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A PPUNTI

PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA US

Silvia Pallecchi
Per Andrea, Arianna, Carlo, Cecilia, Martina,
Matteo, Maurizio e Sara; per il loro tempo
e per le loro molte strade.

Luglio 2008
Revisione Giugno 2011

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Questo breve testo, che riassume e semplifica le Norme per
la redazione della Scheda del Saggio Stratigrafico (PARISE BADONI,
RUGGERI GIOVE 1984) tenendo conto delle indicazioni fornite da
A.Carandini nel suo manuale Storie dalla terra, nasce per le esigenze
dellquipe che, tra il 2006 e il 2007, lavorava presso il cantiere delle
fornaci romane di Albinia (Orbetello, GR), con lintento di creare una
base di discussione comune, in vista di una migliore
standardizzazione del sistema di registrazione dei dati.
Nel corso degli anni, grazie anche alla traduzione inglese,
curata da Aidan Mulkerrin, il testo ha trovato una sua nuova
funzione di guida alla documentazione scritta, per gli studenti e i
volontari che animano i Campi Archeologici Internazionali gestiti
dallAssociazione Etruria Nova Onlus nellarea di Marsiliana
dAlbegna (Manciano, GR) e nella zona di Policastro Bussentino
(Santa Marina, SA).
Lo riproduciamo qui, perch possa essere sempre
facilmente a disposizione dei componenti della nostra quipe, nelle
varie altre esperienze che si troveranno ad affrontare, e con
laugurio che possa risultare utile anche ad altri.

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A PPUNTI
PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA US

Perch la documentazione risulti efficace, essa deve essere


non solo sistematica ma anche indipendente dall'interpretazione
che si d, al momento dello scavo, della singola unit stratigrafica,
prescindendo da quella che al momento dello scavo viene ritenuta
la sua importanza. L'applicazione costante di un processo di
documentazione di questo tipo lascia la possibilit di poter
riesaminare in qualsiasi momento il lavoro fatto, di interpretare ci
che si scavato in precedenza alla luce delle nuove acquisizioni e di
modificare, anche a distanza di tempo, interpretazioni che
sembravano consolidate.
I campi della scheda US sono raggruppati in cinque sezioni:
- una parte anagrafica, in cui sono raccolti tutti i dati
identificativi dellUS;
- una parte descrittiva;
- una parte dedicata ai rapporti fisici e stratigrafici che legano
lUnit a quelle adiacenti;
- una parte relativa allinterpretazione e alla datazione;
- una parte relativa ai campionamenti eseguiti.

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1) L A PARTE ANAGRAFICA

N. CATALOGO GENERALE / N. CATALOGO INTERNAZIONALE


Si tratta di voci che vengono usualmente completate
durante le operazioni di post-scavo.

SOPRINTENDENZA
Allinterno del campo deve essere specificato il nome della
Soprintendenza Archeologica competente per larea in cui si trova il
sito in analisi.

LOCALIT / ANNO
I campi vengono riempiti specificando il nome della localit
e/o lindirizzo che identifica il sito in analisi e lanno di campagna cui
si riferisce la scheda che si sta compilando.

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AREA / SAGGIO / SETTORE(I) / AMBIENTE / QUADRATO(I)
Si inseriscono le lettere o i codici utilizzati per identificare la
particolare porzione del sito in cui stata individuata lUS in analisi.

QUOTE
Il campo si compila inserendo la quote minima e massima
registrabili sulla superficie dello strato solo se esse vengono
ritenute particolarmente importanti ai fini dellinterpretazione dello
strato - oltre a qualsiasi altra quota rilevante, anche allinterno del
volume dello strato, che non possa essere registrata sulla
documentazione grafica.

