I Giornali disseminano le idee
e formano le menti. Agostino Chieppi
In caso di mancato recapito spedire a:
PICCOLE FIGLIE
dei Sacri Cuori di GES e MARIA
P.le San Giovanni, 7 - 43100 PARMA
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Anno XLIII - Periodico trimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Parma
il
... giunta la sua ora
Tutto pronto: la mensa, lagnello,
il calice, le erbe amare, Lui e i dodici.
Al piano di sopra in una atmosfera
di calda amicizia, un grande mistero
si sta per compiere. Si sente aleg-
giare nellaria la tensione delle
grandi occasioni.
La notte incombe sui cuori protesi a
compiere la grande festa.
Poche parole: Amatevi come io ho
amato voi! La Parola l presente,
pronta a darsi, nel servizio, nel-
lascolto, nello spezzare e nel versa-
re. Un corpo, il sangue, il dono.
Si alz da tavolae cominci a la-
vare i piedi ai suoi! Stupore e me-
raviglia. Qualche lamentela, poi
laccoglienza totale ed infine una
consegna chiara: Vi ho dato
lesempio, perch come ho fatto io,
facciate anche voi.
Oggi, come allora. Penetriamo nel
mistero. Lasciamoci guidare al piano
di sopra per ringraziare, cantare,
benedire, magnificare, onorare Colui
che nel suo amore ci ha resi liberi di
amare senza misura.
Padre nelle tue mani consegno
il mio spirito
Lora sempre pi vicina. Il tempo
cambiato. Lamicizia serena dei
suoi si persa nei sentieri del bosco.
Lombra della notte si allunga oscu-
ra ed avvolge il mistero e la pena
dellUomo che soffre.
Curvo ed ingi-
nocchiato sulla
SOMM A RI O terra nuda, nella
solitudine e
2 PER nellabbandono,
3 BLOC-NOTES ancora, e per
sempre, acco-
4-5 BERAK glie e si affida
ICALE
6 ASSOCIAZIONE LA alla volont
7-8 PROFILI del Padre: Padre mionon come
voglio io, ma come vuoi tu!
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e SPIR
9
b.-Apr. 0
N. 1 Fe
sogno di dio Domenica Guatteri pf
La tristezza, il tradimento, il rinne-
gamento, labbandono sono gli in-
gredienti di una perfetta riuscita.
Il cammino si compie e dallalbero
di morte rinasce la vita nuova dei
figli, nel Figlio unigenito del Padre.
Nelle mani del Padre affidiamo il
nostro spirito: spera perch sei atte-
so; non darti per vinto, sei sorretto;
di s al futuro e fai fiorire la vita.
Inginocchiati davanti alle croci di
oggi, dove il fratello soffre, pian-
ge e spera, nella tua adorazione.
O notte veramente beata, tu
sola hai potuto conoscere
quellora
La grande Parola, che dalla creazio-
ne ha attraversato il tempo e la sto-
ria, si compiuta. Oggi, dal sepolcro,
allarga le sue vele, lentamente sci-
vola sulle acque del mondo e dei
mondi, sospinta dal leggero soffio
dello Spirito e la grande luce si fa
dono di salvezza per tutti, per quelli
che sono sulla strada ed hanno il
coraggio di aspettare.
Il Signore risorto. Alleluia! Il tempo
dellesultanza ritornato, la terra si
illumina, perch il Signore risorto
lancia nel tempo il suo grido di vit-
toria e rimane sempre con noi.
Resta sempre con noi, Signore! Della
tua grazia piena la terra, attinge-
remo con gioia alle sorgenti della
salvezza, perch tu solo hai parole
di vita eterna, stupenda la tua vit-
toria!
E il viaggio continua, da Gerusa-
lemme a, una strada in salita, da
Foto Enrico Savelli
camminare parlando del risorto,
dal Nuovo lezionario Cei spalancando gli occhi sui pellegrini,
che come noi camminano alla ricerca
E LA PASQUA DEL SIGNORE GESU! di Colui che gi ci ha trovato. Cam-
Auguri a tutte le nostre lettrici
minare ed avere il coraggio di por-
e a tutti i nostri lettori.
gere linvito, a stare, al momento
giusto, per spezzare insieme il pane e celebrare il grande
rendimento di grazie. Cos Pasqua tutti i giorni.
PICCOLE FIGLIE 1 FEB.-APR. 09
 accin de
Le sorelle del Per
O rmai da dieci anni le Piccole Figlie
hanno toccata la terra peruana. Il 13
dicembre 2008 hanno fatto festa a Pro,
presso la Parrocchia di San Corrado.
Dopo la celebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo di Carabayllo,
Mons Lino Panizza, la comunit ha
espresso la propria gioia con una festa
ricca di colori , di canti e di balli!
Signore tu ci hai chiamato, dieci anni
fa, per servirti in questa terra benedet-
ta.
gracias
Tu hai voluto che questo tuo popolo
scoprisse il tuo grande Amore attraverso
la nostra piccolezza.
Tu hai camminato a nostro fianco in
dalupe, di continuare a camminare con
noi e suscitare nuove forze giovani di-
sposte a seguirti in questa Vigna bene-
detta.
Direttore Responsabile
Tilla Brizzolara pf
In Redazione
Fernanda Ferrari pf
Domenica Guatteri pf
Anna Ricci pf
Delfina Schianchi pf
Hanno collaborato a questo numero
Comunit del Per
Virginia Panzani
Leonella Da Campo pf
Elena M.
