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tabacchi da pipa

TABACCHERIA 21 ... Pipe in Radica delle Migliori M

1 - LA PIPA 3 - FUMARE
1.1 - Prefazione 3.1 - Come caricare
1.2 - La pipa dalle origini ai nostri giorni 3.2 - Come accendere e fumare
1.3 - Il fumatore di pipa 3.3 - Il rodaggio
1.4 - Fumatori di tutti i tempi 3.4 - Il famigerato rodaggio
1.5 - Anatomia della pipa (1) 3.5 - Per una buona fumata
1.6 - Anatomia della pipa (2) 3.6 - Alcuni particolari inconvenienti
1.7 - I modelli
1.8 - i modelli Fondamentali 4 - LA MANUTENZIONE
1.9 - Le specialit 4.1 - Cura e manutenzione
1.10 - Pipe con particolari sistemi 4.2 - Consigli sulla pipa
1.11 - I bocchini 4.3 - I consigli di G. BOZZINI:
1.12 - Tipi di sezione di cannello LA MANUTENZIONE
1.13 - I materiali 4.4 - GLI ACCESSORI
1.14 - La materia prima 4.5 - LE GRANDI PULIZIE
1.15 - Occhio ai difetti
1.16 - Fiammata o ad occhio di pernice 5 - VARIE
1.17 - Le finiture 5.1 - Un esempio di pipe storiche:
1.18 - "Pipa" e "Tabacco da pipa" nelle le pipe dello Zar Nicola II
diverse lingue 5.2 - Il miracolo di S. Andrea

2 - IL TABACCO ( Tipi di Tabacco da Pipa )


2.1 - Il tabacco
2.2 - Quando il tabacco arriv in Europa
2.3 - Pocahontas
2.4 - L'arte del tabacco
2.5 -Tabacchi pi usati per i trinciati da pipa
2.6 - Il taglio
2.7 - Glossario del tabacco
2.8 - La lingua del tabacco

1 - LA PIPA

1.1 - Prefazione

Non la luna, non una gemma misteriosa e affascinante non una fabbrica di sogni. Non neppure

pezzo di legno, n una macchina a vapore. E' una pipa. Cio il miglior modo di fumare. Il pi bello, san

naturale, intelligente, genuino, semplice modo di fumare.

Poi la pipa diventa quello che volete, quello che sarete capaci di chiederle, perch la vostra pipa siete v

Cominciare facile. L'esempio di un amico, la preoccupazione per le troppe sigarette, anche l'indubb

fascino di quell'oggetto elegante, essenziale o bizzarro, ed eccovi nel negozio, modesta tabaccheria

sofisticato salotto in cui si riuniscono gli iniziati. E' bello avere una pipa fra le mani, le buste di tabac

sono colorate e invitanti. S, cominciare facile. Difficile continuare. Forse perch si pu fumare la pi

solo se si predestinati? Perch ci vuole un'attitudine speciale? Perch ci sono insormontabili difficol

tecniche? Niente di tutto questo, chiunque pu fumare la pipa con soddisfazione. Occorre soltanto
briciolo (ma un briciolo) di pazienza iniziale, di applicazione, di fantasia. E le poche, semplici regole che q

illustriamo. Modeste attenzioni, piccoli sforzi che poi saranno ripagati a mille. Se non con le celesti

beatitudini di cui favoleggiano i poeti della pipa, con oneste e placide fumate, con pause serene, c

tranquilli momenti di distensione

Interrogate un fumatore di pipa e questi vi confermer che fumare la pipa una delle abitudini p

deliziose e raffinate della vita, fumare la pipa non solo fonte di massimo piacere ma persino un'art

Una pipa non si lascia trattare con indifferenza. E' abbastanza esigente nei confronti del sto proprietar

ma in modo piacevole: richiede conoscenza, pazienza, perseveranza e soprattutto amor

Il fumatore principiante dovr entrare in sintonia con il carattere peculiare della sua pipa; per contro

fumatore che ha gi acquisito una certa maestria in quest'arte cercher di ampliare e raffinare il s

passatempo all'infinito.

E proprio in questo consiste il piacere e l'avventura che l'arte di fumare la pipa offre ai suoi culto

In queste schede troverete molte informazioni di cui avrete bisogno: le informazioni di base necessar

per un primo contatto con la pipa e un buon numero di consigli e di spunti interessanti per i fumatori un p

pi esperti che desiderano approfondire e perfezionare le proprie conoscenze.


1.2 - La pipa dalle origini ai nostri giorni

Da sempre il fumo ha esercitato sull'uomo un fascino particolare

partire dai riti preistorici quando si bruciavano erbe aromatiche

inebrianti sulle braci per propiziarsi gli spiriti e per ottenerne

favori. La pianta del tabacco era considerata sacra; semi e foglie

tabacco sono state trovate recentemente durante i restauri di u

mummia egizia. Semi di tabacco erano usati dai cinesi oltre 3 m

anni fa quali antifecondativi.

Trib pellerossa fumavano in occasioni eccezionali: per accoglie

degnamente l'ospite importante e per onorare il Grande Spirito,

loro pipa era il Calumet, e il rito era il seguente: ciascuno tira

quattro sbuffate verso i 4 punti cardina

Una strana pipa a forma di cilindro stata scoperta a Mossul (odierna Siria); si stima che risalga a miglia

di anni f

Pipe d'epoca preistorica furono trovate in tutta l'America del Nord, nel Mississippi Superiore n

Missouri, nell'Ohio, sui fianchi dei Monti Alleghanis, sulle rive del Lago Ontario e nella regione del Sain

Laurent.
Nell'America Centrale e nel Sud America la coltivazione e l'uso del tabacco risalgono a millen

Pipe Gallo-Romane in ferro sono state trovate nel sud della Francia e in Valle d'Aost

La pipa compare in Europa, con il tabacco nei primi anni dei '500. Sono pipe in terracotta; piccole, sempli

ma gi funzionali. Il loro basso costo, la facilit di fabbricazione, l'estetica sempre accattivant

invogliavano a farne uso, anche se la durata era piuttosto limitata a causa della fragilit del materia

Questo inconveniente ha fatto s che siano ormai rarissime quelle sicuramente antiche. Tutte pipe picco

agli inizi, perch il tabacco raro e costoso. Le si vedono nella bocca di marinai spagnoli e portoghe

successivamente in quella degli inglesi ed proprio in Inghilterra che la pipa ha la sua prima affermazio

(Sir Walter Raleigh la introduce persino alla corte britannica).

Il suo uso osteggiato in vari paesi, ma la guerra dei Trent'anni diffonde la pipe in tutta Europ

Artigiani inglesi esportano nei Paesi Bassi la produzione delle pipe di terracotta e gli olandesi diventeran

presto i pi grandi produttori di "pipe di gesso" (in realt di argilla bianca) che ancora oggi si usano e c

hanno la loro capitale, con relativo museo, a Goud

Altri centri attrezzati per questa produzione erano in Francia, Belgio, Nord e Sud Italia e Spagn

Addirittura imponente la produzione della Gambier di Parigi che dal 1850 al 1926 ha sfornato qualco

come 1.940.400.000 pipe. Ma questo fu un caso unico di "industrializzazione" applicata a questa tipologia

pipa.

Dopo la nascita di questo prodotto "terra-terra", a seguito della richiesta di fumatori pi pretenziosi

esigenti, si studiarono pipe fabbricate nei pi svariati materiali, sempre pi nuovi, resistenti, pregia

Metalli come bronzo, ottone, argento, avorio; legni come bosso, palissandro, ulivo, betulla, olmo, querc

ciliegio.

Anche le forme del fornello e del bocchino subirono parecchie trasformazioni alla ricerca continua de

migliore funzionalit prima di arrivare alle forme attua

Accanto alle pipe di argilla (che, secondo la terra usata e i sistemi di cottura, possono essere bianch

rosse o anche nere) hanno un loro spazio le pipe di legno, genere in cui diventeranno famose que

tedesche di Ul

Tedesche e austriache sono le pipe di porcellana che compaiono verso la fine del '600. Sono gross

vistosamente dipinte, con un coperchio di metallo, spesso legate a un'appartenenza militare; hanno anco
oggi una certa diffusione nei due paesi, soprattutto a fini decorati

In varie citt europee si aprono locali per fumare in pace e in compagnia; Federico I di Prussia fon

addirittura un'Accademia di pipatori.

Nel '700 la pipa deve fare i conti con il propagarsi, specie nelle classi pi elevate, della voga del fiuto c

d origine alla produzione di oggetti spesso di pregio artistico (si pensi alle tabacchiere) e a un vero

proprio rito sociale. La pipa, a sua volta, si impreziosisce e si differenzia nelle forme e nella materia prim

metalli pi o meno nobili e persino vetro (ricercata specialit, questa, di Bristol e di Venezi

Ma l'uso di una nuova materia, la schiuma; a segnare un'ulteriore epoca di trionfi.

Si deve arrivare verso il 1700 per vedere prodotte le prime pipe in "schiuma di mare", ancor og

considerate assai pregiate e ricercate nella loro pur sempre limitata produzione, sia nelle forme classic

che in quelle scolpite nelle forme pi fantasiose, a volte di dimensioni eccezionali. Questo minerale

chimicamente denominato "silicato di magnesio" e, almeno nella specie pi pregiata, si trova solo in Anato

(Turchia) nel sottosuolo argilloso. La schiuma ebbe il suo periodo di maggior splendore dal 1800 al 1900;

migliori erano fabbricate a Vienna. Di pipe in questo materiale ne vengono tuttora prodotte soprattutto

Turchia.

Verso il 1850-60, con l'impiego di un nuovo legno durissimo e dalla venatura particolare, la Radica (Eri

Arborea un arbusto che cresce solo sulle sponde del Mediterraneo) la pipa venne prodotta industrialmen

con torni e macchine all'uopo fabbricate. I primi furono i francesi a Saint-Claude nel Jura; poi subito

italiani. Val la pena di ricordare la Fabbrica Rossi di Molina di Barasso (Varese) che arriv, nel periodo d

suo massimo splendore, a produrre oltre 50.000 pezzi al giorno impiegando circa 800 operai. Si e

attorno al 1900. Un primato mai superato nel mond

Di pipe in radica se ne producono oggi in vari stati d'Europa, ma l'ltalia vanta il primato delle cosiddet

"pipe fatte a mano" prodotte da validi ed insuperabili artigia

Molto conosciute sono anche le classiche pipe inglesi richieste dai pi snob, le tradizionali pipe francesi

le avveniristiche danesi.

Collezionisti di pipe esistono in tutte le parti del mondo: gi nel 1910 un membro della famiglia Imperia

russa dei Romanoff collezionava pipe rare, e si dice ne possedesse addirittura 27.000. Attualmente ques
passione si diffusa e in certi casi diventata addirittura maniacale; solo in America si conta

collezionisti a migliaia. In Italia collezionare vecchie pipe di attualit

Le pi importanti case d'aste hanno gi battuto pipe pregevoli, e non sono pochi gli antiquari che han

riservato nelle loro botteghe un angolo per i collezionisti di oggetti da fumo, con in bella most

tabacchiere in argento, oro, avorio, smalti, armadietti o mobiletti per la custodia delle pipe, bocch

fumasigari e naturalmente pipe di tutte le epoche e provenienze.

Esistono anche Musei ben frequentati, in Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca, Olanda, Stati Uni

L'Italia vanta l'unico Museo al mondo che pu mostrare, oltre ad una collezione di oltre 30.000 pezzi

pipe, gli utensili originali e tutta le serie dei vecchi torni a pedale e altre macchine per la fabbricazio

artigianale delle pipe: il Museo della pipa di Gavirate anche sede della "Acadmie Internationale de

pipe.

1.3 - Il fumatore di pipa

Chi fuma la pipa compie tutta una serie di gesti che non sono richiesti ai semplici fumatori di sigarette.

tratta per i primi di un vero e proprio rituale che permette loro di offrire all'interlocutore un'immagine

s quali persone calme, pazienti, meticolose, riflessive, perfino sagge. In realt colui che fuma la pi

approfitta del lungo rituale dell'accensione per guadagnare tempo! Tempo che gli necessario p

riflettere e quindi preparare le sue risposte. Sono sempre pi numerose le persone che utilizzano la pi

quale strumento, come se si trattasse di un prolungamento della mano. Si pu brandire la pipa dirigendo

verso l'interlocutore nel momento in cui si intende dare pi forza a un ragionamento; si pu utilizzare

pipa per indicare un oggetto lontano; se poi il fumatore si strofina la guancia con la mano che regge la pi

accentuer in tal modo la propria espressione dubitativa. Quando si tiene la pipa fra i denti risul

ovviamente difficile parlare, si tratta quindi di un ulteriore trucco per prendere tempo e riflettere megl

Certi fumatori di pipa sanno giocare bene con questo accessorio tanto che esso diventa uno strumento

comunicazione, una vera e propria appendice del corpo.


In base alle osservazioni cui sono stati sottoposti gli adepti della pipa e quelli delle sigarett

sembrerebbe persino che queste due categorie di persone siano caratterizzate da due tipi diversi

intelligenza. I primi sarebbero dunque dotati di un intelligenza astratta, vale a dire di una capacit

vedere il proprio pensiero proiettato nel tempo e nello spazio, mentre i secondi avrebbero un'intelligen

concreta, sentirebbero cio il desiderio costante di ricollegare il proprio pensiero a situazioni reali p

attribuirgli concretezza. Questa particolarit non pu che contraddistinguere personalit diverse.

fumatori di pipa sono abili nel coinvolgere e affascinare l'interlocutore ancor prima di avere esposto p

esteso le loro idee mentre i secondi si soffermano a lungo su minuziose spiegazioni prima di passare

punto seguente della loro esposizione.

1.4 - Fumatori di tutti i tempi

"L'ultima sigaretta". L'estremo desiderio del condannato a morte; un gesto che abbiamo visto ripete

centinaia di volte al cinema e in televisione. Un gesto che nella sua semplicit raccoglieva di volta in volta

godimento della raccolta in pochi istanti di tutta una vita, il piacere di assaporare un ricordo avvolto n

fumo, la sensazione di pace interiore prima della morte del corpo.

Il fumo ha accomunato in vita personaggi noti in tutti i settori della cultura, dell'arte della stor

Tra i condottieri, Pietro il Grande e Federico il Grande, primo collezionista di scatole da tabacco. E p

Napoleone, la cui tabacchiera era la fida compagna sui campi di battagl

Napoleone III e Guglielmo II non disdegnavano la sigaretta. Stalin invece preferiva la pipa, Churchill n

si mostrava mai in pubblico senza l'adorato sigaro. Mao era cos dipendente dalla sigaretta che dopo

Lunga Marcia, coltiv personalmente il tabacco. "Fumare tutto il giorno e non fare moto" era la ricetta

Joseph Chamberlain per aver successo in politica.

Il concetto che la riflessione sarebbe impossibile senza l'aiuto di uno stimolante artificiale quale

tabacco, ha preso talmente l'umanit che non ci sogneremmo di leggere un'avventura di Sherlock Holm

dove egli non fumasse in modo talmente assiduo da far uscire dalle pagine del libro l'odore stesso d
tabacco.

E cosa dire del mondo dello spettacolo? Oscar Wilde, Hemingway, Charlie Chaplin (solo in tarda et diven

un convinto non fumatore a causa dei danni che il tabacco poteva arrecar

Chi non ricorda nel film "Casablanca", Humphrey Bogart con l'eterna sigaretta tra le labbra noncuranti? E

il commissario Maigret, sempre occupato a pulire ed a ricaricare la pip

L'eccesso nell'uso del tabacco fu la causa del cancro alla bocca che condusse alla tomba Freud. Darw

impar a fumare dai gauchos quando cavalcava con loro nelle pampas; dopo un mese di astinenza confess

sentirsi "estremamente letargico, ottuso e malinconico".

E tra i musicisti famosa era la pipa di Hndel mentre Bach ha dedicato al fumo persino un poema. Moza

non abbandonava mai la scatola del tabacco da fiuto ma detestava gli ambienti impregnati di fum

Beethoven prediligeva la pipa, mentre Wagner, impegnato a suonare il piano per alcuni amici, aven

terminato il tabacco da fiuto, esclam: "Niente pi tabacco, niente pi musica".

1.5 - Anatomia della pipa (1)

Una pipa composta da un certo numero di parti, ciascuna con un nome ed una funzione specifica b

definita. Per quanto diverse possano essere le forme della pipa, vi ritroverete sempre i seguenti element

1 Nella testa ricavato il fornello, in cui viene caricato il

tabacco.

2 Il cannello, ricavato dal ciocco tutt'uno con la testa, serve

a trasmettere il fumo al bocchino.

3 Il bocchino la parte amovibile della pipa e deve

combaciare ermeticamente con il cannello.


4 L'innesto la parte del bocchino che connette lo stesso con il cannello; una delle parti pi vulnerab

della pi

perch relativamente fragile.

5 L'imboccatura l'estremit del bocchino che viene stretta Ira i den

6 Nel fornello o camera di combustione viene caricata la pipa e vi brucia il tabacc

7 Le pareti del fornello sono ricoperte da uno strato di carbone disposto con regolarit, questo strato

forma

fumando; oggi lo si applica anche artificialment

8 Il condotto lascia passare il fumo dalla testa, attraverso il cannello, sino all'imboccatur

9 Nel condotto vi pu essere inserito o meno un sistema o dispositivo, sia esso una spirale metallica,

tubetto o

altro, che consente di regolare il flusso del fumo, filtrandolo.

