lenza a
partire dallalto: uno stopper (filo di cotone o di nylon), una perlina, un galleggiante e, a
seguire, cinque pallini del numero 4. Alla profondit di pesca collocare limmancabile girella
e, poco sopra, tre pallini del numero 8 distanziati di un centimetro tra di loro. Un terminale
munito di treccia, la cui lunghezza non deve essere inferiore a 30 centimetri, completa la
lenza. (Dis. B2).
Alcuni pescatori impiegano come stopper un pallino di piombo dello stesso diametro
del bulk.
Nota: le lenze di questo tipo non vengono costruite per pescare in profondit. Questo
tipo di scorrevole ha una funzione ben precisa che ora esaminiamo: il tratto di filo in cui il
galleggiante scorre deve avere una lunghezza minima di 30 e massima di 50 centimetri. Il
bulk, formato da 5 pallini del numero 4, ha un peso complessivo di circa 0,9 grammi e serve a
dare stabilit al galleggiante; tuttavia la sua funzione principale quella di sollevare lesca dal
fondo, quando si fanno gli inviti, per poi farla scendere lentamente. Questo tipo di invito
molto utilizzato nella pesca con la roubaisienne che offre il maggior numero di catture
specialmente quando la presenza di pesci molto scarsa.
Molti pescatori usano mettere come stopper un pallino dello stesso tipo di quelli usati
come bulk in quanto ritengono che rallenti ancor pi la discesa dellesca. In questo caso i
pareri sono discordi, tuttavia certo che quando si recupera la lenza per prepararla al lancio il
pallino si ferma contro lapicale del cimino della canna; se non ben stretto, a lungo andare,
tende a spostarsi variando cosi la profondit di pesca.
Importante: gli inviti vanno fatti esclusivamente recuperando filo con il mulinello e
tenendo il cimino della canna immerso nellacqua.
Le lenze sopra descritte possono essere utilizzate in tutti i canali con acqua ferma o con
una corrente lenta. Laltezza del fondo non deve superare la lunghezza della canna; lo stesso
discorso vale anche per i laghetti adibiti a pesca sportiva.

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Lenze standard
La lenza di seguito descritta, definita tutto fare, si pu utilizzare in quasi tutti canali:
con acque ferme, con corrente lenta e nei laghi con fondali pari alla lunghezza della canna. La
lenza pu essere fatta sia per galleggianti fissi sia scorrevoli.
Esaminiamo la lenza con attacco fisso, a partire dallalto: tre pallini dal n 8 al n 5,
subito sotto il galleggiante; alla profondit di pesca collocare limmancabile girella e, a 50
centimetri sopra, due pallini del numero 8. Il terminale lungo 40 centimetri.
Esaminiamo la lenza con attacco scorrevole, sempre a partire dallalto: uno stopper fatto
con filo di cotone o dello stesso filo di nylon, un galleggiante e a seguire cinque pallini del
numero 4. Alla profondit di pesca montare limmancabile girella e, a 50 centimetri sopra,
due pallini del numero 8. Il terminale lungo 40 centimetri.

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Lenza per grandi profondit
Le lenze per grandi profondit vengono costruite con attacchi per galleggiante
scorrevoli. Esaminiamo la lenza a partire dallalto: uno stopper (filo di cotone o dello stesso
nylon), una perlina, un galleggiante ed a seguire un bulk di pallini dal peso variabile (da 2
fino a 5 grammi ed anche oltre). Alla distanza di 2 metri dal bulk montare limmancabile
girella sovrastata da uno o due pallini del numero 8, distribuiti sulla lenza (Dis. C).

