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MINERVA CHIR 2011;66:385-96

Dissezione del cavo ascellare


in pazienti con micrometastasi
nel linfonodo sentinella: nuovi orientamenti
M. BOLONDI, A. FARINETTI

® A
T C
H DI
AXILLARY LYMPH NODE DISSECTION IN PA- Dipartimento di Chirurgia I
TIENTS WITH MICROMETASTASIS IN SENTINEL Azienda Ospedaliero Universitaria
LYMPH NODE: NEW PREDILECTIONS Policlinico di Modena, Modena, Italia
IG E
Aim. Indication for axillary lymph node dis-
section (ALND) in patients with breast cancer
R M
is recommended in presence of metastasis (>2
mm size) in sentinel lymphnode (LS) or for positive in other axillary lymphnode: this re-
unidentified LS. Our study’s intent proposes sult confirms guide-lines’s accuracy, it is not
new predilections for ALND in presence of possible to avoid ALND in these patients. It
micrometastasis (size between 0.2 and 2 mm) appears that breast cancers responsible for
P A

in LS since they may not give metastatic in- metastasis in other axillary lymphnode have
volvement in other axillary lymphnodes. principally a size >1 cm, lobular infiltrated
O V

Methods. In our retrospective study we ana- and ductal infiltrated histology and II-III
lyzed 1  119 patients’s informations in a pe- grading.
riod of 7 years (2002/2009): 72 patients re-
C ER

Key words: Brest neoplasms - Axilla - Lymph


sulted positive for micrometastasis in LS. We node excision.
analyzed cancer histology, size, grading.
Y

Results. Six patients of 72 positive microme-


tastasis LS were not subjected to ALND. We
considered 66 patients: 13 patients were pos-
I l carcinoma della mammella rappresenta
IN

itive for metastasis in other axillary lymph- la più comune forma di cancro nella don-
node; in 9 cases T1c and in 4 cases T2 (TNM na ed è tuttora associato ad un elevato tasso
classification); in 2 cases lobular infiltrated, di mortalità.
in 11 cases ductal infiltrated (histology); in 7 Lo svuotamento del cavo ascellare ha
M

cases were II stage, in 6 cases III stage (grad-


ing). rappresentato per lungo tempo la terapia
Conclusion. Nineteen point seven percent standard per le pazienti con cancro della
of 66 patients with micrometastasis in LS is mammella, in quanto lo stato istologico
dei linfonodi ascellari rappresenta il fattore
Ringraziamenti: — A. Farinetti, Dipartimento integrato prognostico più importante per la soprav-
di Chirurgia Generale e Specialità Chirurgiche, M. Saviano,
Dipartimento integrato di Chirurgia Generale e Specialità vivenza 1, fornisce importanti informazioni
Chirurgiche,A. Andreotti, Dipartimento integrato di Chirur- necessarie alla programmazione di un effi-
gia Generale e Specialità Chirurgiche. cace terapia adiuvante e garantisce un buon
Pervenuto il 5 marzo 2010.
Accettato il 14 febbraio 2011. controllo loco-regionale della malattia 2-5.
La biopsia del linfonodo sentinella, in-
trodotta nella pratica clinica alla fine degli
Autore di contatto: M. Bolondi, Dipartimento di Chirurgia
I, Azienda Ospedaliero Universitaria, Policlinico di Modena, anni ’90, è stata validata da numerosi studi
Modena, Italia. E-mail: maraysa@hotmail.it clinici 6-8 e da due trial randomizzati 9,10, ed

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BOLONDI DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA

è oggi riconosciuta come tecnica accurata poter avviare o meno una paziente alla dis-
per valutare lo stato dei linfonodi ascellari sezione linfonodale del cavo?
in donne con cancro della mammella. Nel 2008 sull’ “Int. J. Clin. Oncol.” due
Il razionale nella biopsia del linfonodo autori giapponesi, Noriaki Wada e Shige-
sentinella si basa sulla conoscenza che la ru Imoto, hanno pubblicato una revisione
diffusione metastatica nel cancro della mam- della letteratura più recente in merito alla
mella è un processo ordinato e progressivo gestione delle micrometastasi nell’era del
così che se la prima stazione linfonodale linfonodo sentinella 11. Gli autori sottoline-
non è coinvolta dal processo metastatico, ano come fino al 1997, in letteratura non ci
anche le altre dovrebbero risultare indenni; fosse un accordo unanime sulla definizione
il rischio di falsi negativi è estremamente e sulle dimensioni delle micrometastasi. Nel
basso e in tutte le più prestigiose Istituzioni 1997 appunto, la quinta edizione del Ame-

