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I SANTI SULLA MEDITAZIONE

NECESSIT DELLA MEDITAZIONE


DIFFICOLT NELLA MEDITAZIONE

NECESSITDELLAMEDITAZIONE

Lapraticaquotidianadellameditazionerendel'animaraccoltaprofondamenteinDio,mentre
iltralasciarlalarendedissipata.

(S.FrancescodiSales)

Uncristianochenonamalameditazionemoralmenteimpossibilechevivafervoroso,ma
vivrtiepidoerilassato.Amaggiorragioneunsacerdoteounreligioso.

(S.AlfonsodeLiguori)

Lapersonachenonmedita,conoscerapocoisuoibisognispirituali,pocoipericoliperlasua
salvezza,pocoimezzichedeveusarepervincereletentazioni,pocolanecessitdipregaree
certamentesiperder.

(S.AlfonsodeiLiguori)

Latentazionedilasciarelameditazionefulamaggiorecheioebbiedavendolalasciataperun
annoemezzomierogimessadamenell'infernosenzabisognodidemonichemifacessero
andare.Ildemoniosabenecheun'animafedeleallameditazioneperdutaperLui.
(S.Teresad'Avila)

Lameditazioneilprincipioperacquistaretuttelevirtetuttiicristianidevonopraticarla.
Nessuno,seDiol'ispiraaquestosantoesercizio,oserlasciala.

(S.Teresad'Avila)

Quandonoipensiamoallecosedivinenonperapprenderle,maperinnamorarcidiesse,allora
possiamodiredifaremeditazione,nellaqualeilnostrospiritocomeun'apesacra,volaquae
lsopraimisteridellafedeperestrarneilmieledeldivinoamore.

(S.FrancescodiSales)

Seungiornononpotetemeditare,riparatequestaperditaconbrevipreghiereeattid'amore,
conlaletturadiqualchepaginadibuonlibrooconqualchepenitenzacheimpediscala
continuazionediquestodifetto,rinnovandounafermarisoluzione,dinonlasciarlailgiorno
dopo.

(S.FrancescodiSales)

Iniziatesial'orazionementalechequellavocalecolmenerviallapresenzadiDio,mantenete
questaregolasenzaalcunaeccezioneeinpocotemponesperimentereteilprofitto.

(S.FrancescodiSales)

DIFFICOLTCHEINCONTRIAMONELMEDITARE

Voimiditechenellameditazionevirimanetecomeunfantasmaounastatua.
Sappiatecheilrimanervicosnonpoco,perchgrandefelicitpernoistareallapresenza
diDio.Accontentatevidicid.Anchequestostareproduceilsuofrutto.

(S.FrancescodiSales)

Perseverarenellameditazionesenzaricavarnefruttonontempoperduto,mamolto
fruttuoso,perchsilavorasenzainteresseperlasolagloriadiDio.

(S.Teresad'Avila)

Nellameditazione,dobbiamosopportareconpazienza,quellafolladipensieri,di
immaginazioniimportuneodimovimentinaturalieimpetuosi,cheprovengonosiadall'anima
perlasuaariditedissipazione;siadalcorpoperchnontropposottomessoallospirito.Ma
nonscorgeremotuttequesteimperfezionisenonquandoDiociaprirgliocchidell'anima
comeusafareconchimedita.

(S.Teresad'Avila)
L'uomospirituale,quandomedita,stiaconattenzioneamorosainDioecontranquillit
d'intelletto,quandononpumeditare,pursembrandoglidinonfarnulla.Seperquesto
avessescrupoliriflettachenonstafacendopocotenendol'animainpacesenzabramosiao
desideri.

(S.GiovannidellaCroce)

Seavvienechenonavetegustooconsolazionenellameditazione,vipregodinonturbarvi.Se
nonrestateconsolatoperlavostragrandeariditnonpreoccupatevi.Continuateastare
davantiaDioconcontegnodevotoetranquillo.Egli.certamentegradirlavostrapazienza.

(S.FrancescodiSales)

Indice di Il combattimento spirituale Indice di Pregate pregate pregate!


I SANTI SULLA MEDITAZIONE

NECESSIT DELLA MEDITAZIONE


DIFFICOLT NELLA MEDITAZIONE

NECESSITDELLAMEDITAZIONE

Lapraticaquotidianadellameditazionerendel'animaraccoltaprofondamenteinDio,mentre
iltralasciarlalarendedissipata.

(S.FrancescodiSales)

Uncristianochenonamalameditazionemoralmenteimpossibilechevivafervoroso,ma
vivrtiepidoerilassato.Amaggiorragioneunsacerdoteounreligioso.

(S.AlfonsodeLiguori)

Lapersonachenonmedita,conoscerapocoisuoibisognispirituali,pocoipericoliperlasua
salvezza,pocoimezzichedeveusarepervincereletentazioni,pocolanecessitdipregaree
certamentesiperder.

(S.AlfonsodeiLiguori)

Latentazionedilasciarelameditazionefulamaggiorecheioebbiedavendolalasciataperun
annoemezzomierogimessadamenell'infernosenzabisognodidemonichemifacessero
andare.Ildemoniosabenecheun'animafedeleallameditazioneperdutaperLui.
(S.Teresad'Avila)

Lameditazioneilprincipioperacquistaretuttelevirtetuttiicristianidevonopraticarla.
Nessuno,seDiol'ispiraaquestosantoesercizio,oserlasciala.

(S.Teresad'Avila)

Quandonoipensiamoallecosedivinenonperapprenderle,maperinnamorarcidiesse,allora
possiamodiredifaremeditazione,nellaqualeilnostrospiritocomeun'apesacra,volaquae
lsopraimisteridellafedeperestrarneilmieledeldivinoamore.

(S.FrancescodiSales)

Seungiornononpotetemeditare,riparatequestaperditaconbrevipreghiereeattid'amore,
conlaletturadiqualchepaginadibuonlibrooconqualchepenitenzacheimpediscala
continuazionediquestodifetto,rinnovandounafermarisoluzione,dinonlasciarlailgiorno
dopo.

(S.FrancescodiSales)

Iniziatesial'orazionementalechequellavocalecolmenerviallapresenzadiDio,mantenete
questaregolasenzaalcunaeccezioneeinpocotemponesperimentereteilprofitto.

(S.FrancescodiSales)

DIFFICOLTCHEINCONTRIAMONELMEDITARE

Voimiditechenellameditazionevirimanetecomeunfantasmaounastatua.
Sappiatecheilrimanervicosnonpoco,perchgrandefelicitpernoistareallapresenza
diDio.Accontentatevidicid.Anchequestostareproduceilsuofrutto.

(S.FrancescodiSales)

Perseverarenellameditazionesenzaricavarnefruttonontempoperduto,mamolto
fruttuoso,perchsilavorasenzainteresseperlasolagloriadiDio.

(S.Teresad'Avila)

Nellameditazione,dobbiamosopportareconpazienza,quellafolladipensieri,di
immaginazioniimportuneodimovimentinaturalieimpetuosi,cheprovengonosiadall'anima
perlasuaariditedissipazione;siadalcorpoperchnontropposottomessoallospirito.Ma
nonscorgeremotuttequesteimperfezionisenonquandoDiociaprirgliocchidell'anima
comeusafareconchimedita.

(S.Teresad'Avila)
L'uomospirituale,quandomedita,stiaconattenzioneamorosainDioecontranquillit
d'intelletto,quandononpumeditare,pursembrandoglidinonfarnulla.Seperquesto
avessescrupoliriflettachenonstafacendopocotenendol'animainpacesenzabramosiao
desideri.

(S.GiovannidellaCroce)

Seavvienechenonavetegustooconsolazionenellameditazione,vipregodinonturbarvi.Se
nonrestateconsolatoperlavostragrandeariditnonpreoccupatevi.Continuateastare
davantiaDioconcontegnodevotoetranquillo.Egli.certamentegradirlavostrapazienza.

(S.FrancescodiSales)

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DIZIONARIO MEDICO

A-B-C-D-E-F-G-H-I-J-K-L-M

N-O-P-Q-R-S-T-U-V-W-Y-Z

MACROBIOTICA (CUCINA)
La macrobiotica un regime alimentare i cui alimenti principali sono i cereali, i vegetali, i legumi e i c
propri della tradizione giapponese. basata essenzialmente sul principio orientale secondo cui la salu
dipenda dall'equilibrio delle due forze vitali contrapposte, Yin e Yang ed il suo intento quello di
raggiungere il pieno benessere dell'organismo e un equilibrio tra lo stato di salute del corpo e quello
della mente e dello spirito.

