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LE ERBE E I FRUTTI

LE RICETTE Riccardo Milan


LE ERBE E I FRUTTI
LE RICETTE

Riccardo Milan

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzer


Italia-Svizzera 2007-2013
Editore Le opportunit non hanno confini
Consorzio Pro Loco FESR : Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
Lago dOrta e Alto Novarese
Riccardo Milan
anima gourmand Un po professore, un po giornalista e un po blogger, wine blogger...
Cos ama definirsi Riccardo Milan che dopo la laurea in lettere,
indirizzo storico, Milano Universit degli Studi, si dedicato alla pubblicit,
al giornalismo e allinsegnamento.
Da alcuni anni il suo interesse si concentra sulla cultura alimentare,
sulla cultura materiale, spaziando dal vino alla cucina, dalle innovazioni
alle tradizioni. Ha collaborato e collabora con riviste locali e nazionali,
tenuto conferenze, scritto saggi, offerto consulenze su liste vini,
ha un suo blog...
Insegna allIstituto Alberghiero di Stresa, gastronomia allUNI3 di Gravellona
Toce, vini e degustazione allUNI3 di Omegna, al carcere di Verbania prodotti
tipici e tradizioni... come presidente della Pro Loco di Omegna organizza
ogni anno un affermato banco di assaggio vini, Sanvino, e varie competizioni
gastronomiche.
Le sue letture preferite spaziano da saggi storici a ricettari, da analisi critiche
sullalimentazione contemporanea alle riflessioni su ipotesi futuribili.
Cerca di tenere sempre i piedi per terra e di attenersi alla scienza.
Lottando nel contempo di non farsi sopraffare, e troppo sformare,
dal suo appetito gourmand.

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LE ERBE E I FRUTTI
Acetosa 30 Melagrana 52
Atriplice 7 Melissa 54
Alloro 17 Menta 35
Aglio orsino 32 Mora di gelso 55
Amarena 36 Nespola 56
Aneto 16 Olivello spinoso 59
Angelica 40 Ortica 53
Azzeruola 42 Pastinaca 18
Barba di becco 44 Patata blu 38
Barba di capra 53 Pepe del monaco 48
Bardana 25 Pera volpina 51
Bietola 24 Pera madernassa 49
Biricoccola 45 Pera martin sec 50
Borragine 29 Pesca della vigna 57
Caco 47 Porcellana 26
Calendula 39 Primula 46
Carote colorate 10 Rafano 20
Castagna 27 Ramolaccio 21
Cerfoglio 22 Rapa 37
Cicoria selvatica 33 Robinia 12
Cicorino 9 Sambuco 58
Corbezzolo 6 Scorzonera 13
Cotogna 43 Sedano rapa 15
Crescione 28 Sorbo 34
Dragoncello 19 Taccola 8
Giuggola 41 Tarassaco 14
Luppolo 31 Topinambur 23
Malva 11

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LE RICETTE
Antipasti, verdure, contorni Primi piatti Dolci, marmellate e conserve
e condimenti Crema di bardana 25 Angelica candita 40
Aceto alla corbezzola 6 Gnocchi alla portulaca 26 Brodo di giuggiole 41
Atriplice di magro 7 Gnocchi di castagne Conserva di azzeruoli 42
Bagian Rusti 8 allossolana 27 Cotognata 43
Borlotti e cicorino 9 Gnocchi di pane e crescione 28 Frittelle di barba di becco 44
Crudit in pinzimonio 10 Pansotti alla ligure 29 Marmellata di biricoccole 45
Erbe in padella 11 Risotto allacetosa 30 Marmellata di primule 46
Fiori di robinia in pastella 12 Risotto al luppolo 31 Mousse di caco 47
Frittelle di scorzonera 13 Spaghetti allaglio orsino, Mousse al pepe del monaco 48
Insalata di pasquetta 14 olio e peperoncino 32 Pere madernassa in gabbia 49
Insalata waldorf astoria 15 Zuppa alle erbe di campo 33 Pere martin sec al vino 50
Patate allaneto 16 Pere volpine al vino rosso 51
Piccoli peperoni ripieni 17 Secondi piatti di carne Sciroppo di granatina 52
Purea di pastinaca 18 Arrosto di pollame con Strudel di erbe selvatiche 53
Salsa bernaise 19 contorno di salsa di sorbe 34
Salsa al rafano 20 Cosciotto di agnello Liquori
Salsa al ramolaccio 21 con salsa alla menta 35 Grande chartreuse 54
Salsa verde al cerfoglio 22 Filetto di cervo con amarene 36 Grappa ai frutti dimenticati 55
Topinambur fritti 23 Petto danatra con rape 37 Liquore di nespole 56
Tortino alle erbette 24
Secondi piatti di pesce Tisane e succhi
Filetto di anguilla con Pesche della vigna nel vino 57
patate blu 38 Sambucata 58
Filetto di branzino Sciroppo di olivello spinoso 59
alla calendula 39

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Aceto
alla corbezzola Prendete una manciata di Nota fin dallantichit, citata da
corbezzole poco mature, cinque Plinio il Vecchio e da Teofrasto,
foglie di alloro, un litro di aceto. le si attribuivano poteri magici.
Introducete le corbezzole e le Oggi, la corbezzola presente
foglie di alloro in una bottiglia, in Italia soprattutto in Sardegna,
versate laceto, chiudete bene Liguria, Toscana e nelle aree a clima
e riponete in un luogo fresco temperato, ma poco conosciuta,
asciutto e al buio. Con il passare del se non per il relativo ricercato miele.
tempo, le corbezzole diventeranno
mature allinterno della bottiglia e Ancor meno apprezzati e consumati
diventeranno di un bel colore rosso i suoi frutti ricchi di vitamina C:
vivo, molto decorativo. una volta giunti a maturazione,
Lasciate riposare per tre settimane ad autunno inoltrato, hanno la polpa
prima dellutilizzo. gialla, morbida e un po farinosa,

CORBEZZOLA
dal bel sapore dolce e delicato con
La corbezzola, frutto del corbezzolo un amabile retrogusto acidulo.
(Arbutus unedo), chiamata anche Si fanno marmellate, sorbetti,
fragola di mare perch somiglia liquori, distillati; aromatizza la
ad una fragola tonda, dai toni pi grappa e laceto.
aranciati e dalla superficie rugosa.
La pianta, molto rustica, inoltre
tipica della macchia mediterranea a
ridosso della costa.

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Atriplice
di magro Questa ricetta liberamente Le foglie giovani e i germogli vengono
ispirata ad unoriginale ricetta tagliati ed utilizzati proprio come
dellArtusi, gli Spinaci di magro gli spinaci: lessati, stufati oppure
alluso di Romagna (terra di origine utilizzati per preparare minestre o
del gastronomo). Siccome latriplice ripieni. Possono per essere usate per
rossa pi asprigna ed aromatica insaporire le insalate. Va consumata
degli spinaci, detta ricetta va subito dopo la raccolta, perch le
bilanciata con misura, perch gi foglie appassiscono rapidamente,
singolare in s. Vediamo insieme: dopo il raccolto.
cuocete latriplice per pochi
secondi al microonde (lessandola Possiede propriet fitoterapiche:
perde il colore) e mettetela in diuretica, lassativa e rinfrescante.
umido con un soffritto di olio, Una volta si facevano cataplasmi
aglio, prezzemolo, sale e pepe, per curare la gotta o brodi per i
lasciandola intera ed aggraziandola sofferenti di stomaco. I semi non
con una presa di zucchero e vanno consumati. conosciuta
di alcuni chicchi duva secca a anche come atriplice degli orti o
cui siano stati tolti gli acini. In bietolone rosso, ha inoltre altri
mancanza di uva secca, pensare nomi volgari, quali spinacione e

ATRIPLICE
alluva passa. bietolone, oltre che treppico. Nei
Paesi anglosassoni chiamata anche
Latriplice rossa (Atriplex hortensis) salt bush per la sua tolleranza al
probabilmente originaria dellAsia suolo alcalino.
ma diffusa in diverse forme in tutto
il bacino mediterraneo.
Era gi coltivata al tempo dei Romani
e fu probabilmente sostituita nelle
preferenze dagli spinaci, perch pi
dolci e compatti in cottura.

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Bagian rusti Tradizionale preparazione ossolana, Le taccole somigliano ai piselli ma
secondo Riccardo De Corato ne differiscono per il fatto che non
specifica della Val Divedro. si sgusciano e i baccelli si mangiano
Si utilizza un legume assai poco interi, quando sono teneri.
noto: le taccole o piattoni o piselli Mentre in centro Europa sono
mangiatutto. Si mettono sul fuoco conosciute ed apprezzate, da noi
in acqua e burro cotto, sale. si consumano solo in alcune localit
Sono perfetti, quando cominciano del Nord. In quelle dove i contatti
ad appiccicarsi al fondo del tegame. con lOltralpe sono pi frequenti.
In Val Vigezzo, ricorda sempre Come lOssola. Sono coltivate negli
De Corato, si lessavano e si orti e si arrampicano come i piselli.
facevano poi saltare in padella Le tipologie sono molte ma non
con pezzetti di pancetta. differiscono n per caratteristiche
Un tempo accompagnavano la organolettiche n per metodi di
polenta. Oggi si possono aggiungere consumo. Piuttosto per diversit
alla pasta, con un po di creativit. colturali.

TACCOLA
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Borlotti
e cicorino Insalata ricca, abbondante per Il cicorino (Chicorium intybus)
quattro persone. Piatto unico. definito anche cicoria da taglio
Scaldate in una padella un filo ed una variet di cicoria dalle
di olio con una foglia di alloro, foglie tenere, spatolate, verde scuro,
rosolate 50 g di speck tagliato a con costa bianca non molto carnosa;
quadretti e fatevi poi insaporire gradevolmente amarognola e
tre etti di fagioli borlotti lessati. si usa tagliare a striscioline sottili ed
Frullate 20 g di pomodori secchi deliziosa, tra laltro,
tritati con circa 100 g di olio e in abbinamento alle uova sode e alle
con il composto ottenuto condite i salse a base di acciughe. Il suo vero
fagioli, lo speck. Tagliate il cicorino, nome cicoria spadona o lingua
tre etti circa, a striscioline sottili. di cane. Il cicorino ha propriet
Servite i fagioli salsati su un letto di depurative, diuretiche, toniche e
cicorino, leggermente salato. lassative. Facilita la digestione e
la funzione epatica e stimola la
secrezione biliare.

CICORINO
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Crudit
in pinzimonio Per esaltare la bellezza cromatica Per sei persone procuratevi
delle carote colorate, si pu pomodori, carote, finocchi,
pensare di ridurre al minimo cipollotti, ravanelli, coste di
lintervento del cuoco che in questo sedano... quello che preferite.
caso si limita a scegliere, preparare Preparate poi una maionese e

CAROTA COLORATA
e presentare. mescolatela con qualche cucchiaio
di passata di pomodoro, brandy e
un pizzico di erba cipollina tritata.
In unaltra ciotola mescolate
dellolio extravergine di oliva con
un po di aceto al lampone (o di
lamponi, se lo trovate), un trito
di erbe aromatiche (prezzemolo,
maggiorana e rosmarino), sale e
pepe. Servite le verdure tagliate
a listarelle, con le due salse.
Bel colpo docchio.