1.6 - Anatomia della pipa (2)


ITALIANO INGLESE FRANCESE

A testa / vaso bowl tte

B spessore thickness of bowl paisseur

C fornello / focolaio bore of bowl foyer

D fondo del fornello heel pied de la pipe

E cannello hanks (americano stem) tige

F perno del bocchino peg (amer. tenon) floc

G bocchino mouthpiece (amer. stem) tuyau

H imboccatura bite bec de la lentille

I dente del bocchino lip lentille

J foro del bocchino bore of mouthpiece perage de la lentille

K camera di condensazione bore of stem chambre de condensation

L sistema / filtro filter trap / moisture trap systme/filtre

M coperchietto vind cap / wind screen couvercle

N vera / ghiera band / mount bague / virole

1.7 - I modelli

Oggi, il numero dei modelli di pipa molto grande. Negli ultimi tempi, soprattutto, sono state create mol

forme nuove, disegnate spesso con gusto e fantasia, ma quasi sempre derivate dalle indistruttibili

immutabili forme classich

In linea di massima le pipe sono di forma dritta, curva o ricurva, con la testa sferica o cilindrica. In tutto

mondo sono conosciute nella classica nomenclatura inglese.


1.8 - I modelli fondamentali

Billiard

Il modello pi famoso e popolare del mondo. E' una pipa dritta fornita di una ben equilibrata tes

cilindrica con pareti verticali.

Apple

Ha una testa sferica-ovale. Quando la si prende nel palmo della mano d l'impressione di stringere u

mela; da cui il nome.

Pot

Pu essere considerata una lontana parente della Billiard. la sua testa, dritta, pi bassa e le pareti p

spesse. Un modello pi pesante e meno slanciato.

Canadian

Della stessa famiglia della Billiard, ma con cannello lungo e bocchino curvo.

Bulldog

Una pipa robusta. Sulla parte pi larga della testa vi una scannellatura al di sopra della quale la testa

restringe.

Bent

E' una pipa curva (halfbent) o ricurva (fullbent); la testa pu variare o pu essere uno degli altri mode

per esempio una "bent billiard".

Forme varie o a fantas

Non hanno una dizione ufficiale; sono riconducibili a combinazioni varie dei modelli principali.
Freehands

Sono pipe fatte a mano; pezzi unici artigianali, prodotti fuori serie.

1.9 - Le specialit

Dalla grandissima diversit di pipe e dalla variet dei materiali usati risulta ben evidente che la pipa

presente in tutte le culture del mond

Ogni paese, ogni cultura ha prodotto, accanto ai tipi universalmente conosciuti, modelli e tipi particolari.

Pipe di porcella

Non sono nate per essere usate. Sono testimonianza di un gusto artistico, spesso particolare, c

decorazioni rustiche o raffinate, ma sempre belle. Sono oggetti preziosi per i collezionisti di porcellane,

arte popolare o di curiosit. Ma sono e rimangono oggetti soltanto da ammirare.

Pipe ad acq

Sono peculiari della cultura orientale. Il principio semplice. Tra la testa ed il cannello il fumo vie

filtrato e rinfrescato per mezzo dell'acqua pura o profumata contenuta nella bottiglia. La si fumava prim

ancora della scoperta del tabacco, venendo caricata con varie specie di erbe aromatiche e medicinali

anche di droghe. Oggi solo qualche hobbista fa ancora uso della pipa ad acqu

Pipe di pannocchia

Le sue qualit sono molto discusse. Viene ricava

dalla pannocchia di una specie di grantur

americano dalla fibra dura che cresce nel Missou

(USA). C' chi la trova mediocre e chi la conside

ottima; ma c' unanimit nel non considerarla la pi

migliore del mondo. E' innegabile che tali pipe non siano costose e che producano, grazie alla loro porosi

un fumo molto fresco. Svantaggio notevole che "la pannocchia" si satura molto presto per cui alla lunga
tabacco acquista un retrogusto. Inoltre, a causa del calore, le pareti si forano facilmente.

Le Calabash ( pipe di zucca )

Sono pipe molto speciali. Il fornello esterno, in pratica un contenitore o camera di condensazione, da

dal frutto di una zucca esotica di origine africana. Nell'interno viene alloggiato il vero e proprio fornello

schiuma, tenuto in sito da una guarnizione di sughero. Fra i due materiali rimane un piccolo spazio c

serve per il raffreddamento del fumo. Di linea molto elegante si trovano soltanto da qualche specialist

Danno luogo ad una fumata asciutta e gradevole procurando al fumatore un inatteso senso di piacer

1.10 - Pipe con particolari sistemi

Il sistema un dispositivo speciale che, inserito nel condotto di molte pipe, ha lo scopo di regolare o

rafforzare il flusso d'aria o di fermare il liquido prodotto dalla combustione del tabacc

Sono tali accorgimenti necessari o meno?

E' questa una domanda che sar probabilmente sempre causa di molte polemiche. L'esperto fumatore

considerer come un qualcosa di superfluo. Ed probabile che vi sia una parte di verit. Ma e indubbio c

alcuni particolari sistemi possono rendere il fumo molto pi piacevole e confortevole, e pi fac

l'accostamento al principiante. In ogni caso sono la soluzione per chi alla ricerca di un modo di fuma

pulito e facile.

Esistono vari sistemi:

Sistema refrigerante

Consiste in un tubetto metallico che ha la funzione di allungare il "corso del fumo". Si ottiene cos
raffreddamento della temperatura s che il fumo una volta in bocca ha una temperatura pi piacevole.

Sistema refrigerante anticatram

E' un sistema refrigerante perfezionato. Pu consistere, per esempio, in un tubetto a forma di spirale, c

oltre a raffreddare il fumo, riesce a trattenere in parte l'umidit e i residui della combustione.

Filtri assorbenti

Rientrano in tale categoria sia i filtri costituiti da cilindri di carta assorbente speciale, sia

funzionalissimo filtro a base di materiali assorbenti speciali, quali la schiuma di mare. Questi filt

assolvono completamente la funzione di assorbire i liquidi condensati dal fumo assicurando una piacevo

fumata asciutta e purificata. Il loro uso molto facile.

Diversi

In questa categoria rientrano, per esempio, quelle pipe nelle quali il sistema refrigeratore alloggiato

tutto il cannello, pipe con la testa svitabile o pipe con uno speciale dispositivo di regolazione dell'aria, c

un'apertura regolabile, quali le Pipe Personalizzate Anphora con A.R.S.

1.11 - I bocchini

E' la parte della pipa pi soggetta a rotture. Nell'acquistare una pipa spesso non si pone molta attenzio
al bocchino, bench questo ne sia una parte essenziale. Un bocchino non soddisfacente irrita; un bocchi

buono piacevole, funzionale, forte e resistente. Non forse la parte della pipa che si tiene tra le labbr

I bocchini possono essere di ebanite, metacrilato, osso, corno, ambra, et

Le pipe a prezzi pi bassi hanno spesso bocchini di plastica che si deteriorano prest

Pi solidi risultano i bocchini in metacrilato. Fatti a macchina, non sono costosi, non danno retrogusto, so

resistenti al morso e non scoloriscono per il calor

Senza dubbio migliori e pi durevoli sono quelli prodotti in ebanite. L'ebanite il prodotto di un proces

di vulcanizzazione di una miscela di caucci ed altri componenti. L'ebanite piacevole e durevole. Un s

fattore negativo, che sottoposta ai raggi del sole tende a scolorire, divenendo di uno sgradevole col

giallastro, con effetti spiacevoli anche di retrogust

Nonostante ci, i bocchini di ebanite sono da preferir

Anche l'ambra, l'osso ed il corno vengono usati per i bocchini, ma sono troppo costosi e rari.

Le imboccature

La variet dei bocchini non si realizza soltanto nei materiali usati, ma anche nelle forme dell'imboccatur

Due sono le forme fondamentali:

la coda di pesce, la pi usata con estremit rettangolari. Il fumo finisce direttamente sulla lingu

L'imboccatura a labbra ha la parte superiore a semicerchio mentre l'inferiore piatta. L'apertura d

bocchino si trova spesso sopra la convessit, s che quando si aspira il fumo ha uno sbocco obliquo ver

l'alto, toccando per primo il palato. Ai fumatori che talvolta provano fastidio alla lingua da consiglia

senz'altro questo tipo di bocchino.

Per chi ha problemi di bocca (dentiere) esiste il dental bit, che fornisce un appoggio supplementare graz

al suo riltevo spiccato.

Generalit

I bocchini possono essere forniti di una apertura circolare - round bore - o piatta - wide bore

Esiste anche un tipo con apertura ramificata - twin bore - in cui il fumo fuoriesce da due fori, ha un flus

meno forte per cui si espande su tutta la lingua.

Il bocchino nel suo totale si pu dividere in due tipi principa


Il modello di forma conica, semplice e rettilinea e il tipo sella dove la linea del bocchino viene interrotta

un restringimento a forma di sella.

1.12 - Tipi di sezione di cannello

3 - Vertical oval
1 - Round stem 2 - Oval stem 4 - Square stem 5 - Square stem 6 - Triangular stem
stem

8 - Oval square 9 - Vertical oval 11 - Octagonal 12 - Round square


7 - Triangular stem 10 - Exagonal stem
stem square stem stem stem

1.13 - I materiali

Le pipe possono essere fatte in un gran numero di materiali; ma parlando di pipe pensiamo anzitutto a
pipe realizzate in legno, terracotta o in schiuma.

Le pipe in radi

La radica e il materiale classico per le pipe in legno. Si usano le parti bulbose o le radici del l'erica arbore

Tale arbusto, che pu raggiungere un'altezza sino a quattro metri, cresce soltanto nelle regio

mediterranee, quali Sardegna, Corsica, Calabria, Sicilia, Grecia, Tunisia, Algeria e Marocc

Nonostante i molti tentativi in materia non si mai riusciti a coltivarla domesticamente; la pianta

"testarda" e non cresce altro che selvatica.

Le pi belle e le pi pregiate pipe in radica hanno una nervatura parallela e regolare partendo dal fon

verso l'orlo. Tali pipe, dette "fiammate", sono molto esclusiv

Sono rare anche l' "occhio di pernice" caratterizzate da nervature ovali disposte trasversalment

Comunque il disegno della nervatura determina solo in parte la qualit di una pipa.

Vantaggi e svantag

La radica un Legno durissimo ed estremamente resistente cd calore, grazie ad un'alta percentuale

acido silicico. E' leggera, respira, e per la pipa un materiale meravigliosamente "vivo". Uno svantaggio

che il legno non di sapore neutro; nella maggior parte dei casi per, ci d al tabacco un aroma tut

particolare, per niente sgradevole.

Le pipe di schiuma (di mare).

Perle pipe di schiuma viene utilizzato il silicato idrato di magnesio, che si trova in giacimenti in Asia Mino

(Turchia) e in Tanzania. I blocchi di schiuma originari della Turchia sono di color bianco candido e mol

leggeri, quella proveniente dalla Tanzania un po' pi pesante, di struttura pi grossa e di minor purezz

Accanto alle predette due qualit si trovano in commercio prodotti ottenuti con cascami di schiuma ridot

in polvere e poi impastati. Di qualit nettamente inferiore, per il non conoscitore e difficile distingue

dalla schiuma pura. Risultano pi pesanti e meno lucidi.

Vantaggi e svantaggi

Le pipe di schiuma non richiedono rodaggio. Sono leggere e, per la porosit del materiale con cui so

fatte, assicurano una fumata fresca e leggera. Vi sono dei fumatori che le prediligono per la caratteristi
di colorarsi man mano con un imbrunimento progressivo, considerato affascinante e da ottenere con cu

particolare. Sono molto fragili e costose. L apipa calda pu spaccarsi per il gelo o se viene appoggiata

una superficie fredda.

Le pipe di terracotta,

Fumare la tradizionale pipa di terracotta diventato raro. Bench siano gradevoli a vedersi e bruci

molto bene, non vengono quasi pi prodotte. Sono estremamente fragili e non durano molto in quanto

terracotta tende a saturarsi di condensati.

Attualmente, anche se non molto diffuse, si usano pipe di terracotta fusa. Ve ne sono due tipi: a pare

semplice e a parete doppia. La seconda la pi popolare e brucia ottimamente. Loro caratteristica

vuoto tra le pareti del fornello e quello esterno. Quando la si fuma, il fumo e la condensa del tabacco

raccolgono nello spazio esistente fra le due pareti, dove l'umidit viene assorbita ed il fumo si rapprend

Vantaggi e svantaggi

Le pipe di terracotta assicurano una fumata asciutta e leggera, assorbendo l'umidit, sono fragilissime e

riscaldano durante il fumo.

1.14 - La materia prima

La pipa in legno che conosciamo oggi in radica, "briar" in inglese, "bruyre" in francese. La materia prim

affascinante ed un poco misteriosa, con cui sono fatte le nostre pipe il ciocco, un'escrescenza che deri

dall'arbusto che i botanici chiamano "Erica Arborea". Noi la chiameremo pi semplicemente Erica,

quanto quest'arbusto appartiene alla famiglia delle Ericacee; se ne contano 1350 specie diffuse in tutto

mondo. Quella usata per le pipe viene dal bacino del Mediterraneo: Italia, Francia, Spagna, ma anc

Albania, Grecia, Turchia europea, Algeria. Per gli italiani, la migliore italiana; per i francesi, quella de

Corsica. Noi siamo liberi di scegliere a nostro giudizio.


E' risaputo che le piante crescono prontamente sotto abbondanti piogge. Ma l'Erica pi adatta alla pipa

quella che deve lottare per la sua sopravvivenza dove il terreno arido e roccioso, la pioggia scarsa e

condizioni di vita fra le peggiori. l vento impetuoso e il terreno roccioso non impediscono alla nostra Eri

di svilupparsi, con un sistema di radici che s'insinuano nelle pi piccole fessure, forzando il terreno e

roccia.

Nello sforzo di trovar poco a poco posto nell'arido terreno sul quale cresce, la nostra Erica sviluppa

duro nodo di legno granuloso appena sopra le radici, nel cosiddetto colletto, giusto appena sotto terr

Questa grossa protuberanza il ciocco, la materia prima con la quale si fa la pipa. Il ciocco non ha nu

d'attraente: un ingrossamento della radice, spesso pieno di nodi e di bernoccoli, non di rado con qualc

sasso incorporato. Ma dov' il lato misterioso della faccenda, di cui si diceva all'inizio. Il mistero da

dal fatto che nessuno sa ancora perch l'Erica sviluppa siffatta escrescenza che chiamiamo ciocco.

ciocco giunge al massimo al mezzo metro di diametro; ha scorza sottile, scabra, rugosa e friabile, di col

rosso bruno o nerastro, con un legno pesante, di colore che varia dal giallastro al grigiastro, di fenditu

difficile, compatto, bizzarramente macchiato, fiammato, o venato; fiamme e venature che poi ritroverem

nelle pipe finite, dando loro prestigio particolare e... costo maggiore.

Il maggior pregio del legno del ciocco la sua relativa incombustibilit il che spiega il successo della radi

quale materiale per la costruzione della pipa, rispetto ad altri materiali usati in passato.

La scoperta della radica d'Erica merito dei francesi. Un tale che si trovava in viaggio in Corsica ave

perduto la sua preziosa pipa in schiuma: s'era alla met dell'8OO. Chiese perci a un contadino di trovar

un legno molto duro nel quale scavarvi una pipa e costui, a conoscenza che il ciocco dell'Erica semp

stato ricercato come legna da fuoco perch brucia lentissimamente, con un elevato potere calorico (m

questo non ci interessa), gliene fece una con siffatto materiale. Quel tale (purtroppo non passato a

storia!) la trov davvero ottima e la raccomand ad amici e conoscenti.

Una volta dissotterrato il ciocco, pulendolo dalle radici, dai sassi, dal marcio, dal tarlo, lo si porta

segheria dove viene tagliato, ricavandone 3 tipi d'abbozzo: il "rilevato" (che servir per le pipe curve)

due "marsigliesi", grande e piccolo (che serviranno per le pipe dritte). Dopo la prova del ferro, quella d

fuoco: l'abbozzo viene bollito per 12 ore di seguito in grandi caldaie di rame. L'acqua bollente sciog

succhi, resine e tannino contenuti nel legno che cambia colore, assumendo dapprima un rosso bruno che p
asciugando, diventer marrone chiaro e pi tardi, stagionando, marrone scuro. La stagionatura dura alme

un anno, massimo 2-3 anni. Dieci e pi anni, come pubblicizzano taluni, sono soltanto frottole.

1.15 - Occhio ai difetti

Intanto diciamocelo subito: la pipe perfetta praticamen

introvabile, pi unica che rara e naturalmente il prezzo

conseguente, prossimo al migliaio di franchi, anche oltre! M

per dieci volte meno possibile trovare pipe eccellen

ottime sotto ogni profilo: estetico, ma soprattutto ne

fumata

Dicevo che la pipa perfetta praticamente introvabile: non

un aforisma gratuito, la cruda realt. Il ciocco, come g

detto, pu contenere un sacco d'impurit estranee a

radica. Gli scarti cominciano in segheria e continuano

raffineria, come viene chiamata la fabbrica di pipe.

fabbriche pi importanti, che hanno un nome da difendere e quindi puntano sul massimo di qualit, n

lavorano gli scarti ma li cedono a sottomarche o ai fabbricanti di pipe dozzinali.