® A
nel mondo la biopsia del linfonodo senti- rican Joint Committee on Cancer Staging
nella ha sostituito lo svuotamento ascellare Manual (AJCC), adottò il termine di micro-

T C
quale metodica diagnostica di routine, evi- metastasi per definire un singolo focolaio
tando di fatto la morbilità e le sequele di di cellule metastatiche nel linfonodo, con

H DI
lungo periodo ad esso associate. dimensione maggiore non superiore a 2,0
Pertanto l’introduzione della ricerca del mm.
linfonodo sentinella ha consentito di rispar- Nella sesta edizione dello stesso manuale
miare a molte donne la dissezione del cavo
IG E di stadiazione (AJCC) 12, vennero introdotte
ascellare da un lato, ma ha modificato le alcune novità assai rilevanti e cioè:
indicazioni alla dissezione chirurgica dall’al- —— venivano definite micrometastasi sin-
R M
tro. goli depositi di cellule metastatiche con di-
Le metodiche di ricerca delle metastasi mensione maggiore superiore a 0,2 mm ed
nel linfonodo sentinella si sono progressi- inferiore o pari a 2 mm, e classificati come
vamente affinate fino ad arrivare ad iden- pN1mi;
P A

tificare non solo le normali metastasi, ma —— venivano invece definiti ITC, agglo-
anche le micrometastasi (metastasi con dia- merati di cellule metastatiche con dimen-
O V

metro compreso tra 0,2 e 2 mm) e le co- sione maggiore non superiore a 0,2 mm,
sidette isolated tumor cells (ITC), ossia le che abitualmente non hanno una eviden-
C ER

cellule tumorali isolate, cioè isole metastati- za istologica di attività neoplastica e quindi
che di cellule neoplastiche con dimensioni classificate come pN0.
Y

inferiori a 0,2 mm. A seguito, quindi, di un progresso nella


Se volessimo attenerci alle indicazioni diagnostica (un tempo le micrometastasi e
IN

precedenti, dovremmo pensare di avviare le ITC non venivano individuate) venivano


alla chirurgia del cavo ascellare tutte le pa- finalmente posti dei parametri per poter
zienti che presentano anche solo una cellu- valutare da un punto di vista prognostico
la metastatica del linfonodo sentinella: queste due nuove entità istologiche e per
M

—— quante probabilità ci sono che siano poter dare ulteriori indicazioni dal punto di
presenti delle metastasi nel secondo linfo- vista terapeutico.
nodo della catena linfatica se nel primo ab- Rimane quindi da definire quale sia il
biamo solo una cellula tumorale? corretto comportamento chirurgico in pre-
—— E quante se le cellule sono più d’una senza di micrometastasi nel linfonodo sen-
o solo un piccolo agglomerato o una micro- tinella.
metastasi?
—— Se le probabilità di trovare metastasi
nel secondo linfonodo sono prossime allo Materiali e metodi
zero, ed avendo noi asportato il primo lin-
fonodo (cioè il sentinella), che senso ha Nel nostro studio retrospettivo abbiamo
svuotare il cavo ascellare? analizzato un periodo di 7 anni, dal 1° gen-
—— In poche parole: qual è il limite per naio 2002 al 1° gennaio 2009, includendo

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DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA BOLONDI

la totalità delle pazienti sottoposte all’aspor- rappresentano più una controindicazione:


tazione del linfonodo sentinella del cavo in tali casi è stato preferibile un inoculo pe-
ascellare per carcinoma mammario, presso riareolare del tracciante 13.
l’Unità di Chirurgia I dell’Azienda Ospeda- È ormai anche consolidato che una pre-
liero Universitaria Policlinico di Modena. gressa biopsia escissionale non costituisce
Abbiamo suddiviso tali pazienti in due una controindicazione alla biopsia del linfo-
gruppi: nodo sentinella. Tale dato è stato particolar-
—— donne con cavo ascellare negativo mente rilevante per evitare sovratrattamenti
per la presenza di altre metastasi; per lesioni benigne (o in situ). Nei casi non
—— donne con cavo ascellare positivo per conclusivi la biopsia del linfonodo sentinel-
la presenza di altre metastasi. la è stata pertanto rimandata ad un succes-
Di questi due gruppi di pazienti, a propo- sivo intervento sulla base dell’esame istolo-

® A
sito dei tumori responsabili della presenza gico definitivo della lesione mammaria 14.
delle micrometastasi nel linfonodo sentinel- La biopsia del linfonodo sentinella ha tro-

T C
la e delle metastasi nel cavo ascellare, ven- vato indicazione, in accordo con la pazien-
gono presi in considerazione: te, anche nei casi di carcinoma duttale in
—— l’istologia dei tumori;