MAGNETOTERAPIA
La magnetoterapia stata riconosciuta a livello nazionale come terapia nel campo della Omeopatia e
Naturopatia.
L'impiego dei campi magnetici in medicina piuttosto diffuso, anche se poco noto, ed legato ai
benefici effetti prodotti dalla polarit. Il suo principale utilizzo si riscontra nell'accelerare la calcificazio
ossea, ma anche, per esempio, per attuare un'occlusione coagulativa di un aneurisma celebrale.

MASSA MAGRA
E quella porzione del corpo non contaminata dal grasso.
La massa magra include le ossa, i muscoli ,la pelle il sangue.

MASSAGGIO

Cura individuale effettuata da un massaggiatore kinesiterapista.


realizzato con olio o crema per distendere, rilassare i muscoli, eliminare le tossine e migliorare lo st
della cute.

Massoterapia, rebalancing, rolfing, massaggio tailandese, beach massage, massaggio hawaiano,


drenaggio linfatico, polarity, massaggio finlandese, massaggio cranio-sacrale, oggi esistono moltissim
massaggi, tutti rivolti a sciogliere il corpo e i suoi blocchi fisici ed emozionali, a riprenderne possesso
piacere, ad aiutarlo a vincere lo stress e la fatica di una vita sempre pi innaturale e caotica.

ESISTONO NUMEROSI ALTRI TRATTAMENTI - (Visita gli operatori selezionati da Hotelbenessere.it)

MASSAGGIO AYURVEDICO
MASSAGGIO HARA
MASSAGGIO MANUALE
MASSAGGIO RIFLESSOLOGICO PLANTARE CON MASSAGGIO D'ACQUA VELOCITATA
MASSAGGIO SHIATSU
MASSAGGIO ZEN SHIATSU
MASSAGGIO TAI
MASSAGGIO TANTRA
MASSAGGIO THAILANDESE
MASSAGGIO THALASSO SHIATSU
MASSAGGIO TUINA
MASSAGGIO SUBACQUEO
MASSAGGIO VICHY
MASSAGGIO DISTRETTUALE

MASSAGGIO A 4 MANI SOTTO AFFUSIONE


Particolarmente delizioso viene eseguito da due operatrici, che sfruttano l'azione combinata di una
leggera pioggia di acqua di mare calda, oli essenziali ed un massaggio stimolante sincronizzato.

MASSAGGIO AYURVEDICO
Il massaggio Ayurvedico ha effetti distensivi ed antinvecchiamento.
E' particolarmente indicato contro i disturbi nervosi. Non ha controindicazioni.
Depura, previene e corregge disturbi della vista e del sonno.

MASSAGGIO CINESE
Il massaggio cinese efficace nelle rigidit dovute ad artrite, periartrite, sciatica, ernia del disco e
atrofia muscolare.

E' utile contro i disturbi nervosi, migliora la circolazione e rende pi elastiche le articolazioni. Lo scopo
essenziale di questa tecnica quello di sbloccare i meridiani nel caso risultino ostruiti e di permettere
circolazione dell'energia, del sangue e della linfa.

MASSAGGIO CRANIALE
E' una tecnica di massaggio finalizzata a sciogliere la tensione cervicale, delle spalle, del cranio e del
muscolo facciale. consigliato a tutti coloro che passano la maggior parte della giornata seduti e in
ambienti chiusi e che soffrono di quei disturbi quali emicranie e disturbi cervicali.

MASSAGGIO CLASSICO
Tecnica occidentale di massaggio effettuata tramite la gentile manipolazione dei muscoli con l'uso di
appositi olii. Viene impiegato per migliorare la circolazione, alleviare i dolori muscolari e la tensione,
migliorare la flessibilit e creare rilassamento.

MASSAGGIO DEFATICANTE
Un massaggio molto efficace che coinvolge tutto il corpo che viene eseguito attraverso peeling con un
miscela di sali, cui segue un ulteriore massaggio con particolari creme nutrienti, idratanti e
ammorbidenti. Questa terapia indispensabile per chi vuole poi sottoporsi a trattamento dimagrante
disintossicante dal momento che da un lato prepara il corpo eliminando le cellule morte della pelle
dall'altro facilita l'assorbimento delle creme che saranno utilizzate nel trattamento.

MASSAGGIO DISTRETTUALE
Massaggio locale su una parte del corpo che il paziente indica come pi bisognosa di cure.

MASSAGGIO ENERGETICO
Modella il corpo, sblocca le tensioni neuromuscolari, tonifica le masse muscolari, drena il connettivo
sottocutaneo, stimola lo scioglimento dei grassi.

MASSAGGIO ENERGIZZANTE AGLI OLII ESSENZIALI


Lo si esegue con olii essenziali che aggiungono all'effetto stimolante del massaggio una dimensione
olfattiva rilassante.Circolatorio, tonificante o rilassante, procura benessere.

MASSAGGIO ERGONOMICO
Si effettua stando seduti su una speciale sedia che consente di mantenere la corretta postura durante
tutta la seduta. Il massaggio ergonomico prende spunto da molteplici discipline quali lo Shiatsu, Reyk
Tregger.

MASSAGGIO HARA
Massaggio all'addome, leggero ma profondo, aiuta a risolvere tutti i disturbi degli organi addominali.

MASSAGGIO LINFODRENANTE
Il massaggio linfodrenante svolge un'importante attivit antiedemigena perch favorisce la circolazion
linfatica riducendo il gonfiore ed un'attivit rigenerante sulla cute.

MASSAGGIO MAXI MINERAL


E' un massaggio che combina i sali del Mar Morto e oli essenziali, seguito da un avvolgimento con fan
del Mar Morto, rimineralizzanti e rilassanti, e da un delicato massaggio con latte idratante
appositamente ideato.

In certi casi il trattamento puo' essere realmente efficace contro i disturbi da stress.

MASSAGGIO NETWORK
E' utilizzato per sbloccare la schiena ed allontanare i dolori attraverso manipolazioni sul collo con lievi
sfioramenti e sul coccige con tamburellamenti.

MASSAGGIO NIAGARA
Massaggio comunicato dalle vibrazioni di un apposito lettino.

MASSAGGI POSTURALI
Aiutano a redistribuire bene il peso sulla colonna vertebrale. Sono molto utili se si ha l'abitudine di
assumere posizione sbagliate.

MASSAGGIO SHIATSU
Tecnica di massaggio che utilizza i punti considerati dall'agopuntura; sviluppatasi prevalentemente in
Giappone, consiste nella pressione manuale di specifici punti del corpo, per il bilanciamento dei merid
(traiettorie di scorrimento delle energie dell'uomo secondo la filosofia orientale).Combatte l'insonnia,
ansia e stanchezza ed allevia cefalee e dolori muscolari.

MASSAGGIO SUBACQUEO GALVANOTERAPICO


Questa tecnica di massoterapia basata sull'immersione in vasca termale associata all'utilizzo di una
speciale pompa a getto opportunamente guidata e mirata che va a stimolare le parti del corpo
interessate. Il massaggio subacqueo va effettuato sotto controllo medico che deve misurare il tempo
esposizione, la pressione e la localizzazione dello stesso. I principali effetti di questa tecnica sono
indirizzati a migliorare la circolazione, a combattere la cellulite e ad aumentare il tono muscolare ed il
senso di benessere in generale.

MASSAGGIO SVEDESE
E' una sintesi di molteplici tecniche che inducono a ritrovare se stessi attraverso la meditazione ed il
massaggio.

MASSAGGIO THAILANDESE
Il massaggio thailandese agisce per via generale sui meridiani energetici per stimolarli e riequilibrarli
seconda delle necessit. Localmente, questo tipo si massaggio agisce in modo particolare sulle tensio
le contratture e le rigidit muscolari, agevolando cos il ripristino del benessere personale.

