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T C
H DI
AXILLARY LYMPH NODE DISSECTION IN PA- Dipartimento di Chirurgia I
TIENTS WITH MICROMETASTASIS IN SENTINEL Azienda Ospedaliero Universitaria
LYMPH NODE: NEW PREDILECTIONS Policlinico di Modena, Modena, Italia
IG E
Aim. Indication for axillary lymph node dis-
section (ALND) in patients with breast cancer
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is recommended in presence of metastasis (>2
mm size) in sentinel lymphnode (LS) or for positive in other axillary lymphnode: this re-
unidentified LS. Our study’s intent proposes sult confirms guide-lines’s accuracy, it is not
new predilections for ALND in presence of possible to avoid ALND in these patients. It
micrometastasis (size between 0.2 and 2 mm) appears that breast cancers responsible for
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in LS since they may not give metastatic in- metastasis in other axillary lymphnode have
volvement in other axillary lymphnodes. principally a size >1 cm, lobular infiltrated
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Methods. In our retrospective study we ana- and ductal infiltrated histology and II-III
lyzed 1 119 patients’s informations in a pe- grading.
riod of 7 years (2002/2009): 72 patients re-
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itive for metastasis in other axillary lymph- la più comune forma di cancro nella don-
node; in 9 cases T1c and in 4 cases T2 (TNM na ed è tuttora associato ad un elevato tasso
classification); in 2 cases lobular infiltrated, di mortalità.
in 11 cases ductal infiltrated (histology); in 7 Lo svuotamento del cavo ascellare ha
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è oggi riconosciuta come tecnica accurata poter avviare o meno una paziente alla dis-
per valutare lo stato dei linfonodi ascellari sezione linfonodale del cavo?
in donne con cancro della mammella. Nel 2008 sull’ “Int. J. Clin. Oncol.” due
Il razionale nella biopsia del linfonodo autori giapponesi, Noriaki Wada e Shige-
sentinella si basa sulla conoscenza che la ru Imoto, hanno pubblicato una revisione
diffusione metastatica nel cancro della mam- della letteratura più recente in merito alla
mella è un processo ordinato e progressivo gestione delle micrometastasi nell’era del
così che se la prima stazione linfonodale linfonodo sentinella 11. Gli autori sottoline-
non è coinvolta dal processo metastatico, ano come fino al 1997, in letteratura non ci
anche le altre dovrebbero risultare indenni; fosse un accordo unanime sulla definizione
il rischio di falsi negativi è estremamente e sulle dimensioni delle micrometastasi. Nel
basso e in tutte le più prestigiose Istituzioni 1997 appunto, la quinta edizione del Ame-
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nel mondo la biopsia del linfonodo senti- rican Joint Committee on Cancer Staging
nella ha sostituito lo svuotamento ascellare Manual (AJCC), adottò il termine di micro-
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quale metodica diagnostica di routine, evi- metastasi per definire un singolo focolaio
tando di fatto la morbilità e le sequele di di cellule metastatiche nel linfonodo, con
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lungo periodo ad esso associate. dimensione maggiore non superiore a 2,0
Pertanto l’introduzione della ricerca del mm.
linfonodo sentinella ha consentito di rispar- Nella sesta edizione dello stesso manuale
miare a molte donne la dissezione del cavo
IG E di stadiazione (AJCC) 12, vennero introdotte
ascellare da un lato, ma ha modificato le alcune novità assai rilevanti e cioè:
indicazioni alla dissezione chirurgica dall’al- —— venivano definite micrometastasi sin-
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tro. goli depositi di cellule metastatiche con di-
Le metodiche di ricerca delle metastasi mensione maggiore superiore a 0,2 mm ed
nel linfonodo sentinella si sono progressi- inferiore o pari a 2 mm, e classificati come
vamente affinate fino ad arrivare ad iden- pN1mi;
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tificare non solo le normali metastasi, ma —— venivano invece definiti ITC, agglo-
anche le micrometastasi (metastasi con dia- merati di cellule metastatiche con dimen-
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metro compreso tra 0,2 e 2 mm) e le co- sione maggiore non superiore a 0,2 mm,
sidette isolated tumor cells (ITC), ossia le che abitualmente non hanno una eviden-
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cellule tumorali isolate, cioè isole metastati- za istologica di attività neoplastica e quindi
che di cellule neoplastiche con dimensioni classificate come pN0.