Selezioni clonali, bellezza inusuale


e grande ricchezza di antociani, di
betacarotene... le carote colorate:
nere, rosse, viola, gialle, bianche
stanno piano piano conquistando
un loro spazio nel panorama
gastronomico europeo.
Belle e da vedere e buone da
mangiare, si prestano a tutti gli usi
pensati per le carte tradizionali.

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Erbe in padella Lessate insieme 200 g di foglie La malva (Malva silvestris) una
fresche di malva, altrettanti pianta di cui non si mai persa la
spinaci, un mazzetto di ortiche memoria nella tradizione popolare.
e 150 g di lattuga: in poca acqua Segno del suo continuo consumo.
salata. Una volta cotte, strizzatele Era usata infatti sia nella farmacopea
e tritatele grossolanamente e contadina, per le sue propriet
fatele insaporire in padella a fuoco lassative (sembra che il nome derivi,
medio con olio e aglio tritato; infatti, dal latino mollire alvum,
salate, pepate e servite calde. cio ammorbidire il ventre), sia
In alternativa, una volta fredde, a tavola: i germogli possono essere
conditele con olio, limone e sale. cotti come spinaci e le tenere foglie
vanno bene in insalata.
Alcuni la consumano secca, in
infuso, per sfruttare le sue propriet
depurative.
Si trova spontanea fino ad alta quota,
ma si pu anche coltivare.

MALVA
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Fiori di robinia
in pastella I fiori di acacia si consumano anche Originaria del nord America,
cotti, nei budini o nelle torte. Ma la robinia (Robinia pseudoacacia)
il meglio lo danno se incorporati ormai insediata in tutto il vecchio
in frittelle o fritti in pastella. continente. Pianta infestante e assai
Ognuno si regoli secondo le proprie adattabile che nota per il famoso
abitudini: farina, acqua minerale, miele di acacia o di robinia;
birra, vino spumante, sale, olio un po meno per il legname, da
doliva o di semi, zucchero o sale... fuoco; ma anche per la bellissima
fioritura primaverile: grappoli di
piccoli fiori bianchi, abbondanti,
profumati e ben frequentati dalle
api. I fiori si usavano per fare un vino
aromatizzato, macerandoli.
Si possono anche mangiare crudi,
in insalata. Il loro gusto delicato,
dolciastro. Ricorda i legumi.
Attenzione che in natura esiste il
maggiociondolo, dai fiori simili ma
gialli. Molto tossico.

ROBINIA
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Frittelle
di scorzonera Per sei persone circa, pelate sei Sono oltre cento le radici
etti di scorzonera, lessatela e poi riconducibili alla scorzonera, la pi
riducetela a cubettini. comune la scorzonera hispanica.
Tagliate a cubetti anche una Il nome sembra derivi da unantica
fettona di prosciutto cotto da parola spagnola che vuol dire
due etti circa. Preparate una vipera. Infatti, anticamente, a
pastella lavorando in una ciotola questa radice si attribuivano poteri
150 g di farina bianca e un uovo; contro i morsi terribili delle vipere e
stemperate limpasto con 100 g un po ci assomiglia ad un serpente.
di latte, un pizzico di sale e una
punta di bicarbonato. Mescolate infatti di forma allungata ed
nella pastella i dadini di prosciutto rivestita da una corteccia grigio-
e di scorzonera, aggiungendo del marrone con polpa bianca. Il suo
parmigiano grattugiato o similare. sapore leggermente amarognolo,

SCORZONERA
Quindi, con un cucchiaio, fate ma gradevole. Ma forse il suo nome
friggere il composto in abbondante deriva semplicemente dal fatto che
olio bollente. Sgocciolate le frittelle ha la buccia scura, la scorza nera
e servitele ben calde. appunto.
Solitamente viene lessata e condita
in insalata, oppure ripassata in
padella o ancora fritta. Ottima anche
grattugiata e condita con olio e
limone. La scorzonera si accompagna
molto bene con carni rosse e gustose,
come quella di maiale, e si presta
bene per interpretazioni originali
di preparazioni classiche: risotto,
contorni caldi, pur, ripieni di
verdure.

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Insalata
di pasquetta Nella sua forma pi semplice, si Il tarassaco (Taraxacum officinale
raccolgono le foglioline tenere di weber) linsalata spontanea pi
tarassaco e si uniscono le uova conosciuta, non fosse altro per i suoi
sode tagliate a met: linsalata fiori gialli ben visibili e per il soffione
coi ciapp, ovvero le mezze che tanto fa divertire i bambini.
uova tondeggianti. Le varianti a Molto diffusa, non viene quasi mai
questo schema base possono essere coltivata e si mangia sia cruda
molteplici. Si pu, per esempio, sia cotta, nota per il suo sapore
fare una salsa a base di senape, amarognolo.
limone, olio, sale e gherigli di noce Di lei si usano anche fiori e radice.
sminuzzati da aggiungere alle uova Questultima, seccata e macinata,
e al tarassaco. Le uova sode, poi, d vita ad un succedaneo del caff,
possono essere tagliate a spicchi. il caff di cicoria; mentre i fiori,
in boccio, possono essere messi
Oppure realizzare una vinaigrette sotto aceto e diventano unottima
con succo darancia, olio di noci, alternativa dei capperi; si possono

TARASSACO
sale e pepe. Oppure aggiungere anche realizzare sciroppi e altre
formaggio a dadini... le varianti preparazioni con i fiori gi aperti.
possono essere tantissime
e molti la usano insieme a dellaltra Pianta dai molti nomi, spesso
insalata, magari pi dolce. curiosi: castracani, cicoria asinina,
dente di cane, dente di leone,
grugno di porco, insalata dei
porci, ingrassaporci, pisciacane,
piscialetto, insalata matta,
insalata delle bisce...

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Insalata
waldorf astoria La ricetta pi famosa con il sedano Il sedano rapa una pianta con ciclo
rapa quella di questa insalata biennale, classificata come Apium
particolare che prende il nome di graveolans variet Rapaceum.
un celebre albergo newyorkese. un ortaggio particolare, conosciuto
Ingrediente principale il sedano e coltivato solo in alcune zone
rapa in abbinamento alla mela. dellItalia settentrionale.
Pulite e riducete a dadini tre etti Del sedano rapa si consuma la radice,
circa di sedano rapa, altrettante di colore bianco e di forma a globo.
mele renette. Tuffate la dadolata Il sedano rapa, alla pari del sedano,
di sedano in acqua salata in contiene pochissime calorie.
ebollizione, scolate, passate Il suo gusto leggermente meno
sotto lacqua fredda ed asciugate. intenso rispetto a quello del sedano
Mettette il tutto con lanaloga lo rende adatto a ricette dove non

SEDANO RAPA
dadolata di mele in una terrina, compare solo come insaporitore,
aggiungendo il succo di mezzo ma come ingrediente principale.
limone e poco sale.
Lasciate riposare per circa unora,
poi unite della maionese, quaranta
grammi di mandorle, sale e pepe.
Rigirate accuratamente e disponete
linsalata in un piatto di servizio.
Decorate la superficie con altre
mandorle sfilettate e servite in
tavola.

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Patate con salsa
allaneto Prendete una patata a commensale, Assomiglia al finocchio selvatico,
dimensione omogenea e a piacere. ma raro allo stato spontaneo.
Le lavate e le fate cuocere al Laneto (Anethum graveolens)
vapore o a pressione con la buccia. arriva da lontano e si usa da molto
Poi fatele raffreddare e tagliatele tempo. Molto in voga nella cucina
a met. Scavate leggermente il scandinava, ma conosciuto gi ai
centro. Se sono novelle mantenete romani che attribuivano ai semi
la buccia, altrimenti sbucciatele. capacit corroboranti. Si utilizzano
Intanto avrete sbucciato e sia le foglie sia i semi sia i fiori.
grattugiato un cetriolo piccolo, Si estrae anche lolio essenziale.
mescolando con un vasetto di Questi ultimi secchi e conservati
yogurt bianco, senza zucchero, in vetro. Gli usi sono molteplici:
tre cucchiai di aneto fresco tritato, diuretici, antinfiammatori,
sale, mezzo spicchio daglio digestivi... In cucina viene usato
anchesso tritato. sia accostato ad uova, pesci
Un cucchiaio dolio per insaporire grassi, molluschi e patate; nella
ulteriormente. Scaldate le patate cucina italica, nelle insalate, nelle
in forno e poi guarnitele con la marinate, nelle minestre, sulla carne
salsa a temperatura ambiente. alla griglia.
Sono possibili molte varianti: I semi sono ideali per aromatizzare
cipollotto, erba cipollina o porro le conserve di verdura e laceto,
al posto dellaglio; zucchina al facendoli macerare per venti giorni e
posto del cetriolo. poi filtrando.

ANETO
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Piccoli peperoni
ripieni Lavate ed asciugate quattro Lalloro (Laurus nobilis) una pianta
peperoni piccoli, uno per spontanea o coltivata, usata sia in
commensale. Tagliate la calotta cucina sia nella medicina popolare:
superiore che conserverete. il decotto di foglie si usava per le
Puliteli internamente, semi e affezioni gastriche; con le bacche
filamenti bianchi. Bucherellate i mature e seccate, cotte nella birra,
peperoni con una forchetta e fateli si otteneva una bevanda diuretica.
cuocere in forno a 200 finch Molto apprezzati i pediluvi e i
non saranno morbidi. Lasciateli cataplasmi contro i reumatismi.
intiepidire e privateli della buccia. Lolio estratto dalle foglie e dalle
Tritate finemente la polpa di due bacche, unito a grasso, serviva e
melanzane (circa 130 grammi in serve per unzioni contro i dolori
totale), uno scalogno o meno, uno articolari.
spicchio daglio e del prezzemolo.
Aggiungete la scorza di un piccolo Le foglie si trovano tutto lanno
limone grattugiata. Tritate e si usano fresche. Possono per
finemente un etto di polpa di essere essicate allombra, mentre le
agnello e mescolatela con gli altri bacche (settembre novembre) al
ingredienti. Salate e pepate. sole o in forno a fuoco moderato. Si
Farcite i piccoli peperoni e conservano entrambi in vasi di vetro
chiudeteli con la calotta, ungeteli al riparo dal calore e dallumidit.
con lolio, posate accanto a Laggettivo nobilis perch un

ALLORO
ciascuno una foglia di alloro tempo veniva usato per incoronare
e avvolgeteli singolarmente eroi e poeti; oggi, i laureati.
nellalluminio. Cuocete in forno
a 160 per circa 15 minuti. Tra i materassi logori e le ceste
verano stampe di persone egregie;
incoronate dalle frondi regie
(Guido Gozzano).