Fino a pochi anni fa c'era, a Londra, il pi antico "tobacconist" del mondo: Freyburg. & Treyer, ora chius

che una settimana all'anno svendeva i suoi "reject" (scarti). I collezionisti vi accorrevano da tutto

mondo. Vantare quest'oggi un "reject" targato F&T, nel mondo dei patiti della pipa, come poter sfoggia

una Testarossa nel campo delle quattrorute

l problema non tanto il punto nero che si pu stuccare, la piccola fessura che si elimina nelle scanalatu

rendendo la pipa rugosa, insistendo con la carta abrasiva rendendo la pipa pi piccola. Al limite, se

difetto esterno al fornello e non profondo, niente male; se dentro il fornello; il buon fumato

sopperisce con un buqn rodaggio e conseguente strato di carbone.

Anche un piccolo difetto nel cannello non influisce sulla bont del fumo; purch la stuccatura non stia n

punto in cui si innesta la spina del bocchino, altrimenti troppo fragile e pu rompersi con facilit

Dicevamo delle pipe rugose, sabbiate: grazie a questo metodo di lavorazione della radica, di fatto

nascondono molti difetti del legno.

Oltre ai difetti del legno pi o meno visibili bisogna avere occhio ben attento ad altri difetti talvolta me

appariscenti, ma non meno importanti, come quelli della lavorazione: intanto un fornello ben centrato ne

testa della pipa, con precisa profondit, corretta proporzione con lo spessore delle pareti ed il peso de

pipa; altrettanto dicasi per il cannello, che sia diritto, con un foro sufficientemente grande da far

passare lo scovolino perla regolare pulizia della pipa.

Ancora un paio di parole sulle pipe "fatte a mano". Salvo casi rarissimi, di artigiani che fanno tutto a man

anche le cosiddette pipe fatte a mano subiscono almeno 3 operazioni ottenute con la macchina:

svasatura, grazie alla quale l'"abbozzo" uscito dalla segheria diventa una "testa"; la tornitura e

fresatura con te quali si lavora la canna, si arrotonda la base del fornello, si eliminano i "corretti" rimas

al punto di congiunzione tra fornello e cannello, si fora quest'ultimo.

In fondo tutte le pipe sono fatte a mano perch, se si considera che una pipa richiede da 30 a 7

operazioni diverse e che soltanto 3-12 operazioni avvengono meccanicamente, il grosso della fabbricazio

della pipa avviene manualmente.

Occhio ai difetti, dunque, ma senza esagerazioni a meno dli poter sborsare una cifra consistente, nel q

caso si ha diritto al meglio del meglio.


1.16 - Fiammata o ad occhio di pernice

Si dice che su una cinquantina d'abbozzi, in media uno solo di qualit superiore. Difatti, ogni cicco d'eri

un insieme con le strutture lignee pi diverse. Tenuto perci conto di quel che nel ciocco pu esse

contenuto, venature (le cosiddette pipe fiammate) dritte o con disegno regolare, visibili nella pi

ultimata, va da s costituiscono l'eccezione. Se dunque in una pipa la "fiamma" un fatto raro, l'"occhio

pernice" addirittura rarissimo.

Se tale fatti rari rispettivamente rarissimi s'uniscono, ecco il fior fiore della pipa, sia per esteti

(l'occhio vuol la sua parte), sia per la resa del fumo, anche se talora capitano pipe bellissime praticamen

infumabili. Il prezzo naturalmente conseguenziale: tanto per la rarit del disegno, quanto per il preg

della fumata, se quella pipa oltre che bella davvero buon

La fiamma regolare, dritta e verticale, dalle venature uniformi e ravvicinate, una combinazione di diseg

molto rara, vien denominata in "straight grain" ma pure "flame grain", usiamo l'inglese che, col frances

sono le lingue ufficiali della pipa. Del resto, sono soprattutto gli inglesi che fanno follie per le pi

fiammate: l'apprezzamento Made in Great Britain di tali "straight grain" ne ha fatto un po' una mo

snobistica e gli sfizi, si sa, si pagano cari.

Poi c' il "birds-eye", che abbiamo italianizzato in "occhio di pernice", ossia un tipo di marezzatura de

radica, vaddass pregiatissimo. Di solito visibile sui due lati del fornello, rarissimamente tutt'intorno.

fondo soltanto una fiamma tagliata di traverso. In altre parole, valga la regola seguente: ogni venatu

regolare rara, quindi cara. Ora v'immagino mentre rimirate la vostra o te vostre pipe, rigirandovele f

le dita: e fiammata? C' l'occhio di pernice? Se non ci fosse n l'una n l'altro, ma quella pipa fuma

modo superlativo, non gettatela! Per la qualit della pipa, ci che conta, pi del disegno in assoluto

natura stessa della "grana", che dev'essere comunque il pi possibilmente regolare, serrata, dan

un'impressione d'omogeneit cio di compattezza.

Difatti1 soprattutto queste sono le qualit che caratterizzano una buona testa di pipa, in quanto

possono. essere venature regolari che per sono troppo.. larghe,. il che tradisce peraltro un legno po
resistente, ci che indurr a diffidare dalle teste di pipa che presentano largh~e superfici non venat

sono quel che si chiama il "liscio"> ossia teste tagliate in un. legno tenero, in genere nella zona di innes

tra ciocco e tronco, se non addirittura in radici vere e propr

Peraltro vi sono pipatori che la loro pipa la preferiscono "nodulata", con un dis6gno che si presenta sot

forma di fasci di fibre che si dipartono dalla base del fornello e da essi sfuggono verso ltalto, simili

bolle, ossia miriadi di piccoli nodi; in altre pipe, la base del fornello come un semenzaio di nodi dai qu

germogliano le fibre, slanciate verso l'alto.

E' tutto un linguaggio di geroglifici che soltanto t'amatore pu comprendere e~ci spiega e conferma c

una bella pipa tale soltanto se se la sceglie chi dovr fumarla, perch a chi l'offre in regalo sar piaciu

un mondo, ma pu lasciar del tutto indifferente chi la riceve. Fibre, fiamme, fascetti, nodi sono soltan

l'immagine, l'istantanea della vita intima della pianta dal cui legno essi provengono; sono dunque l'aspet

vivente del legno, del ciocco dell'erica arborea, dal modo col quale il ciocco s' sviluppato, giacch non c

un ciocco eguale all'altro in quanto ch ognuno cresce a modo su

Conclusione?. Ci vogliono tre quintali di radica per ottenere dodici dozzine d'abbozzi; di questi 14

soltanto un paio forse tre possono essere di qualit

1.17 - Le finiture

Una pipa, quale ci appare nel suo assetto finale, pu essere

natura

vernicia

sabbia

rusticata

Mentre i primi due termini si spiegano da soli (naturale la pipe soggetta a una semplice pulitura

trattata con olio speciale o con cera carnauba; verniciata la pipe cui viene data una colorazione), i term
sabbiata e rusticata necessitano di una spiegazione, anche perch sono spesso confusi tra loro.

La pipa rusticata o zigrinata raramente una pipa di pregio, anche se perfettamente funzionante

magari gradevole. La sua rugosit si ottiene usando piccole frese che, scalfendo irregolarmente

superficie del legno, confondono i difetti pi o meno vistosi e consentono di utilizzare le teste c

altrimenti sarebbero da eliminare. Per questo motivo pu essere messa in commercio a prezzi abbastan

modesti.

La pipa sabbiata invece quella sottoposta a un fortissimo getto di sabbia finissima, che rivela in sott

costure le vene orizzontali e verticali gi esistenti nel legno, dando alla pipa una rugosit che rispecch

esattamente la vena naturale. La vena tenera del legno erosa dalla sabbia, mentre la parte dura emerg

conferendo leggerezza alla pipa e una maggior facilit al "raffreddamento", poich la rugosit ne moltipli

la superficie esterna. Non quindi vero, come spesso si dice, che si sabbiano le pipe difettate, allo sco

di mascherare con la sabbia alcune cavit che renderebbero il fornello inutilizzabile, cos come non ve

che si possono sabbiare pipe assolutamente lisce, ottenute dalla parte meno pregiata del ciocco, cio

ramo, poich la sabbiatura non potrebbe mettere in risalto una venatura che non esiste, ma

deformerebbe anzi la superficie.

Le stuccature

La radica un legno, e come tutti i legni pu aver dei difetti pi o meno vistosi, che vanno da nodi a picco

a "camolature", o punti neri. Questo spiega perch i pezzi assolutamente perfetti sono molto rari e mol

costosi. Quando si sia accertato che tali difetti sono puramente estetici e non incidono sulla qualit de

pipa, si procede alla stuccatura. Operai, ma pi frequentemente operaie, con abilit da miniaturis

provvedono a otturare i microscopici forellini con un impasto di mastice e polvere di radica, rendendo co

omogenea la superficie. Il venditore intelligente e onesto non tacer la presenza di queste stuccatu

(visibili peraltro con una lente se non coperte da strati di vernice), ma chiarir al cliente inesperto c

esse non hanno alcuna influenza sulla buona resa della pipa, mentre gli consentono di effettuare l'acquis

a un prezzo molto minore. Generalmente, durante l'uso, la pipa stuccata non presenta alcun inconvenient

Pu accadere, ma raramente, che dopo un uso prolungato la stuccatura cada, mettendo a nudo il forellin

Ma anche in questo caso sar l'estetica a soffrirne, mai il funzionamento: se la pipa di buona radica, b
stagionata, rimarr sempre una buona pipa e potr facilmente essere stuccata di nuovo. Pi grave invece

lo stucco nasconde un buco "passante", cio se la radica del fornello forata da parte a parte. Ma

fabbricanti seri questi fornelli li buttano via.

1.18 - "Pipa" e "Tabacco da pipa" nelle diverse lingue

Pipa Tabacco da pipa

Inglese pipe pipe tobacco

Francese pipe tabac pour la pipe

Spagnolo pipa tobaco para la pipa

Portoghese cachimbo tabaco para cachimbo

Rumeno pipa tutun de pipa

pfeifentabak
Tedesco pfeife

Olandese pijp pijptabak

Svedese pipan piptobak

piben pibetobak
Danese

Norvegese pipen pipetobakk

Russo trubka tabak diya trubky

faika tyton do fajki


Polacco

dymka dymkovoy tabak


Ceco

lula duvana za lulu


Serbo-Croato
lula-ta tyutyun za lula
Bulgaro

a pipa pipadohanyt
Ungherese

piippu piipputupakkaa
Finnico

Estone piip piibutabakat

pypke tabako pypkei


Lituano

pipa kapnon tis pipas


Greco

Albanese Ilulla duhan llulle

Turco pipo pipo tutunu

Arabo el-biba tabak alashan el-biba

Esperanto la pipo piptabakon

2 - IL TABACCO

2.1 - Il tabacco

Il tabacco appartiene ad un genere molto vario, alla famiglia delle Solanacee, di cui tra l'altro fanno par

anche il pomodoro ed il peperone. La denominazione ufficiale del tabacco "Nicotiana tabacum",

Il tabacco una pianta a ciclo annuo e cresce di preferenza nei climi caldi e tropicali, soprattutto ne

zone tropicali e sub-tropicali. Ma viene coltivato anche nelle zone temperate della Polonia, della Francia

del Canada. Si pu affermare che non esiste nazione ove non venga coltivat

E' una cultura che richiede molte cure e attenzione se si vuol produrre foglie sane e di qualit superior

Solo le foglie migliori vengono selezionate per la produzione dei trinciati da pipa.
Il tipo di seme utilizzato, la qualit del terreno, il clima della zona di coltivazione e della regione di origi

del tabacco, il modo in cui le foglie vengono essiccate: tutto contribuisce a determinare il pregio, l'aroma

la qualit del tabacc

Le centinaia di specie coltivate in tutto il mondo, ognuna con caratteristiche diverse, possono esse

raggruppate in quattro famiglie principali: Virginia, Kentucky; Burley ed Orienta

Una volta tali aggettivi si riferivano ai paesi di origine. Oggi i vari Virginia, Burley, Kentucky ed Orient

non vengono pi coltivati esclusivamente in quelle regioni, ma sono diffusi in tutto il mond

Cos il Virginia non proviene pi esclusivamente dallo Stato della Virginia negli Stati Uniti, ma dal Malaw

dallo Zimbabwe, etc. Il Kentuckv non viene coltivato esclusivamente nello Stato omonimo, ma in numero

paesi africani ed europei.

Virginia

I tabacchi Virginia, definiti dagli specialisti "flue-cured", vengono essiccati in capannoni chiusi c

correnti di aria calda prodotte da un sistema di riscaldamento centralizzat

Le foglie Virginia, generalmente di bell'aspetto e di colore giallo paglierino, hanno un profumo non mol

marcato e bruciano lentamente.

Kentucky

I tabacchi Kentuckv, o"fire-cured", vengono essiccati sulla brace di legna. Di colore brunito, so

caratterizzati da un aroma "affumicato" molto particolare. Bruciano lentamente ed hanno un gusto pieno

rotondo.

Burley

I tabacchi "Burlev" o "air-cured" vengono appesi per parecchie settimane in capannoni esposti all'ar

aperta. Il loro colore copre varie tonalit del marrone fino al testa di mor

Bruciano piuttosto rapidamente e sono caratterizzate da un aroma di cioccolato, che viene spes

evidenziato con un procedimento definito toasting, durante il quale il tabacco viene riscaldato. I tabacc

Burlev assorbono facilmente gli aromatizzanti.


Orientali

I tabacchi orientali o "sun-cured'' vengono essiccati al sole all'aperto. Per loro natura hanno un arom

molto forte, caratteristica questa che si riscontra anche nel sapore spiccatamente esotic

Per queste loro peculiarit vengono utilizzati nelle miscele solo in piccole quantit, il che sufficiente

far loro acquisire un gusto sorprendente e delizios

Hanno un colore giallo verdastro e bruciano lentamente, essendo le foglie un po' pi spesse che in alt

variet di tabacco.

Quanto pi alti ci si trova nella pianta tanto pi solida la foglia, tanto pi lenta la infiammabilit e tan

pi forte il sapor

Cos le "primings" (foglie basilari) per esempio si usano di pi per i tipi "baai" che bruciano veloci e pe

"mixtures" (miscele) si impiegano pi le foglie mediane. Le "mixtures" bruciano un po' pi lente. E'

compito del miscelatore trovare una combinazione che dar una bella miscela gustosa equilibrat

Importanza del posto di origine della foglia di tabacco sulla pianta.

Le foglie di tabacco hanno in generale la caratteristica di aumentare di consistenza man mano che

procede dal basso della pianta verso l'alto: per cui pi in alto posta la foglia e pi spessa, pi marcato

suo sapore e pi lenta la sua combustione.

2.2 - Quando il tabacco arriv in Europa

Alberto Paronelli in possesso di una interessante documentazione che rivoluziona la stor

dell'introduzione del tabacco in Europa. Non occorre rifarsi n a Sir Walter Raleigh n a Jean Nicot -

quanto pare - ma a una semplice suora spagnola che lo port in Italia, ed esattamente in un convento d

Piemonte, nel 151


Il giorno 12 ottobre dell'anno 1492 l'Ammiraglio Cristoforo Colombo scopre il Nuovo Mondo. Il giorno 2

ottobre 1492 sulla costa orientale dell'isola di Cuba allora battezzata Hispaniola, Colombo con due marin

(Luis de Torres e Rodrigo de Jerez) videro in un villaggio degli indigeni che fumavano erbe secc

arrotolate dentro un'altra foglia pure secca: era Tabacco. Sebbene esso fosse gi di uso comune in Bras

e in Messico (chiamato "Tabaco") ci atteniamo alla documentazione della scoperta di Colomb

Il seme del Tabacco fu portato in Europa dal monaco spagnolo Ramon Pane che accompagn Colombo nel s

secondo viaggio alle Indie Occidentali. Furono gli spagnoli i primi in Europa a seminarIo e a farne uso. N

medesimo periodo i semi vennero portati in Sardegna, in Italia, in Francia e in Austria. In Sardegna veni

coltivato nelle zone di Alghero e di Castelsardo. Le prime notizie di coltivazione di tabacco netta peniso

italiana risalgono all'anno 1517. Nel vecchio Castello di Agli in Piemonte (risale al 1400) - del quale tutto

non rimangono che alcuni ruderi e dove nel 1774 venne costruito il nuovo e attuale Castello (uno dei p

belli del Piemonte) - il conte S. Martino di Agli usava fumare tabacco in pipe di terracotta, e tabacco c

pipe veniva offerto agli ospiti del Castello. Le piante di Tabacco erano coltivate nell'orto annesso

Convento delle suore di Santa Maria della Rotonda in localit di Agli a circa 5 chilometri dal paese,

collina. Il vecchio convento esiste ancora (risale all'anno 1000); la chiesa si chiama dell'Addolorata.

seme del tabacco venne portato ad Agli ai primi del '500 da una monaca spagnola superiora al convent

pare che il nome fosse Maria Ferrer O.H.P. Il tabacco coltivato nell'orto del convento era riserva

esclusivamente ai nobili e all'alto clero. Ogni anno sia a Torino che nel Castello di Agli veniva organizza

una Festa con balletti in onore del Tabacco; le due pi famose furono quelle di Agli Capodanno del 1575

Torino, Carnevale 1650.

