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ESERCIZI
Liguori Editore
Esercizi 3
Capitolo 1 - Esercizi
230,5 + 1,57 ⋅ 103 = 1,80 ⋅ 103 230,5 – 1,57 ⋅ 103 = –1,34 ⋅ 103
0,0053 + 1,24 ⋅ 10–3 = 0,0065 0,98 – 3,857 ⋅ 10–6 = 0,98
0,0053 + 1,26 ⋅ 10–3 = 0,0066 1280 – 727,6 = 552
560,85 + 781,4 = 1342,2 3,75 ⋅ 106 – 7,374 ⋅ 104 = 3,68 ⋅ 106
1,273 ⋅ 10–2 + 9,28 ⋅ 10–5 = 1,282 ⋅ 10–2 0,00587 – 1,52 ⋅ 10–3 = 0,00435
7,50 + 8,50 = 16,00
3,5 km/h in m/s; 2,38 ⋅ 102 kg/h in kg/s; 3,00 kWh in kcal; 2,8 kJ in kWh;
7,6 kcal/hmK in W/mK; 2,21 ⋅ 102 W/mK in kcal/hmK; 2,200 ⋅ 103 cal/kgK
in kJ/kgK; 0,854 m3 in cm3; 135 l in m3; 3,70 atm in Pa; 3,500 bar in atm;
3,25 ⋅ 108 cm3/h in m3/s; 1280 l/s in m3/h; 7530 kcal/h in kW; 230 CV in kW;
30,0 kcal/hm2K in W/m2K; 2,50 ⋅ 103 W/m2K in kcal/hm2K; 50 kcal/kgK
in kJ/kgK
Capitolo 2 - Esercizi
Dati:
m1 = 850 g u1 = 3,42 kJ/kg m2 = 400 g u2 = 2,327 kJ/kg
Incognita:
U
U1 = m1u1 U2 = m2u2
850 ⋅ 1 ⋅ 10–3 ⋅ 3,42 = 2,91 kJ 400 ⋅ 1 ⋅ 10–3 ⋅ 2,327 = 0,931 kJ
kg kJ kg kJ
g⋅ ⋅ = kJ g⋅ ⋅ = kJ
g kg g kg
m1 + m2 = m U1 + U2 = U
850 + 400 = 1250 ⋅ 1⋅10–3 = 1,250 kg 2,91 + 0,931 = 3,84 kJ
kg kJ + kJ = kJ
g +g = g⋅ = kg
g
ESERCIZIO 2.2 – Per un sistema di massa m = 4,35 kg, avente una velocità
w = 5,4 km/h, calcolare:
1. l’energia cinetica;
2. l’energia cinetica specifica.
Dati:
m = 4,35 kg w = 5,4 km/h
Incognite:
Ec, ec
2 ⎝ 3600 ⎠ 2
2
⎛ km m h ⎞ m ⎛ m⎞
2
kg ⋅ ⎜ ⋅ ⋅ ⎟ = kg ⋅ 2 = ⎜ kg ⋅ 2 ⎟ ⋅ m = N ⋅ m = J
⎝ h km s ⎠ s ⎝ s ⎠
2. L’energia cinetica specifica si ottiene dall’equazione:
Ec 1 2
ec = = w
m 2
che, sostituendo i valori, fornisce:
2
1 ⎛ 1 ⎞ 1
ec = ⋅ ⎜ 5,24 ⋅ 1 ⋅ 10 3 ⋅ ⎟ = ⋅ (1,5) = 1,1 J/kg
2
2 ⎝ 3600 ⎠ 2
2 2
⎛ km m h ⎞ ⎛ m ⎞ m2 J
⎜ ⋅ ⋅ =
⎟ ⎜ ⎟ = =
⎝ h km s ⎠ ⎝ s ⎠ s2 kg
oppure, direttamente dall’equazione:
Ec 4,9
ec = = = 1,1 J/kg
m 4,35
J J
=
kg kg
Si ricorda che:
kg ⋅ m
⋅m
J N⋅m s2 kg ⋅ m ⋅ m m 2
= = = = 2
kg kg kg kg ⋅ s2 s
Esercizi 7
Dati:
m = 4,35 kg z = 4,00 m
Incognite:
Ep, ep
J m2
= 2
kg s
ESERCIZIO 2.4 – Un sistema di 4,35 kg deve essere sollevato di 323 cm. Calcolare
il lavoro meccanico totale e quello specifico necessari.
Dati:
m = 4,35 kg ∆z = 323 cm
Incognite:
L, l
Per il caso in esame il lavoro meccanico è pari alla variazione di energia po-
tenziale che subisce il sistema nel variare la sua quota rispetto alla posizione
iniziale.
8 Lezioni di Fisica Tecnica
m ⎛ m m ⎞ m kg ⋅ m 2
kg ⋅ ⋅ ⎜ cm ⋅ − cm ⋅ ⎟ = kg ⋅ ⋅ m = =J
s2 ⎝ cm cm ⎠ s2 s2
m ⎛ m m ⎞ m m2 J
⋅
2 ⎜
cm ⋅ − cm ⋅ ⎟ = 2
⋅ m = 2
=
s ⎝ cm cm ⎠ s s kg
oppure come:
L 138
l= = = 31,7 J/kg
m 4,35
J J
=
kg kg
Dati:
dimensioni parete: (3,00 ⋅ 5,00) m2, s = 40,0 cm ρ = 1200 kg/m3
Q10-25°C = 2,00 .104 kcal tfin = 20°C
Incognite:
Cparete , cmateriale , Q25-20°C
Dati:
P1: recipiente di vetro riempito con acqua, dimensioni: 6,0 cm ⋅ 10,0 cm ⋅ 8,0 cm
P2: sfera di ferro d = 10,0 cm
∆z = 30,0 cm mvetro = 150 g vacqua = 1,00 l/ kg
Incognita:
L
⎡⎛ Vacqua ⎞ ⎤
= ⎣⎡(m vetro + m acqua )+ m 2 ⎦⎤ gΔz = ⎢⎜ m vetro + ⎟ + ρferro ⋅ Vsfera ⎥ gΔz =
⎣⎢⎝ v acqua ⎠ ⎦⎥
⎡⎛ Vacqua ⎞ 4 3 ⎤
= ⎢⎜ m vetro + ⎟ + ρferro π r sfera ⎥ gΔz
⎢⎣⎝ v acqua ⎠ 3 ⎥⎦
10 Lezioni di Fisica Tecnica
=( (!
= (! ="! *K!
K(!
K"!
Dati:
P: cubo di alluminio L = 23,5 cm ∆z = 57 cm
Incognita:
Lelica
# *K!
K(!
$ K"!
Esercizi 11
Dati:
∆z = 25,0 cm
Incognita:
L
= "!
K"!
K(!
kg 3 m m kg ⋅ m 2
⋅ m ⋅ ⋅ cm ⋅ = =J
m3 s2 cm s2
$ le seguenti conversioni:
ESERCIZIO 2.9 – Effettuare $
0 ºC in K; –30ºC in K; 0 K in ºC; Δt(ºC) = 20 in Δt(K); 0,40 kJ/ºC in kJ/K
Poiché la scala celsius può essere considerata derivata dalla scala kelvin, come
mostrato in Figura 2.3, sussiste la relazione:
12 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
P: m = 85,3 kg AP= 160 cm2 ∆z = 20,2 cm
Incognita:
L
( )
= (85, 3 + 165 )⋅ 9, 807 ⋅ −20, 2 ⋅ 1 ⋅ 10 −2 = −496 J
m ⎛ m ⎞ kg ⋅ m 2
(kg + kg )⋅ ⋅ ⎜ cm ⋅ ⎟= =J
s2 ⎝ cm ⎠ s2
Esercizi 13
ESERCIZIO 2.11 – Una macchina solleva un carico di 300 kg alla velocità co-
stante di 2,50 m/s dal fondo di una miniera, posto alla quota di –150 m, fino
alla piattaforma di scarico, posta alla quota di 5 m (le quote sono valutate
rispetto al piano di campagna). Calcolare:
1. il lavoro compiuto dalla macchina;
2. il tempo impiegato per il sollevamento;
3. la potenza della macchina.
Dati:
P: m = 300 kg w = 2,50 m/s ∆z = 155 m
Incognite:
L, θ, L!
Dati:
P: m = 4000 t w = 80 km/h ∆z = 1,0 % R = 20 N/t
Incognita:
L!
La potenza è data dal rapporto tra il lavoro che la locomotiva dovrà com-
piere, somma del lavoro meccanico necessario per vincere le forze di attrito
14 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
d = 25,3 cm ρ = 7,23 kg/l z1 = 22,35 m z2 = 7,1 m
Incognita:
∆Ep, in kWh
Dati:
1: glicerina 2: calcestruzzo 3: ottone (sfera) Q = 100 kJ
3
m1 = 1500 g V2 = 1,50 dm d3 = 10,0 cm
Incognite:
∆t1, ∆t2, ∆t3
Per il calcolo della differenza di temperatura nei tre casi proposti conviene
utilizzare la (2.6), ricavando i valori dei calori specifici e delle densità dalle
Tabelle A4 e A5 dell’Appendice.
1) Per la glicerina si ha:
Q 100
Δta = = 28 K ≡ 28 °C
m a ca 1, 50 ⋅ 2, 4
kJ
=K
kJ
kg ⋅
kg ⋅ K
Dati:
sfera di rame, riempita per metà di acqua e per metà di olio de= 800 mm
di = 790 mm t1 = 15°C t2 = 30°C
Incognita:
Q
v2
funzione di v o viceversa.
L!W>8?X!
(!
!
"#))!
!
!
(#))! "
!"#))!!!!!!!!!!!!*#))!DW&/201X!
così come mostrato nella Figura, dalla quale risulta evidente che l’area sottesa
alla trasformazione 1→2 è un trapezio di superficie pari a:
2, 00 + 1, 00
(4,00 – 2,00) ⋅ ⋅ 10 5 = 3,00 ⋅ 105 J/kg = 300 kJ/kg
2
Pertanto, il lavoro specifico richiesto è pari a 300 kJ/kg.
Esercizi 19
Capitolo 3 - Esercizi
ESERCIZIO 3.1 – In una tubazione cilindrica entra del fluido con una densità di
2,3 kg/m3. La velocità all’ingresso è di 1,50 m/s ed il diametro della sezione di
ingresso è di 12,6 cm. Sapendo che all’uscita la densità del fluido è di 4,3 kg/m3
e che il diametro è di 10,0 cm, quale sarà la velocità del fluido all’uscita?
(! "!
Dati:
ρ1 = 2,3 kg/m3 d1 = 12,6 cm w1 = 1,50 m/s
ρ2 = 4,3 kg/m3 d2 = 10, 0 cm
Incognita:
w2
La velocità del fluido dipende dalla portata massica; il bilancio di massa per
sistema ad un ingresso ed una uscita in condizione di regime stazionario per-
manente diventa:
!1 =m
m !2 =m !
Esprimendo le portate massiche secondo la (3.9), l’equazione di bilancio di-
venta:
ρ1 w1 A1 = ρ2 w2 A2
in cui l’unica proprietà incognita è w2. Risolvendo rispetto a w2:
⎛ d12 ⎞
π⋅
⎛ ρ ⎞⎛ A ⎞ ⎛ ρ ⎞⎜ 4
⎟ ⎛ ρ ⎞⎛ d ⎞
w 2 = w1 ⎜ 1 ⎟ ⎜ 1 ⎟ = w1 ⎜ 1 ⎟ ⎜ ⎟ = w1 ⎜ 1 ⎟ ⎜ 1 ⎟ =
ρ A
⎝ 2 ⎠⎝ 2 ⎠ ρ
⎝ 2 ⎠⎜ π⋅ 2d 2
⎟ ⎝ ρ2 ⎠ ⎝ d 2 ⎠
⎜ ⎟
⎝ 4 ⎠
2
2, 3 ⎛ 12, 6 ⎞
= 1, 50 ⋅ ⋅⎜ ⎟ = 1,50 ⋅ 0,53 ⋅ (1,26) = 1,50 ⋅ 0,53 ⋅1,59 = 1,3 m/s
2
4, 3 ⎝ 10, 0 ⎠
⎛ kg ⎞
m ⎜ m3 ⎟ ⎛ cm ⎞2 m
⋅⎜ ⎟⋅⎜ ⎟ =
s ⎜ kg ⎟⎟ ⎝ cm ⎠ s
⎜ 3
⎝m ⎠
20 Lezioni di Fisica Tecnica
nella quale i valori dei diametri sono rimasti espressi in centimetri in quanto
il rapporto di grandezze fisicamente omogenee è adimensionale.
ESERCIZIO 3.2 – Con riferimento allo schema, nel quale i condotti sono tutti a
sezione quadrata, si conoscono i seguenti dati:
L1 = 11,3 cm, w1 = 5,40 km/h, v1 = 3,20 m3/kg, L2 = 15,4 cm, w2 = 6,35 km/h,
v2 = 2,78 m3/kg, L3 = 17,4 cm, w3 = 4,70 km/h, v3 = 2,34 m3/kg.
All’uscita (sezioni 4 e 5) il fluido ha un volume specifico di 2,80 m3/kg ed una
velocità w4 = w5 = 2,00 m/s.
Si calcoli il lato delle due sezioni di uscita, sapendo che anch’esse sono di
uguale area.
(! *!
! !
! !
! AO@O! !
"! !
! !
! !
! !
/! $!
Dati:
L1 = 11,3 cm w1 = 5,40 km/h v1 = 3,20 m3/kg
L2 = 15,4 cm w2 = 6,35 km/h v2 = 2,78 m3/kg
L3 = 17,4 cm w3 = 4,70 km/h v3 = 2,34 m3/kg
v4 = v5 = 2,80 m3/kg w4 = w5 = 2,00 m/s A4 = A5
Incognite:
L4 = L5
nel quale l’unica incognita è l’area di ciascuna della due sezioni di uscita:
1000 1000 1000
5,40 ⋅ ⋅ 0,0128 6,35 ⋅ ⋅ 0,0237 4,70 ⋅ ⋅ 0,0303
3600 3600 3600 2, 00 ⋅ A
+ + = 2⋅
3,20 2,78 2,34 2, 80
km m ⋅ h 2
⋅ ⋅ m2 m ⋅ m
h km ⋅ s = s
m3 m3
kg kg
6,00 ⋅ 10–3 + 1,50 ⋅ 10–2 + 1,69 ⋅ 10–2 = 1,43 ⋅ A
kg kg
= ⋅ m2
s s ⋅ m2
3,79 ⋅ 10–2 = 1,43 ⋅ A
3, 79 ⋅ 10 −2
A= = 2, 65 ⋅ 10 −2 m 2
1, 43
essendo A = L2 si ha:
L = A = 2, 65 ⋅ 10 −2 m 2 = 0,163 m
ovvero L4 = L5 = 0,163 m.
Dati:
Qi = 15,0 kcal Lu = 3000 kJ
Incognita:
∆U
ESERCIZIO 3.4 – Una massa di 35 kg cede una quantità di calore di 25,7 kcal e
scambia un lavoro specifico di compressione di 20,0 kJ/kg. Calcolare:
1. la variazione di energia interna;
2. la variazione di energia interna specifica.
Dati:
m = 7,35 kg Qu = 25,7 kcal Li = 20,0 kJ/kg
Incognite:
∆U, ∆u
ΔU 39 kJ
Δu= = = 5,3
m 7,35 kg
oppure dal bilancio in termini di grandezze specifiche:
Q −25, 7 kJ
Δu = q – l = −l = ⋅ 4,187 – (–20,0) = –14,6 + 20,0 = 5,4
m 7, 35 kg
L’energia interna della trasformazione è aumentata, essendo uf > ui.
ESERCIZIO 3.5 – Un sistema a pareti rigide e fisse, senza lavoro di elica, riceve
una quantità di calore di 43,5 kJ. Calcolare la variazione di energia interna.
Dati:
Qi = 43,5 kJ Lel = 0 kJ
Incognita:
∆U
Dati:
Q1-2 = 180 kJ ∆U1-2 = 100 kJ L2-1 = 95 kJ
Incognite:
L1-2, Q2-1
Dalla (3.13):
ΔU = Q – L
per il processo 1-2 si ha:
100 = 180 – L1-2
da cui:
L1-2 = 80 kJ
Dalla (3.14) si perviene allo stesso risultato scrivendo:
180 = L1-2 + 100
nella quale il lavoro è stato considerato in uscita e che fornisce il risulta-
to:
L1-2 = 180 – 100 = 80 kJ
da cui si ricava che il lavoro, essendo positivo, è effettivamente in uscita.
ESERCIZIO 3.7 – Un sistema passando dallo stato 1 allo stato 2 lungo la trasfor-
mazione 1A2 assorbe Q = 50 kJ e compie un lavoro L = 20 kJ. Se invece segue
la trasformazione 1B2, è Q = 36 kJ.
"!
1. Quanto vale L lungo la trasformazio- !L! !T
ne 1B2?
2. Se L = –13 kJ ritornando da 2 a 1
lungo la linea curva in Figura, quanto !@!
vale Q per questa trasformazione?
