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Seminario di approfondimento
2
- Introduzione -
3
Introduzione
32%
Errori di Progetto
Materiali
17%
17% Errori di esecuzione
Manutenzione
Altro
7%
27%
4
Durabilit dei materiali
Edificio Scolastico a
Cosenza
del 1975
5
Durabilit dei materiali
6
RICHIAMI NORMATIVI Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008)
Criteri relativi alla progettazione di nuove opere sotto le
AZIONI CONTROLLATE DALLUOMO
Capitolo 4
Criteri relativi alla progettazione di nuove opere sotto le
AZIONI SISMICHE Capitolo 7
Criteri relativi alle valutazioni di sicurezza e agli interventi su opere esistenti
7
RICHIAMI NORMATIVI Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per
lapplicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14
gennaio 2008
8
PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ( 8.5 NTC2008)
PERCORSO DI CONOSCENZA
ANALISI STORICO-CRITICA
Ricostruzione del processo di realizzazione e le successive modificazioni subite
nel tempo dal manufatto, nonch gli eventi che lo hanno interessato.
RILIEVO
Dovr individuare lorganismo resistente della costruzione e lo stato di
conservazione dei materiali e degli elementi costitutivi. Dovranno altres
essere rilevati i dissesti, in atto o stabilizzati, ed i relativi quadri fessurativi.
10
CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI ( 8.5.1 NTC2008)
PIANO DELLE INDAGINI parte integrante del progetto (C8.5.3)
PROVE IN SITU
PROVE NON-DISTRUTTIVE
PROVE DISTRUTTIVE
11
PIANO DELLE INDAGINI - Esempi
Indicazioni delle
dimensioni
strutturali degli
elementi oggetto di
intervento
(*) + + +
20 - 30 x 50
6 7 8 9 10
5 - 30 x 80 4 26 - 30 x 60 37 - 30 x 50 46 - 30 x 50 55 - 30 x 50 62 - 30 x 50
12 - 30 x 80
+
+
32 - 170 x 20
21 - 30 x 50
51 - 170 x 20
42 - 170 x 20
59 - 170 x 20
13
66 - 30 x 80
11 3 - 30 x 60 9 - 30 x 60 17 - 30 x 60
14 27 - 170 x 20 15
12
+
+
33 - 170 x 20
22 - 30 x 50
1 - 30 x 80
4 13 - 190 x 20
17
6 - 190 x 20
43 - 170 x 20
52 - 170 x 20
60 - 170 x 20
2 - 30 x 80
67 - 30 x 80
7
24 25 26 27 28 29 30
23 4 - 30 x 60 10 - 30 x 60 18 - 30 x 60 29 - 170 x 20 39 - 170 x 20 48 - 170 x 20 57 - 170 x 20 64 - 170 x 20 31
35 - 170 x 20
44 - 170 x 20
53 - 170 x 20
61 - 170 x 20
14 - 30 x 40
68 - 30 x 80
+ 8
7 - 30 x 80
32 33 30 - 170 x 20
34 40 - 170 x 20 49 - 170 x 20 35 37
58 - 30 x 50 65 - 30 x 50
36
36 - 30 x 50
54 - 30 x 50
45 - 170 x 20
+
15 - 30 x 40
9
+ 31 - 100 x 30
(*) 11 - 30 x 60 19 41 - 30 x 50 50 - 30 x 50
38 39 40 42 43 44
+ + + + +
(*) (*)
10 3
13
LIVELLI DI CONOSCENZA
14
LIVELLI DI CONOSCENZA ( 8.5.4 NTC2008; C8A.1.2 Circolare n.617/2009)
PERCORSO DI CONOSCENZA
Conoscenza
Limitata
Conoscenza
Adeguata
Conoscenza
Accurata
15
PROVE SUI MATERIALI (C8A.1.3 Circolare n.617/2009)
LIMITATE
INDAGINI SUI
MATERIALI ESTESE
ESAUSTIVE
16
limitate
estese
esaustive
(a) Nelle % degli elementi indagati si tiene conto delle situazioni ripetitive;
(b) consentito sostituire alcune PD, non pi del 50%, con almeno il triplo di
PND;
(c) il numero di PD pu essere aumentato o diminuito a seconda
dellomogeneit del materiale. 17
- I Saggi -
18
Fondazioni
19
Fondazioni
20
Solai
21
Solai
22
Travi
23
Travi
24
Pilastri
25
Rilievo dei diametri delle barre di armatura
26
- Indagini sui materiali -
27
- Il carotaggio -
28
CAROTAGGIO (UNI EN 12504-1)
Pacometro
29
30
31
La prova consiste nellestrazione di un provino cilindrico (carota) con diametro variabile
tra i 30 (microcarotaggi) e i 200 mm mediante una carotatrice. Le carote vengono
estratte procedendo dalla superficie allinterno del corpo per una lunghezza
proporzionale al diametro, buona norma estrarre carote con rapporto lunghezza
diametro almeno pari a 2. Le estrazioni vengono generalmente eseguite con seghe
circolari a corona diamantata, raffreddate con continui getti di acqua che evitano il
blocco della carotatrice per surriscaldamento.