E' tempo ora di sfatare la leggenda che sia il francese Jean Nicot che l'inglese Sir Walter Raleigh abbia

portato per primi il tabacco in Francia e in Inghilterra. Jean Nicot nacque nel 1530 e mor nel 160

Secondo la storia present nei 1560 al Cardinale di Lorena foglie di tabacco; lo stesso Cardinale offr n

1561 il tabacco alla Regina Caterina de' Medici come rimedio alle violente emicranie alle quali la Regina e

soggetta. Sir Walter Raleigh (1552-1618), favorito della Regina d'Inghilterra Elisabetta I, nel 158

finanzi una spedizione verso l'America; nel 1586 port il tabacco alla Corte di Londra e impose la mo

della pipa, ambedue quasi sconosciuti (solo qualche marinaio usava tabacco e pipa avendone appreso i pre

negli scali di porti europei: italiani, francesi, spagno

Il dottor Mattioli Pietro Andrea (1500-1577), senese, era considerato uno dei pi valenti medici del s

tempo; stava lavorando in Boemia su un trattato di Botanica, quando ricevette dall'Italia delle piantine
semi di "Nicotiana Rustica". Mattioli inser nella seconda edizione della sua opera, che vide la luce a Pra

nel 1563, "Neu Krauterbuch" studi sugli effetti dell'uso del tabacco.

Un cenno particolare per noi italiani: il Cardinale Prospero di Santa Croce (1513-1589) fu con Nico

Tornabuoni uno dei divulgatori del tabacco in Italia. Per le sue qualit era chiamato: "Erba Santa", "Her

Sacra", "Herba Divina". Prese definitivamente, e lo tenne per secoli in Italia e all'estero, il nome di "Er

di Santa Croce". Questo appellativo calza bene per il tabacco, perch le prime quattro foglie de

pianticella formano in effetti il disegno della Croce. Il nome del Cardinale ora scomparso, sostitui

universalmente dalla parola "Tabacco", ma la piccola croce che formava "l'Herba Santa" s perpetua

nella sigla del Monopolio dei tabacchi italiani.

Ecco un esempio di utilizzo del tabacco in medicina tratto da: Del compendio de' secreti rational

Dell'Eccell. Dottore, e Cavaliero M. Leonardo Fioravanti - Bolognefe - Libri cinque (1600)

Unguento provato per qualsivoglia piag

Recipe - Sugo di herba della Regina detto tabacco libre tr, oglio antico libre quattro, trementina

Venetia once sette, cera vergine oncie nove; storace liquida once due, e meza, cinabrio in piet

polverizzato oncie quattro, oglio d'ipericon composto oncie due, rosmarino manipoli due, fa bollire il sugo

tabacco, e il rosmarino con li ogli fino che consumato il sugo, di poi cola per tela, e dissolvi la cera, di p

agiongi la storace, e trementina, e levato dal fuoco mezo freddo agiongi il cinaprio polverizzato,

consetualo per il bisogno.

2.3 - Pocahontas

Erano gli inizi del XVII secolo e l'lnghilterra preparava spedizioni verso il Nuovo Mondo per accaparrar

una parte del ricco bottino che le terre conquistate promettevan

Terre "inospitali" (i concetti di "rispetto dell'ambiente" e delle "culture locali" erano ancora di l

venire) ed i primi bianchi subirono sulla propria pelle il "benvenuto" delle trib di indige

Durante una di queste spedizioni, lungo il fiume denominato James River (e Jamestown la citt nascente,
onore di re.Giacomo I di Inghilterra), un uomo gi in avanti con gli anni, ma di grossa esperienza e for

personalit, certo John Smith di 47 anni, prese il comando dei coloni, tentando di stabilire con

popolazioni locali un rapporto quanto pi possibile pacifico. Le trib avevano come re Powhatan, i cui fig

Nantaquam e Pocahontas fecero subito amicizia con i nuovi venu

John Smith tent di stabilire anche rapporti commerciali, con scambio di mais e maiali, contro accette

altro. Tutti i momenti di contatto tra i due gruppi erano suggellati dal cerimoniale del tabacco, cerimonia

divenuto famoso tra noi occidentali grazie ai film "western" e alle riunioni intorno ai fuochi dei capi india

con i mitici calumet di tabacco.

Intanto la bellissima Pocahontas, pur nella sua giovane et (10 anni), si era innamorata dell'anzia

condottiero e questa amore le diede la forza di rischiare la propria vita pur di non vedere morire Jo

Smith: catturato dagli indiani, il re Powhatan aveva deciso per la sua morte, ma la candida Pocahontas

frappose fra il suo amato ed il carnefice salvandogli la vit

Dopo qualche tempo John Smith torn in Inghilterra; Pocahontas non avvertita di questa sua decisio

improvvisa, credette che fosse morto in mare.

Dopo qualche anno una nuova spedizione comandata da John Rolfe raggiunse quei posti della Virgin

Questi era un buon fumatore, tuttavia il tabacco coltivato dagli indiani era della variet Nicotiana rustic

tabacco povero e di gusto amaro, e quindi non interessante commercialmente. Ebbe l'intuizione, tuttav

di provare a coltivare il "tabacco spagnolo" la Nicotiana tabacum nelle terre sabbiose della Virginia. Fu

successo e da allora ebbe inizio la fortuna di questa terr

Il desiderio di nuovi spazi dei coloni cozzava inevitabilmente con la volont degli indiani di rimanere s

proprio territorio. Pocahontas fu perfino fatta prigioniera e solo il matrimonio fra la bella rapita

l'opportunista John Rolfe pose fine al contrasto.

Nel 1616 Rolfe decise di tornare a Londra con la moglie ed il loro figlioletto appena nato. Dove

assolutamente far conoscere ai mercanti inglesi la nuova variet di tabacco sorta in Virgin

Qui giunto, tuttavia, alcune difficolt economiche gli impedivano di proporsi a Corte come si conveniva.

questo punto riapparve John Smith che, memore dell'aiuto avuto anni prima da Pocahontas, cerc

contraccambiarla facendo consegnare in modo anonimo a Rolfe del denaro. Pocahontas fu presentata

Corte ed ebbe gli onori dei suo rango di principess

Dopo qualche tempo John Smith decise di presentarsi ai Rolfe. Pocahontas rimase fortemen
impressionata di aver rivisto il suo antico amore, che riteneva morto. Quasi non credeva ai suoi occhi. Do

pochi giorni si ammal e mori. Alcuni dicono a causa della cattiva aria di Londra. Ma molti propendono p

per la tesi della profonda disperazione sentimentale.

La Virginia deve la sua esistenza unicamente al tabacco ed al tentativo di Rolfe di provare la coltivazione

una nuova variet in quelle terre. La coltivazione si estese in altre regioni del Nord America: Kentuck

Tennessee, Maryland, Connecticut, Indiana, lllinois, Missouri, Florida e Texas. Annate di sovrapproduzio

si alternavano a momenti di crisi e i piantatori s'indebitavano sempre pi con i commercianti inglesi tan

che Thomas Jefferson, anch'egli piantatore e futuro presidente degli Stati Uniti, scriveva: "...i deb

venivano ereditati di padre in figlio, al punto che il piantatore era diventato un vero e proprio be

annesso".

2.4 - L'arte del tabacco

Tabacco: una etimologia incerta. Le origini della parola tabacco che, sia pure con qualche diver

sfumatura, identifica in tutto il mondo la celebre pianta, sono piuttosto controvers

C' chi la fa risalire all'isola di Tobago (dove Daniel Defoe fece approdare Robinson Crusoe) e chi la

risalire alla provincia messicana di Tabasc

C' poi chi lega il nome a un errore dei due marinai di Colombo che, dopo la loro scoperta, cercando

approfondire il problema, avrebbero confuso il termine Taboca, che indicava la pipa con cui gli india

fumavano, con il nome delle foglie fumat

Un anonimo studioso del Settecento ha anche avanzato un'ipotesi assai affascinante anche se po

credibile: per costui la parola deriva da tre parole dell'ebraico antico e cio tob, ach, a. La traduzione?

buono il fumo di questa pianta.

Il tabacco, per dare origine a un buon prodotto industriale, richiede molte cure e infinita pazienza sin d

momento della semina. Infatti i semi di questa pianta, che pure produce foglie enormi lunghe fino

settantacinque centimetri, sono fra i pi piccoli del mondo vegetale: ne occorrono circa dodicimila per fa
un grammo, e diciottomila riempiono un ditale da cucito. Questi sono sufficienti a seminare un met

quadro di semenzaio dove nascono circa cinquecento piantin

Quando le foglie hanno raggiunto la dimensione di un centimetro, le piantine vengono trapiantate in vivaio

solo due o tre mesi dopo, con cinque o sei foglie, vengono trasferite nel campo. Non un campo qualsia

per, perch la scelta del terreno fondamentale: un terreno povero di potassio, per esempio, rischia

dare una foglia con scarsa combustibilit e quindi difficile da fumare.

Per i tabacchi occidentali viene quindi il momento. della cimatura, un'operazione che impedisce la fioritu

per favorire lo scopo finale della pianta coltivata: produrre foglie. I tabacchi orientali non sono inve

sottoposti a questa operazione in quanto la presenza del fiore conferisce alle foglie una particola

gentilezza del tessuto e un sapore pi dolce, a scapito per della dimensione. Quando finalmente le fog

giungono a maturazione appaiono delle macchie gialle, e i bordi e le punte si incurvano. La raccolta, ancora

mano, va fatta nelle ore calde del giorno per evitare che l'umidit rovini le foglie, e ogni paese ha le s

tecniche.

Comincia cos la lavorazione industriale, che si divide in tre fasi: la "cura" che trasforma la foglia

tabacco greggio; la "fermentazione" che affina il tabacco greggio; la "stagionatura" che perfeziona

rende uniformi le qualit organolettiche del prodotto. Senza queste lavorazioni il tabacco avrebbe scar

profumo, brucerebbe difficilmente e sarebbe sgradevole al gust

La cura consiste nell'essiccazione vera e propria che porta alla morte la foglia. Questa fase pu dura

anni da quando la foglia viene staccata dalla pianta e l'abilit del tabacchicultore consiste nel pilota

correttamente questo processo in funzione del tipo di tabacco greggio che vuole ottenere. Tabacc

diversi richiedono differenti cure per esaltarne le caratteristiche originate dal clima e dal terreno in c

la pianta cresciuta

La fermentazione, o concia, consiste invece nell'ammassare le foglie in balle o cumuli di diversa grandezz

Quando si innesca la fermentazione, la temperatura sale vertiginosamente, in modo naturale, fino

arrivare anche a sessanta gradi centigradi. Anche in questo caso l'abilit nella lavorazione fondamenta

bisogna mantenere la giusta temperatura bagnando pi o meno le foglie fino a quando il prodotto non

pronto per la successiva lavorazione, la stagionatura. Ancora una volta i tempi di lavorazione sono

funzione delle caratteristiche originali del prodotto e delle qualit organolettiche che si vogliono ottener
Da questo momento il tabacco pronto per essere immesso sul mercato e lavorato per ottener

sigarette, sigari o trinciato da pipa.

2.5 - I tabacchi pi usati per i trinciati da pipa

Burlev

Tabacc di gusto neutro, si mescola bene con ogni altro, assorbe

facilmente additivi e aromatizzanti, nelle miscele esercita azione

equilibratrice. Curato ad aria, blando nel carattere ma pieno nel

corpo, brucia bene e lentamente. Il tipo White, oggi il pi diffuso,

pi leggero e dolce. La qualit migliore ha colore oro ramato.

Kentucky

E' sostanzialmente un Burley curato a fuoco diretto, quindi pi

scuro. Non molto pregiato, nelle miscele serve a dare corpo e

robustezza. Quello coltivato in ltalia e opportunamente fermentato

la materia prima del Toscano.

Marvland

Poco usato nei trinciati. Curato all'aria ha colore giallo-ocra chiaro, gusto caratteristico ma discret

sapore neutro e leggero, eccellenti qualit di combustione.

Orientali o Turchi o Levantini

Molti i tipi, sono impiegati nelle miscele in proporzioni raramente superiori al venti per cento com
aromatizzanti naturali. Si associano bene con i Virginia. Tra i tipi pi pregia

Xanthi, Smirne (lzmir), Mahalia, Samsum (Maaden), Giubek (speziato). Sono curati al sole.

Virginia

Il pi famoso e il pi usato, coltivato un po' dovunque. Ha tasso elevato di zucchero e di oli essenziali c

gli conferiscono sapore zuccherino e notevole profumo. E' "flue cured" (cio essiccato con riscaldamen

per mezzo di tubazioni), fermenta in botti e ha stagionatura di due-tre anni. Considerato "dolce" p

essere piccante e attaccare in gola. Oggi si usa soprattutto il Virginia Bright, color giallo limone.

Latakia

Si coltiva in Siria e a Cipro. Curato con il fumo di piante ed erbe aromatiche, acquista un colore quasi ner

aspetto untuoso. Infumabile da solo, il tipico condimento usabile fino a un massimo del 15 per cento. O

per che la qualit generale scaduta le percentuali possono essere aumentate.

Perique

Altro tabacco-condimento, preparato esclusivamente in Louisiana con caratteristico procedimento

fermentazione. Tipico sapore speziato. Si usa nelle miscele in proporzioni dal 5 al 20 per cento.

Tabacchi di tipo ingle

Se ne producono anche fuori del Regno Unito, United Kingdom. Quelli originali godono di gran

reputazione. Non sono "facili", nel senso che costituiscono un punto d'arrivo, vogliono un palato esercitat

Questo non significa che siano pi "forti". Sono in genere privi di sostanze aromatizzanti o ne han

modeste quantit. La base della mixture inglese classica formata da Virginia di vari gradi e con diver

maturazioni, con l'aggiunta di Orientali; il condimento dato dal Latakia (pi raramente dal Periqu

Diffusi, per il consumo interno, i tipi flake. Si possono assimilare agli inglesi i trinciati scozzesi e Irlande

Cavendish

Non un tipo di tabacco, ma un procedimento di lavorazione, basato su pressione e calore. E' adottato c
modalit diverse da produttori di vari paesi, specie olandesi e inglesi. I trinciati riconducibili a ques

gruppo sono leggeri, abboccati, morbidi, molto adatti a chi comincia e a chi si converte dalla sigaretta a

pipa (e fa bene).

Tabacchi di tipo olandese

I pi diffusi nel mondo. Molto elaborati, i pi tipici sono anche sensibilmente aromatizzati. Leggeri, adat

per principianti (consigliabili i meno profumati), fumabili tutto il giorno. Oltre ai tabacchi gi ricorda

molto usato in queste miscele il Giava, tabacco orientale dolce, saporito e leggero; ma anche fog

africane e brasiliane. Assimilabili agli olandesi (ma in Olanda si fa di tutto e si lavora molto anche "p

conto") i trinciati danesi, bene affermati, e quelli tedeschi.

Tabacchi di tipo americano

Miscele a base di Virginia e Burley, notevolmente aromatizzate generose e dolci, di taglio piuttosto gross

con larga diffusione del granulare.

Tabacchi di tipo naturale

Tipici i trinciati francesi. Uso di tabacchi scuri, nessuna aromatizzazione, in qualche caso torrefazio

spinta.

2.6 - Il taglio

E', dopo il colore, l'aspetto pi evidente di un trinciato. E' anche importante perch esalta alcu

sostanziali qualit e determina la velocit di combustione. Si ottiene con strumenti rotanti o a ghigliotti

secondo i casi.
Molto sommariamente abbiamo provato a raggrupparli.

Taglio a striscioline o filamenti. Operazione su foglia singola o temporaneamente premuta con alt

foglie. E' 'largo" quando supera il millimetro (si arriva fino a sei per tipi speciali). Il "fine", al di sotto

0,6 millimetri, usato solo per sigarette. Pi il taglio sottile, pi in fretta brucia il trinciato. Va carica

in scioltezza. Rientrano in questo gruppo Shags, Plain Virginias, le classiche Mixtures inglesi, Ribbon Cu

parte del Cavendish Cu

Con taglio vero e proprio o con una specie di battitura si ottengono frammenti, pezzetti di forma pi

meno regolare. Tipici il granulated americano e il picadura. Termine generico: trinciato a scagl

Tabacco pressato e affettato: tipico il flake inglese (in America sliced plug o plug cut). Ce ne sono

commercio anche con "fette" parzialmente sciolte, e alcuni sono ready-rubbed, vale a dire g

completamente sciolti e pronti per la pipa. Il Navy Cut di oggi rientra nel gruppo, con fettuccia lunga

spessore medio di un millimetro e mezzo. I pressati conservano a lungo la freschezza e hanno mino

velocit di combustione. Per gli inglesi: tabacco che brucia lento, fumo pi fresc

Granulare fatto con foglie pressate. Procedimento di cross cut. Varianti: cubecut e roughcut (termine c

i vari produttori usano anche per altri tag

Gruppo poco numeroso: i tabacchi lavorati a corda o a treccia. Si affetta e si ottengono i dischetti: Cur

cut o Spun cut. In commercio ci sono anche i vari Twist, Roll e Negrohead, venduti in piccoli rotoli o

pezzi avvolti in tela.

Non tutti i produttori usano gli stessi termini. In qualche caso, nello stesso trinciato coesistono ta

diversi, con lo scopo di ottenere particolari risultati.

2.7 - Glossario del tabacco

I parametri fondamentali nella degustazione sono il gusto e l'aroma del tabacco in particolare l'aroma
percepito soprattutto attraverso l'olfatto e perci viene avvertito pi dagli altri che dal pipatore, per

quale la saturazione del senso molto veloce. Mentre il gusto la fonte principale del giudizio, l'aroma

contribuisce solo in parte.