Berak
questi 10 anni attraverso i Sacerdoti che Associazione Laicale
abbiamo conosciuto, i laici impegnati
Amministrazione
che vogliono condividere il nostro cari- Parma - Piazzale S. Giovanni, 7
sma, i Giovani che ti cercano con cuore Tel. 0521.280311
Fax 0521.235753
sincero. Aut. Trib. di Parma n. 387 del 21.1.1986
Tu hai voluto che fossimo sorelle vicine Redazione:
ai bambini, ai malati, allanziano, ai Via Cima Palone, 14 Parma
e-mail: tilla@pfiglie.org
giovani, agli adulti ai privati di libert...
Progetto grafico:
Tu ci hai chiamate in questa terra mera- Studio Zani (Parma)
vigliosa il giorno in cui la nostra Madre Impaginazione e Stampa
Santissima visit el Continente en Tipografia Pubbliprint Grafica
Traversetolo (Parma)
Guadalupe, perch a sua imitazione,
fossimo sorelle che amano senza limiti
Per collaborare
ogni persona che incontrano sul proprio c/c postale n. 87615472
cammino. intestato a
Signore tu sei stato sempre con noi, ISTITUTO PICCOLE FIGLIE
benedicendo ogni iniziativa di bene. Ti
PER LE MISSIONI
ringraziamo e Ti chiediamo, per la inter- Banca Monte Parma - sede
cessione della Madre tua, Maria de Gua- IT 88 N 06930 12700 000000043891
PICCOLE FIGLIE 2 FEB.-APR. 09
 BN OLT IO C-NOTES
ZIE DALLE COMUNIT

la scuola dell infanzia di concordia Virginia Panzani

P er comprendere che, ispirata ai valori to. Tutto questo, proposto ai bambini

come la Edgardo
Muratori svolga un
servizio indispensabile
per le famiglie di Con-
cordia non basta consi-
derare che lunica
scuola dellinfanzia
presente nel centro cittadino. Infatti,
alla vicinanza alle case dei concordiesi,
si aggiungono la riconoscenza e
laffetto della comunit per questa or-
mai storica istituzione scolastica, che
conta attualmente 98 iscritti e 6 inse-
gnanti, pi la coordinatrice, suor Dome-
nica Barbieri.
Nella presenza delle Piccole Figlie si ma-
nifesta in modo concreto lidentit spe-
cifica della scuola materna di Concordia
cristiani, si fonda su due
principi fondamentali:
laccoglienza alle fa-
miglie e leducazione
globale di ciascun
bambino. La preroga-
tiva di una scuola del-
linfanzia - osserva suor Domenica, che,
nativa di Concordia, cresciuta nelle
aule della Muratori - sta nel fatto che
linsegnamento non avviene dallalto di
una cattedra, ma vivendo a fianco dei
bambini. Il nostro compito quello di
insegnare loro come si sta insieme nel
rispetto di tutti, a gioire per le cose che
si scoprono e che si imparano a fare e
per la bellezza della natura, a ringrazia-
re per ci che si ha e che ci viene dona-
alla luce del messaggio evangelico, ac-
quista un significato ancora pi profon-
do, in grado di dare una risposta signi-
ficativa ai grandi interrogativi che anche
i piccoli, a modo loro, si pongono. E
unattenzione particolare rivolta ai
genitori, con i quali, prosegue suor Do-
menica, sono tante le occasioni di con-
tatto, come gli incontri di formazione a
carattere pedagogico, le serate di cate-
chesi con il nostro parroco e le feste che
scandiscono lanno scolastico e liturgico.
I genitori apprezzano molto questo cli-
ma di famigliarit e si impegnano con-
cretamente per le necessit della scuola.
Alcuni di loro continuano ad essere pre-
senti in vario modo anche quando i figli
sono ormai cresciuti.

Grazie, don Cesare Leonella Da Campo pf

Mi indicherai il sentiero della vita gioia piena alla tua

presenza dolcezza senza fine alla tua destra.
Ci siamo visti il 20 febbraio e ci hai chiesto di parlarci del
paradiso in realt sei stato tu a regalarci un momento di
profonda comunione con te e con Dio mentre dal tuo cuore
continuava a emergere linvocazione: Vieni Signore Ges.
E desideravi labbraccio con il Signore e forse dentro avver-
tivi che si stava avvicinando e ci hai raccontato come
vivevi la tua giornata, dei tuoi incontri quotidiani tante
persone chiedevano di venirti a salutare e a tutti, come a
noi, hai regalato il tuo sorriso e la tua parola di fede.
Ora che hai raggiunto la pienezza di vita lascia che ti dicia-
mo GRAZIE.
GRAZIE perch ci hai insegnato fino allultimo giorno, che Citt del Vaticano. Beatificazione di Eugenia Picco:
la vita pienezza di amore, dono reciproco, invocazione. Mons. Cesare Bonicelli e la superiora Generale, sr Alba,
si intrattengono familiarmente con Papa Giovanni Paolo II.
GRAZIE perch hai camminato con noi e ci hai donato la
tua fede e il tuo amore per il Signore Ges. biamo sperimentato come bello vivere insieme, nella
GRAZIE perch sei stato il nostro pastore e sempre, nella gratuit.
salute e nella malattia, ci hai indicato la strada della conse- Ora che sei alla sua presenza e hai realizzato il tuo desiderio
gna serena nelle mani del Padre. profondo dellabbraccio con il tuo Dio, ricorda a tutti noi
GRAZIE perch sei entrato nella vita di tutti, e anche in che la morte non lultima parola, ma che solo un pas-
quella della nostra Famiglia delle Piccole figlie: con te ab- saggio verso la comunione senza fine.

