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Nel corso delle nostre precedenti ricerche abbiamo preso in esame lipotetico
collegamento fra gli impianti di sospetta matrice aliena e la
neuro-modulazione
del livello endorfinico che si sviluppa nellorganismo dei presunti addotti.
Abbiamo peraltro constatato che la stimolazione umorale della produzione di
endorfine nei testimoni, da parte di non meglio precisabili entit aliene e per
scopi tuttaltro che espliciti, potrebbe avvenire anche in assenza di
"microchips", ottemperando a quel protocollo di screening del "potenziale
endorfinico" (individuale o collettivo) che sembra contraddistinguere da
sempre
lattivit di presunte intelligenze extraterrestri sul nostro pianeta.
La realt test citata non era sfuggita ad altri validissimi ricercatori, veri
pionieri nellapproccio scientifico al complesso e controverso fenomeno degli
"incontri ravvicinati". Ma forse, a nostro avviso, quel velo di "protezionismo"
che inspiegabilmente permea gli studi degli addetti ai lavori ha impedito fino
a
ieri il sinergico confronto di dati e di esperienze, facendo cos venir meno
lunica molla che, insieme con la curiosit, pu spingere con successo lUomo
verso traguardi cosiddetti "impensabili": e questa molla si chiama
cooperazione.
Uno dei pi validi scienziati che si a lungo occupato del problema senza
dubbio il Prof. Jacques Valle, uno fra i nomi pi prestigiosi nel contesto
ufologico mondiale.
Lastrofisico franco-americano ha classificato le alterazioni indotte sulla
realt terrestre nelle seguenti sei categorie:
Per quanto concerne gli effetti indotti nei confronti degli esseri umani, Valle
li distingue in due ulteriori sottogruppi: FISICI e FISIOLOGICI;
PSICOLOGICI,
PARANORMALI e MENTALI.
Tra gli effetti fisici e fisiologici ci preme porre laccento soprattutto sul
fenomeno delle cosiddette "guarigioni", definite da alcuni ricercatori come
"eventi prodigiosi" o "processi di auto-riparazione indotti".
Questo particolarissimo tipo di fenomeno sarebbe da collegarsi alle
"manipolazioni" di origine psicologica e mentale che le entit aliene, celate
allinterno delle manifestazioni UFO, sarebbero in grado di compiere a carico
dei testimoni. Testimoni, secondo le nostre ricerche, inconsapevoli del fatto
che il proprio organismo, probabilmente gi predisposto, soggetto allo
scatenamento di un "rush" endorfinico abnorme, causato dallindiscutibile e
notevole shock emozionale che la presenza dellUFO suscita negli stessi.
Citiamo a questo proposito alcuni dei casi elencati, avvalendoci del prezioso
lavoro di ricerca di Daniel Mavrakis, esperto di Informatica, gi docente di
Biochimica ed Immunologia allOspedale di Nizza.
