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Vila Esperana 25 anni

Robson Max de Oliveira Souza

Compito per nulla facile quello nel quale mi sto cimentando in questo momento!
Ma un esercizio di memoria, riconoscenza e condivisione quello che qui mi propongo, molto
simile alle sfide quotidiane che affronto con coraggio.
Cara lettrice e caro lettore, questa una lettera scritta con la partecipazione e laffetto di
quando si beve una tazzina di caff con i vicini, e ci si aggiorna sugli eventi della vita. Per questo vi
chiedo scusa se abuso del vostro tempo e della vostra pazienza...
Quando Lucia arriv nel territorio libero di Vila Esperana, si, mi sempre piaciuto
proclamare lEspao Cultural Vila Esperana come un luogo nel mondo dove le relazioni capitaliste
e il loro sistema ideologico non avessero posto n voce. Luogo libero dove la logica vigente era
capovolta, i sogni ad occhi aperti e i sogni considerati utopici fossero considerati possibili e naturali
come le ali di un colibr, come disse Jos Mart.
Come dicevo, quando abbiamo accolto Lucia in questa barricata di resistenza e libert
impegnata, le diedi un quadretto dove era scritto in varie lingue: Trenta anni, sono come un
giorno. Alludevo al fatto che chi si mette a lavorare attivamente con e per la Speranza, non vede il
tempo passare. O quantomeno ha una diversa percezione di Tempo, e anche di Spazio.
Sono gi trascorsi 25 anni! E in Ottobre abbiamo commemorato questo tempo di costruzione
dellEspao Cultural Vila Esperana e di tutto ci che abita in questo spazio. Il bello da vedere e
che ci d forza, e che ci gratifica, vedere che Tempo e Spazio sono diversi quando hanno il
marchio dellAmore. Spendere tempo con amore guadagnarlo! E vincere la logica del capitale.
La nostra logica, la logica di quelli che scelgono lidea di collettivo e cercano di ampliare la visione
del proprio ombellico fino al cosmo, dice che quanto pi spendiamo pi accumuliamo, quanto pi
doniamo, pi riceviamo, quanto pi dividiamo, pi assommiamo. E questo pu capirlo solo chi
riesce a sentirlo. So che siamo molti nel mondo! Pi di quanti si sappia, molti di pi di quanto si
abbia notizia. La coscienza del cuore amoroso della Madre Terra, viva e pulsante, batte dentro di
noi e noi, insieme, rinforziamo il ritmo benefico di nostra madre. Siamo cosi umani e divini .
Vila Esperana porta questo marchio, fin dalla nascita, quando sono stati partoriti sogni, idee
e cose concrete; quando ha ricevuto il suo progetto di Vita attraverso il suo nome: Luogo di
Speranza. Spazio dove il Tempo chiama la Speranza; Speranza di usare il tempo delle nostre vite
costruendo uno spazio nel mondo, dove amore, diversit, felicit, diritti, arte, poesia, affetto,
condivisione, avessero forza di legge...
Ops! Argomento difficile questo... ho detto Legge. Legge quello strumento che le
societ usano per far rispettare le cose concordate, armonizzare le diverse volont, organizzare la
vita in gruppo, distribuire felicit (diritti) e stabilire i compiti (doveri)... Penso che questa sarebbe
lidea. Non ci che vedo nella realt.
Vivo in un paese dove un golpe parlamentare stato costruito e realizzato in questi ultimi
mesi e messo in pratica quotidianamente. Giorno dopo giorno, diritti conquistati nelle lotte di 30
anni, dallultima dittatura militare scoppiata nel 1964 e che dur 20 anni. In questo momento
abbiamo notizie, date dai midia indipendenti, che 1.100 scuole superiori e 176 universit sono
occupate in tutto il paese. Gli studenti protestano contro il Progetto di Legge che taglia e congela le
spese per la salute e leducazione per i prossimi 20 anni. Sar questo il tempo che loro hanno
speranza che duri questa nuova dittatura?
Abbiamo trascorso 25 anni, costruendo nella Vila, con larte e laffetto, una Educazione per
la cittadinanza. Educazione critica e umana, dove il rispetto per la diversit e il dialogo sono il filo
conduttore. Abbiamo pagato il nostro prezzo durante questi anni, ma appoggiati dagli amici
italiano, da tanti educatori, artisti e amici brasiliani della Vila e i suoi progetti, continuiamo. Il rosso
dei conti, attraverso questa magia sempre riuscito ad azzurrirsi nella misura in cui in punta di
piedi speravamo che la corda si sciogliesse dal collo e che la vita di questo luogo fosse prolungata e
protetta. Sarebbe necessario un libro, o una collezione di fascicoli, nello stile Crimine e Castigo di
Dostoievsky per raccontare.
IL 15 Ottobre 2015 abbiamo proclamato nel Quilombo della Vila, un salone in stile africano
che concentra giornalmente molte attivit collettive, lanno di riflessione e ringraziamento per la
resistenza di Vila Esperana, e la resistenza nella lotta per la costruzione collettiva della nostra
logica (quella di cui ho parlato all inizio di questa lettera).
Un anno non stato sufficiente per risolvere le riflessioni sulla continuit della Vila in
relazione alla sua sostenibilit, sui possibili e benvenuti partner e su quelli che non vogliamo, sulle
forme di ordinare i principi della Vila e la pratica dei suoi membri e benefattori; come negoziare le
leggi della societ e le leggi di Vila Esperana; come affrontare i nuovi linguaggi e i conflitti
generazionali; come rispondere effettivamente con larte, la cultura e l educazione alle emergenze
di un paese caotico, fra le tante questioni.
Una risposta abbiamo visto riaffermata continua, forte, stridente e incontestabile: - il
mondo ha bisogno di luoghi di Speranza come la Vila; non potete smettere di essere riferimento
per coloro che sognano le possibilit concretizzate in questo luogo; dobbiamo riaffermare la
Speranza.

Riaffermiamo la perseveranza, potrei dire la testardaggine nel credere.


Avanti per un giorno in pi!

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