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Lenze speciali
Ogni pescatore che si rispetti ama costruirsi delle lenze personalizzate, di cui va fiero e
che custodisce segretamente. Guai se non fosse cosi, non ci sarebbe pi competizione.
La lenza in esame viene usata, in alternativa a quelle normali, nel canale navigabile di
Spinadesco quando lacqua si muove per lapertura e la chiusura delle porte delle chiuse.
Esaminiamo la lenza a partire dallalto: attacco fisso per galleggianti e, a circa 70 centimetri,
si forma un bulk di 2,5 grammi. Alla distanza di pesca si colloca limmancabile girella
preceduta da uno o due pallini (numero 8) distribuiti.
Nota: con una simile lenza risulterebbe problematico il lancio senza garbugli nel basso
della lenza. Per eliminare, in parte, il problema occorre impiegare un galleggiante pi pesante
in modo da non forzare eccessivamente il lancio. Lazione di pesca sar molto buona ed il
galleggiante rimane fermo e stabile anche con lacqua che si muove. (Dis. D)

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Come costruire una lenza per lo scorrevole.
Un motivo che scoraggia molti pescatori a montare linglese con il galleggiante
scorrevole la conseguente difficolt dei lanci senza provocare continui grovigli del basso di
lenza. A questo si aggiunga la precisione di entrata in pesca del galleggiante che, se non viene
curato anche nei minimi dettagli, spesso non scorre per nulla. Vediamo come procedere
correttamente nella costruzione di una lenza scorrevole con lo shock leader.
Il setale (diametro di 0,15 millimetri) imbobinato nel mulinello viene infilato negli
anelli della canna, accuratamente allineati. Si unisce uno spezzone di filo del diametro di 0,20
millimetri, lungo almeno due volte la lunghezza della canna, che avr la funzione di shock
leader. Su di esso si infila un attacco scorrevole e sullo spezzone di filo andr poi preparato il
nodo di fermo (stopper). Legare allo shock leader uno spezzone di filo del diametro di 0,14
millimetri lungo un paio di metri, montare limmancabile girella e un pallino del numero 8 (a
50 centimetri sopra la girella). Il terminale munito di treccina lungo 40 centimetri. Montare
un bulk formato con 4 pallini di piombo del numero AAA, appena sopra il nodo che unisce
il shock leader serrando tutti e due i fili.

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LE CANNE
La tecnica di pesca allinglese esige canne specifiche. Sono costruite appositamente;
devono essere leggere, maneggevoli, non temere vento e pioggia. Soprattutto devono essere
potenti e, nel contempo, paraboliche nellazione ed elastiche durante il combattimento:
devono lanciare pesi importanti ed a lunga distanza.
La classica canna allinglese allestita in tre pezzi, con innesti, per una lunghezza fra i
3,60 e 4,80 metri. Quelle corte sono preferibili per una pesca leggera, mentre quelle lunghe
rendono meglio per distanze e pesi maggiori. La soluzione in tre pezzi molto idonea per il
tipo di azione parabolica, di punta, con cimini sensibili, e per la possibilit di avere molti
anelli. Questi ultimi consentono al filo si seguire fedelmente la curvatura della canna, senza
angoli morti.
Le canne in tre pezzi di ultima generazione, anche se leggerissime, hanno una potenza
di lancio che va da un minimo di 2 ad un massimo di 30 grammi, e oltre. Bastano questi dati
per far comprendere la maneggevolezza di una canna allinglese e lassoluta ininfluenza del
vento durante lazione di pesca.
Le canne telescopiche non hanno il fascino delle classiche tre pezzi, tuttavia
levoluzione dei nuovi materiali sta colmando il divario derivante dal diverso tipo di
allestimento. Non cambia lalto numero di anelli (almeno 10) che una canna allinglese deve
avere. Per struttura la canna telescopica ha unazione pi secca e, logicamente, pi rigida
rispetto ad una tre pezzi.
Molti pescatori la preferiscono nel caso avvertano lesigenza di una potenza ai massimi
livelli, anche fino a 40/50 grammi.

