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Kultur Dokumente
Ciro
Aprea
Prof.
Angelo
Maiorino
__________________
Considerazioni
introduttive
➙ La
conoscenza,
almeno
a
livello
preliminare,
delle
strutture
organizzative
e
tariffarie
dei
mercati
energetici
a
rete
è
essenziale:
➙ nella
corretta
gestione
dei
costi
energetici
(preparazione
di
gare,
stipula
ed
ottimizzazione
dei
contratti,
controllo
delle
fatture,
gestione
dell’eventuale
contratto
di
Servizio
Energia,
…..);
➙ nelle
analisi
di
redditività
degli
investimenti
in
interventi
di
risparmio
energetico
e
utilizzo
di
fonti
rinnovabili;
➙ La
liberalizzazione
dei
mercati
(D.
Lgs.
79/99
– “Bersani”e
D.
Lgs.
164/00
-‐
“Letta”)
può
offrire
opportunità
di
razionalizzazione
dei
costi
energetici,
ma
allo
stesso
tempo
rende
il
quadro
normativo
e
regolatorio più
complesso
ed
articolato,
e
difficilmente
accessibile
ai
non
addetti
ai
lavori;
➙ I
mercati
a
rete,
come
quello
dell’energia
elettrica
e
del
gas
naturale,
sono
particolarmente
complessi;
il
loro
esercizio
(sia
dal
punto
di
vista
tecnico-‐funzionale
che
da
quello
gestionale)
richiede
quindi
la
partecipazione
di
molteplici
soggetti
e
la
presenza
di
un
efficace
e
articolato
sistema
regolatorio,
che
sarà
descritto
nel
seguito,
sia
pure
in
modo
molto
sintetico
e
a
livello
introduttivo.
Il
sistema
elettrico
nazionale
La
rete
di
distribuzione
I
diagrammi
di
carico
➙ Il
diagramma
di
carico
rappresenta
l’
andamento
nel
tempo
(giorno,
settimana,
mese,
anno,...)
della
potenza
richiesta
dalle
utenze
ubicate
in
una
prefissata
area;
➙ Nelle
figure
sottostanti
si
evidenzia
la
variabilità
su
base
oraria
(in
due
prefissati
giorni)
e
quella
stagionale.
La
curva
di
durata
della
potenza
richiesta
➙ Il
costo
marginale dell’energia
elettrica
prodotta
da
una
centrale
è
l’incremento
di
costo
sostenuto
per
produrre
un
kWh
in
più
in
un
impianto
già
funzionante;
coincide
quindi
con
la
quota
variabile
del
costo
del
kWh,
ed
è:
➙ praticamente
nullo
per
gli
impianti
idroelettrici
ad
acqua
fluente,
quelli
eolici,
quelli
geotermoelettrici;
➙ pari
alla
sola
quota
del
combustibile
per
gli
impianti
termoelettrici:
in
questo
caso,
il
costo
è
tanto
più
elevato
quanto
minore
è
il
rendimento.
Copertura
del
fabbisogno
elettrico
➙ Ordine
di
priorità
nell’utilizzazione
degli
impianti:
➙ Dovranno
quindi
funzionare
al
minimo
tecnico
i
gruppi
aventi
costi
marginali
maggiori,
mentre
dovranno
funzionare
al
massimo
della
potenza
erogabile
i
gruppi
aventi
a
quel
carico
un
costo
marginale
inferiore
al
costo
marginale
comune;
➙ In
definitiva:
➙ l’energia
“di
base”
(“base
load”)
verrà
prodotta
dalle
centrali
idroelettriche
ad
acqua
fluente,
geotermoelettriche
e
termoelettriche
di
grande
potenza
ed
elevato
rendimento
(queste
ultime
eventualmente
parzializzate,
per
quanto
possibile,
ovvero
fino
al
“minimo
tecnico”);
➙ la
produzione
dell’energia
modulata
verrà
affidata
alle
centrali
termoelettriche
di
minor
rendimento
(turbogas
“peak load”
e
regolazione
cicli
combinati)
e
alle
centrali
idroelettriche
con
serbatoio
giornaliero
o
settimanale;
➙ alle
centrali
idroelettriche
con
grandi
serbatoi
stagionali
e
a
quelle
di
pompaggio
è
riservata
la
copertura
delle
punte
del
diagramma
di
carico;
➙ In
Italia,
il
“dispacciamento”,
ovvero,
in
sostanza,
l’attività
di
controllo
e
regolazione
necessaria
ad
assicurare
il
mantenimento,
istante
per
istante,
dell’equilibrio
tra
domanda
e
offerta
di
energia
sulla
rete,
è
affidato
a
Terna
(Spa
a
capitale
pubblico).