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Purea
di pastinaca Per 4 persone. Trovare mezzo chilo S, perch la pastinaca una radice
di pastinache, 30 grammi di burro, pallida, simile alla carota ma bianca,
sale qb, due decilitri di latte. Pelate che, insieme alla scorzonera (amara,
le pastinache con il pelapatate per) e alla rapa bianca, rappresenta
e tagliarle a dadini regolari. In una delle tante verdure nascoste
una casseruola fondere met del della cucina italiana.
burro e rosolarvi la dadolata di E pensare che era nota fin dai tempi
pastinaca. Coprire con acqua fredda dei romani, citata da Bonvesin de la
e portare ad ebollizione. Salare e Riva fra le meraviglie gastronomiche
far sobbollire a pentola coperta della Milano medievale (1288).
per circa mezzora. A cottura A determinarne la scomparsa fu
ultimata le pastinache dovranno lavvento della patata.
risultare tenere. Levare dal fuoco, Ed ora se ne sente ancora parlare e si
eliminare circa met dellacqua ricomincia a commerciarla e vendere
e schiacciare le pastinache con in virt della globalizzazione.
uno schiacciapatate direttamente La pastinaca, infatti, non mai
nella pentola. Porre nuovamente scomparsa dalla gastronomia

PASTINACA
al fuoco, unire la crema di latte e dOltralpe e i cuochi creativi
regolare di sale prima di servire anglosassoni, quelli televisivi, la
ben caldo. usano molto, facendone pubblicit
planetaria. Come si usa? Come la
Della pastinaca ne senti parlare solo carota e come la patata. Va bene in
se sei un originale: un appassionato insalata, tagliata sottile ( delicata),
gourmet, un viaggiatore curioso, ma si pu stufare, bollire, passare
un cultore di storia antica o in padella. Va bene nelle minestre
medievale... e coi risotti... e chiss cosaltro.
Puoi assaggiarla, poi, solo se sai dove Il suo sapore varia dal prezzemolo
procurartela. alla carota; un po dolce e un po
fresca...

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La salsa bernaise Grazie al suo aromatico sapore Il dragoncello (Artemisia
che ricorda menta e prezzemolo dracunculus) una pianta erbacea
in veste piccantina, serve per coltivata, chiamata anche erba
confezionare la famosa salsa serpentaria, con foglioline esili
bernaise. ed oblunghe piuttosto piccanti.
Ingredienti: 200 ml vino bianco, Si distingue fra un dragoncello
200 ml aceto, 4 cucchiai scalogno tedesco e dragoncello francese o
tritato, 20 g dragoncello fresco piemontese.
tritato, 10 g cerfoglio, 5 g pepe Viene usato in cucina per
macinato fresco, 1 pizzico sale, aromatizzare salse e piatti di
6 tuorli, 500 g burro ammorbidito. carne, cacciagione, pesce, insalate,

DRAGONCELLO
formaggi... anche se il misterioso
Preparazione: per preparare Cuoco Piemontese Perfezionato a
la salsa, si far ridurre sul fuoco Parigi (1766) raccomanda poco di
il vino, laceto, lo scalogno, menta e di serpentaria perch sono
il dragoncello, il cerfoglio, il pepe troppo forti. Si pu usare come
ed il sale. Fatto raffreddare elemento decorativo per piatti freddi
il composto, si uniranno i tuorli e di carne, uova, pesci, ecc.
il burro a pezzetti e si rimetter Ma il suo uso pi famoso certo
su fuoco a fiamma bassa, meglio quello nella salsa bernaise, gloria
se a bagnomaria, finendo di della cucina dOltralpe e assai buona.
montare la salsa mescolando Ricordiamo inoltre che il dragoncello
delicatamente. Infine si filtra e, una pianta aromatica nota fin dai
dopo aver aggiustato di sale e tempi degli antichi greci che gli
pepe, si aggiungono, a freddo, altre attribuivano ogni virt: digestivo e
foglioline di dragoncello finemente stimolante. Si pu conservare a secco
tritate. o nellaceto.

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Salsa al rafano Fa la sua apparizione nelle cucine Il Rafano (Armoracia rusticana)
dOltralpe, dove tradizione una pianta perenne di cui si utilizza
familiare ma anche prodotto soprattutto la radice a fittone,
industriale. Infatti fa capolino, fresca per la preparazione di salse.
gi pronta nei supermercati, A volte, le foglie in insalata.
anche del Nord Est italico. Specie originaria dellEuropa
Pu essere in versione pi o meno orientale, in Italia coltivata specie
delicata, aggiungendo pane, panna, in Trentino-Alto Adige ma si trova
maionese, yogurt... inselvatichita nei luoghi umidi,
Stiamo parlando della Salsa al vicino alle case e agli orti.
Rafano, detta anche Cren I fiori sono bianchi. Le radici
(dal nome tedesco). devono essere subito pulite, lavate
Una versione delicata la seguente. ed utilizzate perch perdono
Mettete a bagno in poco aceto rapidamente freschezza
alcune fette di pancarr prive di e compattezza.
crosta, sminuzzatele. La radice di rafano utilizzata per
Montate 350 g di panna da la preparazione di una famiglia di
cucina, aggiungetevi il pancarr salse, pi o meno aggressive per
sminuzzato, un poco di aceto, piccantezza, adatte a condire carni,
il rafano grattugiato finemente pesce e verdure. Molto apprezzata
(questa loperazione pi difficile, in accompagnamento a selvaggina,
fa piangere) a piacere, una piccola carni rosse, bolliti...

RAFANO
mela grattugiata e alcune gocce
di succo di limone.
A propria discrezione: un pizzico
di zucchero, sale, pepe...

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Salsa
al ramolaccio I Ramolacci, detti anche radici I Ramolacci (Raphanus sativus)
dinverno per distinguerli dai sono poco conosciuti ed apprezzati
ravanelli radici destate, in Italia, molto di pi nellEuropa
hanno per un utilizzo simile in Centrale, dove il clima pi
cucina: grattugiati, a fette per adatto. Sono comunque abbastanza
accompagnare carni saporite. diffuse le tipogie del Ramolaccio
Si pu anche utilizzare per fare Nero, a forma di trottola, dolce
la Salsa Escoffier. a polpa bianca; e del Ramolaccio
Tritate un mazzetto di cerfoglio Bianco, detto Birra di Monaco,
e prezzemolo, mescolate al molto apprezzato per il suo sapore
ramolaccio tritato e a maionese. aromatico.
Si usa in particolare per riempire Nella farmacopea popolare indicato
tartine di pasta frolla salata ed da quale rimedio della medicina
completare con uova sode tagliate popolare contro la tosse, ottenuto

RAMOLACCIO
a met e guarnite, volendo con facendolo macerare con il miele.
foglioline di menta.

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Salsa verde
che i francesi Il padre della moderna cucina Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium)
chiamano italiana, Pellegrino Artusi, ci d una pianta erbacea annuale.

Sauce ravigote una ricetta classica, per una salsa


fredda ottima per accompagnare
alta mediamente 40-70 cm e
le sue foglie sono piuttosto piccole
carni, arricchire un panino, legare e di colore verde chiaro.
coi formaggi. I fiori del cerfoglio sono bianchi,
Questa salsa merita di far parte mentre i frutti sono lunghi
della cucina italiana -dice Artusi- mediamente 1 cm e di forma ovale.
perch si presta bene a condire In cucina le foglie del cerfoglio
il pesce lesso, le uova affogate ed sono utilizzate per aromatizzare
altre simili cose. diverse pietanze, come alternativa
Si compone di prezzemolo, basilico, al prezzemolo. Conosciuto fin
cerfoglio, pimpinella, detta anche dallepoca romana, il cerfoglio pu
salvestrella, di qualche foglia di essere coltivato sia in vaso che in
sedano, di due o tre scalogni e, in terra. facile anche trovarlo allo
mancanza di questi, una cipollina. stato selvatico in tutta Europa.

CERFOGLIO
Poi unacciuga o due se sono Si consuma fresco pu essere
piccole, e capperi indolciti. aggiunto a zuppe, minestre, carni
Tritate ogni cosa ben fine, oppure bianche (pollo, coniglio) e uova.
pestatela e passatela. Si accompagna bene anche a legumi
Indi mettetela in una salsiera con come fagioli, fave e piselli.
un rosso duovo crudo, conditela
con olio, aceto, sale e pepe;
mescolatela bene e servitela.
Io la compongo con grammi 20
di capperi, il rosso delluovo e tutto
il resto a discrezione.

22
Topinambur
fritti in pastella Pelate mezzo chilo di topinambur Prima ne senti parlare appresso
e man mano metteteli in acqua la bagna cauda, poi li intravedi
fredda e limone. Poi sbattete in in qualche ristorante di qualit,
una ciotola tre uova con sale, pepe infine te li trovi al mercato, persi in
e un mezzo spicchio daglio tritato qualche bancarella specializzata...
con foglioline di prezzemolo. li compri, cerchi in giro delle ricette
Scolate i topinambur, asciugateli e e poi li usi e li scopri.
tagliateli a julienne (tipo filetti), Sono i topinambur. Una radice che
quindi uniteli al composto. arrivata in Piemonte dal Nord
Mettete in padella, con poco olio America (post Colombo, dunque) e
caldo il composto, raccogliendolo ha questo simpatico nome, mentre
a cucchiaiate. Friggete queste in latino suona come Helianthus
frittelle per pochi minuti per parte, tuberosus. Va consumato fresco,
poi fatele sgocciolare su carta perch mal si conserva una volta

TOPINAMBUR
assorbente. Servite ben calde. colto, mentre si conserva bene
sottoterra. Ha poche calorie e un
sapore pi delicato, rispetto alla
patata.
Contiene inulina, una fibra solubile,
che aiuta ad abbassare la glicemia.
Il suo fiore giallo, una margheritona
che ricorda un po anche il girasole,
per la sua altezza, fino a tre metri.
Si pu consumare, come si consuma
la patata: bollito, fritto, in purea.
In pi anche crudo.
Dal sapore pi delicato.

23
Tortino
alle erbette La bietola conosciuta fin La bietola o bieta (Beta vulgaris)
dallantichit e ancora oggi una una variet di barbabietola da
delle verdure orticole pi diffuse. orto che si trova anche in natura.
Base di molti piatti tipici, la Questultima del tutto simile alla
proponiamo qui come ingrediente bietola coltivata, anche se le foglie
di una ricetta adatta come appaiono pi strette e lunghe, molto
antipasto freddo o caldo. lucide, con le venature pi chiare.
Per il tortino, procuratevi due etti Anche nellorto per diversa:
di erbette, un etto di ricotta, un si divide in bietola da coste e
cucchiaio di formaggio pecorino bietola da foglie. Diverse tra loro
o caprino grattugiato (saporito per la forma delle foglie: la prima
a piacere), maggiorana e noce ha un cespo di foglie verde scuro,
moscata. con un picciolo bianco carnoso
Pulite e lavate le erbette, molto sviluppato in lunghezza
cuocetele a vapore; eliminate ed in larghezza, nervature molto
lacqua e tritatele finissime. pronunciate che chiamiamo coste
In una ciotola lavorate la ricotta (esistono variet con coste rosse o
con un mestolo fino ad ottenere verdi). La bietola da foglie o erbetta,
una crema; aggiungete le bietole, ha piccioli molto pi ridotti, e la
un pizzico di noce moscata, un parte prevalente la foglia, di un
pizzico di maggiorana e il pecorino. verde brillante, che si consuma come

BIETOLA
Mescolate bene, aggiustate di sale, gli spinaci. La bietola da coste, deve
disponete in una teglia piccola ed invece essere cotta separando le
infornate a 180 per 40 minuti. coste dalle foglie, poich i tempi
di cottura sono molto differenti:
meno per le foglie che per le coste.
Si mangia lessata o cotta al vapore,
nelle minestre e minestroni, negli
sformati, nelle frittelle.