Il GUSTO (l'AROMA) pu essere:

pieno: quando un intervallo di gusto investito in maniera decis

ampio: quando l'intervallo investito larg

leggero: quando scarso ma non per questo indecis

aggressivo: quando aggredisce i sen

fresco: ne il contrar

pregnante: quando tende a saturare i sen

pulito: quando ha caratteristiche decise e ben definit

fragrante: quando stuzzica i sensi senza saturar

rotondo (o armonico): quando i componenti del tabacco si fondono gradevolmente e non si avver

separazione fra gusto e corpo;

ruvido (o spigoloso): ne il contrar

liquoroso: quando richiama quella scorrevolezza tipica dei vini del Sud o de liquori a bassa gradazion

robusto: quando alla caratteristica "pieno" si accompagni una forza "full".

Inoltre, con ovvio significato, il gusto pu rivelarsi: dolce, piccante, speziato, pepato, asprigno, amarogno

acidulo, fruttato, salino, ed altr

La FORZA discrimina i momenti della giornata adatti ad un particolare tabacco riconducibile agli effet

del fumo sullo stomaco e sul cervello; si divide in mild, medium e full, con tutte le possibilit comprese. P

esempio, intenderemo con mild-mediurn una forza che pi mild che medium, oppure con full-medium u

forza che tende pi al full che al medium, e cos via. Le possibili gradazioni sono perci sett

Abbiamo preferito dare questa definizione di forza bench contrasti molto spesso con quella data d

produttori ai propri tabacchi per eliminare gli interrogativi e le contraddizioni che nascono dagli aggett

che si trovano impressi sulle scatole. Si sa che spesso "mild" indica dolce o che "full" indica ricco di gus

oppure che "medium" vuol dire regolare, con caratteristiche medie.


Il CORPO indica il carattere del tabacco: quel componente del fumo che "sostiene" il gusto e di soli

tanto pi appagante risulta essere la fumata quanto pi elevato

Il tabacco pu essere:

unto: quando visibile o rilevabile la presenza di sostanze oleos

grasso: quando permette una veloce incrostazione della pip

sporco: quando lascia depositi catramosi in rilevanza.

Il RETROGUSTO il gusto che si avverte a volte alla fine di una boccata espirata e molto spesso alla fi

della pipata; descritto dagli stessi aggettivi che caratterizzano il gusto.

Il GRADO DI UMIDITA' un parametro che ha carattere soggettivo. Ha importanza la sua variazio

nel tempo, dipendente anche dal metodo di conservazione. Daremo perci un nostro giudizio sull'umidi

del tabacco appena aperta la scatola.

Infine il PROFUMO l'odore che il tabacco sprigiona quando si apre la confezione.

2.8 - La lingua del tabacco

E' l'inglese. In genere Lo adottano anche i produttori di altri paesi. Elenchiamo qui di seguito, tentando

spiegarle alcune espressioni che si leggono su scatole e buste. Qualche termine ha un preciso significat

altre sono pure e semplici aggettivazioni pubblicitarie. La stessa espressione pu essere usata c

significati diversi dai vari produttori. Anche se oramai nel settore dominano le multinazionali e si produ

dove pi conveniente (in Olanda si fanno ottime mixture inglesi), pu essere interessante sapere il luo

di produzione di un certo trinciato: bisogna cercare molto attentamente, perch in genere l'indicazione

scritta in piccolo e seminascosta.

Added aggiun
Aged stagiona

Black ne

Blend termine inglese generico per indicare misce

Blended Miscela

Biender lo specialista miscelato

Brown bruno (color

Cake il "pane" di tabacchi compressi da cui si tagliano le "fette" o flak

Choice tobaccos tabacchi sce

Cool smoking fumo fres

Curly cut taglio a spirale, a ronde

Cut taglio, taglia

Dappled chiazza

Dark scu

Double fermented doppiamente fermenta

Dutch olande

Flake fet

Elavour (americano flavor ) per i vocabolari vuol dire gusto, fragranza, aroma, sapore. E in effetti

termine che unisce varie sensazioni gustative e olfattive. Si avvicina al bouquet riferito ai v

Flavoured aromatizzato. Ci sono trinciati flavoured con liquori come apricot, mirabelle, gin rum, bran

champagne, cherry , whisky e cos v

Fragrant fragran

Free from all scent or addet flavour privo di ogni profumo o additivo aromatizzan

Full pieno, corposo; ma anche intenso in flavo

Fully matured pienamente maturato, stagiona

Granulated granulare, tipico taglio america

Heather eri

Hint accenno, toc

Honey mie

Honeydew conciato. con melas

In broken flake form a fette sciolte (vedi ready rubbe

lrish irlande
Leaf fog

Long cut taglio lun

Long lasting di lunga dura

Maple acero (lo zucchero d'acero usato come dolcificante specialmente dagli america

Matured maturato, stagiona

Mead idrom

Mellow maturo, amabile, pastoso, succo

Mild leggero, blando (non "dolce" come molti credon

Mildly aromatic leggermente aromati

Mixture la classica miscela inglese, generalmente a base di Virginia e Orientali con l'aggiunta di Latak

Navy cut originariamente "taglio marino", oggi del tipo pressato e poi sciolto rim

dell'impacchettamento

Old vecch

Packed confeziona

Pleasant piacevole, gradevo

Plug letteralmente tavoletta di tabacco compresso; pezzo di tabacco da mastica

Put it in your pipe and smoke it letteralmente "mettilo nella tua pipa e fumalo". Ma non si riferisce ma

tabacco. Vuoi dire: prendi e porta a cas

Ready-rubbed il flake l stato sciolto ed pronto per la cari

Red ros

Ribbon nastro, fettucc

Rich Ricco (di aroma, di sapor

Ripe maturo, stagiona

Rough grossolano (in genere riferito al tagl

Round taste gusto roton

Rub out each whirl in your hand sciogliete con le mani ogni ronde

Satisfying appagan

Scent profum

Scottish scozze

Selected quality qualit seleziona

Shag taglio fine, in genere per sigaret


Sliced affetta

Smooth omogeneo, armonico, uniform

Soft morbi

Spiey spezia

Spun filato, a cor

Sweet dol

Sweetwess dolcez

Taste gus

Tasteful raffinato, di buon gus

Tawny Tan, bruno ful

Toasted tosta

Twist attorcigliato, ritorto, a trecc

Vintage vendemmia, nel senso di buona annata

3 - FUMARE

3.1 - Come caricare

La carica della pipa merita tanta attenzione quanto l'acquisto stesso della pipa e la scelta del tabacco p

idoneo al gusto ed alla peculiarit del fumator

Una pipa mal caricata, per esempio premendo troppo il tabacco, richiede che si aspiri forte, il fuoco

posto di bruciare liberamente cova e fumare non d piacere ma stanca. Una pipa invece caricata trop

leggermente, tira troppo divenendo troppo calda con deterioramento dell'aroma del tabacc

Ci non significa che caricare una pipa sia assolutamente difficile. Occorre, per prima cosa, sfilacciare b

bene il tabacco per renderlo pi arioso e quindi caricarne pizzico per pizzico nella pipa. I primi pizzic

dovranno essere pressati molto leggermente nel fornello, aumentando quindi la pression

progressivamente man mano che la vostra pipa sar cari

Occorre, infatti, che la densit del tabacco all'interno del fornello aumenti con regolarit dal basso ver
l'alto.

Il tabacco con fibra lunga dovr essere caricato con un movimento a spirale. la pipa sar considera

caricata nel modo giusto quando sotto la pressione del indice si sente ancora un po' di elasticit

Va da s che si caricher pi o meno la pipa a seconda del gusto del fumatore. Occorre per non riempi

una pipa sino all'orlo. Una delle caratteristiche, infatti del tabacco da pipa che bruciando aumenti un p

di volume arricciandosi. Se seguirete puntualmente questi consigli vi accorgerete che per caricare bene

vostra pipa occorre soltanto un po' di destrezza e di esercizio. Se la pipa sar stata riempita bene e

userete l'accortezza di aspirare lentamente e tranquillamente, potrete sentire sino alla fine del tabac

una piacevole leggera resistenza.

3.2 - Come accendere e fumare

Il mezzo migliore per accendere la pipa sempre ed ancora il fiammifer

Il fiammifero non d retrogusto ed il suo uso semplice. C' chi dice che accendere un fiammifero rilas

Naturalmente chi preferisce l'accendino pu usare quelli a gas. Ve ne sono degli ottimi in circolazion

speciali per la pipa con un particolare tipo di fiamm

Consigliamo, per, di non usare mai accendini a benzina; i vapori di benzina influiscono negativamen

sull'aroma del tabacc

Nell'accendere la pipa bisogna procedere con un movimento rotatorio, calmo della mano, in modo che bru

tutta la superficie; se brucia solo parzialmente, si rischia che il fuoco proceda obliquamente nella pipa si

a che non tarder a spegnersi, lasciando pane del tabacco incombusto ed inutilizzat

Siccome il tabacco si solleva, arricciandosi, una volta che bruci su tutta la superficie, occorrer pressar

cautamente con il premibacco, dopo di che spesso occorre riaccendere la pipa. La vostra pipa co

preparata brucer tranquillamente e regolarmente. Ma non credere mai al fumatore di pipa che sostiene

riuscire a fumarla tutta senza che si speng

Ogni pipa si spegne almeno una o due volte mentre la fumate, cio dopo che si sono consumati 1/3 e 2/3 d

tabacco. Un fumatore di pipa esperto pu aver bisogno di quattro o sei fiammiferi per fumat

Se la vostra pipa si spenta, niente di irreparabile, rimuovete con cura la cenere e riaccendetela. Aspira
sempre, con regolarit, tranquillamente senza mordere troppo il bocchino, in quanto ci stimola u

maggiore secrezione salivare con conseguenti effetti negati

Ma se nonostante tutto un po'di liquido sar entrato nel condotto, potrete rimuoverlo con uno scovolin

Se seguirete questi accorgimenti siamo sicuri che riuscirete a gustare sino in fondo la vostra pi

traendone il massimo piacere.

3.3 - Il rodaggio

Una pipa di radica, che non abbia subito un preliminare trattamento speciale, dovr all'inizio, usando

gergo automobilistico essere rodata. Soltanto dopo questo periodo, e se si adotteranno dei sempl

accorgimenti, essa procurer al suo proprietario un piacere ottima

Sul come effettuare questo rodaggio se ne sentono tante; ognuno ha il proprio metodo sicuro, talvol

molto complicato, quasi magico. In realt si trattata di un'operazione molto semplice consisten

nell'abituare gradualmnte la pipa al calore e a far formare, con la combustione del tabacco, all'interno d

fornello, quella crosta di carbone che ha la duplice funzione di proteggere il legno dal calore ed assorbire

liquido di combustione, rendendo pi rotondo e gradevole il fum

Caricate pertanto la vostra pipa nuova dapprima per 1/3, fumandola sino all'ultimo e cos per tre, quatt

volte.

Quindi aumentate la quantit di tabacco usato sino a riempire per 2/3 la pipa, mantenendo anche ques

dose per tre, quattro volt

Avendo l'accortezza di fumare lentamente, a boccate corte ma non troppo frequenti in modo che

fornello non si surriscaldi, otterrete una magnifica crosta uniforme: la vostra pipa e pronta a soddisfar

pienamente.

Parecchi fabbricanti di pipe, fra cui la Amphora, usano rivestire l'interno del fornello con uno stra

artificiale di carbone per evitare ai loro clienti la necessit del rodagg

Ma per chi si accosta per la prima volta al mondo della pipa, anche usando una pipa prerodata,

consigliabile attenersi alle precedenti istruzioni, sia per meglio imparare a fumare la pipa stessa sia perc

una pipa nuova sempre un oggetto che anch'esso dovr abituarsi alle abitudini del fumatore,
3.4 - Il famigerato rodaggio

Una buona pipa non ha bisogno di "preparazione". La si pulisce (gli igienisti disinfettano il bocchino, maga

con una buona grappa di alta gradazione) e la si fuma. Il rodaggio? Ma s, in un primo periodo la pipa vuo

qualche precauzione, chiede di essere trattata con un po' di riguardo; ma niente di complicato

Se si vuole, per le prime quattro-sei volte si fa una carica parziale. Ma non indispensabile. Si pu carica

tutto il fornello, purch in scioltezza. Fumare con molta calma, meglio se in luogo tranquillo e riparat

cercando (ma senza drammi) di arrivare fino in fondo. Riposi un po', pi lunghi per una pipa nuova: diciam

un paio di fumate (con intervallo) e poi la si riprende il giorno dopo. Tabacco di taglio pi grosso che fin

medio di corpo e di aroma.

Tra gli scopi del rodaggio, quello di avviare la formazione della "camicia" di carbone all'interno del fornel

Questa incrostazione, che si forma a poco a poco, serve a conservare la pipa e a proteggerla da

bruciature, ad assorbire umidit, ad ammorbidire il fumo. Gli esperti fanno in modo che cominci a formar

sul fondo e Poi, via via, salga uniformemente lungo tutta la parete del forneflo. Perci si raccomanda

"portare in fondo" le prime fumate in una pipe nuova. Ma questo non deve diventare un'ossessione,

indurre a insistere fino al rischio del disgusto o delta bruciatura del fornello.

La crosta dunque utile, ma se in misura eccessiva pu diventare pericolosa e causare incrinature n

fornello. Bisogna lasciarne lo spessore di un millimetro o poco pi, intervenendo, se necessario, con

alesatori che si trovano in commercio. L'operazione di raschiatura delicata, occorre ottenere u

superficie il pi possibile uniforme.

3.5 - Per una buona fumata

1. Usare solo pipa asciutta e pulita.


2. Caricare il tabacco - ben sciolto e a giusto grado di umidit - a piccoli pizzichi: i primi appena depos

in fondo al fornello, gli altri via via sempre pi premuti. Carica accurata significa buon tiraggio (e bu

tiraggio vuoi dire evitare boccate a mantice e quindi evitare che la pipa scotti, che la lingua bruci e che

formi troppa umidit: vedere punti successivi). Pareggiare con colpi di pollice la superficie del tabacc

eliminare i filamenti che escono dal bordo del fornello.

3. Accendere in modo uniforme su tutta la superficie aspirando con frequenza ma dolcemente. Usa

fiammiferi di legno o accendini a gas. Gli accendini a benzina e i cerini appestano il tabacc

4. Riaccendere. E' quasi sempre necessario. il primo contatto con il fuoco fa sollevare il tabacco. Bisog

allora premere ( il famoso colpo di pollice tra i due fiammiferi; ma conviene usare il pigino), pareggiare

superficie del tabacco e riaccendere definitivamente.

5. Fumare con boccate lente, ritmate, tranquille, distanziate (da sei a dieci al minuto) in modo che

fumo si veda appena. Chi ha l'abitudine alla sigaretta pensi che deve fare proprio tutto il contrario. Tira

forte e in fretta provoca tutti gli inconvenienti che inducono ad abbandonare la pipa: calore eccessiv

acquerugiola, lingua irritata. Il giusto (placido) ritmo della pipe si acquista poco alla volta. Di tanto in tant

premere il tabacco in combustione per ristabilire il tiraggio ottimale. Se la pipa si spegne, si riaccend

niente di tragico. La cenere collabora a una combustione regolare e tranquilla: prima di riaccendere,

mai, si pu eliminare quella che esce spontaneamente capovolgendo la pipa.

6. Il fumo della pipa (come quello del sigaro) non si aspira, non si manda gi (dove andrebbe a flnir

altrimenti, la superiorit sulla sigaretta e il minor danno fisico?). Lo si assapora tra palato e naso.

fumatore di pipa non brucia tabacco, lo gusta.

7. Si pu riaccendere anche pi volte, ma non conviene ostinarsi a fumare il fondiglio umido e compat

che a volte pu formarsi nel fornello. In questi casi, meglio buttare che rischiare il disgusto.

8. A fumata finita, svuotare il fornello servendosi del curapipe e lavorando con delicatezza. Elimina

cenere e residui di tabacco. Mai battere la pipa contro una superficie dura, neppure il tacco della scarp

Al limite contro il palmo della mano.


9. Soffiare energicamente nel bocchino e quindi passare due o tre volte, con movimento di vai e vieni,

scovolino. Naturalmente, senza aprire la pipa, operazione pericolosissima a pipa calda perch pu rompers

10. E cos vi siete preparata anche la prossima buona pipata.

3.6 - Alcuni particolari inconvenienti

Tutti i fumatori, siano essi principianti o esperti, talvolta vanno incontro a degli inconvenienti dei qual

principali sono: fumo troppo caldo (il fumo brucia la lingua), fumata umida (gorgogliare), ma ambed

possono essere risolti senza troppa fatica.

Come evitare il fumo troppo caldo

La prima possibilit che si usi una pipa non adatta a quel particolare tipo di tabacco: ad esempio

"mixture't non va usato con una pipa dal fornello molto grande. Altra ipotesi che la pipa sia stata carica

troppo leggermente per cui tira troppa aria e di conseguenza scalda tropp

Ma pu anche dipendere dal fumatore; un fumatore troppo nervoso che tiri a scatti. Una pipa richie

calma e regolarit, se la si vuole gustare nel migliore dei modi e si vuole evitare che scaldi tropp

Infine pu dipendere da particolari condizioni ambientari, quali il vento o correnti d'aria (per esempio di

finestrino d'auto) che ravvivano il fuoc

La causa principale di una lingua dolorante per i fumatori principianti dipende proprio o da una pipa trop

calda o troppo sporca; la pipa va ripulita radicalmente.

