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12 Dicembre 2017

III Trimestre 2017

LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE


Nel terzo trimestre 2017, rispetto ai tre mesi
precedenti, l'export risulta in crescita per tutte le ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
ripartizioni: +3,0% per le regioni nord-orientali, +1,4% III trimestre 2013-III trimestre 2017, dati destagionalizzati,
per lItalia meridionale e insulare, +0,9% per le regioni milioni di euro
nord-occidentali e +0,7% per lItalia centrale.
Italia nord-occidentale Italia nord-orientale
Rispetto ai primi nove mesi del 2016, nel periodo Italia centrale Italia meridionale e insulare
gennaio-settembre 2017, a fronte di un aumento 50.000
medio nazionale del 7,3%, si registrano incrementi 40.000
delle vendite sui mercati esteri per le regioni delle aree
insulare (+33,8%), centrale (+8,2%), nord-occidentale 30.000

(+8,0%) e nord-orientale (+5,5%). Si rileva invece una 20.000


leggera diminuzione per le regioni dellarea 10.000
meridionale (-0,1%).
Nel periodo gennaio-settembre 2017 tra le regioni 0
III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III
che forniscono il maggiore contributo alla crescita
2013 2014 2015 2016 2017
tendenziale delle esportazioni nazionali si segnalano:
Lombardia (+7,3%), Piemonte (+8,9%), Lazio
(+17,7%), Emilia-Romagna (+5,8%) e Veneto (+5,1%).
Diversamente, si registrano segnali negativi in ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
particolare per Basilicata (-16,4%) e Molise (-30,4%). III trimestre 2015-III trimestre 2017, dati destagionalizzati,
Nei primi nove mesi del 2017, laumento variazioni percentuali congiunturali
tendenziale delle vendite di autoveicoli dal Lazio, di
prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di articoli Italia nord-occidentale Italia nord-orientale
7% Italia centrale Italia meridionale e insulare
farmaceutici, chimico-medicinali e botanici e di metalli 5%
di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e 3%
impianti dalla Lombardia contribuisce alla crescita 1%
dellexport nazionale per oltre un punto percentuale -1%
-3%
(1,6 punti).
-5%
Nello stesso periodo si segnala un incremento -7%
dellexport di macchine e apparecchi n.c.a. da III IV I II III IV I II III
Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte che impatta 2015 2016 2017
sulla dinamica nazionale per quasi un punto (0,8
punti).
Le vendite dalla Lombardia e dal Lazio verso gli ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
Stati Uniti, dal Piemonte verso la Cina e dalla III trimestre 2015-III trimestre 2017, dati grezzi cumulati
Lombardia verso la Germania forniscono un impulso variazioni percentuali tendenziali
positivo allexport nazionale, mentre flettono le vendite
Italia nord-occidentale Italia nord-orientale
della Lombardia e dellEmilia-Romagna verso i paesi Italia centrale Italia meridionale
OPEC. 60% Italia insulare
Nei primi nove mesi dellanno, la positiva
performance allexport delle province di Frosinone, 30%
Milano, Siracusa, Monza e della Brianza, Cagliari e
Torino contribuisce positivamente allexport nazionale.
0%
I maggiori contributi negativi provengono da Potenza e
Ascoli Piceno.
-30%
I-III I-IV I I-II I-III I-IV I II III
I dati territoriali per settore di attivit economica della merce
(CPA) e paese di destinazione dei flussi di esportazione sono 2015 2016 2017
disponibili sulla banca dati on-line www.coeweb.istat.it. Come
indicato in occasione del comunicato Commercio estero e prezzi
allimport del 16 novembre, i dati del 2016 sono stati resi definitivi.

Prossima diffusione: 13 marzo 2018


PROSPETTO 1. ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
Gennaio-settembre 2017, variazioni percentuali e valori
DATI GREZZI DATI DESTAGIONALIZZATI (a)
MILIONI DI EURO VARIAZIONI % MILIONI DI EURO VARIAZIONI %
RIPARTIZIONI TERRITORIALI
gen.-set. 2017 III trimestre 2017
gen.-set. 2017 III trimestre 2017
gen.-set. 2016 II trimestre 2017
Italia nord-occidentale 130.810 8,0 44.958 0,9
Italia nord-orientale 106.364 5,5 36.320 3,0
Italia centrale 54.756 8,2 18.647 0,7
Italia meridionale 23.484 -0,1
11.604 1,4
Italia insulare 10.804 33,8
Province non specificate 4.518
Italia 330.736 7,3
(a) I modelli di destagionalizzazione utilizzati per i dati territoriali sono differenti da quelli impiegati per i dati nazionali, pertanto le stime
prodotte per ripartizioni territoriali non sono necessariamente coerenti, anche se ponderate, con le stime prodotte a livello nazionale.