24
Crema
di bardana con Le radici di bardana posso essere delle foglie di salvia, finch sono
prosciutto e consumate alla stregua delle patate croccanti e profumate. Scolatele

salvia croccanti e delle carote, come contorno di


piatti importanti. Il loro sapore
su carta assorbente. Poi mettete
in padella delle fette lunghe di
ricorda il topinambur. In questo prosciutto crudo e cuocetelo
caso, sono la base di una crema. finch non croccante. Scolatele e
Raschiate leggermente otto etti sminuzzatele. Incorporate 250 ml
di radice di bardana ed eliminate di panna alla zuppa e scaldatela a
la pellicina marrone, tagliatela poi fuoco basso. Insaporite a piacere e
a dadini e mettetela in una ciotola servitela guarnendola con un po di
dacqua acidulata. prosciutto e qualche foglia di salvia
Mettete un cucchiaio di olio fritta. Pane croccante.
doliva in una grande pentola
su fuoco medio. Aggiungete una La bardana (Arctium lappa) nota
cipolla grande, un sedano ed una da sempre nella cura dellacne.
carota tritati finemente e cuocete Le radici, seccate, erano un
finch il tutto diventa morbido e succedaneo del caff. I germogli si
leggermente dorato. Unite due consumano lessati, come asparagi,

BARADANA
spicchi daglio e tre cucchiai di o in insalata o passati in padella.
salvia, tritati; un pezzo di dado Le foglie possono essere cotte o
vegetale (o altro a scelta) e cuocete consumate crude, in insalata.
per un minuto. Il fusto, privo della scorza esterna
Scolate la bardana e mettetela si cucina come i cardi.
nella pentola insieme alle patate Lappellativo latino di questa pianta
e al brodo; fatela sobbollire finch curioso: che afferra come un
la bardana tenera. Poi riducete orso. Forse perch il fiore ha dei
con un frullatore la zuppa in tenaci aculei. Una particolarit che
crema, filtratela. Fate cuocere si ritrova anche in alcuni soprannomi
in padella con burro ed olio locali; tiracavei, spungiarat.

25
Gnocchi
alla portulaca Raccogliete circa quattro etti di La portulaca o porcellana (Portulaca
portulaca (o porcellana), togliendo oleracea) unerba spontanea ma
le foglie dallo stelo. Gli steli potrete anche coltivata che arriv dallAsia
metterli in conserva, sottolio. ai tempi dei romani. Pianta annuale,
Passate in padella le foglie di glabra, con fusti carnosi, ramosi,
portulaca, con un filo dolio e spesso arrossati, cavi allinterno e
lasciate cuocere per cinque minuti. foglie spatolate, carnosette.
Scolate bene e passate al frullatore Da molti ritenuta unottima
o al passaverdure, raccogliendo la verdura rinfrescante, depurativa e
polpa. Aggiungete, in un recipiente diuretica. Si consuma sia cruda che
capace, due etti di patate lesse, cotta: in insalata; lessata e condita
la porcellana ed insaporite di sale, oppure fritta impastellata, saltata in
amalgamate il tutto con un uovo e padella, come gli spinaci.
due etti circa di farina bianca fino Si aggiunge anche alle minestre e agli

PORCELLANA
ad ottenere un impasto omogeneo. stufati, sfruttando la sua consistenza
mucillaginosa addensante. In alcune
Formate dei bastoncini e tagliate tradizioni gastronomiche le foglie
poi a tocchetti. Avrete intanto fatto si conservano sottaceto per poi
bollire una pentola dacqua salata impiegarle, al pari dei capperi, come
ed aggiungete gli gnocchi quando contorno o antipasto. Analogamente,
bolle. Raccoglieteli quando vengono i suoi rametti pi carnosi, tagliati a
a galla. Condite a piacere. pezzettini, si conservano in salamoia.

26
Gnocchi
di castagne Forse la pi famosa ricetta Detto lalbero del pane,
allossolana dellOssola. Non molto antica il castagno ha costituito per
ma sentita tale. Tante le varianti. secoli un importante risorsa per le
Questa una. popolazioni alpine: il legno serviva
Per sei persone, prendete 200 g per il riscaldamento e come legno
di farina bianca e sei etti di patate dopera; le foglie erano lettiere nelle
lessate e poi schiacciate; stalle e riempivano i rustici materassi
100 g di castagne bollite e a loro contadini; i frutti erano raccolti con
volta schiacciate (in alternativa un attenzione, perch integravano la
etto e mezzo di farina di castagne), ciclica scarsit di cereali.
due tuorli duovo, olio, sale, noce Le castagne erano conservate secche,
moscata e pepe. Fate gli gnocchi. affumicate o rese in farina. Venivano
Una volta cotti, li potete condire raccolte con un sistema particolare:
a piacere. Di solito, con burro i ricci caduti venivano raggruppati e
caldo, salvia saltata e dadolata di ricoperti di foglie.
formaggio. Al caldo si sviluppava un processo
di fermentazione che conferiva alla
castagna particolare morbidezza.

CASTAGNA
Si consumavano fresche, in minestra
o bollite in acqua o latte.

27
Gnocchi di pane
e crescione Per sei persone: mescolate circa Il crescione (Nasturtium officinalis)
un etto e mezzo di mollica di pane, utilizzata in cucina come erba
con un decilitro circa di latte, aromatica, caratterizzata da un
due uova. Lasciate riposare per sapore acido, molto pungente.
mezzora. Anche lodore caratteristico,
Pulite il crescione, lessatelo per dolciastro. I romani consideravano
cinque minuti e poi scolatelo e il crescione un alimento afrodisiaco,
tritatelo. Poi amalgamatelo al in grado di trasmettere al corpo
composto latte-mollica-uova, benessere. La stessa reputazione
aggiungendo un paio di cucchiai di la conserv fino al 1800.
farina, due di grana, sale e pepe. Si raccoglie generalmente da maggio
Preparate un brodo a piacere. a giugno, cio nel periodo
Modellate sei grossi gnocchi, di fioritura: si utilizzano sia le foglie
inserendovi in ognuno un dado che i fiori. usato di solito per
di fontina o similare. Lessateli in aromatizzare burri, formaggio, pur.
acqua bollente salata per 3 o 4 Il crescione pu essere preparato sia
minuti, poi tuffateli nel brodo caldo cotto (lesso) sia crudo (in insalata) e

CRESCIONE
e servitene uno per commensale viene spesso impiegato per decorare
nella fondina con il brodo. le pietanze. Con il termine crescione
si indicano per diverse variet
di piante: il Crescione dacqua
Nasturtium officinale: cresce sulle
sponde dei ruscelli; il Crescione
dei prati Cardamine pratensis;
il Crescione inglese Lepidium
sativum: chiamato anche agretto.
Il termine Nasturtium significa
che fa storcere il naso, in relazione
al sapore acido del crescione.

28
Pansotti
alla ligure Raccogliete circa sette etti fra ed un mezzo spicchio daglio.
borragine ed altre erbe e verdure Delicatamente, incorporatevi
(spinaci, ortiche, erbette), pulitele dellolio extravergine di oliva ed
e poi fatele lessare in poca acqua eventualmente del parmigiano, fino
salata. ad ottenere la giusta consistenza.
Scolatele e strizzatele e mescolate Lessate i pansotti e conditeli con
con due uova, 120 g di ricotta e la salsa di noci.
mezzo spicchio di aglio tritato
fine. Salate e unite il parmigiano La borragine (Borrago officinalis) si
reggiano grattugiato, circa 50 g, consumava perch dava coraggio,
amalgamate bene. A parte lavorate sosteneva il cuore. Curioso.
la farina (350 g circa) con tre uova, In realt si consumava da sempre
un mezzo bicchiere di vino bianco e un po ovunque anche perch
e un po di sale. Tirate una sfoglia comune dalle pianure fino alle alte
sottile e tagliatela a quadrotti di quote. Si consumano le foglie e il
circa cinque cm di lato. fusto freschi. Le foglie, che ricordano

BORRAGINE
Un cucchiaino di ripieno al centro il cetriolo, in insalata; altrimenti
e chiudete a triangolo. Preparate la cotti come gli spinaci.
salsa: sgusciate le noci, immergete I fiori si possono consumare freschi,
i gherigli in acqua bollente e in infusione di aceto, oppure canditi.
pelateli. Frullateli con la mollica In versione secca la borragine si
di un panino ammorbidita nel latte presta per tisane e cataplasmi.

29
Risotto
allacetosa Per un risotto si devono calcolare coriacee emanano odore erbaceo
dai 50 ai 70 grammi di riso a e hanno sapore acidulo. Il fusto
testa, in relazione al condimento dellacetosa eretto, ramificato,
e allappetito dei commensali. di colore rossastro e supera sempre
Sconsiglieremmo, comunque, i il mezzo metro daltezza; quello
cento grammi canonici. Recuperate dellacetosa minore invece si
due manciate di acetosa, brodo innalza al pi per una trentina di
delicato, parmigiano grattugiato centimetri. Le foglie di questa erba
non troppo stagionato, burro, olio sono disposte alternativamente
extravergine, sale e pepe a piacere. lungo lo stelo e hanno forma oblunga
Soffriggete in un poco dolio di lancia; le superiori sono pi
lacetosa lavata e tritata finemente. strette delle inferiori. Esse hanno
Unite il riso, fatelo insaporire e un odore caratteristico e un sapore
cuocete aggiungendo il brodo caldo decisamente acidulo che, pi lieve
un po per volta. Regolate di sale e a primavera, si intensifica poi con
di pepe. Qualche minuto dalla fine lavanzare delle stagioni.
della cottura, spegnete il fuoco e
mantecate con burro e parmigiano. Le foglie dellacetosa possono venire
Mettete il coperchio e lasciate mangiate come fossero spinaci, cio
riposare per un paio di minuti, dopo averle lessate, oppure possono

ACETOSA
prima di servire. venire aggiunte alle minestre.
Le foglie tenere possono anche venir
Il nome scientifico Rumex acetosa, mangiate crude in insalata. Un altro
detta anche erba brusca, e Rumex utilizzo dellacetosa consiste nel
acetosella o acetosa minore. preparare salse e ripieni adatti in
unerba perenne rustica, che particolare al pollame e al pesce.
si pu seminare ma piuttosto Si pu ricavare dalle foglie una
comune nei prati di tutta la bevanda dissetante, simile alla
penisola italiana, le cui foglie limonata.

