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Il romanzo dellIo

nella letteratura giapponese


Il termine moderno si riferisce ad una categoria tipicamente occidentale che non si presta bene allo
stesso modo nel descrivere altre realt letterarie al di fuori della propria, cos il dibattito sulla
letteratura moderna giapponese stato molto travagliato, cos come lo stata la sua rivoluzione
culturale. La caratterizzazione del periodo Meiji sta nellimprovviso impatto con il mondo e le
tradizioni delloccidente, costretti dalla furia delle navi nere nel 1868 ad aprirsi allo scambio con
le nazioni europee ed americane, introducendo in quarantanni secoli di storia occidentale in un
ambiente, quello del Giappone, che fino ad allora aveva conosciuto solo il proprio pensiero
autoctono e linfluenza dei suoi vicini pi prossimi: la Corea e la Cina. Secondo Kat Shichi la
capacit del Giappone di mutuare con la propria visione indigena, elementi di Weltanschauung
straniera (che fosse la Cina nel V secolo, lEuropa nel XVI o gli USA nel XIX) si sempre
caratterizzato nel prendere solo ci che ha valore nella sua applicazione pratica da unaltra societ,
mentre tutto il resto veniva scartato. Pertanto il Giappone non ha ripercorso lo stesso sviluppo che
ha condotto lEuropa dal medioevo alla modernit nel giro di tre decenn, bens ha introdotto
direttamente il meglio che dalloccidente poteva prendere, e si visto catapultato da una situazione
che era rimasta quasi totalmente immutata per diversi secoli ad unaltra totalmente nuova.
Tra le numerose conseguenze di questo sconvolgimento c anche quella della nascita del romanzo
moderno. Tuttavia il termine moderno come anche quello di romanzo non sono adatti a
descrivere levoluzione della forma letteraria nel Giappone Meiji. La parola romanzo ben si
applica a ci che descrive in occidente, ma non pu essere utilizzata per tradurre concetti di
narrativa giapponese come i monogatari o gli shsetsu che sarebbe pi opportuno lasciare in
originale. Secondo Radtke mentre il romanzo occidentale predilige il principio di causalit la
narrativa giapponese procede per princip associativi, pertanto il termine romanzo giapponese
da considerarsi improprio. Ciononostante si dibattuto molto in Giappone, con lintroduzione della
cultura occidentale, se fosse il caso di riformare anche la narrativa. Nel saggio Shsetsu shinzui di
Tsubouchi Shy si sostiene che il romanzo sia una forma darte il cui scopo quello di ritrarre la
natura umana basandosi su materiale realistico. Questa opinione era un chiaro distacco dai canoni
tradizionali come il Gesaku ed stata vista da molti critici come linizio della nascita del romanzo
moderno in Giappone. Questa prospettiva prendeva le distanze dal passato e adottava come modello
standard il modello occidentale. Cos facendo i romanzi del periodo Meiji venivano valutati in base
alla capacit di adattamento e approssimazione a quel modello. Secondo Tsubouchi il romanziere
devessere una figura esterna e distaccata della quale non si deve percepire la presenza, capace di
esprimere la profondit delle emozioni umane senza contaminarle della sua opinione. In questo
senso Tsubouchi fa come Flaubert paragonando il romanziere a Dio. Mentre il gesaku faceva
affidamento prevalentemente sul dialogo, ora il narratore doveva avere un ruolo centrale (ma una
presenza sottile).
Tuttavia il processo di rinnegamento del passato non ha successo e si passa in breve tempo ad
unaffermazione del romanzo dellio, un tipo di narrazione incentrata sul soggetto (shishsetsu) che
si pone in netta antitesi con le innovazioni del romanzo moderno. Forse non stato possibile per
gli scrittori giapponesi seguire la lezione delloccidente a causa di una differente base, una diversa
epistemologia, che ha portato allo sviluppo di un genere tutto particolare. La narrazione in terza
persona oltretutto aliena alla lingua giapponese, pertanto stato molto pi semplice introiettare la
narrazione, da oggettiva a soggettiva. Secondo Miyoshi Masao la forma indigena del romanzo
giapponese si ritrova nello shishsetsu che eredita differenti tradizioni autoctone (monogatari,
nikki, waka, renga...) e le unisce con il naturalismo appreso dalloccidente.
Nel saggio del 1988 Nihon kindai bungaku no kigen di Karatami Kjin la letteratura Meiji viene
reinterpretata prendendo le distanze dal concetto di modernit, e viene introdotta la nozione tent
(inversione) atta a porre le distanze con le categorie classiche della letteratura. Anche Natsume
Sseki nel suo saggio Bungakuron (1906) aveva detto che era inaccettabile lidea di uno sviluppo
universale dei generi letterari come se fossero frutto di una teleologia arbitraria, ed infatti i suoi
romanzi si caratterizzano per lo shaseibun (stile che copia la vita), e a differenza dei suoi
contemporanei scrittori di novel / noberu rifiuta luso del tempo passato e si d allo hininj
(asentimentalismo, asetticismo) contrapposto allenfatica esaltazione del sentimento romantico
(ninj) come alla sua negazione naturalistica (funinj).
Con il romanzo dellIo si traspone per iscritto quel grande ideale dellimmaginario collettivo che
la capacit del nuovo uomo borghese del Giappone di costruire la propria fortuna con le sue stesse
mani. Larchetipo di questo individuo il Robinson Crusoe, allegoria delluomo moderno, e tra
laltro stato uno dei primi romanzi ad essere tradotti in giapponese. Secondo Nakamura Mitsuo
per, il romanzo dellIo non sarebbe che una distorsione del canone romanzesco. Il passaggio dalla
sfera pubblica a quella psicologica-privata si visto anche in politica, quando la rivoluzione Meiji
ha dapprima presentato le prospettive per lo sviluppo di un individuo come soggetto etico, morale,
politico e sociale secondo i princip egualitari del Jiy minken und ai quali molti intellettuali Meiji
avevano aderito con partecipazione attiva, per poi disilludere il popolo con una politica repressiva
costringendo chiunque a ripiegare sulla sfera privata. Anche la letteratura, adeguandosi, passa
dallessere concepita come mezzo di utilit sociale ad arma per rinnegare la societ stessa. Il
principio, fino ad allora valido, che gli interessi pubblici e privati dovessero coincidere viene
rinnegato e tutti i valori vengono sovvertiti e rinnovati.
Tra i romanzi meglio rappresentativi vi sono tre in particolare, interconnessi tra di loro. Nel
romanzo Seinen di Mori gai vi erano ritratti sotto falso nome gli scrittori Natsume Sseki e
Masamune Hakuch, autori rispettivamente di Sanshir e Idzuko he. Tutti e tre hanno come
protagonisti degli adolescenti colti che si rapportano alla stimolante vita del Giappone di inizio
secolo. Pur descrivendo tutti e tre la maturazione di un giovane, appartengono a tre diverse tipologie
individuabili da un critico:

Plots
Sanshir maturazione, carattere
Seinen pensiero, educazione
Idzuko he pensiero, disillusione

Secondo Friedman il plot della disillusione pu essere adattato a Idzuko he dal momento che il
protagonista perde i suoi ideali assieme alla simpatia del lettore, dirigendosi verso loblio.
Il Bildungsroman in Giappone una influenza occidentale. LEuropa piombata nellera della
tecnica attribuiva alla giovent unimportanza simbolica. Per Goethe la giovent era la parte pi
significativa dellesistenza. Questo tipo di romanzo, con un soggetto clto, clto nel momento della
propria maturazione, viene definito Kyy shsetsu riferito per, secondo la critica, pi allo
sviluppo intellettuale dei protagonisti.
Tsuji Kunio e Koshio Takashi proposero la definizione di hatten shsetsu ma noi preferiamo la
definizione data da It Shintar : Keisei shsetsu.
Nelle prime fasi, lo sviluppo fu affrettato e superficiale e si limitava semplicemente ad imitare i
modelli stranieri. A tal proposito definiamo Kanzenna shakaijin quei personaggi che dalla vita
infantile passano senza interruzione allet adulta.
Pi avanti si inizi a prendere a modello ladolescente universitario (shosei) che viene dalla
provincia e piomba a Tky o sogna ardentemente di recarvisi.
Questo modello rimane pressoch invariato a partire da T sei Shosei Katagi (1886) di Tsubouchi
Shy fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Sia in Sanshir che in Seinen la tecnica narrativa consiste in svolgersi su due piani del rapido
dipanarsi dellintreccio e dellestensione del contenuto attraverso digressioni. In Sanshir il
personaggio di Hirota si fa portavoce delle idee esposte nel saggio Watakushi no kojinshugi (1914).
La rivoluzione dei valori di cui parla Hirota incarnata dalla bella Mineko, giovane orfana che ha
ereditato un discreto patrimonio. Sseki la defin come una unconscious hypocrite. La giovane
pecca di spregiudicato egoismo e si fa beffa dei sentimenti degli uomini che lei stessa seduce salvo
alla fine optare per un matrimonio convenzionale.
Sasaki Yojir, compagno universitario del protagonista, totalmente infatuato della modernit, il
che lo rende spregiudicato e assoggettato ai suoi impulsi senza mai fermarsi a riflettere. Sanshir
rimane incapace di esprimere una sua opinione per molto tempo, limitandosi a fare lo spettatore
degli eventi. Qualche anno dopo gai si ispirer allopera di Sseki con Seinen. Il protagonista,
Koizumi Junichi si presenta fin da subito come una personalit complessa. Rispetto a Sanshir
descritto in modo pi accattivante, meglio vestito e con un pi studiato accento di Tky che non
permette di identificarlo come semplice provinciale. A differenza di Sanshir decide di non farsi
giudare totalmente da un unico personaggio (Hirota) preferendo piuttosto assorbire quanto pi
possibile dal mondo letterario dellepoca. Sseki senza dubbio rappresentato dallo scrittore Hirata
Fuseki che in una conferenza alla quale assiste Junichi pronunzia una severa critica alla
modernizzazione culturale del Giappone. Tuttavia anche Junichi come Sanshir rimarr in
difficolt di fronte a cotanta libert mentale. Secondo J. Thomas Rimer nellarco di pochi mesi
Junichi passa da una posizione di narcisismo passivo ad una di piena consapevolezza di s. Sono
numerosi i rimandi tra Sanshir e Seinen. In genere lopera di gai apparsa come meglio
sviluppata di quella di Sseki. In entrambe le opere vi sono dei topos comuni come lalternanza di
moto e quiete.
Sanshir riesce a trovare conforto dal disagio della frenetica metropoli nella tranquillit degli spaz
verdi allinterno del campus. Mentre Junichi si accorge che il suo aspetto paragonato a quello del
saggio e pacato mura Snosuke corrisponde a quello di un trentenne agiato privo di un valido
modello al quale ispirarsi. Per Sanshir lo spazio verde rimane una sorta di mistico luogo appartato
in cui pu dare libero sfogo allimmaginazione. La strada urbana al contrario percepita come
opposta alla purezza rurale e dunque emblema della metropoli. Sia nellopera di Sseki che di gai
la passeggiata diventa lespediente ideale per la conversazione tra adolescenti (cf. Tonio Krger,
1903, Thomas Mann e Ritratto dellartista da giovane, 1916, Joyce). Un ruolo simile al giardino
verr assunto dalla rappresentazione della stanza privata che per entrambi i protagonisti il luogo
dellelaborazione e riflessione ed elaborazione ritirandosi dal mondo esterno, come accade anche ne