MASSAGGIO TAOISTA
Il massaggio taoista una tecnica che si basa sulla tradizione millenaria dell'equilibrio dei principi del
yin e dello yang: e cio del maschile e del femminile, dell'attivo e del passivo, del caldo e del freddo,
cos via.
Anche il corpo umano ha un suo equilibrio energetico yin-yang: per possibile che tale stato armoni
venga perturbato.

MASSAGGIO SPORTIVO
Massaggio dei tessuti profondi, diretto specificatamente ai muscoli .

MASSAGGIO SUBACQUEO
Il massaggio subacqueo associa ai benefici dell'idromassaggio, un drenaggio meccanico del tessuto
sottocutaneo attraverso l'utilizzo di una lancia d'acqua. Viene effettuato con getti d'acqua , docce, get
bagni minerali.

MASSAGGIO SVEDESE
Dolce manipolazione dei muscoli con l'uso di appositi olii, viene adoperato per migliorare la circolazion
dare sollievo dai dolori muscolari e dalla tensione e dare rilassamento.

MASSAGGIO TOTALE
Massaggio di tutto il corpo che viene effettuato con appositi olii oppure creme.

MASSAGGIO TRAGER
Movimenti lenti e gentili per alleggerire la tensione e reallineare il corpo.

MASSOTERAPIA
Pratica terapeutica che consiste in un insieme di azioni manuali esercitate sulla pelle, con l'intento di
mobilizzare i tessuti superficiali e profondi.

Il massaggio ha effetti diretti sulla cute e sui muscoli, ed effetti indiretti, per via riflessa attraverso il
sistema neurovegetativo, sull'apparato circolatorio e sul sistema nervoso. Viene impiegato per ridurre
rigidit, tensione e indolenzimento muscolare determinando una sensazione di rilassamento e di
benessere generale e pu servire a combattere le conseguenze dello stress e degli stati d'ansia.

MASTECTOMIA
Asportazione chirurgica della mammella.

MASTITE
Infiammazione della mammella.

MASTOPESSIA
E' un intervento per "risollevare il seno" che dipende dalla forma dello stesso e da quella che si deside
raggiungere.
L'intervento consente l'eliminazione della pelle in eccesso per dare alla mammella un aspetto sodo e
consistente.
Sempre molte pi donne affrontano un intervento di questo tipo per problemi di natura psicologica.
Sotto questo aspetto occorre che la paziente sia una persona matura ed equilibrata, pronta cio ad
accettare una modificazione del proprio corpo e ad attribuirle il giusto peso. La mastopessia non
compromette la facolt di allattare.

MASTOPLASTICA DI AUMENTO
E' la collocazione di protesi mammarie, contenenti silicone o soluzione salina, al di sotto della ghiando
mammaria, fascia muscolare o muscolo pettorale.
Ricorrere all'aumento del seno pu concorrere a risolvere problemi di natura psicologica legati
all'affermazione della propria femminilit, desiderio legittimo comune alle donne di tutte le et.
L'operazione aumenta le dimensioni del seno, modificando la forma della mammella.
Dopo un'accurata preparazione psicologica del chirurgo, una donna pu trovare nell'operazione una
risposta alla ricerca di fiducia in s stessa.
L'anestesia viene effettuata in anestesia locale con una degenza di un giorno. La dura della protesi
stimata in 15 anni.

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA
Si tratta di ridurre le dimensioni del seno migliorandone la forma.
Un intervento di riduzione consigliato per la limitata libert di movimento nella pratica sportiva, per
profilo estetico ma anche sotto quello funzionale in ragione del maggior carico che la spina dorsale
costretta a sopportare.
La durata dell'intervento di solito intorno ai 10 anni ma ogni anno consigliato un controllo di routin

Da non confondere l'intervento di riduzione con la pessi. Il primo consiste nel fatto che nella pessi vie
solo "riconcentrata " la mammella mentre nella riduzione viene ridotto il volume.

La riduzione mammaria uno degli interventi pi interessanti per il chirurgo plastico: ogni caso
diverso dall'altro per dimensioni e forma di partenza. E' perci importante la scelta della tecnica pi
idonea. Inoltre, in questo intervento pi che in altri, il chirurgo che plasma la forma delle nuove
mammelle ed quindi necessario avere molta esperienza ma, soprattutto, un ottimo senso estetico.

MATERIALI RIEMPITIVI
I materiali riempitivi sono sostanze che hanno la funzione di riempire zone del viso che appaiono
svuotate. Classici sono i cosiddetti solchi nasolabiali, rughe a lato della bocca, gli zigomi, le labbra, m
generale tutte le rughe piuttosto profonde: queste zone traggono beneficio dall'essere riempite con
acido ialuronico, goretex, etc.

Queste sostanze hanno sostituito il collagene e hanno una durata variabile a seconda delle zone, dai s
mesi all'anno.

I risultati per sono immediati e non lasciano segni particolari, per cui si possono continuare senza
interruzioni le proprie attivit.

MEDICINA AFFETTIVA
Ortaggi, legumi, verdure e frutta hanno un insospettata azione sugli stati d'animo, sulle emozioni e su
loro conseguenze, e sulla nostra salute fisica e psichica.
Inconsciamente noi scegliamo di nutrirci degli elementi vegetali che corrispondono a ci che sentiamo

MEDICINA ANTROPOSOFICA
Nasce dalle complesse conoscenze del fondatore dell'Antroposofia, Rudolf Steiner. Essa cura l'uomo
indagando le sue disfunzioni e malattie secondo i dettami della Teosofia, che prende in considerazione
anche i corpi sottili dell'uomo. L'organismo umano viene diviso in tre parti a seconda delle sue funzion
un sistema di nervi e dei sensi; un sistema ritmico (la circolazione); un sistema di ricambio e delle
membra. Le sostanze terapeutiche, tratte dal regno minerale, vegetale o animale a seconda della loro
corrispondenza con i corpi sottili, vengono diluite e dinamizzate come in omeopatia.

MEDICINA MANIPOLATIVA
Il massaggio terapeutico consiste nella manipolazione dei tessuti molli di una qualsiasi parte del corpo
fine di apportare miglioramenti generali di salute, come rilassamento o sonno regolare, o specifici
benefici fisici come il sollievo da fastidi e dolori muscolari.

MEDICINA NATUROPATICA
La cura completa della persona con l'aiuto delle terapie alternative come ad esempio aromaterapia,
fangoterapia e talassoterapia.

MEDICINA ORTOMOLECOLARE
Metodo terapeutico che consiste nella somministrazione di dosi elevate di vitamine e sali minerali per
salute fisica e mentale.

MEDICINA TERMALE
L'acqua termale, grazie alla temperatura elevata e al contenuto di minerali, ha propriet curative nei
confronti di diversi disturbi. Alle terme usata per bagni terapeutici, per inalazioni, miscelata a fangh
termali per impacchi o per via orale.

MEDICINA TIBETANA
La medicina Tibetana si basa su una dottrina cosmologica che vede l'universo come un'unione di
particelle infinitamente piccole, ognuna delle quali contiene la natura e le potenzialit dei quattro
elementi: acqua, aria, fuoco e terra. Queste, interagendo nella dimensione del quinto elemento, lo
spazio, generano i tre umori: Vento, Bile e Flemma, che possiamo considerare come i regolatori delle
funzioni fisiologiche dell'uomo e degli altri esseri viventi.

MEDITAZIONE
Metodo attraverso il quale si pu raggiungere il controllo della mente e dei processi mentali. La
meditazione aumenta e armonizza le attivit del cervello, rilassa e apre il cuore calmando la
circolazione, aumenta le capacit del sistema immunitario, libera i muscoli dall'acido lattico e dai radi
liberi che causano l'invecchiamento e stimola la produzione di endorfine.
Comprende diverse tecniche (meditazione Yoga, meditazione Taoista, ecc.) e la sua pratica risale a
civilt antichissime.

MEDITAZIONI DINAMICHE DI OSHO


Con dei movimenti si scaricano le tensioni, questi movimenti in genere sono molto intesi, si praticano
danze coinvolgenti e urla liberatorie.
Questo metodo di rilassamento consigliato ai pi giovani, perch richiede agilit e ottimo tono.
Mentre da evitare a tutti coloro che non credono nelle terapie di gruppo e che ha difficolt a lasciars
andare fisicamente
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14. Come trasformare l'apostolato in Internet in
preghiera?

(5778 parole totali contate in questo testo)


(393 letture)

Come trasformare l'apostolato in internet in preghiera (1).

