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Avv.

Giuseppe
Casson
Consigliere
Metropolitano
Citt Metropolitana di
Venezia

CITTA METROPOLITANA DI VENEZIA

INTERPELLANZA

Al Sindaco Metropolitano

Il sottoscritto Giuseppe Casson, membro del Consiglio della Citt


Metropolitana di Venezia, espone quanto segue:

1) In data 3 ottobre 2016, inviavo una nota al Sindaco e allUfficio


Ambiente della Citt Metropolitana di Venezia con la quale chiedevo
una formale presa di posizione in ordine alla vicenda relativa al
costruendo deposito di GPL in zona Val da Rio nel Comune di Chioggia,
impianto autorizzato con decreto interministeriale n. 17407 del 26
maggio 2015: in quel contesto, sollecitavo lesercizio dei poteri
sospensivi di cui allart. 29 della legge 152/2006 da parte della Citt
Metropolitana di Venezia, non essendosi verificata la condizione di
efficacia che la Commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale
istituita presso la Provincia di Venezia - aveva posto nel deliberare il
non assoggettamento a VIA del progetto in questione (doc. n. 1).
2) Invero, con determina dirigenziale n. 333/2015, la Provincia di Venezia
esprimeva parere di non assoggettamento alla procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale [] a condizione che siano
approvate da parte dellautorit competente le necessarie
varianti conseguenti allintroduzione del traffico di navi
gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto,
emergenti dal Piano di Sicurezza.
3) Si aggiunga che il decreto interministeriale n. 17407 del 26 maggio
2015 stato emesso, a parere di chi scrive, in pendenza di
unulteriore condizione di efficacia ad oggi non verificatasi,
chiaramente espressa nella parte dispositiva del decreto
interministeriale n. 17369 del 21 maggio 2013: i due decreti,
invero, debbono essere letti in modo unitario e
complementare tra di loro ed integrano gli estremi di un vero e
proprio sistema provvedimentale, in quanto il secondo autorizza
la modifica in ampliamento di quanto assentito con il primo. Va
evidenziato, al riguardo, che il primo decreto conteneva una
condizione di efficacia del provvedimento non formalmente
riprodotta nel secondo, che deve essere ritenuta, per ragioni
sistematiche, senzaltro ribadita: Il presente provvedimento
autorizzativo acquista efficacia alla data del rilascio della
concessione demaniale alla societ Costa Petroli (art. 2 del
decreto interministeriale n. 17369 del 21 maggio 2013). Invero, la
circolare n. 52 emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
in data 10 luglio 2012, chiarisce in modo inequivocabile la natura di
ATTO PRESUPPOSTO da attribuire alla concessione demaniale della
banchina rispetto al provvedimento autorizzativo finale. Ci, in
perfetta coerenza con quanto disposto dalla legislazione che si
succeduta nel tempo per garantire la presenza delle necessarie misure
di sicurezza in relazione ad impianti a rischio di incidente rilevante: da
ultimo, la legge n. 105/2015, il cui art. 3 dispone che per impianto
debba intendersi tutto ci che indispensabile per il suo
funzionamento e la sua piena operativit, con particolare riferimento
alla concessione demaniale della banchina.
4) Quanto detto, evidenzia il fatto che il decreto interministeriale n.
17407 del 26 maggio 2015 sia stato emesso senza fare formale
riferimento a due fondamentali condizioni di efficacia, luna
posta dalla Provincia di Venezia nel corpo del provvedimento con il
quale si dichiarava il non assoggettamento del progetto alla procedura
di VIA; laltra, posta dallo stesso Ministero procedente nel primo dei
due decreti interministeriali, per la quale lautorizzazione acquisiva
efficacia solo una volta rilasciata la concessione demaniale della
banchina, ad oggi non ancora assentita. Si tratta, per di pi, di
condizioni riferite a beni della vita di primaria rilevanza
costituzionale, essendo dirette alla tutela dellambiente e a
garantire la collettivit circa il fatto che siano state compiutamente
affrontate e superate, in nome dei principi di prevenzione e
precauzione, tutte le questioni legate alla sicurezza, nessuna esclusa.
5) In data 17 ottobre 2016, non avendo ricevuto risposta, spedivo un
primo sollecito, cui faceva seguito, da parte degli Uffici, linvio per
conoscenza, il successivo 2 novembre, di missive indirizzate alla
societ Costa Bioenergie s.r.l. ed al Comune di Chioggia, dalla natura,
peraltro, interlocutoria e certamente non dirette ad affrontare
compiutamente le questioni poste dal sottoscritto nella nota di cui al