Le petit Pierre di Antole France o in Delitto e castigo di Dostoevskij. Opposto a questo tipo di
personaggi tutto sommato positivi verso la vita sono i giovani superflui (nella definizione di
Turgenev) incapaci di azioni o sogni verso il proprio futuro come il personaggio di Utsumi Bunz in
Ukigumo di Futabatei Shinmei riconosciuto dalla critica come il primo romanzo moderno del
Giappone. Bunz condivide questo suo malessere accompagnato da una schiacciante sensazione che
gli impedisce di riconoscersi nei valori del mondo che lo circonda. A differenza dei personaggi visti
prima, questi hanno appena abbandonato la condizione di studenti ma non hanno ancora raggiunto
un ruolo ben definito nella societ. Si trovano nel momento finale della loro adolescenza,
consapevoli di un futuro che fa paura e per il quale non sono pronti o abbastanza adulti, talvolta
roseo dal punto di vista affettivo ed economico ma intellettualmente angusto. Il protagonista di
Idzuko he incarn perfettamente tali sentimenti agli occhi dei contemporanei.
Tale giovane protagonista Suganuma Kenji termina una carriera scolastica poco brillante e consegue
un diploma in letteratura inglese ma decide di svolgere una precaria attivit di giornalista che non
offre particolare ottimismo riguardo al futuro. Inaridisce la sua convinzione di avere una vocazione
letteraria e la sua amicizia con il professor Katsurada, intellettuale quarantenne, non gli di alcuno
stimolo. Tutto ci fa s che il protagonista si incupisca sempre pi di umore costruendosi una
maschera per nascondere la perdita della sua spensieratezza. Lautodistruzione di Kenji potrebbe
permettere di classificare il romanzo nel plot di disillusione.
Oltre alla caratterizzazione psicologica il lavoro di Hakuch si caratterizza per la presenza di
personaggi come il padre, la madre e le due sorelle minori del protagonista. La famiglia qui
interagisce quotidianamente con la vita di Kenji mentre in Sanshir e Seinen si limitava ad inviare
lettere e denaro dal paese natale. Le componenti femminili della famiglia di Kenji risultano in
qualche modo opprimenti: la madre ossessionata dal timore che il figlio si possa ammalare.
Lunica donna da cui Kenji pare essere attratto la moglie del professor Katsurada, la quale per si
vedr rispondere in malo modo quando mostrer di condividere le preoccupazioni della madre per
la sua depressione. Kenji anche disgustato dagli esempi di vita di chi lo circonda e sembra voler
essere senza alcuna possibilit di redenzione.
Il confronto con il mondo femminile e linterrogarsi sulle proprie capacit sono i punti centrali della
vita di un adolescente. Seinen rappresenta in questo un punto di raccordo tra linnocenza di
Sanshir e la spregiudicata considerazione del sesso di Kenji. Tra tutti Sanshir appare il pi
ingenuo nel rapporto con laltro sesso. La scena della locanda che verr copiata in Seinen da
Junichi ad Hakone, e la sua dichiarazione damore a Mineko si mostrer abbastanza vaga. E se da
un lato il suo unico modello femminile sembra rappresentato dalla madre mentre tutto il resto dato
alla speranza, dallaltro anche il pi spregiudicato Yojir ed il cinico professor Hirota non possono
fare a meno di affidarsi alla letteratura per la loro conoscenza sul mondo femminile.
Ibsen riscosse un grande successo in Giappone ed il prototipo delle sue eroine verr riconosciuto
come lespressione pi completa dellanimo della donna moderna, ci vero in Seinen come per
altre opere. Nonostante talvolta Sanshir si fermi a riflettere sulle sensazioni che gli suscita
lamicizia con Yoshiko lenigmatica Mineko la donna che lo attira di pi, e questo sebbene sia
percepita dal protagonista come una minaccia per la sua calma interiore a causa della sua
inafferrabilit. Fa la sua conoscenza dopo averla vista la prima volta presso lo stagno delluniversit
e ne rimane affascinato: come la vedova Sakai di Seinen, la giovane ha occhi sensuali e magnetici e
mostra una totale padronanza di s, ed il suo sguardo gli ricorda alcuni quadri di Greuze in cui le
donne mostravano unespressione voluttuosa. Il ricorso alla cultura occidentale per esprimere gli
aspetti innovativi dellera moderna tipico degli autori di questo periodo. Cos per descrivere
unimmagine assai diversa dalliconografia tradizionale giapponese si prende in prestito la
