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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile/Edile

Corso di Costruzioni in Zona Sismica


Prof. Ing. Giuseppina Uva

Seminario di approfondimento

Indagini sui materiali

Ing. Andrea Fiore


Politecnico di Bari
Dipartimento DICATECh
Bari, 12/10/2016
andrea.fiore@poliba.it
SOMMARIO
Introduzione
I saggi
Indagini sui materiali
Carotaggio
Metodo sclerometrico
Metodo Ultrasonoro
Metodo Combinato
Percorso di conoscenza propedeutico alla verifica di sicurezza di un
edificio per civile abitazione in c.a.
Rilievo dei quadri fessurativi

Alcuni cenni circa le indagini sulle murature

2
- Introduzione -

3
Introduzione

Cause di mancata affidabilit degli edifici in Italia (RELUIS 2007)

32%

Errori di Progetto
Materiali
17%
17% Errori di esecuzione
Manutenzione
Altro

7%
27%

4
Durabilit dei materiali

Edificio Scolastico a
Cosenza
del 1975

5
Durabilit dei materiali

Edifici per civile abitazione a


Molfetta (Bari) del 1993-96

6
RICHIAMI NORMATIVI Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008)
Criteri relativi alla progettazione di nuove opere sotto le
AZIONI CONTROLLATE DALLUOMO
Capitolo 4
Criteri relativi alla progettazione di nuove opere sotto le
AZIONI SISMICHE Capitolo 7
Criteri relativi alle valutazioni di sicurezza e agli interventi su opere esistenti

7
RICHIAMI NORMATIVI Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per
lapplicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14
gennaio 2008

8
PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ( 8.5 NTC2008)

PERCORSO DI CONOSCENZA

ANALISI STORICO-CRITICA
Ricostruzione del processo di realizzazione e le successive modificazioni subite
nel tempo dal manufatto, nonch gli eventi che lo hanno interessato.

RILIEVO
Dovr individuare lorganismo resistente della costruzione e lo stato di
conservazione dei materiali e degli elementi costitutivi. Dovranno altres
essere rilevati i dissesti, in atto o stabilizzati, ed i relativi quadri fessurativi.

CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI


Per conseguire unadeguata conoscenza delle caratteristiche dei materiali
e del loro degrado, ci si baser su documentazione gi disponibile, su
verifiche visive in situ e su indagini sperimentali.

LIVELLO DI CONOSCENZA (LC) 9


FATTORI DI CONFIDENZA (FC)

Fattori da utilizzare come ULTERIORI


COEFFICIENTI PARZIALI DI SICUREZZA che
tengono conto delle carenze nella conoscenza
dei parametri del modello

10
CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI ( 8.5.1 NTC2008)
PIANO DELLE INDAGINI parte integrante del progetto (C8.5.3)

insieme di elaborati grafici nei quali sulla


base del rilievo completo della struttura,
vengono indicati gli elementi e le
tipologie di indagini da effettuare, e
usualmente anche lindicazione delle
aree oggetto di saggi per il rilievo dei
dettagli costruttivi

PROVE IN SITU

PROVE NON-DISTRUTTIVE
PROVE DISTRUTTIVE

Indagine sclerometrica Indagine ultrasonora

11
PIANO DELLE INDAGINI - Esempi

Piano delle indagini


su rilievo
architettonico

Indicazioni delle
dimensioni
strutturali degli
elementi oggetto di
intervento

Pianta Piano Terra Pianta Piano Primo


12
PIANO DELLE INDAGINI - Esempi
Piano delle indagini
su rilievo
+ Carpenteria I Livello
strutturale Scala 1:100
1 2 3
+ 8 - 30 x 60 16 - 30 x 60

(*) + + +

20 - 30 x 50
6 7 8 9 10
5 - 30 x 80 4 26 - 30 x 60 37 - 30 x 50 46 - 30 x 50 55 - 30 x 50 62 - 30 x 50

