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Aldo Giorgio Gargani

LA NASCITA ATTRAVERSO LA SCRITTURA*

Nellistante in cui parliamo della nostra persona essa sembra sfuggirci in quan-
to, anzich apparire come lunit coesa e integrata che ordinariamente credia-
mo, essa manifesta un campo di tensioni e di incoerenze che rivelano il carat-
tere paradossale della nostra esistenza. E naturalmente si tratta del confronto
tra ci che noi effettivamente siamo e ci che noi non siamo, che peraltro non
una parte meno rilevante ai fini del significato della nostra persona. Ci siamo
lasciati dietro di noi migliaia di cicli di esperienze che corrispondevano alla
nostra irrealt di cui dovevamo impadronirci, e tuttavia non ne siamo rima-
sti separati nemmeno per un istante, ogni giorno ci troviamo ancora faccia a
faccia con esse, eppure per quanto strano possa essere noi non ci siamo mai
incontrati. Il linguaggio ordinario impotente a restituire la paradossalit di
questa condizione esistenziale, e precisamente perch esso non riesce a far-
si carico della nostra realt mai accaduta, che ineffabile, indicibile e che si
manifesta attraverso i buchi, le lacune e gli abissi che si aprono nel corpo del
testo nel quale la scrittura ci racconta. In questa scrittura in effetti noi siamo e
poi anche non siamo, ed questa ambiguit che sfugge al linguaggio ordinario
denotativo, il quale non afferra il cono dombra che lirrealt del nostro essere
proietta su ci che siamo e su ci che siamo diventati, sottraendo la nostra
persona alle sue astrazioni, alle sue idealizzazioni proiettive e agli arbtri della
volont, in cui ci illudiamo che la nostra realt consista, e restituendola al gioco
tra sfere chiare e oscure nelle quali per la verit la nostra esistenza trascorre e
si declina. questa condizione indivisa di essere e non essere, di sogno e veglia,
di zone illuminate e di recessi oscuri della nostra coscienza che va al di l del
linguaggio ordinario, il quale uncina soltanto fatti opachi, sordi e muti, che
costituiscono la pelle indurita della nostra persona, ma sotto la quale scorre la
nostra esistenza alla ricerca del suo sogno oscuro. Ed questo sogno oscuro lo
scenario possibile ed eventuale di quella trasformazione di noi stessi che pu
culminare in una nuova nascita. Noi siamo al tempo stesso attori e spettatori
di un grande dramma dellesistenza; dramma che coinvolge anche la scienza

* Il 18 giugno 2009 scomparso Aldo Giorgio Gargani. Era uno dei nostri pi preziosi collaboratori
e costituiva per noi un punto di riferimento costante nellelaborazione delle tematiche letterarie e
filosofiche che via via negli anni andiamo approfondendo su Anterem.
Lo ricordiamo riproponendo un testo pubblicato in Anterem 60 (giugno 2000).
Sono pagine che, come emerge dallintervento di Cecilia Rofena in memoriam, anticipano la
tematica che affronteremo in questa sesta serie della rivista Lesperienza poetica del pensiero e
appropriatamente inaugurano questo numero.