Come evitare una fumata umida

E' questo un inconveniente che ha fatto dubitare mlti principianti circa l'opportunit di proseguire n

tentativo di gustare appieno il loro nuovo hobby e se questo sia quello giusto. E' un vero peccato perch

rimedi per ovviare a simili problemi esistono e sono molto semplici; basta individuarne la caus
La pipa pu inumidirsi, pr esempio1 se si ha l'abitudine di stringerla troppo forte, e in modo convulso, fr

denti. Tale azione, infatti, stimola le ghiandole salivari con immissione di saliva nel condotto del fum

Pu accadere inoltre che il tabacco sia stato pigiato un po' troppo nel fornello, sicch occorre tirare di p

Oppure pu dipendere da uno degli inconvenienti di cui al precedente paragrafo. Una pipa "troppo calda"

sempre una pipa 1'umida11. Una temperatura molto atta favorisce infatti la condensazione di liquido n

condotto fumano.

Ecco, dunque, cinque semplici regole d'oro per gustarsi appieno la propria pipa senza problemi.

1. fumare sempre una pipa pulit

2. mantenere lo strato di carbone lungo le pareti del fornello allo spessore giust

3. non riutilizzare mai la stessa pipe appena spent

4. fumare con calma, rilassati e con tirate regola

5. utilizzare la giusta miscela per la pipe giusta.

4 - LA MANUTENZIONE

4.1 - Cura e manutenzione

Cosa fare per prolungare pi a lungo possibile la vita della vostra pipa preferita? Semplice. Trattarla n

modo giusto seguendo delle regole molto elementari.

Trattamento e cura

Per prima cosa fate sempre bene attenzione a non cercare di eliminare i residui di tabacco, battendo

pipa contro un oggetto dur

Fumando la pipa si riscalda dilatandosi; evitate pertanto accuratamente di smontare la vostra pipa finch

calda, potreste provocare la lesione del cannel

Non riutilizzate la pipa finch calda; lasciatela raffreddare prima di riaccenderla perch una pipa cal
falsa il gusto del vostro tabacc

Smontate e ripulite la vostra pipa soltanto quando siete ben sicuri che si raffreddata. Soltanto allo

potrete svitare il bocchino avendo l'accortezza di ruotarlo sempre in senso orar

Dopo aver fumato riponete la pipa, sempre, con la testa in basso e la canna verso l'alto. E' buona norm

lasciarvi dentro un po' di cenere. I liquidi che si trovano ancora nella canna potranno rifluire cos n

fornello dove verranno assorbiti dalla cener

Quando la pipa si sar freddata eliminate i residui con un nettapipe, senza lasciarveli troppo a lung

occorre infatti che la pipa si asciughi e si aerei bene.

Manutenzione giornaliera e pulizia intensa

Una pipa va pulita ogni giorno; il mezzo pi idoneo lo scovolino. Ripulire bocchino e cannello con

scovolino senz'altro facile I resti di cenere del fornello vanno invece rimossi con un nettapip

Scovolino e nettapipe sono attributi indispensabili per ogni fumatore di pipa. La frequenza invece de

pulizia straordinaria intensa dipende molto dall'uso stesso della pipa in senso orario. Anche in questo ca

si puliranno bocchino e cannello con uno scovolino che in precedenza, pero, sar stato imbevuto di alco

L'operazione va ripetuta finch non vi sar alcuna traccia di sporco sugli scovolini, badando a n

imbrattare l'esterno della pipa con l'alcool, che macchia la radic

Se poi la vostra pipa dotata di un sistema (di filtraggio), potrete ripulirlo con uno spazzolino imbevuto

alcool, avendo cura poi di sciacquarlo con acqua fredda e quindi di asciugarlo ben

Per quanto concerne lo strato di carbone ungo le pareti del fornello, non dovr mai superare lo spessore

due millimet

Per ridurre lo strato di carbone allo spessore giusto utilizzate il vostro nettapipe. Tale operazione

fatta con cura e regolarit. Tutte queste precauzioni contribuiranno a rendere quanto pi piacevole l'u

della vostra pip

Una pipa, infatti, che non ben curata e pulita, sar dopo un po' di tempo causa di inconvenienti com

cattivo odore e retrogust

Una pipa ben curata, invece, diviene col passare del tempo sempre pi buona e gradevole.
4.2 - Consigli sulla pipa

La pipa com' noto, richiede un minimo di cura ed attenzione. Di conseguenza ci sono alcune cose che n

devono essere fatte mai. Infatti, spesso alcuni pensano che, essendo costituita da legno, quindi

materiale duro, la pipa sia indistruttibile e che comunque sopporti ogni tipo di maltrattament

Nulla di pi falso e, a titolo di esempio, basta ricordare che durante la sua vita le fibre della radi

vengono, seppure lentamente, inesorabilmente indebolite dai calore sviluppato dal tabacco che brucia;

conseguenza, una delle cose da non fare mai tentare di svuotare il tabacco rimasto incombusto o

eventuali cenere e carbone, insomma il cosiddetto "fondiglio" sbattendo il fornello nel portacenere,

contro il tacco della scarpa o contro qualsiasi superficie compresa quella appositamente studiata all'uop

il sughero al centro di alcuni portacener

La pipa mal sopporta questi colpi che indeboliscono la sua struttura, ma soprattutto rischiano seriamen

di causare la rottura del cannello, generalmente all'altezza del perno del bocchin

E poi sono dolori, perch, per quanto potr essere riparata, quella pipa non sar mai pi la stess

La pipa dunque va svuotata con l'apposito strumento detto curapipe, pu seguire un lieve colpetto contro

palmo della mano, ma molto lieve, deve seguire un'energica soffiata ed obbligatoriamente deve seguire

passaggio dello scovolino che porti via frammenti di tabacco, cenere e soprattutto umidit. Inoltre se co

colpi ricevuti la pipa non si spezza, sicuramente per la radica si "sbecca" d un peccato visti anche

prezzi di alcune pip

A proposito di fondiglio, c' un'altra cosa che opportuno non fare mai: lasciare che il fondiglio stes

rimanga a lungo (magari per giorni) all'interno della pip

Questa trascuratezza comporta alcune conseguenze negative. Innanzi tutto, a lungo andare la pipa diven

maleodorante con influenze nefaste sulle future fumate secondariamente il fondiglio a lungo andare p

intasare il foro che permette di aspirare il fumo; come terza conseguenza infine, causa un contin

ristagnamento dell'umidit con conseguenze negative sul gusto e l'aroma del tabacco e sulla durata de

vita della pip

Infine, c' un'ultima cosa da evitare, sempre collegata al discorso dell'umidit: quella di riporre al chiu

la pipa al termine della fumat

La pipa richiede aria e riposo, hanno inventato perci le apposite rastrelliere (sconsigliabili infatti quelle

vetrina che si chiudono): mettere la pipa in un cassetto significa non permetterle di asciugarsi all'aria
quell'umidit ristagna oggi, ristagna domani, provocher cattivi odori e render la pipa acida, tutto

contrario di quello che ci si aspett

E poi, perch nascondere in un cassetto questi oggetti il cui costo, spesso e anche determinato proprio

un fattore estetico? Le pipe in bella mostra fanno un bell'effetto ed un peccato relegarle alla rinfu

disordinatamente al chiuso.

4.3 - I consigli di G. BOZZINI:

LA MANUTENZIONE

Svuotare e puli

Se caricata e fumata secondo le regole (e con un po' di fortuna), la pipa si svuota con il sempli

rovesciamento del fornello. Qualche piccolo colpo contro il palmo della mano e la cenere (la mitica cener

se ne esce. la pipa nuova si svuota meglio di una vecchia, perch il carbone "trattiene". Il pi delle volte n

c' soltanto cenere, ma anche frammenti di carbone bruciato o addirittura un po' di fondiglio,

l'operazione meno facile, anche perch l'aspirazione ha quasi sempre fatto entrare un po' del fondig

nell'orifizio del cannello Non si deve svuotare la pipa dando colpi contro un oggetto duro. Se anche non

rompe subito, alla lunga i colpi faranno il loro effetto. dannoso. Anche quelli dati contro il tacco de

scarpa - un sistema classico - hanno il loro pencolo specie nei confronti del perno del bocchino.

impugna normalmente il medesimo, con ovvia azione di leva La radica, poi, dura ma fragile e p

fessurarsi lunga i nodi e le venature. Io ho paura persino a picchiare la pipa contro il grosso bottone

sughero o di gomma che sta.al centro dei posacenere speciali in commercio. Penso che siamo un po' tut

portati a trattare la radica con una disinvoltura eccessiva, senza i riguardi che merita. Ogni colpo o ur

lascia il segno: anche una questione estetic

Dunque, si svuoti la pipa dell'eventuale fondiglio col cucchiaino (o lama arrotondata) del curapipe o con

qualunque oggetto non troppo appuntito (quante volte mi servita la matita che avevo sottomano); anc

col mignolo, utilissimo (se il calibro del fornello lo permette). Poi - e meglio a fornello rivolto in basso

energica soffiata attraverso il bocchino. (Con pensiero alla moglie: ricordate tappeti e moquette?).

questo punto entra in azione lo scovolino. Ho gi detto della mia abitudine (che quella di tanti fumato

pi bravi e saggi di me) di passarlo ripetutamente nella pipa per pulirla e asciugarla dopo ogni fumat
Esagerazione? A parte gli utili effetti sulle fumate successive e sulla vita complessiva della pipa, pen

che noi fumatori dobbiamo cercare di non renderci "ostici" agli altri permettendo che le nostre pi

puzzino. Oltre tutto il cattivo odore impregna i nostri abiti, gli oggetti che ci stanno abitualmente vicin

tappeti, la casa. Bisogna dirlo, il liquido di cui si riempie il cannello, raffreddato riscaldato raffredda

ripetutamente ha un odore davvero ripugnante. L'odore si fa particolarmente acre a caldo. Si evite

dunque parte del cattivo odore astenendosi dal fumare la pipa quando ancora calda per una preceden

fumata (questa pratica del resto negativa anche agli effetti della buona combustione); e lo si eviter d

tutto con pulizie regolari. Quella dello scovolino gi una; delle altre si parler.

Il riposo

Si gi detto dell'assoluta necessit di alternare periodi di attivit a periodi di riposo. E' il riposo c

permette alla pipa di riguadagnare il suo equilibrio fisico e chimico. Quanto deve riposare? Dipen

soprattutto dal grado di umidit, perch il primo risultato da ottenere che la pipa si asciughi per bene.

sono pipe che, opportunamente alternate, possono essere fumate per due o tre giorni di fila; altre c

devono essere messe a riposo dopo un paio di fumate. Alcune asciugano perfettamente in due o tre gior

altre richiedono una settimana e anche pi. Come gi detto, le pipe curve esigono riposi pi lunghi de

dritte. Anche se non sto a far calcoli, tendo a concedere riposi abbondan

Come e dove si conservano le pipe a riposo. Rispondere dove e come capita sarebbe oltre tutto anda

contro la forma mentale del buon fumatore, in genere. portato a un certo ordine. Ma sareb

principalmente una vile scappatoia per non affrontare un.altro dei tanti dilemmi che la pipa comport

testa in su o testa in gi? Coraggio e affrontiamolo. Prima, per, una raccomandazione: mai riporre la pi

appena fumata in una scatola o in un cassetto chiusi. Per asciugare la pipa vuole aria; non necessariamen

all'aperto, ma aria. E veniamo al problema Ammesso che la pipa - la cui posizione normale nell'atto d

fumare quella quasi orizzontale - debba invece star dritta quando a riposo, in questa posizione qua

verticale meglio che il fornello stia in alto o in basso? Ho svolto una piccola indagine tra i miglio

fumatori che conosco e ne sintetizzo le opinioni:

Fornello in alto, che diamine, perch la parte "capitale" della pipa, come per l'uomo il capo, la testa.

Fornello in basso: altrimenti la nicotina e le altre porcherie scivolano per il bocchino e formano una gocc
all'imboccatura, goccia che si solidifica lentamente sotto l'azione dell'aria. Quando si rimette in bocca

pipa, basta il contatto delle labbra perch la goccia indurita si sciolga e avveleni il sapore del fumo.

A testa in gi c' una penetrazione supplementare di nicotina e catrami nella grana dei legno dilatato d

calore. Il ristagno di queste sostanze in una parte tanto importante della pipa le porta un gra

pregiudizio.

La porcheria nel cannello e nel bocchino si elimina facilmente col nettapipe; quella rimasta nel fondo d

fornello scivolerebbe gi se il fornello stesso restasse in alto, con il risultato che si rendereb

necessaria una seconda pulizia prima di riprendere la pipa.

L'aria ha tendenza a circolare verso l'alto; se il fornello in basso, l'aria pu entrare e asciugare

carbone mentre sfugge attraverso il cannello. La circolazione di aria, poi, pi rapida.

La posizione migliore orizzontale, la stessa del fumare.

Le fabbriche di pipe fanno le rastrelliere per conservare le pipe a testa in gi. Avranno i loro buo

motivi, no? Infatti in questa posizione la pipa si asciuga pi rapidamente. L'umidit che scivola nel canne

e nel bocchino impiega molto pi tempo a seccarsi.

In teoria meglio che l'umidit si concentri nella parte pi spessa del legno. Ma in pratica?

Nelle vetrine, nelle mostre, le pipe sono messe a testa in gi per ragioni estetiche: stanno megl

figurano di pi. D'altro canto noi siamo abituati a vedere tutti gli oggetti con la parte pi grossa sotto e

piccola in alto per cui ogni altra sistemazione ci sembra innaturale. Per le pipe, ci siamo abituati a veder

cos, ma la posizione non determinante agli effetti della bont.

Ecco - qui intervengo io - non determinante se si fatta la famosa pulizia alla fine della fumata. U

pignolo di mia conoscenza ha voluto compiere una prova: due pipe conservate (per mesi) a testa in gi, d

pipe a testa in su, tutte trattate allo stesso modo: non ci ha sentito nessuna differenza. La prova non
decisiva, troppi elementi (e troppo diversi) dovrebbero essere presi in considerazione. Sono del parere c

- sempre a condizione che la pipa sia sottoposta al passaggio dello scovolino dopo ogni fumata - qualche n

piccolo punto giochi a favore della posizione con fornello in basso, del resto voluta dalla stragran

maggioranza delle rastrelliere.

Tutte sott'occh

E parliamo di queste rastrelliere o portapipe. Le consiglio, decisamente. Intanto per motivi d'ordine, m

anche per ragioni "tecniche". Conservare le pipe alla rinfusa in scatole e cassetti un errore: non prendo

aria, non asciugano, finiscono per puzzare. Poi giusto che la pipa si veda, nella casa di un fumatore, p

ragioni affettive, ma anche perch un oggetto bello, ha una funzione ornamentale indubbia. Infine,

facilitata la scelta. Pescare al buio in una scatola, o frugare alla ricerca di quella tale pipa non simpatic

Lo schieramento nella rastrelliera consente la scelta dell'eletta a un solo colpo d'occhio; e consente

amoroso "passaggio in rivista", quasi una carezza collettiv

E solo questa presa di contatto rende possibile quella "chiamata" di cui si gi detto, quella "scel

reciproca", quell'offerta alla quale si pu naturalmente anche non credere. A parte questo, siccome

scelta di una data pipa per un dato momento risponde anche a considerazioni pratiche, chiaro che

facilitata dallo schieramento in bell'ordine di tutta la disponibilit

Vorrei precisare che questo schieramento possibile anche con poca spesa. Parlando di rastrelliera, non

inteso riferirmi a certi costosi monumenti che si trovano nei negozi di lusso; anzi, alcuni sono trop

arzigogolati e decisamente di cattivo gusto, non li vorrei neanche regalati. Ma ce ne sono di economi

semplici, funzionali; e c' persino la elementare possibilit che il fumatore fabbrichi da s la sistemazio

per le sue pipe. E' un campo senza limiti, l'importante che le pipe non stiano al chiuso (ecco perch non

vanno le rastrelliere-vetrinette) e che si possa contemplare, riunita, la propria collezione, piacere n

meno intenso e importante di quello procurato da una buona fumata.

4.4 - I consigli di G. BOZZINI:

GLI ACCESSORI

Il discorso sulla rastrelliera introduce nel vasto e curioso campo degli accessori. E' un po' come p

l'automobile: ci sono quelli indispensabili, quelli soltanto utili, i superfl


Il primo fra gli indispensabili il curapipe. L'ho chiamato pi volte anche pigino o calcatoio riferendom

quella che considero la sua funzione pi importante: regolatore del tiraggio. Funzione che io ho spes

distrattamente affidato a un dito (anulare della mano destra, non chiedetemi il perch), col risultato c

alle prime vesciche poi subentrata una rispettabile callosit. Attenzione perch ci sono pipe che fregan

quelle in cui si forma poca o niente cenere: uno infila il dito e il con tatto diretto con la brace ha i su

effetti in frazioni di second

Il curapipe normalmente composto di tre elementi: il premitabacco, appunto, o pigino, calcatoio, calchin

l'ago o stiletto; il cucchiaino (che sempre pi spesso sostituito da una lama o raschiett

Del premitabacco si detto tutto. Si pu aggiungere che va usato con cura, badando a pigiare il tabacco

modo uniforme, senza trascurare i bor

L'ago ha due impieghi essenziali: interventi sul tabacco per renderlo pi sciolto e dargli aria quando

troppo compatto e cos aiutare la combustione; eliminazione di residui e grumi che intasino i vari condott

fori.

Il cucchiaino serve soprattutto per lo svuotamento del focolaio; quando a lama pu essere usato p

raschiare le pareti e, con molta cautela, per pulire l'orlo del fornello dalla roba appiccicosa di cui si

parlato.