12 - 30 x 80
+
+

32 - 170 x 20
21 - 30 x 50

51 - 170 x 20
42 - 170 x 20

59 - 170 x 20
13

66 - 30 x 80
11 3 - 30 x 60 9 - 30 x 60 17 - 30 x 60
14 27 - 170 x 20 15
12
+
+

33 - 170 x 20
22 - 30 x 50
1 - 30 x 80

4 13 - 190 x 20

17
6 - 190 x 20

16 28 - 170 x 20 38 - 170 x 20 47 - 170 x 20 56 - 170 x 20 63 - 170 x 20 22


+ +
18 19 20 21
+
23 - 30 x 50

43 - 170 x 20

52 - 170 x 20

60 - 170 x 20
2 - 30 x 80

67 - 30 x 80
7
24 25 26 27 28 29 30
23 4 - 30 x 60 10 - 30 x 60 18 - 30 x 60 29 - 170 x 20 39 - 170 x 20 48 - 170 x 20 57 - 170 x 20 64 - 170 x 20 31

35 - 170 x 20

44 - 170 x 20

53 - 170 x 20

61 - 170 x 20
14 - 30 x 40

68 - 30 x 80
+ 8
7 - 30 x 80

32 33 30 - 170 x 20
34 40 - 170 x 20 49 - 170 x 20 35 37
58 - 30 x 50 65 - 30 x 50

36

36 - 30 x 50

54 - 30 x 50
45 - 170 x 20
+
15 - 30 x 40

9
+ 31 - 100 x 30
(*) 11 - 30 x 60 19 41 - 30 x 50 50 - 30 x 50

38 39 40 42 43 44

+ + + + +
(*) (*)
10 3

13
LIVELLI DI CONOSCENZA

14
LIVELLI DI CONOSCENZA ( 8.5.4 NTC2008; C8A.1.2 Circolare n.617/2009)

PERCORSO DI CONOSCENZA

Conoscenza
Limitata

Conoscenza
Adeguata

Conoscenza
Accurata

15
PROVE SUI MATERIALI (C8A.1.3 Circolare n.617/2009)

LIMITATE

INDAGINI SUI
MATERIALI ESTESE

ESAUSTIVE

16
limitate

estese

esaustive

(a) Nelle % degli elementi indagati si tiene conto delle situazioni ripetitive;
(b) consentito sostituire alcune PD, non pi del 50%, con almeno il triplo di
PND;
(c) il numero di PD pu essere aumentato o diminuito a seconda
dellomogeneit del materiale. 17
- I Saggi -

18
Fondazioni

19
Fondazioni

20
Solai

21
Solai

22
Travi

23
Travi

24
Pilastri

25
Rilievo dei diametri delle barre di armatura

26
- Indagini sui materiali -

27
- Il carotaggio -

28
CAROTAGGIO (UNI EN 12504-1)

Il carotaggio un metodo di indagine semi-distruttiva. La prova produce un danno


seppure minimo alle strutture oggetto di indagine e necessita sempre delluso del
pacometro per identificare la presenza di barre nelle membrature e poter quindi operare
solo sul calcestruzzo, evitando ostacoli per il prelievo e la penetrazione.

Pacometro
29
30
31
La prova consiste nellestrazione di un provino cilindrico (carota) con diametro variabile
tra i 30 (microcarotaggi) e i 200 mm mediante una carotatrice. Le carote vengono
estratte procedendo dalla superficie allinterno del corpo per una lunghezza
proporzionale al diametro, buona norma estrarre carote con rapporto lunghezza
diametro almeno pari a 2. Le estrazioni vengono generalmente eseguite con seghe
circolari a corona diamantata, raffreddate con continui getti di acqua che evitano il
blocco della carotatrice per surriscaldamento.

Carotatrice 32
Il cilindro estratto
presenter le basi
irregolari, cio non
perfettamente piane e
parallele, quindi sar
necessario eseguire la
loro rettifica prima di
procedere con la prova
di compressione.

33
34
35
Prima di essere sottoposti a prova, i provini vanno tenuti per qualche giorno in ambiente
a temperatura di 20 2 C ed umidit relativa del 90%.
I risultati ottenuti dalle prove di rottura su campioni ricavati dal calcestruzzo indurito,
sono influenzati da diversi fattori:
diametro (D) e snellezza (H/D) del provino
modalit di conservazione dei provini
presenza di armature allinterno del provino
modalit di estrazione legata alla posizione del provino allinterno dellelemento
indagato
36
Modalit di presentazione dei risultati (da certificati di laboratori autorizzati)

37
In letteratura esistono diverse formulazioni per valutare la resistenza del calcestruzzo in
situ a partire dal valore misurato sulla carota (Concrete Society, ACI, Fema ecc).

