Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
LUCIA DI LAMMERMOOR
Dramma tragico in due parti
Prima rappresentazione:
Napoli, Teatro San Carlo, 26 settembre 1835
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte prima (Atto unico)
ENRICO ENRICO
Lucia forse?
E nho ben donde. Il sai:
De miei destini impallid la stella
Intanto Edgardo quel mortal nemico
NORMANNO
Di mia prosapia, dalle sue rovine Lam.
Erge la fronte baldanzosa e ride!
Sola una mano raffermar mi puote ENRICO
Nel vacillante mio poter Lucia Dunque il rivide?
Osa respinger quella mano! Ah! suora
Non m colei! NORMANNO
Ogni alba
RAIMONDO
(in tuono di chi cerca di calmare laltrui collera) ENRICO
Dolente E dove?
Vergin, che geme sullurna recente
Di cara madre, al talamo potria NORMANNO
Volger lo sguardo? Rispettiamo un core In quel viale.
Che tratto dal duol, schivo damore.
1
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte prima (Atto unico)
ENRICO RAIMONDO
Io fremo! (La tua clemenza imploro;
N tu scovristi il seduttor? Tu lo smentisci, o ciel.)
2
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte prima (Atto unico)
3
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte prima (Atto unico)
5
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto primo)
NORMANNO ENRICO
A ragion mi fe spietato
Non temer: la lunga assenza
Quel che tarse indegno affetto
Del tuo nemico, i fogli
Ma si taccia del passato
Da noi rapiti, e la bugiarda nuova
Tuo fratello io sono ancor.
Chegli saccese daltra amma, in core
Spenta lira nel mio petto
Di Lucia spegneranno il cieco amore.
Spegni tu linsano amor.
ENRICO
LUCIA
Ella savanza! Il simulato foglio
La pietade tarda omai!
Porgimi, ed esci sulla via che tragge
Il mio n di gi sappressa.
Alla citt regina
ENRICO LUCIA
(iracondo) Ebbene?
Nol potevi
ENRICO
LUCIA Giunge il tuo sposo.
Enrico!
LUCIA
ENRICO Un brivido
Mi corse per le vene!
Or basti.
7
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto primo)
LUCIA LUCIA
Oh ciel!.. E me consigli?
ENRICO RAIMONDO
(ritornando a Lucia, e con accento rapido, ma ener- Di piegarti al destino.
gico)
Se tradirmi tu potrai, LUCIA
La mia sorte gi compita E il giuramento?
Tu minvoli onore, e vita;
Tu la scure appresti a me RAIMONDO
Ne tuoi sogni mi vedrai Tu pur vaneggi! I nuziali voti
Ombra irata e minacciosa! Che il ministro di Dio non benedice
Quella scure sanguinosa N il ciel, n il mondo riconosce.
Star sempre innanzi a te!
LUCIA
LUCIA
Ah! cede
(volgendo al cielo gli occhi gon di lagrime) Persuasa la mente
Tu che vedi il pianto mio Ma sordo alla ragion resiste il core.
Tu che leggi in questo core,
Se respinto il mio dolore RAIMONDO
Come in terra in ciel non . Vincerlo forza.
Tu mi togli, eterno Iddio,
Questa vita disperata LUCIA
Io son tanto sventurata, Oh, sventurato amore!
Che la morte un ben per me!
RAIMONDO
(Enrico parte affrettatamente. Lucia si abbandona
su duna seggiola, ove resta qualche momento in Deh, cedi, o pi sciagure
silenzio) Ti sovrastano infelice
Per le tenere mie cure,
[N 7 Scena ed Aria] Per lestinta genitrice
Il periglio dun fratello
Scena III Ti commova; e cangi il cor
O la madre nellavello
Lucia, vedendo giungere Raimondo, gli sorge
fremer per te dorror.
allincontro ansiosissima.).
LUCIA LUCIA
Ebben? Taci taci: tu vincesti
Non son tanto snaturata.
RAIMONDO
Di tua speranza
RAIMONDO
Lultimo raggio tramont! Credei Oh qual gioia in me tu desti!
Al tuo sospetto, che il fratel chiudesse Oh qual nube hai disgombrata!
Tutte le strade, onde sul Franco suolo, Al ben de tuoi qual vittima
Alluomo che amar giurasti Offri Lucia, te stessa;
Non giungesser tue nuove: io stesso un foglio E tanto sacrizio
8
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto primo)
9
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto primo)
ENRICO Scena VI
(accostandosi ad un tavolino su cui il contratto Edgardo, alcuni servi, e detti.
nuziale, e troncando le parole ad Arturo)
EDGARDO
Omai si compia il rito.