UNITA' STRATIGRAFICA
Sotto a questa voce va inserito il numero dell'unit
stratigrafica descritta nella scheda.
Nel numerare le unit stratigrafiche bisogna evitare:
1) di prevedere serie separate di numeri e/o lettere per
diverse categorie di unit, come strati da una parte, muri e
strutture dall'altra ;
2) di inserire nella serie numerica delle unit stratigrafiche
numeri relativi a insiemi di unit o attivit, come gli

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ambienti ecc., che devono, invece, appartenere ad un'altra
serie;
3) di usare lettere di qualsiasi tipo, perch in numero troppo
limitato, o numeri romani, perch troppo complicati;
4) di abbinare numeri arabi o romani con lettere, dal momento
che l'abbinamento viene a stabilire una gerarchia
interpretativa. Una delle rare eccezioni sono le lettere a e b
eventualmente aggiunte al numero di un battuto
pavimentale che si vuole scavare in due livelli per garantirsi
da intrusioni di reperti relativi alla vita e/o all'abbandono
inglobati per calpestio nel battuto stesso;
5) di riusare un numero gi attribuito ad una unit abolita: i
numeri soppressi devono restare tali;
6) di attribuire lo stesso numero a parti separate di una stessa
unit originaria;
7) di far coincidere di proposito la serie numerica con la
successione stratigrafica;
8) di dare due volte uno stesso numero o, comunque, di
rinumerare;
9) di numerare le unit stratigrafiche negative con il numero
dell'unit pi tarda da esse tagliata associato a quello
dell'unit pi antica che la riempie (in questo modo non
possibile numerare sullo scavo una fossa prima di averla
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completamente svuotata, il che pu avvenire solo
gradualmente o non avvenire mai, come spesso accade per i
pozzi).

POSITIVA / NEGATIVA
Con una crocetta nell'apposita casella, deve essere
specificato se lUS in analisi inquadrabile come deposito (positiva)
o come taglio / usura (negativa).

NATURALE/ARTIFICIALE
Con una crocetta nell'apposita casella, bisogna indicare la
causa, naturale o artificiale, che ha prodotto lunit stratigrafica.
Unit naturali sono quelle nella cui formazione la natura
intervenuta direttamente, mediante accumulo o asportazione di
terreno e materiali (sedimentazioni fluviali, depositi eolici, erosioni
del vento, ma anche crolli, per terremoti , smottamenti, ecc.).
Unit artificiali sono invece quelle nella cui formazione
intervenuto l'uomo, accrescendo o diminuendo, volontariamente o
involontariamente, la stratificazione di un sito (muri, pavimenti,
fosse di difesa, terrapieni, immondezzai).
Per questa ragione, la definizione di strato di origine
naturale o artificiale prescinde da quelli che sono i componenti
dell'unit in esame: esistono unit naturali in cui la presenza di
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manufatti ridotta o minima (depositi fluviali) e unit artificiali in
cui minimo l'apporto della natura (immondezzai), ma ci sono
anche unit naturali costituite interamente da materiali artificiali (il
crollo del muro di una struttura abbandonata) e unit artificiali in
cui sono presenti solo componenti naturali (il livellamento di un
fossato mediante l'impiego di terre sterili).

PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI e FOTO


Le voci vanno compilate con l'indicazione dei numeri delle
piante, delle sezioni, dei prospetti e delle fotografie che
documentano l'US.

TABELLE MATERIALI
La voce viene compilata in laboratorio, spesso a scavo
chiuso.

DEFINIZIONE E POSIZIONE
La voce deve essere utilizzata per definire l'oggetto che si
sta descrivendo, tramite una prima interpretazione d'insieme
relativa alla funzione specifica che esso svolge all'interno della
stratificazione, e per descriverne la posizione all'interno dell'area di
scavo.

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2) L A PARTE DESCRITTIVA

CRITERI DI DISTINZIONE
La voce va completata con l'indicazione dei criteri
(variazione di colore, consistenza, composizione, componenti ecc.)
che sono stati utilizzati per distinguere la superficie dell'US in esame
dalle altre unit e per descrivere tutte le motivazioni che hanno
consentito di isolarla e identificarla.

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MODO DI FORMAZIONE
La voce si compila descrivendo in maniera sintetica i
processi che hanno portato alla formazione della US:
- deposizione (US+ naturale)
- accumulo (US+ artificiale)
- erosione (US -)
- usura (US -)
- ....