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punto 1) (doc. n. 2). In data 14 novembre 2016, quindi, inviavo un
secondo sollecito, che non ha trovato, sinora, riscontro (doc. n. 3).
6) Ho ritenuto importante, vista la delicatezza delle problematiche
sollevate, mantenere riservate le iniziative di cui sopra, onde
consentire una trattazione delle stesse scevra da pressioni esterne e
libera da condizionamenti.
7) Peraltro, il prolungato silenzio in ordine alle questioni poste, mi impone
di formalizzare la presente interpellanza, con lo scopo di chiedere
pubblicamente ragione, nel doveroso esercizio del ruolo che ricopro,
delle motivazioni per le quali non sia stato dato tempestiva risposta
alle istanze da me formulate e, soprattutto, non siano stati attivati i
poteri sospensivi di cui alla legge n. 152/2006.
8) Sar loccasione per rendere nota la posizione della Citt
Metropolitana di Venezia non solo in ordine alla vicenda che ci occupa,
ma anche in relazione al pi generale obiettivo di rendere concreta ed
attuale la tutela della laguna veneziana, come peraltro imposto dalla
legge speciale per Venezia e Chioggia: invero, la complessa ed
articolata legislazione che, a partire dalla legge 16 aprile 1973 n. 171,
ha inteso porre la salvaguardia di Venezia e della sua laguna come
problema di preminente interesse nazionale, trova chiara ed
ineludibile specificazione, in riferimento alla vicenda oggetto di questo
mio intervento, nel corpo dellart. 3 lett. l) della legge n. 798/1984: la
norma in questione, infatti, indica nellestromissione del traffico di
petroli e derivati tale il GPL - un obiettivo immancabile per
rendere concrete le finalit di salvaguardia della Laguna di
Venezia. Con ci, si stabilito normativamente che il traffico di petroli
sia pericoloso ex se e quindi oggettivamente - per lintero
ecosistema lagunare; non sono consentibili, quindi, valutazioni
particolari e soggettive che si pongano in contrasto con il giudizio
normativo di pericolosit di cui allart. 3 lett. l) della legge n.
798/1984, espresso nel corpo di una legge speciale che definisce la
tutela della laguna di Venezia come problema di preminente
interesse nazionale.
9) Sar loccasione, altres, per comprendere come la Citt Metropolitana
di Venezia, nel caso dovesse fornire risposta negativa alle istanze
formulate nelle citate mie note, intenda affrontare e sanare una

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contraddizione apparentemente insuperabile: invero, tra gli impegni
assunti dallallora Provincia di Venezia nel Piano di Gestione
del Sito Unesco Venezia e la sua Laguna per gli anni 2012-
2018, spicca, per ci che qui interessa, proprio lallontanamento del
traffico di petroli in laguna per prevenire il rischio di un
disastro ecologico; ci, allo scopo di far fronte ad una delle
principali macroemergenze presenti nella laguna veneziana,
rappresentata dallinquinamento generato dallinsediamento
industriale di Porto Marghera ed in particolare dal Petrolchimico, che
ha costituito per molto tempo una delle principali fonti di
inquinamento della laguna veneta (cfr. Piano di Gestione sito Unesco
Venezia e la sua Laguna, pag. 109). Ci si attende, quindi, anche per
gli impegni solennemente presi dalla Provincia di Venezia a
livello internazionale in occasione della sottoscrizione del predetto
Piano, che la Citt Metropolitana assuma, in relazione alla vicenda che
ci occupa, decisioni che si pongano in perfetta coerenza con quei
precisi impegni, peraltro suffragati dal dato normativo (art. 3 lett. l
della legge n. 798/1984). Evitando, con ci, non solo di cadere in una
contraddizione insanabile, ma, cosa ben pi grave, di rendersi
protagonista di una condotta chiaramente contra legem.

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Alla luce di quanto esposto, il sottoscritto Giuseppe Casson, nella sua
qualit di Consigliere Metropolitano della Citt Metropolitana di Venezia,
CHIEDE
al Sindaco Metropolitano mediante una risposta per iscritto che confido
possa essere resa in tempi rapidi, nonch attraverso una pubblica
discussione in occasione del prossimo consiglio metropolitano di
prendere posizione rispetto alle questioni poste nelle note inviate in data
3 ottobre, 17 ottobre e 14 novembre 2017 e nella presente interpellanza.
Si allega in copia:
1) nota 3 ottobre 2016 da Giuseppe Casson a Citt Metropolitana di
Venezia;
2) nota 17 ottobre 2016 da Giuseppe Casson a Citt Metropolitana di
Venezia;

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3) nota 14 novembre 2016 da Giuseppe Casson a Citt Metropolitana di
Venezia;

Con ossequio.
Chioggia/Venezia, 7 aprile 2017
Avv. Giuseppe Casson

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