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Effetto serra

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Nelle scienze dell'atmosfera, l'effetto serra (anche detto
effetto coperta[1]) è un particolare fenomeno di
regolazione della temperatura di un pianeta (o satellite)
provvisto di atmosfera, che consiste in una serie di
fenomeni che portano all'accumulo all'interno della stessa
atmosfera di una parte dell'energia termica proveniente
dalla stella attorno al quale orbita il corpo celeste.

Tale effetto è il risultato della presenza in atmosfera di


alcuni gas, detti appunto "gas serra", che permettono
l'entrata della radiazione solare proveniente dalla stella,
mentre ostacolano l'uscita della radiazione infrarossa
riemessa dalla superficie del corpo celeste[2] (caratterizzata
da una lunghezza d'onda di circa 15 micron, maggiore della
Scambio radiativo ed influenza dell'effetto serra
lunghezza d'onda della radiazione entrante). Ciò porta da
atmosferico.
una parte ad un aumento della temperatura del corpo celeste
coinvolto dal fenomeno e dall'altra parte a escursioni
termiche meno intense di quelle che si avrebbero in assenza dell'effetto serra,[3]in quanto il calore assorbito viene ceduto più
lentamente verso l'esterno.

Il termine "effetto serra" deriva dall'analogia (non pienamente corretta) con quanto avviene nelle serre per la coltivazione (in questo
caso vi è infatti anche un blocco dellaconvezione atmosferica che è un'altra modalità ditrasferimento del calore).[3]

L'effetto serra, inteso come fenomeno naturale, è essenziale sulla Terra per la presenza e lo sviluppo della vita sulla Terra.[3] Al
contrario, l'aumento dell'effetto serra, che invece è causato dall'intervento dell'uomo sulla natura, alterando il normale equilibrio
termico del pianeta, ha portato nel corso degli anni a degli sconvolgimenti devastanti dal punto di vista climatico e ambientale, tra cui
il cosiddetto riscaldamento globale.

Indice
Storia dell'effetto serra
Descrizione
Dinamica del fenomeno sulla Terra
Fattori di influenza
Effetto serra e cambiamenti climatici
Surriscaldamento globale
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Storia dell'effetto serra


Le date ed i personaggi rilevanti per la scoperta dell'ef
fetto serra sono:

[4]
1827 – Fourier lancia l'idea che l'atmosfera agisca come i vetri in una casa riscaldata (selettività dell'atmosfera).
1865 – Tyndall attribuisce la selettività dell'atmosfera al vapor d'acqua. [5]

1884 – Langley e collaboratori calcolano che senza atmosfera la temperatura dellaerra T sarebbe di -200 °C.
1895 – De Marchi calcola gli effetti del vapor d'acqua sulla temperatura della Terra in relazione alle glaciazioni.
1896 – Arrhenius, basandosi sulle prime osservazioni a raggi infrarossi della Luna ef fettuate da Langley, fu il primo a
calcolare un aumento di circa 3 °C della temperatura terrestre, come conseguenza di un raddoppio della CO 2 sulla
Terra.
1900 – Langley e Abat, rettificando i conti precedenti calcolano per laLuna (che è senza atmosfera) una
temperatura di 45 K.
1990 - Inizia il dibattito scientifico, aperto tutt'oggi, sugli ef
fetti della CO2 sulla temperatura terrestre.

La scoperta dell'effetto serra è dovuta al fisico-matematico francese Joseph Fourier nell'Ottocento per induzione in seguito ai suoi
studi teorici sulla trasmissione del calore nei corpi. Nel 1824 fu lui a capire che l'atmosfera produce un effetto serra sul nostro
pianeta: l'energia irradiata dalla Terra verso lo spazio è minore di quella ricevuta dalla radiazione solare (che ha una lunghezza d'onda
minore). Un ipotetico corpo nero alla stessa distanza dal sole avrebbe una temperatura di circa 5,3 °C. Dato che la Terra riflette il
30% circa della radiazione ricevuta dal Sole, la temperatura effettiva del pianeta sarebbe di circa -18 °C,[6] cioè circa 33 gradi
centigradi in meno di quella attuale. Secondo la teoria dell'effetto serra è il vapore acqueo il principale gas a provocare l'effetto serra
terrestre mentre si riteneva che gli altri gas presenti nell'atmosfera, apportassero un contributo trascurabile.

