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Giuseppe
PICONE SPECIALE
il BACKSTAGE
DANZAlaPUGLIA
Divo si nasce
NICOLAI GORODISKII
68 intervista a
FRANCESCO
PAGINE
interviste
tendenze
approfondimenti
VENTRIGLIA
N°4
2015
ph. Dario Polverari
SOMMARIO
bimestrale
di approfondimento
Direttore Responsabile
Vito Cutro
Direttori di Redazione
Luana Luciani Monica Ratti
Responsabile Redazione
Angela Testa
Hanno collaborato a
questo numero:
Manuela Binaghi
Giuseppe Distefano
Gabriella Gori
Rossella Locatelli
Monica Ratti
Angela Testa
Art Direction
COPERTINA Francesca Fini
PAG 4
Nicolai Gorodiskii
Divo si nasce...e poi lo Direzione-Redazione
si diventa Via Galazia 3
Intervista al solista di 00183 Roma
Tel 06 77209065
origini ucraine Fax 06 99701064
di Monica Ratti
Edizioni
Accorpamente
via Galazia, 3
SPETTACOLI 00198 Roma
PAG 9 Sul palco di Giuseppe
Picone Il Servizio Abbonamenti
è a vostra disposizione al
Grandi artisti e giovanissimi
numero 06 70493730
talenti
o scrivendo a:
Le interviste dal Backstage info@danceandculture.it
di Angela Testa
Iscrizione Tribunale
Dance And Culture
CERCA I CONTENUTI SPECIALI:
N. 96/ 2014
del 24 aprile 2014
Giuseppe Picone
2
SOMMARIO
INTERVISTA
PAG 58 ELENA VEDRES
Intervista alla centenaria dan-
zatrice ed insegnante di danza
di Manuela Binaghi
3
COPERTINA
di Monica Ratti
4
A
““A dieci
anni avrei
potuto in-
traprendere
un percorso
da calcia-
tore, avevo
talento da
vendere ma
mia mam-
ma amava
a tal punto
la danza da iscrivermi alla se-
lezione per entrare all’Istituto
Superiore d’Arte di Colon.”
7
Nicolai è’ sicuramente il per-
sonaggio “figo” per una cam-
pagna pubblicitaria, per uno
spot televisivo e magari fos-
se…
Potrebbe essere il beniami-
no di tante ragazzine perché
bello e impossibile, potrebbe
diventare un nuovo paladino
per divulgare la danza attra-
verso gli strumenti che oggi i
giovani amano di più. C’è un
artista intraprendente e di gri-
do che voglia filmarlo per lan-
ciarlo su YuoTube?
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NICOLAI GORODISKII
Nato nell’ottobre del 1995 a Lvov (Ucraina) ha vissuto a Buenos Aires fin dall’età di un
anno e mezzo. Parla l’ucraino, il russo, lo spagnolo, l’italiano, l’inglese ed anche un
buon tedesco.
Comincia i suoi studi nel 2007 all’ Instituto Superior de Arte del Teatro Colón a Buenos
Aires. Nel 2009, vince due medaglie d’oro ed il premio Rivelazione alla Dance Ameri-
ca competition. Nel 2010 riceve la borsa di studio della scuola dell’Opera di Stato di
Vienna, dove studia e lavora nella compagnia e per i seguenti due anni fa parte del
famoso Ballo dell’Opera di Vienna. Nel 2011, per il Concerto Viennese di Capodan-
no è diretto dal coreografo Jean Christoph Baart mentre nel 2012 vince la medaglia
d’oro nel Concorso Internazionale di Praga ed è invitato a danzare in Ungheria, in
Italia e a Mosca.
Nel 2013, a soli 17 anni, per la prima volta solista, si esibisce nel Sogno di Una Notte di Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
Mezza Estate con la Vienna State Opera Company. Nello stesso anno vince la meda-
glia di bronzo all’ International Ballet Competition di Mosca, il Grand Prix del Levante
Dance Festival, il Premio come giovane promessa del mondo della danza a Loano
ed entra a far parte della Compagnia del Teatro Nazionale della Croazia.
Nel 2014 è invitato dal direttore della Compagnia di Salisburgo in Austria ad esibirsi
nel Gala. Lo stesso anno vince la medaglia d’oro al Concorso Internazionale Croato,
diretto da Irek Muhamedov, e la medaglia di bronzo del Concorso Internazionale di
Nicolai Gorodiskii in Le Corsaire,
Varna. Invitato al IV Ballet Gala di Buenos Aires, danza con star come Herman Cor-
nejo, Joaquin de Luz, Maria Kochetkova, Jason Reilly, Alicia Amatrian, e tanti altri.
In Agosto entra a far parte del Ballet Estable del Teatro Colon in Argentina come so-
lista. Nel 2015 partecipa a Gala prestigiosi in Italia, al Nureyev Gala in Kazan (Russia)
e al Gala de Ballet de Buenos Aires.
A Settembre 2015 entrerà a far parte del Pensylvania Ballet, Direttore Angel Corella,
come solista. Il 4 Settembre parteciperà al Gala a Maribor in Slovenia, il 15 e il 16 al
Gala di beneficenza in favore dei bambini nella Repubblica Dominicana, dove si esi-
biranno star provenienti da tutto il mondo.
9
SPETTACOLI
di Angela Testa
Sul palco di
GIUSEPPE PICONE
Grandi artisti e giovanissimi talenti
L
La redazione di
D a n ce&C u l t u r e
ha seguito per
due tappe, quel-
la di Paestum del
29 luglio e quel-
la di Roma del 31
luglio, l’esaltante
Gala dell’etoile
Giuseppe Picone.
Abbiamo vissuto il
backstage come
fossimo parte del-
la compagnia, accolti e ben-
voluti come fossimo anche noi
parte della famiglia e dello
spettacolo.