(Con voce e atteggiamento terribili. Egli ravvolto
(ad Arturo) in gran mantello da viaggio, un cappello con lala
tirata gi, rende pi fosche le di lui sembianze
Tappressa. estenuate dal dolore.)
ARTURO Edgardo!
(avvicinandosi ad Enrico che sottoscrive il contratto,
egli vi appone la sua rma. Intanto Raimondo, ed
GLI ALTRI
Alisa conducono la tremebonda Lucia verso il tavo- Edgardo!
lino.)
LUCIA
Oh dolce invito!
Oh fulmine!
LUCIA (cade tramortita)
(Io vado al sacrizio!)
GLI ALTRI
RAIMONDO Oh terror!
(Reggi buon Dio lafitta.)
(Lo scompiglio universale. Alisa solleva Lucia e
ENRICO ladagia su una seggiola.)
(piano a Lucia, e scagliandole furtive, e tremende ENRICO
occhiate) (Chi trattiene il mio furore,
(Non esitar.) E la man che al brando corse?
Della misera in favore
LUCIA Nel mio petto un grido sorse!
il mio sangue! io lho tradita!
(Me misera!)
Ella sta fra morte e vita!
(piena di spavento, e quasi fuor di se medesima, Ah! che spegnere non posso
segna latto) I rimorsi del mio cor!)
10
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto primo)
12
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto secondo)
ENRICO EDGARDO
S. (con altera impazienza)
Da me che brami?
EDGARDO
Fra queste mura ENRICO
Osi offrirti al mio cospetto!
Ascoltami:
Onde punir loffesa,
De miei la spada vindice
13
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto secondo)
Scena III
EDGARDO
Dalle sale contigue si ascolta la musica di liete
So che al paterno cenere
danze. Il fondo della scena ingombro di paggi ed
Giurai strapparti il core.
abitanti di Lammermoor del castello. Sopraggiun-
gono molti gruppi di Dame e Cavalieri sfavillanti di
ENRICO
gioia, si uniscono in crocchio e cantano il seguente
Tu!
CORO
EDGARDO Dimmenso giubilo
(con nobile disdegno) Sinnalzi un grido:
Corra di Scozia
Quando?
Di lido in lido;
E avverta i perdi
ENRICO Nostri nemici,
Al primo sorgere Che pi terribili,
Del mattutino albore. Che pi felici
Ne rende laura
EDGARDO Dalto favor;
Ove? Che a noi sorridono
Le stelle ancor.
ENRICO
[N 13 Gran scena e Cori]
Fra lurne gelide
Dei Ravenswood.
Scena IV
EDGARDO Raimondo, e detti.
Verr.
RAIMONDO
ENRICO (trafelato, ed avanzandosi a passi vacillanti)
Ivi a restar preparati. Cessi ahi cessi quel contento
EDGARDO CORO
Ivi tuccider. Sei cosparso di pallor!
Ciel! Che rechi?
A2
O sole pi rapido a sorger tappresta RAIMONDO
Ti cinga di sangue ghirlanda funesta Un ero evento!
Cos tu rischiara lorribile gara
Dun odio mortale, dun cieco furor. CORO
Far di nostralme atroce governo Tu ne agghiacci di terror!
Gridando vendetta, lo spirto dAverno
(luragano al colmo)
RAIMONDO
(accenna con mano che tutti lo circondino, e
Del tuono che mugge del nembo che rugge dopo avere alquanto rinfrancato il respiro)
Pi lira tremenda, che marde nel cor. Dalle stanze ove Lucia
Trassi gi col suo consorte,
(Enrico parte: Edgardo si ritira)
Un lamento un grido usca
Come duom vicino a morte!
14
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto secondo)
Scena V Scena VI
Lucia, Alisa e detti. Enrico, Normanno e detti.
(Lucia in succinta e bianca veste: ha le chiome
ENRICO
scarmigliate, ed il suo volto, coperto da uno squal-
lore di morte, la rende simile ad uno spettro, anzich (accorrendo)
ad una creatura vivente. Il di lei sguardo impietrito, Ditemi:
i moti convulsi, e no un sorriso malaugurato mani- Vera latroce scena?
festano non solo una spaventevole demenza, ma ben
anco i segni di una vita, che gi volge al suo ter- RAIMONDO
mine.)
Vera, pur troppo!