Dichiarazione preliminare

Sottopongo quanto ho scritto al giudizio della Chiesa Cattolica


Romana e intendo fin d'ora per ritrattato tutto quello che
dovesse risultare, per suo insindacabile giudizio, non in perfetta
conformit con la sana dottrina.
Sac. Alfredo M. Morselli

Sommario

1 Introduzione

2 - Il triplice comandamento di Ges sulla preghiera

2.1 - Pregare necessario

2.2 - Bisogna pregare sempre


2.2.1 - Cosa significa intenzione virtuale?
2.2.2 - La pratica dell'orazione continua
2.2.1.1 - Tutti i giorni un po' di preghiera
2.2.2.2 - Un po' di preghiera per tutto il giorno
2.2.2.3 - Trasformare tutto in preghiera

2.3 - Bisogna pregare sempre senza stancarsi


2.3.1 - Superando le difficolt.
2.3.1.1 - Sono occupato in cose importantissime
2.3.1.2 - Mi distraggo e non provo alcuna consolazione
2.3.2 - Senza tiepidezza, con devozione.

3 - Conclusione

1 - Introduzione

Cari fratelli, vorrei fare alcune considerazioni con voi su come


sia possibile trasformare in preghiera l'apostolato in internet.

Grazie al Sangue di Cristo, nulla su questa terra ormai pi


M
ot
or
e
di
ri
c
er
c
a

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14. Come trasformare l'apostolato in Internet in preghiera?

Come trasformare l'apostolato in


internet in preghiera (1).
Dichiarazione preliminare

Sottopongo quanto ho scritto al giudizio della Chiesa Cattolica Romana e


intendo fin d'ora per ritrattato tutto quello che dovesse risultare, per suo
insindacabile giudizio, non in perfetta conformit con la sana dottrina.
Sac. Alfredo M. Morselli
Sommario

1 Introduzione

2 - Il triplice comandamento di Ges sulla preghiera

2.1 - Pregare necessario

2.2 - Bisogna pregare sempre


2.2.1 - Cosa significa intenzione virtuale?
2.2.2 - La pratica dell'orazione continua
2.2.1.1 - Tutti i giorni un po' di preghiera
2.2.2.2 - Un po' di preghiera per tutto il giorno
2.2.2.3 - Trasformare tutto in preghiera

2.3 - Bisogna pregare sempre senza stancarsi


2.3.1 - Superando le difficolt.
2.3.1.1 - Sono occupato in cose importantissime
2.3.1.2 - Mi distraggo e non provo alcuna consolazione
2.3.2 - Senza tiepidezza, con devozione.

3 - Conclusione

1 - Introduzione

Cari fratelli, vorrei fare alcune considerazioni con voi su come sia
possibile trasformare in preghiera l'apostolato in internet.

Grazie al Sangue di Cristo, nulla su questa terra ormai pi


soggetto a maledizione: e non vi niente che in qualche modo
non possa essere vivificato dallo Spirito. Quanto vengono a
proposito, proprio in questo giorno di Pentecoste, le parole del
salmo: Emitte Spiritum tuum et creabuntur, et renovabis faciem
terrae! Il Salmista contempla la creazaione nuova, operata dallo
Spirito di Dio, che risana e vivifica tutto:

Se ci lasceremo guidare dallo Spirito Santo, anche un freddo


microchip, anche una freddissima sequenza binaria, potranno
essere per noi strumento di santificazione e di continua
preghiera.

Cominciamo dunque la nostra meditazione e ascoltiamo la parola


di Dio:
"Disse loro una parabola sulla necessit di pregare
sempre, senza stancarsi: C'era in una citt un giudice,
che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
In quella citt c'era anche una vedova, che andava da
lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio
avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi
disse tra s: Anche se non temo Dio e non ho rispetto
di nessuno, poich questa vedova cos molesta le
far giustizia, perch non venga continuamente a
importunarmi. E il Signore soggiunse: Avete udito ci
che dice il giudice disonesto. E Dio non far giustizia ai
suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li
far a lungo aspettare? Vi dico che far loro giustizia
prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verr,
trover la fede sulla terra?" (2) (Lc 18, 1-8)

2 - Il triplice comandamento di Ges sulla preghiera

"Disse loro una parabola sulla necessit di pregare sempre, senza


stancarsi": da queste parole ricaviamo la presenza di un triplice
comandamento sulla preghiera:
I) pregare necessario
II) bisogna pregare sempre
III) bisogna pregare sempre senza stancarsi

2.1 - Pregare necessario

Quando si deve parlare della preghiera, pur con tante cose che ci
sarebbero da dire su questo argomento pensate a tutti i trattati
sulla vita di orazione, gli innumerevoli passi della S. Scrittura etc.
opportuno ricominciare sempre da quello che diceva
S. Alfonso "Chi prega, certamente si salva; chi non prega
certamente si danna. Tutti i beati, eccettuati i bambini, si
sono salvati col pregare. Tutti i dannati si sono perduti per
non pregare; se pregavano non si sarebbero perduti. E
questa , e sar la loro maggiore disperazione
nell'inferno, l'aversi potuto salvare con tanta facilit,
quant'era il domandare a Dio le di lui grazie, ed ora non
essere i miseri pi a tempo di domandarle" (3).

L'importanza di questa lapidaria frase di S. Alfonso stata


rilevata anche da Giovanni Paolo II, il quale, nell'ultimo
documento ufficiale dedicato a questo santo, redatto in occasione
del secondo centenario della sua morte (1787-1987), dovendo
scegliere alcune frasi particolarmente significative del santo
dottore, non ha indugiato a ripetere "Solo chi prega si salva, chi
non prega si danna" (4).

Si capisce bene come queste parole siano profondamente vere:


per salvarci dobbiamo compiere le buone opere, per compiere le
buone opere abbiamo bisogno della grazia ("Io sono la vite, voi i
tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perch senza di
me non potete far nulla" Gv 15,5), per ottenere la grazia,
sebbene esista la "grazia preveniente" dobbiamo chiederla.
Quindi niente preghiere => niente grazia, niente grazia =>
niente buone opere, niente buone opere => niente salvezza.

Il discorso chiaro: chi prega si salva, chi non prega si danna.

Il diavolo sa benissimo questa regola; e siccome vuole perderci,


contrariamente a Dio che "vuole che tutti gli uomini siano salvati
e arrivino alla conoscenza della verit" (1 Tim 2,4.), il demonio
vuole ingannarci tutti e vuole che tutti gli uomini si dannino; egli
svolge quindi nei nostri confronti una invisibile e terribile lotta
perch non preghiamo.

Non dimentichiamo poi che l'obbligo della preghiera di diritto


naturale; un dovere di giustizia e tutti gli uomini devono onorare
la Divinit. Permettetemi, per illustrare questo concetto, di
presentarvi un esempio che di solito faccio ai fanciulli del
catechismo della mia parrocchia:

"Il turco e l'ufficiale che non prega. - Un ufficiale


francese, combattendo in Africa, fu fatto prigioniero da
un beduino, che lo tenne schiavo, il turco lo chiamava
continuamente cane d'un francese. Un giorno
l'ufficiale, stanco di sentirsi chiamar cos, riprese
sdegnato: Perch mi chiami cane? Sono tuo
prigioniero, ma sono per un uomo come te!. Tu un
uomo? Rispose freddamente il turco: no, tu non sei un
uomo. Da sei mesi ti ho prigioniero, e non ti ho mai
visto pregare; e non vorresti che ti chiamassi cane?
Quel barbaro aveva ragione: l'uomo che viola la legge
e non sente il dovere della preghiera si fa simile ai
bruti, giacch in tutta la natura solo chi privo di
ragione non prega" (5).

Ma pregare non basta! Abbiamo sentito Ges che ci dice che


bisogna pregare sempre!

2.2 - Bisogna pregare sempre

Qual' il significato dell'espressione pregare sempre? Certamente


non significa pregare in senso stretto ventiquattro ore su
ventiquattro; questo impossibile, e Dio non comanda cose
impossibili!