Carotatrice 32
Il cilindro estratto
presenter le basi
irregolari, cio non
perfettamente piane e
parallele, quindi sar
necessario eseguire la
loro rettifica prima di
procedere con la prova
di compressione.
33
34
35
Prima di essere sottoposti a prova, i provini vanno tenuti per qualche giorno in ambiente
a temperatura di 20 2 C ed umidit relativa del 90%.
I risultati ottenuti dalle prove di rottura su campioni ricavati dal calcestruzzo indurito,
sono influenzati da diversi fattori:
diametro (D) e snellezza (H/D) del provino
modalit di conservazione dei provini
presenza di armature allinterno del provino
modalit di estrazione legata alla posizione del provino allinterno dellelemento
indagato
36
Modalit di presentazione dei risultati (da certificati di laboratori autorizzati)
37
In letteratura esistono diverse formulazioni per valutare la resistenza del calcestruzzo in
situ a partire dal valore misurato sulla carota (Concrete Society, ACI, Fema ecc).
Masi (2005)
CH/D: coefficiente correttivo per rapporti tra altezza e diametro H/D (snellezza) diversi
da 2, pari a:
Cdia: coefficiente che tiene conto del diametro D del provino, fattore che tiene conto
del diametro D del provino, pari a 1,06, 1,00 e 0,98 rispettivamente per diametri di
50mm, 100mm e 150mm;;
Ca: coefficiente correttivo per tenere conto di eventuali barre dacciaio presenti e
disposte ortogonalmente allasse della carota, pari ad 1 in assenza di barre e variabile
da 1,03 per piccoli diametri (10) a 1,13 per diametri grandi (20)
39
METODO SCLEROMETRICO (UNI EN 12504-2)
Obiettivi
Controllo della uniformit del calcestruzzo nelle diverse parti della struttura;
Valutazione attraverso curve di taratura della qualit del calcestruzzo in opera;
Valutazione delle variazioni delle propriet del calcestruzzo nel tempo
Sclerometro
Il metodo si basa sul principio che, il rimbalzo di una massa elastica, dipende dalla
durezza della superficie contro la quale la massa stessa viene proiettata. Il parametro
non distruttivo del metodo rappresentato dallindice di rimbalzo Im. 40
Il principio di funzionamento dello strumento basato su una massa scagliata da una
molla che colpisce un pistone a contatto con la superficie del cls. Il risultato della prova
viene espresso in termini di distanza di ritorno della massa.
41
Tutti i dispositivi di prova che si basano
sullimpiego di risultati dovuti allenergia
dimpatto, devono essere provvisti di controllo
della taratura in quanto, dopo un uso
prolungato, le molle modificano le loro costanti
elastiche
Incudine
Et del calcestruzzo
Linfluenza del tempo sulla stima della resistenza significativa e complessa: la
relazione tra durezza e resistenza cambia in funzione dei fattori collegati allevoluzione
temporale quali il grado di indurimento iniziale, la maturazione e lesposizione.