PICCOLE FIGLIE 3 FEB.-APR. 09

 C ome ogni anno - e da ben 46
anni! - il Centro Nazionale Vocazioni
prepara sussidi per aiutare le comunit
a celebrare la giornata mondiale di
Preghiera per le vocazioni. Questanno
viene celebrata il 3 maggio.
Interessanti i cammini di catechesi e
di preghiera per tutte le fasce di et,
stimolanti e lo slogan e il poster che
si richiamano a vicenda. Proviamo a
capirli.
Fissiamo lo sguardo sul poster. In
primo piano due mani che si incon-
trano: affidarsi nelle mani di un Altro
il primo messaggio da cogliere.
Non mani che si chiudono a pugno,
che si ritirano, si scontrano ne ve-
diamo tante nei nostri giorni un po
grigi. Piuttosto una mano che si ap-
poggia, timidamente, lievemente.
Una piccola mano che si colora delle
stesse tonalit dell Altra, aperta e
grande, ferma, in attesa.
Come non vedere in quella Grande
mano quella di Dio? E come non in-
tuire nellarcobaleno di colori la
pioggia di doni di cui ci arricchisce?
Ogni anno la Giornata mondiale vuol
rinnovare in noi questa consapevo-
lezza: le vocazioni sono un dono. Do-
no da invocare; dono per cui ringra-
ziare. Il grazie diviene lantidoto pri-
mo per ogni autocompiacimento, per
ogni illusione di onnipotenza. La pic-
cola mano delluomo si affida a quel-
la di Dio, perch ciascuno di noi sa,
per esperienza, che gi aperta, pal-
pitante nellattesa.
Fedeli ad una piccola stella
Elena M.
I ncuranti della neve e del freddo inverno ma zaino in spalla
alla ricerca di un bambino piccolo, piccolo: eccoci qua in qua-
ranta ad invadere Santa Cornelia!
Abbiamo condiviso con il Noviziato del Modena 5, il Clan di
Magreta e alcuni di Lugo, alcune mattine di lavoro nei boschi,
un giorno intero sulle orme di san Paolo, alcune catechesi sul
servizio condotte da Suor Eugenia e un po' di fraternit scout!
Ognuno si sporcato le mani con pentole, rastrelli, accette,
gavette e cipolle da tritare...
Ognuno ha acceso la mente con dubbi di fede, riflessioni sul
servire gli altri e sul diventare discepoli di un piccolo Bambino.
Ognuno ha lasciato palpitare il cuore con semplicit, con gioia e sorpresa: lo stupore dei Magi stato il nostro stupore,
la fatica nel tornare a casa, il calore fraterno del salutarsi...
Grazie perch sempre scopro che servire mi scalda il cuore! Grazie perch solo donando con tutta me stessa faccio risplen-
dere di luce vera la strada condivisa con tanti fratelli e sorelle.
PICCOLE FIGLIE 4 FEB.-APR. 09
Lo slogan proposto So a chi ho da-
to la mia fiducia (2Timoteo, 1,12) ci
addita un Maestro da seguire: Paolo
di Tarso. Egli scrive So, perch ha
fatto esperienza di non essere stato
deluso dal Signore. Una lunga vita,
quella dellApostolo, avventurosa e
faticosa, ma animata da una certez-
za: le mani di Cristo lo hanno affer-
rato.
Per questo ha coltivato un inarresta-
bile anelito ad afferrarlo fino a
che la luce della risurrezione tutta
pervadesse la sua esperienza (cfr. Fi-
lippesi 3).
Linvito a tutti noi quello di cre-
scere nella fiducia, di divenire di-
spensatori di quella fiducia che nasce
dalla fede; di credere e parlare come
un altro grande testimone ha fatto,
Agostino di Tagaste. Leggiamolo:
<Hai perduto fiducia in te stesso?
Spera nel Signore.
Sei turbato per te? Spera nel Signo-
re, che ti ha scelto prima della crea-
zione del mondo, ti ha predestinato,
ti ha chiamato, ti ha reso giusto da
empio, ti ha promesso una gloria
eterna Appartieni a Lui e temi? E
ti potr nuocere in qualche cosa il
mondo, per la cui salvezza egli mor,
quel mondo che da lui fu creato?
Appartieni a Lui e temi? Se Dio per
noi chi sar contro di noi? Egli che
non ha risparmiato il proprio Figlio,
ma lo ha dato per tutti noi, come
non ci doner ogni cosa insieme con
lui?>.
 Le ragazze della Berak sulle orme di San Paolo
A cura dellEquipe Berak

I l Gruppo Berak si messo in cui Dio ci ha scelti prima della crea- ogni cosa che si inizia, con tutti i ri-
marcia, in questanno paolino, sulle zione del mondo per essere santi e schi che ci sono. Se incontro una per-
orme di S. Paolo, con la meraviglia immacolati nellamore e ci ha prede- sona, di cui desidero essere amica,
dei piccoli, guardando allApostolo
come a un grande innamorato di Cri-
sto, una persona che ha vissuto in
pienezza la misura alta della vita cri-
stiana, in tempi difficili, tra mille per-
secuzioni.