H DI
situ esteso (maggiore di 3 cm) e/o ad alto
—— le dimensioni dei tumori (secondo la grado (diagnosi preoperatoria alla micro-
classificazione TNM); biopsia) per il consistente rischio di repe-
—— il grado istologico dei tumori.
IG E rire, in tali forme, aree di microinvasione 8.
La corretta applicazione del metodo “lin- L’applicazione della tecnica del linfonodo
fonodo sentinella” non è potuta prescin- sentinella è stata controindicata in pazienti
R M
dere dalla collaborazione tra il chirurgo, il in stato di gravidanza o nel periodo dell’al-
medico nucleare, il radiologo e l’anatomo- lattamento.
patologo. Ognuna di queste competenze ha La dimostrazione istopatologica dell’inte-
avuto, infatti, un ruolo fondamentale nelle ressamento anche solo micrometastatico del
P A

diverse fasi della procedura dalla corretta linfonodo sentinella richiede la dissezione
identificazione, all’isolamento e all’esame totale dell’ascella. Sono in corso studi cli-
O V

istopatologico del linfonodo sentinella. Solo nici randomizzati per verificare la necessità
attraverso l’ottimizzazione di ognuna delle della dissezione ascellare in caso di micro-
C ER

diverse fasi si è raggiunto un adeguato stan- metastasi o di presenza di cellule tumorali


dard di accuratezza. isolate nel linfonodo sentinella.
Y

La biopsia del linfonodo sentinella richie- La medicina nucleare è stata la responsa-


de una diagnosi preoperatoria di carcinoma bile unica per quanto riguarda la prepara-
IN

(C5 o B5) o di lesione fortemente sospetta zione del materiale da inoculare e dell’ac-
(C4 o B4) con diagnosi mammografica e/o quisizione e interpretazione delle immagini
clinica positiva per carcinoma. linfoscintigrafiche.
In caso di diagnosi cito-istologica non Le metodiche sperimentate e accreditate
M

probativa si è fatto riferimento all’esame per l’identificazione del linfonodo sentinel-


istologico intraoperatorio della lesione la hanno previsto l’utilizzo di un colorante
mammaria o si è rimandata la biopsia del vitale (patent blue-V), l’uso di un tracciante
linfonodo sentinella ad un successivo inter- radioattivo o la combinazione di entrambi
vento. i metodi. L’esperienza dei diversi Autori di-
La massima accuratezza della metodica si mostra valori di affidabilità variabili dal 65-
è ottenuta per neoplasie di diametro massi- 90% per il colorante vitale al 94-99% per
mo di 3 cm con cavo ascellare clinicamente l’uso del tracciante radioattivo combinato o
negativo (N0). meno con il colorante. Pertanto è stato con-
Anche se la tendenza attuale è di esegui- sigliabile utilizzare entrambe le metodiche,
re la biopsia del linfonodo sentinella nei tu- anche se in base alle recenti esperienze è
mori unicentrici, la multifocalità e/o la mul- ormai chiaro che il tracciante radioattivo, in
ticentricità della neoplasia mammaria non caso di unica metodica, dà maggiori garan-

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zie che giustificano i costi più elevati e gli tà il linfonodo sentinella nel cavo ascellare
eventuali problemi organizzativi. omolaterale.
Il colorante vitale patent blue-V può es- Come tracciante radioattivo sono state
sere iniettato per via subdermica o peritu- utilizzate particelle colloidali di albumina
morale. umana, di dimensioni comprese tra 20 e 80
Nel caso della via subdermica, dopo l’in- nanometri (Nanocoll), marcate con 99mTc.
duzione dell’anestesia generale, si è proce- La soluzione contenente il tracciante ra-
duto all’iniezione subdermica di 0,2-0,4 ml dioattivo (0,2 mCi di 99mTc in un volume di
di Patent Blue-V sulla proiezione cutanea 0,2-0,4 ml, seguito da 0,2 ml di soluzione
della neoplasia e si è eseguito un delicato fisiologica o aria) è stata inoculata mediante
massaggio dell’area iniettata per agevolare ago da 25 G con iniezione sotto il derma
la progressione del colorante verso il cavo in corrispondenza della lesione mamma-

® A
ascellare. Volumi di iniezione maggiori de- ria. Nelle pazienti che hanno presentato
terminano un tatuaggio dell’area iniettata neoplasia in sede profonda, si è proceduto

T C
che tende a persistere a lungo e non age- all’inoculo peritumorale del tracciante in un
volano il reperimento del linfonodo senti- volume di 0,5 ml, mantenendo invariata la
nella.

