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PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIALI

Le propriet meccaniche riguardano il comportamento di un materiale


sottoposto ad uno sforzo esterno (estensione, compressione, torsione,
flessione).
Dallesperienza sappiamo che si hanno comportamenti di vario genere:
Se facciamo cadere su un pavimento duro una pallina di
gomma o di acciaio osserviamo un rimbalzo; allimpatto la Elasticit
pallina modifica la sua forma, ma la riprende nel rimbalzo)
Una pallina di piombo invece si schiaccia leggermente intorno
al punto di impatto e non rimbalza Plasticit
Un oggetto di vetro o di ceramica comune cadendo va in
frantumi Fragilit
Una lima di ferro pu lavorare per lungo tempo del ferro
dolce, ma si logora se impiegata sullacciaio Usura
Una punta di rame scalfisce il legno ma non lacciaio
Durezza
Una sbarra sottoposta ad un numero elevato di vibrazioni,
anche di piccola ampiezza, ad un certo punto si pu rompere Fatica
LA LEGGE DI HOOKE

La formulazione della legge dellelasticit di deve a Hooke.

Nel caso semplice di un corpo soggetto a trazione essa


afferma che lallungamento proporzionale alla forza.

F=Kl

Conviene formulare in modo opportuno la legge


dellelasticit introducendo le nozioni di
SFORZO e di DEFORMAZIONE
SFORZO E DEFORMAZIONE
Se sottoponiamo a trazione un campione (per esempio una sbarra od un filo)
di sezione A, esercitando una forza alle sue estremit, chiamiamo sforzo il
rapporto F
= ort
A
Dunque lo sforzo (detto anche tensione o stress) la forza che si esercita su
un campione di lunghezza unitaria. La lunghezza iniziale del campione sia lo ,
applicando lo sforzo la lunghezza diventa lo +l.
Chiamiamo deformazione relativa (detta anche strain), e la indichiamo con
, il rapporto:
=l/lo
Nei limiti del comportamento elastico la legge di Hooke riformulata
afferma che la deformazione direttamente proporzionale allo sforzo:

=E dove E detto modulo di Young o modulo di elasticit

F l EA EA
=E F= l F = Kl K= costante elastica
A lo lo con Lo
Differenza fra costante elastica (K) e modulo elastico (E) (1)

Hooke si accorge che se due fili,


entrambi di lunghezza l0, sono tirati
luno con un peso (2P) doppio
dellaltro (P), anche lallungamento
luno il doppio dellaltro

F=Kl

Sfugg, per ad Hooke che lallungamento significativo non


quello assoluto (l l0 = l), ma piuttosto quello relativo alla
lunghezza iniziale (l0) , cio la deformazione relativa
Differenza fra costante elastica e modulo elastico (2):
Il merito di Young

Applicando lo stesso carico P lallungamento assoluto l maggiore


nel provino pi lungo (l) ma lallungamento relativo lo stesso (a
parit di sforzo e di materiale)

Riformulazione della legge di


Hooke

=E
Thomas Young fu il primo
a capire limportanza del
fatto che E (modulo di
Young) varia con il
materiale
Il modulo di Young E dipende dal materiale!

Qualche esempio.

La misura diretta del rapporto fra sforzo e deformazione


(/=E) permette di determinare il modulo di Young E.
E dipende dalle forze interatomiche e varia di molti ordini di
grandezza passando dai materiali pi elastici, come la gomma, a
quelli pi rigidi come lacciaio.
OSSERVIAMO CHE.
Nel limite di sollecitazioni esterne modeste, la deformazione
piccola ha carattere ELASTICO (eliminando il carico
esterno essa si annulla)

Se la sollecitazione esterna
aumenta la deformazione
permane anche se cessa il
carico
deformazione anelastica
MISURA DEL MODULO DI YOUNG
Operiamo nella regione di elasticit!!
Per studiare il comportamento dei
diversi materiali a seguito di
sollecitazioni applicate, occorrono tre
condizioni:
sottoporre ad indagine una
porzione ben definita di materiale
omogeneo
la porzione ben definita di
materiale omogeneo si deve
presentare in forma di una geometria
relativamente semplice (prisma,
cilindro, cubo, lamina) che prende il
nome di provino;
la sollecitazione applicata deve
essere di tipo semplice, solitamente
monoassiale (compressione o
trazione) o comunque facilmente
maneggiabile matematicamente
(taglio, flessione).
GUARDANDO ----OLTRE IL LIMITE DI ELASTICITA
PROPRIETA MECCANICHE DELLA MATERIA

Esperienza: Verifica della Legge di Hooke e Misura


del modulo di Young

Obbiettivi dellesperienza

Evidenza sperimentale della proporzionalit diretta fra


due grandezze fisiche

Distinzione fra modulo e coefficiente di elasticit

Caratterizzazione meccanica di differenti materiali


SCHEDA TECNICA
A-DESCRIZIONE DELLESPERIENZA

Per studiare le caratteristiche meccaniche elastiche del


materiali si possono misurare le variazioni di lunghezza di
un provino a forma di lamina rettangolare di lunghezza
iniziale standard sottoposto a uno sforzo uniassiale

Lesperienza pu essere eseguita sia in modo tradizionale


che con limpiego di sensori.
SCHEDA TECNICA
B- MATERIALI utilizzati

1) sensore di forza
2) sensore di rotazione
3) apparato stress-strain
4) provini standard di differente materiale e spessore
7) sistema di acquisizione compatibile con i sensori
8) elaboratore

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