Nei primi anni del Novecento, il chimico svedese Svante Arrhenius introdusse l'ipotesi che l'aggiunta della CO2 in atmosfera per
mano antropica in seguito all'industrializzazione, avrebbe potuto intensificare il fenomeno dell'effetto serra naturale. Successivamente
Arrhenius si spinse oltre affrontando per la prima volta il problema noto in climatologia come problema del raddoppio della CO2 in
atmosfera: Arrhenius calcolò manualmente che se la concentrazione di CO2 fosse cresciuta del 50%, come conseguenza la
temperatura sarebbe salita di 4,1 °C sulla Terra e 3,3 °C negli oceani.

Variazioni nel tempo dei gas serra antropogenici nell'atmosfera.

Il quarto rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, un comitato scientifico internazionale insediato dall'ONU
negli anni novanta) enuncia come la maggior parte dell'aumento osservato nella temperatura media globale dalla metà del XX secolo
è molto probabilmente dovuto all'aumento osservato della concentrazione di gas-serra antropogenici.

Nel 2017 secondo un rapporto della Cdp (Carbon Disclosure Project) il 71% delle emissioni globali di CO2 sarebbe imputabile a 100
aziende. Le più rilevani tra queste sono: l’industria carboniera cinese che risulta responsabile del 14% delle emissioni, la Saudi
Aramco Oil Company (4,5%), la russa Gazprom, (3,9%), National Iranian Oil Company (2,3%), ExoonMobil Corp (2%), Coal India
(1,9%), Petroleos Mexicanos (1,9%), Russia Coal (1,9%), Royal Dutch Shell Plc (1,7%), China National Petrolum Corp
(1,26%).[7][8]

Descrizione
L'effetto serra agisce direttamente sul trasferimento radiativo nell'atmosfera terrestre: i raggi solari a corta lunghezza d'onda
penetrano facilmente nell'atmosfera raggiungendo in buona parte la superficie del pianeta Terra, dove vengono in parte riflessi ed in
parte assorbiti dalla superficie e convertiti in calore. Il calore viene dissipato verso lo spazio sotto forma di irraggiamento infrarosso,
secondo le leggi fondamentali dell'irradiazione elettromagnetica (legge del corpo nero di Planck, legge di Stefan-Boltzmann e legge
di Wien). L'interferenza dei gas serra (sotto forma di assorbimento o opacità) alla dissipazione della radiazione infrarossa terrestre
comporta l'accumulo di energia termica in atmosfera e quindi l'innalzamento della temperatura superficiale fino al raggiungimento di
[3]
un punto di equilibrio termico-radiativo tra radiazione solare in arrivo e radiazione infrarossa in uscita.

L'inquinamento atmosferico dovuto alla continua e crescente combustione di fonti fossili a scopo energetico, alla deforestazione
tropicale, all'agricoltura industrializzata e all'estensione della pratica dell'allevamento di bestiame, determina un aumento dei gas
serra in atmosfera in particolare dell'anidride carbonica (CO2), del metano (CH4), del protossido di azoto o ossido di diazoto (N2O) e
dell'ozono (O3) innalzando così l'effetto serra naturale di una componente antropica dando origine ai cambiamenti climatici attuali
sotto forma di riscaldamento globale. Quanto agli effetti sul vapore acqueo essi sono indiretti (aumento dell'evaporazione dalla
[9][10][11]
superficie oceanica in seguito a riscaldamento) e ancora poco compresi.