3. Se U1 = 10 kJ, quanto vale U2? !!(! i!
4. Se UB = 22 kJ quanto vale Q per la
!)!
trasformazione 1B? E per la B2? !D!
Esercizi 25
Dati:
Q1A2 = 50 kJ L1A2 = 20 kJ Q1B2 = 36 kJ
L2C1 = – 13 kJ U1 = 10 kJ UB = 22 kJ
Incognite:
L1B2, Q2C1, U2, Q1B, QB2
Gli scambi di energia in un sistema sono forniti dal 1° Principio della Ter-
modinamica.
L’energia interna è una funzione di stato e le sue variazioni dipendono esclu-
sivamente dagli stati iniziali e finali della trasformazione, mentre gli scambi
di energia, come calore e come lavoro, sono funzione del percorso della tra-
sformazione. Nel caso in esame la variazione dell’energia interna è la stessa
per tutte le trasformazioni
(ΔU1,2) = (ΔU1,2) = (ΔU1,2) = ΔU1,2
1A2 1B2 1C2
ed è calcolabile dalla trasformazione 1A2 per la quale sono noti sia il lavoro
che il calore scambiati. Dal primo principio della termodinamica si ha:
ΔU1,2 = Q1A2 – L1A2 = 50 – 20 = 30 kJ
1. Dal primo principio applicato alla trasformazione 1B2, nota la variazione
di energia interna, otteniamo
Q1B2 = L1B2 + ΔU1,2
L1B2 = Q1B2 – ΔU1,2 = 36 – 30 = 6 kJ
2. Nella trasformazione dallo stato 2 allo stato 1, poiché l’energia interna è
una funzione di stato, la variazione di energia interna è, in valore assoluto,
uguale a quella precedentemente calcolata, ma ha segno opposto
ΔU2,1 = – ΔU1,2 = – 30 kJ
Applicando il primo principio alla trasformazione rappresentata dalla linea
curva, 2C1, si ha
Q2C1 = L2C1 + ΔU2,1 = – 13 + (– 30) = – 43 kJ
3. Ricordando che
ΔU1,2 = U2 – U1
l’energia interna al punto 2 è data da
U2 = U1 + ΔU1,2 = 10 + 30 = 40 kJ
4. Il tratto B2 della trasformazione 1B2 è a volume costante e, quindi, in
esso non si compie lavoro di variazione di volume. Ne consegue che tutto
il lavoro svolto lungo la trasformazione 1B2 viene compiuto nel tratto 1B.
26 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
Qi = 419 kJ Qu = 126 kJ Lu = 98 kJ
Incognita:
∆U
Dati:
Qi = 100 kJ Qu = 150 kJ Li = 350 kJ Lu = 500 kJ
Incognita:
∆U
Dati:
Lu = 2,94 · 102 kJ Li = 883 kJ Qu = 210 kJ L′u = 294 kJ
stati iniziali e finali coincidenti
Incognita:
Q′
?! !
(!
AO@O! "!
K"
K(! ! !
O
28 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
m! = 1000 kg/h z1 = 30,0 cm h1 = 32,0 kcal/kg w1 = 3,80 m/s
(2,40 ) !
2
1
1000 ⋅ ⋅ (50,0 ⋅ 4187 + 9,807 ⋅ 2,50 + +L
3600 2
0,2778 ⋅ (1,34 ⋅ 105 + 2,94 + 7,22) + 1,26 ⋅ 104 = 0,2778 ⋅ (2,09 ⋅ 105 + 2,45 + 2,88) + L!
ESERCIZIO 3.12 – Con riferimento all’esercizio 3.1, sapendo che l’entalpia spe-
cifica del fluido all’ingresso ed all’uscita sono pari rispettivamente a 430 e
370 kJ/kg, e sapendo che il sistema non compie lavoro, calcolare la potenza
termica scambiata dal sistema.
Esercizi 29
Dati:
ρ1 = 2,3 kg/m3 w1 = 1,50 m/s d1 = 12,6 cm
ρ2 = 4,3 kg/m3 d2 = 10, 0 cm
h1 = 430 kJ/kg h2 = 370 kJ/kg
Incognita:
Q!
#
(
! !
!(! !O !"!
150 kJ/kg, e la seconda (2) pari a 72,8 kg/min, con un’entalpia specifica di 86,3
kJ/kg. La portata risultante (3) viene inviata ad una turbina adiabatica, dalla
quale esce (4) con una entalpia specifica di 46,2 kJ/kg. Calcolare:
1. l’entalpia specifica del fluido nella sezione 3;
2. la potenza meccanica della turbina.
!(! !k
!/
!"!
S!
Dati:
m! 1 = 35,3 kg/min h1 = 150 kJ/kg ! 2 = 72,8 kg/min
m h2 = 86,3 kg/l
h4 = 46,2 m/s
Incognite:
h3, L! 3-4
L! = m
! (h3 – h4) = 1,80 ⋅ (107 – 46,2) = 109 kJ/s = 109 kW
Esercizi 31
q l Δu
A-B +
B-C +
C-D
L!Wh2&"X!
!*)!(
@!
!
!/)!
!
! T!
!")! i!
! !
)!(!"!/! D!W&/201X!
2, 0 ⋅ 20
1 = = 20 J/kg
2
Circa il segno, il lavoro è certamente negativo trattandosi di un ciclo in-
verso.
Dati:
m = 85,3 kg ∆z = 20,2 cm A = 160 cm2
Incognita:
∆U
Dati:
Qi = 120 kJ Qu = 80kJ
Incognite:
L, η
1) Dalla (3.59)
L=Q
da cui:
L = 120 – 80 = 40 kJ
2) ancora, per la (3.61):
∑ Lk
η= K
∑ Qi
I
per cui:
40
η= = 0, 33
120
34 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
L! = 500 kW η = 0,350
Incognite:
Q! i , Q! u
per cui:
!u =Q
Q ! i − L = 1, 43 ⋅ 10 3 − 500 = 9, 3 ⋅ 10 2 kW
Dati:
Qi = 600 kJ L = 100kJ
Incognita:
COPp
Qj
COPp = r =
L
con:
Qj = Qi + L = 600 + 100 = 700
da cui:
700
COPp = = 7, 00
100
ESERCIZIO 3.19 – 12,5 kg/h di un fluido evolvono secondo un ciclo diretto. Per
ogni ciclo il fluido riceve una potenza termica di 9,38 ⋅ 103 kW e cede una
potenza termica di 7,00 ⋅ 103 kW. Si calcolino:
1. il rendimento del ciclo,
2. la potenza meccanica ricavata.
Dati:
! = 12,5 kg/h
m Q! i = 9,38 ⋅ 103 kW Q! u = 7,00 ⋅ 103 kW
Incognite:
η, L!
L! (kW) –14,4 0 0 0 0
36 Lezioni di Fisica Tecnica
Si calcolino:
1. la potenza termodinamica della trasformazione 5-6,
2. il rendimento termodinamico.
1. Come detto, un ciclo termodinamico è costituito da un insieme di trasfor-
mazioni che riportano il sistema nello stato iniziale; si è anche detto che le
trasformazioni avvengono nei componenti di cui si è parlato al paragrafo
3.6.8. Evidentemente, il ciclo nel suo complesso è un sistema chiuso, nel
senso che non può scambiare massa con l’esterno; il singolo componente,
invece, è un sistema aperto, nel senso che la massa lo attraversa per passare
poi nel componente successivo. Ne deriva che un ciclo può essere visto
come un sistema chiuso composto da più sistemi aperti. In questo senso,
visto che la traccia ci fornisce i valori delle potenze scambiate nei singoli
componenti, si può applicare la (3.70), che in questo caso diventa:
!
Q ! ! ! ! !
2-3 + Q 3-4 + Q 4-5 + Q 6-1 = L 1-2 + L 5-6
L! 5-6 = 356 + 2,34 ⋅ 103 + 654 –2,37 ⋅ 103 – (–14,4) = 9,9 ⋅ 102 kW
2. Il rendimento termodinamico si calcola a partire dalla (3.61) in termini di
potenze:
!
η = ( L! 1-2 + L! 5-6 )/( Q ! !
2-3 + Q 3-4 + Q 4-5) =
Dati:
L! = – 0,25 kW Q! ass = 742 kcal/h
Incognite:
COP , Q! ced
f
!
Q ! !
ass + Q ced = L
e quindi:
! !
= L! – Q ass = – 0,25 – 742 ⋅ 1,163 ⋅ 10
–3
Q ced = – 1,11 kW
Dati:
Q! u = 2,50 kW COPp= 3,1
Incognite:
L! , L! el
2) Volendo usare una stufa elettrica, questa dovrebbe avere una potenza
elettrica proprio di 2,50 kW, in quanto la potenza elettrica, per effetto
Joule, si trasforma integralmente in energia termica.
Dati:
m1 = 3,00 kg ρ1 = 2,35 kg/m3 u1 = 120,8 kJ/kg
m2 = 8,00 kg ρ2 = 1,44 kg/m3 u2 = 95,4 kJ/kg
pareti rigide, fisse,adiabatiche Lel = 0 kJ
Incognite:
u3 , ρ3
38 Lezioni di Fisica Tecnica
grandezza 1 2 3
raggio (cm) 30,0 25,0 80,0
portata (kg/h) 5000
Esercizi 39
! 1 bisogna calcolare m
Conoscendo m ! 2 , ottenibile dalla (3.9). Pertanto:
w 2 A 2 3, 0 ⋅ 3,14 ⋅ 0, 250 2
!2=
m = = 0, 49 kg/s
v2 1, 20
e quindi:
! 3 = (5000/3600) + 0,49 = 1,39 + 0,49 = 1,88 kg/s
m
Capitolo 4 - Esercizi
Dati:
t1 = 85,2°C t2 = 25,4°C Q = 45 kJ
Incognita:
Sgen
quella a 450° scambia 200 kcal con quella a 400°C, poi questa scambia 200
kcal con quella a 350°C).
Dati:
t1 = 450°C t2 = 400°C t3 = 350°C Q1-3 = Q1-2-3 = 200 kcal
Incognite:
Sgen,1-3 , Sgen,1-2-3
Q 200
ΔS3 = = = 0, 321 kcal/K
T3 623
e quindi:
Sgen = –0,277 + 0,321 = 0,044 kcal/K
2. In questo caso risulta Sgen = ΔS1 + ΔS2 + ΔS3 con ΔS1 e ΔS3 uguali al caso 1,
per cui è necessario calcolare solo ΔS2. La sorgente 2 riceve 200 kcal dalla
sorgente 1 e le cede alla sorgente 3. Pertanto risulta:
Q Q
ΔS2 = + − =0
T2 T2
quindi anche in questo caso è:
Sgen = 0,044 kcal/K
Dati:
L = 40,0 kJ η = 0,350 t2 = 40ºC
Incognite:
t1, Q1, Q2
42 Lezioni di Fisica Tecnica
N.B. I segni delle quantità di calore e del lavoro sono riferiti al sistema; il si-
stema, in tutti i casi, compie un numero intero di cicli.
QA QB
− ≥0
TA TB
ovviamente assurdo.
In definitiva l’unico caso possibile è il caso 2, nel quale si ha il trasferimento
di una quantità ⏐Q⏐ dalla sorgente A alla sorgente B attraverso la trasforma-
zione ciclica, che in questo caso svolge l’unica funzione di elemento di trasmis-
sione dell’energia termica, senza compiere alcun lavoro termodinamico.
Dati:
T1 = 1100 K Q1 = 100 kJ T2 =300 K Q2 =70 kJ
Incognite:
η, ηII
ESERCIZIO 4.6 – Una macchina di Carnot riceve energia termica da una sorgen-
te 1 alla temperatura di 650 ºC; il 60% di questa energia viene convertita in
lavoro meccanico, mentre il rimanente 40% viene scaricato in un pozzo 2. Si
determini la variazione percentuale rispetto al valore iniziale del rendimento
se la temperatura della sorgente 1 scende a 500 K, a parità di temperatura
del pozzo.
44 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
t1 = 650 ºC η = 0,60 T′1 = 500 K
Incognita:
η′
Dati:
T1 = 273,0 K Q1 = 300 kJ T2 = 293,0 K L = 100 kJ
Incognite:
COP, COPII
S! V.C. = m
! (s2 − s1 ) = 10000 ⋅ (1,12 – 1,60) = – 4,8 ⋅ 103 kJ/hK ≡ – 1,3 kW/K
Capitolo 5 - Esercizi
Capitolo 6 - Esercizi
ESERCIZIO 6.1 – In una bombola di 150 litri vi è ossigeno alla pressione di 7,50
atm ed alla temperatura di 20°C. Calcolare la massa dell’ossigeno.
Una parte dell’ossigeno viene opportunamente utilizzata; calcolare quanto
ossigeno è rimasto nella bombola quando la pressione è ridotta a 1,50 atm, a
parità di temperatura.
Dati:
O2 V = 150 l p1 = 7,50 atm t1 = 20°C
p2 = 1,50 atm
Incognite:
m1, m2
Dati:
O2 p1 = 3,00 atm t1 = 20°C p2 = 4,00 atm
Incognita:
t2
Esercizi 49
Dati:
aria p1 = 1,04 atm t1 = 20°C
V1 = 0,860 m3 p2 = p1 V2 = 1,00 m3
Incognite:
∆t, ρ1
Δt = (t 2 − t1 ) = 68 − 20 = 48 °C
Dati:
aria p1 = 1,20 atm t1 = 20°C
V1 = 0,900 m3 p2 = 0,800 t2 = t1
50 Lezioni di Fisica Tecnica
Incognita:
V2
Dati:
aria p1 = 1,04 atm t1 = 20°C
V1 = 0,860 m3 p2 = p1 V2 = 1,00 m3
Incognite:
∆u, ∆h, Q
3. Per una isobara, il primo principio della termodinamica per sistemi chiusi
si scrive (3.56):
Q = mΔh = (ρ1 V1) cp (t2 – t1) = (1,24 ⋅ 0,860) ⋅ 1,01 ⋅ 48 = 52 kJ
Si noti che nelle relazioni dimensionali ai punti 1. e 2. i gradi celsius ed i
gradi kelvin si semplificano in quanto sono relativi a differenze di tempe-
rature.
Dati:
O2 p1 = 3,00 atm t1 = 20°C p2 = 4,00 atm
Incognite:
∆h, ∆u, Q
1. Dalla (6.12)
Δh = h2 – h1 = cp (t2 – t1) = 0,917 ⋅ (118 – 20) = 90 kJ/kg
2. Dalla (6.11):
Δu = u2 – u1 = cv (t2 – t1) = 0,656 ⋅ (118 – 20) = 64 kJ/kg
3. Per una isocora, il primo principio della termodinamica per sistemi chiusi
è dato dalla (3.52):
q = Δu = cv (t2 – t1) = 64 kJ/kg
Dati:
N2 V = 3,00 m3 t1 = 30°C
p2 = 2,00 atm Lel = 50,0 kJ Qe = 27,6 kcal
Incognita:
t2
ESERCIZIO 6.8 – 3000 kg/h di aria alla temperatura di 20°C ed alla pressione
di 1,00 atm entrano in una condotta, avente una sezione costante di 0,125
m2, nella quale c’è un compressore. Considerando la condotta adiabatica e
sapendo che l’aria esce alla temperatura di 60°C ed alla pressione di 2,00
atm, calcolare:
1. la velocità dell’aria nelle sezioni di ingresso ed uscita;
2. la potenza meccanica del compressore.
Dati:
aria ! = 3000 kg/h
m A = 0,125 m2 t1 = 20°C
p1= 1,00 atm Q! = 0 kW t2 = 60°C p2 = 2,00 atm
Incognite:
w1, w2, L!
1 2
1. Per calcolare la velocità del fluido in ingresso ed in uscita bisogna conoscere
le portate volumetriche nelle due sezioni, che si ottengono dall’equazione
di stato:
!1 = m RT1 3000 287,0 ⋅ 293 8, 41 ⋅ 10 4
V ! = ⋅ = 0, 833 ⋅ = 0, 692 m 3 /s
p1 3600 1,00 ⋅ 1,013 ⋅ 10 5 1,013 ⋅ 10 5
Dati:
O2 m = 2,57 kg t1 = 70,0°C p1 = 2,00 atm
t2 = 690°C p2 = 4,00 atm
Incognite:
∆H, ∆U, ∆S
Dati:
O2 m = 2,57 kg t1 = 70,0°C p1 = 2,00 atm
t2 = 690°C p 2 = p1
Incognite:
∆H, ∆U, ∆S
1., 2. Per quanto riguarda l’entalpia e l’energia interna, dal momento che
queste proprietà per i gas dipendono solo dalla temperatura e dal momen-
to che la temperatura iniziale e quella finale sono le stesse dell’esercizio
precedente, sarà ancora
ΔU = 1,05 ⋅ 103 kJ
ΔH = 1,46 ⋅ 103 kJ
Dati:
m = 4,57 kg N = 1,35 p1 = 3,54 atm
v1 = 0,242 m3/kg p2 = 1,88 atm
Incognite:
v2 , L
Esercizi 55
2. Per il calcolo del lavoro, essendo n≠1 ed avendo ormai anche v2, si può
utilizzare indifferentemente la (3.60) o la (3.61). Utilizzando la (3.60) e
convertendo la pressione in Pa, si ha:
3, 54 ⋅ 1, 013 ⋅ 0, 242 ⋅ 10 5 ⎡ ⎛ 0, 242 ⎞ 0,35
⎤
L = 4, 57 ⋅ ⋅ ⎢1 − ⎜ ⎟ ⎥ =
0, 35 ⎢⎣ ⎝ 0, 387 ⎠ ⎥⎦
= 4,57 ⋅ 2,5 ⋅ 105(1 – 0,6270,35) = 11 ⋅ (1 – 0,85) ⋅ 105 = 1,7 ⋅ 105 J
m3
Pa m 3 kg
kg ⋅ atm ⋅ ⋅ = N⋅m = J
atm kg m 3
kg
ESERCIZIO 6.12 – 350 m3/h di aria alla temperatura di 200°C ed alla pressione di
1,50 atm entrano in un condotto che si trova in un vasto ambiente alla tempera-
tura di 20°C. All’uscita del condotto la pressione è di 1,00 atm e la temperatura
è di 35°C. Nell’ipotesi di comportamento piuccheperfetto calcolare:
1. la variazione oraria di entropia del sistema;
2. la produzione entropica.