H DI
dose di 99mTc.
Nel caso della via peritumorale sono stati Nel caso di pazienti obese si consiglia di
iniettati volumi maggiori in due o più punti aumentare la dose a 0,3-0,4 mCi. L’inoculo
peri-tumorali: 1-2 ml per tumori nel qua-
IG E intratumorale è sconsigliato.
drante supero-esterno; 2-3 ml per tumori È stato possibile eseguire la linfoscinti-
alla confluenza dei quadranti esterni o in- grafia il giorno precedente l’intervento chi-
R M
terni; 3-4 ml per tumori nei quadranti in- rurgico o il giorno stesso almeno una-due
feriori. ore prima dell’intervento.
Anche in questo caso è stato necessario Durante l’intervento chirurgico è stata uti-
massaggiare l’area di iniezione per ottene- lizzata una sonda per rilevare la radiazione
P A

re una più rapida diffusione del colorante gamma. La sonda viene passata molto len-
verso il cavo ascellare. L’intervento è potuto tamente e perpendicolarmente ai linfonodi
O V

iniziare dopo circa 10 minuti. del cavo ascellare per valutare il punto di
La via subdermica ha offerto alcuni van- maggiore emissione del segnale.
C ER

taggi: anzitutto, il minor volume iniettato La sonda per chirurgia radioguidata (RGS)
rende più agevole l’exeresi e la valutazio- converte la radioattività rivelata sia in un se-
Y

ne patologica del T, soprattutto in caso di gnale analogico che in un segnale acusti-


neoplasie di piccole dimensioni; si riduce, co di intensità e frequenza proporzionale
IN

inoltre, il tatuaggio cutaneo per diffusione all’attività presente nella regione in esame.
dall’area tumorale. L’adozione della stessa Per le applicazioni considerate, una son-
via utilizzata per l’iniezione del radiotrac- da deve essere caratterizzata da una elevata
ciante ha aumentato la corrispondenza tra sensibilità, che consente di rivelare attività
M

le due metodiche nell’identificazione del molto ridotte, e da una elevata risoluzione


linfonodo sentinella; infine, da un punto di spaziale, che consente di discriminare due
vista anatomico e fisiopatologico, mediante regioni tessutali captanti e vicine.
la via subdermica il colorante è stato iniet- Per l’individuazione del linfonodo sen-
tato direttamente nel plesso linfatico sub- tinella il chirurgo ha praticato una piccola
dermico che riveste la maggior importan- incisione sulla linea ideale di incisione per
za per quel che riguarda il drenaggio del la dissezione ascellare.
tumore verso il cavo ascellare omolaterale. La ricerca del linfonodo sentinella è avve-
Questo plesso riceve infatti la linfa dal ples- nuta identificando i vasi linfatici colorati di
so papillare (superficiale) ed è direttamente blu seguiti fino al primo linfonodo drenante
connesso con i linfatici intramammari pro- (che appare intensamente colorato di blu)
fondi che drenano l’area tumorale, per cui o/e mediante la sonda inserita in una guai-
il colorante raggiunge con maggiore rapidi- na sterile, che mossa delicatamente all’in-

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DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA BOLONDI

terno della breccia chirurgica ha permesso l’obiettivo deve essere quello di tendere ad
di identificare il linfonodo che emetteva il identificare le micrometastasi, le sezioni tis-
maggiore segnale. sutali vengono eseguite in modo da identifi-
Generalmente c’è concordanza tra i linfo- care al meglio le metastasi con dimensione
nodi blu e radioattivi (caldi): in questo caso maggiore a 0.2 mm (micrometastasi) 15-19.
il linfonodo sentinella è il primo linfonodo L’immunocitochimica con citocheratina
blu con radioattività. In alcune circostanze è stata opzionale, secondo quanto indica-
il primo linfonodo caldo non è blu a cau- to dalle Linee Guida Europee 20. Il Phila-
sa della possibile diversa sede di iniezione delphia consensus statement sui linfonodo
del colorante e del radiofarmaco. In questo sentinella suggerisce l’uso della citocherati-
caso il primo linfonodo caldo ma non blu è na per casi speciali con incertezza diagno-
classificato come linfonodo sentinella. Altre stica sul preparato ematossilina-eosina o

® A
volte il primo linfonodo che sembra drena- come il carcinoma lobulare invasivo come
re i linfatici provenienti dal tumore è blu tumore primario 21.