COMPONENTI
La voce si usa per descrivere ed elencare, divisi tra organici e
inorganici, i componenti di uno strato. Per la determinazione della
matrice di uno strato, Carandini suggerisce il sistema adottato da
tempo nellarcheologia inglese. Si tratta di un sistema relativamente
semplice, che consente di codificare e di registrare alcune
informazioni che, parlando indistintamente di "terra", di solito
vanno perdute. Il sistema presuppone che l'operatore sfreghi tra le
dita una piccola porzione di sedimento bagnato e poi lo guida,
attraverso un percorso di domande gi predisposte, verso una
definizione convenzionale.

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CONSISTENZA
La voce, ovviamente, si riferisce solo alle US+ e in genere si
riempie con osservazioni concernenti la compattezza e la tessitura
della matrice dello strato. Per una definizione standardizzata della
consistenza, si suggerisce lutilizzo, in combinazione, dei termini
friabile/plastico e coerente/incoerente:
- Friabile coerente (ad es. arenaria)
- Friabile incoerente (ad es. sabbia)
- Plastico coerente (ad es. argilla)
La consistenza del deposito fornisce alcune indicazioni a
proposito dei processi che lo hanno interessato nel corso o dopo la
sua formazione ed , pertanto, importante annotare anche
eventuali cambiamenti di compattezza che possano essere rilevati
sia in superficie, sia allinterno del volume dello strato.

COLORE
La voce deve essere compilata solo nel caso di US costituite
da terreno e altre componenti. La definizione del colore va
elaborata sul sedimento umido, ma non saturo dacqua e dovrebbe
tener conto dellintero strato. Allinterno di questo campo,
importante annotare anche eventuali cambiamenti di colore che si
riscontrino sulla superficie o nel volume dello strato e, ai fini della
determinazione della matrice e delle condizioni di giacitura,
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eventuali cambiamenti di colore riscontrabili dopo che lo strato
stato esposto alla luce e allossigeno.

MISURE
Allinterno di questo campo, solitamente, si inserisce un
rimando alla documentazione in scala 1:20 delle singole US; le
misure vengono annotate sulla scheda solo quando, per qualsiasi
motivo, non siano ricavabili dalla documentazione grafica dello
scavo.

STATO DI CONSERVAZIONE
La voce si usa per descrivere le condizioni in cui abbiamo
rinvenuto e indagato lo strato. Si segnalano, in particolare, le
eventuali modifiche rispetto allo stato originario, nella forma, nella
posizione e nella consistenza, dovute sia all'azione dell'uomo che ad
agenti naturali o meccanici.
Allinterno di questo campo , in particolare, importante
definire:
- se i limiti dello strato sono originari o se sono stati interessati
da tagli;
- se il volume e linterfaccia superiore dello strato sono integri o
se sono stati interessati da tagli, usure o rasature;

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- se lo strato stato scavato integralmente o se, in qualche
punto, prosegue oltre i limiti di scavo.

DESCRIZIONE
La voce deve essere riempita specificando:
1) il tipo di strato che si sta descrivendo
2) la sua posizione all'interno del saggio
3) La sua forma in pianta e il suo orientamento
4) L'andamento della sua superficie (orizzontale, ondulata,
inclinata e, in questo caso, il tipo di pendenza: netta,
abbastanza netta, graduale ecc., e la direzione della pendenza)
5) Lo spessore e le variazioni di spessore
6) Il grado di definizione del confine tra l'unit in esame e quelle
sottostanti, per descrivere il quale nelle norme per la redazione
della scheda US (PARISE BADONI, RUGGERI GIOVE 1984) stata
elaborata questa tabella:

MARGINE DI DEFINIZIONE
Netto inferiore a 0.5 cm
Abbastanza netto tra 0.5 e 2.5 cm
Graduale tra 2.5 e 6 cm
Diffuso tra 6 e 13 cm
Molto diffuso oltre 13 cm