Composizione
richiesta
energia
elettrica
➙ Generazione,
trasmissione,
distribuzione,
vendita,
e
in
generale
tutte
le
attività
regolate
sono
soggette
obbligo
di
separazione
societaria,
ad
esempio,
Enel
ha
una
società
che
si
occupa
di
produzione,
una
che
gestisce
la
commercializzazione
ai
clienti
finali,
e
un’altra
ancora
che
si
occupa
di
distribuzione.
Filiera
elettrica:
I
soggetti
coinvolti
I
clienti
finali
➙ Dal
1° luglio
2008
tutti
i
clienti
possono
scegliere
liberamente il
fornitore,
ed
esistono,
di
fatto,
tre
tipologie
di
contratti
di
fornitura:
➙ in
regime
di
“maggior
tutela”
(usi
domestici
e
piccole
imprese/enti
con
meno
di
50
addetti
e
fatturato/bilancio
≤
10
M€/anno
+
alimentazione
in
BT
fino
a
1
kV):
➙ tariffe
completamente
regolate
da
AEEG;
➙ fornitore
=
Distributore
locale
(direttamente
o
attraverso
società
apposita);
➙ in
regime
di
“salvaguardia”
(clienti
con
usi
diversi
da
quelli
di
cui
al
punto
precedente,
con
almeno
un
punto
di
consegna
a
tensione
>
1
kV,
e
che
non
si
sono
ancora
avvalsi
della
facoltà
di
scegliere
un
fornitore
del
mercato
libero):
➙ mercato
regolato
per
trasporto,
distribuz.,
misura,
dispacc.
+
prezzo
dell’energia
in
regime
di
sorveglianza
AEEG;
➙ fornitore
=
operatore
aggiudicatario
di
apposita
selezione*;
➙ in
regime
di
mercato
libero:
➙ mercato
regolato
(trasporto,
distribuz.,
misura,
disp.)
+
prezzo
dell’energia
completamente
libero;
➙ fornitore:
qualsiasi
società
abilitata
alla
vendita.
*
2014-‐2016:
Hera
Comm S.r.l..
(Liguria,
Piemonte,
Valle
d’Aosta,
Trentino
Alto
Adige,
Toscana,
Marche,
Umbria,
Lazio,
Puglia,
Molise,
Basilicata)
ed
Enel
Energia
S.p.A.
(rimanenti
Regioni)
Il
ruolo
dei
soggetti
coinvolti
Compravendite
all’ingrosso:
la
Borsa
Elettrica
➙ MGP
=
Mercato
del
Giorno
Prima
(si
chiude
alle
9:00
del
giorno
precedente
a
quello
cui
si
riferiscono
offerte
e
richieste
di
energia):
giorno
per
giorno
(e
ora
per
ora)
vengono
analizzate,
attraverso
la
piattaforma
elettronica
del
GME,
le
offerte
di
vendita
(curva
cumulata,
prezzo
crescente)
e
quelle
di
acquisto
(curva
cumulata,
prezzo
decrescente)
presentate
da
Produttori
e
Acquirenti,
rispettivamente,
e
viene
individuato
il
punto
di
equilibrio;
➙ Saranno
accettate:
➙ le
offerte
di
vendita
dei
Produttori a
prezzo
non
superiore
a
quello
di
equilibrio;
➙ le
offerte
di
acquisto
degli
Acquirenti a
prezzo
non
inferiore
a
quello
di
equilibrio.
La
Borsa
Elettrica
➙ Nel
mercato
“di
aggiustamento”
(MA:
si
chiude
alle
12:00):
➙ possono
essere
presentate
ulteriori
offerte
e
domande;
il
prezzo
di
equilibrio
viene
individuato
in
modo
analogo
a
quanto
visto
per
il
MGP;
➙ inoltre,
possono
essere
comunicati,
su
apposita
piattaforma
del
GME,
degli
scambi
bilaterali
tra
unità
di
consumo,
in
variazione
dei
programmi
preliminari
cumulati
di
prelievo;
la
variazione
dei
programmi
può
avvenire
esclusivamente
in
seguito
a
uno
scambio
bilaterale
della
stessa
quantità
di
energia
elettrica
tra
unità
di
consumo
diverse
(ma
appartenenti
alla
stessa
zona
geografica);
➙ Ci
sono
poi
sessioni
di
mercato
per
i
servizi
di
dispacciamento
(MSD)
e
di
bilanciamento
(MB).