Nel sistema solare, oltre che sulla Terra, l'effetto serra regola le condizioni termiche sui pianeti Marte, Venere e Titano, mentre la
nostra Luna, priva di atmosfera e quindi di effetto serra, presenta escursioni di temperatura fortissime fra il giorno e la notte e fra le
zone in ombra e quelle illuminate.[12][13]

Dinamica del fenomeno sulla Terra


L'effetto serra è la capacità dell'atmosfera di trattenere più o meno calore: non è un fenomeno unico, ma raggruppa tutti quei
fenomeni (locali o globali, di breve o lunga durata) che fanno variare il contenuto atmosferico di vapore acqueo, CO2 e metano.
Infatti, un'atmosfera più umida, cioè con maggior contenuto di vapore acqueo, trattiene più calore di un'atmosfera meno umida;
un'atmosfera che contiene più CO2 o metano, trattiene più calore di un'atmosfera con minor contenuto di questi
gas.

La superficie terrestre viene riscaldata sfruttando l'energia proveniente dal Sole in 2 modi: per 1/3 grazie all'assorbimento diretto
dell'energia proveniente dal Sole e per 2/3 a causa del contatto con l'atmosfera che riesce a rimanere calda trattenendo, grazie
all'effetto serra, l'energia "solare" riemanata dalla superficie terrestre sotto forma di radiazione infrarossa (l'atmosfera infatti non è
scaldata direttamente dai raggi solari ma dalla superficie terrestre quando assorbe i raggi solari). Analizzando il Bilancio energetico
Sole - Terra si può notare che parte dell'energia proveniente dal Sole (il 55%) viene immediatamente riflessa dalle nubi e dagli
aerosol presenti nell'atmosfera, mentre parte (il 45%) riesce a raggiungere la superficie terrestre e viene assorbita dalla Terra
(assorbita dai mari, dalle rocce, dai suoli, dalla vegetazione). La Terra riemette l'energia assorbita sotto forma di radiazioni infrarosse
e parte di esse (il 35%) riescono a sfuggire all'atmosfera venendo irradiate nello spazio, parte (il 65%) vengono imprigionate e
trattenute dall'atmosfera che per questo motivo si scalda (soprattutto negli strati più vicini alla superficie terrestre).

Quando si parla di aumento o diminuzione dell'effetto serra ci si riferisce proprio all'aumento o alla diminuzione della capacità di
trattenere calore da parte dell'atmosfera dovuta ad una variazione della concentrazione dei gas serra: è ovvio che se l'atmosfera riesce
a trattenere più calore si avrà un innalzamento della temperatura interna del pianeta, se l'atmosfera riesce a trattenere meno calore si
avrà una diminuzione delle temperature.

Tuttavia l'effetto serra non coincide e non deve essere confuso con il semplice aumento o diminuzione della temperatura terrestre.
Non è detto infatti che un aumento o diminuzione della temperatura della Terra sia dovuta alla sola variazione dell'effetto serra: ad
esempio quando nel passato è arrivata maggior energia dal Sole sulla Terra (a causa di variazioni orbitali terrestri e/o maggiore
attività solare), si è avuto un innalzamento delle temperature senza che sia necessariamente variato il peso dovuto all'effetto serra. In
questo caso la capacità dell'atmosfera di trattenere calore non è variata e l'aumento di temperatura è dovuto solo al fatto che maggior
energia dal Sole è entrata in gioco nel sistema climatico terrestre.

Sebbene l'effetto serra sia un fenomeno legato all'equilibro termico terrestre sul medio-lungo periodo cioè a scala climatica, esistono
molti altri fattori che contribuiscono ad alzare o abbassare l'effetto serra localmente e su scala temporale meteorologica: alcuni di
questi fattori sono interni all'atmosfera (piogge, spostamenti di masse d'aria umide, annuvolamenti, contenuto di vapore acqueo, CO2,
metano,…) altri sono esterni (evaporazione dei mari, scambio CO2 tra mare e atmosfera, respirazione del mondo vegetale e animale,
azione batterica nei terreni, emissionivulcaniche,…).

