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Commissione europea - Comunicato stampa

Il pilastro europeo dei diritti sociali realt: la Commissione adotta le prime


iniziative concrete

Bruxelles, 26 aprile 2017


Realizzare il pilastro europeo dei diritti sociali per i cittadini una responsabilit condivisa.

Work-Life Balance
Sebbene la maggior parte degli strumenti per realizzare il pilastro siano nelle mani degli Stati membri,
delle parti sociali e della societ civile, le istituzioni dell'Unione europea, e in particolare la
Commissione, possono dare il proprio contributo definendo il quadro e la direzione da seguire. Oltre al
pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione presenta oggi anche una serie di iniziative legislative
e non legislative concernenti l'equilibrio tra attivit professionale e vita privata, l'informazione dei
lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di lavoro.
Messe a punto sotto la guida del Vicepresidente Dombrovskis e del primo Vicepresidente Timmermans,
esse comprendono anzitutto una proposta intesa a consentire ai genitori e ai prestatori di assistenza
che lavorano di conciliare la vita familiare e l'attivit professionale.
Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "Viviamo nel XXI secolo e il nostro
atteggiamento nei confronti della vita e del lavoro, delle donne e degli uomini deve essere al passo con
i tempi. Le nostre figlie e i nostri figli non dovrebbero essere tenuti ad aderire ai modelli dei nostri
nonni. Non esiste un solo 'giusto equilibrio': si tratta di scelte. ora che diamo a tutti la possibilit di
scegliere davvero come desiderano plasmare la propria esistenza, crescendo i figli, dedicandosi alla
carriera, occupandosi dei familiari anziani, vivendo la propria vita."
Marianne Thyssen, Commissaria per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilit dei
lavoratori, ha commentato: "Accrescere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro non solo
una questione di equit, ma anche una strategia tre volte vincente: positiva per i genitori e i
prestatori di assistenza che lavorano, che potranno conciliare pi facilmente la vita privata e l'attivit
professionale, per le imprese, che saranno in grado di attirare e mantenere talenti, e per gli Stati
membri, che attualmente perdono ogni anno 370 miliardi di euro a causa del divario di genere nei livelli
di occupazione."
"Conciliare lavoro e vita familiare una sfida quotidiana per donne e uomini di tutta Europa", ha
affermato Vra Jourov, Commissaria UE per la Giustizia, i consumatori e la parit di genere. "
nostra responsabilit definire un quadro che consenta ai cittadini di fare le proprie scelte. Questa
nostra nuova proposta mira a rafforzare i diritti e migliorare le condizioni affinch i genitori e i
prestatori di assistenza che lavorano possano conciliare il lavoro e le responsabilit familiari. Offrir alle
madri, ai padri e ai prestatori di assistenza pi flessibilit e una migliore protezione, che desiderino
prendere un congedo per occuparsi dei figli, beneficiare di forme di lavoro flessibili o tornare al lavoro."
La proposta relativa all'equilibrio tra attivit professionale e vita familiare stabilisce una serie di
standard minimi nuovi o pi elevati per il congedo di paternit, il congedo parentale e il congedo per i
prestatori di assistenza. Essa introduce il diritto per cui i padri possono prendere un periodo di congedo
di durata non inferiore a 10 giorni lavorativi in occasione della nascita di un figlio. La proposta prevede
inoltre che il diritto a quattro mesi di congedo parentale possa essere utilizzato fino ai 12 anni di et
del figlio, rispetto all'attuale linea guida non vincolante degli 8 anni di et. Il congedo parentale di
quattro mesi diventa inoltre un diritto individuale delle madri e dei padri, e in quanto tale non
trasferibile all'altro genitore: un potente incentivo affinch anche gli uomini vi facciano ricorso. Viene
inoltre introdotto per la prima volta un congedo di cinque giorni l'anno per i prestatori di assistenza, in
caso di malattia di un parente diretto. Tutte queste modalit di congedo familiare saranno retribuite
almeno al livello del congedo di malattia. La proposta conceder inoltre ai genitori di bambini fino a 12
anni di et e ai prestatori di assistenza il diritto di chiedere modalit di lavoro flessibili, quali l'orario di
lavoro flessibile o ridotto o la flessibilit per quanto concerne il luogo di lavoro. Essa tiene conto delle
esigenze delle piccole e medie imprese e cerca di fare in modo che non ne risentano in maniera
sproporzionata.
Le misure proposte intendono in particolare accrescere le opportunit per gli uomini di assumersi
responsabilit genitoriali e di assistenza. Oltre a recare benefici per i bambini, esse contribuiranno ad
aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, riducendo la disparit tra uomini e
donne nell'occupazione, che nel 2015 ammontava ancora all'11,6 % e tocca addirittura quota 30 % nel
caso delle famiglie con bambini di et inferiore a 6 anni. Si tratta di uno degli elementi alla base del
divario retributivo di genere (16,3 %) e del divario pensionistico di genere (40 %). Gli Stati membri
possono affidare alle parti sociali l'attuazione di questa direttiva purch siano garantiti i risultati che
essa persegue.
Oltre alla proposta legislativa, la Commissione vara oggi anche due consultazioni delle parti sociali, a
testimonianza dell'importanza del loro contributo alla realizzazione del pilastro europeo dei diritti sociali