Alla
chiusura
del
termine
per
la
comunicazione
degli
scambi
bilaterali
di
energia,
il
GME
determina,
per
ciascuna
unità
di
consumo,
il
rispettivo
programma
finale
di
prelievo,
valido
ai
fini
del
calcolo
degli
sbilanciamenti
(e
delle
relative
penali),
che
viene
comunicato
agli
utenti
del
dispacciamento
e
a
Terna;
➙ Le
Società
di
vendita acquistano
energia
all’ingrosso
e
la
vendono
al
cliente
finale,
utilizzando
le
reti
di
trasporto
e
distribuzione;
➙ Il
cliente
finale stipula
il
contratto
di
fornitura
con
la
Società
di
vendita(*),
che
incassa
(in
fattura)
sia
il
compenso
che
ne
remunera
l’attività
che
i
corrispettivi
a
copertura
dei
costi
sostenuti
(materia
prima
e
uso
delle
infrastrutture),
oltre
alle
accise
e
all’IVA.
(*)
Di
solito,
i
rapporti
con
le
Società
di
distribuzione
e
quelle
di
Trasporto,
nonché
con
Terna
per
ilservizio di
dispacciamento,
sono
delegati
dal
Cliente
finale
alla
Società
di
vendita .
Struttura
del
sistema
tariffario
➙ Per
ciascuno
dei
possibili
regimi
di
fornitura
(mercato
libero,
tutela,
salvaguardia),
le
opzioni
tariffarie
(e
le
accise)
possono
essere
differenziate
in
base
a:
➙ I
corrispettivi
possono
essere
differenziati
in
funzione
del
fattore
di
utilizzo
più
o
meno
elevato
della
potenza,
della
fascia
oraria
in
cui
avviene
il
prelievo
di
elettricità
(opzioni
multiorarie:
F1,
F2,
F3
o
biorarie:
F1
e
F23
=
F2
+
F3)
e
di
altre
condizioni
stabilite
dal
fornitore.
(*)
Potenza
impegnata
(Testo
Integrato
Trasm.,
Distribuz.
e
Misura,
Autorità
En.
El.
e
Gas):
➙ per
i
clienti
finali
con
potenza
disponibile
fino
a
30
kW:
potenza
concordata
contrattualmente
(+10%);
puòanche essere
inferiore
a
quella
disponibile;
➙ per
gli
altri
clienti:
valore
massimo
della
potenza
prelevata
nel
mese:
viene
rilevato
ogni
quarto
d’ora
il
valore
medio
della
potenza
prelevata,
si
archiviano
i
tre
valori
massimi
e
se
ne
calcola
la
media;
in
alternativa,
è
facoltà
dell’esercente
assumere
come
potenza
prelevata
il
70%
della
potenza
massima
istantanea.
Fasce
orarie
per
le
opzioni
tariffarie
multiorarie
Alcune
osservazioni
➙ Importante
novità
rispetto
al
passato:
per
le
forniture
con
potenza
disponibile
superiore
ai
30
kW,
la
potenza
impegnata
è
pari
alla
massima
prelevata
nel
quarto
d’ora
fisso:
non
esistono
più
penali
per
esuberi
di
potenza,
come
un
tempo;
➙ Tuttavia:
➙ il
picco
di
prelievo
determina
il
costo
dell’impegno
di
potenza
per
tutto
il
mese
in
cui
si
è
verificato;
➙ ripetuti
esuberi
di
potenza
rispetto
al
valore
disponibile
(in
almeno
due
mesi
diversi
dello
stesso
anno)
possono
comportare
la
richiesta
da
parte
del
Distributore
di
adeguare
il
contratto,
con
conseguenti
oneri
di
allacciamento;
➙ Potrebbe
essere
importante,
laddove
possibile,
controllare
e
ridurre
i
picchi
mediante
opportuni
sistemi
di
gestione
carichi.