Dati:
aria V! = 350 m3/h t1 = 200°C p1 = 1,50 atm
t2 = 35°C p2 = 1,00 atm t∞ = 20°C
Incognite:
Δ S! , S! gen
56 Lezioni di Fisica Tecnica
e quindi:
!
Q
S! gen = m
! Δs + = −34, 5 + 61, 8 = 27, 3 W/K
T
Dati:
Stato 1 zona A: N2 m = 2,00 kg V = 500 l t = 20,0°C
zona B: vuoto
Stato 2 A+B
Incognite:
pA, p2,N2 , Sgen
ESERCIZIO 6.14 – 3500 kg/h di aria a 40,0°C ed 1,00 bar vengono inviati in un
compressore dal quale escono alla pressione di 8,00 bar. Calcolare, nell’ipotesi
di gas piuccheperfetto, la potenza meccanica necessaria:
1. nell’ipotesi di compressione adiabatica reversibile;
2. nel caso che la compressione sia adiabatica con una produzione entropica
specifica di 0,100 kJ/kgK.
Dati:
aria m! = 3500 kg/h ti = 40,0°C
p1 = 1,00 bar p2 = 8,00 bar
a) adiabatica reversibile b) adiabatica sgen,b = 0,100 kJ/kgK
Incognite:
L! a) , L! b)
58 Lezioni di Fisica Tecnica
ESERCIZIO 6.15 – 16,5 kg di ossigeno alla pressione di 1,00 atm ed alla tempe-
ratura di 30,0°C vengono compressi in un sistema pistone-cilindro fino alla
pressione di 6,00 atm. Calcolare, nell’ipotesi di compressione isoterma rever-
sibile e di comportamento piuccheperfetto:
1. la quantità di calore scambiata;
2. il lavoro;
3. la variazione di entropia.
Dati:
O2 m = 16,5 kg ti = 30,0°C p1 = 1,00 bar
p2 = 6,00 bar
Incognite:
Q, L, ∆S
p1 1, 00
L = Q = mRTln = 16,5 ⋅ 260 ⋅ 303 ⋅ ln = – 2,33 ⋅ 103 kJ
p2 6, 00
Si noti che in un processo isotermo, dovendo essere ΔU = 0, l’energia
meccanica somministrata deve essere smaltita come calore.
3. Per la variazione di entropia si può usare la (6.24) che, per un'isoterma si
riduce a:
p 1, 00
ΔS = mRln 1 = 16,5 ⋅ 260 ⋅ ln = –7,69 kJ/K
p2 6, 00
la variazione di entropia del sistema è negativa per cui, nel rispetto del 1°
assioma, l’ambiente avrà una variazione di entropia pari a:
ΔSamb= 7,69 kJ/K
Dati:
aria V = 0,280 m3 t1 = 730 K p1 = 100 kPa
t2 = 300 K
Incognite:
p2, Q
1. Il volume del contenitore resta costante, così come la massa, per cui la
pressione finale è data dalla (6.7):
T2 300
p 2 = p1 = 100 ⋅ = 41,1 kPa
T1 730
2. La quantità di energia termica ceduta dal contenitore si ricava dal primo
principio che, non essendoci scambi di energia meccanica, si scrive:
Q = ΔU = mcvΔt
nella quale sono incogniti il calore specifico, il cui valore è riportato nella
Tabella A.3 dell’Appendice, e la massa, che si ricava dall’equazione di
stato dei gas piuccheperfetti:
pV 100 ⋅ 10 3 ⋅ 0, 280
m= = = 0,134 kg
RT 287 ⋅ 730
quindi:
Q = 0,134 ⋅ 0,717 ⋅ 430 = 41,3 kJ
60 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
CO2 m = 320 g t = 60°C pmax = 3,80 bar
Incognita:
d
Il diametro si può ricavare nota che sia l’area, a sua volta funzione del volume
e dell’altezza del cilindro.
Il volume si ricava dall’equazione di stato:
mRT 0, 320 ⋅ 189 ⋅ 333 2, 01 ⋅ 10 4
V= = = = 5, 30 ⋅ 10 −2 m 3
p 3, 80 ⋅ 10 5 3, 80 ⋅ 10 5
da cui:
V 5, 30 ⋅ 10 −2
A= = = 7, 57 ⋅ 10 −2
h 0, 700
da cui:
0,5 0,5
⎛ 4A ⎞ ⎛ 4 ⋅ 7, 57 ⋅ 10 −2 ⎞
d=⎜ ⎟ =⎜ ⎟ = 0, 310 m
⎝ π ⎠ ⎝ π ⎠
Dati:
aria m = 50,0 kg t1 = 20°C p1 = 80,0 kPa
V2 = 0,25V1 ∆S = 0 t′2 = t2 + 15°C
Incognite:
L, L′, Sgen, S′gen
nella quale la temperatura finale è incognita. Dal momento che la prima tra-
sformazione è reversibile, essa è anche isoentropica, per cui è possibile cal-
colare facilmente t2 e di conseguenza t′2.
1. Per quanto appena detto, in questo caso la variazione di entropia è nulla,
quindi applicando la (6.23), che contiene i rapporti tra i volumi specifici e
le temperature, si ottiene:
T2 v T 1 T
Δs = 0 = c v ln + R ln 2 = 7,17 ⋅ ln 2 + 0, 287 ⋅ ln = 0, 717 ⋅ ln 2 − 0, 398
T1 v1 293 4 293
da cui:
T2 0, 398 T
ln = = 0, 555 ⇒ 2 = exp(0,555) ⇒ T2 = 293 exp(0,555) = 510 K
293 0, 717 293
e quindi:
L = – 50,0 ⋅ 0,717 ⋅ (510 – 293) = – 7,78 MJ
Per quanto riguarda la generazione di entropia, è nulla in quanto, dal
bilancio di entropia, si ha:
Sgen = ΔS = 0
Dati:
aria m = 5,00 kg t1 = 20°C p1 = 0,1013 MPa
t2 = t1 + 130°C TSET = 300°C T ′SET = 600°C
Incognite:
Sgen, S′gen, Sgen,Lel
3. La variazione di entropia del SEM è per definizione nulla, per cui il bilancio
di entropia si scrive:
Sgen + ms1 = ms2
Esercizi 63
e quindi, essendo la variazione di entropia del gas la stessa dei due prece-
denti casi, si ha:
Sgen = 1,32 kJ/K
Dati:
O2 m = 2,50 kg t1 = 17,0°C p1 = 1,00 bar
t2 = t1 p2 = 10,0 bar TSET = 17,0°C s2 = s1
Incognite:
L, Q, Sgen
2. Dal momento che per un gas l’energia interna è funzione solo della tem-
peratura, la trasformazione, essendo isoterma, è anche ad energia interna
costante, per cui dal primo principio risulta:
L=Q
quindi si ha:
Q = L = –432 kJ
Q − 432
ΔSsis = = = −1, 49 kJ/K
Tsis 290
64 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
H2 = 10,0% CO = 35,0% N2 = 55,0% P = 760 mmHg
t1 = 0°C p1 = 1,00 atm t2 = 100°C p2 = 3,00 atm
Incognite:
pH2 , pCO , pN2 , ρ, yH2 , yCO , yN2 , ∆h, ∆u, ∆s
1 p 1, 00 ⋅ 1, 013 ⋅ 10 5
ρ= = = = 1,13 kg/m 3
v Rm T 0, 327 ⋅ 273
x N2 M N2 0, 550 ⋅ 28, 02
y N2 = = = 0, 606 ≡ 60, 6%
Mm 25, 4
Esercizi 65
⎛ T xp ⎞ ⎛ T xp ⎞
= y H2 ⎜ c p ln 2 − R ln 2 ⎟ + y CO ⎜ c p ln 2 − R ln 2 ⎟ +
⎝ T1 xp1 ⎠H2 ⎝ T1 xp1 ⎠CO
⎛ T xp ⎞
+ y N2 ⎜ c p ln 2 − R ln 2 ⎟ =
⎝ T1 xp1 ⎠N2
⎛ 373 ⎞
= 0, 00795 ⋅ ⎜ 14, 2 ⋅ ln − 4,124 ⋅ ln 3, 00 ⎟ +
⎝ 273 ⎠
⎛ 373 ⎞
+ 0, 385 ⋅ ⎜ 1, 04 ⋅ ln − 0, 2968 ⋅ ln 3, 00 ⎟ +
⎝ 273 ⎠
⎛ 373 ⎞
+ 0, 606 ⋅ ⎜ 1, 04 ⋅ ln − 0, 2968 ⋅ ln 3, 00 ⎟ =
⎝ 273 ⎠
= 0,00795 ⋅ (4,43 – 4,53) + 0,385 ⋅ (0,324 – 0,326) +
+ 0,606 ⋅ (0,324 – 0,326) = –0,000795 – 0,000770 – 0,00121 =
= – 1,19 ⋅ 10–3 kJ/kgK
66 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
N2 = 80,0% CO2 = 20,0% V = 6,80 m3
t1 = 80°C p1 = 2,50 bar t2 = 500°C
Incognite:
yH2, yCO, yN2, mH2, mCO, mN2, ∆s
0, 500 ⋅ 10 5 ⋅ 6, 80
m CO2 = = 5,10 kg
188, 9 ⋅ 353
Note le masse, le frazioni massiche possono essere calcolate con la
(6.62):
mi
yi =
mt
Esercizi 67
da cui:
m N2 13, 0 13, 0
y N2 = = = = 0, 718
mt 13, 0 + 5,10 18,1
yCO2 = 0,282
Dati:
pareti rigide e adiabatiche setto adiabatico V = 12,00 m3
V1,N2 = 8,00 m 3 T1,N2 = 30,0°C p1,N2 = 5,20 atm
t1,He = 120°C p1,He = 1,15 atm
Incognite:
∆ssenza setto, ∆ssetto diabatico + ∆ssetto mobile + ∆ssenza setto
Per il calcolo delle proprietà totali occorre conoscere i valori delle masse di
azoto e di elio, che risultano:
pN2 VN2 5, 20 ⋅ 1, 013 ⋅ 10 5 ⋅ 8, 00
m N2 = = = 46, 8 kg
R N2 TN2 297 ⋅ 303
68 Lezioni di Fisica Tecnica
T1 307
ΔSi–1,N2 = mN2cv,N2ln = 46,8 ⋅ 0,743 ⋅ ln = 0,456 kJ/K
Ti,N2 303
T1 307
ΔSi–1,He = mHecv,Heln = 0,570 ⋅ 3,11 ⋅ ln = –0,438 kJ/K
Ti,He 393
da cui:
ΔSi–1 = 0,456 – 0,438 = 0,018 kJ/K
Ai fini del calcolo dell’entropia non interessano i valori delle pressioni
dei due gas, che si possono comunque facilmente calcolare consideran-
do che i gas, passando dallo stato iniziale allo stato 1, subiscono una
trasformazione a volume costante, quindi con v1 = vi. Pertanto si ha:
T1 307
p1,N2 = pi,N2 = = 5,20 ⋅ = 5,27 atm ≡ 5,34 bar
Ti,N2 393
T1 307
p1,He = pi,He = 1,15 ⋅ = 0,898 atm ≡ 0,910 bar
Ti,He 393
Capitolo 7 - Esercizi
Dati:
acqua m = 7,56 kg x = 0,800 t = 150°C
Incognite:
ρ, U, H, S
Per calcolare le diverse proprietà richieste, sapendo che la fase è vapore saturo,
è necessario conoscere i valori delle proprietà del liquido saturo e del vapore
saturo secco, ricavabili dalla Tabella A.6:
⎧ −3 m
3
⎧ kJ ⎧ kJ ⎧ kJ
⎪v l = 1,09 ⋅ 10 ⎪u l = 631 kg ⎪h l = 632 kg ⎪sl = 1, 84 Kkg
⎪ kg ⎪ ⎪ ⎪
t = 150°C ⇒ ⎨ ⎨ ⎨ ⎨
⎪u vs = 2, 56 ⋅ 10 3 kJ ⎪h vs = 2, 74 ⋅ 10 3 kJ ⎪svs = 6, 83 kJ
3
⎪v = 0,392 m
⎪⎩ vs kg ⎪⎩ kg ⎪⎩ kg ⎪⎩ Kkg
ESERCIZIO 7.2 – Verificare il valore di hl per l’acqua liquido saturo alla tem-
peratura del punto triplo.
Dati:
acqua al punto triplo
Incognita:
hl
Dati:
acqua m = 12,8 kg x = 0,230 t = 71,5°C
Incognite:
ρ, U, H
1
Nella Tabella A.6 i valori riportati senza decimali si intendono seguiti da infiniti
zero; p.e. nel caso in esame, mentre l’energia interna è pari a 0,0000……0, per l’ental-
pia il secondo zero decimale potrebbe essere seguito da qualsiasi cifra minore di 5.
Esercizi 73
⎧ −3 m
3
⎧ kJ ⎧ kJ
⎪v l = 1,03 ⋅ 10 ⎪u l = 314 kg ⎪h l = 314 kg
⎪ kg ⎪ ⎪
t = 75 °C ⇒ ⎨ ; ⎨ ; ⎨
⎪v = 4,14 m 3
⎪u vs − u l = 2,16 3 kJ ⎪h vs − h l = 2, 32 3 kJ
⎪⎩ vs kg ⎪
⎩ kg ⎩ ⎪ kg
T = 70,0°C 1,02 ⋅ 10–3 5,05 293 2,17 ⋅ 103 293 2,33 ⋅ 103
T = 71,5°C 1,02 ⋅ 10–3 4,78 299 2,17 ⋅ 103 299 2,33 ⋅ 103
T = 75,0°C 1,03 ⋅ 10–3 4,14 314 2,16 ⋅ 103 314 2,32 ⋅ 103
1. Dalla (7.6):
vv = 1,02 ⋅ 10–3 + 0,230 ⋅ (4,78 – 1,02 ⋅ 10–3) = 1,10 m3/kg
1 1
ρv = = = 0,909 kg/m 3
v v 1,10
Considerando che il valore del volume specifico del liquido saturo è mol-
to più piccolo di quello del vapore saturo secco, si può porre ragionevol-
mente:
vv = xvvs= 0,230 ⋅ 4,78 = 1,10 m3/kg
quest’approssimazione è comunque valida per temperature inferiori ai
100°C.
74 Lezioni di Fisica Tecnica
2. Dalla (7.9):
uv = 299 + 0,230 ⋅ 2,17 ⋅ 103 = 798 kJ/kg
Uv = 12,8 ⋅ 798 = 1,02 ⋅ 104 kJ
3. Dalla (7.11):
hv = 299 + 0,230 ⋅ 2,33 ⋅ 103 = 835 m3/kg
Hv = 12,8 ⋅ 835 = 1,07 ⋅ 104 kJ
Dati:
acqua m = 43,5 kg t = 200°C h = 8,70 ⋅ 104 kJ
Incognita:
ρ
essendo l’entalpia specifica del sistema, hv, compresa tra quella del liquido
saturo e quella del vapore saturo secco (hl < hv < hvs), il sistema è nella con-
dizione di vapore saturo.