Gli incontri mensili si sono svolti con-
temporaneamente a Parma, a Villa S.
Maria in Strada Farnese, e a Carpineti
(RE) e hanno visto coinvolte una deci-
na di ragazze in ciascun gruppo.
I temi sono stati molto coinvolgenti:
pregando Sia benedetto Dio, che ci
ha benedetto con ogni benedizione
in Cristo abbiamo riscoperto il mi-
stero del dono di Dio. Poi abbiamo
piegato le ginocchia davanti al Padre
perch ci concedesse di conoscere
lamore di Cristo che sorpassa ogni
conoscenza e conoscere Chi Lui.
Preparandoci al Natale abbiamo me-
ditato che Dio nella pienezza dei
tempi mand il Figlio per renderci
Figli adottivi, ci siamo soffermate poi
sulla conversione di Paolo, che incon- stinati a essere suoi figli, cio Dio devo partire dalla fiducia che in
trando Cristo si lasciato trasformare prima dei tempi ci amava e ci pensa- buona fede e prima o poi la vita lo
da Lui e infine meditando le parole va gi come figli amatissimi. E molto comprover
Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio significativo perch ci dice da dove
che in te . So in chi ho creduto veniamo e perch ci siamo. E circa la fiducia in Dio? C fidu-
ci siamo lasciate condurre da Pa- cia in Dio nel tuo ambiente? Co-
olo sui sentieri della fiducia incondi- Berak non solo momenti di me cerchi di trasmetterla?
zionata. Le parole di Paolo ci hanno preghiera, ma anche servizio. Co-
via via incoraggiato, affascinato, ri- sa dici della tua esperienza di ser- La fiducia in Dio va sempre bene! Lui
scaldato, ma anche messo in crisi, vizio ai bambini? proprio quello che non ti delude
spiazzato, sbilanciato . mai.
Per conoscere pi da vicino questa Pi che di servizio parlerei di vocazio- Purtroppo nel mio ambiente la fidu-
esperienza, chiediamo a una ragazza ne. Quando faccio catechismo e vado cia in Dio spesso non c. Cerco di tra-
del gruppo che ci racconti qualcosa coi bambini sono l per portare un smetterla ai bambini di catechismo
della sua esperienza: messaggio buono, per lasciare un se- proponendo le verit di fede e ai
gno positivo e lo puoi fare solo se ci miei coetanei col dialogo e lamicizia,
Berak cosa significa per te? credi! Un bambino ci ha chiesto Ma quando si parla di fede o di valori.
voi prendete dei soldi (per fare cate- Ogni tanto, quando vengono a saper
Letteralmente significa Benedi- chismo)?. No, lo facciamo gratuita- che vado assiduamente in Parrocchia
zione per me significa collet- mente perch ci crediamo. e che cerco di dedicarmi agli altri, mi
tivit, insieme, condivisione e Poi penso che sia un dare, ma anche definiscono bigotta (che non un
stare bene ovviamente alla base un ricevere sempre ricevo molto complimento), allora io cerco di spie-
di tutto c un discorso di fede! anche nei momenti difficili. gare le mie ragioni, di convincerli, e
a volte ci ripensano, altre volte resta-
Cosa consegneresti agli altri del- S. Paolo maestro di fiducia e di no della loro idea e mi voltano le
le parole di S. Paolo che hai me- speranza. Hanno senso le sue pa- spalle.
ditato? role di fiducia oggi? Perch?
Grazie della tua testimonianza e
Mi sembrato molto significativa la S che hanno senso, perch in ogni buon cammino!
parola dellinno di Efesini 1 secondo cosa che si fa ci si deve fidare, in

PICCOLE FIGLIE 5 FEB.-APR. 09


N ei giorni 6 - 8 Marzo scorsi,
lAssociazione laicale ha vissuto le
due giornate di spiritualit, a Roma.
Questo momento associativo si
aperto, la mattina di sabato 7 Marzo,
col Giubileo alla Basilica di San Paolo
fuori le mura - luogo della sepoltura
- e allAbbazia delle Tre Fontane - luo-
go del martirio - dellApostolo delle
genti. Nella Basilica, le sorelle e i fra-
telli laici, hanno pregato davanti alla
lampada accesa dal Papa in occasione
dellapertura dellAnno Paolino, e da-
vanti alla tomba del Santo. Hanno,
poi, partecipato alla Celebrazione Eu-
caristica. AllAbbazia delle Tre Fonta-
ne, tutti si sono lasciati suggestionare
dalla grande atmosfera di pace che si
respirava. Nel pomeriggio, dopo il sa-
luto di Madre Alba e della presidente
M. Rosa Campolattano, con laiuto di
ALLEGRIA IN BLUE JEANS
Finalmente, atteso e desiderato come ogni anno dalle Suore di Villa Chieppi,
arrivato il momento preparato proprio per loro degli auguri di Natale. Anche
questanno alcune sorelle laiche si sono offerte per organizzare un pomeriggio di
allegria da dedicare a loro. Il tutto riuscito bene e festosamente. Dopo la recita
di una poesia regalata da due bambine e di una scenetta molto divertente dal titolo
Nobilt in blue jeans, ha fatto seguito la consegna di un piccolo dono per ogni
suora della Casa e la condivisione di un piccolo rinfresco con ottime torte e dolci
vari. Infine tutti insieme abbiamo concluso in preghiera con la celebrazione dei
Vespri solenni e un cordiale scambio di auguri.