Componenti
tariffarie
(fonte
AEEG)
➙ Prezzo
dell’energia
➙ Il
"prezzo
dell'energia"
(€/kWh)
è
la
componente
più
rilevante
della
bolletta
e
riguarda
i
costi
sostenuti
dal
venditore
per
l'acquisto
dell’energia
da
un
produttore
(o
all’ingrosso,
o
in
borsa,
…;
è
il
costo
di
approvvigionamento
della
“materia
prima”)
e
per
l’attività
di
vendita
ai
clienti
finali:
incide
per
circa
il
60%
della
spesa
lorda
(comprensiva
delle
imposte)
di
un
cliente
domestico
medio;
➙ Nel
mercato
libero,
i
costi
del
servizio
di
vendita
sono
stabiliti
nel
contratto
di
fornitura;
è
su
questi
costi
che
si
gioca
la
concorrenza
tra
le
imprese
di
vendita;
➙ Per
i
clienti
che
non
passano
al
mercato
libero
e
quindi
sono
in
regime
di
"maggior
tutela”
o
salvaguardia,
l'Autorità
definisce
e
aggiorna
ogni
3
mesi
le
condizioni
economiche
di
riferimento,
tenendo
conto
principalmente
dell'andamento
delle
quotazioni
internazionali
degli
idrocarburi
(petrolio
e
gas);
➙ Nella
bolletta
la
Quota
energia
comprende:
il
costo
di
approvvigionamento
e
commercializzazione
e
il
Dispacciamento
(solo
per
i
clienti
del
Servizio
di
maggior
tutela
viene
aggiunta
la
componente
di
“perequazione”);
➙ Servizi
di
rete
➙ Sono
i
costi
sostenuti
da
Terna
e
Distributore
per
il
trasporto
dell'energia (a
livello
nazionale
e
locale)
fino
al
contatore
del
cliente
e
per
la
lettura
dei
consumi.
Questa
componente
rappresenta
in
media
il
15%
della
spesa
totale
lorda
ed
è
coperta
da
tariffe
stabilite
dall'Autorità
con
criteri
uniformi
per
l'intero
territorio
nazionale,
e
va
a
coprire
i
costi
per
i
servizi
di
Trasporto,
Distribuzione
e
Misura;
➙ Nella
bolletta,
gli
importi
pagati
per
tali
attività
sono
suddivisi
in:
➙ Quota
fissa
(€/cliente/mese);
➙ Quota
variabile
(€/kWh);
➙ Quota
potenza
(€/kW/mese),
quest’ultima
riferita
alla
potenza
contrattuale
(fino
a
30
kW),
a
quella
max mensile
effettivamente
prelevata
mese
per
mese
(altri
casi).
Componenti
tariffarie
(fonte
AEEG)
➙ Oneri
generali
di
sistema
(componenti
A,
UC
e
MCT)
➙ Sono
costi
individuati
per
legge
a
sostegno
di
interventi
d'interesse
generale.
Incidono
per
circa
il
7%
della
spesa
totale
lorda
del
cliente.
In
bolletta
sono
compresi
all'interno
dei
Servizi
di
rete
e
sono
destinati
in
particolare
a:
➙ promozione
della
produzione
di
energia
da
fonti
rinnovabili
(componente
A3);
➙ finanziamento
dei
regimi
tariffari
speciali
(componente
A4);
➙ finanziamento
delle
attività
di
ricerca
e
sviluppo
(componente
A5);
➙ copertura
dei
costi
già
sostenuti
dalle
imprese
e
non
recuperabili
in
seguito
alla
liberalizzazione
del
mercato
(componente
A6);
➙ copertura
oneri
per
l'adozione
di
misure
di
tutela
tariffaria
per
i
clienti
in
stato
di
disagio
economico
e/o
fisico
(componente
AS);
➙ copertura
delle
integrazioni
tariffarie
alle
imprese
elettriche
minori
(componente
UC4);
➙ copertura
meccanismi
di
perequazione
dei
costi
di
trasmissione,
distribuzione
e
misura
(componente
UC3);
➙ oneri
derivanti
da
interventi
per
la
promozione
dell'efficienza
energetica
negli
usi
finali
(componente
UC7);
➙ smantellamento
delle
centrali
nucleari
e
misure
di
compensazione
territoriale
(componente
A2
e
MCT).
Perdite
di
rete
standard
(Del.