Per calcolare il volume specifico del vapore, da cui la densità, è necessario
conoscere il titolo, che si calcola con la (7.11):
h v − h l 2, 00 ⋅ 10 3 − 852
x= = = 0, 591
h vs − h l 2, 79 ⋅ 10 3 − 852
ed i valori del volume specifico del liquido saturo e del vapore saturo secco,
dalla Tabella A.6:
Esercizi 75
⎧ −3 m
3
⎪v l = 1,1568 ⋅ 10
⎪ kg
t = 200 °C ⇒ ⎨ 3
⎪ v = 0,1273 m
⎪⎩ vs kg
da cui:
m3
vv= 1,16 ⋅ 10–3 + 0,591 ⋅ (0,127 – 1,16 ⋅ 10–3) = 7,57 ⋅ 10–2
kg
In definitiva:
1
ρv = = 13, 2 kg/m 3
7, 57 ⋅ 10 −2
Dati:
acqua m = 20,0 kg p1 = 1,00 atm
t1 = 15,0°C p2 = p1 t2 = 80,0°C
Incognite:
V1, V2, Q, ε%
kJ
t = 80°C ⇒ h2 = 335
kg
da cui:
Q = m(h2 – h1) = 20,0 ⋅ (335 – 63,0) = 5,44 ⋅ 103 kJ
3. Utilizzando il metodo c), essendo la densità costante per l’ipotesi di in-
comprimibilità, i volumi negli stati 1 e 2 coincidono:
V2 = V1 = 2,00 ⋅ 10–2 m3
Confrontando questo valore con quelli ottenuti al punto 1. con il metodo
b), si ha che esso coincide con quello calcolato per lo stato 1, mentre dif-
ferisce da quello calcolato per lo stato 2 con un errore percentuale, dato
da:
V2 ) − V2 ) 2, 00 ⋅ 10 −2 m 3 − 2, 06 ⋅ 10 −2 m 3
c b
ε %= ⋅ 100 = ⋅ 100 = −3 %
V2 ) 2, 06 ⋅ 10 −2 m 3
b
ESERCIZIO 7.6 – Dell’acqua si trova alla pressione di 2,32 bar ed ha una entalpia
specifica di 398 kJ/kg. Stabilirne la temperatura.
Dati:
acqua p = 2,32 bar h = 398 kJ/kg
Incognita:
t
Esercizi 77
Innanzitutto bisogna individuare lo stato in cui si trova l’acqua; per fare ciò
si leggono dalla Tabella A.6 i valori delle entalpie del liquido e del vapore
saturo alla pressione di saturazione uguale a quelle assegnata:
kJ kJ
p = 2,32 bar ⇒ hl = 525 ; hvs= 2,71 ⋅ 103
kg kg
ed essendo:
kJ kJ
h = 398 < hl = 525
kg kg
1) con il metodo b), entrando nella Tabella A.6 con il valore della entalpia
specifica e ricercando per quale temperatura si ha h = hl
kJ
h = 398 ⇒ t = 95°C
kg
ESERCIZIO 7.7 – 20,0 l/h di ammoniaca liquida devono essere portati da 20°C
a 40°C. Calcolare la potenza termica da somministrare.
Dati:
ammoniaca t1 = 20°C t2 = 40°C V! = 20,0 l/h
Incognita:
Q!
Non disponendo della Tabella dei vapori saturi di ammoniaca si deve ricorrere
ai valori costanti di Tabella A.4. e quindi al metodo c). Per il primo principio
della termodinamica applicato ai sistemi aperti si ha:
! f − t i ) = 6,4 ⋅ 102 ⋅ 2,00 ⋅ 10–2 ⋅ 4,6 ⋅ (40 – 20) = 1,2 ⋅ 103 kJ = 0,33 kW
! = ρVc(t
Q
h
78 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
acqua V1 = 1,00 m3 p1 = 1,00 atm
t1 = 8,0°C p2 = p1 t2 = 35,0°C
Incognita:
Q
1. Per quanto riguarda la determinazione della fase, vale quanto detto al-
l’esercizio 7.5: l’acqua è sicuramente in fase liquida in quanto alla pressione
atmosferica le temperature di inizio e fine trasformazione sono inferiori
ai 100°C. Trattandosi di una trasformazione isobara in sistema chiuso, la
quantità di calore da somministrare è pari alla variazione di entalpia:
V 1, 00
Q = ΔH = mcΔt = cΔt = ⋅ 4,19 ⋅ (35,0 – 8,0) = 1,13 ⋅ 105 kJ
v 1, 00 ⋅ 10 −3
Dati:
acqua V = 80 l p1 = 2,00 atm
t1 = 10,0°C p2 = p1 t2 = 60,0°C
Incognite:
Q! 2h Q! 3h
V 80 ⋅ 10 −3
Q = mcΔt = cΔt = ⋅ 4,2 ⋅ (60,0 – 10,0) = 1,7 ⋅ 104 kJ
v 1, 00 ⋅ 10 −3
a questo punto è possibile calcolare le potenze termiche.
1. In 2 ore:
! = 1, 7 ⋅ 10 = 2, 4 kW
4
Q
2 ⋅ 3600
2. In 3 ore:
! = 1, 7 ⋅ 10 = 1, 6 kW
4
Q
3 ⋅ 3600
Dati:
acqua t1 = 10,0°C p1 = 1,00 bar t2 = t1
p2 = 150 bar p3 = p2 x3 = 0
Incognite:
∆h1-2, ∆h2-3
Dati:
acqua V = 3,00 m3 t = 300°C p = 5,00 bar
Incognite:
H, U, S
ESERCIZIO 7.12 – Per acqua nello stesso stato dell’esercizio 7.11 (t=300°C,
p=5,00 bar), facendo uso del diagramma di Mollier, calcolare:
1. la densità;
2. l’entalpia specifica;
3. l’entropia specifica;
4. l’energia interna specifica.
Dati:
acqua T = 300°C P = 5,00 bar
Incognite:
ρ, h, s, u
Innanzitutto, si noti che nel diagramma riportato nella Figura A.1 dell’Ap-
pendice la pressione è espressa in MPa. Essendo 1 Mpa ≡ 106 Pa ≡ 10 bar, si
ha 5,00 bar ≡ 0,500 MPa.
82 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
acqua m = 15,0 kg t1 = 25,0°C
p1 = 1,00 atm t1 = –15,0°C p2 = p1
Incognita:
Q
ESERCIZIO 7.14 – Una parete di calcestruzzo di 3,00 × 4,00 metri, spessa 30 cm,
passa da 10°C a 30°C. Calcolare la quantità di calore somministrata.
Dati:
calcestruzzo h = 3,00 m L = 4,00 m
s = 30 cm t1 = 10,0°C t2 = 30,0°C
Incognita:
Q
Dal primo principio per sistemi chiusi la quantità di calore scambiata è pari
alla variazione di energia interna tra gli stati iniziale e finale. Utilizzando la
(7.24) e ricavando i valori del calore specifico e della densità per il calcestruzzo
dalla Tabella A.5, si ha:
Q = V ρ cΔt = 3,00 ⋅ 4,00 ⋅ 0,30 ⋅ 2,25 ⋅ 103 ⋅ 0,88 ⋅ (30,0 – 10,0) = 1,4 ⋅ 105 kJ
Dati:
acqua m = 5,00 kg t1 = 200°C
p1 = 3,0 bar t2 = 260°C p 2 = p1
Incognita:
Q
Dati:
acqua m = 350 kg t1 = 200°C
p1 = 7,50 bar t2 = t1 p2 = 10,0 bar
Incognite:
Δm, t′2, Q′
lano per interpolazione lineare sui valori letti dalla Tabella A.7, le densità
dell’acqua negli stati iniziale e finale:
t i = 200°C ⎫ kg t f = 200°C ⎫ kg
⎬ ⇒ ρi = 3, 61 3 ; ⎬ ⇒ ρf = 4, 86 3
pi = 7, 50 bar ⎭ m pf = 10, 0 bar ⎭ m
da cui:
Q = m (uf – ui) = 350 ⋅ (2,86 ⋅ 103 – 2,63 ⋅ 103) = 8,05 ⋅ 104 kJ
Dati:
acqua V = 700 l m = 1,64 kg
t1 = 30°C t2 = 200°C
Incognite:
p1, p2, Q
86 Lezioni di Fisica Tecnica
è compreso tra quelli del liquido saturo e del vapore saturo secco,
vl < v1 < vvs . La pressione del sistema è, quindi, quella di saturazione,
p1 = pvs = 0,0424 bar, ed il titolo del vapore in tale stato è:
v 1 − v l 0, 427 − 1, 0043 ⋅ 10 −3
x= = = 0, 0129
v vs − v l 32, 94 − 1, 0043 ⋅ 10 −3
t 2 = 200°C ⎫ 3 kJ
⎬ ⇒ u 2 = 2, 64 ⋅ 10
p2 = 5, 00 bar ⎭ kg
Q = mΔu = 1,64 ⋅ (2,64 ⋅ 103 – 155) = 4,08 ⋅ 103 kJ
ESERCIZIO 7.18 – In un condotto circolare entrano 350 kg/h di acqua a 10,0 bar
e 400°C: attraverso le pareti del condotto si disperde una potenza termica di
300 kW. All’uscita la pressione dell’acqua è di 2,70 bar. Calcolare:
1. la temperatura dell’acqua all’uscita dal condotto;
2. il diametro del condotto all’ingresso ed all’uscita per avere una velocità di
1,00 m/s.
Dati:
acqua m! = 350 kg/h t1 = 400°C p1 = 10,0 bar
Q! = 300 kW p2 = 2,70 bar w2 = 1,00 m/s
Incognite:
t2, d1, d2
per cui l’acqua, all’uscita del condotto, è in condizione di liquido non sa-
turo. La temperatura di uscita può essere calcolata con la (7.18):
h 2 1,7 ⋅ 10 2
t2 = = = 42, 5°C
c 4,19
oppure interpolando rispetto ai valori dell’entalpie del liquido saturo, lette
dalla Tabella A.6, in corrispondenza delle temperature di 40 e 45°C:
45 − 40
t 2 = 40 + ⋅ (178 − 167 ) = 42°C
188 − 167
ESERCIZIO 7.19 – 300 kg/h di acqua a 10,0 bar e 50,0°C entrano in un condot-
to circolare. La pressione è praticamente uniforme e attraverso le pareti del
condotto l’acqua riceve una potenza termica di 150 kW. Calcolare:
1. la temperatura dell’acqua all’uscita del condotto;
2. il diametro del condotto all’uscita per una velocità di 1,00 m/s;
3. la portata volumetrica nella sezione di uscita.
Esercizi 89
Dati:
acqua m! = 300 kg/h t1 = 50,0°C p1 = 10,0 bar
Q! = 150 kW p2 = p1 w2 = 1,00 m/s
Incognite:
t2, d2
2, 01 ⋅ 10 3 − 762, 7
x2 = = 0, 619
2014, 9
( )
v 2 = 1,1278 ⋅ 10 −3 + 0, 619 ⋅ 0,1939 − 1,1278 ⋅ 10 −3 = 0,120 m 3 /kg
90 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
acqua V = 4,00 m3 t1 = 100°C t2 = 400°C
p2 = 50 bar p3 = 1,00 bar t4 = 110°C p4 = 1,00 bar
Incognite:
Q1-2, ∆m2-3
Dal confronto del volume specifico del sistema con quelli del liquido saturo
e del vapore saturo secco, essendo vl < v < vvs, si ricava che l’acqua nello
stato iniziale è in condizioni di vapore saturo. Il titolo, e quindi l’energia
interna specifica, sono allora dati da:
5, 76 ⋅ 10 −2 − 1, 04 ⋅ 10 −3
x1 = = 3, 38 ⋅ 10 −2
1, 67 − 1, 04 ⋅ 10 −3
ESERCIZIO 7.21 – In una caldaia arrivano due portate di acqua: una portata
di 100 litri/h alla pressione di 3,61 bar ed alla temperatura di 20°C ed una
portata di 40,0 m3/h alla pressione di 3,61 bar e con titolo 0,200. La caldaia
fornisce una potenza termica di 10,0⋅105 kJ/h. Determinare, per la corrente
uscente dalla caldaia, che risulta dal mescolamento delle due correnti entranti,
sapendo che all’uscita dalla caldaia la pressione è di 1,50 bar:
1. la temperatura;
2. la portata volumetrica.
Dati:
acqua V!1 = 100 l/h p1 = 3,61 bar
t1 = 20°C V!2 = 40,0 m3/h p2 = 3,61 bar
x2 = 0,200 Q! = 10,0 ⋅ 10 5 kJ/h p3 = 1,50 bar
92 Lezioni di Fisica Tecnica
Incognite:
t3, V!3
"!
!
!
!
!
-! )!
analogamente:
h2 = hl + (hvs – hl)x = 589 + 2,14 ⋅ 103 ⋅ 0,200 = 1,02 ⋅ 103 kJ/kg,
Pertanto:
! 1 + h2 m
h1 m ! 100 ⋅ 84, 0 + 388 ⋅ 1, 02 ⋅ 10 2 + 10, 0 ⋅ 10 5
! 2 +Q
h3 = = = 2, 88 ⋅ 10 3 kJ/kg
m!3 488
Dalla Tabella A.6 si ricava che a 1,5 bar è hvs = 2,7 ⋅ 103 < h3. Quindi in 3
l’acqua è vapore surriscaldato.
Esercizi 93
Dati:
acqua m = 1,73 kg t1 = 115°C
p1 = 5,00 bar Q = 4000 kJ
Incognite:
∆s, L
s1 = 1,47 kJ/kgK
s2 = 6,94 kJ/kgK
Quindi:
ΔS = 1,73 ⋅ (6,94 – 1,47) = 9,46 kJ
N!! S !!
-!
!!
"!
D !!
Dati:
acqua ! = 3400 kg/h
m A1 = 238 m2 t1 = 180°C
p1 = 10,0 bar w1 = 1,60 m/s p2 = 8,83 bar t2 = 208°C
p3 = 0,199 bar s3 = 7,50 kJ/kgK 2-3: espansione adiabatica non reversibile
Incognite:
Q! 1-2 ,L,S
! !gen
N! S
"!
)
D!
Esercizi 97
ESERCIZIO 7.24 – In un recipiente a pareti rigide e fisse di 1400 litri sono con-
tenuti 3,56 kg di acqua. La temperatura è di 30,0°C. Calcolare la quantità di
calore da somministrare al sistema per portarlo
1. alla temperatura di 140°C;
2. alla temperatura di 200°C.
Rappresentare in un piano T,s gli stati termodinamici iniziale e finale.
Dati:
acqua V = 1400 l m = 3,56 kg
t1 = 30,0°C t2 = 140°C t’2 = 200°C
Incognite:
Q, Q’
N! S
"
D!
Esercizi 99
Esercizio 7.25 – 300 kg/h di vapor d’acqua a 39,8 bar subiscono un processo
alla fine del quale si misurano una pressione di 1,00 bar ed una temperatura
di 125°C. Si sa pure che l’entalpia specifica alla fine del processo, h2, è uguale
al suo valore iniziale, h1. Calcolare la portata volumetrica del vapore all’inizio
della trasformazione.
Tracciare la trasformazione sul piano T,s.
Dati:
acqua, fase vapore m! = 300 kg/h p1 = 39,8 bar
p2 = 1,00 bar t2 = 125°C h2 = h1
Incognita:
V!1
quindi:
v1 = vl,1 + (vvs,1 – vl,1)x1 = 0,00125 + (50,02 – 1,25) ⋅ 10–3 ⋅ 0,956 = 4,79 ⋅ 10–3 m3/kg
e di conseguenza:
!1 = m
V ! v 1 = 300 ⋅ 0, 04786 = 14, 4 m 3 /h
ESERCIZIO 7.26 – Una caraffa contiene 1,5 l di aranciata alla temperatura am-
biente di 25,0°C, che deve essere portata alla temperatura di 12,0°C mediante
100 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
p = 1 atm Var = 1,5 l tar,i = 25°C
tar,f = 12°C tgh = –15°C
Incognita:
mgh
Dati:
p = 1 atm VH O = 0,200 l tH2O = 15,0°C
2
tgh = –15,0°C mgh/mtot = 0,300
Incognita:
mgh
Esercizi 101
Sulla base delle stesse considerazioni fatte per l’esercizio 7.26, vale la condi-
zione:
Ui = Uf
cioè:
mH uH2O + mgh ugh = (mH2O + mgh)uf
2O
da cui:
u f − u H2 O,i
m gh = m H2 O
u gh − u f
uf = 0,700 uH2O + 0,300 ugh = 0,700 ⋅ 0,00 + 0,300 ⋅ (–333,5) = –100 kJ/kg
Nota uf, è possibile calcolare la massa di ghiaccio necessaria:
−100 − 63, 0
m gh = 0, 200 ⋅ = 0,123 kg
−364 + 100
102 Lezioni di Fisica Tecnica
Capitolo 8 - Esercizi
ESERCIZIO 8.1 – Una pompa comprime una portata di 300 kg/h di acqua dalla
pressione di 1,00 atm alla pressione di 20,5 atm. Le sezioni di ingresso e di
uscita sono praticamente alla stessa quota ed hanno uguale diametro. La tem-
peratura dell’acqua all’ingresso della pompa è di 30°C. Si calcoli:
1. la potenza meccanica teorica necessaria, in kW, nella ipotesi di compres-
sione adiabatica reversibile;
2. la variazione di temperatura subita dall’acqua.
Dati:
acqua m! = 300 kg/h p1 = 1,00 atm p2 = 20,5 atm
t1 = 30°C ∆z = 0 m D1 = D2
Incognite:
L! , ∆t
L’applicazione del 1° principio per sistemi aperti, nella forma l = –Δh, non
consente di risolvere il problema in quanto non è nota la variazione di tempe-
ratura conseguente alla compressione. È però possibile applicare l’equazione
dell’energia meccanica (8.1).