ASSOCIAZIONE
LAICALE
lieti nella speranza Maria Rosaria Pisano
siderio e della pazienza
nellattesa. Alla luce di
quanto ascoltato e riflettuto
in queste due giornate, il de-
siderio di tutti che lAsso-
ciazione possa crescere in
qualit e che ciascun associa-
to, con lapporto della propria
esperienza di vita vissuta, si
lasci trasformare e convertire,
manifestando coerenza con la
scelta fatta e gioia nel testi-
moniare la virt della Spe-
ranza.
Don Franco Perazzolo, c stata una La testimonianza di Rosanna
riflessione sullenciclica del Papa Spe
sempre una gioia incontrarci e que-
Salvi. Il Papa spiega il legame esisten-
sta una delle poche occasioni in cui
te tra Speranza, Fede e dono della
si uniscono i gruppi provenienti da
Salvezza. I cristiani - dice - affronta-
Parma, Milano, Roma e Potenza; la di-
no il presente anche se duro e fatico-
stanza fisica non spezza la comunione
so, in prospettiva di un traguardo cer-
dei cuori grazie alla forza dellunico
to: incontrare Cristo e vivere in Lui.
Spirito che circola in ognuno di noi.
Tutti gli sforzi sono orientati verso
Fraternit, riflessione, condivisione e
questa meta. Il loro elemento distinti-
preghiera hanno contribuito a creare
vo, dunque, il fatto che la loro vita
un clima semplice e familiare. Da cri-
non gira a vuoto, ha un senso e li con-
stiani non dovremmo mai domandarci
duce verso la piena conversione, per
solamente: come posso salvare me
entrare in modo diverso dentro al
stesso? Dovremmo domandarci anche:
mondo. Il Papa parla del rapporto
che cosa posso fare perch altri ven-
tra la Speranza e la Preghiera che la
gano salvati e sorga anche per altri la
nutre e anche del dolore e della soffe-
stella della speranza? Allora avr fat-
renza, scuole di speranza. Dopo la ri-
to il massimo anche per la mia salvez-
flessione, gli associati sono stati impe-
za personale. La speranza cristiana
gnati a riflettere personalmente, nei
aiuta a non ripiegarsi su se stessi, ma
gruppi di lavoro, su tre quesiti riguar-
ci guida e ci sostiene nel cammino
danti il tema delle giornate. La dome-
verso il raggiungimento di quella pa-
nica, 8 Marzo, sono stati esposti i la-
ce e quella salvezza che solo Dio pu
vori dei gruppi e a conclusione Don
offrirci.
Franco Perazzolo, Madre Alba e la
presidente, hanno aiutato i presenti a
capire lo sforzo necessario da fare og- Prossimo appuntamento per tutta
gi singolarmente e associativamente,
lAssociazione laicale
per essere uomini e donne di speran-
za. Infatti, necessario rendersi conto Esercizi spirituali a La Verna (AR)
che, la Fede non solo sapere, ma 27 Giugno - 2 Luglio 2009
unesperienza che ti cambia la vita, ti
Viviamo dello Spirito
coinvolgein quanto, lesperienza
e camminiamo secondo lo Spirito.
dellincontro con Ges. Il cammino
della vita lo spazio del desiderio del Riflessione sulla lettera ai Galati.
cuore, dellattesa di realizzare tale de-
PICCOLE FIGLIE 6 FEB.-APR. 09

Sr M. Grazia Bonomi
Fossa di Concordia (MO)15.02.1919
Parma 04.02.2009
Grazia un nome assolutamente espressivo
di una persona che per grazia si donata
al Signore e che con grazia ha svolto un
ministero di annuncio e di testimonianza.
Cos la ricordano le sorelle che le sono state
vicine quando le sue potenzialit erano
efficienti: donna di preghiera, silenziosa,
benevola con tutti, dolcissima nei rapporti,
sempre pronta a scusare e perdonare.
Una caratteristica specifica era in lei lamore
per la natura, che contemplava con lo stu-
pore di un bambino. E questo soprattutto
nei lunghi anni da lei trascorsi nello splen-
dido contesto delle Dolomiti. Diplomata
maestra di scuola materna nel 1941 a Ber-
gamo, il suo primo mandato come educatri-
ce e anche superiora lo svolse a Corniglio
(PR) dal 1942 al 1958, dove il paesaggio era
gi in sintonia con il suo sentire.
In seguito fu per due anni a Calestano (PR)
e infine sulle Dolomiti: Fusine, Goima, Dont,
dove trascorse gli ultimi 20 anni di attivit,
come educatrice dei piccoli, animatrice di
oratorio e maestra di catechismo. Nel 1985
dovette lasciare i suoi monti, perch il Si-
gnore le stava chiedendo una risposta diver-
sa, segnata dalla sordit, dal calo della vista,
da una forma di stanchezza psicologica, che
aveva a tratti il sapore della depressione.
Pass cos a Villa Chieppi (Parma) dove ri-
mase in coerenza a se stessa: amante della
preghiera e del silenzio, discreta e disponi-
bile verso che aveva bisogno, ma anche
determinata e molto attenta agli avveni-
menti della Chiesa e del mondo, che seguiva
leggendo con interesse in particolare su
Avvenire, e scambiando opinioni con le so-
relle nei circoli di studio.