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e che, come ha osservato il fisico Niels Bohr, ci pone di fronte allesigenza di
ricorrere a linguaggi alternativi, tra loro incoerenti e perfino paradossali per
trattare con le particelle atomiche. Anche la teoria relativistica ha la sua pre-
messa nel sogno di unirrealt che Einstein, allet di sedici anni, si era figurato
domandandosi come gli sarebbe apparso il mondo fisico se egli lavesse sorvo-
lato a cavallo di unonda luminosa. Noi abbiamo una nascita che determinata
dallatto di procreazione dei nostri genitori, e che poi modellata dalle autori-
t parentali, familiari, sociali, culturali e da tutte queste istanze noi siamo resi
di colpo responsabili senza per cos dire averlo richiesto. Ma poi c una nuova
nascita, che non quella recepita dallesterno e che precisamente la nascita che
noi ci diamo da noi stessi raccontando la nostra storia, ridefinendola con la nostra
scrittura che stabilisce il nuovo stile secondo il quale noi ora esigiamo di essere
compresi dagli altri. questa la nascita che noi attraversando la vicissitudine
imprevedibile della scrittura ci diamo da noi stessi. Ma essa non leffetto di
un atto arbitrario che la nostra volont compie a suo piacimento e daltronde
essa non nemmeno il resoconto obiettivo e neutrale della nostra esistenza
passata. Da un lato la ricerchiamo e la definiamo come una legge misteriosa ma
necessaria del nostro essere e dallaltro la scopriamo come la nostra vera nuova
vita che si forma e si costituisce attraverso latto della nostra scrittura. La no-
stra nuova, seconda nascita emerge da questa relazione nella quale essa appare
sospesa tra scoperta e invenzione, ed davvero sorprendente come la realt
dellesser nostro debba essere raggiunta attraverso un processo paradossale
mediante il quale bisogna reinventarsi per mezzo della scrittura per diventare
alla fine quello che si .
Noi siamo noi stessi e poi siamo ancora qualcosa di pi di noi stessi e la nuova
nascita che ci attribuiamo attraverso la scrittura lo sguardo rinnovato che
trema nella dismisura dellindecisione tra quello che noi siamo in quanto per-
sone definite dai contorni della nostra esistenza passata e quello che in noi
stessi si spinge avanti come ci che non ha stabilit, n struttura rigida, che
continuamente trascinato via e che indica un destino aperto di segni. Larco di
questa tensione, il quale costituisce linquietante campo di forze che attraversa
lo spazio della nostra esistenza divisa tra lansiet delle origini e linnovazione
della nostra seconda nascita, portato al suo compimento da una risoluzione
etica essenziale che immanente allatto stesso della scrittura. Anzich una
semplice, alternativa versione estetica della nostra persona, la nuova nascita
invece implicata nello sforzo etico che fa muovere nuove parole. Da un certo
punto in poi una storia segreta di noi stessi ci rivela che le parole trasmesse
dai nostri predecessori, parenti, amici, interlocutori, che hanno contribuito a
formare la versione ufficiale della nostra persona, non sono pi in grado di rac-
contare il nostro essere. Ma quelle parole peraltro ci sono familiari, sono parti
di noi che al tempo stesso noi non riusciamo pi a incontrare anche se abbiamo
a lungo coabitato con esse; dobbiamo compiere un atto di coraggio etico per
rimuoverle da noi, per sacrificarle, perch colui che non disposto a scendere
nelle profondit di se stesso, in quanto troppo doloroso, poi destinato alla
superficialit anche nella sua scrittura. Una via solo una via, ve ne possono
essere tante altre, ma noi scegliamo quella che indicata dallesattezza intellet-

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tuale dellemozione che ci fa riconoscere lesser nostro precisamente in quello
che noi non siamo ancora. La nostra nascita non quello che noi riferiamo,
non abbiamo la nostra nuova nascita davanti come un oggetto compiuto da de-
scrivere; questa sarebbe unillusione e una superstizione di noi stessi. E invece
noi raccontiamo nella nostra scrittura le vicissitudini di una passione etica che
richiede il coraggio di una nuova via e il sacrificio di quello che eravamo stati.
Ci ridescriviamo, raccontiamo da capo noi e la nostra storia, trattiamo del sacri-
ficio delle parti vecchie di noi, di queste soprattutto che parliamo, e allora poi
allorizzonte di questa rivisitazione del nostro passato si dischiude ed emerge la
nostra seconda nascita, che si compiuta con noi mentre raccontavamo tutto
quello che siamo stati e tutto il dolore che abbiamo attraversato.