concezione della volutt, con un prestito grottesco reso foneticamente come vorapuchuasu
(voluptuous) assimilandone latteggiamento a quello delle donne ritratte da Jean Baptiste Greuze.
Una raffinata citazione dellarte occidentale insomma, che tradisce un voler rinnegare la propria
millenaria tradizione perch considerata inferiore.
In ogni caso Sanshir manca totalmente delle risorse necessarie ad affascinare una figura femminile
come Mineko, e per tutto il corso della storia se ne rimarr in disparte, ricavando notizie sulla sua
vita solo dai dettagli trapelati dalle conversazioni altrui, ma anche gli altri personaggi subiscono
lindiscutibile fascino della giovane, e rimangono attoniti nel sapere che ha accettato un matrimonio
combinato secondo le tradizioni.
Come in Sanshir anche in Seinen vari personaggi femminili interagiranno con il giovane
protagonista (Junichi) e come prevedibile vi sia la donna tradizionale, rappresentata da
Nakazawa Oyuki, che quella spontanea e innocente rappresentata da Ochara come la sensuale e
voluttuosa geisha. Dinnanzi a cotanta rappresentanza femminile, il protagonista rivolge la sua
attenzione piuttosto verso la sofisticata vedova Sakai, emblema della donna moderna dai duri
atteggiamenti. Mentre Sanshir del tutto impreparato allapproccio con laltro sesso, lattrazione
di Junichi verso Sakai pare almeno consapevole. Tuttavia Junichi confesser al suo amico mura
che non ha aspettative riguardo allamore e non lo considera nemmeno come la pienezza della vita
umana, e le idee di mura non sono altrettanto accondiscendenti verso lamore e in specie la donna,
concepita solo nel binomio prostituta o madre casalinga.
Nel capitolo 15 del romanzo si riporta una pagina del diario di Junichi dove si confessa un sensuale
incontro avvenuto con Sakai ma una pagina del diario strappata e si conclude con le osservazioni
di Junichi nel ritenere quella donna come un pericolo. Nei giorni seguenti la seguir in una localit
termale per scoprirla in compagnia di un uomo, il che gli provocher una profonda delusione, la
quale per presto si trasforma in una nuova consapevolezza destinata a svoltare la sua esistenza per
prendere in mano le redini della sua vita. Seinen accenna brevemente anche alla tematica
dellomosessualit, confessata da mura, che per un attimo diviene consapevole di tali latenti
embrioni quando rimane ammaliato dallo sguardo di Junichi.
Per quanto riguarda Kenji, il protagonista di Idzuko he, sembra essere molto pi avanti di Sanshir e
Junichi. Il cinico protagonista forse non ha mai sperimentato un innamoramento adolescenziale, ma
certo non estraneo al piacere fisico, e gi nellincipit lo vediamo di ritorno da una delle sue
impegnative serate tra donne e sak. Vive da tempo nella capitale, pertanto ci viene risparmiato il
senso di inadeguatezza sperimentato da altri personaggi pi provinciali. un uomo che sembra
moralmente ineccepibile eppure ha perso interesse per il sesso, e non c piacere proibito che riesca
ad interessarlo davvero. Sembra pervaso da una noia costante, o per dirlo con le parole di Hakuch:
non faceva che lottare contro il tempo, momento per momento salvo meravigliarsi di quanti anni
trascorsi a far nulla quando infine si volta dietro per guardare il passato. Kenji ritiene le donne
nullaltro che un pezzo di carne e allamico Minoura confesser di ritenere gli esseri umani dei
parassiti. Lunica donna da cui subir un minimo di fascino la moglie del professor Katsurada,
percependo che ella un essere deluso dalla vita come lui e che aveva vissuto fino ad allora con
un marito distante e autosufficiente. Condivide con lei una profonda solitudine, e ricever dalla
stessa preziosi consigli per il futuro, come quello di abbandonare tutto ed andare allestero per
ricostruirsi una vita. Lattrazione sembra reciproca e confermata da uno scambio di battute e
confidenze dei propri sentimenti pi intimi, ma nulla viene chiarito ai fini della storia. La storia si
conclude invece con lennesima delusione damore e solo una soluzione di ripiego, quella di
rifugiarsi dalla signora Katsurada, che non d appigli riguardo al suo futuro sentimentale. Dallaltro
lato lamico Oda decide di dare in moglie la sorella di Otsuru proprio a Minoura, seguendo il
consiglio di Kenji che lo aveva indicato come un buon partito, eppure non sembrer gioire della
notizia quanto piuttosto un senso di stizza e fallimento.