AEEG
337/2015/R/eel)
➙ In
giallo:
energia
fornita
al
carico,
segno
+;
in
grigio:
energia
restituita
alla
rete,
segno
–;
➙ Sommando
algebricamente
i
valori
con
segno
+
e
-‐,
si
ottiene
la
“potenza
attiva,
P”:
è
il
valore
medio
netto
prelevato
dalla
rete,
e
risulta:
P
=
V×I×cosϕ (cosϕ =
fattore
di
potenza);
➙ Introducendo
una
potenza
fittizia,
detta
potenza
apparente S
=
V×I
(quella
che
sarebbe
scambiata
se
non
ci
fosse
sfasamento),
e
rappresentandola
come
un
vettore
in
fase
con
la
tensione,
la
potenza
attiva
P=V×I×cosϕ può
essere
interpretata
come
una
componente
di
S;
la
seconda
componente,
Q
=
V×I×sinϕ=
P×tgϕ,
è
detta
“potenza
reattiva”
la
quale
non
è
effettivamente
prelevata
dalla
rete,
ma
ha
un
costo,
in
quanto:
➙ fissata
la
tensione
di
rete,
V,
per
ottenere
una
certa
P
è
necessaria
una
I
tanto
maggiore
quanto
maggiore
è
ϕ,
quindi
c’è
un
aumento
delle
perdite
ohmiche
nei
cavi;
➙ a
parità
di
V
e
I,
all’aumentare
di
ϕ
diminuisce
l’energia
attiva
prelevata,
annullandosi,
al
limite,
per
ϕ
=
90°;
tuttavia,
i
produttori
di
energia
elettrica
devono
egualmente
realizzare
e
mantenere
in
esercizio
le
centrali,
per
assicurare
il
mantenimento
della
frequenza
e
della
tensione
della
rete;
i
loro
investimenti
e
la
loro
attività,
nel
caso
limite
di
carichi
integralmente
induttivi
o
capacitivi,
non
sarebbe
remunerata.
Penali
per
l’energia
reattiva
➙ L’Autorità
per
l’Energia
Elettrica,
il
Gas
ed
il
Sistema
Idrico
(AEEG)
ha
pubblicato
la
delibera
778/16/R/EEL
del
22
dicembre
2016,
con
la
quale
ha
definito
quanto
segue:
➙ Nuovi
corrispettivi
per
prelievi
di
energia
reattiva
degli
utenti
BT
(>16,5kW)
e
MT in
vigore
per
l’anno
2017,
simili
a
quelli
del
2016:
➙ Per
clienti
MT: 0,238 centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
tra
il
33%
ed
il
75%
dell’energia
attiva; 0,307 centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
oltre
il
75%
dell’energia
attiva;
➙ Per
clienti
BT:
0,704 centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
tra
il
33%
ed
il
75%
dell’energia
attiva; 0,905 centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
oltre
il
75%
dell’energia
attiva;
➙ L’AEEG
si
è
riservata,
relativamente
alle
utenze
AT
(ovvero
allacciati
a
rete
con
tensione
compresa
tra
35kV
e
150kV)
e
AAT
(>150kV),
un
ulteriore
anno
di
riflessione:
la
modifica
delle
regole
di
prelievo
dell’energia
reattiva,
per
questa
tipologia
di
utenze,
è
slittata
al
31
dicembre
2017.
Sono
quindi confermati
i
corrispettivi
già
in
vigore
per
prelievi
di
energia
reattiva
degli
utenti
AT
e
AAT:
ovvero
0,860
centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
tra
il
50%
ed
il
75%
dell’energia
attiva;
1,100
centesimi
di
euro/kvarh per
i
consumi
di
energia
reattiva
oltre
il
75%
dell’energia
attiva.
Penali
per
l’energia
reattiva
Tariffe
elettriche:
esempi
Tariffe
elettriche:
esempi
Tariffe
elettriche:
esempi
Tariffe
elettriche:
esempi
Imposte
sull’energia
elettrica
Imposte
sull’energia
elettrica
➙ Principali
esenzioni
o
esclusioni
dall’accisa
(D.Lgs. 504/95
,
art.
52
)
➙ Energia
autoconsumata e
prodotta
da
impianti
alimentati
da
FER
con
P
e
≤
20
kW
(non
soggetta);
➙ Energia
autoconsumata da
imprese
di
autoproduzione
e
prodotta
da
FER
con
Pe
>
20
kW
(esente,
ovvero
soggetta
ad
accise,
ma
ad
aliquota
0);
➙ Altre
esenzioni:
en.
utilizzata
per
l'attivita' di
produzione
di
elettricita' e
per
mantenere
la
capacita'
di
produrre
elettricita';
utilizzata
per
l'impianto
e
l'esercizio
delle
linee
ferroviarie
adibite
al
trasporto
di
merci
e
passeggeri;
impiegata
per
l'impianto
e
l'esercizio
delle
linee
di
trasporto
urbano
ed
interurbano;
etc;
➙ Altre
esclusioni:
non
è
sottoposta
ad
accisa
l’energia
elettrica:
utilizzata
principalmente
per
la
riduzione
chimica
e
nei
processi
elettrolitici
e
metallurgici;
impiegata
nei
processi
mineralogici;
impiegata
per
la
realizzazione
di
prodotti
sul
cui
costo
finale,
calcolato
in
media
per
unità,
incida
per
oltre
il
50
per
cento.
