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Esenzione IVA per fatture di prestazioni chirurgia e di

medicina estetica
Le fatture delle prestazioni di chirurgia e di medicina estetica sono esenti IVA come tutte le
altre prestazioni medico chirurgiche ai sensi del DPR …… oppure bisogna applicativi l’IVA
( che tra qualche giorno, e cioè dal 1/10/2013 sarà maggiorata di un punto, passando dal
21 al 22 % )?

L’interrogativo parte da un certo orientamento interpretativo da parte di talune Agenzie


delle Entrate di una sentenza della Corte di Giustizia Europea ( sentenza del 21 marzo
2013 della causa c-91/12 ). Secondo la Suprema Corte Europea le prestazioni di chirurgia
estetica eseguite a scopo meramente estetico e ( condizione importante questa ) per
esclusiva decisione del paziente, vanno considerate come in deroga alla normativa fiscale
in vigore attualmente in materia di tassazione IVA delle prestazioni mediche, normativa
che esclude attualmente e senza particolari distinzioni tra un tipo di prestazione e l’altra
l’applicazione dell’IVA alle prestazioni medico chirurgiche ( la finalità terapeutica è un
corollario sottinteso ma essenziale ).

Le prestazioni di chirurgia estetica, posto che queste sono indirizzate ad un organo


essenzialmente sano ( con l’esclusione quindi delle prestazioni di chirurgia plastica
ricostruttiva ) in quanto non aventi una finalità terapeutica in senso stretto ( ma solo in
senso lato con riferimento allo stato psicologico del dismorfopatico ) sembrerebbero
essere escluse dalla deroga della tassazione IVA del citato DPR in materia di prestazioni
mediche con finalità terapeutica.

L’Ordine dei medici di Milano in risposta a un quesito posto da un iscritto a tale Ordine,
iscritto sotto “lente” da parte dell’Agenzia delle Entrate di Milano per supposta evasione
IVA, con delibera del 25/06/2013 ribadisce che tutta la medicina e la chirurgia estetica,
ove l’indicazione alla relativa prestazione sia espressa da un medico chirurgo debba
considerarsi da tutti i punti di vista legittimo atto terapeutico e come tale esente IVA.
Senza la richiamata indicazione ( indicazione va intesa certamente come atto medico che
discende da una visita che produce una diagnosi ) che va ad includere la prestazione di
chirurgia estetica nell’ambito delle prestazioni mediche a scopo terapeutico esenti IVA, il
fatto che ne scaturirebbe non sarebbe di natura fiscale ( eccezione alla deroga di
imposizione IVA ) bensì legale ( penalmente rilevante ) di legittimità dell’intervento ( in
difetto di indicazione medica e ancora peggio di prestazione erogate da non aventi titolo )
e quindi le conseguenze sarebbero di natura deontologica ( con implicazioni disciplinari )
in caso di medici e di natura penale in caso di soggetti non abilitati a esercitare l
professione medica

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