Principali opere e autori riassunti

Natsume Sseki Sanshir

Lautore una figura intellettuale di spicco del periodo Meiji che si interessato della crisi
dellindividuo di fronte al processo di occidentalizzazione. Il romanzo stato pubblicato a puntate
dal settembre al dicembre 1908. La posizione generale del racconto quella di critica
anticonformista nei confronti della modernizzazione, intendendo cogliere le ambiguit di questo
periodo insieme alle sue problematiche cruciali. Sanshir diventato un personaggio simbolico
dellera Meiji come delle sue contraddizioni. Lopera si apre col protagonista che sta sul treno che
lo porter dal suo paese, definito come posto dei selvaggi, fino a Tky. Il protagonista educato
alla vecchia maniera e per questo fa molta fatica allinizio ad adattarsi alla nuova realt. Si trova
costretto durante una sosta a Nagoya a trascorrere la notte con una donna misteriosa per poi fare la
conoscenza col professor Hirota, uomo cinico e dissacratorio, che ritrover a Tky. Il mondo della
capitale sembra troppo frenetico per Sanshir che abituato alla tranquillit contadina.
La vicenda narrata si svolge nellarco di pochi mesi e ruota intorno al protagonista e ai pochi
personaggi con cui viene in contatto allinterno delluniversit: il professor Hirota, lo studioso
Nonomiya che passa la maggior parte del tempo in laboratorio, Yojir giovane spregiudicato e le
donne Mineko e Yoshiko che risulteranno enigmatiche per il protagonista simboleggiando la donna
moderna emancipata in contrasto con la figura presente e materna del vecchio Giappone. I mondi
che Sanshir si trover a vivere sono quelli del tranquillo, ma sonnolento vecchio Giappone da dove
era fuggito (ma dove avrebbe sempre potuto far ritorno), il mondo moderno delluniversit che
distaccato dalla realt, ed infine il mondo che la proiezione dei suoi desider che splendente e
luminoso come la primavera, fatto di luce elettrica, posate dargento, grida, gioia e risate. Nel suo
tentativo di elaborare una soluzione Sanshir giunge ad una sintesi, mediocre a suo giudizio, di far
trasferire alla capitale la madre, sposare una bella ragazza e dedicarsi allo studio. Pur non sapendo
se riuscir a raggiungere questi obiettivi il racconto non lascia dubb sulla sua delusione amorosa:
Mineko ha un atteggiamento ambiguo sia nei suoi che nei confronti di Nonomiya, al punto che la
critica lha definita Es war (ipocrita inconscia) ed infatti si lascia presagire ladulterio che seguir al
suo matrimonio convenzionale, che sar trattato dallautore in Sore kara (1909).
Questo romanzo anticipa gli argomenti che saranno poi trattati nel saggio dello stesso autore Il mio
individualismo (Watakushi no kojinshugi, 1914) dove esprime limportanza della ricerca di una
propria identit individuale (alla faccia dellimpermanenza buddhista), di una propria strada o
personalit che si deve realizzare senza imitare gli altri e senza essere oppressi da modelli
precostituiti. Un cosiddetto individualismo etico. Come per il protagonista di Kokoro (il pi
famoso romanzo di Sseki) anche per Sanshir il prezzo da pagare per la realizzazione di s la
solitudine, in quanto i rapporti umani sono destinati allincomunicabilit, come gli stessi personaggi
del romanzo dimostrano. Lopera sembra condividere alcune caratteristiche del Bildungsroman ma
la vicenda di Sanshir non si conclude secondo il modello classico in quanto la risoluzione della
crisi adolescenziale rimane incerta.

Mori gai Loca selvatica

In questo romanzo si narra la contorta storia damore tra Okada (protagonista) e Otama dal punto di
vista di un narratore sconosciuto amico del protagonista. Il narratore ed Okada sono entrambi
studenti di medicina a Tky e sono amanti di un certo tipo di narrativa cinese, il che gli permette di
stringere amicizia.
Lambientazione poco ampia e quasi tutte le vicende si svolgono ne quartiere di Hong nei pressi
del campus delluniversit (luoghi in cui visse anche lautore). Otama vive da mantenuta grazie ad
un usuraio e Okada inizia ad interessarsi a lei, dapprima notando la casa, e poi la stessa Otama che
era solita affacciarsi. Spesso si salutano ma non vanno mai oltre eccetto un episodio in cui Okada
salva uno dei due bengalini di Otama uccidendo un serpente.
Numerosi altri elementi prendono spazio nel romanzo, il quale procede in maniera molto lenta e
pesante nonostante non sia un testo particolarmente lungo. Met dei capitoli viene dedicata a
descrivere Suez, lusuraio che mantiene Otama (che poi si scopre essere anche la sua amante). Il
tutto accompagnato da descrizioni legate allambientazione.
Verso la fine del romanzo, vi una scena in cui Okada insieme ad un gruppo di studenti passa di
fronte alla casa di Otama, la quale sembra decisa a salutarlo come si deve stavolta, ma Okada la
ignora senza un motivo preciso, o forse intimidito dalla presenza dei compagni. Il tutto si
conclude quando Okada uccide per sbaglio unoca tirando un sasso in uno stagno, il che lo porta a
pentirsi di aver perso la sua occasione con Otama.
gai era medico e conosceva abbastanza bene la letteratura cinese. Il personaggio di Okada
rispecchia in parte il suo autore che intraprende un viaggio similmente alla migrazione delle oche
selvatiche (lautore si formato in Germania specializzato nei campi scientifico e umanistico) ma
che alla fine prova nostalgie per le sue radici.