In una situazione di equilibrio termico ideale (tanta energia assorbita e tanta riemessa) tutti questi fattori partecipano insieme
apportando localmente un contributo all'aumento o uno alla diminuzione del fenomeno in maniera tale che le varie azioni possano
annullarsi a vicenda facendo rimanere il sistema in equilibrio termico con media globale costante sul lungo periodo.

Quando si parla di aumento o diminuzione dell'effetto serra si parla della tendenza di tutti questi fattori a trovare un nuovo equilibrio
globale verso una situazione di più alta o più bassa temperatura. Va sottolineato che i fattori che formano il clima (venti, piogge,
evaporazione, correnti oceaniche,...) sono sempre generati da situazioni di non equilibrio termico locale: ad esempio i venti, le
piogge, lo spostamento di nuvole e masse d'aria, ecc. nascono tutti dagli squilibri termici generati dalla diversa insolazione che
subiscono le varie parti del globo terrestre (si formano così i campi di alta e bassa pressione, i movimenti delle correnti oceaniche,...).
L'effetto serra è dunque elemento riequilibratore del clima, agisce a carattere locale, viene alterato continuamente su aree più o meno
estese ma dona un equilibrio termico a carattere globale. Proprio l'equilibrio termico globale fa sì che si possano riequilibrare le
alterazioni a carattere locale e proprio grazie alla compensazione delle alterazioni locali (alcune positive altre negative) si può
mantenere un determinato equilibrio termico globale.

L'effetto serra agisce realizzando effetti di retroazione negativa sul sistema climatico evitando che il sistema T
erra entri in uno stato di
squilibrio termico. Quando un fattore tende a fare alzare l'effetto serra il sistema clima reagisce con effetti di raffreddamento, quando
l'effetto serra tende ad abbassarsi si avranno effetti di riscaldamento: alterando un parametro che squilibra il sistema climatico
(insolazione, evaporazione, piogge, annuvolamento, attività vegetale, animale o batterica, attività vulcanica, contenuto gas serra,…) il
sistema reagisce in maniera tale da riequilibrare la variazione che il clima subisce sia a livello locale (più velocemente) che a livello
globale (in maniera più lenta). Se un fattore fa aumentare l'effetto serra (maggior contenuto di vapore acqueo o di CO2,…) allora il
sistema subirà una variazione che sviluppa quegli elementi che riequilibrano il clima (aumento delle perturbazioni atmosferiche che
rilasciano il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, maggior sviluppo del mondo vegetale che consuma acqua e CO
2,…).

Fattori di influenza
I fattori che influenzano l'effetto serra sono molti (alcuni ancora non ben conosciuti) e si comportano in maniera diversa tra loro.
Alcuni sono fenomeni locali (piogge, evaporazione, venti, annuvolamenti ecc...) altri hanno comportamenti più globali (campi di alta
o bassa pressione, spostamenti di masse d'aria, variazione del contenuto atmosferico globale di vapore acqueo, CO2 o metano,
correnti oceaniche,…), alcuni provocano variazione di breve durata (ore, giorni, settimane) altri di lunga durata (anni, decenni, secoli,
…):