Gli artisti si sono concessi alle
interviste e agli scatti fotogra-
fici con simpatia e generosità,
malgrado i tempi stretti per le
prove, la difficile concentrazio-
ne e la strenua fatica dovuta al
Giuseppe Picone e Liudmilla Konovalova nel Grand Pas de Deux del II atto de La Bayadere,
con l’Ensemble del progetto Danza e Professione di Sergio Ariota, Arena dei Templi di Paestum,
10 ph. Antonio Quaranta
caldo micidiale che sta imper-
versando sulla nostra penisola.
11
“Ho scelto di dedicarmi
ai giovanissimi talenti
e di invitarli a partecipare
al mio Gala perché credo
sia questo uno dei compiti
di chi ha potuto realizzare
il suo percorso ad alti livelli
ed ha avuto la capacità
e la fortuna di raggiungere
grandi risultati”
12
Giuseppe Picone, sorridente, Interviene Giuseppe Picone: Al Ravenna Festival, per il Gala
gentile, alla mano e bellissimo, presentato dal Wiener Staat-
come sempre. Elencare i suoi Avrei voluto ballare con Liuda ballett, diretto da Manuel Le-
traguardi professionali appare ma ho compreso la scelta di gris, a Vicenza e a Spoleto
superfluo perché Giuseppe fa Patrice [n.d.r. il coreografo Pa- per il Festival dei due Mondi,
trice Bart] che ha preferito met-
parte dell’Olimpo delle etoile nel 2012, sempre con il Wiener
termi in coppia con Alessandra
italiane di cui andiamo fieri. Amato per motivi di altezza. Staatballett.
A soli dodici anni fu il giovane Ora, però, posso finalmente
Nijinskij con la Fracci e Vassi- ballare con lei il Gran Pas de E poi a Roma, per il Premio
liev, come ama ricordare, a Deux dal II° atto de La Bayade- Roma Danza, edizione 2007,
soli sedici anni solista al Ballet re. quando, con la Presidente di
National de Nancy. Poi vola Giuria Maya Plisetskaya, vinsi il
oltremanica alla conquista Dove altro sei stata in Italia pri- primo premio della categoria
dell’Inghilterra e del suo Natio- ma di Paestum? senior.
nal Ballet, compresa l’ammira-
zione della Principessa Diana,
e oltreoceano approda all’A-
merican Ballet. Il resto è una
storia che ancora ed ancora
amiamo vivere ed apprezzare.
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Giuseppe Picone e Liudmilla Konovalova nel Grand Pas de Deux
del II atto de La Bayadere, Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
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Qual è la cosa che desideri
ora, dopo aver raggiunto tra-
guardi eccellenti?
Yuliia Kulik e Alexander Stoyanov nel Pas de Deux de La Bella Addormentata Nel Bosco,
16 Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
Yuliia Kulik fa stretching prima di salire sul palco per le prove del Gala, Villa Pamphili, Roma
ph. Dario Polverari
Alexander Stoyanov in pausa durante le prove del Gala, Villa Pamphili, Roma
ph. Dario Polverari
17
Aprire il Gala con la scena del
Regno delle Ombre dal II° atto
interpretato da 24 giovanissime
ballerine del progetto “Danza
e Professione” di Sergio Ariota,
da me scelte appositamente,
è una grossa sfida ma sono si-
curo che daranno il meglio.
19
ph. Antonio Quaranta
Sara Renda e Avetik Karapetian nel Pas de Deux del Don Chisciotte, Arena dei Templi di Paestum,
ph. Antonio Quaranta
ex allieva della Scuola di Bal- Per questo Gala ho scelto di incontrare artisti affermati e
lo dell’Accademia Teatro alla dedicarmi anche a giovanis- condividere con loro il palco e
Scala, nominata dal Corpo di simi talenti invitandoli a parte- la visibilità, come a me capitò
Ballo dell’Opera National de cipare al mio Gala, come la a dodici anni di essere scelto
Bordeaux prima ballerina sal- sedicenne vincitrice del Con- per ballare con un mito, Carla
tando il gradino di solista, ha corso DanzaSì 2014 e del Mab Fracci. E’ in questo modo che
un carattere frizzante e un sor- 2015 Camilla Cerulli che inter- si ha la possibilità di crescere,
riso sbarazzino. preterà l’assolo da Diana e At- migliorare ed emergere.
Hanno subito trovato un’intesa teone, perché credo sia questo Chiudo lo spettacolo con la
con Avetik ed insieme formano uno dei compiti di chi ha potu- mia personale reinterpretazio-
una coppia brillante e simpa- to realizzare il suo percorso ad ne del Bolero. Una coreografia
ticamente affiatata. Sono tutti alti livelli ed ha avuto la capa- in cui ho messo tutto me stes-
molto giovani ma hanno rag- cità e la fortuna di raggiungere so e che il pubblico apprezza
giunto già importanti e meritati grandi risultati: offrire la propria particolarmente. Anche per
traguardi. esperienza e l’opportunità di questo pezzo ho scelto di lavo-
20
Avetik Karapetian, ph. Antonio Quaranta
23
Yuliia Kulik e Alexander Stoyanov in Carmen, cor. A.Alonso,
Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
Yuliia Kulik e Alexander Stoyanov in Carmen, cor. A.Alonso,
Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
24
Quaranta
n Temporary Conflict, cor. A.Shermoly,
Ana Sophia Scheller in Temporary Conflict, cor. A.Shermoly,
Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
25
Avetik Karapetian in Les Bougeois, cor.B.Van Cawenbergh
Arena dei Templi di Paestum, ph. Antonio Quaranta
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Giuseppe Picone in Bolero di Ravel, cor. G.Picone, Arena dei Templi di Paestum,
cercare di migliorarsi.
