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International Review of Scientific Synthesis ISSN 2282-2119
Vol. 125 Section 3 Article 02 December 23rd, 2013
hdl:11167/0125302

La Metafisica Integrale e le Sue Possibilit di Realizzazione


Effettiva Sopravviventi in Alcune Tradizioni Spirituali
Iniziatiche Orientali nellOpera di Ren Gunon
Diego Costantino

Abstract:

La realizzazione metafisica integrale iniziatica e la netta distinzione fra gli ambiti iniziatico
(spirituale esoterico), mistico-religioso (spirituale exoterico) e magico-occultistico (psichico);
la netta differenza fra ambito spirituale e ambito psichico (1 pp.2-14). La Tradizione Sacra e
i riti tradizionali come reale veicolo di autentiche forze spirituali (forze trascendentali); la
necessit del ricollegamento iniziatico rituale regolare e limpossibilit dellauto-iniziazione
(2 pp.14-28). Linsegnamento iniziatico tradizionale e la vera nozione tradizionale di lite
spirituale e intellettuale (3 pp.28-33). La necessit del Maestro Iniziatore: veri e falsi maestri
spirituali e contraffazione psichica della spiritualit (4 pp.33-48). Le possibilit iniziatiche
dellOriente tradizionale; la conversione iniziatica come trasformazione interiore (5 pp.48-
53). Sintesi e non sincretismo fra le diverse tradizioni spirituali (6 pp.54-56). La legittima
libera scelta di una qualsivoglia tradizione spirituale (purch ortodossa e regolare) per ragioni
iniziatiche; la nozione iniziatica di universalit spirituale (7 pp.57-73). La dipendenza di
tutte le tradizioni spirituali regolari (esoteriche ed exoteriche) dalla Tradizione Primordiale;
tradizioni complete e incomplete; necessit delle differenti tradizioni e carattere
antimetafisico e antitradizionale dellesclusivismo exoterico (8 pp.73-85). Bibliografia
completa di Ren Gunon in lingua italiana suddivisa per ordine tematico (pp.86-87).

Diego Costantino,
Via Galilei 1/a, 54100 Massa (MS) Italy
E-mail: diego.costantino@virgilio.it

1
La Metafisica Integrale e le Sue Possibilit di Realizzazione
Effettiva Sopravviventi in Alcune Tradizioni Spirituali
Iniziatiche Orientali nellOpera di Ren Gunon
Diego Costantino

1. La realizzazione metafisica integrale iniziatica e la netta distinzione fra gli ambiti


iniziatico (spirituale esoterico), mistico-religioso (spirituale exoterico) e magico-
occultistico (psichico). Le ben differenti concezioni e realizzazioni rispettivamente
iniziatica (esoterica) e mistica (exoterica) dellUnione con lAssoluto.

Secondo la metafisica tradizionale esposta dallesoterista e matematico francese Ren


Gunon (Blois 1886 Il Cairo 1951), tutte le autentiche rivelazioni-tradizioni-scienze sacre
del mondo, dOriente e dOccidente, sin dalla remota antichit, sono forme, adattamenti e
rivestimenti di ununica e perpetua sacra Saggezza-Rivelazione-Tradizione Primordiale, dori-
gine trascendente e da lunghi millenni non pi accessibile direttamente e nella sua integralit
alla stragrande maggioranza dellumanit (in ci consistendo la caduta dellumanit rispetto
ad una sua primordiale condizione dilluminazione spirituale, come narrato in vari antichi miti
tradizionali orientali e occidentali), ma custodita da pochi uomini pienamente realizzati nella
conoscenza-coscienza metafisica pura e totale, nella scienza iniziatica trascendentale
dellUnione metafisica con lAssoluto Totale (comprendente insieme lEssere, che include
laspetto personale del Divino, e il Sovra-Essere o Non-Essere Metafisico ossia laspetto
impersonale cio sovra-personale del Divino, oltre lo stesso Essere), che fa tuttuno con
la realizzazione del S Metafisico ossia dello Stato di Coscienza Incondizionato, realizzazione
altres chiamata Liberazione (da tutti gli stati condizionati, fossero anche i pi paradisiaci)
secondo la terminologia ind della dottrina Vednta, fondata sulle Upanihad, testi metafisici
costituenti la parte superiore delle antichissime Sacre Scritture misteriosofiche dei Veda.1
Secondo questa scienza metafisica, di cui si trova lequivalente nellaspetto esoterico (nel
senso di interiore e iniziatico) di tutte le sacre dottrine tradizionali custodite nei millenni dalle
varie lite spirituali dei popoli ma integralmente sopravvissuta solo in alcune tradizioni
orientali, rileva e puntualizza Gunon, non in quanto uomo che luomo pu raggiungere la
conoscenza metafisica, ma solo per il fatto che questessere, che umano in uno dei suoi
aspetti, al tempo stesso altro e pi che un essere umano,2 dal momento che lindividualit
umana allo stesso tempo molto pi e molto meno di quello che gli Occidentali di solito
credono che sia: molto di pi, perch essi ne conoscono quasi soltanto la modalit corporea,
che uninfima parte delle sue possibilit; ma anche molto meno, perch questa indivi-
dualit, lungi dal rappresentare realmente lessere totale, non ne che uno stato, fra una
serie indefinita di altri stati, la cui somma ancora nulla rispetto alla personalit [metafisica

1
Su questi temi, cfr. le seguenti opere di Ren Gunon: La Metafisica Orientale, Luni Editrice (contenuto anche
in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore, edizione cui faremo
riferimento per le citazioni che ne riporteremo qui); Luomo e il suo divenire secondo il Vdnta, Adelphi
Edizioni; Il Simbolismo della Croce, Rusconi Editore, Luni Editrice e Adelphi Edizioni; Gli Stati Molteplici
dellEssere, Adelphi Edizioni. Ribadiamo che il Non-Essere Metafisico lAssoluto nel suo aspetto impersonale
oltre lEssere e la Persona Divina e non affatto unassenza di Essere (cfr. le qui citate opere di Gunon).
2
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.148.

2
= il S Assoluto, N.d.R.], che lessere vero,3 lesoterista francese rimarcando la nozione
metafisica tradizionale fondamentale sul fatto che lindividuo rappresenta solo una
manifestazione transitoria e contingente del vero essere; solo uno stato speciale fra una
moltitudine indefinita di altri stati []; e questessere, in s, assolutamente indipendente
da tutte le sue manifestazioni, cos come, usando un paragone che si trova frequentemente
nei testi ind, il sole assolutamente indipendente dalle molteplici immagini nelle quali si
riflette. Tale la distinzione fondamentale fra il S e l io, fra la personalit [metafisica
= il S Assoluto, N.d.R.] e lindividualit.4 Come insegna ancora la dottrina ind vedntica,
solo il S metafisico, trascendente lindividualit umana ed identico allEssere Assoluto, al
Principio-Realt Totale, costituisce lo stato assolutamente incondizionato nel quale tutti gli
altri stati condizionati dellEsistenza-Manifestazione Universale dunque non solo lo stato
umano ma tutti i molteplici stati e relativi mondi non-umani, siano essi superiori (indicati nel
linguaggio metafisico iniziatico come mondi degli Di-Angeli superiori ossia delle pure
intelligenze spirituali archetipiche senza forma n corporea n animica-psichica), intermedi (i
mondi degli Di-Angeli inferiori e i mondi dei Geni, dotati di forma extracorporea
sottile ossia animica-psichica) e inferi (i mondi dei Dmoni, dotati di forma sottile,
animica-psichica) sono contenuti in principio, cio nel Principio Totale, nello Stato
Supremo Assoluto e Incondizionato, scopo ultimo e definitivo della realizzazione metafisica
integrale, nella quale si possono distinguere alcune tappe gerarchicamente ordinate.
Nel descrivere per sommi capi le tappe della realizzazione metafisica, Gunon ha indicato
come inizialmente si debba realizzare il cosiddetto stato primordiale ossia lo sviluppo
dellindividualit umana integrale nelle sue possibilit extracorporee, stato che viene
considerato come quello delluomo vero, e che sfugge gi a certe limitazioni caratteristiche
dello stato ordinario, in particolare alle limitazioni dovute alla condizione temporale, stato
in cui lessere ancora solo un individuo e non ha il possesso effettivo di alcuno stato sovra-
individuale; e tuttavia, da quel momento, egli si liberato del tempo; per lui, lapparente
successione delle cose si tramutata in simultaneit; egli possiede coscientemente una facol-
t sconosciuta all'uomo ordinario, che possiamo chiamare il senso dell'eternit.5 La fase
successiva quella in cui si realizzano gli stati superiori, sopraumani, ossia gli stati sovra-
individuali, ma ancora condizionati, bench le loro condizioni siano del tutto diverse da
quelle dello stato umano e nei quali il mondo delluomo, dove eravamo ancora nello stadio
precedente, interamente e definitivamente superato, e dove lessere, che non pu pi
essere detto umano, ormai uscito dalla corrente delle forme, per usare unespressione
estremo-orientale [= taoista, N.d.R.], e questa fase, a sua volta, pu essere suddivisa, e in
realt essa comporta pi tappe: dal raggiungimento degli stati che, bench informali,
appartengono ancora allesistenza manifestata, fino al grado di universalit dellEssere
puro, stati che, per quanto costituiscano tappe elevate, sono ancora solo relative, e ci
vero anche per a pi elevata di esse, quella che corrisponde al principio di ogni manifesta-
zione, cio allEssere Puro e alla Persona Divina,6 per cui il loro possesso non dunque che
3
Cfr. Ren Gunon, Luomo e il suo divenire secondo il Vdnta, Adelphi Edizioni, cap.2, p.33.
4
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.149.
5
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.155.
6
La metafisica integrale, chiaramente esposta nelle dottrine ind e particolarmente nella dottrina Vednta,
concepisce la Realt come costituita da quattro livelli fondamentali: lEssere Assoluto (il Principio Totale), la
Non-Manifestazione (Non-Essere), lEssere (Essere Puro/Dio) quale principio (tramite la sua polarizzazione in
Spirito Universale e Sostanza Universale) della Manifestazione Universale, la quale esprime la molteplicit dei
mondi e degli esseri manifestati ed sua volta strutturata su un livello triplice: manifestazione spirituale (senza
forma, n incorporea n corporea), manifestazione psichica-animica (dotata di forma sottile ossia incorporea) e
manifestazione materiale (dotata di forma corporea). Su tali temi, cfr. le opere di Gunon citate alla nota 1.

3
un risultato transitorio, che non devessere confuso con lo scopo ultimo della realizzazione
metafisica: al di l dellEssere che situato questo scopo, ed in relazione ad esso tutto il
resto solo accostamento e preparazione.7 Precisa dunque Gunon: Questo scopo supremo
lo stato assolutamente incondizionato, svincolato da ogni limitazione; e, per questo stesso
motivo, esso interamente inesprimibile e tutto ci che se ne pu dire possibile esprimerlo
solo con dei termini in forma negativa: negando i limiti che determinano e definiscono ogni
esistenza nella sua relativit. il raggiungimento di quello stato che la dottrina ind chiama
Liberazione, quando lo si considera in rapporto agli stati condizionati, e Unione,
quando lo si considera in rapporto al Principio supremo. In questo stato incondizionato, tutti
gli altri stati dellessere si ritrovano in principio, ma trasformati, svincolati dalle condizioni
speciali che li determinano in quanto stati particolari. Quello che sussiste tutto ci che ha
una realt positiva, poich qui che ogni cosa ha il suo principio; lessere liberato vera-
mente in possesso della pienezza delle sue possibilit. Sono solo sparite le condizioni limi-
tative, la cui realt interamente negativa, poich esse non rappresentano che privazioni
[]. Di modo che, ben lungi di essere una sorta di annientamento, come credono alcuni
Occidentali, questo stato finale invece lassoluta pienezza, la suprema realt, a confronto
della quale il resto solo illusione. Aggiungiamo ancora che ogni risultato, anche parziale,
ottenuto dallessere nel corso della realizzazione metafisica, lo in maniera definitiva. Per
questessere, un tale risultato costituisce unacquisizione permanente, che niente potr mai
fargli perdere; il lavoro compiuto in questordine, anche se interrotto prima di aver rag-
giunto il termine, fatto una volta per tutte, per il fatto stesso che al di fuori del tempo.8
Il metafisico francese a questo punto sottolinea con forza che necessario fare unosserva-
zione che del tutto essenziale, per evitare gravi errori di interpretazione: tutto ci di cui
abbiamo parlato qui non ha alcun rapporto con fenomeni di alcun genere, pi o meno
straordinari, poich tutto ci che fenomeno di ordine fisico; la metafisica al di l dei
fenomeni, e che gli stati di cui abbiamo parlato non hanno assolutamente niente di
psicologico; e occorre dirlo chiaramente, poich a questo proposito si sono prodotte
talvolta delle singolari confusioni dacch la psicologia, per definizione stessa, pu aver
presa soltanto su degli stati umani, e, cos come la si intende attualmente, essa raggiunge
perfino solo una zona molto ristretta fra le possibilit dellindividuo, le quali si estendono
ben al di l di quanto possono supporre gli specialisti di questa scienza,9 incompara-
bilmente pi lontano [] di quanto gli psicologi non siano in grado di concepire, pur con
tutto quel che si sforzano di includere nel loro subcosciente.10
Ed ecco un aspetto fondamentale della realizzazione metafisica: Occorre insistere sul fatto
che il dominio metafisico interamente al di fuori del mondo fenomenico, poich i moderni,
abitualmente, conoscono e ricercano quasi solo i fenomeni; di questi che si interessano
quasi esclusivamente, come testimonia, daltronde, lo sviluppo che hanno dato alle scienze
sperimentali; e la loro inattitudine metafisica deriva dalla medesima tendenza. Indubbia-
mente, possibile che nel corso del lavoro di realizzazione metafisica si producano certi
fenomeni speciali, ma in modo del tutto accidentale: si tratta allora di un risultato alquanto
spiacevole, poich questo genere di cose possono solo essere dostacolo a chi fosse tentato di
annettervi qualche importanza. Chi si lascia fermare e distogliere dalla propria via, a causa

7
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.157.
8
Cfr. Ren Gunon, op. cit., pp.157-158.
9
Cfr. Ren Gunon, op. cit., pp.159-160.
10
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte II, capitolo
10, p.122.

4
dei fenomeni, e chi soprattutto si abbandona alla ricerca di poteri eccezionali, ha ben
poche possibilit di portare avanti la propria realizzazione oltre il grado al quale giunto al
momento in cui interviene una simile deviazione.11 Tale deviazione distoglie infatti
dallUnione col Principio Totale, col Vero S, imbrigliando chi incappi in una simile infausta
situazione nella molteplicit del mondo psichico, intermediario fra corporeo e spirituale.
La vera via iniziatica (o esoterica) e la connessa realizzazione metafisica nulla hanno infatti
a che fare con lo sviluppo di poteri psichici straordinari che, chiarisce Gunon, sono essen-
zialmente questo: Ci che chiamiamo in tal modo non in fondo che la facolt di produrre
fenomeni pi o meno straordinari, ed infatti la maggioranza delle scuole pseudo-esoteriche
o pseudo-iniziatiche dellOccidente moderno non si propone altro; si tratta di una vera
ossessione per la gran maggioranza dei loro aderenti, che silludono a tal punto sul valore da
attribuirsi a questi poteri da prenderli come il segno di uno sviluppo spirituale ed altres
del suo scopo, mentre [] appartengono unicamente al dominio psichico, che in realt non
ha niente da vedere con lo spirituale, e spesso non sono che un ostacolo allacquisizione di
ogni vera spiritualit.12 I poteri psichici sono, per alcuni individui, qualche cosa di
spontaneo, leffetto di una semplice disposizione naturale che si sviluppa da se stessa;
evidente che, in questo caso, non v affatto da trarne un vanto, come non ci si pu vantare di
unaltra attitudine qualsiasi, poich essi non testimoniano di alcuna realizzazione voluta;
ed altres, colui che li possiede pu non sospettare lesistenza di una tale cosa; se non avesse
mai sentito parlare diniziazione, non gli verrebbe certo in mente di credersi iniziato per
il fatto che vede cose che non vedono tutti, o perch ha talvolta sogni premonitori, o
perch gli capita di guarire un malato con semplice contatto, e senza che egli stesso sappia
come ci avvenga. Ma v anche il caso per cui simili poteri sono artificialmente acquisiti
o sviluppati, come risultato di certi allenamenti speciali; si tratta allora di qualche cosa di
pi pericoloso, poich raramente ci non provoca un certo squilibrio.13
La ricerca di poteri psichici, ribadisce il metafisico francese, tipica degli ambienti pseudo-
iniziatici ossia pseudo-esoterici o pseudo-metafisici che dir si voglia: soprattutto in tali
ambienti che si parla a casaccio diniziazione, identificandola pi o meno con lacquisi-
zione di questi troppo famosi poteri; non dunque da stupirsi se certi spiriti deboli o certi
ignoranti si lascino in qualche modo affascinare da simili pretese.14 La sola scusa a tutte
queste illusioni che nessuno di coloro che le provocano e le mantengono in se stessi o negli
altri ha la minima nozione di che cosa sia la vera iniziazione; ma evidentemente ci non ne
attenua affatto il pericolo, sia in riguardo ai turbamenti psichici ed anche fisiologici che sono
labituale accompagnamento di queste specie di cose, sia in riguardo alle conseguenze pi
differite, ma anche molto pi gravi, di uno sviluppo disordinato di possibilit inferiori che
[] va direttamente allinverso della spiritualit. particolarmente importante notare che i
poteri di cui si tratta possono benissimo coesistere al fianco della ignoranza dottrinale pi
completa, come non che troppo facile constatarlo in riguardo alla maggioranza dei chia-
roveggenti e dei guaritori; basterebbe soltanto tale esempio per provare sufficientemente
che essi non hanno il minimo rapporto con liniziazione, il cui scopo non pu essere che pura
conoscenza [metafisica, N.d.R.]. Ci dimostra contemporaneamente come lottenimento dei

11
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.160.
12
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.21 (dal titolo Dei
Pretesi Poteri Psichici), p.197.
13
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.198-199.
14
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.199.

5
poteri sia sprovvisto di qualsiasi interesse vero, poich il possessore di essi non per tal
fatto pi avanzato nella realizzazione del proprio essere, realizzazione che una cosa sola
con la conoscenza effettiva stessa; tali poteri non rappresentano che acquisizioni del tutto
contingenti e transitorie, esattamente paragonabili allo sviluppo corporeo, che almeno non
presenta gli stessi pericoli.15 La pura conoscenza quella metafisica, oltre ogni fenomeno.
Occorre, pertanto, che chiunque sia veramente interessato alla realizzazione spirituale
metafisica iniziatica si disinteressi totalmente alla ricerca di poteri e fenomeni straordinari:
Comunque, questo disinteresse totale in riguardo ai fenomeni non meno strettamente
necessario per chiunque, trovandosi fornito di facolt del genere, voglia, malgrado ci,
intraprendere una realizzazione dordine spirituale; per chi non ne fornito naturalmente,
lungi dallo sforzarsi per ottenerle, deve invece stimare che questo fatto per lui un vantaggio
molto apprezzabile, in vista di questa stessa realizzazione, nel senso che avr cos minori
ostacoli da evitare; []. Insomma, la parola stessa poteri, quando usata in tal modo, ha
il grave torto devocare lidea di una superiorit che queste cose non comportano
minimamente; se la si pu tuttavia accettare, non pu essere che come semplice sinonimo di
facolt, che del resto etimologicamente ha un senso quasi identico; sono in vero possibilit
dellessere, ma possibilit che nulla hanno di trascendente, poich sono interamente
nellordine individuale, e queste, anche in tale ordine, sono lungi dallessere le pi elevate e
le pi degne dinteresse. Il voler accordar loro un qualsiasi valore iniziatico, non fosse che a
titolo semplicemente ausiliario e preparatorio, sarebbe proprio lopposto della verit.16
Oltre la nullit iniziatica dello sviluppo dei poteri psichici e fenomeni connessi, e oltre il
grave pericolo che possono rappresentare per lequilibrio mentale e fisiologico, essi
conducono quasi inevitabilmente ad una vera e propria deviazione dalla vera realizzazione
spirituale metafisica, come rimarca Gunon: Dopo aver dimostrato quale poco interesse
presentano in realt i pretesi poteri psichici, e lassenza di ogni rapporto fra il loro
sviluppo ed una realizzazione dordine spirituale o iniziatico, dobbiamo ancora [] insistere
sul fatto che, in vista di una tale realizzazione, essi non sono soltanto indifferenti ed inutili,
ma anche veramente nocivi nella maggior parte dei casi. In effetti, costituiscono una
distrazione nel senso rigidamente etimologico della parola: luomo che si lascia assorbire
dalle molteplici attivit del mondo corporeo mai arriver a centrare la sua coscienza sulle
realt superiori, n per conseguenza a sviluppare in se stesso le possibilit corrispondenti a
tali realt; a maggior ragione sar parimenti per colui che si smarrir e si disperder
nella molteplicit, incomparabilmente pi vasta e pi svariata, del mondo psichico con le sue
indefinite modalit, e, salvo circostanze eccezionali, molto probabile che mai perverr a
liberarsene, soprattutto se, per colmo di sventura, egli si fa sul valore di queste cose illusioni
che almeno lesercizio delle attivit corporee non comporta. Perci chiunque abbia la
volont ben ferma di seguire una via iniziatica, non soltanto non deve mai cercare
dacquisire o di sviluppare questi troppo famosi poteri, ma deve invece, anche se avviene
che essi gli si presentino spontaneamente e in modo del tutto accidentale, evitarli spietata-
mente come ostacoli capaci di sviarlo dallo scopo unico cui tende. Non perch si debba
vedere necessariamente in tali cose, come alcuni potrebbero crederlo con molta facilit,
tentazioni o astuzie diaboliche, nel senso letterale; ma vi tuttavia qualche cosa di ci,
in quanto il mondo della manifestazione individuale, sia nellordine psichico che nellordine
corporeo, e forse anzi ancora pi nel primo che nel secondo, sembra in qualche modo
sforzarsi con ogni mezzo per trattenere colui che mira a sfuggirgli; si tratta dunque come
di una reazione di forze avverse, che pu daltronde, come molte difficolt di un altro ordine,

15
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.200.
16
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.202-203.

6
non essere dovuta che ad una specie di ostilit incosciente dellambiente. Beninteso, poich
luomo non pu isolarsi da questo ambiente n pu rendersene interamente indipendente
finch non pervenuto allo scopo, o almeno alla tappa che segna laffrancamento dalle
condizioni dello stato individuale umano, non affatto da escludersi che queste manifesta-
zioni siano in pari tempo risultati naturalissimi, quantunque puramente accidentali, del
lavoro interiore cui egli si dedica, e le cui ripercussioni esteriori prendono a volta le forme
pi inattese, che sorpassano di molto tutto ci che potrebbero immaginare coloro che non
hanno avuto occasione di rendersene conto da loro stessi.17
Il vero realizzato in senso metafisico, affrancato dalle attrazioni fenomeniche, libero da
tutti i pericoli di deviazione psichica rappresentati dai poteri: evidente che i pericoli di cui
abbiamo parlato non esistono pi per colui che pervenuto ad un certo grado di
realizzazione iniziatica; e si pu anzi dire che costui possegga implicitamente tutti i poteri
senza doverli sviluppare specialmente in un modo qualsiasi, per il fatto stesso che egli
domina dallalto le forze del mondo psichico; ma, in generale, egli non li esercita, poich
per lui non possono pi avere alcun interesse. Daltronde, in analoga maniera, colui che
conosce certe scienze tradizionali, nella loro essenza profonda, si disinteressa anche
interamente delle loro applicazioni e non ne fa alcun uso; la conoscenza pura gli basta, ed
veramente la sola cosa interessante, tutto il resto non essendo che semplici contingenze.
Daltronde, ogni manifestazione di queste cose in qualche modo necessariamente una
discesa, anche se essa in vero non che apparente e non pu contaminare realmente
lessere stesso; non bisogna dimenticare in effetti che il non-manifestato superiore al
manifestato, e che per conseguenza il fatto di dimorare in questa non-manifestazione sar,
se cos si pu dire, lespressione pi adeguata dello stato che lessere ha realizzato
interiormente; si tratta di ci che alcuni traducono simbolicamente dicendo che la notte
preferibile al giorno, ed anche ci che rappresenta la figura della tartaruga ritirata nella
sua squamma. Se capita altres che un tale essere manifesti certi poteri, non sar, come gi
abbiamo indicato, che in casi del tutto eccezionali, e per ragioni particolari che sfuggono
necessariamente agli apprezzamenti del mondo esteriore, ragioni totalmente differenti, bene
inteso, da quelle che pu avere lordinario produttore di fenomeni; a parte questi casi, il
suo solo modo dazione ci che la tradizione estremo-orientale [= taoista, N.d.R.] designa
come lattivit non-agente, che daltronde, precisamente per il suo carattere di non-
manifestazione, la pienezza stessa dellattivit. Ricorderemo anche, a tal proposito, la
perfetta insignificanza dei fenomeni in se stessi, poich pu capitare che fenomeni del tutto
consimili esteriormente procedano da cause completamente differenti e che altres non sono
dello stesso ordine; per tal motivo facilmente comprensibile che lessere, in possesso di un
alto grado spirituale, se deve provocare occasionalmente un qualsiasi fenomeno, non agir
nello stesso modo di colui che ne ha acquisito la facolt in seguito ad allenamenti psichici,
e la sua azione si eserciter secondo altre modalit; il paragone fra teurgia e magia,
che sarebbe fuori luogo intraprendere qui, provocherebbe anche rilievi consimili. Questa
verit dovrebbe daltronde essere riconosciuta senza difficolt anche da coloro che si
attengono al solo dominio exoterico, poich, se numerosi casi di levitazione o di
bilocazione possono ad esempio essere rilevati nella storia dei santi, se ne trovano
certamente altrettanti in quella degli stregoni; le apparenze (vale adire precisamente i
fenomeni come, tali, in senso proprio ed etimologico) sono in vero esattamente le stesse
negli uni e negli altri, ma nessuno concluder che anche le cause debbano essere le
medesime. Dal punto di vista semplicemente teologico, di due fatti somiglianti in tutti i punti,
luno pu essere considerato un miracolo, mentre laltro non lo sar, e, per discernerli,
bisogner necessariamente ricorrere a segni di un altro ordine, indipendenti dai fatti stessi;

17
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.22 (dal titolo Il Rigetto dei Poteri), pp.204-205.

7
potremmo dire, ponendoci naturalmente da un altro punto di vista, che un fatto sar un
miracolo se dovuto allazione di una influenza spirituale, e non lo sar se dovuto soltanto ad
una influenza psichica.18 Conclude quindi il metafisico francese: Per concludere in poche
parole, diremo che liniziazione non pu affatto avere per scopo lacquisizione di poteri,
che, al pari del mondo stesso su cui si esercitano, non appartengono in definitiva che al
dominio della grande illusione; non si tratta, per luomo in via di sviluppo spirituale, di
attaccarvisi ancora pi fortemente con nuovi legami, ma invece di pervenire a liberarsene
interamente; e questa liberazione non pu essere ottenuta che per la pura conoscenza
[metafisica, N.d.R.], a condizione, sintende, che essa non resti semplicemente teorica, ma
possa invece divenire pienamente effettiva, poich in ci soltanto consiste la realizzazione
stessa dellessere a tutti i suoi gradi.19
Secondo ogni dottrina metafisicamente completa, solo nellUnione e Identit Metafisica
totali col Principio Supremo, Incondizionato e Assoluto, che il Vero S Trascendente, aldil
non solo di ogni fenomeno, sia esso naturale, preternaturale e soprannaturale, oltre ogni
fenomenologia psichica, magica e anche mistica, oltre lintera manifestazione universale
(linsieme di tutti i mondi ed esseri visibili e invisibili) e finanche oltre lo stesso Essere che ne
il principio, vi la completa realizzazione metafisica e la Liberazione vera e definitiva da
tutti gli stati condizionati e quindi dalle cicliche nascite e morti trasmigratorie in essi causanti
illusione e sofferenza.20 Solo nel supremo stato coscienziale incondizionato di Unione-Identit
Metafisica col Principio Totale Assoluto, col Vero S Metafisico, e di Liberazione dai cicli
trasmigratori, si ottiene lImmortalit Metafisica, da intendere in un senso del tutto differente
rispetto alla comune nozione del termine immortalit, sia essa teologico-religiosa e mistica
(la religione ed il connesso misticismo non sono affatto in grado di includere la metafisica

18
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.207-209.
19
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.209-210.
20
Riguardo la Liberazione metafisica dai molteplici stati condizionati dellesistenza universale (inclusi i pi
paradisiaci), interessante ricordare, anche se solo di sfuggita trattandosi di un argomento impossibile da
affrontare qui e oltretutto non in tema con questo studio, la precisazione che Gunon ha fatto a proposito di tre
concetti assai distinti ossia reincarnazione, metempsicosi e trasmigrazione, erroneamente identificati lun laltro
dalla maggior parte di coloro che si interessano a tali questioni, il metafisico francese evidenziando il carattere
antimetafisico della teoria della reincarnazione e come essa non sia propria delle originarie antiche dottrine
misteriosofiche orientali e occidentali, invece accettando pienamente la metempsicosi e la trasmigrazione.
Gunon ha infatti considerato la reincarnazione, com volgarmente e superficialmente intesa, ossia, secondo
il senso etimologico del termine, la ripetizione di vite corporee (ossia materiali) da parte dello stesso essere,
come la grossolana interpretazione materializzata, del tutto antimetafisica, delle due antiche dottrine misteriche
tradizionali della metempsicosi (vale a dire il trasferimento di elementi psichici-animici, energetici e di
contenuti mentali da un essere defunto a un essere vivente, il che avviene in differenti modi descritti
simbolicamente nei testi esoterici tradizionali) e della trasmigrazione (cio il passaggio dellessere in una
molteplicit di stati di esistenza, di cui quello umano nella modalit corporea ne costituisce uno particolare e
irripetibile), ci in accordo con la teoria metafisica degli stati molteplici dellessere che non ammette la
ripetizione di un essere nel medesimo stato di esistenza con le medesime modalit (ad es. modalit corporee),
poich ogni idea di ripetizione limita (e quindi nega) lInfinita Possibilit Universale ed pertanto
antimetafisica. Tale interpretazione gunoniana stata pienamente condivisa da non pochi dotti ind suoi
contemporanei (fra i quali Ananda Kentish Coomaraswamy), che hanno considerato la reincarnazione come
una credenza popolare tuttal pi utile ad illustrare in senso simbolico la metempsicosi e la trasmigrazione. Su
tale argomento si vedano i seguenti saggi di Ren Gunon: Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore e Luni
Editrice, parte II, capp.6-8; Il Simbolismo della Croce, Rusconi Editore, Luni Editrice e Adelphi Edizioni,
cap.XV; Gli Stati Molteplici dellEssere, Adelphi Edizioni; Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione
Recensioni, pp.213-214, p.227, pp.256-258, pp.262-264. Una questione totalmente diversa poi la ciclica
incarnazione volontaria di Princpi-Archetipi Trascendenti e dello stesso Principio Supremo allo scopo di
ripristinare nellumanit la sapienza trascendentale integrale, andata corrotta o perduta nel corso delle ere, come
si considera ad esempio nella dottrina ind degli Avatra (in sanscrito letteralmente Discesa Divina), che esula
completamente da quanto sopra considerato e comunque impossibile anche solo da riassumere brevemente qui.

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integrale, sia teorica che realizzativa, ma solo alcuni suoi aspetti parziali concernenti lindivi-
dualit animica e non il S Assoluto) che spiritualista filosofica (la filosofia essendo inoltre
una conoscenza esclusivamente teorica dove nessuna realizzazione metafisica, n parziale n
integrale, in alcun modo possibile), come puntualizza il metafisico francese: Innanzi tutto
ci pu essere un equivoco nelluso della stessa parola immortalit, poich tale termine non
ha per tutti lo stesso significato: quello che gli occidentali chiamano cos non ci che gli
orientali designano con termini che possono sembrare equivalenti, e che talvolta lo sono
esattamente, se ci si attiene al solo punto di vista filologico. Il termine sanscrito amrita, per
esempio, si traduce letteralmente con immortalit, ma [nella dottrina vedntica ind,
N.d.R.] si applica esclusivamente a uno stato superiore a tutti i cambiamenti, giacch lidea
di morte in questo caso estesa a qualsiasi cambiamento. Gli occidentali, invece, hanno
labitudine di chiamare morte soltanto la fine dellesistenza terrena, e del resto non
riescono quasi a concepire gli altri cambiamenti analoghi: sembra infatti che questo mondo
sia per essi la met dellUniverso, mentre per gli orientali ne rappresenta soltanto una
porzione infinitesimale; ci riferiamo naturalmente agli occidentali moderni, poich linflusso
del dualismo cartesiano [che divide la realt in due dimensioni irriducibili: Spirito e Materia,
N.d.R.] ha evidentemente avuto la sua parte in questa ristretta concezione dellUniverso.
tanto pi necessario insistere su queste cose quanto pi esse sono generalmente ignorate
[]. Dal punto di vista della metafisica pura, che poi il punto di vista orientale, non vi
sono in realt due mondi, questo e laltro, correlativi e per cosi dire simmetrici e paralleli:
esiste una serie indefinita e gerarchizzata di mondi, vale a dire di stati di esistenza (e non di
luoghi), nella quale il nostro soltanto un elemento che non ha n maggiore n minore
importanza o valore di qualsiasi altro e si trova semplicemente al posto che deve occupare
nellinsieme, cosi come tutti gli altri. Di conseguenza limmortalit, nel senso che abbiamo
indicato, non pu essere ottenuta nellaltro mondo come pensano gli occidentali, ma
soltanto al di l di tutti i mondi, cio di tutti gli stati condizionati; in particolare, essa fuori
del tempo, dello spazio e di tutte le condizioni analoghe; essendo assolutamente indipendente
dal tempo e da ogni altro possibile modo di durata, limmortalit si identifica con leternit
stessa. Ci non vuol dire che limmortalit quale la concepiscono gli occidentali non abbia
anchessa un significato reale, il quale per del tutto diverso: essa soltanto un
prolungamento indefinito della vita, in condizioni modificate e trasposte, che rimangono
peraltro sempre paragonabili a quelle dellesistenza terrena. Il fatto stesso che si tratti di
vita lo prova a sufficienza, e occorre qui rilevare che lidea di vita proprio una di
quelle da cui gli occidentali si liberano con pi difficolt, anche quando non dimostrino nei
suoi confronti il superstizioso rispetto che caratterizza certi filosofi contemporanei; c da
aggiungere che essi non sfuggono certo con maggior facilit n al tempo n allo spazio, e in
queste condizioni la metafisica impossibile. Limmortalit nel senso occidentale non fuori
del tempo, secondo la sua concezione comune, e, anche secondo una concezione meno
semplicistica, non al di fuori di una certa durata; si tratta di una durata indefinita [=
cio finita ma non misurabile, N,d,R,], che pu essere propriamente chiamata perpetuit
ma non ha alcun rapporto con leternit [= estinzione di ogni durata, N.d.R.], cosi come
lindefinito (il quale procede dal finito per sviluppo) non ne ha con lInfinito [= estinzione di
ogni estensione, N.d.R.]. Questa concezione corrisponde di fatto a un certo ordine di
possibilit; ma la tradizione estremo-orientale [= taoista, N.d.R.], non accettando di
confonderla con quella dellimmortalit, le accorda soltanto il nome di longevit; si tratta
in definitiva soltanto di una estensione di cui sono suscettibili le possibilit di ordine umano.
Possiamo accorgercene facilmente chiedendoci che cosa sia immortale nelluno e nellaltro
caso; nel senso metafisico e orientale la personalit trascendente; nel senso filosofico-
teologico e occidentale lindividualit umana. Non possiamo sviluppare qui la distinzione
essenziale tra personalit e individualit; ma, sapendo anche troppo bene qual la mentalit
di molta gente, ci preme dire espressamente che sarebbe vano cercare unopposizione tra le

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due concezioni di cui parliamo, poich, essendo di ordine totalmente differente, esse non si
escludono n si confondono. NellUniverso vi posto per tutte le possibilit, a condizione di
saper mettere ciascuna di esse al suo vero posto; sfortunatamente, ci non si riscontra nei
sistemi dei filosofi, ma questa una contingenza di cui sarebbe sbagliato preoccuparsi.21
La scienza metafisica iniziatica integrale dellIdentit Suprema con il Principio Assoluto
Totale, col S Metafisico, e la connessa Liberazione (dai cicli trasmigratori nei molteplici
mondi-stati dellEsistenza Universale) comportante lImmortalit Metafisica, costituisce
lautentico esoterismo (nel senso di conoscenza spirituale interiore iniziatica) tradizionale
(propria delle tradizioni sacre viventi regolarmente derivate dalla Tradizione Primordiale) sin
dalla remota antichit, non affatto riducibile quindi alla religione e al connesso misticismo,
rientranti nellambito dellexoterismo (conoscenza spirituale esterna) e che si occupano
invece di conservare (salvare) lindividualit umana nei suoi prolungamenti extra-corporei,
animici, in dimensioni paradisiache, e conducenti (sussistendovi lindividualit animica) alla
Perpetuit (prolungamento indefinito dellindividualit animica) e non allImmortalit
Metafisica (trascendimento-cessazione dello stato individuale umano, inteso dunque nella sua
integralit extracorporea, e di tutti gli altri stati condizionati non-umani), e nella loro realizza-
zione massima ad una unione parziale col Principio peraltro concepito sempre nel suo aspetto
personificato e mai in quello superiore impersonale o sovra-personale che dir si voglia.
Inoltre, lautentico esoterismo tradizionale, la vera scienza iniziatica metafisica, ancor pi
differente e del tutto distante dalloccultismo e dalla magia, limitantisi a manipolare certe
forze sottili psichiche-animiche (quindi incorporee ossia extracorporee) presenti nel cosmo
e nelluomo, soggette peraltro a usi pericolosi e deviati nelle operazioni magico-occultistiche,
dove non agisce nessuna forza spirituale trascendente, n iniziatica-esoterica n religiosa-
exoterica e nulla avendo perci di spirituale, n in senso iniziatico n mistico-religioso, pre-
tese contrarie essendo solo pseudo-iniziazione e pseudo-religione, come pure la religione non
ha alcun carattere iniziatico e pu solo essere un supporto esterno (exoterico) alliniziazione.22
Riguardo la netta differenza fra metafisica integrale iniziatica o esoterismo da un lato, e reli-
gione e misticismo (prolungamento della religione medesima) dallaltro, ecco le stesse parole
chiarificatrici di Gunon: Lesoterismo essenzialmente una cosa diversa dalla religione, e
non la parte interiore di una religione come tale, anche quando prende la sua base ed
il suo punto dappoggio su di essa, come avviene in certe forme tradizionali, per esempio
nellislamismo; e liniziazione non nemmeno una certa religione speciale riferita ad una
minoranza, come ad esempio sembrano immaginare coloro che parlano dei misteri antichi

21
Cfr. Ren Gunon, Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore, Milano 1974, parte II, cap.3 (dal titolo
Immortalit e Sopravvivenza), pp.147-148.
22
Gunon nei suoi scritti ha ben chiarito non solo come lautentico esoterismo metafisico tradizionale (e relativi
riti), cio lambito propriamente iniziatico, sia nettamente distinto dalla religione e dal misticismo (e relativi riti),
che non hanno affatto un carattere iniziatico (cfr. Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli
Melita, pubblicato anche da Luni Editrice col titolo Considerazioni sullIniziazione, capp. 1, 2, 3, 4, 23, 24, e cfr.
anche Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali e Luni Editrice, capp. 8, 14, 16, 19, 26),
ma come sia ancor pi nettamente distinto dalla magia e dalloccultismo, le cui pretese iniziatiche sono del tutto
nulle (cfr. Considerazioni sulla Via iniziatica, capp. 2 e 20; Iniziazione e realizzazione spirituale, cap.5),
differenze che rientrano nella generale netta distinzione fra ambito spirituale e ambito psichico (cfr. Il Regno
della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.35; Considerazioni sulla Via iniziatica, capp. 3, 21, 22;
Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni di Libri, p.166; La Metafisica Orientale, Luni Editrice
e Arktos-Oggero Editore), la quale rende inoltre chiara la totale opposizione fra il tenebroso inconscio-
subconscio psicanalitico e il luminoso superconscio trascendentale (cfr. I misfatti della psicanalisi, in Il Regno
della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.34; Tradizione e inconscio, in Simboli della Scienza
sacra, Adelphi Edizioni, cap.5; Recensioni, Edizioni allInsegna del Veltro, Parma, p.37; Il Teosofismo, storia di
una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, in due volumi, volume secondo, sezione Recensioni di Libri, pp.
334-335, 363-364; Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore, Milano 1974, parte II, cap.10, pp.297-298).

10
qualificandoli religiosi. Non ci possibile sviluppare qui tutte le differenze che separano i
due dominii religioso e iniziatico, poich tali sviluppi ci condurrebbero sicuramente troppo
lontano, ancora pi lontano di quando si trattava del dominio mistico, il quale non che una
parte di quello religioso; ma baster, per quel che presentemente cinteressa, precisare che
la religione considera lessere unicamente nello stato individuale umano e non mira per nulla
a farlo uscire da esso, ma invece di assicurargli le condizioni pi favorevoli in questo stesso
stato [a questo punto, in nota 6, Gunon specifica: Beninteso, qui si tratta dello stato umano
considerato nella sua integralit, compresa lestensione indefinita dei suoi prolungamenti
extra-corporei], mentre liniziazione ha essenzialmente lo scopo di superare le possibilit di
questo stato e di rendere effettivamente possibile il passaggio agli stati superiori, ed anche
infine di condurre lessere oltre ogni stato condizionato.23 Gunon ribadisce ulteriormente:
Quanto alla distinzione fra lexoterismo e lesoterismo, [] si pu anche marcare con mag-
gior chiarezza la sua differenza al contempo per il suo dominio e per il suo scopo: il dominio
dellexoterismo sempre quello della individualit umana (coi suoi prolungamenti indefiniti),
mentre riguardo lesoterismo, al contrario, si tratta essenzialmente di superarla, seppur
prendendola come un punto di partenza e un supporto necessario; lo scopo dellexoterismo
la salvezza (stato ancora individuale), mentre lobiettivo ultimo dellesoterismo la
Liberazione o lIdentit Suprema, vale a dire lo stato assolutamente incondizionato.24
La realizzazione dellIdentit Suprema comportante la Liberazione o Immortalit Metafisica,
diversi modi di indicare lo stesso grado supremo di realizzazione metafisica ossia la realizza-
zione metafisica integrale, dunque al di fuori della portata della religione e del connesso
misticismo. La nettissima distinzione di scopi e realizzazioni spirituali nella metafisica
iniziatica pura e nel misticismo religioso evidente tanto della dottrina metafisica ind
vedntica quanto di tutte le autentiche dottrine metafisiche equivalenti di altre tradizioni.
Gunon ben specifica infatti il senso originario, vero e superiore della parola sanscrita Yoga,
letteralmente Unione e indicante, nella dottrina ind vedntica non-dualista (advaita),
lUnione Metafisica ossia lIdentit Suprema con lAssoluto Totale, oltre lEssere e la Perso-
na Divina, quindi comportante il completo assorbimento del s individuale (lindividualit
animica) nel S Metafisico, e rimarca la sua nettissima differenza rispetto allUnione Mistica:
Cos, quando i mistici parlano di unione con Dio, quel che essi intendono con tale espres-
sione non in alcun modo assimilabile allo Yoga; questa osservazione particolarmente
importante perch taluni potrebbero forse essere tentati di dire: quale finalit pi alta per un
essere dellunione con Dio? Tutto dipende dal senso che si d alla parola unione; i mistici
in realt, come tutti gli exoteristi, si interessano esclusivamente alla salvezza, n pi n meno,
anche se quel che hanno in vista costituisce, se si vuole, una modalit superiore di essa, in
quanto sarebbe inconcepibile che non vi fosse una gerarchia anche fra gli esseri salvati.
Ma poich lunione mistica lascia in ogni caso sussistere lindividualit, non pu trattarsi se
non di ununione del tutto esteriore e relativa, ed pi che evidente che i mistici non hanno
neanche mai concepito la possibilit dellIdentit Suprema; essi si fermano alla visione, e
tutta lestensione dei mondi angelici li separa ancora dalla Liberazione.25

23
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.3, pp.41-42.
(Questo libro pubblicato anche da Luni Editrice col titolo Considerazioni sullIniziazione, con differente
formato e quindi diversa numerazione di pagine).
24
Brano di una lettera di Gunon inviata dal Cairo il 24 luglio 1949 allesoterista italiano Goffredo Pistoni,
riportata nel sito internet in lingua francese Index de luvre de Ren Gunon, sezione Correspondance avec
Goffredo Pistoni, Ren Gunon, non publi, 1949-1950, e nel sito internet in lingua spagnola Symbolos, Revista
internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella sezione Ren Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos
traducidos de Ren Gunon - 19. Cartas a Goffredo Pistoni.
25
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.8,
pp.87-88. (Questo libro anche pubblicato da Luni Editrice, con altro formato e diversa numerazione di pagine).

11
E ancora riguardo ai mistici religiosi: Senza uscire dalla loro individualit, ma nei suoi
prolungamenti [sottili, extra-corporei, N.d.R.], percepiscono indirettamente certe realt
dordine superiore, non come sono in se stesse, ma tradotte simbolicamente e rivestite con
forme psichiche o mentali. Si tratta sempre di fenomeni (vale a dire, nel significato etimo-
logico, di apparenze, sempre relative ed illusorie in quanto sono formali), ma di fenomeni
soprasensibili che non sono constatabili da tutti e che possono condurre coloro che li
percepiscono a qualche certezza, sempre incompleta, frammentaria e dispersa, ma tuttavia
superiore alla credenza pura e semplice cui essa si sostituisce; questo risultato sottiene
daltronde passivamente, vale a dire senza lintervento della volont, e con i mezzi ordinari
indicati dalle religioni, in particolare con la preghiera e ladempimento delle opere
prescritte, poich tutto ci non esce mai dal dominio dellexoterismo.26 Per cui i mistici
religiosi (gli spirituali exoterici) non sono affatto equiparabili agli iniziati (gli spirituali
esoterici o metafisici che dir si voglia), fra questi ultimi dovendosi oltretutto distinguere
differenti gradi: Ad un grado molto pi elevato, ed anche gi profondamente separato da
questultimo menzionato, si pongono coloro che, avendo esteso la loro coscienza fino ai limiti
estremi dellindividualit integrale, arrivano a percepire direttamente gli stati superiori del
loro essere, ma senza tuttavia parteciparvi effettivamente; qui siamo nel dominio iniziatico,
ma questa iniziazione, reale ed effettiva quanto allestensione dellindividualit nelle sue
modalit extra-corporee, non ancora che teorica e virtuale in rapporto agli stati superiori,
poich non arriva attualmente al loro possesso. Essa produce certezze incomparabilmente pi
complete, pi sviluppate e pi coerenti di quelle del precedente grado, poich non appartiene
pi al dominio fenomenico; tuttavia, colui che le acquisisce pu essere paragonato ad un
uomo che conosca la luce solamente per il tramite dei raggi provenienti fino a lui (nel caso
precedente, egli non la conosceva che per riflessi o per ombre proiettate nel campo della sua
coscienza individuale limitata, come i prigionieri della caverna simbolica di Platone),
mentre, per conoscere perfettamente la luce nella sua realt intima e essenziale, bisogna
risalire fino alla sua fonte ed identificarvisi. Questultimo caso corrisponde alla pienezza
delliniziazione reale ed effettiva, vale a dire alla presa di possesso cosciente e volontaria
della totalit degli stati dellessere secondo i due sensi da noi indicati [= lampiezza
orizzontale e lesaltazione verticale, N.d.R.]; [] questo risultato veramente la perfezione
stessa della conoscenza metafisica pienamente realizzata; lo Yogi della tradizione ind, o il
Sf della tradizione islamica, se si intendono questi termini nel loro stretto e vero significato,
colui che pervenuto a questo grado supremo, e che cos ha realizzato nel suo essere la
totale possibilit dellUomo Universale.27
Circa i frammenti di intuizione metafisica ottenuti al di fuori di ogni trasmissione iniziatica,
senza collegarsi al dominio esoterico-iniziatico in modo regolare e limitandosi a rimanere nel
solo exoterismo mistico-religioso, cos Gunon, evidenziando le imperfezioni e limitazioni
proprie a qualsiasi realizzazione esclusivamente mistica,28 ha chiarito nettamente: Quanto
ai bagliori dintuizione [] al di fuori di ogni trasmissione regolare, io sono ben lungi dal
contestarli, ma non penso affatto che essi possano mai cessare di essere frammentari e
dispersi, n di conseguenza possono sostituire liniziazione; fintanto che si rimane nel solo
exoterismo non si pu ottenere nulla pi di questo; del resto, vi sono sempre casi deccezione,
di cui non se ne pu fare affatto una regola, e fra i quali nessuno in diritto di pensare che vi

26
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.24, p.227.
27
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.227-228. Lespressione Uomo Universale indica colui che ha realiz-
zato la totalit degli stati dellEssere e che pienamente unito al Principio Supremo, appunto lo Yogi, il Sf.
28
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.31,
p.255.