1. L'aumento di evaporazione provoca un effetto di riscaldamento: l'atmosfera diventa più umida (sale il contenuto di
vapore acqueo) e l'atmosfera che diventa più umida trattiene più calore;
2. L'aumento delle piogge provoca un effetto di raffreddamento: l'atmosfera diventa meno umida (perde vapore
acqueo) e trattiene meno calore.
3. L'aumento di nuvolosità svolge un duplice effetto: principalmente haun effetto di raffreddamento isolando la
superficie terrestre dai raggi del sole (e quindi meno raggi arrivano dal sole alla superficie terrestre meno calore
entra in gioco); in altri casi ha un effetto di riscaldamento bloccando la dispersione del calore già contenuto
dall'atmosfera (come un tappo).
4. I campi di alta e bassa pressione regolano lo spostamento “rapido” di aria più calda o più fredda, più o meno umida,
intervenendo direttamente e rapidamente sulla capacità dell'atmosfera di trattenere più o meno calore.
5. Spostamenti di masse d'aria, cicloni,… sono fortemente connessi a quanto già detto per le piogge, le nuvole, e i
campi di alta o bassa pressione.
6. Le correnti oceaniche sembrano svolgere un ruolo importantissimo e fondamentale per riequilibrare il clima, simile a
quello degli spostamenti di masse d'aria in atmosfera.
7. Aumento del livello del mare di circa 20 cm annui tramite il fenomeno delle piogge e dello scioglimento dei ghiacciai;
8. Le variazioni globali nel contenuto atmosferico di vapore acqueo, CO 2 e metano, provocano variazioni di più lunga
durata sulla temperatura e sono equilibrate dall'ef fetto serra perché fortemente connesse con alcune variazioni nei
mari e nella biologia presente sulla Terra, tipo:
9. Il consumo di CO2 da parte delle piante (maggiore CO2 c'è in atmosfera maggiore sarà il consumo da parte delle
piante)
10. Il passaggio di vapore acqueo o CO2 dai mari all'atmosfera (più è caldo più vapore e CO 2 passano in atmosfera ma
più vapore c'è in atmosfera e più nuvolosità e piogge si avranno)
11. Il passaggio di metano dalla terra all'atmosfera causato dai batteri (più è caldo maggior metano viene immesso in
atmosfera).

Effetto serra e cambiamenti climatici


Il sistema climatico è caratterizzato da due principali fattori:

La ciclicità (cicli giornalieri, stagionali, annuali, decennali, millenari,…) legata principalmente ai movimenti della Terra
(rotazione, rivoluzione, effetto dell'inclinazione dell'asse,...) o ad altre cause cicliche (fasi solari, macchie solari,…);
La variabilità all'interno dei cicli, dovuta a cause non cicliche principalmente interne al pianeta (movimenti delle
masse d'aria, eruzioni vulcaniche, correnti oceaniche,…) ma anche esterne (meteoriti, interazione con altre stelle o
pianeti,…).
In questo contesto l'effetto serra si presenta come il fenomeno che regola i rapporti tra ciclicità e variabilità climatica rendendo il
sistema clima un sistema attivo autoregolante e retroattivo: infatti cambiando un parametro climatico (insolazione, umidità dell'aria,
…) l'effetto serra reagisce in maniera tale da far tornare regolari e costanti le condizioni energetiche totali del sistema Terra. Più in
particolare per effetto serra si intendono tutti quei fenomeni attraverso i quali la natura interviene a regolare la capacità dell'atmosfera
di trattenere o meno l'energia proveniente dal Sole.

L'effetto serra, pur avendo una certa regolarità per lunghi periodi, non ha valori fissi e continui nel tempo ma varia continuamente
anche durante le stagioni dell'anno: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, d'estate (quando è più caldo) l'effetto serra è minimo
mentre d'inverno è massimo (proprio perché quando è più freddo l'atmosfera tende a trattenere di più il "poco calore" che arriva dal
Sole).

Ad esempio d'estate quando è massima l'insolazione (l'energia solare che arriva sulla Terra), diminuisce il potenziale serra
dell'atmosfera poiché diminuisce l'umidità dell'aria (ossia il contenuto di vapore acqueo) ed è minimo il contenuto di CO2 (grazie al
consumo di CO2 delle piante in estate): l'atmosfera quindi, trattiene minor calore al suo interno. Al contrario d'inverno, quando
l'insolazione è minima (cioè è minima l'energia che proviene dal sole), è massimo il potenziale serra dell'atmosfera, poiché è massima
sia l'umidità dell'atmosfera sia il contenuto di CO2 (le piante in inverno ne consumano molto meno): l'atmosfera riesce a trattenere
maggiore energia al suo interno. Questa caratteristica è facilmente osservabile di notte in inverno: è noto che, quando osserviamo un
cielo invernale pieno di stelle, ci dobbiamo aspettare una notte fredda, con possibili gelate notturne, mentre una serata con cielo
nuvoloso è di sicuro meno fredda.