Nei primi nove mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dellanno precedente, tra le regioni che
forniscono un contributo positivo allincremento delle esportazioni nazionali si segnalano:
Lombardia (+7,3%), Piemonte (+8,9%), Lazio (+17,7%), Emilia-Romagna (+5,8%), Veneto
(+5,1%), Sicilia (+32,7%), Toscana (+6,1%), Sardegna (+35,9%) e Liguria (+11,7%). Le regioni
che forniscono un contributo negativo sono Basilicata (-16,4%), Molise (-30,4%) e Marche (-1,0%).

FIGURA 1. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER REGIONE.
Gennaio-settembre 2017, valori percentuali
3

2 35,9
32,7
23,9
1 17,7
11,7 9,8 12,7
7,3 8,9 5,8 5,1 6,1 5,4 7,2 6,4
4,1 2,1 2,3
0
-1,0
-1 -16,4
-30,4
-2

-3
Emilia-Romagna

Sardegna

Abruzzo
Liguria

Puglia

Umbria

Calabria

Molise
Trento

Basilicata
Piemonte

Campania
Lombardia

Veneto

Marche
Lazio

Sicilia

Friuli-Venezia Giulia
Toscana

Bolzano/Bozen

Valle d'Aosta/Valle d'Aoste

contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali variazione % delle esportazioni regionali

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I mercati di sbocco dellexport
Nei primi nove mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dellanno precedente, Lombardia
(+7,3%), Emilia-Romagna (+6,5%), Piemonte (+7,5%) e Veneto (+5,2%) sono le regioni che
contribuiscono maggiormente allaumento delle vendite verso i paesi Ue (+6,4%). Aumentano in
misura rilevante anche le esportazioni verso la stessa area di interscambio per Sicilia (+19,2%),
Sardegna (+25,3%) e Valle dAosta (+25,2%).
Per quanto concerne la dinamica dellexport nazionale verso i mercati extra Ue (+8,4%), le regioni
che determinano in misura maggiore questo risultato sono: Lombardia (+7,3%), Lazio (+32,9%),
Piemonte (+10,9%) e Sicilia (+43,9%). Si segnala un aumento anche per Sardegna (+43,7%),
Liguria (+19,9%) e Valle dAosta (+22,5%).

FIGURA 2. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER AREA UE
ED EXTRA UE.
Gennaio-settembre 2017, valori percentuali
PAESI UE PAESI EXTRA-UE
-3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0
Lombardia 7,3 Lombardia 7,3
Emilia-Romagna 6,5 Lazio 32,9
Piemonte 7,5 Piemonte 10,9
Veneto 5,2 Sicilia 43,9
Lazio 10,2 Emilia-Romagna 4,9
Friuli-Venezia Giulia 11,9 Veneto 5,0
Toscana 5,6 Toscana 6,5
Sicilia 19,2 Sardegna 43,7
Sardegna 25,3 Liguria 19,9
Puglia 7,3 Marche 7,3
Bolzano/Bozen 8,0 Campania 6,1
Trento 11,4 Abruzzo 8,2
Umbria 9,6 Puglia 3,3
Valle d'Aosta/Valle d'Aoste 25,2 Trento 6,6
Liguria 1,5 Bolzano/Bozen 5,2
Abruzzo 0,5 Valle d'Aosta/Valle d'Aoste 22,5
Calabria 12,6 Calabria 12,8
Molise 7,0 Umbria 0,7
Campania -1,7 Molise -58,3
-58,3
Basilicata -15,5 Friuli-Venezia Giulia -5,1
Marche -6,1 Basilicata -17,2

contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali variazione % delle esportazioni regionali

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Lanalisi regionale per mercati di sbocco mostra che nei primi nove mesi del 2017 le vendite dalla
Lombardia e dal Lazio verso gli Stati Uniti (rispettivamente +15,1% e +86,4%), dal Piemonte verso
la Cina (+50,0%) e dalla Lombardia verso la Germania (+4,9%) forniscono un impulso positivo
allexport nazionale, mentre flettono le vendite della Lombardia e dellEmilia-Romagna verso i
paesi OPEC (rispettivamente -8,5% e -15,7%).