12
si potr trovare lui stesso, poich in tali casi non vi nulla di volontario.29
La realizzazione metafisica integrale, dove comprensione teorica intellettuale e realizzazione
spirituale sono inseparabili, dunque profondamente differente dal misticismo religioso pur
presentando con questo alcune analogie esteriori, come ribadisce Gunon: In ogni dottrina
metafisicamente completa, come lo sono le dottrine orientali, la teoria sempre accompa-
gnata o seguita da una realizzazione effettiva, della quale essa non che la base necessaria:
nessuna realizzazione pu essere affrontata senza una sufficiente preparazione teorica, ma
lintera teoria ordinata in vista della realizzazione, come il mezzo in vista del fine, e questa
prospettiva supposta, almeno implicitamente, persino nellespressione esteriore della
dottrina. Daltra parte la realizzazione effettiva pu avere, oltre che la preparazione teorica
e dopo di essa, altri mezzi di un ordine molto diverso, ma che a loro volta sono destinati a
fornirle esclusivamente un supporto o un punto di partenza, mezzi che insomma hanno una
semplice funzione di coadiuvanti, qualunque sia peraltro la loro importanza di fatto:
questa, in modo particolare, la ragion dessere dei riti che hanno un carattere e una portata
propriamente metafisici []. Tuttavia, a differenza della preparazione teorica, tali riti non
vengono mai considerati mezzi indispensabili; sono accessori e non essenziali, e la tradizione
ind, dove comunque hanno un posto importante, affatto esplicita al riguardo; ma
nondimeno, per la loro efficacia propria, possono facilitare molto la realizzazione metafisica,
vale a dire la trasformazione di quella conoscenza virtuale, che la semplice teoria, in
conoscenza effettiva. Certo queste considerazioni possono sembrare quanto mai strane a
degli Occidentali, che non hanno mai neppure considerato la possibilit di qualcosa del
genere; eppure, a dire il vero, in Occidente si potrebbe trovare in ci che chiameremo la
realizzazione mistica unanalogia parziale, sebbene abbastanza lontana, con la realizzazione
metafisica. Intendiamo dire che negli stati mistici, nel senso teologico della parola, c
alcunch di effettivo, che fa di essi qualcosa di pi di una conoscenza puramente
teorica, bench una realizzazione di questo ordine sia sempre forzatamente limitata. Non
uscendo dal modo propriamente religioso non si esce neppure dallambito individuale; gli
stati mistici non hanno nulla di sovraindividuale; non implicano che unestensione pi o
meno indefinita delle sole possibilit individuali, le quali del resto vanno incomparabilmente
pi lontano di quanto generalmente non si pensi e soprattutto di quanto gli psicologi non
siano in grado di concepire, pur con tutto quel che si sforzano di includere nel loro
subcosciente. Questa realizzazione [mistica, N.d.R.] non pu avere una portata universale
o metafisica, e resta sempre soggetta allinfluenza di elementi individuali principalmente
di ordine sentimentale; e questo il carattere stesso del punto di vita religioso, ma qui ancor
pi accentuato che altrove, come abbiamo gi fatto notare, ed anche al tempo stesso
quel che conferisce agli stati mistici laspetto di passivit abbastanza generalmente rico-
nosciuto, senza contare che la confusione dei due ordini intellettuale e sentimentale genera
spesso illusioni. Infine necessario notare che questa realizzazione [mistica, N.d.R.], sempre
frammentaria e raramente ordinata, non suppone una preparazione teorica: i riti religiosi vi
hanno quella funzione di coadiuvanti che altrove hanno i riti metafisici, ma essa di
per s indipendente dalla teoria religiosa rappresentata dalla teologia; ci non impedisce che
i mistici in possesso di qualche nozione teologica si risparmino, a differenza di quelli che ne
sono privi, molti errori e siano pi capaci di controllare in una certa misura la propria
immaginazione e sentimentalit. Cos com, la realizzazione mistica, o realizzazione in modo
religioso, pur con le sue limitazioni fondamentali, la sola che sia conosciuta nel mondo
occidentale; e possiamo ancora dire [] che senzaltro meglio di niente, quantunque sia

29
Brano di una lettera di Gunon inviata dal Cairo il 25 luglio 1950 allesoterista italiano Goffredo Pistoni, che
riprendiamo dal sito internet in lingua francese Index de luvre de Ren Gunon, sezione Correspondance avec
Goffredo Pistoni, Ren Gunon, non publi, 1949-1950.

13
ancora lontanissima dalla vera realizzazione metafisica. Abbiamo voluto precisare questo
punto di vista della realizzazione metafisica perch essenziale al pensiero orientale [].30

2. La Tradizione Sacra come trasmissione di influenze-forze spirituali esoteriche ed


exoteriche, e i riti tradizionali esoterici ed exoterici come reali e ben differenti veicoli
tecnici di ben distinte influenze-forze spirituali. La necessit del ricollegamento
iniziatico rituale regolare e limpossibilit dell auto-iniziazione.

Vi sono dunque differenti mezzi tecnici rituali, da un lato metafisici o iniziatici o esoterici
che dir si voglia (dei quali sono tipici esempi i metodi autenticamente yogici, taoisti e sufi tra-
dizionali), e dallaltro exoterici (di cui i riti sacramentali religiosi ne sono lesempio pi noto,
specie nel mondo occidentale, ma nelle tradizioni orientali ve ne sono anche di altro tipo che
non rivestono la forma religiosa), che veicolano forze spirituali differenti e producono nella
mente umana le condizioni per realizzazioni differenti: una realizzazione spirituale integrale
nelliniziazione, trascendente lindividualit animica e riassorbendola totalmente nel Principio
o Stato Assoluto e Incondizionato, che la realizzazione propriamente metafisica, ed una
realizzazione spirituale parziale ancora legata allindividualit animica nellexoterismo. Circa
la realizzazione metafisica integrale, Gunon ha puntualizzato: La vera metafisica eterna;
per ci stesso vi sono sempre stati degli esseri che hanno potuto conoscerla realmente e
totalmente. Solo le forme esteriori ed i mezzi contingenti possono cambiare.31 Di qui la
necessit delle differenti forme dottrinali e rituali che adattino la metafisica e i mezzi tecnici
della sua realizzazione mezzi che sono simbolici, nel senso rituale metafisico e niente
affatto psicologico del termine alle differenze di mentalit degli esseri umani e a seconda
delle loro diverse capacit di comprensione e delle differenti qualificazioni interiori ossia dei
diversi gradi di capacit realizzative, e donde quindi le nette distinzioni, senza opposizioni, fra
esoterismo ed exoterismo e connessi mezzi realizzativi. Gunon ha per osservato: La
conoscenza metafisica, e la realizzazione metafisica che essa implica perch sia veramente
tutto ci che devessere, sono dunque possibili sempre e dappertutto, quantomeno in linea di
principio ed allorch questa possibilit viene considerata in qualche modo in senso assoluto;
ma, nei fatti e in pratica, se cos si pu dire, e non pi in senso assoluto, ma relativo, tutto
ugualmente possibile in qualunque ambiente e al di l delle contingenze? Su questo punto
saremo molto meno affermativi, perlomeno per quanto concerne la realizzazione; e ci si
spiega col fatto che questultima, inizialmente, deve trovare un punto dappoggio nellordine
delle contingenze. Vi possono essere delle condizioni particolarmente sfavorevoli, [] e
talmente sfavorevoli che un tale lavoro diviene pressoch impossibile, e, in assenza di ogni
appoggio da parte dellambiente, potrebbe essere perfino pericoloso intraprenderlo, dal
momento che lambiente non pu che contrastare ed anche annullare gli sforzi di colui che lo
intraprenderebbe.32 A tal proposito, Gunon nei suoi numerosi scritti ha evidenziato il fatto
che non solo la mentalit e lambiente generalmente antimetafisici (materialisti) e pseudome-
tafisici (psichisti e magico-occultisti) del mondo moderno s oppongano alla vera conoscenza
metafisica, ma anche come molti stessi ambienti spirituali tradizionali, la cui funzione
dovrebbe essere quella di dare un solido punto dappoggio per la realizzazione di cui stiamo

30
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte II, capitolo
10, pp.121-123.
31
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.162.
32
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.163.

14
parlando, siano purtroppo, per varie e complesse cause, divenuti metafisicamente incompleti o
decadenti, o caratterizzati da una prospettiva esclusivamente exoterica, religiosa, mistica e
anti-iniziatica, anti-esoterica (assimilante erroneamente lesoterismo alloccultismo), in tali
condizioni essendo possibili realizzazioni spirituali assai parziali e niente affatto iniziatiche, al
punto che solo in pochi ambienti spirituali tradizionali, precisamente in alcune tradizioni
orientali viventi e regolari, trovandosi ancora le forze spirituali attive, i mezzi tecnici
simbolico-rituali e le possibilit effettive di una realizzazione metafisica iniziatica integrale.
Riguardo i mezzi simbolici rituali in vista della realizzazione metafisica, cos Gunon ha
chiarito il loro carattere e il loro rapporto con lo scopo per cui sono concepiti: Questi mezzi
[] devono essere alla portata delluomo, e, almeno ai primi stadi, devono essere adattati
alle condizioni dello stato umano, poich in questo stato che si trova attualmente lessere
che, partendo da l, deve prendere possesso degli stati superiori. Dunque, nelle forme
appartenenti al mondo ove si situa la sua attuale manifestazione, che lessere prender un
punto dappoggio per elevarsi al di sopra di questo mondo stesso; parole, segni simbolici, riti
o procedimenti preparatori di qualunque tipo non hanno altra ragion dessere ed altra
funzione che questa: [] essi sono solo dei supporti e niente pi, il metafisico francese
sottolineando il fatto che essi mettono lessere nelle disposizioni richieste, affinch possa
pervenire pi facilmente al suo scopo, e niente di pi.33 Quindi cos chiarendo: Per quanto
ci riguarda, non confondiamo certo un semplice mezzo con una causa e non consideriamo la
realizzazione metafisica come leffetto di checchessia, perch essa non la produzione di
qualcosa che ancora non esiste, ma la presa di coscienza di ci che , in maniera permanente
ed immutabile, al di fuori di ogni successione temporale o daltro, poich tutti gli stati
dellessere, considerati nel loro principio, sono in perfetta simultaneit nelleterno presente.
Non abbiamo dunque alcuna difficolt a riconoscere che non vi alcuna misura fra la
realizzazione metafisica e i mezzi che conducono ad essa o, se si preferisce, che la preparano.
Daltronde, per questo motivo che i mezzi non sono strettamente necessari, di una assoluta
necessit; o quanto meno, vi una sola preparazione veramente indispensabile, ed la
conoscenza teorica. Daltra parte, questa non potrebbe condurre molto lontano senza
lausilio di un mezzo che, in tal caso, dobbiamo considerare come quello che svolger il
ruolo pi importante e pi costante: e questo mezzo la concentrazione [meditativa, in senso
yogico, N.d.R.]; la quale qualcosa di assolutamente estraneo, ed anche opposto, alle
abitudini mentali dellOccidente moderno, ove tutto tende solamente alla dispersione e al
cambiamento incessante. Tutti gli altri mezzi sono solo secondari in rapporto a questo: essi
servono soprattutto a favorire la concentrazione stessa, ed anche ad armonizzare i diversi
elementi [sottili, energetici e psichici, N.d.R.] dellindividualit umana, al fine di preparare
leffettiva comunicazione fra questa individualit e gli stati superiori dellessere. Daltra
parte, questi mezzi, allinizio, potranno essere vaiati quasi indefinitamente, poich essi
dovranno essere appropriati alla speciale natura di ogni individuo e conformi alle sue
attitudini ed alle sue particolari disposizioni. Solo in seguito le differenze andranno
diminuendo, poich si tratta di vie molteplici che tendono tutte allo stesso fine; e, a partire
da un certo stadio, sparir perfino ogni molteplicit; ed allora i mezzi contingenti ed
individuali avranno esaurito il loro compito.34
Gunon ritiene i mezzi rituali come contingenti rispetto allo Stato di Coscienza Incondi-
zionato e Assoluto, la cui realizzazione il fine supremo delliniziazione, e come tali, in linea
teorica, non necessari in senso assoluto, per cui i riti e i diversi procedimenti indicati in vista
della realizzazione metafisica, potrebbero anche trascurarsi e, tramite la sola fissazione

33
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.152.
34
Cfr. Ren Gunon, op. cit., pp.153-154.

15
costante dello spirito e di tutte le potenze dellessere sullo scopo di questa realizzazione, si
potrebbe ugualmente ottenere questo fine supremo; ma se vi sono dei mezzi che rendono lo
sforzo meno penoso, perch ignorarli volontariamente?,35 soprattutto, come Gunon ha evi-
denziato nei suoi numerosi scritti, tenuto conto delle condizioni delluomo attuale, incapace
con le sue forze mentali individuali di ottenere detta costante concentrazione spirituale
meditativa (cosa di cui sono stati capaci solo rare personalit spirituali eccezionali, dal senso
metafisico innato, e comunque viventi in contesti sacri tradizionali pregni di riti e forze spiri-
tuali), e generalmente incapace di distinguere con chiarezza il dominio spirituale da quello
psichico-animico e lambito iniziatico da quello mistico-religioso e da quello magico (anzi
spesso confondendo tutte queste realt), e quindi incapace di superare il dominio psichico-
animico (condizione fondamentale per la realizzazione metafisica), pertanto i mezzi rituali
iniziatici essendo di fatto necessari in relazione appunto allo stato umano, perch proprio
da questo stato, anchesso contingente, che siamo attualmente obbligati a partire per andare
alla conquista degli stati superiori, prima, e dello stato supremo e incondizionato, poi.36
Quindi, nel caso di mezzi rituali iniziatici come il mantra ind (e buddhista) ed il dhikr sufi-
musulmano, quali formule sonore e ritmiche sacre iniziatiche e non affatto preghiere mistico-
religiose e meno ancora formule magiche, Gunon ha chiarito e sottolineato con forza che si
tratta di formule la cui ripetizione ha lo scopo di produrre unarmonizzazione dei diversi
elementi dellessere [= dellessere umano, elementi che sono tre: il corpo, la sfera psichica
intesa nella sua integralit animica, mentale ed energetica sottile, e lo spirito, N.d.R.], e di
determinare vibrazioni suscettibili, con la loro ripercussione attraverso la serie degli stati
[dellEssere Universale, N.d.R.], in gerarchia indefinita, di aprire una comunicazione [nello
stato umano, N.d.R.] con gli stati superiori [= gli stati sopraumani, N.d.R.], che daltronde
in genere la ragion dessere di tutti i riti.37 Tale comunicazione infatti propria sia dei riti
iniziatici che di quelli religiosi, ma, per la differente natura delle forze-influenze spirituali
messe in azione nei due ambiti, nel secondo caso non si esce mai dallindividualit animica
umana, che anzi viene conservata (salvata), e non si realizza il pieno possesso degli stati
superiori (cui corrispondono i molteplici Di o Angeli delle religioni) ma solo una comunica-
zione con essi mediata da forme psichiche; e inoltre, proprio per il sussistere dellindividualit
animica, lunione col Principio-Stato Supremo Assoluto e Incondizionato non solo non pu
mai essere totale ma si realizza inoltre soltanto con laspetto personale del Principio e non
affatto col Suo supremo aspetto impersonale o sovra-personale che dir si voglia.
Il metafisico francese ha sottolineato con estrema chiarezza come il mantra e il dhikr in
senso propriamente iniziatico siano sacre formule ritmiche metafisiche atte a produrre uno
stato coscienziale di incantazione [] che non ha assolutamente nulla in comune con le
pratiche magiche cui si dato talvolta lo stesso nome,38 quindi una incantazione metafisica
che assai diversa anche dalla preghiera mistico-religiosa sia nella natura che nello scopo
che si prefigge: Lincantazione di cui parliamo, contrariamente alla preghiera, non
minimamente una domanda, ed anzi non suppone lesistenza di una cosa esteriore (come la

35
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.154.
36
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.154.
37
Cfr. Ren Gunon, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, cap.7 (dal titolo La Lingua degli Uccelli),
pp.57-58.
38
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.24 (dal titolo La
Preghiera e lIncantazione), p.225. Facciamo notare che nella versione del medesimo libro pubblicata presso
Luni Editrice, loriginario termine francese gunoniano incantation, invece di essere reso ben precisamente con
incantazione, assai imprecisamente tradotto incantesimo (il titolo stesso del capitolo 24 in questione
infatti reso con La Preghiera e lIncantesimo), ci potendo dar adito a fraintendimenti e confusioni.

16
suppone necessariamente ogni domanda), poich lesteriorit pu comprendersi soltanto in
rapporto allindividuo, che qui si tratta proprio di superare; lincantazione unaspirazione
dellessere verso lUniversale, al fine di ottenere quello che potremmo chiamare, in un
linguaggio apparentemente un po teologico, una grazia spirituale, vale a dire in fondo
una illuminazione interiore che naturalmente potr essere pi o meno completa secondo i
casi. Lazione dellinfluenza spirituale qui deve essere considerata allo stato puro, se ci si
pu esprimere in tal modo; lessere, invece di cercare di farla discendere su di s, come nel
caso della preghiera, tende ad elevarsi a lei. Questincantazione, che cos definita come una
operazione del tutto interiore in principio, pu tuttavia, in un gran numero di casi, essere
espressa ed appoggiata esteriormente mediante parole o gesti, costituenti certi riti
iniziatici, quali il mantra nella tradizione ind o il dhikr nella tradizione islamica, e che si
devono considerare come determinanti vibrazioni ritmiche atte ad avere una ripercussione
attraverso un dominio pi o meno esteso nella serie indefinita degli stati dellessere. Che il
risultato ottenuto effettivamente sia pi o meno completo, come dicevamo in precedenza, lo
scopo finale da raggiungere sempre la realizzazione in s dellUomo Universale, in
virt della comunione perfetta della totalit degli stati, armonicamente e conformemente
gerarchizzata, in sviluppo integrale nei due sensi dellampiezza e dellesaltazione, vale
a dire ugualmente nellespansione orizzontale delle modalit di ogni stato e nella
sovrapposizione verticale dei differenti stati, secondo la figurazione geometrica [della croce,
N.d.R.] da noi altrove esposta dettagliatamente.39
Gunon ha inoltre precisato che il mezzo iniziatico per eccellenza, e anche necessario, per
realizzare prima una comunicazione vibratoria (nel senso suddetto) diretta e poi lUnione-
Identit Suprema col Principio Assoluto Totale, col Grande Mistero, col Non-Manifestato (in
senso metafisico cio oltre lEssere e la Persona Divina), che il Vero S Interiore,
essenzialmente uninvocazione silenziosa e tutta interiore,40 fatta mediante la ripetizione
silenziosa del mantra o del dhikr nella pratica della meditazione iniziatica interiore dove si fa
uso di tali formule vibratorie per condurre il complesso psiche (anima)/mente dallo stato di
movimento e molteplicit (producente pensieri, forme psichiche) fino allo stato immoto di
perfetta unit (nella tradizione ind indicata dalla parola sanscrita ekatva) o non-dualit
(advaita) cio al vero silenzio trascendentale-metafisico (mauna), che non una semplice
cessazione di parole e pensieri, ma la cessazione (nirva o nirodha) della stessa mente
individuale (manas) e dellindividualit animica/s individuale (jvtman) integrate-unificate
totalmente nellimpersonale S Assoluto, nello stato di assorbimento meditativo trascenden-
tale interiore (samdhi).41 In detto tipo di invocazione silenziosa, pertanto, chiarisce Gunon,
non ci possono essere intermediari fra linvocante-meditante e il Principio-S Assoluto
poich essa tende a stabilire una comunicazione diretta con il Principio supremo, e inoltre

39
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.225-226. Nel parlare della figurazione geometrica da noi altrove
esposta dettagliatamente, Gunon si riferisce al suo trattato Il Simbolismo della Croce (Rusconi Editore, Luni
Editrice e Adelphi Edizioni), nel quale restituisce il profondo significato metafisico di questo antichissimo sacro
simbolo geometrico presente in tutte le tradizioni misteriche orientali e occidentali sin dalla remota antichit.
40
Cfr. Ren Gunon, Il Demiurgo e altri saggi, Adelphi Edizioni, parte prima, cap.V (dal titolo Silenzio e
solitudine), pp.65-66.
41
Il samdhi, assorbimento meditativo trascendentale interiore, costituisce propriamente una en-stasi ossia
una entrata nel S Assoluto, del tutto differente dall e-stasi mistica, Gunon approvando pienamente luso
della parola enstasi usata per rendere samdhi, parola che perfettamente esatta, mentre estasi, a parte
il fatto che comporta una assimilazione errata con gli stati mistici, costituisce di per s un enorme controsenso;
lestasi, infatti, letteralmente una uscita da s, mentre, esattamente al contrario, qui si tratta in realt di un
rientro in s (cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni di Libri
sullInduismo, p.207).

17
non soltanto unicamente nel silenzio che si pu ottenere questa comunicazione perch il
Grande Mistero al di l di ogni forma di espressione ma il silenzio stesso ilGrande
Mistero,42 poich il vero mistero essenzialmente ed esclusivamente linesprimibile,
che evidentemente pu essere rappresentato solo dal silenzio; inoltre, poich il Grande
Mistero il non-manifestato, il silenzio stesso, che propriamente uno stato di non-
manifestazione, quindi come una partecipazione o una conformit alla natura del
Principio supremo e daltra parte, il silenzio, riferito al Principio, , si potrebbe dire, il
Verbo non-proferito.43 E la risposta del Principio Supremo, che il S Assoluto Interiore,
allinvocazione-richiamo del meditante-invocante silenzioso il silenzio trascendentale o
silenzio metafisico che dir si voglia, quindi avendosi richiamo e risposta ugualmente
silenziosi, essendo entrambi unaspirazione e unilluminazione puramente interiori.44 Precisa
ulteriormente il metafisico francese: Perch sia cos, necessario che il silenzio sia in realt
qualcosa di pi che la semplice assenza di ogni parola e di ogni discorso, sia pure formulati
in maniera del tutto mentale; infatti, [] quel silenzio il perfetto equilibrio delle tre parti
dellessere, ossia di ci che nella terminologia occidentale pu essere designato come lo
spirito, lanima e il corpo, perch lessere intero, in tutti gli elementi che lo compongono,
deve partecipare alladorazione affinch si possa ottenere un risultato pienamente valido. La
necessit di questa condizione di equilibrio facile da comprendere, perch lequilibrio ,
nella manifestazione stessa, come limmagine o il riflesso dellindistinzione principiale del
non-manifestato, indistinzione che rappresentata anche dal silenzio, sicch non c affatto
da meravigliarsi dellassimilazione cosi stabilita fra questultimo e lequilibrio. Quanto alla
solitudine, opportuno osservare innanzitutto che la sua associazione con il silenzio in
certo qual modo normale e persino necessaria, e che, anche in presenza di altri esseri, chi
crea in s il silenzio perfetto si isola necessariamente da essi; del resto, silenzio e solitudine
sono anche entrambi impliciti nel significato del termine sanscrito mauna, che nella
tradizione ind indubbiamente quello che si applica con maggior precisione a uno stato
come quello di cui stiamo parlando. La molteplicit, essendo inerente alla manifestazione e
via via accentuandosi, si pu dire, a mano a mano che si scende a gradi vieppi inferiori di
questa, allontana dunque necessariamente dal non-manifestato; quindi lessere che vuole
mettersi in comunicazione con il Principio deve prima di tutto fare lunit in se stesso, per
quanto possibile, mediante larmonizzazione e lequilibrio di tutti i suoi elementi, e nel
medesimo tempo deve anche isolarsi da ogni molteplicit esterna a lui. Realizzata cos
lunificazione, anche se ancora relativa nella maggior parte dei casi, essa nondimeno
rappresenta, secondo le effettive possibilit dellessere, una certa conformit alla non-
dualit del Principio; e, al limite superiore, lisolamento assume il significato del termine
sanscrito kaivalya, il quale, esprimendo al contempo le idee di perfezione e di totalit,
quando ha tutta la pienezza del suo contenuto semantico arriva a designare lo stato assoluto
e incondizionato, quello dellessere che ha raggiunto la Liberazione finale.45
Quindi il silenzio metafisico, nel quale lindividualit animica completamente estinta
nellAssoluto Impersonale, assai differente dal silenzio mistico nel quale permangono lindi-
vidualit animica e la Persona Divina, e pertanto mezzi invocatori iniziatici come il mantra
ind e buddhista o il dhikr sufi-musulmano usati nella pratica della meditazione iniziatica

42
Cfr. Ren Gunon, Il Demiurgo e altri saggi, Adelphi Edizioni, parte prima, cap.V (dal titolo Silenzio e
solitudine),, p.66.
43
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.67.
44
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.67.
45
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.67-69.

18
interiore hanno una natura e un obiettivo del tutto differenti da quelli delle preghiere e invoca-
zioni mistico-religiose (esistono anche mantra e dhikr exoterici, a carattere mistico-religioso)
e ancor pi da quelli delle formule invocatorie magiche (vi sono anche mantra e dhikr assai
inferiori di tipo magico). Vi da considerare, infatti, lassai importante e anzi fondamentale
questione riguardante il ben diverso carattere delle forze-influenze spirituali messe in azio-
ne dai riti a seconda che si tratti di riti iniziatici (mettenti in azione forze-influenze spirituali
esoteriche) o religiosi (attivanti forze-influenze spirituali exoteriche) o magici (attivanti
forze-influenze psichiche sottili preternaturali che nulla hanno di propriamente spirituale-
trascendente, n in senso iniziatico n religioso), forze-influenze finalizzate dunque a scopi
realizzativi ben differenti. E qui entra in gioco limprescindibile ruolo della tradizione ossia
trasmissione delle forze in questione ritualmente attivate, e della regolarit tradizionale.
Riguardo la ben netta differenza fra lambito mistico-religioso e la sfera iniziatica e sul
carattere di scienza metafisica positiva della realizzazione iniziatica e sulla assai precisa meto-
dologia tecnica rituale ad essa connessa, Gunon ha ben precisato: Forse si sar tentati di
obiettare che talvolta il misticismo appaia legato pi o meno direttamente allosservanza di
certi riti; ma questi ultimi non gli sono proprii, poich non sono niente di pi n di diverso
dai riti religiosi ordinarii; e daltronde, questo legame non ha alcun carattere di necessit,
poich, di fatto, lungi dallesistere in tutti i casi [= Gunon qui si riferisce ai mistici
irregolari ed eterodossi, assai attratti dai fenomeni soprannaturali e succubi di essi, N.d.R.],
mentre, ripetiamo, non v iniziazione senza riti speciali ed appropriati. Liniziazione, in
effetti, non , come le realizzazioni mistiche, qualche cosa che cada da oltre le nubi, se cos si
pu dire, senza che si sappia come e perch; essa si basa invece su leggi scientifiche positive
e su regole tecniche rigorose; non sar mai troppo insistervi, ogni volta che se ne presenter
loccasione, al fine di evitare qualsiasi possibilit di malintesi sulla sua vera natura.46
Gunon ha rimarcato in modo chiarissimo e inequivocabile: Il misticismo appartiene
interamente, per definizione stessa, al dominio religioso, dunque rientra puramente e
semplicemente nellexoterismo; inoltre, lo scopo a cui tende ben lungi dallessere quello
della pura conoscenza. Daltra parte, il mistico, avendo unattitudine passiva e limitandosi
quindi a ricevere ci che gli perviene in qualche modo, spontaneamente e senza alcuna
iniziativa da parte sua, non potrebbe avere alcun metodo []. Per di pi, il mistico, essendo
sempre un isolato in forza dello stesso carattere passivo della sua realizzazione, non ha
n [] maestro spirituale (che, beninteso, non ha assolutamente niente in comune con il
direttore di coscienza nel senso religioso) n [] catena [iniziatica, N.d.R.], per mezzo
della quale gli verrebbe trasmessa un influenza spirituale [], anche perch il secondo di
questi elementi non che la conseguenza immediata del primo. La trasmissione regolare
dell influenza spirituale ci che caratterizza essenzialmente l iniziazione ed anche
ci che propriamente la costituisce []; e senza neanche entrare nel merito della differenza
degli scopi, la quale risulta daltronde dalla differenza fra i due domini ai quali si riferisco-
no, possiamo dire che la via mistica e la via iniziatica sono radicalmente incompatibili
in forza dei loro rispettivi caratteri.47 Ci secondo Gunon accade perch in tutto ci che si
riferisce alliniziazione non v in realt niente di vago o di nebuloso, ma si tratta invece di
cose molto precise e molto positive; e infatti liniziazione , per la sua stessa natura,
propriamente incompatibile col misticismo.48 Il metafisico francese ha chiarito ulteriormente:

46
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.15, pp.152-153.
47
Cfr. Ren Gunon, LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore,
cap.1, pp.17-18. Questo libro pubblicato anche col titolo Scritti sull'esoterismo islamico e il Taoismo, Adelphi
Edizioni, con differente numerazione di pagine e inoltre mancante de La Metafisica Orientale, pubblicato come
volumetto a s stante da Luni Editrice.
48
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.1, p.27

19
Precisiamo daltronde che si tratta di unincompatibilit di fatto piuttosto che di principio,
in questo senso che non si tratta per noi di negare il valore almeno relativo del misticismo,
n di contestargli il posto che pu legittimamente appartenergli in certe forme tradizionali; la
via iniziatica e la via mistica possono dunque perfettamente coesistere, ma vogliamo dire che
impossibile per qualcuno seguire in pari tempo luna e laltra, e ci anche senza affatto
pregiudicare lo scopo cui esse possono condurre, quantunque del resto si possa gi
presentire, in ragione della profonda differenza dei dominii ai quali esse si riferiscono, che
questo scopo in realt non pu essere il medesimo.49 Per cui, ha rimarcato in modo
inequivocabile Gunon, liniziazione, intesa secondo il suo vero significato, non ha e non
potrebbe avere assolutamente niente di mistico.50
Gunon ha rilevato anche la profonda differenza sia nella natura che nello scopo, nonostante
certe somiglianze puramente esteriori, fra il metodo iniziatico e lascetica religiosa,
questultima basata sui riti e sacramenti religiosi (profondamente differenti dai riti iniziatici) e
su varie austerit, ma in modo metodico e attivo rispetto al misticismo, e finalizzata, al pari di
quello, allottenimento della salvezza (conservazione) dellindividualit animica in un reame
celeste e ad ununione non-totale col Principio che lascia sussistere lindividualit stessa: A
dir il vero vi sarebbe pertanto, in questo stesso dominio religioso cui appartiene il misticismo,
qualche cosa che, per certi riguardi, potrebbe prestarsi meglio ad un avvicinamento o piut-
tosto ad unapparenza davvicinamento [col metodo iniziatico, N.d.R.]; ci che si designa
ascetica, poich v in essa almeno un metodo attivo, invece dellassenza di metodo e
della passivit che caratterizzano il misticismo []; ma evidente che queste similitudini
sono puramente esteriori [].51 Infatti: Dal momento che si tratta essenzialmente di un
complesso metodico di sforzi tendenti ad uno sviluppo spirituale, si pu parlare altrettanto
bene non solo di unascesi religiosa, ma anche di unascesi iniziatica. Soltanto opportuno
osservare che lo scopo di questultima non soggetto a nessuna delle restrizioni che
necessariamente limitano, in certo qual modo per definizione, lo scopo dellascesi religiosa,
in quanto il punto di vista exoterico, cui questa legata, in relazione esclusiva con lo stato
individuale umano [Gunon in nota 1 specifica: evidente che qui in causa lindividualit
intesa nella sua integralit, con tutte le estensioni [extra-corporee, N.d.R.] di cui essa
suscettibile, ch, diversamente, lo stesso concetto religioso di salvezza non avrebbe in
realt nessun significato], mentre il punto di vista iniziatico comprende la realizzazione
degli stati sopraindividuali fino ad includere lo stato supremo ed incondizionato.52
Gunon ha sempre rimarcato il fatto che le forze-influenze spirituali che agiscono nel
dominio iniziatico sono ben diverse da quelle che agiscono nellambito mistico-religioso e per
questo conducono a realizzazioni nettamente differenti e necessitano, per essere attivate
realmente, di trasmissioni rituali differenti, quindi trattandosi di differenti tradizioni sacre,
ed ha continuamente sottolineato, nei suoi numerosi e dotti scritti di spiegazione delle dottrine
e simbologie tradizionali e del significato profondo delliniziazione e della sua ben netta
differenza (ma senza opposizione alcuna) rispetto alla religione, come lespressione
tradizione sacra, tanto nel dominio iniziatico (esoterico) che in quello religioso (exoterico),
si debba intendere propriamente nel senso della trasmissione di una influenza-forza spirituale

49
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.28.
50
Cfr. Ren Gunon, LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore,
sezione Recensioni di Libri e Riviste sullEsoterismo Islamico Libri, pp.117-118.
51
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.1, pp.26-27.
52
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.19,
pp.165-166.

20
ossia trascendentale, di natura puramente esoterica ossia metafisica nelliniziazione (e rivolta
alla realizzazione dellunione metafisica totale col Principio Assoluto, dellIdentit Suprema,
dove non sussiste pi unindividualit animica e si ottiene la liberazione metafisica) e invece
di natura exoterica nellambito mistico-religioso (e rivolta alla salvezza ossia conservazione
dellindividualit animica e allunione mistica col Principio, dove sussiste ancora lindivi-
dualit animica stessa), quale potenza sopraumana reale e vivente, custodita dalle lite
spirituali umane viventi, il metafisico francese, incline a considerare lo spirito tradizionale,
in quanto ancora vivente, come rimasto intatto unicamente nelle sue forme orientali,53
constatando che solo nelle tradizioni spirituali orientali ortodosse e regolari e non nelle loro
numerose contraffazioni occidentali di tipo occultistico in generale e in particolare nella mo-
derna dottrina teosofista, che ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita della spiritualit
della nuova era o new age 54 si trovi ormai una scienza metafisica (iniziatica) completa sia
dal punto di vista teorico-dottrinale che da quello operativo-realizzativo cio tecnico-rituale.55
Infatti, chiarito cosa siano la scienza metafisica integrale ed i suoi metodi realizzativi,
Gunon ha evidenziato sempre il fatto che date le condizioni intellettuali in cui si trova
attualmente il mondo occidentale, in esso la metafisica cosa dimenticata, generalmente
ignorata e quasi interamente perduta, mentre in Oriente essa continua ad essere oggetto di
una effettiva conoscenza, e che anche se si volesse ritrovare qualcosa delle antiche
tradizioni metafisiche che sono esistite in Occidente, il quale, un tempo e sotto molti aspetti,
era singolarmente pi vicino allOriente di quanto lo sia oggi, per far ci occorrerebbe
soprattutto laiuto delle dottrine orientali e della comparazione che possibile fare con esse,
poich queste dottrine sono le sole che nel dominio metafisico possono ancora essere studiate
direttamente. Per far ci, per, evidente che occorre studiarle cos come fanno gli stessi
Orientali, senza abbandonarsi cio a delle interpretazioni pi o meno ipotetiche e talvolta del
tutto fantastiche; troppo spesso si dimentica che le civilt orientali esistono tuttora e
possiedono dei rappresentanti qualificati, e che sarebbe sufficiente informarsi da loro per
conoscere veramente di cosa si tratta.56 Le interpretazioni pi o meno ipotetiche delle
dottrine orientali cui si riferisce Gunon sono quelle di coloro che le considerano semplici
filosofie oppure come exoterismi religiosi e vie mistiche, e non invece scienze spirituali
metafisiche iniziatiche realizzative quali esse sono, mentre le interpretazioni del tutto
fantastiche sono quelle degli occultisti e teosofisti occidentali e di quegli orientali
antitradizionali che ne seguono le dottrine e prassi pseudo-iniziatiche.
Per coloro che condividono tale visione, non saranno affatto inutili alcune considerazioni
che devono andare di pari passo con le questioni dottrinali pure e che sono di fondamentale e

53
Cfr. Ren Gunon, Oriente e Occidente, Luni Editrice, Aggiunta in appendice, pp.197-198.
54
Il moderno Teosofismo si riferisce alla dottrina e prassi della Societ Teosofica, fondata nel 1875 a New
York dalloccultista ucraina H. P. Blavatsky, successivamente diffusasi in tutto il mondo ed i cui insegnamenti
consistono in un miscuglio sincretico incoerente di occultismo occidentale ed elementi frammentari e assai
deformati di dottrine e pratiche spirituali orientali (specie ind e buddhiste), propugnando tale miscuglio come la
futura religione universale nella nuova era dellilluminazione, ed il cui carattere pseudo-spirituale e pseudo-
iniziatico stato ben evidenziato da Gunon (cfr. Ren Gunon, Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione,
Edizioni Delta Arktos, in due volumi). La New Age (Nuova Era), movimento neospiritualista nato negli Stati
Uniti e in Gran Bretagna agli inizi degli Anni Sessanta del secolo XX e diffusosi rapidamente negli Anni
Settanta in tutto lOccidente, rappresenta una diretta continuazione delle idee e prassi del Teosofismo.
55
Cfr. le seguenti opere di Ren Gunon: La Metafisica Orientale, Luni Editrice; Introduzione generale allo
studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni; Luomo e il suo divenire secondo il Vdnta, Adelphi Edizioni;
Studi sullInduismo, Luni Editrice; Scritti sullesoterismo islamico e il Taoismo, Adelphi Edizioni.
56
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, pp.141-142.

21
vitale importanza per chi sia interessato allaspetto realizzativo della metafisica, dal momento
che a tal fine, secondo le stesse parole di Gunon, qualsiasi studio delle dottrine
orientali che venga intrapreso dallesterno perfettamente inutile,57 poich in ogni
dottrina metafisicamente completa, come lo sono le dottrine orientali, la teoria sempre
accompagnata o seguita da una realizzazione effettiva, della quale essa non che la base
necessaria: nessuna realizzazione pu essere affrontata senza una sufficiente preparazione
teorica, ma lintera teoria ordinata in vista della realizzazione, come il mezzo in vista
del fine,58 il che vale del resto per qualsiasi dottrina spirituale tradizionale, orientale od
occidentale, sia essa esoterica (iniziatica) e metafisicamente completa, oppure exoterica e
metafisicamente parziale (come la religione, includente lascetica e il misticismo), e pertanto
Gunon ha informato della necessit, per chiunque voglia penetrare a un grado qualunque
nel dominio della spiritualit, di aderire prima di ogni altra cosa a una tradizione determi-
nata; e sia beninteso che vogliamo parlare di una adesione effettiva, con tutte le conseguenze
che essa implica, ivi compresa la pratica dei riti di tale tradizione, e non semplicemente
di una vaga simpatia ideale come quella che spinge certi Occidentali a dichiararsi ind o
buddhisti senza saper bene di che cosa si tratti e in ogni modo senza nemmeno pensare a
ottenere un ricollegamento reale e regolare a queste tradizioni. E tuttavia proprio questo il
punto di partenza al quale nessuno pu sottrarsi, e soltanto dopo ognuno potr, a misura
delle sue capacit, cercare di andare pi lontano; infatti non di speculazioni campate
in aria che discorriamo, ma di una conoscenza che deve essere essenzialmente tesa
allottenimento di una realizzazione spirituale. soltanto in questo modo, infatti, dallinterno
delle tradizioni, o potremmo dire pi esattamente ancora, dal loro stesso centro se si riesce
a giungervi che si pu prendere realmente coscienza di quel che fa la loro unit essenziale
e fondamentale [].59 Il centro di cui trattasi il Principio Metafisico Totale, identico al
S Metafisico o S Assoluto, fonte trascendente di tutte le autentiche tradizioni spirituali.
Per quanto concerne liniziazione, da non confondere coi riti religiosi e ancor meno con
quelli magici, Gunon ha ribadito: In effetti, quando si sia capito che liniziazione consiste
essenzialmente nella trasmissione di una influenza spirituale, e che questa trasmissione pu
essere operata solo mediante un rito, quello appunto con cui si effettua il ricollegamento ad
unorganizzazione avente lo scopo precipuo di conservare e trasmettere linfluenza di cui si
parla, ogni difficolt al riguardo dovrebbe considerarsi superata; trasmissione e ricollega-
mento non sono in definitiva che due aspetti inversi di una sola e identica cosa [],60 quindi
il metafisico francese sottolineando limportante fatto che questa trasmissione [] non ha e
non pu avere assolutamente niente di magico, proprio perch si tratta essenzialmente di
uninfluenza spirituale, mentre tutto ci che dordine magico riguarda esclusivamente la
manipolazione di influenze psichiche. Anche se pu succedere che linfluenza spirituale sia
accompagnata secondariamente da certe influenze psichiche, ci non cambia niente alla
questione, poich in definitiva non si tratta che di una conseguenza del tutto accidentale
dovuta alla corrispondenza che sempre deve esistere fra i diversi ordini della realt; in ogni
caso non certo sulla base di queste influenza psichiche, n per loro tramite, che agisce
il rito iniziatico, poich questo riguarda unicamente linfluenza spirituale e, appunto perch

57
Cfr. Ren Gunon, Oriente e Occidente, Luni Editrice, Conclusioni, p.192.
58
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte II, cap,10,
p.121.
59
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, cap. XI, p.109.
60
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.5,
pp.53-54.

22
iniziatico, non pu avere alcuna ragion dessere al di fuori di questa. La stessa cosa, del
resto, valida nel dominio exoterico per quanto concerne i riti religiosi [a questo punto, in
nota 1, Gunon specifica: Lo stesso dicasi per altri riti exoterici, in quelle tradizioni che non
rivestono forma religiosa; se qui parliamo soprattutto di riti religiosi perch essi
rappresentano, in questo campo, il caso generalmente noto in Occidente]; quali che siano le
distinzioni che si possono fare fra le influenze spirituali, sia in se stesse, sia per quanto
riguarda gli scopi per cui possono essere messe in atto, sempre dinfluenze spirituali che si
tratta, in questo caso come nei riti iniziatici: ci basta ad escludere qualsiasi rapporto con la
magia, la quale non che una scienza tradizionale secondaria, dordine contingente e anche
molto inferiore, a cui, diciamolo ancora una volta, tutto quanto riguarda il dominio spirituale
[sia esso esoterico che exoterico, N.d.R.] completamente estraneo.61
Se vero che lAssoluto dimorante negli esseri manifestati, il Vero S, indipendente da
tutte le condizioni esteriori, e quindi anche dai riti, sia esoterici (iniziatici) che exoterici
(religiosi o daltro tipo), invece gli esseri manifestati ne sono inevitabilmente influenzati, a
differenti gradi, chi pi e chi meno, per cui, si deve tener conto di dette condizioni, nella
fattispecie dellessere umano condizioni psichiche e corporee, che solo la trasmissione di una
influenza spirituale pu far armonizzare, dominare dallalto e quindi trascendere e risolvere
completamente nel S Assoluto interiore (in ci consistono lUnione e la Liberazione in senso
metafisico), e, rimarca Gunon, nelle condizioni attuali della nostra umanit, non v altro
mezzo possibile, a questo fine, che quello fornito dalliniziazione, per cui la necessit del

61
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.54-55. Gunon ha altrove assai ben chiarito (cfr. Considerazioni sulla
Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, capitoli 2, 20, 21, 22; Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi,
Adelphi Edizioni, capp.26-27) che la magia e loccultismo, quando siano reali e non ciarlataneria, rappresentano
un residuo pi o meno decaduto, e finanche deviato, di antiche tradizioni estinte ossia da cui si ritirato lo
Spirito Trascendente (per cui esse non hanno pi nulla di spirituale ossia di trascendentale) e delle quali soprav-
vivono solo agglomerati psichici, perci maghi e occultisti mettendo in azione non affatto forze spirituali ma
esclusivamente psichiche, ci essendo abissalmente distante ed anche incompatibile con qualsivoglia sviluppo
spirituale, sia iniziatico sia religioso-mistico. Riguardo il misticismo religioso e la magia, Gunon ne ha per
evidenziato non solo le differenze, nel primo agendo una forza spirituale trascendente, seppure non affatto
iniziatica ma puramente exoterica e propria della religione di cui il misticismo solo un prolungamento, forza
spirituale invece assente nella magia dove agiscono soltanto forze psichiche cosmiche (non-trascendenti affatto
la Natura), e data anche la passivit del mistico e invece lattitudine attiva del mago nei confronti dei fenomeni
straordinari producentisi nei loro ambiti, ma ne ha colto anche certe similitudini dato il loro non uscire
dallambito individuale psichico-animico (sebbene nel misticismo se ne realizzi un aspetto ben superiore rispetto
alla magia) ed il fenomenismo e i pericoli di squilibrio psichico caratterizzanti entrambi: Non contestiamo
sicuramente che il misticismo abbia in se stesso un carattere notevolmente pi elevato della magia; ma,
pertanto, se si va bene al fondo delle cose, ci si pu rendere conto che, almeno sotto un certo aspetto, la
differenza meno grande di quanto potrebbe supporsi: anche nel misticismo infatti non si tratta insomma che di
fenomeni, visioni o altro, manifestazioni sensibili e sentimentali dogni genere, con cui si resta sempre
esclusivamente nel dominio delle possibilit individuali. Cos, i pericoli dillusione e di squilibrio non sono per
nulla superati, e se rivestono nel misticismo forme alquanto diverse, essi non sono forse meno grandi per tal
motivo; anzi, sono aggravati, in un certo senso, dallatteggiamento passivo del mistico, che [...] lascia aperta la
porta a tutte le influenze che possono presentarsi, mentre il mago almeno difeso fino ad un certo punto
dallatteggiamento attivo che si sforza di conservare nei confronti di queste stesse influenze; del resto, non vuol
dir certo che egli vi riesca sempre e che non finisca per essere troppo spesso sommerso da esse. Da quanto
abbiamo detto deriva anche, daltra parte, che quasi sempre il mistico troppo facilmente ingannato dalla sua
immaginazione, le cui produzioni, senza che egli ne dubiti, vengono spesso a mischiarsi con i risultati reali delle
sue esperienze in modo quasi inestricabile. Per questa ragione, non bisogna esagerare limportanza delle
rivelazioni dei mistici, o almeno non le si deve accettare mai senza controllo; tutto linteresse di certe visioni
che esse sono daccordo, su numerosi punti, con i dati [dottrinali teologici e metafisici, N.d.R.] tradizionali,
evidentemente ignorati dal mistico che ha avuto queste visioni; ma sarebbe un errore, ed anche una inversione
dei rapporti normali, voler trovare in esse una conferma di questi dati, che daltronde non ne hanno proprio
bisogno, e che sono invece la sola garanzia che in visioni siffatte vi realmente qualche cosa che non un
semplice prodotto dellimmaginazione o della fantasia individuale (Ren Gunon, Considerazioni sulla Via
iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.2, pp.35-36).