Y
—— quante probabilità ci sono che siano poter dare ulteriori indicazioni dal punto di
presenti delle metastasi nel secondo linfo- vista terapeutico.
nodo della catena linfatica se nel primo ab- Rimane quindi da definire quale sia il
biamo solo una cellula tumorale? corretto comportamento chirurgico in pre-
—— E quante se le cellule sono più d’una senza di micrometastasi nel linfonodo sen-
o solo un piccolo agglomerato o una micro- tinella.
metastasi?
—— Se le probabilità di trovare metastasi
nel secondo linfonodo sono prossime allo Materiali e metodi
zero, ed avendo noi asportato il primo lin-
fonodo (cioè il sentinella), che senso ha Nel nostro studio retrospettivo abbiamo
svuotare il cavo ascellare? analizzato un periodo di 7 anni, dal 1° gen-
—— In poche parole: qual è il limite per naio 2002 al 1° gennaio 2009, includendo
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sito dei tumori responsabili della presenza gico definitivo della lesione mammaria 14.
delle micrometastasi nel linfonodo sentinel- La biopsia del linfonodo sentinella ha tro-
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la e delle metastasi nel cavo ascellare, ven- vato indicazione, in accordo con la pazien-
gono presi in considerazione: te, anche nei casi di carcinoma duttale in
—— l’istologia dei tumori;
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situ esteso (maggiore di 3 cm) e/o ad alto
—— le dimensioni dei tumori (secondo la grado (diagnosi preoperatoria alla micro-
classificazione TNM); biopsia) per il consistente rischio di repe-
—— il grado istologico dei tumori.
IG E rire, in tali forme, aree di microinvasione 8.
La corretta applicazione del metodo “lin- L’applicazione della tecnica del linfonodo
fonodo sentinella” non è potuta prescin- sentinella è stata controindicata in pazienti
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dere dalla collaborazione tra il chirurgo, il in stato di gravidanza o nel periodo dell’al-
medico nucleare, il radiologo e l’anatomo- lattamento.
patologo. Ognuna di queste competenze ha La dimostrazione istopatologica dell’inte-
avuto, infatti, un ruolo fondamentale nelle ressamento anche solo micrometastatico del
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diverse fasi della procedura dalla corretta linfonodo sentinella richiede la dissezione
identificazione, all’isolamento e all’esame totale dell’ascella. Sono in corso studi cli-
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istopatologico del linfonodo sentinella. Solo nici randomizzati per verificare la necessità
attraverso l’ottimizzazione di ognuna delle della dissezione ascellare in caso di micro-
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(C5 o B5) o di lesione fortemente sospetta zione del materiale da inoculare e dell’ac-
(C4 o B4) con diagnosi mammografica e/o quisizione e interpretazione delle immagini
clinica positiva per carcinoma. linfoscintigrafiche.
In caso di diagnosi cito-istologica non Le metodiche sperimentate e accreditate
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zie che giustificano i costi più elevati e gli tà il linfonodo sentinella nel cavo ascellare
eventuali problemi organizzativi. omolaterale.
Il colorante vitale patent blue-V può es- Come tracciante radioattivo sono state
sere iniettato per via subdermica o peritu- utilizzate particelle colloidali di albumina
morale. umana, di dimensioni comprese tra 20 e 80
Nel caso della via subdermica, dopo l’in- nanometri (Nanocoll), marcate con 99mTc.
duzione dell’anestesia generale, si è proce- La soluzione contenente il tracciante ra-
duto all’iniezione subdermica di 0,2-0,4 ml dioattivo (0,2 mCi di 99mTc in un volume di
di Patent Blue-V sulla proiezione cutanea 0,2-0,4 ml, seguito da 0,2 ml di soluzione
della neoplasia e si è eseguito un delicato fisiologica o aria) è stata inoculata mediante
massaggio dell’area iniettata per agevolare ago da 25 G con iniezione sotto il derma
la progressione del colorante verso il cavo in corrispondenza della lesione mamma-
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ascellare. Volumi di iniezione maggiori de- ria. Nelle pazienti che hanno presentato
terminano un tatuaggio dell’area iniettata neoplasia in sede profonda, si è proceduto
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che tende a persistere a lungo e non age- all’inoculo peritumorale del tracciante in un
volano il reperimento del linfonodo senti- volume di 0,5 ml, mantenendo invariata la
nella.