FIGURA 3. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER


MERCATO DI SBOCCO E REGIONE
Gennaio-settembre 2017, valori percentuali

-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0

Stati Uniti - Lombardia 15,1

Stati Uniti - Lazio 86,4

Cina - Piemonte 50,0

Germania - Lombardia 4,9

Germania - Lazio 28,0

Stati Uniti - Liguria 192,6

Cina - Lazio 199,8

Russia - Lombardia 30,4

Francia - Piemonte 9,1

Spagna - Lombardia 7,5

Germania - Marche -9,2

Svizzera - Toscana -4,9

Stati Uniti - Toscana -4,5

Francia - Campania -14,5

Belgio - Marche -15,7

Regno Unito - Basilicata -58,4

OPEC - Friuli-Venezia Giulia -48,0

Stati Uniti - Basilicata -21,5

OPEC - Emilia-Romagna -15,7

OPEC - Lombardia -8,5

contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali variazione % delle esportazioni regionali

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I settori
Lanalisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il
contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra, nei primi nove mesi del
2017, un aumento delle vendite di autoveicoli dal Lazio (+211,1%), di prodotti petroliferi raffinati
dalla Sicilia (+49,6%), di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+31,5%) e di metalli di
base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,5%) dalla Lombardia. Nello stesso
periodo, la diminuzione delle esportazioni di autoveicoli dalla Basilicata (-22,3%) e di metalli di
base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti dalla Toscana (-15,1%) fornisce un
contributo negativo alle vendite nazionali sui mercati esteri.

FIGURA 4. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER SETTORE
DI ATTIVIT E REGIONE
Gennaio-settembre 2017, valori percentuali

-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0

Autoveicoli - Lazio 211,1


Coke e prodotti petroliferi raffinati - Sicilia 49,6

Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Lombardia 31,5

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Lombardia 8,5

Macchinari e apparecchi n.c.a. - Lombardia 5,9

Coke e prodotti petroliferi raffinati - Sardegna 38,2

Macchinari e apparecchi n.c.a. - Emilia-Romagna 7,0

Prodotti alimentari, bevande e tabacco - Lombardia 16,8


Macchinari e apparecchi n.c.a. - Piemonte 11,2

Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Lazio 11,9

Coke e prodotti petroliferi raffinati - Lazio -14,0

Apparecchi elettrici - Marche -9,2

Mezzi di trasporto (escl. autoveicoli) - Lazio -13,1

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Molise -93,3

Macchinari e apparecchi n.c.a. - Friuli-Venezia Giulia -6,1

Mezzi di trasporto (escl. autoveicoli) - Liguria -17,0

Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Marche -15,9

Mezzi di trasporto (escl. autoveicoli) - Friuli-Venezia Giulia -17,9

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Toscana -15,1

Autoveicoli - Basilicata -22,3

contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali variazione % delle esportazioni regionali

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Levoluzione delle esportazioni a livello provinciale
Il cartogramma fornisce un quadro dinsieme della dinamica territoriale delle esportazioni nazionali
a livello provinciale. Tra le province che nei primi nove mesi del 2017 presentano una rilevante
crescita delle vendite allestero, associata a un importante impatto positivo alla dinamica
dellexport nazionale, si segnalano Frosinone (+58,1%), Milano (+7,4%), Siracusa (+44,7%),
Monza e della Brianza (+14,8%), Cagliari (+36,7%), Torino (+5,9%), Brescia (+7,5%), Genova
(+24,5%), Alessandria (+18,3%) e Vicenza (+5,4%).

CARTOGRAMMA 1. ESPORTAZIONI NAZIONALI PER PROVINCIA


Gennaio-settembre 2017, intervalli di valori percentuali definiti sulla base dei quartili della distribuzione
MAPPE PROVINCIALI
a) VARIAZIONI PERCENTUALI b) CONTRIBUTO PROVINCIALE ALLA VARIA-
DELLE ESPORTAZIONI PROVINCIALI ZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI

11,7 0,08
6,3 < 11,7 0,02 < 0,08
0,9 < 6,3 0,00 < 0,02
< 0,9 < 0,00

Altre province che presentano una dinamica positiva particolarmente sostenuta sono Cuneo
(+10,6%), Cremona (+16,2%) e Ravenna (+12,6%).
Tra le province che nei primi nove mesi del 2017 forniscono un contributo negativo alle
esportazioni nazionali si segnalano Potenza (-18,1%), Ascoli Piceno (-10,6%), Trieste (-8,7%) e
Latina (-4,9%).