23
ricollegamento iniziatico non una necessit di principio, ma soltanto una necessit di fatto,
la quale per, nello stato che ci proprio e che pertanto siamo obbligati a prendere come
punto di partenza [= lo stato umano, N.d.R.], simpone in modo non meno rigoroso.62
Circa limpossibilit di, per cos dire, auto-iniziarsi e prescindere da ogni collegamento a
tradizioni iniziatiche viventi, Gunon ha cos ben chiarito: Certamente, per gli uomini dei
tempi primordiali liniziazione sarebbe stata non solo inutile, ma anche inconcepibile, poich
lo sviluppo spirituale in tutti i suoi gradi si effettuava per essi in un modo del tutto naturale e
spontaneo in ragione della prossimit in cui si trovavano nei confronti del Principio; ma, in
conseguenza della discesa verificatasi dopo di allora, conformemente allinevitabile
procedere di ogni manifestazione cosmica, le condizioni del periodo ciclico in cui ci troviamo
attualmente sono ben diverse da quelle, ed perci che la restaurazione delle possibilit
inerenti allo stato primordiale il primo degli scopi che liniziazione si propone.63 dunque
tenendo conto di tali condizioni, quali sono di fatto, che dobbiamo affermare la necessit
del ricollegamento iniziatico, pur non facendone una regola assoluta e senza restrizioni,
relativamente alle condizioni di una certa epoca o, a maggior ragione, di un particolare
mondo. A questo proposito vogliamo richiamare particolarmente lattenzione su quanto
abbiamo detto altrove a proposito della possibilit che esseri viventi nascano da soli, cio
senza genitori; questa generazione spontanea in effetti possibile in linea di principio, e si
pu benissimo concepire un mondo dove sia effettivamente cos; ma questa non tuttavia una
possibilit di fatto nel nostro mondo, o almeno, per essere pi esatti, nelle condizioni attuali
di esso; lo stesso dicasi del conseguimento di certi stati spirituali, conseguimento che giusta-
mente anche una nascita; questo paragone ci sembra ad un tempo il pi esatto e quello
che meglio pu aiutare a far capire ci che stiamo trattando. Nello stesso ordine di idee
possiamo ancora dire questo: allo stato attuale del nostro mondo, la terra non pu produrre
spontaneamente una pianta, cio senza che vi sia stato deposto un seme necessariamente
proveniente da unaltra pianta; eppure ad un certo momento deve essere successo cos,
poich altrimenti niente avrebbe mai potuto cominciare; ma questa possibilit non fa pi
parte di quelle suscettibili di manifestarsi attualmente. Nelle condizioni in cui siamo, infatti,
niente pu raccogliersi che non sia stato prima seminato, e ci vero sia in campo spirituale
che in campo materiale; ora, il germe che deve essere deposto nellessere per rendere possi-
bile il suo ulteriore sviluppo spirituale, precisamente quellinfluenza [spirituale iniziatica,
N.d.R.] la quale, in uno stato di virtualit e di involgimento esattamente comparabile a
quello del seme, gli conferita mediante liniziazione.64 Precisa ancora Gunon: Non che
linfluenza spirituale in se stessa possa mai essere in uno stato di potenzialit, ma il neofita la
riceve in certo qual modo proporzionalmente al proprio stato,65 egli ricordando inoltre che

62
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.5,
p.57.
63
La discesa ciclica in questione di cui parla Gunon descritta, nei modi pi svariati, in pressoch tutte le
Scritture Sacre e nei Miti Tradizionali di tutti i popoli, in riferimento ai dati della originaria condizione
paradisiaca dellumanit, condizione poi gradualmente perduta e la cui piena restaurazione prerogativa
delliniziazione nella sua prima fase, in cui si prefigge di far realizzare alliniziato la condizione dellUomo
Vero ossia della piena individualit umana in tutta la sua estensione animica extracorporea, la pienezza dello
stato umano, base necessaria per la successiva fase della via iniziatica che, per vari gradi, deve condurre alla
finale realizzazione dellUomo Universale o Uomo Trascendente, espressione simbolica indicante il
trascendimento dello stato umano e di tutti gli stati condizionati sopraumani nellunit completa con lAssoluto,
ossia lo Stato Supremo e Incondizionato. Quindi liniziazione tradizionale, in tutti i suoi gradi, una vera e
propria risalita metafisica interiore al Principio Assoluto, allOrigine Universale.
64
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.57-59.
65
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.59, nota 1.

24
nel linguaggio iniziatico la parola neofita significa letteralmente nuova pianta,66 ad
indicare esattamente il neo-iniziato ovvero il neo-nato spiritualmente, che non si dato da
solo e da se stesso tale nascita ma lha ricevuta da una tradizione-organizzazione iniziatica
preesistente, in ci consistendo propriamente la posterit spirituale maestro-discepolo.
Gunon ha rimarcato il fatto che iniziazione deriva da initium, e che questa parola significa
propriamente entrata o punto di partenza: lentrata in una via che resta da percorrere
in seguito, o meglio il punto di partenza di una nuova esistenza, nel corso della quale
verranno sviluppate possibilit di un ordine diverso da quello cui strettamente limitata la
vita delluomo ordinario; e liniziazione intesa in questo modo, cio nel senso pi ristretto e
preciso, non altro che la trasmissione iniziale dellinfluenza spirituale allo stato di germe,
cio, in altri termini, il ricollegamento iniziatico,67 il metafisico francese mettendo quindi in
guardia dalle illusioni delle cosiddette iniziazioni spontanee, che comunque, nei rarissimi
casi in cui si verificano realmente, su persone dalle qualificazioni e aspirazioni spirituali
eccezionali, sono sempre dovute allazione esoterica (nel senso iniziatico del termine, e non
affatto occultistico, poich loccultismo non esce dallambito psichico e non ha niente di
spirituale, nonostante le sue ingiustificabili pretese) di organizzazioni iniziatiche tradizionali
viventi, di cui gli iniziati spontanei non sospettano neppure lesistenza e dalle quali essi
sono inconsapevolmente guidati, per scopi ben precisi e in situazioni particolari in cui linizia-
zione normale e ritualmente regolare impossibile da ricevere, dove tutto ci non ha nulla
a che fare con le esperienze mistiche (che non escono dal dominio religioso ossia exoterico) e
n deve far pensare che sia possibile ricevere una iniziazione reale attraverso la semplice
lettura di libri, per una sorta di autosuggestione intellettuale, idealistica e psicologica,
quandanche si trattasse di sacre scritture tradizionali trattanti realt iniziatiche e descriventi
nel dettaglio i simboli e i riti iniziatici, libri che possono solo servire da supporto di medita-
zione a chi abbia gi effettivamente ricevuto liniziazione,68 questa essendo la condizione
necessaria in mancanza di cui, quali che siano le qualificazioni che unindividualit pu
presentare non pu aversi il bench minimo inizio di realizzazione.69
A coloro che, in modo fantasioso, reputavano (e reputano ancora oggi) sufficiente la lettura
di libri a contenuto iniziatico per potersi dire iniziati, quindi senza il ricollegamento diretto ad
una catena iniziatica tradizionale regolare che trasmetta la forza-influenza spirituale iniziatica
reale, lo Spirito Vivente, di una specifica tradizione sacra, Gunon ha risposto con gran forza
e chiarezza circa limpossibilit duniniziazione mediante i libri, poich, anche al di fuori
del caso particolare e pi preciso che riguarda la trasmissione duninfluenza iniziatica, ci si
troverebbe di fronte a qualcosa che nettamente in contrasto con il fatto che la trasmissione
orale sempre e dovunque ritenuta condizione necessaria del vero insegnamento tradiziona-
le, condizione da cui non assolutamente possibile ritenersi dispensati ove tale insegnamento
sia messo per iscritto, in quanto la sua trasmissione, per essere realmente valevole, implica la
comunicazione di un elemento in certo qual modo vitale, a cui i libri non possono servire
da veicolo.70 Il metafisico francese ha rimarcato anche il fatto che lo studio dei testi sacri di
una qualsivoglia tradizione e del loro simbolismo esoterico pu costituire una parte impor-

66
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.58, nota 3 (che comincia a p.58 e termina a p.59 con la chiarificazione in
questione).
67
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.60.
68
Su tali questioni, cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.60-68.
69
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.68.
70
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.63-64.

25
tante della preparazione dottrinale, che normalmente deve precedere ogni realizzazione; ma
se chi vi si dedica non riceve da qualche parte uniniziazione, rester sempre, quali che siano
le attitudini chegli vi apporta, limitato a quella conoscenza esclusivamente teorica che uno
studio del genere, per la sua stessa natura, non permette in alcun modo di superare.71 Un
tale individuo rimane esclusivamente un esoterista teorico, i testi sacri e le loro simbologie
esoteriche potendo infatti fungere da efficace supporto meditativo a chi gi ha ricevuto una
regolare iniziazione, Gunon chiarendo come sia pertanto nettissima la differenza che si ha,
a seconda che uno stesso libro sia letto dallesoterista teorico [] o da chi, al contrario,
possieda gi un ricollegamento iniziatico, laddove il secondo vi vedr naturalmente cose
analoghe a quelle viste dal primo, ma forse le vedr in modo pi completo, e soprattutto esse
gli appariranno in certo qual modo sotto una luce diversa, e per lui allora il contenuto del
libro diventa propriamente un supporto di meditazione, in un senso che si pu chiamare
rituale, esattamente allo stesso titolo dei simboli di diversi ordini chegli impiega come aiuto
e sostengo al suo lavoro interiore; sarebbe assolutamente inconcepibile che degli scritti
tradizionali, i quali per loro stessa natura sono simbolici nellaccezione pi ristretta del
termine, non potessero svolgere questa funzione. Al di l della lettera, che allora sar
scomparsa per lui, egli vedr unicamente lo spirito, e potranno aprirsi a lui, come quando
medita concentrandosi su un mantra [= formula sonora iniziatica, N.d.R.] od uno yantra [=
simbolo geometrico iniziatico, N.d.R.] rituali, possibilit ben diverse da quelle implicite nella
semplice comprensione teorica; ma se le cose stanno a questo modo, ripetiamolo ancora, in
virt delliniziazione che ha ricevuto, e che costituisce la condizione necessaria in mancanza
di cui, quali che siano le qualificazioni che unindividualit pu presentare non pu aversi il
bench minimo inizio di realizzazione [].72
Inoltre, riguardo gli scritti iniziatici dei grandi maestri spirituali tradizionali, ad esempio ind
e sufi, il metafisico francese osservando: Aggiungeremo ancora, che se a colui che medita
su uno scritto dordine iniziatico accade di entrare realmente in contatto con uninfluenza
spirituale proveniente dal suo autore (cosa in effetti possibile se tale scritto appartiene alla
forma tradizionale e soprattutto alla catena particolare che gli propria), anche questo,
ben lungi dal fare le veci di un ricollegamento iniziatico, non pu se non essere che una
conseguenza di quello che egli gi possiede. Cos, in qualunque modo si consideri la
questione, in nessun caso possibile uniniziazione attraverso i libri, ma soltanto, in certe
condizioni, un uso iniziatico di questi, che evidentemente tuttaltra cosa.73 Per Gunon
pertanto necessario ribadire una osservazione, la cui importanza determinante per
poter comprendere il vero carattere della dottrina iniziatica: per essa non si tratta affatto di
erudizione, e non potrebbe essere appresa in alcun modo per mezzo della lettura di libri,
come accade per le conoscenze ordinarie e profane, rimarcando il fatto che perfino gli
Scritti dei pi grandi maestri possono solo servire da supporto per la meditazione, e
che essi, daltronde, restano spesso incomprensibili agli occhi di coloro che non sono
qualificati, poich innanzi tutto occorre possedere alcune disposizioni o attitudini
innate, che non potrebbero essere sostituite da nessuno sforzo; poi occorre il collegamento ad
una silsilah [= in arabo catena iniziatica, equivalente del sanscrito parampar, N.d.R.]
regolare, poich la trasmissione dellinfluenza spirituale, che si ottiene tramite un tale
collegamento, , come abbiamo gi detto, la condizione essenziale, senza la quale non vi
affatto iniziazione, fossanche al grado pi elementare. Questa trasmissione, che viene
acquisita una volta per tutte, devessere il punto di partenza di un lavoro puramente interiore,

71
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.66.
72
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.67-68.
73
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.68.

26
per il quale tutti i mezzi esterni possono solo servire come degli aiuti e degli appoggi;
daltronde, anchessi sono necessari, dal momento che bisogna tener conto della natura
dellessere umano cos come esso di fatto; ed solo tramite questo lavoro interiore che
lessere si elever di grado in grado, se ne capace, fino al vertice della gerarchia iniziatica,
fino alla Identit suprema, stato assolutamente permanente e incondizionato, al di l delle
limitazioni di ogni esistenza contingente e transitoria: questo lo stato del vero Sf [=
equivalente iniziatico musulmano del vero Yogi ind, N.d.R.].74
A chi quindi, con misconoscimento, presunzione e sconsideratezza, opinava (ed ancora oggi
opina) inutili (sic!!) le trasmissioni iniziatiche rituali regolari date da organizzazioni tradi-
zionali viventi in quanto tutte queste cose sarebbero esteriori (sic!) e lumanit moderna
sarebbe inoltre pi evoluta nella conoscenza e nella consapevolezza trascendentale rispetto
alle epoche precedenti (sic!!) e quindi prossima allultimo gradino della conoscenza, alla
liberazione spirituale, alla conquista della libert, senza la necessit di regolari iniziazioni
tradizionali, Gunon ha dato una risposta nettissima rilevando la superficialit presuntuosa e
irrealistica di siffatta attitudine mentale: Ecco un ben strano esempio di misconoscenza della
situazione reale: mai come ora luomo stato pi lontano dallultimo gradino della cono-
scenza, a meno che non si voglia intenderla in senso discendente, e se in effetti egli giunto
al punto in cui tutte le cose che sono state test enunciate non agiscono pi su di lui, non
perch egli sia salito troppo in alto, ma viceversa perch caduto troppo in basso, come
ampiamente dimostrato dal fatto che, per contro, le innumerevoli e talvolta grossolane
contraffazioni di queste cose riescono molto bene a completare il suo squilibrio. Si parla
spesso di autonomia, di conquista della libert e via di seguito, intendendole sempre in
senso individualistico, ma si dimentica, o meglio si ignora, che la vera liberazione [spirituale,
N.d.R.] non possibile che mediante laffrancamento dei limiti inerenti alla condizione
individuale; non si vuol pi sentir parlare di trasmissione iniziatica regolare n di organizza-
zioni tradizionali ortodosse, ma cosa si dovrebbe pensare del caso, del tutto simile a questo,
di un uomo che, essendo sul punto di annegare, rifiutasse laiuto offertogli da un salvatore
perch costui esteriore a lui? Lo si voglia o no, la verit, che non ha niente da spartire
con una dialettica qualsiasi, che al di fuori del riallacciamento ad unorganizzazione
tradizionale non c iniziazione, e senza preventiva iniziazione nessuna realizzazione
metafisica possibile: questi non sono miraggi, o illusioni ideali, o vane speculazioni
del pensiero, ma realt assolutamente positive.75 E ancora: A questo riguardo, dobbiamo
ora insistere ancora su un punto capitale: il collegamento di cui si tratta devessere reale ed
effettivo, e un cosiddetto collegamento ideale, come alcuni si sono compiaciuti a volte di
considerarlo nella nostra epoca, interamente vano e di nessun effetto. facile rendersene
conto, poich si tratta propriamente della trasmissione di una influenza spirituale, da
effettuarsi secondo leggi definite: e queste leggi, pur essendo evidentemente del tutto diverse
da quelle che reggono le forze del mondo corporeo, non sono per tal motivo meno rigorose, e
presentano anzi con queste ultime, malgrado le profonde differenze che le separano, una
certa analogia in virt della continuit e della corrispondenza esistente fra tutti gli stati o
gradi dellEsistenza universale.76
Circa la necessit dei riti e simboli tradizionali per leffettiva trasmissione di una forza-
influenza spirituale iniziatica reale che consenta la realizzazione metafisica, e sulla completa

74
Cfr, Ren Gunon, LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore,
cap.1, pp.21-22.
75
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.2,
p.30.
76
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.5, pp.52-53.

27
impossibilit dellautodidattismo in tale campo, Gunon ha sottolineato che sono precisa-
mente i riti ad avere una parte essenziale e della pi grande importanza, essendo veicoli
indispensabili delle influenze spirituali senza le quali non pu essere questione del minimo
contatto effettivo con realt dordine superiore, ma solamente daspirazioni vaghe ed
inconsistenti, didealismo nebuloso e di speculazioni nel vuoto,77 e che una organizza-
zione iniziatica [] in fatto di forme esteriori ha bisogno soltanto di un certo insieme di riti
e di simboli, i quali, in pari modo dellinsegnamento che li accompagna e li spiega, devono
regolarmente trasmettersi per tradizione orale. Ricorderemo altres a tale proposito che,
anche se avvenisse talvolta che queste cose fossero consegnate per iscritto, potrebbe essere
soltanto a titolo di semplice promemoria, e che un tal fatto non potrebbe in alcun caso
dispensare dalla trasmissione orale e diretta, permettendo essa soltanto la comunicazione di
una influenza spirituale, il che la ragion dessere fondamentale di ogni organizzazione
iniziatica; se pure un profano conoscesse tutti i riti, per averne letta la descrizione nei libri,
non sarebbe menomamente iniziato per tal motivo, poich evidentissimo che in questo modo
linfluenza spirituale, legata a questi riti, non gli sar stata in alcuna maniera trasmessa,78
rimarcando che le stesse pratiche iniziatiche, per avere una qualche efficacia, presuppon-
gono necessariamente il ricollegamento ad unorganizzazione dello stesso ordine,79 e che
non si potr ricavarne il minimo risultato, se non le si avranno ricevute tramite una tras-
missione regolare, perch esse non sono allora vivificate da alcuna influenza spirituale,80
per cui il problema di sapere quali formule conviene scegliere non deve mai essere posto in
modo indipendente, perch non cosa pertinente alla fantasia individuale; tale questione
subordinata a quella delladesione effettiva ad una organizzazione iniziatica, adesione a
seguito della quale non vi naturalmente pi che da seguire i metodi che sono quelli di tale
organizzazione, a qualunque forma tradizionale essa appartenga.81 La vera realizzazione
spirituale iniziatica non dunque per nulla una questione di soggettivismo idealistico e
volontarismo individualistico, che sono lesatto opposto e la negazione della vera libert
gnostica, la quale invece sempre subordinata alla conoscenza effettiva e profonda com-
prensione delle realt iniziatiche e delle forze spirituali ad esse inerenti, che, proprio perch
metafisiche, sono sovra-individuali, Gunon pertanto rimarcando sempre con forza il fatto che
riguardo alla realizzazione ed ai metodi che le sono propri [], assolutamente niente pu
avere un valore effettivo se non allinterno di unorganizzazione iniziatica regolare.82

3. Linsegnamento iniziatico tradizionale e la vera nozione tradizionale


di lite spirituale e intellettuale.

Le autentiche conoscenze spirituali iniziatiche sono dunque caratterizzate da un preciso e


imprescindibile metodo dinsegnamento tradizionale rituale ovverosia simbolico nel senso
metafisico e non affatto psicologico n culturale eruditivo. Linsegnamento iniziatico tradizio-

77
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.19, p.183.
78
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.12, p.112.
79
Cfr. Ren Gunon, Vi sono ancora delle possibilit iniziatiche nelle forme tradizionali occidentali?, in Ren
Gunon, La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee (pp.169-174), p.173.
80
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.173.
81
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.173.
82
Cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.12, p.88.

28
nale, che implica la trasmissione di una teoria e di una influenza-forza spirituale iniziatica per
realizzare nella coscienza delliniziato la Realt Divina (il Vero S) espressa dalla teoria,
inseparabile dal simbolismo metafisico ritualmente messo in opera, si tratti di simboli-
archetipi gestuali (gesti ieratici), visivi (i sacri ideogrammi o i sacri simboli geometrici come i
maala e gli yantra), sonori (come le sacre formule dei mantra), utilizzati come supporti per
il lavoro iniziatico personale, in sostanza la meditazione iniziatica, lavoro necessario non solo
per la comprensione intellettuale profonda dei concetti dottrinali metafisici espressi dai
simboli stessi, ma anche e soprattutto, come s detto, per la realizzazione effettiva, nella
coscienza delliniziato, delle realt metafisiche che i simboli esprimono. I simboli sacri
tradizionali costituiscono un linguaggio di sintesi intuitiva soprarazionale e sopraverbale che
va incomparabilmente oltre i limiti del linguaggio ordinario, il quale del tutto insufficiente
per esprimere realt dordine metafisico. Per questo linsegnamento iniziatico di una natura
del tutto differente da qualsiasi tipo di insegnamento ordinario, fossanche della pi grande
erudizione e della pi grande genialit, e in nessun modo riducibile ad esso. Spiega
Gunon: Luso costante del simbolismo nella trasmissione di questo insegnamento
[iniziatico, N.d.R.] pu gi bastare a fare intravedere questo fatto, quando si ammette, come
semplicemente logico farlo, senza nemmeno aver bisogno di andare fino al fondo delle cose,
che un modo despressione del tutto differente dal linguaggio ordinario necessario per
esprimere idee ugualmente diverse da quelle espresse da questultimo, e concezioni che non
si lasciano tradurre integralmente con parole, concezioni per cui occorre un linguaggio meno
limitato, pi universale, poich esse stesse sono di un ordine pi universale.83
Infatti, continua Gunon, il simbolismo, che come la forma sensibile di ogni insegna-
mento iniziatico, di fatto un linguaggio realmente pi universale delle lingue volgari, e non
permesso dubitarne, quando si consideri che ogni simbolo suscettibile di molteplici
interpretazioni, in alcun modo contraddittorie, ma invece completantisi le une con le altre, e
tutte parimenti vere, pur procedendo da differenti punti di vista; ed in tal modo, perch
questo simbolo non tanto lespressione di una idea nettamente definita e delimitata (nel
modo delle idee chiare e distinte della filosofia cartesiana, supposte interamente
esprimibili con parole) quanto la rappresentazione sintetica e schematica di tutto un insieme
di idee e di concezioni che ciascuno potr afferrare secondo le sue proprie attitudini
intellettuali e nella misura in cui preparato alla loro comprensione. Il simbolo, per
chiunque pervenga a penetrarne il significato profondo potr fare concepire incomparabil-
mente pi di quanto sia possibile esprimere direttamente; ed esso anche il solo mezzo per
trasmettere, nella misura del possibile, tutto quellinesprimibile costituente il dominio
propriamente iniziatico, o meglio, a pi stretto rigor di termini, per depositare le concezioni
di questordine in germe nellintelletto delliniziato, che in seguito dovr farle passare dalla
potenza allatto, svilupparle, ed elaborarle col suo lavoro personale; nessuno infatti pu fare
altro che prepararlo a tal lavoro, tracciandogli con formule appropriate il piano che dovr in
seguito realizzare in se stesso alfine di pervenire al possesso effettivo delliniziazione,
ricevuta dallesteriore soltanto virtualmente. Daltronde, non bisogna dimenticare che, se
liniziazione simbolica, da considerarsi soltanto come la base e lappoggio delliniziazione
effettiva, necessariamente la sola che possa essere data esteriormente, pu almeno essere
conservata e trasmessa anche da coloro che non ne comprendono n il senso n la portata;
sufficiente che i simboli siano mantenuti intatti perch siano sempre suscettibili di svegliare,
in colui che ne capace, tutte le concezioni di cui figurano la sintesi. In tal fatto [] risiede
il vero segreto iniziatico che inviolabile per natura e che si difende da se stesso contro la
curiosit dei profani, e di cui il segreto relativo di certi segni esteriori soltanto una figura-
zione simbolica; ciascuno potr pi o meno penetrare questo segreto secondo lestensione del

83
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.31, p.268.

29
proprio orizzonte intellettuale, ma anche se riuscisse a penetrarlo integralmente non potrebbe
mai comunicare ad un altro ci che egli stesso avr compreso; tuttal pi potr aiutare a far
pervenire a questa comprensione coloro soltanto che ne sono attualmente atti. Quanto detto
non impedisce minimamente che le forme sensibili in uso per la trasmissione delliniziazione
esteriore e simbolica abbiano, anche al di fuori della loro parte essenziale come appoggio e
veicolo dellinfluenza spirituale, il loro valore proprio in quanto mezzi dinsegnamento; a tal
riguardo, si pu rilevare (il che ci riconduce allintima connessione del simbolo col rito) che
esse traducono i simboli fondamentali in gesti, [] e che in tal modo fanno in certa maniera
vivere alliniziato linsegnamento che gli presentato; ed la maniera pi adeguata e pi
generalmente applicabile alfine di preparargliene lassimilazione, poich tutte le manifesta-
zioni dellindividualit umana si traducono necessariamente, nelle sue attuali condizioni
desistenza, in modi differenti dellattivit vitale. [] In fondo, se ogni processo diniziazione
presenta nelle sue differenti fasi una corrispondenza, sia con la vita umana individuale e sia
pure con linsieme della vita terrestre, perch lo sviluppo della medesima manifestazione
vitale, particolare o generale, microcosmica o macrocosmica, si effettua secondo un
piano analogo a quello che liniziato deve realizzare in se stesso per realizzare se stesso nella
completa espansione di tutte le potenze del suo essere..84 Si tratta del Piano Universale per il
quale avviene la manifestazione dei mondi e degli esseri a partire dal Principio Universale e
che a Quel Principio devono ritornare, piano di cui liniziato deve prendere coscienza e
collaborarvi col suo stesso lavoro iniziatico: a questo punto preciso dello sviluppo
[iniziatico, N.d.R.] di un essere, punto dove prende realmente coscienza di questa finalit,
che comincia per questo essere liniziazione effettiva, che deve condurlo per gradi, e secondo
la sua via personale, a quella realizzazione integrale che si compie, non con lo sviluppo
isolato di certe facolt speciali, ma con lo sviluppo completo, armonico, gerarchico di tutte le
possibilit inerenti allessenza di questo essere. Daltronde, poich il fine necessariamente
lo stesso per tutto ci che ha uno stesso Principio, nei mezzi usati per pervenirvi che risiede
esclusivamente ci che proprio ad ogni essere, considerato nei limiti della funzione speciale
che determinata per lui dalla sua natura individuale, e che, qualunque sia, deve essere
considerata come un elemento necessario dellordine universale e totale; per la stessa natura
delle cose, questa diversit di vie particolari sussiste finch il dominio delle possibilit
individuali non sia effettivamente oltrepassato. In tal modo, listruzione iniziatica, conside-
rata nella sua universalit, deve comprendere, come tante applicazioni, in variet indefinite,
di uno stesso Principio trascendente, tutte le vie di realizzazione non soltanto proprie ad ogni
categoria di esseri, ma anche ad ogni essere individuale in particolare; e, comprendendole
tutte, in se stessa, essa le totalizza e le sintetizza nellunit assoluta della Via universale [a
questo punto Gunon precisa in nota 7: Questa Via universale il Tao della tradizione
estremo-orientale]. Dunque, se i princpi delliniziazione sono immutabili, le sue modalit
possono e devono variare in modo tale da adattarsi alle condizioni molteplici e relative
dellesistenza manifestata, condizioni la cui diversit fa in modo tale che, matematicamente in
qualche maniera, non vi possano essere due cose identiche in tutto lUniverso []. dunque
impossibile che vi siano, per due individui differenti, due iniziazioni esattamente simili, anche
dal punto di vista esteriore e rituale, ed a maggior ragione dal punto di vista del lavoro
interiore delliniziato; lunit e limmutabilit del Principio non esigono minimamente una
uniformit e una immobilit che daltronde sono irrealizzabili di fatto, e che, in realt, non
rappresentano che il loro riflesso invertito al pi basso grado di manifestazione; la verit
che linsegnamento iniziatico, implicando un adattamento alla diversit indefinita delle
nature individuali, si oppone per tal motivo alluniformit che linsegnamento profano consi-
dera invece come il suo ideale. Le modificazioni di cui si tratta si limitano, daltronde,

84
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.269-272.

30
beninteso, alla traduzione esteriore della conoscenza iniziatica e alla sua assimilazione da
parte di tale o di tal altra individualit, poich, nella misura in cui una tale tradizione e
possibile, essa deve necessariamente tener conto delle relativit e delle contingenze, mentre
ci che esprime ne indipendente nella universalit della sua essenza principiale,
comprendendo tutte le possibilit nella simultaneit di una sintesi unica.85
Gunon ha sempre rimarcato la profonda differenza di natura del metodo simbolico-rituale
dinsegnamento delle autentiche dottrine-scienze iniziatiche tradizionali, concepite sempre in
vista della realizzazione metafisica, rispetto al loro insegnamento convenzionale profano
basato semplicemente sullerudizione libresca, che in nessun modo pu condurre a
qualsivoglia realizzazione, idea assai difficile da afferrare e accettare per la mentalit
occidentale moderna ed anche per quella orientale occidentalizzata, il metafisico francese
inoltre chiarendo assai bene la netta differenza tra una vera lite tradizionale spirituale ed
intellettuale che custodisce e trasmette unautentica scienza iniziatica realizzativa, rispetto alle
lite accademiche che trasmettono solo un sapere erudito: Linsegnamento tradizionale
viene trasmesso in condizioni che sono determinate strettamente dalla sua natura; per
produrre il suo pieno effetto, esso deve sempre adattarsi alle possibilit intellettuali di
ognuno di coloro a cui si rivolge, e graduarsi secondo i risultati gi ottenuti, cosa che esige,
da parte di chi lo riceve e vuole procedere oltre, uno sforzo costante di assimilazione
personale ed effettiva. Ci consegue immediatamente al modo in cui lintera dottrina
concepita e indica la necessit di un insegnamento orale e diretto, che nulla pu sostituire e
senza il quale, del resto, il ricollegamento a una filiazione spirituale regolare e continua
verrebbe inevitabilmente a mancare, se si eccettuano casi del tutto eccezionali dove la
continuit pu essere assicurata in altro modo, ma che troppo difficilmente spiegabile con
un linguaggio occidentale perch sia possibile soffermarcisi qui. In ogni caso lorientale 86
immune dallillusione, troppo comune in Occidente, secondo cui tutto si pu imparare dai
libri e che porta a sostituire la memoria allintelligenza; per lui i testi hanno un mero valore
di supporto, nel senso in cui il termine gi stato da noi pi volte impiegato, e il loro
studio pu essere soltanto il fondamento di uno sviluppo intellettuale, senza mai confondersi
con lo sviluppo stesso: lerudizione cos ricondotta al suo giusto valore, perch posta al
rango inferiore che solo le si addice normalmente, quello di mezzo subordinato e accessorio
della vera conoscenza. Vi ancora un altro aspetto per cui la via orientale in antitesi
assoluta coi metodi occidentali: i modi dellinsegnamento tradizionale, che lo rendono non
precisamente esoterico, ma piuttosto iniziatico, si oppongono evidentemente a qualsiasi
diffusione sconsiderata, diffusione pi nociva che utile agli occhi di chiunque non si lasci
ingannare da certe apparenze. Innanzitutto lecito dubitare del valore e della portata
di un insegnamento impartito indistintamente, e in una forma identica, agli individui pi
variamente dotati, dalle pi diverse attitudini e temperamento, come avviene oggi presso tutti
i popoli europei: questo tipo di istruzione, certo il pi imperfetto fra quanti ne esistono,
imposto dalla mania egualitaria che ha distrutto, non soltanto la vera nozione, ma perfino il
senso pi o meno vago della gerarchia; eppure per individui, secondo i quali i fatti devono
soppiantare ogni criterio, come prescrive lo spirito della moderna scienza sperimentale,
esisterebbe forse un fatto pi evidente, se non fossero cos totalmente accecati dai loro
pregiudizi sentimentali, di quello delle ineguaglianze naturali, sia in campo intellettuale sia
in campo fisico? Per unaltra ragione, poi, lorientale, che alieno dal minimo spirito propa-
gandistico, non trovando alcun interesse nel volere diffondere a tutti i costi le sue concezioni,

85
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.273-274.
86
Gunon si riferisce allorientale tradizionale, e non allorientale che ha fatto propria la moderna mentalit
occidentale anti-tradizionale e anti-metafisica (il rigetto di ogni spiritualit) o pseudo-tradizionale e pseudo-
metafisica (le varie forme di neospiritualismo: filosofico, occultistico, teosofistico, spiritistico e new age).

31
risolutamente ostile a ogni volgarizzazione: gli che la volgarizzazione inevitabil-
mente deforma e snatura la dottrina volendo porla al livello della mentalit comune, col
pretesto di rendergliela accessibile;87 non la dottrina deve abbassarsi e ridursi alla misura
dellintelletto angusto delluomo comune; ma gli individui devono elevarsi, se ne sono capaci,
alla comprensione della dottrina nella sua purezza integrale. Sono queste le uniche
condizioni in cui pu formarsi una lite intellettuale, attraverso una selezione adeguata, dove
ciascuno si ferma necessariamente al grado che corrisponde allestensione del proprio
orizzonte mentale; ed anche lunica remora a tutti i disordini che suscita, quando si
generalizza, una scienza che tale solo per met, ben altrimenti nefasta della pura e semplice
ignoranza; cos gli orientali88 saranno sempre molto pi convinti dei concretissimi
inconvenienti dellistruzione obbligatoria che non dei suoi supposti benefici, e a nostro
avviso hanno perfettamente ragione.89
dunque evidente come lespressione lite intellettuale per Gunon debba intendersi non
affatto in unottica snobistica ma nel preciso senso che ad occuparsi seriamente di certi
argomenti e a comprenderli in modo profondo saranno sempre una minoranza di persone,
inoltre trattandosi di una lite fatta di individui spiritualmente qualificati e non di eruditi di
professione e di accademici specialisti. Il metafisico francese ha infatti ben chiarito
la sua idea riguardo la formazione di lite intellettuali occidentali dottrinalmente versate
e spiritualmente realizzate (le due cose essendo inscindibili) nelle autentiche conoscenze
spirituali iniziatiche orientali, idea diversissima da qualsivoglia elitarismo specialistico
accademico: Non dunque a questi specialisti che intendiamo rivolgerci in particolare,
ma piuttosto alle menti meno limitate, meno schiave dei pregiudizi, e che non portino il segno
di quella deformazione mentale inevitabilmente indotta dalluso esclusivo di certi metodi [di
studio universitari, N.d.R.], deformazione che una vera e propria infermit, e che noi
abbiamo definito miopia intellettuale. Ci fraintenderebbe chi scambiasse tutto questo per
un richiamo al gran pubblico, nella competenza del quale non abbiamo la minima fiducia,
e del resto noi aborriamo tutto ci che assomiglia alla volgarizzazione, [] ma non
commettiamo lerrore di confondere la vera lite intellettuale con gli eruditi di professione, e
ai nostri occhi unampia facolt di comprendere vale incomparabilmente di pi dellerudi-
zione, la quale, non appena diventa una specializzazione, le solo di ostacolo invece di
diventare, come sarebbe normale, un semplice strumento al suo servizio, ovvero al servizio
della conoscenza pura e dellautentica intellettualit.90 Pertanto: Non si insister mai
abbastanza su questo punto: che la vera metafisica non da specialisti, che la compren-
sione propriamente intellettuale non ha niente in comune con il sapere puramente libresco,
che essa differisce in modo totale dallerudizione e altrettanto dalla scienza ordinaria. Quella
che abbiamo chiamato in un altro studio lite intellettuale non si presenta ai nostri occhi
composta di scienziati e di filosofi; anzi, noi pensiamo addirittura che pochissimi di costoro

87
Gunon qui si riferisce allorientale custode di insegnamenti di ordine iniziatico e fedele allo spirito
tradizionale. Una netta tendenza alla volgarizzazione e alla propaganda proselitistica si riscontra invece non solo
negli orientali pseudo-tradizionali influenzati dalla moderna mentalit new age, ma anche in certi orientali
tradizionali custodi di conoscenze di ordine iniziatico ma influenzati dalla mentalit proselitistica occidentale, e
ancor pi in quegli orientali che si limitano strettamente al punto di vista exoterico-religioso e sovente caratte-
rizzati da unattitudine anti-esoterica ossia anti-iniziatica, come accade nel mondo musulmano, in tale attitudine
facendo loro eco il proselitismo e lanti-esoterismo degli ambienti exoterico-religiosi cristiani esclusivisti.
88
Gunon si riferisce dunque agli orientali tradizionali custodi della vera scienza spirituale iniziatica.
89
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte III, cap.16,
pp.208-209.
90
Cfr. Ren Gunon, op. cit., parte IV, cap.6, p.242.

32
avrebbero le qualifiche richieste per farne parte.91 E la costituzione di qualsivoglia lite
spiritualmente realizzata possibile solo mediante il ricollegamento regolare a tradizioni
spirituali viventi tramite un vero maestro iniziatore, come vedremo nel prossimo paragrafo.

4. Limprescindibile necessit della trasmissione iniziatica rituale regolare mediante


un Maestro Iniziatore per ricevere linfluenza spirituale e risvegliare lintelletto
trascendente: veri e falsi maestri spirituali e contraffazione psichica della spiritualit.

Riprendendo quanto precedentemente ricordato da Gunon sul fatto che riguardo alla
realizzazione [spirituale, N.d.R.] ed ai metodi che le sono propri [], assolutamente
niente pu avere un valore effettivo se non allinterno di unorganizzazione iniziatica
regolare,92 perch al di fuori del riallacciamento ad unorganizzazione tradizionale non c
iniziazione, e senza preventiva iniziazione nessuna realizzazione metafisica possibile,93
circa tale ricollegamento iniziatico il metafisico francese ha precisato la funzione essenziale
del maestro-istruttore spirituale iniziatico, ossia del Guru secondo la terminologia sanscrita
ind, ben sottolineando il profondo e indefettibile legame che, non soltanto in India ma in
tutto lOriente, unisce il discepolo al maestro, e di cui invano si cercherebbe lequivalente
nellOccidente moderno; infatti, la funzione dellistruttore davvero una paternit
spirituale, ragione per cui latto rituale e simbolico che segna il suo inizio una seconda
nascita per chi ammesso a ricevere linsegnamento con una trasmissione regolare. Lidea
di paternit spirituale espressa molto esattamente dalla parola Guru, che presso gli Ind
designa listruttore, e ha anche il significato di avo; alla stessa idea allude, presso gli
Arabi, la parola Sheikh [o Shaykh, N.d.R.], che col significato proprio di vecchio ha un
identico impiego. In Cina la concezione dominante di solidariet della razza conferisce al
pensiero corrispondente una sfumatura diversa, e fa assimilare la funzione dellistruttore a
quella di un fratello maggiore, guida e appoggio naturale per coloro che lo seguono nella
via tradizionale, e che diventer avo solamente dopo la morte; ma anche qui, come
dovunque, lespressione nascere alla conoscenza di uso corrente.94
Gunon ha affermato a chiare lettere che non affatto sufficiente voler riconoscere al
Guru unicamente il ruolo di chi adatta la tecnica ai vari casi particolari; mentre invece
il suo ruolo veramente essenziale, e che rende il suo intervento rigorosamente indispensabile,
consiste innanzi tutto nellassicurare la regolare trasmissione iniziatica,95 vale a dire la
regolare e reale trasmissione dellinfluenza-forza spirituale propriamente iniziatica, poich le
influenze spirituali, per entrare in azione nel nostro mondo, devono necessariamente assu-
mere dei supporti appropriati, prima di tutto nel campo psichico, e poi nello stesso campo
corporeo, cosicch si comprender come questo processo presenti analogie con quello della
costituzione di un normale essere umano,96 per cui le influenze spirituali stesse, in ogni

91
Cfr. Ren Gunon, Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore, Conclusione, p.390.
92
Cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.12, p.88.
93
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.2,
p.30.
94
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte III, cap.16,
p.207.
95
Cfr. Ren Gunon, Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, in due volumi,
volume secondo, sezione Recensioni di Articoli di Riviste, p.393.
96
Cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.27, p.181.

33
organizzazione tradizionale, agiscono sempre per il tramite di esseri umani, i quali sono i
rappresentanti autorizzati della tradizione, anche se questultima realmente sopraumana
nella sua essenza.97 Tale funzione di ricettacolo e trasmettitore delle influenze spirituali
iniziatiche il ruolo essenziale del vero maestro iniziatore autenticamente tradizionale, ruolo
fondamentale e imprescindibile per assicurare la perpetuazione vivente di ogni tradizione
iniziatica nel mondo e per chi voglia ricevere lautentica iniziazione spirituale tradizionale.98
La trasmissione dellinfluenza spirituale iniziatica da parte del maestro iniziatore implica al
contempo, in chi la riceve, anche il risveglio dellintelletto metafisico o intelletto sovra-
razionale trascendente (normalmente sopito negli esseri umani) e della connessa capacit
dintuizione intellettuale sovra-razionale ossia superconscia o trascendentale o metafisica che
dir si voglia (la dottrina ind vedntica non-dualista usa il termine sanscrito buddhi per
indicare tanto lintelletto metafisico che la connessa capacit dintuizione metafisica, che sono
una stessa e unica cosa), Gunon ricordando che lintelletto trascendente, per cogliere
direttamente i principi universali, devessere esso stesso di ordine universale; esso non pi
una facolt individuale,99 mentre la ragione una facolt propriamente e specificamente
umana; ci che sta al di l della ragione ad essere veramente non-umano, ed questo
che rende possibile la conoscenza metafisica, la quale [] non una conoscenza umana,100
e luomo, come individuo corporeo, razionale e animico, rappresenta solo una manifesta-
zione transitoria e contingente del vero essere; solo uno stato speciale fra una moltitudine
indefinita di altri stati []; e questessere, in s, assolutamente indipendente da tutte le sue
manifestazioni, cos come, usando un paragone che si trova frequentemente nei testi ind, il
sole assolutamente indipendente dalle molteplici immagini nelle quali si riflette. Tale la
distinzione fondamentale fra il S e lio, fra la personalit [metafisica = il S Assoluto,
N.d.R.] e lindividualit; e come le immagini, attraverso i raggi luminosi, sono collegate alla
fonte solare, senza la quale non avrebbero alcuna esistenza ed alcuna realt, cos
lindividualit, si tratti dellindividualit umana o di qualunque altro stato analogo di
manifestazione, collegata alla personalit [metafisica = il S Assoluto, N.d.R.], al centro
principiale dellessere, per mezzo di questo intelletto trascendente di cui abbiamo parlato.101
Detta facolt, intellettuale e spirituale al contempo, risvegliata dunque dalliniziazione e poi
affinata mediante la pratica meditativa iniziatica trascendentale, al di l della distinzione di
soggetto e oggetto []; essa il veicolo della conoscenza e insieme la conoscenza stessa, e

97
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.28, p.187.
98
Quel che vale per il ruolo del maestro iniziatore o sacerdote esoterico in campo iniziatico-esoterico circa la
trasmissione delle influenze-forze spirituali iniziatiche (esoteriche), vale anche, in un dominio ben distinto, per il
ruolo del sacerdote exoterico o religioso nella trasmissione delle influenze-forze spirituali exoteriche. Le
influenze-forze magico-occultistiche, invece, essendo di tipo esclusivamente psichico (in riferimento allo
psichismo cosmico e umano), non rientrano nel novero delle influenze-forze spirituali, n esoteriche n
exoteriche (bench queste, per agire nel nostro mondo, si rivestano di forme-forze psichiche cosmiche e
umane), pertanto in nessun modo il mago-occultista pu rivendicare la qualifica di sacerdote, n in senso
iniziatico-esoterico n in senso exoterico-religioso, bench ci accada, per ignoranza o malafede, in molti maghi-
occultisti che inoltre si presentano, del tutto indebitamente, come sacerdoti di tradizioni spirituali (esoteriche
ed exoteriche) estinte da secoli o millenni, dalle quali lo Spirito Trascendente Vivente si ormai ritirato (e con
esso essendosi ritirate, di conseguenza, le influenze spirituali esoteriche ed exoteriche da esso emanate, quindi
non pi trasmissibili) e delle quali sopravvive solo il lato psichico-energetico in via di lenta degenerazione.
99
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.148.
100
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.148.
101
Cfr. Ren Gunon, op. cit., p.149.

34
in essa il soggetto e loggetto si unificano e si identificano,102 per cui essa trascende non solo
il pensiero razionale ma anche lintuizione sovrarazionale mistica (che espande solo le possi-
bilit individuali extracorporee, mantiene il dualismo fra contemplante e contemplato, realiz-
zando una unione incompleta col Principio Assoluto e non raggiungendo dunque il dominio
metafisico puro), e inoltre non ha assolutamente nulla in comune anzi ne lesatto opposto
con lintuizione psichica infrarazionale e col subconscio o inconscio psicanalitico, che
pongono in comunicazione con quanto di pi infero vi sia nella coscienza umana e cosmica,
contrariamente a quanto pensano filosofi, psichisti e psicologi spiritualisti che vi vedono
erroneamente un mezzo per comunicare intuitivamente col Divino Universale e col S
Metafisico, quindi scambiando per comunicazione con gli stati superiori limmersione negli
stati inferiori, assimilando il superconscio spirituale-trascendentale al subconscio psichico.103

102
Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte II, cap.10,
p.119.
103
Gunon ha ben puntualizzato: Non una semplice questione di vocabolario il fatto, assai significativo, che
la psicologia attuale prenda sempre in considerazione solo il subconscio e non il superconscio, il quale
dovrebbe esserne logicamente il correlativo. Senza dubbio il subconscio un termine che indica unesten-
sione che si operi unicamente dal basso, cio da quel lato che, sia nellessere umano sia nellambiente cosmico,
corrisponde alle fenditure attraverso le quali penetrano le influenze pi malefiche del mondo sottile, anzi,
potremmo dire, quelle aventi un carattere veramente e letteralmente infernale. Certi psicologi hanno adottato
come sinonimo o equivalente di subconscio il termine inconscio, il quale, preso alla lettera, sembrerebbe
riferirsi a un livello ancora inferiore, bench, a dire il vero, corrisponda meno esattamente alla realt; se ci di
cui si tratta fosse veramente inconscio, non vediamo proprio come sarebbe possibile parlarne, soprattutto in
termini psicologici. [] Degna di nota ancora la strana illusione per cui gli psicologi giungono a considerare
certi stati tanto pi profondi quanto pi essi sono semplicemente inferiori; non forse questo un indizio della
tendenza ad andare nel senso inverso a quello della spiritualit, la quale sola pu esser detta veramente
profonda, perch essa sola inerente al principio ed al centro stesso dellessere? Daltra parte, poich il campo
della psicologia non si estende verso lalto, il superconscio le rimane completamente estraneo e del tutto
precluso; e quando le accade di venire in contatto con qualcosa di elevato, essa pretende puramente e
semplicemente di annetterlo, assimilandolo al subconscio: tale , quasi sempre, la natura delle sue presunte
spiegazioni concernenti la religione, il misticismo, ed anche certi aspetti delle dottrine orientali come lo Yoga;
e, in questa confusione del superiore con linferiore, c' gi qualcosa che pu essere propriamente interpretato
come una vera sovversione (cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni,
cap.34, pp.223-224). Pertanto, la pretesa che il subconscio-inconscio possa mettere in comunicazione col
Divino, col S Spirituale, basata sulla totale confusione fra ambito spirituale e ambito psichico assimilando il
primo al secondo e addirittura identificando lo spirituale col livello pi basso del dominio psichico, appunto
linconscio-subconscio, ravvisandosi qui i caratteri sinistri di una vera e propria parodia e rovesciamento
infernale della spiritualit, come osservato da Gunon: Fra altri elementi diversi, il subconscio contiene
incontestabilmente tutto ci che nellindividualit umana rappresenta tracce o vestigia degli stati inferiori
dellessere, e ci con cui esso mette pi sicuramente in comunicazione luomo tutto quello che nel nostro
mondo rappresenta questi stati inferiori. Per questa ragione, asserire che si tratta di una comunicazione
con il divino vuol dire veramente porre Dio negli stati inferiori dellessere, in inferis nel senso letterale
dellespressione [a questo punto Gunon, in nota 7, precisa: Lopposto in excelsis, negli stati superiori
dellessere, rappresentati dai cieli, cosi come la terra rappresenta lo stato umano]; si tratta perci di una
dottrina propriamente infernale, di un rovesciamento dellordine universale, ed precisamente questo che
noi chiamiamo satanismo; ma siccome evidente che ci non voluto e che coloro che preferiscono o
accettano teorie del genere non si rendono conto della loro enormit, si tratta di satanismo incosciente (cfr.
Ren Gunon, Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore, parte II, cap.10, pp.297-298). Il subconscio-inconscio
costituisce propriamente i bassifondi dellessere (cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei
Tempi, Adelphi Edizioni, cap.34, p.226) e chiunque tenti di renderlo chiaramente cosciente rischia di affondare
irrimediabilmente nel caos delle forze tenebrose imprudentemente scatenate; e se riuscisse nonostante tutto a
sfuggirvi ne conserver tuttavia, per tutta la vita, unimpronta che sar per lui come una macchia
incancellabile (ibidem, p.226). Richiamando alla coscienza i contenuti del subconscio-inconscio si realizza una
discesa nello psichismo inferiore senza alcuna possibilit di salita agli stati coscienziali superiori, che
esattamente il rovescio del vero processo iniziatico-metafisico che mira a trascendere del tutto il dominio
psichico, specie nel suo aspetto inferiore (subconscio-inconscio), per poi salire, tramite lintuizione metafisica
supercosciente (di cui il subconscio-inconscio solo un infimo riflesso invertito e tenebroso del tutto incapace di
qualsivoglia intuizione trascendente o metafisica che dir si voglia), agli stati coscienziali superiori (sopraumani)

35
Lintuizione supercosciente metafisica, in quanto inerente allintelligenza spirituale pura,
non ha nulla a che fare, bene ribadirlo, nemmeno con lo sviluppo di poteri psichici-animici
di qualsivoglia genere, siano essi mistici che magici, poteri che non trascendono affatto
lindividualit, ma ne rappresentano solo unestensione extracorporea, certo ben superiore nei
mistici religiosi (dove interviene comunque una forza spirituale seppure solo exoterica)
rispetto ai maghi (dove intervengono solo forze psichiche). Si tratta dunque di una intuizione
intelligente puramente trascendentale, sovrapsichica e sovrafenomenica.104
In virt dellintuizione puramente metafisica risvegliata mediante liniziazione, liniziato
non solo comprender le scritture sacre e i simboli di una tradizione nel loro senso metafisico
pi profondo e veramente universale, che necessariamente sfugge a chi si limita al solo
significato letterale ossia allexoterista, e quindi anche al mistico, bench questultimo abbia
una realizzazione effettiva nellambito religioso (cio exoterico) che lo rende superiore al
semplice credente religioso (qui si parla del mistico praticante i riti religiosi regolari
della tradizione cui appartiene e non di quello irregolare ed eterodosso, soggetto ad illusioni e
deviazioni psichiche dogni genere) pur non avendo mai il pieno possesso dellintuizione
metafisica delliniziato effettivo,105 il quale andr incomparabilmente pi lontano non solo
del mistico ma anche del cosiddetto esoterista teorico o metafisico teorico, ossia di
chi comprende concettualmente assai bene le dottrine e i simboli iniziatici, anche delle pi
diverse tradizioni, ma, non avendo ricevuto alcuna iniziazione da un maestro qualificato (o da

e infine giungere allo Stato Supremo Assoluto, al Vero S Metafisico. Ecco cosa invece limmersione nel
subconscio-inconscio: Immaginiamo lobiezione che, a questo punto, alcuni potrebbero formulare invocando
una similitudine con quella discesa agli Inferi che sincontra nelle fasi preliminari del processo iniziatico.
Una tale assimilazione completamente falsa, perch nei due casi i fini non hanno nulla in comune, ed anche le
condizioni dei rispettivi soggetti sono alquanto diverse. Si pu quindi parlare solamente di una specie di
parodia profana, che sarebbe gi di per se stessa sufficiente a conferire a tutto ci un carattere di
contraffazione piuttosto inquietante. La verit che questa pretesa discesa agli Inferi, non seguita da
nessuna risalita, semplicemente una caduta nel pantano (ibidem, pp.226-227) ossia nel pantano dello
psichismo cosmico inferiore (nelluomo espresso dal subconscio-inconscio), il metafisico francese precisando
che pantani del genere esistono veramente, sia nellordine macrocosmico sia in quello microcosmico (ibidem,
p.227). Per cui: Nella discesa agli Inferi lessere esaurisce definitivamente certe possibilit inferiori per
potersi quindi elevare agli stati superiori; mentre nella caduta nel pantano queste possibilit inferiori
penetrano in lui per dominarlo ed infine sommergerlo completamente (ibidem, p.227). Gunon ha evidenziato
la natura tenebrosa e infera del subconscio-inconscio tanto nella psicanalisi materialista e antispirituale di
Sigmund Freud (cfr. I misfatti della psicanalisi, in Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni,
cap.34) quanto nella psicologia spiritualista di William James (cfr. Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore,
parte II, cap.10, pp.297-298) e Carl Gustav Jung (cfr. Tradizione e inconscio, in Simboli della Scienza sacra,
Adelphi Edizioni, cap.5; Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, in due volumi,
volume secondo, sezione Recensioni di Libri, pp. 334-335, 363-364).
104
Gunon ha sempre rimarcato la nettissima distinzione fra ambito psichico e ambito spirituale e come la vera
realizzazione metafisica non abbia nulla a che fare con fenomeni soprannaturali e poteri straordinari di alcun
genere: cfr. Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.35; Considerazioni sulla Via
iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, capp. 3, 21, 22; Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione
Recensioni di Libri, p.166; La Metafisica Orientale, Luni Editrice e Arktos-Oggero Editore.
105
opportuno, come ha sempre assai ben chiarito Gunon nei suoi scritti, rilevare il fatto che la pi perfetta
realizzazione in un ambito exoterico come quello mistico-religioso e la pi perfetta comprensione della connessa
dottrina teologica (la teologia non che un aspetto assai parziale della metafisica integrale, ed esistono anzi
concetti metafisici, come quello di Vuoto Trascendente e Unione Totale con lAssoluto, che non possono in
alcun modo essere tradotti in termini teologici), non avendo i realizzati in tale ambito alcun legame con
liniziazione donde la loro intuizione spirituale essendo necessariamente frammentaria, saranno sempre
lontanissime dal pi minimo grado della realizzazione iniziatica effettivamente ottenuto e dalla comprensione
della dottrina metafisica integrale, e questo un punto difficile da comprendere e soprattutto da accettare da
parte degli exoteristi in generale, e pi in particolare da parte di coloro che riservano lesclusiva di ogni
rivelazione, verit e realizzazione spirituale solamente alla loro tradizione dappartenenza.