Polifonia del pensiero


In memoriam. Nota sullopera di Aldo Giorgio Gargani

Quale pratica e quale progetto filo- il neopositivismo logico, la Vienna


sofico emergono dallopera di Aldo fin-de-sicle, le origini della filosofia
Giorgio Gargani? una trama fitta, analitica e lepistemologia contempo-
i cui fili dindagine disegnano scenari ranea sono i luoghi che Gargani ha at-
intellettuali che restituiscono la tona- traversato nella ricerca del contributo
lit degli studi a Pisa, il carattere di rivoluzionario, nel senso di Thomas
una tradizione e della trasformazione Kuhn, allorigine di nuovi vocabolari
impressa da uno dei maestri di Gar- e prima di ogni nuova scoperta,
gani, Francesco Barone, rivelando usando lespressione di Wittgenstein:
la pluralit e i piani intersecantisi di alcune sue direttrici conducono a
molte figure e istituzioni, come lIsti- Quine, Sellars, Davidson, Brandom,
tuto poi Dipartimento di Filosofia di Nozick, altre allanalisi di testi e con-
Pisa, la Scuola Normale Superiore, testi storico-letterari come i saggi su
il Wissenschaftskolleg di Berlino, Musil, Hofmannsthal, Beckett, Ber-
lUniversit di Vienna e Oxford, la nhard, Bachmann, al confronto con
sterreichische L. Wittgenstein Gesel- la psicanalisi (Freud, Bion, Matte
lschaft. Nella polifonia del pensiero Blanco, Resnik) e allinteresse origi-
di Gargani risuonano, infatti, molte nario e originale per la riflessione sui
voci, una storia dinfluenze e scambi problemi epistemologici e gli aspetti
che testimoniano un periodo in cui le filosofici delle scienze fisico-mate-
istituzioni pubbliche e private, anche matiche (in particolare gli studi su
italiane, impegnavano le loro migliori Galilei, Newton, Mach, Boltzmann,
energie nel moltiplicare spazi e occa- Einstein). Una motivazione forte uni-
sioni di confronto fra pratiche filoso- sce gli aspetti di questa ricerca: ripen-
fiche e scientifiche, fra saperi confron- sare la filosofia nel suo rapporto con
tabili e criticabili ( da augurarsi che i differenti saperi, nel confronto fra
questo sia sempre e ancora possibile). metodi e domande. La prospettiva
Le scuole di Oxford e Cambridge, dindagine si misura allora con i limiti
la filosofia di Ludwig Wittgenstein, e le possibilit della razionalit, con

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lo stato attuale delle questioni e dei della capacit descrittiva e costruttiva
problemi filosofici, per mettere alla dei criteri adottati, il modo della sua
prova quella ricchezza della capacit pratica analitica: cos il dialogo con
analitica della disciplina che Gargani Richard Rorty, ma anche il confronto,
interpreta nel rapporto con lespe- dal lato dellepistemologia, con Hi-
rienza, secondo una radice etica e sul- lary Putnam o, dal punto di vista del-
la scia di uninfluenza pragmatista che lestetica, con linterlocutore Stanley
annovera nel fine filosofico gli effetti Cavell (vi sono gradi dinfluenza da
del linguaggio sui modi di pensare e esplicitare, come nel confronto con
vivere. In quanto esercizio di una ra- Michel Foucault accostato da Arnold
zionalit non necessitante, impegnata I. Davidson nella sua lettura del Sa-
a trovare vie praticabili della chiarez- pere senza fondamenti, recentemente
za concettuale, il metodo abbandona ripubblicato). Realizzazioni diverse
la teoria e si risolve nellanalisi critica dellesercizio filosofico, nella prassi
di aspetti influenti del dibattito filo- dellanalisi applicata anche a diffe-
sofico contemporaneo. Lintenzione renti aspetti della cultura (il cinema,
di quel movimento filosofico si spin- il teatro, la musica, lorganizzazione
ge fino a incorporare i differenti lin- aziendale), sono in Gargani la con-
guaggi e codici, esplicitandone limiti troparte degli esercizi interpretativi,
e sviluppi, per tradurne i differenti quasi un esperimento o una prova
assunti in una formulazione di sinte- di tenuta dellanalisi concettuale. Da
si, fino allesercizio di nuove forme o questa attenzione e modulazione delle
generi di scrittura filosofica come in differenti forme di sapere impegnate
Sguardo e destino, Il testo del tempo nella decifrazione della realt, regioni
e Laltra storia. Esercizio di critica rese abitabili dalla filosofia, possiamo
e, nello stesso tempo, moto di varia- allora trarre un motto e un compito
zione sul tema, dal singolo autore al di consapevolezza: il metodo estende
problema filosofico, ripetuto in un il campo cui si applica. Come cerchia-
sistema di rimandi e conferme inter- mo e come domandiamo dice ci che
ne, nella lezione orale e scritta che stiamo cercando, i nostri modi di in-
diventano tracce di un percorso at- terrogare definiscono i limiti e i con-
traverso la cultura scientifica, filoso- fini del campo che, nei casi pi felici
fica e letteraria. Orientarsi nella storia e riusciti, contribuiremo a estendere,
del pensiero mantenendo una misu- provando e riprovando.
razione e valutazione degli strumenti
a disposizione, secondo una verifica Cecilia Rofena

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