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7) La matrice (sopra il 10 %) e gli inclusi (sotto al 10%).
Per quanto riguarda la matrice, importante analizzare:
- Il tipo di materiale, che pu essere descritto utilizzando i
termini seguenti:
Argilla
Limo
Sabbia fine (0.02 mm-0.06 mm)
Sabbia media (0.06 mm 0.20 mm)
Sabbia grossolana (0.20 mm 2.00 mm)
Ghiaia fine (2 mm 6 mm)
Ghiaia di medie dimensioni (6 mm 20 mm)
Ghiaia grossolana (20 mm 60 mm)
Ciottoli (60 mm 200 mm)
- La composizione, cio le proporzioni di materiali di
differenti misure allinterno del deposito. Per formulare
rapidamente una prima stima della percentuale di
particolari sedimenti o inclusi presenti allinterno di un
deposito, si pu utilizzare il grafico seguente:

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(Riprodotto da: Archaeological Site Manual, Museum
of London, Archaeology Service)

- Il tipo di organizzazione delle particelle, cio la


frequenza e il modo in cui si presentano e si
distribuiscono le particelle di dimensioni simili. Per una
prima rapida valutazione del tipo di organizzazione delle
particelle, si pu utilizzare il grafico seguente:

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(Riprodotto da: Archaeological Site Manual, Museum
of London, Archaeology Service)

Per quanto riguarda gli inclusi, dovr essere specificato


se essi sono frequenti, moderatamente attestati o
sporadici e se sono:

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in traccia (fino a 6 mm)
piccoli (6mm 20 mm)
medi (20 mm 60 mm)
grandi (60 mm 120 mm).
8) I materiali presenti, il loro stato di conservazione e le modalit
della loro disposizione all'interno dello strato. Va cio indicato,
sulla base dell'aspetto delle fratture e delle superfici
(arrotondate, fluitate, a spigolo vivo ecc.) se i componenti
hanno subito azioni di trasporto, dilavamento, erosione o
alterazioni chimiche, climatiche ecc. dopo la loro perdita di
funzione, prima, dopo o durante il loro inglobamento
all'interno dello strato in cui vengono rinvenuti. Ad esempio,
materiali caduti su una superficie, prima di entrare a far parte
di uno strato, possono essere stati sgretolati dall'azione del
clima, erosi dal vento, trasportati o rotolati dalle acque di
ruscellamento. L'aspetto delle loro fratture e delle loro
superfici pu conservare traccia di questi eventi e pu indicare
la perdita totale o parziale delle relazioni spaziali originarie
degli oggetti in questione. Al contrario, superfici non usurate e
fratture vive, insieme al grado di frammentariet dei materiali,
possono essere indice di cause di distruzione violenta e
immediata concomitanti, cio, con la formazione dello strato.

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Per descrivere il grado di arrotondamento nella superficie di
ghiaia, ciottoli e altri materiali, pu essere utilizzato il grafico
seguente:

(Riprodotto da: Archaeological Site Manual, Museum


of London, Archaeology Service)

Particolare attenzione va rivolta anche alla disposizione dei


materiali sulla superficie e nel volume dello strato, che pu
rivelarsi pi o meno uniforme, o con eventuali concentrazioni
in aree particolari.
Se stiamo schedando delle strutture in muratura,
probabilmente dovremo compilare l'apposita scheda di USM
(Unit Stratigrafica Muraria), che ci guider nella descrizione.
Se non avremo a disposizione una scheda USM, potremo
compilare una normale scheda US, avendo laccortezza di
riportare, allinterno del campo Descrizione tutte quelle
osservazioni che sono previste dalla scheda USM
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(orientamento, tipologia della struttura, materiale edilizio
utilizzato, legante, sistema di posa in opera e configurazione
dei paramenti, tracce di lavorazione, presenza di marchi di cava
o di fabbrica ed eventuali elementi decorativi delle facce a
vista.
9) Altri commenti
La compilazione della parte descrittiva delle schede di US
un momento fondamentale nel lavoro di documentazione di uno
scavo, perch i dati che vi si registrano sono spesso fondamentali
per linterpretazione dello strato, oltre che per la comprensione
delle sue dinamiche di formazione.