Controllare lallineamento
La distanza da raggiungere significativa e la forza da imprimere nel lancio notevole:
per evitare attriti ed assicurarsi un perfetto scorrimento del filo sufficiente verificare che,
durante il montaggio della canna, mulinello e anelli siano perfettamente allineati.

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I MULINELLI
Con questa tecnica la prerogativa pi importante la velocit. Non soltanto per il
recupero ma anche per il veloce allineamento del filo subito dopo il lancio. Un rapporto di
recupero di 6:1 rappresenta una soluzione ideale.

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I GALLEGGIANTI
Originariamente, il galleggiante classico era solo il waggler, in balsa: lungo e lineare,
senza alcun rigonfiamento, come accade per le penne di pavone la cui forma sembra fatta
apposta per linglese. Le portate minime e massime per il waggler vanno dai 2 fino a 6 ~ 8
grammi.
Il galleggiante di tipo waggler, avendo una portata limitata, non sono sufficienti se
necessita una lenza pi pesante. Per questa ragione sono stati creati i bodied: galleggianti
lunghi come i waggler ma dotati, alla base, di un inserto a forma di una grossa oliva che ne
aumenta la portata, anche fino a 50 grammi. Gran parte del peso risiede in questa parte del
galleggiante e pu essere incrementato con vari sistemi, a base di rondelle piombate, che
possono essere aggiunte oppure eliminate, per aumentare o diminuire la portata della lenza.
Esistono anche modelli con alette direzionali per migliorare la stabilit durante il lancio.
Per la pesca in corrente, invece, si usano gli stik-floats: galleggianti costruiti in legno
pesante anzich in balsa. Lacqua che scorre rappresenta il tallone dAchille del sistema ma
la forma pi corta e tozza degli stik-floats si adatta anche a queste situazioni sfavorevoli.

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GLI ATTACCHI
In Inghilterra nessuno si sognerebbe di utilizzare gli attacchi fissi o scorrevoli,
almeno non costruiti in questo modo. Gli inglesi raramente usano galleggianti con
pesi superiore ai 6~8 grammi. La loro concezione di pesca prevede, infatti, di tarare
completamente il waggler sulla lenza. Da noi i metodi sono diversi; la maggior parte
dei pescatori italiani abituata a pescare con almeno 12 o pi grammi di galleggiante
arrivando ai 40 ed oltre.
Naturalmente, i galleggianti di concezione italiana portano una parte o tutto il
piombo di taratura direttamente sul loro corpo. Quando vengono lanciati partono
come palle di fucile! Sono nati cosi gli attacchi fissi che possono essere piombati o
meno per ogni esigenza di pesca e bloccano saldamente il galleggiante sulla lenza,
anche se sollecitati da lanci forzati.
Per quanto riguarda la pesca con il galleggiante scorrevole nulla vieta di
passare il filo direttamente allinterno della girella del galleggiante. Tuttavia per
facilitare la sostituzione del galleggiante e per avere un miglior scorrimento lungo il
filo utile impiegare gli attacchi scorrevoli che, tra laltro, grazie al ridotto diametro
del loro foro, consentono di evitare la perlina.