e in linea con il ruolo conferito loro dai trattati. La prima consultazione delle parti sociali riguarda
l'ammodernamento delle norme sui contratti di lavoro. La direttiva sulle dichiarazioni scritte
(91/533/CEE) riconosce ai lavoratori, all'inizio di un nuovo rapporto di lavoro, il diritto di ricevere
comunicazione scritta in merito ai suoi aspetti essenziali. Tale diritto rimane estremamente pertinente,
ma potrebbe dover essere adeguato alla luce delle nuove realt e delle nuove pratiche nei mercati del
lavoro per garantire condizioni di lavoro eque anche in un mondo del lavoro che cambia. La
Commissione intende pertanto avviare un dibattito relativo alle garanzie minime che devono essere
riconosciute a tutti i lavoratori, compresi quelli che occupano posizioni di lavoro atipico. La
Commissione mira a proporre una revisione della direttiva entro la fine dell'anno.
La Commissione sta inoltre avviando una consultazione delle parti sociali sull'accesso alla protezione
sociale al fine di definire possibili nuove norme in materia. I diritti e gli obblighi associati alla
protezione sociale sono stati sviluppati nel corso del tempo principalmente per i lavoratori assunti con
contratti standard, ma non sono ancora sufficientemente evoluti per le persone che esercitano attivit
di lavoro autonomo o atipico. Le modalit di lavoro pi flessibili odierne offrono nuove opportunit,
soprattutto per i giovani, ma possono dare luogo a nuove precariet e disparit. La Commissione vuole
colmare i divari e vagliare modalit per garantire a tutti i lavoratori l'accesso a sistemi di protezione
sociale e servizi per l'occupazione sulla base del loro contributo.
La Commissione ha infine adottato oggi un chiarimento della direttiva sull'orario di lavoro, che
fornisce orientamenti per l'interpretazione di vari aspetti della direttiva in linea con un corpus
normativo sempre pi ampio. In questo modo si aiuteranno gli Stati membri ad attuare correttamente
l'acquis e ad evitare nuove infrazioni.
Contesto
Assicurare il rispetto dei principi e dei diritti definiti nel pilastro europeo dei diritti sociali
responsabilit congiunta delle istituzioni dell'UE, degli Stati membri, delle parti sociali e di altri soggetti
interessati. La Commissione europea aiuter a definire il quadro e preparare la strada per l'attuazione
del pilastro, nel rispetto delle competenze degli Stati membri e tenendo conto dell'eterogeneit delle
situazioni nazionali e delle realt di oggi e di domani.
Le iniziative presentate oggi illustrano sia la sostanza delle questioni da affrontare sia le modalit per
farlo sulla base del pilastro. Saranno necessarie ulteriori iniziative legislative affinch una serie di
principi e diritti compresi nel pilastro divengano effettivi, come esemplificato dalla proposta di direttiva
relativa all'equilibrio tra attivit professionale e vita familiare. Ove necessario, la legislazione dell'UE
sar aggiornata, integrata e applicata pi efficacemente, come nel caso del chiarimento della direttiva
sull'orario di lavoro. In tutti i casi la Commissione perseguir l'ampia consultazione e la piena
partecipazione di tutti i soggetti interessati, in particolare le parti sociali, come dimostrano le due
nuove consultazioni.
Tutte le iniziative adottate oggi rientrano nel programma di lavoro della Commissione per il 2017.
Ulteriori iniziative a livello dell'UE potrebbero essere discusse nel contesto del programma di lavoro
annuale della Commissione.
Per ulteriori informazioni
MEMO: Il pilastro europeo dei diritti sociali realt: domande e risposte
Scheda informativa: UN NUOVO INIZIO PER SOSTENERE L'EQUILIBRIO TRA ATTIVIT PROFESSIONALE
E VITA FAMILIARE DI GENITORI E PRESTATORI DI ASSISTENZA
Comunicazione: Un'iniziativa per sostenere l'equilibrio tra attivit professionale e vita familiare di
genitori e prestatori di assistenza che lavorano
Directive on Work-Life Balance
Consultazione di prima fase delle parti sociali a norma dell'articolo 154 del TFUE sulla possibile
revisione della direttiva sulle dichiarazioni scritte (direttiva 91/533/CEE) nel quadro del pilastro
europeo dei diritti sociali C(2017) 2611
Documento di lavoro dei servizi della Commissione: Valutazione REFIT della "direttiva sulle
dichiarazioni scritte" (direttiva 91/533/CEE) C(2017) 2611
Consultazione di prima fase delle parti sociali a norma dell'articolo 154 del TFUE su una possibile azione
concernente le sfide dell'accesso alla protezione sociale per le persone in tutte le forme di occupazione
nel quadro del pilastro europeo dei diritti sociali C(2017) 2610
Direttiva sull'orario di lavoro: Comunicazione interpretativa sulla direttiva 2003/88/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario
di lavoro C(2017) 2601
Documento di lavoro dei servizi della Commissione sull'attuazione della raccomandazione "Investire
nell'infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale" del 2013
Documento di lavoro dei servizi della Commissione sull'attuazione della raccomandazione della
Commissione relativa all'inclusione attiva delle persone escluse dal mercato del lavoro del 2008
Il Vicepresidente Timmermans su Facebook e Twitter
Il Vicepresidente Dombrovskis su Facebook e Twitter
Marianne Thyssen su Facebook e Twitter, #SocialRights
Vra Jourov su Twitter
IP/17/1006

Contatti per la stampa:


Christian WIGAND (+32 2 296 22 53)
Sara SOUMILLION (+32 2 296 70 94)
Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per e-
mail

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