Un altro esempio comune di effetto serra è quello che interviene nei cicli giornalieri del clima ossia l'alternanza giorno-notte e le
variazioni di temperatura ad essa associata: la ciclicità in questo caso riguarda le temperature che a causa dell'insolazione sono
massime intorno alle ore 12-15 del pomeriggio e minime intorno alle 3-5 di notte; la variabilità è data dalle piogge e dagli
spostamenti di masse d'aria (più o meno calde e umide) che possono investire una zona e cambiare il "tempo" di uno o più giornate.
L'effetto serra, si mostra attraverso le piogge (ossia la perdita di umidità da parte dell'atmosfera), l'evaporazione o il movimento di
masse d'aria umida (ossia l'arricchimento d'umidità dell'atmosfera) e il movimento o la formazione di corpi nuvolosi (cioè il tentativo
di isolare una zona e diminuire l'insolazione respingendo i raggi solari). Tutti questi sono fenomeni che possono investire una zona in
un momento della giornata o persistere per più giornate. Attraverso le piogge, l'evaporazione e i movimenti d'aria e nuvole, l'effetto
serra interviene giornalmente (e in modo diverso da zona a zona) regolando la capacità dell'atmosfera di trattenere ener
gia, in maniera
tale da mantenere regolare e costante il rapporto tra l'energia che nel trascorrere dei giorni arriva sulla Terra e l'energia che la Terra
perde. In pratica l'effetto serra opera attraverso l'atmosfera (regolando la concentrazione in atmosfera di vapore acqueo, anidride
carbonica, metano,…) ed ha come obbiettivo la mitigazione del clima eliminando gli eccessi di riscaldamento o gli eccessi di
raffreddamento ai quali è soggetta la Terra a causa dei suoi moti.

Quindi l'effetto serra non è un fenomeno fisso e sempre costante ma è un fenomeno che varia per regolare il clima e le sue variazioni
sono sia di carattere giornaliero, sia di carattere stagionale e varia anche per cicli climatici molto più lunghi come nel caso
dell'alternarsi di periodi glaciali e interglaciali (cicli di migliaia di anni) o addirittura di ere glaciali e interglaciali (cicli di milioni di
anni).[14]
Non tutti i gas che formano l'atmosfera hanno una capacità serra (cioè una capacità a trattenere calore) ed è ancora aperta la
discussione sulla maggiore o minore influenza dei vari gas serra (cioè quelli che hanno più o meno capacità a trattenere calore), tra i
quali i più importanti sono:

il vapore acqueo (rappresenta circa il 70% dell'effetto serra) che ha la caratteristica di poter essere trovato
rapidamente (evaporazione di mari, fiumi e laghi) e altrettanto rapidamente può essere scartato dall'atmosfera
(piogge) ed è quindi importante per i cicli giornalieri e stagionali. In generale l'aumento di umidità dell'aria fa
aumentare l'effetto serra (ossia l'atmosfera più umida trattiene più calore) mentre la formazione di nuvole interviene
per diminuire l'effetto serra contrastando l'insolazione diretta e facendo perdere umidità all'atmosfera attraverso le
piogge;[15]
l'anidride carbonica e metano (rappresentano insieme il 25% dell'effetto serra) che al contrario rimangono molto più
a lungo in atmosfera e sono quindi importanti per regolare i cicli stagionali e decennali. Questi gas riescono a
trattenere calore sulla Terra riflettendo determinate lunghezze d'onda e come accade per il vapore acqueo, sono
continuamente scambiati tra atmosfera, terra e mari (attraverso l'evaporazione, piogge, respirazione delle piante,
eruzioni vulcaniche) dando luogo a variazioni sia giornaliere che stagionali nel contenuto in atmosfera sia di CO 2
che di metano.[15]
altri tra cui: protossido d'azoto (N2O), clorofluorocarburi (CFC), esafluoruro di zolfo (SF6),... che insieme
rappresentano il restante 5% dell'effetto serra.[15]