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ASTINE & CANNUCCIE
Dopo aver analizzato la costruzione delle lenze per la pesca allinglese, ora esaminiamo
le astine che rappresentano una parte fondamentale dei galleggianti.
In base a quale criterio si sceglie un modello con un certo tipo di materiale, invece
che con un altro?
Le aste in tonchino: sono valide solo ed esclusivamente per la robustezza dellinsieme.
Lastina in tonchino non ben visibile (a meno che non ci sia il riflesso giusto); tuttavia
bene tener presente che queste antenne resistono maggiormente allaffondamento. Per questo
motivo sono molto usate quando si pesca in presenza di vento.
Le aste in plastica piena: sono valide esclusivamente per la loro sensibilit. Lastina in
plastica piena maggiormente visibile rispetto a quelle in tonchino. Essendo pi pesanti
sono, di conseguenza, molto pi sensibili; difettano, tuttavia, nella stabilit; basta un po di
vento per farle affondare. Quando si sposta il galleggiante, per invitare il pesce ad abboccare,
quello munito di astina in plastica piena impiega molto tempo a ritornare in superficie
perdendo leventuale attimo favorevole alla abboccata. Per questa ragione sono poco
utilizzati.
Le aste in plastica cava (cannucce): il discorso cambia quasi radicalmente; sono molto
pi visibili rispetto alle astine in tonchino grazie alla capacit della plastica cava di essere
attraversata dalla luce che accentua il fenomeno della fluorescenza. In commercio ne esistono
di forme diverse: con fori alla base, con tagli longitudinali, ecc.
Quelle auto-costruite (vedasi foto) sono di plastica sottilissima verniciate con colori
fluorescenti, visibili anche a notevoli distanze. Il segnalatore cosi ottenuto risulta molto
sensibile; una volta tarato alla perfezione sar sufficiente il tocco, anche timido, di un
pesciolino di pochi grammi di peso per far affondare nettamente il galleggiante. Le stesse
astine, di dimensioni pi ridotte, sono destinate a pesche difficili, dove il pesce sospettoso o
comunque mangia male.

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NYLON
In questa tecnica laffondamento del filo fondamentale. Occorrono fili appropriati che
lavorino sottacqua e sono generalmente di colore scuro. Quelli per la pesca allinglese
resistono bene al nodo, sono abbastanza rigidi e privi di memoria, sono trattati contro
labrasione e, soprattutto, senza elasticit e di grande propensione allaffondamento. I
diametri che maggiormente vengono utilizzati vanno dallo 0,14 allo 0,20 millimetri.
Laffondamento garantito da un peso specifico maggiore rispetto ai fili tradizionali.
Tuttavia, tutte queste caratteristiche da sole non sono sufficienti. Se si desidera favorire
ancor pi laffondamento bisogna pulire il filo con una soluzione dacqua e detersivo (ancora
meglio se si impiega quello per i piatti diluito al 50% con acqua), oppure trattare il filo con
prodotti specifici venduti in commercio. Il filo cosi sgrassato non preda della tensione
superficiale dellacqua.

SHOCK LEADER
Nella pesca allinglese si possono raggiungere grandi distanze. Per ottenere questi
risultati occorrono grossi galleggianti e bisogna imprimere forze notevoli alla canna. Tutto
questo implica ladozione di monofili di diametro elevato per reggere la spinta. E noto,
tuttavia, che con il filo di diametro robusto aumenta lattrito con gli anelli della canna ed il
lancio risulta penalizzato pesantemente. Poich filo fine e pesanti galleggianti non vanno
daccordo, si attinto al surf casting lo stratagemma dello shock leader: viene cosi chiamato
lo spezzone terminale di filo dal diametro maggiore rispetto al nylon in bobina del mulinello.
E lungo poco pi della lunghezza della canna: consente di forzare al limite i lanci assorbendo
lo shock iniziale del lancio ed aumentando cosi la distanza di lancio e la portata dei
galleggianti. Si unisce al nylon del mulinello tramite un doppio nodo (vedasi disegno). Questo
sistema viene usato quando si usano galleggianti con grandi portate, fino a 40 grammi ed
oltre, per non rompere il filo in fase di lancio. Avendo nella bobina del mulinello un nylon di
diametro pi sottile permette una migliore fuori uscita del setale e si raggiungono distanze
notevoli.
A qualcuno pu dare noia il ticchettio del nodo che passa sugli anelli della canna. Un
piccolo trucco consente di ovviare a questo inconveniente tagliando i baffetti del nodo a zero
e mettendo una goccia di Attack sullo stesso.
Nel disegno raffigurato un sistema molto semplice di doppio nodo.