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COREOGRAFI
di Giuseppe Di Stefano
28
UN PAESE NUOVO
per la danza
C
Ripercorriamo la Come è iniziata la sua carrie-
carriera del tren- ra?
tasettenne core-
ografo campa- Sono entrato nella scuola di
no formatosi alla ballo del Teatro alla Scala nel
Scala di Milano, 1992 dove mi sono diplomato
dove entra subi- nel 1997. Gli anni della forma-
to a far parte del zione sono stati bellissimi. Duri,
Corpo di Ballo ma ricchi di ricordi indelebili.
del teatro stes- Sono quelli gli anni, con gli in-
so, presto affian- contri, le parole, le speranze, i
cando all’attività consigli, i dissensi alle regole,
di danzatore quella di coreo- per poi capire che senza di esse
grafo; poi nominato direttore il talento non trova la strada di
artistico di Maggio Danza a esprimersi, che hanno fatto di
Firenze, incarico lasciato per me l’uomo e l’artista che sono
sterili polemiche e insormonta- oggi. Nel cammino umano e
bili burocrazie; e oggi alla gui- professionale, ci sono ancora
da del prestigioso Royal New al mio fianco le persone chia-
Zealand Ballet. ve della mia formazione.
29
Tra la fine della scuola e la mia Scala, l’Arena di Verona con Quali sono stati gli incontri più
nomina a direttore artistico di Eleonora Abbagnato e Ales- significativi della sua attività di
MaggioDanza, sono passati sandro Riga, fino ad arrivare a ballerino?
13 anni. In questo tempo sono creare per il mio teatro.
stato un danzatore del Corpo Devo dire che tutto il mio per-
di Ballo scaligero e considero Grazie alla fiducia e al corag- corso è ricco di incontri fortu-
quegli anni i più preziosi. gio del maestro Makar Vaziev, nati. Persone che hanno cie-
nel 2010 debutto a Milano con camente creduto che avessi
Amo il Teatro alla Scala come la Settima sinfonia di Shosta- un talento, e che a volte ci cre-
si ama casa, con lo stesso sen- kovick detta di Leningrado: devano più di me. Il mio grazie
so di appartenenza che si ha Immemoria era il titolo del bal- a questi è sincero e profondo.
per la propria famiglia. Lì ho letto. Fu un bel successo e cosi
imparato tutto. Ho incontrato decisi di lasciare la carriera di I primi fondamentali: la mia fa-
personaggi incredibili dai qua- danzatore e dedicarmi definiti- miglia, la mia prima insegnan-
li ho “rubato” il più possibile, vamente alla coreografia. te Stefania, la mia prima diret-
ascoltato, osservato. trice alla Scala Anna Prina, le
Arrivò l’ingaggio a Ginevra assistenti agli allievi della scuo-
Mi sono ritrovato a danzare ca- con La notte trasfigurata di la di ballo, il mia braccio destro
polavori del repertorio classico Shoenberg, e successivamen- (e pure sinistro) Maria Pia Di
e contemporaneo, in un teatro te una telefonata da Firenze. Mauro.
che mi toglieva il fiato ogni vol- Francesca Colombo, il Sovrin-
ta che mettevo piede in palco- tendente del Maggio Musicale I maestri: tanti, che mi hanno
scenico. Fiorentino, mi voleva lì, per rivo- insegnato con pazienza. Si-
luzionare il balletto e riportare curamente stare in sala prova
Poi nella mia vita è arrivata la il corpo di ballo del Maggio con Roland Petit, Kylian ,Preljo-
coreografia e le grandi occa- Danza ai fasti di un tempo. caj, Bejart, Forsythe, Nueme-
sioni: al Bolshoi con Zacharo- Volai a Firenze poche settima- ier o Mats Ek, Sylvie Guillem,
va, al Mariinskij con Lopatkina, ne dopo ed iniziò un capitolo Alessandra Ferri; o essere alla
Roberto Bolle, la Scuola della indimenticabile della mia vita. sbarra con Roberto Bolle o
2012 RNZB Giselle, Myrtha (Abigail Boyle) and Hilarion (Jacob Chown)
ph. Evan Li
30
“Lo scheletro
di uno spettacolo
è affascinante e
per renderlo umano
vi sono necessarie
decine di persone
incredibili.
In realtà, l’artista
arriva per ultimo
in scena.”
31
Massimo Murru, è stata un’e- Adoravo andare a nasconder- quello, dove sei sospeso tra il
sperienza indescrivibile, unica, mi nel lampadario del teatro nulla e la realizzazione mate-
di cui sarò grato per sempre e durante le prove luci di notte, riale del tuo sogno da bambi-
dalla quale ho tratto i maggio- o seguire il montaggio di una no che diventa realtà, una re-
ri insegnamenti. Ma l’incontro scena. altà in grado di replicarsi ogni
con le figure non da copertina sera davanti a migliaia di occhi
sono quelli che hanno costruito Lo scheletro di uno spettacolo nuovi, testimoni che nella vita,
in me il sapere, la conoscenza è affascinante e per renderlo se ci credi, succede.
del teatro: i costumisti, gli sce- umano vi sono necessarie de-
nografi, i disegnatori luci, le sar- cine di persone incredibili. In E poi sicuramente la vita di ca-
te, i macchinisti, gli attrezzisti, i realtà l’artista arriva per ultimo merino, gli amici, le tournée.
musicisti. in scena. Quegli amici sono quelli pre-
senti dall’inizio, dalla scuola e
Faccio questo elenco, perché Quali, invece, i ricordi più si- che ancora oggi , malgrado io
ho avuto sin dall’inizio una pas- gnificativi della sua attività di viva in Nuova Zelanda, restano
sione incredibile per tutta la ballerino? presenze fondamentali.