36
un suo sostituto da costui autorizzato) e non avendo di conseguenza risvegliato detta
intuizione metafisica, non in grado di realizzarli a livello coscienziale.
Ogni autentica influenza spirituale, sia essa agente nel dominio iniziatico od in quello
religioso (e mistico), trascende lindividuo, e avendo linfluenza spirituale iniziatica per
scopo il risveglio pieno dellintuizione metafisica, se viene a mancare la regolare trasmissione
iniziatica sar impossibile per un individuo, pur intellettualmente geniale, ottenere una bench
minima realizzazione metafisica. Se ci vero per gli exoteristi religiosi (inclusi i mistici,
anche i pi grandi e pienamente realizzati nel loro ambito), i quali non ricevono (o per volont
loro di non oltrepassare lambito exoterico-religioso o per disconoscenza totale delle realt
esoterico-iniziatiche, troppo spesso erroneamente identificate, per ignoranza o malafede, con
loccultismo) un collegamento regolare ad una tradizione iniziatica, a maggior ragione ci
vero per coloro che non hanno alcun collegamento tradizionale nemmeno di tipo exoterico.
Unassai importante questione quella concernente la natura dellinfluenza-forza spirituale
iniziatica, che sopraindividuale e come tale trascende del tutto lambito psichico-animico
(cosmico e umano), anche se pu poggiarsi su di esso come rivestimento per manifestarsi
nel mondo umano. Gunon, in base alla triplice costituzione dellessere umano come corpo,
psiche (nel senso antico e originario del greco psych, anima, dotata di varie e complesse
energie sottili) e spirito, affermata da tutte le dottrine iniziatiche tradizionali, ha sempre ben
rimarcato la nettissima differenza fra ambito psichico (in tutta la sua estensione) e spirituale,
sottolineando che tutto ci che di ordine psichico non pu avere alcun rapporto effettivo
e diretto con liniziazione, poich questa, nella sua essenza, consiste nella trasmissione di
uninfluenza spirituale destinata a produrre ugualmente effetti dordine spirituale, quindi
trascendenti in rapporto allindividualit; bisogna evidentemente concluderne che tutto
quanto pu rendere effettiva lazione [] di questa influenza, deve necessariamente avere un
carattere sopraindividuale, e di conseguenza sopracollettivo, per il fatto che il collettivo,
come tale, non pu in alcun modo superare il dominio individuale, poich in definitiva non
che la risultante delle individualit che lo compongono, n per conseguenza pu andare al di
l del dominio psichico.106 Quindi non in quanto collettivit, ossia somma di pi individui,
che unorganizzazione sacra tradizionale ha un carattere autenticamente iniziatico (oppure
religioso, sempre ben distinguendo i due ambiti e i loro differenti scopi realizzativi), ma in
quanto per il suo tramite agisce il principio trascendente cui essa serve da supporto, e il
quale solo le conferisce un carattere propriamente iniziatico. Si tratta dunque di qualcosa che
si pu definire come una presenza spirituale nel senso pi ristretto della parola. 107
Gunon precisa ulteriormente: Questo principio pu essere pi o meno specializzato,
conformemente alle modalit proprie di ciascuna organizzazione iniziatica; ma essendo
[esso] di natura puramente spirituale, come evidentemente richiede il fine stesso di ogni
iniziazione, sempre in definitiva lespressione di un aspetto divino, ed appunto unemana-
zione diretta di questo a costituire quella presenza che ispira e guida il lavoro iniziatico
collettivo, affinch questo possa produrre dei risultati effettivi nella misura delle capacit di
ciascuno di quelli che vi prendono parte. Per questo motivo, a rigori, il lavoro di
unorganizzazione iniziatica deve sempre essere compiuto in nome del principio spirituale
da cui essa procede e che in qualche modo essa destinata a manifestare nel nostro
mondo.108 E ancora: Qualsiasi formula rituale non corrispondente a quanto stiamo dicendo
qui, non pu rappresentare, se viene sostituita ad essa, se non un affievolimento dovuto a

106
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.23,
p.194.
107
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.194-195.
108
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.197.

37
misconoscenza o ad ignoranza pi o meno completa di quel che veramente il nome,
ed implica di conseguenza una certa degenerazione dellorganizzazione iniziatica, poich
questa sostituzione dimostra che essa non pi pienamente cosciente della reale natura della
relazione che lunisce al suo principio spirituale.109
Ecco perch i veri maestri spirituali non possono mai agire a nome di se stessi ossia come
individui, e perch le vere organizzazioni iniziatiche non agiscono mai come semplici
collettivit (somma di individui), ma sempre e solo a nome della specifica tradizione sacra
che incarna il principio spirituale di cui essa stessa tradizione la manifestazione nel nostro
mondo, e di cui i singoli maestri spirituali (siano essi pienamente realizzati ovvero illuminati,
oppure realizzati solo a vari gradi inferiori) e le collettivit di istruttori sono solo, seppur
indispensabili di fatto, anelli di trasmissione. Ogni vera tradizione sacra ha per scopo la
conservazione e la trasmissione, nel corso delle ere e delle generazioni umane, dellinfluenza-
forza spirituale dello specifico principio spirituale di cui essa espressione manifestata nel
nostro mondo, e la cui origine dunque sopraindividuale e sopracollettiva ovvero non-
umana (apauruheya, come si dice in sanscrito nella tradizione vedica-ind) vale a dire
proveniente non affatto dalla coscienza individuale ma dalla supercoscienza metafisica
degli esseri perfettamente illuminati e unificati nel Principio Assoluto Totale, che fa tuttuno
col Supremo S Metafisico Interiore (di cui il s animico individuale un pallido riflesso), e
quegli illuminati, che sono vere e proprie manifestazioni umane del Principio ( il caso degli
Avatra, in sanscrito Discese del Principio nel mondo), sono gli istitutori originari di ogni
vera tradizione sacra, la quale agisce e si perpetua nel nostro mondo mediante i loro
discendenti ossia maestri e lignaggi iniziatici tradizionali, donde derivano le vere organizza-
zioni iniziatiche tradizionali. Vi infatti anche il caso di savi nati uomini che, collegati a
siffatte tradizioni, hanno realizzato la piena illuminazione e come tali sono divenuti Uno col
Principio, e sono pienamente qualificati per riadattare la tradizione cui appartengono, senza
snaturarla, alle circostanze di tempo e luogo e alle pi variegate caratteristiche psico-mentali
degli esseri umani, e possono quindi istituire autentiche organizzazioni iniziatiche tradizio-
nali. Il Principio Spirituale Universale sempre Uno ma le sue manifestazioni (in specifici
principi-archetipi spirituali) e le sue forze di direzione nel mondo manifestato, ossia le sue
influenze-forze spirituali, sono molteplici, ergo molteplici sono, sin dalla remota antichit, le
tradizioni sacre, ciascuna delle quali con molteplici maestri e organizzazioni, che adattano,
tramite precise tecniche rituali, le influenze-forze spirituali di cui le stesse tradizioni sono
depositarie. E questo un punto fondamentale, troppo spesso non compreso dai moderni
ricercatori spirituali, donde il proliferare di pseudo-tradizioni e pseudo-iniziazioni dovute ad
individui o collettivit (somme di individui) del tutto mancanti di ogni autentica filiazione
tradizionale o appartenenza tradizionale che dir si voglia, e quindi di ogni qualificazione
iniziatica autentica, in questi casi nulla di realmente spirituale potendo essere trasmesso,
trattandosi solo di influenze psichiche individuali o collettive, dove non v nulla di realmente
trascendentale,110 il che vale anche per quelle tradizioni in origine autentiche ma, pur vi-
venti, completamente degenerate e corrotte, e a maggior ragione per quelle del tutto estinte.111

109
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.197, nota 1.
110
In queste realizzazioni psichiche al massimo si pu entrare in contatto col cosiddetto psichismo cosmico,
che, lungi dallavere alcunch di spirituale e trascendente e quali che siano i fenomeni psichici (e quindi
extrasensoriali) straordinari che tramite esso si possono produrre, ogni autentica iniziazione intende oltrepas-
sare del tutto in quanto potente ostacolo alla realizzazione metafisica, la quale mira invece a realizzare la Totalit
Coscienziale Assoluta, indivisibile e senza dualit, e non affatto alla dispersione nella molteplicit fenomenica.
111
Nel caso di tradizioni in origine autentiche ma divenute completamente deviate e degenerate, e maggior-
mente in quelle del tutto estinte da secoli o millenni, il principio spirituale che le vivificava si di fatto
ritratto e rimane solo un potente agglomerato psichico (che riveste esteriormente lazione delle forze-
influenze spirituali nel mondo umano) che va man mano disgregandosi (mancandovi lelemento unificante e

38
A questo punto, ben si comprende limportante funzione dellautentico maestro iniziatore
ossia del Guru tradizionale, come accennato in precedenza, quale anello di trasmissione
dellinfluenza spirituale iniziatica, la quale dunque sopraindividuale. Gunon sottolinea
con forza che dal momento che liniziazione, [] nella sua essenza, consiste nella
trasmissione di uninfluenza spirituale destinata [] a produrre effetti dordine spirituale,
quindi trascendenti in rapporto allindividualit, ne consegue che fuori questione che
non come individuo umano che il Guru propriamente detto esercita la sua funzione, ma in
quanto rappresenta qualcosa di sopraindividuale di cui, nello svolgimento di questa funzione,
la sua individualit non in realt se non il supporto.112 pertanto in quanto rappresentante
regolare della tradizione iniziatica cui appartiene che il Guru esercita la sua funzione e non in
quanto individuo isolato e senza alcun collegamento tradizionale. E ci, spiega Gunon, vale
sia per quelle forme iniziatiche dove, per trasmettere una iniziazione valida, cio per trasmet-
tere linfluenza-forza spirituale di cui una determinata tradizione iniziatica depositaria,
necessaria la presenza diretta di un Guru o di un suo sostituto autorizzato (un Upa-Guru,
secondo la terminologia tecnica sanscrita), e sia per quelle forme dove la funzione del Guru
svolta da collettivit di individui ugualmente depositari dellinfluenza spirituale iniziatica,113 il
metafisico francese ritenendo per assai meno vantaggiosa questultima situazione: Qui
senza dubbio vi sono degli svantaggi, nel senso che una via del genere evidentemente meno
sicura e pi difficile da seguire che non quella ove liniziato beneficia costantemente della
presenza di un Maestro spirituale.114
Per Gunon, tenendo sempre ferma la ben netta distinzione del S Metafisico (tuttuno con
lAssoluto, e di cui si occupa lambito iniziatico) dal s animico individuale (di cui si occupa
lambito religioso e mistico) ed ancor pi dallinconscio-subconscio psicanalitico (il livello
tenebroso e infero della coscienza), come rimarcato in molti suoi scritti, occorre tener sempre
presente questa fondamentale verit: Ci sia o non ci sia un Guru umano, fuori causa che il
Guru interiore sempre presente, essendo tuttuno con il S [metafisico, N.d.R.] vero e
proprio; che poi, per manifestarsi a coloro che ancora non possono averne una coscienza
immediata, egli prenda per supporto un essere umano od uninfluenza spirituale non incar-
nata, soltanto una differenza di modalit che non infirma minimamente lessenziale,115
dove lessenziale la trasmissione regolare dellinfluenza-forza spirituale iniziatica. Preci-
sa ulteriormente Gunon che il Guru esteriore solo un mezzo per risvegliare, mediante la
trasmissione dellinfluenza-forza spirituale iniziatica ed il lavoro iniziatico successivo, il Guru
interiore, il vero e unico Guru ossia il S Metafisico: Il Guru umano [] non in realt che
un rappresentante esteriore e come un sostituto del vero Guru interiore, per cui la neces-
sit del primo solo dovuta al fatto che liniziato, finch non giunto ad un certo grado di
sviluppo spirituale, ancora incapace dentrare direttamente in comunicazione cosciente col
secondo. In ogni caso, questa la ragione che limita ai primi stadi la necessit dellaiuto di
un Guru umano, e diciamo i primi stadi, in quanto va da s che la comunicazione in questione

armonizzante vale a dire linfluenza-forza spirituale), con tutti i pericoli che, come ha ben spiegato Gunon nelle
sue opere, il contatto con tali forze psichiche pu comportare, in primis lessere stornati dalla vera realizzazione
metafisica e inoltre le possibilit di squilibrio mentale dovuto allazione scomposta e incontrollabile di forze psi-
chiche non armonizzate dallinfluenza-forza spirituale (qui assente) e ponenti in contatto con quello psichismo
cosmico di cui parlavamo nella nota precedente come quanto di pi ostacolante alla realizzazione metafisica.
112
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.23, p.194.
113
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.24, pp.200-201.
114
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.201-202.
115
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.202.

39
diventa possibile per un essere ben prima che sia sul punto di ottenere la Liberazione.116
Gunon intende sempre la Liberazione nel senso metafisico iniziatico del termine. Egli
sottolinea poi con forza che, quale che sia il Guru esteriore ed il suo livello di realizzazione
metafisica (a vari gradi di realizzazione oppure realizzato al grado supremo vale a dire
pienamente e perfettamente realizzato, cio illuminato), il suo scopo sempre e solo
condurre liniziato alla comunicazione cosciente e diretta con il Guru interiore117 ossia una
comunicazione diretta ed una piena identificazione col S Metafisico interiore, identico
allAssoluto. Un vero Guru, rimarca il metafisico francese, tiene sempre presente questo
scopo fondamentale, e arriva perfino a decidere di indirizzare un discepolo (neofita o
avanzato) verso un altro Guru se saccorge che il discepolo, per certe particolarit della sua
natura individuale, pu essere pi efficacemente guidato da qualcun altro.118
Gunon ha peraltro sempre ribadito che un errore capitale, dovuto a mancanza di
conoscenza o a presunzione pseudo-intellettuale (o ad entrambe queste condizioni), quello
commesso da qualsiasi persona che pensa di potersi ritenere ricollegata ad una determinata
forma tradizionale per il fatto che a questa appartiene il proprio Guru [], senza perci
dover fare nientaltro, nemmeno effettuare dei riti. Dovrebbe essere evidente che questo
preteso ricollegamento non pu avere alcun valore effettivo, oltre ad essere fuori da ogni
realt.119 A tal proposito, Gunon ha cos chiarito la discriminazione fondamentale fra veri e
falsi maestri-istruttori spirituali: Ci che stupefacente, bisogna dirlo, che si possa trovare
un Guru che accetti dei discepoli in simili condizioni, senza aver preventivamente rettificato
in loro questo errore; il quale dovrebbe bastare da solo a suscitare seri dubbi sulla realt
della sua qualit spirituale. In effetti, ogni vero Maestro spirituale deve necessariamente
esercitare la sua funzione in conformit con una tradizione determinata; quando ci non
avviene, uno di quei segni che permettono di riconoscere pi facilmente che si in
presenza di un falso Maestro spirituale, il quale per, in certi casi, pu benissimo non
essere in malafede, ma essere lui stesso un illuso per ignoranza delle reali condizioni
delliniziazione.120 Gunon ha ben rimarcato come sia del tutto infondata ed illusoria la
pretesa di conferire uniniziazione a persone che non ottemperano alle condizioni richieste
per riceverla validamente, condizioni fra le quali figura sempre necessariamente il ricollega-
mento regolare ed effettivo alla tradizione cui appartiene la forma iniziatica considerata, con
tutte le osservanze rituali che vi sono essenzialmente implicite; e bisogna nettamente dire che,
in mancanza di questo ricollegamento, la relazione che unisce i sedicenti discepoli al loro
Guru, in quanto legame iniziatico, non altro che una pura e semplice illusione.121
Riguardo poi lidea irrealistica, oggigiorno infaustamente assai diffusa fra molti, secondo cui
sarebbe possibile conseguire la realizzazione metafisica, che comporta una gerarchia di vari
gradi-stadi iniziatici tanto nei piccoli misteri (miranti a realizzare lo stato umano
primordiale integrale, simbolicamente detto stato dellUomo Vero) quanto nei grandi
misteri (finalizzati, partendo dallo stato umano integrale, a realizzare gli stati sopraumani),
fino al conclusivo e supremo stadio incondizionato e assoluto della Liberazione metafisica
(simbolicamente detto stato dell Uomo Universale o Uomo Trascendente o Uomo

116
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.200.
117
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.203.
118
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.203, nota 2.
119
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.204.
120
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.205.
121
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.206.

40
Metafisico),122 semplicemente avendo fiducia devozionale in un Guru e che sia possibile
essere dispensati da ogni ricollegamento iniziatico rituale regolare ad una tradizione spirituale
specifica e dal successivo lavoro iniziatico personale (la pratica-tecnica iniziatica meditativa e
rituale personale), il metafisico francese si espresso senza mezzi termini: pur vero che
certa gente va ancor pi lontano ed convinta che per ottenere immediatamente addirittura
la Liberazione basti averne un desiderio sincero, accompagnato da una confidenza
assoluta in un Guru, senza avere il minimo sforzo da compiere per conto proprio; certamente
sembra di sognare quando ci si trova in presenza di simili aberrazioni!.123 Infatti:
Linsegnamento iniziatico, esteriore e trasmissibile in certe forme [simboliche rituali,
N.d.R.], non in realt e non pu essere, labbiamo gi detto e vi insistiamo ancora, che una
preparazione dellindividuo per acquistare la vera conoscenza iniziatica mediante leffetto
del suo lavoro personale. Si pu indicare in tal modo ad un determinato individuo la via da
seguire, il piano da realizzare, e disporlo a prendere latteggiamento mentale e intellettuale
necessario per pervenire ad una comprensione effettiva e non semplicemente teorica; si pu
anche assisterlo e guidarlo, controllando il suo lavoro in modo costante, ma tutto, poich
nessuno, fosse pure un Maestro nellaccezione pi completa del termine [a questo punto
Gunon precisa in nota 9: Intendiamo parlare di ci che si chiama Guru nella tradizione
ind, o uno Sheikh nella tradizione islamica, e che non hanno nulla in comune con le idee
fantastiche correnti a tal riguardo in certi ambienti pseudo-iniziatici occidentali], pu fare
questo lavoro in sua vece.124 Chiunque si ritenga dispensabile dalliniziazione rituale rego-
lare ad una specifica tradizione spirituale tramite un maestro-istruttore autorizzato realmente
appartenente a tale tradizione e creda di poter fare a meno del successivo lavoro iniziatico per-
sonale, pertanto del tutto squalificato per la realizzazione spirituale iniziatica, ed un preteso
maestro spirituale che accetti discepoli di tal fatta del tutto squalificato come maestro.
Da tutto ci si comprende il vero ruolo fondamentale dellautentico maestro iniziatore (o del
suo sostituto da lui stesso istruito e autorizzato) legato ad una tradizione spirituale iniziatica
vivente, e la differenza abissale rispetto agli pseudo-maestri. Riguardo ai veri e falsi
maestri spirituali, Gunon ha precisato chiarissimamente: Chiunque si presenti come
istruttore spirituale senza essere ricollegato ad una forma tradizionale determinata, o senza
conformarsi alle regole da questa stabilite, non pu avere veramente la qualit che si
attribuisce; pu essere, a seconda dei casi, un volgare impostore o un illuso, che ignora le
reali condizioni delliniziazione; e in questultimo caso, ancora pi che nel primo, c da
temere che sia troppo spesso, in definitiva, niente pi che uno strumento al servizio di
qualcosa che egli stesso forse non sospetta neppure [=Gunon si riferisce alla contro-
iniziazione, N.d.R.].125 Sottolineando ancora: Quel che aumenta ancor pi la difficolt,

122
Sui gradi iniziatici, cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.25.
123
Cfr. Ren Gunon, op. cit., cap.25, pp.210-211.
124
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via Iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.31, p.274.
125
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.21,
pp.179-180. Assai importante la questione della contro-iniziazione o iniziazione alla rovescia, capovol-
gente la vera iniziazione tradizionale e comportante una chiusura del dominio spirituale e unimmersione nel
dominio psichico inferiore umano e cosmico, laddove gli agenti coscienti della contro-iniziazione utilizzano i
rappresentanti della pseudo-iniziazione (come gli pseudo-maestri spirituali suddetti e gli occultisti, le pretese
iniziatiche degli uni e degli altri essendo del tutto nulle) e i loro seguaci, a loro insaputa e installandosi nei loro
ambienti, per camuffarsi ed agire indisturbati al fine di diffondere nel mondo le forze psichiche inferiori (contro-
iniziatiche, parodianti alla rovescia le forze spirituali) di cui sono portatori. Gunon ha spiegato: importante
sottolineare, innanzitutto, che nelle sue stesse origini, la contro-iniziazione non pu presentarsi come
qualcosa dindipendente e dautonomo: se essa si fosse costituita spontaneamente, non sarebbe altro che
uninvenzione umana, e cos non si distinguerebbe per nulla dalla pseudo-iniziazione pura e semplice. Per
essere pi di questa, comessa in effetti , necessario che, in un certo modo, essa proceda da quella fonte unica

41
alla quale si ricollega ogni iniziazione, e, pi in generale, tutto ci che manifesta nel nostro mondo un elemento
non-umano; ed essa ne deriva attraverso una degenerazione giungente fino a quel rovesciamento che
costituisce ci cui si pu dare propriamente il nome di satanismo. Sembra dunque si tratti, di fatto, di
uniniziazione deviata e snaturata, e che, per ci stesso, non ha pi diritto a venire qualificata come vera
iniziazione, poich essa non conduce pi al fine essenziale di questa, ed anzi ne allontana lessere invece di
avvicinarlo. Non dunque sufficiente parlare in questo caso di uniniziazione troncata e ridotta alla sua parte
inferiore, come pu anche succedere in certi casi; lalterazione molto pi profonda; ma vi sono, daltra parte,
come due diversi stadi in uno stesso processo di degenerescenza (Ren Gunon, Iniziazione e Contro-
Iniziazione, in La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee, pp.151-152). Nel caso
della iniziazione degenerata, ha puntualizzato Gunon, oltre ad esservi ovviamente limpossibilit di attingere
gli stati sovra-umani, vi che la deviazione non pu in seguito che aggravarsi ulteriormente, passando per
diversi gradi, nei casi estremi, fino al rovesciamento, dove la contro-iniziazione, quali che possano
essere le sue pretese, non in verit che un arresto, poich incapace di condurre lessere al di l dello stato
umano; e, in questo stesso stato, a causa del rovesciamento che la caratterizza, le modalit chessa sviluppa
sono quelle dellordine pi inferiore (ibidem, p.152), cio quelle dello psichismo inferiore (ovvero dmonico)
umano e cosmico. Nella contro-iniziazione, infatti, linfluenza spirituale perduta; e questo sarebbe
sufficiente perch non si potesse pi realmente parlare diniziazione, perch essa [] essenzialmente
costituita dalla trasmissione di tale influenza. Vi tuttavia ancora qualcosa che si trasmette, senza la quale ci si
troverebbe ricondotti al caso della pseudo-iniziazione, sprovvista di ogni efficacia; ma non si tratta pi che di
uninfluenza di un ordine inferiore,psichica e non pi spirituale, e che, cos abbandonata a s stessa, senza
il controllo dun elemento trascendente, assume in qualche modo inevitabilmente un carattere diabolico
(ibidem, pp.152-153), e inoltre questinfluenza psichica pu imitare linfluenza spirituale nelle sue manifesta-
zioni [fenomeniche, N.d.R.] esteriori, al punto che coloro che si arrestano alle apparenze singannano, poich
essa appartiene allordine di realt nel quale si producono queste manifestazioni, ossia allordine esclusiva-
mente psichico, e questo fatto [] di quelli che dimostrano come fenomeni in s stessi identici possano
interamente differire quanto alle loro cause profonde; ed questa una delle ragioni per le quali conviene, dal
punto di vista iniziatico, non accordare alcuna importanza ai fenomeni in quanto tali, perch, quali che essi
siano, niente potranno mai provare in rapporto alla pura spiritualit (ibidem, p.153). Pertanto: La contro-
iniziazione, in s stessa, non certo una contraffazione, ma al contrario qualcosa di assai reale nel suo ordine,
[] ed qualcosa che pretende di opporsi alla vera iniziazione, e non di imitarla; questa pretesa, daltra parte,
necessariamente illusoria, [] perch il dominio spirituale le assolutamente interdetto, ed essa non pu in
alcun caso andare al di l del mondo intermediario, vale a dire del dominio psichico, che del resto, sotto
tutti i rapporti, il campo privilegiato di Satana nellordine umano; ma lintenzione nondimeno esiste, assieme
al partito preso chessa implica di procedere propriamente in senso contrario a quello delliniziazione (Ren
Gunon, Le Contraffazioni dellIdea Tradizionale, in La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni
Mediterranee, p.190), dovendosi sottolineare il fatto che in effetti, i rappresentanti della contro-iniziazione
sono cos totalmente, e pi irrimediabilmente di ogni profano, ignoranti dellessenziale, cio di ogni verit di
ordine spirituale e metafisico, che questa, anche nei suoi princpi pi elementari, loro diventata assolutamente
estranea dopo che per loro il cielo stato chiuso (Ren Gunon, Dallantitradizione alla contro-tradizione,
in Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.38, p.257), la sinistra conseguenza di tale
ottenebrata condizione di coscienza essendo precisamente questa: Non potendo condurre gli esseri agli stati
sopraumani come liniziazione, n daltronde limitarsi al solo campo umano, la contro-iniziazione li
conduce inevitabilmente verso linfraumano che il solo campo in cui risiede il suo potere effettivo; ed
anche troppo facile capire che si tratta di cose ben diverse dalla commedia della pseudo-iniziazione (ibidem,
p.257), per infraumano Gunon intendendo il livello infero o subcosciente del dominio psichico umano e
cosmico ossia lo psichismo inferiore, che imita alla rovescia il dominio spirituale, e in tal caso si tratta della via
infernale nella sua pretesa di opporsi alla via celeste, quando unopposizione del genere, a cui potrebbero
effettivamente far pensare le apparenze esteriori, non pu essere in definitiva altro che illusoria; perci, [] a
proposito della falsa spiritualit nel cui ambito finiscono per perdersi quegli esseri che si sono impegnati in una
specie di realizzazione alla rovescia, una via simile non pu in definitiva concludersi se non con la
disintegrazione totale dellessere cosciente, e con la sua dissoluzione senza ritorno (ibidem, p.258), questo
esito sinistro riguardando per solamente coloro che sono giunti al massimo grado della contro-iniziazione
cio al culmine della via infernale, mentre per coloro che sono andati meno lontani in questo senso, si
tratta di una via senza sbocco, in cui possono rimanere prigionieri per unindefinit eonica o ciclica
(ibidem, p.258, nota 2). Ugualmente importante la questione dellazione nel nostro mondo dei centri e delle
organizzazioni della contro-iniziazione in opposizione ai centri spirituali tradizionali regolari, a tal fine essa
utilizzando i residui psichici di antiche sacre tradizioni (esoteriche ed exoteriche) estinte da secoli o millenni
(da cui cio lo Spirito Trascendente che le vivificava si ritirato del tutto non trovandovi pi, a causa della loro
degenerazione e deviazione, un supporto valido per la sua azione nel mondo) e i luoghi che furono i loro centri
sacri (rimasti carichi di forze psichiche un tempo rivestenti le forze spirituali ormai ritrattesi), oppure

42
che coloro che pretendono di essere guide spirituali senza avere alcuna qualificazione
per svolgere questa funzione, non sono mai stati tanto numerosi come ai giorni nostri; e il
pericolo che ne deriva tanto pi grande quanto, di fatto, questa gente presenta in generale
facolt psichiche molto potenti e pi o meno anormali, il che non solo non prova niente dal
punto di vista spirituale, anzi abitualmente piuttosto un indice sfavorevole, ma per di pi
suscettibile di creare illusioni, e di imporle a tutti quelli che non sono abbastanza accorti da
saper fare di conseguenza le necessarie distinzioni. Non si star dunque mai abbastanza in
guardia contro questi falsi istruttori, che altro non possono che fuorviare quelli che si
lasciano sedurre, i quali dovranno ritenersi fortunati se non succeder loro niente di peggio
che perder tempo; che poi siano dei semplici ciarlatani, come attualmente ce ne sono anche
troppi, o che siano essi stessi illusi ancor prima di illudere gli altri, ci non modifica assolu-
tamente le conseguenze e anzi, in un certo senso, quelli che sono pi o meno completamente
sinceri (perch qui possono esserci diverse gradazioni) sono forse ancor pi pericolosi per la
loro stessa incoscienza. Si aggiunga, ammesso che ce ne sia bisogno, che la confusione tra
psichico e spirituale, disgraziatamente cos diffusa fra i nostri contemporanei come in tante
occasioni abbiamo denunciato, contribuisce largamente a rendere possibili i peggiori equi-
voci a questo proposito; se in pi si tiene presente lattrattiva dei supposti poteri, e il gusto
ai fenomeni pi o meno straordinari che vi si associano quasi inevitabilmente, si avr
nella fattispecie una spiegazione abbastanza completa del successo di certi falsi istruttori.126
Gunon ha sempre esortato a diffidare di tutto ci che ha a che fare col dominio sottile
ossia il dominio psichico considerato nelle sue estensioni extracorporee, e a diffidare dei
poteri psichici paranormali e dei fenomeni straordinari di qualsivoglia genere, poich chi
si dedica, oltretutto sistematicamente tramite speciali allenamenti mentali, a queste realt
psichiche inferiori, che non hanno nulla di metafisico n pertanto di iniziatico, inevitabilmente
giunge, e senza nemmeno accorgersene, specie se diretto da pretesi maestri sconosciuti
invisibili contattati in astrale (e che altro non sono che agenti della contro-iniziazione), a
produrre una reale deviazione, ed anche una specie di inversione, fino a raggiungere una
presa di contatto, non con un principio trascendente o con gli stati superiori dellessere,
ma molto semplicemente con la luce astrale, diremmo pi volentieri col mondo delle
influenze erranti, vale a dire insomma con la parte inferiore del dominio sottile,127 le
influente erranti essendo infatti forze psichiche sottili derivanti dallo psichismo cosmico

installandosi allinterno di tradizioni ancora viventi ma in uno stato di decadenza e deviazione quasi completa, e
diffondendo contraffazioni psichiche della spiritualit tradizionale dietro le quali poter agire in modo camuffato,
promuovendo la confusione fra psichico e spirituale tipica del neospiritualismo in genere e in particolare della
filosofia e psicologia spiritualiste e intuizioniste facenti appello al subconscio-inconscio psichico (come in
William James, Henri Bergson, Carl Gustav Jung), la medianit spiritica (oggi rinominata channeling, canaliz-
zazione psico-energetica, operante, nonostante le sue inesistenti pretese spirituali, nei livelli pi infimi e
disgreganti dello psichismo), la diffusione di massa dei resti decadenti di antiche scienze tradizionali inferiori (la
magia e le arti divinatorie) del tutto separate dalle forze spirituali cui erano collegate in origine e di cui soprav-
vive solo il lato psichico oltretutto di un livello spesso infimo, e la diffusione, tramite veggenti e profetologi
dogni tipo (in buona o mala fede non fa differenza dal punto di vista del risultato negativo), delle antiche sacre
profezie tradizionali interpretate in modo letterale (con la perdita del loro senso simbolico e spirituale profondo),
tendenzioso e fuorviante (a favore di tale o tal altro fine e partito politico, religioso e antireligioso). Tutto ci
finalizzato a produrre uno scompiglio mentale generale nellumanit in vista della realizzazione di una
parodistica falsa spiritualit contro-tradizionale o spiritualit alla rovescia su scala planetaria ed in illusoria
opposizione alla vera spiritualit tradizionale che alla fine dovr comunque trionfare. Su tali temi, cfr. Ren
Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, capitoli consecutivi dal 27 al 40.
126
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.21,
pp.178-179. Sul ruolo del vero maestro spirituale iniziatico tradizionale cfr. op. cit., capitoli 20, 21, 23, 24.
127
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via Iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.35, p.301.

43
inferiore la cui luce astrale quanto di pi lontano dalla luce spirituale metafisica, Gunon
criticando nettamente ogni sedicente maestro spirituale, in realt falso maestro, che
incoraggia la presa di contatto con tale ambito sottile e che designa tale risultato col nome
di illuminazione, che diventa cos curiosamente equivoco; invece di applicarsi a qualche
cosa di ordine puramente intellettuale ed allacquisizione di una conoscenza superiore, come
normalmente dovrebbe essere, se fosse preso in un senso iniziatico legittimo, esso non si
riferisce che a fenomeni di chiaroveggenza o ad altri poteri della stessa categoria, in se
stessi molto poco interessanti, e daltronde in tal caso soprattutto negativi, poich pare che
servano infine a rendere chi ne afflitto accessibile alle suggestioni emananti da pretesi
Maestri sconosciuti, i quali, alloccorrenza, non sono che dei sinistri maghi neri.128
Inoltre, Gunon ha messo ben in evidenza la passivit mentale insita nello sviluppo dei
poteri psichici paranormali, come pure nellipnosi e nella medianit spiritica (questultima
oggigiorno chiamata channeling, canalizzazione-sintonizzazione psico-energetica) spesso
utilizzate per sviluppare quelle facolt, tutte cose che nulla hanno di spirituale in generale e di
iniziatico in particolare, trattandosi di realt esclusivamente psichiche e di assai infimo livello,
ma che i falsi maestri (e gli agenti della contro-iniziazione, di cui i falsi maestri possono
benissimo a loro volta essere strumenti del tutto inconsapevoli) utilizzano, unitamente al loro
forte fascino pseudo-carismatico, per legare a s (e ad entit psichiche sottili nientaffatto
spirituali, magari senza neppure saperlo essi stessi, ci invece essendo ben noto agli agenti
della contro-iniziazione) i loro discepoli, sviluppando in essi unattitudine psichicamente
passiva e suggestionabile, che quanto di pi opposto alliniziazione, che invece richiede una
costante attitudine mentale ed intellettuale attiva nel superamento del dominio psichico in
tutte le sue estensioni. Gunon ha infatti giudicato del tutto negativamente la parte
interamente passiva di un soggetto, nel senso che gli psichisti dogni genere danno a
questa parola,129 ed ha cos sottolineato in modo inequivocabile: Ma noi contestiamo
nella maniera pi assoluta che questo stesso risultato abbia qualche cosa in comune con
liniziazione, che esclude invece ogni passivit; gi al principio abbiamo spiegato come la
passivit rappresenti una delle ragioni per cui liniziazione incompatibile col misticismo; a
maggior ragione, essa incompatibile con ci che implica una passivit di un ordine incom-
parabilmente pi basso di quella dei mistici, e che insomma rientra in quel che ormai
per abitudine, dallinvenzione dello spiritismo, si designa col nome volgare di medianit.
Diciamolo di sfuggita, si tratta di una cosa che forse anche abbastanza paragonabile a ci
che fu lorigine reale della medianit e dello stesso spiritismo; e, daltra parte, quando la
chiaroveggenza ottenuta con certi allenamenti psichici, [] essa ha comunemente
leffetto di rendere lessere eminentemente suggestionabile []. Neppure molto difficile
rendersi conto come tutto ci vada direttamente contro lo scopo stesso delliniziazione, che
propriamente di liberare lessere da tutte le contingenze e non di imporgli nuovi legami da
aggiungersi a quelli che gi naturalmente condizionano lesistenza delluomo ordinario;
liniziato non un soggetto, anzi ne il contrario; ogni tendenza alla passivit non
pu essere che di ostacolo alliniziazione, e, quando predominante, costituisce una
squalificazione irrimediabile. Altres, in ogni organizzazione iniziatica avente conservato
una coscienza netta del suo vero scopo, tutte le pratiche ipnotiche o altre, implicanti luso di
un soggetto, sono considerate illegittime e strettamente proibite; ed aggiungeremo anzi che
prescritto di mantenere sempre un atteggiamento attivo in riguardo agli stati spirituali
transitori che possono essere raggiunti nei primi stadi della realizzazione, al fine di evitare
cos ogni pericolo di autosuggestione. A rigor di termini, dal punto di vista iniziatico, la

128
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.301.
129
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.302.

44
passivit non concepibile e ammissibile che nei confronti del Principio Supremo.130
Gunon, rimarcando il fatto che liniziazione deve precisamente condurre alla coscienza
pienamente realizzata ed effettiva del S e che a tale scopo la catena iniziatica non
esiste per legare lessere, ma invece per fornirgli un appoggio che gli permetta di elevarsi
indefinitamente e di oltrepassare le limitazioni di essere individuale e condizionato,131 ha ben
evidenziato la piaga dei sempre pi numerosi falsi maestri spirituali ed il carattere unicamente
psichico delle influenze di cui essi sono portatori (essi operando, volenti o nolenti, per
ispirazione diretta o indiretta della contro-iniziazione) e delle realizzazioni cui tali
pratiche conducono, che non solo non escono dallambito psichico ma producono quella
deviazione e finanche inversione e sovversione di cui s detto. Il cercare di ricollegarsi
a tradizioni spirituali estinte, nelle quali lo Spirito Metafisico vivente non pi attivo e
delle quali sopravvivono in realt solo residui psichici in via di disgregazione, anche se molto
potenti, ed il miscuglio sincretico di tecniche rituali di tradizioni differenti, o lo stornare le
pratiche spirituali tradizionali dal loro autentico fine, la realizzazione metafisica, conducono
esattamente a quella deviazione e finanche sovversione psichica.
Da quanto osservato finora, si comprende bene come il preteso ricollegamento a tradizioni
estinte e gli insegnamenti dati da pretesi maestri non dipendenti da alcuna tradizione
spirituale vivente o che propongono metodi realizzativi sincretici presi a prestito da differenti
tradizioni viventi, mutilandoli e assemblandoli a loro piacimento, siano da considerare
pseudo-iniziatici e spiritualmente nulli e finanche pericolosi dal punto di vista psichico. A tal
proposito, possiamo prendere come caso esemplare, fra tanti, di maestri indipendenti da
qualunque tradizione regolare, e come tali da considerare pseudo-maestri (oggigiorno sempre
pi numerosi), quello del noto Georges Ivanovi Gurdjieff (1872-1949), che tuttora passa per
una vera guida spirituale, e del quale Gunon, suo contemporaneo, nel rispondere a vari
corrispondenti epistolari che gli chiedevano espressamente un parere su questo personaggio,
ha invece rilevato il fatto che costui ha costituito, sulla scorta di quel che ho potuto appren-
dere dei suoi viaggi in Oriente, una specie di metodo di estraniazione psichica alquanto
fantasioso, non scevro da pericolo, e che in ogni caso non si ricollega assolutamente a nulla
di autentico,132 e ancora: Costui [] non un ciarlatano puro e semplice, ma invece pi
pericoloso; ha viaggiato molto per lOriente, e l ha raccolto frammenti di conoscenze e di
pratiche che riaccomoda a modo suo, al di fuori di ogni ricollegamento tradizionale
regolarenon vi qui certamente nulla di autenticamente spirituale n di iniziatico, ma la
verit che questo Gurdjieff esercita su coloro che gli si avvicinano una specie di dominio di
ordine psichico che alquanto sorprendente e al quale pochi fra costoro hanno la forza di
sottrarsi,133 pertanto, pur rilevando la superiorit intellettuale di Gurdjieff rispetto ad altri
pseudo-maestri dellepoca, rimarcandone il nefasto potere di dominazione psichica sui
discepoli, tipico segno antispirituale: Gurdjieff dun altra classe, per non meno inquie-
tante; esercita sui suoi discepoli unautentica fascinazione, il che dimostra certamente una
forza psichica poco comune, e per, spiritualmente, questo un segno molto sfavorevole; per
lo pi, tutti i pretesi maestri che non dipendono da alcuna forma tradizionale determinata

130
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.302-303.
131
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.304.
132
Da una Lettera di Ren Gunon del 31 marzo 1946 a Eric Ollivier, citata nella pagina internet Projet Ren
Gunon: Ren Gunon, Dos Extractos a Eric Ollivier.
133
Da una Lettera di Ren Gunon del 26 Giugno 1947 a un destinatario ignoto, contenuta in J.P. Laurant,
Le sens cach dans loeuvre de Gunon, Lge dHomme, Lausanne, Suisse, 1975, p.243, e citata anche nella
pagina internet Projet Ren Gunon: Ren Gunon, Extractos de cartas con destinatario desconocido.

45
devono per ci stesso essere puramente e semplicemente evitati.134 Il caso di Gurdjieff
quindi esemplare e pu essere preso a riferimento per individuare gli innumerevoli pseudo-
maestri pseudo-tradizionali e anti-tradizionali che si sono diffusi in tutto il mondo in modo
sempre crescente a partire soprattutto dalla seconda met del secolo XX.135
Circa labitudine antitradizionale, oggigiorno disgraziatamente diffusissima, di separare ad
esempio le pratiche meditative e yogiche dal loro contesto rituale tradizionale regolare ind e
buddhista, e sul non meno antitradizionale e nefasto fai da te della spiritualit connesso a
tale abitudine, Gunon ne ha rimarcato il grave pericolo, sottolineando che falsa lidea che
lo Yoga qualcosa di staccato da una qualunque tradizione; in queste condizioni non si
potranno mai praticare che dei pseudo-riti che non avranno alcun reale risultato di ordine
superiore, poich nessuna influenza spirituale vi sar collegata, anzi si potranno ottenere
degli effetti unicamente psichici di un carattere alquanto inquietante, fino a giungere ad
uno squilibrio psichico irrimediabile,136 poich queste stesse pratiche possono anche
avere, allinsaputa degli ignoranti che vi si dedicano come ad una ginnastica qualsiasi,
ripercussioni sulle modalit sottili dellindividuo, ci che di fatto ne aumenta il pericolo: in
tal modo possibile, senza che se ne sia neppure coscienti, aprire la porta ad influenze
dogni genere (e naturalmente saranno sempre quelle di qualit pi bassa ad approfittarne
prima delle altre), contro le quali si sar tanto meno al riparo in quanto spesso non si
sospetta neppure che esistano, e che a maggior ragione si incapaci di discernerne la vera
natura.137 Quindi, applicando queste fondamentali chiarificazioni dottrinali ai giorni nostri,

134
Da una Lettera di Ren Gunon dell8 giugno 1949 a Louis Cattiaux, citata nella pagina internet Projet Ren
Gunon: Ren Gunon, Fragmentos de cartas a Louis Cattiaux.
135
A nostro avviso, lo stesso giudizio gunoniano sui falsi istruttori spirituali si pu applicare al famoso guru
(o meglio pseduo-guru) indiano Osho Rajneesh, pseudonimo di Chandra Mohan Jain (1931-1990), professore di
filosofia e cultore di psicologia e psichismo, grande estimatore di Gurdjieff (sovente citato nei suoi discorsi-
lezioni) e dei suoi metodi di meditazione (che Gunon, come s visto, indic essere un sincretismo di metodi di
vario genere, quindi unoperazione pseudo-tradizionale e pseudo-iniziatica), nonch del filosofo, psicologo e
spiritista americano William James (1842-1910) secondo cui il subconscio il mezzo per entrare in contatto col
Divino, il che fu indicato da Gunon come una forma di satanismo incosciente (cfr. Errore dello Spiritismo,
Rusconi Editore, parte II, cap.10, pp.297-298), e derivando lo pseudonimo Osho dallinglese oceanic, oceani-
co (oceanic si pronuncia *oshianic, donde Osho), termine con cui James descrisse la sua esperienza di dissolvi-
mento mentale nel subconscio durante le sue pratiche spiritualiste (spiritiste). Osho, che si fregiava modesta-
mente dei sacri epiteti di Bhagwan (Beato Divino, epiteto tipico di Vihu e della sua incarnazione umana
Kriha) e Shree (Eccelso, nella tradizione ind tipico della Divinit, delle Incarnazioni Divine e dei maestri
realizzati), ma nemico dichiarato di ogni tradizione spirituale organizzata e particolarmente ostile allInduismo
tradizionale, sostenne di essersi auto-illuminato e si present come maestro spirituale senza essere depositario di
alcun lignaggio tradizionale autentico (e del resto la sua avversione a ogni tradizione non poteva che impedirgli
un collegamento tradizionale). La pratica spirituale da lui proposta e diffusa in Occidente consisteva in uno
pseudo-Tantrismo psico-sessuale e in uno pseudo-Yoga psico-fisico entrambi del tutto decapitati della loro
superiore parte metafisica e iniziatica, altrettanto dovendosi dire della sua danza cosmica, che egli copi dalle
danze dei dervisci sufi-musulmani, anche per il tramite degli insegnamenti pseudo-tradizionali di Gurdjieff (il
quale si presentava anche come maestro di danze sacre), ma, al pari di questi, senza alcun vero ricollegamento
iniziatico regolare a qualsivoglia organizzazione tradizionale sufi (leffetto di tale danza cosmica di Osho e
Gurdjieff essendo quindi esclusivamente psichico e per nulla spirituale), infine con laggiunta della pratica di
Tarocchi indianizzati di sua invenzione. Osho si presentava come maestro universale al di l di ogni
specifica tradizione regolare ed esercitava una fascinazione psichica assai potente sui suoi discepoli, tutti segni,
secondo Gunon, negativi in quanto indicatori di un potente psichismo e di una falsa spiritualit.
136
Cfr. Ren Gunon, Il Teosofismo. Storia di una pseudoreligione, Edizioni Delta Arktos, in due volumi,
volume secondo, sezione Recensioni di Libri, p.358.
137
Cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.35 (dal titolo
La confusione tra psichico e spirituale), p.232.