CORO
(Oh giusto cielo! ENRICO
Par dalla tomba uscita!) Ah! perda!
Ne avrai condegna pena
LUCIA
(scagliandosi contro Lucia)
Il dolce suono
Mi colp di sua voce! Ah! quella voce CORO
M qui nel cor discesa!
Tarresta
Edgardo! Io ti son resa:
Fuggita io son da tuoi nemici Un gelo
RAIMONDO
Mi serpeggia nel sen! trema ogni bra!
Oh ciel! Non vedi
15
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto secondo)
RAIMONDO (parte)
Tremare, o barbaro, RAIMONDO
Tu dei per la sua vita.
(a Normanno)
LUCIA Delator! gioisci
Non mi guardar s ero Dellopra tua.
Segnai quel foglio vero
Nellira sua terribile NORMANNO
Calpesta, oh Dio! lanello! Che parli?
Mi maledice! Ah! vittima
Fui dun crudel fratello, RAIMONDO
Ma ognor tamai lo giuro
S, dellincendio che divampa e strugge
Edgardo, e tamo ancor.
Questa casa infelice hai tu destata
Chi mi nomasti? Arturo!
La primiera favilla.
Ah! non fuggir Perdono
NORMANNO
GLI ALTRI
Io non credei
Qual notte di terror!
RAIMONDO
LUCIA
Tu del versato sangue, empio! tu sei
Presso alla tomba io sono
La ria cagion! Quel sangue
Odi una prece ancor.
Al ciel taccusa, e gi la man suprema
Spargi damaro pianto
Segna la tua sentenza Or vanne, e trema.
Il mio terrestre velo,
Mentre lass nel cielo (Egli segue Lucia: Normanno esce per lopposto
Io pregher per te lato.)
Al giunger tuo soltanto
Fia bello il ciel per me!
16
Donizetti: Lucia di Lammermoor - Parte seconda (Atto secondo)
[N 15 Aria Finale] EDGARDO
Parte esterna del castello di Wolferag con porta (esterrefatto)
praticabile. Si scorge un appartamento illuminato. Lucia diceste!
Tombe dei Ravenswood. notte.
CORO
Scena VII S la misera sen muore
Edgardo Fur le nozze a lei funeste
Di ragion la trasse amore
EDGARDO Savvicina allore estreme,
Tombe degli avi miei, lultimo avanzo E te chiede per te geme
Duna stirpe infelice
Deh! raccogliete voi. Cess dellira EDGARDO
Il breve foco sul nemico acciaro Ah! Lucia! Lucia!
Abbandonar mi vo. Per me la vita
orrendo peso! luniverso intero (si ode lo squillo lungo, e monotono della campana
un deserto per me senza Lucia! de moribondi)
Di liete faci tuttavia
Splende il castello! Ah! scarsa CORO
Fu la notte al tripudio! Ingrata donna! Rimbomba
Mentrio mi struggo in disperato pianto, Gi la squilla in suon di morte!
Tu ridi, esulti accanto
Al felice consorte! EDGARDO
Tu delle gioie in seno, io della morte!
Ahi! quel suono al cor mi piomba!
Fra poco a me ricovero
decisa la mia sorte!
dar negletto avello
Rivederla ancor voglio
Una pietosa lagrima
Rivederla e poscia
Non scorrer su quello!
Fin degli estinti, ahi misero! (incamminandosi)
Manca il conforto a me!
Tu pur, tu pur dimentica CORO
Quel marmo dispregiato: (trattenendolo)
Mai non passarvi, o barbara,
Del tuo consorte a lato Oh Dio!
Rispetta almen le ceneri Qual trasporto sconsigliato!
Di chi moria per te. Ah desisti ah! riedi in te
EDGARDO RAIMONDO
(scuotendosi) Forsennato!
Tu che a Dio spiegasti lali,
CORO
O bellalma innamorata,
Ti rivolgi a me placata Che facesti!
Teco ascenda il tuo fedel.
Ah se lira dei mortali RAIMONDO, CORO
Fece a noi s lunga guerra, Quale orror!
Se divisi fummo in terra,
Ne congiunga il Nume in ciel. CORO
Ahi tremendo! ahi crudo fato!
(trae rapidamente un pugnale e se lo immerge nel
cuore)
RAIMONDO
Io ti seguo (Prostrandosi, ed alzando le mani al cielo: tutti lo
imitano: Edgardo spira.)
Dio, perdona un tanto error.
FINE DELLOPERA
18