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dose di 99mTc.
Nel caso della via peritumorale sono stati Nel caso di pazienti obese si consiglia di
iniettati volumi maggiori in due o più punti aumentare la dose a 0,3-0,4 mCi. L’inoculo
peri-tumorali: 1-2 ml per tumori nel qua-
IG E intratumorale è sconsigliato.
drante supero-esterno; 2-3 ml per tumori È stato possibile eseguire la linfoscinti-
alla confluenza dei quadranti esterni o in- grafia il giorno precedente l’intervento chi-
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terni; 3-4 ml per tumori nei quadranti in- rurgico o il giorno stesso almeno una-due
feriori. ore prima dell’intervento.
Anche in questo caso è stato necessario Durante l’intervento chirurgico è stata uti-
massaggiare l’area di iniezione per ottene- lizzata una sonda per rilevare la radiazione
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re una più rapida diffusione del colorante gamma. La sonda viene passata molto len-
verso il cavo ascellare. L’intervento è potuto tamente e perpendicolarmente ai linfonodi
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iniziare dopo circa 10 minuti. del cavo ascellare per valutare il punto di
La via subdermica ha offerto alcuni van- maggiore emissione del segnale.
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taggi: anzitutto, il minor volume iniettato La sonda per chirurgia radioguidata (RGS)
rende più agevole l’exeresi e la valutazio- converte la radioattività rivelata sia in un se-
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inoltre, il tatuaggio cutaneo per diffusione all’attività presente nella regione in esame.
dall’area tumorale. L’adozione della stessa Per le applicazioni considerate, una son-
via utilizzata per l’iniezione del radiotrac- da deve essere caratterizzata da una elevata
ciante ha aumentato la corrispondenza tra sensibilità, che consente di rivelare attività
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terno della breccia chirurgica ha permesso l’obiettivo deve essere quello di tendere ad
di identificare il linfonodo che emetteva il identificare le micrometastasi, le sezioni tis-
maggiore segnale. sutali vengono eseguite in modo da identifi-
Generalmente c’è concordanza tra i linfo- care al meglio le metastasi con dimensione
nodi blu e radioattivi (caldi): in questo caso maggiore a 0.2 mm (micrometastasi) 15-19.
il linfonodo sentinella è il primo linfonodo L’immunocitochimica con citocheratina
blu con radioattività. In alcune circostanze è stata opzionale, secondo quanto indica-
il primo linfonodo caldo non è blu a cau- to dalle Linee Guida Europee 20. Il Phila-
sa della possibile diversa sede di iniezione delphia consensus statement sui linfonodo
del colorante e del radiofarmaco. In questo sentinella suggerisce l’uso della citocherati-
caso il primo linfonodo caldo ma non blu è na per casi speciali con incertezza diagno-
classificato come linfonodo sentinella. Altre stica sul preparato ematossilina-eosina o
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volte il primo linfonodo che sembra drena- come il carcinoma lobulare invasivo come
re i linfatici provenienti dal tumore è blu tumore primario 21.
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ma non caldo, mentre il primo linfonodo La raccomandazione ottimale per ottene-
caldo è situato più distalmente dal tumo- re la massima sensibilità prevede livelli a
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re: in questo caso è difficile definire con distanza di 200 micron sino all’esaurimento
esattezza quale sia il linfonodo sentinella di ogni blocchetto, con sezioni colorate con
ed ambedue dovrebbero essere asportati ematossilina-eosina, riservando una del-
ed esaminati. IG E le sezioni (nei casi negativi) per eventuale
I linfonodi blu situati più distalmente ri- immunocitochimica oppure, in alternativa,
spetto al primo linfonodo blu o rispetto al come intervento essenziale, 4 sezioni, sem-
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primo linfonodo caldo possono essere la- pre a distanza di 200 micron, colorate con
sciati in situ, mentre i linfonodi caldi situati ematossilina-eosina ed in aggiunta un ulte-
più distalmente al primo linfonodo caldo riore sezione per eventuale immunocitochi-
dovrebbero essere rimossi perché è difficile mica 22.