L’acqua si trova in fase liquida e, per quanto si è visto nel Capitolo 7, alla fine
della compressione la temperatura è praticamente ancora di 30°C. Pertanto ci
si trova nelle condizioni di v1 = v2 e w1 = w2. Essendo anche z2 = z1 ed R = 0 in
quanto si ipotizza la compressione reversibile, la (8.2) diventa
l = v(p1 – p2) = 1,00 ⋅ 10–3 ⋅ (1,00 – 20,5) ⋅ 1,013 ⋅ 105 = – 1,97 ⋅ 103 J/kg
e quindi
L! = ml
! = – 300 ⋅ 1,97 ⋅ 103 = 5,93 ⋅ 105 J/h ≡ 5,93 ⋅ 105 ⋅ 10–3/3600 kW = – 0,165 kW
Dati:
acqua Di = 20,0 cm V! = 300 l/s p1 = 1,50 atm
t1 = t2 = 22°C L = 120 m n. curve = 5 a 90° rraccordo = 0,80 m
Incognita:
L! diss
Dati:
acqua Di = 10,0 cm L = 200 m ∆p = 0,40 bar
p2 = 1,00 atm t1 = t2 = 14°C acciaio saldato, nuovo
Incognita:
m!
nella quale R è ricavabile dal bilancio di energia meccanica che nel caso in
esame si scrive:
v(p2 – p1) + R = 0
in quanto:
a) trattandosi di un liquido a temperatura uniforme, il volume specifico si
può considerare costante,
b) essendo il condotto a sezione costante, ed essendo v=costante, risulta anche
w2 = w1,
c) essendo il condotto orizzontale è z2=z1,
d) non c’è lavoro.
Esercizi 105
ESERCIZIO 8.4 – Dell’acqua viene laminata fino alla pressione di 1,00 atm.
Calcolare la temperatura ed il volume specifico a valle della laminazione per
le seguenti condizioni iniziali dell’acqua:
1. p1,1 = 10,0 bar, x1,1 = 0,300;
106 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
acqua p2 = 1,00 atm p1,1 = p1,2 = p1,3 = 10,0 bar
x1,1 = 0,300 x1,2 = 0,990 t1,3 = 300°C
Incognite:
t2, v2
e pertanto, essendo:
h2 > hvs
si tratta di vapore surriscaldato. Dalla Tabella A.8 per h2 = 2,76 ⋅ 103 kJ/kg
e p2 = 1,00 atm ≈ 1,00 bar si ricava:
t2 = 145°C
e dalla Tabella A.7:
1 1
v2 = = = 1, 91 m 3 /kg .
ρ2 0, 523
Ovviamente, nello stato 1, trattandosi di un vapore saturo di titolo elevato,
il problema è risolvibile anche con il diagramma h,s. Trovato il punto 1, il
punto 2 si ricava muovendosi orizzontalmente fino ad intersecare l’isobara
a 0,1 MPa.
3. Nelle condizioni iniziali l’acqua è in condizione di vapore surriscaldato,
pertanto la sua entalpia specifica si ricava dalla Tabella A.8:
h1 = 3,05 ⋅ 103 kJ/kg
e quindi:
h2 = h1 = 3,05 ⋅ 103 kJ/kg.
Alla pressione di 1,00 atm dalla Tabella A.6 risulta
hvs = 2674 kJ/kg
ed essendo:
h2 > hvs
si tratta ancora di vapore surriscaldato.
Dalla Tabella A.8 per h2 = 3,05 ⋅ 103 kJ/kg e p2 = 1,00 atm ≈ 1,00 bar si
ricava:
t2 = 290°C
e dalla Tabella A.7:
1 1
v2 = = = 2, 62 m 3 /kg .
ρ2 0, 382
Ovviamente, trattandosi di un vapore surriscaldato, il problema è risol-
vibile anche con il diagramma h,s. Trovato il punto 1, il punto 2 si ricava
muovendosi orizzontalmente fino ad intersecare l’isobara 0,1 MPa.
ESERCIZIO 8.5 – In un condotto fluisce del vapore d’acqua. In una certa sezione
un manometro ne misura la pressione ed un rubinetto permette di spillarne
una parte per determinarne le caratteristiche. Qualora il manometro segni
una pressione di 39,8 bar ed un termometro misuri per il vapore spillato una
temperatura di 125°C, quali sono le caratteristiche del vapore nel condotto?
108 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
vapore d’acqua P = 39,8 bar t = 125°C
Incognite:
t2, x2
ESERCIZIO 8.6 – 120 kg/s di acqua alla pressione di 40,0 bar e 450°C espandono
in una turbina, il cui rendimento isoentropico è di 0,87, fino alla pressione
di 0,500 bar. Sapendo che l’ambiente si trova alla temperatura di 300 K, de-
terminare:
1. la potenza termodinamica ottenuta;
2. la temperatura all’uscita dalla turbina;
3. la generazione oraria di entropia;
4. il rendimento exergetico.
Rappresentare le trasformazioni sui piani T,s e h,s.
Dati:
vapore d’acqua m! = 120 kg/s p1 = 40,0 bar
t1 = 450°C p2 = 0,500 bar η = 0,87
Ta = 300 K
Incognite:
! t 2 , S,
L, ! ηT,ex
Esercizi 109
2. Essendo h2 < hvs)0,500, anche il punto 2 è nella zona dei vapori saturi. Pertanto
è:
t2 = 82°C
3. La generazione di entropia si calcola con la (4.16):
S! VC = m
! (s2 – s1) = 120 ⋅ (7,30 – 6,94) = 43,2 kW/K
5.
!;! :!
!!=!
:!
S! 6!
6+2!
S!
6!
6+2!
2! )))")
110 Lezioni di Fisica Tecnica
ESERCIZIO 8.7 – Una turbina, nella quale entrano 10,0 m3/s di aria a 900°C e
20,0 bar, ha una potenza di 32,4 MW. Qualora la generazione oraria di entro-
pia sia di 14,0 kW/K, calcolare i rendimenti isoentropico ed exergetico della
turbina assumendo per l’ambiente la temperatura di 30°C.
Rappresentare la trasformazione sul piano T,s.
Dati:
aria V! = 10,0 m3/s t1 = 900°C p1 = 20,0 bar
L! = 32,4 MW S! = 14,0 kW/K ta = 30°C
Incognite:
ηT,iso , ηT,ex
3.
;! R:!
R6!
:!
6!
6+2!
2!
Esercizio 8.8 – Un compressore aspira 15,0 m3/s di aria a 20,0°C e 1,00 bar e
la porta a 6,00 bar. Sapendo che il rendimento isoentropico è di 0,75 e che la
temperatura dell’ambiente è di 293 K, calcolare:
1. la potenza meccanica necessaria;
2. la temperatura dell’aria all’uscita del compressore;
3. la generazione oraria di entropia;
4. il rendimento exergetico.
Rappresentare la trasformazione sul piano T,s.
Dati:
aria V! = 15,0 m3/s t1 = 20°C p1 = 1,00 bar
p2 = 6,00 bar ηiso = 0,75 Ta = 293 K
Incognite:
! t 2 , S,
L, ! ηC,ex
ovvero:
T2,is
1, 01 ⋅ ln − 0, 287 ⋅ ln 6, 00 = 0
293
da cui:
T2,is T2,iso 0,509 293
ln = 0, 509 ⇒ e ⇒ T2,iso = = 486 K ≡ 213°C
293 293 1, 66
da cui:
L! −4, 6 ⋅ 10 3
t 2 = t1 − = 20 − = 278 °C ≡ 551K
! p
mc 17, 8 ⋅ 1, 01
e quindi
S! VC = m
! (s2 – s1) = 17,8 ⋅ 0,124 = 2,21 kW/K
5.
;! R6!
6 R:!
6+2
ESERCIZIO 8.10 – Si vuole utilizzare una portata di 200 kg/h di acqua alla pres-
sione di 1,50 bar ed alla temperatura di 170°C per riscaldare una portata di
3000 kg/h di azoto inizialmente alla temperatura di 30°C ed alla pressione di
3,00 bar. Volendo utilizzare uno scambiatore a flussi paralleli in equicorrente,
calcolare, nell’ipotesi di pressione costante:
1. le condizioni di uscita dell’acqua per una temperatura di uscita dell’azoto
di 90°C;
2. le condizioni di uscita dell’acqua e dell’azoto nella situazione limite di
superficie di scambio infinita.
Dati:
fluido caldo: acqua ! c = 200 kg/h
m pi,c = 1,50 bar ti,c = 170°C
fluido freddo: azoto ! f = 3000 kg/h
m pi,f = 3,00 bar ti,f = 30°C
tu,f = 90°C flussi paralleli equicorrente
Incognite:
tu,c, pu,c, tu,c, A→∞, pu,c, A→∞, tu,f, A→∞, pu,f, A→∞,
da cui:
hu,c = 1,87 ⋅ 103 kJ/kg
Risultando hu,c < hvs, all’uscita dallo scambiatore l’acqua è in condizione
di vapore saturo e pertanto, dalla Tabella A.6 per interpolazione, risulta
che la temperatura è di 111°C.
2. Nell’ipotesi di superficie di scambio infinita, i due fluidi arriveranno alla
stessa temperatura; non disponendo di una relazione che lega l’entalpia
dell’acqua alla temperatura, si deve procedere per tentativi.
Supponiamo che all’uscita l’acqua sia nelle condizioni di liquido saturo
e che quindi la temperatura di equilibrio sia di 111°C; in questa ipotesi
risulterebbe:
−Q! c = 200 ⋅ (2820 – 465) = 4,71 ⋅ 105 kJ/h
Dati:
fluido caldo: olio m! c = 10,0 kg/min cc = 0,50 kcal/kg
ti,c = 120°C tu,c = 40°C fluido freddo: acqua
ti,f = 18°C tu,f = 55°C p = 1,00 atm
Incognite:
m!f
Sia il fluido freddo, l’acqua, che quello caldo, l’olio, sono in fase liquida. Co-
noscendosi le temperature di ingresso e di uscita dei due fluidi e la portata
massica dell’olio, l’equazione 8.22 è in un’unica incognita: la portata massica
d’acqua. Essendo la temperatura dell’acqua minore di 100°C, si può conside-
rare costante il suo calore specifico (cfr. paragrafo 7.2.c) e quindi:
m! f (h u,f − h i,f ) = m
! c (h i,c − h u,c )
da cui, sostituendo i valori numerici:
m! f ⋅ 4,19 ⋅ (55 – 18) = 10,0 ⋅ 0,50 ⋅ 4,187 ⋅ (120 – 40)
e quindi:
! f = 11 kg/min
m
ESERCIZIO 8.12 – 300 kg/s di vapore d’acqua di titolo 0,950 ed alla temperatura
di 55°C, vengono inviati in un condensatore da cui escono in condizioni di
liquido saturo. Il fluido freddo è aria alla temperatura di 15°C e alla pressione
atmosferica. Calcolare la minima portata d’aria necessaria.
Dati:
fluido caldo: acqua m! c = 300 kg/s xi,c = 0,950 ti,c = 55°C
xu,c = 0 fluido freddo: aria ti,f = 15°C
Incognita:
m!f
Capitolo 9 - Esercizi
Esercizio 9.1 – Con riferimento allo schema di Figura 9.1, ponendo R1 = 1,00
Ω, R2 = 10,0 Ω, R3 = 100 Ω, ΔV = 500 V, calcolare:
1. I,
2. ∆V1, ∆V2, ∆V3.
ΔV2 R 2 10, 0
= = = 0,0901 = 9,01 %
ΔV R eq 111
118 Lezioni di Fisica Tecnica
ΔV3 R 3 100
= = = 0,901 = 90,1 %
ΔV R eq 111
Per risolvere questo problema si può procedere seguendo due strade, la prima
diretta, l’altra indiretta.
a) Calcolo diretto
ΔV 500
I1 = = = 500 A
R 1 1, 00
ΔV 500
I2 = = = 50, 0 A
R 2 10, 0
ΔV 500
I3 = = = 5, 00 A
R 3 100
I= ∑I i = 555 W
1 1
K2 = = = 0,100 Ω −1
R 2 10, 0
1 1
K3 = = = 0, 0100 Ω −1
R 3 100
K= ∑K i = 1,11 Ω −1
da cui:
I1 = K1 ΔV = 1,00 ⋅ 500 = 500 A
Esercizio 9.4 – Ripetere l’esercizio 9.3 nel caso in cui al circuito elettrico venga
sostituito un circuito termico. Calcolare Q ! .
! 2 = ΔV = 500 = 50, 0 W
Q
R 2 10, 0
! 3 = ΔV = 500 = 5, 00 W
Q
R 3 100
! =
Q ∑ Q! i = 555 W
K eq = ∑K i = 1,11W/K
da cui:
! 1 = K 1 ΔT = 1, 00 ⋅ 500 = 500 W
Q
! 2 = K 2 ΔT = 10, 0 ⋅ 500 = 50, 0 W
Q
! 3 = K 3 ΔT = 100 ⋅ 500 = 5, 00 W
Q
! =
Q ∑ Q! i = 555 W
1 1 1 1
R eq = = = = =
K eq K1 + K2 + K3 1
+
1
+
1 R 2R 3 R 1R 3 + R 1R 2
+
R1 R2 R3 R 1R 2R 3
R 1R 2R 3 1, 00 ⋅ 10, 0 ⋅ 100 1,00⋅10
3
= = = =
R 2R 3 + R 1R 3 + R 1R 2 10, 0 ⋅ 100 + 1, 00 ⋅ 100 ⋅ 1, 00 ⋅ 10, 0 1,11⋅10
3
= 0,901 K/W
relazione evidentemente complessa dal punto di vista calcolativo, la cui
complessità aumenta all’aumentare dei rami del parallelo, dalla quale si
ricava:
500
Q= = 555 W
0, 901
ESERCIZIO 9.5 – Una parete piana, avente dimensioni 5,0 m × 3,0 m, divide un
locale a 21°C dall’ambiente esterno a 5°C. La resistenza termica della parete
è di 4,0⋅10–2 h°C/kcal e le conduttanze unitarie relative alle superfici interna
ed esterna valgono rispettivamente 12 W/m2K e 17 W/m2K. Determinare:
1. la potenza termica che attraversa la parete;
2. la temperatura della superficie esterna.
Dati:
L = 5,0 m h = 3,0 m ti = 21°C te = 5°C
Rp= 4,0 ⋅ 10 h°C/kcal
-2
ht = 12 W/m2K he = 17 W/m2K
Incognite:
Q! , t2
1 1
= + 4, 0 ⋅ 10 −2 ⋅ 0, 860 + =
3, 0 ⋅ 5.0 ⋅ 12 3, 0 ⋅ 5.0 ⋅ 17
= 5, 6 ⋅ 10 −3 + 3, 4 ⋅ 10 −2 + 3, 9 ⋅ 10 −3 = 4, 3 ⋅ 10 −2 K/W
da cui:
! = t i − t e = 21 − 5 = 3, 7 ⋅ 10 2 W
Q
R eq 4, 3 ⋅ 10 −2
! e = t2 − te
! = 3, 6 ⋅ 10 2 W = Q
Q
Re
ESERCIZIO 9.6 – Una piastra metallica di area A = 10 m2, ricoperta sul lato
esterno da un isolante termico, separa del vapor d’acqua saturo a 7,92 bar
dall’ambiente esterno, a 21°C. La conduttanza superficiale unitaria lato vapore
è di 2900 W/m2K; la resistenza termica della piastra è pari a 1,70 ⋅ 10–5 K/W,
122 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
A = 10,0 m2 pvs,i = 7,92 bar te = 21°C hi = 2900 W/m2K
Rp = 1,70 ⋅ 10–5 K/W Ris = 4,30 ⋅ 10–2 K/W he = 23,0 W/m2K
Incognite:
t1 , t2 , t3
$
^ 1< ( !
$
C$! +2$!
^ 1<+ !
$ $
^! ;+! ;:! ;6! ;9! ;(!
^!
/! /! / / /
+)-(').! $ $ (2-(').
^! ^!
$ $
^ ' <+ ! ^ ' <( !
per cui:
! = t vap − t est. = 170 − 21 = 3, 43 ⋅ 10 3 W
Q
R eq 4,35 ⋅ 10 −2
Esercizi 123
Dati:
A = 15 m2 Q! = 9,42 ⋅ 103 W te = 27°C he = 12 W/m2K
Incognita:
tp
Si consideri innanzitutto che sulla piastra incide sia l’energia radiante prove-
niente dal sole che quella proveniente dalle superfici presenti nell’ambiente
esterno, quali quelle degli edifici; quindi, la piastra riceve energia dal sole
per irraggiamento, mentre cede energia all’ambiente per convezione e irrag-
124 Lezioni di Fisica Tecnica
con h che per la (9.40) è somma della conduttanza termica unitaria convettiva
e di quella radiativa. Quindi:
!
Q 9, 42 ⋅ 10 3
t p = t e + sole = 27 + = 79°C
Ah 15 ⋅ 12
Esercizi 125
Capitolo 10 - Esercizi
Dati:
a: calcestruzzo b: mattoni sa = 15,0 cm
sb = 25,0 cm kb = 0,650 W/mK hi = 10,0 W/m2K
he = 20,0 W/m2K ti = 20,0°C te = –2,0°C
Incognite:
t1 , t2 , t3 , Keq , q!