46
tutte le pretese moderne iniziazioni da autodidatti e tramite istruzioni su supporti artificiali
(materiale librario, video, audio) siano anchesse da collocare nel novero della pseudo-
iniziazione, senza alcuna possibilit di reale efficacia trascendentale e senza nessuna
realizzazione spirituale e con tutti i rischi di squilibrio psichico rilevati da Gunon.138
Il metafisico francese, oltre alla piaga dei sempre pi numerosi falsi maestri spirituali e al
carattere unicamente psichico (ed oltretutto di una qualit piuttosto bassa) delle influenze di
cui essi sono portatori (essi operando, volenti o nolenti, consapevoli o meno, per ispirazione
diretta e indiretta della contro-iniziazione) e stigmatizzando il fatto che simili pseudo-
maestri generano una gran confusione nel campo della spiritualit e gettano discredito sui
veri maestri spirituali tradizionali (ci essendo un tipico subdolo scopo della contro-
iniziazione, che purtroppo trova efficacissimi collaboratori incoscienti anche fra gli exoteristi
religiosi esclusivisti e anti-esoterici), mise in luce (sempre nellottica di un piano ben preciso
della contro-iniziazione atto a creare uno scompiglio mentale di massa e spingere verso la
realizzazione dei suoi scopi, in primis la contraffazione dellautentica spiritualit tradizionale)
anche il carattere nefasto di vera e propria epidemia psichica e di tendenziosit nella
moderna diffusione, da parte di veggenti e profetologi dogni sorta (in buona o mala fede
non fa differenza dal punto di vista del risultato nettamente negativo), delle interpretazioni
letterali (perdendone del tutto il senso simbolico spirituale pi profondo) e soprattutto
tendenziose (a favore di questa o quella causa religiosa, antireligiosa, politica) delle antiche
profezie contenute nelle sacre scritture delle differenti tradizioni spirituali orientali e occiden-
tali (oltretutto mischiando tali profezie fra loro in uninestricabile caos e riferendole alle cose
pi disparate), nonch della diffusione di massa di certe arti divinatorie, le quali attengono al
dominio psichico e non affatto spirituale e che non hanno pertanto nulla di autenticamente
iniziatico ossia di esoterico che dir si voglia, oltretutto essendo basate su residui pi o meno
degenerati di antiche scienze tradizionali ormai del tutto staccate dalle tradizioni sacre cui
appartenevano in origine e nelle quali le forze spirituali hanno cessato di agire lasciando il
campo a forze psichiche pi o meno potenti, disordinate e della pi bassa qualit.
Riguardo a tutto ci, ecco le precise parole di Gunon: La cecit peggiore sarebbe quella
che consistesse nel vedere in queste cose una semplice questione di moda senza impor-
tanza reale; lo stesso dicasi della crescente diffusione di certe arti divinatorie, certamente

138
Nelle moderne sedicenti iniziazioni per corrispondenza o tramite supporti artificiali quali libri, cd, dvd,
canali radio e video (internet e radio-televisivi), manca del tutto la possibilit della trasmissione diretta dellin-
fluenza spirituale, che solo un maestro iniziatore tradizionale in carne e ossa pu garantire, per cui esse sono
da considerare nel novero della pseudo-iniziazione. Chi immagina che i moderni mezzi tecnologici renderebbero
inutile la trasmissione iniziatica, oltre a non comprendere il valore metafisico delliniziazione, dimentica che
nei testi tradizionali ind, per esempio, detto espressamente che non si impara un mantra (formula sonora
iniziatica) dalla lettera morta di un libro ma dalla viva voce di un maestro o di un suo sostituto qualificato e
autorizzato, e quel che valeva nellantichit per il libro vale oggi per qualunque mezzo tecnologico. Il fatto poi
che vi siano certi effetti psico-fisiologici simili nelle pratiche meditative tradizionali e in quelle pseudo-
tradizionali, non deve trarre in inganno, perch linfluenza-forza spirituale nelle seconde del tutto assente, e
non vi sar alcuna possibilit di trascendere il dominio psichico e realizzare il livello metafisico della coscienza,
la Pura Coscienza o Coscienza Assoluta, per usare la terminologia ind vedntica. Da siffatte pratiche, dunque,
non si otterranno altro che effetti di tipo psichico, oltretutto con tutti i possibili pericoli di squilibrio psico-
energetico (con ripercussioni sul sistema nervoso e sullorganismo), non essendo in tal caso presente alcuna
influenza spirituale capace di armonizzare e unificare gli elementi psichici messi in azione in tal modo e venendo
del tutto a mancare la possibilit di controlli regolari da parte di istruttori qualificati nelliniziazione. Questo
quel che si deve pensare delle molteplici tecniche meditative che certi moderni innovatori prendono a
prestito dalle tradizioni ind, buddhista, taoista, sufi, o daltro tipo, ma svincolandole del tutto dalle loro
tradizioni iniziatiche regolari ed insegnate nei modi irregolari ora detti. A questo punto non ci sarebbe da
meravigliarsi se qualcuno decidesse di auto-proclamarsi sacerdote, tanto nel dominio iniziatico quanto in quello
religioso, solo per il fatto che ha appreso i rituali di ordinazione e trasmissione spirituale nei modi irregolari e
antitradizionali suddetti, e se in tal modo si attribuisse sia i gradi iniziatici che quelli religiosi pi elevati. Non
mai troppo insistere su queste cose onde evitare le peggiori illusioni e finanche danni psichici irrimediabili.

47
non cos inoffensive come potrebbe parere a chi non va a fondo alle cose: in generale sono
relitti incompresi di antiche scienze tradizionali quasi completamente perdute, le quali, oltre
al pericolo gi inerente al loro carattere di residui, sono per di pi arrangiate e com-
binate in modo tale che la loro messa in azione, con il pretesto dellintuizione (e questo
punto dincontro con la filosofia nuova in se stesso abbastanza notevole),139 apre la porta
allintervento di tutte le influenze psichiche del tipo pi dubbio.140 E specificamente circa la
diffusione di massa delluso divinatorio dei Tarocchi: Ci sarebbe molto da dire a questo
proposito, specie per quanto riguarda luso dei Tarocchi, in cui sono presenti le vestigia di
una scienza tradizionale incontestabile che, quale ne sia stata lorigine reale, presenta anche
aspetti piuttosto tenebrosi; con ci non intendiamo alludere alle molteplici fantasticherie
occultistiche cui i Tarocchi hanno dato luogo e che in gran parte sono trascurabili, bens a
qualcosa di molto pi effettivo, che rende assai pericoloso il loro uso per chiunque non
sia sufficientemente garantito contro lazione delle forze inferiori.141 E ancora: In quanto
ai Tarocchi, penso che il loro uso non sia consigliabile, e che sia preferibile astenervisi [],
poich servono facilmente da veicolo ad influenze psichiche che non sono sempre della
migliore qualit. [] La loro origine per lo pi alquanto oscura, e la loro connessione
con gli Zingari non propriamente una raccomandazione, poich costoro sembrano non
aver ottenuto che una iniziazione di ordine inferiore (limitata al dominio di certe scienze
tradizionali), e che si presta facilmente perci stesso a molte deviazioni.142 E non affatto
un caso che tutte quelle realt psichiche inferiori si ritrovino fra gli pseudo-maestri
spirituali (o maestri pseudo-spirituali che dir si voglia) ed i loro discepoli.143
A tutto ci, come Gunon rimarc in tutte le sue opere, si aggiunge disgraziatamente
lassenza di un autentico esoterismo tradizionale puramente metafisico nelle attuali tradizioni
spirituali occidentali e che sia completo tanto dal punto di vista teorico che di quello realizza-
tivo, accanto alla generale decadenza spirituale che allepoca del metafisico francese investiva
non solo lOccidente ma anche lo stesso lOriente, nonostante alcune parti di questultimo,
come evidenziato sempre da Gunon, conservino intatte possibilit iniziatiche autentiche.

5. Le possibilit iniziatiche custodite dallautentico Oriente tradizionale; la conversione


iniziatica come trasformazione interiore nel senso della dottrina platonica e vedntica.

Cos Gunon riassumeva in sintesi lo stato della situazione tradizionale occidentale:


Quando ci si rende conto del grado di degenerescenza in cui giunto lOccidente moderno,
assai facile comprendere come molte cose, di ordine tradizionale e a maggior ragione di

139
La filosofia nuova cui si riferisce Gunon la filosofia spiritualista e intuizionista del filosofo e psico-
logo statunitense William James (1842-1910) e del filosofo francese Henri Bergson (1859-1941), cui corris-
ponde la psicologia spiritualista dello psicologo svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961), teorie basate sulla
confusione fra ambito psichico e ambito spirituale, assimilanti erroneamente il secondo al primo e consideranti il
subconscio-inconscio psichico come il mezzo di intuizione spirituale per eccellenza.
140
Cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.37, p.249.
141
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, nota 3, pp.249-250.
142
Da una lettera di Ren Gunon del 6 giugno 1936 allesoterista rumeno Vasile Lovinescu che riprendiamo
dal sito internet in lingua spagnola Symbolos, Revista internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella sezione
Ren Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos traducidos de Ren Gunon - 20. Cartas a Vasile
Lovinescu. Le lettere di Ren Gunon a Vasile Lovinescu sono state pubblicate in italiano dalle Edizioni
allInsegna del Veltro e dalle Edizioni Al-Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
143
Come abbiamo visto a proposito di Osho Rajneesh e dei suoi Tarocchi indianizzati (vedi nota 135).

48
ordine iniziatico, non possano pi sussistervi che in uno stato di vestige quasi incomprese da
coloro stessi che ne hanno la custodia,144 il metafisico francese essendo del tutto incline,
come abbiamo precedentemente ricordato, a considerare lo spirito tradizionale, in quanto
ancora vivente, come rimasto intatto unicamente nelle sue forme orientali.145 La questione
che si pone dunque, data secondo Gunon la sopravvivenza delle possibilit di realizzazione
metafisica integrale ormai solo nelle organizzazioni iniziatiche orientali tradizionali, dove
poter reperire i mezzi iniziatici reali ossia a quale sacra tradizione orientale vivente
ricollegarsi per ottenere i mezzi tecnico-rituali della realizzazione spirituale. Su tale questione,
Gunon, si limit ad indicare, una volta accertata lautenticit e la regolarit di una tradizione
iniziatica vivente, la necessit delladesione effettiva ad una organizzazione iniziatica,
adesione a seguito della quale non vi naturalmente pi che da seguire i metodi che sono
quelli di tale organizzazione, a qualunque forma tradizionale essa appartenga,146 lasciando
quindi la pi ampia libert di scelta riguardo la tradizione cui ognuno si rivolger in base alle
proprie inclinazioni e affinit interiori, come risulta chiaramente dalle sue stesse parole circa
le conseguenze pratiche da trarre dalle sue considerazioni: Ognuno libero di ricavarne le
conseguenze che gli convengono; noi non siamo affatto incaricati di condurre o togliere
aderenti a qualsiasi organizzazione, non invitiamo nessuno a chiedere liniziazione qua o l,
n ad astenersene, e stimiamo anzi che ci non ci riguardi in alcun modo e non possa
menomamente rientrare nei nostri compiti.147 A questo punto, rileviamo il fatto che certi
musulmani occidentali gunoniani sembrano non aver compreso ci; costoro, basandosi sul
fatto che il metafisico francese, dopo aver conosciuto operativamente dallinterno dottrine
puramente metafisiche (cio iniziatiche ovvero esoteriche, non affatto religiose o mistiche
vale a dire exoteriche) quali il Taoismo ossia la dottrina esoterica della tradizione sacra cinese
(sovrapposta al Confucianesimo che ne rappresenta lexoterismo), il Vednta cio la dottrina
iniziatica vedica-ind,148 e il Sufismo ossia lesoterismo musulmano, scelse di stabilirsi
nellIslm, aderendo sia alla sua parte puramente metafisica o esoterica o iniziatica che dir si
voglia (il Sufismo) che a quella exoterica, cio la religione islamica in senso stretto quale base
necessaria su cui installare i riti iniziatici propriamente musulmani (la duplice costituzione
esoterica ed exoterica tipica dellIslm e di tutto il mondo sacro abramico, quindi inclusi
lEbraismo e il Cristianesimo delle origini149), optando per tale collocazione come mezzo del
suo lavoro iniziatico-spirituale e soprattutto per poter meglio svolgere allepoca la funzione di

144
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, Premessa, pp.20-21.
145
Cfr. Ren Gunon, Oriente e Occidente, Luni Editrice, Aggiunta in appendice, pp.197-198.
146
Cfr. Ren Gunon, Vi sono ancora delle possibilit iniziatiche nelle forme tradizionali occidentali?, in
Ren Gunon, La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee (pp.169-174), p.173.
147
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, Premessa, p.21.
148
Riguardo la dottrina ind, Gunon ha precisato che in essa non v una netta distinzione fra parte esoterica ed
exoterica poich essenzialmente metafisica (per cui naturalmente e intrinsecamente esoterica nel senso pi
profondo del termine) e da essa se ne traggono applicazioni in ordini differenti (per es. riti non iniziatici come i
riti sacramentali ed i riti rivolti ai differenti archetipi divini, e riti dal carattere puramente iniziatico come quelli
yogici autentici, ecc.), ed ognuno approfondir la dottrina a seconda delle proprie qualificazioni intellettuali e
interiori, dove la realizzazione iniziatica nella tradizione ind assai pi aperta che in altre tradizioni (dove
invece molto pi ristretta ed elitaria) a causa sia della detta natura essenzialmente e puramente metafisica della
dottrina che della particolare attitudine mentale e spirituale degli ind (su tali questioni, cfr. Ren Gunon,
Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte II, cap.9, pp.116-118).
149
Su questi temi cfr. Ren Gunon, Scritti sullesoterismo islamico e il Taoismo, Adelphi Edizioni, e
Sullesoterismo cristiano, Luni Editrice.

49
ponte intellettuale metafisico fra Oriente e Occidente stabilendosi in Egitto (pi vicino
allEuropa rispetto allIndia) e conformandosi pienamente (secondo una genuina attitudine da
vero ricercatore iniziatico) alla locale vita tradizionale musulmana, ebbene da ci detti
musulmani gunoniani occidentali ne hanno dedotto che quella islamica sarebbe lunica via
metafisica per gli Occidentali che volessero aderire ad una tradizione orientale, deduzione del
tutto arbitraria non affatto fondata sul pensiero gunoniano, e perfino contraria.
Infatti Gunon, parlando della lite intellettuale-spirituale occidentale che avrebbe dovuto
assimilare le dottrine orientali ancora metafisicamente complete al fine di adattarle alla
comprensione degli Occidentali (e abbiamo precedentemente precisato con chiarezza la vera
nozione tradizionale e gunoniana della parola lite, che dunque non ha nulla a che fare con
qualsivoglia snobismo intellettualistico) e di restituire loriginario ma oggi perduto senso
metafisico superiore e pi profondo a quel che ancora di autenticamente tradizionale esiste
in Occidente nellambito religioso (il Cristianesimo) ed in quello iniziatico (la Massoneria),150
lite da lui sempre fervidamente auspicata per un vero riavvicinamento, reale e profondo,
ossia spirituale, fra Oriente e Occidente, in modo chiarissimo afferm che quel che non
possibile per gli Occidentali in generale deve essere possibile per llite: perch questultima
possa realizzare gli adattamenti necessari essa deve aver prima di tutto penetrato e compreso
le forme tradizionali esistenti altrove; ed anzi necessario che essa vada al di l di tutte
le forme, qualunque esse siano, per impadronirsi di ci che costituisce lessenza di tutte
le tradizioni,151 il metafisico francese aggiungendo che per non essere semplicemente
accidentale la comunicazione permanente con le altre civilt presuppone la presenza di
uomini che, per ci che li riguarda direttamente, siano svincolati da ogni forma particolare,
abbiano piena coscienza di quel che c dietro le forme, e, situandosi nel dominio dei princpi
pi trascendenti, possano partecipare indistintamente a tutte le tradizioni. In altre parole,
sarebbe necessario che lOccidente arrivasse infine a possedere dei rappresentanti in quello
che simbolicamente viene chiamato il centro del mondo, o con altre espressioni equivalenti
(il che non si deve intendere in modo letterale, come indicativo di un luogo determinato).152
E ancora, nella sua corrispondenza epistolare con Alain Danilou, celebre indologo francese
regolarmente iniziato a Benares (la maggior Citt Santa dellIndia) alla tradizione ind
(assumendo il nome iniziatico ind Shiva Sharan), Gunon scrisse in modo chiarissimo e
inequivocabile: Chiunque abbia coscienza dellunit essenziale delle tradizioni anche, e
per tale motivo, inconvertibile a qualsiasi cosa, e costui al tempo stesso il solo che possa
installarsi, se lecito esprimersi cos, in tale o tal altra tradizione a seconda delle
circostanze contingenti, e soprattutto per ragioni di ordine iniziatico.153

150
A rigori, dovremmo considerare occidentali, per collocazione geografica e antichit storica, anche le tradi-
zioni sacre dei Pellerossa Nordamericani, presso le cui ristrette lite spirituali (i sacerdoti-sciamani pellerossa, da
non confondere affatto con gli stregoni, come invece fanno, per ignoranza o malafede, certi missionari religiosi
occidentali) sopravvivono ancora alcuni elementi autenticamente iniziatici, come dimostrato dagli studi di
Frithjof Schuon (cfr. La Tradizione dei Pellerossa, Edizioni di Ar; LAquila e il Corvo, Edizioni Mediterranee; Il
Sole piumato, Edizioni Mediterranee), dello stesso Gunon (cfr. Silenzio e solitudine, in Il Demiurgo e altri
saggi, Adelphi Edizioni) e di Titus Burckhardt (cfr. La Danza del Sole, in Considerazioni sulla Conoscenza
Sacra, Edizioni SE), ma abitualmente per occidentale ormai sintende ci che si riferisce ai popoli bianchi.
151
Cfr. Ren Gunon, Oriente e Occidente, Luni Editrice, parte seconda, cap. IV, p.173.
152
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem. Sullimportante nozione tradizionale di centro del mondo, cfr. Ren
Gunon, Il Re del Mondo, Adelphi Edizioni.
153
Lettera dal Cairo del 27 agosto 1947 ad Alain Danilou, che riprendiamo dal sito internet in lingua francese
Index de luvre de Ren Gunon, sezione Correspondance avec Alain Danilou, Ren Gunon, non publi,
1947-1950. Il carteggio completo Gunon-Danilou stato pubblicato in italiano nel volume La corrispondenza
fra Alain Danilou e Ren Gunon, 1947-1950, a cura di Alessandro Grossato, Olschki Editore, 2002.

50
In questa precisa ottica sinquadrano i ricollegamenti tradizionali iniziatici regolari, dunque
nulla aventi a che fare con qualsivoglia conversione, ottenuti da Gunon in ambito taoista,
vedntico e sufi-islamico, confermati, ma senza menzionarli in modo specifico, in una lettera
allesoterista italiano Julius Evola: Per quanto mi riguarda, sin dallet di 22 o 23 anni,
sono stato ricollegato ad alcune organizzazioni iniziatiche sia orientali che occidentali.154 E

154
Lettera dal Cairo del 18 aprile 1949 a Julius Evola, citata nel sito internet in lingua inglese Letters from
Gunon to Evola (VII) Gornahoor. interessante sottolineare il fatto che Gunon, pur apprezzando lacuta
intelligenza di Evola e alcuni suoi scritti sulle dottrine sacre tradizionali, mise in evidenza non indifferenti errori
di prospettiva dellesoterista italiano, come il subordinare lautorit spirituale a quella regale, una certa
inclinazione verso la sfera magica, la non piena comprensione del punto di vista puramente metafisico (che port
Evola a non comprendere il carattere puramente metafisico del Vednta) nonch del concetto iniziatico di
tradizione e della necessit del ricollegamento rituale regolare a tradizioni viventi. A questultimo proposito,
citiamo un brano della suddetta lettera di Gunon ad Evola dal quale abbiamo tratto il passo riguardante i
collegamenti tradizionali orientali e occidentali del metafisico francese: Per quanto riguarda una iniziazione
ricevuta fuori della via ordinaria del collegarsi ad una organizzazione conosciuta, ve ne sono certamente alcuni
esempi, ma in questi casi si trattato di eccezioni estremamente rare, e nessuno pu essere sicuro di trovarsi in
una simile condizione per evitare un ricollegamento normale; pensare diversamente sarebbe auto-illudersi in un
modo molto grave. Per quanto mi riguarda, sin dallet di 22 o 23 anni, sono stato ricollegato ad alcune
organizzazioni iniziatiche sia orientali che occidentali, donde potete rendervi conto che la supposizione che
avete avanzato non potrebbe in nessun modo essere applicata alla mia situazione (Ren Gunon, Il Cairo, 18
Aprile 1949). anche assai opportuno rilevare e sottolineare come Gunon non condivise mai le inclinazioni
politiche di Evola e di nessun altro, di qualsivoglia tendenza, essendo ogni interesse per la politica totalmente
estraneo al metafisico francese che anzi, oltre a non riconoscersi in nessuna ideologia, movimento e regime
politico occidentale del suo tempo (prima met del secolo XX), sia a carattere democratico (liberal-democrazie
parlamentari) che antidemocratico-totalitario (comunismo, fascismo, nazismo), vi vedeva un grande ostacolo alla
pura gnosi e realizzazione spirituale, anche in quei movimenti e partiti sedicenti tradizionalisti ma aventi
unidea della tradizione assai esteriore per nulla accostabile a quella gunoniana. Gunon vedeva inoltre chiara
linfluenza occulta delle tenebrose potenze della contro-iniziazione (di cui abbiamo riferito alla nota 117) in
tutti i grandi movimenti e partiti politici, anche i pi reciprocamente contrapposti, e consider infatti nel gennaio
1936 in una lettera allesoterista rumeno Vasile Lovinescu riguardo la situazione politica dellEuropa: Ci si
potrebbe chiedere se, in fondo, tutti i governi europei non siano dominati dalle stesse potenze, di modo che,
quale che sia il risultato dei loro conflitti, saranno sempre queste a vincere... (Ren Gunon, Lettera dal Cairo
del 27 gennaio 1936, dal sito internet Symbolos, Revista internacional de Arte - Cultura - Gnosis, sezione Ren
Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos traducidos de Ren Gunon - 20. Cartas a Vasile Lovinescu). E
nellottobre 1936, il metafisico francese, nel suo articolo Tradizione e Tradizionalismo, puntualizz: Fra tutte
le cose pi o meno incoerenti che si agitano e si urtano al momento presente, fra tutti i movimenti esteriori di
qualunque genere si tratti, non ce n dunque nessuno, dal punto di vista tradizionale o anche semplicemente
tradizionalista, per il quale prender partito, secondo lespressione comunemente usata, perch questo
significherebbe illudersi, e, esercitandosi in realt dietro a tutto ci le stesse influenze [contro-iniziatiche,
N.d.R.], mescolarsi alle lotte volute e dirette invisibilmente da esse significherebbe fare precisamente il loro
gioco; il solo fatto di prender partito in queste condizioni costituirebbe gi in definitiva, per quanto
inconsciamente ci avvenisse, unattitudine veramente antitradizionale. Non vogliamo fare qui nessuna
applicazione particolare []; solamente, ci sembra necessario, per tagliar corto con le pretese di qualunque
falso tradizionalismo, precisare che, si badi bene, nessuna tendenza politica esistente nellEuropa attuale pu
validamente rivendicare unautorit quanto ad idee o dottrine [metafisiche, N.d.R.] tradizionali, i princpi
facendo ugualmente difetto ovunque, bench sicuramente non si sia parlato tanto di princpi quanto lo si fa al
giorno doggi da ogni parte, applicando pressoch indistintamente tale designazione a tutto ci che lo merita di
meno, e addirittura persino a quel che implica al contrario la negazione di ogni vero principio [metafisico,
N.d.R.]. Dietro a questaltro abuso di una parola, ritroviamo daltronde quel carattere di contraffazione che
abbiamo gi constatato, in maniera generale, riguardo allidea tradizionale, e che ci sembra costituire di per s
stesso un marchio [contro-iniziatico, N.d.R.] assai importante ed assai significativo []. Per il momento, ci
resta ancora, a causa di certe persone malevole o malintenzionate che noi conosciamo anche troppo bene, una
precauzione da prendere che, normalmente, dovrebbe essere del tutto superflua: quella di dichiarare espressa-
mente che quel che abbiamo detto in ultima istanza non dovrebbe, in alcun modo n ad alcun grado, venir
considerata come costituente, da parte nostra, una sorta dincursione pi o meno camuffata nel dominio della
politica; tutto al contrario, essa lespressione stessa di una delle principali ragioni per le quali intendiamo
rimanere assolutamente estranei a tutto ci che riguarda questo dominio (Ren Gunon, Tradizione e
Tradizionalismo, in La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee, pp.185-186).

51
per ben comprendere come la sua adesione allIslm non avesse nulla a che fare con una
conversione religiosa, riportiamo ancora le sue stesse parole, contenute nella sopracitata
lettera ad Alain Danilou, nella quale si rettificano interpretazioni erronee a riguardo, rimar-
cando inoltre la totale inutilit delle notizie biografiche sulla sua persona, la cui mancanza era
inopportunamente lamentata da vari recensori dei suoi scritti: Quel che mi ha altres assai
sbalordito, il rammarico di non avere affatto informazioni biografiche su di me; si tratta di
una cosa alla quale mi sono sempre opposto formalmente, e soprattutto per una ragione di
principio, poich, riguardo alla dottrina tradizionale, le individualit non contano nulla e
devono scomparire completamente Malgrado ci, sono obbligato perlomeno a rettificare
asserzioni erronee quando esse si verificano; per esempio, non posso lasciar dire che mi sono
convertito allIslm, poich questo modo di presentare le cose completamente falso,155
ribadendo cos quanto precedentemente scritto ad un altro suo corrispondente: Io non ho
abbracciato la religione musulmana, come alcuni vogliono far credere per ragioni che
sfuggono alla mia comprensione; la verit che sono collegato alle organizzazioni iniziatiche
islamiche da una trentina danni, il che evidentemente una cosa molto diversa.156
A proposito della radicale differenza tra le conversioni, tipiche dellambito esclusivamente
religioso e mistico (cio exoterico), e ladesione ad una tradizione sacra per ragioni iniziatiche
(cio esoteriche) vale a dire di gnosi spirituale realizzativa, Gunon ha sottolineato che lunica
vera conversione la metanoia platonica ossia la metamorfosi intellettuale e spirituale che
trasforma la mente umana in senso trascendentale e la unifica completamente allAssoluto
dimorante allinterno di ogni uomo quale Ordinatore e Guida Interiore (lhgemn platonico o
lantarym vedntico-ind, cui connessa inoltre la nozione del Guru Interiore), trasforma-
zione che pertanto un fatto dordine puramente interiore che non ha assolutamente nulla in
comune con qualunque cambiamento esteriore e contingente derivante semplicemente dal
dominio morale [] oppure da quello religioso e pi generalmente exoterico.157
Circa le conversioni nel senso mistico-religioso, conseguenza del proselitismo religioso,
del sentimento mistico e dellattrazione per i carismi e i fenomeni soprannaturali tipici di
tale ambito (miracoli, visioni, ecc.), tutte cose che, pur reali e legittime, non hanno nulla a che
fare con liniziazione e sono lontanissime dal rappresentare una realizzazione metafisica
integrale, Gunon riteneva inutile passare da un exoterismo religioso allaltro limitandosi a
tale punto di vista (quello appunto exoterico), poich ci in nessun modo pu far raggiungere
il dominio iniziatico ossia esoterico, il quale, allinterno di una stessa tradizione dal duplice
volto exoterico ed esoterico, possiede lignaggi rituali ben distinti da quelli religiosi e trasmette
forze-influenze spirituali agenti su un piano necessariamente assai differente da quello
mistico-religioso e con obiettivi pure ben differenti, per cui, riguardo dette conversioni,
colui che converte e colui che si fa convertire danno prova di unidentica incomprensione
del senso profondo delle loro tradizioni, e i loro rispettivi atteggiamenti dimostrano in modo
lampante che il loro orizzonte intellettuale limitato allexoterismo pi esclusivo,158
aggiungendo inoltre che nellambito religioso, ed exoterico in generale, in fondo vi una
sola conversione veramente legittima in linea di principio, quella che consiste nelladesione
ad una tradizione, qualunque essa sia daltronde, da parte di qualcuno precedentemente

155
Lettera dal Cairo del 27 agosto 1947 ad Alain Danilou, cit. (vedi nota 153).
156
Lettera dal Cairo dell11 ottobre 1938 a Pierre Collard, citata nella pagina internet: Projet Ren Gunon:
Ren Gunon, Extracto a Pierre Collard.
157
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.12,
pp.107-108.
158
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.108.

52
sprovvisto di qualsiasi riallacciamento tradizionale.159
Quindi, dato tutto quanto osservato finora, in nessun modo Gunon, che mostrava chiara-
mente disinteresse e diffidenza verso qualsiasi genere di convertiti religiosi proprio per la
loro mentalit ristretta al solo exoterismo (nella fattispecie lambito mistico-religioso) e anche
per la partigianeria e finanche il settarismo da essi spesso mostrato a favore esclusivo della
loro religione, pu essere considerato artefice di proselitismo filo-islamico, come invece
certi suoi avversari (appartenenti ad ambienti cattolici e protestanti, e anche ad ambienti
filosofici e scientifici antimetafisici) e certi suoi falsi sostenitori (in ambienti musulmani)
hanno voluto insinuare per scopi diametralmente opposti (gli uni anti-musulmani, gli altri
filo-musulmani) ma provenienti dalla stessa ristretta mentalit anti-iniziatica, insinuazione in
taluni casi dovuta a ignoranza, in altri a malafede, in altri ancora ad entrambe le cose.
A proposito del fatto che chi si colloca nellambito iniziatico alieno da ogni conversione,
del tutto fuori luogo nel dominio metafisico puro per cui la scelta di aderire a questa o quella
tradizione spirituale dovuta solo a questioni di affinit interiori e di convenienza spirituale
circa i mezzi rituali, cos Gunon si espresse chiaramente e inequivocabilmente: Intendiamo
riferirci a coloro i quali, per ragioni di ordine esoterico od iniziatico, sono indotti ad
adottare una forma tradizionale diversa da quella a cui per nascita potevano essere
ricollegati, sia perch questa non dava loro possibilit di tal genere, sia soltanto perch
laltra, anche sul piano exoterico, forniva invece una base pi appropriata alla loro natura, e
dunque pi favorevole al loro lavoro spirituale. Questo, per chi si ponga dal punto di vista
esoterico, un diritto assoluto contro cui nulla possono tutti gli argomenti degli exoteristi, in
quanto si tratta di un caso che, per definizione, completamente fuori dalla loro competenza.
Contrariamente a quanto si verifica per una conversione, non vi nulla che in questo caso
implichi il riconoscimento di una superiorit intrinseca di una forma tradizionale su di
unaltra, ma unicamente ci che potrebbe definirsi una ragione di convenienza spirituale,
cosa ben diversa da una semplice preferenza individuale, e nei confronti della quale tutte
le considerazioni esteriori sono perfettamente insignificanti. sottinteso, daltronde che per
agire in questo senso in modo legittimo, ed ammesso che, come abbiamo supposto, esista
realmente la capacit di porsi dal punto di vista esoterico, bisogna aver coscienza, almeno in
virt di una conoscenza teorica, anche se non effettivamente realizzata, dellunit essenziale
di tutte le tradizioni; per chi si trovi in queste condizioni tutto ci basta evidentemente, per
quel che lo riguarda, a giudicare una conversione come cosa del tutto priva di senso e
addirittura inconcepibile. Se ora ci si chiedesse perch esistono casi simili, risponderemo che
ci soprattutto dovuto alle condizioni dellepoca attuale in cui, da una parte certe tradizioni
sono di fatto divenute incomplete dallalto, cio sotto laspetto esoterico (aspetto che viene
talvolta perfino negato dai suoi rappresentanti ufficiali), e dallaltra molto facile che un
essere nasca in un ambiente che non in armonia con la sua natura, e non dunque tale da
convenirgli realmente e da permettere alle sue possibilit di svilupparsi in modo normale
soprattutto in campo intellettuale e spirituale [].160

159
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.108, nota 2.
160
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.109-111. Gunon, nel parlare di certe tradizioni [] di fatto divenute
incomplete dallalto, cio sotto laspetto esoterico (aspetto che viene talvolta perfino negato dai suoi
rappresentanti ufficiali) si riferisce alla tradizione cristiana occidentale, dove sopravvive solo il misticismo,
che non esce dal dominio exoterico-religioso e pertanto non ha affatto carattere iniziatico cio metafisico puro,
n nella dottrina n nelle possibilit di realizzazione. Pi avanti vedremo la questione del permanere del solo
exoterismo religioso nella tradizione cristiana occidentale e invece della sopravvivenza di possibilit iniziatiche
(peraltro incomplete) nella tradizione cristiana orientale (vedi paragrafo 8).

53
6. Sintesi (unit metafisica essenziale nella molteplicit delle distinte tradizioni spirituali) e
non sincretismo (miscuglio rituale delle differenti tradizioni spirituali).

Quindi, Gunon ha affermato chiaramente la possibilit, citando nuovamente le sue stesse


parole precedentemente menzionate, di partecipare indistintamente a tutte le tradizioni e
di installarsi [] in tale o tal altra tradizione, di poter scegliere una forma sacra
tradizionale per ragioni di ordine esoterico od iniziatico e per una ragione di convenienza
spirituale, per coloro che ne abbiano ben compreso lunit trascendente fondamentale, certo
senza fare miscugli simbolici e tecnico-rituali sincretistici e mantenendo ogni tradizione nella
sua specifica identit e indipendenza rispetto alle altre, in quanto tutte emanazioni della
medesima unica Rivelazione-Tradizione Primordiale, di cui esse costituiscono il rivestimento
esterno, identiche nella loro essenza metafisica ma dalle forme rituali tecnico-operative ben
reciprocamente distinte (distinzioni necessarie per canalizzare e trasmettere realmente,
armoniosamente ed efficacemente, le forze-energie divine allumanit), come reciprocamente
distinti sono i raggi di un unico sole, il radioso Sole della Luce Divina Illuminatrice,
secondo un antichissimo simbolismo spirituale universale.161
La visione di Gunon infatti di sintesi metafisica e non affatto di sincretismo, egli eviden-
ziando limportantissimo fatto che i riti e i simboli meditativi delle diverse tradizioni sacre
mettono in moto forze spirituali e psichiche ben reali, che, mischiate in modo incoerente dal
sincretismo, nel migliore dei casi si neutralizzano a vicenda e nel peggiore producono un vero
e proprio sconquasso psichico in chi si dedica a tali inopportuni miscugli.162 Proprio coloro
che hanno coscienza dellunit trascendente delle diverse tradizioni spirituali (esoteriche ed
exoteriche), coi loro specifici riti e simboli, ne devono rimarcare la differenza in quanto vie ed
essere consapevoli della necessit di praticarle separatamente e della pericolosit insita nel
mescolarle: Del resto, si deve capire che, quando parliamo di coscienza effettiva [dellunit
delle diverse tradizioni, N.d.R.], vogliamo dire che lavere nozioni semplicemente teoriche su
questa unit e su questa identit, pur non essendo di sicuro trascurabile, non menomamente
sufficiente perch qualcuno possa stimare di aver oltrepassato lo stadio in cui si rende neces-
sario aderire ad una forma determinata ed attenervisi strettamente. Un tal fatto, beninteso,
non significa che chiunque si trovi in questo caso non debba sforzarsi in pari tempo di
comprendere le altre forme nel modo pi completo e profondo possibile, ma significa soltanto
che praticamente egli non deve far uso di mezzi rituali o di altri mezzi appartenenti
propriamente a pi forme differenti, il che [] sarebbe non solo inutile e vano, ma anche
nocivo e pericoloso sotto diversi riguardi.163
Gunon ha infatti sempre ben sottolineato lassai diversa situazione, nei confronti delle
diverse forme sacre tradizionali, fra colui che pienamente realizzato e colui che ancora
sulla via realizzativa. Riportiamo a tal riguardo una sua lunga considerazione:
Le forme tradizionali possono essere paragonate a vie che conducono tutte ad uno stesso
scopo [a questo punto, in nota 4, Gunon precisa: Per essere del tutto esatto, converrebbe
aggiungere qui: a condizione che esse siano complete, vale a dire che comportino non
soltanto la parte exoterica, ma anche la parte esoterica ed iniziatica; daltronde, in principio

161
Sui questi temi, cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita (alias
Considerazioni sullIniziazione, Luni Editrice) e Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi
Tradizionali e Luni Editrice.
162
Su questo importantissimo tema, cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-
Fratelli Melita (alias Considerazioni sullIniziazione, Luni Editrice), specificamente i capitoli 6 (dal titolo Sintesi
e Sincretismo) e 7 (dal titolo Contro il Miscuglio delle Forme Tradizionali).
163
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.7, pp.70-71.

54
sempre cos, ma in effetti pu avvenire che, per una specie di degenerescenza, questa
seconda parte sia dimenticata e in qualche modo perduta], ma che, in quanto vie, non sono
meno distinte; evidente che non possibile seguirne pi di una per volta, e che, quando si
ingaggiati in una di esse, conviene seguirla fino in fondo, senza scostarsene; voler passare
dalluna allaltra sarebbe proprio il mezzo migliore per non avanzare in realt, se non pure
per rischiare di smarrirsi del tutto. Solo colui che pervenuto al termine domina, per tal fatto
stesso; tutte le vie, e ci perch non deve pi seguirle; egli potr dunque, alloccasione,
praticare indistintamente tutte le forme, ma precisamente perch le ha oltrepassate, e perch
sono ormai unificate per un tale essere nel loro principio comune. Generalmente, daltronde,
egli continuer allora ad attenersi esteriormente ad una forma definita, non fosse che a titolo
di esempio per coloro che lo circondano e che non sono pervenuti al suo stesso punto; ma,
se circostanze particolari venissero ad esigerlo, potrebbe benissimo partecipare anche ad
altre forme, poich, dal punto in cui si trova, non, v pi alcuna differenza reale fra queste
ultime. Daltronde, quando queste forme sono per lui unificate in tal modo, non potr pi
essere questione di un qualsiasi miscuglio o confusione, perch un tal fatto suppone
necessariamente lesistenza della diversit come tale; e, ripetiamolo ancora una volta, si
tratta soltanto di colui che effettivamente oltre questa diversit: le forme per un tale essere
non hanno pi il carattere di vie o di mezzi, poich non ne ha pi bisogno, ed esse non
sussistono che come espressioni della Verit una, espressioni di cui tanto legittimo servirsi
secondo le circostanze quanto lo parlare in lingue differenti per farsi comprendere da
coloro cui ci si rivolge.
Vi insomma fra questo caso e quello di un miscuglio illegittimo di forme tradizionali
la stessa differenza da noi gi indicata in modo generale, e che quella fra la sintesi e il
sincretismo; perci era necessario a tal riguardo precisare in primo luogo questultima
differenza. In effetti, colui che considera tutte le forme nellunit stessa del loro principio,
come abbiamo detto, ne ha in tal modo una veduta essenzialmente sintetica, nel senso pi
rigido del termine; egli non pu porsi che allinterno di tutte ugualmente, e dovremmo anzi
dire, al punto che per tutte il pi interiore, poich tale veramente il loro centro comune.
Per riprendere il paragone da noi gi usato, diremo che tutte le vie, partendo da differenti
punti, vanno sempre pi avvicinandosi, pur restando sempre distinte, finch raggiungono
questo centro unico [a questo punto, in nota 6, Gunon specifica: Nel caso di una forma
tradizionale diventata incompleta, come in precedenza abbiamo spiegato, si potrebbe aggiun-
gere che la via si trovi tagliata in un certo punto prima di raggiungere il centro, o, forse pi
esattamente, che essa sia resa impraticabile di fatto a partire da questo punto, che segna il
passaggio dal dominio exoterico al dominio esoterico]; ma, viste dal centro stesso, esse in
realt non sono che tanti raggi che ne emanano e per il cui tramite dal centro in relazione
con i punti molteplici della circonferenza [a questo punto, in nota 7, Gunon precisa:
evidente che, da questo punto di vista centrale, le vie che, come tali, non sono pi praticabili
fino in fondo, secondo quanto abbiamo detto nella nota precedente, non fanno menomamente
eccezione]. Questi due sensi, inversi luno dallaltro, secondo i quali le stesse vie possono
essere considerate, corrispondono molto esattamente a ci che sono i punti di vista rispettivi
di colui che in cammino verso il centro e di colui che vi pervenuto, ed i cui stati, nel
simbolismo tradizionale, sono spesso descritti precisamente in tal modo, vale a dire come
quelli del viaggiatore e del sedentario. Questultimo altres paragonabile a colui che,
stando sulla sommit di una montagna, ne vede ugualmente, senza doversi spostare, i diffe-
renti versanti, mentre colui che sale questa stessa montagna non pu scorgerne che la parte a
lui pi prossima; ed evidente che soltanto la vista del primo pu essere detta sintetica.
Daltra parte, colui che non al centro, necessariamente sempre in una posizione pi o
meno esteriore, anche in riguardo alla propria forma tradizionale, e a maggior ragione in
riguardo alle altre; se volesse dunque compiere ad esempio riti appartenenti a pi forme
differenti, pretendendo utilizzarli a gara come mezzi od appoggi del suo sviluppo

55
spirituale, non potrebbe in realt associarli in tal modo che soltanto dal di fuori, vale a
dire non farebbe che del sincretismo, poich questultimo consiste proprio in un tale
miscuglio di elementi disparati che nulla unifica veramente. Quanto abbiamo detto contro il
sincretismo in generale vale dunque in questo caso particolare, e si potrebbe anzi dire con
certi aggravanti: in effetti, finch non si tratta che di teorie, un tale miscuglio, pur essendo
perfettamente insignificante e illusorio, e non rappresentando che uno sforzo speso in pura
perdita, pu almeno essere ancora relativamente inoffensivo; ma qui, per il contatto diretto
che implicato con realt di un ordine pi profondo, rischia di cagionare a colui che cos
agisce una deviazione od un arresto di quello sviluppo interiore per il quale credeva invece,
sebbene a torto, di procurarsi in tal modo maggiori facilitazioni. Tale caso abbastanza
paragonabile a quello di qualcuno che, col pretesto di ottenere in maniera pi sicura una
guarigione, usasse in pari tempo parecchie cure i cui effetti non farebbero che neutralizzarsi
e distruggersi a vicenda, e che potrebbero anche talvolta avere reazioni impreviste e pi o
meno pericolose per lorganismo; vi sono certe cose di cui ognuna efficace quando usata
separatamente, ma che non sono meno radicalmente incompatibili.
Ci ci conduce ad esaminare un altro punto ancora: oltre alla ragione propriamente
dottrinale che soppone alla validit di ogni possibile miscuglio delle forme tradizionali, vi
una considerazione che, pur essendo di un ordine pi contingente, non perci meno
importante dal punto di vista che si pu chiamare tecnico. In effetti, supponendo che
qualcuno si trovi nelle condizioni volute per adempiere riti appartenenti a parecchie forme,
sicch gli uni e gli altri abbiano effetti reali, il che implica naturalmente che costui abbia per
lo meno qualche legame effettivo con ognuna di queste forme, potr avvenire, ed anzi avverr
quasi inevitabilmente nella maggioranza dei casi, che questi riti facciano entrare in azione
non soltanto influenze spirituali, ma anche, ed anzi soprattutto, influenze psichiche le quali,
non armonizzandosi a vicenda, si urteranno e provocheranno uno stato di disordine e di
squilibrio tale da colpire pi o meno gravemente colui che le avr imprudentemente
suscitate; si capisce senza difficolt come non sia conveniente esporsi inconsideratamente ad
un tale pericolo. Lurto delle influenze psichiche daltronde pi particolarmente da temere,
da una parte, in conseguenza delluso dei riti pi esteriori, vale a dire di quei riti che
appartengono al lato exoterico di differenti forme tradizionali, poich evidentemente
soprattutto sotto questo rapporto che esse si presentano esclusive le une dalle altre, la
divergenza delle vie essendo tanto pi grande quanto pi le si considera lontane dal centro;
e, daltra parte, sebbene un tal fatto possa sembrare paradossale a chi non vi riflette
sufficientemente, lopposizione allora tanto pi violenta quanto pi le tradizioni cui si fa
appello hanno caratteri comuni, come ad esempio nel caso di quelle che rivestono
exotericamente la forma religiosa propriamente detta, poich cose che sono molto differenti
non entrano che difficilmente in conflitto, in ragione di questa stessa differenza; in tale
dominio, come in ogni altro, vi pu essere lotta soltanto a condizione di porsi sullo stesso
terreno. Non insisteremo maggiormente sulla questione, ma da augurarsi che questavviso
sia almeno sufficiente per coloro che potrebbero essere tentati di mettere in opera tali mezzi
discordanti; che essi non dimentichino che il dominio puramente spirituale il solo in cui si
sia al riparo da ogni colpo, poich le opposizioni stesse non vi hanno pi alcun senso, e che,
fin quando il dominio psichico non sia completamente e definitivamente superato, le peggiori
disavventure sono sempre possibili, anche, e dovremmo dire forse soprattutto, per coloro che
troppo risolutamente fanno mostra di non credervi.164
Le suddette considerazioni tecniche di Gunon rendono ben chiara la necessit devitare
sincretismi rituali fra differenti tradizioni e le sperimentazioni fai da te nel dominio spiritu-
ale, retto da leggi ben precise dove nulla pu essere lasciato allarbitraria fantasia individuale.

164
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, pp.71-75.

56
7. La legittima libera scelta di una qualsivoglia tradizione spirituale (purch ortodossa e
regolare) per ragioni iniziatiche; la nozione iniziatica di universalit spirituale.