Surriscaldamento globale
La composizione dell'atmosfera è cambiata molto nel corso della storia della Terra a causa di fattori geologici (emissioni vulcaniche,
emissioni gas terrestri, assorbimento o emissioni degli oceani,…) e biologici (attività batteriche, respirazione di piante e animali,
attività degli organismi viventi,…): con essa è cambiata anche la capacità dell'atmosfera di trattenere più o meno calore e l'effetto
serra del pianeta ha subito una continua e lenta evoluzione. Anche l'uomo, come tutto il mondo biologico, con le sue attività
(respirazione, coltivazione, allevamento, consumo di energia, bonifica delle paludi, salvaguardia degli ecosistemi, risanamento dei
suoli, cementificazione...) influenza in molti modi l'ambiente in cui vive.

Secondo la teoria del surriscaldamento globale, l'attuale riscaldamento del clima terrestre ha sia una parte naturale dovuta alle
normali variazioni climatiche, sia una parte artificiale dovuta all'azione umana: si ritiene che l'uomo incida sull'atmosfera apportando
un aumento eccessivo di CO2 e metano (soltanto la metà della CO2 prodotta viene assorbita dai mari) e proprio questo aumento di
gas è ritenuto responsabile della parte artificiale nell'aumento della temperatura terrestre.
Infatti una grande impennata nella concentrazione atmosferica di gas come CO2 e metano si è registrata con l'utilizzo di combustibili
fossili, che ha intaccato le riserve geologiche di carbonio alterandone il ciclo, e con la maggior produzione di metano dovuta ad
un'esplosione dell'allevamento di bestiame (suini e bovini) e delle colture a sommersione (per esempio ilriso).
Anche prodotti di sintesi, quali i clorofluorocarburi (CFC) ed i perfluorocarburi, contribuiscono - oltre al noto problema del buco
dell'ozono - all'intensificazione dell'effetto serra[16].

Una possibile importante fonte di rilascio del gas serra metano nell'atmosfera è il fondale oceanico quando è sottoposto al
riscaldamento globale stesso.

Un rapporto[17] stima che entro il 2052 la temperatura media del pianeta salirà di due gradi, mentre entro il 2080 il surriscaldamento
raggiungerà i 2.8 gradi Celsius, con conseguenze potenzialmente drammatiche per l'ambiente e per lo stesso genere umano. Nel 2012
viene calcolato che la quantità di gas serra emessa in un anno è doppia rispetto a quella che può essere assorbita da foreste e
oceani[17].

I Paesi che emettono la maggior parte dei gas serra sono i Paesi più industrializzati, Stati Uniti in testa, ma da alcuni anni il ruolo dei
Paesi in via di sviluppo in quest'ambito sta crescendo in maniera esponenziale in relazione alla crescita della produzione interna,
dell'approvvigionamento energetico e dell'accesso alle tecnologie [18][19]

Un primo tentativo di limitare l'alterazione climatica indotta dall'uomo è il Trattato delle Nazioni Unite sul clima (UNFCCC),
stipulato nel 1992 a Rio. Esso vede nel Protocollo di Kyōto il primo strumento di attuazione di una politica ambientale più
responsabile.[20] Alcuni Paesi come gli Stati Uniti, pur avendo sottoscritto il Trattato hanno deciso di non aderire al Protocollo,
inizialmente citando studi in cui si metteva in dubbio la responsabilità delle attività antropiche, poi, nel 2005, sostenendo che
l'economia americana non sarebbe pronta ad effettuare la transizione verso un minore impatto ambientale. La sede dell'UNFCCC si
trova a Bonn. L'ultimo atto della lotta alle emissioni di CO2 si è avuto al G20 dell'Aquila in cui si è deciso che i paesi industrializzati
dovranno assumere la guida del processo per contribuire in maniera determinante alla riduzione delle emissioni di CO2 secondo una
condivisione equilibrata delle responsabilità.