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I PIOMBI
Innanzi tutto devono essere di piombo tenero e possibilmente amovibili in modo da non
intaccare la lenza. Le misure sono solo tre ed i loro pesi si raddoppiano: dal piccolo al medio
e dal medio al grande, cosi come si pu notare dalle loro tarature. I piombi inglesi si
identificano con le sigle:
BB pari a 0,4 grammi
AAA pari a 0,8 grammi
SSG pari a 1,6 grammi
Per tutti gli altri piombi valgono le misure italiane.

BB AAA SSG

LE GIRELLE
Nella pesca allinglese, la lunga distanza ed i continui lanci e recuperi causano torsioni
al terminale. E sempre bene, quindi, mettere una piccola girella, fra la lenza madre ed il
terminale, in modo che la torsione si scarichi su di essa.
Ormai da qualche tempo le girelle hanno assunto unimportanza fondamentale nella
costruzione delle lenze. Nella maggioranza dei casi costituiscono lunica fonte di piombatura
delle lenze.

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LA TRECCINA
Un sistema vantaggioso, usato da molti pescatori quando pescano allinglese a molti
metri di distanza da riva, rappresentata dalla treccina. Viene fatta sulla parte alta del
terminale, sotto la girella, per irrigidire questo tratto di filo.
Lutile stratagemma consente di mantenere il finale disteso e lontano dalla montatura,
evitando cosi che i due spezzoni di filo, aventi diametri differenti, si attorciglino tra loro. E
molto utile quando si recupera senza il pesce attaccato azionando mulinelli molto veloci,
soprattutto se lesca crea in acqua leffetto elica.

GLI AMI
Nella pesca allinglese vengono usati ami che abbiano una curvatura larga ed un gambo
di lunghezza media, con filo relativamente sottile in quanto devono calzare due o pi bigattini
per volta. In commercio ami che abbiano queste caratteristiche ce ne sono a migliaia, ogni
pescatore predilige scelte personalizzate.

SILICON TUBE
I tubicini in silicone, che nella pesca con lo scorrevole vengono collocati tra i piombi ed
il galleggiante, hanno una funzione ammortizzatrice, attutiscono lo strappo iniziale del
galleggiante nella fase di lancio e mantengono integri i piombini.
In commercio ci sono anche dei distanziatori in plastica che servono a tenere staccati i
piombi dal galleggiante (vedasi foto). Vanno collocati ad una distanza dal bulk di piombi pari
alla lunghezza del galleggiante.

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ESCHE E PASTURE
La scelta delle esche un po limitata in quanto si possono usare solamente quelle che,
durante il lancio, garantiscono una perfetta tenuta allamo. Nella pesca allinglese si
impiegano larve di mosca carnaria, caster e, raramente, piccoli vermi di terra.
Pasturare bene fondamentale, specie se lo si deve fare a grandi distanze. Una pastura
combinata di sfarinati e cagnotti aiuta a mantenere il pesce in competizione alimentare alla
profondit desiderata e d continuit alle catture.
Per fiondare con precisione esche e pasture a molta distanza bisogna adottare degli
accorgimenti. Per ottenere la consistenza necessaria al lancio bisogna appesantire il tutto
facendo molta attenzione a non esagerare; se la pastura o le esche sono troppo pesanti
andranno sul fondo invece di aprirsi a mezzacqua. Bisogna trovare il giusto compromesso:
nel caso dei cagnotti dosare bene la quantit di colla usata. Per la pastura, selezionare
attentamente ingredienti a bassa tenuta ed alta galleggiabilit. Nello specifico, poca colla e
tanta ghiaia nei cagnotti; in questo caso la pallina come tocca lacqua si apre creando una
pioggia di esche e pastura fine ed oleosa. Inserire dei sassolini nelle palle di pastura. La palla
deve aprirsi a circa un metro o poco pi di profondit dalla superficie; il sasso precipita sul
fondo e lascia in sospensione una nuvola di cibo alla profondit desiderata.