Shimazaki Tson La promessa infranta

Romanzo pubblicato nel 1906 e considerato il primo esempio di naturalismo giapponese


(shizenshugi) insieme a Futon (1907) di Tayama Katai. Il romanzo affronta il tema della
disuguaglianza sociale che devono subire gli eta o fuoricasta, discriminati per praticare professioni
come il becchino, il boia o il macellaio. Dal 1871 un editto abol le discriminazioni nei confronti
degli eta ma queste continuarono a perpetrarsi anche negli anni seguenti: pur essendo diventati
shinheimin (nuove persone comuni) erano ancora considerati geneticamente impuri.
Il protagonista Segawa Ushimatsu un giovane insegnante eta che si conquistato una rispettabile
posizione celando la sua condizione. Il nucleo del romanzo la promessa che gli fece fare il padre
di non rivelare mai le sue origini per evitarne le conseguenze. In una scena iniziale Ushimatsu
assiste allespulsione di un collega dalla sua abitazione in affitto dopo essere stato identificato come
eta bench fosse malato ed in grado di pagare laffitto. Il resto delle scene procedono senza nesso di
causalit o necessit e alternano svolte improvvise a incontri fortuiti che rendono Ushimatsu sempre
pi esitante. Alla fine sotto le continue pressioni di una serie di personaggi meschini che minacciano
di rivelarne lorigine Ushimatsu si tradisce da solo liberandosi dalla schiavit e permettendosi di
ricevere un invito da un altro amico eta per fuggire in Texas dove si ricostruiranno una nuova vita.
Il romanzo sviluppa parallelamente anche la storia di una ragazza violentata da un monaco figlia di
un padre inetto e alcolizzato e collega di Ushimatsu che lo raggiunger infine in Texas. Nonostante
sia stata considerata da molti come lopera che segnava il punto di rottura con il passato stata
anche contestata per via della caratterizzazione del protagonista. Esso infatti ritratto come se fosse
una figura abietta e passiva, incapace di affrontare il peso delle proprie responsabilit se non
attraverso la fuga. tuttavia importante sottolineare che questi atteggiamenti descrivevano la realt
contemporanea allautore. La soluzione del deus ex machina che conduce Ushimatsu verso la
salvezza rappresentata dagli USA pu sembrare banale e scontata eppure lunica soluzione
possibile a causa dellestrema discriminazione delle minoranze. La problematica personale viene
cos affrontata in chiave strettamente personale ed introspettiva, che si traduce in un percorso
iniziatico verso la libert spirituale, dapprima solo interiorizzata. In questo contesto sono chiare le
influenze di opere come Confessioni di Rousseau e Delitto e castigo di Dostoevskij. Il tema centrale
dunque riguarda principalmente il processo attraverso il quale il protagonista deve prendere
coscienza di s stesso e delle sue potenzialit in un paese che, contraddittoriamente allaspetto della
modernizzazione, resta incapace di affiancare al progresso economico unaltrettanta evoluzione
della mentalit.

Ishihara Shintar Tay no kisetsu

Tatsuya uno studente di college che si trova a soffrire emotivamente di un suo interiore tormento
personale; una volta era un tipo allegro ed espansivo, ma ora sembra posseduto senza tregua da una
qualche sorta di rancore che non gli lascia pi vivere serenamente i suoi rapporti con gli altri. Si
sapr in seguito che il problema dato dalla provenienza popolare della famiglia del padre e dalla
povert in cui stato costretto a vivere per tutti gli anni dellinfanzia.
Col tempo riuscito a fare amicizia col ragazzo pi benestante che frequenta la sua stessa scuola,
aperto e semplice, solare e fiducioso, il tipico bravo ragazzo che Tatsuya cercher in tutti i modi e
maniere possibili di distruggere, facendogli dispetti di ogni tipo (il primo dei quali sar strisciargli
la carrozzeria dellauto nuova). Superficialmente continua a fingere dessere un amico sincero.
Conoscer poi una giovane musicista e pianista di talento, Eiko, la quale a seguito dellincidente
stradale occorsogli anni prima si trova costretta chiusa in casa; anche lei di famiglia benestante, non
va daccordo con la madre che non comprende ed anzi disdegna il suo talento di compositrice.
Mentre la giovane ragazza appoggiandosi a Tatsuya prover a liberarsi dalloppressivo ambiente
familiare in cui stata fino ad allora rinchiusa, questultimo comincer suo malgrado a ritrovare un
poco della serenit perduta grazie al rapporto umano sincero venutosi ad instaurare con lei.