"!
"$!
"#!
"&!
$()%*(+! %,)%*(+!
"'!
"%!
!" #"
#! &! '!
-!
t1 − t 2 Ra R 0,124
= ⇒ t 2 = t1 − (t i − t e ) a = 16, 7 − 22, 0 ⋅ = 12, 6°C
t i − t e R eq R eq 0, 659
t2 − t3 Rb R 0, 385
= ⇒ t 3 = t 2 − (t i − t e ) b = 12, 6 − 22, 0 ⋅ = −0, 3°C
t i − t e R eq R eq 0, 659
Dati:
a: calcestruzzo b: mattoni sa = 15,0 cm sb = 25,0 cm
kb = 0,650 W/mK hi = 10,0 W/m2K he = 20,0 W/m2K AReq = 1,5 AReq,es.10.1
Esercizi 127
Incognite:
sis, andamento t, influenza posizione isolante
"!
"$!
"#!
"&!
"'!
$()%*(+ %,)%*(+
".!
"%!
!" #" $"
#! &! '! .!
-!
t1 − t 2 Ra R 0,124
= ⇒ t 2 = t1 − (t i − t e ) a = 17, 6 − 22, 0 ⋅ = 14, 6°C
t i − t e R eq R eq 0, 914
t2 − t3 Rb R 0, 385
= ⇒ t 3 = t 2 − (t i − t e ) b = 14, 6 − 22, 0 ⋅ = 5, 3°C
t i − t e R eq R eq 0, 914
t3 − t4 R R 0, 255
= c ⇒ t 4 = t 3 − (t i − t e ) c = 5, 3 − 22, 0 ⋅ = −0, 8°C
t i − t e R eq R eq 0, 914
"! "!
"$! "$!
"#! "#!
"&!
"&!
"'! "'!
$()%*(+! %,)%*(+! $()%*(+! %,)%*(+!
".! ".!
"%! "%!
$" !" #" !" $" #"
-! -!
/0 10!
Calcolare:
1. la resistenza termica della parete;
2. la resistenza termica della parete che si ottiene:
a) ricoprendo solo il calcestruzzo con 3,0 cm di polistirolo espanso;
b) ricoprendo solo la parte in mattoni con 3,0 cm di polistirolo espanso.
Dati:
a: argilla refrattaria b: calcestruzzo sa = 20,0 cm sb = 40,0 cm
Aa = 30 m2 Ab = 30 m2 sc = 3,0 cm
Incognite:
Rp, Rp′, Rp′′
con:
1
K'p = K a + K b − c = K a +
R b−c
nella quale la conducibilità del polistirolo, kc, è stata letta nella Tabella
A.5.
Risulta quindi:
1
K'p = 75 + = 1,1 ⋅ 10 2 W/K
2, 8 ⋅ 10 −2
e, in definitiva:
1 1
R'p = = = 9, 9 ⋅ 10 −3 K/W
K p 1,1 ⋅ 10
' 2
1 1
K ′′p = K a − c + K b = + K b= + 1,8 ⋅ 10 2 = 2,1 ⋅ 10 2 W/K
R b−c 3,5 ⋅ 10 −2
1 1
R ′′p = = = 4,8 ⋅ 10 −3 K/W
K ′′p 2,1 ⋅ 10 2
Dati:
tubazione in alluminio s = 0,50 cm te = 20,0°C pi,vs = 2,00 atm
t3,max = 45°C hi = 5000 W/m2K he = 10 W/m2K
Incognite:
t3, sis
! 3,e
Q
= h e (t 3 − t e ) = 10 ⋅ (45 − 20 ) = 2, 5 ⋅ 10 2 W/m 2
A
Nota la potenza termica scambiata, applicando la (9.26) allo strato di lana
di roccia si ha:
! b kb
Q !
Q
= (t 2 − t 3 ) = 3,e = 2, 5 ⋅ 102 W/m 2
A sb A
!"!
"$!R!"#!R!"&!
$()%*(+! %,)%*(+!
"'!
"%!
!" #"
#! &! '!
-!
Dati:
s = 15 cm ti = 22,0°C φi = 80%
t′e = te,condensa – 10°C hi = 10 W/m2K he = 20 W/m2K
Incognite:
te,condensa , smin,is
Dati:
ti = 110°C te = 15°C stot = 50 cm a: argilla refrattaria
b: isolante plastico sa = 40 cm sb = 10 cm kb = 0,070 W/mK
tmax,is = 60,0°C hi = 30,0 kcal/hm2°C he = 8,0 kcal/hm2°C
Incognite:
validità parete, sa , sb
!"!
!$()%*(+! /! %,)%*(+!
1!
#! &! '!
-!
riore alla temperatura massima ammissibile, cioè bisogna verificare che sia
t2 ≤ 60°C. Per calcolare t2 si valuta prima la resistenza equivalente offerta
dal sistema e poi, a mezzo della (9.18), la temperatura incognita.
La resistenza equivalente è data da:
1 sa s b 1
AR eq = ∑ AR i =A (R int + R a + R b +R est ) = + + + =
i h i ka k b h e
1 0, 40 0,10 1
= + + + =
30, 0 ⋅ 1,163 1, 00 0, 070 8, 0 ⋅ 1,163
m2K
= 2, 87 ⋅ 10 −2 + 0, 40 + 1, 4 + 0,11 = 1, 9
W
Dalla (9.18):
t i − t 2 R eq,i −a
=
ti − te R eq
! 2−e
Q (t 2 − te ) (t 2 − te )
= =
A AR eq,i 2 − e (0, 50 − sa ) kba + 1 h e
Dati:
acciaio D = 3,0 cm s = 0,40 cm L = 10,0 m
lana di vetro s = 4,0 cm hi = 350 W/m2K he = 10 W/m2K
acqua t = 80,0°C p = 1,50 atm t∞ = 7,0°C
Incognite:
Q! , tacciaio-lana di vetro, ts
= 3, 0 ⋅ 10 −3 + 2, 6 ⋅ 10 −4 + 0, 48 + 2, 7 ⋅ 10 −2 = 0, 51 K/W
138 Lezioni di Fisica Tecnica
ESERCIZIO 10.8 – Una piccola diga, che può essere schematizzata con una larga
piastra spessa 120 cm, deve essere messa in opera in breve tempo. L’idratazio-
ne del cemento comporta una generazione di calore uniformemente distribuita
la cui intensità costante è di 60 W/m3. Nell’ipotesi di regime permanente,
sapendo che entrambe le superfici della diga sono alla temperatura di 15°C
ed assumendo per la conducibilità termica del cemento umido il valore di 1,0
W/mK, calcolare:
1. la massima temperatura del cemento.
Dati:
L = 120 cm q! = 60 W/m3 ts = 15°C k = 1,0 W/mK
Incognita:
tmax
Esercizi 139
Dati:
acciaio inox 18-8 t∞ = 5°C ts = 230°C H = 10 W/m2K
Incognite:
Q! , tmax
TAST!:!
TAST!:! TA.T!;:!
Dati:
ri = 1,00 mm re = 1,50 mm I = 50 A t∞ = 20°C
Rel = 3,50 ⋅ 10–3 Ω/m kis = 0,200 W/mK ti = 60°C
Incognita:
he
da cui:
he = 25 W/m2K
Dati:
d = 4,0 cm t0 = 20°C t∞ = 800°C
h = 116 W/m2K t = 250°C
Incognita:
θ
Dati:
acciaio 18-8 L = 5,0 cm D = 1,0 cm t0 = 800°C
t∞ = 20°C tθ=45 min = 400°C t = 100°C
142 Lezioni di Fisica Tecnica
Incognita:
θ
da cui:
⎡ 400 − 20 ⎤
ln ⎢
45 ⎣ 800 − 20 ⎥⎦
= = 0, 316
ϑ B ln ⎡ 100 − 20 ⎤
⎢⎣ 800 − 20 ⎥⎦
e quindi:
θB = 0,316 ⋅ θA = 0,316 ⋅ 45 = 14 min
Per verificare la correttezza dell’ipotesi di lavoro, va calcolato il numero di
Biot utilizzando il valore della conduttanza che si ricava dalla (10.44) applicata
alla fase A del raffreddamento:
400 − 20 ⎛ h ⋅ 1, 73 ⋅ 10
−3
⎞
ln = ⎜− −6
2700 ⎟
800 − 20 ⎝ 7820 ⋅ 460 ⋅ 3, 9 ⋅ 10 ⎠
da cui:
10,1 W
h= = 2, 2 2
4, 7 mK
e quindi:
−6
2, 2 ⋅ 3, 9 ⋅ 10
Bi = −3
= 3,1 ⋅ 10 −4 < 0,1
16 ⋅ 1, 73 ⋅ 10
il che significa che l’ipotesi di lavoro, e quindi il risultato cui si è pervenuti,
sono corretti.
Esercizi 143
Capitolo 11 - Esercizi
Dati:
A = 3,00 x 7,00 m t1 = 80°C t2 = 25°C
Incognite:
Q! 1⇔ 2 , Rr
Dati:
a: cartongesso sa = 2,5 cm ka = 1,40 W/mK b: calcestruzzo
sb = 8,0 cm c: mattoni sc = 15 cm ti = 20°C
te =1°C hi = 8,0 W/m2K he = 20,0 W/m2K
Incognite:
t2 , hr,e , hc,e
!"
#! &! '! .!
Esercizi 145
Dati:
rame ossidato De = 20,0 cm Q! el = 400 W
t∞ = 15°C ts = 200°C
Incognite:
Q! r ,Q! c
da cui:
!c =Q
Q ! −Q
! r = 400 − 1, 8 ⋅ 10 2 = 2, 2 ⋅ 10 2 W
146 Lezioni di Fisica Tecnica
ESERCIZIO 11.4 – Sulla superficie A di una parete piana incide un flusso radia-
tivo di 1000 W/m2; la superficie A è immersa nel vuoto ed ha un’emittenza
di 0,90 ed un coefficiente di assorbimento di 0,85. Lo spessore della parete,
che ha una conducibilità termica di 1,20 W/mK, è di 30 cm. In condizione di
regime permanente calcolare:
1. la temperatura della superficie A quando quella della superficie B è di
60°C;
2. la temperatura di equilibrio della parete quando la superficie B è perfet-
tamente coibentata.
Dati:
G = 1000 W/m2 εA = 0,90 αA = 0,85
s = 30 cm k = 1,20 W/mK
Incognite:
tA , tB = 60°C , tB,adiab
k(TA − TB )
G − ρG = α A G = ε A σT 4 +
s
che consente il calcolo di TA. 87+)+!
Si noti che questa formulazione del bilancio,
che vede in ingresso il solo termine αG, in cui G! c!
la superficie di sinistra del volume di controllo ;0!
coincide con la superficie A, come rappresenta-
to in Figura c), è spesso direttamente utilizzata
nella scrittura del bilancio.
Passando ai valori numerici si ha:
1, 20
0,85 ⋅ 1000 = 0,90 ⋅ 5,67⋅10–8 ⋅ T4A + ⋅ (TA – 333)
0, 30
1 1, 20
TA4 + ⋅ ⋅ TA =
0, 90 ⋅ 5, 67 ⋅ 10 −8 0, 30
1 ⎛ 1, 20 ⎞
= ⋅ 0, 85 ⋅ 1000 +
−8 ⎜
333 ⎟
0, 90 ⋅ 5, 67 ⋅ 10 ⎝ 0, 30 ⎠
da cui:
T4A + 7,8 ⋅ 107 ⋅ TA = 4,3 ⋅ 1010
La relazione ottenuta va risolta per tentativi. Dalla Tabellina che segue,
nella quale sono riportati i valori del 1° membro dell’equazione per alcuni
valori di TA, si deduce che è TA = 77°C.
da cui:
aAG 0, 85 ⋅ 1000
TA = 4 = 4 = 4 1, 7 ⋅ 1010 = 3, 6 ⋅ 10 2 K = 87° C
εA σ 0, 90 ⋅ 5, 67 ⋅ 10 −8
Dati:
t∞= 30°C t = 45°C hc = 20 W/m2K
Q! = 0 αasfalto = 0,90
Incognite:
G, t
2. In questo caso nel bilancio di energia, che resta invariato rispetto al punto
(a), bisogna sostituire all’emissività dell’alluminio quella dell’asfalto; Gs
diventa un dato (= 7,0 ⋅ 102 W/m2) e l’incognita diviene la temperatura T
della superficie esterna dell’asfalto:
150 Lezioni di Fisica Tecnica
(
αGs =εσ T 4 − Tamb
4
)
+ h c (T − Taria )
hc G hT
T4 + T = s + Tamb
4
+ c aria
εσ σ εσ
20 7, 0 ⋅ 10 2 20 ⋅ 303
T4 + −8
T= + 3034 +
0, 90 ⋅ 5, 67 ⋅ 10 5, 67 ⋅ 10 −8 0, 90 ⋅ 5, 67 ⋅ 10 −8
Dati:
Corpo grigio T = 5.500 K
Incognite:
Eg, 0,10 - 0,38 / Eg Eg, 0,38 - 0,78 / Eg Eg, 0,78 - 100 / Eg
I tre campi, come indicato nel paragrafo 11.1, sono così delimitati:
a) ultravioletto: tra 0,10 e 0,38 μm;
b) visibile: tra 0,38 e 0,78 μm;
c) infrarosso: tra 0,78 e 100 μm.
Dalla Legge di Wien si ottiene λmax = 2898/5500 = 0,527 μm.
Utilizzando tale valore si ricalcolano i limiti dei tre campi in termini di λ/
λmax
ultravioletto: tra 0,19 e 0,72
visibile: tra 0,72 e 1,5
infrarosso: tra 1,5 e 1,9⋅102.
In corrispondenza dei 4 suddetti valori di λ/λmax : 0,19 – 0,72 – 1,5 – 1,9 ⋅ 102,
si leggono nel diagramma di Fig. 11.14 i valori delle ordinate: 0 – 0,08 – 0,53
– 1, che esprimono le frazioni di energia emessa rispettivamente tra 0 e 0,19,
tra 0 e 0,72, tra 0 e 1,5 e tra 0 e 1,9 ⋅ 102. Esprimendo tali valori in percentuale
si ha la risposta al quesito:
a) frazione di energia emessa nell’ultravioletto = 8% – 0% = 8%;
b) frazione di energia emessa nel visibile = 53% – 8% = 45%;
c) frazione di energia emessa nell’infrarosso = 100% – 53% = 47%.
Esercizi 151
Capitolo 12 - Esercizi
Dati:
De = 8,0 cm te = 95°C t∞ = 20°C
p = 1,0 atm w∞ = 2,0 m/s h′c = 2 hc
Incognite:
hc, w′∞
0,618
h'c ⎛ w' ⎞
=2=⎜ ⎟
hc ⎝w⎠
da cui:
w’ = 2 ⋅ 2,01,62 = 6,2 m/s
Per verificare che l’ipotesi fatta sia giusta, si verifica il valore di Re otte-
nibile con w’:
Re’ = 2,7 ⋅ 104
essendo effettivamente 4 ⋅ 103 < Re < 4 ⋅ 104, l’ipotesi fatta è verificata ed
il valore di velocità ottenuto è esatto.
Dati:
Di = 6,0 cm L = 20 cm s = 0,40 cm ! = 50,0 kg/h
m
pi = 1,0 atm ti = 80°C p∞,vs = 2,0 atm
Incognita:
Q!
Dati:
s = 20 cm t∞,1 = 60°C w∞,1 = 2,0 m/s t∞,2 = 20°C
w∞,2 = 5,0 m/s h1 = 18 W/m2K Nu = costanteRe0,80
Incognita:
t2
1 s 1 $!
R tot = + cal +
h c,i kcal h c,e
Per calcolare t2 è perciò necessario conoscere hc,e.
Potendo considerare trascurabili le variazione delle proprietà dell’aria con la
temperatura, si ha
0,80
Nu e h c,e ⎛ w e ⎞
= =
Nu i h c,i ⎜⎝ w i ⎟⎠
da cui:
0,80
⎛ 5, 0 ⎞
h c,e = 18 ⋅ ⎜ ⎟ = 36 W/m 2 K
⎝ 2, 0 ⎠
Esercizi 155
Pertanto:
0, 20
Rtot = 0,055 + + 0,028 = 0,25 m2K/W
1, 21
Re = 0,028 m2K/W
da cui:
0, 028
t2 – te = ⋅ 40 = 4,5
0, 25
e quindi :
t2 = 24°C
Dati:
h = 1,00 m t∞ = 20°C p = 1,00 atm
ts,1 = 50°C ts,2 = 80°C
Incognite:
q! 50°C , q! 80°C
1. per t = 50°C:
Nu = 0,13 ⋅ (2,6 ⋅ 109)0,33 = 1,7 ⋅ 102 hc = 1,7 ⋅ 102k/L = 4,5 W/m2K
q! c = 4,5 ⋅ (50 – 20) = 1,3 ⋅ 102 W/m2
2. per t = 80°C:
Nu = 0,13 ⋅ (4,3 ⋅ 109)0,33 = 2,0 ⋅ 102 hc = 2,0 ⋅ 102k/L = 5,5 W/m2K
q! c = 5,5 ⋅ (80 – 20) = 3,3 ⋅ 102 W/m2
Dati:
de = 5,0 cm tpiscina = 35,0°C pvs = 1,00 atm
Incognita:
!