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LA FIONDA (CATAPULTA)
La fionda una valida alleata, tuttavia bisogna conoscerla e modificarla per adeguarla
al nostro tiro. Una fionda nuova deve essere personalizzata: tagliare gli elastici se sono
troppo lunghi e non si riesce ad allungarli fino a termine corsa; prolungare il manico se la
presa non ben salda; diminuire o aumentare il diametro degli elastici se questi,
rispettivamente, non si tendono oppure si tirano troppo facilmente; cambiare la scodella se
non ha la dimensione giusta.
La fionda deve essere rapportata alla forza ed alla lunghezza delle braccia del
pescatore.

ROD REST
Il rod rest (appoggia canne) viene cosi chiamata la forcella che serve a reggere la
canna durante lazione di pesca. Gli appoggia canne, ben collocati e grazie ai due sostegni ad
altezza regolabile, facilitano la ferrata, mantengono il filo in tensione e la canna inclinata
verso il basso con giusta angolazione.
Questo attrezzo risulta indispensabile nella pesca allinglese; mantiene ferma, nella
esatta posizione, la canna durante lazione di pesca, considerato il particolare assetto
sommerso e teso del filo. Qualsiasi movimento della canna provoca laffondamento del
galleggiante come se si trattasse dellabboccata del pesce. Il rod rest evita questi falsi
alarmi. Dopo il lancio e lallineamento del filo la canna resta immobile, bassa e con il cimino
immerso. Neanche un centimetro di filo resta esposto al vento.

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LA PEDANA
Nella pesca allinglese la pedana offre un valido aiuto avendo tutto loccorrente a
portata di mano.
Avere le esche, la pastura e quanto altro necessita a brevissima distanza consente di
concentrarsi, in modo ottimale, nellazione di pesca.
Considerando che restare in piedi rappresenta il modo migliore per pescare, la pedana
evita le altalenanti posizioni durante le varie azioni.
In commercio ne esistono di svariati tipi e tutti molto validi. Chi ha un po di
dimestichezza con il fai da t pu anche costruirsela. Quella che proponiamo nella foto stata
auto-costruita; si chiude a forma di valigia e, al suo interno, trovano posto oltre alle gambe
anche il rod rest ed uno svariato numero di accessori.