T C
ma non caldo, mentre il primo linfonodo La raccomandazione ottimale per ottene-
caldo è situato più distalmente dal tumo- re la massima sensibilità prevede livelli a

H DI
re: in questo caso è difficile definire con distanza di 200 micron sino all’esaurimento
esattezza quale sia il linfonodo sentinella di ogni blocchetto, con sezioni colorate con
ed ambedue dovrebbero essere asportati ematossilina-eosina, riservando una del-
ed esaminati. IG E le sezioni (nei casi negativi) per eventuale
I linfonodi blu situati più distalmente ri- immunocitochimica oppure, in alternativa,
spetto al primo linfonodo blu o rispetto al come intervento essenziale, 4 sezioni, sem-
R M
primo linfonodo caldo possono essere la- pre a distanza di 200 micron, colorate con
sciati in situ, mentre i linfonodi caldi situati ematossilina-eosina ed in aggiunta un ulte-
più distalmente al primo linfonodo caldo riore sezione per eventuale immunocitochi-
dovrebbero essere rimossi perché è difficile mica 22.
P A

stabilire quale linfonodo caldo sia realmen- In questo secondo caso, se vi è interes-
te il linfonodo sentinella. samento del livello più profondo, il linfo-
O V

Tutti i linfonodi classificati “sentinella” nodo sentinella deve essere esaminato in


sono stati prelevati ed esaminati istologica- toto. Poiché l’esaurimento completo del
C ER

mente e nel caso dell’utilizzo del tracciante blocchetto in paraffina non lascia ulteriore
si è iniziato da quello che presenta la mas- materiale, è indicato iniziare ad esaminare
Y

sima captazione. un limitato numero di sezioni. Qualora vi


Ogni fase della ricerca del linfonodo sen- siano possibili indicazioni di patologia di
IN

tinella è stata accuratamente annotata, con altra natura (es.: linfoma), il linfonodo esce
particolare riferimento alla sede e quantità dal protocollo.
di colorante iniettato, al numero di impulsi Il referto ha incluso il numero totale
registrati dalla sonda, al numero di linfono- dei linfonodi sentinella ricevuti, l’interes-
M

di asportati. samento macroscopico se presente, il nu-


Se eseguita correttamente, la tecnica del mero di linfonodi con malattia metastatica,
linfonodo sentinella deve portare di norma e l’entità dell’interessamento metastatico
all’asportazione di un solo linfonodo. (categorie pN della 6th edition of the TNM
Se nessun linfonodo sentinella viene evi- classification of malignant tumours). Nel
denziato è necessario procedere con la dis- caso in cui si fossero osservati diversi foci
sezione ascellare. metastatici all’interno di un linfonodo, è
Se nella ricerca del linfonodo sentinella stato preso in considerazione il più ampio
il chirurgo apprezza un linfonodo clinica- di questi 23-25.
mente sospetto è opportuno che lo asporti Abbiamo inoltre utilizzato la classificazio-
per poterlo esaminare. ne TNM per il carcinoma mammario primi-
Attualmente, per raggiungere il risultato tivo delle 72 pazienti con micrometastasi al
minimo, tenendo comunque presente che linfonodo sentinella (Tabella I).

Vol. 66 - No. 5 MINERVA CHIRURGICA 389


BOLONDI DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA

Tabella I.—Classificazione TNM del carcinoma della mammella,


Tis In situ
T1 <2 cm
T1mic <0,1 cm
T1a >0,1-0,5 cm
T1b >0,5-1 cm
T1c >1-2 cm
T2 >2-5 cm
T3 >5 cm
T4 Parete toracica/cute
T4a Parete toracica
T4b Edema cute/ulcerazioni, noduli cutanei satelliti
T4c Entrambi 4a e 4b

® A
T4d Carcinoma infiammatorio
N1 Ascellari mobili
pN1mi Micrometastasi >0,2 mm ² 2 mm

T C
pN 1a 1-3 linfonodi ascellari
pN 1b Linfonodi mammari interni con metastasi macroscopica rilevata valutando il linfonodo sentinella ma non
clinicamente rilevabile,

H DI
pN1c Metastasi in 1-3 linfonodi ascellari e linfonodi mammari interni con metastasi microscopica rilevata valu-
tando il linfonodo sentinella ma non clinicamente rilevabile,
N2a Ascellari fissi
pN2a 4-9 linfonodi ascellari
N2b

N3a
IG E
Mammari interni clinicamente rilevabili
pN2b Linfonodi mammari interni clinicamente rilevabili, senza linfonodi ascellari
Sottoclavicolari
R M
pN3a > 10 linfonodi ascellari o sottoclavicolari
N3b Mammari interni e ascellari
pN3b linfonodi mammari interni, clinicamente rilevabili, con linfonodi ascellari o > 3 linfonodi ascellari e
mammari interni con metastasi microscopiche rilevate valutando il linfonodo sentinella ma non clinica-
P A

mente rilevabili
N3c Sopraclavicolari
pN3c Sopraclavicolari
O V
C ER

Risultati
Y

Cavo negativo
(73,6%)
Durante il periodo di 7 anni considerato,
IN

dal 1° gennaio 2002 al 1° gennaio 2009, ab-


biamo esaminato 1 119 pazienti.
In queste pazienti abbiamo riscontrato
la presenza di micrometastasi nel linfono-
M