macchina teatrale. Passavo E poi mia mamma, e le stazioni.
ore in sartoria ad osservare le Non dimenticherò mai il suono Io arrivo dal sud e ho viaggiato
mani pazienti delle sarte del dell’orchestra che si accorda tantissimo in treno.
teatro, o chiedevo ai tecnici di pochi secondi prima dell’aper-
palcoscenico perché tiravano tura del sipario. Un momento Non dimenticherò mai mia ma-
una corda invece di un’altra. senza tempo e senza spazio dre nascosta a guardare il tre-
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no partire. Io sapevo che era lì bando europeo per un fon-
e malgrado le lacrime, sape- do destinato a giovani autori.
vamo tutti e due che quel tre- Ho partecipato e ho vinto dei
no era l’unica strada possibile soldi coi quali ho prodotto, in-
affinché quel sogno si realizzas- sieme ad altri amici, un ballet-
se. Ed è stato cosi. La danza è to sull’integrazione razziale. Fu
il più grande atto d’amore che un successo e l’allora Direttrice
mi è stato donato e nel quale della Scuola di Ballo della Sca-
vivo. la, Anna Prina, mi invitò a co-
reografare per il saggio di fine
A che punto nasce l’esigenza anno. Da lì tutto ebbe inizio.
di coreografare?
Sicuramente la grande porta
Presto. Avevo 24 anni. Un po’ nel mondo della ricerca coreo-
per gioco ho aderito ad un grafica mi fu aperta da Ismael
33
Ivo alla Biennale di Venezia del
2007, affidandomi una com-
missione per il festival. Nacque
Il Mare In Catene, il mio primo
titolo a serata.
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te ricchi di tante cose, alcune
bellissime, indimenticabili, altre
un incubo. Sicuramente ho im-
parato tanto, ho visto tanto, ho
sentito tanto.
35
Il sindacato lottava per “difen- all’anno, e un repertorio come za, con quello che ha compor-
dere la compagnia e scongiu- quello citato, viene chiusa in tato, cosa ha lasciato in lei?
rarne la chiusura”. Dubbio me- seguito a maldestri tentativi
todo, dal mio modesto punto politici di accordi sindacali. Ha comportato un anno com-
di vista. Il resto della storia, pur- pleto a casa. Il mio telefono
troppo, è noto. Questo accadeva nella città di non ha squillato per molto tem-
Matteo Renzi, sindaco ai tempi po, se non per quei pochi ma
Una compagnia giudicata dal della mia nomina e grande so- buoni amici sinceri.
IlSole24ore.com nel 2013 “mo- stenitore del nuovo, dei giovani Ha comportato un amore pro-
dello italiano da esportare per e delle ristrutturazioni. fondo della mia famiglia che
qualità e artisticità”, con 43 mi ha rimesso in piedi da una
danzatori, più di 50 spettacoli L’abbandono di Maggio Dan- profonda crisi umana e profes-
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sionale. Quello che è accadu- l’arte di un paese come l’Italia. vi rinunciassi.
to a Firenze e il suo attuale epi- Una vergogna. Così, su invito di Andrei Fedo-
logo è una ferita profonda che tov e alcuni primi ballerini del
sento come uomo, come arti- Come è arrivata la nomina al Bolshoi sono partito per Mosca.
sta e come cittadino italiano. Balletto della Nuova Zelanda? Ho creato una mia versione di
Bolero e di Carmina Burana e lì
Il Maggio Danza era una istitu- Dopo un periodo di alcuni mesi mi sono riconciliato con il Tea-
zione culturale del mio paese senza la danza, per la prima tro e la musica.
del quale era da andare orgo- volta nella mia vita, ho prova- Un grande incontro di amore,
gliosi. Pochi, piccoli e ignoranti, to ad aprire una compagnia che mi ha ridato tutta la forza
l’hanno distrutta senza alcun ri- privata, ma l’Italia e il suo siste- necessaria per ricominciare a
spetto per la cultura, la storia e ma hanno fatto in modo che sognare.
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“Spero
Poi, unache gli amici
carissima amica italiani
assi- programmazione e nell’orga- La meritocrazia è un elemen-
stente di Forsythe mi dice che nizzazione? to basilare di questo sistema.
possano
in Nuovaapprezzare
Zelanda cercano il Marco
un Polo I danzatori sono scritturati an-
e che, lungo
direttore, chela “ViaStiefel
Ethan dellala- Seta”,
Si. Io riporto a un Board di dieci nualmente e ogni tre mesi han-
scia la compagnia
attraversata e che io
da Polo insa-quegli
personeanniuna volta al mese. In no un meeting di revisione con
rei stato perfetto. accordo con la parte finanzia- me sullo stato di andamento.
possa iniziare
Io sorrido unmai
e dico nuovo
più unaviaggio
ria, ho completa libertà artisti- Insomma la qualità e il rispetto
di armonia e amicizia…”
direzione. Ma durante la not- ca. per il pubblico sono un diktat.
te navigo su internet e scopro
che al Royal New Zealand Bal- Come funziona lì il sistema- Che risultati ha ottenuto finora?
let, per diventare direttore arti- danza?
stico devi superare un bando. Sono arrivato solo otto mesi fa.
Si trattava di una applicazione, Il Royal New Zealand Ballet è Per adesso sono nella fase del-
e decido di provare. la compagnia di balletto Na- la programmazione e osserva-
Eravamo 80 candidati da tutto zionale della Nuova Zelanda. zione.
il mondo. L’Italia ha vinto e ha
vinto con me.
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“Il Maggio Danza era una istituzione culturale
della quale andare orgogliosi.