Composizione
media
del
costo
finale
Fonte:
AEEG
2015
– Clienti
in
regime
di
maggior
tutela
3kW,
2.700kWh
Esempio
di
calcolo
– utenza
domestica
➙ Assumendo
come
riferimento
i
costi
del
mercato
tutelato
I
trimestre
2013,
calcolare
il
costo
della
fornitura
di
energia
elettrica
per
un’utenza
domestica
(residenza
anagrafica),
con
contatore
mono-‐orario,
con
il
seguente
profilo
di
consumo:
➙ potenza
impegnata
=
3,0
kW;
➙ consumo
mensile
(costante
nei
12
mesi)
=
350
kWh/mese
=>
4.200
kWh/anno.
Esempio
di
calcolo
– mercato
libero
➙ Assumendo
come
riferimento
i
costi
del
mercato
libero
a
inizio
2013
riportati
in
precedenza,
calcolare
il
costo
mensile
della
fornitura
di
energia
elettrica
per
un’utenza
non
domestica
con
il
seguente
profilo
di
consumo:
➙ potenza
prelevata
=
2.000
kW;
➙ consumo
(gennaio
2013)
=
200.000
kWh
(F1)
+
80.000
kWh
(F2)
+
180.000
kWh
(F3)
=
460.000
kWh.
Alcune
tabelle
➙ Solo
a
scopo
esemplificativo,
si
riportano
di
seguito
le
tabelle
con
cui
l’Autorithy definisce
e
pubblica
periodicamente
sul
proprio
sito
tutte
le
componenti
tariffarie
(tranne,
ovviamente,
il
prezzo
di
approvvigionamento,
ovvero
di
“generazione”,
definito
dall’Autorithy solo
per
il
servizio
di
tutela).
Alcune
tabelle
Alcune
tabelle
Alcune
tabelle
Alcune
tabelle
La
filiera
del
gas
naturale
La
filiera
del
gas
naturale
➙ Uno
Shipper è
un
operatore
che
produce,
importa
o
acquista
gas
da
produttori
nazionali,
o
da
altri
Shipper,
per
rivenderlo
a
utenti
finali
(industrie
e
centrali
termoelettriche),
grossisti,
aziende
di
distribuzione
locale
o
altri
Shipper.
La
filiera
del
gas
naturale
La
Rete
Nazionale
di
Gasdotti
(RNG)
TAP:
Trans-‐Adriatic Pipeline
TAP:
Trans-‐Adriatic Pipeline
➙ L’Unione
Europea
riconosce al Trans
Adriatic Pipeline
un
ruolo
importante
nel
raggiungimento
dell’obiettivo
di
politica
energetica
per
garantire
la
sicurezza e
la
diversificazione
dell'approvvigionamento
energetico
in
Europa.
➙ Il
gasdotto,
infatti,
aprirà
il Corridoio
Meridionale
del
Gas,
vero
e
proprio
punto
cardine
della
strategia
energetica
europea.
Questa
nuova
rotta
si
aggiungerà
alle
esistenti
rotte
dalle
quali
l’Europa
riceve
gas
naturale,
rendendo
così
i
suoi
approvvigionamenti
energetici
più
sicuri
e
flessibili.
➙ La
Commissione
Europea,
il
Parlamento
e
il
Consiglio
hanno
assegnato
a
TAP
lo
status
di
Progetto
di
Interesse
Comune (PCI),
secondo
le
nuove
linee
guida
TEN-‐E
(Trans-‐European Energy
infrastructure).
➙ TAP
è
stato
selezionato
come
Progetto
di
Interesse
Comune,
perché
funzionale
all’apertura
del
Corridoio
Meridionale
del
Gas,
uno
dei
12
cosiddetti
corridoi
energetici,
reputati
prioritari
dall’Unione
Europea
per
il
conseguimento
degli
obiettivi
di
politica
energetica.
➙ TAP
si
collegherà
alla rete
nazionale gestita
da Snam
Rete
Gas per
alimentare
il
punto
di
scambio
virtuale
(PSV)
dal
quale
potranno
essere
raggiunti
tutti
i
punti
di
uscita
italiani
verso
destinazioni
europee.
