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29 MAR 2015
Nella prolusione inaugurale che Heidegger legge il 24 luglio 1929 nellAula Magna dellUniversit
di Friburgo, in occasione del suo insediamento nella prima cattedra di filosofia appartenuta fino
ad allora a Husserl, dal titolo Che cos metafisica?, egli si sofferma appunto sul concetto di
metafisica, ma delinea anche un percorso del tutto originale dellindagine filosofica che conduce
alla metafisica stessa.
Mentre per Husserl lindagine filosofica si basa su un atteggiamento sofisticato del filosofo (epoch)
attraverso il quale esso (auto-)analizza il modo in cui i fenomeni sono conosciuti dalla coscienza
(fenomenologia), ricercando le basi della possibilit della conoscenza, per Heidegger lindagine
filosofica muove spontaneamente dal sentimento umano. Qua ci troviamo in piena fase
esistenzialista dellautore, che aveva da poco pubblicato Essere e tempo (1927), considerata
appunto opera esistenzialista, ma ho usato il termine fase non a caso, in quanto H. rifiuter
letichetta di esistenzialista, argomentando che questo tipo di indagine meramente preliminare
secondo gli obiettivi che la sua filosofia si pone.
Sono i sentimenti ed in particolare alcuni pi di altri che rivelano allEsser-ci (dasein), cio
alluomo, la presenza talvolta dellente nella sua totalit (per esempio con la gioia della vicinanza
di una persona amata), talaltra del niente (nellangoscia). Langoscia ci rende consapevoli di essere
sospesi nel nulla, infatti, dice H. a riprova di questo, quando appena angosciati ci domandiamo:
ma che cosera? La risposta : niente
Tenendosi immerso nel Niente, l Esser-ci gi sempre oltre lente nella sua totalit. Questo essere oltre
lente noi lo chiamiamo trascendenza. Se lEsser-ci nel fondo della sua essenza, non trascendesse, ossia,
come ora possiamo dire, non si tenesse fin dallinizio immerso nel Niente, non potrebbe mai rapportarsi
allente, e perci neanche a se stesso.
Faccio notare per inciso che il concetto espresso dallultima frase della citazione senza loriginaria
manifestatezza del Niente non c un essere-se-stesso n una libert sar ampiamente sviluppato da
Sartre nellopera LEssere e il Nulla (1943), dove appunto lautore, attraverso unanalisi
fenomenologica distingue nella coscienza due entit, lessere-in-s e lessere-per-s, dove la prima
pura trascendenza e coincide con il nulla. Qui alberga la libert umana, che pu dirsi tale proprio
perch fondata sul nulla e che pertanto assoluta (Sartre dice che in ogni caso luomo sempre
libero avendo in ultima analisi la possibilit di sottrarsi a determinate condizioni perfino dandosi
la morte), mentre lessere-per-s il risultato della libert che si sostanzia nelle scelte che vanno a
costruire lidentit umana. E evidente come questa analisi sia limitata allesistenza umana,
pertanto esistenzialista, e non alla totalit dellente e dellEssere inteso in generale, quindi non si
pu parlare di metafisica nel senso inteso da H.
Naturalmente il pensiero di H., uscendo dai binari tradizionali del pensiero logico, suscit molte
critiche, sopratutto negli ambienti neopositivisti dellepoca, ma ecco come in maniera molto
suggestiva egli rispondeva:
Ma che strano, proprio nellassicurarsi di ci che gli pi proprio, luomo di scienza parla,
esplicitamente o meno, di qualcosa daltro. Ci che deve essere indagato lente soltanto, e senn
niente; solo lente e oltre questo niente; unicamente lente e al di l di questo niente.
Se questo il dubbio che porta luomo al pensiero metafisico, anche vero daltra parte, secondo
H., che la metafisica ha pensato esclusivamente allente dimenticandosi dellEssere e addirittura
dimenticandosi di questa stessa sua dimenticanza (v. storia della metafisica in Heidegger
https://enigmainrete.wordpress.com/2015/03/28/il-nichilismo-da-nietzsche-a-heidegger/
(https://enigmainrete.wordpress.com/2015/03/28/il-nichilismo-da-nietzsche-a-heidegger/) ) H.
ritiene infine la metafisica incapace di pensare allEssere e propone un superamento della stessa
che lui stesso effettuer con la svolta (kehre) a partire dagli anni 30 per rivolgersi al pensiero
dellEireignis, evento in cui si manifesta lEssere.
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epoch, esistenzialismo, Esser-ci, essere e tempo, fenomenologia, Husserl, kehre, L'essere e il nulla, libert,
Martin Heidegger, metafisica, Niente, Sartre, trascendenza | Lascia un commento
18 MAR 2013
Pubblicato in democrazia, Derrida, essere, filosofia, Heidegger, politica con tag Carlo Sini, civilt
occidentale, De Saussure, democrazia, diffrance, greco antico, Holderlin, Husserl, ideologia, Jacques
derrida, lingua francese, lingua tedesca, Martin Heidegger, nazismo, poesia, sistemi politici, spirito, Trackl |
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