Ci troveremmo davanti ad una impossibilit psicologica


(impossibile rimanere sempre concentrati in preghiera) e pratica
(trascureremmo i nostri doveri ed obblighi: famiglia, lavoro,
apostolato: "pregare sempre" non significa pregare per un
tempo tale da farci trascurare o non adempiere i nostri doveri.
Immaginate un buon marito che torna a casa e non trova niente
da mangiare; chiede alla moglie ragione del fatto e si sente
rispondere: "Ho pregato tutto il giorno". Ascoltiamo, a questo
proposito, quanto insegna San Francesco di Sales:

"La devozione deve essere vissuta in modo diverso dal


gentiluomo, dall'artigiano, dal domestico, dal principe,
dalla vedova, dalla nubile, dalla sposa; ma non basta,
l'esercizio della devozione deve essere proporzionato
alle forze, alle occupazioni e ai doveri dei singoli.
Ti sembrerebbe cosa fatta bene che un Vescovo
pretendesse di vivere in solitudine come un Certosino?
E che diresti di gente sposata che non volesse mettere
da parte qualche soldo pi dei Cappuccini? Di un
artigiano che passasse le sue giornate in chiesa come
un Religioso? E di un Religioso sempre alla rincorsa di
servizi da rendere al prossimo, in gara con il Vescovo?
Non ti pare che una tal sorta di devozione sarebbe
ridicola, squilibrata e insopportabile?
Eppure queste stranezze capitano spesso, e la gente di
mondo, che non distingue, o non vuol distinguere, tra
la devozione e le originalit di chi pretende essere
devoto, mormora e biasima la devozione, che non
deve essere confusa con queste stranezze.
Se la devozione autentica non rovina proprio niente,
anzi perfeziona tutto; e quando va contro la vocazione
legittima, senza esitazione, indubbiamente falsa.
Aristotele dice che l'ape ricava il miele dai fiori senza
danneggiarli, e li lascia intatti e freschi come li ha
trovati. La vera devozione fa ancora meglio, perch
non solo non porta danno alle vocazioni e alle
occupazioni, ma al contrario, le arricchisce e le rende
pi belle.
Qualunque genere di pietra preziosa, immersa nel
miele diventa pi splendente, ognuna secondo il
proprio colore; lo stesso avviene per i cristiani: tutti
diventano pi cordiali e simpatici nella propria
vocazione se le affiancano la devozione: la cura per la
famiglia diventa serena, pi sincero l'amore tra marito
e moglie, pi fedele il servizio del principe e tutte le
occupazioni pi dolci e piacevoli.
Pretendere di eliminare la vita devota dalla caserma
del soldato, dalla bottega dell'artigiano, dalla corte del
principe, dall'intimit degli sposi un errore, anzi
un'eresia. E' vero che la devozione contemplativa,
monastica e religiosa non pu essere vissuta in quelle
vocazioni; ma anche vero che, oltre a queste tre
devozioni ce ne sono tante altre, adatte a portare alla
perfezione quelli che vivono fuori dai monasteri.
Poco importa dove ci troviamo: ovunque possiamo e
dobbiamo aspirare alla devozione" (6).

Caro S. Francesco di Sales, aiutaci tu a non eliminare la vita


devota dall'apostolato in inrtenet!

Pregare sempre non vuole dunque dire far seguire agli esercizi di
piet nuovi esercizi di piet, a un rosario la recita di un piccolo
ufficio, poi una lettura, un'orazione mentale e cos di seguito; ma
significa vivere in uno stato in cui tutto sia elevazione dell'anima
a Dio.
Gli atti continui di preghiera sono impossibili; ma lo stato continuo
di preghiera sommamente desiderabile: lo stato di preghiera
consiste nella completa purezza d'intenzione nel corso dei doveri
di stato. Non posso mantenere il pensiero incessantemente
occupato da Dio, ma non devo mai avere la volont orientata
verso qualcosa di diverso da Dio, almeno come fine ultimo.

L'unione con Dio, in una forma contemporaneamente perfetta e


molto facile da raggiungere, consister dunque nel riferire a Lui,
dall'intimo della volont, se non sempre esplicitamente, tuttavia
effettivamente, tutto quello che noi facciamo.

"Pregare sempre" significa avere l'intenzione virtuale di pregare


sempre: il contenuto questa intenzione virtuale ben spiegato da
S. Ignazio di Loyola, quando ci dice di chiedere a Dio "che tutte le
nostre azioni, intenzioni, operazioni, siano ordinate
esclusivamente a maggior servizio e lode di Sua Divina Maest"
(7).

La questione si riduce dunque a questo: come riferire a Dio,


dall'intimo della volont, tutte le nostre azioni? il problema della
purezza dell'intenzione.

Cercher ora di spiegare queste ultime affermazioni.

2.2.1 - Cosa significa intenzione virtuale?

L'intenzione pu essere attuale, abituale, virtuale.

L'intenzione attuale quando uno compie, coscientemente, una


certa azione per un determinato fine.

L'intenzione abituale quando si compie un'azione, senza avere


coscienza del fine, ma tuttavia abitualmente l'azione compiuta
per lo stesso fine.

L'intenzione virtuale quando si compie un'azione, senza


avere coscienza del fine, ma tuttavia quella stessa azione
compiuta per quel determinato fine; es: un tale sale in auto
per andare da Roma a Milano: questo il fine principale del
viaggio: certamente, mentre guida, non pensa in continuazione
che sta andando a Milano: quando ci pensa la sua intenzione
attuale, quando non ci pensa la sua intenzione virtuale:
realissima, ma non sempre conscia.

Se gli chiedessero: "Cosa stai facendo", risponderebbe "Sto


andando a Milano", anche se in quel momento magari stava
fischiettando e non stava pensando di andare a Milano.

Quando noi abbiamo l'intenzione pura come descritta da


S. Ignazio per ogni nostra azione, anche quando questa
intenzione non attuale, ma soltanto virtuale, noi siamo in stato
di preghiera, noi adempiamo al comandamento di Ges di
"pregare sempre". Se ci chiedessero in un qualunque momento:
"Per chi fai questa azione?" e noi potessimo rispondere,
riprendendo coscienza dell'azione: "Per Dio, per Dio solo", allora
siamo in stato di preghiera.

Vorrei ora fare alcuni esempi, proposti dal P. Plus.

Il p. Enrico Maria Boudon, arcidiacono di Evreux,


felicemente scrive: Desidererei che tutti i cristiani si
mantenessero alla presenza di Dio, nella maniera
suggerita dal p. de Condren. Secondo lui, compiere le
proprie azioni in modo tale che, ripensandoci, non si
ripeterebbero n in altro modo n per altri motivi,
equivale a mantenersi costantemente alla presenza di
Dio (8).

N.B le 2 condizioni:

1 - le azioni non si ripeterebbero in altro modo: Ci significa


che le nostre azioni devono essere fatte bene: la professione, lo
studio, i lavori domestici: immaginiamo come la Madonna faceva
le pulizie nella santa casa di Nazareth. Certamente il suo altissimo
grado di orazione continua non le impediva di pulire a fondo
qulla povera casetta. E San Giuseppe non lavorava certo con
sufficienza.

2 - le azioni non si ripeterebbero per altri motivi = ci


significa che ogni nostra azione indirizzata alla maggior gloria di
Dio (anche salvaguardando i fini intermedi)
A queste condizioni tutto diventa preghiera:

Il riposo: sentiamo, a questo proposito, cosa insegna


Sant'Agnese Della Croce

Ho sempre pensato che la notte la mia miglior


preghiera fosse il sonno [...]. Soltanto che non dormo
di un sonno completo: il mio cuore veglia presso il
tabernacolo e prego il mio buon Angelo di offrirne ogni
battito a nostro Signore come un atto d'amore (9)

Le distrazioni degli esterni: il turno di Santa Maddalena


Sofia Barat, che cos scriveva a una superiora:

Quanto alla vostra difficolt di raccogliervi e di unirvi


a nostro Signore nel mezzo delle occupazioni dissipanti
che vi oberano, non inquietatevi: per Dio che le
sopportate, e quante occasioni di rinunce vi si offrono!
Certamente questa vita di sacrificio, di lavoro, di
sopportazione del prossimo, la migliore preghiera
che possiate fare, purch eleviate frequentemente il
cuore verso il nostro buon Maestro e operiate soltanto
per Lui (10).