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stabilire quale linfonodo caldo sia realmen- In questo secondo caso, se vi è interes-
te il linfonodo sentinella. samento del livello più profondo, il linfo-
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mente e nel caso dell’utilizzo del tracciante blocchetto in paraffina non lascia ulteriore
si è iniziato da quello che presenta la mas- materiale, è indicato iniziare ad esaminare
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tinella è stata accuratamente annotata, con altra natura (es.: linfoma), il linfonodo esce
particolare riferimento alla sede e quantità dal protocollo.
di colorante iniettato, al numero di impulsi Il referto ha incluso il numero totale
registrati dalla sonda, al numero di linfono- dei linfonodi sentinella ricevuti, l’interes-
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T4d Carcinoma infiammatorio
N1 Ascellari mobili
pN1mi Micrometastasi >0,2 mm ² 2 mm
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pN 1a 1-3 linfonodi ascellari
pN 1b Linfonodi mammari interni con metastasi macroscopica rilevata valutando il linfonodo sentinella ma non
clinicamente rilevabile,
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pN1c Metastasi in 1-3 linfonodi ascellari e linfonodi mammari interni con metastasi microscopica rilevata valu-
tando il linfonodo sentinella ma non clinicamente rilevabile,
N2a Ascellari fissi
pN2a 4-9 linfonodi ascellari
N2b
N3a
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Mammari interni clinicamente rilevabili
pN2b Linfonodi mammari interni clinicamente rilevabili, senza linfonodi ascellari
Sottoclavicolari
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pN3a > 10 linfonodi ascellari o sottoclavicolari
N3b Mammari interni e ascellari
pN3b linfonodi mammari interni, clinicamente rilevabili, con linfonodi ascellari o > 3 linfonodi ascellari e
mammari interni con metastasi microscopiche rilevate valutando il linfonodo sentinella ma non clinica-
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mente rilevabili
N3c Sopraclavicolari
pN3c Sopraclavicolari
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Risultati
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Cavo negativo
(73,6%)
Durante il periodo di 7 anni considerato,
IN
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di cui nessuno lobulare in situ (0%) e 9 lo-
Lo studio TNM delle 66 pazienti analizza- bulari infiltranti (13,6%);
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te ha evidenziato (Figura 2): —— 57 sono risultati essere tumori duttali,
—— 2 casi (3%) di T1a; di cui 2 duttali in situ (3%) e 55 duttali in-
—— 12 casi (18.2%) di T1b;
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filtranti (83,3%).
—— 37 casi (56.1%) di T1c; Dei 13 casi con presenza di metastasi al
—— 14 casi (21.2%) di T2; cavo ascellare (Figura 5):
—— 1 caso (1.5%) classificato come Tx a
IG E —— 2 (15,4%) erano carcinomi lobulari in-
causa di microcalcificazioni non classificate filtranti;
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T1c (69,2%) Carcinoma lobulari
infiltranti (15,4%)
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Figura 3. — Dimensioni dei tumori nelle pazienti con Figura 5. — Istologia dei tumori nelle pazienti con cavo
cavo positivo. positivo.
IN
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—— 53 donne con cavo ascellare negativo
III grado (46,2%) per la presenza di altre metastasi;
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—— 13 donne con cavo ascellare positivo
per la presenza di altre metastasi.
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Di questi due gruppi di pazienti abbiamo
analizzato:
—— l’istologia dei tumori;
IG E —— le dimensioni dei tumori (secondo la
II grado (53,8%)
classificazione TNM);
—— il grado istologico dei tumori.