E la sera del 3 settembre 1965. A Damon, nel Texas, si trovano di pattuglia
lagente Robert (Bob) Goode e lo sceriffo Bill MacCoy, in forza alla contea di
Angleton. Ad un tratto, dallinterno dellauto di servizio ferma sul ciglio
della strada, assistono entrambi ad uno spettacolo sconcertante: ad una
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Endorfine I
trentina
di metri di distanza da loro si libra nel cielo limpido (per una durata di 30)
un "oggetto" enorme (70 metri di lunghezza x 15 di altezza), che emette una
luce
viola-brillante da unestremit ed una blu-pallida dallaltra. La concretezza
del fenomeno confermata dal fatto che, quando loggetto transita davanti al
disco luminoso della luna piena, proietta unimmensa ombra sul terreno. A
questo
punto accade un fenomeno apparentemente inspiegabile, ma che potrebbe
supportare
lipotesi di lavoro che stiamo seguendo: mentre lagente Goode (che si trova
al
posto di guida, col braccio sinistro appoggiato sul bordo della portiera a vetro
una fattoria situata nella regione delle Catskill Mountains (Stato di New
York),
si sta recando al recinto per foraggiare il suo cavallo. Ad un tratto percepisce
"un sibilo stridente, quasi un gemito, simile al rumore duna dinamo". Subito
dopo si accorge di non potersi muovere (acinesia indotta), fatta eccezione per
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Endorfine I
il capo, ruotando il quale si rende conto che anche gli altri esseri viventi
vicino a lui (il cane ed il cavallo) risultano immobili, con lo sguardo fisso
sul fianco della collina. Perde la nozione del tempo (stato alterato di
coscienza), ma conserva la consapevolezza del proprio corpo, che sente
pervaso
da una specie di formicolio "come quando sta per scoppiare il raffreddore"
(esposizione ad un campo elettrostatico debole?). Dopo qualche tempo (che il
testimone, come abbiamo detto, non in grado di quantificare, ma durante il
quale certamente sottoposto ad un comprensibile e violento shock
emozionale)
il rumore cessa bruscamente e M.O. recupera la facolt motoria. Alza allora il
capo alla ricerca della fonte sonora e nota nel cielo soprastante "due sagome
circolari biancastre". Queste restano fisse "in loco" per 10-15 minuti, poi
scompaiono. Da sottolineare che il testimone, il mattino successivo, nota con
incredulit (e comprensibile soddisfazione!) la scomparsa di quella
fastidiosissima sciatalgia che lo affliggeva da ben sei mesi e che si era
mostrata refrattaria a tutti i trattamenti terapeutici messi in atto da un
esperto chiropratico.
Questo caso, oltre che da Mavrakis, stato seguito anche da uno psichiatra, il
Prof. B.E. Schwarz, il quale, considerata leccezionale incongruenza dei fatti,
ha sottoposto il meccanico ad approfondite indagini mediche, neurologiche e
psichiatriche, onde sgombrare il campo da fin troppo facili supposizioni di
frode e/o turbe della personalit. Ebbene, i risultati di tutti gli esami hanno
confermato la perfetta integrit psico-fisica del testimone, che (per sua
fortuna) non ha pi lamentato la riacutizzazione di quella dolorosa patologia.
Riportiamo infine un terzo, interessantissimo caso, avvenuto in una citt della
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Endorfine I
degli oggetti volanti non identificati che stazionavano nei pressi dei
testimoni.
Ci permettiamo sostenere che non siamo del tutto convinti di questa
associazione, in quanto la numerosissima ed esauriente casistica
internazionale,
raccolta sia da J.Valle che da altri ricercatori, conferma che i raggi luminosi
emessi dagli UFO non sembrano costituire il vettore esclusivo atto a suscitare
le modificazioni biologiche che si verificano nei contattati.
Sono stati riscontrati, infatti, casi di acinesia manifestatasi prima
dellemissione di radiazioni luminose da parte degli UFO oppure qualche
tempo
dopo la cessazione della luminosit stessa od ancora (ed la % maggiore) in
totale assenza di emissione luminosa visibile.
Ad onor del vero va riconosciuto che il fenomeno dellacinesia rimane ancor
oggi
pressoch inspiegabile, essendo ancora sconosciuto il meccanismo che la
innesca:
questo perch, tutto sommato, sappiamo ancora poco sul funzionamento
preciso a
livello cellulare e molecolare del nostro sistema nervoso. Tuttavia, se pu
risultare verosimile lipotesi che qualche caso di "effetto acinetico" (di breve
durata) sia la conseguenza endgena (di origine psicgena) delle sensazioni
di
angoscia, sgomento ed impotenza che i testimoni provano in occasione degli
IR3 e
IR4, non altrettanto facile (a nostro avviso) etichettare anche le "guarigioni
istantanee e/o inspiegabili" come il risultato di uno spavento o di
unemozione
improvvisa che colpisce negativamente la sensibilit del soggetto.
Pertanto necessario presupporre lintervento dun mediatore biochimico
(neurotrasmettitore), diverso da quelli che vengono prodotti in caso di forte
eccitazione (es. adrenalina), non necessariamente stimolato da una radiazione
Giorgio Pattera
BIBLIOGRAFIA
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