Pochi, piccoli e ignoranti, l’hanno distrutta
senza alcun rispetto per la cultura, la storia e
l’arte di un paese come l’Italia. Una vergogna.”
to del nostro sistema riguardo lissimo inizio a Roma con Ele- basterebbe così poco per es-
alla danza? onora Abbagnato alla quale sere un “grande paese”.
faccio il mio più grande in boc-
Io ho lanciato un grido di aiuto ca al lupo. Sono sicuro che farà Pregi e difetti di lei artista…
molto tempo fa, ma purtroppo bene, spero che tutti, politici e
non sono stato molto ascoltato. non, possano sostenerla. Questa domanda e’ troppo
Il sistema danza in Italia va rifor- difficile.
mato, dalle scuole di ballo alle Poi vedo una bellissima com- Conosci te stesso diceva qual-
compagnie. pagnia a Milano sempre fiera e cuno. Io sono sulla strada.
degna del grande Teatro che Me la può fare ancora tra 20
Quello che vedo oggi è un bel- abita. L’Italia è un “bel paese”, anni questa domanda?
39
COMPAGNIE
concretizzare
la Fantasia
intervista a Fredy Franzutti
deus ex machina del
Balletto del Sud
di Rossella Locatelli
Speciale DANZAlaPUGLIA
40
l
Fredy Franzutti, ph. Francesco Sciolti
M
Metti 2
giorni a
Lecce in
occasio-
ne della
“Settima-
na della
danza”.
La prima
impres-
sione è il
fermento
artistico e
culturale che coglie onesta-
mente impreparati: la città,
collocata nel “tacco” dello Sti-
vale, è un mix di colori e forme
dove spicca un fiorito barocco
e dove senti vive le tradizioni,
ma Lecce è anche una città
universitaria che si muove e
palpita in ogni ora del giorno.
Una piacevole scoperta. In
questa terra degli antichi Mes-
sapi, con la direzione artistica
di Fredy Franzutti, si è svolta
per la prima volta la settimana
della danza realizzata in occa-
42
tante. Sono ben supportato da Il mito di “Genio e Sregolatez- gno e la disciplina, dunque per-
uno staff che rende possibili le za”, che vuole l’artista come ché non ispirarsi a loro?
mie intuizioni. un eterno fanciullo dotato di
La percezione di centralità così tanto talento naturale a In questi anni hai avuto molti
della mia figura è anche una tal punto che non debba im- successi e riconoscimenti inter-
strategia promozionale che mi pegnarsi in null’altro perché nazionali forse addirittura di più
rende solido nei dialoghi con tutto gli è dovuto, è più una all’estero che in Italia: nemo
le amministrazioni pubbliche. trovata letteraria, con qualche propheta in patria?
trasposizione cinematografica
Comunque, credo che affida- (vedi il bellissimo Amadeus di Non credo di non avere riscon-
bilità, concretezza e capacità Miloš Forman) che una vera tri nel nostro paese. La crisi non
di programmazione siano dei realtà dei fatti. è soltanto economica ma an-
pregi per qualunque uomo che culturale - la seconda ha
che si voglia assumere delle Tutti i grandi artisti di successo generato la prima – quindi in
responsabilità e non vedo per- della storia sono stati sempre Italia si fa più fatica in tutto, e
ché un artista possa esimersi imprenditori di se stessi, met- la compagnia soffre di qual-
da tali impegni. tendo al primo posto l’impe- che distrazione del nostro bel
paese verso le espressioni della
cultura, ma di fatto, ogni anno,
realizziamo circa 70 spettaco-
li viaggiando in su e giù per lo
stivale, ospiti dei più bei teatri e
festival.
La locazione geografica ha
poi influito nelle scelte della
programmazione rendendo
Balletto del Sud, Alexander Yakovlev ne La Sagra della Primavera, ph. Francesco Sciolti
44
Speciale DANZAlaPUGLIA
il repertorio della compagnia
virtuoso di progetto unitario,
varietà delle offerte e rappre-
sentativo di un’area specifica
del mondo.
45
danzante” perché in un territo- di scuola privata a compagnia
rio di 110.000 abitanti ci sono non è mai diretto, c’è sempre
ben 100 scuole nella città e al- un’esperienza formativa seria
tre 280 nella provincia. di mezzo.
Com’è la convivenza? Tutti
questi allievi sono un potenzia- Il grande numero di scuole
le vivaio per la compagnia? crea, comunque, attenzione
all’attività e pubblico per gli
L’arte della danza è sicura- spettacoli. Spesso creiamo,
mente la più democratica. Tut- con l’obbiettivo di formazio-
ti la possono studiare e tutti la ne del nuovo pubblico, anche
possono insegnare – almeno progetti di coinvolgimento per
in Italia –, quindi, senza cede- le scuole di danza del territorio
re a polemiche inutili che non che aderiscono agli incontri e
portano a nulla, avverto con alle conferenze divulgative.
positività l’enorme presenza di
scuole di danza nel territorio. Il 5 giugno debutta un tuo bal-
letto all’opera di Tirana. Cosa ci
Ovviamente la compagnia dici di questa esperienza?