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Figura 7. — Grado istologico delle pazienti con cavo
positivo. I rispettivi risultati sono riportati in Ta-
bella II.
Dal nostro e da altri studi 26-28 può emer-
—— 11 (84,6%) erano carcinomi duttali in- gere, come dato interessante, la correlazio-
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dei tumori, delle 66 pazienti (Figura 6): sentinella (Figura 8). Si vede come al di
—— 2 casi (3%) sono risultati essere in sotto di 1 cm, quindi nei tumori classificati
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100 100
90 Pazienti cavo positivo 90 Pazienti cavo positivo
Pazienti cavo negativo Pazienti cavo negativo
80 80
70 69,2
70
60 60 53,8
52,8
50 50 46,2 49,1
%
%
40 40 35,8
30,8
30 22,6 30
20 18,9 20
11,3
10 3,8 10 3,8
0 1,9 0 0 0 0
0 0
Tx T1a T1b T1c In situ Primo Secondo Terzo
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T2
grado grado grado
Figura 8. — Dimensione dei tumori (TNM).
Figura 10. — Grado istologico dei tumori.
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ding del tumore, come riportato anche in
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100
90 Pazienti cavo positivo
84,6 83
un altro studio 30.
Pazienti cavo negativo
80
70 IG E
60 Discussione
50
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%
10 3,8
0
0 0 0 giore superiore a 2,0 mm, rimane tuttavia
Lobulare da affrontare quale sia il corretto approccio
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soprattutto il carcinoma lobulare infiltrante che altri linfonodi siano metastatici è co-
e il carcinoma duttale infiltrante (Figura 9), munque sempre troppo alta e pertanto le
come risultato anche da altri studi 29. indicazioni attuali prevedono la dissezione
Anche per quanto riguarda il grading del del cavo ascellare anche in pazienti con mi-
tumore, notiamo che le neoplasie responsa- crometastasi nel linfonodo sentinella 35. Al
bili della presenza di metastasi in altri lin- contrario questa percentuale scende drasti-
fonodi del cavo ascellare sono di grado II e camente nel caso delle ITC.
di grado III, ma non di grado I (Figura 10). Mancano trials randomizzati che possano
Possiamo quindi dedurre che i fattori pre- chiarire in modo definitivo quali siano le
dittivi per la positività del cavo ascellare in percentuali di sopravvivenza e di recidive
presenza di micrometastasi nel linfonodo ascellari in caso di sola biopsia del linfono-
sentinella siano sicuramente la dimensione do sentinella in sola presenza di microme-
del tumore, l’istologia del tumore e il gra- tastasi 36-38.
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Rimane quindi da definire quale sia il cor-
Il nostro studio retrospettivo si inserisce retto comportamento chirurgico in presenza
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in questo dibattito analizzando una casistica di micrometastasi del linfonodo sentinella,
di 1119 pazienti sottoposti allo studio del visto che la presenza di queste è associata
linfonodo sentinella, di cui 72 con presenza
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ad un maggior rischio di ripresa di malattia;
di micrometastasi. i dati di cui siamo oggi in possesso ci fanno
Abbiamo escluso le 6 pazienti in cui non sperare in trattamenti sempre meno invasi-
è stata eseguita la dissezione del cavo ascel-
IG E vi, ma gli attuali metodi terapeutici vanno
lare: pertanto analizzando le 66 pazienti in sostituiti con terapie che garantiscano una
cui questa è stata eseguita risulta che (Fi- efficacia almeno pari se non superiore a
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gura 11): quella attuale.
—— 53 pazienti (80,3%) presentano il cavo
ascellare negativo per la presenza di altre
metastasi; Riassunto
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nostro giudizio, assumere una chiara po- Obiettivo. Lo svuotamento del cavo ascellare nel-
le pazienti con tumore della mammella è raccoman-
sizione conservativa asserendo l’inutilità di
Y
cora possibile rinunciare alla dissezione del cavo surance in breast cancer screening and diagnosis –
ascellare. I tumori responsabili di metastasi in altri Fourth Edition – 2006.
linfonodi del cavo ascellare presentano dimensione 16. Regione Emilia Romagna – Assessorato per le po-
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