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Glossario

Contributo alla variazione tendenziale: misura lincidenza delle variazioni delle importazioni e
delle esportazioni dei singoli aggregati merceologici o geografici sullaumento o sulla diminuzione
dei flussi aggregati.
Dati corretti per gli effetti di calendario: dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche,
dalla variabilit attribuibile alla composizione del calendario nei singoli periodi (mesi o trimestri)
dellanno, dovuta al diverso numero di giorni lavorativi o di giorni specifici della settimana in essi
contenuti (numero di luned, marted ecc.) e alla presenza di festivit nazionali civili e religiose,
fisse e mobili (festivit pasquali), nonch dellanno bisestile. Il ricorso a tale trasformazione dei
dati consente di cogliere in maniera pi adeguata sia le variazioni tendenziali (calcolate rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente), sia le variazioni medie annue.
Dati destagionalizzati: dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni
attribuibili alla componente stagionale (dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi,
ecc.) e, se significativi, dagli effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati la pi idonea a
cogliere levoluzione congiunturale di un indicatore.
Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso
o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo,
Esse sono valutate al valore Fob (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla
frontiera del Paese esportatore, Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini
commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all'esportazione.
Tre segni pi (+++) indicano variazioni superiori a 999,9 per cento.
Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al mese o al periodo precedente.
Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso mese o allo stesso periodo
dellanno precedente.

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Nota metodologica

Per le informazioni generali relative alle statistiche del commercio con lestero, si rimanda alle
note informative allegate ai comunicati stampa che diffondono mensilmente i dati nazionali relativi
ai flussi con i paesi Ue e Mondo e con i paesi extra Ue.
A partire dallanno 2003, il sistema di rilevazione delle statistiche territoriali sulle esportazioni del
tutto analogo a quello utilizzato per le statistiche nazionali. Per tutti i movimenti viene preso in
considerazione il valore statistico (corrispondente al valore Fob). La rilevazione statistica sugli
scambi intracomunitari di beni viene effettuata mensilmente dallIstat e interessa tutti gli operatori
che realizzano acquisti (o cessioni) per un importo superiore a 50 mila euro a trimestre. Questa
rilevazione copre almeno il 98% del valore totale degli acquisti e delle cessioni. Per gli operatori
che realizzano transazioni di importo inferiore, vengono utilizzati dati fiscali raccolti a livello
trimestrale. Per questi dati non disponibile l'informazione statistica sulla provincia di origine e
destinazione e pertanto questi flussi sono classificati allinterno della voce Province diverse e non
specificate. A seguito di una riduzione delle soglie di assimilazione delle dichiarazioni del sistema
Intrastat si registra a partire dal 2010 una riduzione della quota dei flussi territorialmente non
attribuiti con conseguente miglioramento della copertura delle statistiche territoriali (il peso dei
flussi non attribuiti a livello territoriale passa dal 2,1 per cento del primo trimestre 2009 all1,3 per
cento del corrispondente periodo del 2010). Ai fini della corretta interpretazione dei risultati, si
segnala che lampliamento delle informazioni territoriali ha unincidenza modesta sui livelli delle
esportazioni a livello regionale (inferiore all1 per cento per quasi tutte le regioni, 1,4 per cento per
la Calabria) senza effetti evidenti in termini di allocazione territoriale dei flussi esportati. I valori
riferiti alle Province diverse e non specificate comprendono anche i dati relativi ai prodotti
provenienti da pi province o per i quali non stato possibile determinarne lorigine.
A partire da gennaio 2009 i raggruppamenti di merci dellinterscambio commerciale sono definiti
sulla base della classificazione ATECO 2007 opportunamente adattata alle statistiche sul
commercio con lestero. LATECO 2007, infatti, costituisce la versione nazionale della
nomenclatura europea NACE rev. 2, pubblicata sullOfficial Journal il 2 dicembre 2006
(Regolamento (CE) n.1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006), con la quale coincide fino
alla quarta cifra.
Ai fini di fornire le informazioni a un livello di dettaglio idoneo a analizzare linterscambio
commerciale italiano, i dati sono rilasciati secondo una opportuna disaggregazione intermedia
delle sezioni.

In aggiunta ai dati grezzi, vengono pubblicati anche i valori corretti per la componente stagionale e
per tenere conto della diversa composizione di calendario dei singoli mesi. Tali valori sono ottenuti
attraverso la procedura TRAMO-SEATS per Windows (versione di luglio 2008).
L'applicazione della procedura di destagionalizzazione viene effettuata distintamente per le serie
delle quattro ripartizioni geografiche: Italia nord-occidentale, Italia nord-orientale, Italia centrale e
Italia meridionale e insulare. I dati destagionalizzati sono soggetti a revisione ogni trimestre.
Per consentire agli utenti di adottare, per proprie finalit di analisi, le stesse specifiche utilizzate
dall'Istat nell'ambito della procedura TRAMO-SEATS, esse sono rese disponibili su richiesta.