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AZIONE DI PESCA
Nel lancio, il galleggiante lelemento di trazione principale in quanto racchiude la
maggior parte del peso. Proiettato a velocit elevata, grazie alla potenza della canna, esso
trascina tutta la lenza. Per evitare grovigli consigliabile alzare leggermente la canna un
attimo prima che la lenza si adagi sullacqua. Questa lieve frenata non incide sulla distanza,
ma rende il lancio pi morbido e preciso.
La tecnica di lancio con i galleggianti scorrevoli non cambia rispetto alla pesca con il
fisso. La sostanziale differenza consiste, invece, nel mettere in pesca il galleggiante. A lancio
effettuato, e dopo aver affondato il filo, si deve aprire larchetto del mulinello per far scorrere
la lenza fino a quando lattacco scorrevole incontra il nodo di fermo (stopper).
La distanza da raggiungere significativa e la forza da imprimere nel lancio notevole;
pertanto, per evitare attriti ed assicurarsi un perfetto scorrimento del filo sufficiente
verificare che, durante il montaggio della canna, mulinello ed anelli siano perfettamente
allineati.
Prima di dare inizio alla pesca vera e propria consigliabile misurare il fondo. La
soluzione ideale quella di schiacciare un pallino di piombo tenero, tipo inglese BB
(gr. 0,4), sul gambo dellamo. Eseguendo alcuni lanci di prova si pu verificare lemersione
del galleggiante se il piombo aggiunto tocca il fondo; si sposta il galleggiante oppure il nodo
di fermo (stopper) fino a trovare leventuale esatta posizione. In sostituzione del pallino di
piombo si possono usare delle sonde che, tuttavia, non devono superare il grammo di peso.
Prima di dare iniziare alla pesca buona norma avere un punto di riferimento presso la
riva opposta: una pianta, una pietra oppure un qualsiasi oggetto facilmente identificabile. Il
che consente di stabilire una linea teorica di pesca in modo da lanciare sempre nello stesso
posto. Ancora pi importante risulta pasturare nel medesimo punto. Dopo aver trovato la
distanza ideale di pesca dalla riva si pu segnare il nylon, appena sopra il mulinello,
dipingendo con un pennarello di colore bianco A volte, per essere pi precisi, si colloca un
filo di lana colorata legato con il solito nodo scorrevole.
La ferrata deve esse morbida e progressiva alzando la canna lateralmente. Il recupero
del pesce deve avvenire in modo continuo, senza strappi, assecondando le fughe del pesce con
limpiego della frizione. Ancora meglio se viene utilizzato lanti ritorno del mulinello (questo
metodo utilizzato dai pescatori di alto livello agonistico). Per recuperare il pesce di piccola
o media taglia, senza perdere tempo prezioso, sufficiente tenere la canna parallela
allacqua. In questo modo il filo non tocca gli anelli e non crea attriti. La preda, soggetta alla
trazione del mulinello, si porter velocemente in superficie senza alcuna resistenza.
Se il filo dovesse spanciare spostandosi, di conseguenza, dalla linea di pesca, prima di
ferrare consigliabile dare qualche giro di manovella del mulinello. In questo modo si
recupera un po di pancia.
Molte volte il filo del mulinello affiora in superficie; le cause possono essere di diversa
natura: filo sporco, correnti dacqua sotterranee, presenza di vento. Il modo migliore per farlo
affondare nuovamente il seguente: immergere il cimino della canna in acqua, dare qualche
giro di manovella al mulinello per mettere in tensione il filo, strappare la canna nel senso
laterale fuori dallacqua. Si pu strappare anche in avanti. Se sia meglio strappare in avanti o
lateralmente dipende dalla posizione in cui ci trova rispetto allacqua. Se si collocati in
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posizione elevata rispetto al piano dellacqua risulta pi pratico strappare in avanti mentre se
ci si trova prossimi al piano acqueo risulta pi pratico strappare lateralmente.
Gli inviti servono per invogliare il pesce ad abboccare. Si eseguono spostando lesca
di qualche centimetro in modo che il pesce si accorga della presenza. Nella pesca allinglese
questi movimenti vanno fatti esclusivamente con il mulinello recuperando il filo tenendo il
cimino immerso nellacqua; in questo modo si mantiene anche il contatto diretto con il
galleggiante. Quando si fanno queste manovre potrebbe essere il momento ideale in cui il
pesce si accorge dellesca e quindi abbocca. Labboccata avviene quando il galleggiante
ancora sommerso in acqua per cui sar impossibile vedere lattimo dellabbocco. Per ferrare
al momento giusto sufficiente mettere in pratica un piccolo trucco impiegato dai campioni:
fare un invito di prova e dal momento della scomparsa del galleggiante incominciare a
contare mentalmente fino alla sua ricomparsa. Ipotizzando che si arrivi a cinque questo il
tempo che il galleggiante impiega per tornare in pesca. In azione di pesca, al seguito di invito,
se al cinque il galleggiante non dovesse essere tornato visibile, questo sarebbe il momento di
ferrare.
Il miglior modo per invitare il pesce allabboccata avviene quando lesca viene sollevata
dal fondo per poi farla ricadere lentamente. Questo tipo di invito molto utilizzato nella pesca
con la roubaisienne. Nella pesca allinglese lo si ottiene quando si pesca con lo scorrevole. Ed
ecco svelata la ragione per cui molti agonisti di alto livello usano pescare con lo scorrevole
anche in presenza di poca acqua.
La fortuna nella pesca non esiste, conta solo la bravura del pescatore eccezioni a
parte.-
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