Fino a tre mesi, linfluenza del tempo si pu considerare trascurabile; per calcestruzzi
pi stagionati necessario introdurre opportuni coefficienti riduttivi.
Umidit del calcestruzzo
Il calcestruzzo ordinario da costruzione con superfici umide presenta una resistenza
allincirca il 20% inferiore rispetto allo stesso materiale asciutto. 43
Posizione della prova in relazione alla quota
La posizione della prova in relazione alla quota del getto di calcestruzzo influisce sulla
stima della resistenza a causa della stratificazione della miscela: le zone pi alte del
getto hanno sempre un rapporto acqua/cemento pi elevato.
Rapporto acqua/cemento
Lindice di rimbalzo si riduce allaumentare del rapporto acqua/cemento.
Tipo di aggregato
La resistenza del calcestruzzo dipende dal tipo di inerti impiegati; pertanto necessario
effettuare specifiche tarature quando si utilizzano aggregati differenti da quelli
correntemente utilizzati (ghiaia di cava): pomice o scisti producono ad esempio una
sovrastima della resistenza.
44
Caratteristiche esecutive della prova:
Gli elementi di calcestruzzo che si sottopongono a prova, devono avere uno
spessore minimo di almeno 150 mm.
La prova si deve effettuare su una superficie avente una circonferenza con
diametro compreso tra 150 e 300 mm.
consigliabile disegnare una regolare griglia di linee distanti da 25 mm a 50
mm luna dallaltra e considerare le intersezioni delle linee come punti di prova.
Le impronte dellurto devono distare almeno 30 mm dai bordi.
Esaminare tutte le impronte lasciate sulla superficie dopo limpatto e se
limpatto ha frantumato o sforato a causa di un vuoto vicino alla superficie,
scartare il risultato
45
46
Risultato della prova
Per ottenere lindice medio di rimbalzo Im si calcola la media aritmetica di tutte le misure
effettuate con tre cifre significative, escludendo le misure Ii per le quali non si verifica la
seguente relazione:
0.8 Im < Ii < 1.2 Im
Se oltre il 20% di tutte le misure si discosta dalla media per pi di 6 unit, deve essere
scartata lintera serie di misure
49
Alcune considerazioni
Il metodo sclerometrico non destinato a sostituire i metodi per la determinazione della
resistenza del calcestruzzo. Una stima approssimativa della resistenza a compressione
pu essere ottenuta solo in presenza di una curva sperimentale di taratura, che correli
lindice di rimbalzo alla resistenza di un calcestruzzo di riferimento.
Per ognuna delle due facce opposte, escludendo la faccia libera del getto,
devono essere effettuate almeno nove battute sclerometriche.
Successivamente deve essere determinata la resistenza a compressione
del provino 50
51
Gli sclerometri sono tarati per direzione durto orizzontale. Qualora la superficie da
saggiare abbia una giacitura diversa da quella verticale, la lettura deve essere corretta
per depurarle dal peso del martello
52
- La Prova Ultrasonora -
53
METODO ULTRASONORO (UNI EN 12504-4)
Obiettivi
Dallindagine con ultrasuoni si
possono trarre informazioni su:
Omogeneit del calcestruzzo;
Difetti di getto;
Rilievo di spessori;
Variazione delle propriet causate
dal degrado sul manufatto;
Modulo elastico;
Stima della resistenza del
calcestruzzo attraverso opportune
tarature con valori di resistenza
ottenuti dai carotaggi.
Strumentazione ad ultrasuoni
54
Principio di funzionamento e Risultato della prova
La grandezza che viene misurata il tempo di transito (t) degli impulsi ultrasonici
impiegato a percorrere la distanza geometrica (s) tra punti di rilievo sullunit da
saggiare. Il parametro non distruttivo la velocit (V) virtuale o apparente,
V=s/t
Per effettuare la misura dei tempi di propagazione degli impulsi di vibrazione i trasduttori
possono essere disposti in tre diverse posizioni e le metodologie di lettura sono definite:
Metodo di trasmissione diretta;
Metodo di trasmissione semidiretta;
Metodo di trasmissione indiretta.