Balletto del Sud è composta da
selezionati solisti di formazione Ho già lavorato al Teatro
internazionale, quasi tutti diplo- dell’Opera di Tirana del 2010
mati in grandi scuole di stato. con Carmen. Ebbe un grande
Perciò, il passaggio da allievo successo ed ora ritorno per un
Balletto del Sud, L’inverno da La Sagra della Primavera, ph. Francesco Sciolti
46
Speciale DANZAlaPUGLIA
47
Speciale DANZAlaPUGLIA
Balletto del Sud, Nuria Salado Fusté e Andrea Sirianni ne L’Uccello di Fuoco,
ph. Francesco Sciolti
48
nuovo progetto: Fedra, Osses- Gerd Vaso, due vere stelle in Al- te umana. Fedra diviene pazza
sione del desiderio, su musiche bania anche grazie alle nume- per volere di Afrodite, che in
di Ildebrando Pizzetti. rose apparizioni televisive. questo testo ha carattere ne-
gativo, fino al punto da deside-
Anche in questo caso si tratta di Fedra è uno spettacolo impe- rare il giovane figliastro Ippolito
una co-produzione. Partecipia- gnativo che affonda, come (figlio del marito Teseo avuto
mo allo spettacolo con 10 dei tutte le tragedie-mito dell’età nel precedente matrimonio).
ballerini solisti del Balletto del classica, nella psiche dell’uo- Anche Gabriele D’Annunzio,
Sud che affiancano i primi bal- mo facendo emergere le de- all’inizio del secolo scorso, ne
lerini del teatro: Enada Hoxa e bolezze e le fragilità della men- trascrive una sua versione ispi-
randosi al soggetto di Euripide.
Così ho ambientato la vicenda
nei primi anni dell’Art Déco del
‘900, con riferimenti alle dittatu-
re totalitariste che dominavano
in Europa.
Su un catalogo-guida il pub-
blico, turistico e locale, può
trovare informazioni sugli spet-
tacoli e sugli artisti e descrizio-
ni del borgo antico con cenni
storici sul comune che ospita la
compagnia.
Vi aspettiamo nel Salento.
49
Speciale DANZAlaPUGLIA
IL BALLETTO DEL SUD
LA COMPAGNIA
Il Balletto del Sud ha sede a Lecce ed è composto da 16 solisti in grado di al-
ternarsi nei ruoli principali delle varie produzioni.
Questi ragazzi di varie nazionalità hanno l’opportunità con il Balletto del Sud
di confrontarsi con i vari ruoli del repertorio della tradizione classica così come
nelle produzioni moderne.
Tra spettacoli per le scuole, festival estivi, tour nazionali e internazionali questi
giovani artisti hanno la rara opportunità di esibirsi in circa 70 spettacoli all’an-
no.
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LA SCUOLA
Lecce è chiamata “la città danzante” perché, in città sono presenti un centi-
naio di scuole e nella provincia ve ne sono circa il doppio.
Anche il Balletto del Sud ha una scuola al suo interno ed è un centro di forma-
zione dove le lezioni sono finalizzate all’avviamento professionale.
www.ballettodelsud.it
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E’
È giovane,
COMPAGNIE
anzi gio-
vanissima
Roberta
Ferrara.
Ha appe-
na ventisei
anni ma
idee molto
chiare sul-
la danza,
sulla core-
ografia, sul ruolo di Equilibrio
Dinamico Company, la sua al-
trettanto giovane compagnia.
E cosa non da poco ha una
laurea in Lettere Moderne, Cul-
tura Teatrale, che lei ritiene fon-
damentale per ampliare i pro-
pri orizzonti creativi e per fare
cultura di danza.
di Gabriella Gori
Le interviste a:
Roberta Ferrara, direttrice e coreografa della Equilibrio Dinamico Company
Gemma Di Tullio, responsabile per la danza del Teatro Pubblico Pugliese
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Speciale DANZAlaPUGLIA
ber, Erik Montes,Mauro Astolfi,
Roberto Zappalà, e ha appro-
fondito il repertorio Forsythe e
Kylìan.
Q I I RO
a quella per la ‘danza crea-
ta’ e Roberta si orienta verso
E ULB I
la coreografia, vince il premio
Agorà-danza ed è nella rosa
dei cinque coreografi scelti per
il WDA/World Dance Alliance
Europe (Organizzazione mon-
diale per la danza). Un felice
fortemente
esordio che la vede poi firmare
lavori per il Balletto di Calabria,
il Balletto di Siena, il Sanremo
DI
Dance Festival, e decidere nel
2011 di fondare l’Equilibrio Di-
namico Company.
NA
in Italia e all’estero portando in
scena pezzi suoi e di importanti
dancemakers attuali.
Una scelta maturata nel 2013
MI
CO
Equilibrio Dinamico in Drone, Festival Interdans, Belgio, ph. Danilo Moroni
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all’interno di Equilibrio Dina- Detto questo però sono grata
mico Company con “Expe- a tutti i coreografi che ho co-
rimental - residential project nosciuto, non ultimo Roberto
choreographic”, un progetto Zappalà che mi aveva presa
patrocinato dall’ente Teatro per Modern Pro. Un progetto
Pubblico Pugliese con l’obietti- a cui poi non ho partecipato
vo di “creare un concreto pon- per aver superato la selezione
te tra Italia ed Estero” e offrire per l’Intensive GAGA al Teatro
la residenza in compagnia a Regio di Torino e studiare il re-
figure di spicco a livello inter- pertorio Naharin e metodolo-
nazionale fra cui non passano gia Gag.
inosservati Marco Blàzquez,
Ivan Perez, Jiri Pokorny, Bert Caso raro nel mondo della
Uyttenhove. danza lei è dottoressa.