Mishima Yukio Colori proibiti (Kinjiki)

un romanzo in due parti pubblicato tra il 1951 e il 1953 di Yukio Mishima, celebre scrittore
giapponese di met 900. uno dei suoi pi grandi capolavori, grazie alla delicatezza della sua
forma e alla profondit nellanalisi psicologica dei personaggi.
Il nome Kinjiki del titolo allude eufemisticamente allomosessualit: il termine che significa
proibito, in questo caso significa amore erotico, ma pu anche voler dire colore. La parola
Kinjiki sta ad indicare anche quei colori che a persone di rango della corte imperiale stato proibito
dindossare. La storia descrive il matrimonio menzognero tra un uomo gay e una giovane donna.
Il romanzo narra la storia di Yuichi, un giovane bellissimo, adorato sia dalle donne che dagli
uomini, talmente consapevole della bellezza che emana da s e del potere che essa gli conferisce, da
vivere una vita dedicata allinganno e al puro piacere di far del male a chi lo ama, compresa la
povera Yasuko, la quale finisce anche per diventare la sua infelice e costantemente tradita moglie.
Di questo suo carattere approfitta il vecchio Shunshuke, il quale, a sua volta egli stesso affascinato
dallo splendido Yuichi, strumentalizza il ragazzo affinch seduca e faccia soffrire tutte quelle donne
che, in passato, lo hanno deriso e umiliato per la sua bruttezza. La stessa Yasuko, cui tocca la pena
peggiore, ovvero quella di sposare ed avere un figlio dal glaciale (nonch omosessuale) Yuichi,
infatti, in passato aveva lasciato proprio Shunshuke, con cui stava per interesse, per il bel Narciso.
Yuichi per tutto il romanzo appare essere una persona fredda, superficiale e senza cuore, cui
interessa soltanto consumare i propri rapporti puramente carnali con un numero sempre maggiore di
uomini di bellaspetto, ma senza nutrire alcun tipo di sentimento nemmeno per i suoi compagni
maschili. Lungo il corso del romanzo, anchegli per scopre pian piano di avere un cuore.

Murakami Ry Blu quasi trasparente

Si tratta del romanzo desordio dellautore pubblicato nel 1976 e di notevole successo da un lato
come di pesanti critiche dallaltro a causa di scene di violenza e sesso molto esplicite. Rappresenta
lingresso in Giappone di una nuova narrativa urbana ispirata alle sottoculture giovanili dai
linguaggi internazionali e massmediatici, prodotta da scrittori non legati ai circoli letterari
tradizionali.
La trama parla delle vicende quotidiane di un gruppo di giovani soldati sbandati nei pressi della
base militare statunitense a Tky agli inizi degli anni settanta. Il protagonista il giovane Ry che
vive un po con Lily, la sua amante prostituta, e un po con una compagnia di giovani fricchettoni il
tutto allinsegna degli immancabili sesso, droga e rockn roll giornalieri e tra atrocit, collassi,
violenze sessuali, droghe che portano a forti allucinazioni nel corso di festini psichedelici
accompagnati da orge multietniche con i soldati afroamericani la storia prosegue alternandosi a
mattine confuse, silenziose e indolenti. Lentamente il legame con Lily come con il gruppo di
amici drogati si affievolisce a causa della mancanza di motivazioni valide e corroso dalla spirale
di sesso sempre pi violenta che consegue al turbinio allucinatorio. Il romanzo si conclude con
lennesimo tentativo mattutino di riprendersi da una notte distruttiva, con la tenue speranza di
avvicinarsi prima o poi alla gentilezza ovattata ispiratagli da un frammento di vetro blu quasi
trasparente in cui si riflette lalba. Una scena tuttaltro che poetica.
Il ciclo autodistruttivo in cui si sono rinchiusi i personaggi riflette la cosiddetta americanizzazione
ambivalente e conflittuale che riflette la generale prevaricazione politica e militare della
superpotenza sul Giappone. I soprusi sessuali ai quali i giapponesi si sottomettono da parte dei
militari statunitensi riflette la definizione dellautore dei bambini corrotti dagli statunitensi a
rappresentare le nuove generazioni.