PSV
(Punto
di
Scambio
Virtuale)
e
Borsa
del
Gas
➙ Fino
al
2010,
gli
operatori
potevano
scambiarsi
gas
solo
presso
il
PSV
(un
punto
virtuale
concettualmente
localizzato
tra
i
punti
di
entrata
e
i
punti
di
uscita
della
RNG),
mediante
contratti
bilaterali;
➙ Dopo
il
DM
18
marzo
2010,
a
fine
2010
è
stato
infine
avviato
un
vero
e
proprio
mercato
del
gas
naturale
(gestito
dal
GME),
denominato
M-‐GAS.
Struttura
del
sistema
tariffario
➙ Dal 1° gennaio 2003 esistono due tipologie fondamentali di fornitura:
➙ Le
Società
di
vendita
acquistano
il
gas
all’ingrosso
e
lo
vendono
al
cliente
finale,
utilizzando
le
reti
di
trasporto,
gli
stoccaggi
e
la
rete
di
distribuzione;
➙ Il
cliente
finale
stipula
il
contratto
di
fornitura,
inclusa
distribuzione,
con
la
Società
di
vendita,
che
incassa
in
fattura
sia
il
compenso
che
ne
remunera
l’attività
che
i
corrispettivi
a
copertura
dei
costi
sostenuti
(materia
prima
e
uso
delle
infrastrutture);
➙ Anche
nel
mercato
libero,
la
componenti
relative
all’uso
delle
infrastrutture
sono
fissate
da
AEEG
(o
approvate
su
proposta
dell’operatore),
e
non
controllabili
dalla
Società
di
vendita.
La
misura
del
gas
presso
il
punto
di
consegna
➙ I
misuratori
presso
i
clienti
finali
sono
di
solito
in
grado
di
contabilizzare
solo
il
volume di
gas
consumato,
e
non
la
sua
massa;
➙ Tuttavia,
l’energia
associata
ad
un
prefissato
volume
dipende
dalla
massa,
ovvero,
a
parità
di
volume:
➙ dalle
condizioni
di
pressione e
temperatura del
gas
consegnato;
➙ dalla
sua
effettiva
composizione
chimica (PCS);
➙ In
linea
di
principio,
si
dovrebbe
sempre
“compensare”
la
misura
del
volume
mediante
quelle
di
pressione
e
temperatura,
nonché
mediante
analisi
della
composizione
chimica
del
gas;
➙ Per
motivi
tecnico-‐economici,
la
compensazione
viene
a
tutt’oggi
realizzata
solo
presso
i
principali
punti
della
filiera
e
presso
i
grandi
consumatori
(contatori
muniti
di
correttore
di
volume).
La
misura
del
gas
presso
il
punto
di
consegna
➙ In
definitiva:
➙ i
consumi
di
gas
sono
direttamente
ed
immediatamente
confrontabili
solo
se
espressi
in
unità
di
energia
(GJ,
MJ,
…);
➙ analogamente,
i
corrispettivi
tariffari
sono
di
univoca
interpretazione
solo
se
espressi
in
€/MJ
o
€/GJ;
➙ Tuttavia:
➙ per
motivi
storici
e
di
praticità,
è
largamente
utilizzato
il
concetto
di
metro
cubo
in
condizioni
standard
(Sm3),
ovvero
“il
volume
che
un
dato
quantitativo
di
gas,
transitato
attraverso
un
gruppo
di
misura
in
determinate
condizioni
di
T
e
p,
occuperebbe
alle
condizioni
standard:
T
=
15
°C
e
p
=
1,013
bar”;
➙ i
consumi
in
Sm3 ed
i
costi
in
€/Sm3 sono
confrontabili,
a
patto
che
sia
specificato
anche
il
PCS
di
riferimento.
La
misura
del
gas
presso
il
punto
di
consegna
➙ Nella
maggior
parte
dei
casi
(clienti
minori,
con
contatori
privi
di
correttore),
per
convertire
i
volumi
di
gas
(m3)
in
energia
(MJ
o
GJ)
si
opera
in
modo
approssimato,
assumendo:
➙ condizioni
medie
convenzionali
di
T
e
p,
corrispondenti
ad
opportuni
valori
indicati
da
AEEG
(o
calcolati
dal
distributore
coerentemente
con
le
prescrizioni
di
legge),
in
base
alle
quali
si
calcola
ilseguente coefficiente
di
correzione
dei
volumi:
𝑉$%&&'((%
𝐶=
𝑉)*+,&-(%
➙ composizione,
e
quindi
PCS,
del
gas
corrispondenti
a
quelle
medie
mensili
del
gas
immesso
nella
rete
di
distribuzione
(o
trasporto)
cui
è
allacciato
l’utente,
misurato
dal
trasportatore;
tutte
le
componenti
tariffarie
proporzionali
ai
consumi,
per
questo
motivo,
vengono
riferite
ad
un
PCS
convenzionale
(indicato
come
“coefficiente
P”,
ed
espresso
in
GJ/m3),
calcolato
come
valore
medio
relativo
all’anno
termico
(Rif.