Il suo traguardo sr Grazia lo ha raggiunto
pochi giorni prima del suo 90 compleanno,
che sar celebrato in cielo dove non ci sa-
ranno pi tenebre, n alternative di gioia e
dolore, ma solo gioia infinita ed eterna
dellincontro con il Signore e con tutti i santi.
Sr M. FILOMENA FORMAGGIONI
Vicomero di Golese (PR) 30.03.1917
Parma 06.12.2008
Era il primo sabato del mese, nel cuore della
novena dellImmacolata, quando Sr. Filome-
na fu chiamata alla Casa del Padre. Aveva
avuto un certo malessere, che poteva sem-
brare effetto di influenza. Prov la febbre:
35 gradi. Serenamente disse: E arrivato il
momento. E poco dopo chiuse gli occhi
alla vita terrena con la speranza, che aveva
coltivato da sempre, che Maria lavrebbe
portata allincontro con il Signore il sabato
successivo al suo trapasso. Le circostanze ci
fanno pensare che la speranza sia stata
appagata.
Cresciuta in una famiglia profondamente
cristiana, fu ben presto provata dalla malat-
tia che invalid la sua mamma per ber 19
anni, dopo i quali, per grazia della Madon-
na, un medico riusc a ridarle la salute. Que-
sto le consent, allet di 30 anni, di corona-
re il suo sogno di consacrarsi al Signore, a
cui laveva preparata unattiva partecipazio-
ne allAzione Cattolica e lesperienza di una
vita familiare improntata al sacrificio e
allamore reciproco.
La sua prima attivit come religiosa fu a
Novi di Modena dove, incaricata della scuo-
la di lavoro per ragazze. Riusc a realizzare
un progetto che ebbe dello straordinario..
Necessitavano di macchine da cucire, ma
mancavano i mezzi per acquistarle e non
esit, con i dovuti permessi, a chiedere aiuto
al Santo Padre Pio XII, che offr 50.000 lire,
con cui furono acqui ate tre macchine, che
permisero di avviare al lavoro circa 50 ra-
gazze. Confezionavano camicie per una
ditta e il ricavato, dedotte le spese, veniva
suddiviso tra le giovani. Il lavoro fu il mezzo
per avvicinarle a Ges. Quattro di esse
allet di 17/18 anni fecero la prima comu-
nione ed alcune scelsero la vita consacrata.
Fu a Scandiano, a Corte dei Cortesi, a Misu-
rina e in seguito a Porporano. Dal 1992 al
2003 svolse unopera di assistenza spirituale
agli anziani della Casa di Riposo di Gualtieri
e ai malati a domicilio. Quel suo passare di
casa in casa con il suo sorriso e il suo saluto
caloroso stato per tanti anni un balsamo
per il paese.
La stessa dedizione fraterna, benevola e
spiritualmente tanto ricca, Sr. Filomena lha
offerta fino allultimo alle sorelle di Villa
Chieppi, dove ha concluso i suoi giorni la-
sciando in tutte un vuoto non facilmente
colmabile.
Sr M. ANGIOLINA GRILLENZONI
S. Felice sul Panaro (MO) 13.03.1914
Parma 08.12.2008
Potremmo definire Sr. Angiolina: la suora
del sorriso. Non possiamo ricordarla che
sorridente, fino allultimo suo respiro, anche
quando questo era rimasto lunico modo di
rispondere a chi le stava vicino per darle un
aiuto o per suggerirle una preghiera.
Di carattere semplice, sereno, sapeva sdram-
matizzare ogni situazione con una battuta,
con un invito alla gioia. Amava tantissimo
il canto e sapeva animare gli incontri disten-
sivi della comunit con lo stesso impegno
con cui si applicava alla preghiera. Era solita
PICCOLE FIGLIE 7 FEB.-APR. 09
Delfina Schianchi, pf
dire, quando le riusciva di creare un clima
caldo di serenit e di fraternit: Questo,
secondo me, vale come la preghiera.
Nella sua lunga vita di consacrata passata
in tante comunit con il ruolo semplice di
cuciniera, di assistente di scuola materna o
di guardarobiera e ovunque ha seminato
ottimismo e buon umore. Donna di casa
attenta e premurosa, si trovava allopera un
po dappertutto, senza ambizioni di prota-
gonismo e sempre riconoscente verso chi le
prestava un aiuto o una qualsiasi attenzio-
ne. Godeva quando le attivit delle conso-
relle riuscivano bene, senza mai mostrare
invidia. Non era permalosa se le veniva fatto
qualche rilievo; da tutto sapeva trarre il lato
positivo.
Bench non avesse avuto una preparazione
specifica per leducazione dellinfanzia, sa-
peva creare rapporti altamente educativi
con i bambini, specie attraverso il canto e
la serenit del rapporto. Chi scrive ricorda
di averla avuta come assistente quando
andava alla scuola materna. Un giorno in
cui tutti i bambini dormivano con il capo
chinato sul banco, io mi dimenavo, proba-
bilmente disturbando. Lei mi guard sorri-
dendo e mi disse: Vedo una bimba molto
buona che non vuol disturbare nessuno. E
veramente brava. Capii che cosa intendeva
dirmi e piegai subito la testa, contenta del
complimento ricevuto.
Amava tanto la sua famiglia dorigine, con
cui seppe mantenere sempre rapporti di
affettuosa vicinanza, cos come era serena-
mente e affettuosamente inserita nella sua
famiglia di elezione.