30
Risotto
al luppolo Attenzione al grado di amarezza Il luppolo (Humulus lupulus) assai
che ha il luppolo: poco pu essere noto perch aromatizza la birra.
una piacevole novit; troppo, no. Per questo scopo si usano particolari
Per quattro persone: sminuzzate tipologie di luppolo coltivato.
finemente una mezza cipolla e Quello selvatico si trova un po
fatela imbiondire in una pentola ovunque ed adatto per essere
con olio e burro, oppure del lardo. consumato fresco, i germogli e
Prima avrete lavato bene una i giovani getti, nelle insalate, nelle
manciata di germogli di luppolo minestre e nelle frittate; oppure
e li avrete poi tagliati a pezzetti. cotto. Infine, secco, per tisane
Aggiungeteli al soffritto. contro lansia e linsonnia o come
Mettete il riso, fate brillare con cataplasma contro i reumatismi.
un bicchiere abbondante di birra
bionda stile pilsner ed aggiungete Si pu conservare, dopo averlo fatto
poi del brodo di verdura. seccare in luogo ombroso ed areato,
Continuate a bagnare fino alla in recipienti di vetro, lontano dalla
completa cottura, regolando di sale luce.
e pepe. Poco prima della cottura,
spegnete il fuoco, mantecate a
piacere, con del formaggio tipo

LUPPOLO
grana. Lasciate coperto per un paio
di minuti e servite.

31
Spaghetti
allaglio orsino, Laglio orsino (Allium ursinum) si laglio selvatico pi conosciuto,
olio e presta assai bene come sostituto lo si trova nelle aree di confine

peperoncino dellaglio in commercio: pi


delicato ed aromatico al palato
fra boschi e prati. In suoli umidi.
Le foglie sono ottime aggiunte
per assai profumato. Mettete a allinsalata a cui conferiscono una
cuocere gli spaghetti in abbondante nota piccante. Se cotte, per,
acqua salata e nel frattempo fate perdono in parte la loro intensit
scaldare lolio in una padella. e si prestano per torte salate,
Quando sar caldo aggiungete minestre, frittate...
laglio schiacciato, il peperoncino
privato dei semi interni e tritato,
poi mescolate il tutto per qualche

AGLIO ORSINO
minuto a fuoco dolce, finch laglio
non si sar imbiondito e infine
spegnete il fuoco.
Scolate per bene gli spaghetti
quando saranno al dente e saltateli
per 30 secondi nella padella
con lolio e il peperoncino e
mescolate bene per rendere il tutto
omogeneo. Servite i vostri spaghetti
aglio, olio e peperoncino ben caldi.

32
Zuppa
alle erbette Pulite e preparate circa 800 g
di campo di erbette selvatiche (tarassaco,
cicoria selvatica, crescione e
bardana) e scottatele per alcuni
minuti in acqua bollente salata;
poi scolatele, strizzatele e tritatele
grossolanamente. Intanto avrete
pulito circa 400 g di zucca,
tagliandola poi a pezzettini La cicoria selvatica (Cichorium
(al posto della zucca, si possono intybus) la progenitrice dellampia
usare delle patate). famiglia delle cicorie,
Preparate un battuto con cipolla, sia selvatiche sia coltivate.
carota, sedano ed odori (timo, Il suo uso attestato fin dalla pi
maggiorana, nepitella, basilico) remota antichit e la sua diffusione
e ponetelo in un capace tegame assai ampia, come dimostrano anche
insieme ad un bicchiere di i tanti appellativi con cui viene
olio. Quando il tutto sar ben chiamata: cicuruedda, mazzocchi,
imbiondito, unite le verdure rugni, zicoria...
e la zucca. Bagnate con brodo Ha fusto rigido e peloso, alto da
bollente, regolate di sale e di pepe trenta centimetri ad un metro, che
e continuate la cottura a fuoco contiene un lattice biancastro; fiori

CICORIA
basso. Al momento di servire, celeste vivo, ma talora bianchi o
strofinate con aglio delle fette di rosa; foglie inferiori profondamente
pane casereccio e mettetele poi ad dentellate e quelle superiori
abbrustolire fino a farle diventare allungate, lanceolate.
croccanti. Quindi disponetele una In cucina si consumano le foglie
per piatto fondo. Portate a tavola fresche. Le foglie e le radici secche
la zuppa calda e versate. si usano invece per tisane
Pepe fresco ed olio a piacere. depurative, digestive, toniche.

33
Arrosto
di pollame Per larrosto potete scegliere In alcune zone di Italia si dice
con contorno fra una faraona, un pollo o un ancora tenera e dolce come una

di salsa di sorbe tacchino... Pollame in generale.


Dopo la scelta procedete alla
sorba matura, ma sono in pochi a
conoscere questo frutto. Eppure un
cottura come siete soliti fare. tempo la sorba (Sorbus domestica)
A parte preparate la salsa di sorbe era molto comune tra pastori e
che servir da completamento contadini. Marmellate, liquori, frutta
al piatto. Schiacciate le sorbe per linverno: dalle sue bacche si
mature ed unite un poco di sale, ricavavano tanti prodotti.
mettete in poca acqua e fate Gi i Romani apprezzavano la
cuocere per una decina di minuti. tenerezza e la dolcezza della sorba,
Snocciolate e passate al setaccio. soprattutto nella preparazione di
Poi aggiungete un pizzico di fermentati. Si raccoglie acerba e
zucchero e rimettete sul fuoco per come i cachi si fa maturare, affinch
farlo rassodare. Servitela calda. il sapore da aspro diventi gradevole
e dolce. Si consuma cos, mano a
mano che la maturazione procede,
ma si fanno salse dolci o salate,
decotti, dolci al cucchiaio, gelatine;
aromatizza la grappa, se ne ricavano
bevande leggermente alcoliche,
si distilla.

SORBO
34
Cosciotto
di agnello con Mettete in una pentola grande
salsa alla menta dellacqua, una cipolla, del
prezzemolo, una carota, il gambo
di un sedano, un po di sale grosso,
un chiodo di garofano e il cosciotto
di agnello. Portate il tutto ad
ebollizione e poi lasciate che cuocia
il tutto a fuoco lento.
Mezzora prima di servire,
preparate la salsa alla menta:
lavate circa un 50 g di menta,
sgocciolatela su un canovaccio
e lasciatela asciugare. Tritatela Le varie specie di menta hanno vari
e mettetela in una ciotola con nomi popolari: la acquatica detta
un bicchiere di aceto di vino bianca; la crespata, crispa;
bianco, mezzo bicchiere di acqua la forte, piperita...
e due cucchiai di zucchero a una pianta spontanea ma viene
velo. Cuocete a fuoco lentissimo, coltivata, soprattutto la piperita.
continuando a mescolare per Si consumano i fiori e le foglie. Molto
amalgamare. usata nella farmacopea tradizionale.
Tenete la salsa al caldo e poi Ottima anche nella gastronomia.
servitela a parte con il cosciotto. Si pu infatti usare per aromatizzare
salse, insalate, frittate, piatti di

MENTA
carne e di pesce, verdure cotte,
ripieni... cocktail, bevande fredde
calde, gelati, liquori, dolci e
confetture.

35
Filetto di cervo
con amarene Per quattro persone: salate e Ciliegie acide, amarene e visciole
pepate un filetto di cervo di circa (Prunus cerarus) sono i nomi di tre
quattro etti, mettendolo a rosolare frutti poco usati o conosciuti solo in
in una teglia da forno alta. alcune aree del Paese.
Infornate a 180 per circa 25 La loro caratteristica una nota
minuti. Togliete dal forno e fatelo acido-amarognola che li rende
riposare per cinque minuti. Mettete poco amati per un consumo fresco,
sul fuoco aggiungendo un bicchiere comune. Sono invece adatti per
di vino rosso, alcune bacche di realizzare delle marmellate,
ginepro, due foglie di alloro e un delle salse per carni o pesci, dei
rametto di rosmarino. fermentati dolci (famoso in centro
Fate cuocere facendo asciugare il Italia il vino di visciole).
vino. Bagnate poi con un bicchiere La famiglia assai vasta, dalla storia
dacqua e cuocete per una decina antica e dallorigine misteriosa:
di minuti. Filtrate il sugo ed Caucaso? Longobardi? Arabi?
aggiungete un vasetto di amarene,ne,
fate cuocere per un minuto.
Se liquida, addensate la salsa con
on
un poco di farina. Tagliate e servite
rvite

AMARENA
con la salsa.

36
Petto danatra
rosato con Le rape appartengono di diritto alla Una leggenda del Lago dOrta parla
arancia e rape tradizione popolare della cucina di rape. Si, proprio di rape che
italiana. Presenza costante di secondo una versione sarebbero state
zuppe e di minestre, sono state in tirate dai paganeggianti abitanti di
gran parte sostituite dalle patate: Omegna su San Giulio, reo di volere
pi saporite e redditizie. il loro aiuto per arrivare allIsola. San
Inoltre oggi si consuma di pi la Giulio li maledisse e per punizione
parte arborea. Ma sono ancora le rape non sarebbero cresciute
attestate e possono essere pi. Unaltra versione, invece, vede
utilizzate in modo creativo gli omegnesi accogliere il Santo a
ed inusuale come in questo caso. sassate ed essere poi puniti con una
Preparazione. Pulire sei etti di terra che avrebbe dato solo rape.
rape e tagliarle a spicchi. Farle Questa versione, sia pure fantasiosa,
glassare in una pentola con coincide con le testimonianze
coperchio con 20 g di zucchero, storiche che riportano come la
20 g di burro e poco brodo. Pelare povera cucina di Omegna usasse
a vivo cinque arance e ricavarne molto le rape, fresche o secche,
degli spicchi senza la pellicina per cucinare soprattutto minestre o
bianca. Conservare a parte il succo. zuppe a base di pane, patate e rape.
Rosolare a fuoco forte un chilo Per conservarle, le rape, tagliate e a
e mezzo di petto danatra, dopo fette sottili, venivano infilate ad una
averlo salato e pepato. Cuocerlo corda come una collana e poi fatte
fino a quando risulter rosato seccare. Duravano tutto linverno.
allinterno. Oggi sono usate poco, sia fresche
Bagnare con il succo di arancia e sia secche, ma nuove variet possono
con del vino rosso. rinnovare il gusto e la bellezza dei

RAPA
Scaloppare il petto di anatra e piatti.
servirlo guarnendo il piatto con le
rape e i filetti di arancia.