Riassumendo quanto detto fin'ora, possiamo dire che preghiera


tutto ci che sale a Dio. La preghiera pu essere esplicita formale,
quando ci si rivolge con la mente a Dio con presenza di
attenzione; implicita e virtuale,quando eseguiamo qualsiasi opera
con purit d'intenzione.

Nel primo caso la preghiera soprattutto col pensiero, nel


secondo soprattutto con la volont.

Semplice da capire, ma non facile da realizzare: ascoltiamo


ancora una volta i suggerimenti del P. Plus.

2.2.1 - La pratica dell'orazione continua

Il Padre Plus ci propone tre regole pratiche fondamentali:


I. Tutti i giorni un po' di preghiera
II. Un po' di preghiera per tutto il giorno
III. Trasformare tutto in preghiera

2.2.1.1 - Tutti i giorni un po' di preghiera

Abbiamo gi come far s che ogni azione diventi preghiera: ma


devo dire che pretendere di trasformare tutto in preghiera o
ritenere di aver pregato agendo, senza dedicare un certo periodo
di tempo alla preghiera propriamente detta, un'illusione
diabolica. Ges ha dato un ben altro esempio: chi pi di lui ha
potuto agire con intenzione pura, agendo e pregando nello stesso
tempo? Ma i Vangeli ci descrivono un Ges che passava le notti in
orazione

Come una casa riscaldata perch ci sono i radiatori, e i radiatori


sono caldi perch nel bruciatore c' il fuoco (massimo calore),
come il calore si irradia a partire dal fuoco e si diffonde per la
casa, cos tutta la giornata pu essere di preghiera se c' un
momento irradiante . S. Tommaso spiega da par suo questo
concetto con la sua solita perfetta sintesi: "Ci che primo in un
certo ordine causa di tutto ci che consegue nel medesimo
ordine" (11).

Cos ci deve essere un momento di massima preghiera attuale,


perch ne consegua una vita trasformata in preghiera.

Si pu quantificare questo momento? Sebbene nella vita


spirituale non esistano "ricette" e ognuno debba sempre lasciarsi
guidare dallo Spirito, doveroso tuttavia considerare quanto
raccomandano i Pontefici. Leggo alcuni brani dell'Esortazione
Apostolica Familiaris Consortio, perch particolarmente adatti a
indicare come si devono arricchire con la devozione le varie forme
di vita attiva laicale.

Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, , n 61: quali


pratiche?

"Per preparare e prolungare nella casa il culto


celebrato nella Chiesa, la famiglia cristiana ricorre alla
preghiera privata, che presenta una grande variet di
forme () Oltre alle preghiere del mattino e della sera,
sono espressamente da consigliare, seguendo anche le
indicazioni dei Padri Sinodali: la lettura e la
meditazione della parola di Dio, la preparazione ai
sacramenti, la devozione e la consacrazione al Cuore
di Ges, le varie forme di culto alla Vergine santissima,
la benedizione della mensa, l'osservanza della piet
popolare.

Nel rispetto della libert dei figli di Dio, la Chiesa ha


proposto e continua a proporre ai fedeli alcune
pratiche di piet con una particolare sollecitudine ed
insistenza. tra queste da ricordare la recita del
Rosario: "Vogliamo ora, in continuit con i nostri
Predecessori, raccomandare vivamente la recita del
santo Rosario in famiglia Non v' dubbio che la
Corona della beata Vergine Maria sia da ritenere come
una delle pi eccellenti ed efficaci preghiere in
comune, che la famigli cristiana invitata a recitare.
Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo
che, quando l'incontro familiare diventa tempo di
preghiera, il Rosario ne sia espressione frequente e
gradita" (Paolo PP. VI, Esort. Ap. Marialis cultus, 52-54:
AAS 66 (1974), 164 s.). Cos l'autentica devozione
mariana, che si esprime nel vincolo sincero e nella
generosa sequela degli atteggiamenti spirituali della
Vergine Santissima, costituisce uno strumento
privilegiato per alimentare la comunione d'amore della
famiglia e per sviluppare la spiritualit coniugale e
familiare. Lei, la Madre di Cristo e della Chiesa, infatti
in maniera speciale anche la Madre ella famiglie
cristiane, delle Chiese domestiche".

Ibidem, n 62: preghiera ed impegno quotidiano:

"la preghiera non rappresenta affatto un'evasione


dall'impegno quotidiano, ma costituisce la spinta pi
forte perch la famiglia cristiana assuma ed assolva in
pienezza tutte le sue responsabilit di cellula prima e
fondamentale della societ umana. In tal senso,
l'effettiva partecipazione alla vita e missione della
Chiesa nel mondo proporzionale alla fedelt e
all'intensit della preghiera con la quale la famiglia
cristiana si unisce alla Vite feconda, che Cristo
Signore.

Dall'unione vitale con Cristo () deriva pure la


fecondit della famiglia nel suo specifico servizio di
promozione umana, che di per s non pu non portare
alla trasformazione del mondo".

Riassumendo brevemente l'insegnamento del Papa, tanti buoni


motivi per pregare insieme; tra le preghiere viene raccomandata
la recita del Santo Rosario; dalla fedelt a queste piccole cose
dipende la "buona educazione dei figli", la "costruzione della
Chiesa" e "la trasformazione del mondo". Capiamo cos come
ci prendiamo tragicamente in giro se parliamo di nuova
Evangelizzazione e poi non adempiamo al dovere della preghiera.

2.2.2.2 - Un po' di preghiera per tutto il giorno

Per mantenere lo stato di orazione, il Padre Plus raccomanda


frequenti orazioni giaculatorie (Cuore di Ges confido in Voi, Ges
mio misericordia, Venga il tuo Regno etc. orazioni brevissime che
il cuore suggerisce), le quali intessono tutta la giornata di
preghiera, e rendono pi facile la purezza di intenzione.

Per ricordare di ripetere queste giaculatorie, sono raccomandabili


degli agganci mnemonici: quando si entra o si esce di casa, in
particolari momenti del lavoro, quando si sale in auto etc.

Per quanto riguarda questa pratica nella vita familiare, pu


essere utile adorare la presenza di Dio, che si attua mediante la
Grazia, nell'anima dei bambini, specialmente se sono ancora
molto piccoli e quindi incapaci di commettere un peccato mortale;
ancora necessario insegnare ai bambini questa pratica,
sfruttando tutte le occasioni (es: all'inizio del gioco, dei compiti
etc.).

In questo genere di preghiera, sebbene non siano giaculatorie in


senso stretto, si possono annoverare le preghiere prima e dopo i
pasti: sono preghiere oltremodo "familiari", che arrecano
veramente una connotazione di "sacralit" a tutta la nostra
giornata.

Ecco ancora alcune considerazioni sulle giaculatorie di


S. Francesco di Sales:

"come gli innamorati di un amore umano e naturale


hanno quasi continuamente i loro pensieri rivolti verso
la persona amata, il cuore pieno di affetto verso di
essa e la bocca piena delle sue lodi, e quand'essa
lontana non perdono una sola occasione per
testimoniare per lettera i loro sentimenti, mentre
incidono sulla corteccia degli alberi il loro amato; cos
coloro che amano Dio non possono stare senza
pensare a lui, senza respirare per lui, aspirare a lui e
parlare di lui, e vorrebbero, se fosse possibile, scolpire
nel cuore di tutti gli uomini il sacrosanto nome di Ges;
tutte le cose sono per loro un invito a fare ci, e non vi
creatura che non annunzi loro le lodi del beneamato;
e, come dice S. Agostino (Enarratio II in Psalmum
26,12), citando S. Antonio (SOCRATES, Historia, IV, 23),
tutto ci che esiste nel mondo parla loro un linguaggio
muto ma intelligentissimo, in favore del loro amore;
tutte le cose destano in loro buoni pensieri, che danno
origine a frequenti slanci ed aspirazioni a Dio" (12).

I santi hanno praticato questa forma di orazione: nella vita di


alcuni Padri del deserto si legge come si esercitavano nel
rinnovare il ricorso a Dio, raggiungendo nella giornata cifre
straordinarie di giaculatorie. San Leonardo da Porto Maurizio,
per esempio, aveva preso la risoluzione di ripetere l'invocazione
Ges mio, misericordia mille volte al giorno, mentalmente o
vocalmente. San Luigi Gonzaga attesta una rivelazione di
santa Maria Maddalena de' Pazzi non smetteva di lanciare
verso il cielo frecce infuocate di amore di Dio, San Francesco
Saverio ripeteva cosi spesso l'invocazione O Santissima Trinitas,
che gli idolatri avevano preso l'abitudine di ripeterla senza
comprenderne il significato.