Sr Angiolina sicuramente una di quelle
presenze che parlano di Dio attraverso la
percezione dei suoi doni, che si traduce in
gioia riconoscente e trainante. Ora che cer-
tamente ha raggiunto la pienezza della
gioia , aiuter anche noi a guardare il mon-
do e la storia con gli occhi di Dio, cos come
ha fatto in tutto il tempo della sua vita.
Sr M. AMALIA MAGGI
Corte dei Cortesi (CR) 19.05.1919
Parma 28.02.2009
Ci ritroviamo qui, ai piedi dellaltare, per
dire grazie al Signore di aver dato alla no-
stra famiglia e alla sua Chiesa, il dono di Sr.
Amalia. Avrebbe compiuto fra poco 90 anni
di vita, spesa tutta per gli altri; in particolare
per i bambini e per le loro famiglie, ma
senza esclusione di persone o di ruoli. Era
madre per tutti!
Entr in Congregazione a 18 anni nel 1937
e, dopo aver conseguito il diploma di mae-
stra di scuola materna, inizi un iter di ma-
dre-educatrice che ebbe termine - si fa per
dire - solo un paio di anni fa, quando la
Congregazione fu costretta a ritirare le
suore da Brescello, in cui era presente da
20 anni.
Il primo grande impatto con una vita da
donare totalmente, senza riserve, lo ebbe a
Delfina Schianchi, pf
Villa Minozzo, dove la Congregazione, in
piena guerra, accett di inviare una comu-
nit per la gestione della scuola materna.
Ben presto si scaten un terribile conflitto
tra tedeschi e partigiani, in cui le suore
furono coinvolte pienamente fino a condi-
videre il dramma della popolazione e a farsi
tramite, a loro rischio, della salvezza di
quanti erano ammassati nella chiesa, lunico
luogo rimasto dopo la distruzione del pae-
se. Sr Amalia era la suora pi giovane, poco
pi che ventenne, ed ebbe il coraggio, co-
me le sue consorelle, di sfidare la morte
quasi certa, pur di non abbandonare la loro
gente.
Nel 1948 fu trasferita a S. Croce di Carpi
come superiora e da l, sempre con questa
responsabilit, pass a Baiso, a Trecasali, a
Cividale Mantovano, a Parma S. Leonardo,
a Soragna e infine a Brescello, che divent
il luogo della sua missione definitiva.
Il passaggio a Villa Chieppi nel 2007 la trov
pronta alla volont di Dio e disponibile ad
aiutare le sue sorelle, come meglio poteva,
fino allultimo.
Sono tantissime le testimonianze di affetto,
di stima e di gratitudine che ne tratteggia-
no la personalit. Ne riportiamo una:
Carissima Sr Amalia, Grazie di vero cuore
per tutto quello che hai fatto per me e per
la mia famiglia. Grazie di avermi ascoltato
nei momenti pi brutti della mia vita, dan-
domi buoni e preziosi consigli e in partico-
lare: Grazie di avermi fatto ritrovare la fe-
de,che purtroppo avevo perso Ritrovando
la fede in Dio, ho ricominciato a venire in
chiesa e soprattutto a pregare, cosa che per
tanti anni non avevo mai pi fatto.
E perch non citare lo splendido album
offerto alle suore di Brescello, e a lei in
particolare, con il grazie di tutti gli abitanti
del paese documentato dalle foto dei gio-
vani, di tanti giovani, che portano in cuore
il suo affetto e la sua carica di fede e di
speranza?
Anche noi le diciamo grazie e laffidiamo
nelle braccia del Signore della vita perch
continui a volerci bene e ci aiuti a crescere
nellamore, come ha saputo fare lei.
Sr IRMA RAIMONDI
Pegognaga (MN) 23.09.1917
Parma 04.01.2009
Aveva 91 anni Sr Irma e da qualche mese
era affetta da un male che la costrinse ad
abbandonare il suo lavoro (una tela che
stava dipingendo e che non pot terminare)
e a lasciare Casa Madre, dove era ormai da
alcuni anni e dove continuava a dipingere
con creativit, buongusto, amore immenso
allarte, in cui rifletteva lAutore del bello.
Stava per recarsi a pranzo, si ritir in camera
per lavarsi le mani e cadde, senza un lamen-
to, senza il minimo preavviso. Ci lasci cos,
sorpresi e addolorati, ma con la convinzione
che lei era pronta allincontro.
Era entrata in Congregazione a 20 anni e
manifest subito una spiccata inclinazione
allarte, per cui, nel tempo della sua forma-
zione, consegu il Diploma darte presso
lIstituto dArte P. Toschi, a Parma. Gi tino Giuliani alla madre: .sento che sr
come studente fece parte della comunit
della Scuola Casa Famiglia, a Parma, dove
poi insegn Storia dellArte e Disegno dal
1945 al 1994.
Era artista per dono, educatrice per missio-
ne. Sono innumerevoli le ex-alunne
dellIstituto Tecnico Femminile che ne ricor-
dano le doti di insegnante e la carica di
umanit con cui svolgeva il suo compito.
Era esigente, ma amava tutte, sapeva tenere
la disciplina senza mai alzare la voce, era
libera da critiche e anche nelle contrariet
sapeva tirare dritto senza mai alterarsi.