37
Filetto di anguilla
con schiacciata Le patate blu, dette anche viola Le patate arrivarono sul Lago dOrta
di patate blu o violette, sono una relativa ad inizio Ottocento e piano piano

e crema di porri novit nel panorama gastronomico


italiano. Si tratta infatti di
sostituirono gli analoghi prodotti gi
in uso: primi fra tutti le rape.
particolari tipologie sempre pi Sapore pi netto, maggiore resa
coltivate ed usate. Non differiscono in campo... la patata vinse ma non
da una patata normale, rivoluzion la cucina. Il suo consumo,
compatta, ma danno ai piatti infatti, copi usi e modalit di
inconsueti, originali, sorprendenti consumo preesistenti.
note di colore. La versione fritta, oggi la pi
Cuocete mezzo chilo di patate nota, un successo recente che si
blu al vapore, con la pelle. contendono statunitensi e francesi.
Pelatele e schiacciatele con lo Se in Francia fu Auguste
schiacciapatate. Pulite due etti Parmantier ad asaltarne le qualit
e mezzo di porri e tagliateli a gastronomiche, in Piemonte
rondelle. Fateli rosolare con poco dobbligo ricordare la figura di
olio di oliva e bagnateli con del Giovanni Virginio Vincenzo che

PATATA BLU
brodo. Salate e pepate i porri. si rovin patrimonio e salute per
Fate cuocere per circa venti minuti spingere il loro consumo.
e poi frullate fino a ottenere una
salsa cremosa e vellutata.
Tagliate a tocchetti il filetto di
anguilla (circa sette etti) e passateli
nella farina.
Friggeteli in abbondante olio caldo.
Fate scolare languilla su un panno
di carta assorbente e poi componete
il piatto con la schiacciata di patate
e la crema di porri.

38
Filetto di branzino
alla calendula Per quattro persone: sbucciate un La calendula (Calendula officinalis)
etto di patate ed altrettanto sedano largamente coltivata come pianta
rapa e bolliteli in acqua salata. Una ornamentale, per i suoi fiori giallo
volta cotti, scolate e passate al arancio che si aprono al mattino,
passaverdura. chiudendosi la sera.
Correggete di sale e di olio. Per il consumo umano si pu usare
Dividete quattro etti di filetti di tutta la parte a vista: fiori, foglie e
branzino in otto parti uguali, senza fusto. I fiori si possono mettere sotto
togliere la pelle. aceto, quando sono in boccio.
Salateli e passateli nei petali di Con le foglie e il fusto, seccati,
calendula (circa 40 g). si fanno tisane per attivare la
Scaldate un filo dolio in una secrezione biliare. Una volta,
padella antiaderente, insaporite si facevano impacchi antisettici,
con il timo e dorate il branziono da antinfiammatori e cicatrizzanti.
ambo i lati. Idrata la pelle.
Disponete sui piatti la purea di

CALENDULA
patate e sedano rapa, poi i filetti
ed infine pepate, salate, decorate e
guarnite a piacere.

39
Angelica candita Pulite dei fusti di angelica e Infine scolate e disponete sopra
tagliateli a pezzi di circa 10 cm una placca da forno, cospargendoli
di lunghezza. Buttateli in acqua di zucchero. Fate asciugare a
bollente e fateli cuocere per 100, girandoli. Metteteli in vasi di
mezzora. Scolateli, lasciando vetro e ricoprite con lo sciroppo
lacqua sul fuoco. Privateli dei di cottura. Ottima guarnizione
filamenti e rimetteteli in pentola. per dolci e gelati. Pu essere
Finch non saranno teneri. consumata da sola, come dolce.
Verso la completa cottura, unite
allacqua una manciata di sale Langelica (Archangelica) cresce
grosso. Pochi minuti e poi scolate, spontanea ma si pu coltivare.
passate langelica sotto lacqua Si usa da sempre sia come rimedio
fredda e fate scolare. Intanto medico sia come insalata.
avrete preparato uno sciroppo con Si possono usare i fusti, le radici,
acqua e tanto zucchero quanta le foglie e i semi: i fusti giovani in
langelica, immergeteci i fusti e insalata; le foglie crude o cotte,
fate sobbollire per una mezzora, in insalata; i semi e le radici nella
poi versate il tutto in una ciotola preparazione di liquori, amari e
e fate riposare per un giorno. digestivi.

ANGELICA
Togliete langelica dallo sciroppo
e mettetela in una ciotola, fate Le propriet tonificanti e distensive
bollire lo sciroppo e lo versate sui dellangelica la rendono ideale per
fusti. Lasciate riposare per un altro un bagno antistress o tonificante.
giorno e ripetete questa operazione
tre volte.

40
Il brodo
di giuggiole Non esiste una sola ricetta. Il giuggiolo (Ziziphus zizyphus)
Come logico. Se non avete voglia un frutto oggi raro, ma una volta
di cercare, potete provare questa. molto comune. Lo dimostra la sua
Ingredienti: un chilo di giuggiole, familiarit nella lingua italiana.
un chilo di zucchero, due grappoli un piccolo frutto ovale, di
di uva dolce, due bicchieri di vino colore che pu andare dal verde al
bianco, due mele cotogne, la buccia bruno-rossastro, con polpa bianca
grattugiata di un limone, acqua. inizialmente asprigna che diventa
Preparazione. In un tegame mettete molto dolce a maturazione.
le giuggiole lavate e copritele con Varie le pezzature: dalloliva alla
lacqua; poi aggiungete luva e piccola mela. Molto comune, fin
lo zucchero. Cuocete per unora dallepoca romana, oggi conosciuto
a fuoco basso, mescolando ogni solo in alcune zone dItalia e presso
tanto con un cucchiaio di legno. privati. Fin dal suo arrivo dallAsia,
Aggiungete le mele prive di buccia venne usato anche per tante
e tagliate sottili. Alzate la fiamma preparazioni e trasformazioni,
e fate evaporare il vino. Quando si fra cui un apprezzato vino.

GIUGGIOLA
sta gelificando il tutto, aggiungete Oggi si consuma sia fresco sia
la buccia grattugiata. Passate il appassito (la giuggiola, infatti,
tutto in un colino ed invasate a deliziosa quando diventa avvizzita
caldo. e color ruggine) e in questa fase
viene spesso associato al dattero,
di cui ricorda non solo laspetto
ma anche il sapore.
Poi, si possono preparare
marmellate, sciroppi, canditi e
bevande pi o meno liquorose.

41
Conserva
di azzeruoli Le azzeruole... in alcuni paesi Le azzeruole (Crataegus azarolus)
(Pellegrino Artusi)
chiamassi pomi reali... ve ne sono sono un tipo di frutta rara che
delle rosse e delle bianche. matura verso la fine di settembre.
Per la conserva preferite le bianche Gran parte dei botanici ritiene che
e scegliete le pi grosse e le pi questa specie sia originaria dellAsia
mature, cio quelle che hanno Minore. In Italia sincontra a volte
perduto il colore verdastro. in forma del tutto spontanea.
Si presenta come un alberello di non
Azzeruole, chilogrammi 1. pi di quattro metri daltezza, con
Zucchero bianco, grammi 800. una chioma espansa, irregolare, non
Acqua, decilitri 7. molto densa e un tronco diritto o un
Gettate le azzeruole nellacqua po sinuoso, non di rado pi simile ad
bollente col loro gambo attaccato, un cespuglio.
fatele bollire per dieci minuti e, Il frutto una mela rossa o bianca,
ancora calde, con la punta di un pi piccola nelle piante selvatiche.
temperino levate loro i noccioli Sono molto gustose, dolci ed acidule:

AZZERUOLA
dalla parte del fiore e se qualcuna ricordano il sapore delle nespole e
si sforma rassettatela con le dita e vanno consumate fresche.
sbucciatele senza levare il gambo. Si usano per fare confetture,
Sciogliete lo zucchero nei 7 decilitri marmellate e gelatine, insalate e
di acqua, pu servire anche quella macedonie di frutta; si utilizzano
dove hanno bollito, versateci le in pasticceria e si conservano sotto
azzeruole e quando lo sciroppo, spirito e grappa.
preso col mestolo, comincia a dar
cenno di cadere a goccie levatele
col loro liquido e conservatele in
vasi. Restano come candite e sono
molto buone.

42
Cotognata Sbucciate circa due chili di cotogne
e tagliatele a pezzi; fate cuocere in
poca acqua. Passate in un passino
a fori piccoli e cuocete di nuovo,
aggiungendo lo zucchero. Quando
il composto diventa gelatinoso,
aggiungete un pizzico di cannella
e, se vi garba, un trito di cedro
candito.
Nel medioevo si attribuivano al frutto
La cotogna (Cydonia oblonga) doti medicinali e benauguranti:
un bel frutto morbido, profumato favoriva la nascita di figli
e colorato. Nasconde per durezza industriosi, regolava lintestino,
di polpa, asprezza di sapore, calmava la tosse. Oggi si sa che
astringenza al palato... La sua ricco di vitamine, fibre e tannini,
contraddizione, lo fece diventare con tutti i pregi che tali sostanze
presso i greci il frutto simbolo hanno per la salute umana.
dellamore, in mano a Venere. Molte le variet coltivate in Italia,
per lo pi da privati, ma unico il loro

COTOGNA
destino culinario: cotte per farne
marmellate, da sole o con altri frutti
(sono ricche, infatti, di petctina,
addensante); cotte per farne salse
da carne; cotte nel mosto per farne
salse tipiche dautunno; cotte per
farne poi crostate e dolci vari.
Una volta molto comune, oggi
frutto raro e poco usato.

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Frittelle di
barba di becco Prendete mezzo chilo di radici di La barba di becco (Tragopogon
barba di becco, un limone, un uovo, pratensis) si trova allo stato
un cucchiaio di farina, un cucchiaio selvatico, ma si pu coltivare.
di vino bianco secco, olio. Si consumano sia le radici sia le
Sale e pepe. foglie e giovani germogli. Le radici
Raschiate le radici e mettetele a si conservano tagliate a rondelle,
bagno in acqua fredda acidulata secche. Le foglie ed i germogli si
con il succo di limone. Intanto consumano in insalata, ricordano
fate bollire dellacqua salata e il sapore della cicoria e dellindivia

BARBA DI BECCO
lessate le radici. Scolatele e fatele ma pi dolciastro. I germogli
intiepidire; poi tagliatele in pezzi ricordano gli asparagi. Oppure, nelle
da cinque centimetri. minestre e nelle frittate. Le radici,
Preparate una pastella fluida con bollite. Con un sapore che oscilla
uovo, farina e vino bianco. dalla carota a sapori inconsueti.
Poca acqua. Regolate di sale e di
pepe e immergete i pezzi di barba Il nome deriva dal fatto che ha delle
di becco. Mettete sul fuoco una setole che fanno pensare alla barba
padella con abbondante olio e di un caprone. Tale particolarit
friggetevi le radici impastellate. viene evidenziata sia dal nome
Fatele dorare, scolate e mettete scientifico (tragos = caprone e
su carta assorbente. pogon = barba) sia dalla sua
Servite spolverizzando con traduzione in italiano (becco =
zucchero a velo. caprone, dal germanico bikk).

