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Dino Buzzati
(1906 1972)
Il Surrealismo
Poetica:
Con un tono narrativo fiabesco, Buzzati affrontava temi e
sentimenti quali l'angoscia, la paura della morte, la magia
e il mistero, la ricerca dell'assoluto e del trascendente, la
disperata attesa di un'occasione di riscatto da un'esistenza
mediocre (Le mura di Anagoor, Il cantiniere dell'Aga Khan,
Il deserto dei Tartari), l'ineluttabilit del destino (I sette
messaggeri) spesso accompagnata dall'illusione (L'uomo
che voleva guarire). Il grande protagonista dell'opera
buzzatiana proprio il destino, onnipotente e spesso
beffardo (come ne Il deserto dei Tartari). Perfino i rapporti
amorosi sono letti con quest'ottica di imperscrutabilit (Un
amore). La letteratura di Buzzati appartiene al genere
fantastico, anche se talvolta presenta vicinanze al genere
horror.
Le opere:
Romanzi:
Temi
Il breve romanzo affronta alcune tematiche tipiche
dell'opera di Buzzati.
Innanzitutto la montagna, con la sua immensit, il suo
silenzio, la sua atmosfera magica, fiabesca. Quindi il tema
dell'attesa, e della volont di riscattarsi, di avere una
"grande occasione" che possa dare un significato alla
propria vita.
Stile
I fatti, tanto realistici quanto fantastici, vengono raccontati
in maniera giornalistica.
Personaggi
Protagonisti del romanzo sono persone, animali e
personaggi allegorici. Nella prima categoria appaiono
Antonio Morro, defunto proprietario del Bosco Vecchio; suo
nipote e beneficiario di una piccola fetta d'eredit,
Sebastiano Procolo, colonnello in pensione, e il nipote di
quest'ultimo Benvenuto Procolo,
ragazzino orfano dodicenne e beneficiario della restante
eredit. Vari animali, abitanti del bosco,
vengono personificati dall'autore ed hanno un ruolo
importante nella trama; tra questi in particolare la gazza.
Infine appaiono alcuni personaggi di fantasia associati a
entit naturali: il vento Matteo e i geni custodi degli alberi.
Tematiche
Due sono le tematiche principali del romanzo. La prima il
passaggio dall'infanzia alla giovinezza di Benvenuto,
costretto a lasciarsi alle spalle il mondo fantastico, degli
animali parlanti e degli spiriti del bosco, per calarsi nel
mondo degli uomini. Il secondo tema invece la caduta e
la redenzione di Sebastiano che, divorato dal demone
dell'avarizia, riscopre il contatto con la natura e l'altruismo
fino al sacrificio. inoltre presente una tematica di tipo
ecologico con riflessioni sulla necessit della convivenza tra
l'uomo e l'ambiente naturale per la sopravvivenza di
entrambi.
Trama
Sebastiano Procolo ha intenzione di abbattere il bosco per
fini speculativi e cerca di ottenere la parte di propriet di
Benvenuto, il nipote di cui tutore; la sua smania arriva
fino al tentare l'omicidio con la complicit del vento Matteo,
ma contro la volont degli animali del bosco che aiutano il
bambino. Nel finale Sebastiano riacquista l'affetto del
nipote e salva la situazione ormai precipitata nei confronti
dei geni del bosco sacrificando s stesso. Benvenuto, che
sta crescendo, accompagna il suo amico, il vento Matteo,
alla cima del monte dove anche lui, come Procolo, morir
svanendo nell'aria.
Trama
La vicenda, che si svolge nella metropoli milanese, vede
come protagonista Antonio Dorigo un architetto ben
affermato di quarantanove anni che non era stato mai
capace di avere con una donna lo stesso rapporto di
confidenza che aveva con gli amici perch per lui "La
donna, forse a motivo dell'educazione familiare, gli era
parsa sempre una creatura straniera"[2] e con l'altro sesso
riesce ad avere rapporti solamente di carattere mercenario.
Antonio ha l'abitudine di frequentare la casa di
appuntamenti della signora Ermelina "
A sentirla parlare, si sarebbe detto che facesse la ruffiana
solo per aiutare quelle povere ragazzine.
Un mattinol'architetto Antonio Dorigo, di 49 anni, telefon
alla signora Ermelina"[4]per un appuntamento con una
ragazza che viene fissato per le tre e mezza dello stesso
pomeriggio. La ragazza, cos lo avverte Ermelina al suo
arrivo, una ballerina della Scala minorenne. Dorigo
conosce cos Laide, diminutivo di Adelaide e, rimastone
subito attratto, si innamora per la prima volta.
Ma Laide non si lascia coinvolgere sentimentalmente e
intende mantenere il rapporto con Dorigo solamente sul
piano sessuale. Dorigo cerca di liberarsi dall'ossessione di
questo suo amore senza riuscirci e presto Laide, che ha
lasciato la casa di appuntamenti della signora Ermelina,
diventa la sua mantenuta pur continuando a condurre la
vita di sempre, insofferente verso Dorigo che considera
vecchio e invadente con la sua gelosia.
Dorigo, accecato dall'amore, non vuole rendersi conto dei
vizi e delle bugie di Laide ma alla fine deve accettare la
realt e si arrende. Dorigo comprende cos che l'amore per
la ragazza stata un'illusione che per ha riempito la sua
vuota vita fino a quel momento dominata dalla paura della
morte.
A questo punto per, sorprendentemente, il romanzo offre
un colpo di scena: passato qualche tempo, Laide e Antonio
dormono ora beati nello stesso letto, mentre la ragazza,
senza pi finzione, gli dice di desiderare un figlio da lui.
Il deserto dei tartari
Trama