Definizioni delle aree geografiche e geoeconomiche

Africa settentrionale: Algeria, Egitto, Ceuta, Libia, Marocco, Melilla, Sahara Occidentale, Tunisia.
Altri paesi africani: Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde,
Ciad, Comore, Congo, Costa dAvorio, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea,
Guinea equatoriale, Guinea-Bissau, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali,
Mauritania, Maurizio, Mayotte, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana,
Repubblica democratica del Congo, Repubblica unita di Tanzania, Ruanda,
SantElena-Ascensione e Tristan da Cunha, So Tom e Principe, Seychelles, Senegal, Sierra
Leone, Somalia, Sud Africa, Sudan, Sud Sudan, Swaziland, Territorio britannico dell Oceano
Indiano, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe.
Altri paesi asiatici: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Birmania, Brunei, Cambogia, Cina, Corea
del Nord, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Kazakistan,

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Kirghizistan, Laos, Macao, Malaysia, Maldive, Mongolia, Nepal, Pakistan, Singapore, Sri Lanka,
Tagikistan, Taiwan, Thailandia, Timor-Leste, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam.
America centro-meridionale: Anguilla, Antigua e Barbuda, Argentina, Aruba, Bahama, Barbados,
Belize, Bermuda, Bolivia, Bonaire, Sint Eustatius e Saba, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica,
Cuba, Curaao, Dominica, Ecuador, El Salvador, Giamaica, Grenada, Guatemala, Guyana, Haiti,
Honduras, Isole Cayman, Isole Falkland, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini Americane, Isole
Vergini Britanniche, Messico, Montserrat, Nicaragua, Panama, Paraguay, Per, Repubblica
dominicana, Saint-Barthlemy, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincente e le Grenadine, Santa Lucia,
Sint Maarten, Suriname, Trinidad e Tobago, Uruguay, Venezuela.
America settentrionale: Canada, Groenlandia, Saint-Pierre e Miquelon, Stati Uniti.
Area euro: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
Area non euro: costituita da tutti i paesi che non adottano leuro: 1) Paesi che fanno parte
dellUnione europea ma che ancora non aderiscono alleuro (Bulgaria, Croazia, Danimarca,
Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Svezia, Ungheria); 2) tutti i Paesi del Resto del
mondo. In particolare, Andorra, Citt del Vaticano, Principato di Monaco e San Marino usano
leuro come moneta ufficiale ma non sono ufficialmente membri dellUnione europea; pertanto,
fanno parte dellArea non euro.
Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico): Brunei, Cambogia, Filippine,
Indonesia, Laos, Malaysia, Birmania, Singapore, Thailandia, Vietnam.
Medio Oriente: Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Georgia,
Giordania, Iraq, Israele, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Repubblica islamica dellIran, Siria,
Territorio palestinese occupato, Yemen.
Mercosur: Brasile, Paraguay, Uruguay, Argentina e Venezuela (dal 2013).
Oceania e altri territori: Antartide, Australia, Figi, Georgia del Sud e Isole Sandwich australi, Isola
di Bouvet, Isola Christmas, Isole Cocos (Keeling), Isole Cook, Isole Heard e McDonald, Isole
Marianne settentrionali, Isole Marshall, Isole minori periferiche degli Stati Uniti, Isola Norfolk, Isole
Pitcairn, Isole Salomone, Kiribati, Nauru, Niue, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Palau, Papua
Nuova Guinea, Polinesia francese, Samoa, Samoa americane, Stati Federati di Micronesia, Terre
australi e antartiche francesi, Tokelau, Tonga, Tuvalu, Vanuatu, Wallis e Futuna, Provviste e
dotazioni di bordo, Paesi e territori non specificati, Paesi e territori non specificati per ragioni
commerciali o militari.
Opec: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar,
Repubblica islamica dellIran, Venezuela, Ecuador (dal 2008) e Gabon (fino al 1994 e dal 2017).
Paesi europei non Ue: Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica
iugoslava di Macedonia, Fr er, Gibilterra, Islanda, Kosovo, Liechtenstein, Montenegro,
Norvegia, Repubblica moldova, Russia, Santa Sede (Stato della Citt del Vaticano), Serbia,
Svizzera, Turchia, Ucraina.
Unione europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia,
Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi,
Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna,
Svezia, Ungheria.

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