Murakami Haruki Norwegian wood

Romanzo di Haruki Murakami del 1987, espressamente basato sul racconto Hotaru (La lucciola) di
cinque anni prima. In Italia stato pubblicato anche col titolo Tokyo Blues. Murakami definisce
Noruwei no mori un romanzo damore molto personale e lo dedica ai suoi amici che sono morti
e a quelli che restano.
Il romanzo un lungo flashback, narrato in prima persona dal protagonista Watanabe Tru. Su un
aereo atterrato ad Amburgo, al suono di Norwegian Wood dei Beatles, Watanabe ricorda con
precisione un fatto avvenuto diciassette anni prima e che ha segnato la sua giovinezza: lincontro
con Naoko, la fidanzata di Kizuki, il suo unico amico, morto suicida pochi mesi prima.
Il ricordo di Naoko sar lo spunto per ripercorrere i difficili anni delluniversit, la vita in collegio,
lamicizia con Nagasawa, ragazzo spregiudicato e controverso, lamore impossibile per la stessa
Naoko, poi ricoverata in un istituto psichiatrico, e quello per Midori, compagna di corso
alluniversit con una vita provata da lutti familiari.
Come sottolineato dai tumulti nelle universit, che forniscono un riferimento temporale, la vicenda
ambientata alla fine degli anni sessanta, tra il 1968 e il 1970. Watanabe, che rimarr estraneo alle
occupazioni delle universit e ai propositi rivoluzionari, affronta un percorso di dolore e crescita
personale, che lo porter alla consapevolezza che la morte non lantitesi della vita, bens una sua
parte intrinseca.

e Kenzabur Il figlio dellimperatore: Sebuntn Seiji shnen shisu

Nel 1994 il Premio Nobel per la Letteratura viene assegnato a Kenzabur e, che con forza
poetica crea un mondo immaginario in cui vita e mito si condensano per formare uno sconcertante
ritratto dellattuale condizione umana. Nel 1961 pubblic su rivista i due racconti Seventeen e
Morte di un giovane militante, che gli valsero minacce dai gruppi fascisti, la censura delleditore
della rivista che li aveva pubblicati, e le critiche della sinistra per non aver reagito alla censura.
Il figlio dellImperatore si compone di due parti autonome: Seventeen e Morte di un giovane
militante, pubblicate per la prima volta in patria nel 1961 sulla rivista di letteratura Bungakukai, a
distanza di un mese luna dallaltra. Colpevole di aver caricato allinverosimile il reazionarismo del
giovane fascista protagonista dei due racconti, e ricevette pesanti minacce dai gruppi fascisti, cos
come pure leditore di Bungakukai, tanto che questultimo fu costretto a bloccare la distribuzione
della rivista e a pubblicare una lettera di scuse formali. Lo scrittore venne peraltro aspramente
criticato anche dalla sinistra per non aver reagito alla censura: Morte di un giovane militante rimane
tuttora mai ripubblicato in Giappone.
I due racconti si ispirano alla storia vera di Yamaguchi Otoya, il diciassettenne che il 12 ottobre
1960 accoltell a morte in diretta televisiva Inejiro Asanuma, capo del Partito Socialista
Giapponese, durante un pubblico dibattito in occasione delle elezioni parlamentari. Il giovane non
viene mai chiamato per nome: e omette appositamente qualsiasi riferimento a nomi, luoghi e date.
Il clima quello teso degli anni 57-60, momento di rinegoziazione dei delicati rapporti politici tra
lesercito di difesa statunitense, ancora stanziato sul territorio giapponese, e il potere imperiale.
Narrati in prima persona dal protagonista, Seventeen e Morte di un giovane militante rappresentano
la formazione personale e politica di un giovane studente che, da iniziali e precarie posizioni
progressive, abbraccia di getto lideologia fascista dopo essere stato frastornato dalla pomposa
retorica di un comizio. I racconti offrono un ritratto quasi caricaturale del fanatismo di cui il
ragazzo cade presto preda, in un delirio di onnipotenza dal sapore pi religioso che politico volto a
omaggiare la figura dellImperatore. Dopo aver compiuto lopera della sua vita, un gesto senza
alcuna conseguenza politica ma roboante, estremo, emblematico, il ragazzo si impiccher nella cella
del riformatorio in cui stato rinchiuso. Non potr ricorrere allo harakiri, il tipico suicidio rituale,
ma vergher sulla parete Sette vite per il mio paese. Lunga vita a Sua Maest Imperiale,
lImperatore! Parole e reazioni del protagonista potrebbero forse sembrare grottesche, se non
fossimo un popolo vissuto per pi di ventanni sotto il giogo del fascismo. Senza dubbio familiare
risulter lultranazionalismo, che nel protagonista culto dellImperatore in quanto divinit pi che
esaltazione della nazione e della cultura giapponese. Il machismo estremo, onanista, che talvolta
sfiora quasi il narcisismo tanto il compiacimento del proprio corpo; quasi mai leccitazione fisica
si traduce nellurgenza di un rapporto sessuale con un altro essere umano, trovando piuttosto sfogo
nellautocompiacimento, nellatto violento, o nella sua contemplazione. Lapprezzamento della
modernit, della velocit dei trasporti. Quel senso quasi fisico della disciplina. Il culto della
giovinezza. La valorizzazione del lavoro fisico. E naturalmente la violenza, politica, familiare,
efferata, protetta e giustificata dalla divisa che come unarmatura nasconde lintrinseca debolezza
psicologica e morale: con la divisa, il seventeen non pi un debole adolescente, pu essere uguale
agli altri, o meglio, pu essere qualcosa di pi degli altri; la violenza trova il suo tramite nelle mani
nude, simbolo del culto del corpo, o nelle armi tradizionali, simbolo dellidentit e della storia del
suo paese.

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