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La botanica (dal greco: ?t???

(botane) = pianta) la disciplina della biologia


che studia le forme di vita del mondo vegetale (la flora), specie in rapporto alla
loro anatomia, fisiologia, utilit, classificazione ed ecologia.

Gli organismi pi complessi studiati dalla botanica costituiscono il regno delle


Piante (o Plant).

In passato tutto ci che non si considerava animale veniva considerato "pianta",


"vegetale". Attualmente, solo gli organismi pluricellulari autotrofi vengono
considerati parte del regno Plantae: gli altri sono assegnati ai regni Monere,
Protisti o Funghi.

Indice

1 Storia
2 Branche
3 Note
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni

Storia

Il primo studioso conosciuto del mondo vegetale fu Teofrasto (371 a.C. 286 a.C.)
che descrisse oltre cinquecento piante ed il loro uso medicinale. In seguito
Dioscoride (De materia medica) e Plinio il Vecchio (I secolo d.C.) scrissero opere
fondamentali per la conoscenza del regno vegetale.

In particolare il secondo nella sua Naturalis Historia, enciclopedia scientifica in


37 libri, ricostruiva una summa delle conoscenze dell'epoca, attraverso la
rilettura di oltre 2000 opere. Una parte cospicua della sua ricerca (libri 12-19)
era specificamente dedicata alle piante ed alle loro qualit officinali. La
Naturalis Historia ha costituito il compendio di riferimento della botanica, e non
solo, fino all'epoca rinascimentale.
Erbario del 1585.

Nella seconda met del XVI secolo la botanica si affranc definitivamente dalle
altre scienze, spesso occulte, con la nascita dei primi orti botanici e delle prime
raccolte sistematiche di piante essiccate. In questo periodo si rivelarono
importanti le ricerche di Otto Brunfels (1488-1534), Hieronymus Bock (1498-1554) e
Conrad Gessner (1516-1565). Quest'ultimo comprese che i caratteri differenziali
principali per la classificazione delle piante si rilevano nei frutti e nei fiori.
Negli anni successivi, il francese Charles de l'Ecluse (1526-1609), noto anche come
Carolus Clusius, deline i principi generali necessari per stabilire il concetto di
specie.[1] Tra gli italiani, si misero in evidenza in questo periodo, Bartolomeo
Maranta (1500-1571), dal suo cognome deriva la denominazione dell'omonima pianta,
Luca Ghini (1500-1556) e Andrea Cesalpino (1519-1603), noto per essere stato uno
dei fondatori della sistematica del mondo vegetale.

Fra fine Seicento e prima met dell'Ottocento diverse spedizioni esplorative videro
la partecipazione di giovani scienziati che tornando nel vecchio continente
pubblicarono libri che divennero dei veri bestsellers. Le osservazioni
naturalistiche, l'alto numero di nuove specie schedate e portate in Europa, come ad
esempio le palme del Cile, gli eucalipti e i ficus macrophylla d'Australia, le
araucarie dal sud America, o le pi celebri sequoie dalla California, fecero
aumentare l'interesse per la botanica. Fra questi viaggiatori scienziati che poi
diverranno anche parte attiva nella crescita e nella diffusione degli orti e dei
parchi botanici, si annoverano personalit quali Jean Robin (1550-1629), Engelbert
Kaempfer (1651-1716), Louis Antoine de Bougainville (1729-1811), Georg Forster
(1754-1794), Andr Michaux (1746-1802), Alexander von Humboldt (1769-1859),
Guglielmo Gasparrini (1803-1866) fino al celebre Charles Darwin (1809-1882) che
segnal diverse specie di piante e fiori nel suo Viaggio di un naturalista intorno
al mondo.

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