Gunon rimarc sempre nei suoi scritti lunit metafisica, dunque sintetica e non sincretica,
di tutte le tradizioni spirituali esoteriche ed exoteriche autentiche ed il loro carattere vera-
mente trascendentale, metafisico, ossia sopraumano (rispetto alluomo spiritualmente non
risvegliato), la netta distinzione fra esoterismo ed exoterismo, e la necessit della libera scelta
di una forma tradizionale, quale che essa sia, da parte di un ricercatore spirituale secondo le
proprie inclinazioni interiori. Nel ribadire tali punti fermi nella sua corrispondenza con un
ecclesiastico cattolico, Gunon infatti sottoline: Beninteso, il punto di vista esoterico e
iniziatico (che occorre evitare con cura di confondere con le falsificazioni moderne), al quale
si riferisce propriamente la consapevolezza dellunit essenziale di tutte le tradizioni oltre
lapparente diversit di forme esteriori, completamente distinto dal punto di vista exoterico
e religioso, il quale non di mia incombenza. Un punto sul quale occorre evitare altres ogni
equivoco, che ci che merita realmente il nome di tradizione (e cos sempre come lo
intendo) propriamente sopra-umano, e che, di conseguenza, le iniziative umane []
non potrebbero tenere il minimo ruolo. Di fatto, espongo semplicemente certe verit per
coloro che, da qualunque parte vengano, possono comprenderle pi o meno completamente,
e il mio ruolo deve limitarsi a questo; a ciascuno si addice da qui ricavarne conseguenze in
accordo alle sue proprie tendenze, giacch una stessa tradizione non potrebbe convenire a
tutti indistintamente (ed per questo che la diversit delle forme necessaria). Unicamente
(e richiamo molto particolarmente la sua attenzione su ci), [] si pu essere al di sopra
delle forme tradizionali particolari (mediante la coscienza effettiva della loro unit) o al di
sotto di esse, e lindifferenza religiosa di cui lei parla si situa incontestabilmente al di
sotto; coloro che sinclinano da questo lato, pertanto, provano con ci semplicemente di non
aver compreso nulla.165 Circa questultima considerazione, Gunon ha altrove osservato
che si pu anche essere di qua o di l dalle forme tradizionali: luomo senza religione, ad
esempio, che facile incontrare nel mondo occidentale moderno, incontestabilmente nel
primo caso; il secondo invece sapplica esclusivamente a coloro che hanno preso effettiva-
mente coscienza dellunit e dellidentit fondamentale di tutte le tradizioni [].166
Gunon, che, lungi dal cercar proseliti per tale o tal altra tradizione, diceva chiaramente:
Non invitiamo nessuno a chiedere liniziazione qua o l, n ad astenersene, e stimiamo
anzi che ci non ci riguardi in alcun modo e non possa menomamente rientrare nei nostri
compiti,167 lasciando ad ognuno la piena libert nella scelta di una forma spirituale tradizio-
nale purch ortodossa, ci, come s precedentemente detto, non avendo nulla a che vedere
con qualsivoglia conversione, parl anche del caso dei grandi realizzati spirituali e della
loro adozione volontaria di questa o quella tradizione sacra, che ancor meno pu avere anche
lontanamente a che fare con una conversione: Oltre al caso di chi si stabilisce in una
determinata forma tradizionale perch essa gli mette a disposizione i mezzi pi adeguati per
il lavoro interiore chegli deve compiere, ve n un altro su cui vogliamo parimenti spendere
qualche parola: il caso di quegli uomini che, giunti ad un alto grado di sviluppo spirituale,
possono adottare esteriormente tale o tal altra forma tradizionale, secondo le circostanze, e

165
Estratto di una lettera inviata dal Cairo da Gunon il 14 luglio 1946 al Reverendo Padre Victor Poucel,
riportata nel sito internet in lingua spagnola Symbolos, Revista internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella
sezione Ren Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos traducidos de Ren Gunon - 25. Carta al R. P.
Victor Poucel.
166
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.7, p.70.
167
Cfr. Ren Gunon, op. cit., Premessa, p.21.

57
per ragioni che necessariamente sfuggono alla comprensione degli uomini ordinari. Essi, per
lo stato spirituale che hanno raggiunto, sono al di l di tutte le forme, e non si tratta quindi
per loro che dia apparenze esteriori che non possono minimamente influenzare o modificare
la loro realt intima; non solo essi hanno compreso, come coloro di cui parlavamo poco fa,
ma pienamente realizzato nel suo stesso principio, lunit fondamentale di tutte le tradizioni.
In tal caso sarebbe ancora pi assurdo parlare di conversioni, e tuttavia ci non toglie che
abbiamo visto scrivere seriamente da qualcuno che Shr Rmakriha, per esempio, si era
convertito allIslm in un certo periodo della sua vita, e al Cristianesimo in un altro;168
niente pu essere pi ridicolo di simili asserzioni, che danno una ben triste idea della
mentalit dei loro autori. Nel caso di Rmakriha, in realt, si trattava soltanto di
verificare in qualche modo, per esperienza diretta, la validit delle diverse vie rappre-
sentate dalle tradizioni alle quali si assimil temporaneamente; che cosa, nel caso specifico,
pu far anche lontanamente pensare ad una conversione? In linea generale, si pu dire
che chiunque abbia coscienza dellunit delle tradizioni, sia per semplice comprensione
teorica, sia ed a maggior ragione per realizzazione effettiva, necessariamente, e per questo
fatto, inconvertibile a checchessia; egli anzi il solo che lo sia veramente, poich gli altri
potranno sempre, a questo riguardo, essere pi o meno alla merc di circostanze contingenti.
Non si denuncer mai abbastanza energicamente lequivoco che induce certuni a parlare di
conversioni quando di esse non v la minima traccia: necessario tagliar corto alle
troppe sciocchezze di questo genere che circolano nel mondo profano, sotto le quali,
molto spesso, non difficile indovinare intenzioni nettamente ostili a tutto quanto deriva
dallesoterismo.169
Inoltre, circa la possibilit, da parte dei ricercatori metafisici, di scegliere, secondo le proprie
inclinazioni interiori, una qualsivoglia via spirituale purch vivente e regolarmente trasmessa,
ricordiamo che Gunon, da sufi-musulmano, afferm il carattere universale della tradizione
ind, da lui indicata addirittura come la pi diretta derivazione della Rivelazione-Tradizione
Primordiale, essenza e fondamento di tutte le tradizioni metafisiche del mondo sin dal
remotissimo inizio iperboreo del ciclo umano attuale (oltre sessantamila anni fa, secondo i
dati mitici ind e di altre tradizioni), il metafisico francese osservando che quella primor-
diale unica tradizione sacra nordica, dopo le ultime glaciazioni trasferita in altre regioni,
pot divenire e occidentale e orientale, occidentale per taluni periodi, orientale per altri,
considerando quindi nordica lorigine della tradizione ind, e pi precisamente polare,
poich questo dicono espressamente i Veda al pari di altri libri sacri,170 basando tale convin-
zione sugli studi del dotto brhmano e scienziato ind L.B.G. Tilak (1856-1920).171 Proprio
168
Shr Rmakriha fu un illuminato e santo Yogi ind del secolo XIX (1836-1886) che speriment, in distinti
momenti della sua vita, pratiche meditative e riti ind (sia di tradizione vedica che tantrica), sufi-musulmane e
anche cristiane, scorgendo in esse la medesima fonte trascendente pur rimanendo differenti vie da tenere
necessariamente distinte ossia senza miscugli rituali sincretistici. Un suo discepolo, Viveknanda (1863-1902),
divenuto assai famoso in Occidente come fondatore della cosiddetta Rmakriha Mission, si mostr infedele
ai suoi insegnamenti proponendo, oltre ad una fuorviante interpretazione sentimentale e mistica della dottrina
puramente metafisica del Vednta, anche un sincretismo di simboli e riti delle differenti tradizioni (sul carattere
eterodosso della dottrina e prassi di Viveknanda, cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle
dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte IV, cap.5, pp, 238-239, e vari articoli contenuti nella sezione Recensioni
di Studi sullInduismo, Luni Editrice).
169
Cfr. Ren Gunon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1967, cap.12,
pp.111-112.
170
Cfr. Ren Gunon, Forme Tradizionali e Cicli Cosmici, Edizioni Mediterranee, Roma 1974, cap.2, pp.28-29.
171
Cfr. L.B.G. Tilak, La Dimora Artica nei Veda, ECIG Edizioni, Genova 1986. LAutore, un dotto brhmano
ind tradizionalista nonch matematico e astronomo, evidenzi, sulla scorta della mitologia comparata e delle
scienze moderne (geologia, astronomia, archeologia, linguistica, ecc.), lorigine polare artica (iperborea) pre-
glaciale della tradizione vedica e di tutte le antiche tradizioni indoeuropee (quindi incluse quelle dellantica

58
per la sua diretta filiazione dalla primordiale sacra tradizione iperborea, la tradizione ind
ha carattere di piena ed effettiva universalit: Per quel che riguarda laffermazione del
carattere universale della tradizione ind, affermazione della quale qualcuno potr forse
stupirsi, essa necessiterebbe solo di essere chiarita con qualche osservazione pi precisa; per
noi, tale carattere si deve spiegare con il fatto che la tradizione ind procede direttamente
dalla Tradizione Primordiale, e per questa ragione in qualche modo la rappresenta,172
checch ne dicano interpreti occidentali e alcuni brhmani ind letteralisti che, attenendosi ad
un punto di vista assai esteriore, hanno inteso troppo alla lettera il concetto di nascita, ossia
che ind si nasce, come solitamente detto; in realt tale nascita da intendersi in senso
astrologico per quanto concerne la casta (la posizione degli astri al momento della nascita di
un individuo, ne rivela le innate qualit e inclinazioni intellettuali e professionali), ed in senso
iniziatico per quanto concerne laspetto spirituale per cui, chiunque riceva una regolare
iniziazione spirituale ind (vedica o tantrica che sia), si tratti di Yoga o Meditazione, purch
di lignaggio autentico e ininterrotto, perci stesso considerato nato in quella tradizione; e
del resto si pensi ai vari popoli dravidici e a quelli di altre etnie, lingue e culture presenti in
India ben prima delle invasioni ariane provenienti da Nord, genti che furono in seguito
incorporati nella tradizione sacra vedica-brhmanica degli invasori, la quale, dunque danti-
chissima diretta origine iperborea e pi esattamente polare in epoche pre-glaciali, secondo le
testuali parole di Gunon, quando si stabil in India, fu adottata presto o tardi da quasi tutti i
discendenti delle popolazioni indigene; costoro, i Dravida per esempio, divennero dunque
ind in qualche modo per adozione, ma allora lo furono effettivamente allo stesso modo di
coloro che lo erano sempre stati, dal momento che li si era ammessi nella grande unit della
civilt tradizionale;173 il che, quindi, esclude ben nettamente lidea di una nascita castale in
senso strettamente letterale ossia socialmente ereditario. Gli stessi Ariani, giunti in India, a
loro volta incorporarono nella tradizione sacra vedica-brhmanica, dopo contrasti iniziali, la
tradizione sacra dei Dravida (o Dravidi), ossia lantico Tantrismo-Shivaismo, avendo cos
origine lattuale cosiddetto Induismo (definizione persiana e occidentale in riferimento
geografico alle valli del fiume Indo), che gli ind chiamano invece in sanscrito Santana-
Dharma, Perenne (Santana) Legge-Verit Divina (Dharma).174

Persia e dellEuropa), rilevando che certi fenomeni astronomici descritti nei Veda (come il sole che compie il
giro dellorizzonte senza tramontare, albe della durata di un mese, giorni e notti di parecchi mesi consecutivi)
erano osservabili solo da genti dimoranti in quelle contrade nordiche, dove furono elaborati calendari rituali
vedici legati ai cicli solari e lunari nord-polari e circumpolari artici, poi necessariamente mutati al momento dello
spostamento della tradizione vedica in altre contrade fino alla sua definitiva collocazione in India.
172
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni, pp.170-171.
173
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte III, cap.1
(dal titolo Significato esatto della parola ind ), p.129.
174
Sulla questione degli Ariani, per sgombrare il campo da interpretazioni distorte date in Occidente nel
corso del secolo XX, questo nome deriva dal sanscrito rya, Nobile di animo e di rango, e indica un gruppo
sacrale e linguistico in relazione alla tradizione vedica-brhmanica e alla sua lingua sacra, il sanscrito (donde
sono deriva-te le lingue neosanscrite dellIndia, come lhindi, ecc.), e non affatto una razza, il termine essendo
usato per qualificare i membri uomini delle prime tre caste ind (sacerdoti, guerrieri, produttori di ricchezza),
quale che sia la loro razza, come lo stesso Gunon ha ben precisato: Passando ora alla civilt ind, la sua unit
ancora di ordine puramente ed esclusivamente tradizionale [= basata sull'appartenenza alla stessa tradizione
sacra, N.d.R.]: essa comprende elementi appartenenti a razze o gruppi etnici diversissimi, e che possono essere
tutti definirsi a egual titolo ind nel senso stretto della parola, ad esclusione di altri elementi appartenenti a
queste stesse razze o almeno ad alcune di esse [= quelli che aderiscono alle tradizioni spirituali non-ind
presenti in India ossia Buddhismo, Islm, Cristianesimo, Zoroastrismo, Ebraismo, Animismo, N.d.R.]. Certuni
vorrebbero che all'origine le cose non stessero in questo modo, ma la loro opinione si fonda soltanto sullipotesi
di una pretesa razza ariana, che dovuta semplicemente allimmaginazione troppo fertile degli orientalisti; il
termine sanscrito rya, dal quale stato tratto il nome di questa razza ipotetica, sempre stato in realt un

59
Del resto, in una lettera del 29 settembre 1935 inviata dal Cairo allesoterista rumeno Vasile
Lovinescu, cos Gunon rispondeva ad una domanda dellinterlocutore circa la possibilit per
un Occidentale di ottenere una iniziazione ind o islamica: In vista di una iniziazione ind o
islamica, evidente che una certa conoscenza del sanscrito o dell'arabo necessaria; []
perch la lingua propria di una tradizione realmente una base dalla quale la forma stessa
di tale tradizione inseparabile [].175 Devo dire che uniniziazione islamica , general-
mente, pi facile da ottenere di uniniziazione ind [] .176 E ancora, in una lettera, sempre
dal Cairo, del 15 giugno 1947 al suo collaboratore e confratello spirituale Frithjof Schuon,
anchegli ricollegato al Sufismo (lesoterismo islamico) ma anche alla tradizione iniziatica dei
Pellerossa,177 cos Gunon si esprimeva sullindologo Alain Danilou ricollegatosi invece alla
tradizione ind e con cui era entrato nello stesso anno in contatto epistolare: Alain Danilou
sembra essere entrato realmente nellInduismo, donde porta il nome di Shiva Sharan; la cosa
sarebbe possibile oggigiorno, pur senza dubbio in una maniera abbastanza eccezionale,178
e avendo precedentemente osservato nel 1946 recensendone alcuni studi sulle scienze e arti
tradizionali ind: Alain Danilou [] d prova di possedere conoscenze assai interessanti
e si ispira a uno spirito veramente tradizionale.179 Il precedente riferimento del Gunon alla
maggior facilit per un Occidentale di ottenere una iniziazione islamica (cio uniniziazione
sufi) rispetto ad una ind (cosa pi difficile ma possibile) era dato verosimilmente dal
fatto che allepoca non esistevano in Occidente centri tradizionali ind regolari, ma esistevano

epiteto distintivo che si applica ai soli uomini delle prime tre caste, indipendentemente dallappartenenza a
questa o quella razza (cfr. Ren Gunon, op. cit., parte II, capitolo 2, p.60).
175
Gunon si riferisce specie a coloro che intendano avere una solida e precisa conoscenza dottrinale della
metafisica ind e sufi-islamica, ma pacifico che laspetto realizzativo della metafisica, nelle condizioni cicliche
attuali dellumanit (ormai da svariati millenni) strettamente legato alliniziazione rituale e alla conseguente
tecnica iniziatica (la pratica meditativa interiore e riti esterni accessori), aperta anche a chi non conosca le
lingue iniziatiche (nella fattispecie il sanscrito e larabo), e comunque tale conoscenza potr essere appresa anche
successivamente al ricollegamento iniziatico effettivo, indispensabile per tutti, edotti e non-edotti nelle
conoscenze dottrinali e linguistiche iniziatiche.
176
Riprendiamo questo passo dal sito internet in lingua spagnola Symbolos, Revista internacional de Arte -
Cultura - Gnosis, nella sezione Ren Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos traducidos de Ren
Gunon - 20. Cartas a Vasile Lovinescu. Le lettere di Ren Gunon a Vasile Lovinescu sono state pubblicate in
italiano dalle Edizioni allInsegna del Veltro e dalle Edizioni Al-Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
177
Occorre dire che ad un certo momento Schuon devi dall ortoprassi tradizionale per darsi al sincretismo,
creando, per iniziativa del tutto propria, una sua confraternita in cui mischiava pratiche iniziatiche sufi-
musulmane, pellerossa, tantriche ind, cristiano-ortodosse e pratiche mistiche cristiano-cattoliche, il che lo
condusse a rompere con limpostazione tradizionale cui Gunon rimase invece sempre fedele, avendo questi ben
presente labisso che separa la sintesi (che vede lUnit metafisica essenziale nelle differenti forme-vie spirituali)
ed il sincretismo (che invece mischia riti e simboli delle differenti vie), distinzione assai poco osservata dai
moderni, con tutti i pericoli di deviazione e squilibrio psichico che tale disconoscenza comporta (cfr. a tal
proposito Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, capp.6-7).
178
Passo riportato in Connaissance des Religions, n 65-66, luglio-dicembre 2002, cit. nel sito internet in lingua
spagnola Cartas a Frithjof Schuon - Webislam.
179
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni, p.264. Da parte nostra dobbia-
mo osservare che alcune vedute di Alain Danilou sul Tantrismo, espresse in sue opere di gran lunga successive
alla morte di Ren Gunon, non sono in linea con lortodossia ind (e su alcuni punti sono anche alquanto
fuorvianti, specie riguardo la sessualit nel Tantrismo) e cos anche la sua interpretazione della nozione di
casta legata a quella di razza (il sistema tradizionale delle caste ind interrazziale ed fondato su dottrine
cosmologiche e astrologiche e nientaffatto sociali o politiche, come evidenzi lo stesso Gunon), il che non ci
impedisce di riconoscergli enormi meriti nellesposizione della mitologia, teogonia, cosmogonia e cosmologia
ind e delle scienze e arti tradizionali dellIndia, del resto in tale opera essendo stato molto aiutato dai dotti ind.

60
molte contraffazioni occultistiche e teosofistiche dellInduismo (e del Buddhismo), e i pochi
autentici savi ind che viaggiavano nei paesi occidentali erano restii a concedere facilmente
liniziazione, mentre nel caso dellaspetto iniziatico della tradizione islamica (liniziazione
sufi) vi erano affiliati regolari in Europa (anche Occidentali di nascita) in grado di trasmettere
validamente liniziazione. Oggigiorno la situazione ben differente, dove anzi abbondano fin
troppo in Occidente le possibilit di ottenere iniziazioni ind, buddhiste, taoiste, sufi, tanto
autentiche e regolari quanto irregolari e perfino del tutto deviate. Comunque, certo che
Gunon considerava possibile uniniziazione ind e buddhista per un Occidentale di nascita
altrimenti, senza contare il fatto che egli stesso, durante la sua permanenza a Parigi, ricevette
regolarmente uniniziazione taoista, una ind-vedntica e una sufi-islamica, non si spieghe-
rebbe la severa critica da lui rivolta a quegli Occidentali che arrivavano a, sue testuali parole,
dichiararsi ind o buddhisti senza saper bene di che cosa si tratti e in ogni modo senza
nemmeno pensare a ottenere un ricollegamento reale e regolare a queste tradizioni,180
rimprovero del tutto incomprensibile se egli non avesse concepito tale possibilit.
Inoltre, sottolineiamo la fondamentale considerazione gunoniana sul fatto che la tradizione
islamica (purch comprensiva della sua parte esoterica-iniziatica) e quella ind (vedica e
tantrica) racchiudono in principio, sebbene in forme assai diverse, tutte le tradizioni sacre
ortodosse manifestatesi nel corso del presente Manvantara (Ciclo Umano in sanscrito),181
quali emanazioni regolari, rispettivamente lultima (lislamica) e la prima (lind), della
medesima unica e perpetua grande Rivelazione-Tradizione Primordiale.182 Anzi, nel sufi-
musulmano Gunon troviamo la difesa della tradizione ind e levidenziare la necessit del
suo permanere nellumanit e al di l dei confini dellIndia: La vera India, per noi, non
perci quellIndia pi o meno modernizzata, vale a dire occidentalizzata, che sognano alcuni
giovani indiani allevati nelle Universit dEuropa o dAmerica, i quali, per fieri che siano del
sapere tutto esteriore che hanno cos acquisito, dal punto di vista orientale non sono tuttavia
che dei perfetti ignoranti, e che, a onta delle loro pretese, costituiscono tutto il contrario di
unlite intellettuale nel senso che intendiamo noi. LIndia vera quella che rimane sempre
fedele allinsegnamento che la sua lite si trasmette attraverso i secoli; quella che conserva
integralmente il deposito di una tradizione la cui sorgente si situa pi in alto e pi lontano
dellumanit; lIndia di Manu e dei Rihi, lIndia di hr Rma e di hr Kriha. Sappiamo
che essa non fu sempre il paese che viene ora indicato con questo nome; anche fuor di
dubbio che, dopo la sede artica primitiva di cui parla il Veda, essa assunse successivamente
molte collocazioni geografiche diverse; forse ne assumer ancora altre, ma ci importa poco,
perch essa sempre l dov la dimora di quella grande tradizione la cui conservazione
fra gli uomini la sua missione e la sua ragion dessere. Attraverso la catena ininterrotta dei
suoi Saggi, dei suoi Guru e dei suoi Yogi, essa si mantiene, nel corso di tutte le vicissitudini
del mondo esteriore, salda come il Meru;183 essa durer quanto il Santana Dharma (espres-
sione che si potrebbe tradurre con Lex perennis [= Legge perenne, N.d.R.], per quanto

180
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, capitolo XI, p.109.
181
La dottrina ind considera il susseguirsi di differenti Manvantara, Cicli Umani (ognuno di essi a sua volta
suddiviso in Yuga ossia Periodi Ciclici), allinterno di un singolo Kalpa, Ciclo Cosmico, e afferma il
succedersi di innumerevoli Kalpa (e quindi di innumerevoli Manvantara). Su tali argomenti, cfr. Ren Gunon,
Alcune considerazioni sulla dottrina dei cicli cosmici, incluso nella raccolta Forme Tradizionali e Cicli Cosmici,
Edizioni Mediterranee, cap.1, pp.11-20.
182
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, capitolo X, p.107.
183
Il Meru citato da Gunon nella tradizione ind la montagna polare, centro e vetta del mondo e
dimora degli Di e dei saggi illuminati, simbolo del centro divino della coscienza e della vetta dello Spirito, cui
si possono raffrontare lOlimpo dellantica tradizione greca e consimili montagne simboliche di altre tradizioni.

61
esattamente lo possa permettere una lingua occidentale), e non cesser mai di contemplare
ogni cosa, con locchio frontale di hiva, nella serena immutabilit delleterno presente. Tutti
gli sforzi ostili non potranno che infrangersi alla fine contro la sola forza della verit,
cos come le nubi si dissipano davanti al sole, quandanche siano riuscite ad oscurarlo
momentaneamente ai nostri sguardi. Lazione distruttrice del tempo lascia sussistere solo ci
che superiore al tempo; essa divorer tutti coloro che hanno limitato il loro orizzonte al
mondo del cambiamento e posto tutta la realt nel divenire, coloro che del contingente e del
transitorio si sono fatti una religione, giacch colui che sacrifica a un dio, di questo dio
diventer il nutrimento; ma che potr [essa] contro coloro che portano in s la coscienza
delleternit?.184
Quindi, il fatto che Gunon abbia accennato alle molte posizioni geografiche assunte in
passato dal Santana Dharma, che da alcuni millenni divenuto ind in riferimento alla
sua principale collocazione in India, e abbia considerato che in futuro questa antichissima e
primordiale tradizione spirituale avr altre collocazioni al di l dei confini dellIndia, implica
la necessit del suo diffondersi fra nuovi popoli e quindi anche in Occidente, secondo le
profezie stesse delle Scritture Sacre e dei savi illuminati della tradizione ind, poich,
riprendendo le sopra citate parole di Gunon, lIndia vera quella che rimane sempre fedele
allinsegnamento che la sua lite si trasmette attraverso i secoli; quella che conserva
integralmente il deposito di una tradizione la cui sorgente si situa pi in alto e pi lontano
dellumanit, per cui la vera India sempre l dov la dimora di quella grande tradizione
la cui conservazione fra gli uomini la sua missione e la sua ragion dessere. Si tratta
dunque dell India dello Spirito Divino, che va ben oltre i confini dellIndia geografica.
Ricordiamo inoltre lidea gunoniana circa il fatto incontestabile che, nel Buddhismo, la
tradizione tibetana del Lamaismo, quella indiana Mahyna, quella cinese Chan e la
nipponica Zen, sono del tutto ortodosse nei confronti della Rivelazione-Tradizione
Primordiale, di cui costituiscono adattamenti nelle forme di un Buddhismo metafisicamente
completo (rispetto a certe correnti buddhiste indiane e indocinesi metafisicamente incomplete,
e a quelle neobuddhiste moderniste antimetafisiche), anche con lausilio del Taoismo cinese
influenzante assai la tradizione buddhista Chan (donde derivata quella Zen), e con lausilio
di cospicui elementi dottrinali e rituali del Tantrismo shivaita ind,185 com evidente nel
Tantrismo buddhista tibetano, detto Vajra-yna (Via della Folgore e del Diamante) o
Tantra-yna (Via del Tantra) o Mantra-yna (Via delle Formule Sonore Esoteriche),
costituente laspetto gnostico-iniziatico superiore della dottrina lamaista, esposto specie nel
vasto corpus dottrinale e rituale del Klacakra-Tantra (Tantra della Ruota del Tempo).
E ancora, rileviamo il fatto che Gunon recens positivamente le opere di autori occidentali
suoi contemporanei ricollegatisi regolarmente allInduismo, quali i britannici Arthur Avalon
(alias Sir John Woodroffe, i cui assai importanti studi sul Tantrismo sono stati fondamentali
per una corretta interpretazione e profonda comprensione intellettuale e spirituale di questa
antichissima dottrina e pratica realizzativa, spesso del tutto travisata e deviata sia in
Occidente che perfino nello stesso Oriente ad opera di pseudo-maestri anti-tradizionali),186
Paul Brunton (con qualche riserva)187 e Shr Kriha Prem (nome iniziatico ind di un autore

184
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, capitolo II, pp.24-25.
185
Cfr. Ren Gunon, Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni, parte III, cap.4
(dal titolo Sul buddhismo), pp.140-149.
186
Cfr. Ren Gunon, Studi sull'Induismo, Luni Editrice, cap.III (dal titolo Kundalin-Yoga, contenente unassai
positiva recensione del famoso trattato sul Tantrismo di Arthur Avalon The Serpent Power, in italiano Il Potere
del Serpente, Edizioni Mediterranee).
187
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni, pp.123 (recensione molto
positiva) e 138 (recensione critica su alcuni punti).

62
britannico),188 il gi citato francese Alain Danilou,189 ed al Buddhismo tibetano, come
langlo-greco Marcos (o Marco) Pallis190 ed il francese Jean Marqus-Rivire (riguardo a
questultimo con alcune riserve).191 E ricordiamo anche il favore di Gunon, espresso in varie
sue opere, verso gli scritti di Matgioi, nome iniziatico del francese Albert de Pouvourville,
collegato regolarmente al Taoismo, nel quale egli introdusse lo stesso Gunon. Queste
attitudini favorevoli di Gunon non si spiegherebbero se egli avesse considerato impossibile
un ricollegamento iniziatico a dette tradizioni orientali per gli Occidentali, e anzi, proprio in
virt delle iniziazioni orientali ricevute dagli autori citati, le loro opere erano ritenute dal
metafisico francese di gran lunga pi degne dinteresse rispetto agli studi dellorientalismo
accademico ufficiale.192
Quindi, constatiamo il fatto che tanto le Scritture ind quanto quelle lamaiste profetizzano la
diffusione, alla fine del Kali-Yuga, Et Oscura della Discordia e dei Conflitti, lepoca
attuale spiritualmente degenerata, i cui lontani inizi risalgono a circa tremila anni a.C. (quindi
oltre cinquemila anni fa),193 dei loro rispettivi Dharma (termine sanscrito che, in base ai suoi
vari sensi, si rende con sacra e veritiera dottrina-insegnamento sulla divina legge cosmica)

188
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.172-173
189
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.264-266.
190
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.198-200, 209-210.
191
Cfr. Ren Gunon, Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, in due volumi,
volume secondo, sezione Recensioni, pp. 328, 371, 375 (recensioni molto favorevoli), Studi sullInduismo,
Luni Editrice, sezione Recensioni, pp.132-134 (recensione molto favorevole), 157-158 (recensione negativa),
178-179 (recensione in parte favorevole e in parte assai critica).
192
Del resto, il tibetologo anglo-greco Marcos (o Marco) Pallis, regolarmente iniziato al Lamaismo tibetano,
tradusse alcuni scritti di Gunon in lingua tibetana sottoponendoli allattenzione di alcuni lama di Lhasa (la citt
santa del Buddhismo del Tibet), e lindologo francese Alain Danilou, regolarmente iniziato allo Shivaismo
tantrico a Benares (nome alternativo di Varaas, la massima citt santa dellInduismo) ne tradusse altri in hindi
presentandoli ad alcuni autorevoli guru di quella citt santa, gli scritti gunoniani ottenendo in tutti i casi
accoglienze assai favorevoli, e anzi Gunon fu considerato da quegli Orientali uno dei pochissimi Occidentali
che, fino a quel momento, avessero penetrato il senso profondo delle dottrine orientali in questione, fatto che gli
fu riconosciuto anche da ambienti taoisti tradizionali.
193
Non si confonda il nome del Kali-Yuga, Et (-Yuga) Oscura (Kali-) della Discordia e dei Conflitti (Kali-),
con quello della Da tantrica ind Kl, La Nera Signora del Tempo, la Misteriosa (pertanto Nera ossia
imperscrutabile) Suprema Potenza Divina Femminile (Parama-Shakti) dallaspetto terrifico, infuocato e irato
(pertanto Nera dira divina), che distrugge tutto ci che ha concluso il suo ciclo vitale, retribuisce immancabil-
mente le azioni positive e negative degli uomini quando giunge il loro tempo di maturazione karmica, e che,
nei praticanti la disciplina spirituale yogica tantrica a Lei dedicata, brandendo la scimitarra della conoscenza
spirituale marcata dal terzo occhio (locchio metafisico della visione trascendente) recide impietosamente e
implacabilmente lego (sottoforma di sanguinolenta testa mozzata di un dmone), i difetti interiori e gli attacca-
menti (sottoforma di teste e arti mozzati sanguinanti di cui la Da si adorna a mo di ghirlande e cinture), purifica
i veleni mentali (raccogliendo in una calotta cranica, la coppa sacrificale, il sangue del dmone-ego ucciso e
quindi bevendolo ossia assumendolo in S) e dona lilluminazione suprema e la pace interiore assoluta, il che
mostra il profondo senso spirituale di questo archetipo divino spesso del tutto frainteso in Occidente (specie
negli ambienti occultisti, cronici deformatori delle dottrine e simbologie orientali) e nella stessa India presso
alcune sette eterodosse degenerate, dal carattere alquanto tenebroso, praticanti sacrifici cruenti animali e perfino
umani: il proprio ego che Le si deve sacrificare, non vittime animali o umane!!! Ci dovrebbero tenerlo ben
presente certi ambienti exoterico-religiosi israeliti, cristiani e islamici anti-ind che, vedendo distortamente nei
culti ind idolatria pagana e dmonismo (sic!), per ignoranza o incomprensione o malafede, o per tutte ques-
te condizioni mentali, presentano la Nobile Da Kl (adottata anche dalla tradizione buddhista tantrica tibetana
col nome di Palden Lamo, Gloriosa Da, quale protettrice degli insegnamenti tantrici e patrona del Tibet)
come unentit dmoniaca ossia una diavolessa (sic!), etichetta blasfema che del resto essi affibbiano a tutte
le divinit ind e buddhiste (sic!), oscurandone e sfigurandone il profondo significato archetipico spirituale.

63
in altre regioni della terra rispetto alle loro sedi storiche, che peraltro sono solo sedi succes-
sive ad ulteriori sedi precedenti, dove tali tradizioni avevano anche altre denominazioni.
Ricordiamo anche il netto scetticismo di Ren Gunon circa la possibilit di una restaura-
zione tradizionale in Occidente facente leva sul Cattolicesimo romano, di cui egli constatava
il carattere esclusivamente exoterico cio religioso e mistico (bench pienamente valido per
ottenere una realizzazione di tipo mistico-religioso) e in cui da secoli definitivamente estinto
lambito iniziatico (il solo in grado di consentire la piena realizzazione metafisica), oppure
solo sulla Massoneria, organizzazione iniziatica cui egli fu affiliato ma di cui constatava la
decadenza intellettuale e che, pur trasmettendo una iniziazione sempre valida, comunque
limitata ai piccoli misteri, ossia alla cosmogonia e cosmologia, e mancante dei grandi
misteri cio della metafisica pura e totale; e sottolineiamo la netta convinzione del metafisico
francese sul fatto che detta restaurazione sarebbe stata possibile solo con lintervento diretto
delle tradizioni metafisico-iniziatiche orientali (tradizioni al plurale, quindi non solo quella
islamica), affermando a chiare lettere quanto segue: [] Siamo pi che mai inclini a consi-
derare lo spirito tradizionale, in quanto ancora vivente, come rimasto intatto unicamente
nelle sue forme orientali. Se lOccidente possiede ancora in se stesso i mezzi per ritornare
alla propria tradizione e restaurarla pienamente, sta ad esso provarlo. Nellattesa, siamo
obbligati a dichiarare che finora non abbiamo rilevato il minimo indizio che ci autorizzi a
supporre che lOccidente, abbandonato a se stesso, sia realmente in grado di portare a
termine questo compito, qualunque sia la forza con cui simponga ad esso lidea della sua
necessit.194 Del resto, nellintera opera gunoniana appare chiaro come solo in alcune
tradizioni orientali si conservi integralmente il prezioso deposito delle conoscenze spirituali
dellumanit attuale, in attesa (attesa consapevole, attiva ed operativa sul piano iniziatico
ossia trascendentale, e che nulla ha a che fare con le ossessioni millenariste, con le ingenuit
utopiche idealistico-ottimiste, e neppure col fatalismo e meno che meno col pessimismo
o con il nichilismo) che si rimanifesti, in tempi e modalit misteriose che non sono date
prevedere, la Tradizione Primordiale per dare inizio ad un nuovo Manvantara.
Date dunque tutte le suddette considerazioni, come possibile, da parte di alcuni musulmani
occidentali che si dicono metafisici gunoniani, sostenere interpretazioni e tesi sul pensiero
di Ren Gunon che non trovano riscontro nelle sue opere e restringere alla sola tradizione
islamica, in quanto ultima tradizione sacra ortodossa in ordine di successione storica, la
prerogativa esclusiva di poter fornire possibilit iniziatiche agli Occidentali degli ultimi
tempi o della fine dei tempi (cio della conclusione del ciclo di civilt e umano attuale
prima dellavvento del ciclo futuro), quando al contrario il metafisico francese ha parlato
chiaramente e inequivocabilmente di tradizioni orientali (al plurale) circa detta eventualit di
fornire supporti iniziatici dottrinali e soprattutto operativi? 195

194
Cfr. Ren Gunon, Oriente e Occidente, Luni Editrice, Aggiunta in appendice, pp.197-198.
195
Un chiaro esempio dellopinione, che noi non possiamo affatto condividere, perch contraria a quella di Ren
Gunon e anche alla nostra ricerca, circa la presunta possibilit esclusivamente islamica per gli Occidentali che
intendano perseguire la realizzazione metafisica ossia iniziatica in una tradizione orientale, contenuto in Abd
al-Whid Pallavicini, Islm Interiore. La spiritualit universale nella religione islamica, Mondadori Editore,
Collana Oscar Uomini e Religioni, Milano 1991, testo di un illustre Maestro (Shaykh) sufi italiano che pur si
professa gunoniano e che nel suo libro fa peraltro considerazioni assai interessanti sullesoterismo musulmano
(il Sufismo) e sullannuncio profetico contenuto nei testi biblici veterotestamentari (la Bibbia ebraica) e
neotestamentari (le Scritture cristiane) circa lavvento dellIslm e la missione profetica di Muhammad (il
Profeta dellIslm e ultimo Profeta del Dio di Abramo). Lidentica opinione circa la pretesa necessit di
rivolgersi allIslm per quegli Occidentali di nascita che vogliano ottenere una realizzazione iniziatica,
contenuta nel periodico quadrimestrale Il Messaggio. Rivista di Studi Metafisici, edito dal Centro Studi
Metafisici Ren Gunon di Milano, facente capo al gruppo sufi-islamico italo-francese diretto dallo stesso
menzionato maestro Pallavicini. Egli e i vari altri articolisti della rivista danno pi largo spazio a temi exoterico-
religiosi rispetto a quelli esoterico-iniziatici, sembrano a volte subordinare lambito iniziatico-esoterico a quello
exoterico-religioso (parendo indicare lesoterismo come la parte interiore di una religione, quando invece,

64
Infatti Gunon, nel sottolineare la differenza netta fra ambito mistico-religioso e ambito
iniziatico, nonch rimarcando la necessit imprescindibile del ricollegamento reale, effettivo e
regolare, ad una tradizione iniziatica vivente e del seguirne i relativi metodi spirituali, ma
ribadendo la libert di scegliere la forma tradizionale dove chiedere liniziazione, cos si rivol-
geva a quegli Occidentali di nascita che volessero praticare i metodi spirituali della tradizione
iniziatica sufi-islamica o di quella ind: Diciamo subito che bisognerebbe guardarsi bene
dal lasciarsi illudere dalla presenza di cose come il misticismo, a proposito del quale si
verificano troppo sovente, e attualmente pi che mai, le pi strane confusioni. Non possiamo
pensare di ripetere qui tutto quel che abbiamo gi avuto occasione di dire altrove riguardo
a questo argomento; ricorderemo solamente che il misticismo non ha assolutamente niente di
iniziatico, che esso appartiene interamente allordine religioso, del quale esso non oltrepassa
in alcun modo i limiti speciali, e che molte delle sue caratteristiche sono persino esattamente
opposte a quelle delliniziazione.196 Dobbiamo ancora insistere specialmente sul fatto che,
le stesse pratiche iniziatiche, per avere una qualche efficacia, presuppongono necessaria-
mente il ricollegamento ad unorganizzazione dello stesso ordine; si potranno ripetere
indefinitamente delle formule quali quelle del dhikr o del wird [= le formule sonore iniziati-
che del Sufismo, lesoterismo musulmano, N.d.R.], o i mantra [= le formule sonore inizia-
tiche, N.d.R.] della tradizione ind [o della tradizione buddhista lamaista tibetana, N.d.R.],
senza ricavarne il minimo risultato, se non le si avranno ricevute tramite una trasmissione
regolare, perch esse non sono allora vivificate da alcuna influenza spirituale. Perci, il
problema di sapere quali formule conviene scegliere non deve mai essere posto in modo
indipendente, perch non cosa pertinente alla fantasia individuale; tale questione
subordinata a quella delladesione effettiva ad una organizzazione iniziatica, adesione a
seguito della quale non vi naturalmente pi che da seguire i metodi che sono quelli di tale
organizzazione, a qualunque forma tradizionale essa appartenga.197 Queste ultime parole di
Gunon sono pi che esplicite riguardo la libera scelta di una tradizione, e i suoi chiarimenti
sulla necessit della vivificazione iniziatica regolare dei mantra ind non avrebbero avuto
senso se il metafisico francese non avesse presupposto la libert di scegliere una forma
tradizionale e avesse voluto riservare alla sola tradizione islamica la capacit di offrire validi
mezzi iniziatici agli Occidentali di nascita che intendessero ricollegarsi realmente ed effettiva-

secondo Gunon, la religione funge da base e punto dappoggio esterno allesoterismo), usano prevalentemente
una terminologia religiosa per esporre, in un modo che ci permettiamo di definire inadeguato, concetti metafisici
ossia iniziatici, assimilano talvolta lunione spirituale metafisica (cio iniziatica, propriamente indicata dalla
parola Yoga della terminologia ind nel suo senso pieno di Unione col S Metafisico, identico allAssoluto,
comportante lestinzione dellindividualit animica o s individuale) allunione spirituale mistica (che di tipo
religioso ossia non trascendente lindividualit animica), in tal modo distanziandosi dalle chiare precisazioni
dottrinali di Gunon e dalla sua terminologia rigorosamente metafisica. Inoltre, lo Shaykh Pallavicini e i suoi
collaboratori sembrano deprezzare liniziazione massonica mettendone pure in dubbio la regolarit, quando
invece Gunon, pur riconoscendo che essa limitata ai piccoli misteri (quelli cosmogonici e cosmologici), ha
sempre rimarcato che essa si trasmette ancora in modo regolare, pur in mezzo a degenerazioni e deviazioni e che
generalmente la rendono solo virtuale (cio in germe, ma pur reale), e dedic una gran quantit di articoli e
recensioni sui temi massonici, condannando tanto le organizzazioni massoniche irregolari e deviate quanto tutte
le attitudini antimassoniche. Abbiamo notato inoltre la tendenza del gruppo dello Shaykh Pallavicini a
prediligere i pur legittimi frequenti contatti e incontri coi rappresentanti dellexoterismo religioso cristiano, nel
quale vi la marcata tendenza a negare ogni esoterismo o peggio ancora ad assimilarlo allo pseudo-esoterismo
occultista, laddove, per chi si ponga dal punto di vista iniziatico, non sarebbe affatto inutile stabilire contatti coi
rappresentanti dellambito iniziatico delle tradizioni orientali. Ma solo una considerazione e non affatto un
consiglio n una esortazione, dato che non intendiamo in nessun modo suggerire alcunch a nessuno.
196
Cfr. Ren Gunon, Vi sono ancora delle possibilit iniziatiche nelle forme tradizionali occidentali?, in Ren
Gunon, La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee (pp.169-174), p.171.
197
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.173.

65
mente ad una sacra tradizione orientale vivente.198
Ogni autentica realizzazione metafisica, attuandosi nell eterno presente trascendentale,
metastorica, e come tale veramente universale nel senso pi profondo e pieno del termine.
Voler storicizzare, e in un senso temporale orizzontale lineare per giunta, la successione
delle attuali forme tradizionali ortodosse del Sacro, specie quelle aventi un carattere essenzial-
mente iniziatico, come fanno certi occidentali musulmani e cristiani che si dicono metafisici
gunoniani, non trova per riscontro nellintera opera gunoniana, che anzi rimarca con
forza il carattere metastorico della metafisica e delle molteplici forme tradizionali da essa
rivestite, ed quanto di pi lontano dallo Spirito ind, assai elogiato dal musulmano-sufi
Gunon (che fu anche, ricordiamolo sempre, iniziato regolarmente alle tradizioni massonica,
taoista e vedntica-ind) come rappresentativo per eccellenza dello Spirito Divino orientale
(almeno nella sua forma attuale) in quanto essenzialmente metafisico e quindi, proprio per
questo, veramente e profondamente universale; e lo stesso dicasi della tradizione buddhista
lamaista tibetana. Cos come affermare che ladesione di un cristiano e di un musulmano
allInduismo o al Buddhismo o al Taoismo, sempre secondo detti metafisici gunoniani
musulmani e cristiani occidentali il cui punto di vista a questo riguardo coincide esattamente
con quello degli exoteristi musulmani e cristiani esclusivisti sarebbe unapostasia (ossia
distacco/defezione, e per estensione di significato teologico exoterico negativo e spregia-
tivo, rinnegamento, tradimento) in quanto in preteso disaccordo con la volont divina
(sic!) per il fatto che dette tradizioni spirituali non comprendono le figure di Ges Cristo e
di Muhammad (Maometto), apparse in precisi momenti storici e considerate dai metafisici

198
Il gi citato Shaykh sufi-musulmano italiano gunoniano Abd al-Whid Pallavicini (vedi nota 195) ha
spesso affermato, riprendendo a modo suo, distorcendole, alcune considerazioni del Dalai Lama Tenzin Gyatso
sul fatto che gli Occidentali non comprendono il significato profondo delle dottrine orientali, il che, se si riferisce
alla massa, come nelle intenzioni del Dalai Lama circa il suo scoraggiare la generalit degli Occidentali dalle
facili e superficiali conversioni buddhiste, certamente vero, ma se sintende in toto ci renderebbe non solo
incomprensibile la costante opera dello stesso Dalai Lama (e di molti altri Lama realizzati) nella diffusione della
tradizione buddhista tibetana in Occidente, ma renderebbe del tutto inutile la lunga, faticosa e dotta opera di
Gunon nellesposizione delle dottrine orientali allOccidente, specialmente di quelle ind, cui il metafisico
francese ha dedicato ben due volumi in vita, pi uno postumo che raccoglie suoi studi su temi specifici e sue
recensioni di libri e articoli di vari autori su Induismo e Buddhismo. Lo Shaykh Pallavicini, fra tutte le tradizioni
orientali, considera praticabile per gli Occidentali soltanto lIslm (noi non comprendiamo perch gli Occidentali
dovrebbero capirlo meglio di altre dottrine orientali, specie nel suo aspetto esoterico-iniziatico puramente meta-
fisico), convinzione di cui abbiamo gi rilevato non solo il nostro disaccordo (che non conta nulla) ma anche la
ben pi autorevole opinione di Gunon, il quale ha aperto agli Occidentali tutte le possibilit iniziatiche orientali
viventi, bench non facili da penetrare profondamente, e non capiamo perci come ci si possa considerare
gunoniani senza contemplare per gli Occidentali la possibilit di un ricollegamento a qualsivoglia tradizione
spirituale orientale vivente e autentica (ortodossa e regolare), volendo invece restringere tale possibilit ad una
sola tradizione, lislamica appunto, il che decisamente anti-universale e anti-gunoniano. Daltro canto, invece,
condividiamo pienamente la critica radicale dello Shaykh Pallavicini alla distorta interpretazione new age delle
dottrine orientali e della spiritualit in genere (dalla new age confusa con lambito psichico) e alle trasmissioni
irregolari delle pratiche spirituali, ma non comprendiamo affatto il suo definire pseudo-iniziazione la
trasmissione delle antiche pratiche meditative vediche portate in Occidente dal maestro vedntico Maharishi
Mahesh Yogi (1918-2008): pur noi criticando radicalmente lesito commerciale ed il carattere eccessivamente
propagandistico e volgarizzatore (dagli odiosi toni da marketing) dellorganizzazione del defunto Maharishi,
riconosciamo per la piena regolarit iniziatica delle tecniche meditative da lui insegnate in linea ininterrotta con
la trasmissione rituale vedntica della tradizione di Shamkara, risalente agli antichissimi Rihi (Veggenti nella
Verit) vedici. Del resto, Gunon recens positivamente alcuni scritti dello Yogi ind Aurobindo, sullortoprassi
rituale dei cui discepoli, come rilev il metafisico francese, si possono fare parecchie riserve, ortoprassi invece
sempre rispettata da Maharishi Mahesh Yogi, il contenuto dei cui insegnamenti sempre stato puramente
gnostico-iniziatico e non affatto mistico-religioso e neppure meramente filosofico, come in effetti deve essere
linsegnamento della scienza metafisica vedntica. Lo diciamo non per far propaganda a chicchessia, ma per
onor del vero e per ricordare che le pur nette e severe critiche di Gunon erano sempre frutto di un attento esame
delle questioni e situazioni che considerava, attitudine che manca a parecchi gunoniani.