Convenzionale
1
Ottobre
– 30
Settembre)
precedente
rispetto
a
quello
in
corso,
ma,
all’atto
della
fatturazione,
vengono
corrette
in
base
al
PCS
effettivo
applicando
il
seguente
algoritmo:
𝑃𝐶𝑆>??>@@ABC
𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜
𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 = 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜
𝑐𝑜𝑛𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 ∗
𝑃𝐶𝑆DCEB>EFACEGH>
La
misura
del
gas
presso
il
punto
di
consegna
➙ La
“correzione”
dei
volumi
dalla
condizioni
effettive
di
misura
a
quelle
standard,
quando
resa
necessaria
dall’assenza
del
sistema
automatico
per
la
compensazione
dei
volumi
in
base
a
pressione
e
temperatura
del
gas,
viene
effettuata
in
base
a
un
coefficiente
correttivo
C
definito
dall’Autorità
per
ciascun
“ambito
tariffario”
(tipicamente:
il
Comune),
assumendo
come
valore
della
pressione:
➙ p
=
20
mbar,
per
i
punti
di
riconsegna
nei
quali
il
valore
convenzionale
è
inferiore
o
uguale
a
0,025
bar;
➙ quella
di
taratura
dell’impianto
di
riduzione
finale
della
pressione
del
gas
a
monte
del
gruppo
di
misura,
per
i
punti
di
riconsegna
nei
quali
la
pressione
relativa
di
misura
è
superiore
a
0,025
bar;
nel
caso
in
cui
la
misura
avvenga
a
pressione
non
regolata,
l’impresa
di
distribuzione
è
tenuta
ad
installare
un’apparecchiatura
idonea
per
la
correzione
delle
misure.
➙ Misuratori
con
correttore:
(100%
GdM da
G16
in
poi
– Vmax =
25
m3/h
-‐ entro
fine
2011;
entro
il
2016
dovranno
essere
l’80%
del
totale):
➙ Con
C
Calcolato
dal
distributore
con
modalità
fissate
daAEEG (t
=
valore
medio
convenzionale,
p
=
20
mbar se
pmax =
25
mbar,
altrimenti
p
=
pressione
di
taratura).
La
misura
del
gas
presso
il
punto
di
consegna
➙ L’attività
di
misura
rientra
nei
compiti
del
Distributore,
proprietario
del
contatore
e
responsabile
del
suo
corretto
funzionamento;
➙ D.
AEEG
n.
168/04
e
51/08:
il
Cliente
finale
ha
facoltà
di
chiedere
la
verifica del
corretto
funzionamento
del
contatore:
➙ il
Distributore
deve
intervenire
entro
180
gg
(+
60
se
si
non
si
può
operare
“in
situ”);
➙ se
la
verifica
è
negativa (contatore
malfunzionante):
➙ sostituzione
gratuita;
➙ per
consumi
fatturati
>
consumi
reali
=>
rimborso
dal
Distributore;
➙ per
consumi
fatturati
<
consumi
reali
=>
conguaglio
(A
meno
che
il
contatore
non
abbia
più
di
25
anni,
nel
qual
caso
l’onere
rimane
a
carico
del
Distributore);
➙ se
la
verifica
è
positiva (contatore
funzionante
correttamente):
➙ pagamento
dell’operazione
a
carico
del
Cliente
(tra
5
e
40
€,
a
seconda
dell’anzianità
del
contatore).
Esempio
tariffe:
mercato
tutelato
Forniture
nel
mercato
libero
➙ In
ogni
caso,
il
prezzo
è
generalmente
comprensivo
di
tutti
gli
oneri
di
trasporto,
stoccaggio,
dispacciamento
e
commercializzazione,
mentre
vanno
sempre
aggiunte:
➙ Distribuzione;
➙ Imposte;
➙ Inoltre,
può
essere
previsto
un
meccanismo
di
aggiornamento
del
prezzo
(ad
esempio
il
meccanismo
Delibere
AEEG
n.
195/02
=>
134/06
=>
79/07).
Esempio
tariffe:
mercato
libero
Imposte
in
Campania
Imposte
in
Italia
Esempio
di
applicazione
Composizione
media
del
costo
finale