Equilibrio Dinamico in Confini Disumani, Immersion Dance Festival, Cagli
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Speciale DANZAlaPUGLIA
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Speciale DANZAlaPUGLIA
anno artisti stranieri vengono E il progetto EDCensemble Abbiamo ospitato vari coreo-
ospitati da EDC e creano per cosa si prefigge? grafi e gli allievi hanno avuto
la compagnia in prima assolu- la possibilità di andare due o
ta. L’idea è quella di costruire Sono state selezionate delle tre volte in scena e avere un
un ponte tra Italia ed estero e scuole pugliesi e alcuni dei loro rapporto immediato con il pal-
far diventare la Puglia non solo allievi per un anno hanno se- coscenico. In sostanza hanno
terra di partenza ma anche guito un percorso di formazio- studiato le varie tecniche della
d’arrivo. ne di danza contemporanea. danza contemporanea che è
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Creazione Before I Let You Go di Igor Kirov
presso StudioDanza, Bari,
ph.Clarissa Lapolla
in continua evoluzione. Impa- vrà impegnarsi in una struttura siamo una compagnia di re- Equilibrio Dinamico in Confini Disumani, Immersion Dance Festival, Cagli
rare a riconoscerle e saperle coreografica a fianco del co- pertorio contemporaneo e non
praticare è importante. Questo reografo stesso. d’autore. In Italia esistono mol-
è un progetto che sarà attivato te compagnie d’autore, con
in altre regioni, in particolare la Equilibrio Dinamico Company un solo coreografo che crea
Sicilia. è finanziata dal Ministero? sempre per la propria compa-
gnia. Non condivido questa im-
Bolle dell’altro in pentola? Non siamo finanziati dal Mini- postazione e fin dalla nascita di
stero. Ancora non possediamo EDC lo scopo è stato quello di
Stiamo iniziando a lavorare su i requisiti necessari per accede- avere un vasto repertorio con
un concetto diverso di mise en re ai finanziamenti e fino ad ora firme differenti ed una stesura
danse dove il coreografo va in mi sono autosovvenzionata stilistica più ampia. È un con-
scena con un danzatore del- anche partecipando a bandi cetto ben diverso da quello
ph. Andrea Di Marino
la compagnia. Questo per noi o progetti che prevedono sov- della danza autoriale.
è un onore grandissimo data venzioni. Quest’anno faremo la
a caratura dei maestri ospiti. domanda regionale in quanto Qual è il legame con il Teatro
L’idea dovrebbe concretiz- abbiamo già avuto dei fondi e Pubblico Pugliese?
zarsi ad ottobre con Marco danzatori italiani e stranieri in-
Blazquez e una mia danzatrice. viano domande per sostenere È l’ente che ci ha permesso di
Un passo a due dove l’interpre- l’audizione ed entrare in orga- accedere ai fondi regionali.
te scelto, oltre a danzare, do- nico. Tengo a precisare che Quello che ci auguriamo è che
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Speciale DANZAlaPUGLIA
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di Manuela Binaghi
INTERVISTA
ELENA
VEDRES
una dan za
60
H
Ha attraversa-
to le intempe-
rie di due guer-
re mondiali
con la convin-
zione che il
corpo femmi-
nile meritasse
attenzione,
dedizione, ad-
d e s t r a m e nto
per raggiunge-
re quell’equilibrio psico-fisico
oggi tanto osannato dal fit-
ness: un benessere che lei, con
geniale intuizione, anticipò,
agli inizi degli anni Cinquanta
quando fondò la sua straordi-
naria tecnica “Vedres”.
e don ne
per tutte l
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“La mia pedagogia è
lavorare bene ma senza soffrire
e ho sempre legato la storia
al movimento.”
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so, di fronte a Santa Maria del- Svizzera, quinta di sei fratelli, L’ho incontrata nel suo piccolo
le Grazie, adattata per tenere laureata in danza e pedago- appartamento in via Manzoni,
i suoi corsi. La sua ginnastica gia, alla scuola del Castello nel cuore di Milano, minuta, i
armoniosa basata essenzial- Helleran Laxenburg, vicino a capelli raccolti, gli occhi anco-
mente su esercizi da eseguire Vienna, tra il 1930-32, con la ra vivacissimi malgrado la ce-
a terra, adatti per sciogliere le famosa Rosalie Chadlek, fe- cità che da gennaio l’ha col-
articolazioni, tonificare i mu- steggerà il suo centoquattre- pita, le movenze eleganti, un
scoli, migliorare la postura, con simo compleanno il 9 ottobre, sorriso affettuoso e rassicuran-
la musica suonata dal vivo da circondata dagli affetti della te di una donna che ha voglia
un pianista o da un tamburello, figlia Betty, dai nipoti Costan- di raccontare una vita vissuta
conquistò il cuore delle milane- za e Davide e dai tre pronipoti. all’insegna del corpo e della
si che tuttora la praticano, nel- Per il suo centenario il Comu- sua famiglia.
la storica scuola in via de Togni ne di Milano l’ha premiata con
12, diretta dalla figlia Betty. l’Ambrogino d’oro e con un li- Vedres, negli anni Cinquanta
Elena Vedres, nata a Berna, in bro dedicato alla sua vita. ha compiuto una piccola rivo-
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“In Italia, rispetto all’Austria,
c’erano più tabù.
Ho indicato
un nuovo rapporto con il corpo,
senza inibizioni”
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luzione tra le signore milanesi: di qualità, è senza tempo. Una scultore molto bravo. Quando
com’è riuscita a conquistarle? mia allieva che ha compiuto mio marito andò in pensione
ottantasette anni mi ha detto avevo 73 anni, si è trasferito a
Dopo la guerra non avevo più che le ho insegnato a vivere Firenze ed io facevo la pendo-
niente e ho iniziato facendo e per me è un grande compli- lare per vederlo.
dei prestiti, ho sistemato il mio mento.
appartamento al sesto piano, A Milano ormai è tutto un pul-
una mansarda e l’ho adattata All’inizio venivano solo le brutti- lulare di palestre, centri fitness,
per fare le lezioni di ginnastica. ne intellettuali ma dopo anche di yoga, di Pilates, olistici ep-
le belle. Insegnavo le combi- pure nella vostra scuola avete
In breve tempo la voce si era nazioni con i rulli per abbellire una clientela storica, che si è
sparsa tra le amiche, avevo se- i fianchi; mi dicevano che era- tramandata da madre in figlia,
dici allieve; le donne non era- no stanche così le ho messe a la concorrenza non vi ha tra-
no abituate a lavorare in quel sedere, ho composto tutto per volto, secondo lei perché?