55
Metodo di Metodo di
trasmissione trasmissione
diretta indiretta
Metodo di
trasmissione
semidiretta
56
57
Fattori influenzanti i risultati
Nel caso del conglomerato cementizio armato, i fattori che incidono sulla propagazione
delle onde ultrasonore sono essenzialmente quelli dovuti a:
Aggregati: prove sperimentali hanno mostrato che un incremento del volume degli
aggregati incrementa la velocit ultrasonora.
Entit del carico: prove di misura su provini cubici sottoposti ad un carico inferiore a
quello di rottura, hanno evidenziato una correlazione significativa tra velocit e carico.
Per valori di compressione superiori al 50% del carico di rottura, la velocit si riduce fino
a raggiungere il 50% di quella corrispondente alla rottura.
58
Presenza di armature: in prossimit di barre di armatura la velocit risulta maggiore in
quanto la velocit degli ultrasuoni nellacciaio maggiore rispetto a quella del
calcestruzzo.
Rapporto acqua/cemento: la velocit degli ultrasuoni si riduce al crescere del rapporto
acqua/cemento.
Stato di sollecitazione: la velocit ultrasonica aumenta per carichi inferiori al 20% del
carico di rottura, e si riduce drasticamente se gli sforzi superano il 70% del carico di
rottura.
Temperatura: la velocit degli ultrasuoni varia di qualche unit percentuale per una
temperatura ambientale compresa tra 0 C e 40 C.
Umidit del calcestruzzo: lumidit del calcestruzzo ha effetti modesti: i provini in
condizioni sature presentano velocit maggiori del 2% rispetto a quelli in condizioni
secche.
Percentuale dei vuoti: la percentuale dei vuoti provoca una riduzione proporzionale
della velocit.
59
- Il Metodo Combinato -
60
INDAGINI SUI MATERIALI Metodo Combinato
Luso combinato attenua i limiti dei due metodi qualora vengano utilizzati da soli.
61
Sono state proposte diverse formulazioni in letteratura per la valutazione della
resistenza cubica a compressione. Le relazioni proposte consentono di effettuare
una taratura dei risultati utilizzando i valori di resistenza a rottura ricavati su carote
estratte in opera.
62
Correlazione tra indice di
rimbalzo sclerometrico Ir,
velocit ultrasonica Vus e
resistenza a
compressione del
calcestruzzo Rc
52
51
R = 1,163E-17*I1,94243*V 4,19596
50
i.d. = 0,95
49
48
47
46
45
44
43
42
41
Indice sclerometrico
40 65 MPa
39 60 MPa
38
55 MPa
37
50 MPa
36
35
45 MPa
34
33 40 MPa
32
35 MPa
31
30 MPa
30
29
25 MPa
28
27
20 MPa
26
15 MPa
25
24
3900 40 00 4100 42 00 4300 44 00 4500 4 600 470 0 4 800 490 0 5000 510 0 5200 53 00 5400 5500
65
Il deposito dei calcoli esecutivi delle strutture in calcestruzzo armato effettuato
presso lUfficio del Genio Civile in data 15 maggio 1981.
66
Alcune immagini sullo stato dei
luoghi
67
68
69
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Rilievo
70
Percorso di conoscenza: Rilievo
71
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Graficizzazione
72
STUDIO DEI QUADRI FESSURATIVI: Strumentazione per il monitoraggio
77
Monitoraggio dei quadri fessurativi per il caso di studio
Diagramma della
progressione
fessurativa
78
PROGRESSIONE ACCELERATA
Spostamenti
3
PROGRESSIONE
2 CON ALTO LIVELLO
DI RISCHIO
1
0
t1 t2 t3
Tempo
PROGRESSIONE RITARDATA
Spostamenti
PROGRESSIONE 2
CON BASSO
LIVELLO DI 1
RISCHIO
0
t1 t2 t3
Tempo
79
- Alcuni cenni circa le indagini sulle murature -
80
PROVE SULLA MURATURA
81
INDAGINE ENDOSCOPICA
82
Le indagini endoscopiche si rilevano di estrema utilit nei casi in cui si vogliano
conoscere le caratteristiche della tessitura di un apparecchio murario di notevole
spessore (in particolare quando si supponga di trovarsi in presenza di muratura a
sacco).