Note
1. ^ Domenico "mimmo" Macrini,L'effetto coperta, http://www.climatemonitor.it, 5 maggio 2010. URL consultato il 9 giugno
2010.
2. ^ (EN ) IUPAC Gold Book, "greenhouse effect" (http://goldbook.iupac.org/G02698.html)
3. ^ a b c d effètto sèrra nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
4. ^ (EN ) James Rodger Fleming,Historical Perspectives on Climate Change, OUP USA, 19 maggio 2005,
ISBN 9780195189735. URL consultato il 17 luglio 2017.
5. ^ (EN ) James Rodger Fleming,Historical Perspectives on Climate Change, Oxford University Press, 14 luglio 2005,
ISBN 9780199885091. URL consultato il 17 luglio 2017.
6. ^ Yochanan Kushnir, Solar Radiation and the Earth's Energy Balance , Columbia University, 2000. URL consultato il 12-
11-2012.
7. ^ Gas serra, 100 aziende sono responsabili del 71% delle emissioni gobali - W ired, in Wired, 11 luglio 2017. URL
consultato il 16 luglio 2017.
8. ^ 100 aziende responsabili del 71% di emissioni inquinanti nel mondo: ecco le prime 10 , in Business Insider Italia, 14
luglio 2017. URL consultato il 16 luglio 2017.
9. ^ Claudio Rosmino, A caccia dell'inquinamento dallo spazio e da terra , su euronews, 16 marzo 2017. URL consultato il
17 luglio 2017.
10. ^ Super User, Gas ad effetto serra (GHG) (enciclopedia), su www.bankpedia.org. URL consultato il 17 luglio 2017.
11. ^ Lucia Ottaiano, http://www.fedoa.unina.it/8677/1/Ottaiano_Lucia_24.pdf.
12. ^ Com’era la Terra dei primordi? “Una rispostaè su Titano”, su LaStampa.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
13. ^ PressReader.com - Connecting People Through News, su www.pressreader.com. URL consultato il 17 luglio 2017.
14. ^ glaciazione nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
15. ^ a b c Riduzione dell’effetto serra coni ruminanti ecologici, su www.recensito.net. URL consultato il 17 luglio 2017.
16. ^ Annex A del Protocollo di Kyoto(http://unfccc.int/resource/docs/convkp/kpeng.html)
17. ^ a b Surriscaldamento globale, siamo al punto di non ritorno(http://www.repubblica.it/ambiente/2012/05/26/news/risc
aldamento_globale_al_punto_di_non_ritorno-35973315/)
18. ^ energia e ambiente, su ansa.it.
19. ^ Clima: Durban, CO2 Pianeta a 33 mld tonnellate, 25% da Cina - Clima - Ambiente&Energia - ANSA.it , su
www.ansa.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
20. ^ Protocollo di Kyoto in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 17 luglio 2017.

Voci correlate
Gas serra
Mutamenti climatici
Riscaldamento globale
Bilancio energetico Sole - Terra
Protocollo di Kyōto
Emissions trading
Contrazione e convergenza
Conferenza mondiale dei popoli sui cambiamenti climatici e i diritti della madreerra
T
Ritiro dei ghiacciai dal 1850
Disboscamento

Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni sull'effetto serra

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'effetto serra


Collegamenti esterni
Effetto Serra, fenomeno e riscaldamento globale , su nonsoloaria.com.
Fondazione Michelagnoli - Poster effetto serra (pdf 3,12 MB)(PDF), su fondazionemichelagnoli.it.
Energia e ambiente Fonte: OEW
(DE ) Der Treibhauseffekt - Arbeit im Rahmen desAbiturs 2005 über den globalen Klimawandel, su the-threat.de.
I gas ad effetto serra (PDF), su ec.europa.eu.
Stazione di misura al Plateau Rosà
Emissioni di CO2 negli ultimi 40 anni per nazione e attività
, su enviroware.com.
Effetto serra, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
Controllo di autoritàBNF: (FR ) cb119830305 (data)

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