La scuola era la sua vita, studiava tantissimo
la storia dellArte e poi trascriveva a mano
il percorso che doveva fare alle alunne in
grossi volumi (una ventina), con un linguag-
gio adatto a loro e con la documentazione
fotografica di ogni opera dautore, affinch
nulla andasse perduto. Organizzava e gui-
dava con entusiasmo le gite scolastiche. Era
gelosa della sua aula, che arricchiva con
tutto ci che poteva servire a dare il massi-
mo della seriet al suo insegnamento.
Ma non si accontentava di presentare le
opere darte e di far conoscere i loro autori.
Era lei stessa artista. Dipinse tanti quadri e
restaur numerose immagini sacre di chiese
e palazzi, con tanta soddisfazione persona-
le, ma senza pretese di successo. Una carat-
teristica del suo bel carattere era la capacit
di dialogo, la serenit dei rapporti, la digni-
t del comportamento, mai scortese, mai
risentito.
Queste doti divennero particolarmente ap-
prezzate dagli anziani che, lasciato
linsegnamento, anim con tanta grazia e
delicatezza, dapprima a Milano, nel Circolo
Anziani della Parrocchia S. Maria alla Fon-
tana, poi a Parma nelle visite a domicilio
nella Parrocchia S. Croce, essendo tornata
ad abitare a Casa Famiglia. Continu la sua
missione anche quando nel 2006, prese di-
mora in Casa Madre, dove rimase attiva e
serenamente disponibile alla sua vecchia
parrocchia fino a che il male sordo che por-
tava dentro non la costrinse a sottoporsi
alle cure del caso e a risiedere a Villa Chiep-
pi. Qui le sorelle e le assistenti laiche sono
unanimi nel dire che non fece mai pesare
la sua malattia e che mostr sempre tanta
gratitudine per le attenzioni di cui era fatta
oggetto. Una prova che la sua vita era pie-
namente ancorata in Dio, dalla cui intimit
trovava senso e forza anche il cammino
doloroso verso il traguardo.
Sr M LINA SBERNINI
Trecasali (PR) 12.05.1916
Parma 19.12.2008
Sr Lina, nella sua lunga vita di consacrata
ha svolto un ruolo che ben documentato
dal parroco di Poiago (RE) quando, nel
PICCOLE FIGLIE 8 FEB.-APR. 09
1980, per motivi di salute, ha dovuto la-
sciare la Casa di Riposo Cavalletti in cui
ha operato per 33 anni. Scriveva don Mar-
Lina non potr pi tornare a Poiago a svol-
gere il suo prezioso lavoro di facchinaggio
a gloria di Dio e a servizio dei poveri.
Si vede gi abbondantemente il grave di-
sagio che si creato dopo la sua partenza:
finora circolava la speranza che si potesse
verificare un miracolo.
Ma ormai penso che la provvidenza ha
deciso di darle anche qui sulla terra un
meritato riposo al fine di poter, con la
necessaria tranquillit, dedicarsi alla con-
templazione e alla preghiera.
C un sacco di gente che chiede di lei non
solo fra i vecchi della Casa di Riposo, ma
anche gente di tutta la zona di montagna
qua dintorno, ma tutti sono daccordo nel
formulare giudizi di apprezzamento per
quello che ha fatto e di rammarico per la
sua assenza.
Son certo che tutte le sue opere buone
sono raccolte nei vari volumi dellArchivio
del Padre Eterno.
Il nostro ringraziamento per il bene che ci
ha fatto non potr mai ricompensarla ade-
guatamente Il suo collaboratore Nello
quando parla di lei si mette a piangere e
comincia a enumerare i danni e gli incon-
venienti che sono saltati fuori dopo la par-
tenza di Suor Lina e quello che non si pu
pi fare perch non c pi sr.Lina e quello
che si potrebbe fare se ci fosse.
Anche per lei, lasciare Poiago dopo 33
anni di servizio svolti nel modo descritto
sopra, stato difficile. Fortunatamente
dopo alcuni anni, riprese le forze, fu tra-
sferita a Roma, nella comunit di Santa
Cornelia.
Non cerano pi i vecchietti per cui prov-
vedere a tanti bisogni, ma ha ritrovato la
natura: lorto, il pollaio, la lavanderia e
soprattutto le api.
Ebbe lopportunit di impiantare vari al-
veari che le davano una soddisfazione
immensa nel poter procurare miele per la
comunit della Scuola Anna Micheli (Ro-
ma), per le suore di Piazza Trento, sempre
a Roma, per le suore di Casa Madre e di
Villa Chieppi a Parma.
Anche qui ha lasciato il segno e chi ha
collaborato con lei rimpiange la generosi-
t e lo spirito di sacrificio.
Gli ultimi anni trascorsi a Rapallo (GE) e
poi a Villa Chieppi sono stati segnati da
quel decadimento che generalmente ac-
compagna la tarda et. Anche qui per
rimase se stessa: fedelissima alla preghie-
ra, aperta alle battute e perch no?
qualche volta anche a reazioni vivaci verso
chi disturbava la sua quiete o le impediva
di andare a chiudere il pollaio!
Una vita umile, ricca di fede, caratterizza-
ta da grande amore per i bisognosi e an-
che per la natura, che era lambito prefe-
rito del suo lavorare e pregare.
ABITARE IL CIELO
Margherita Dalle Ceste mamma di Sr Clemen-
tina Ampezzan 31 gennaio 2009
La sorella laica Villaggi Pace nata il 20/12/1916
a Noceto e morta a Noceto il 2/3/2009