Le tre parti costitutive del curapipe sono riunite in vario modo, con o senza contenitore; in qualche ca

sono addirittura "fuse" in un unico aggeggio. La fantasia dei costruttori si sbizzarrisce, i modelli so

decine, alcuni decisamente belli nel disegno. Consiglio di stare al semplice e di non spendere grosse somm

anche perch l'oggetto pi facile da perdere che io conosca. Con la stessa somma meglio averne p

d'uno. C' chi proclama. uno in ogni tasca e in ogni stanza. Direi che il minimo due: uno tascabile; l'alt

da casa, con giuste misure. Ci sono per esempio cucchiaini che non arrivano al fondo del fornello, aghi c

non potrebbero mai sgombrare il foro del medesimo perch non lo raggiungono passando dal cannello.

generale trovo che l'ago o stiletto sempre troppo grosso e troppo corto. Per fortuna ho scoperto. ch

fermagli da ufficio (quelli "giganti") opportunamente raddrizzati sono efficacissimi per interventi

lunghe canadesi e su curve prosperose. Stare assolutamente lontani dai curapipe che pretendono di servi

anche da curamani, con forbicine e limetta per ungh

Secondo accessorio in ordine di importanza (e di frequenza d'uso): lo scovolino. Una busta di scovolini

classico omaggio che accompagna l'acquisto di una pipa. Un filo metallico attorcigliato rivestito di cotone

di ciniglia: ecco gli scovolini. Ce ne sono con l'anima di filo di ferro o di filo d'acciaio, questi ovviamente p

pregiati e soprattutto pi robusti quando si tratta di spingerli attraverso bocchini dal foro molto strett
Differenze esistono anche nella qualit del rivestimento, che pu avere maggiore o minore pote

assorbente. C' uno scovolino di forma detta conica che ha pi cotone ad un'estremit e quindi ries

meglio ad asciugare anche i cannelli pi larghi. Un altro tipo ha, mescolate al cotone, piccole setole

nailon: ne risulta maggiore rigidit e capacit di raschiare oltre che di asciugar

Gli scovolini in commercio sono lunghi sui sedici centimetri, poco per le pipe lunghe e poco anche per chi

l'abitudine di spingere lo scovolino attraverso occhino e cannello e toglierlo poi dall'altra parte "pescand

nel fornello. I fumatori di canadesi e di churchwarden attorcigliano le estremit di due scovolini per ave

la lunghezza sufficiente ai loro chilometrici cannelli. Non mi risulta venduto in Italia un tipo di scovolino

rotolo", direi a metratura, dal quale uno pu tagliare il pezzo della misura che gli serv

Lo scovolino si pu usare prima della fumata, durante (cosa consigliabile ai principianti per eliminare

eccessi di umidit) e dopo; subito dopo, anzi, si deve usarlo come ho gi detto. Tre o quattro sfregatine,

gi; la parte che si va a filare nel fondo del focolaio risulter molto pi sporca, quella che si tiene in ma

ovviamente rester pulita. Con questa estremit si pu dare una ripassatina all'imboccatura del bocchin

Per evitare che lo scovolino si pieghi, tenerlo con le dita molto vicine all'imboccatura; se incont

resistenza, provare a ruotar

Quando la pipa fredda, e si possono quindi staccare le due parti, la pulizia del cannello si pu fare con u

scovolino piegato a met e quindi raddoppiato nella grossezz

Avere sempre scovolini a disposizione, pure quando si in giro, importante: anche per poter interveni

in caso di deprecato intasamento. Il surrogato di un asticciola di legno, di un filo di saggina strappato a u

scopa, di penne di gallinacei, infatti pi difficile ancora da procurar

Gli scovolini sono in genere bianchi, ma se ne vendono di tutti i colori, anche a mazzi variopinti. A ta

riguardo non ci sono problemi "tecnici", solo questione di gus

Oltre agli scovolini ci sono veri e propri spazzolini (fili metallici e setole), utili per interventi sui canne

Per quella spicciola e quotidiana si raccomanda con gli scovolini, un pezzo di pelle scamosciata: u

passatina sulla testa e sul bocchino fa durare pi a lungo il lucid

Ha fatto il giro del mondo, un po' d'anni fa, la notizia che una signora inglese aveva chiesto il divorzio d

marito perch lui la costringeva a "prestargli" il naso per la pi semplice e corrente operazione

lucidatura del fornello. La pelle delle narici, come si sa, sempre piuttosto ricca di grasso, basta dunq

passarci sopra la pipa calda e il lucido si ravviva immediatamente. Per questa cura non per obbligator

ricorrere al naso della moglie, c' anche quello del fumatore. Dare un'occhiata, dopo, perch la pipa p

lasciare qualche segn


Ma la moglie viene abitualmente sfruttata anche in altro modo: la sua borsetta, spesso capace, finisce p

accogliere pipe, tabacco e ammennicoli vari del marito fumatore. La diffusione del borsello ha fallo un p

diminuire questo sfruttamento. Esistono buste e borse portapipe di varie fogge, alcune bellissime

costosissime, classico regalo per un lui che fumi la pipa e che "abbia gi tutto", come usa dire. Con qualc

eccezione, non sono un miracolo di comodit. Ho un paio di eleganti portapipe da viaggio, ma li u

raramente; se la scorta delle beneamate grossa, perch il viaggio lungo, preferisco metterle ciascu

in un sacchetto singolo, quello col quale di solito ci viene venduta Si distribuiscono meglio nella valigia.

sacchetto comodo (e protegge) anche per l'uso quotidiano fuori di casa, quando si esce senza borsello

portacarte.

Ma torniamo agli accessori veri e propri, non potendo considerare tali il naso e la borsetta della mogl

Sono sempre pi rare le pipe con coperchio, una volta classico coronamento di ogni rispettabile curva; n

parliamo di quelle di porcellana, per le quali il coperchio era ed obbligatorio, spesso pi bello della stes

pipa. Oggi per sono in commercio vari tipi di coperchietti mobili, vale a dire applicabili di volta in volt

secondo la pipa e la necessit. Ce ne sono a graffette fisse, e allora ci vuole la misura giusta per il forne

da coprire, e a graffette adattabili che vanno bene per quasi tulle le pipe. Sono naturalmente forati e

n' uno che lascia passare l'aria attraverso una specie di molla a spirale con un bottone al centro: lo tro

molto comodo, perch il bottone si pu schiacciare e funge cosi anche da premitabacco. Il coperchietto

utile in zone molto ventose, alla guida di veicoli scoperti, per favorire una pi uniforme combustione

evitare la dispersione di ceneri e scintille. E' utile anche nelle case dove regnino mogli apprensive e ricc

di broccati e tappeti. Un paio di coperchietti insoliti che ho visto: uno fatto di radica (ovviamen

forata), si sposta lateralmente ruotando su un perno, pu essere facilmente asportato, l'altro meglio c

asportato non sia, trattandosi di oro finemente cesellato. Sono sincero: il coperchio non mi entusiasma,

sembra che guasti la linea bella e pulita della pipa moderna, per ne ho un paio di adattabili ai quali facc

ricorso in giornate particolarmente ventose, al mare e in montagna. I vecchi draghi della pipa disdegna

queste diavolerie moderne: o coperchio fisso, e allora che si veda bene, sia magari anche un p

monumentale, o niente, tanto loro sanno fumare in qualunque condizion

Ultimo accessorio: il grattapipe. Se ne gi fatto cenno, serve per alleggerire il fornello della crosta

eccesso. I tipi consigliabili, a fresa, sono essenzialmente due. Il modello fisso comporta che se

acquistino due o anche tre, per avere le misure adatte ai vari calibri del fornello. Di quelli a tipo regolabi

invece, ne basta uno, perch le lame si adattano appunto alle diverse misure delle pipe da disincrostare.

sistemi per allargare le lame e poi fissarle alla misura voluta ne conosco un paio. Quel che conta che
lame siano ben taglienti, con filo uniforme e "dolce", sagomate opportunamente .Tutto sommato, lavoro p

tranquillo con il tipo fisso, al quale riconosco il solo inconveniente di non arrivare sul fondo dei fornelli p

alti. Quando si manovra il grattapipe bisogna badare a quel che si fa: facile raschiare anche il legno,

facile tenere lo strumento inclinato, col risultato che si lascia uno strato di carbone non uniforme (risch

di bruciature). Per fortuna la crosta si forma lentamente, non necessario intervenire spesso, non

grattare tutti i momenti.

4.5 - I consigli di G.BOZZINI:

LE GRANDI PULIZIE

C' chi, saggiamente, ha adottato una cadenza settimanale. Io le faccio, queste grandi pulizie, quanto

tempo e voglia, quando ci penso. Gli strumenti sono i soli

curapipe (in questo caso pi proprio nettapipe, come molti lo chiamano; ma la tessa cosa e scovolini.

pi, quelli che l'inventiva di ciascuno riesce escogitare. Per queste pulizie la pipa si apre, cio vie

scomposta nei suoi due elementi che chiedono operazioni divers

Per il bocchino, niente di complicato, scovolino e liquido. Quale? In commercio ci sono solventi del catram

e della nicotina, leggermente profumati (ma il profumo molto volatile), a mia esperienza abbastan

efficaci. Hanno anche funzione deodorante. Si intinge lo scovolino, lo si passa varie volte nel bocchino,

guarda in controluce nel foro per controllare che il condotto sia ben netto, si passa uno scovolino asciutt

Con il solvente in confezione spray (c' anche quello), basta spruzzare nel bocchino e poi far scorrere

scovolino asciutto. Controllare bene l'imboccatura, dove pu esserci qualcosa da rimuovere con la pun

dell'ago per poi asciugare bene con scovolino o straccetto pulito. Un punto di solito molto sporco il pern

Io uso passarlo, strofinarlo su un pezzo di carta bianca, steso sul tavolo; e poi lo pulisco con u

straccetto, se necessario inumidito c'on solvente. L'ebanite del bocchino, nella zona a contatto con

saliva, pu rivestirsi di una patina giallastra che tende a incrostarsi. Si pu rimuoverla con una specia

pasta abrasiva, che dovrebbe anche ridare il nero lucido ai bocchini che hanno assunto un'opa

colorazione giallo verdastra. Questi guai sono provocati dallo zolfo che si ossida. Lo zolfo un componen

essenziale, serve a dare brillantezza ed elasticit; anzi mi hanno assicurato (e io riferisco) che l'ebanite

qualit scadente, di gomma rigenerata e cos via, questo contenuto di zolfo ce l'ha in misura molto ridott
I risultati che ottengo con la pasta abrasiva non sono mai - il caso di dirlo - molto brillanti. For

occorrono strofinature energiche che sono al di l della mia forza e della mia pazienza. E poi, per la verit

chi ti vende la pasta raccomanda di usarla subito e con regolarit. Per fortuna, molti negozi so

organizzati per rimettere a nuovo i bocchini (e anche per lucidare le teste). E non poi un dramma fars

sostituire, anche se bisogna aspettare il viaggio di andata e ritorno in fabbrica. Perch non ne tengono u

scorta, di varie misure, nei negozi? Per la semplice ragione che il bocchino va perfettamente adattato

ogni pipa deve avere il "su

Un'industria italiana ha brevettato di recente una macchinetta, molto sofisticata, che tra i vari impieg

pipari (serve, ad esempio, per eliminare il carbone in eccesso) ha anche quello di pulire e lucidare

bocchini. Non l'ho provata perch con le macchine in genere mi do del lei e poi perch il costo ovviamen

non trascurabi

Prendiamo ora in considerazione focolaio e cannello. Qualche passaggio di scovolino inumidito nel solvente

utile, purch segua subito la scovolinatura (si pu dire?) asciutta. Abbiamo a che fare con le zone p

normalmente umide, non dimentichiamolo. Se si usa il liquido spray, spruzzare dai cannello tenendo

focolaio verso l'alto, in modo che il liquido rifluisca dal cannello stesso (e fermarsi subito appena il liqui

esce chiaro). Anche qui, immediato passaggio di scovolini asciut

E' spesso necessario usare scovolini piegati in due, per ottenere un maggiore sfregamento. contro le pare

del cannello. Cura particolare all'imboccatura di questo, dove c' l'alloggiamento del perno del bocchin

Qui bisogna prima lavorare di lama e di ago del nettapipe per eliminare depositi e poltiglie maleodoran

poi intervenire energicamente con lo scovolin

Qualche volta liquidi e scovolini non sono sufficienti per liberare il cannello dai depositi. L'ago del curapi

in genere troppo corto e troppo grosso. Allora si interviene con uno stecchetto o con un'asticcio

metallica: senza forzare, senza scalfire il legno si spinge la poltiglia fino al fondo del fornello, dove

former una specie di pallottolina che non difficile estrarre. Insisto: operazione da eseguire con caute

(e che non dovrebbe essere necessaria se si curassero le pulizie quotidiane). Nel fornello (la crosta

diamo per sistemata) si pu passare leggermente il raschietto per eliminare briciole e frammenti;

necessario, un intervento con finissima carta vetrata. Anche sul fondo una raschiatina (ma con mano mol

leggera) per togliere eventuali residui di fondiglio. Lo strato appiccicoso che si forma sull'orlo pu esse

affrontato con il raschietto (molto leggero!) e con la carta di giornale; quando se ne va la porcheria, per

quasi sempre se ne va anche il lucid

In tutte le operazioni avere molta cura del legno esterno, che non si bagni, che non si macchi. Alla fine, u
bella lucidata con flanella o panno scamosciato. Ci sono, come per il bocchino, panni preparati, imbevuti

speciali sostanze lucidanti. I giapponesi hanno avuto l'ultima trovata: una busta di foglietti di car

speciale (sul tipo di quella che si usa per pulire gli occhiali, per intenderci) per lucidare la testa della pip

Li ho provati, qualcosa fann

La vera e propria lucidatura si fa con cere e manteche apposite che si trovano nei negozi specializza

Alcune devono essere applicate, in strati sottilissimi, a pipa calda; quando sono asciutte, si lucida con pan

di lana. Non consigliabili le normali cere lucidanti per mobili, quasi sempre profumat

La pulizia totale ha come naturale seguito anche l'asciugatura totale: io lascio le pipe smontate all'aria p

almeno ventiquattrore, se posso anche di pi; Che cosa fumo nel frattempo? Diamine, faccio i turni

pulizia, met pipe una volta e met l'altr

Attenzione nel rimontaggio. Ma avrei dovuto dire la stessa cosa per lo smontagg

Sono due momenti molto delicati. Conviene impugnare il bocchino a mano intera e girare sempre ne

stesso senso, quello orario, mentre si sfila o si infila. E' dolorosissimo veder crepare il cannello duran

queste operazioni. Il problema non si pone nei bocchini con innesto a flo

Adesso chiudiamo l'argomento grandi pulizie con quattro risate. Intanto, per molti fumatori l'unico liqui

solvente l'alcool; e persino denaturato, con quel suo piacevole e persistente odore! Altri si servono

alcolici bevibili, dalla grappa al rhum. Due sistemi che ho visto usare, proprio col rhum. Niente smontagg

della pipa si prende in bocca un sorso, si resiste alla tentazione di inghiottirlo e lo si insuffla invece c

forza nel bocchino, in modo che il liquido esca dal fornello (ovviamente) rovesciato. Si pu anche, seguen

Io stesso procedimento, far gorgogliare il liquido nel fondo del fornello (ovviamente questa volta n

rovesciato) soffiando delicatamente nl bocchino. In questo caso, bisogna evitare che gli spruz

dell'alcool escano e vadano a macchiare l'esterno della pipa. Fatta quest'operazione alcolica, si lasc

asciugare e si passa uno scovolino prima di fumare di nuov

Conosco fumatori che usano acqua pura, mentre fra i tedeschi molto diffuso l'impiego dell'acqua

colonia e della lavanda. L'ho dello: ci facciamo quattro risate. Ecco l'ultima. Fumatori che conosco e stim

(ma che non ho mai avuto il coraggio di imitare), raschiata e pulita la pipa con i soliti sistemi mettono

cucchiaino raso di bicarbonato nel fornello. Aggiungono un po' di aceto e subito tappano il fornello con

pollice. E' un'operazione da fare sul lavandino, perch la reazione dell'aceto con la soda piuttos

"esplosiva" e la soluzione spinta attraverso il cannello e il bocchino con notevole forza. Finita la reazion

si asciuga la pipa e la si lascia a riposo per qualche giorno. Sembra un metodo piuttosto brutale; eppure

giura chi l'ha provato - rende la pipa dolce e buona. Se qualche lettore vuol tentare, lo faccia. A s
rischio, per.