66
gunoniani musulmani e cristiani in questione, come imprescindibili mediazioni spirituali tra
luomo e lEssere Divino non solo per cristiani e musulmani, ma per tutti gli uomini nati nelle
regioni del globo andate sotto il governo spirituale del Cristianesimo e dellIslm nelle
epoche successive allinizio storico di queste due rivelazioni-tradizioni spirituali.199
Inoltre, sostengono ancora i suddetti metafisici gunoniani musulmani e cristiani, il pas-
saggio di ind, taoisti, buddhisti, ebrei, al Cristianesimo o allIslm, se da un lato non affatto
necessario perch Induismo, Taoismo, Buddhismo ed Ebraismo posseggono pienamente i
mezzi spirituali salvifici e quelli di realizzazione metafisica (e ci non potrebbero negarlo
senza andare palesemente contro il pensiero di Gunon), daltro lato per, se ci avvenisse,
sarebbe comunque legittimo e in pieno accordo con la volont divina, per il fatto che Ges
Cristo e Muhammad sono storicamente successivi agli antichi Profeti-Veggenti Illuminati dei
Veda, alle Divine Incarnazioni Rma, Kriha, allIlluminato Buddha, allIlluminato taoista
Lao-Tze, ai Profeti israeliti biblici vetero-testamentari, ed hanno portato nel mondo rinnovate
benedizioni divine dando essi soli, cos ritengono e rimarcano i metafisici gunoniani in
questione, un carattere universale a quelle rinnovate divine benedizioni date agli uomini
degli ultimi tempi (della fase finale dellattuale ciclo umano), per cui solo Cristianesimo
ed Islm sarebbero tradizioni pienamente universali (sic!), mentre le altre sarebbero
tradizioni etniche cio rivolte esclusivamente ai gruppi etnici storici che le hanno ricevute
in origine, vale a dire non-universali (sic!).200 Questo modo di considerare storicamente la
199
A voler ragionare con la medesima logica, sarebbe come dire che siccome lIndia la Terra Santa
dellInduismo e del Buddhismo, allora tutti gli esseri umani non-ind e non-buddhisti di quel subcontinente,
inclusi quindi gli indiani musulmani, cristiani, israeliti, zoroastriani, e le comunit indiane tribali animiste,
dovrebbero riconoscere come imprescindibili mediazioni fra lumano e il Divino le figure di Kriha (la piena
incarnazione umana di Vihu) e di tutti gli Avatra (Discese Divine sulla terra) ind e anche la figura del
Buddha. Sappiamo che non solo ci non accade, ma anzi i religiosi cristiani e musulmani, avendo in animo e in
progetto di convertire lintera India ai loro credi, rigettano totalmente dette figure e se le tollerano (senza
mancare, i pi esclusivisti fra essi, di screditarle in tutti i modi, perfino in modi menzogneri e blasfemi) solo
per motivi di diplomazia religiosa, attitudine del tutto ipocrita.
200
La definizione di tradizione etnica pu esser valida per la tradizione ebraica, dato il suo legame inscin-
dibile con la lingua ebraica biblica ed il suo forte carattere etnico-nazionale, questultimo del resto da intendersi
nemmeno in modo strettamente letterale vista la varia composizione etnica degli ebrei, lebraicit essendo data
da parte esclusivamente materna, la parte paterna potendo essere di qualunque etnia, e vista anche la possibilit
prevista per i non-ebrei di essere adottati spiritualmente in quella tradizione, sia a livello exoterico (la religione
ebraica in senso stretto) che esoterico (la tradizione iniziatica kabbalista). Ma occorre rilevare anche nel Cristia-
nesimo il ruolo storicamente decisivo di importanti elementi etnico-culturali: inizialmente ebraico e poi arabo,
greco-romano, celtico, scandinavo-germanico, slavo, e in et moderna portoghese, spagnolo, britannico,
irlandese, tedesco, francese, italiano; e ricordando lo stretto legame delle tradizioni cristiane antiche e medievali
con le lingue siriaca-aramaica, greca, latina, copta, antico-slava, quali lingue liturgiche e teologiche, il latino
assai lungamente in uso nella tradizione cattolica romana prima di essere sostituito nel XX secolo dalle lingue
nazionali europee, amerindie, africane, asiatiche e oceaniche, e il ruolo decisivo delle etnie europee nella cristia-
nizzazione cattolica e protestante dei popoli extraeuropei. Ed evidente anche linscindibile legame dellIslm
con la lingua araba coranica (lingua sacra, liturgica e teologica per tutti i musulmani del mondo) ed il fatto che
lelemento etnico e culturale principalmente arabo e secondariamente persiano e turco sono preponderanti nella
storia islamica e nellislamizzazione dei popoli. Questi fattori etno-linguistici ed etno-culturali hanno giocato un
ruolo decisivo nella diffusione mondiale cristiana e islamica, con risultati di completa e radicale (spesso assai
traumatica) mutazione spirituale e culturale dinteri popoli (ci riferiamo, per esempio, al Nord America divenuto
anglo-sassone, al Centro e Sud America divenuti latini e al Nord Africa divenuto arabo...). Sotto questi aspetti
anche Cristianesimo e Islm sono tradizioni con caratteri etno-culturali ben precisi nonostante la loro pretesa
ingiustificata di essere le uniche tradizioni universali. Il vero concetto metafisico (e ricordiamo che la metafi-
sica integrale include la religione ma non in nessun modo inclusa dalla religione, che ne rappresenta un aspetto
assai parziale) di universalit sempre e ovunque spirituale, e ci dimostrato non solo da Cristianesimo e
Islm ma anche e soprattutto dallInduismo e dal Buddhismo (dove la variet etno-linguistica di ind e buddhisti
pi vasta di quella di cristiani e musulmani, nonostante la superiorit numerica di questi ultimi dovuta storica-
mente allespansionismo conquistatore delle nazioni cristiane e musulmane), tradizioni opinate non-universali
da coloro che vorrebbero ostacolarne la diffusione, che secondo noi invece veramente provvidenziale, dato
lattuale stato di decadenza estrema in cui si trova la gnosi metafisica presso i popoli cristiani e musulmani, gnosi

67
successione delle tradizioni spirituali e di riservare luniversalit a tale o tal altra tradizione
del tutto inconcepibile per chi si ponga da un punto di vista veramente metafisico.201

invece ancora integralmente custodita, coi connessi mezzi tecnico-rituali di realizzazione, presso la civilt
spirituale principalmente ind dellIndia (dove peraltro ben forte la pur minoritaria presenza islamica e
cristiana, ossia di fedi religiose del tutto estranee alle radici spirituali storiche indiane, se vogliamo parlare di
identit etno-spirituali) e presso quella buddhista del Tibet (dove pure ben presente una nutrita minoranza
islamica), nonostante la decadenza spirituale avanzi ormai anche in quelle contrade.
201
Le strane idee sulla universalit riservata alle sole tradizioni islamica e cristiana, assieme allinsostenibile
negazione del carattere universale della tradizione ind (carattere invece affermato chiaramente dagli ind e da
Gunon) e allaltrettanto insostenibile idea che agli Occidentali sarebbe preclusa una valida iniziazione ind
(invece ritenuta ben possibile dagli stessi ind, da Gunon e da altri ricercatori spirituali occidentali ricollegatisi
alla tradizione ind, sia vedica che tantrica), sono state particolarmente sostenute dal precedentemente citato
(vedi note 195 e 198) Shaykh sufi-musulmano gunoniano italiano Abd al-Whid Pallavicini (nei suoi scritti
e nelle sue conferenze pubbliche) e dai membri della confraternita sufi-musulmana che egli dirige nonch dagli
articolisti della loro gi citata pubblicazione Il Messaggio. Rivista di Studi Metafisici, idee che non possiamo per
nulla condividere. Lo Shaykh Pallavicini, in un suo articolo (cfr. Shaykh Abd al-Whid Pallavicini, Del Cristo,
del Cristianesimo, del Corpus Christi e dellAnticristo) pubblicato nel sito internet del COREIS (www.coreis.it),
acronimo di Comunit Religiosa Islamica, organizzazione legata al suo Centro Studi Metafisici, ha ribadito le
idee espresse nel suo citato libro Islm Interiore, collocando indebitamente lInduismo, il cui nome sanscrito
ricordiamo essere Santana-Dharma, Perenne Legge-Verit Divina, nel novero delle Tradizioni che
comportano un carattere etnico, affermando altrettanto indebitamente che queste sono indirizzate a certi
uomini, in un dato momento della storia e in una determinata giurisdizione, secondo lazione della Provvidenza
che offre cos loro i mezzi pi propizi alla loro vita spirituale (ma allora, se gli ind sono un pretesa etnia
cosa che non sono per nulla, data la loro assai variegata composizione etnica e linguistica cui sarebbe stata
divinamente destinata una precisa esclusiva tradizione spirituale nazionale, il Santana-Dharma appunto che
in realt spiritualmente universale nel senso pi pieno del termine , perch coloro che pensano in tal modo
vedono positivamente e non negativamente il proselitismo religioso cristiano e islamico fra gli ind che distoglie
questi ultimi dalla tradizione cui sarebbero stati destinati per nascita da volont divina?), e opinando che
lInduismo inaccessibile agli Occidentali perch essi non sono nati nel sistema delle caste ind (quindi egli
dando di tale sistema socio-sacrale una interpretazione letterale ed ereditaria, e abbiamo gi visto come tale
nascita castale si intenda in origine in senso astrologico, come ha chiarito anche lo stesso Gunon), quando in
realt la tradizione ind multi-etnica (abbracciando una gran variet di etnie e gruppi linguistici) e pienamente
universale e non vincolata al sistema castale indiano, come insegnano gli stessi dotti, gnostici e santi Yogi
illuminati ind, e come insegna la storia dellIndia (dato lingresso nella tradizione brhmanica vedica, come
abbiamo visto dorigine circumpolare artica, di intere etnie dellIndia che prima ne erano del tutto estranee, e
anche la sua antica presenza e la sua futura diffusione in altre aree del mondo, come affermano le Sacre Scritture
ind), e, come ha evidenziato Gunon, la sua universalit garantita dal fatto che essa la tradizione spirituale
vivente pi direttamente derivata dalla Tradizione Primordiale. Dovendo dar retta alle argomentazioni dello
Shaykh Pallavicini, che a noi sembrano attenersi ad un punto di vista storico-religioso esteriore, ben poco
gnostico-iniziatico e assai pi vicino allexoterismo religioso, e che pu esser valido per le masse dei fedeli delle
varie tradizioni (non interessate alla gnosi e incapaci di vedere oltre la forma specifica di tradizione in cui si
trovano), ma non affatto per i ricercatori spirituali gnostici, ne consegue che i rappresentanti ortodossi della
tradizione ind (che non ha affatto n la natura n la forma di una religione, come questa intesa nel mondo
ebraico, cristiano e musulmano) che hanno affermato ed affermano luniversalit dellInduismo o Santana-
Dharma e la sua validit spirituale per tutti gli uomini, non hanno capito e non capiscono nulla della loro stessa
tradizione... Lo Shaykh Pallavicini ritiene che non sia possibile ignorare n il luogo n il momento della nostra
collocazione umana, n la successione storica delle rivelazioni divine, dove tale subordinazione lineare
progressiva nel tempo storico dellazione dello Spirito Assoluto invece del tutto inconcepibile dal punto di
vista ind e buddhista, la cui visione del tempo cosmico e storico ciclica e non lineare e non subordina affatto
le rivelazioni pi antiche a quelle pi recenti ma le considera in perfetta parit e validit per tutti gli uomini
secondo le loro inclinazioni, ed abbiamo inoltre visto come Gunon considerasse che nel Kali-Yuga, lepoca
doscuramento e caos intellettuale e spirituale attuale (iniziata oltre cinquemila anni fa, circa nel tremila a.C.),
spesso possibile che molti uomini nascano in ambienti religiosi estranei alla loro natura spirituale, donde per essi
la necessit e la libert di adottare la tradizione che ritengono pi consona a loro insindacabile giudizio, il
metafisico francese non ponendo paletti e limiti eccetto quello della regolare trasmissione rituale dei mezzi
spirituali della tradizione vivente cui ci si rivolge. Invece il Pallavicini ha affermato perentoriamente: Non
possiamo dimenticare la collocazione spazio-temporale nella quale Dio ci ha posti al momento della nostra
nascita, e non possiamo quindi rifiutare la Tradizione nella quale siamo nati e di cui portiamo in noi i segni,
pretendendo di negare le conseguenze dellirruzione del sacro nel mondo, indirizzata a un certo popolo in un

68
Il modo di vedere dei suddetti metafisici gunoniani musulmani e cristiani occidentali,
tutti costoro pretendendo forse di avere il monopolio dell interpretazione dellopera e delle
intenzioni del metafisico francese, che sono di una limpidezza tale da non necessitare di alcu-
na interpretazione (e meno che mai della nostra...), essi oltretutto piegandola alle loro idee e
preferenze spirituali, comprensibile solo nellottica, lontanissima dalla visione gunoniana,
di un preteso diritto Divino al monopolio delluniversalismo spirituale, sostenuto con
risoluta ed inappellabile convinzione da musulmani e cristiani ad esclusione di tutte le altre
tradizioni sacre esistenti e anche ad esclusione reciproca (litigando reciprocamente su quale
delle due rivelazioni rappresenti la piena verit rivelata, unica e assoluta, come sono soliti
proclamare); secondo noi tale convinzione, se giustificabile (si fa per dire) dal punto di
vista exoterico pi angustamente ristretto ed autoreferenziale, invece del tutto ingiustificata
e ingiustificabile secondo la prospettiva esoterica o iniziatica o metafisica che dir si voglia,

momento determinato della storia dellumanit. Cos dobbiamo accettare la necessit di restare nel quadro di
una particolare Tradizione. Se riconosciamo la validit attuale di tutte le vere Tradizioni, in quanto uomini
abbiamo per bisogno di beneficiare del supporto dogmatico e rituale di una e una sola delle Tradizioni
viventi. Lo Shaykh Pallavicini pone quindi la questione del rivolgersi a tradizioni precedenti quella di
nascita come un rifiuto verso questultima, quando invece, come ha chiarito lo stesso Gunon, data lunica
essenza della metafisica universale nelle pur molteplici forme, si tratta della presa datto del fatto che la forma
tradizionale di nascita, nella quale ci si senta eventualmente fuori luogo, fatto sempre pi frequente nel Kali-
Yuga, non evidentemente quella adatta alla propria realizzazione spirituale. Lo Shaykh Pallavicini attribuisce
direttamente a Dio (antropomorfizzandone lazione, in modo assai poco metafisico) il fatto che un uomo nasca in
una tradizione spirituale particolare (il che del resto inesatto, visto che gli esseri umani nascono senza alcuna
identit religiosa e sono dai loro genitori, o da altri individui adulti, ricollegati a tale o tal altra tradizione tramite
riti celebrati da ministri spirituali umani, e poi da adulti scelgono di collegarsi a una tradizione, exoterica o
esoterica che sia, solo in quei momenti potendosi parlare di nascita in una specifica tradizione), pertanto
chiederemmo ai metafisici gunoniani musulmani, e anche cristiani, che ne seguono le idee, i quali non
considerano minimamente la nascita in base alla legge del karma, basata sulle azioni e reazioni concordanti e
sulla concatenazione dei molteplici stati dellessere (ed il cui profondo senso metafisico stato ben spiegato
da Gunon contro le interpretazioni grossolanamente letterali, in particolare quelle di occultisti e
neospiritualisti, come i teosofisti), se quindi Dio, visto che secondo costoro stabilirebbe il destino
spirituale di ogni uomo, a destinare molti esseri umani a nascere nelle tradizioni spiritualmente incomplete, in
quelle in stato di decadenza, in quelle irregolari e deviate, nelle comunit tribali di stregoni e maghi neri (quindi
chi nasce in tali situazioni dovrebbe rimanervi perch destinatovi da Dio), fra popolazioni imbarbarite, fra i
cannibali, ecc., e se sempre Dio che fa nascere gli esseri umani con terribili malattie genetiche ereditarie e
orribili deformit (per cui i nati in tali infauste condizioni dovrebbero rimanervi perch destinativi da Dio).
Comunque sia, lo Shaykh Pallavicini ritiene che la situazione di un uomo [] gli rende indispensabili i
supporti spirituali che ha ricevuto con la nascita e di cui non potr negare limportanza nel suo itinerario verso
Dio. Non potr accettare, per il suo cammino spirituale, che una via completa che includa quelli stessi supporti
spirituali, che saranno sempre presenti in lui come sono presenti in una tradizione altrettanto valida della sua
Tradizione dorigine, ma posteriore a questultima; di conseguenza lo Shaykh Pallavicini, che nei suoi scritti
cita passi dei testi di Gunon in modo non di rado forzatamente piegati alla sua particolare visione, prendendo
per spunto il collocamento finale di Gunon nellIslm lo ha interpretato a modo suo, attribuendo alla sola
tradizione islamica, storicamente successiva a quella cristiana, la capacit di fornire i mezzi spirituali pi adatti a
quegli Occidentali, cristiani di nascita, che intendano perseguire una realizzazione iniziatica metafisicamente
completa (attualmente non pi possibile nella tradizione cristiana, specie occidentale), in ci contraddicendo
quanto in materia stato a chiare lettere scritto da Gunon, che ha lasciato la pi ampia libert di scelta ponendo
solo la condizione della necessit del ricollegamento regolare ad una tradizione orientale vivente, quale che essa
sia. Noi invitiamo i lettori a verificare direttamente negli scritti di Gunon se quanto diciamo corretto o meno.
Del resto, chi veramente interessato alla realizzazione spirituale e possiede le qualit per ottenerla, pu
benissimo fare a meno di leggere i testi di chicchessia (incluso questo nostro modesto studio) e ottenere
direttamente il ricollegamento iniziatico regolare ai metodi spirituali, specie meditativi, di una determinata
tradizione, metodi che hanno come obiettivo non quello di far essere o diventare ind, taoisti, buddhisti, ebrei,
cristiani, musulmani, ossia di imprigionare lessere in qualsivoglia identit relativa e transitoria (incluse le
identit religiose), ma di risvegliare lintuizione intellettuale-spirituale trascendentale e far implodere la
coscienza individuale nel S Metafisico Superiore, nel Grande Vuoto Trascendentale senza spazio e senza
tempo, in quella Identit Suprema con lAssoluto che da cercare interiormente e non esternamente.

69
lunica veramente universale, ed principalmente motivata dalla prospettiva di una
conquista planetaria alle fedi religiose islamica e cristiana, che gi comprendono la maggior
parte dellumanit attuale, coi risultati negativi che sono sotto i nostri occhi circa lexoterismo
pi ristretto e lanti-esoterismo che dominano il Cattolicesimo (i cui esponenti dagli orizzonti
intellettuali e spirituali limitati allexoterismo pi esclusivo, chierici e laici, nei secoli passati
sono stati i principali e pi accaniti avversari e distruttori dellesoterismo cattolico, da essi
qualificato come eresia), il Protestantesimo (che un esoterismo non lha mai avuto)202 e
gran parte dellIslm (che un esoterismo ancora lo possiede, il Sufismo, ma minoritario e
spesso duramente perseguitato come eresia da certi exoteristi islamici anti-esoterici).203
Lunica pacata replica possibile al suddetto punto di vista esclusivista cristiano e islamico
(proprio anche della tradizione religiosa-exoterica ebraica), evidentemente influenzante quei
metafisici gunoniani musulmani e cristiani di cui dicevamo, semplicemente far notare
che il Cristianesimo e lIslm non includono le figure dei Rihi (Veggenti nella Verit) dei
Veda, n quelle degli Avatra (Discese Divine) di Vihu (Rma, Kriha, ecc.) e neppure
la figura del Buddha, e che comunque si tratta di cicli profetici o cicli tradizionali diversi che
non ha alcun senso considerare in successione storica, anche perch lInduismo non ha un
fondatore storico e non concepisce la storia umana e cosmica in un senso temporale lineare,
evolutivo e progressivo, ma piuttosto in senso ciclico, e lo stesso dicasi del Buddhismo,
nonostante questultimo abbia effettivamente un fondatore storico.
Del resto, fra gli ind, gli shivaiti tantrici dravidici (non-vedizzati, non-arianizzati) non
fanno riferimento n ai Veda n agli Avatra di Vihu, i quali sono appunto manifestazioni/
discese terrene di Vihu ovvero dellEssere Divino nella sua funzione di mantenitore del
Dharma (la Legge Universale) nonch custode, illuminatore e raddrizzatore del mondo in
unepoca di particolare decadenza e oscuramento spirituale generale, analogamente allassai
posteriore concezione cristiana del Dio fatto Uomo, o alla concezione metafisica lamaista
del Buddha storico Shkya-Muni come una delle molte manifestazioni umane, nel corso delle
ere, delldi-Buddha, il Buddha Primordiale, non-umano, trascendente e assoluto. Inoltre
gli shivaiti tantrici posseggono propri lignaggi iniziatici indipendenti da quelli vedici, risalenti
a secoli, se non addirittura millenni, prima che si verificassero le invasioni degli Ari in India,
portatrici col della tradizione vedica o brhmanica che dir si voglia, e solo dopo molto tempo
le due tradizioni si fusero, ad opera di saggi iniziati illuminati, in quello che oggi, con
unespressione geografica riferita alle Valli dellIndo, denominiamo genericamente e impreci-
samente Induismo (e che gli ind, come s detto, chiamano invece Santana-Dharma,
Perenne Legge-Verit Divina); e in effetti Shiva non in origine un Dio vedico, ed anzi i
suoi adoratori erano malvisti dai brhmini antichi, poich Shiva, sommo Signore dei Misteri
Supremi, della Meditazione e dello Yoga, non segue le norme vediche ed insegna le scienze
sacre iniziatiche agli umili ed ai fuori casta.
Ricordiamo inoltre che il Buddhismo, dopo un trionfo passeggero iniziale, fu lentamente
spinto quasi del tutto fuori dellIndia, non solo perch pi congeniale ai popoli extra-indiani
ma anche e soprattutto a seguito delle violente invasioni islamiche in armi ad opera di Arabi,
Mongoli, Turchi, Afghani, Persiani (giunti in India a lunghe ondate successive tra il secolo
VIII e il XVI d.C.), che massacrarono senza piet ind e buddhisti, convertendone poi molti a

202
Frammenti di autentico esoterismo tradizionale cristiano (dottrinale e tecnico-rituale) permangono invece in
alcuni ambienti monastici delle Chiese Cristiane dOriente. Su questo tema e sui rapporti in generale fra
tradizione cristiana e iniziazione, cfr. lo studio di Gunon Cristianesimo e Iniziazione, contenuto nella raccolta
Ren Gunon, Sullesoterismo cristiano, Luni Editrice, parte prima, capitolo II, pp.15-32.
203
Per non parlare dellattuale estremismo religioso armato dinizio XXI secolo proprio di certe correnti
religiose musulmane universaliste sostenute da certi governi musulmani, e delle aspirazioni mondialiste,
sostenute da vari governi, di certi ambienti israeliti sionisti e di correnti fondamentaliste cristiane protestanti.

70
forza e devastandone templi e luoghi santi perch considerati pagani (pur con momenti di
pacifica convivenza e reciproci scambi culturali dovuti da parte islamica allazione dei Sufi,
per sempre malvisti come eretici dai religiosi exotetristi islamici), tristi situazioni ripetu-
tesi con le invasioni cristiane dei cattolicissimi e fanaticissimi Portoghesi, che, con piena
approvazione papale, impiantarono anche in India, Terra Santa di ind, buddhisti e jainisti, la
terribile Santa Inquisizione cattolica, che nei territori indiani occupati dal Portogallo dur dal
1560 al 1812, istituendovi tribunali (diretti da ecclesiastici), praticando orrende torture e
innalzando roghi su cui arsero vivi migliaia di sventurati indiani cattolicizzati, in parte a forza
e in parte spontaneamente o per ingenuit del tutto ignari dellaspetto esclusivista, totalitario
e persecutorio della religione cattolica del tempo o per necessit al fine di evitare le odiose
vessazioni dei conquistatori che imponevano tasse e restrizioni giuridiche e sociali varie ai
non-cattolici, e che, per il fatto di continuare a praticare in segreto lInduismo e il
Buddhismo, furono bollati come eretici, mentre apostati (cio allontanatisi/defezionati
dalla fede cristiana, e in senso teologico ingiurioso rinnegati, traditori) furono considerati
coloro che tornavano alle fedi dorigine abbandonando la nuova fede cristiana-cattolica. Che
si trattasse di eretici o apostati, furono a migliaia torturati e condannati a orrenda morte
sul rogo. Di tutto questo ci si dimentica troppo spesso.204
Oggi, agli inizi del secolo XXI, in India, patria di Buddha Shkya-Muni, vi sono molti pi
musulmani (oltre 120 milioni) e cristiani delle pi varie confessioni (circa 30 milioni) che
buddhisti, ridotti ad unesigua infima minoranza (circa 2 milioni e mezzo); e non vediamo
perch dovrebbe dunque essere inaccettabile che molti Occidentali aderiscano alle tradizioni
sacre ind e buddhista. Anticamente, gran parte di quegli ind che avevano inizialmente
aderito al Dharma di Buddha Shkya-Muni senza che, pur avvenendo dispute dottrinali,
fossero bollati dai loro correligionari ind come apostati/rinnegati (per usare un concetto
religioso ebraico, cristiano e islamico, totalmente estraneo alla mentalit ind e buddhista),
ritornarono allInduismo senza che fra i rimasti buddhisti fossero considerati apostati, men-
tre molte migliaia di altri ind e buddhisti, dapprima convertiti allIslm e al Cristianesimo (a
forza o spontaneamente ma per sottrarsi alle vessazioni sociali, giuridiche e fiscali imposte
dai conquistatori ai non-convertiti) e poi tornati alle loro tradizioni spirituali dorigine,
finirono barbaramente trucidati come eretici e apostati dagli exoterici islamici e cristiani
sedicenti detentori esclusivi della cosiddetta verit rivelata, unica e assoluta.205

204
I cattolicissimi invasori Portoghesi, nelle loro colonie in India (Goa, Malabar, alcune zone del Gujarat e altri
territori), si misero a perseguitare ferocemente, tramite la terribile Inquisizione (approvata dai papi), anche gli
ebrei battezzati cattolici (scappati dalla Spagna e dal Portogallo) ma continuanti a praticare la loro fede dorigine
(e come tali eretici) o rigettanti palesemente il Cattolicesimo (e quindi apostati), e anche i cristiani riformati
(i protestanti, nati dalla Riforma luterana del 1517 in netta rottura teologica e rituale col Cattolicesimo), bollati
come eretici, e perfino i fedeli dellantica Chiesa Cristiana Siro-Malabarica, presente in terra indiana pare sin
dalla fine del secolo I d.C. ed i cui riti, necessariamente non-cattolici in quanto risalenti alla Chiesa Cristiana
Siriana nata secoli prima del Cattolicesimo (costituitosi, nei suoi dogmi e riti, col Concilio di Nicea del 325-328
d.C.), apparivano eretici al loro cieco fanatismo (tanto a quello dei chierici quanto a quello dei laici).
205
Gli interpreti esclusivamente religiosi ossia exoterici dellEbraismo, dellIslm e del Cristianesimo, vedono
politeismo, paganesimo e idolatria, ovunque non ci sia monoteismo secondo il concetto teologico
exoterico biblico (ebraico e cristiano) e coranico (islamico) del termine, e la loro concezione del Principio
Divino sovente assume caratteri antropomorfici (attribuendo al Principio ragionamenti e sentimenti umani) e
come tali assai poco metafisici. E che dire poi della vera e propria idolatria del Libro Sacro, considerato Parola
Divina infallibile dettata ai Profeti, presso gli exoterici ebrei (la Bibbia ebraica), musulmani (il Corano) e
cristiani protestanti (la Bibbia cristiana), e della venerazione idolatrica del Messia, della Madre del Messia, degli
Angeli, dei Santi, delle reliquie, dei santuari, di sacre immagini e statue, presso i cristiani cattolici, anglicani,
ortodossi e copti, del resto accusati di idolatria, politeismo e paganesimo dagli exoteristi ebrei, islamici e
cristiani protestanti (questi ultimi visti come eretici dai cattolici per il rifiuto protestante delle dottrine e
tradizioni cattoliche), con una litigiosit davvero infantile e desolante oltre che violentemente bellicosa nel corso
dei secoli? I monoteisti esclusivisti abramici, perfino santi e mistici, sono sempre stati del tutto incapaci di
comprendere la profondit metafisica dellInduismo, il suo necessario carattere multi-misterico, multi-teista

71
A questo punto, vorremmo evidenziare come lo stesso concetto di apostasia, inteso dagli
exoteristi religiosi cristiani e musulmani, e anche israeliti, non solo come unarma teologica di
vero e proprio terrorismo psicologico e spirituale ma anche come uno strumento disciplinare
punitivo (che nel contesto cristiano secolarizzato doggi non comporta pi la pena di morte
fisica come nei secoli passati, ma la scomunica terrena ossia lesclusione dalla comunit
tradizionale exoterica, e per gli ostinati addirittura, come pure nel passato, anche la morte
spirituale206 nella dannazione infernale eterna oltremondana, e nel contesto islamico exote-
rico pi integralista comporta sia la pena di morte fisica che leterna dannazione ultraterrena,
e cos anche nel contesto exoterico-religioso ebraico-israelita dei tempi biblici), sia del tutto
inesistente nellInduismo, nel Buddhismo, nel Taoismo e nella Tradizione Massonica, dove
invece la massima libert di ricerca consentita allindividuo nellordine delle cose dello
Spirito, dal momento che, per dirla con unespressione ind, quale folle pu pretendere di
conoscere la misteriosa Volont Divina?, riferita al fatto che nessuno pu conoscere quale
sia la Via migliore per un altro per giungere allAssoluto, e che nella ricerca spirituale, specie
in ci che concerne lambito esoterico-iniziatico della metafisica pura tradizionale, le
condizioni storiche di nascita, luogo, spazio, tempo, razza, lingua, religione, cultura, pur
importanti, vi hanno per un ruolo del tutto secondario, e cos di certo per chiunque sia
veramente intenzionato a cercare, conoscere, comprendere e, soprattutto, realizzare.
Per lo Yogi ind, e per qualunque sincero ricercatore metafisico, non ha alcuna rilevanza
che, per esempio, Shr Kriha sia nato storicamente dopo Shr Rma e prima di Shr
Buddha, perch in tutti i casi si tratta di Discese Divine (Avatra) e le loro differenti formula-
zioni del Dharma (la Legge-Verit-Dottrina Divina) rimangono perfettamente valide ed
Universali per gli uomini di ogni tempo e luogo, indipendentemente dalla storia, di modo
che ciascuno possa scegliere la forma del Divino pi adatta, sia essa corporea-umana come
nel caso degli Avatra, oppure puramente sonora, come nel caso delle Incantazioni dei Veda,
che per gli ind sono lo stesso Brahman (lAssoluto) fatto suono, la condensazione sonica
delle Vibrazioni Mentali Divine ovverosia del Verbo-Logos Divino, la Parola Sacra, in un
senso incomparabilmente pi profondo che queste espressioni hanno assunto negli exoterismi
religiosi monoteisti abramici. I Lama tibetani, poi, affermano che Buddha Shkya-Muni
solo lultimo di innumerevoli Buddha che sono apparsi finora e che il Dharma buddhista
dovr essere restaurato su tutta la terra nella sua forma primordiale dal Buddha del futuro (il
Buddha Maitreya), dopo che il misterioso personaggio che il Lamaismo denomina Rudra-
Cakrin, Il Corrucciato-Adirato (Rudra) che ha il potere di far girare la Ruota-Cakra del
Dharma (Cakrin), avr combattuto una feroce guerra contro le forze malefiche (umane e
non-umane), sia contro-iniziatiche e contro-religiose che dentro le stesse iniziazioni deviate e
religioni corrotte, e che sono la causa dei disordini materiali e spirituali sulla terra, ed avr
restaurato lordine cosmico e terrestre;207 convinzione, questa, che gli Yogi ed i Guru ind
applicano allInduismo ed alla sua restaurazione mondiale da parte del Kalkin-Avatra, la
discesa (Avatra) finale di Vihu sulla terra nella sua decima incarnazione (lultima del
ciclo umano attuale) in qualit di Giustiziere-Restauratore Ciclico (Kalkin) universale (cui

(lUnico Principio Assoluto esprimentesi nei molti Di) e multi-incarnazionista (le numerose e cicliche Discese
terrene, in sanscrito Avatra, del Principio Divino, nonostante la teologia cristiana pretenda di riservarne il
monopolio al solo Cristianesimo), e la concezione non-teista e impersonale del Principio Assoluto nel Vednta
ind e nel Buddhismo (che non affatto ateismo), che solo spiriti-intelletti veramente metafisici (quelli cui si
rivolgeva Ren Gunon) possono comprendere profondamente e accettare senza riserve.
206
Sarebbe pi corretto dire morte psichica o morte animica, dato che lo spirito immortale in quanto
identico allAssoluto, lindebita identificazione tra spirito e anima essendo frequente fra gli exoteristi religiosi.
207
Su questi temi, cfr. Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni,
capitoli consecutivi dal 24 al 40.

72
identica la concezione ebraica, cristiana e islamica del Messia-Giustiziere finale), e che gli
shivaiti attribuiscono allImmenso e Imperscrutabile Shiva, Dio dei misteri supremi, della
scienza della meditazione yogica e delle pi alte realizzazioni trascendentali, e che si
manifester, sotto mentite spoglie ossia nelle forme pi misteriose, per il beneficio
spirituale dellumanit.

8. La dipendenza di tutte le tradizioni spirituali (esoteriche ed exoteriche) dalla Tradizione


Primordiale; tradizioni complete (comprensive della parte iniziatica) e incomplete (prive
della parte iniziatica); la necessit delle differenti tradizioni spirituali (esoteriche ed
exoteriche) e carattere antimetafisico e antitradizionale dellesclusivismo exoterico.

Come ha sottolineato pi volte Gunon, lortodossia dottrinale e lortoprassi rituale delle


tradizioni spirituali (esoteriche ed exoteriche) e delle loro organizzazioni e centri operativi, e
soprattutto la loro reale forza spirituale vivente, hanno origine e sono mantenute dalleffettiva
dipendenza delle stesse tradizioni, in principio pienamente consapevole nelle loro lite ma
lungo i secoli affievolitasi e perfino perdutasi del tutto in alcune tradizioni (specie exoteriche),
nei confronti della Rivelazione-Tradizione Primordiale e del Centro Iniziatico Supremo che la
custodisce, ossia il Regno di Agarttha (LInaccessibile e Imprendibile) dei miti ind, o il
Regno di Shambala (Luogo della Pace) della mitologia ind e buddhista lamaista, da dove
giunger il Kalkin-Avatra ind (il decimo Avatra di Vihu) cio il Rudra-Cakrin
lamaista,208 e che tale Centro Supremo sempre invisibilmente attivo, potendo agire ed inter-
venire sia attraverso le sue dirette diramazioni esterne (specie i centri lamaisti e le comunit di
yogi himlayani) ma anche in modo del tutto indipendente da queste rispetto ai centri
tradizionali secondari quando questi diventano deboli in epoche di oscuramento spirituale.
Vogliamo infatti rammentare, a tal proposito, le seguenti inequivocabili parole di Gunon
spesso dimenticate (per distrazione o volutamente?) da molti gunoniani: Si possono cos
intravedere certe possibilit di azione dei centri spirituali, anche al di fuori dei mezzi che si
possono considerare normali, e soprattutto quando le circostanze sono di per se stesse
anormali, vogliamo dire in condizioni tali da non pi permettere luso di vie pi dirette e di
una regolarit pi apparente. Anche senza parlare di un intervento immediato del centro
supremo, che possibile sempre e dovunque, un qualsiasi centro spirituale pu agire
al di fuori della sua zona dinfluenza normale, sia in favore di individui particolarmente
qualificati, ma che si trovino isolati in un ambiente dove loscuramento sia arrivato ad un
punto tale che non vi sussista quasi pi nulla di tradizionale e che liniziazione non possa
esservi ottenuta, sia in vista di uno scopo pi generale, ed anche pi eccezionale, come quello
consistente nel riannodare una catena iniziatica rotta accidentalmente. Una tale azione,
producendosi particolarmente in un periodo o in una civilt dove la spiritualit quasi
completamente perduta, e dove, per conseguenza, le cose dellordine iniziatico sono pi
nascoste di quanto non lo siano in alcun altro caso, non bisogner meravigliarsi se le sue
modalit siano estremamente difficili a definire, tanto pi che le condizioni ordinarie di luogo
e qualche volta anche di tempo vi divengono per cos dire inesistenti.209 E ancora, sempre

208
Su questi assai interessanti temi cfr. Ren Gunon, Il Re del Mondo, Adelphi Edizioni, e Jean Marqus-
Rivire, Kalachakra, lIniziazione Tantrica del Dalai Lama, Edizioni Mediterranee. In una lettera inviata dal
Cairo a Vasile Lovinescu il 6 febbraio 1938, cos Gunon si esprimeva riguardo la provenienza del decimo e
ultimo Avatra di Vihu: Linterpretazione secondo cui il 10 Avatra sar di razza tartara sarebbe, in fondo,
in accordo con la tradizione secondo la quale deve venire da Chang Shamballa [= Shambhala, N.d.R.], se si
ammette la localizzazione di questa nel Nord del Tbet. (Riprendiamo questo brano dal sito internet in lingua
spagnola Symbolos, Revista internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella sezione Ren Gunon - Traducciones
de su Obra - Artculos traducidos de Ren Gunon - 20. Cartas a Vasile Lovinescu).
209
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.10, p.98.

73
citando il metafisico francese: Infatti, come non vi in principio che una Tradizione unica,
da cui ogni forma tradizionale ortodossa derivata, cos non vi pu essere che una
iniziazione ugualmente unica nella sua essenza, sebbene sotto forme diverse e con modalit
molteplici.210 Queste importantissime considerazioni sono stranamente del tutto obliate da
quei metafisici gunoniani musulmani e cristiani di cui abbiamo detto, evidentemente
perch esse contrastano con la loro interpretazione del pensiero gunoniano e la loro idea di
universalit spirituale riservata solo alla tradizione islamica e a quella cristiana, e con la
loro idea di giurisdizione spirituale attribuita a ogni specifica tradizione in modo troppo
letterale, dimentichi che tutte le tradizioni e centri spirituali particolari dipendono, volenti o
meno, dal Centro Spirituale Supremo, custode della Rivelazione-Tradizione Primordiale e che
sempre vivo e agisce metafisicamente nel mondo nei modi pi inaspettati e sconosciuti.211
La molteplicit delle forme iniziatiche resa necessaria dalla gran variet di caratteristiche

210
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.99.
211
Infatti, le fondamentali considerazioni di Gunon che abbiamo sopra riportato circa lazione metafisica
diretta del Centro Spirituale Supremo e quella dei centri spirituali tradizionali da esso derivati e la loro capacit
di intervento iniziatico nel mondo oltre le loro zone dinfluenza ordinarie e le condizioni di luogo e tempo,
realt metafisiche ben note nella tradizione ind e in quella buddhista tibetana lamaista, sono state non solo
sminuite ma del tutto obliate negli scritti e nelle conferenze del gi citato maestro sufi-musulmano italiano Abd
al-Whid Pallavicini e del suo Centro Studi Metafisici comprendente musulmani e cristiani europei sedicenti
metafisici gunoniani, di cui abbiamo detto in precedenza (vedi note 195, 198 e 201). Come abbiamo visto, lo
Shaykh Pallavicini, che si pi volte definito gunoniano, ha affermato in modo perentorio e inappellabile, ma
del tutto contrariamente a Gunon, che non sia possibile ignorare n il luogo n il momento della nostra
collocazione umana, n la successione storica delle rivelazioni divine, che non possiamo dimenticare la
collocazione spazio-temporale nella quale Dio ci ha posti al momento della nostra nascita, e che dobbiamo
accettare la necessit di restare nel quadro di una particolare Tradizione (vedi nota 201), mentre Gunon,
come abbiamo visto, ha parlato dellazione iniziatica nel mondo ad opera del Centro Supremo, di un intervento
immediato del centro supremo, che possibile sempre e dovunque, e riguardo i centri spirituali derivati ha
precisato che un qualsiasi centro spirituale pu agire al di fuori della sua zona dinfluenza normale,
sottolineando il fatto che le condizioni ordinarie di luogo e qualche volta anche di tempo vi divengono per cos
dire inesistenti. Lo Shaykh Pallavicini e i gunoniani del Centro Studi Metafisici e del connesso periodico
Il Messaggio. Rivista di Studi Metafisici, hanno criticato come illusi coloro che hanno ricordato i dati sul
Centro Supremo e sulla sua azione diretta o tramite i centri derivati anche fuori dalla loro giurisdizione
spirituale normale, dati che sono il cardine di tutto il pensiero e lopera di Ren Gunon, essi ritenendoli invece
come qualcosa che non avrebbe nulla a che fare con i profeti e i libri sacri rivelati (sic!!!), e ribadendo la loro
idea circa lesclusivo monopolio delluniversalit spirituale da parte di due sole tradizioni, la musulmana e la
cristiana, e riservando alla sola tradizione musulmana la possibilit di fornire mezzi iniziatici validi (liniziazione
sufi) a quegli Occidentali, cristiani di nascita, che prendano atto della perdita della dimensione iniziatica
nellattuale tradizione cristiana. Tutto ci davvero alquanto strano per ricercatori che fanno continuamente
mostra di professarsi metafisici gunoniani!!! A questo punto, facciamo unaltra considerazione connessa a
questo tema. La decadenza spirituale e intellettuale del mondo cristiano e la connessa perdita dellesoterismo
metafisico tradizionale cristiano, port Gunon a ricollegarsi alle tradizioni spirituali orientali taoista, vedntica-
ind e sufi-islmica e ad installarsi definitivamente nel mondo tradizionale musulmano al Cairo, in Egitto, per
svolgere la funzione di ponte intellettuale fra Oriente e Occidente. Data lattuale decadenza e agitazione del
mondo musulmano, dovute a cause sia interne che esterne, non diciamo nulla di inverosimile ipotizzando che, se
fosse vissuto ai giorni nostri, il metafisico francese, per svolgere la sua funzione, avrebbe scelto di installarsi in
quella parte del mondo ind ancora saldamente ancorato al Santana Dharma, o nel Lamaismo Tibetano o nel
pi elitario Taoismo tradizionale (non certo quello new age), sopravviventi alla decadenza avanzante. Questa
solo la nostra idea, ma non ci sembra in nulla meno avanzabile rispetto alle idee del tutto contrarie dei
menzionati metafisici gunoniani musulmani e cristiani occidentali. inoltre evidente che noi non teniamo in
nessun conto le accuse di eresia e apostasia mosse dagli exoteristi religiosi che vorrebbero rinchiudere
lintera spiritualit e la metafisica totale negli angusti quadri dei dogmi e riti religiosi delle loro tradizioni
dappartenenza (bollando come eresia tutto quel che esce da tali quadri) e non accettano che un loro aderente
possa optare per tradizioni differenti (bollandolo ignominiosamente apostata), bench queste derivino
regolarmente dal Centro Supremo e quindi dalla Tradizione Primordiale, nozioni che gli exoteristi religiosi
(specie israeliti, cristiani e musulmani) non concepiscono neanche lontanamente.