do sentinella in 72 casi; di queste in 6 casi


(8,3% delle pazienti totali) non è stato ese-
Cavo non
guito lo svuotamento del cavo ascellare; eseguito Cavo positivo
perciò abbiamo il risultato della dissezione (8,3%) (18,1%)
del cavo ascellare in 66 pazienti: 13 di que-
ste (18,1%) risultano positive alla presen- Figura 1. — Pazienti esaminate.
za di altre metastasi nei linfonodi del cavo
ascellare, 53 pazienti (73,6%) invece risulta-
no negative alla presenza di altre metastasi L’esame istologico dei cavi ascellari ha
nei linfonodi del cavo ascellare (Figura 1). mostrato la presenza di metastasi ad altri
Abbiamo quindi escluso dallo studio le linfonodi in 13 pazienti.
pazienti in cui non è stata eseguita la disse- In 53 casi, quindi, il cavo ascellare è risul-
zione del cavo ascellare. tato negativo per la presenza di metastasi.

390 MINERVA CHIRURGICA October 2011


DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA BOLONDI

per assenza di misurazioni all’esame isto-


T1b (18,2%) T1c (56,1%) logico.
Dei 13 casi con cavo ascellare positivo
per metastasi (Figura 3):
—— 9 casi (69,2%) sono risultati essere dei
T1a T1c,
(3%) —— 4 casi (30,8%) dei T2.
Tx
T2 Abbiamo infine analizzato il tipo di tumo-
(1,5%)
(21,2%) re mammario sulla base della classificazio-
ne OMS (1982).
Figura 2. — Dimensioni dei tumori nelle pazienti dello Delle nostre 66 pazienti (Figura 4):
studio.
—— 9 sono risultati essere tumori lobulari,

® A
di cui nessuno lobulare in situ (0%) e 9 lo-
Lo studio TNM delle 66 pazienti analizza- bulari infiltranti (13,6%);

T C
te ha evidenziato (Figura 2): —— 57 sono risultati essere tumori duttali,
—— 2 casi (3%) di T1a; di cui 2 duttali in situ (3%) e 55 duttali in-
—— 12 casi (18.2%) di T1b;

H DI
filtranti (83,3%).
—— 37 casi (56.1%) di T1c; Dei 13 casi con presenza di metastasi al
—— 14 casi (21.2%) di T2; cavo ascellare (Figura 5):
—— 1 caso (1.5%) classificato come Tx a
IG E —— 2 (15,4%) erano carcinomi lobulari in-
causa di microcalcificazioni non classificate filtranti;
R M
T1c (69,2%) Carcinoma lobulari
infiltranti (15,4%)
P A
O V
C ER

T2 (30,8%) Tumori duttali infiltranti (83,3%)


Y

Figura 3. — Dimensioni dei tumori nelle pazienti con Figura 5. — Istologia dei tumori nelle pazienti con cavo
cavo positivo. positivo.
IN

Tumori duttali infiltranti (83,3%)


M

Tumori duttali in situ (3%)

Tumori lobulari Tumori lobulari in situ (0%)


infiltranti (13,6%)

Figura 4. — Istologia dei tumori nelle pazienti esaminate.

Vol. 66 - No. 5 MINERVA CHIRURGICA 391


BOLONDI DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA

—— 6 casi (9,1%) sono risultati essere di


II grado (39,4%) III grado (48,5%) I grado;
—— 26 casi (39,4%) sono risultati essere
di II grado;
—— 32 casi (48,5%) sono risultati essere di
III grado.
Dei 13 casi con presenza di metastasi al
I grado In situ
cavo ascellare (Figura 7):
(9,1%) (3%) —— 7 (53,8%) erano di II grado;
—— 6 (46,2%) erano di III grado.
Figura 6. — Grado istologico delle pazienti esaminate. Suddividendo pertanto le pazienti in due
gruppi, si sono ottenute:

® A
—— 53 donne con cavo ascellare negativo
III grado (46,2%) per la presenza di altre metastasi;

T C
—— 13 donne con cavo ascellare positivo
per la presenza di altre metastasi.

H DI
Di questi due gruppi di pazienti abbiamo
analizzato:
—— l’istologia dei tumori;
IG E —— le dimensioni dei tumori (secondo la
II grado (53,8%)
classificazione TNM);
—— il grado istologico dei tumori.
R M
Figura 7. — Grado istologico delle pazienti con cavo
positivo. I rispettivi risultati sono riportati in Ta-
bella II.
Dal nostro e da altri studi 26-28 può emer-
—— 11 (84,6%) erano carcinomi duttali in- gere, come dato interessante, la correlazio-
P A

filtranti. ne tra la dimensione della neoplasia e la


Per quanto riguarda il grado istologico presenza di micrometastasi nel linfonodo
O V

dei tumori, delle 66 pazienti (Figura 6): sentinella (Figura 8). Si vede come al di
—— 2 casi (3%) sono risultati essere in sotto di 1 cm, quindi nei tumori classificati
C ER

situ; come T1a e T1b, in presenza di micrometa-


Y

Tabella II.—Caratteristiche delle pazienti nei due gruppi dello studio.