Masi (2005)

CH/D: coefficiente correttivo per rapporti tra altezza e diametro H/D (snellezza) diversi
da 2, pari a:

Cdia: coefficiente che tiene conto del diametro D del provino, fattore che tiene conto
del diametro D del provino, pari a 1,06, 1,00 e 0,98 rispettivamente per diametri di
50mm, 100mm e 150mm;;

Ca: coefficiente correttivo per tenere conto di eventuali barre dacciaio presenti e
disposte ortogonalmente allasse della carota, pari ad 1 in assenza di barre e variabile
da 1,03 per piccoli diametri (10) a 1,13 per diametri grandi (20)

Cd: coefficiente correttivo per tenere conto del rimaneggiamento dovuto


allestrazione. Considerato che il rimaneggiamento tanto maggiore quanto minore la
resistenza del calcestruzzo in situ, si assume un valore del coefficiente pari ad 1,20 per
fcar < 20Mpa e di 1,10 per fcar > 20Mpa
38
- La Prova Sclerometrica -

39
METODO SCLEROMETRICO (UNI EN 12504-2)

Obiettivi

Controllo della uniformit del calcestruzzo nelle diverse parti della struttura;
Valutazione attraverso curve di taratura della qualit del calcestruzzo in opera;
Valutazione delle variazioni delle propriet del calcestruzzo nel tempo

Sclerometro
Il metodo si basa sul principio che, il rimbalzo di una massa elastica, dipende dalla
durezza della superficie contro la quale la massa stessa viene proiettata. Il parametro
non distruttivo del metodo rappresentato dallindice di rimbalzo Im. 40
Il principio di funzionamento dello strumento basato su una massa scagliata da una
molla che colpisce un pistone a contatto con la superficie del cls. Il risultato della prova
viene espresso in termini di distanza di ritorno della massa.

41
Tutti i dispositivi di prova che si basano
sullimpiego di risultati dovuti allenergia
dimpatto, devono essere provvisti di controllo
della taratura in quanto, dopo un uso
prolungato, le molle modificano le loro costanti
elastiche

Incudine

Per la verifica necessario:


Collocare lincudine su un piano rigido.
Azionare lo strumento almeno 3 volte per
accertarsi del funzionamento meccanico.
Inserire lo sclerometro nellanello di guida
dellincudine ed eseguire una serie di battute
10 e controllare che la media dei valori sia
conforme ai limiti raccomandati dal
produttore.
42
Fattori influenzanti i risultati
Carbonatazione del calcestruzzo
Il calcestruzzo alterato dalla carbonatazione porter ad una sovrastima della resistenza
che in casi estremi pu raggiungere il 50% (infatti la formazione del carbonato di calcio
provoca un indurimento dello strato superficiale).
Contenuto di cemento
Un alto contenuto di cemento (> 300 Kg/mc di calcestruzzo) tende a fornire valori minimi
di quelli ottenibili in base alla taratura, presumibilmente a causa di forti deformazioni
plastiche; nei calcestruzzi a basso contenuto di cemento tali deformazioni vengono
invece limitate dagli aggregati, e pertanto si ottengono resistenze maggiori. Per il
calcestruzzo da costruzione ordinario, lintervallo di variazione risulta contenuto e non
supera il 10%.

Et del calcestruzzo
Linfluenza del tempo sulla stima della resistenza significativa e complessa: la
relazione tra durezza e resistenza cambia in funzione dei fattori collegati allevoluzione
temporale quali il grado di indurimento iniziale, la maturazione e lesposizione.
Fino a tre mesi, linfluenza del tempo si pu considerare trascurabile; per calcestruzzi
pi stagionati necessario introdurre opportuni coefficienti riduttivi.
Umidit del calcestruzzo
Il calcestruzzo ordinario da costruzione con superfici umide presenta una resistenza
allincirca il 20% inferiore rispetto allo stesso materiale asciutto. 43
Posizione della prova in relazione alla quota
La posizione della prova in relazione alla quota del getto di calcestruzzo influisce sulla
stima della resistenza a causa della stratificazione della miscela: le zone pi alte del
getto hanno sempre un rapporto acqua/cemento pi elevato.