44
Marmellata
di biricoccole Le biricoccole erano utilizzate Biricocco, susincocco, susino nero,
dalle nostre nonne per preparare susincocco, susino del Papa
una marmellata lievemente e il pi conosciuto Biricoccolo
asprigna, considerata tuttavia tra (Prunus x dasycarpa)...
le migliori per confetture, tortelli Pi che un frutto, una cantilena da
dolci di pasta frolla e ottime bambini. Invece esiste da secoli e
crostate. La ricetta? Dopo avere deriva da un incrocio naturale tra
tolto i semi, si pesava la polpa lalbicocco e il susino.
con la pelle. Quindi si aggiungeva Veniva messa a dimora fino a qualche
una quantit di zucchero quasi decennio fa allinizio dei filari o
uguale al peso della polpa. Il in mezzo alle viti in alternativa
tutto veniva fatto macerare per allolmo, al pesco o al ciliegio.
una notte. Lindomani, si faceva Produce frutti pelosi, di colore rosso

BIRICOCCOLA
cuocere a fuoco moderato finch nella parte esposta ai raggi del sole
la marmellata aveva raggiunto la e giallo nella parte in ombra, con la
densit desiderata. buccia lievemente vellutata al tatto.
La polpa rossa-arancione succosa,
ha il sapore della susina, ma laroma
dellalbicocca: dolce allesterno,
leggermente acidulo attorno al seme.

45
Marmellata
di primule Raccogliete circa un etto di petali Le primule (Veris) sono una famiglia
di primule. Lavateli delicatamente di piante ornamentali, anche
in acqua fredda e fateli asciugare coltivate, che comprende circa
su un telo. Poi pestateli in un cinquecento specie. Moltissime sono
mortaio, fino ad ottenere un le utilizzazioni gastronomiche:
composto omogeneo. Mettete tre le foglie tenere sono ottime in
etti di zucchero in un tegame, insalata e cotte; possono essere unite
con poca acqua e fatelo sciogliere alle zuppe o alle minestre oppure
lentamente a fiamma bassa, fino lessate.
ad ottenere uno sciroppo chiaro I fiori servono per decorare insalate,
e non caramellato. Via dal fuoco, dolci e macedonie.
incorporate limpasto di primula e I fiori essicati danno un t dal sapore
mescolate delicatamente con un speciale e privo di teina. Possono
cucchiaio di legno. Rimettete sul essere utilizzati anche per profumare
fuoco. Lasciate e poi togliete e bevande, vini e liquori,
cos via, pi volte, fino ad ottenere Chi capace li pu, infine,
un composto ben amalgamato. anche candire. Nella farmacopea
Mettete la marmellata ancora calda tradizionale si attribuiva alla primula
nei vasetti scaldati a bagnomaria, la capacit di attenuare la balbuzie,
lasciate raffreddare e sterilizzate. ma anche molto altro.

PRIMULA
46
Mousse di caco Mettete a bagno in abbondante
acqua fredda due fogli di colla
di pesce, fino a che si sia
ammorbidita. Fate bollire 30 dl
di acqua in un tegame con
lo zucchero, togliete dal fuoco Nonostante sia una pianta facile da
ed aggiungete la colla di pesce. coltivare, resistente, il suo utilizzo
Frullate 250 g di cachi con un si sta via via perdendo ed facile
cucchiaio di succo di limone ed vedere un po ovunque piante cariche
aggiungete allo sciroppo preparato. di frutti che nessuno raccoglie.
Lasciate raffreddare ed addensare. Il caco fornisce unottima fonte
Montate a neve della panna ed di vitamine e calorie: si raccoglie
unitela al composto. Mettete in un acerbo e si fa ammezzire, per
contenitore (o pi) e lasciate nel farlo diventare dolce e mangiabile.
frigo per alcune ore. Esistono diverse tipologie di caco:
piccolissime, di media dimensione,
Tutto lautunno sul Lago dOrta viene dalla polpa pi o meno corposa;
colorato dai frutti del caco, albero da mangiarsi subito o dopo, da usare
originario della Cina che ben si come esca per gli uccelli.
adattato al clima fresco del nord In Oriente si usa seccare il caco
Piemonte. per conservarlo. Da noi ha un uso
Arrivato in Italia nel 1870, anno stagionale oppure si trasforma in
in cui fu piantato nel Giardino dei marmellata; si usa per far salse dolci;
Boboli di Firenze, si poi diffuso in pi raramente agrodolce per piatti
tutto il Paese. di carne e formaggi.

CACO
47
Mousse al cocco,
salsa al Ingredienti (per dieci persone):
cioccolato e latte 1,25 dl, polpa di noce di

pepe del monaco cocco 80 g, cocco disidratato 90 g,


Malib 30 g, quattro fogli di
gelatina, panna 3 dl, cacao amaro

PEPE DEL MONACO


50 g, zucchero 200 g e pepe del
monaco 5 g.
Montate la panna. Mettete i
fogli di gelatina in acqua fredda.
Fate bollire il latte (dl 7,5) con
lo zucchero (g 100) e il cocco
disidratato. Quando il latte bolle,
togliete dal fuoco e aggiungervi la
polpa di cocco grattugiata, il Malibu Il pepe del monaco non un pepe,
(rum al cocco) e i fogli di gelatina ma la bacca di una pianta che cresce
ben strizzati. Lasciate raffreddare. spontaneamente in tuttItalia, ma si
Quando inizia a rapprendersi, pu coltivare perch usata in cucina
incorporate delicatamente la panna e nella farmacopea.
montata. Riempite gli appositi La pianta si chiama agnocasto
stampi e riponete in frigorifero. (Vitex agnus casta) e la sua bacca
Con il restante latte, lo zucchero non piccante come il pepe, ricorda
rimasto e il cacao realizzate una piuttosto la menta piperita.
salsa al cioccolato, mettendo in Viene chiamato pepe del monaco
infusione anche il pepe. Una volta sia per la somiglianza sia perch
cotta filtrate il tutto e lasciate se ne ricavava una bevanda che
raffreddare. Disponete la mousse avrebbe dovuto tenere a bada
sul piatto, salsate con la salsa al gli appetiti sessuali dei monaci,
cioccolato e pepe. Decorate a i quali -se volevano- ne potevano
piacere. fare ampio uso.

48
Pere madernassa
in gabbia Setacciate la farina e mescolatela Di Pera Madernassa si parla
con un pizzico di sale, 60 g di dal 1927, grazie ad un congresso
burro tagliato a pezzetti e quattro nazionale di frutticultori.
cucchiaiate dacqua. Lavorate La pianta madre era nata molto
limpasto, formate una palla prima in un appezzamento della

PERA MADERNASSA
che lascerete riposare unora. Cascina Gavello della Borgata
Preparate uno sciroppo: fate Madernassa, tra i paesi di Guarene
cuocere 125 g di zucchero con nove e di Castagnito. Il proprietario ne
cucchiai di acqua. Con il matterello apprezz subito la bont dei frutti
stendete la pasta a forma di e la propag sovrainnestandola.
rettangolo e spalmatevi sopra Ben presto i pregi della variet
60 g di burro. Ripiegate in due e furono conosciuti dai vicini che
fate riposare dieci minuti ancora. la moltiplicarono nei loro poderi e
Sbucciate sei pere e mettetele di qui si diffuse in tutto il territorio
a cuocere per dieci minuti nello dellalbese.
sciroppo, insieme a due cucchiai In un primo momento la variet
di confettura di albicocche, un fu conosciuta con il nome di Gavello
po di cognac e marsala. Stendete e solo in seguito venne indicata con
ancora la pasta e ritagliate 6 dischi il nome di Madernassa: si pu
grandi abbastanza per deporvi stabilire con relativa approssimazione
sopra le pere. Con gli avanzi della anche la sua data di nascita, se
pasta ritagliate delle striscioline si pensa che la pianta madre fu
che metterete intorno alle pere abbattuta nel 1914 ed aveva circa
come una gabbia. Infornate e 130 anni. Sembra derivi da incrocio
fatele cuocere venti minuti a fuoco naturale della cultivar Martin Sec
moderato. Sistematele su un piatto con il selvatico.
di portata e ricopritele con lo
sciroppo.

49
Pere martin sec
al vino Lavate delle pere Martin Sec e Conosciuta fin dal 1500 questa
disponetele in una casseruola, piccola pera, oggi rara, una volta
cospargendole con dello zucchero, era assai preziosa, Infatti era molto
aggiungete poi un pezzetto di richiesta perch si conservava tutto
cannella in canna, chiodi di linverno ed era adatta per conserve
garofano e buccia di limone o e sciroppi. La polpa giallognola e
di arancia. croccante un po troppo secca

PERA MARTIN SEC


Versate un litro di vino rosso per il consumo fresco: va fatta
giovane e profumato, cuocete maturare un po, dopo esser stata
con recipiente coperto. colta. Si raccoglie ad ottobre, si
Fate asciugare e servite con comincia a mangiare a novembre
il fondo di cottura filtrato. e dura fino a marzo. Per il suo
contenuto zuccherino e per la sua
lieve acidit considerata una delle
migliori pere da usare in cucina, da
cottura, da sola od abbinata a carne
o pesce. Spesso veniva essicata al
forno, intera, con la buccia o senza,
sciroppata con zucchero e qualche
aroma.

50
Pere volpine
al vino rosso La pera volpina differisce per forma La stessa ricetta si pu utilizzare
(da conservare o mangiare subito)
e sfumatura di colore, andando per preparare le pere come dessert
dallo sferico schiacciato simil mela da consumare subito, ma in questo
alla forma classica, dai colori verdi caso si cuociono nel forno per due
a quelli rugginosi. Ci che non ore a 200, perch il liquido si
cambia sono la sua natura e il suo addensa di pi.
gusto: piccola, croccante, poco
dolce, tannica e a volte acidognola. La pera volpina (Pyrus communis) ha
Si mangia quasi esclusivamente questo nome curioso perch, si dice,
cotta, in acqua oppure nel vino il colore della sua buccia ricorda il
pelo della volpe; oppure, perch
Prendete un chilo di pere volpine questo animale selvatico ne mangia

PERA VOLPINA
intere, poco pi della meta del peso in quantit; o ancora perch tanto
in zucchero, del miele di castagno furbo da mimetizzarsi e non essere
per aromatizzare (o castagne, se mangiato dagli uccelli.
preferite), due stecche di cannella, Il gastronomo Graziano Pozzetto
chiodi di garofano, una bottiglia di suggerisce derivi da una storpiatura
buon vino (a scelta), acqua. di pera poppina. Che suonerebbe
Mettere le pere lavate e con pi o meno come pera tettina,
il picciolo in una pentola alta e perch simile ai seni delle giovinette.
stretta di acciaio con tutti gli
ingredienti. importante che
il vino sia di qualit.
Cuocere con coperchio a fuoco
medio per circa due ore. Il tempo
di cottura lo determina la
grandezza delle pere; potete
verificarlo infilando uno stecchino.
Il sugo deve avere la consistenza
di uno sciroppo. Terminata la
cottura, invasate subito e chiudete
i barattoli di vetro ermeticamente.

