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• l’inclusione tra l’inizio del capitolo: 2,1-2 (Dio che ordina al pesce di
inghiottire Giona) e la fine 2,11 (il pesce vomita Giona)
• Simbologia: mare come un simbolo di morte; pesce (vv. 1,11 al masch.; v. 2
al femm.) simbolo di protezione della vita e della nuova nascita, una sorta
dell’utero materno.
Giona 2,1
Giona 2,2
Giona 2,3
קֹולי׃
ִֽ ִ ָאתי ִמ ָצ ָָּ֥רה ִ ִ֛לי אֶ ל־יְ הוָ ָ֖ה ַוִַֽֽ ַיעֲנֵ֑נִ י ִמ ֶבֶּ֧טֶ ן ְש ִ֛אֹול ִשוַ ָ֖עְ ִתי שָ ַ ָּ֥מעְ ת
ִ ו ַֹּ֗יאמֶ ר ָ֠קָ ָר
Giona 2,4
Giona 2,5
yTir>m;êa' ynIåa]w:
^yn<+y[e dg<N<åmi yTiv.r:Þg>nI
`^v<)d>q' lk;Þyhe-la, jyBiêh;l. @ysiäAa %a;…
Giona 2,6
Giona 2,7
Casus pendens
In ebraico per dire «La via di Dio è perfetta.» si adopera spesso una
costruzione particolare:
AKïr>D:ñ ~ymiçT' élaeh' (Sal 18,31);
lett. Dio, perfetta la sua via.
Si tratta di una frase composta; il soggetto è posto all’inizio in una
posizione isolata come casus pendens, ad esso segue il predicato che
può essere nominale o verbale.
Il soggetto è poi ripreso come pronome riassuntivo posto nel caso in cui
si troverebbe quel soggetto se si trattasse di una frase semplice, qui
Genitivo (La via di Dio).
Giona 2,8
Giona 2,9
aw>v"+-yleb.h; ~yrIßM.v;m.
`WbzO*[]y: ~D"Þs.x
• ~yrIßM.v;m. – Piel (hapax), normalmente viene adoperato Qal ; casus
pendens.
Giona 2,10
• Waw aversativo
• hm'Le_v;a] hx'B.z>a, - coortativo
• ‘hd"AT lAqÜB. – beth strumentale
• yTir>d:ßn" rv<ïa] – relativa; qatal – sfondo dall’azione principale