Rapporto acqua/cemento
Lindice di rimbalzo si riduce allaumentare del rapporto acqua/cemento.

Superficie del calcestruzzo


Linfluenza del tipo di superficie sottoposto alla prova rilevante. La taratura
usualmente ottenuta su provini gettati in casseri dacciaio; se i test vengono condotti su
calcestruzzi gettati in casseri di materiale differente, anche i risultati saranno diversi:
superfici pi dure, ottenute con alcuni tipi di casseri in materiale assorbente,
condurranno a una sovrastima della resistenza. Le superfici levigate e lavorate a mano
sono comunque pi dure delle superfici ottenute sformando i casseri, e pertanto si avr
una sovrastima della resistenza.

Tipo di aggregato
La resistenza del calcestruzzo dipende dal tipo di inerti impiegati; pertanto necessario
effettuare specifiche tarature quando si utilizzano aggregati differenti da quelli
correntemente utilizzati (ghiaia di cava): pomice o scisti producono ad esempio una
sovrastima della resistenza.
44
Caratteristiche esecutive della prova:
Gli elementi di calcestruzzo che si sottopongono a prova, devono avere uno
spessore minimo di almeno 150 mm.
La prova si deve effettuare su una superficie avente una circonferenza con
diametro compreso tra 150 e 300 mm.
consigliabile disegnare una regolare griglia di linee distanti da 25 mm a 50
mm luna dallaltra e considerare le intersezioni delle linee come punti di prova.
Le impronte dellurto devono distare almeno 30 mm dai bordi.
Esaminare tutte le impronte lasciate sulla superficie dopo limpatto e se
limpatto ha frantumato o sforato a causa di un vuoto vicino alla superficie,
scartare il risultato

45
46
Risultato della prova

Per ottenere lindice medio di rimbalzo Im si calcola la media aritmetica di tutte le misure
effettuate con tre cifre significative, escludendo le misure Ii per le quali non si verifica la
seguente relazione:
0.8 Im < Ii < 1.2 Im

Se oltre il 20% di tutte le misure si discosta dalla media per pi di 6 unit, deve essere
scartata lintera serie di misure

Espressione dei risultati

Durezza e resistenza vengono correlate con relazioni di natura empirica o basate su


metodi probabilistici, in quanto molteplici sono i fattori che influenzano la misura.
La correlazione tra indice di rimbalzo Im e la resistenza a compressione Rc del
calcestruzzo del tipo:
Rc = A x ImB

Con A e B parametri dipendenti dalle caratteristiche del calcestruzzo e Im lindice medio


di rimbalzo
47
Modalit di presentazione dei risultati
La corretta correlazione tra indice di rimbalzo Im e la resistenza a
compressione Rc non quella rappresentata dalle curve fornite usualmente
insieme allo strumento, in quanto sono spesso ricavate da estese campagne
relative a calcestruzzi diversi da quelli in esame.

49
Alcune considerazioni
Il metodo sclerometrico non destinato a sostituire i metodi per la determinazione della
resistenza del calcestruzzo. Una stima approssimativa della resistenza a compressione
pu essere ottenuta solo in presenza di una curva sperimentale di taratura, che correli
lindice di rimbalzo alla resistenza di un calcestruzzo di riferimento.

Per ognuna delle due facce opposte, escludendo la faccia libera del getto,
devono essere effettuate almeno nove battute sclerometriche.
Successivamente deve essere determinata la resistenza a compressione
del provino 50
51
Gli sclerometri sono tarati per direzione durto orizzontale. Qualora la superficie da
saggiare abbia una giacitura diversa da quella verticale, la lettura deve essere corretta
per depurarle dal peso del martello

52
- La Prova Ultrasonora -

53
METODO ULTRASONORO (UNI EN 12504-4)

Obiettivi
Dallindagine con ultrasuoni si
possono trarre informazioni su:
Omogeneit del calcestruzzo;
Difetti di getto;
Rilievo di spessori;
Variazione delle propriet causate
dal degrado sul manufatto;
Modulo elastico;
Stima della resistenza del
calcestruzzo attraverso opportune
tarature con valori di resistenza
ottenuti dai carotaggi.