Q/L
nella quale:
A = πD ⋅ 1,00 = 0,16 m2
e la temperatura della superficie esterna del tubo è praticamente uguale a
quella del fluido interno in quanto, trattandosi di fluido in passaggio di fase,
la resistenza termica interna è trascurabile, così come la resistenza termica
conduttiva del tubo.
Si tratta chiaramente di convezione naturale; per la geometria in questione
una relazione tra i gruppi adimensionali è la seconda di Tabella A.20 dell’Ap-
pendice, dove è chiarito che i gruppi adimensionali devono essere valutati
alla temperatura media aritmetica tra ts e t∞ (= 67,5°C) e che la lunghezza
caratteristica è il diametro esterno della tubazione. Dalla Tabella A.18 si ot-
tengono i seguenti valori:
Pertanto:
Nu = 0,53 ⋅ (6,5 ⋅ 108)0,25 = 84 hc = 84 ⋅ k/De = 1,1 ⋅ 103 W/m2K
!c
Q
= 1,1 ⋅ 103 ⋅ 0,16 ⋅ (100 – 35) = 1,1 ⋅ 104 W/m
L
ESERCIZIO 12.6 – Dell’aria alla temperatura di 15,0°C viene impiegata per raf-
freddare un conduttore di rame del diametro di 12,0 mm disposto orizzontal-
mente. Il conduttore è percorso da una corrente di 365 A ed ha una resistenza
di 0,160 Ω/km. Potendosi trascurare l’irraggiamento termico, calcolare:
1. il coefficiente di convezione necessario perché la temperatura della super-
ficie esterna non superi i 35,0°C;
2. la corrispondente velocità dell’aria,
3. quale potrebbe essere il massimo valore della corrente elettrica perché la
temperatura della superficie esterna non superi i 35,0°C in aria stagnan-
te.
Dati:
d = 12,0 cm t = 35,0°C I = 365 A Rel = 0,160 Ω/km
Incognite:
hc , w, I
con:
A = πDe ⋅ 1,00 = 0,0377 m2
si ha:
21, 3
hc = = 28, 2 W/m 2 K
0, 0377 ⋅ 20, 0
Pertanto:
4,1k
Nu = 0,53 ⋅ (3,53 ⋅ 103)0,25 = 4,1 hc = = 8,8 W/m2K
L
!c Q
Q !
= = 8,8 ⋅ 0,0377 ⋅ (35 – 15) = 6,6 W/m
L L
da cui:
⎛ Q! ⎞0,5 ⎛ 6, 6 ⎞
0,5
I=⎜ ⎟ =⎜ −3 ⎟
= 203 A
⎝ R el ⎠ ⎝ 0,160 ⋅ 10 ⎠
ESERCIZIO 12.7 – Una finestra a doppio vetro, larga 2,00 m ed alta 0,80 m è
composta da due lastre di vetro separate da un’intercapedine d’aria di spes-
sore 2,00 cm alla pressione atmosferica. Essendo le temperature delle due
superfici del vetro affacciate nell’intercapedine rispettivamente di 12 e 2°C,
calcolare:
1. la conduttanza termica convettiva unitaria della finestra;
2. la potenza termica che si trasmette attraverso la finestra, assumendo i vetri
a comportamento grigio con ε = 0,90.
Dati:
l = 2,00 m h = 0,80 m saria = 2,00 cm
ti = 12°C te = 2°C ε = 0,90
Incognite:
hc , Q!
1. La finestra è una cavità verticale per la quale dalla Tabella A.21 risulta che
le proprietà del fluido vanno calcolate alla temperatura di (12+2)/2=7,0°C
e che la lunghezza caratteristica è lo spessore della cavità (= 2,0 cm). Alla
temperatura di 7,0°C dalla Tabella A.17 risulta:
Essendo:
H 0, 80
= = 40
δ 0, 020
è possibile usare la relazione:
−0,11
⎛H⎞
Nu = 0,197(PrGr)0,25 ⎜ ⎟ = 0,197 ⋅ (1,1 ⋅ 104)0,25 ⋅ 40–0,11 = 1,3
⎝δ⎠
160 Lezioni di Fisica Tecnica
da cui:
Nu k f 1, 3 ⋅ 0, 0246
hc = = = 1, 6 W/m 2 K
δ 0, 020
ESERCIZIO 12.8 – Due sfere concentriche, di diametro 20,0 e 30,0 cm, sono
separate da aria alla pressione atmosferica. Le temperature delle due superfici
che si fronteggiano sono 47 e 7,0°C. Calcolare il coefficiente di convezione.
Dati:
d1 = 20,0 cm d2 = 20,0 cm ti = 47°C te = 7,0°C
Incognita:
hc
Si tratta di una cavità compresa tra due sfere per la quale, dalla Tabella
A.21, risulta che le proprietà del fluido vanno calcolate alla temperatura
di (47+7)/2=27°C e che la lunghezza caratteristica è lo spessore della cavità
(= 5,0 cm). Alla temperatura di 27°C dalla Tabella A.17 risulta:
t (°C) k (W/mK) Pr gβ/ν2 (1/m3 K) L3 (m3) (t1 – t2) (°C) Gr
27 0,0259 0,72 13,8 ⋅ 107
1,25 ⋅ 10 –4
40 6,9 ⋅ 105
Capitolo 13 - Esercizi
ESERCIZIO 13.1 – Una portata di 4000 litri/h di olio (ρ=900 kg/m3, c=2,0 kJ/kgK)
a 80°C deve essere raffreddata fino alla temperatura di 25°C. A tale scopo si
vuole usare uno scambiatore a correnti parallele che usi come fluido freddo
una portata di acqua liquida a 12°C (la pressione del fluido freddo è pratica-
mente uniforme e pari a 1,00 atm).
Si valuti quale tipo di scambiatore (equicorrente/controcorrente) è possibile
usare nel caso che la portata d’acqua disponibile sia di:
1. 1000 l/h;
2. 3000 l/h;
3. 8500 l/h;
inoltre si valuti in ciascuno dei tre casi la superficie di scambio nell’ipotesi
che la conduttanza globale unitaria dello scambiatore, U, valga comunque
116 W/m2K.
Dati:
scambiatore a correnti parallele fluido caldo: olio
fluido freddo: acqua !
Vc = 4000 l/h ρc = 900 kg/m3
cc = 2,0 kJ/kgK ti,c = 80°C tu, c = 25°C
ti, f = 12°C p = 1,00 atm U = 116 W/m2K
Incognite:
equicorrente/controcorrente per V! f = 1000 l/h, 3000 l/h, 8500 l/h
La potenza termica da scambiare nei tre casi è la stessa ed è data dalla rela-
zione:
! =m
Q ! olio c olio ΔTolio = 4,00 ⋅ 900 ⋅ 2,0 ⋅ (80 – 25) = 4,0 ⋅ 105 kJ/h ≡ 1,1 ⋅ 102 kW
da cui:
Q! 1,1 ⋅ 10 2
A= = = 41 m 2
U(Tc − Tf )ml 23 ⋅ 116 ⋅ 10 −3
Dati:
scambiatore a tubi coassiali fluido caldo: olio fluido freddo: acqua
m! c = 10 kg/min cc = 0,50 kcal/kgK ti,c = 120°C
tu,c = 40°C ti,f = 18°C tu,f = 55°C
p = 1,00 atm U = 93 W/m2K
Incognita:
A
Dati:
scambiatore a controcorrente fluido caldo: azoto fluido freddo: acqua
wi,c = 10 m/s pi,c = 2,14 atm ti,c = 310°C
tu,c = 110°C pu,f = 1,00 atm tu,f = 60°C
wu,f = 1,3 m/min Di,c = 6,00 cm sc = 0,50 cm
Di,f = 8,50 cm Uc = 35 W/m2K
Incognite:
ti,f , L
e quindi:
3,14 ⋅ 0, 0300 2 ⋅ 10
! N2 =
m = 0, 035 kg/s
0, 798
π{(D e /2)2 − [(D i /2) + s]2 }w H2O,u 3,14 ⋅ (0, 04252 − 0, 0350 2 ) ⋅ 1, 3
! H2O =
m = =
v H2O,u 60 ⋅ 1, 0 ⋅ 10 −3
= 0, 039 kg/s
250 − 95
(T c −Tf )ml = = 160 °C
250
ln
95
!B!
C%<D!
!'"F!
!
!
!
!
!""F!
!!SF! !
!
!"G!
! H!
Pertanto:
Q! 7, 3 ⋅ 1000
A= = = 1, 30 m 2
U(Tc − Tf )ml 35 ⋅ 160
166 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
fluido caldo: acqua m! c = 300 kg/s xi, c = 0,950
ti, c = 55°C xu, c = 0 fluido freddo: aria
ti, f = 15°C tu, f = 45°C U = 30 W/m2K
Incognita:
A
Nel caso dei condensatori, come risulta chiaramente dalla Figura 13.3, non
c’è differenza tra controcorrente ed equicorrente. Risulta:
Q! = 300 ⋅ (2481 – 251) = 6,69 ⋅ 105 kW
10 − 40
(T c −Tf )ml = = 22 °C
10
ln
40
Pertanto dalla (13.1):
Q! 6, 69 ⋅ 10 5 ⋅ 1000
A= = = 10 ⋅ 10 5 m
U(Tc − Tf )ml 22 ⋅ 30
Dati:
fluido caldo: acqua ! c = 200 kg/h
m pi, c = 1,50 bar ti, c = 170°C
fluido freddo: azoto ! f = 3000 kg/h
m pi, f = 3,00 bar ti, f = 30°C
tu, f = 90°C flussi paralleli equicorrente U = 35 W/m2K
Esercizi 167
Incognita:
A
3600 "[F!
ΔTN2 = 7,1 ⋅ ⋅ 1, 04 = 8, 2 °C
3000 !
cioè: """!
TN2,ud = 30 + 8,2 = 38°C TF!
'E!
Quindi l’andamento delle tempera-
'F!
ture è quello riportato in Figura e
conseguentemente:
H!
desurriscaldatore
140 − 73
(T c −Tf )ml = = 103 °C
140
ln
73
Q! 7,1 ⋅ 1000
A de = = = 2, 0 m 2
U(Tc − Tf )ml 35 ⋅ 103
168 Lezioni di Fisica Tecnica
condensatore
73 − 21
(T c −Tf )ml = = 42 °C
73
ln
21
Q! 4 ⋅ 10 ⋅ 1000
A co = = = 31 m 2
U(Tc − Tf )ml 35 ⋅ 42
Pertanto complessivamente l’area della superficie di scambio risulta
A = Ade + Aco = 2 + 31 = 33 m2
Dati:
fluido caldo: acqua m! c = 80 kg/min pi, c = 1,0 atm ti, c = 65°C
tu, c = 30°C fluido freddo: aria m! f = 480 kg/min ti, f = 20°C
fasci tubieri U = 30 W/m2K
Incognite:
A, ε
da cui:
80 ⋅ (272 − 126 )
ΔTf = = 24 °C
480 ⋅ 1, 01
e quindi:
Tf,u = 44°C
! =m 80 ⋅ (272 − 126)
Q ! c Δh c = = 1, 9 ⋅ 10 2 kW
60
Esercizi 169
ΔTf 44 − 20
P= = = 0, 53
ΔTmax 65 − 20
Dalla Figura 13.11 con questi valori di P e Z si ricava:
F = 0,73
e quindi dalle (13.1) e (13.17):
!
Q Q! 1, 9 ⋅ 10 2 ⋅ 1000
A= = = = 5, 8 ⋅ 10 2 m 2
U(Tc − Tf )ml,corretta U F(Tc − Tf )ml 30 ⋅ 0, 73 ⋅ 15
!f =m 480
C ! f c p,f = 1, 01 = 8,1 kW/K
60
Analogamente, vanno calcolate le due differenze di temperatura al fine di
scegliere la maggiore:
ΔTc = 65 – 30 = 35 K
ΔTf = 44 – 20 = 24 K
quindi, per le (13.21) e (13.22) risulta:
1, 9 ⋅ 10 2
ε= = 0, 75
5, 6 ⋅ (65 − 20)
170 Lezioni di Fisica Tecnica
Capitolo 14 - Esercizi
Dati:
pmin = 0,100 bar pmax = 150 bar tmax = 500°C
L! = 30000 kW tSET = 1600°C ti,H2O = 10°C
U = 3,00 kW/m2K tu,H2O = 20°C pu,TV-AP = 40,0 bar
Incognite:
m! , Q! 6-1 , Q! 5-2 , L! 1-2 , η, ! raffr,A=∞ , A, P! , ηrisur
m
1. Dal bilancio di energia sulla turbina, con riferimento alla Figura, si ot-
tiene:
! 5 − h 6 ) = L! 5-6
m(h
.!
nella quale il valore di h5 si rica- !
J!
va dalla Tabella A.8 ed il valore
h6 dalla Tabella A.6, ricordan- P!
@!
do che la trasformazione 5-6 è
una adiabatica reversibile, per
cui risulta s5=s6, e p6=p1:
h5 = 3,31 ⋅ 103 kJ/kg
>(F! /!
s5 = 6,35 kJ/kgK
h6 = 2,01 ⋅ 103 kJ/kg 0!
e quindi:
L! 30000
! =
m = = 23,1 kg/s
h 5 − h 6 3, 31 ⋅ 10 3 − 2, 01 ⋅ 10 3
nella quale l’entalpia specifica del punto 1 si ricava dalla Tabella A.6 per
interpolazione:
172 Lezioni di Fisica Tecnica
h1 = 192 kJ/kg
e quindi:
Q! 6-1 = m(h
! 1 − h 6 ) = 23,1 ⋅ (192 – 2,01 ⋅ 103) = –4,20 ⋅ 104 kW
Si noti che, come si è detto nel paragrafo 14.2 è: L! 5-6 >> L! 1-2
e quindi:
Q! 6 −1 4, 20 ⋅ 10 4
A= = = 4, 5 ⋅ 10 2 m 2
U(t c − t f )ml 3, 00 ⋅ 31
0!
h8 = 3,45 ⋅ 103 kJ/kg
h9 = 2,25 ⋅ 103 kJ/kg
pertanto si ha:
(3, 31 − 2, 95) + (3, 31 − 2, 25) 1, 56
η= = = 0, 433
(3, 31 − 0, 21) + (3, 45 − 2, 95) 3, 60
Dati:
β = 8,00 t1 = 27°C t3 = 1027°C L! = 1000 kW
Incognite:
t2 , t4 , Q! 2-3 , Q! 4-1 , L! 2-1 / L! 3-4 , η
F! @!
!
[! J! a
W1!
>! P!
3. La potenza del compressore e quella della turbina sono date dalle rela-
zioni:
L! com = m(h
! 1 − h 2 ) = 2, 91 ⋅ 1, 01 ⋅ (27 − 271) = −717 kW
L! tur = m(h
! 3 − h 4 ) = 2, 91 ⋅ 1, 01 ⋅ (1027 − 445) = 1, 71 ⋅ 10 3 kW
Dati:
R-134a Q! = 5,00 ⋅ 104 Frig/h p1 = 2,0 bar p2 = 10,0 bar
Incognite:
! , L! 1-2 , Q! 2-4 , campo di tSET,inf , tmax fluido freddo
COPf , m
A.11 e con riferimento alla Figura 14.17, per questo ciclo si hanno seguenti
valori dell’entalpia specifica:
h1 = 391 kJ/kg h2 = 428 kJ/kg h5 = h4 = 256 kJ/kg
per cui si ha:
h1 − h 5 391 − 256
COPf = = = 3, 6
h 2 − h1 428 − 391
Si ricorda che il COP si può anche calcolare come rapporto tra le potenze
termica e meccanica, per cui la risposta alla domanda 1 può essere anche
ricavata come:
Q!
COPf = 5−1 = 3, 6
L! 1− 2
Dati:
R-134a tSET,sup = 20°C tSET,inf = –5°C
Q! 2,4 = 43,0 kW ∆tinf = 15°C ∆tsup = 15°C
Incognite:
L! 1-2
da cui:
Q! 2−4 −43, 0
! =
m = = 0, 239 kg/s
h 4 − h 2 250 − 430
Quindi:
L! 1-2 = m(h
! 1 − h 2 ) = 0, 239 ⋅ (385 − 430) = −11 kW
Capitolo 15 - Esercizi
ESERCIZIO 15.1 – 15,3 m3/h di aria si trovano alla pressione di 1,00 atm ed alla
temperatura di 25,0°C. Il grado igrometrico è del 70%. Calcolare:
1. il titolo;
2. la portata massica di aria secca;
3. la portata massica di aria;
4. la portata entalpica oraria;
5. la temperatura di rugiada.