modo, forse per l’epoca poco terra e questo è stato il grande
“pudico”, dove s’imparava a cambiamento e il successo. Chi viene da noi è come se an-
muovere il bacino, a mettersi a In terra non si può sbagliare, dasse da un medico speciale.
quattro zampe a fare il gatto, a in piedi è più faticoso, usiamo Quando sono arrivate le prime
eseguire movimenti più liberi, a pavimenti di gomma, comodi. multi-sale dall’America tutti ci
terra, ma si divertivano e si sen- dicevano che eravamo morti
tivano meglio. La pedagogia è di lavora- e invece esistiamo ancora.
re bene ma senza soffrire, ho
Lei nasce come danzatrice, si sempre legato la storia al mo- Cosa l’ha spinta a Milano negli
è formata a Vienna e solo in vimento. anni Cinquanta?
seguito è diventata insegnante
di ginnastica. Perché ha prefe- Una ginnastica per sole donne, Dovevamo mangiare, ho capi-
rito questa seconda strada? perché? to che le donne milanesi dove-
vano essere libere di curare il
All’epoca, eravamo rivoluzio- Solo donne, nel mio studio non loro corpo.
narie, danzavamo a piedi nudi entrava un uomo. Quando Per la mia ginnastica mi sono
e imitavamo la bellezza greca, sono arrivata in Italia, era un ispirata anche ai libri di Jane
nel 1933 con la scuola abbia- paese maschilista ma gli uomi- Fonda, mi tenevo sempre ag-
mo fatto una tournée memo- ni si muovono in un altro modo, giornata, seguivo i corsi estivi in
rabile a Taormina, Agrigento, hanno una mentalità “a scato- tutt’Europa, per esempio, Feld-
Siracusa, due giorni di viaggio la”. La mia ginnastica si chia- enkrais.
per arrivare; indossavamo gon- mava psico-fisica ma poi ho
ne nere, lunghe fino alle cavi- cambiato termine perché tutti A cinquant’anni ho avuto una
glie ma le braccia erano nude, lo usavano. crisi, non perché la scuola an-
avevamo sciame di uomini in- dasse male, ma perché avevo
torno. Quando insegnavo a muovere bisogno di rinnovarmi, così ho
Quando arrivai a Milano, dopo il bacino, dovevo dire “la pan- raccolto i miei risparmi e sono
la guerra, se avessi insegnato cia” altrimenti le signore non partita, in nave, per gli Sta-
danza espressionista sarei mor- la muovevano. In Italia, rispet- ti Uniti, nel New Jersey, dove
ta di fame, perciò inventai un to all’Austria, c’erano più tabù. ho seguito dei corsi di Martha
metodo di ginnastica adatto a Ho indicato un nuovo rapporto Graham, Cunningham, José Li-
tutte le donne, non per le bal- con il corpo, senza inibizioni, mon.
gesto, la ripercussione intima,
lerine. perché tanto erano tutte don-
la poesia delle fibre e degli arti,
ne. Che rapporto ha con Milano
da armonizzare in accordi di
La sua scuola è ancora aperta dove vive da più di mezzo se-
gruppo che compongono l’a-
ed è gestita da sua figlia Betty E l’amore a che età l’ha incon- colo?
nimalità di un branco.
e da tre insegnanti storiche, la trato?
sua ginnastica continua a pia- E’ una città meravigliosa che
La coreografia nasce dalle sug-
cere anche alle nuove genera- Mi sono sposata nel trentaset- mi ha permesso di lavorare be-
gestioni della lettura di Chiari
zioni, qual è il segreto di tanto te, in Svizzera nel cantone di nissimo, i milanesi erano perso-
di bosco della filosofa Maria
successo? Berna, mio marito era di origi- ne speciali, grandi lavoratori,
Zambrano e di diverse immagi-
ni ungheresi ma nato a Firen- colti, per loro ero una forestiera
ni fotografiche raccolte (tra cui
Perché il corpo è uno, la mia ze ed era concessionario per e invece mi hanno accolto con
quelle dei fotografi Giacomelli
tecnica di armonia e movi- l’Olivetti, aveva il suo ufficio a affetto. I veri milanesi oggi non
e Cartier-Bresson), per indaga-
mento è ancora moderna e Saronno, mio suocero era uno si trovano quasi più.
re le dinamiche relazionali.
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Ci sono dei personaggi pubbli- Come vive la vecchiaia? Centotre anni sono un bel tra-
ci che ama particolarmente? guardo, merito anche della
Bisogna viverla il meglio possi- sua ginnastica?
Lilli Gruber e Massimo Cacciari. bile, amo i giovani, parlo di più
con loro che con le mie coeta- Senz’altro, mi sono anche rot-
Si è commossa quando ha ri- nee alle quali, a volte, non so ta il femore ma ho recuperato
cevuto l’ambrogino d’oro? cosa dire. Fino a novantanove bene grazie al fatto che cono-
Sì, sono diventata cittadino di anni sono andata alla Scala e sco bene il mio corpo.
Milano, è stata una grande ai concerti con i miei nipoti.
soddisfazione, mia figlia aveva Il regalo più bello della vita?
organizzato una grande festa Un consiglio alle nuove gene-
in un locale per conferenze, razioni? La gioia della mia vita è la mia
con trecentocinquanta invitati, famiglia.
moltissime mie allieve. Stare attenti alla superficialità.
I corsi, per sole donne, partono dai cinque anni fino ad età avanzata.
Le iscrizioni aprono dal 7 settembre (h. 9 - 18). Il 10 e il 15/9 si terranno due
lezioni di prova gratuite (h. 9/13/18.30).