Strumentazione ad ultrasuoni

54
Principio di funzionamento e Risultato della prova

La grandezza che viene misurata il tempo di transito (t) degli impulsi ultrasonici
impiegato a percorrere la distanza geometrica (s) tra punti di rilievo sullunit da
saggiare. Il parametro non distruttivo la velocit (V) virtuale o apparente,
V=s/t

Per effettuare la misura dei tempi di propagazione degli impulsi di vibrazione i trasduttori
possono essere disposti in tre diverse posizioni e le metodologie di lettura sono definite:
Metodo di trasmissione diretta;
Metodo di trasmissione semidiretta;
Metodo di trasmissione indiretta.

Indipendentemente dal metodo, la superficie di contatto tra calcestruzzo e


trasduttori deve essere pulita, sufficientemente piana e liscia in modo da
garantire un buon accoppiamento.
Tra la sonda e la superficie si interpone un sottilissimo strato di vasellina, grasso o
similari, allo scopo di evitare lingresso di aria

55
Metodo di Metodo di
trasmissione trasmissione
diretta indiretta

Metodo di
trasmissione
semidiretta
56
57
Fattori influenzanti i risultati
Nel caso del conglomerato cementizio armato, i fattori che incidono sulla propagazione
delle onde ultrasonore sono essenzialmente quelli dovuti a:
Aggregati: prove sperimentali hanno mostrato che un incremento del volume degli
aggregati incrementa la velocit ultrasonora.
Entit del carico: prove di misura su provini cubici sottoposti ad un carico inferiore a
quello di rottura, hanno evidenziato una correlazione significativa tra velocit e carico.
Per valori di compressione superiori al 50% del carico di rottura, la velocit si riduce fino
a raggiungere il 50% di quella corrispondente alla rottura.

Et del calcestruzzo: la velocit degli ultrasuoni aumenta con la maturazione. Ad uno


stesso valore di velocit, la resistenza del calcestruzzo maturato in acqua, risulta
inferiore a quella relativa alla maturazione in aria.
Forma e dimensione della struttura: la velocit degli ultrasuoni indipendente dalla
forma e dalle dimensioni dellelemento sottoposto a prova, purch la dimensione minima
laterale (d) in direzione ortogonale a quella di propagazione non sia inferiore ad un
valore di 80 mm (RILEM) e la lunghezza attraversata (L) sia sufficientemente grande da
non risentire in modo significativo della natura eterogenea del calcestruzzo (>100-150
mm).

58
Presenza di armature: in prossimit di barre di armatura la velocit risulta maggiore in
quanto la velocit degli ultrasuoni nellacciaio maggiore rispetto a quella del
calcestruzzo.
Rapporto acqua/cemento: la velocit degli ultrasuoni si riduce al crescere del rapporto
acqua/cemento.
Stato di sollecitazione: la velocit ultrasonica aumenta per carichi inferiori al 20% del
carico di rottura, e si riduce drasticamente se gli sforzi superano il 70% del carico di
rottura.
Temperatura: la velocit degli ultrasuoni varia di qualche unit percentuale per una
temperatura ambientale compresa tra 0 C e 40 C.
Umidit del calcestruzzo: lumidit del calcestruzzo ha effetti modesti: i provini in
condizioni sature presentano velocit maggiori del 2% rispetto a quelli in condizioni
secche.
Percentuale dei vuoti: la percentuale dei vuoti provoca una riduzione proporzionale
della velocit.

59
- Il Metodo Combinato -

60
INDAGINI SUI MATERIALI Metodo Combinato

Luso combinato attenua i limiti dei due metodi qualora vengano utilizzati da soli.

61
Sono state proposte diverse formulazioni in letteratura per la valutazione della
resistenza cubica a compressione. Le relazioni proposte consentono di effettuare
una taratura dei risultati utilizzando i valori di resistenza a rottura ricavati su carote
estratte in opera.

Nella forma power - power

Nella forma bi - linear

Nella forma double exponential

Nel documento normativo RILEM NDT4, proposta la seguente espressione, tarata


sulla base di indagini sperimentali compiute su circa 200 campioni di calcestruzzo.