Le crisi

La pipa si ammala? Molti appassionati sono propensi a crederlo. A parte piccoli disturbi individuabili e b

localizzati, la "malattia" di cui potrebbe soffrire una pipa quella di fumare male. Le cause? Catti

qualit del legno, rodaggio mal fatto, uso scorretto. Ma sono anche possibili altre eventualit: pipa buo

che si mette improvvisamente a fumare male; pipa cattiva che diventa buona, di colpo, oppure dopo

periodo di abbandono; pipa di ottima qualit e trattata con tutti i riguardi che non diventa buona m

Questo un incurabile vizio congenito, un peccato originale che niente pu salvar

Ma prendiamo in considerazione il caso di una pipa di ottima e stagionata radica, sapientemente rodat

tenuta con ogni cura, che fumi bene per un certo periodo e poi cambi e peggiori. Ecco: la "malattia". C

pu misteriosamente andarsene come misteriosamente venuta. E' esperienza abbastanza comune che u

pipa abbandonata con disgusto e dispetto, ripresa per caso a distanza di tempo si riveli meravigliosa, qua

a voler far pentire chi l'ha abbandonat

Capita anche il contrario, naturalmente. In questa malaugurata eventualit, non tento diagnosi, non ten

cure. La pipa rester l, nella rastrelliera, "oggetto" davvero questa volta, e io la guarder di tanto

tanto, pensando con malinconia a quel che poteva essere e non stat

Ho gi detto di barbare "cure" praticate con il fuoco. Ce ne sono di pi blande. Per esempio, far passa

vapore attraverso la pipa (gli inglesi usano la teiera). Il sistema impiegato (non da me) anche per

pulizia: una bolla di vetro con cannula ripiegata (quasi un alambicco), un manicotto di gomma per raccorda

cannula e bocchino, fuoco sotto la bolla riempita d'acqu

Altri tentativi di "cura". Cambiare il tipo di tabacco. Dopo accurata pulizia, inumidire a varie ripre

l'interno del fornello con una soluzione di due terzi di miele e uno d'acqua: rifare quindi il rodaggio. U

pizzico di sale nel fornello inzuppato aiuta ad asciugare la pipa; il sale ovviamente igroscopico, ma ten

anche a neutralizzare gli acidi e quindi "addolcisce" la pipa (mai provato: e il legno che ne pensa dell'azio

del sale? ).

Lavorarci

Grandi pulizie e interventi curativi rientrano nella manutenzione straordinaria, in quell'attivit


bricolage, di fatelo da voi che la pipa, come gi detto, sa suscitare. La scala infinita, si pu arriva

all'ebanisteria, o all'elettronica. Qualche esempio facile, tanto per divertirsi.

Pipa che cade in acqua fredda, non marina. Nessun intervento, basta lasciarla asciugare a lungo.

Cannello che si fende, si spacca: anellino di un bimbo a mo' di ghiera.

Perno del bocchino che sforza. Primo: non spingere. Secondo: mai usare olii o lubrificanti che posso

influire sul fumo, basta la grafite di una matita tenera, s, come scarabocchiarci sopra. Se non

sufficiente, carta abrasiva; oppure riscaldarlo un po' e infilarlo con cautela mentre caldo.

Perno del bocchino che "balla". Pu capitare dopo un riposo troppo lungo, con pipa diventata molto secc

basta fumare qualche volta e tutto torna normale. Ma ci possono essere altri motivi. Rimedio: passa

ripetutamente il perno sopra una piccola fiamma e battere sul fondo con un martelletto fino ad ottener

dall'ebanite cos ammorbidita, lo spessore desiderato. Rimedio migliore: immergere il perno in acq

bollente, premerlo col dito finch abbia preso la giusta dimensione; poi, tenendolo sempre premut

immergerlo (con dito e tutto) in acqua fredda. Perch l'operazione riesca, occorre infatti far raffredda

bruscamente l'ebanite proprio nel momento in cui ha preso la forma voluta; se si lascia raffredda

lentamente, dopo la dilatazione dovuta al calore l'ebanite torna alla dimensione di prima. L'operazione p

essere ripetuta, nel caso non improbabile di un insuccesso. Sar bene precisare una cosa. Il fatto che

bocchino balli o sforzi quasi sempre questione di centesimi di millimetro. Pensate che nelle fabbriche p

attrezzate si tiene un igrometro per decidere di fare il montaggio (cos si chiama l'operazione di uni

testa e bocchino) pi o meno serrato secondo il grado di umidit.

Bocchino troppo grosso all'imboccatura. Per appiattirlo un po' e renderlo pi adatto al proprio mors

carta smeriglio, poi carta seppia e infine pasta abrasiva per lucidare.

Bordo superiore del fornello scurito e incrostato. Porre sul tavolo un foglio di carta vetrata molto fine

passare la testa contro la carta con movimenti circolari e premendo solo leggermente. C' chi sostiene c

l'inconveniente si pu evitare con un semplice accorgimento: passare il polpastrello di un dito sulla narice

quindi usarlo per ungere leggermente l'orlo del fornello. In caso di orlo ruvido, si pu tentare una pulitu
con uno spazzolino appena bagnato d'olio (testa capovolta perch l'olio non entri): il catrame si scioglie

pu essere asportato facilmente con un batuffolo di cotone.

Graffi qua e l sul fornello. Non si tolgono. Chi tocca con carta vetrata combina solo guai.

Piccole bruciature all'interno del fornello. Se sono allo stadio iniziale (intaccatura grigiastra, principio

fessurazione) si pu intervenire. A pipa calda spalmare sulla zona un po' di miele, facendolo penetrare p

bene col manico tondeggiante di un coltello. Riposo per cinque giorni, poi caricare la pipa lasciando

tabacco molto soffice. A fumata finita (e pipa ancora calda) comprimere quel poco di tabacco incombus

che rimasto attaccato al miele, schiacciando bene contro l'intaccatura, quindi applicare altro mie

Ripetere per due o tre volte. Residui di tabacco e miele aderiscono sempre pi intimamente alla radi

formandoci sopra una crosta protettiva. Per fessure pi grandi e bruciature pi profonde si pu provare

stesso procedimento; con miele scaldato e impastato con cenere impalpabile di tabacco. Stuccare c

forza a pipa calda e dopo il raffreddamento versare sulla zona altra cenere che si cementer con il rest

Fumata breve con tabacco sciolto e ripetizione dell'operazione come detto prima.

Come vedete, qui siamo saliti a interventi un po' pi complessi; ma ancora senza necessit di strumenti.

fermo qui, l'intenzione era di dare solo qualche esempio. Il massimo, naturalmente, rappresentato da c

si fa le pipe da s, partendo da abbozzi che si vendono in qualche negozio specializzato. Ne nato un ve

e proprio artigianato domestico che, con il nome di pipa hobby (o viceversa), ha i suoi cultori, i concorsi,

mostre. In gran parte questi "artigiani della domenica" lavorano per s e per gli amici; qualcuno

compiuto il salto e si messo a fornire negozianti ben lieti di poter vendere "pezzi unici", liberi ne

forme e nei prezzi. Ma questa un'altra faccend

A conclusione di tutto il discorso su pulizia e manutenzione, vorrei dire che se si ama la pipa istintivo

curarla. Non un'operazione "a parte". Cos non si comincia a fumare una pipa senza averla esaminat

"tastata"; non la si abbandona dopo l'uso senza averle prodigato qualche attenzione.
5 - VARIE
5.1 - Un esempio di pipe storiche: le pipe dello Z

Nicola II

Nel gennaio del 1904 l'ambasciata russa di Parigi

metteva in contatto con una manifattura di Sai

Claude (Giura Francese), localit celebre per

lavorazione e scultura del legno (ebano in particolar

nonch per la produzione di pipe e per l'intaglio

pietre dure ed avorio. A questa ditta veniva passata u

ordinazione di 3.000 pipe che dovevano esse

fabbricate in ebano secondo un modello unico che

caratteristica principale delta pipa tradizionale rus

ed in particolare di quella in uso nella marina imperia

Il modello prevedeva la fabbricazione monobloc

tipicamente russa in quanto sembra che il punto

congiunzione che trovasi fra il bocchino realizzato

materiale diverso ed il corpo pipa in legno costituis

una zona di fragilit troppo elevata per pot

sopportare senza spezzarsi le bassissime temperature della stepp

Poco pi tardi, il 6 febbraio 1904, a causa della continua penetrazione russa in Manciuria, scoppiava fra

stessa Russia ed il Giappone un conflitto che ben presto assumeva l'aspetto di una vera e propria guer

guerreggiata.

Uno dei punti focali del conflitto divenne subito la citt fortificata di Port Arthur, oggi Lushun posta su

punta estrema della penisola di LiaoTung che, nl Mar Giallo, delimita il golfo omonimo. La citt era dife

da 35.000 soldati russi e dalla flotta russa del Pacifico costituita da 18 navi da battaglia e 40 na

ausiliarie di diverso tipo. Nella notte fra l'8 ed il 9 febbraio l'ammiraglio giapponese Heihakiro To

(1847-1934), capo dello stato maggiore del Sol Levante, con una audacissima azione della sua squad

navale riusc a distruggere molte navi nemiche ed a porre il blocco alla citt. Le poche navi russe superst

ripararono a Vladivosto

La guerra prosegu in Manciuria con Port Arthur sempre assediata. Nell'ottobre 1904 lo Zar Nicola
Romanov, visto che la guarnigione di Port Arthur non riusciva ad infrangere il blocco decise di inviare

soccorso della citt assediata la flotta del Baltico. E qui inizia anche l'avventura delle nuove pipe.

governo di Sua Maest Imperiale aveva fornito al fabbricante francese le barre d'ebano necessarie

questi, alla fine di giugno consegn le pipe ordinate, che pi tardi furono tutte distribuite ai marinai

ufficiali della flotta di stanza a Leningrado. La flotta, forte di oltre cinquanta navi fra cui 5 navi di lin

moderne, una quindicina di vecchio modello ed il resto composto da torpediniere e naviglio ausiliario, sal

alla fine di ottobre al comando dell'Ammiraglio Z. P. Rozestvenskij diretta in estremo oriente. Il viaggio

disastroso, costellato di incidenti, ritardi ed ostacoli di ogni genere tanto che la flotta raggiunse il M

della Cina soltanto il 20 maggio 1905. Poich nel frattempo Port Arthur era caduta, Rozestvenskij deci

di forzare il passaggio fra la Corea ed il Giappone per poter raggiungere Vladivostok e ricongiungersi co

resti della flotta scampati alle navi di Togo. L'Ammiraglio Togo, che era al corrente della rotta delle na

russe, e che aveva nel frattempo riunito la sua flotta controllando assiduamente lo stretto di Corea f

l'isola di Tsushima e la penisola di Corea, attacc di sorpresa la flotta russa. La squadra giapponese c

constava di 4 corazzate e sei incrociatori pesanti pi un rilevante numero di siluranti, era inferio

numericamente a quella russa ma molto pi moderna e con equipaggi addestratissimi e fanaticamente fed

al Tenno. Inoltre la qualit dei suoi proiettili e la caratteristica elevata rapidit di fuoco le conferiva

una rimarchevole superiorit Il 27 maggio i Giapponesi, avvistate le navi russe, attaccarono di sorpresa

sfruttando la loro maggior velocit, ebbero ben presto ragione dei russi. Le migliori corazzate russe f

cui l'ammiraglia Suvorov furono messe fuori combattimento dal terribile fuoco delle navi di lin

giapponesi e finite dalle siluranti, mentre il naviglio leggero e ausiliario veniva affondato. Il matti

seguente la retroguardia russa, al comando dell'Ammiraglio Nebogatov, con le vecchie corazzate e poc

torpediniere, fra cui quella su cui era imbarcato l'ammiraglio Rosetsvenskij gravemente ferito, riusc

riprendere la navigazione verso Vladivostok ma poco dopo, all'altezza dell'isola di Matsushima, incap

nuovamente nelle navi di Togo. Fu la fine. Il resto della flotta Russa fu distrutto o si arrese. Soltanto t

piccole unit riuscirono a fuggire ed a raggiungere Vladivostok. Le nuove pipe, appena distribuite finiro

tutte in fondo al Mar della Cina. La battaglia di Tsushima segn praticamente la totale sconfitta de

Russia, ufficializzata il 5 settembre 1905 con la pace di Portsmou

Come sempre succede, il fabbricante di Saint Claude aveva prodotto qualche esemplare in pi de

preziose pipe d'ebano russo di cui tuttavia si era persa allora ogni traccia. Alcuni anni or sono, ne

soffitta dell'abitazione del proprietario della vecchia fabbrica di Saint Claude, ne vennero rinvenuti

esemplari. Questi preziosi cimeli sono ora in possesso di Alberto Paronelli che gelosamente li conserva n
suo "Museo della pipa" di Gavirate.

5.2 - Il miracolo di S. Andrea

Come risaputo, dal giorno della sua morte nel I Secolo d. C., l'Apostolo Andrea ha avuto dal Cristo

facolt di tornare una volta all'anno sulla terra esattamente il giorno 30 di Novembre, per compiere

miracolo.

Questo si verificato puntualmente nei secoli passati, e si ripeter nei secoli a venir

Ci che sorprende nei miracoli di Andrea la semplicit e l'umanit delle sue scelte, come d'altronde ave

imparato dal suo Maestr

Il giorno 30 Novembre 1974, riprese Andrea le sue sembianze umane, discese su questa terra alle 11 d

mattino, precisamente a Par

Vestiva dimessamente come un povero comune mortale, un po' infreddolito data la stagione avanzata

s'incammin verso Ntre-Dam

Era dai tempi di Luigi XV che non rivedeva Parigi e trov la citt alquanto cambiata. Girovag per le v

senza una meta precisa, aveva a disposizione la giornata inter

Si sofferm a un'edicola, lesse i titoli dei giornali esposti: Guerra in Palestina, il suo paese, e in alt

contrade, l'uomo sulla luna, elezione del Presidente, Inflazione, la Bomba Atomica ecc. Tutto norma

dunque, pens con un velo di malincon

Prosegui il suo cammino, e si trov in Place du Parvis Notre~Datn

Fece la Rue d'Arcole, gir a destra, osserv il mercato dei fiori sul lungosenna che costeggi confuso t

la folla. Suonarono le campane del mezzogiorno, si appoggi alta spalletta del Ponte St. Louis e osserv

lento scorrere della Senna; l'acqua gli ricordava qualcosa di particolare della sua vita, di suo frate

Pietro, del Battista, ora ricordava chiaramente: era stato pescator

Sotto l'arcata del ponte il suo sguardo si fiss su un uomo seduto, miseramente vestito, intento a leva

dal suo sacco un involto di giornale che allung al suolo erano avanzi di cibo, l'uomo si apprestava

mangiare.

Andrea si accorse allora che lui pure avva appetito, era anche un po' stanco, e decise di fare compagnia
mendicante. Attravers il ponte, discese sul bordo della Senna e gli si avvicin

L'uomo sollev la testa dal misero pasto, fiss il nuovo venuto pure lui dimessamente vestito, sicuramen

pens che apparteneva alla categoria dei pove

- Buon appetito a te - disse Andre

- Grazie amico mio, se posso offrirti

- Graz

Andrea accett l'invito, gli si sedette vicino, il cartoccio degli avanzi in mezzo e con un "Buon appetit

inizi a rosicchiare quel che restava di una coscia di pol

- Da dove vien

- Da un paese senza frontier

- Come ti chiam

- Andrea il mio nome, e t

- Mi chiamo Simone, vivo qui da anni, solo, sono conten

Andrea si ricord che Simone era pure il nome di suo fratello Pietro, apostolo come lui, e il pensiero

commosse.

Un assortimento di avanzi di cibo, pezzi di pane raffermo, carni, verdure, croste di formaggio e una mez

bottiglia di vino coron quella singolare unione di due disereda

Eppure Andrea si sentiva content

Terminato il pasto Simone cav da una tasca dell'unto pastrano una pipa, consumata dall'uso e in condizio

pietose, la mostr all'ospite che a malapena riusc a decifrare le parole "Bruyre Garantie", e diss

- Mi spiace non poterti offrire una boccata con la mia pipa, ma non ho tabacco, il tabacco l'unica cosa c

mi manca sempre eppure lo desidero tan

- Dimmi Simone cosa desidereresti dalla vit

- Andrea, una cosa impossibile il mio desiderio, vorrei che la mia pipa fosse sempre carica, e che non

vuotasse mai, essa la compagna della mia solitudine. Andrea si commosse ancora, era una creatura mol

sensibile.

Rivolse il pensiero al suo Dio, e lentamente con l'indice della mano destra tracci la sua croce, la croce

St. Andrea, sulla fronte del compagn

- Simone, quello che tu desideri l'avrai, la tua pipa sar sempre caric

Simone si chin, con meraviglia e stupore vide che il fornello della pipa era pieno fino all'orlo di un bu

tabacco bruno, forte e profumato, proprio quello che piaceva a lui. Accese a pipa, tir due o tre lung
buffate, e beato soffi il fumo verso il cielo. Si volt per ringraziare Andrea ma il suo compagno non c'e

pi.

Il miracolo aveva avuto inizio, ma la storia non finisce q

Il mendicante Simone era felice; nulla gli mancava dalla vita, per le sue necessit di nutrimento la socie

gli dava la possibilit di trovare sempre nei bidoni dei rifiuti un assortimento di quanto veniva sciupa

dalla civilt dei consum

Per il suo desiderio maggiore: la pipa con un buon tabacco, Andrea era stato di parola, la sua pip

nonostante che oramai la fumasse quasi in continuit, era sempre caric

Passarono cos i mesi, gli anni, si giunse all'inverno 1982, Simone sempre rifugiato sotto l'arcata del s

ponte una sera sent un brivido di freddo, vide avvicinarsi una triste figura in nero che si confondeva c

la nebbia che saliva dalla Senn

- Chi sei tu? - chiese Simon

- E' giunto il tuo momento, preparati Simone, sono la mort

- Lascia che termini questa pipata e sar pront

- Sta bene - disse la morte. - Fa prest

La morte attese cinque, dieci minuti, mezz'ora, un'ora, due ore, ma Simone calmo continuava a emette

volute di fum

- Fa presto Simone, ho gia perso pi di due ore, la mia lista di visite si allunga sempre di p

Si stanc alfine la morte, e delusa dalla inutile attesa s'allontan

Simone continuando beato a fumare sent allora voci lontane che in una lingua a lui sconosciuta dicevan

- Sancte Andreae intercede pro e

Simone ancora l, sotto il ponte di Saint Louis, con la sua inseparabile pipa sempre accesa.

Inizio Pagi

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