IN

Gruppo delle pazienti Gruppo delle pazienti


Carattestiche con cavo ascellare negativo con cavo ascellare positivo
Totale pz
N.=66 N.=53 N.=13
Istologia dei tumori
M

Lobulare in situ 0 (0,0%) 0 (0,0%)


Lobulare infiltrante 7 (13,2%) 2 (15,4%)
Duttale in situ 2 (3,8%) 0 (0,0%)
Duttale infiltrante 44 (83,0%) 11 (84,6%)
Dimensione dei tumori (TNM)
Tx 1 (1,9%) 0 (0,0%)
T1a 2 (3,8%) 0 (0,0%)
T1b 12 (22,6%) 0 (0,0%)
T1c 28 (52,8%) 9 (69,2%)
T2 10 (18,9%) 4 (30,8%)
Grado istologico dei tumori
In situ 2 (3,8%) 0 (0,0%)
Primo grado 6 (11,3%) 0 (0,0%)
Secondo grado 19 (35,8%) 7 (53,8%)
Terzo grado 26 (49,1%) 6 (46,2%)

392 MINERVA CHIRURGICA October 2011


DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA BOLONDI

100 100
90 Pazienti cavo positivo 90 Pazienti cavo positivo
Pazienti cavo negativo Pazienti cavo negativo
80 80
70 69,2
70
60 60 53,8
52,8
50 50 46,2 49,1
%

%
40 40 35,8
30,8
30 22,6 30
20 18,9 20
11,3
10 3,8 10 3,8
0 1,9 0 0 0 0
0 0
Tx T1a T1b T1c In situ Primo Secondo Terzo

® A
T2
grado grado grado
Figura 8. — Dimensione dei tumori (TNM).
Figura 10. — Grado istologico dei tumori.

T C
ding del tumore, come riportato anche in

H DI
100
90 Pazienti cavo positivo
84,6 83
un altro studio 30.
Pazienti cavo negativo
80
70 IG E
60 Discussione
50
R M
%

40 Le linee guida attuali prevedono la disse-


30 zione chirurgica del cavo ascellare in tutte le
20 15,413,2 donne con linfonodo sentinella positivo per
macrometastasi, cioè con dimensione mag-
P A

10 3,8
0
0 0 0 giore superiore a 2,0 mm, rimane tuttavia
Lobulare da affrontare quale sia il corretto approccio
O V

Lobulare Duttale Duttale


in situ infiltrante in situ infiltrante chirurgico in presenza di micrometastasi al
Figura 9. — Istologia dei tumori. linfonodo sentinella.
C ER

Diverse evidenze in letteratura supporta-


no un atteggiamento di tipo conservativo
Y

stasi nel linfonodo sentinella, non vi sia in in presenza di micrometastasi al linfonodo


nessun caso evidenza di malattia nei linfo- sentinella 31-34.
IN

nodi del cavo. Secondo molte casistiche in quasi cir-


Oltretutto i tumori maggiormente respon- ca l’80% delle pazienti con micrometastasi
sabili della presenza di metastasi in altri lin- il linfonodo sentinella è l’unico linfonodo
fonodi del cavo ascellare risultano essere compromesso, tuttavia il 20% di possibilità
M

soprattutto il carcinoma lobulare infiltrante che altri linfonodi siano metastatici è co-
e il carcinoma duttale infiltrante (Figura 9), munque sempre troppo alta  e pertanto le
come risultato anche da altri studi 29. indicazioni attuali prevedono la dissezione
Anche per quanto riguarda il grading del del cavo ascellare anche in pazienti con mi-
tumore, notiamo che le neoplasie responsa- crometastasi nel linfonodo sentinella 35. Al
bili della presenza di metastasi in altri lin- contrario questa percentuale scende drasti-
fonodi del cavo ascellare sono di grado II e camente nel caso delle ITC.
di grado III, ma non di grado I (Figura 10). Mancano trials randomizzati che possano
Possiamo quindi dedurre che i fattori pre- chiarire in modo definitivo quali siano le
dittivi per la positività del cavo ascellare in percentuali di sopravvivenza e di recidive
presenza di micrometastasi nel linfonodo ascellari in caso di sola biopsia del linfono-
sentinella siano sicuramente la dimensione do sentinella in sola presenza di microme-
del tumore, l’istologia del tumore e il gra- tastasi 36-38.