62
Correlazione tra indice di
rimbalzo sclerometrico Ir,
velocit ultrasonica Vus e
resistenza a
compressione del
calcestruzzo Rc

Curve di Isoresistenza di letteratura


63
Me todo com binato

52
51
R = 1,163E-17*I1,94243*V 4,19596
50
i.d. = 0,95
49
48
47
46
45
44
43
42
41
Indice sclerometrico

40 65 MPa

39 60 MPa
38
55 MPa
37
50 MPa
36
35
45 MPa
34
33 40 MPa
32
35 MPa
31
30 MPa
30
29
25 MPa
28
27
20 MPa
26
15 MPa
25
24
3900 40 00 4100 42 00 4300 44 00 4500 4 600 470 0 4 800 490 0 5000 510 0 5200 53 00 5400 5500

Velocit ultras onora (m /s )


64
Percorso di conoscenza propedeutico alla verifica di sicurezza
di un edificio per civile abitazione in c.a.
RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

65
Il deposito dei calcoli esecutivi delle strutture in calcestruzzo armato effettuato
presso lUfficio del Genio Civile in data 15 maggio 1981.
66
Alcune immagini sullo stato dei
luoghi

67
68
69
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Rilievo

Il rilievo dei quadri fessurativi


rappresenta il primo passo verso
lidentificazione di quella che sar la
loro evoluzione futura.
Nello specifico, rilevare una lesione
vuol dire acquisirne tutti quei
parametri, sia quantitativi (lunghezza
e ampiezza), che qualitativi (posizione
e forma), che la identificano nel
contesto di una parete.
Le fasi del rilievo si riassumono in:
rilievi metrici;
misurazione dellampiezza;
valutazione della presenza di
impurit;
osservazione del contorno degli
spigoli.

70
Percorso di conoscenza: Rilievo

RILIEVO DELLA GEOMETRIA STRUTTURALE


Rilievo dei quadri
RILIEVO VISIVO
fessurativi
RILIEVO DEI DETTAGLI COSTRUTTIVI

Graficizzazione dello stato di dissesto

71
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Graficizzazione

72
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Strumentazione per il monitoraggio

Misurazione diretta (manuale) degli spostamenti in opera

Deformometro Misurazioni di spostamenti


dellordine di 1\100 di millimetro 73
74
Basi di misura con capisaldi in acciaio
75
Misurazione automatica degli spostamenti in opera

Centralina di acquisizione dati


76
Sensori in opera

77
Monitoraggio dei quadri fessurativi per il caso di studio

Diagramma della
progressione
fessurativa

Monitoraggio delle progressioni dei quadri


Basi di misura fessurativi mediante acquisizione manuale
manuali e automatica degli spostamenti
Capisaldi

78
PROGRESSIONE ACCELERATA
Spostamenti

3
PROGRESSIONE
2 CON ALTO LIVELLO
DI RISCHIO
1

0
t1 t2 t3
Tempo

PROGRESSIONE RITARDATA
Spostamenti

PROGRESSIONE 2
CON BASSO
LIVELLO DI 1
RISCHIO

0
t1 t2 t3
Tempo
79
- Alcuni cenni circa le indagini sulle murature -

80
PROVE SULLA MURATURA

SUL NUOVO SULLESISTENTE

PROVE IN LABORATORIO PROVE IN LABORATORIO PROVE IN SITU

Prove sulla malta Indagini sulle malte Indagine Sonica

Prove sui laterizi Indagini sui laterizi Indagine


Endoscopica
Prove sui prototipi Prove sui prototipi
Indagine con
Martinetti Piatti
Indagini sui costituenti

81
INDAGINE ENDOSCOPICA

82
Le indagini endoscopiche si rilevano di estrema utilit nei casi in cui si vogliano
conoscere le caratteristiche della tessitura di un apparecchio murario di notevole
spessore (in particolare quando si supponga di trovarsi in presenza di muratura a
sacco).
Obiettivi
Individuare la natura della muratura, il tipo di materiali impiegati per la realizzazione
dei riempimenti e la presenza di eventuali lacune.
Individuare leventuale presenza di fenomeni fessurativi interni.
Verificare i risultati di eventuali interventi di consolidamento mediante iniezioni.