Nel caso di US -, la voce DESCRIZIONE deve essere riempita


specificando:
1) la forma in pianta, con particolare riferimento ai margini
(regolari o irregolari)
2) l'orientamento
3) la presenza, l'ampiezza e l'orientamento di eventuali angoli
4) le dimensioni e la profondit
5) la configurazione del profilo delle pareti (rettilineo, convesso,

concavo) e il tipo di stacco tra la superficie della parete e quella


del margine superiore (netto, graduale, impercettibile)

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6) il profilo del fondo (piatto, concavo, inclinato, irregolare, ad
angolo acuto ecc.)

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7) la pendenza delle pareti (verticale, inclinata ecc.)
8) l'eventuale inclinazione dell'asse
9) le eventuali modificazioni della forma originaria
10) altri commenti

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3) R APPORTI FISICI E STRATIGRAFICI

SEQUENZA FISICA
Nella voce si indicano i rapporti fisici che la US che stiamo
documentando intrattiene con tutte quelle con cui in rapporto.

SEQUENZA STRATIGRAFICA
Nella voce si indicano, rispetto a quella che si sta
documentando, la US pi tarda tra le pi antiche (sotto la voce
"posteriore a") e la US pi antica tra le pi tarde (sotto la voce
"anteriore a").

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4) I NTERPRETAZIONE E DATAZIONE

OSSERVAZIONI
Nella voce deve essere segnalato se l'unit in esame stata
solo individuata, se stata scavata integralmente o parzialmente; se
stata asportata insieme ad altri strati (come capita quando si
costretti a scavare con mezzi meccanici); se stata riconosciuta solo
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a scavo avanzato; se presenta analogie con altre US presenti nello
stesso saggio o in saggi differenti dello stesso scavo. In questo
campo devono, poi, essere specificati la data e gli strumenti che si
sono utilizzati per eseguire lo scavo di quella determinata US oltre,
naturalmente, a qualsiasi altro dato che sia ritenuto significativo e
che non trovi collocazione sotto altre voci.

INTERPRETAZIONE
Allinterno della voce vengono annotate le prime ipotesi
interpretative formulate durante lo scavo. Se necessario, il testo
pu essere corredato di uno schizzo illustrativo.

ELEMENTI DATANTI
La voce serve per precisare su che base avviene la datazione
in termini assoluti e/o relativi dell'US in esame. Nel caso che essa
consegua dai reperti rinvenuti al suo interno, vanno indicati solo i
pi tardi, che costituiscono il terminus post quem per la datazione
della US. Generalmente questa voce si compila in laboratorio, dopo
lo studio dei reperti.

DATAZIONE PERIODO E FASE


La voce si compila in laboratorio, dopo lo studio della
sequenza stratigrafica.
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5) C AMPIONAMENTI

DATI QUANTITATIVI DEI REPERTI


La voce si compila in laboratorio, dopo lo studio dei reperti.

CAMPIONATURE
La voce si compila specificando se sono state eseguite
campionature nel corso dello scavo e indicando i numeri
identificativi dei prelievi. Per quanto riguarda la flottazione e la
setacciatura importante indicare se le operazioni sono state
eseguite integralmente o per campioni. Nel secondo caso,
importante specificare la percentuale di materiale campionato
rispetto alla quantit totale dello strato. Una quantificazione rapida,
che rende comunque significativo il campione, quella che si pu
fare contando i secchi di materiale campionato e quelli scartati (ad
es. flottati 10 secchi di terra su 40 totali).

AFFIDABILITA' STRATIGRAFICA
La voce andrebbe compilata segnalando gli eventuali
disturbi che la US pu avere subito prima dell'intervento di scavo, di
qualunque natura essi siano, che potrebbero averne compromesso
l'affidabilit.

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DIRETTORE
La voce si compila indicando il nome del direttore dello
scavo.

RESPONSABILE
La voce si compila indicando il nome del responsabile della
compilazione della scheda.

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B IBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO

A.CARANDINI, Storie dalla terra. Manuale di scavo archeologico,


Torino 2000, pp. 86-99.
F.PARISE BADONI-M.RUGGERI GIOVE (a cura di), Norme per la
redazione della Scheda del Saggio Stratigrafico, Roma 1984, pp. 18-
26.

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