Dati:
aria umida V! = 15,3 m3/h p = 1,00 atm
t = 25°C φ = 70%
Incognite:
x, m ! H! , tr
! as , m,
quindi:
! 15, 3
V
! as =
m = = 18 kg as /h
v 0,86
In definitiva:
! = 18 ⋅ 61 = 1,1 ⋅ 103 kJ/h
H
Dati:
aria umida V! = 15,3 m3/h p = 1,00 atm
t = 25°C φ = 70%
Incognite:
x, m ! , H! , tr
! as , m
b!
K!
6;%!=!F.Z[! 6;%!!
b!
gv
!b!=!>P!
kg as
K!
6;%!!
Valutazione del titolo nello stato termodinamico A
v = 0,863 m3/kgas
da cui:
!
V 15, 3
! as =
m = = 17, 7 kg as /h
v 0,863
b!
)F!
)>!
K!
!)!=!A5S/@!3@DB2%0! 6;%!!
b!
!-!=!/>!BCDB2%0!
K!
6;%!!
Valutazione dell’entalpia specifica nello stato termodinamico A
b!
K!
6+!=!>L5>Z[! 6;%!!
ESERCIZIO 15.3 – 400 m3/h di aria umida nelle seguenti condizioni: p = 760
mmHg, t = 10°C, φ = 0,90 vengono riscaldati a titolo costante ed a pressione
costante fino alla temperatura di 40°C. Calcolare la potenza termica sommi-
nistrata.
Dati:
aria umida V! = 400 m3/h p = 760 mmHg
ti = 10°C φi = 90% tf = 40°C
Incognita:
Q!
Esercizi 183
stato i stato f
v (m3/kgas) 0,811 –
h (kJ/kgas) 28 58
e quindi:
! =m
Q ! (hf – hi) = 499 ⋅ 30 = 1,5 ⋅ 104 = 4,2 kW
b!
c! ^!
6;%!!
Riscaldamento a titolo costante
ESERCIZIO 15.4 – 200 kg/h di aria avente grado igrometrico 70% sono portati
dalla temperatura di 30°C alla temperatura di 5,0°C. Durante la trasformazio-
ne la pressione è costante e pari a 760 mmHg. Determinare la potenza termica
da sottrarre.
Dati:
aria umida m! = 200 kg/h p = 760 mmHg
ti = 30°C φi = 70% tf = 5,0°C
Incognita:
Q!
stato i stato f
x (gv/kgas) 18,8 5,5
h (kJ/kgas) 78 19
! as h i = m
m ! as h f + m !
! H2 O,u h H2 O,u + Q
nella quale sono ancora incognite la portata massica dell’aria secca e la portata
massica e l’entalpia specifica dell’acqua condensata.
La portata massica dell’aria secca, dalla (15.24), è data da:
200 kg
! as =
m −2
= 196
1 + 1, 88 ⋅ 10 h
La portata massica dell’acqua si calcola dal bilancio di massa:
! H2 O,u = m
m ! as (xi–xf) = 196 ⋅ (1,88 ⋅ 10–2 – 5,5 ⋅ 10–3) = 2,61 kgas/h
b!
c!
K!
^!
6;%!!
Raffreddamento con deumidificazione
186 Lezioni di Fisica Tecnica
ESERCIZIO 15.5 – 500 m3/h di aria nelle seguenti condizioni: p = 1,00 atm, t1 =
30°C e φ1 = 40 %, entrano in un umidificatore in cui vengono nebulizzati 8,0
kg/h di acqua a t = 20°C e p = 1,00 atm. Immaginando il sistema adiabatico e
la pressione uniforme, determinare le condizioni di uscita e la minima portata
di acqua necessaria per raggiungere le condizioni di saturazione.
Dati:
aria umida V! = 500 m3/h p = 1,00 atm t1 = 30°C
φ1 = 40% m! H2O = 8,0 kg/h t H2O = 20°C pH2O = 1,00 atm
Incognita:
stato 2
Nell’ipotesi che non vi sia acqua liquida in uscita, il titolo finale sarebbe dato
da:
! H2 O,i
m
x ′2 = x 1 +
m! as
nella quale la portata di aria secca è calcolata da:
.
V 500
! as = =
m =573 kg as h
v 0,873
con v letto dal diagramma psicrometrico; si avrebbe quindi:
! H2 O,i
m 8,0
x ′2 = x 1 + = 1,06 ⋅ 10 −2 + = 2,5 ⋅ 10 −2 kg v kg as = 25g v kg as
m! as 573
Per verificare l’ipotesi posta, ricordando che l’umidificazione adiabatica con
acqua liquida è praticamente isoentalpica, si può condurre dal punto (1) una
isoentalpica che intersecherà la curva di saturazione nel punto (2) di Figura.
Esercizi 187
b!
b/F !
bF !
F!
>!
6;% !
determinazione dello stato termodinamico 2 con l’uso della pendenza
della trasformazione
Il valore del titolo del punto 2, calcolato nella ipotesi di assenza di acqua
liquida in uscita, risulta essere maggiore di quello calcolato tracciando la tra-
sformazione di umidificazione, quindi l’ipotesi precedentemente posta non è
verificata, ciò comporta che solo una parte dell’acqua alimentata è passata in
fase vapore, la restante parte è rimasta allo stato liquido.
La minima portata di acqua necessaria alla saturazione della corrente è data
da:
! as (x 1 − x 2 ) = 573 ⋅ (14,7 ⋅ 10 −3 − 10,6 ⋅ 10 −3 ) = 2,3 kg/h
! H2 O,min = m
m
da cui si ricava che degli 8,0 kg/h si acqua in ingresso solo 2,3 vaporizzano,
mentre i restanti 5,7 rimangono liquidi e vengono spurgati dal fondo del-
l’umidificatore.
ESERCIZIO 15.6 – Una portata di 1,00⋅104 kg/h di aria a 16°C, 760 mmHg e grado
igrometrico 0,75, si mescola a 50 kg/h di acqua alla temperatura di 135°C ed
alla pressione atmosferica; contemporaneamente si ha una somministrazione
di 5,00⋅104 kcal/h. Determinare:
188 Lezioni di Fisica Tecnica
1. la temperatura finale;
2. il grado igrometrico finale,
nell’ipotesi che la pressione sia costante.
Dati:
aria umida m! = 1,00 ⋅ 104 kg/h p = 760 mmHg
t1 = 16°C φ1 = 75% m! H2O =50 kg/h
tH2O = 135°C pH2O = 1,00 atm Q! = 5,00 ⋅ 104 kcal/h
Incognite:
t2 , φ2
b!
F!
>!
6;%!!
Dalla Tabella A.6 si ricava che l’acqua è alimentata come vapore surriscaldato
e la sua entalpia, dalla Tabella A.8, è:
p = 1,01 bar ⎫
⎬ ⇒ h H2 O,i = 2, 75 ⋅ 10 kJ/kg
3
t=135°C ⎭
1, 00 ⋅ 10 4
! as =
m = 9, 9 ⋅ 10 3 kg as /h
1 + 8, 6 ⋅ 10 −3
Questo esercizio può essere risolto sia mediante un metodo grafico numeri-
co che per via assolutamente numerica; entrambi i metodi si avvalgono del
diagramma psicrometrico.
t (°C) φ (%)
stato 2 37,7 34
b) Metodo numerico
Nell’ipotesi di assenza di acqua liquida in uscita, per le (15.35) e (15.36) si
può scrivere:
Q! ! H2 O,i h H2 O,i 5, 00 ⋅ 10 4 ⋅ 4,187 + 50 ⋅ 2, 57 ⋅ 10 3
m
h 2 = h1 + + = = 13, 7 kJ/kg as
! as
m m! as 9, 9 ⋅ 10 3
! H2 O,i
m 5, 00 ⋅ 10 3 g
x 2 = x1 + = 8, 6 ⋅ = 13, 7
m! as 9, 9 ⋅ 10 3
kg
per cui, essendo il grado igrometrico minore del 100%, l’ipotesi iniziale
risulta valida.
Dati:
aria umida m! 1,as = 2000 kg/h t1 = 30°C
φ1 = 0,50 m! 2,as = 1000 kg/h t2 = 10°C
φ2 = 0,20 p = 1,103 bar Q! = 5,23 kW
Incognite:
t3 , φ3
x (gv/kgas) h (kJ/kgas)
stato 1 13,4 64
stato 2 1,5 14
metodo analitico
I bilanci di massa, sull’aria secca e sull’acqua, ed il bilancio di energia, per il
sistema in esame, si scrivono rispettivamente:
! a1 + m
m ! a2 = m
! a3
! a1 x 1 + m
m ! a2 x 2 = m
! a3 x 3
! a1 h1 + m
m ! =m
! a2 h 2 + Q ! a3 h 3
Esercizi 191
! a1 x 1 + m
m ! a2 x 2 2000 ⋅ 13, 4 + 1000 ⋅ 1, 5
x3 = = = 9, 43 g v /kg as
m! a3 3000
! a1 h1 + m
m ! 2000 ⋅ 64 + 1000 ⋅ 14 + 5, 23 ⋅ 3600
! a2 h 2 + Q
h3 = = = 54 kJ/kg as
! a3
m 3000
Noti il titolo e l’entalpia specifica si può individuare sul diagramma il punto
3, rappresentativo della corrente in uscita, e quindi ricavare le grandezze ri-
chieste:
x (gv/kgas) h (kJ/kgas) t (°C) φ (%)
stato 3 9,43 54 30 35
metodo grafico
Lo stato della corrente uscente può essere determinato graficamente conside-
rando il processo (mescolamento e riscaldamento) idealmente composto da
due trasformazioni: mescolamento adiabatico delle correnti entranti, 1 e 2, e
riscaldamento della corrente risultante, come mostrato in Figura:
>!
K! @!
F!
! !
0
b!
>!
K!
@!
F!
6;%!!
Soluzione con il metodo grafico
192 Lezioni di Fisica Tecnica
m!2
⎡ A1⎤ = ⎡12 ⎤
⎣ ⎦ ⎣ ⎦m ! 1 +m !2
t (°C) φ (%)
stato 3 29,8 35
Dati:
aria umida m! as = 3,5 ⋅ 103 kg/h t1 = 10°C
φ1 = 0,65 m! H2O = 22 kg/h tH2O = 12°C
Q! = 40 kW p = 1,00 atm
Incognita:
stato 2
nella quale va calcolata l’entalpia dell’acqua che, alla temperatura e alla pres-
sione assegnate, è sicuramente in condizioni diliquido non saturo. Il titolo è
calcolabile dal bilancio di materia sull’acqua (15.34):
! H2 O,i
m
x 2 = x1 +
m! as
x (gv/kgas) h (kJ/kgas)
stato 1 5,0 23
Δh Q! 40 ⋅ 3600
= + h H2 O,i = + 50 = 6, 6 ⋅ 10 3 kJ/kg = 6, 6 kJ/g
Δx m ! H2 O,i 22
! H2 O,i
m 22
x 2 = x1 + = 5, 0 ⋅ 10 −3 + = 1,13 ⋅ 10 −3 kg v /kg as = 11, 3 g v /kg as
m! as 3, 5 ⋅ 10 3
194 Lezioni di Fisica Tecnica
b!
F!
>!
6;% !
Dati:
aria umida V! as =1200 m3/h t1 = 20°C φ1 = 0,40
φ2 = 90% p = 1,00 atm pH2O = 1,00 atm
Incognite:
m! H2O,0°C, m
! H2O,20°C, m! H2O,180°C
nella quale il titolo nello stato 1 e la portata massica di aria secca sono indi-
pendenti dalle condizioni dell’acqua di umidificazione, mentre il titolo x2 va
ricavato caso per caso, utilizzando la pendenza della trasformazione (dello
stato finale è noto il valore di una proprietà) che, trattandosi di una umidifi-
cazione adiabatica, è data dalla relazione:
Δh
= h H2 O,i
Δx
Vanno quindi innanzitutto ricavati dal diagramma psicrometrico i valori del
volume specifico e del titolo nello stato 1:
v (m3/kg) x (g/kg)
stato 1 0,838 5,8
da cui:
! 1 1200
V
! as =
m = = 1, 43 ⋅ 10 3 kg as /h
v 1 0, 838
1a. L’acqua di umidificazione è allo stato di liquido non saturo e la sua en-
talpia si ricava dalla tabella A.6:
t H2 O,i = 0°C,} ⇒ {A.6 → h H2 O,i = h l = 0, 00 kJ kg
quindi:
Δh
= 0, 00 kJ/kg = 0, 00 kJ/g
Δx
Nota la pendenza della trasformazione, il punto rappresentativo della cor-
rente uscente, 2, è dato dalla intersezione della retta di pendenza Δh/Δx,
passante per il punto 1, con la curva a grado igrometrico φ = 90%; le
proprietà valgono:
da cui:
Δh
= 83, 9 kJ/kg = 8, 39 ⋅ 10 −2 kJ/g
Δx
L’intersezione della retta rappresentativa della trasformazione con la
curva φ = 90% fornisce un punto 2' praticamente coincidente con quello
individuato al punto a); ciò è dovuto alla pendenza della trasformazione
che è prossima a zero e quindi, in questo caso, la trasformazione pur non
essendo rigorosamente isoentalpica, può essere considerata tale.
! ′H2 O,i = m
m ! H2 O,i = 3, 9 kg/h
quindi:
Δh
= 2, 84 ⋅ 10 3 kJ/kg = 2, 84 kJ/g
Δx
L’intersezione della retta della trasformazione con la curva φ = 90 % forni-
sce il punto 2'', rappresentativo dello stato termodinamico della corrente
uscente:
b!
FYY!
FgFY!
>!
6;%!!
Dati:
aria umida ta=30°C tr=20°C
p = 760 mmHg φ2 = 90% pH2O = 1,00 atm
Incognite:
φ, tbu
b!
h!
K!
!6;'=F@Z[! 6;%!!
6+=FAZ[! 6;%=@AZ[!
Capitolo 16 - Esercizi
Dati:
tE = 5°C φE = 50% tA = 20°C φA = 50%
n. persone = 40 carico elettrico = 4,0÷7,5 kW dispersioni = 9,2 kW
carico termico = 80 W/persona carico igrometrico = 50 g/h ⋅ persona
Incognite:
Schema condizionatore, potenzialità componenti
b!
K! [!
\ ^!
6;%!!
"!
(! '!
*!
& )
#$%!!
ESERCIZIO 16.2 – Un locale deve essere mantenuto a 25°C con un grado igro-
metrico del 50% quando all’esterno si hanno 32°C con φ= 60%. Nel locale,
adibito a sala conferenze, è prevista la presenza di 120 persone. Il carico ter-
mico per irraggiamento solare, trasmissione attraverso le pareti ed impianto
di illuminazione è stato calcolato in 13,5 kW.
Assumendo per i carichi dovuti alle persone 65 W/persona e 75 g/h⋅persona,
calcolare le potenzialità delle batterie di raffreddamento e di post-riscalda-
mento:
202 Lezioni di Fisica Tecnica
Dati:
tE = 32°C φE = 60% tA = 25°C φA = 50%
n. persone = 120 carico termico solare, elettrico e dispersioni = 13,5 kW
carico termico = 65 W/persona carico igrometrico = 75 g/h ⋅ persona
Incognite:
Potenzialità batterie di raffreddamento e post-riscaldamento per impianto a
tutt’aria esterna e per impianto con ricircolo.
dove:
! * = 13,5 + 120 ⋅ 65 ⋅ 10–3 = 21,3 kW
Q
! H2 O = 120 ⋅ 0,075 = 9,0 kg/h ≡ 2,5 ⋅ 10–3 kg/s
m
per cui:
Δh 21, 3
= + 2,56 ⋅ 103 = 11,1 ⋅ 103 kJ/kg = 11,1 kJ/g
Δx 2, 5 ⋅ 10 −3
tC = tA – 7 = 25 – 7 = 18°C
xC = 8,9 gv/kasg
hC = 40 kJ/kgas
!* +m
Q ! H2O h H2O
!a =
m
h A − hC
in questo caso si utilizzerà la seconda relazione, in quanto dalla prima si otter-
rebbe un risultato ad una sola cifra significativa; dal diagramma psicrometrico
si legge:
hA= 50 kJ/kgas
per cui risulta:
21, 3 ⋅ 3600 + 9, 0 ⋅ 2, 56 ⋅ 10 3
!a =
m = 1, 0 ⋅ 10 4 kg as /h
50 − 40
valore compatibile con le esigenze della ventilazione, in quantosi può assume-
re per quest’ultima un valore di 41 m3/h per persona, ovvero:
41 ⋅ 120 4, 9 ⋅ 10 3
!v=
m = = 5, 7 ⋅ 10 3 kg as /h
va 0, 86
con va letto sul diagramma di Mollier. Risulta quindi che la portata d’aria è
superiore a quella minima di ventilazione:
La trasformazione teorica che deve avvenire nel condizionatore per portare
l’aria dalle condizioni E alle condizioni C di immissione nel locale è costitui-
ta dal raffreddamento a titolo costante EF, seguito dal raffreddamento con
condensazione FD lungo la curva di saturazione e quindi dal riscaldamento
a titolo costante DC.
b!
^! \
K!
H!
[!
6;%!!
204 Lezioni di Fisica Tecnica
! v hE + m
m ! R hA
hM = = 6614 kJ/kg as
m! R +m!v