Obiettivi
Individuare la natura della muratura, il tipo di materiali impiegati per la realizzazione
dei riempimenti e la presenza di eventuali lacune.
Individuare leventuale presenza di fenomeni fessurativi interni.
Verificare i risultati di eventuali interventi di consolidamento mediante iniezioni.
83
S=5cm S=10cm
S=15cm S=20cm
84
INDAGINI CON MARTINETTI PIATTI
85
Obiettivi
86
ATTREZZATURA
87
PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO
La metodologia della prova basata sulla variazione dello stato tensionale in un punto
della struttura in esame, per effetto di un taglio piano eseguito in direzione normale alla
superficie di prova.
Il rilascio delle tensioni provoca una parziale chiusura del taglio, che pu essere rilevato
attraverso misure di convergenza fra pi punti posti in posizione simmetrica rispetto al
taglio.
Dopo la successiva applicazione del martinetto piatto, al suo interno viene pompato olio
disareato attraverso un sistema idraulico fino ad annullare la convergenza in
precedenza misurata.
In queste condizioni la pressione allinterno del martinetto pari alla sollecitazione
preesistente nella muratura a meno di alcune costanti che tengono conto della
rigidezza del martinetto e dal rapporto tra larea del martinetto di carico e la superficie
del taglio. 88
STEP 1 : PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
Si provveder alla pulitura della superficie con cauta asportazione dellintonaco esterno,
in modo da avere una chiara visione della situazione sottostante. Si andranno poi ad
individuare la posizione del taglio (nel caso di prova con singolo martinetto), o dei tagli
(nel caso della prova con doppio martinetto) e le posizioni possibilmente stabili dei
capisaldi di misura.
89
STEP 2 : POSIZIONAMENTO DELLE BASI DI MISURA
Per la prova con singolo martinetto piatto si dispongono normalmente tre basi (vale a
dire sei piastrine) a cavallo ed ortogonalmente al taglio poste in mezzeria, ed a della
lunghezza del martinetto.
90
STEP 3 : MISURA DELLA DISTANZA INIZIALE TRA CAPISALDI PRE-PROVA
91
STEP 4 : PREPARAZIONE DEL TAGLIO
92
STEP 5: ESECUZIONE DEL TAGLIO
Il taglio per lalloggiamento del martinetto va eseguito mantenendo il pi possibile
lorizzontalit.
Nel caso di muratura in laterizi con corsi di malta regolari, il taglio viene pi agevolmente
realizzato se posto in corrispondenza del giunto di malta.
Nel caso in cui, invece, le strutture murarie si presentano meno regolari e con materiale
di pi elevata resistenza (es. murature in pietrame), viene impiegata una particolare
troncatrice idraulica con disco diamantato.
93
STEP 6 : MISURA DEI PUNTI DI CONVERGENZA
94
STEP 7 : INSERIMENTO DEL MARTINETTO E COLLEGAMENTO ALLA POMPA
PER IL CARICO
95
STEP 8 : SPURGO DELLARIA E MESSA IN PRESSIONE DELLOLIO
96
STEP 9 : ANNOTAZIONE DELLA PRESSIONE DELLOLIO AL MANOMETRO
DELLA POMPA E LA CORRISPONDENTE MISURA DELLA DIVERGENZA ALLE
BASI MISURA FINO A QUANDO NON VIENE LETTA ALLESTENSIMETRO LA
STESSA MISURA REGISTRATA ALLINIZIO ED INDICATA COME LETTURA
ZERO.
A questo punto si
hanno a
disposizione le
misure delle basi
e le pressioni
corrispondenti
lette sul
manometro volta
per volta.
97
STEP 10 : ESTRAZIONE DEL MARTINETTO
98
STEP 11 : CALCOLO
Indicando con:
Am : Area del martinetto
At : Area del taglio
Km : Coefficiente dipendente dalla taratura effettuata normalmente dalle case
costruttrici dei martinetti.
Pm : Pressione letta al manometro
99