2.2.2.3 - Trasformare tutto in preghiera

Abbiamo gi visto prima come la purezza d'intenzione trasformi in


preghiera tutta la nostra attivit. Da un punto di vita pratico,
troveremo giovamento se misureremo il nostro agire con i due
criteri chiave del p. de Condren.

Rifaremmo una certa cosa allo stesso modo, o faremmo meglio?


Per chi stiamo operando? Per il nostro amor proprio? Per vanit?
Per la gloria di Dio? Il pi delle volte le nostre intenzioni sono
miste, cio c' sempre l'amor proprio che fa capolino e trascina
verso la terra ci che noi vorremmo fosse solo per il cielo.
Succede come al ristorante, quando, davanti a un bel piatto di
minestra squisita e fumante, mentre siamo sul punto di
assaporarla, scopriamo che nel piatto c' una mosca! Si tratta di
un piccolo insetto, ma pur cos piccolo rovina tutto. Cos fa
l'amor proprio con il bene che, per grazia di Dio, realizziamo.
Conviene allora rettificare spesso le intenzioni; tra le giaculatorie
ripetere spesso "per te Ges" o simili. San Francesco di Sales
diceva: "Signore, se anche una sola fibra del mio cuore non
palpita per te, strappala!".

Mai come in questo caso necessaria la devozione a Maria


Regina dei Cuori: se ci consacriamo alla Madonna secondo il
modo suggerito da San Luigi M. Grignion de Montfort, cio
affidando a Lei anche i nostri meriti, la nostra buona Madre ce li
prende prima che li possiamo sciupare e li rimette in circolo nel
Corpo Mistico con tutto il loro valore (13).

2.3 - Bisogna pregare sempre senza stancarsi

Senza stancarsi pu significare due concetti: da un lato, che


bisogna pregare con perseveranza, superando le difficolt
dell'orazione; dall'altro che dobbiamo pregare senza tiepidezza,
ovvero sempre pieni di devozione.

2.3.1 - Superando le difficolt.

Rimando a un trattato pi completo di teologia spirituale una


spiegazione completa delle difficolt che si incontrano nella vita
di orazione. Mi limito qui a toccare bevente due argomenti: la
risposta all'obiezione sono occupato in cose importantissime e le
aridit nella preghiera.

2.3.1.1 - Sono occupato in cose importantissime

Diceva il Padre Bouillon S.I.

Si rimane alzati sedici ore. Non si trover 1/16 della


propria giornata? Macch! Vi sono proprio sedici cose
pi importanti tutti i giorni? (14).

Ci per la meditazione di un'ora; se solo di mezz'ora o di un


quarto d'ora il tempo si riduce a 1/32 o 1/64. Ed ora permettetemi
di offrirvi un altro esempio che faccio ai bambini del catechismo
della mia parrocchia:

"L'udienza del Re dei cielo. - L'imperatore Carlo V stava


un giorno a pregare quando gli fu annunziato che un
ambasciatore straniero chiedeva di parlargli soltanto
per pochi minuti, aggiungendo che doveva
annunziargli cose della pi alta importanza. Ma
l'imperatore ricus di ascoltarlo e si content di dire:
Io sono occupato intorno ad affari infinitamente pi
seri, perch sono all'udienza del Re del cielo. - Cos
dobbiamo far noi riguardo alle preoccupazioni terrene
quando preghiamo: non dar loro ascolto perch siamo
noi in udienza dei Re del cielo" (15).

2.3.1.2 - Mi distraggo e non provo alcuna consolazione

Anche questo un argomento troppo vasto per essere esaurito in


toto in una conversazione come questa; mi limiter a leggere
alcune parole consolanti di alcuni maestri spirituali. Teniamo
conto poi che la preghiera gradita a Dio non per i nostri sforzi
e/o i nostri risultati, ma per la bont stessa di Dio: Egli non ci
ascolta perch siamo bravi noi, ma perch buono Lui. La nostra
preghiera, in qualunque condizione venga fatta (salvo
ovviamente il caso di distrazione volontaria grossolana) gli
sempre gradita. A volte ci perdiamo di coraggio perch facciamo
di noi stessi il centro dell'orazione. Se invece teniamo sempre
fisso lo sguardo su Ges e crediamo che Egli non pu che
esaudirci sempre in modo superiore alle nostre richieste o
aspettative, allora ci importer poco di quello che abbiamo
sentito nell'orazione; ci importer l'opera di Dio in noi, non la
nostra. Ma veniamo ora agli insegnamenti di santi:

Voi mi dite che nella meditazione vi rimanete come un


fantasma o una statua. Sappiate che il rimanervi cos
non poco, perch grande felicit per noi stare alla
presenza di Dio. Accontentatevi di ci. Anche questo
stare produce il suo frutto. (S. Francesco di Sales)

Perseverare nella meditazione senza ricavarne frutto


non tempo perduto, ma molto fruttuoso, perch si
lavora senza interesse per la sola gloria di Dio.
(S. Teresa d'Avila)

Nella meditazione, dobbiamo sopportare con pazienza,


quella folla di pensieri, di immaginazioni importune o di
movimenti naturali e impetuosi, che provengono sia
dall'anima per la sua aridit e dissipazione; sia dal
corpo perch non troppo sottomesso allo spirito. Ma
non scorgeremo tutte queste imperfezioni se non
quando Dio ci aprir gli occhi dell'anima come usa fare
con chi medita. (S. Teresa d'Avila)

L'uomo spirituale, quando medita, stia con attenzione


amorosa in Dio e con tranquillit d'intelletto, quando
non pu meditare, pur sembrandogli di non far nulla.
Se per questo avesse scrupoli rifletta che non sta
facendo poco tenendo l'anima in pace senza bramosia
o desideri. (S. Giovanni della Croce)

Se avviene che non avete gusto o consolazione nella


meditazione, vi prego di non turbarvi. Se non restate
consolato per la vostra grande aridit non
preoccupatevi. Continuate a stare davanti a Dio con
contegno devoto e tranquillo. Egli. certamente gradir
la vostra pazienza . (S. Francesco di Sales)

Se un giorno non potete meditare, riparate questa


perdita con brevi preghiere e atti d'amore, con la
lettura di qualche pagina di buon libro o con qualche
penitenza che impedisca la continuazione di questo
difetto, rinnovando una ferma risoluzione, di non
lasciarla il giorno dopo. (S. Francesco di Sales)

2.3.2 - Senza tiepidezza, con devozione.


Ascoltiamo nuovamente il santo Vescovo di Ginevra:

"La vera e viva devozione, Filotea, esige l'amore di Dio,


anzi non altro che un vero amore di Dio; non un
amore genericamente inteso. Infatti l'amore di Dio si
chiama grazia in quanto abbellisce l'anima, perch ci
rende accetti alla divina Maest; si chiama carit, in
quanto ci d la forza di agire bene; quando poi giunto
ad un tale livello di perfezione, per cui, non soltanto ci
d la forza di agire bene, ma ci spinge ad operare con
cura, spesso e con prontezza, allora si chiama
devozione. Gli struzzi non possono volare, le galline
svolazzano di rado, goffamente e rasoterra; le aquile,
le rondini e i colombi volano spesso, con eleganza e in
alto.
Similmente i peccatori non riescono a volare verso Dio,
ma si spostano esclusivamente sulla terra e per la
terra; le persone dabbene, che non possiedono ancora
la devozione, volano verso Dio per mezzo delle buone
azioni, ma di rado, con lentezza e pesantemente; le
persone devote volano in Dio con frequenza, prontezza
e salgono in alto.
A dirlo in breve, la devozione una sorta di agilit e
vivacit spirituale per mezzo della quale la carit
agisce in noi o, se vogliamo, noi agiamo per mezzo
suo, con prontezza e affetto. Ora, com' compito della
carit farci praticare tutti i Comandamenti di Dio senza
eccezioni e nella loro totalit, spetta alla devozione
aggiungervi la prontezza e la diligenza. Ecco perch
chi non osserva tutti i Comandamenti di Dio non pu
essere giudicato n buono n devoto. Per essere buoni
ci vuole la carit e per essere devoti, oltre alla carit,
bisogna avere grande vivacit e prontezza nel
compiere gli atti.
Siccome la devozione si trova in grado di carit
eccellente, non soltanto ci rende pronti, attivi e
diligenti nell'osservare tutti i Comandamenti di Dio; ma
ci spinge inoltre a fare con prontezza e affetto tutte le
buone opere che ci sono possibili, anche se non
cadono sotto il precetto, ma sono soltanto consigliate o
indicate.
Come un uomo guarito di recente da una malattia,
cammina quel tanto che gli necessario, piano piano e
trascinandosi un po', cos il peccatore, guarito dal suo
peccato, cammina quel tanto che Dio gli comanda,
trascinandosi adagio adagio fino a che non giunga alla
devozione. Allora, da uomo completamente sano, non
soltanto cammina, ma corre e salta nella via dei
Comandamenti di Dio e, inoltre, prende di corsa i
sentieri dei consigli e delle ispirazioni celesti.
In conclusione, si pu dire che la carit e la devozione
differiscono tra loro come il fuoco dalla fiamma; la
carit un fuoco spirituale, che quando brucia con una
forte fiamma si chiama devozione: la devozione
aggiunge al fuoco della carit solo la fiamma che
rende la carit pronta, attiva e diligente, non soltanto
nell'osservanza dei Comandamenti di Dio, ma anche
nell'esercizio dei consigli e delle ispirazioni del cielo"
(16).