83
S=5cm S=10cm

S=15cm S=20cm
84
INDAGINI CON MARTINETTI PIATTI

85
Obiettivi

Lindagine dei martinetti piatti consente di determinare:


Gli stati tensionali presenti nella muratura,
Modulo elastico
Tensioni di prima fessurazione
Tensione di rottura.
Le modalit di esecuzione delle prove sono differenziate in funzione dei parametri da
ottenere in particolare:

Per la determinazione delle tensioni in sito si attua la prova con singolo


martinetto

Per la determinazione del modulo elastico e delle tensioni di prima


fessurazione ed ultima, si attua la prova con doppio martinetto.

86
ATTREZZATURA

Sega circolare Compressore

Deformometro manuale Pompa oleodinamica

87
PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO
La metodologia della prova basata sulla variazione dello stato tensionale in un punto
della struttura in esame, per effetto di un taglio piano eseguito in direzione normale alla
superficie di prova.
Il rilascio delle tensioni provoca una parziale chiusura del taglio, che pu essere rilevato
attraverso misure di convergenza fra pi punti posti in posizione simmetrica rispetto al
taglio.

Dopo la successiva applicazione del martinetto piatto, al suo interno viene pompato olio
disareato attraverso un sistema idraulico fino ad annullare la convergenza in
precedenza misurata.
In queste condizioni la pressione allinterno del martinetto pari alla sollecitazione
preesistente nella muratura a meno di alcune costanti che tengono conto della
rigidezza del martinetto e dal rapporto tra larea del martinetto di carico e la superficie
del taglio. 88
STEP 1 : PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
Si provveder alla pulitura della superficie con cauta asportazione dellintonaco esterno,
in modo da avere una chiara visione della situazione sottostante. Si andranno poi ad
individuare la posizione del taglio (nel caso di prova con singolo martinetto), o dei tagli
(nel caso della prova con doppio martinetto) e le posizioni possibilmente stabili dei
capisaldi di misura.

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STEP 2 : POSIZIONAMENTO DELLE BASI DI MISURA
Per la prova con singolo martinetto piatto si dispongono normalmente tre basi (vale a
dire sei piastrine) a cavallo ed ortogonalmente al taglio poste in mezzeria, ed a della
lunghezza del martinetto.

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STEP 3 : MISURA DELLA DISTANZA INIZIALE TRA CAPISALDI PRE-PROVA

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STEP 4 : PREPARAZIONE DEL TAGLIO

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STEP 5: ESECUZIONE DEL TAGLIO
Il taglio per lalloggiamento del martinetto va eseguito mantenendo il pi possibile
lorizzontalit.
Nel caso di muratura in laterizi con corsi di malta regolari, il taglio viene pi agevolmente
realizzato se posto in corrispondenza del giunto di malta.
Nel caso in cui, invece, le strutture murarie si presentano meno regolari e con materiale
di pi elevata resistenza (es. murature in pietrame), viene impiegata una particolare
troncatrice idraulica con disco diamantato.

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STEP 6 : MISURA DEI PUNTI DI CONVERGENZA

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STEP 7 : INSERIMENTO DEL MARTINETTO E COLLEGAMENTO ALLA POMPA
PER IL CARICO

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STEP 8 : SPURGO DELLARIA E MESSA IN PRESSIONE DELLOLIO

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STEP 9 : ANNOTAZIONE DELLA PRESSIONE DELLOLIO AL MANOMETRO
DELLA POMPA E LA CORRISPONDENTE MISURA DELLA DIVERGENZA ALLE
BASI MISURA FINO A QUANDO NON VIENE LETTA ALLESTENSIMETRO LA
STESSA MISURA REGISTRATA ALLINIZIO ED INDICATA COME LETTURA
ZERO.

A questo punto si
hanno a
disposizione le
misure delle basi
e le pressioni
corrispondenti
lette sul
manometro volta
per volta.

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STEP 10 : ESTRAZIONE DEL MARTINETTO

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STEP 11 : CALCOLO

Indicando con:
Am : Area del martinetto
At : Area del taglio
Km : Coefficiente dipendente dalla taratura effettuata normalmente dalle case
costruttrici dei martinetti.
Pm : Pressione letta al manometro

La tensione nel punto in esame data dalla seguente relazione

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