Vol. 66 - No. 5 MINERVA CHIRURGICA 393


BOLONDI DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA

sitivo per micrometastasi la prognosi non è


Cavo negativo (80,3%) uguale a quella di pazienti con linfonodo
sentinella negativo 27, 39-43.
In un recente trial (noto come ALMANAC
9) una certa quota di pazienti con linfonodo
sentinella positivo per micrometastasi è sta-
ta sottoposta a radioterapia anziché a disse-
zione del cavo ascellare; sono stati riportati
Cavo positivo (19,7%) risultati assai incoraggianti e con ogni pro-
babilità in futuro la radioterapia rivestirà un
Figura 11. — Pazienti incluse nello studio. ruolo sempre più importante nel trattamen-
to del cavo ascellare.

® A
Rimane quindi da definire quale sia il cor-
Il nostro studio retrospettivo si inserisce retto comportamento chirurgico in presenza

T C
in questo dibattito analizzando una casistica di micrometastasi del linfonodo sentinella,
di 1119 pazienti sottoposti allo studio del visto che la presenza di queste è associata
linfonodo sentinella, di cui 72 con presenza

H DI
ad un maggior rischio di ripresa di malattia;
di micrometastasi. i dati di cui siamo oggi in possesso ci fanno
Abbiamo escluso le 6 pazienti in cui non sperare in trattamenti sempre meno invasi-
è stata eseguita la dissezione del cavo ascel-
IG E vi, ma gli attuali metodi terapeutici vanno
lare: pertanto analizzando le 66 pazienti in sostituiti con terapie che garantiscano una
cui questa è stata eseguita risulta che (Fi- efficacia almeno pari se non superiore a
R M
gura 11): quella attuale.
—— 53 pazienti (80,3%) presentano il cavo
ascellare negativo per la presenza di altre
metastasi; Riassunto
P A

—— 13 pazienti (19,7%) presentano il cavo


ascellare positivo per la presenza di altre Dissezione del cavo ascellare in pazienti con mi-
O V

metastasi. crometastasi nel linfonodo sentinella: nuovi orien-


Con tali percentuali non è possibile, a tamenti
C ER

nostro giudizio, assumere una chiara po- Obiettivo. Lo svuotamento del cavo ascellare nel-
le pazienti con tumore della mammella è raccoman-
sizione conservativa asserendo l’inutilità di
Y

dato per metastasi nel linfonodo sentinella (LS) o


procedere alla dissezione del cavo ascellare per mancata identificazione del LS. Lo scopo dello
in presenza di micrometastasi nel linfonodo studio è proporre nuovi orientamenti per la disse-
IN

sentinella. zione del cavo ascellare in presenza di micrometa-


Questo conferma la correttezza delle at- stasi nel LS.
tuali linee guida, che prevedono la disse- Metodi. Abbiamo analizzato 1119 pazienti in un
periodo di 7 anni (2002/2009): di queste 72 sono
zione del cavo ascellare per queste pazienti.
M

risultate positive per micrometastasi nel LS. Sono


stati analizzati anche istologia, dimensioni e grado
istologico dei tumori.
Conclusioni Risultati. Delle 72 pazienti positive per microme-
tastasi nel LS 6 pazienti non sono state sottoposte
alla dissezione del cavo ascellare. Abbiamo preso
Veniamo dunque al punto centrale di tut- in considerazione 66 pazienti: 13 sono positive per
ta la questione: come cambia la prognosi se la presenza di metastasi in altri linfonodi del cavo
sono presenti solo delle micrometastasi? ascellare; i tumori responsabili sono in 9 casi T1c e
Malgrado la tecnica della ricerca del lin- in 4 casi T2 (TNM); l’istologia è in 2 casi lobulare
fonodo sentinella sia recente, e malgrado lo infiltrante, in 11 casi duttale infiltrante; il grado isto-
sia ancor di più la metodica di ricerca del- logico è in 7 casi II grado, in 6 casi III grado.
Conclusioni. Delle 66 pazienti con micrometasta-
le micrometastasi, sono stati pubblicati nu- si nel LS il 19,7% (13 casi) presenta positività del
merosi studi che hanno evidenziato come cavo ascellare: con tali percentuali, confermando
nelle pazienti con linfonodo sentinella po- la correttezza delle linee guida attuali, non è an-

394 MINERVA CHIRURGICA October 2011


DISSEZIONE DEL CAVO ASCELLARE IN PAZIENTI CON MICROMETASTASI NEL LINFONODO SENTINELLA BOLONDI

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396 MINERVA CHIRURGICA October 2011

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