Conclusione

Vorrei concludere lasciando ancora parlare i santi: adesso tocca a


San Leonardo da Porto Maurizio:

"La mia vocazione sono le missioni e la solitudine:


predicare le missioni per essere sempre occupato per
Dio, ritirarmi in solitudine per essere sempre occupato
in Dio. Tutto il resto vanit".

Ognuno di noi, non ha forse la medesima vocazione? Come


dunque trasformare in preghiera il nostro apostolato in Internet?

La nostra preghiera esplicita e formale, con giaculatorie e le


frequenti rettifiche della purezza di intenzione = essere occupati
in Dio; i doveri di stato e l'apostolato in Internet: essere occupati
per Dio.

E adesso invece ascoltiamo quanto Ges disse a Santa Geltrude:

"Pensi forse che lo sposo abbia meno piacere quando


s'intrattiene familiarmente e teneramente con la sposa
nella camera nuziale, che quando fiero di vederla
apparire in pubblico nello splendore dei suoi
ornamenti?" (17)

Intratteniamoci con lo sposo nell'orazione e mostriamo i suoi doni


con una vita tutta trasformata in preghiera!

E perch questo riesca, ci affidiamo nuovamente numquam


satis alla Beata sempre Vergine Maria. Saimo tutti tuoi!

NOTE

1. Mi rifaccio quasi in toto, per questa meditazione, al prezioso


libretto del P. RODOLPHE PLUS S.J., Come pregare sempre,
Sondrio. San Lorenzo, 1984, ora scaricabile gratuitamente da
http://www.totustuus.net/. Ove non indicato diversamente, le
citazioni sono tratte, passim, da questo libro. Cos anche le
referenze dei libri in lingua straniera sono presentate come citate
dal P. Plus.

2. Lc 18, 1-8.

3. S. ALFONSO M. DE' LIGUORI, Del gran mezzo della preghiera,


cap I conclusione, ora scaricabile gratuitamente da
http://www.totustuus.net/.

4. "In sede strettamente dommatica si deve dire che Alfonso


elabor una dottrina della grazia imperniata sulla preghiera, la
quale restituir alle anime il respiro della fiducia e l'ottimismo
della salvezza. Scrisse tra l'altro: Dio non nega ad alcuno la
grazia della preghiera, con ogni concupiscenza e ogni tentazione.
E dico, e replico e replicher sempre sino a che avr vita che tutta
la nostra salute sta nel pregare. Da qui il famoso assioma: Chi
prega si salva, chi non prega si danna" (Lettera apostolica
Spiritus domini del sommo pontefice Giovanni Paolo II per il
bicentenario della morte di S. Alfonso maria de' Liguori, del 1-8-
1987).

5. MONS. G. PERARDI, Nuovo Manuale del Catechista, Torino LICE,


1914, p. 537.

6. Filotea, cap. III, ora scaricabile gratuitamente da


http://www.totustuus.net/.

7. Esercizi Spirituali, 46, ora scaricabile gratuitamente da


http://www.totustuus.net/.

8. In Continua preghiera, p. 22.

9. Sant'Agnese Della Croce, delle Guardie Adoratrici


dell'Eucaristia, dette di saint'Aignan, Vita, Lethellieux, p. 84

10. P. ALESSANDRO BROU S.I., Travail et Prire: Sainte Mad.


Sophie Barat, Beauchesne, Parigi 1925, pp. 282 e 181-182

11. "Cum primum in quolibet ordine sit causa eorum quae


consequuntur"; S. Theol., I, q. 105, a. 3, c.

12. Filotea, cap. 13.

13. Ecco alcune parole del "Trattato della vera devozione a Maria"
[ora scaricabile gratuitamente da http://www.totustuus.net/ ] che
spiegano questi concetti:

[87] QUINTA VERIT - Data la nostra debolezza e fragilit, ci


molto difficile mantenere le grazie e i tesori ricevuti da Dio.

1) Perch portiamo questo tesoro, che vale pi del cielo e della


terra, in vasi di creta, vale a dire in un corpo corruttibile e in
un'anima debole ed incostante che un nulla sconcerta e abbatte.

[88] 2) Perch i demoni, che sono ladri astuti, cercano di


prenderci alla sprovvista per derubarci e svaligiarci. A tal fine,
spiano giorno e notte il momento favorevole, Si aggirano di
continuo intorno a noi per divorarci e toglierci in un momento, con
un peccato, quanto abbiamo potuto guadagnare di grazie e di
meriti in parecchi anni. La loro malizia, la loro esperienza, le loro
insidie e il loro numero devono farci temere infinitamente tanta
sventura, sapendo che persone pi ricolme di grazie, pi ricche di
virt, pi mature per esperienza e pi elevate in santit sono
state sorprese, derubate e infelicemente spogliate.
Ah, quanti cedri del Libano e stelle del firmamento si sono visti
cadere miseramente e perdere in poco tempo tutta la loro altezza
e il loro splendore! Da che cosa dipende questo strano
cambiamento? Non certo da mancanza di grazia - la grazia data
a tutti - ma da mancanza di umilt. Si credevano pi forti e pi
sufficienti di quanto non fossero, si sono fidati e appoggiati su se
stessi, hanno creduto la loro casa abbastanza sicura e le loro
casseforti abbastanza solide per custodire il prezioso tesoro della
grazia. Cos, per questo loro appoggio impercettibile su se stessi -
anche se pareva loro di contare soltanto sulla grazia di Dio - il
Signore giustissimo ha permesso che siano stati derubati e
abbandonati a se stessi. Ahim! Se avessero conosciuto la
meravigliosa devozione che sto per spiegare, avrebbero affidato il
loro tesoro alla Vergine potente e fedele. E lei l'avrebbe custodito
come un bene proprio, anzi se ne sarebbe fatto un dovere di
giustizia.

[89] 3) difficile perseverare nello stato di grazia, a causa


dell'incredibile corruzione del mondo. Il mondo, infatti, corrotto
a tal punto, che gli stessi cuori religiosi sono ricoperti quasi
necessariamente se non dal suo fango, almeno dalla sua polvere.
davvero una specie di miracolo se qualcuno rimane saldo in
mezzo a questo impetuoso torrente senza essere o sommerso
dalle onde o depredato dai pirati e dai corsari, in mezzo a questa
aria inquinata senza rimanerne danneggiato.

La Vergine fedelissima e mai vinta dal demonio opera un tale


miracolo a favore di quelli e quelle che l'amano nella forma
migliore".

14. P. BOUILLON S.I., Dernires penses, Librairie du S.C., Lione,


p. 72.

15. MONS. G. PERARDI, Nuovo Manuale del Catechista, Torino


LICE, 1914, p. 538.

16. Filotea, 1.

17. SANTA GELTRUDE, Le Hraut de l'amour divin, Ed. Oudin,


1876, I, p. 209.
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