74
mentali e spirituali degli esseri umani bench tali caratteristiche possano poi effettivamente
essere raggruppate in categorie generali di affinit in base a precise e rigorose corrisponden-
ze cosmologiche, come attestano in modo evidentissimo i molteplici metodi di realizzazione
yogico-meditativa ind e tibetani , ed questa la vera ragion dessere delle differenti forme
del Sacro nellumanit e nel ciclo cosmico attuali, cosicch ciascuno possa trovare i metodi
pi adatti e conformi alla propria natura interiore (alle proprie corrispondenze e risonanze
karmiche, come dicono i Guru ind e i Lama tibetani). Per questo motivo ci sembra poco
giustificabile il voler restringere ad una sola forma tradizionale la prerogativa di poter fornire
i supporti spirituali efficaci a quegli Occidentali che volessero rivolgersi allOriente (ovvia-
mente alle sue regolari tradizioni ovverosia trasmissioni iniziatiche rituali, e non alle sue
contraffazioni), dove solamente ormai si custodisce lo scrigno delle conoscenze iniziatiche
primordiali e la coscienza del Centro Supremo e del suo Re-Pontefice,212 che alla fine del
Kali-Yuga, LEt Oscura della Discordia e dei Conflitti, lera presente iniziata nel 3102 a.C.
e detta durare oltre seimila anni, dovr intervenire per ripristinare lordine tradizionale e la
spiritualit sulla terra e, rimanifestando pienamente la Rivelazione-Tradizione Primordiale
nella sua purezza e integrit originaria, dare inizio ad un nuovo Manvantara.
La suddetta visione universale ormai estranea allexoterismo religioso, specie ebraico,
cristiano e musulmano, dove si riscontra il pi rigido esclusivismo, e solo nel corrispondente
ambito esoterico, dove esso sussista ancora, potendosi invece trovare piena approvazione e
condivisione per essa. Per chiarire, ad esempio, come negli ambienti cattolici pi rigidi
non vi alcuna coscienza dellesoterismo tradizionale e dellunit metafisica delle differenti
tradizioni sacre e della necessit spirituale di tali differenze, e come essi concepiscono il
rapporto con le altre tradizioni nel senso di una supremazia spirituale, citeremo solo tre
piccoli esempi, che rivelano limpossibilit di fondo per ogni dialogo veramente costruttivo.
Nel 1932, recensendo un libro sul Vednta scritto del Reverendo Padre Dandoy, missionario
cattolico in India, Gunon rilevava213 come lecclesiastico manifestasse lostile intenzione di
combattere la metafisica vedntica ind, innanzitutto deformandola nel senso erroneo di
una semplice ontologia (che si limita allEssere, mentre invece il Vednta, essendo metafisica
pura, considera il Sovra-Essere o Non-Essere e quindi lAssoluto Totale), oltretutto di tipo
teologico e filosofico, e quindi accarezzando il sogno di sostituire in India la dottrina
vedntica (che puramente metafisica) con quella cattolica della scolastica medievale ed in
particolare con la tomistica (che teologica e come tale si ferma allontologia), affermando
apertamente e brutalmente che si sopprime soltanto quel che si rimpiazza, a tal proposito
Gunon osservando che le dottrine orientali sono tali da sfidare qualsiasi tentativo di
annessione o di assimilazione, ma ci non vuol dire che qualcuno non possa tentare di
misurarsi con unimpresa del genere, e linteresse subitaneo che certa gente manifesta per
tali dottrine non di una natura tale da ispirarci una fiducia illimitata.214 Nella stessa
recensione, Gunon rilevava inoltre che il periodico cattolico Revue Internationale des
Socites Secrtes (acronimo R.I.S.S.) ovvero Rivista Internazionale delle Societ Segrete,
nel pubblicare un elogio del citato libro di Padre Dandoy, sentenziava che quel libro
pu essere consultato con fiducia in quanto opera di un cattolico, il metafisico francese
commentando, per evidenziare linsensatezza e la bizzarria di tale affermazione, che se quella
era la garanzia di competenza circa le dottrine ind, allora riguardo la competente esposizione
della dottrina cattolica occorreva dare la preferenza a un brhmano e non a un cattolico!215
212
Cfr. Ren Gunon, Il Re del Mondo, Adelphi Edizioni.
213
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni, pp.118-120.
214
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.119-120.
215
La cattolica Revue Internationale des Socites Secrtes (R.I.S.S.), Rivista Internazionale delle Societ
Segrete, esiste tuttoggi, tradotta in varie lingue, e accanto alla pur meritevole opera di mettere in guardia verso

75
Sempre nel 1932 Gunon osservava ancora circa lassiduo interesse per le dottrine
orientali manifestato in certi ambienti cattolici: La regolare pubblicazione, da un certo
periodo di tempo in qua, negli tudes carmlitaines [Studi carmelitani, N.d.R.], di
articoli dedicati alle dottrine orientali, ed il cui carattere pi eclatante che ci si sforza di
presentarle come mistiche, sembra derivare dalle stesse intenzioni che hanno prodotto la
traduzione del libro di Padre Dandoy, di cui parliamo altrove, e un semplice colpo docchio
allelenco dei collaboratori di questa rivista giustifica intera mente questa impressione. Se si
confronta questo fatto con la campagna antiorientale che i nostri lettori conoscono, e nella
quale giocano anche un loro ruolo gli ambienti cattolici, di primo acchito si pu provare un
certo stupore, poich sembra esserci qualche incoerenza; ma, riflettendo, si finisce col chie-
dersi se uninterpretazione tendenziosa come quella di cui si tratta, non costituisca anchessa,
quantunque in modo camuffato, un mezzo per combattere lOriente. In ogni caso, c da
temere che unapparente simpatia possa dissimulare una nascosta volont di proselitismo
e, se cos si pu dire, di annessionismo; conosciamo troppo lo spirito occidentale per non
nutrire qualche preoccupazione a riguardo: Timeo Danaos et dona ferentes! [= Temo i
Danai e i portatori di doni, antico detto latino esortante a diffidare di chi mostra falsamente
amicizia in realt con lintenzione di colpire a tradimento, N.d.R.].216
Riguardo la falsa assimilazione delle dottrine iniziatiche orientali al misticismo ed anche alla
filosofia,217 operazione cominciata dagli orientalisti accademici occidentali e quindi proseguita

le varie forme di occultismo (ma con argomenti prettamente exoterico-religiosi, che non sono in grado di appro-
fondire la questione rispetto agli argomenti gnostico-metafisici del Gunon contro loccultismo), da sempre, oltre
ad avere una marcata attitudine antimassonica, si sforza di screditare le dottrine ind, buddhiste, taoiste, sufi, o
identificandole alle loro contraffazioni occultiste (teosofiste e neospiritualiste) oppure alterandone la natura
assimilandole al misticismo religioso in modo da dare intendere ai lettori che esse non hanno da offrire nulla di
pi del misticismo religioso cristiano (da essi opinato il sommo vertice della spiritualit in assoluto mai toccato
da qualsiasi altra forma di spiritualit non-cristiana), e inoltre attaccando continuamente lopera di Gunon e la
sua stessa persona, sin da quando egli era in vita, non solo con argomenti intellettualmente insignificanti ma
finanche con calunnie e diffamazioni tanto ridicolmente infantili quanto ignobilmente meschine.
216
Cfr. Ren Gunon, recensione del numero di aprile 1932 di tudes carmlitaines, pubblicata sulla rivista
Le Voile dIsis, 1932, pp.480-481, oggi in Ren Gunon, LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica
Orientale, Arktos-Oggero Editore, sezione Recensioni di Libri e Riviste sullEsoterismo Islamico Riviste,
pp.126-127 (e anche in Ren Gunon, Scritti sullesoterismo islamico e il Taoismo, Adelphi Edizioni,
Appendice, Recensioni sullesoterismo islamico, con differente formato e diversa numerazione di pagine).
217
La filosofia, nellantichit occidentale, secondo il suo etimo greco originario (philosopha), indicava lamore
(philo) per la sofa (sopha) ossia sapienza-saggezza-conoscenza di tipo metafisico come questa era intesa negli
antichi Misteri iniziatici greci e poi greco-romani, quindi la filosofia costituendo propriamente uninclinazione
dellanimo e una preparazione esclusivamente teorica verso la superiore sapienza-saggezza-conoscenza iniziatica
metafisica e non affatto il suo possesso cio la sua effettiva realizzazione (a qualunque grado); pertanto, le
dottrine metafisiche iniziatiche, orientali e occidentali, si indicano pi propriamente coi termini sofa,
misteriosofa, saggezza, sapienza, gnosi, conoscenza, accompagnandovi o sottintendendovi sempre
gli aggettivi iniziatica o trascendentale o metafisica, che consideriamo equivalenti secondo i chiarimenti
dottrinali gunoniani. Inoltre, la filosofia occidentale medievale cristiana, pur di principale derivazione greca
(per il tramite degli arabi-musulmani), non ebbe pi alcun legame con la misteriosofia iniziatica dellantichit
greco-romana (ormai estinta per vari complessi motivi impossibili da esaminare qui), ma ne ebbe sia con lexote-
rismo religioso cristiano (la religione cristiana in senso proprio custodita dottrinalmente e ritualmente dalla
Chiesa) che con lesoterismo cristiano (custodito da varie organizzazioni iniziatiche, la pi nota essendo quella
dei Templari), divenendo nel primo caso un complemento alla teologia religiosa e in vista di una realizzazione
spirituale di tipo religioso, e nel secondo caso, assieme alla teologia religiosa, un supporto esterno alla metafisica
iniziatica-esoterica e alla corrispondente realizzazione spirituale (esoterismo ed exoterismo essendo sempre due
domini gerarchicamente ben distinti allinterno di una medesima forma sacra tradizionale, quindi non equipara-
bili e non confondibili, e quindi niente affatto opponibili ma perfettamente coesistenti). Anche la cosiddetta
filosofia ermetica (sia musulmana che cristiana) ebbe carattere preparatorio ad una gnosi realizzativa inizia-
tica. Invece, la filosofia occidentale (e orientale occidentalizzata) moderna a carattere idealista e spiritualista, in
tutte le sue forme e variet, avendo rotto ogni legame diretto con qualsivoglia dottrina tradizionale, sia essa
esoterica-iniziatica-metafisica che exoterica-religiosa-teologica, non ha pi nemmeno quel carattere teorico

76
dagli ambienti religiosi occidentali, Gunon consider nel 1946 quanto segue: Se si pu dire,
ora di moda qualificare come mistiche le stesse dottrine orientali, comprese quelle in cui
non v nemmeno lombra di unapparenza esteriore che possa, per coloro che non vanno pi
innanzi, dar luogo ad una tale qualificazione; lorigine di questa falsa interpretazione
naturalmente imputabile a certi orientalisti, che daltronde possono non esservi stati condotti
in un primo momento da un secondo fine nettamente definito, ma soltanto dalla loro incom-
prensione e dal partito preso pi o meno incosciente, ad essi abituale, di ricondurre tutto a
punti di vista occidentali. Ma di seguito, altri sono venuti che si sono impadroniti di questa
abusiva assimilazione, e che, scorgendo il profitto che potevano ricavarne per i propri scopi,
si sforzano di propagare lidea al di fuori del mondo speciale, tutto sommato abbastanza
ristretto, degli orientalisti e della loro clientela; ci grave non soltanto per la ragione
che soprattutto in tal modo che questa confusione si diffonde sempre pi maggiormente, ma
anche per la ragione che non difficile scorgervi i segni non equivoci di un tentativo
annessionista contro cui necessario mettersi in guardia. Infatti, coloro ai quali facciamo
presentemente allusione sono proprio quelli che possono essere considerati i negatori pi
seri dellesoterismo, vogliamo dire gli exoteristi religiosi, che si rifiutano di ammettere
qualsiasi altra cosa al di fuori del loro dominio, ma che indubbiamente stimano questa
assimilazione o questa annessione pi abile di una brutale negazione; e considerando il
modo con cui alcuni di essi sapplicano a travestire in misticismo le dottrine pi
propriamente iniziatiche, sembrerebbe in vero che questo compito rivesta ai loro occhi un
carattere particolarmente urgente;218 il metafisico francese aggiungendo: Altri si sforzano
anche di travestire le dottrine orientali in filosofia, ma questa falsa assimilazione forse
tutto sommato meno pericolosa dellaltra in ragione della stretta limitazione del punto
di vista filosofico stesso; costoro non riescono daltronde, per il modo speciale con cui
presentano siffatte dottrine, che a farne qualche cosa di totalmente sprovvisto dinteresse ed i
loro studi danno una prodigiosa impressione di noia!.219
In un articolo del 1948 del Reverendo Jean Danilou, intitolato Le Yogi et le Saint (Lo Yogi
e il Santo), allinizio leminente ecclesiastico e teologo cattolico (fratello dellindologo
shivaita francese Alain Danilou) sembrava apprezzare la tradizione ind curandosi di distin-
guerla, sulla base dei chiarimenti dottrinali di Gunon, dalle moderne contraffazioni teosofiste
e occultiste, ma poi la riduceva, erroneamente e contro le chiarificazioni a riguardo esposte
nei testi gunoniani pur citati dallo stesso reverendo (al che dobbiamo dubitare o della sua
capacit di comprensione del punto di vista metafisico puro o della sua buona fede), prima ad
una tradizione mistica, mentre in realt iniziatica, e poi, peggio ancora, a misticismo
naturale e saggezza umana, quindi negandovi ogni pieno valore trascendente; lillustre
ecclesiastico mostrava inoltre di apprezzare ed appoggiare i tentativi fatti dai missionari
cattolici di creare una mistica cristiana cattolica di struttura induista, che, rileviamo noi,
poteva avere (ed ha ancora oggi) come vero e unico fine quello di annettere lInduismo al
Cattolicesimo e poter cos tentare pi facilmente di convertire gli ind.220 Gunon, nel

preparatorio alla realizzazione presente nelle dottrine tradizionali in questione, per cui essa si riduce ad una
elaborazione puramente teorica, ideale, dove nessuna effettiva realizzazione spirituale, n esoterica n exoterica,
anche al grado pi elementare, in alcun modo possibile, e ovviamente ci vale a maggior ragione per tutte le
filosofie materialiste, per loro impostazione inevitabilmente anti-metafisiche, anti-iniziatiche e anti-religiose,
vale a dire anti-tradizionali nel senso specifico gunoniano delle parole tradizione e tradizionale.
218
Cfr. Ren Gunon, Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.1, pp.25-26.
219
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.26, nota 2.
220
Questi tentativi al giorno doggi sono sempre pi frequenti in India, anche se fallimentari verso le vere lite
spirituali e la maggioranza degli ind, riuscendo solo in forme minoritarie, e lo stesso dicasi del pi manifesta-
mente aggressivo proselitismo exoterico-religioso musulmano in terra indiana.

77
recensire larticolo in questione,221 rilevava i suddetti ed altri errori dottrinali, ad esempio
linterpretazione che il reverendo faceva della parola Yoga intesa come unione mistica
in senso religioso (cio exoterico) cristiano, quando in realt una unione metafisica totale
col Principio Assoluto (per identit metafisica senza dualit), e lerrata interpretazione della
visione gunoniana dellunit trascendente di tutte le autentiche tradizioni sacre del mondo,
in quanto diramazioni dellunica Rivelazione-Tradizione Primordiale, come sottile sincre-
tismo, quando in realt, come s visto in precedenza, si tratta esattamente del contrario ossia
di sintesi metafisica che non solo rispetta le differenze ma raccomanda anche di evitare ogni
sincretismo rituale. Alla fine della sua recensione dellarticolo del reverendo, cos Gunon
concludeva senza mezzi termini: Comunque stiano le cose, la conclusione che ci vediamo
tenuti a trarre decisamente da tutto questo che nessuna intesa realmente possibile con
chiunque abbia la pretesa di riservare a una sola e unica forma tradizionale, a esclusione di
tutte le altre, il monopolio della rivelazione e del sovrannaturale.222
In un articolo dal titolo Sagesse hindoue et sagesse chrtienne (Saggezza ind e saggezza
cristiana), pubblicato nel 1950 su una rivista cattolica benedettina francese, lautore, un
teologo cattolico minore, manifestava le medesime idee del suddetto pi illustre reverendo
ma espresse in modo pi brutale ovverosia che solamente il Cristianesimo avrebbe carattere
trascendente ed il monopolio del sovrannaturale (sic!), che la saggezza ind, come tutte le
sapienze sacre non-cristiane, sarebbe puramente umana (sic!), e che la chiesa cattolica
doveva sforzarsi di conquistare la filosofia ind al servizio del Cristianesimo cos come nel
Medioevo aveva annesso la filosofia greca subordinandola ai dogmi cattolici, e ponendo come
condizione di base che lIndia rinunci alla sua metafisica ossia rinunci ad essere ind per
divenire cristiana cattolica (sic!!). Nel recensire questo articolo, Gunon,223 oltre a rimarcare
quel che nei suoi dotti libri detto chiarissimamente ovvero che in nessun modo la dottrina
ind, che metafisica e iniziatica, pu essere ridotta ad una mera filosofia,224 e neppure ad
una teologia religiosa e mistica,225 senza snaturarla completamente, e oltre a rilevare il
superficiale e grave errore dottrinale dellarticolista nel considerare come esclusivamente
immanente lAssoluto Impersonale ossia Sovra-Personale vedntico (che esprime invece
il massimo di trascendenza possibile, in quanto onnicomprensivo), riguardo laspirazione
annessionista suddetta, secondo cui lIndia dovrebbe rinunciare alla sua metafisica per
cristianizzarsi, osservava che proprio vero che il proselitismo occidentale non arretra
davanti a nulla, e questo del resto ci era noto gi da molto tempo: ma poich qui ci troviamo
di fronte a due tradizioni che in quanto tali sono entrambe di essenza sovrannaturale e non-
umana, e non possono di conseguenza venire a rapporto se non su un piede di rigorosa
parit, o ignorarsi mutuamente, ne consegue che si tratta di unimpossibilit pura e
semplice.226 E riguardo i deboli e superficiali argomenti addotti dellarticolista cattolico a
sostegno delle proprie tesi: Aggiungiamo soltanto che il tutto accompagnato da argomen-

221
Cfr. Ren Gunon, Studi sullInduismo, Luni Editrice, sezione Recensioni, pp.271-272.
222
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, p.272.
223
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.281-283.
224
Abbiamo visto precedentemente (vedi nota 217) il grave errore di una tale indebita assimilazione.
225
La teologia religiosa e mistica, come pi volte osservato in precedenza, considera come Realt Ultima
lEssere-Dio, oltretutto considerato in modo exoterico-religioso ossia senza superare mai il dualismo Creatore-
Creazione e Creatore-Creatura, e non concepisce nemmeno lontanamente il Supremo Sovra-Essere o Non-Essere
Metafisico e la possibilit per luomo dellUnione-Identit Suprema Assoluta e Totale con Quello.
226
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, p.282.

78
tazioni puramente verbali, le quali possono sembrare convincenti solo a chi ne sia gi
persuaso in partenza, e non hanno che il valore di quelle di cui si servono i filosofi moderni,
con intenzioni diverse, quando pretendono di imporre limiti alla conoscenza e vogliono
negare tutto quel che di ordine sovra-razionale; cose di questo genere, da qualunque parte
provengano, ci fanno irresistibilmente pensare a quelli che potrebbero essere i ragionamenti
che avanzerebbe un cieco se si mettesse in capo di provare che la luce non esiste!.227
Tutti i tentativi annessionisti da parte di una tradizione sacra, quale che essa sia, nei
confronti di unaltra sono decisamente antitradizionali, e certi aspetti dellodierno cosiddetto
ecumenismo cattolico, accanto alla sincera ricerca del dialogo e della conoscenza fra mondi
spirituali diversi, ci sembrano troppo spesso un subdolo tentativo di inglobare tutte le altre
tradizioni nel Cattolicesimo per in certo modo affievolirne (se ci fosse mai possibile!)
lautonomia spirituale e finanche per negarne il carattere trascendente. E la stessa cosa
pensiamo dellecumenismo e del dialogo interreligioso del cosiddetto Parlamento delle
Religioni dinvenzione protestante statunitense (istituito alla fine del secolo XIX ed attual-
mente ancora attivissimo).228 Per una vera e duratura intesa fra le diverse tradizioni sacre,
occorrerebbe non solo la comprensione profonda della metafisica totale, che essenzialmente
una e universale seppur assai diversa nelle formulazioni esteriori, ma ben necessaria anche
la rinuncia al proselitismo missionario e a qualsivoglia conversionismo. Gunon, nel recen-
sire positivamente un articolo su tale tema del dotto ind nanda Kentish Coomaraswamy
(1877-1947, insigne studioso di metafisica e arte sacra tradizionale orientale e occidentale, in
lungo e intenso contatto epistolare con Gunon), il quale considerava un grave ostacolo
allintesa in questione lattitudine degli intellettuali religiosi occidentali cristiani (ecclesiastici
e laici229) di porsi su un piano di superiorit e di annessionismo e conversionismo rispetto agli
altri mondi sacri, scrisse a chiare lettere che unintesa simile implicherebbe naturalmente
la rinuncia a qualsiasi proselitismo e a ogni attivit missionaria com attualmente
concepita; del resto, la sola conversione vera, della quale tutti hanno bisogno, la
metanoia intesa nel suo senso originario di metamorfosi intellettuale, la quale non porta
da una forma di credenza allaltra, bens dallumano al divino.230 E riguardo il modo solita-
mente assai deformato dei missionari cristiani, sia per involontaria incomprensione che per
intenzionale malafede, di presentare le tradizioni sacre non-cristiane, Gunon cos rifer a
Coomaraswamy: Per principio, diffido molto di ci che scrivono i missionari; raro, infatti,
che le loro esposizioni non siano deformate dai loro pregiudizi; per devo riconoscere che vi
sono comunque delle eccezioni [].231

227
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, pp.282-283.
228
Che il proselitismo occidentale, sia esso spirituale religioso, che si tratti di Cattolicesimo e Protestantesimo
(questultimo, secondo Gunon, contrariamente al Cattolicesimo, non ha mai funto da base exoterica per alcun
esoterismo tradizionale, e inoltre il metafisico francese ha rimarcato il fatto che esso, anche nellordine
exoterico-religioso, abbia sin dai suoi inizi soppresso molti riti tradizionali, in ci manifestando unattitudine
antitradizionale) o di organizzazioni pseudo-iniziatiche (come la Societ Teosofica e organizzazioni
consimili), ma anche e soprattutto di tipo politico, economico, sociale e culturale, non arretri davanti a nulla,
pi che evidente, ed esso utilizza anche organizzazioni filantropiche e di carit per penetrare pi profondamente
nei popoli e annetterli culturalmente, materialmente e spiritualmente il pi possibile; rileviamo ci con tutto il
rispetto e ammirazione che si deve alle meritorie attivit filantropiche di coloro che con grande sincerit e sforzo
vi si dedicano, ma che sono non di rado strumenti inconsapevoli di progetti di colonizzazione ben pi vasti.
229
Non forse superfluo specificare che intendiamo il termine laici, dal tardo latino laicus a sua volta dal
greco laiks, del popolo, laico (da las, popolo), nel suo senso originale indicante i membri del popolo dei
fedeli della chiesa cristiana non aventi alcun grado nella gerarchia ecclesiastica, per differenziarli dai chierici
(gli ecclesiastici), e non affatto come sinonimo di atei e agnostici come sintende abusivamente oggigiorno.
230
Cfr. Ren Gunon, op. cit., sezione Recensioni, p.268.
231
Lettera dal Cairo del 2 dicembre 1935 ad A.K. Coomaraswamy, riportata sul sito internet in lingua spagnola

79
Nonostante i tentativi di stringere rapporti con lintellettualit cattolica (ecclesiastica e laica),
Gunon ne ebbe come risultato, fatte rarissime eccezioni a lui favorevoli (fra i cattolici
dappartenenza massonica), quello di essere assurdamente additato da essa come sincretista
(quando in realt, come s visto e come testimoniano tutte le sue opere, si tratta di sintesi
metafisica), eretico (per la sua netta distinzione fra esoterismo ed exoterismo, per i limiti
realizzativi da lui ben individuati nellexoterismo, misticismo incluso, per la nozione della
Rivelazione-Tradizione Primordiale antecedente e sottostante a tutte le tradizioni-rivelazioni
particolari, per le sue critiche al proselitismo e conversionismo religioso), apostata (per i
suoi ricollegamenti iniziatici massonico, taoista, vedntico, sufi) e finanche anticristiano e
demonio incarnato (sic!!), tipici termini ingiuriosi del corredo della ben nota fraseologia
inquisitoria, attacchi insensati e ridicoli che durano ancora oggi, unitamente a quelli di certi
ambienti islamici exoterici anti-iniziatici (tanto orientali quanto europei). Del resto lincapa-
cit da parte cattolica di comprendere la metafisica totale e lautentico esoterismo, sta proprio
nel fatto che, come rilevava Gunon, queste conoscenze ed i connessi mezzi rituali realizzativi
non sono pi presenti nel Cattolicesimo da lunghi secoli, essendosi completamente estinte le
organizzazioni esoteriche (iniziatiche) tradizionali cattoliche, come i Templari e i Rosacroce,
che custodivano tale esoterismo dottrinalmente e ritualmente, organizzazioni che non possono
affatto essere ricostituite artificialmente n assorbite nellambito religioso (cio exoterico).232
Gunon, ritiratosi al Cairo sin dal 1930, nella sua corrispondenza epistolare dalla capitale
egiziana con vari interlocutori europei, ribad pi volte con rammarico limpossibilit di
poter stabilire unintesa metafisica con gli ambienti ufficiali del Cattolicesimo, a causa del
loro netto ostracismo, essendosi in essi da secoli ormai perduta completamente ogni nozione
dellautentico esoterismo e della dipendenza di tutte le vere tradizioni e centri spirituali del
mondo (orientali e occidentali) dalla Tradizione Primordiale e dal Centro Iniziatico Supremo.
Gunon, in una lettera del 24 Settembre 1933 ad un suo corrispondente firmantesi con lo
pseudonimo di Hillel, aveva infatti osservato: Roma [= la Chiesa Cattolica, N.d.R.], nel
condannare tutto ci che ha a che fare con lesoterismo, in realt pronuncia da s la sua
propria condanna, perch ci sarebbe la definitiva rottura con il Centro,233 riferendosi
al Centro Iniziatico Supremo, dove la condanna di cui trattasi quella di separarsi dalla
fonte spirituale superiore di tutte le tradizioni sacre del mondo, lunica in grado di garantire la
sopravvivenza di ogni tradizione particolare e la coscienza dellunit di tutte le tradizioni.
In una precedente lettera del 22 dicembre 1931 al suo collaboratore Frithjof Schuon, il
metafisico francese aveva gi osservato: Sono sempre pi persuaso del fatto che le forme
costituite del Cristianesimo sono attualmente incapaci di fornire un appoggio effettivo per
una restaurazione dello spirito tradizionale: ho considerato ci soprattutto perch non mi si

Symbolos, Revista internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella sezione Ren Gunon - Traducciones de su
Obra - Artculos traducidos de Ren Gunon - 23. Cartas a Ananda Coomaraswamy.
232
I due fatti storici cruciali causanti tale irrimediabile perdita furono la distruzione dellOrdine del Tempio
(lOrdine dei Cavalieri Templari) nel periodo 1312-1314 (con anno cruciale il 1313) da parte del papato e della
monarchia francese, e il definitivo e irreversibile ritiro dei Rosacroce (eredi dei Templari) in Asia dopo la
conclusione nel 1648 della sanguinosa Guerra dei TrentAnni (cfr. Ren Gunon, Il Re del Mondo, Adelphi Edi-
zioni, cap.8), tale ritiro in Asia indicando lassorbirsi degli ultimi veri Rosacroce variamente nella Tradizione
Esoterica dellIslm (il Sufismo) e dellEbraismo (la Kabbala) e in alcuni casi perfino nella Tradizione Ind e nel
Lamaismo Tibetano. Da quel momento non vi furono pi veri Rosacroce in Occidente. Per cui, tutte le moderne
organizzazioni neotemplari e neorosacruciane, come ha evidenziato Gunon, rientrano senza dubbio nel
novero della pseudo-tradizione e pseudo-iniziazione. Si pu dire che col 1648 si spezza il legame spirituale
effettivo del Cattolicesimo col Centro Iniziatico Supremo, legame fino ad allora mantenuto prima dai Templari e
poi dai Rosacroce, del resto entrambe queste organizzazioni essendo state in stretto rapporto coi Sufi musulmani.
233
Passo citato in Jean Robin, Ren Gunon, tmoin de la Tradition, Paris, Guy Trdaniel, 1978, p.233.

80
potesse rimproverare di aver disdegnato alcuna possibilit.234
In una missiva allesoterista italiano Julius Evola del 21 novembre 1933, ribadendo: []
non ho mai creduto in una restaurazione effettiva dello spirito tradizionale in Occidente sulla
base del Cattolicesimo; dovete pensare bene che non sono affatto cos ingenuo; ma, per delle
ragioni che mi purtroppo impossibile spiegare per lettera, era necessario dire quanto ho
detto e considerare questa possibilit, non fossaltro che per stabilire una situazione netta; e
questo ha avuto in pieno i risultati (negativi) che me ne attendevo.235
In uno studio della prima met del 1935 sulle possibilit iniziatiche rimaste nelle tradizioni
spirituali specificamente occidentali, Gunon riservava tali possibilit alle sole organizzazioni
della Massoneria, pur rilevando il fatto che esse son talmente ridotte, se non addirittura
deviate, che non vi si pu sperare, nella maggior parte dei casi, in molto di pi che in
uniniziazione virtuale,236 ed evidenziava il fatto che per quanto riguarda il Cattolicesimo,
tutto sembra indicare che non vi si trova pi nulla di questordine; e daltronde, poich i suoi
rappresentanti pi autorizzati lo negano espressamente, dobbiamo creder loro, almeno
fintanto che non avremo delle prove del contrario, ed inutile parlare del Protestantesimo,
perch esso non che una deviazione prodotta dallo spirito antitradizionale dei tempi
moderni, il che esclude che esso abbia mai potuto racchiudere il minimo esoterismo e servire
di base ad una qualsiasi iniziazione,237 il metafisico francese sottolineando che le pratiche
religiose del Cristianesimo, daltronde non pi che quelle di altre forme tradizionali [a
carattere religioso, N.d.R.], non possono sostituirsi alle pratiche iniziatiche e produrre effetti
dello stesso ordine di queste ultime, poich non a questo che esse sono destinate.238 In un
suo studio del 1949 sui rapporti fra iniziazione e tradizione cristiana, Gunon rilevava per
il sussistere di autentici elementi dottrinali e tecnico-rituali iniziatici cristiani (anche se
non consententi una realizzazione metafisica completa riguardo lUnione Suprema e la
Liberazione, secondo espressioni della metafisica impersonalista ind vedntica e tantrica
non-dualista) in alcuni ambienti monastici delle Chiese Cristiane dOriente,239 come in effetti
riscontrabile fra i monaci greco-ortodossi del Monte Athos e fra i monaci della Chiesa Copta,
nulla di ci sussistendo pi nella tradizione cattolica, che anzi ostracizza ogni esoterismo.
Scrivendo allesoterista italiano Goffredo Pistoni il 19 giugno 1949, dopo aver sottolineato
il fatto che il Cattolicesimo, almeno nel suo stato attuale, non sembra lasciare alcuna porta

234
Passo citato nel sito internet in lingua spagnola Cartas a Frithjof Schuon - Webislam.
235
Lettera citata in Julius Evola, Rivolta contro il mondo moderno, Edizioni Mediterranee, Roma 2007, Sezione
Appendici, pp.416-417.
236
Cfr. Ren Gunon, Vi sono ancora delle possibilit iniziatiche nelle forme tradizionali occidentali?, in Ren
Gunon, La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee (pp.169-174), pp.173-174.
237
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.172. Secondo Gunon, il carattere antitradizionale del Protestantesimo
si manifestato nel ristretto letteralismo antisimbolico con cui interpreta le Scritture bibliche (vetero e neo
testamentarie) e nella sua soppressione del sacerdozio e dei riti della tradizione exoterico-religiosa cattolica da
cui esso storicamente derivato per scisma con la Riforma del 1517. Il Protestantesimo, per mantenere un
carattere tradizionale, anche se solo nel campo exoterico-religioso, avrebbe potuto anche avere una sua organiz-
zazione separata dal Cattolicesimo ma non sopprimere il sacerdozio e i riti tradizionali. La miriade di stte
religiose che il mondo protestante ha generato e continua a generare conseguenza di tali soppressioni
antitradizionali, del rigetto di ogni gerarchia intellettuale, del rifiuto del simbolismo metafisico (aspetto caratte-
rizzante anche la tradizione exoterica cattolica) e del letteralismo antisimbolico nellinterpretazione scritturale.
238
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.173.
239
Cfr. Ren Gunon Cristianesimo e Iniziazione, pubblicato nel numero di settembre-ottobre/novembre-
dicembre 1949 della rivista di simbolistica e gnosi metafisica tradizionale tudes Traditionnelles, oggi contenuto
nella raccolta tematica Ren Gunon, Sullesoterismo cristiano, Luni Editrice, parte prima, capitolo II, pp.15-32.

81
aperta, se cos si pu dire, allesoterismo e alliniziazione, Gunon specificava il senso vero
e profondo del termine Cattolicesimo, che va ben oltre il Cristianesimo: Linterpretazione
che voi considerate a proposito del Cattolicesimo sarebbe giustificata se questa parola
potesse essere intesa nel suo senso etimologico, nella quale espressa unidea di
universalit;240 per, di fatto, ci che attiene al nome del Cattolicesimo [attuale, N.d.R.] una
cosa totalmente differente: non pi che una forma particolare di tradizione, e che oltretutto
si limita strettamente al punto di vista exoterico. Daltra parte, basta solo vedere
lesclusivismo che i suoi rappresentanti dimostrano di fronte alle altre tradizioni; non credo
che, tranne che nel Giudaismo, lo si possa incontrare [altrove, N.d.R.] in un grado tanto
accentuato []. Aggiungo che il caso del Cattolicesimo lungi dallessere lunico esempio
di una parola della quale luso che se ne fatto lha completamente separata dal suo
significato originale, di modo che non pi possibile riferirvisi. E scrivendo ancora allo
stesso interlocutore il 24 luglio 1949: [] il Cattolicesimo, specialmente, nel suo stato
attuale, lexoterismo pi rigido e pi esclusivo che si possa concepire, a tal punto che i suoi
rappresentanti negano espressamente lesistenza di ogni esoterismo, cosa della quale non v
esempio in nessuna altra tradizione (gli stessi ebrei non negano la Kabbala anche quando
riconoscono di non comprendervi nulla o non desiderano occuparsene). Beninteso, ci non
impedisce che esista il significato profondo ed esoterico, per interamente al di fuori
del dominio nel quale la religione cristiana come tale intende limitarsi volontariamente o
involontariamente, e nella sua forma occidentale [= il Cattolicesimo, N.d.R.] tuttavia pi
esclusivamente che nelle sue forme orientali [= fra i monaci greco-ortodossi del Monte Athos
e in alcuni ambienti monastici della Chiesa Copta, N.d.R.], le quali hanno sempre almeno
una possibilit di oltrepassare il punto di vista exoterico, cosa che il Cattolicesimo attuale al
contrario non vuole ammettere in alcun modo. Quanto alla distinzione fra lexoterismo e
lesoterismo, [] si pu anche marcare con maggior chiarezza la sua differenza al contempo
per il suo dominio e per il suo scopo: il dominio dellexoterismo sempre quello della
individualit umana (coi suoi prolungamenti indefiniti), mentre riguardo lesoterismo, al
contrario, si tratta essenzialmente di superarla, seppur prendendola come un punto di
partenza e un supporto necessario; lo scopo dellexoterismo la salvezza (stato ancora
individuale), mentre lobiettivo ultimo dellesoterismo la Liberazione o lIdentit
Suprema, vale a dire lo stato assolutamente incondizionato.241
Nella parte conclusiva del suo precedentemente citato studio del 1949 sui rapporti fra inizia-
zione e tradizione cristiana, Gunon ribadiva a chiare lettere: Per concludere finalmente,
possiamo dire questo: nonostante le origini iniziatiche del Cristianesimo, questultimo, nel
suo stato attuale, non certo nulla di diverso da una religione, vale a dire una tradizione
esclusivamente exoterica, e non contiene in s altre possibilit oltre quelle di qualsiasi
exoterismo; n lo pretende affatto, poich in esso non si tratta mai se non di ottenere la
salvezza. Una iniziazione pu naturalmente sovrapporsi a esso, e anzi normalmente lo
dovrebbe perch la tradizione sia veramente completa, attraverso il possesso effettivo dei due
aspetti exoterico ed esoterico; sennonch, perlomeno nella sua forma occidentale, tale inizia-
zione di fatto non esiste pi al presente. per assiomatico che losservanza dei riti exoterici

240
Infatti il termine cattolico (donde Cattolicesimo) deriva dal greco katholiks, universale.
241
I citati passi delle lettere di Gunon a Goffredo Pistoni li abbiamo ripresi dal sito internet in lingua francese
Index de luvre de Ren Gunon, sezione Correspondance avec Goffredo Pistoni, Ren Gunon, non publi,
1949-1950. Le lettere di Gunon a Pistoni si trovano anche nel sito internet in lingua spagnola Symbolos, Revista
internacional de Arte - Cultura - Gnosis, nella sezione Ren Gunon - Traducciones de su Obra - Artculos
traducidos de Ren Gunon - 19. Cartas a Goffredo Pistoni. Le lettere di Gunon a Goffredo Pistoni sono state
pubblicate in italiano nella raccolta: Ren Gunon, UnIntuizione della Verit (Raccolta di Lettere a Francisco G.
Galvao, G. Pistoni, A. Reghini, R. Schneider), Edizioni Al-Huda Al-Mubina Al-Madina Al-Munawwira.

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pienamente sufficiente per ottenere la salvezza; certamente gi molto, ed persino tutto
quel che pu legittimamente pretendere, oggi pi che mai, limmensa maggioranza degli
esseri umani; ma cosa dovranno fare, in tali condizioni, coloro per i quali, secondo
lespressione di certi mutaawwufn [= gli iniziati al Taawwuf o Sufismo, lesoterismo
musulmano, equivalenti degli iniziati ind e di quelli di tutte le tradizioni ove si conservi
realmente liniziazione, N.d.R.], il Paradiso ancora solo una prigione?,242 dovendosi
infatti tener conto del fatto che, secondo le stesse gi citate parole del metafisico francese,
lobiettivo ultimo dellesoterismo la Liberazione o lIdentit Suprema, vale a dire lo
stato assolutamente incondizionato.243
La realizzazione metafisica integrale esattamente questa, e nel passato, rilevava Gunon
nei suoi scritti, stata un tempo possibile anche nella tradizione cattolica, anche se riservata a
ristrette lite e grazie ad organizzazioni tradizionali esoteriche propriamente cattoliche (fra cui
i Templari e i Rosacroce) che custodivano laspetto puramente metafisico e iniziatico del
Cattolicesimo, avente per base la religione cattolica (lexoterismo cattolico) ma nettamente
distinta da essa; ma quella tradizione esoterica cattolica ormai purtroppo del tutto estinta e
non possibile ricostruirla artificialmente, poich lo Spirito Iniziatico che lanimava vi si
ritirato, Gunon indicando come artificiali, quindi pseudo-tradizionali e pseudo-iniziatiche,
tutte le attuali organizzazioni neotemplari e neorosacruciane, sia quelle a carattere occultista
che quelle vicine e subordinate alle autorit exoteriche religiose cattoliche che, proprio in
quanto autorit exoteriche, non potrebbero avallare e regolarizzare alcunch di esoterico , al
di l della sincera e buona fede di fondatori, peroranti e aderenti di siffatte organizzazioni,
che, quandanche fossero una ricostruzione esatta, sia nei simboli che nei riti, delle antiche
tradizioni iniziatiche cui si rifanno, non sarebbero altro che semplice archeologia iniziatica
priva di ogni realt spirituale vivente.244 Per quanto riguarda poi gli exoterici cattolici esclu-
sivisti, essi negano che sia mai esistita una tradizione esoterica cattolica nascosta sotto il velo
esterno dellexoterismo religioso cattolico, oppure ritengono erroneamente detto esoterismo
cattolico una eresia o peggio ancora una infiltrazione demoniaca, o ancora, il che un
danno anche maggiore per lautentico esoterismo, ne presentano una versione artificiale di
loro invenzione, pertanto, come si sopra osservato, senza alcun reale valore iniziatico.245
242
Cfr. Ren Gunon, Cristianesimo e Iniziazione, in Ren Gunon, SullEsoterismo Cristiano, Luni Editrice,
parte prima, capitolo II (pp.15-32), p.32.
243
Dalla Lettera di Gunon a Goffredo Pistoni del 24 luglio 1949, cit. (vedi nota 241).
244
Cos ha infatti puntualizzato Gunon: Ora [] una difficolt si presenta, quando si ha a che fare, in un
dato ambiente, con una forma tradizionale nella quale non esiste pi effettivamente che il solo aspetto religioso.
Va da s che si tratta allora di una parziale degenerescenza, perch questa forma ha dovuto, cos come le altre,
essere completa alla sua origine; ma [] avvenuto che, a partire da un certo momento, la sua componente
iniziatica scomparsa, e talvolta persino a tal punto che non ne resta pi alcun ricordo consapevole fra i suoi
aderenti, nonostante le tracce che se ne possono ritrovare negli scritti o nei monumenti antichi. Ci si trova
allora, per quanto riguarda il punto di vista iniziatico, in un caso esattamente simile a quello di una tradizione
estinta: anche supponendo che si possa arrivare ad una ricostruzione completa, questa non avrebbe che un
interesse in qualche modo archeologico, perch la trasmissione regolare farebbe sempre difetto, e questa
trasmissione , come abbiamo esposto in altre occasioni, la condizione assolutamente indispensabile di ogni
iniziazione. Naturalmente, coloro che limitano le loro vedute al dominio religioso, non hanno per nulla di che
preoccuparsi di tale difficolt, che per essi non esiste, ma coloro che si propongono un fine dordine iniziatico
non potranno, a questo riguardo, raggiungere alcun risultato dal loro ricollegamento alla forma tradizionale in
questione (Ren Gunon, Vi sono ancora delle possibilit iniziatiche nelle forme tradizionali occidentali?, in
Ren Gunon, La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee, pp.170-171).
245
Gunon rilev tre atteggiamenti fondamentali di certi ambienti intellettuali cattolici (ecclesiastici e laici)
incompatibili con lo spirito tradizionale. Il primo di essi lattitudine anti-esoterica e anti-gnostica propria degli
exoteristi a oltranza, che vede eresia o demonismo (o entrambe le cose) in tutto ci che esula dallambito
religioso ed assimila assurdamente lautentico esoterismo e gnosi tradizionali alle loro peggiori contraffazioni
occultiste e teosofiste (a tal proposito cfr. Ren Gunon, Nuove Confusioni, studio contenuto in Iniziazione e

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Come ha instancabilmente evidenziato e informato Ren Gunon, la realizzazione metafisica
integrale si trova ormai solo in alcune forme iniziatiche orientali regolari e viventi, egli del
resto sempre difendendo, da vero iniziato tradizionale massone, taoista, vedntico-ind e
sufi-musulmano, ogni tradizione spirituale vivente e regolare, sia essa esoterica che exoterica,
inclusa la tradizione cristiana nelle sue forme cattolica (come ancora pienamente valida dal
punto di vista religioso e mistico vale a dire exoterico, ma non avente pi la parte iniziatica-
esoterica), ortodossa e copta (queste tradizioni cristiane aventi ancora, oltre allexoterismo
religioso, alcune possibilit esoterico-iniziatiche), e rilevando il permanere della regolarit
delliniziazione massonica (pur limitata ai piccoli misteri e inoltre in stato di decadenza
intellettuale riguardo la profonda comprensione metafisica dei propri riti e simboli), apprez-
zando la vitalit delle rimanenti tradizioni iniziatiche nordamericane pellerossa, e vedendo
nelle tradizioni iniziatiche regolari ind (vedica e tantrica), taoista, buddhista (tibetana, cinese
e zen) e sufi-islamica (tradizioni da tenere ben distinte dalle loro varie deviazioni eterodosse
anti-tradizionali e contraffazioni pseudo-tradizionali), le fedeli custodi della gnosi-saggezza
metafisica totale, teorica e realizzativa, di ci dovendo tener conto tutti coloro che, prima del
pieno rimanifestarsi della Rivelazione-Tradizione Primordiale alla fine dellattuale ciclo
umano, vogliano considerare la possibilit di una realizzazione metafisica effettiva e integrale,
la possibilit reale dellUnione Totale e Identit Suprema con QuellAssoluto, Principio
Totale Indivisibile Onnicomprensivo, Infinito (senza estensione, n limiti e n parti) ed Eterno
(senza inizio n fine e n durata), Vuoto-Vacuit (in quanto Totalit senza parti n limiti) e
Completa Pienezza (in quanto Totalit onnicomprensiva e onnipervadente), Nulla (non
identificabile con alcunch, nemmeno con lEssere/Dio/Persona Divina) e Tutto (onnicom-

realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali e Luni Editrice, cap.14). Lattitudine anti-esoterica
caratterizza molti exoteristi esclusivisti appartenenti alle forme tradizionali ebraica, cristiana (specie i cattolici e
ancor pi i protestanti) e musulmana, i quali confondono, per ignoranza o malafede (o per entrambe le attitudini),
lesoterismo metafisico tradizionale con le sue contraffazioni occultistiche e finanche demoniche, e promuovono
le pi svariate iniziative anti-esoteriche sia contro lesoterismo della propria tradizione che contro quello delle
altre, in tal modo, senza neppure rendersene conto, essendo di fatto solidali coi piani anti-esoterici della contro-
iniziazione, il cui carattere propriamente tenebroso e diabolico e mira a screditare, nei modi pi diversi,
liniziazione tradizionale per tentare di ostacolarne lazione nel mondo, a tal riguardo Gunon parlando
opportunamente di certe manovre, cos significative per caratterizzare la nostra epoca, messe in atto sia contro
lesoterismo in generale, sia contro questa o quella forma iniziatica in particolare, con laiuto inconsapevole di
persone, gran parte delle quali sarebbero molto stupite, e persino spaventate, se potessero rendersi conto del
fine per cui vengono utilizzate; e cos, talvolta, purtroppo, coloro che credono di combattere il diavolo,
qualunque del resto sia lidea che se ne fanno, si trovano invece, senza averne il minimo sentore, trasformati nei
suoi migliori servitori! (Ren Gunon, Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, cap.30,
p.203). Oltre allanti-esoterismo, le altre due attitudini che Gunon rilev nel mondo cattolico riguardo lesote-
rismo si possono definire pseudo-esoteriche, luna assimilante indebitamente lesoterismo al misticismo (in
realt facente parte integrante dellexoterismo religioso, che, per definizione, non ha nulla di propriamente
esoterico o iniziatico che dir si voglia, cfr. Ren Gunon, Via Iniziatica e Via Mistica, in Considerazioni sulla
Via iniziatica, Edizioni Basaia-Fratelli Melita, cap.1) e che attribuisce indebitamente un carattere iniziatico
(esoterico) ai sacramenti e riti religiosi cattolici (che sono invece exoterici, tanto per il carattere che per lo scopo
che si prefiggono, cfr. Ren Gunon, Sacramenti e Riti Iniziatici, in Considerazioni sulla Via iniziatica, Edizioni
Basaia-Fratelli Melita, cap.23), e laltra, ancora pi grave, che ha costruito un preteso neo-esoterismo cattolico in
modo del tutto artificiale incorporando nellexoterismo religioso elementi iniziatici simbolici e finanche rituali
presi da altre tradizioni, sia defunte che viventi, in ci imitando la mentalit profana, sincretica e pseudo-
iniziatica, cio pseudo-tradizionale, degli ambienti occultisti e teosofisti (cfr. Ren Gunon, Nuove Confusioni,
in Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali e Luni Editrice, cap.14). In tutto ci Gunon
vedeva un tentativo, sia consapevole (nei dirigenti di tali operazioni) che inconsapevole (in molti degli operatori
di simili attivit), di sviare i ricercatori metafisici dallautentico esoterismo tradizionale e di trattenerli, sia
tramite lanti-esoterismo che mediante lo pseudo-esoterismo, nellambito dellexoterismo cio della religione e
del misticismo, oltre al fatto che tutte le attitudini e attivit anti-esoteriche e pseudo-esoteriche, da qualunque
parte provengano e quali che siano le intenzioni dei loro promotori, di fatto, come indic sempre e chiaramente il
metafisico francese, sono solidali con gli scopi della tenebrosa contro-iniziazione.

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prensivo e senza il quale niente potrebbe esistere), Trascendente (non-identificabile e non-
associabile con alcunch di esistente) e Immanente (sempre presente internamente a tutto ci
che esiste), Incommensurabile Mistero (non concettualizzabile e inesprimibile), che il Vero
S Metafisico, la Pura Coscienza Assoluta, lintima divina essenza coscienziale e reale natura
originaria di ci che immanifesto, di ci che manifesto, delluomo, di tutti gli esseri
e di tutti i mondi. Per cui, concludendo con le parole di Gunon, solo con la realizzazione
metafisica che si pu rendere effettiva la coscienza di ci che il nostro vero essere, al di
fuori e al di l di ogni divenire, cio la coscienza [] di ci che, nel significato assoluta-
mente pi reale possibile, noi siamo principialmente ed eternamente,246 ossia una immutabile
e imperitura identit metafisica con lo stato assolutamente incondizionato, svincolato da
ogni limitazione,247 con quel Grande Mistero [] al di l di ogni forma di espres-
sione,248 dacch il vero mistero essenzialmente ed esclusivamente linesprimibile.249

246
Cfr. Ren Gunon, Il Demiurgo e altri saggi, Adelphi Edizioni, parte prima, cap.IV (Le Idee eterne), p.62.
247
Cfr. Ren Gunon, La Metafisica Orientale, in LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale,
Arktos-Oggero Editore, p.157.
248
Cfr. Ren Gunon, Il Demiurgo e altri saggi, Adelphi Edizioni, parte prima, cap.V (Silenzio e solitudine),
p.66.
249
Cfr. Ren Gunon, op. cit., ibidem, p.67.

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Opere di Ren Gunon
(Per ordine tematico e non cronologico)

Testi di dottrina metafisica:


La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore e Luni Editrice.
Il Simbolismo della Croce, Rusconi Editore, Luni Editrice e Adelphi Edizioni.
Gli Stati Molteplici dellEssere, Adelphi Edizioni.
La Grande Triade, Adelphi Edizioni.
I princpi del calcolo infinitesimale, Adelphi Edizioni (sulla metafisica del numero).

Testi sulla dottrina metafisica nellInduismo:


Introduzione generale allo studio delle dottrine ind, Adelphi Edizioni.
Luomo e il suo divenire secondo il Vdnta, Adelphi Edizioni.
Studi sullInduismo, Luni Editrice.
(Cfr. anche i carteggi con A.K. Coomaraswamy e A. Danilou, vedi pi avanti).

Testi di simbolistica tradizionale:


Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni.
LArcheometra, Edizioni Atanr.
Studi sulla Massoneria e il Compagnonaggio, Edizioni Oggero-Arktos-Carmagnola, 2 voll.

Testi sugli aspetti esoterici del Cristianesimo, dellIslm e del Taoismo:


Sullesoterismo cristiano, Luni Editrice.
Lesoterismo di Dante, Adelphi Edizioni.
San Bernardo, Luni Editrice.
LEsoterismo Islamico e il Taoismo. La Metafisica Orientale, Arktos-Oggero Editore,
pubblicato anche col titolo Scritti sull'esoterismo islamico e il Taoismo, Adelphi Edizioni
(dove manca per il testo de La Metafisica Orientale, pubblicato come volumetto a s stante
da Luni Editrice).

Testi sulla natura e sulle condizioni regolari di trasmissione delliniziazione tradizionale


finalizzata alla realizzazione spirituale:
Considerazioni sulla Via Iniziatica, Edizioni Basaia (Fratelli Melita Editori) oppure Gherardo
Casini Editore, pubblicato anche come Considerazioni sullIniziazione, Luni Editrice.
Iniziazione e realizzazione spirituale, Edizioni Studi Tradizionali e Luni Editrice.

Testi critici verso il neospiritualismo:


Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, 2 voll.
Errore dello Spiritismo, Rusconi Editore e Luni Editrice.

Testi di critica alla civilt moderna:


Oriente e Occidente, Luni Editrice.
La Crisi del Mondo Moderno, Edizioni Oggero-Arktos-Carmagnola.
Il Regno della Quantit e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni.

Scritti sul governo spirituale del mondo e sui rapporti gerarchici fra autorit spirituale e
potere temporale:
Il Re del Mondo, Adelphi Edizioni.
Autorit Spirituale e Potere Temporale, Luni Editrice.

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Raccolte Miscellanee:
Forme Tradizionali e Cicli Cosmici, Edizioni Mediterranee.
Il Demiurgo e altri saggi, Adelphi Edizioni.
La Tradizione e le Tradizioni. Scritti 1910-1938, Edizioni Mediterranee.
Il Risveglio della Tradizione Occidentale, Edizioni Atanr.
Recensioni (recensioni di libri 1929-1950), Edizioni allInsegna del Veltro e Luni Editrice.
Precisazioni Necessarie, Edizioni di Ar, Collana Il Cavallo Alato.

Carteggi Privati (su argomenti di metafisica, simbolistica, tradizioni e organizzazioni


iniziatiche dOriente e dOccidente):
Lettere a Coomaraswamy (1935-1937), Edizioni Al-Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
Lettere a Coomaraswamy (1938-1939), Edizioni Al-Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
Lettere a Coomaraswamy (1940-1947), Edizioni Al-Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
La corrispondenza fra Alain Danilou e Ren Gunon (1947-1950), Leo Olschki Editore,
Firenze.
Lettere a Guido de Giorgio (1925-1930), Idee in Movimento, Circolo di Cultura Politica.
Lettere a Julius Evola (1930-1950), Edizioni Oggero-Arktos-Carmagnola.
Lettere a Vasile Lovinescu (1934-1935), Edizioni allInsegna del Veltro oppure Edizioni Al-
Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
Lettere a Vasile Lovinescu (1936-1940), Edizioni allInsegna del Veltro oppure Edizioni Al-
Hatamu Al-Dahabiyy Al-Qahira.
Lettere Massoniche a Denys Roman (1948), Edizioni Al-Huda Al-Mubina Al-Madina Al-
Munawwira,
Lettere Massoniche a Denys Roman (1949-1950), Edizioni Al-Huda Al-Mubina Al-Madina
Al-Munawwira,
Lettere Metafisiche a N. Denis-Boulet, Edizioni Al-Huda Al-Mubina Al-Madina Al-
Munawwira.
UnIntuizione della Verit (Raccolta di Lettere a Francisco G. Galvao, G. Pistoni, A. Reghini,
R. Schneider), Edizioni Al-Huda Al-Mubina Al-Madina Al-Munawwira.

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