51
Sciroppo
di granatina Pochi sanno che il termine In uno dei luoghi pi belli del Cusio,
granatina si rif al nome dei a Vacciago nel cortile della
semi della melagrana, piccoli e Fondazione Calderara, c
colorati di rosso brillante come un melograno. Confuso fra
dei piccoli granati. Ma cos . opere darte, c questalbero
Uno sciroppo che, armati di dantichissima stirpe, il cui frutto,
pazienza, si pu fare anche in casa. la melagrana, stato nel tempo
Prendete delle melagrane mature simbolo di fertilit, di fecondit,
e dello zucchero. Liberate i semi di unione della Chiesa, di martirio,
dalla buccia e togliete la pellicina di carit...
bianca, amara. Prendete i chicchi Una buccia dura che racchiude semi
e schiacciateli. Poi coprite il succo dolci, rossi e brillanti come pietre
con un telo e fate riposare per un preziose. Non per niente i suoi valori
giorno in luogo fresco. simbolici lhanno fatta ritenere
Usando un mestolo, filtrate poco per secoli pi una medicina che

MELAGRANA
per volta il succo. Poi, aggiungete un semplice frutto da mangiare.
il doppio del suo peso in zucchero. Oggi una piacevolezza difficile
Mettete sul fuoco e portate ad da trovare sulle tavole.
ebollizione, rimescolando con
un cucchiaio di legno; abbassate
al minimo e fate sobbollire per
venti minuti, schiumando di tanto
in tanto le impurit. Versate a caldo
in bottiglie pulite, fate raffreddare
e tappate. Conservate in luogo buio
e fresco. Si usa per aromatizzare
lacqua, per creare cocktail
ed aperitivi, sui dolci.

52
ORTICA - BARBA DI CAPRA
Strudel di erbe
selvatiche Raccogliete le foglie delle ortiche e Fare un impasto di farina, ricotta,
degli spinaci selvatici senza gambo burro e sale; stendetelo abbastanza
e preferibilmente scegliete ortiche (pi o meno 0,5 cm).
giovani e piccole. Lavate e quindi Mettete nel centro il ripieno,
sbollentate non troppo a lungo. arrotolate, spostate su una teglia
Scolate bene entrambi. con cautela, spennellate con luovo
Tagliate finemente, aggiungete un e cuocete in un forno caldo per
po di sale e del formaggio giovane 45 minuti.
a piacere.

Lortica (Urtica dioicia) ed i germogli


di Barba di Capra (Aruncus dioicus)
rappresentano due presenze comuni
dei nostri boschi e sul limitare dei
prati. La prima lunica pianta
che alle nostra latitudini ha potere
urticante. Gi molto usata per
minestre e risotti o nelle insalate;
la seconda si deve lessare a lungo,
perch i germogli hanno note di
amaro, di mandorla e di carciofo.
Note che debbono essere smorzate
con la bollitura. una pianta pi rara
ed in alcune regioni protetta.

53
Grande
chartreuse Si tratta di un liquore tradizionale sciroppo, mescolando di tanto in
francese a base di Melissa. tanto con un cucchiaio di legno
E non solo. affinch non si attacchi.
Procuratevi trenta grammi di Fate reffreddare ed unite allinfuso.
Melissa fresca, tre cucchiai di semi Mescolando con cura. Lasciate
di coriandolo, 15 gr di foglie di riposare per qualche giorno e poi
Isoppo, 15 g di radice di Angelica, filtrate ed imbottigliate.
1,5 g di corteccia di Cannella, Un paio di mesi, prima di bere.
1,5 g di Macis, 1,5 g di semi di
Finocchio, tre chiodi di garofano, La melissa (Melissa officinalis)
1 chilo di zucchero, un litro e si trova spontaneamente o si
mezzo di alcol, un litro di acqua coltiva. Ha fusti diritti e foglie ovali,
distillata. reticolate, rugose, verde vivace.
Fatto tutto ci, cominciate. Oltre che per gli usi della farmacopea
Pestate in un mortaio il tutto tradizionale, si pu usare in cucina
e quindi mettete a macerare aromatizzando le insalate con le
nellalcol per dodici giorni in foglie fresche, emana un gradevole
un vaso di vetro, agitando il profumo di limone; oppure si usa per
contenitore un paio di volte al fare salse, fare la farcia di pesci e
giorno. di carni.
Trascorso il periodo, fate sciogliere Bevande, dolci e liquori sono ben
in un pentolino di rame lo zucchero caratterizzati da questa pianta molto

MELISSA
nellacqua, fino ad ottenere uno pi aromatica del limone.

54
Grappa ai frutti
dimenticati I frutti (more di gelso, lamponi, Una volta, verrebbe da dire,
prugnoli ed altri a vostra scelta) esisteva sul Lago dOrta e in tutto
vengono messi a macerare nella il nord Italia lallevamento del
grappa, con tre cucchiai di baco da seta. Un allevamento che
zucchero per ogni litro di distillato, presupponeva la presenza in loco di
per tutta lestate. Al termine boschi, boschetti e singole piante di
filtrare. La grappa cos ottenuta gelso.
deve essere maturata per altri due I frutti del gelso, specie di more
mesi prima del consumo. bianche o rosse, dunque, facevano
parte del panorama gastronomico di

MORA DI GELSO
ieri. Ora, per, non pi.
Il loro sapore dolcino e leggermente
acidulo non appartiene pi al nostro
orizzonte sensoriale, tranne in quei
pochi casi in cui singoli alberi si
trovano sul margine di prati o negli
orti privati. In gastronomia le more
di gelso possono essere mangiate
cos come sono (buone ma non
aspettatevi dolcezze eccessive),
ma sono meglio se impiegate per
preparare liquori, marmellate,
confetture e -non essendo dolcissime
ed anche un poco acidule- adatte
anche per la preparazione di salse
da carni bianche.

55
Liquore
di nespole In un mortaio pestate sei nespole La nespola (Mespilus germanica)
mature pelate e sei noccioli freschi, lultimo frutto dellestate.
sempre di nespola. Un frutto prezioso, perch si
Travasate il composto in una conservava a lungo e garantiva scorte
terrina, ricoprite con mezzo litro di vitamine per linverno. Il suo nome
di alcol e lasciate macerare per due latino improprio, perch di origine
giorni. Poi filtrate. Il liquore cos caucasica, ma ebbe grande diffusione
ottenuto deve maturare per due nellarea germanica e Linneo cadde
mesi, prima del consumo. in errore.
un piccolo albero rustico che
raggiunge rararmente i 4 o 5 metri
di altezza; grandi fiori bianchi che
spiccano sul verde opaco delle
foglie; il frutto ha un alto contenuto
di tannini e dunque deve essere
mangiato previo ammezzimento
in ambiente fresco ed asciutto.
Arriva ad avere una sapore dolce,
leggermente asprigno, dal rosso vira
al bruno e perde consistenza.

NESPOLA
Si pu anche far seccare, quando non
troppo matura; oppure trasformarla
in marmellata, dopo aver tolto
buccia e noccioli; e, infine, se ne
possono ricavare gelatine e salse per
accompagnare carni e formaggi.

56
Pesche della
vigna e vino Una proposta gastronomica fatta La Pesca dei Vigneti unantica
in onore di questa pesca rustica, variet da frutto che fin
piccola e dallacidt spiccata, con dallantichit stata sempre
note di amaro, che matura pi o coltivata fra i filari delle viti.

PESCA DELLA VIGNA


meno al tempo delluva. Che a volte sosteneva.
Ma attenzione: teniamo conto Diffusa un p in tutta lItalia,
di queste sue caratteristiche per soprattutto in quella centro
abbinarla al vino e bere il tutto settentrionale, appartiene al gruppo
a temperatura frigo. delle pesche comuni, caratterizzate
Anche per non aggiunger dello da un colore di fondo giallo
zucchero ad armonizzare. aranciato, zone di rosso e una polpa
Scegliete, dunque, un vino (rosso o bianco giallastra con venature di
bianco) abboccato, meglio se dolce. colore rosso.
In una brocca mescolatelo con le Presenta un gusto abbastanza intenso
pesche tagliate a pezzetti. e un sapore amarognolo, molto utile
Lasciate in infusione. per alleviare la sete.
Questa variet oltre ad essere
consumata fresca, si pu utilizzare
per la preparazione di distillati,
marmellate, composte per
accompagnare carni e pu anche
essere essiccata.

57
Sambucata Recuperate un bel mazzo di fiori Il sambuco (Sambucus nigra) una
di sambuco, lavatelo delicatamente pianta spontanea molto usata sia
in acqua corrente. nella cucina sia nella farmacopea
Fate sgocciolare su un telo. popolare.
Mettetelo in vaso a chiusura Nel primo caso si usano i fiori, per
ermetica, insieme con un etto frittelle, ciambelle, frittatine dolci;
di zucchero ed acqua distillata. e i frutti, ben maturi altrimenti
Chiudete il vaso, agitatelo bene e sono intossicanti, per marmellate,
lasciate macerare il tutto per una sciroppi, gelatine, fermentati,
settimana, avendo cura di scuotere liquori.
ogni tanto. La seconda corteccia del sambuco,
Filtrare poi il liquido con un colino raccolta in primavera, unita con cera
a maglie strette e versate in una dapi ed olio si poneva sul fuoco fino
bottiglia a chiusura ermetica. ad ottenere una pasta gialla usata
Mettetela in un luogo fresco e come rimedio per ferite, infezioni
allombra per un mese. cutanee e foruncoli.
Prima di aprire, un paio dore di Dai frutti ben maturi e privati dei
frigorifero. semi si ricava uno speciale vino
La Sambucata una bevanda curativo gi noto allantichit

SAMBUCO
asprigna e leggermente frizzante, e prescritto come medicina da
dissetante ed adatta a tutti. Ippocrate.

58
Sciroppo di
olivello spinoso Schiacciate le bacche di olivello Il genere Hippophae (olivello o
ben mature (devono essere quasi olivello spinoso) comprende circa
nere) e lasciatele macerare per una decina di specie, di cui la pi
4/5 giorni. Strizzatele in una nota, Hippophae rhamnoides,
pezza e filtrate il succo ottenuto. impiegata per la preparazione di

OLIVELLO SPINOSO
Mettete il succo in una pentola creme di bellezza a base naturale,
e aggiungete un chilogrammo di per applicazioni in erboristeria e
zucchero per ogni litro di liquido. per la preparazione di sciroppi
Fate bollire a fuoco lento fino ad e succhi di frutta.
ottenere uno sciroppo di liquido Si tratta di una pianta conosciuta
denso, prestando cura, nella fase di ed apprezzata sin dallantichit.
bollitura, che il liquido non aderisca un arbusto selvatico diffuso
al fondo della pentola. Lasciate soprattutto in vaste aree europee
raffreddare e imbottigliare. come le Alpi.
La vera particolarit sono le bacche,
che rimangono sui rami per tutto
linverno. Di colore giallo-aranciato,
talvolta tendente al rosso, sono
caratterizzate da un alto concentrato
vitaminico.

59
Pubblicato nella prima edizione grazie a un contributo Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013
del Programma Interreg Italia - Svizzera 2007-2013 Le opportunit non hanno confini
e della Fondazione Cariplo nellambito del progetto FESR : Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
Biodiversit? Salviamola mangiandola!

Editore
Consorzio Pro Loco Progetto grafico: Julita | Atelier di Comunicazione - www.julita.it
Lago dOrta e Alto Novarese http://www.consorzioproloco.it/biodiversita.asp

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